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GIVSEPPE RONCHETTI

DIZIONARIO
ILLVSTRATODi^r

SIMBOLI S3^

VLRICO HOEPLl MII^NO

SIMBOLI

EMBLEMI ATTRIBUTI
-

ALLEGORIE IMMAGINI
-

degli DEI, ecc.

'RtE^'^A

MANUAU

.4

HOF.PLI

RONCHETTI

G.

Dizionario illustrato dei Simboli

smboli- EMBLEMI -ATTRIBDTl


ALLEGORIE

IMMAGINI degli

CON

91

DEI, ecc.

TAVOLE

i%AJ3A
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-^-^^

ULRICO
EDITORE-LIBRAIO DELJ^ REAL

MILANr

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I922

DATi^.

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PROPRIET LETTERARIA

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ABTI GRAPICHB VARESINE


PrnleJ In llaly

VARESE

AVVERTENZA
Lo scopo

forma di

in

riguardo

cialmente

nell'ordinare la

nostro,

manuale

presente

materia del

dizionairio,

all'iconologia,

di

spe-

fu,

facilitare

la

un quadro, di una statua

ricerca del significato di

o di qualunque altra rappresentazione simbolica o


allegorica.

Vedendo, per esempio, un quadro, che


una figura con un fulmine

presenta

rap-

mano, o

in

un'aquila vicina; o con una mezzaluna sulla testa,

od una falciola

in

mano,

o Aquila, che rimanda

Mezzaluna, rimander

Ecate Luna,
ad

der

Luglio
via.

imbattendosi

simboli,

zione

con diversi

personaggi,

conto,

che meglio

costanza

l'articolo,

di

quella

tale

rappresentazione. Ci
buti

dei

inanimate.

Santi

sia

della

trova

Fulmine,
Diana

voce Falciola, rimanCerere

Priapo

in

si

voce Giove. La voce

lettore agli articoli

il

ecc., la

Agricoltura

Pomona

ecc.,

alla

si
si

Giugno

Saturno; e cos

che hanno

rela-

esamini

rac-

il

adatta alla cir-

quadro

altra

detto anche degli

attri-

statua,

personificazione

di

cose

A.
A.

Questa
tutte

diedero
nicio.

capo dell'alfabeto

sta

lettera

di

quasi

Greci

lingue antiche e moderne, alla quale

le

nome

il

Il

Alpha, togliendola daWaleph


significa capo o guida

di

fe-

vocabolo aleph

lingua ebraica.

greci riguardavano la lettera

in

come

infausta, siccome quella che veniva proferita dai sacerdoti

nella formula imprecatoria dei

l'abbreviazione

Omega
Bue
Aap o Aarou.

Nome
i

mani,

dei

ara

di

campi

durante

ed era

sacrifizi;

(maledizione).

Vedi Alfa

Lacedemoni.

dove

Elisi degli antichi Egiziani,

l'eternit

si

consacravano

lavori

che producevano dei raccolti meravigliosi.

agricoli

Aaron. Vedi
Aba.

/Aronne.

di Ippotoone e di Melcinira. Fu cangiato


ramarro da Cerere, perch si burl di lei e dei suoi
sagrifizi, vedendola bere con troppa avidit.

Figlio

in

Abacucco

Nome

che

Habacuc.
significa

il

Lottatore;

dici profeti minori degli Ebrei.

l'ottavo

Angelo

dei

do-

che, preso

per un capello, lo trasport nella prigione di Daniele

ove

gli
I

port un pane. Pane. Sporta.


G. RO.VCIIETTI.

Abaddon.

Nome
un

dato

angelo

Esse

statrici.

da

Vesterminaiore.

cio

altri

deva-

l'inspirato

Abaddon

greco dicesi Apollyon,

Abaddon

In

locuste

chiamato

dell'abisso
in

di

scrive

re,

(padre della distruzione), che

Satana;

nell'Apocalisse

conduttore

avevano per

l'angelo

vangelista,

Giovanni

S.

dell'abisso,

taluni

raffiguraino

quel Gio-

invece videro simboleggiato

vanni di Giscala che abbandon proditoriamente Geru-

salemme assediata da Tito, per


una banda

e cagionarono danni
bini

infiniti

chiamavano Abaddon

a capo di

tornarvi

di fanatici ribaldi che lo

proclamarono

re,

alla sventurata citt. I rabil

pi profondo dell'inferno.

Abadir.

Uno
divor,

nomi delle

dei

Secondo

pietre

mitologia sarebbe

la

credendo

di

sacre presso
la

divorare suo

Fenici.

pietra

che Saturno

figlio

Giove. Vedi

Betili.

Abari o Abarite.
Scita,

il

quale per aver cantato

agH Iperborei, fu
Dio, da cui ebbe,

lo

freccia,

sopra

la

fatto
oltre

viaiggio

il

primo sacerdote
allo

spirito

quale andava per

d'Apol-

di

questo

profetico,

una

aria.

Abbandono
Anemone

dei boscUi. Zefiro amava una Ninfa


nome, flora, gelosa, la scacci dalla sua
la cangi in un fiore che sboccia prima di

di questo

corte

comparire

ne
si

alle

amare,

tamente.

la

primavera.

Zefiro

abbandon Anemo-

carezze di Borea, che, non riuscendo a


l'agita,

far-

lo schiude e l'appassisce immedia-

Abbandono

dei

figli.

che

Credevasi

Corvo.

uova senza

nutrire

covasse

quest'uccello

pulani,

dal guscio, vedendoli con

|>erdi

appena

piume bianche,

le

cijisse

dal nido non riconoscendoli per suoi

Salmi

si

pulcini

Dio provvede

legge:

5cac-

li

figli.

Nei

nutrimento perfino

che invocano

corvi,

dei

il

le

usciti

ai

suo nome, perch

il

essendo come non legittimi abbandonati dai loro genitori...

Abbattimento.
Mimosa pudica. Al minimo
questa pianta

cadere

lasciano

contatto le
le

loro

foglie

di

fogliolinc.

Abbondanza.
Divinit

allegorica,

giovarne coronata

rami d'oro.
piena

di

di

mano

Nella

fiori

fiori,

e di

rappresentata

da

una bella

con un manto verde a fiodestra tiene una cornucopia

frutta,

e nella

sinistra,

talvolta,

manipolo di spighe.
Animali: Formica. Gli indovini predicevano abbondante ricchezza a coloro nelle cui case le formiche radunavano le provviste. Avendo le formiche
portati molti grani di frumento in bocca a Mida di
Frigia,
ancora fanciullo, e mentre dormiva, gli si
predisse che doveva diventare ricchissimo, come infatti
lo divenne. Cru. Si vuole che in Egitto, nell'anno in cui comparve una gru con due teste, il raccolto fu buonissimo, e abbondantissimo quando se
un

ne

vide una

terpreti

della

con tre

teste.

Pecora. Secondo

gli

in-

Bibbia, la f>ecora simbolo di abbon-

danza

e fertilit.
Vegetali: Frumento, perch un
grano di frumento seminato si centuplica al raccolto.
Diversi
Cornucopia. Spighe. Urna, di dove

scaturisce

acqua, che porta

fertilit.

Abdia.

quarto dei dodici profeti minori.


Pani, con
nutr i cento profeti che nascose entro a
caverne, per sottrarli al furore e alla persecuzione
Il

Abdia

cui

Acabbo

dell'empia Gezabele, moglie di

re d'Israele.

Abele.
In

un

ebraico

soffio,

Hebel,

vanit.

soffio,

Secondo

oggetto

figlio

che passa come

Adamo

di

ed Eva.

Agnello.

Abeona.

Nome di una divinit romana. Era cos detta dal


verbo abire; andarsene, partire; perch presiedeva alla partenza.

Abete.
Albero die,
perfino cinquanta

zione

dritto, pu raggiungere
ElevaVedi Arditezza

elevandioisi

metri.

Sublimit.

Abito. Vedi Veste.

Abnegazione.
Amatsta.

Aboppimento.
Spulo. Gli antichi

cristiani,

udendo parole disone-

che aborrivano, solevano sputare per purgarsi


tale bruttura. Atto ancora in uso, come segno di

ste,

di
di-

sprezzo.

AboPto. Vedi Sconciamento.

Abramo.
Patriarca,

grande

nazione ebraica.
destinata

go di suo

al

progenitore

Ammali:
Montone,

sacrificio.

figlio.

Vegetali:

fondatore

della

Asino, carico di legna


che sacrific in luoQuercia.

Diversi:

Altare, sul quale mise la legna. Angelo, che

mand

non sacrificare

di

co-

gli

da

Coltello

Isacco.

figlio

il

sacrificio.

Abraxas

Abrasax.

Nome

una deit dei

di

la

Basilidi,

Consisteva

colo dell'era cristiana.

una

sul-

pietra,

quale era rappresentato generalmente un corjx) u-

mano sormontato da una


con

gambe

Abraxas

l'inscrizione

lettere

greche

merali

come

co,
tera

delle

rilevasi

dal

il II II

o
u^

una

p>er

geli

erano

ciascun

ai

con

tutti

nel

primo

rap>presentata

dal simbolo

invece che

Basilidi

rola la dottrina della


^ (b) e (r)

Ruah. vale

le

questa

dottrina dei Gnostici, vi erano

centravansi

nomi dei

sette

365

loro

deit.

365

cielo,

del

Questi

dell'anno.
di

let-

b?

T*

sette cieli

emanazioni

ogni

di

greco:

II II

co
o
tn

giorno

gior-

zodia-

ABPASA2

Questo nome conteneva


che presiede\ano

nel

sole

nell'alfabeto

ro
to o
oo
e
e o^

in

loro valori nu-

numerico

valore

ABPA2AE
,'o

del

rivoluzioni

questa parola

di

formano 365, numera dei

sommate,

deirmno,

Abrasax

spesso

quali prese secondo

le

insegne;

diverse

pi

o di leone,

gallo

di

testa

avente dei serpenti per le

ni

del II se-

settari

in

cieli,

angeli
virt,

an-

sette

Secondo
i

la

quali con-

sede della divinit

sole.

Alcuni vogliono

nascondessero sotto questa paTrinit,

e che

le

iniziali

stessero per le parole ebraiche

a dire Padre,

a.

(a)

Ab, Ben,

Figliuolo e Spirito Santo.

Abrotano. Vedi Artemisia

Corona

di abrotamo.

Acacia.
Pianta graziosa ornamentale.

nico

Vedi Amore

plato-

Massoneria.

Acadina.
meravigliosa

Fontcna

Catania,

presso

della

vicinanza

in

dei

Era situata
due laghi chiamati

Sicilia.

Delli, dei quali uno era di fuoco, l'altro di zolfo.


Questa fontana, e i due laghi orribili che le stavano
vicino, erano consacrati ai Palici, gemelli nati da
Giove e da una Ninfa chiamata Talia, la quale
essendo incinta, aveva talmente paura della vendetta di Giunone, che scongiur la terra d'inghiottirla,
e la sua preghiera fu esaudita. Nelle profonde viscere di questa, Taha si sgrav misteriosamente di due
fanciulli, che la terra stessa mise poi alla luce da

un'apertura
tur

nel

fattasi

siuo

seno,

nerazione

nei

tempi

poich

antichi,

quale sca-

dalla

fontana Acadina, che fu tenuta

la

grande veserviva a metin

prova i giuramenti. Chi giurava, scriveva il


proprio giuramento sopra certe tavolette, che gettava
tere alla

poi nella fontana.

mento era

Se queste galleggiavano,

ritenuto

sincero,

se

calavano

al

giura-

il

fondo, e-

ra creduto falso, e lo spergiuro veniva all'istante ac-

o bruciato dalle fiamme vendicatrici

cecato,

dei

due

laghi di fuoco e di zolfo.

Acale.
Discepolo,

nipote,

di

Dedalo.

Inventore

sega e del compasso, di che Dedalo invidioso


cipit

da una

trasform

in

torre,

ma Minerva

della

lo pre-

per compassione lo

pernice.

Acanto.
Fratello

di

Acanlide,

fu

cangiato

in

uccello.

Se-

condo Vitruvio, era una giovane Ninfa che per aver

pianta

Apollo,

favorevolmente

accolto

questi

la

cangi

in

acanto.

eli

Acanto.
Pianta che diede origine
di Archiiellura

Arti

al

VeGemo.

capitello corintio.

Belle Arti

Accademia.
Nel monumento di Andrea Alciati in S. Epifadi Pavia, si vedono due insegne, l'una di gentilizia e l'altra dell'Accademia, cio un caduceo intrecciato da doppie ali, da serpenti e cornucopie;
nio

queste rappresentano la ricchezza e


ti

la

prudenza e

le ali la

felicit,

serpen-

diUgenza, qualit necessarie

per la prospera riuscita nelle imprese. Cedro del Libano,

simbolo dell'immortalit. Libri.

pulisce

le

Accidia.
Mesembriantemo. Vedi

Lima, che

emblema

Melagrana,

opere.

ri-

dell'unirle.

Pigrizia.

Acciuga.
Pesciolino

di

mare.

Vedi Prestezza.

Accordo.
Celtide.

Accusatore vano.
Oca.

Cicerone,

nell'arringa per Sesto Riccio, ciesempio dell'accusatore che faccia strepito senza alcun danno.
ta l'oca quale

Acero campestre. Vedi

Cautela

Essequie.

Achar.
L'ente supremo,

immortale,

denza dei Punditi


propria

esistenza

quantunque

che,

(indigeni),
le

anime

egli sia incorporeo.

secondo

la

cre-

ha cavato dalla sua


gli

esseri

Quindi

il

materiali,

loro

dogma

che

creazione non che un'eslrazione o estensione

la

di

Dio, e che la distruzione del

to

un riprendere che Dio far

modo mandato

tal

fuori

di

mondo

sar soltan-

che avr

tutto ci

in

se.

Acheloo.
Dio

dell'Oceano e di Teti.

Figlio

cheloo,

grande

e,

fu

ritenuto

secondo

fiumi della Grecia.

re

il

la

dei

tradizione,

Acheloo era

del

il

pi

A-

fiume

perch

fiumi,

il

pi

antico

dei

rivale di Ercole nel

suo amore per Deianira, col quale lott e s'ebbe la


ma, potendo Acheloo assumere varie forme,

peggio,
si

cangi prima

seipente e poi in toro. Egli fu pe-

in

r vinto sotto questa

uno

dei

suoi corni,

forma da Ercole, e spogliato


per ricuper, cedendo

ch'egli

di
il

corno di Amaltea. Secondo la leggenda, questo fiume rassomigliava, nel suono delle sue acque, alla

voce di un toro i suoi meandri diedero origine alla


della sua trasformazione in serpente. La vittoria di Ercole si riferisce all'incanalamento, mediante il quale Ercole confin il fiume nel suo letto, gua;

storia

dagnando
giato

nel

cos

una vasta

corno

distesa di

dell'abbondainza.

terreno simboleg-

Ovidio

raffigura

Acheloo appoggiato sopra un braccio, col capo cinto di verdi canne, e un manto verde intorno, e con
un solo corno, perch l'altro gli fu rotto da Ercole.
Fu anche rappresentato sotto forma di serpente o di
toro, e spesso con testa umana, munita di corna

Acheronte.
FigHo del Sole e della Terra. Fu cangiato

me

e precipitato

l'acqua

ai

Giove.

Le

Titani

nell'Inferno, per

quando dichiararono

sue acque divennero

in

fiu-

aver somministrato
la

guerra

fangose e amare, e

--

questo uno dei fiumi che

le

\ono passare senia speranza di

ombre

dei

morti de

ritorno.

Achille.
di

Figlio
e

tide,

Peleo e della famosissima Nereide TeMirmidoni in Tessaglia. Narrasi che

re dei

sua madre lo ponesse di notte nel fuoco per distruggere le parti mortali ereditate dal padre, e l'ungesgiorno, d'ambrosia. Tedile, una notte
il
da Peleo mentre poneva nel fuoco il fanciullo, abbandon il figlio e fugg; e Peleo lo affid
al centauro Chirone, il quale lo ammaestr nell'arte
se,

durante

sorpresa

cavalcare e nella caccia, insegnandogli anche la


medicina, e cambi il suo nome primitivo di Ligyron
(cio piagnucoloso) in quello di Achille. Chirone nu-

di

suo allievo con cuori di leone e midollo d'orso.


Secondo altre leggende, Tedite, tent rendere in-

tr

il

Achille tuffandolo nel fiume Stige, e le


tranne nel tallone. Giunto all'et di nove anni.
Calcante dichiar che Troia non poteva essere presa

\ulnerabile
riusc,

senza

il

suo

aiuto;

guerra doveva riuscirgli

Tedite,
fatale,

sapendo
lo

minili e lo intromise fra le figlie di


ro,

le

vest

che

questa

d'abiti

Licomede

fem-

di Sci-

quali lo chiamarono Pirra a cagione del suoi

Ma il suo sesso non rimase a lungo


poich una delle sue compagne, Deidamia, divent tosto madre di un figlio, Pirro o Neottolemo. I Greci scopersero il suo nascondiglio e in-

capelli

d'oro.

tempo

celato,

viarono ambasciatori

gando
stare

la presenza

nel

di

a Licomede, il quale, pur neAchille, permise loro di rovi-

suo palazzo.

Ulisse

scopr,

per mezzo

di

uno stratagemma, il giovane eroe il quale promise


immediatamente il suo aiuto ai Greci, e -divenne il
terrore dei suoi nemici. Durante la guerra di Troia,

10

ma

Achille ucdse Pantesilea, amazzone,

rimase pro-

fondamente commosso nello scorgere la sua bellezza, e avendo osato Tersite canzonarlo, per la sua tenerezza di cuore. Achille uccise con un pugno il
dileggiatore. Fra le diverse narrazioni della sua morciteremo

te

seguente:

la

amava

Achille

Polissena,

Priamo, e lusingato dalle promesse che gli


sarebbe data in moglie se si unisse ai Troiani, egli
si rec senza armi nel tempio di Apollo a Timbra,
ove Paride l'uccise con una frecciata nel tallone.
di

figlia

Achillea millefoglie.
la

Forse la pianta che si credeva ne facesse uso nelcura delle ferite l'eroe di cui porta il nome, e che

pass a noi dalla pi remota antichit con la fama di


vulneraria,
le

ossia

riero

qualche

di

delle

cicatrici

non
le

di

ferite.

promuovere

Vedi Guer-

Sollievo.

Achor.
Dio delle mosche,
bitanti

nel

efficacia

piaghe e delle

al qjuale,

Cirene offrivano

essere molestati

da

tali

secondo Plinio,
per

sacrifizi
insetti,

gli

ottenere

adi

e di guarire dal-

malattie da essi cagionate.

Aci.
Figlio di Fauno.

Galatea,

la

quale

Fu
era

sua bellezza amato da


amata da Polifemo. Questo

p)er la

ciclope avendolo sorpreso con Galatea, lo schiacci


con un pezzo di rupe; ma l'addolorata Ninfa cangi
il
di lui sangue in fiume, che fu chiamato Aci, e si
trova in Sicilia. Ovidio descrive la trasformazione di

Aci

coi seguenti versi:

Subito sopra Vacqua


Il

lutto

apparve

giovanetto sino alla cintura,

Ed

in

altro

mutato non mi parve.

II

Se non ch'era d'assai maggior statura;


Ed il color di prima anco disparve.
Onde la faccia gi lucida, e pura
Verdeggia, e ornato d'uno e d'altro corno
Il capo, cui va verde canna intomo.

Acidalia.

Soprannome di Venere, ritenuta quale Dea delle a


marezze e degli affanni. Nella citt di Orcomene in
Beozia eravi una fontana che portava questo nome,
nelle cui acque le Grazie solevano bagnarsi.

Adi

o Aclide.

tenebre. Alcuni vogliono che fosse il primo essere esistente prima della creazione e anche prima del caos, solo eterno e padre di

E>ea dell'oscurit e della

tutti

gli

Vedi Demogorgone.

Dei.

Aconito.
Secondo

alcuni mitologi,

questo fiore sorto dal-

bava del cane Cerbero condotto da Ercole sulla


terra, secondo altri dal sangue di Prometeo lacerato
dall'aquila. Vedi Amore colpevole
Rimorso
la

l'^endetta.

Acqua.
Il

culto

dell'accjua

mitologie pi antiche.

coma elemento

La

elemento nei fenomeni del mondo,


condatrice,

la

trovasi

nelle

parte importante di questo


la

sua azione

natura misteriosa delle sue origini,

fe-

tut-

doveva operare vivamente sull'immagmazione dell'uomo primitivo e ispirare a esso ammirazione e me-

to

raviglia,

sentimenti di riconoscenza.

Facile e naturade

doveva quindi essere il passo di considerare questo elemento come un essere divmo. Le acque terresti!,
sotto le loro forme diverse di sorgenti, di fiumi, di


di mari,

laghi,
le

furono

nubi,

poi

diretta,

12

come le acque del cielo che versano


da principio oggetti di venerazione
pi

rivolta

tardi

esseri

agli

personificati

che le rappresentavano nelle mitologie particolari. Gli


scandinavi consideravano le acque del cielo come sacre;

l'acqua di sorgenti poi, attinta a mezzanotte o

prima del levare del


tente

acquistava

diventava un rimedio po-

sole,

propriet

magiche.

Anche

oggi-

giorno esiste la superstizione volgare in alcune nostre

Provincie che bagnandosi

Giovanni

feste di S.

notte della vigilia delle

la

in certe

acque minerali

possa

si

guarire quasi per incanto

da malattie cutanee.

A-

Anitra,

che vve nell'acqua.

Pesce.

nimali:

uccello

ebbero per

Gli Assiri

di

religione

astenersi

dal,

pesce, in venerazione della loro Cibele, la quale pre-

siedeva principalmente

doravano

pesce,

il

Canna

alla

Per l'acqua aVege-

pioggia.

per l'aria la colomba.

che cresce nei corsi d'acqua,


e con cui s'incoronavano
fiumi.
Diversi: Az-

tali:

palustre,

colore dell'acqua marina.

zurro,

Isocaedro.

Secondo

Euclide, questa figura solida, composta di venti triangoli eguali,

simboleggia l'acqua, perch essa di na-

tura mobile e atta alla divisione e

Urna,

come

il

Dottrina

Acqua

al piegarsi.

Remo.

che versa acqua, emblema delle sorgenti


remo, attributo dei Fiumi. Vedi Battesimo
e

Pioggia.

fuoco. Vedi

Discordia

Nozze

e.

Vita.

Acqua marina. Vedi Dottrina


Acquario.

Uno

dei gentili.

dei dodici segni del zodiaco rappresentato sot-

forma di un giovanotto che versa l'acqua conteZodiaco.


nuta in una urna. Vedi Ganimede

to

13

Acrimon8u
Crisoprasio.

Acrisie.

d'Argo, padre di Danae

Re

(vedi).

Acutezza d'ingegno.
Sfinge,

la

quale,

sotto

figurata

mondo

Minerva

di

l'asta

cosa tanto velata e cos

significa

non

occulta,

che l'acutezza dell'umano ingegno non pos-

esservi al

sa svelare e divulgare.

Adad.
Dignit dell'Assiria che supponevasi essere il SoMacrobio nei suoi saturnali dice che Adad vuol
dire uno, e che Atargate era considerata come sposa
le.

di

Adad,

questi rappresenta

rappresentata con raggi volti


di
re

Sole e quella la Ter-

il

Aggiunge quindi che l'imagine

ra.

di

Adad

all'ingi,

veniva

mentre quelli

Atargate erano emessi all'ins, e ci jjer mostrache tutto quanto produce la terra dipende dalSole, il Dio maggiore degli Assiri.
maggiormente chiaro il simbolo della
Atargate veniva rappresentata seduta sc^ra

l'influenza

Per

del

rendere

terra.

Vedi Atargate.

leoni.

Adamo.
L'etimologia
sa.

La

storia

del
di

suo

Adamo

alterata nelle tradizioni di

fondamento
Quantunque estraneo

sua caduta
logia.

il

nome
si

sarebbe

conserva
gli

tutti

terra

pi

ros-

o meno

antichi popoli,

la

di quasi tutta la loro teoal nostro

compito, giacch

siamo nel campo delle leggende, non sar privo d'interesse

riportare la storia della creazione e della ca-

duta

Adamo

di

antichi Persiani,

presso

diversi pop>oli.

Iddio, creato

il

Secondo

mondo

gli

nell'interval-


lo di

30

dopo

il

giorni,

25

riposandosi ogni cinque d,

alla

accinse

si

sua grande opera, ossia alla

sesta

maschio

dell'uomo

creazione

14

della

femmina,

di

Adamah
state
terra,

melli,

ed Evah, per cui tutte le altre cose erano


create. Per popolare con maggior prestezza la
volle Iddio che Eva partorisse ogni d due gee che il mondo per mille anni non perdesse al-

cuno dei suoi

gi

precipitato

Lucifero,

abitanti.

al-

l'inferno, per la sua prevaricazione, s'istizz per tanta

prosperit delle

umane

Iddio,

per cui

to,

creature e

sdegnato,

sedusse al pecca-

le

pun

trasgressori

del-

sua legge col diluvio universale, da cui si salvarono appena pochi individui, e divennero i generatori
la

degh uomini che abitano


niani,

loro

dimoruiti nelle

che

leggenda

orientali,

creato

Iddio,

il

I Baavevano nella

tutt'ora sulla terra.

Indie

mondo,

ne

a-

durata a quattro et, e volle per


ci stabilirvi quattro uomini, maritati a quattio donne, create appositamente per essi. Si mise pertanto

veva

la

fissata

a creare

l'uomo ordinando alla terra

di

far

eccellente creatura.

dalle sue viscere questa

ra obbed, ed ecco comparire tosto

il

uscire

La

ter-

capo dell'uomo,

e poi successivamente le altre parti del suo corpo,


cui Iddio spir la vita e
gli occhi,

operazioni

il

moto. Allora

gli si

in

apersero

e l'uomo, lieto della vista del sole, le prime


della sua mente rivolse a riconoscere e

Nello stesso tempo Iddio dieil suo Creatore.


de all'uomo una compagna simile a lui, imponendogli
il
nome di Purns, e alla donna quello di Parcont.
adorare

due coniugi vissero assieme, e procrearono quattro


Bramone, Cutferi, Scindderi e Uriso, sacerdote

figli:
il
il

primo, re
quarto,

il

secondo, negoziante

che con

la

loro

il

terzo e meccanico

prole popolarono tutto

il

Secondo

mondo.
re

15

Maomettani, volendo Iddio crea-

l'uomo, disse a Gabriele di andare a pigliare

lui

pugno di ciascuno dei sette diversi strati che compongono la terra. Gabriele part subito e venne a dichia
rare alla Terra l'ordine del Creatore. Essa ne fu spaventata, e preg il messaggero celeste d'esporre a Dio
per parte sua, che vi era da temere che la creatura
ch'egli voleva formare venisse a ribellarsi un giorno
contro il suo Autore, ci che non mancherebbe di
attirarle

addosso

consent di

ascoltata,

fu

seguire
lasci

la

maledizione divina. Gabriele ac-

la

riferire

Dio

l'angelo

incaric

sua volont.

Al

pari di Gabriele,

muovere a compaissione

l'Eterno per presentargli

e ritorn al

raele,

il

egli

al

si

trono del-

querele della Terra.

le

Iddio affid la commissione

lora

ma essa non
Michele di e-

questa osservazione;

formidabile

Al-

Az-

quale senza perder tempo a conversare con

la

Terra, strapp dal suo seno

ra

comandata

consumare

la

li

port

sette

nell'Arabia,

pugni di

ter-

ove dovevasi

grande opera della creazione. Iddio fu

talmente soddisfatto della pronta severit del suo ministro,


le

che

diede poi anche l'incarico di separare

gli

anime dai

corpi,

perci chiamato l'angelo della

morte. Gli angeli impaistarono la terra presentata

Azraele, con

la

da

quale Iddio form, di sua mano, u-

na statua umana, e

la lasci lungo tempo seccare sul


luogo stesso della sua formazione. Gli angeli, capitanati dal loro duce Ebli o Lucifero, l'esammaro-

no a loro bell'agio,
la,

le

percosse

il

ma

Ebli, non contento di mirar

ventre e

il

petto,

e,

dal suono, tro-

vandola vuota, disse in s stesso: questa creatura formata vuota avr bisogno di riempirsi spesso e sar
per conseguenza soggetta

a molte

tentazioni.

Allora


egli

domand

angeli,

agli

16

ci

che farebbero se Dio

volesse assoggettarli a quel nuovo sovrano che voleva


dare alla terra. Ciascuno rispose che avrebbe obbedito.

Ebli

si

s stesso di

mo

mostr dello stesso parere,


non farlo. Formato che fu

uomo. Dio

gli

comunic

bigliandolo

spirito,

ossia

il

privi-

gli

Ordin quindi agH


in segno

nanzi,

suo

risolvette in

corpo del

diede vita e intelligenza, abmaravigliosamente conforme all'alta sua

vificante suo soffio,

dignit.

il

ma
il

di

angeli di prostrarglisi

riverenza e di onore.

Pronti

diessi

che fu perci espulso dal


paradiso, e in sua vece fu introdotto Adamo, a cui,
durante il sonno, estrasse Iddio dal fianco sinistro la

obbedirono, tranne

Ebli,

donna, che gh diede per compagna, e poi gli viet


di mangiare un certo frutto, sotto pena di maledizione. Colse Ebli questa circostanza a lui favorevofece tanto
le, si associ col pavone e col serpente, e
coi suoi artificiosi discorsi, da persuadere Adamo ed
Eva di gustare il frutto proibito. Accondiscesero, ed
ecco cader subito di dt>sso le splendide vesti e rimasero nudi, costretti, per rossore, a ricoverarsi sotto una
ficaia e coprirsi delle sue foglie. Appena commesso
peccato udirono una voce fulminante che intimava
il
Scendete e
loro l'uscita dal paradiso, ripetendo:
uscite
altri,

da questo luogo; diverrete nemici gli uni e gli


e avrete sulla terra la vostra abitazione e sussi-

stenza

Adamo

per qualche tempo.

fu

precipitato

cadde nell'isola di Ceilan, sul


monte Serandib. Eva cadde invece a Gidda, porto
del mar Rosso, vicinissimo alla Mecca. Anche Ebli
dal cielo

in

terra,

piomb nell'Arabia,
to

il

pi

nelle

vicinanze di Bassora. por-

considerevole del

fu scagliato nell'Indostan, e

golfo
il

persico.

Il

pavone

sentente a Nisibi o

I-

pahan

17

nella Persia, ossia nel luogo in cui furono edi-

La

ficate queste citt.

tradizione della caduta di

A-

Ceilan conse\Tasi tutt'ora viva


presso quegli indigeni nella denominazione di Picco
d'Adamo dato dai Portoghesi al succitato monte Se-

damo

di

nell'isola

randib, che sorge

de di Adamo,
surerebbe 21

damo con un
qua. Lo stato
v ridotto

mezzo

e su cui

dell'isola,

mo-

che dicesi pieleggaida,

mi-

metri di lunghezza, e che lasciasse

A-

la

quale,

secondo

la

piede, tenendo l'altro immerso nell'acdi miseria e di solitudine in cui

l'infelice

Adamo,

gli

si

tro-

fece bentosto ricono-

suo fallo. Implor la clemenza


quale mosso a piet del suo pentimento,

l'enormit del

scere
di

in

l'impronta di un piede umano,

strasi

Dio,

il

rese Eva dopo 200 anni


Eva ebbe vari parti gemini,

separazione.

di

gli

e in

tutti

Uniti,

uno dei

ge-

femmina. Altre leggende turche narrano che Dio cre in princpio il corpo di Adamo e lo pose come una bella statua nell'Eden. La
sua anima, che egli aveva creato molti secoli prima,
ebbe ordine di andare ad animare quella statua. Esaminata la dimora, l'anima espose a Dio quanto

melli era

maschio

l'altro

quella massa fragile e caduca fosse poco degna della spiritualit e della dignit del

volendo usare
nistro

la

suo essere. Iddio, non

ordin al suo fedele mi-

\iolenza,

Gabriele di pigliare uno zufolo e di suonare

un'aria o

due presso

questo

strumento

timori,

essa

si

il

corpo d'Adamo. Al suono di

l'amima parve

commosse,

si

obliasse

agit:

tutti

suoi

l'angelo continu

ed essa si mise a ballare intomo alla statua. Finalmente in un momento di delirio, entr nel corp>o di
Adamo per i piedi, che si misero tosto in moto, e
d'allora non le fu pi permesso d'abbandonare la sua
2

G. Ronchetti.

una specie

Cabalisti,

di

fisica

che sotto

nascondono

espressioni

morale,

di

verit

chiie

giudaici,

dottori

di

misteriosi

reconditi

dell' Eterno.

ordine

senza espresso

abitazione

parecriten-

e di teologia,

o Adam Kadmon essere la


gono il
prima e pi perfetta emanazione che sia uscita dall'essenza di Dio, e il primo di tutto ci che fu creaavento da principio. Lo raffigurano come un uomo

Adamo

primo

te cranio,

modo

per

profondi

cela
la

cervello, occhi, orechie, piedi e mani, in


che ciascuna di queste parti racchiude e

un

misteri.

suo cranio la sapienza;

Il

l'intelligenza,

destra

orecchia

sua

quella

Secondo

sinistra

almuprudenza,
la polalla prima ora del giorno Dio raccolse
un
vere di cui doveva comporlo, e Adamo divent
quarta
nella
piedi,
in
stette
embrione, nella seconda
e cos di seguito.

la

disti,

nomi agli animaH, la settima fu impiegata nel


i
matrimonio con Eva, che Dio condusse al suo sposo
dopo averle inanellati i capelli. Alle ore dieci Adamo
del
pecc, e alla dodicesima provava gi la pena
diede

suo peccato e

gli effetti

tro di lui, cio


bini,

Adamo

La

varie provincie;

per la

tronco da Babilonia,
alla

di

vista

testa

e per

una

mormorarono, e dissero a
seri

supremi, l'uno

vertilo

di

Secondo

Rab-

grande da toccare il
materia del suo corpo fu presa da
cos

creato

fu

cielo col capo.

angeli,

della sentenza pronunciata con-

sudori e le fatiche.

in cielo,

il

dalla

statura

Palestina,

da

resto

cos

Dio che

vi

per

altri paesi.

il

Gli

mostruosa,

ne

erano due

es-

l'altro in terra.

Iddio, av-

appoggi la mano sul capo di


ridusse a una statura di 300 metri.

del suo fallo,

Adamo

e lo

suo
Alcuni Rabbini soggiungono che la materia del
alla
corpo era tanto sottile e delicata da avvicinarlo

19

natura angelica, con una conoscenza perfetta di Dio


a segno che intenogato da Dio:

e dei divini attributi

Qual

mio nome?

il

ch'), la pi fisolofica e

possa della divinit.

si

don a

lehovah (colui
rispondesse:
profonda definizione che darIn principio Adamo si abban-

dissolutezza,

un'orribile

rivolgendosi

oggetti della creazione senza p>oter soddisfare

gli

disordinati

Eva

alcuni

era

cagionata

tentazione

Abele,

che

un

si

non poteva

ch'egli

non seppe

dalla

suoi

con Eva. Secondo

proibito,

ma

Adamo

questa donna.
di

frutto

il

senza delitto;

toccare

te

finche

appetiti,

tutti
i

alla

resisterere

bellezza

straordinaria

di

fu talmente afflitto della mor-

stette

30

anni

senza

avvicinare

sua moglie. In questo frattempo ebbe numerose sgualdemoni succubi (cio che si trasformano
drine fra
i

donne) e popol

in

stasia giunse al

la terra di

punto

di

gigcUti

prqjuzio, per cancellare l'immagine di


si
il

jjent

e la sua apo-

far ritornare la pelle al suo

Adauno

Dio.

finalmente di aver rotta quest'alleamza e macer

suo corpo con colpi di fune per sette settimane nel

fiume Geon.

Altri

far penitenza

del

nell'acqua

fino

al

Rabbini dicono che

Adamo

naso;

jj^r

30

anni

che visse separato da

Eva

peccato originale rimase

ed ebbe commercio con una donna chiamata Lilit,


formata come lui dal fango; che da questa unioe
nacquero i demoni della terra e
giganti. Eva da!
canto suo si abbandon alle carezze degli angeli ribelli
i

ma

Gabriele che fu sempre incaricato di commissioni

grate,

li

riconcili e vissero poi in

Dio, dicono

Persiani, cre

molto tempo prima del mondo, e


giare senza distinzione di tutti
i

eccettuato

il

buona armonia.

Adamo
gli

nel quarto cielo,

permise di man-

frutti

del paradiso,

frumento che non poteva digerire dai p-

20

Eva a instigazione del demonio mangi il fruri.


mento e ne fece mangiare a suo marito; perci n'ebocdii;
bero lo stomaco aggravato, ci che apr i loro
mise fuori del paradiso, per timoli
che non lordassero un luogo puro di sua natura
abitanti di
e che doveva rimanere tale. Secondo gli
Madagascar, Adamo non era soggetto nel paradiso

allora Gabriele
re

Dio
ad alcun bisogno corporale, e la proibizione che
era
vi
quanto
di
mangiare
gli aveva fatta di bere e
sembrava abbastanza inutile. Nonostandemonio and a trovarlo e gli domand perch
sognon gustava i deliziosi frutti che ornavano il suo
nel paradiso,
te

il

giorno e

ma

resistette

demonio non

il

che scorrevano come l'acquesto primo assalto


dette per vinto, e non tard

squisiti liquori

gli

Adamo

qua.

si

contro

mandasse ad ana ritornare e suppose che Dio lo


di mannunciare al primo uomo che egli era padrone
Apiaciuto.
sarebbe
gli
giare e di bere tutto ci che
bere. Quala
e
mangiare
a
mise
si
e
credette,
damo
bisogno di
che tempo dopo il suo ventre pieno ebbe
egli ache
divino
luogo
il
sgravarsi; Adamo macchi
demonio trionfante si affrett di accusarlo
bitava.

Il

che scacci

Dio,

presso

il

peccatore dal

paradiso.

venne un
Qualche tempo dopo la sua disgrazia gli
si apri nel terche
gamba
una
di
polpa
nella
tumore
uscendone una fanciulla. Sorpreso

mine

di sei

Adamo da

mesi,
questo, fece chiedere a

Dio da Gabriele,

creatucome doveva comportarsi verso questa nuova


allevarla, e quando
ra; gli fu risposto che doveva
prenderla per mogiunta all'et da maritarsi di
fosse

obbed e diede il nome


sua sposa. Abele e Caino furono

glie.

Adamo

unione.

di

Rahonna

frutti

di

alla

questa

21

questa lunga chiaccherata, veniamo ai simFarfalla, forse per la sua leggerezza. Fico, con
cui foglie si coperse dopo il peccato. Pelle di

Dopo
boli.
le

montone, che

con Eva.

gli

gnificato di diletto

sione

vestito.

Adamo

Pomo, che
pomo abbia

gust

Spighe,

allu-

sensi.

coltivare

pane, con sudore.

il

il

e piacere dei

dovuto

all'aver

procurarsi

da

serv

teologi vogliono che

la

il

terra

si-

per

Vanga, emblema del

lavoro.

Adatt9mento

ai

Polpo, attaccato

de

il

degli

altrui.

agli scogli di cui,

dicesi,

ne pren-

similitudine di chi, sacrificando la pro-

colore;

pria libert,

costumi

si

sottopone alle opinioni e alle abitudini

altri.

Ade e Ades.
Nome che

Greci davano a Plutone, re delle Ome venne poi applicato all'inferno stesso. Vedi
i

bre,

Plutone.

Adelaide

(Sanf).

Imperatrice.

Borsa, perch

Adeona.
Dea che
deva

Barca, che le serv per evadere.


molto caritatevole. Chiesa.

la santa era

presedieva all'arrivo,

come Abeona

presie-

alla partenza.

Ader.
Genio governatore del fuoco. Occupava presso

gli

Polifemo

te-

antichi

Persiani

il

posto che

il

ciclope

neva presso Vulcano.

Adianto.
Dal greco
venere,

adiantos,

sempre secco.

Vedi Capel-

21

Admeto..

celebre per aver acfavoloso della Tessaglia,


cacciato dal cielo, afticolto cortesemente Apollo
suo bestiame. Adandogli la custodia del numeroso
sua riconodella
prova
poUo gli diede poco dopo

Re

essendosi innamorato della


suo padre, non voleva
PeHa,
che
leggiadra Alceste,
fosse stato capace di agdare in sposa, se non a chi
un leone;
uno stesso carro un cmghiale e

poich

scenza-

Admeto

giogare a

fece questo rniracolo.


giorno delle sue nozze), volennuziale, vide dmanzi a se

da Apollo. Admeto

aiutato

Un'altra volta

do entrare
un gruppo
dimenticata

(era

nella

il

camera
mandati da Diana, che aveva
Dei.
sacrifizi fatti al mattmo ag

di serpenti
nei

Apollo intercedette presso la sorella,


che
tirarono alla sua voce. Narrasi

rettih

si

ri-

Admeto, caduto

richiesta di Apollo
mortalmente infermo, i numi, a
guanto se alcuno
sarebbe
avevano dichiarato che non
ecco che subito
Ed
lui.
per
morire
a
non si offriva
sacrifica per salvarlo. Uia
la giovane sua sposa si
sepolcro; gi l inconsolabile
ella era nel fondo del
aveva commossa Proserpina che

dolore

di

Admeto

non ostante le opposizioni di


anch'esso di Admeto,
Plutone; quando Ercole, amico
voleva

restituirgliela,

incontra
discende all'inferno, passa l'Acheronte,
la

doma

col

nato ossia la Morte,


adamantma.
braccio, la lega con una catena
l'assalta,

la-

forte suo
le strap-

immobile nel
pa l'infelice principessa e la ricolloca
la vede
giorni
nove
palazzo del marito, che dopo
favola simnuovamente:
sorridergli
aprir gli occhi e
bolica che tende a mostrare

vozione

dell'amicizia

sono

come

l'ospitalit

sempre

la

ricompensate.

de-

23

Adolescenza.

Viene rappresentata da Venere.


nella tana, non esce se non

ritirandosi

fame; allusione alla

vita

Orsa, perch

che fanno

ritirata

dalla

costretta
le

ragaz-

Gli Ateniesi chiamavano orse le fanciulle, quannozze, per amore della pudicizia, si consacravano a Diana. Vesle variegata. Gli

ze.

do

all'avvicinarsi delle

antichi comici introducevano nelle

commedie

il

perso-

naggio del giovane, vestito d'un abito a diversi coemblema della volubilit dell'animo e la valori:
riet

dei desideri dellet giovanile.

Adolfo (Sani').
Vescovo
dei vescovi.

di Galizia.

Mitra. Pastorale, attribuir

Toro, a cui fu esposto.

Adone.
Giovane
niro,

re

bellissimo,

di Cipro;

secondo Ovidio,

e di sua figlia

pena nato Adone, Venere fu

figlio

Mirra

cos

di

(vedi).

Ci-

Ap-

presa dalla bel-

lezza del fanciullo, che lo nascose in un cestello ch'essa

affid

Proserpina,

la

quale,

scoperto

il

tesoro

che conteneva, non volle pi restituirlo. Sottoposta


la lite a Giove, questi sentenzi che durante quattro
mesi di ciascun anno Adone sarebbe padrone di se,
durante altri quattro mesi apparterrebbe a Proserpina, e durante gli ultimi a Venere. Adone fu ucciso a caccia da un cinghiale. Saputo Venere del ferimento del
vers

il

suo amato Adone, corse verso di

nettare

nel

suo

sangue,

da

cui

lui

spuntarono

inmiediatamente dei fiori. Morto, dovette scendere


nell'Avemo, ma gli fu concesso di vivere sei mesi all'anno con Venere nel mondo superiore. Adone sarebbe la personificazione della natura vegetale, che
ripiglia

vigore al ritorno del periodo della primavera.

La morte

Adone

di

24

simboleggia

parte settentrionale del zodiaco;

bolo dell'inverno,

cui

il

Fra

della natura.

vita

sole

il

giunto alla

cinghiale

il

sim-

il

fa spegnere la

freddo
cerimonie usate nelle feste
soffio

le

(Adanie) degna d'osservazione la se


terra, nel quale
guente: Portavasi un vaso pieno di
posti fiori, erbe,
erano
vi
e
grano,
del
seminato
era
chiamavasi
arboscelli e lattughe; questo vaso
di

Adone

frutti,

mare o

in

gettavasi

e terminata la cerimonia

giardino d'Adone,
nel

qualche fontana.

Adonide.

L'origine del

nome

di

questa pianta mitologica,

Adone, trada Venere. Vedi Ricordo doloroso.

di
e deriva dal colore rosso del sangue

sformato

in

fiore

Adorazione.
Parola composta da ad

os

oris,

mano

bocca,

alla bocca.

ralmente significa portare la


goricamente l'adorazione personificata

lette-

Alle-

m una donpetto, tenendo


na prostrata, con la mano destra sul
cristiani la simbonella sinistra un turibolo. I pittori
a un triangolo.
davanti
angeli
con
anche
leggiarono
sempre riVegetali: Elianto, perch il girasole
Dicontemplare.
sembra
che
volto verso il cielo,
nella Bibbia menversi: Baciare la mano, atto, che
un segno di culto. Le parole di Giob-

zionato

Se

be:
luna,

come
io

e se

guardai
in

il

sole

segreto esult

splendido e la rifulgente
mio cuore e baciai a
il

riferiscono alla
mia mano con la mia bocca, ecc.. si
corpi ce est., cio
costumanza pagana di adorare
i

mostrar riverenza per essi, accostando


mani alla bocca. Mani stese al cielo.

le

proprie

di

Adramelecco.
Idolo Assiro,

il

cui

culto

consisteva

nell'abbrucia-

re in

suo onore

propri

25

Riguardo

figli.

era rappresentato, varie sono

to cui

che era adorato sotto


di un pavone.

Chi
un mulo,

opinioni.

l'effigie

asserisce
altri

alla figura sot-

le

di

Adrano.
Divinit siciliana adorata in tutta

mente ad Adrano. Circa mille cani

l'isola,

e special-

erano cu-

sacri

quali si m<mtenevamo
presso il suo tempio;
doppio scopo, che servissero di guida e di custodia. Infatti narrasi che se col capitavano devoti
pellegrini, si vedevano questi animali andar loro instoditi

col

contro, leccar loro le


guidarli

ma

se

mani

come

e correre avmti

persone

le

erano

increduli

p>er

ladn

che volessero entrare nel tempio, essi li riconoscevano


subito, e li punivano saltando loro alla gola, strangolandoli.

Adrastea
Figlia

terna

di

(l'Inevitabile).

Giove e della Necessit, ministra

giustizia e vendicatrice

quaH nessuno poteva

di

tutte

le

dell'e-

offese,

alle

Secondo alcuni, Adrastea non altro che un soprannome di Nemesi, derivato da Adrasto, che fu il primo a innalzare un
sottrarsi.

tempio a questa divinit.

Adria.
Figlia del mare.

Vedi Venezia.

Adriano (Sant',.

Martire.
Braccio tagliato. Corvo, che protesse
suo cadavere. Leone, a cui fu esposto. Ruota. Spada, strumenti del suo supplizio.

il

Adulatore.
Ape, perch avendo
giglione

nascosto

nella

il

miele in bocca

parte

posteriore

e
del

il

pun-

corpo.


pu paragonarsi
dano,

mentre

vogliono

alle

26

persone che con

segretanente

che questo animale

sparlano.
sia

la

lingua

Cane.

lo-

Alcuni

simbolo dell'adula-

tempo del mordace detrattore. Alessandro, domandato a Diogene perch lo chiamassero cane, ebbe per risposta: Perch con quelli che mi
donano mi mostro piacevole, dico male di coloro che
non mi usano cortesie e lacero i tristi. Il medesimo
Alessandro, per celia, mand a Diogene una sporta
d'ossa; il cinico l'accett e disse: Questo bene un
cibo da cani, ma non gi un presente da re. Serpente. Secondo la Bibbia, il serpente che tent Eva
fu il primo adulatore. Vedi Rovinato dagli adulatore e nello stesso

tori.

Adulazione.
Campanula
il

adula

specchio di Venere. Cazza, perch ha

bianco e la coda nera; paragonabile a chi

petto

l'amico,

poi

lo

inganna

Pitagora

deride.

non gustare gli uccelli di coda nera,


n tener per amici uomini simulatori o finti, ipocriti.
Si dice che la bugia ha sempre la coda nera. Rame
consigliava

di

Adultera. Vedi Marito

di

donna adultera.

Adulterio.

Murena

vipera

accoppiate;

simbolo

presso

gli

Egiziani.

Aello. Vedi Arpie.

Aesoulanus.
Divinit che presiedeva alla fabbricazione delle
monete di rame, rappresentata sotto la figura di donna
in piedi con la mano sinistra appoggiala .su un'asta,
e una bilancia nella destra.

27

Affanni.
Nocciola

di pesca,

insenature sembrano

cui

le

La

dell'animo.

pesca simbolo del cuore.

Affanni della ricchezza.


Seme. Nei Vangelo, dove
duto
sieri

fra

ci-

cuore impresse dagli affanni e dall'ansiet

catrici del

affannosi

parla

si

simbolicamente

spine,

le

seme ca-

del

allude

si

ai

pen-

ricchezza.

della

Affanno.
Croce, nel senso figurato,

dallo

sbiadito.

Affettiaione.

Amaranto
specie

cresta di gallo.

che

d'affettazione

sviluppare

suoi

modo

in

fiori

Simbolo derivato da una


mostra nello

questa pianta
bizzarro.

Affetti libidinosi.
Piedi.
le

filosofi

mtichissimi ritenevano

piedi qua-

parte pi vile del corpo umano, e che, nell'animo,

corrispondessero
Cristo

lav

agli

piedi

affetti

agli

libidinosi.

Apostoli,

Nella Cena,

perch levata cos

mondi potessero

ogni lordura degli uomini,

accostarsi a!

dono dell'Eucarestia.
Affetto immutabile.

Rosa

rifiorente.

Affezione.
Sassifraga.

Afflizione.

emblema

Calice,
gli

antichi,

il

cuore,

della

Passione.

per

afflizione,

mente ed esternamente.
mangiarti

il

comanda

di

Cuore. Secondo
rode intemasi

Pitagora soleva dire:

Non

Nella Bibbia, dove Dio


mangiare l'azzimo con lattuga selvatica.

cuore. Lattuga.


indica che in quei giorni

28

doveva

si

affliggere l'animo,

senza concedergli alcuna dolcezza corporale.

Ortica.

Af.

Presso

Scandinavi questo

gli

conda incarnazione
prietari

media

uomini

degli

stipite

di
fra

di

terre,

il

nome

quali dovevano formare


i

della

quando divent

se-

lo

cio dei coloni e dei pro-

liberi,

nobili e

Heimdal,

servi. Af,

il

cui

nome

la

classe

significa

avolo, avendo sposato Amma, n'ebbe Karl, che alla


sua volta divenne padre di dodici figli.

Africa.
sa

Rappresentasi sotto forma di donna giacente in polasciva, sostenendo la testa con la sinistra avente

mano una melagrana,

un ventaglio
due
onde, le quali rappresentano l'Oceano e il Mediterraneo; e per mostrare che questi mari la circondano, porta due anelli alle dita estreme. Si trova
anche raffigurata da una donna avente in cajx) un
in

e nella destra

(allusione al clima ardente).

cappello, e sulle spalle un


dietro,

che

si

La

figura giace su

manto azzurro

gettato in-

stende fino a terra, con la veste rossa

orlata di bianco e fibbie d'oro che circondano l'orlo

superiore

bo

le

parti

Ai

quello inferiore.
le

La

figura

stende d'am-

braccia nude, tenendo nelle mani due

due navi cariche di


sotto le sembianze
di una mora seminuda, coi capelli ricciuti e con una
testa di elefante per elmo
porta una collana di corallo, tiene un corno pieno di spighe in una mano,
e nell'altra uno scorpione. Attorno le stsinno serpenti
attorcigliati e un leone.
Animali: Boa, serpente che vive nelle foreste africane. Drago, che vomita fuoco. Allusione forse
spighe.

grano.

suoi

Infine

piedi

viene

figurano

rappresentata

29

temperatura ardente di questo

alla

animale caratteristico

Elefante,

paese.

Scorpione,

contrade.

queste

di

che figura nelle monete di Adriano.

Afrodite.
Dal greco aphros, schiuma.
vinit

Dea

dell'Olimpo.

Una

delle grandi di-

dell'amore e della bellezza.

In Omero, Afrodite figlia di Giove e di Dione, ma


secondo la tradizione pi comune Afrodite sarebbe
^ata <ialla scimmia marina raccoltasi intorno alle
parti mutilate di Urano, che furono gettate in mare
da Crono, dopo ch'egli ebbe evirato il padre. Nata,
si avvicin all'isola di Creta e p>oi a Cipro, e passeggiando sulla riva del mare
fiori spuntavano sotto
i

suoi

piedi.

Secondo

le

idee

tura di Afrodite, ella era la

tenza
gli

generatrice

della

essere viventi.

Una

versi

nella

natura

si

e la

conferma

tradizione che,

Dei, Afrodite

gli

cosmogeniche della napersonificazione della po-

cangi

di

Greci,

ella

era

la

di

tutti

p>otrebbe

a-

gara di Tifone con


pesce, il quale si considera

nella

in

Ma, secondo
Dea dell'amore

di grandi forze generatrici.

dei

madre
ci

la

leggenda

che incitava

questa passione nei cuori degli Dei e degli uomini, e


signoreggiava, con questa potenza, tutta la creazione

animata. Vedi Venere.

Aganippe.
Figlia

Permesso,

fiume

del

che

scorreva

intorno

monte Elicona. Fu cangiata in fontana, le cui acque avevano la virt d'ispirare i poeti. Fontana sacra alle Muse, donde furono chiamate Agoiippidi o
cJ

AgcUippee.

Agata.
Pietra screziata,
gni

regolari

le

cui venature

irregolari,

talvolta

formano dei disea una

somiglianti

30

figura umana pi o meno perfetta, a un animale, o


anche a qualche oggetto inanimato. Famosa era l'agata di Pirro re di Albania, nella quale pretendevasi
di vedere Apollo con la sua lira e le nove Muse coi
loro

rispettivi

attributi.

Mercurio

Vedi

Persuasione

Agata (Sanf).

Felicit

Fortezza

Prosperit.

Vergine e martire.
Angelo, sotto forma di un
che con un gran cero acceso accompagn
la martire nella prigione dove fu rinchiusa. Carboni
ardenti, su cui fu posta con le mani e i piedi legati
con catena di ferro. Colonna, sulla quale, nuda e
col capo raso, venne sollevata con le mani legate di
dietro e battuta con nervi di bue. 5. Pietro, in sembianza di un vecchio venerando, con in mano un
vaso di medicamenti, con cui guar la santa e le
giovane,

rese

le

mammelle

Tenaglia,

fattele

strappare

che serv per strapparle

da Quintiliano.
mammelle.

le

Agatodemone
Dal greco agathos, buono,

daimn,

vinit benefica in onore della quale,

genio.

Di-

alla fine dei pa-

sti, i Greci bevevano un po' di vino puro. La cof>pa


che serviva per quest'uso, chiamavasi coppa d'A'galodemone. Era simboleggiato con un serpente. Vedi

Buon Evento.
Agava.
di Cadmo e di Armonia. Avendo calun
Semele sua sorella, amante di Giove, Bacco la
colp di demenza, e in un eccesso di pazzia lacer
suo figlio Penteo, re di Tebe.

Figlia

niata

Agenorea.
Dea dell'industria

dell'attivit,

Roma,

por-

^
tava anche

nome

il

31

Strenua

di

Dea Murcia,

sizione della

la pigrizia, poich questa

cio

rende

(diligente) per

Venere o

la

oppo-

Dea

del-

uomini poltroni ed

gli

effemminati.

Agetore.
Parola che in greco sigifica condottiero, era il
soprannome che davasi a Ermete o Mercurio fkcopompo (conduttore delle anime) a Giove condottiero degli eserciti, secondo i Lacedemoni; e a un
sacerdote di Venere, che dirigeva
l'isola

le

sacre

pompe

nel-

di Cipro.

Agguato.
che presso gli Egiziani raptrasformava in coccodrillo, per
come faceva quest'animale, continui aggua-

Coccodrillo.

presentava
taidere,
ai

ti

Tifone,

male,

il

si

mercanti.

Agilit.
Tipula,

insetto

leggero e agile,

che corre sull'ac-

qua senza tuffarsi n fermarsi mai.


Agitazione.
Betonica, pianta
vimento.
di vento

Driza.
si

agita.

le

cui foglie sono

Graminacea che
Vedi Impelo

al

sempre
imiinimo

mo-

in

soffio

e agitazione della

mente.

Agitazione continua.
Argento

vivo.

Aglaia.

Una

delle

tre

Grazie.

Aglio. Vedi Milizia.

Agnello.
DaJ greco agnos,
Agnese {Sanf)

casto,

innocente.

Apostolato

Vedi Abele
Apostoli

32

Dolcezza

Ges
Giovanna Casa

Mansuetudine Maria

Paolo
Moderazione Obbedienza ~

Primavera

Speranza
Temperanza
nuovo
Agnese (Sani').
Agnello
Castit

Coletta

sisi

Daniele

(Santa)

dia

(San)

Discor-

Francesco d'As-

Eucarestia
Cristo

di

Giovanni Battista

{Santa)

Innocenza

(San)

Vergine

Martiri

Orefice

(San)

zio

Pietro

(San)

Sacrifi-

Svergognata

del Salvatore

Vecchio e

Martire e vergine,
parve con essa dopo

Testamento.

nimbato, che

ap-

sua morte. Anello, portatole

la

da una colomba. Angelo, che nel luogo infame, ove


venne trascinata, la circond di luce vivissdma, in modo che nessuno poteva guardarla. Capigliatura, con
cui coperse la sua nudit. Corone, due, simboli della

Diavolo, che str2uigol

verginit e del martirio.


glio

del

luogo infame.
go,

sul

fuoco

si

quale

il

fi-

quale tent di violarla nel


Gladio, con cui venne decollata. Re

Governatore,
fu

divise in

il

posta,

due

ma

parti.

rimase

illesa

perch

il

Rosario.

Agnocasto.
Specie di verbena.

Gli antichi Greci ponevano

le

frondi di quest'arboscello nel letto delle loro spose, per

conservarne

la

castit.

Vedi

Castit

Diana

Freddezza,

Agostino (Sanf).

Vescovo.
Chiesa. Cintura di cuoio. ConchiCuore infiammato d'amor divino. Diavolo, emblema dell'eresia. Libro. Monastero. Penna. Vedi

glia.

Vescovo.

Agosto.
Mese a
\enne

33

mietendo

rappresentato

medio

Nel

Cerere.

presiedeva

cui

sjjesso

le

evo

Va-

spighe.

un uomo nudo che esce dal bagno,


segrete con un asciugatoio, e metCane, che annuncia la
tendo alla bocca un fiasco.
canicola. Careggiali due, incrociati. Spighe del raccolsari

figur in

lo

coprendosi

che

to,

le parti

Tazza,

questo mese.

falcicino in

si

in cui

Ventaglio, che procaccia

un uomo.
Vedi Zodiaco.

disseta

il

si

fresco.

Vedi Agrole.

Agrai.

Agricoltura.
Gli

cmtichi

Cibele, seduta

la

rippresentavano

p>er terra,

accompagnata da un

sotto

in piedi,

toro.

Viene

rappresen-

auiche

d'accanto e un arboscello che comincia

e tal-

fiorire,

volta con una cornucopia piena di frutti d'ogni

L'agricoltura era talmente stimata presso

cie.

che facevano

tichi,

forma

di

di

l'aspetto

con una zappa, o

Cerere, coronata di spighe, con un aratro

come

tata,

scettri

vomero; dei quali

dei
se

re

con

la

spe-

an-

gli

punta

in

ne servivano anche

sacerdoti.

Animali
pire

bue

il

Bue. Secondo Plutarco, Teseo fece

sulle

suoi popoli a coltivare la terra.

mano

albero

si

Vegetali

Olivo

in

ricava molto pi utile di qualunque

Nilo, con la
l'agricoltura.

fruttifero.

da Giano a Saturno,

a Mercurio, quale protettore delle piante; per-

ch da esso
altro

scol-

monete, volendo con ci stimolare

Diversi:

Falciola,

data

quale insegn l'agricoltura.


cui statua gli Egiziani rappresentavano

Vanga.

G. Ronchetti.

il

Vedi

Cerere.


Agrifoglio
Albero spinoso

Precauzione

34

sem,pre

Vedi Difesa

verde.

Previdenza.

Agrimonia^
come rimedio per
RiconoVedi Cratitudine

Pianta che una volta passava


bianco dell'occhio.

il

scenza.

Agrote.
Parola greca che significa contadino, e nome di una delle divinit che incivilirono
Fenici. Le davano per padre Agrai o Agre. Padre e figlio erano
i

inventori

dell'agricoltura,

modo

del

del

caccia e

della

torchio,

di costruire le case.

Biblo, Agrote ave-

va un tempio dove era rappresentato da un fusto di

Nel giorno

colonna.

sua

della

dentro una

processionalmente

festa

egli

nicchia

cata sopra un carro tirato da diversi animali.

che

il

soprannome

di

portato

era

coperta,

collo-

E' an-

Dagone.

Aiianto.
Il

tanti

di

nome

di

delle

Molucche

Favore

questo albero bellissimo presso


significa

albero del

gli

abi-

Cielo.

Ve-

celeste.

Airone.
Ucceljo
le

spalle.

jpassa

lunghe

ore

col

petto e col capo rannicchiato fra

Vedi Esangue per

Vedi
Popolo

Silenzio

Aiuto.

che

tramipoliero,

collo ripiegato sul

libidine

Febbraio

Tempesta.

Bisognoso

dare aiuto

d'altrui

aiuto

che invoca aiuto

DomanPorgere

aiuto.

Aiuto reciproco.
Pipistrello.

Si vuole die

due

di questi animali ag-

abbiano

molestati,

insieme,

grappati

35

la

tendenza

di

a vicenda, quasi per aiutarsi reciprocamente nella loro debolezza.

sostenersi

Aiuto scambievole.

Vedi

Servizio scambievole.

Ajo Locuzio.
364, un certo Cediiio, uomo
che nell' atraversare di notche usciva dal!'<ilsovrumana,
voce
una
citt,
la
del tempio di Vesta, gli manifest che Ron;a do-

L'anno
plebeo,
te

to

di

Roma

inform

tribuni

breve essere assalita dai Galli. Non si ascolinformazione, data da un uomo senza crediRoma fu l'anno seguente presa dai Galli, e
to.
liberata che fu da Camillo, questi, per rimediare alla

veva

in

t tale

negligenza

commessa, non curando quella voce notLocu-

turna, eresse un tempio in onore del dio Ajo


zio, nello stesso sito in cui Cedizo l'aveva

udita.

Questo Dio, dice facetcmente Cicerone, quando non


era conosciuto da nessuno, parlava e si faceva senma dopo ch'egli diventato celebre, pens di
tire,
tacere e di diventare mulo.

Alabarda.
Specie di arma ad asta, con la punta munita di un
lungo, largo e aguzzo, attraversate da un altro ferro in forma di scure. Vedi Barnaba (San)
ferro

Mcasoneria

Taddeo

(San).

Alabastro.

marmo, pi trasparente e pi
Vedi Purezza.

Pietra simile al
nera.

Albereila.

Vedi Pioppo

te-

tremulo.

Alberi.
E' noto che nell'mtichit gli alberi erano consaagli Dei. La Genesi parla di due alberi di pr-

crati


digiose

qualit

mezzo

misterioso

del paradiso

la vita

36

piantati

significato,

terrestre,

nel

ed erano: Albero del-

e Albero della scienza del bene e del male.

del primo avevano la virt di conservare la


all'uomo se egli avesse conservato la sua innocenza, cio serviva a ristorare le forze perdute, e

frutti

vita

rinvigorire

la

tempra

fiaccata,

ripristinare

l'equili-

dell'umano organismo. L'albero della scienza del bene e del male poteva essere
im albero qualunque, di cui non si potrebbe dare il
nome preciso, mancando ogni descrizione, ogni dato
di cui si possa convenientemente dedurre. I Bizantini
costumavano rappresentare Adamo ed Eva vicino
a un albero simile al fico e coperto di foglie; gli Italiani ora adottarono il fico, come fecero
greci,
ora l'arancio, e in certi casi fu rappresentato dal
brio

dei

vari

elementi

pomo. Vedi Amadriadi.

Albero.
(San)

sio

Anna

Vedi

Cristoforo

{San)

{SanC)

Edmondo

Giuda

Martino

Concordia
Cerva(San)
Paradiso

{Sani')

dei Cristiani.

Albero della morte. Vedi

Tasso.

Albero della scienza del bene e dei


Vedi Alberi.
Albero della vita. Vedi Alberi.
Albero

di

Giuda.

Vedi Cercide

male.

siliquasiro.

Albero d'Isaia.
Albero genealogico

di

Ges

Cristo.

rappresentato dalla pittura e scoltura,

XV"

al

secolo.

Il

addormentato;

dal

suo

cervello

Venne
dal

spesso

XII"

fino

profeta Isaia raffigurato coricato


dal

dalla sua bocca o


un tronco d'albero vigo-

suo petto,

s'innalza

roso che

ramifica sempre pi a misura che s'innal-

si

porta

ramificazione

ogni

za,

37

all'estremit

uno de-

ramo pi alto
termma in un fiore sbocciato, che serve da trono a
Maria Vergine, sola oppure col Ges Bambino. Spesso l'albero pi complicato. Fra ogni ramo si vede
del

antenati

gli

Salvatore.

un profeta con un
esso

cui

con

venuta di Cristo.

ha sempre raj^orto
guardano la cima
Vergine col Bambi-

e che

profeti

dell'albero e mostrano a dito la


no.

Vedi

il

su cui scritta la profe-

filatterio

autore,

zia di
la

Infine,

Isaia.

Albero morto. Vedi Inverno

5/e-

Ges Bambino

che

Pigrizia

rilii.

Alberto (Sant*).
Carmelitano.
accoglie

Crocefisso.

braccia.

nelle

Ciglio,

Lampada, che illuminava


nente

gion

le

di

verginit.

sue veglie. Libro conte-

regole del suo ordine.

le

simbolo

Nave, che approvvi-

Messina assediata.

Albione

Berglone.

Famosi Giganti,
a Ercole

al

roe esaurite

figli

di

Nettuno, che

suo passaggio nella Liguria,


le

sue

una tempesta
Alcione.

sotto

freccie.

facesse

vasse

le

il

of^x)sero
l'e-

Giove schiacci Albione

di pietre.

La credenza popolare ammetteva che


cello

si

Avendo

questo

uc-

nido sulle onde del mare, e che co-

uova durante

sette giorni

prima, e sette giorni

periodo durante
quale le acque si mantenevano in perfetta calma.
Si vuole che l'alcione sia una banderola naturale, e
che sospeso per il becco, indichi la parte donde sofdop>o

il

giorno pi corto dell'anno,

il

fia

il

vento,

girando

il

petto verso

questa parte del-


pure

all'alcione

che

colui

chire

Oltre la virt di predire

l'orizzonte.

buiva

38

la

preziosa

venti,

arric-

possedeva, di mantenere l'unione


comunicare la bellezza alle donne
sue piume. Vedi Ceke
Cinira
Misantropo
Nido d'alcione

lo

nella famiglia e di

che portavano le
Disperazione

attri-

si

df

qualit

Teli.

Alcione.
Figlia

Eolo

di

moglie

Ceice

di

(vedi).

Alcitoe.
Figlia di Mineo,
to lavorare

rante

Dio

quale avendo lavorato, e

fat-

Leucippe e Arsippe, duBacco, rifiutando di prenderne par-

di

del

per

costringerle

col

terrore,

si

present loro davanti successivamente in leopardo,

in

te;

feste

le

la

sue sorelle

le

il

vino,

Intervenute alle orgie, furono as-

leone e in pantera.
salite

la prima in
le cangi:
seconda in gufo e la terza in civetta;
loro tele furono convertite in foglie di vite

dal furore, e Mercurio

pipistrello,

mentre

la

le

e di edera.

Alessio (Sanf).
Bordone da pellegrino. Scala,
Aletto

Una
della

{collera

implacabile,

sotto

furore

Vedi

visse.

incessante).

delle tre Erinni o Furie, figlia di

Notte.

cui

Acheronte

Furie.

Alettoria.
Pietra

marsi nel

vano

virt

che

gli

antichi

fegato del
medicinali

avevano

gallo vecchio,

meravigliose.

immaginato
e a cui

for-

attribui-

Vedi Lussuria.

Alettrione.

Giovane

soldato, confidente e favorito di Marte,

quale faceva

la

guardia durante

gli

il

amori di questo

39

Dio con Venere, per avvertirlo dello spuntar del giorno. Essendosi egli un giorno addormentato. Apollo
(Sole) scoperse gli amanti, che Vulcano circond con
una rete e li espose abbracciati alla vista degli Dei.
Marte, sdegnato, cambi Alettrione in un gallo che,

memore

della sua negligenza,

annuncia all'alba l'av-

vicinarsi del sole.

Omega.

Alfa

Nome

prima e dell'ultima

della

dell'alfa-

lettera

Nel medio evo


predicatori,
medici e
altri
usavano mettere in capo alle scritture, ricette
ri.
Questo segno,
e dissertazioni, il segno a co o
che l'espressione di alfa e omega, era una specie di
beto greco.

geroglifico che indicava

il

nome

della divinit, e cor-

rispondeva a tutte quelle formule che mettevansi una


volta alla prima o ultima pagina dei

Ges
O
Alfonso dei Liguori (Sanf).
Vescovo.

iiianesimo

Cristo

Vedi

Cri-

Principio e

fine.

libri.

su cui meditava.
pene corporali a cui

Crocefisso,

rammentando

plina,

top>oneva.

gole

dell'ordine

ch'egli
rio,

Ciglio,

fond.

le

simbolo di
religioso

castit.

del

Discisi

Libro delle

Santissimo

sot-

re-

Redentore,

Maria Vergine, che invocava. Rosa-

simbolo della devozione.

Alga marina.
Pianta
voli

le

anche

cui

foglie strette sono

se asciutte.

Vedi

morbide e pieghe-

Instabilit.

Aria

Vedi Ambizione
Amore
Dedalo
Ceni
Notte
Morte
Tempo
Tommaso d'Aquino {San)

Ali.

Ali

Vento.
ai

piedi.

Vedi Mercurio

Poesia

Velocii

Occasione.

4 --

Vedi Diavo/o Fama


Morie

Ali di farfalla.

Vedi Junon

Ali di gru.

Infaticabile.

Vedi

Psiche.

Ali di pipistrello.

Junoni

Ali di

Geni

Notte.

sparviero.

Vedi Sacerdozio.

Alisma.
Pianta a cui
rabbia.

la

attribuiva

si

Vedi Calma

la

propriet di guarire

Qur'e/e

Tranquillit.

Alleanza.
Arcobaleno. Cessato il diluvio. Dio fece appaa No un arcobaleno; simbolo dell'alleanza fra
cielo placato e il mondo che si rinnova.

rire
il

Alleanza segreta.
Pollice. Si vuole che

costumassero

za,

strettamente

pollici;

succhiarsi reciprocamente

patto

segreto

Allegoria
Dal greco
termine

In

Barbari, stringendo allean-

prendersi

consacrato

allos,

d'arte,

il

destra,

legare

ferita

fattasi

sangue; e ci

segno di

in

sangue.

col

agorein,

altro,

dicesi

mano

la

da una piccola

rappresentare.

composizione,

della

in

cui

adopera certe figure simboliche per esprimere idee astratte. L'allegoria deve essere semplice e
intelligibile per tutti, altrimenti risulterebbe un rebus
che nessuno cercherebbe di spiegare. Oltre alle allel'artista

gorie classiche,
in

come sarebbe

una donna con

da

nell'altra,

artista,

mere
suoi

la

ecc.,

dovendo,

in

citiamo

di queste citt.

Giustizia,

una mano

seguenti

raffigurata

e la spa-

esempi.

una sola rappresentazione,

presa di diverse

attributi,

la

la bilancia in

citt,

dipinse la Vittoria, coi

nomi
Cond, per rappre-

che scriveva sopra uno scudo


Il

Un
espri-

figho del gran

41

sentare la storia di suo padre, fece dipingere Clio, la

Musa

della storia, con in

so leggevasi:

strappava dei fogli dal

libro,

su ogni foglio era scritto


di questo

prendo

le

mano un

libro,

sul cui dor-

Musa

Vita del principe Cond. Questa

il

una

titolo di

Velo

bell^a

azione

di

garza che, co-

figura, le lascia

mtravedere fa-

famoso capitano.
forme della

gettandoli per terra, e

cilmente.

Allegrezza.
Animali:

Vitello,

vitularis, vivere in

donde nacque
chiamavcno

legria; perci gli antichi

che

si

rallegrano e fanno festa.

gnando un

la

parola latina

dar segno, far

allegria,

di

atti

Presso

gli

al-

coloro

vitellartli

so-

ebrei,

era segno di futura alle-

toro saltellante,

grezza, e questa doveva essere accompagnata da gua-

dagno, se nello stesso sogno fossero q>parsi dei tori


Vegetali: Mandragora, che, secondo
pascolanti.

Senofonte, toglie agli uomini la nvalinconia non


del

vino,

segno

rendendoli

d'allegria,

gli

allegri.

antichi

Nei

Mirto.

usavano

meno

conviti,

porgersi

in

reci-

procamente un ramo di mortella (mirto comune), inDivera: Corona di fiori,


vitandosi a cantare.

specialmente di rose, che

gii

antichi ritenevano

come

segno di allegria e di festa; perci nei conviti costumavano cingersi il cajX) di ghirlande. Fuoco. Allusione ai fuochi di gioia accesi nelle allegrie popolari.

Oro, Sardonica. Verde. Vedi

Allegrezza

Uomo

Letizia.

Amiczia.

donna con

le

mani congiunte,

rallegrasi.

Allegria.

Ilarit

Vedi Allegrezza.

in

atto di

42

Alettamento degli adulatori.


Asino, fra fiori e aromi, di cui non sente il profumo. Geroglifico con cui gli Egiziani volevano rimproverare i grandi uomini i quali, anche esponendosi
alle beffe, si compiacciono essere circondati dagli adulatori.

Allfader.
Il

pi antico e

il

Dei scandinavi.

pi grande degli

Vedi Odino.
Allodola.
E' uno
Vedi Niso

Al loto.

dei

pochi uccelH
Tradimento.

che

cantano

volando.

Vedi Lauro.

Alo.
Genere
quale

si

marezza

di

pianta

estrae

carnosa

paesi

dei

caldi

una sostanza amarissima.

dalla

Vedi A-

Dispetto.

Alpini.
Antichi
gatto

di

soldati

colore

con la testa dritta,


un cerchio bianco.

Altare.
teo

(San)

pedoni;

rosso
in

insegna

per

un

camminare
una targa verde, circondata da

Vedi Abramo

avevano

chiaro,

Misericordia

atto

in

Berta
Piet

di

{Santa)

Mat-

Religione

Rifugio.

Altea malvarosa.
Pianta d'ornamento coi
temente guarniti di foghe e
so

colore.

Vedi Ambizione.

Alterigia.
Aquilegia.

fusti

dritti,

fiori,

bellissimi,

alti,

elegandi diver-

43

Amabilit
Celsomino bianco.

Amadriadi.
Ninfe che erano generalmente le protettrici delle
e una sola poteva presiedere a un'intera foresta; ciascun albero, al contraio, racchiudeva la sua
Amadriade, che nasceva, cresceva e moriva con esso.
foreste,

Le Amadriadi sarebbero
secondo alcuni,
fratello, secondo altri.
Dori,

al

di

otto,

Nereo e

figlie di

Amadriade

e d'Ossilo,

Queste diedero

il

loro

di

suo

nome

noce, al palmizio, al corniolo, al faggio, al pioppo,

aW'olmo, alla

vile

e al

fico.

Le Amadriadi o DriaJi

erano specialmente congiunte alle quercie. Furono rappresentate in vaga

parte vestite,
tarvi intorno
te

dal

in

forma

atto

cantando

di

giovinette,

di scendere
al

parte nude e

dagli alberi, e sal-

mormorio

delle frondi agita-

venticello.

Amaltea.
Secondo alcuni era il nome
Giove fanciullo; secondo
avrebbe nutrito Giove col latte

capra

della

che

al-

una Ninfa che


di una capra. Questa capra essendosi retto un corno, la Ninfa Amaltea
lo riemp d'erbe fresche e di frutti, e lo diede a Giolatt

ve,

che

lo

colloc

insieme

alla

altri,

capra

fra

le

stelle.

Giove stesso ruppe uno dei


corni della capra Amaltea, lo diede alle figlie di
Melisseo, e lo dot di tale virt che, quando il p>os-

Secondo

altre

tradizioni.

sessore lo desiderava,
di

qualsiasi

celebre

cosa.

corno

di

esso riempivasi immediat2unente

Tale la storia dell'origine del


Amaltea, chiamato comunemente

corno dell'abbondanza o cornucopia.

Amante.
Salamandra, posta

nel

fuoco,

la

quale simbolo


Credendo

dell'amore.
si

nutrisse

l'amante

fuoco;

di

cui

il

44

che la salamandra
divenne l'emblema del-

antichi

gli

perci

ardore

sembra

alimento

quasi

alla

sua passione.

Amanti morti.
Fiaccole, due, spente e rivolte all'ingi.

Amaranto.

causa della persistenza dei fiori, anche staccati,


pianta d'aspetto melanconico, le cui fo-

questa

di

sono spesso segnate di macchie nere, gli antichi


ai morti e la piantavano vicino alle
tombe, per significare che lo spirito non era mortale
glie
la

consacrarono

come

materia,

la

beata negli

Elisi.

te di questi fiori,

conciliare

di

che godeva una vita nuova e


maghi attribuivano alle corone fat-

e
I

grandi propriet e sopra tutto la


favori

Vedi Affettazione

tava.

stanza

la

Amore

Salute perpetua

gloria

chi

eterno

le

vir-

por-

Co-

Stravaganza.

Amarezza.
Alo. Assenzio.

Amarezza

nella dolcezza della vita.


miele dalla cui sommit germoglia uno
assenzio. Simbolo di amarezza o sciagura,

Favo
stelo

che

(li

di

inasprisca

quillit

amareggi

il

dolce ozio e

la

tran-

della vita.

Amari llide

(dal

greco amaruss,

io

brillo).

Bella pianta per eleganza di forma, brillante colorito e

per gradevole odore dei

fiori.

Vedi Orgoglio

Superbia.

Amatras.
Il

vero

Mi-I(ami

Ama - Trasou - Olio grande e augusta Dea, che brilla in eie-

nome sarebbe
(la

45

Divinit pi pc^olare del Giappone.

lo).

Dea nacque
Appena nata,

Dio Izanagui.

dente illumin tutto


cos

meravigliosamente

sole.

Amatras

li

veglia

colma dei suoi

la

sua bellezza risplen-

la

e Izanagui, vedendola

mondo,

il

Secondo

dall'occhio sinistro del

leggenda questa

bella, le diede l'impero del


continuamente sugli uomini, e

Viene comunemente rappre-

favori.

coi caF>elli ondegcon una sopravveste


bianca, armata d'una sciabola e tenendo il disco del

sentata

uno

su

piedi

in

scoglio,

gianti sulle spalle, vestita di rosso

sole nella destra.

Amatista

e Ametista.
Dal greco amthustos, che non

di

fa

gran

del

rale

sacerdote

Ammirazione

violetta,

questa pietra era la nona

volta

diafana,

preziosa,

pietra

ebreo.

Castit

in

Sorta

ubriaco.

Una

rossastra.

ordine sul

p>etto

Vedi Abnegazione
Fiducia

Sobrie-

Umilt.

Amatore.

Uomo

che tiene nella destra un anello d'oro.

Amatore

donne

delle

Murena,

la

quale,

altrui.

presso

uomo che

gli

Egiziani,

simboleg-

donne degli
altri, come chi avesse spesato una donna forestiera.
Credevasi che le murene fossero tutte ferrunine, e si
giava tanto un

congiungessero con

praticasse

le

le vipere.

Amazzoni
Dal greco
ne

guerriere

uomini con loro,


volta all'anno,
case,

DonCappadocia. Esse non volevano


e coi quali non si univano che una

privativo, e mazos, maunmella.

a,

della

dopo

condizione

dei loro nemici.

di

che

li

rimzuidavano alle loro

che grima

avessero

ucciso tre

Facevano morire o storpiavano

loro


maschi,

figli

46

cura

molta

con

allevavano

le

loro

comprimevano dall'infanzia la mammella destra per non aver impedimento al memeggio dell'arco. In una medaglia antica si vede una Amazzone vestita di un giubettino a
foggia di corazza, terminato da una cintura e da una
gonella militare, che discende appena fino al ginocchio: calza due comuni stivaletti. Porta nella mano
destra, distesa, una piccola vittoria alata, avente una
palma e una corona d'alloro: nella sinistra uno scudo e una lunga azza a due tagli, sc^ra la quale si
appoggia come se fosse una lancia. In un'altra mefanciulle,

alle

quali bruciavano o

un'Amazzone

daglia rappresentata
alla

te

prima per

complesso del

il

quasi somiglian-

vestire

e delle ar-

una piccola vittoria, tiene


Ma qualunque forma
in mano un piccolo tempio.
avessero questi abbigliamenti, comunemente erano pemi

soltanto che, invece di

r fatti con pelle di

vano cacciando,
destra,

fiere,

lasciando scoperta

dente oltre
la lancia,

il

che

le

costantemente

ginocchio.

Le

la

Amazzoni
legati

sinistra;

sulla

uccidespalla

mai discen-

loro armi erano le frecce,

l'azza e lo scudo.

Ambarvali-.
Feste presso

buona

raccolta.

prima

Romani, per ottenere dagli Dei una


Tali feste celebravansi due volte

maggio

al-

seconda in giugno.
La cerimonia consisteva nel sacrificare un toro, una
scrofa e una pecora, dopo aver condotte tre volte le
vittime intorno ai campi, accompagnate dai cittadini,
uno di es6, incoronato di quercia, cantava in lode
di Cerere un inno appositamente composto. Queste
feste erano presiedute dai Fratelli Arvali
l'anno,

la

Ambasciatore

in

la

pacifico. Vedi Pace.

47

Ambizione.
emblema

Ali,

ama

l'ambizione

con cui vuole innaldi pavone, di cui


Scettro, che vuol con-

rapidit

della

Ferme

malvarosa.

Altea

zarsi.

adornarsi.

quistare.

Ambra. Vedi Eliadi.


Ambrogio (Sani').
Arcivescovo

di

Ape.

Si

culla,

uno sciame

racconta

Milano

Dottore.

di

- Animali:

Ambrogio dormiva

che mentre

in

api entrasse e uscisse dalla boc-

bambino per fabbricarvi un favo di miele;


che fu preso come pronostico della soave eloquenza del Santo. Cavallo, rammentando la sua apparizione nella battaglia. Colomba, che lo indic alDiversi: Bambino. Si vuole che S.
l'episcopato.
.Ambrogio sia stato acclunato arcivescovo di Milano, per bocca di un bambino lattante. Soldati, che
ca del
ci

quamdo appar-

scompigli. Staffile, di cui era munito

ve nella battaglia contro

gli

Anani.

Ambrosia
Dal

greco

l'alimento
vjuida.

poich

privativo,

a,

degli

Dei,

come

questi

Dei,

creati

nel

loro

erano
mento,

essi

medesimi

delirio

con

era

la

be-

avevano

uomini

gli

Era

mortale.

nettare ne

che

agitati,

malgrado della

brotos,

e
il

passioni

di

cui

avevano bisogno di

ali-

tutte

loro

le

spirituale

natura.

Ambrosia marittima.
Pianta

Amore

che

tramaiida

un

odore

aromatico.

Vedi

reciproco.

Amcaspandi.
Gli
giorno

aintichi
i

Parsi

Persiani

riconoscevano,

riconoscono

come

anche oggi-

creatore

del

cielo

della terra

di

immortali,

saggi

tutti

48
gli

essere creati

sette

Dei o

che chiamavano Amcaspandi,

di

capo Ormuzd, comunemente da noi conosciuto sotto il nome di Oromaze. Questi saggi hanno un gran numero di ministri, che si chiamano Dzed, e sono Geni benefici, ma di ordine inferiore. Dal
loro lato i Dell', nemici degli Amcaspandi, si adoperano a viziare o a distruggere il bene che questi
finno. Essi sono parimenti in numero di sette, e hanno per capo Ahriman o Armane. I Persiani avevano una gran venerazione per il numero sette. Vedi
Oromaze.
fanno

cui

Amenit

della poesa.
Secondo Varrone, le api hanno relazione
con le Muse; F>erch quando sono sparse e disunite
fra loro, si riuniscono al suono del cembalo e di
canti. Pindaro prende il miele col latte per la soa-

Ape.

vit

degli

rale,

inni,

l'estro

natu-

perch fatto con gran fatica

dalle

simboleggiando

miele,

il

latte

il

api, l'arte e la diligenza.

America.
Personificata, vestita

da

selvaggio.

Testuggine, su cui seduta; Tigre.


co e frecce,

navano

arme dei

selvaggi.

Animali:

Ar-

Diversi:

Penne, con cui

si

or-

selvaggi dell'America.

Ametista. Vedi Ametista.


Amicizia.
Cane, preso spesso come emblema del-

Animali:
l'amicizia,

delt,

in

cui

e poi un

considerata

specialmente

animo disposto a giovare.

la

fe-

Vege-

Melagrano. Mirto. Gli antichi pretesero che


melagrano fecondasse se piantato vicino al mirto.

tali:

"1

49

credeva che, anche se lontani fra loro, le


avviticchiandosi
rispettive radici andassero a trovarsi,
sale una vite
quale
al
intorno
secco,
Ramo
insieme.
sue
carica di grappoli: perch l'amicizia circonda di
(veGemelli
Diversi:
cure anche i cuori inariditi.

Anzi

si

di).

Mano

posta sul cuore. Urna, su cui piange

Amicizia confermata.
Tazza^ o calice, scambievobnente
a bere, tanto presso

inviti

suoi

Violetto, colore.

amici defunti.

gli

sporta,

gli

quanto oggid

antichi,

segno di confermazione d'amicizia.

Amicizia con

tutti.

che ne solleva un altro da

Uomo

terra.

Amicizia costante.
Tanaceto.

Edera.

Amicizia debole.
Tre uomini che

tengono per

si

le

mani.

Amicizia salda.
che

Sale,
ospiti

gli

forestieri

antichi usavano mettere davanti agi;


prima delle vivande, per dimostrare

la fermezza e la p)erseveranza dell'amicizia; donde


venne che molti, verszmdo il sale sulla tavola, ritengono p>er cattivo augurio; mentre lo giudicano per

buono e

Amico

se

felice,

versato

viene

vino.

nel

inutile.

Rondine, perch essa pi degli

altri uccelli

cino all'uomo, senza addomesticarsi mai.


nella

dolce

ainnuncia

amici

gli

nelle

primavera;

l'avvicinarsi
infedeli,

disgrazie

si

ma quando

del

nei

rigido

buoni

allontamano.

G. RoxcHBTri.

la

inverno

momenti

vive vi-

Ritoma a

noi

temperatura
fugge;

cos

accerchiano,

50

Amida.
dalla quale spe-

Divinit adorata dai Giapponesi,


ottenere

rano di
frequentemente
sentata con le
incrociate,

l'eterna

col

solo

invocare

E' specialmente rappreseduta, con le gambe


forate,
orecchie
il

suo nome.

sopra un

Ammiratore

felicit

loto.

di se stesso.

propri figli, queScmmia. Per il suo amore verso


che amano
persone
alle
st'animale venne paragonato
esce da
tutto ci che, in opere e parole,
i

e stimano
loro

stessi.

Sinesio,

uomo

letterato,

assai

nel

riordi-

dubit
nare le epistole da lui accuratamente scritte,
egli, quantunque
diceva
Esse,
scimmia.
la
d'imitare
cremettano alla luce i pi sozzi di tutti gli animali,
altri.
gh
tutti
sopra
bellissimi
siano
dono tuttavia che

Ammirazione.
Amathta.

Ammone.
Il

nascosto,

il

Dio

ignoto,

il

Dio supremo,

re de-

quale, a Tebe, fu dea\: Dei. Divinit egiziana, alla


lungo un unmenso
arrivava
si
cui
a
tempio,
dicato un
di montoni
file
viale fiancheggiato da due lunghe
nella stese
Ammone,
ad
consacrato
era
Il

montone

ritenuto la rapsa Tebe, se ne nutriva uno che era


come si trova
quale,
presentazione vivente del Dio, il
nella vecchia sede di

seduto che tiene sul


pria,

Tebe, raffigurato m un uomo


capo una conciatura a lui pro-

con due penne sulla corona

inferiore.

Nella

pit-

per figurare il cietura


in piedi, ora con la
lo. Veniva anche rappresentato
ora con la faccia umana, con corni
colorato

testa di
di

d'azzurro,

forse

montone,

orecchie,
montone che spuntano al di sotto delle
penlunghe
due
e
disco
un
la testa sormontata da


ne.

coi

attributi.

soliti

51

Nei

un obelisco

geroglifici

simbolo di questa divinit. Si vuole che anticamente


Ammone.
in Egitto esistesse un bosco consacrato ad
acqua
chiamata
fontana
una
nel cui mezzo sorgeva
del sole, la quale allo spuntar del giorno era tiepida,
a mezzogiorno fredda, e a mezzanotte tanto calda

che bolliva, per intepidirsi verso il mattino. Presso


questa fontana veniva adorato un certo simulacro in
forma di ombelico composto di smeraldi, e di altre

che

di sotto, e rotondo,

gemme, largo

si

assottigliava

voleva da questo idolo sapere qualche cosa; veniva portato intorno sopra una
navicella dorata, a cui erano attaccate intomo molte
tazze d'argento, e dentro la quale entravano donne e

quando

verso la cima; e

si

cantando certi versi scomposti, coi quali


credeva ottenere dal Dio risposta a quanto desideravasi sapere. I Greci identificarono Ammone a
Giove e ne fecero il loro Giove Ammone. Si racconta
fanciulle,

si

che Bacco trovcmdosi nell'Arabia deserta, arso di se(gli Egiziaoii vollero


te, implor il soccorso di Giove
che fosse
tone,

il

Sole), che gli

apparve

percuotendo

quale,

il

fwTna

in

piede

col

la

di

mon-

terra,

gli

una sorgente d'acqua, e in quel luogo fu innalzato im magnifico tempio a Giove a cui diedero
il
nome di Ammone, che. secondo gli antichi, pre-

irvdic

siedeva

alla

salute;

la

testa

cura della salute di

do

facevuo

si

pronunciare

nome

il

ed essendo dagli
ne per
versi

morti,

epitaffi

tutti.

visite,

li

di

Dicesi che

per

il

Dio che aveva

gli

primo

Ammone,

raccomandavano

Egiziani quan-

usavano

saluto,

f>er

antichi costumato

che vissero bene,

secondo

montone,

di

l'uso simbolico, rappresentava lo stesso

di

buon augurio;
pregare

sui sepolcri,

agli

Dei

il

be-

con di-

infernali;

52
ai

quali talvolta sostituivano delle colonne su cui

e-

pendevano
rano scolpite teste di montone, fra le quali
frond J
con
vagamente
intrecciate
bacche d'edera
frutta.

Ammonizione.
con

Ferula,
cuotere

cui,

fanciulli,

come

usavasi

Plutarco,

secondo

per-

castigo benevole.

Amo.

Ordigno da pesca. Vedi Inganno

Perfidia.

Amore.
sia

Quantunque
uno dei pi

il

di

culto

questa

antichi, la nascita

divinit

universale

d'Amore

tuttavia

Oogenes

un mistero. Il soprannome
uovo), sembra derivare da una pietra
di

nello stile antico, che porta

presentante Eros

nome

il

(nato

incisa,

da un
eseguita

di Phrgllas, rap-

uscente dall'uovo,

col

guscio

rotto

sono notissimi i seguenti versi di


a
Anacreonte, in cui dipinge un nido d'amori:
Un pipilar continuo
lui

vicino;

Fan

inoltre

nell'uscir degli uovi;

maggiori,
Vedi
Porgere il cibo
i

assidui
ai

nuovi.

l'Eros dei Greci, il


neralmente ritenuto figlio di

Amore,

rappresenta

la

Cupido dei Latini geMarte e di Venere e

Tutto simbolico
d'Amore. Nasce dalla bellez-

passione d'amore.

nella pittura che

si

fa

queste
za e dalla forza; ha per sorelle le Grazie:
porsono sempre giovani, quegli sempre fanciullo;
fenon
che
ma
frecce,
di
ta Varco e la faretra piena
di punte
armate
une,
Le
effetto.
eguale
con
riscono
cuore la gioia e
di un metallo prezioso, portano nel
soffrire mah
fanno
piombo,
di
la felicit, le altre,
un
a coloro che ne sono colpiti. Le ali sono
crudeli

53

della sua incostanza, la benda indica l'accecamento che produce in coloro che ferisce, e la
fiaccola simb>olo dell'ardente paissione con cui accuori. Fra molti amori finti dagli antichi,
cende

emblema

simboleggiavano

spesso

giochi e

Le

passioni

diverse

le

le

pietre

incise,

numerevoli, nulla essendovi che maggiormente


grazia

alla

sti

\aii

che rappresentano
diverse occupazioni d'Amore, sono in-

dell'uomo.

affetti

dell'esecuzione

Amore

pre-

si

ingegnose

pi

alle

doma un

leone un soggetto
conoscono pure rappresentazioni d'Amore che voga su di un'anfora, che
allegorie.

frequentemente

che

Si

ripetuto.

Amore

cavalca un ippocampo, di

La

favola

dei tormenti
se dagli

che

artisti

che incatena

vincitore di Ercoie.

Psiche diede motivo a molte allegorie

di

Amore

fa soffrire all'anima, espres-

su pietre move, in (v

si

vede

Amore

sua amata, e tormenta una farfalla

la

modi. In una pietra incisa si vede Amore ingemente alla porta della sua bella, mentre
l'Amore felice fa sopra di lui una brutta libazione.

in diversi

felice,

circondano

poeti

vinit

subalterne,

giuochi,

coi

coi

Amore

che

si

di tanti altri

piaceri,

piccole

rappresentate anch'esse sotto


lati,

ma

gli

Amori

Ercolano.

tutti

antichi.

riconoscere

Non

fatto

fanciulli,

di

allegoriche,

fanciuUetti

a-

sono da confondersi co-

fanciulli alati

Dai

loro

che

diversi

si

vedono

attributi

si

mo-

sui

devono

vari Ceni, seguaci delle divinit, e spes-

so loro rappresentanti. Gli artisti

mente

divinit

forma

composizione della venditrice d'Amori nel-

pitture di

numenti

dirisi,

senza frecce e senza faretra. Conosciutissima

la bella
le

amorini,

possono confondere coi

uso

di

figure

alate

moderni hanno egualdi

adolescenti

che non sono Amori. Vedi Antera

di

Psiche.

54

Amore,
non conosce

sol che

Il

Platone ha

che

preteso,

leggi,
al

un gran poeta.

disse

del

principio

mondo

gli

che
uomini erano maschio e femmina a un tempo:
ma
piedi,
quattro
braccia,
quattro
avevano due visi,
punirli, li aveper
Dei
gli
inorgogliti,
che essendosi

accade che quando le diverse parti


e si
separate vennero a incontrarsi, si abbracciavano
morire
preferivano
qhe
serravano cos stretta^mente

vano

Ne

divisi.

fame e di sete piuttosto di lasciarsi. Gli Dei, mossi


in
a piet, cambiarono questi abbracciamenti mortali
carezze passeggere; quindi l'origne e il fondamento
di

dell'amore.

che

Bellide,

Vegetali:

gli

innamorati sfogliano

dell'amato.

sull'amore

terrogandola

Cotogno.

in-

Mela,

perch, sopra tutto quella dolce, dedicata a Venere.

Mirto.

Arbusto

le

cui

foglie

sono sempre verdi.

Roma, il tempio di Venere era circondato di mirto.


Papavero. Presso gli antichi, gli amanti, per sapere
petalo
se il loro amore era pari, solevano mettere un
co!
colpo
un
poi
dandogli
di papavero sul pugno,
palmo

mano,

della

e,

dallo

scopio

debole o

forte,

Rosa, simbolo
Diversi: Berillo. Fuoco. Gli
principale dell'amore.
quah l'acqua, cio il mare, era simEgiziani, presso
fuoco quello dell'amore.
il
ritenevano
bolo dell'odio,
Donde a Cupido fu dedicata la fiaccola accesa. Lac-

giudicavano

l'intensit

della passione.

cio,

allusione

antichi,

alle insidie

secondo

quali,

dell'amore. Lira, presso

contenendo

in

gli

ogni gio-

condit, pare che abbia qualche affinit con l'amore,


con Venere e con le Muse, e che altrettanto attrae
9I

uomini.

Vedi Sfrenatezza

dell'amore.

Amore

clandestina.

civettuolo.

Valisneria

Amore

celato.

Lairca

Amore

55

spirale.

colpevole.

Aconito.

Amore

coniugale.

Ceranio
questi

due

foglie

d'edera.

Quercia.

Pe:

Tiglio.

ultimi simboli vedi Filemone.

Amore

corrisposto.
Ambrosia marittima. La felicit infusa da questa
reciprocit d'affetto pu essere paragonata alla dol
cezza dell'ambrosia, cibo degli Dei, che porta

me

di

questa

pizuita.

Vedi Amore reciproco

il

no-

A-

more scambievole.

Amore

del

marito verso

Seppa. Dicesi che

se la

la

moglie

femmina

infedelt-

di questo mollu-

per difenderla:
il maschio accorre
mentre se p>ercosso il maischio, la femmina, curandosi di s stessa, fugge cercando di salvarsi.

sco viene percossa,

Amore

di patria.

Esperide.

Amore

disonestissimo.

Pernice.

Gli

glificamente un
surioso,

Egiziani,

uomo

volendo

disonestissimo,

raffigurare

gero-

brutalmente lus-

senza scrupoli, dipingevano due pernici; per-

ch credevano che, se prive del maschio,


gessero fra loro; e

il

maschio montasse

il

si

congiun-

pulcino ap-

pena sgusciato dall'uovo, l Romani solevano chiamare pulcino^ un fanciullo depravato; e a un uomo
disonestissimo davamo il ncme di gatto pulcmario, cio.


che cerchi di pigliare
tale,

56

Si

pulcini.

racconta

che un

detto pernice, s^inncunor della propria madre.

Amore

divino.

Cuore infiammato. Evangelario aperto. Fiaccola,


come questa, l'anima del cristiano brucia ed illuminata dall'amore di Dio. Freccia, simbolo della presimilmente alla freccia, s'innalza verso

ghiera che,

cielo per salire

Amore

eterno.

Amaranto

Amore

Rosa

Amore
il

tricolore.

fraterno.

Filadelfo.

Amore

Vedi Castore

incarnatina.

Leteo.
che

bene che

si

le

e Polluce.

lascivo.

Amore
tirava

il

a Dio.

faceva

disamare e

voleva agli

ardenti

fiaccole

altri,

dimenticare

la cui statua,

fiume,

nel

quivi

tutto

che
le

at-

spe-

si trovava nel tempo di Venere Ercina; dove


recavano a pregare i giovani che desideravano scordarsi delle loro innamorate, come le giovani che si
accorgevano d'aver mal posto i loro amori. Vedi Lete.

gneva,

si

Amore materno.
Musco, che preserva

dalle intemperie

copre, mantenendosi sempre vivo;

dre protegge

Amore
si

suoi

figli

li

ama d'amore

ma-

costante.

paterno.

Pellicano.
adulti,

luoghi che

similmente la

Una

circondava

volta,
il

per

prendere

pellicani

nido dei piccoli, appena nati,

con un cerchio di fuoco. Alla vista del fumo, i geaccorrevano, e sbattendo le ali, credendo di
spegnere il fuoco, alimentandolo con l'aria, ne ottenitori


nevano
i

lare,

abbruciandosi

venivano presi

amore dei

Amore

modo

in

of^)osto,

l'effetto

pulcini,

57

ali

le

che, per difendere

non potevano pi vo-

sacrificando

cos

se

stessi,

per

figli.

per

bambini.

dagli

ritenuto

Delfino,

antichi

appassionato

per

medaglie figura un delfino frenato da Amore; come anche in certe statue di Venere si vede accanto Amore seduto sul delfino, o in
ragazzi.

altro

In

molte

modo da

Amore

esso sorretto.

platonico.

Acacia bianca.

Amore

puro.

Rosa

bianca.

Amore

reciproco.

Fiaccole,

due,

accese,

legate

con un nastro poi divise fra

loro.

insieme

Palma

nel

mezzo

(vedi

An-

tera).

Amore

scambievole.

Mela,

gettatasi scambievolmente da due Amorini,


baciandola prima di lanciarla; mentre uno lancia la
mela l'altro con le mani alzate la riceve e, baciatala

a sua volta, la rimanda

al

Amorevolezza.
Beccaccia. Emblema
nevole; perch

si

di

compagno.
persona amorevole e be-

vuole che sia l'uccello che abbia

il

maggior amore verso l'uomo.

Amorino

Amor

giallo.

Vedi Reseda.

proprio.

Benda
pedisce di
sione alla

sugli

occhi,

conoscere

la
i

quale,

propri

figurativamente,

difetti.

Narciso,

favola del giovanetto Narciso.

imallu-

58

Amos.
Quarto

profeti

dei

stato pastore.

Vedi

Ampolla. Vedi

minori.

Pecora, per essere

Profeti.

Lottatore

Martirio.

Amuleto.
Immagine,
esisteva

o segni che

figura

persone portano
credenza che

le

attribuendo loro grandi virt;

indosso,

Nell'antichit furono

da tempi immemorabili.

Caldei, gli Egiziani e


gli Orientali, particolarmente i
con maggior ardore.
amuleti
gh
adottarono
i Persi che
di astri, anelli
Essi consistevano in figure di Dei o

frammenti di pergamena su cui erano tracGreci


caratteri sacri o versetti dei Libri Santi. I

magici,

dati
e

ricevettero gli amuleti come importazione


il
e ne usarono alla loro maniera, secondo

Romani

orientale,

genio e l'indole nazionale. Durante


-amuleti,
le nazioni portavano degli
vieto

Oggigiorno,

concili.

dei

ancora

generale,

dell'Asia,

nomi

l'uso
diversi,

selvaggi dell'America,

l'Oceania.

sotto

Non

il

medioevo tutte
malgrado il diamuleti

degli

presso

popoli

dell'Africa e deldel

nemmeno ancora scomparso

tutto in certe parti

rallo dei napolitani,

dell'Europa; tale il corno di cocos


contro il malocchio, come
i

ha sempre
detti portafortuna. La Chiesa cattolica li
approva
proibiti. Le medaglie, croci, ecc., che essa
e benedice, si distinguono dagli amuleti, in ci che
essa non attribuisce a loro, per se stesse, alcuna virt.
ELssa vede soltanto, in questi oggetti, dei simboli che

hanno
santi,

piet,

grazia

il

e,

vantaggio di ricordare l'idea di Dio e dei


presso chi li portano, delle testimonianze di

come

tutti

divina.

gli

atti

caritatevoli,

Essa liasima

la

di

credulit

attirare

la

suj^erslizio-


63,

59

che darebbe loro un altro

Vedi Su-

significato.

perstizione.

Anamelecco.

Nome

una divinit menzionata nella Bibbia ac-

di

canto a quella di Adramelecco, e sono indicati entrambi come Dei a cui si offrivano sacrifizi di bamlobini, che venivano bruciati al fuoco davanti alle
ro statue. Alcuni vogliono che sia stato adorato sotto

un cavallo,

figura di

la

altri

di

un pavone o

di

una quaglia.

Anadiomne.
Dea sorgente

soprannome di Venere.
celebre prima di Apelpoco
Questo soprannome era
di Afrodite Anadiomdipinto
famoso
suo
il
ma
le;

Dea

ne, in cui la

mare

in

dall'onda,

era rappresentata

di

atto

asciugarsi

come sorgente dal


mise tosto

capelli,

gran voga questa poetica idea, e dest


d'altri

in

l'emulazione

artisti.

Anaiti.
Divinit

volte
si

cui

il

nome

trovasi

scritto

volte

alle

numerosi schiavi d'cunbo

sacrificavano

scrittori

ro

di

asiatica,

Anca, alle volte Aneiri, alle


Tanaidi o Nanea. In molti luoghi dell'Asia le

variamente,

sessi.

Gli

greci identificarono talvolta Anaiti con la lo-

Artemide.

Ananasso.
Frutto che
frutti

ha fama d'essere

conosciuti,

saperi

confusi

delicati

anzi

degli

altri

nell'ananasso.

fe ornate del

XV"

alcuni

Esso

secolo.

il

pi

saporito

pretendono

frutti

trovansi

figura

spesso

che

dei

tutti

radunati
sulle

Vedi Perfezione,

stof-

60

Anarchia.
Allegoricamente viene
ceca;

capelli sparsi e le vesti

Giogo spezzato. Libro

tributi:
di.

da una

rappresentata

una benda

ra in atto furioso, con

Ha

lacerate.

per at-

delle leggi sotto

Pugnale, simbolo della guerra

figu-

che l'ac-

sugli occhi,

pie-

Torcia, em-

civile.

blema dell'incendio devastatore che l'anarchia fa

di-

vampare.

Anceo.
Figlio

Licurgo;

di

predisse che egli non

Venuto

vigna.
mettersi

za

alle

assaggerebbe

momento

in

cui

occuparsi

di

veggente

gli

Un
il

vino

Anceo

della sua

stava

pei

labbra la prima tazza del suo vino, e

alle

beffeggiava

il

amava

quale

il

molti vigneti.

e picuit

agricoltura,

il

veggente, questi

labbra v'

un

tratto.

Dalla

rispose:

gli

Infatti

taz-

quell'istante

in

e Anceo fu avvertito che il cinCalidone si trovava nella sua vigna. Egli


abbandon la tazza del vino, usc per dare la caccia alla belva, la quale l'assal, uccidendolo. D'al-

nacque un tumulto,
ghiale di

lora in poi la suddetta

frase fu

usata

come

prover-

bio per significare un


si

avvenimento impreveduto, che


frapponga all'esecuzione di qualsiasi proponimento,

Ancile.
Era cos chicunato una specie

di

scudo, miracolo-

samente sceso dal cielo, e consacrato a Roma nel tempio di Marte. Gli aruspici, consultati intomo a cos strano prodigio, ne trassero infallibile indizio che
l'impero del

quale

il

mondo

fosse serbato a quella citt nella

sacro arnese venisse custodito.

Perci

Numa

Pompilio, per impedire che fosse rapito, ne fece fabbricare

altri

undici,

anni nel mese di

perfettamente

maggio,

si

eguali.

portavano

gli

utti

gli

ancili

in


era

prendere

vietato

Roma,

attorno

processione,

61

e durante la solennit
im-

armi o iniziare qualsiasi

le

presa.

Ancora.
Strumento di ferro a due uncini, cui si attacca
gomena, e che si lascia cadere in mare, per tener
ferma la nave dove si vuole fermarla. Vedi CeleriCustodia
FeCommercio
moderata
t
la

Fermezza Fdomena

Dio

(Santa)

{San)

lice

SpeParlamentario
Rifugio
Niccolo {San)
Stirpe di
Stabilit
Speranza in
ranza
Selenco
Vita.

Ancusu Vedi Duglossa.


Andrea (Sanf).
Barca.

Conchiglia,

sua

professione

La

croce del

ciale

suo martirio,

forma

in

X,

di

e porta

distinguerla dalla croce

forma

di

che rammentano la
Croce di S. Andrea.
che ha una forma spe-

attributi

pescatore.

di

serpente.

il

nome

del

santo

p>er

comune. Delfino. Diavolo,

Libri,

in

due.

Andromeda.
Cefeo e di Cassiopea. Ebb
bella di Giunone, la quale
per punirla la condann a essere legata con catene
dalle Nereidi, ed esposta su uno scoglio a un mostro marino; ma passando Perseo in aria sul cavallo Pegaso, e vedendola sul punto d'essere divorata
Figlia

l'audacia

del
di

re

etiope

vantarsi pi

dal mostro, lo impietr, mostrandogli la testa di


dusa, e liber questa principessa,

padre,
glie.

di

il

Me-

a suo

quale per gratitudine gliela diede per mo-

Minerva pose Andromeda

fanciulla

roccia,

restituendola

con

le

fra le stelle in

forma
una

braccia tese e jicatenate a

per commemorare

la

sua liberazione.

62

Anello.
anelli portati

L'uso degli
to

antichissimo.

Presso

alle dita

Romani

come ornamenl'anello
I

differenti ordini cittadini.

serviva

nobili por-

a distinguere
di ferro.
tavano l'anello d'oro; i cavalieri l'anello
giorno
nel
sposa
sua
alla
anello
Il marito dava un
che si contraeva
di nozze, ed era pegno dell'unione
d l'anello alla giovane
Il momento in cui il marito
un vecchio libro di
dice
sacerdote,
al
sposa davanti
i

massima importanza. Se il manto


passa
ferma l'anello appena entratovi il dito, e non
padrona, ma se
sar
donna
la
giuntura,
seconda
alla
segreti,

della

accompagna

fino

l'anello

radice

alla

del

dito,

egli

ancora in voga;
sar capo e sovrano. Questa idea
di curvare
procurano
educate
ben
signorine
le
cos
il

dito

anulare al

momento

in

cui

ricevono l'anello,

giuntura. Le giovani
in modo di fermarlo alla prima
superstizione, fanno il
inglesi che oservano la stessa
a motivo della
pi gran caso dell'anello matrimoniale,
ohe mettendo
Credono
meravigliosa.
propriet
sua
ponenanelli in un berretto da notte, e

uno

di questi

notte in sogno il
dolo sotto il guanciale, vedranno la
Agnese (Sanf ).
marito che loro destinato. Vedi
{Santa)
d'Alessandria
Caterina
Amatore
Pietro
Nobilt
Fedelt
Fede
Cuore

Ricordo
Vescovo

del

(^San)

Vincolo

Anemone

bene ricevuto

che

Servit

matrimoniale.

(dal greco anmos, vento).

Gli antichi supponevano che questo


ciasse

al

soffio

del vento.

fiore

non sboc-

Vedi Abbandono

Malattia.

Anflarao.

Testio.
Figlio di Oicle e d'Ipermnestra, figlia di

Da

63

parte del padre egli discendeva dal celebre veggente

Melampo. Alcune
figlio

di

Apollo

tradizioni

lo

e d'Ij>ermnestra.

che un'espressione p>oetica

non per

ci che

ch'egli

significare

p>er

come

rappresentano

era

veggente e profeta. Erifile sua moglie, indic a Polinice, che le offriva un monile d'oro, il luogo in cui
era nascosto per non

si

dove

be,

egli

doveva

fosse inghiottito dalla

mensa

aiuiare alla

perire.

terra

Un

guerra di

e-

giorno prima ch'egli

col suo carro,

essendo a

coi capi dell'esercito, un'aquila volauid gli p>or-

t via la lancia, la quale,

gi in lauro.

Anfiarao e

Il

dove

la lasci cadere,

giorno seguente la terra

l'inghiott col

suo carro,

si

si

caui-

aperse sotto

ma Giove

lo rese

immortale.

Anfone.
Figlio di

Giove e

sico e poeta greco.

di AntioF>e, regina di

Tebe; mu-

Dicesi che nella costruzione delle

famose mura di Tebe, aiutato dal fratello Zeto, al


suono della lira di Anfione le pietre non solamente si
spostavano, ma si ponevano anche una sopra l'altra
in

modo da formare

il

muro.

Anftrite.

Dea del mare, figlia di Nereo e dell'Oceanina DoDopo aver lungo tempo rifiutato di maritarsi spoNettimo. Fu madre di Tritone. Rappresentasi co-

ride.

munemente sopra un carro

ma

di conchiglia, e con

tirato

uno

da due

delfini, in for-

scettro d'oro nella destra,

come Dea del mare.


Angelica.

Da angelo, a motivo delle grandi virt medicinali


che si attribuivano a questa pianta. Con la sua radice
si prepara un
liquore ardente. Vedi Entusiasmo
Estasi

Inspirazione.

64

(dal greco aggelos, messaggero).


sono esseri puramente spirituali, intermeangeli
Gli
teologia li divide in tre gediari fra Dio e l'uomo. La

Angelo

cori. La prima comrarchie e ciascuna di queste in tre


sarebbe l'amore; i
attributo
cui
il
prende i serafini,
posa,
i troni, sui quali
meditare;
il
per
distinti
cherubini,
comprende
seconda
per cos dire, la maest divina. La
sucoro d'angeli cui fu data la potest
le

dominazioni,

che hanno il dono dei miracoh; le


oppongono ai demoni. L'ultima comazioni; dagli aiposta dai principati, che vegHano sulle

gli

uomini;

potest, che

le virt,
si

esecutori del volere


cangeli e dagli angeli, che sono gli
gli angeh si
natura,
e
uffici
loro
ai
di Dio. Riguardo

elementi: i Serafini, le
fecero corrispondere ai quattro
al tuocorrisponderebbero
Virt e le Potenze o Potest,
Troni e gh
i
terra;
alla
Angeli,
gli
e
co; i Cherubini
e i Principati,
Arcangeli, all'acqua; le Dominazioni
angeli didegli
caratteristco
all'aria. Le ah, distintivo
la candida
mostrano la prontezza ai divini comandi;
pudore, il piede nudo e
veste simbolo del vergine
dimostrano il diprezzo delle
gli occhi rivolti al cielo,
momli di che sfavillano, a
preziosi
coi
e
cose terrene,
Regione deU
beni, di cui feconda la

ricordanza dei
delle ah vana fra Z. 4.
felicit immortale. Il numero
angeli figurano munib
gli
secolo,
6XV"
nel
e
5 e
forse degli occhi
simbolo
d'ali di penne di pavone:
ci

degli angeli; e
che talvolta si vedon coprire le ah
l'occhio agli uommi
perch gh antichi paragonavano
divini, detti angeli, o,

l'illuminazione di

specialmente geni,

un lume superiore,

quali senza

cio

Dio,

non

proprio ufficio d

in-

possono da loro stessi esercitare il


come un octendere. Poich, dicevano, l'intelletto
per partecima
vede,
stesso
s
per
non
quale,
chio il

Gli attributi

pazione della luce.

come

angeli

degli

sono:

Matteo pone questa pian-

Ciglio bianco. S.

Vegetali:
ta

65

angeli,

principale attributo degli

la

cui

na-

tura venne paragonata alla celeste sostanza degli an-

perch

geli;

estirpato e spogliato dalle radi-

giglio

il

da se stesso, e il suo vigore non


dipende ne dalla radice n dalla terra, ma quasi per
virt un sugo interno che sparge lo fa rinverdire, imici,

col

tempo

tando cos

rifiorisce

delle sostanze celesti.

la virt

Diversi:

Diadema. Nimbo rotondo. Palma. Sardonica, presa


come simbolo di acutezza di mente, allegrezza e virt.
Scudo. Spada, di cui sono armati, secondo la loro
mansione. Verde scuro, colore attribuito agli angeli.
Vedi Ahacucco
bramo
Agaia (Sani')
Calerina d'AAgnese (SanC)
Anna {SanC)

(Santa)

lessandria

Colomba

(Sanla)

Domenico

di

Cecilia

(San)

(Sanla)

Colella

Crislma (Santa)
Elisabetta

(Sani')

Giacobbe Girolamo

Grande
Matteo

Francesco d'Assise

(Santa)

(San)

(Santa)

Gregorio

(San)

(Sanici)

Cuzman

Filomena
Genoveffa

Maddalena
sa

il

(San)

Isidoro (Sani')

(San)

(Santa)

Tere-

(Sanla).

Angelo della morte.


Presso gli ebrei un angelo pieno d'occhi il quale,
con una spada sfoderata da cui pende una goccia di
fiele,
si
pone davanti all'uomo moribondo il quale,
quando lo vede, trema, apre la bocca dove l'angelo
vi sparge dentro la goccia di fiele che gli causa la
morte, lo fa puzzare e diventare livido.

Angerona.
Deit
per
5

la cui

Romani

natura e
stessi.

G. RONCUETTI.

gli

attributi

erano un mistero

Talora presa come

Dea

del

66

muove cio gli uomini


stimolava e Orta
come la Dea Stimula U
nome da a^e^
facendo derivare il suo
Angerona denv
d'
nome
invece che 11

che
piacere, talora dell'operare,
a le azioni,
esortava,

li

Alcuni vollero

da anger,

perche questa
cio affanno, dolore,

Dea

legava anch
Angerona con

al collo, che
veva un panno Intorno
vuole che
Macrobio
Ma
bocca
che chi sa patire e
mostrasse
turata,
la bocca legata e
affarim, infine 1^
tacere dissimulando gU
--plinto
Fhnio
Secondo
lieta e piacevole.
vita
una
poi
dendo
bisogna
non
che
mostrare
per
fatta
le

questa

Dea

parure del

fu cos
rehgione per divulgarli.
segreti misteri della

Venere mischi i
Alla morte di Adone,
Dalle lagr.
del giovane amato.
suoi pianti col sangue
deUa
albero
Tasso,
me nacque la calendula. Cipresso.
pianta
s.
comunemente
cipresso,
come il

'^TllnMa.

morte, che,

nei cimiteri.

Anguilla.
I

in

non sono

riusciti

ancora ad assicurarsi
anguille;

avviene la riproduzione delle


viviparo, o oviparo o
ignorano se questo pesce

qual

essi

naturalisti

modo

ovoviviparo.

Secondo

gli

Eglzlam

le

anguille non so-

nascono dal fango, opno ne maschi ne femmine, e


scorticature
gli scogli, e dalle
contro
sfregandosi
pure
soltanto i
e
l'adoravano
anguille. Essi
si generano le
Raccontasi
mangiarle
di
diritto
sacerdoti avevano il
provincia

Elgin, nella
che un decano della chiesa di
avendo voluto cedere a
non
Scozia,
in
Murray
di
cambiato in anguilla con tutti
sua chiesa ai monaci, fu
Vedal cuoco zoccolante.
marinati
canonici, e
i

suol

di Arricchito

per

le

discordie dei cittadini

Losa

67

Memoria estinta dopo morte


non raggiungibile
Speranza certa nel dubbio.
Misantropo
Profano

Angustia.
dallo sbiadito.

Anhour.
Dio adorato

Egitto.

nell'alto

Simboleggiava,

Era

forza cosmogonica del sole.

desi, la

con una corda

mano, con

in

cui

ere-

rjippresentato

conduce

il

sole.

Anima.
In ogni tempo

Secondo

alcuni,

altri,

si

cercato di definire cosa l'anima.

un raggio della divinit; secondo

coscienza, lo spirito,

la

piaceri e dei dolori interni


vita

che

trova nel cuore di

si

zati o selvaggi;

altro:
il

il

tutti

gli

movimento

uomini

ci\iliz-

ima fiamma ha detto alcuno;

cer\ello con le sue potenze:

il

sentimento dei

la sfjeranza di un'altra

il

un

sentimento e

L'immaginazione dei Greci

volontario.-

diede una forma sensibile all'anima, rappresentandola


ora come un uccello con la testa umana, ora con
una piccola figura riproducente le fattezze della morte, con proporzioni assai ridotte; talvolta l'anima

da geni

sorretta

o arpie.

alati

primi Cristiani diedero

all'anima un'apparenza di una nave che approda al

un cavallo che

porto, di
corsa,

pi

spesso,

si

affretta

a compiere la sua

quella di una colomba.

partire

dal XIII" secolo, l'anima


sotto la

sembianza di

privo di sesso.
s'innalza

al

Ora

cielo

entra nella gloria eterna, ora essa

portata

XVIII"

secolo,

va sotto

la figura di

so,

secondo

la

la

comunemente rappresentata
un piccolo essere ummo nudo e
da

angeli.

Dal

XVI T

rappresentazione dell'anima

una

fanciulla.

rivelazione di

uno

Un

si

al

tro-

dotto ha prete-

^>ettro,

che l'anima

68

rassomigliasse a un vaso sferico levigato che ha occhi

da

tutte le parti.

Animali: Aquila, simbolo dell'anima battezzata.


Farfalla, che l'imagine pi usata, fino dai tempi
remotissimi, per rappresentare l'anima. Trovata geniale, in cui

bruco che

il

striscia sul suolo,

si

avvol-

ge attorno a una pianta, rappresenta la vita terrestre


vincoli che lo legano al corpo,
dell'uomo; ma, sciolti
lo spirito se ne va alle superiori regioni, lasciando il
corpo esamine. Cos il bruco, svestita la larva trasformasi in agile farfalla, che non pi tocca la terra, ma
i

gode delle aree dimore.


polcri cristiani,

nelle

ma

nelle

testa

di

Platone

le

Gli

ali di

di

marmo

Etruschi,

degli

antichissime

vente questi simboli.

non solo nei

perch,

Il

tombe

dei

s'incontrano

artisti antichi

se-

Romani
so-

diedero alla

farfalla, per significare che

pi distinto difensore dell'immortalit dell'anima umana. Esiste un'urna sepolcrale

fu tra

filosofi

greci

il

Amore che, avendo nelle mani una farfalla, le


avvicina una fiaccola accesa, per simboleggiare la puDante
rificazione dell'anima per mezzo del fuoco.

con

cant

Non

v'accorgete che noi slam vermi

Nati a formar r angelica farfalla?


vuole composto d'un elemento
primo animale creato da Dio. Sparlo chiamavano
quali
i
gli Egiziani,
viero. Presso
sillabe, si ha
due
in
parola
questa
Baieth; dividendo
gli
bai (anima) ed elh (cuore); donde si deduce (he

Pesce; perch

purissimo e fosse

Egiziani,

si

il

come anche

gli

stoici,

quale sede principale dell'anima.

Simbolo ricavalo dalla gianduia


sta nell'interno del cervello,

che

ritenessero

in

il

Diversi:

forma

cuore

P.na

di pina, po-

gli antichi

ritenevano

la
ni,

69

sede dell'anima. Piramide. Sembra, secondo alcu

che

gli

Egiziani con questi imponenti monumenti,

intendessero simboleggiare

come

sepolture

dei

l'amima,

avendoli

per testimoniare che, morto e corrotto


l'anima,

la quale,

secondo

dedicati

quasi

uomini eccelsi;

e degli

re

finito

essi,

il
il

corpo,

resti

ciclo di tren-

tamila anni, avesse a generare e farsi un altro corix>,

a paragone della piramide, la quale, stando immobile


la cima, immaginata girare intomo alla base, descrive

im circolo nello spazio, che simboleggia il percorso


di detti anni, in cui, secondo gli Egiziani, le cose

dovevano ritornare nello stato primitivo. Scintille numerose uscenti da un braciere ardente. Stella, simbolo
egiziano dell'anima

dell'immortalit dell'anima,

quale, priva del corpK)


gore.

Timeo

conserva

il

di Socri disse che ogni

gna e congiunta a una

stella,

suo potere e

anima

la
vi-

compa-

quale genio protettore

alla salvezza e custodia di essa.

Vedi Bellezza

Anima candida

dell'anima.

e pura.

Cigno, simbolo d'uomo pieno di dottrina, benigno


e

mondo

d'ogni disonore che possa macchiare

la

can-

didezza della sua anima.

Anima

corpo.

Il bastone a cui avvolto un sei pente


non solo presso gli Ebrei, e nella Bibbia, dove si legge che il popolo d'Israele fu salvato da morte con
l'esporre un serpente crocefisso
ma anche presso gli

Serpente.

Egizicuii e

del corpo.

sacrato

Romani

fu simbolo salutare dell'anima e

Gli antichi volevano che


E^culapio,

dere la vita.

il

serpente,

con-

conoscesse un'erba atta a ren-


Anirna

quale

la

mantiene

che

l'umore

vita.

Lucerna accesa,
l'olio

70

viva

vitale, di cui

rappresenta

fiamma

la

alimenta

si

si

spegne calore e

Plutarco paragon la lucerna

corpo.

vita,

calore per dar vita

il

corpo; mancando quest'umore,

al

la

simboleggia

al

corpo,

la

fiamma all'anima.

Anima purgata
Scolopendra,

quando
e

si

dai vizi.

perch

distende, rodendo

il

che

vuole

si

sente preso all'amo,

si

si

quest'animale,

dell'amo, e

filo

pu
dopo averlo

allarga pi che

ingoiato, getta fuori le interiora, e liberatosi dall'amo,


le

ritornando

ritira

chi,

come prima; similmente

vispo

purgato l'anima dai

opprimono,

ritorna

vizi

una

e dalle passioni che lo

vita

normale,

tranquilla

beata.

Animali

Anime

alati.

Vedi: Ezechiele.

dei morti.

Capricorno.

Gli

astrologi predicevano

la

massima

felicit a

coloro che nascessero sotto questo segno dei

zodiaco,

segno che

platonici

chiamavano

la

porta

degli Dei, perch ritenevano che per essa salissero in


cielo le

ajime sciolte dal legame del corpo,

no

fatte

tal

segno celeste significava talora

partecipi della divina natura;


le

e,

dove so

per questo,

anime dei de

fumi, talora la Morte, e qualche volta la prospera fortuna e la felicit suprema.

Animo.
L'anima, specialmente

in

quanto sente e vuole.

Le donne di Sparta, nei funerali dei re,


stumavano percorrere la citt percuotendo certe

Pignatta.

snate

vuote,

quale dimostrazione che

la

citt,

copi-

priva

non aveva animo, era cio disanimata. VaCaldei rappresentava l'animo, come

del suo re,


so,
si

che presso

da questo

rileva

cio

o passioni comuni

alle

interpreti

gli

emblema

Nel suo vaso abitano

detto:

terra,

bestie della

condo

71

l'ira,

la libidine e

Anche

bestie.

Bibbia,

della

altri

Salmi,

nei

le

affetti

se-

il

vaso

olivo

carichi

talvolta

dell'animo.

Animo clemente.
CoiTucopia
di

contenente

ramoscelli

di

frutti.

Animo

eccelso.
simbolo biblico dell'animo puro ed

Cicogna,
vato sopra

ele-

cose terrene, dedito soltanto alla con-

le

templazione delle cose divine; perch la cicogna cerca

sempre luoghi

Animo

alti

per fare

il

nido.

grato.

Cane, che guarda una statua o un sepolcro, simbolo

d'uomo ricordevole

p>erch

cane mai

il

si

favori

dei

benefci ricevuti,

dimentica di coloro che

gli

usa-

rono delle amorevolezze. Delfino. Raccontasi che un


delfino, chiamato ad alta voce da un fanciullo, soleva
frettolosamente corrergli incontro,
la

schiena,

si

e ci perch

il

pescatori,

medic una

Animo

gli

fanciullo oltre

d'uomo dedito

st'uccello,

modo

mettendogli sotto

ferita

ad averlo liberato dai


da essi fattagU.

triviale.

Cicogna, che depone


egiziano

offriva a portarlo se gli fosse piaciuto;

le

uova per

alle

solito a nidificare

terra.

Geroglifico

cose basse; perch quein

luoghi

alti,

in

questo

agisce contro natura.

Anira.

Uno

dei

dodici Dai-tho,

geni

che,

nel

buddismo

72

giapponese, presiedono alle ore.

L'ottava,

che

corri-

due ore dopo mezzogiorno presso d


noi, sotto la protezione di Anira. Viene rappresentato con una figura smorfiosa, sormontata d'una specie di testa di montone, e facendo con una mano,
sponde

alle

armata d'una sciabola, un gesto minaccioso.

talvolta

Anitra^ Vedi Acqua

Anna

Papero.

(Sani').

Madre

Albero, sotto il quale


Angelo, che la mand dal
suo sposo. Nido di piccioni, che offerse a Maria
Vergine. Porta dorata, dove incontr Giovacchino.
di

Maria Vergine.

pianse per la sua

sterilit.

Anra Perenne.
Divinit

romana che presiedeva

celebravano

le

feste

il

giorno

agli

di

Se ne

anni.

marzo,

le

si

una vita lunga e felice.


Secondo la favola, Anna, sorella di Didone,
fugg da Cartagine dopo la morte di quella principessa, e venne in Italia, dove Enea l'accolse onorevolmente. Lavinia, moglie di Enea, ne divenne mielosa
e decise di ucciderla. Anna, saputo in sogno del pericolo che la minacciava, si nascose nel fiume Numico.
di cui divenne la divinit. Essa fu poi chiamata Peoffrivano sacrifizi per

ottenere

hanno creduto che Anna Perenche fosse Temide, o Io. Infine


altri autori, Anna era una vecchia che port
viveri al popolo romano ritiratosi sul monte Sacro, e
alla quale la Repubblica rese gli onori divini. Co-

renne. Alcuni scrittori

ne fosse
secondo

la luna; altri

munque

sia,

lare
feste,

veva

dei
si

in

Anna

Romani

Perenne divenne
gaudenti.

la divinit

D'ordinario,

nelle

tute-

sue

predicevano tanti anni di vita a colui che beonore di Perenne quanto erano le tazze ch'egli

73

poteva vuotare
le

la frase

suo onore; cos divent proverbia-

in

commode perennare

per significare passar-

sela allegramente.

Anno.
dell'anno nuovo era dai

ritorno

II

meno

celebrato con cerimonie pi o


gli antichi persiani

bellezza,

un giovinetto

a\'\icinava

si

re

al

diversi

popoli

speciali.

Presso

scelto per la sua rara


gli

presentava doni

nuovo anno da parte di


Dio, I Galli cominciavano l'anno con la cerimonia
del vischio di quercia che essi chiamavano vischio deldicendo che

nuovo.

l'anno

portava

gli

sacerdoti

druidi,

il

Galliu,

dell'antica

accompagnati dai magistrati e dal popolo andavano


in una foresta, vi alzavano intorno alla pi bella
quercia un altare triangolare di zolle, e incidevano sul

tronco e sopra
to,

pi grossi rajni di quest'albero riveri-

nomi degli Dei che credevano pi

un druido,
schio,

vestito

mentre due

di
altri

tonaca bianca,

Poi

potenti.

tagliava

il

vi-

druidi ai piedi dell'albero sta-

vano attenti a raccoglierlo in un panno, avendo cura


non colasse a terra. Distribuivano l'acqua dove facevano stemprare questo nuovo vischio, e persuadevano
il
popolo che guariva da diverse malattie e che era
contro

efficacissimo
stico,

sortilegi.

che comincia a Pasqua,

si

di
al

ecclesia-

Chiamasi antempo alla fine del quamedesimo posto; alcuni

la distribuzione dell'acqua benedetta.

no platonico uno spazio


le
tutto deve ritrovarsi

L'anno

apre egualmente con

per dicono che ci dovr avvenire soltamto dei corpi

celesti.

ancora.
lire

La

fino a

Il

pregiudizio

degli

anni climaterici

dottrina degli anni climaterici

Pitagora, e

si

si

dura

fa risa

basa sulla rivoluzione com-

74
piet che

ogni
nostro temperamento soggetto

il

set-

anche che si rinnova mteramente anni; alcuni dicono


questo rmnov amento non abte- altri pretenaono che
anni; cos gU anni climaterici
nove
ogni
bia luogo che
nove. Quarantanove e ottantuno
si contano per sette o
partigiani di questa dotsono importantissimi, dicono i
formato
l'anno fatale, perche
trina-

ma

sessantatre

per nove. In generale si


dalla moltiplicazione di sette
a sette anni,
denti dell'infanzia cadono
crede che
di
il corpo cessa
quattordici,
a
manifesta
la pubert si
t
non
ci
ecc.
crescere al ventunesimo anno,
i

Ma

esatto.

,.

Animali:

Avvoltoio,

dividevano l'anno
e

inverno;

in

presso

tre

stagioni:

comprendendo

gh Egiziam.

ciascuna

^i;

qual.

primavera, estate
iO giorm, ai
1

giorni, che chiamavano


quali aggiunsero poi cinque
Egiz.am la femmma
gli
secondo
Ora.
intercalari.
tre tempi dell anquesti
dell'avvoltoio si conforma a
a. genestimolata

quando
no nel senso cio che
giorni, senza mancinque
fecondarsi
nel
rare, impiega
natura aperta al vento; legiare ne bere, tenendo la
e altrettanti ne impiega
giorni
120
sta poi fecondata
rimane
altri 120 giorm
Negli
piccoli.
per allevare i

Secondo Plm.o
curando soltanto se stessa.
paragonandoli
uova
tredici
l'avvoltoio deporrebbe
in
luna, che avvengono
della
congiunzioni
alle tredici
un
formando
bocca
coda m
un anno. Scrpcnle con la
rami; peiVegetali: Palma con dodici
cerchio
pianta metta f"" "" p^^^
ch si vuole che questa
^
perche i noccio i de f mtlc

libera,

ogni luna nuova. Inoltre,


una
della palma presentano

Diana,

dovendo generare

l'anno,

abbracciava la palma.

gli

forma

simile

arbitri

dei

Infine,

lima

alla

mesi e del-

secondo

ba-

bilonesi, e

Plutarco Io

riferisce;

ge "'airuomo trecentosessanta
ni

perch la palma por-

utilit;

numero

dei

gior-

dell'anno detratti quelli intercalari.

Annullamento.
Spugna, perch, secondo Valeriano, Augusto ebbe
suo Aiace

a dire che

il

pletamente

annullata

lisciato

tragedia che aveva com-

lasciato cadere sopra


spada sulla quale Aiace
cadere spontaneamente.

una spugna, alludendo


s'era

s'era

alla

Ansiet.

Magnolia precoce.

Anteo.
Figlio di

Nettuno e della Terra, gigante e

lotta-

tore di Libia, la cui forza era invincibile finch rima-

neva a contatto con sua madre.

vinti

erano

uccisi,

forestieri

che capicon

lui,

e coi loro teschi egli fabbric

una

tavano nel suo paese erano

costretti a lottare

casa a Nettuno. Ercole scopr l'origine della sua for-

da terra e
Vedi Combattimento

za, lo sollev

lo soffoc nell'aria.

della

ragione

con l'appetito.

Antero.
Dio che puniva chi non amava essendo amato.
Credesi figlio di Venere e di Marte. Venere, vedendo che Amore non cresceva, ne domand la causa
a Temi, la quale le rispose che ci dipendeva dal
non aver egli un compagno. Allora Venere gli diede
Anteo. La loro rappresentazione allegorica consisteva in due fanciulli alati, in atto di contendersi un
ramo di palma, quale simbolo dell'amicizia reciproca; come indica appunto l'etimologia del nome Antero.

Greci mettevano nelle scuole questo simbolo.

ricordare ai

per
chi

76

giovani

di

ma

amava,

li

non

essere

Antichit.
Ghianda. Libro

legato

ingrati

verso

l'affetto.

ne ricambiassero

e Porrma.

Vedi Prorsa

Antieiverta.

munito

cartapecora

in

di

hoUa.

Antiope.
Figlia

di

re

Nitteo.

di

Tebe,

fu

sedotta

duran-

preso la forma di
te il sonno da Giove, che aveva
e Zeto. Ella
Anfione
gemelli:
due
ebbe
ed
Satiro;
bellezza.
era celebre in tutta la Grecia per la sua

Sua

Dirce, moglie di Lieo, per gelosia la rinin casa sua, trattandola malai
Alfine riusc a fuggire e a rifugiarsi presso

zia

come schiava

chiuse

mente.
suoi

ormai

figli

cresciuti,

ai

quali

raccont

sue

le

tremenda vendetta. Infatti,


legarono Duce sulle
Tebe,
dopo aver conquistato
Bacco, per vendiMa
infuriato.
toro
un
di
corna
baccanacare Dirce, che aveva sempre celebrato i
sciagure

li

indusse

camcon gran solennit, fece impazzire Antiope, e


fontana.
in
Dirce
bi
li

Antirrino.
Pianta

cui

fiori,

premuti lateralmente,

si

aprono

come due labbri, donde ebbe il nome di Bocca


Presunzione.
leone. Vedi Capriccio.
Antonio (Sanf).

Soprannominato

l'abate,

perch credesi sia

il

di

fon-

datore della vita monastica dei cristiani primitivi.


Animali: Corvo, che gli portava il pane. Porco,
emblema della lussuria che lo tent. -- Diversi: Bastone

stampella,

Croce doppia,

su cui

si

dei patriarchi.

reggeva.

Campanello.

Diavolo, che, sotto

di-

77 --

pi

dei

aspetti

versi

di

animali, l'assedi

strani

ten-

Fuoco. Libro delle regole degli Antoniani. RoTau, segno che portavano sul loro vestito i redell'ordine di S. Antonio.

tazioni.
sario.
ligiosi

Antonio da Padova (Sanf).


Animali: Asino, al quale fece adorare il S. SaVegetali: Cicramento. Pesci, a cui predicava.
DKersi: Croceglio, simbolo di castit. Quercia.

Cesa Bambino

della sua austerit. Fuoco.

emblema

Disciplira,

fisso.

braccio.

in

Antro delHeternit. Vedi

Eternit.

Anub.
figlio

di

Iside e di

Nepthis sua

l'ufficio

di

Anubi

stato

Divinit egiziana,

Pare che

sorella.

sopraintendere

di

di

atto

casse

condurre per

mano

capo di sciacallo o
dorata,

ora

anche

sotto

papiri mortuari

defunto davanti
la

nella sinistra

tau, e nella destra scuoteva

ti trovasi

il

con

di cane,

teneva

si

e nei

quello

anime da quevede rappresen-

Dio veniva dipinto

Questo

d'Osiride.

tribunale

delle

Quindi

nelle

nelle colonne,

tato
in

futuro.

allo stato

vita

sta

passaggio

al

sia

un ramo

forma

faccia ora
il

di

al

col

nera

caduceo e il
palma. Anu-

di sciacallo,

coricato so-

Forse
con questo ufficio di custode venne lo scambio della
forma di sciacallo con quella del cane, come alcuni
asseriscono avesse testa di cane, o rappresentato da
pra

il

sarcofago, o sopra la capella mortuaria.

animale.

questo

Anuk.
Dea egiziana,
Elssa

per

lo

considerata

pi

come moglie

rappresentata

una donna seduta su un

trono.

sotto

La

la

di

Kneph.

figura

di

sua acconciatura

78

sarmontata da penne e foglie di vario colore, cinta


da un diadema. Tiene nella sinistra lo scettro a fiore

comune

di loto,

ad

ce

abbia

ansa,
l'ufficio

a tutte

segno

le

della

simile a

Dee, e nella destra


vita

divina.

Si

la cro-

che

vuole

quello di Vesta dei

Romani.

Ape.
Insetto che figura nelle monete greche, quale emblema del lavoro e simbolo dell'impero. Vedi Adulatore
Amenit della
Ambrogio (SanC)
poesia
Artemide Efesiaca
Attivit
Bernardo (San)
Castit
Colonia
Dolcezza
Eloquenza soave
Et dell'oro
Impero
Industria
Lavoro
Melonia
Muse
Melissa
Piacere nato dalla mestzia
Popolo
Popo-

Re
amato Regno
frenato dalla legge

lo

Prosperit salutare

Verginit.

Apet.

Dea

degli

egiziana,

rappresentata

un ippopotamo con mammelle

di

gia

la

maternit

sotto

p>endenti.

la

figura

Simboleg-

rallattamento.

Api.

Dio
cro

di

egiziano, adorato

Menfi,

col

sotto la

disco solare

forma del toro


sulla

testa,

d uomo a testa di toro. Chi vuole che


Luna. Erodoto cos lo descrive:
e un giovane toro, la cui madre non pu aver
parto, e credesi dagli Egiziani fecondata da un
gio mandato dal cielo, e che cos produce il dio
la

figura

identificasse la

sa-

sotto

Api
Api
altro

rag-

Api.

che dimostrano che il vitello era realmente


Api, erano, che l'animale fosse tutto nero,
avesse sulla fronte un segno bianco quadrato, una
figura simile a quella di un'aquila sulla schiena, due
I

il

segni

dio

79

qualit di peli nella coda, e sulla lingua

un certo

colo rassomigliante a

destro del corpo fosse segnato con


simile alle

ca,

coma

un bernocche

insetto,

il

lato

una macchia bian-

della luna nuova.

Apocna.
Pianta

il

cui

odore aromatico

chiare un liquido dolce che

chiudendosi,

le

imprigiona.

si

mosche a suc-

attira le

trova nei

fiori,

Vedi Inganno

quali,

Men-

zogna.

Apollo.

Latona o Lete, la cui unioDiana significa la


unione del cielo e della notte, da cui provengono
raggi del sole e della luna. In cielo lo chiamavano
Febo, perch conduceva il carro del Sole, in terra
Apollo. Egli era il Dio che presiedeva al tiro delFiglio di

ne e

la

Giove

e di

generazione di Ap>ollo e

l'arco,

vaticini

ai

alla

che Dio della luce,

musica,

raffigurato

e pi

tardi

nel Sole.

an-

fu

Perci

gli

antichi lo rappresentavano in diversi modi, e fu chia-

mato con

diversi nomi.

fiore della

Rappresentasi comunemente nel

giovent e di maschia bellezza, coi capelli

lunghi, fronte coronata dal sacro alloro, e con in

no

la

lira

ma-

Pi tarmedica all'an-

e l'arco, attributi suoi particolari.

Apollo usurp la presidenza dell'arte


suo Dio Peone; quindi si disse Esculapio essere
figlio d'Apollo.
Animali: Cicala, emblema della
musica. Colomba. Si vuole che a Napoli esistesse una

di

tico

statua di Apollo,
riferiscono

lomba

la

quale, oltre

gli

attributi

che

si

comunemente a questo Dio, aveva una co-

sulle spalle, e

davanti

augurio, e le

gli

stava Partenope in

da cui essa prese buon


fu guida quando approd in Italia. Cor-

atto di adorare quest'uccello,

80

che rivel ad Apollo l'Infedelt di Coronide, il


era bianquale, per ricompensa, cangi il corvo, che
gli altri
con
sfuggire
per
stesso,
Apollo
nero.
in
co,

vo,

Dei

Tifone,

alle persecuzioni di

si

mut

in corvo. Inol-

indovinasse molte cotre si credeva che quest'uccello


Callo, perch canvoci.
diverse
con
annunciandole
se,

tando annuncia

spuntar

lo

del sole;

forse

perch

voce le cose
spesso gli antichi indovinavano dalla sua
ch'esso
secoido
avvenire,
o cattive che dovevano

buone

cantava

in

di Apollo.

tempo o fuori tempo: allusione all'oracolo


AGrifo. Lupo. La favola ohe parla di

poUo- servo pastore di

Admeto

re della Tessaglia, era

una allegoria della stagione invernale, la quale pareva


ritornata la
in certo modo rendere il Sole schiavo.

Ma

buona stagione,
del

lupo,

il

Dio

trionfante

animale dei paesi freddi

detto

vincitore

che domina di

soprannome di Apollo Liesisteva un lupo


cio. In Delfo nel tempio di Apollo
Giove per nafavola.
la
secondo
perch,
di metallo;
mut
a Giunone la gravidanza di Latona,
inverno,

per

cui

ebbe

il

scondere

Apollo.
lupa, nel cui stato diede alla luce
messaggero
.veloce
Omero,
da
chiamato
Sparviero,
il volo
d'Apollo; forse per la vista acutissima e per

questa

in

Vegetali: Elianto o Corona


veloce di quest'uccello.
al giovanetto GiaciuAllusione
Ciacinlo.
dei Sole.
nascere questo fioto, dal cui sangue Apollo fece
questa pianta, ma
re. Il sole dissecca esternamente
Dicesi che ApolLauro.
rifiorisce.
e
rigermoglia
essa

dopo il
prima si coronasse di fronde di melo, ma
di lauche
capo
il
cinse
suo amore per Dafne, non si
il lauro fu dedicato
Dafne,
di
leggenda
la
ro. Oltre
virt ocad Apollo, perch ritenevasi aver una certa
lo

culta ignea,

dando

il

suo legno sfregalo con l'edera

il


fuoco,

81

emblema del sole.


del Dio solare che

Diversi:

Corona

suoi raggi.

Arco
col

ferisce

attributi

e frecce,

dardo

nia dei movimenti degli astri, che viene dal sole.

pode, proprio

al

dei

di lauro. Lira, simbolo dell'armo-

Dio augure

divinatore.

T'ri-

Vedi

Sole.

Apollo con quattro orecchie.


Lacedemoni esisteva una statua d'Apollo
Presso
con quattro orecchie e altrettante mani; e ci, secondo alcuni, perch sotto tale aspetto fu visto questo
Dio combattere per loro. Altri vogliono invece che
i

con questa rappresentazione si volesse simboleggiare


la prudenza derivata d'Apollo, la quale ascolta con
le orecchie ben aperte, ma tarda nel parlare.

Apollo Delfico u Delfnio.


Presso

Greci,

molti

con immagini

nati

questo

dato

Dio,

in

a Delfo

altari

di Af)ollo

furono or-

Alcuni vogliono che


forma di delfino, nuotando, sia an(vedi) dove sfiecialmente lo si adodi

delfino.

rava.

Apollo Lirico.
Esiste
nistra

una statua

sull'estremit

di

Apollo che

della

lira,

tiene la

mano

si-

poggiata sul dorso di

un

cigno, il quale, ritorcendo dolcemente il collo, e


volgendo il becco alle corde, sembra suonare dolcemente la lira. Nella mano destra, poggiata sul ginocchio destro, ha im u"co, e ai piedi giace la faretra,

per significare

ne l'arco
le

teso,

ma

che non sempre questo Dio tiequalche volta sveglia il silenzio del-

Muse. Tale statua

Apollo Pizie.
Soprannome derivatogli
6 G Ronchetti.

un'allegoria della

per

aver

il

musica.

Dio ucciso

il

66

piacere, talora dell'operare, che

come

alle azioni,

Dea

la

muove

Stimula

cio gli uomini

stimolava, e Orta
suo nome da agere.
li

facendo derivare il
Angerona derivAlcuni vollero invece che il nome di
questa Dea aperch
dolore,
da angor, cio affanno,
le legava anche
che
collo,
al
intorno
veva un panno
vuole che Angerona con
la bocca. Ma Macrobio
che chi sa patire e
mostrasse
bocca legata e turata,
esortava,

li

la

tacere

dissimulando

gli

affanni,

infine

li

go-

vince

Secondo Plmio
dendo poi una vita lieta e piacevole.
non bisogna
che
questa Dea fu cos fatta per mostrare
divulgarli.
per
reUgione
della
misteri
parlare dei segreti

Angoscia.

,-

Venere mischio
Calendula. Alla morte di Adone.
Dalle lagriamato.
giovane
del
suoi pianti col sangue
albero della
nacque la calendula. Cipresso. Tasso,
i

me

morte,

che,

come

il

cipresso,

comunemente

si

pianta

nei cimiteri.

Anguilla.
I

in

naturahsti non sono riusciti ancora

qual modo
ignorano

essi

ovoviviparo.

ad

assicurarsi

anguille;
avviene la riproduzione delle
o oviparo o
se questo pesce viviparo,

Secondo

gli

Egiziani

le

anguille

non

so-

dal fango, opno ne maschi ne femmine, e nascono


e dalle scorticature

pure sfregandosi contro gli scogli,


Essi l'adoravano e soltanto
si generano le anguille.
mangiarle. Raccontasi
sacerdoti avevano il diritto di
Elgin. nella provmcia
di
chiesa
che un decano della
voluto cedere la
avendo
non
Scozia,
in
di Murray
angiulla con tutti
in
sua chiesa ai monaci, fu cambiato
zoccolante. Vecuoco
dal
suoi canonici, e marinati
i

di Arricchito per

le

discordie

dei

cittadini

tosa

67

Memoria estinta dopo morte


non raggiungibile
Speranza certa nel dubbio.
Misantropo
Profano

Angustia.
dallo sbiadito.

Anhour.
Dio adorato

nell'alto Egitto. Simboleggiava, erecosmogonica del sole. Era rappresentato


con una corda in mano, con cui conduce il sole.

desi, la forza

Anima.
In ogni ten^>o

Secondo

altri,

alcuni,

cercalo di definire cosa l'anima.

si

un raggio della divinit

coscienza, lo spirito,

la

piaceri e dei dolori interra


vita

che

zati

o selvaggi

altro:
il

la

trova nel cuore di

si

movimento

secondo

sentimento dei

speranza di un'altra
gli uomini civiliz-

tutti

una fiamma ha detto alcuno

cervello con le sue potenze:

il

il

il

L'iiranaginazione dei

volontario.

un

sentimento e

Greci

diede una forma sensTbile all'anima, rap>presentcmdola


ora come un uccello con la testa umana, ora con
una piccola figura riproducente le fattezze della morte, con proporzioni assai ridotte; talvolta l'ankna

da geni

sorretta

alati

o arpie.

primi Cristiani diedero

all'mima un'apparenza di una nave che approda al


porto, di un cavallo che
corsa,

dal

pi

XI ir

sotto la

spesso,

XVIII"

affretta

a compiere

secolo, l'anima

sua

la

partire

comunemente rappresentata

sembianza di un piccolo essere umano nudo e

privo di sesso.
s'innalza

si

quella di una colomba.

al

Ora

cielo

secolo,

la

entra nella gloria etema, ora essa

portata

da

angeli.

Dal XVII"

rappresentazione dell'anima

si

al

tro-

va sotto la figura di una fanciulla. Un dotto ha pretesecondo la rivelazione di uno spettro, che l'anima

so,

fanno mostra

invano

za,

84

d'armi

d'apparecchi

di

guerra.

Apparenza.

Vedi Molla

apparenza

poca

es-

senza.

Apparenza

fallace.

Mercorella.

Appestati. Vedi Carlo Borromeo

{San).

Appetito.
Euridice morsa al piede dal serpente; allegoria
dell'umano appetito che perturba gli affetti dell'animo. Il piede, specialmenite il calcagno, simbolo delumaina.

cupidigia

la

disse

Tu

serpente:

al

Nella Genesi

gno. Cristo volle lavare


darli

e purgarli

vola

di

essere

roso,

inmierso

se dai

che

propri

egli

riguardo

legge che
al

suo calca-

Anche

nello
al

la

Stige,

fa-

per

piede non ba-

sarebbe stato forte e valo-

non fosse stato dominato


della ragione con Vap-

affretti

Vedi Combattimento

e vinto.
petito.

Applauso.
Mani,
cui

gli

plauso,

in

commedia

Nell'orazione
poi

si

atto di battersi

antichi solevano

sente

il

di

finita,

Cicerone

rumor

Approvazione.

far

il
palmo. Sgabello, con
rumore in segno di ap-

o dopo qualche discorso.


per

Clelio

si

legge:

Dio

ApostoU per mon-

fanciullo

invulnerabile,

significa

insidie

piedi agli

dalle passioni terrene.

Achille,

reso

gnato,

tenderai

si

Di

degli sgabelli, e s'alzano le grida.

Vedi Consenso.

Aprile.

Mese consacrato dai Romani a Venere. Il suo


nome fu generalmente considerato come derivato da
apcrire, o dall'aprirsi delle gemme delle piante, o dal-

>

seno della terra nella vegetazione. I Rerappresentavano sotto la figura d'uomo dansuono di un istrumento. Il medio evo. con

l'aprirsi del

mami

lo

zante

al

delle zolle erbose

figura portante

dei

Vasari

fiori.

un giovane pastore dal volto piutcapelH e la barba


tosto delicato, col capo scoperto,
rabbuffati; le braccia nude fino ai gomiti, con un tabarro che scende fino al ginocchio, e il petto peloso.
Vicino al pastore, che suona la zampogna, pose una
lo

raF>present

in

rappresentato da un

mano

Viene anche

un capretto ap>pena partorito.

capra e

giovane vestito di verde, con

mirto e un braciere d'incenso:

il

in

allusione alla

fragranza della primavera. Vedi Zodiaco.

Aquila.
Secondo

il

questo senso

in

di

L'aquila

Tiro.

mei

osservato,

fra

gli

Da

quel

volte impiegata

mana, e

lo

segno di

in

poi

in

come emblema

l'aquila

della

diveime sc^ra tutto sotto

delle

legioni:

essa

capo della legione, innalzata


ca,

si

fu

sormontato da un'aquila

scettro

tempo

era
sulla

fu

spesse

Repubblica
gli

L'aquila era alla guerra l'insegna e quasi


protettrice

Etruschi

gli

miicizia,

della sovranit di cui loro

attributi

fecero omaggio, uno


d'avorio.

tempi di Ciro sugli


anche sotto i Tolo-

Allorquando

Romani

ai

ai

divenne

l'emblema dell'Egitto.
doni

se-

Nel linguaggio geroglifico indi Emesa, d'Antiochia e

f)oneva5

Persi

dei

inviarono

In

potere sovrano,

di Eliopoli,

la citt

stendardi

il

uccello

artigli.

gli

trova nei simboli dei popoli, dei

si

principi e degli eserciti.

dicava

forza e

la

era

l'aquila

fulmine fra

ha rappresentato

guito

greca

mitologia

la

Giove, e teneva

di

affidata

ro-

imperatori.
la

divinit

a ciascun

punta di una pic-

conficcava nel suolo nel mezzo del quartiere

Anima

vita.

Lucerna accesa,
che

-l'olio

rappresenta

quale

la

viva

mantiene

la

vita,

simboleggia

fiamma

la

vitale, di cui si alimenta il calore per dar vita


e
corpo; mancando quest'umore, si spegne calore
la
e
corpo,
al
lucerna
la
paragon
corpo. Plutarco

l'umore
al

fiamma all'anima.

Anima purgata
quando

dai vizi.

perch

Scolopendra,

vuole

si

sente preso all'amo,

si

si

che

quest'animale,

allarga pi che

pu

dell'amo, e dopo averlo


e si distende, rodendo
dall'amo,
ingoiato, getta fuori le interiora, e liberatosi
ritornando vispo come prima; similmente a
il

le

filo

ritira

chi,

purgato l'anima dai

opprimono,

ritorna

una

e dalle passioni che lo

vizi

vita

tranquilla

normale,

beata.

Animali

Anime

alati.

Vedi: Ezechiele.

dei morti.
Gli

Capricorno.

astrologi predicevano

la

massima

questo segno de!


felicit a coloro che nascessero sotto
la porta
chiamavano
platonici
i
zodiaco, segno che
essa salissero in
per
che
ritenevano
perch
degli Dei,

legame del corpo, dove sonatura; e, per questo,


divina
no fatte partecipi della
le anime dei de
talora
significava
celeste
tal segno

cielo le

sciolte dal

anime

Morie, e qualche volta


felicit suprema.

funti, talora la

luna e la

la

prospera for.

Animo.
L'anima, specialmente
Pignatta.

stumavano
gliate

in

quanto sente e vuole.

Le donne di Sparta, nei funerali dei re, copercorrere la citt percuotendo certe pi-

vuote,

quale dimostrazione che la

citt,

pnva

non aveva animo, era cio discinimata. Va-

del suo re,


so,
si

che presso

Caldei rappresentava l'animo, come

da questo

rileva

71

Nel suo vaso abitano

detto:

la libidine

terra,

cio

l'ira,

o passioni comuni

alle

bestie.

bestie della

condo

interpreti

gli

Anche

Bibbia,

della

le

e altri affetti

Salmi,

nei

se-

il

vaso

olivo

carichi

talvolta

emblema dell'animo.

Animo clemente.
Cornucopia contenente

ramoscelli

di

di frutti.

Animo

eccelso.
simbolo biblico dell'animo puro ed

Cicogna,
vato sopra

ele-

dedito soltanto alla con-

cose terrene,

le

templazione delle cose divine; perch la cicogna cerca

sempre luoghi

Animo

alti

per fare

il

nido.

grato.

Cane, che guarda una statua o un


lo

d'uomo

perch

ricordevole

cane mai

il

si

dei

favori e

sep>olcro,

simbo-

benefici ricevuti,

dimentica di coloro che

gli

usa-

rono delle amorevolezze. Delfino. Raccontasi che un


delfino,

chiamato ad alta voce da un

frettolosamente corrergli incontro,


la schiena,

si

e ci perch
pescatori,

Animo

offriva a portarlo se

gli

fosse piaciuto:

triviale.

d'uomo dedito

st'uccello,

modo

soleva

fanciullo oltre

Cicogna, che depone


egiziano

fcuiciullo,

mettendogli sotto

ad averlo liberato dai


medic una ferita da essi fattagli.

il

gli

solito

le

uova per

alle

a nidificare

terra.

Geroglifico

cose basse; perch quein

luoghi

alti,

in

questo

agisce contro natura.

Anira.

Uno

dei

dodici Ddi-tho,

geni

che,

nel

buddismo

88

Aratro.
Questo strumento
fu

dell'agricoltura,

prezioso

pi

fondamentale

ritrovato

vero sostegno

degli

imperi,

il
il

base dell'agiatezza

la

ricchezza delle nazioni.

della

importante

pi

tempo celebrato come


dell'industria umana, come

ogni

in

L'aratro esisteva pres-

so i popoli della pi remota antichit; gli Egiziani


ne facevano autore Osiride, i Fenici Dagone,
Cinesi Chin-hong, i Greci Cerere e Trittolemo; e gi
i

nei tempi di

coltura

senza senso

Giacobbe

Cerere

Arboscello

Isidoro

arava

si

Et

Vedi Agri-

la terra.

deWargento

Fatica

{Sant').

Vedi Agricoltura.

fiorito.

Arca.
Specie di feretro

Arca

di

forma

in

Vedi

ornato di scolture.

re,

cassa quadrangola-

di

Penati.,

Nc. Vedi No.

Arcade.
di

Giove e

all'Arcadia.

Arcade

Figlio

certi

cacciatori

ma

quando

Giove,

di

adulto

in

il

suo

il

quale

seguito per provare

l'ospit,

gli

nome

presentato

fu

a Licaone, suo avolo,

cevette con piacere,


tere

diede

di Callisto,

fatto

lo
il

da
ri-

po-

apparecchi per

Sdegnato Giove d'una


prova cos empia, cangi Licaone in lupo, e Arcade
in orso, collocandolo in cielo presso sua madre.
cena

le

membra d'Arcade.

Arcangeli.
Angeli d'ordine superiore, cio
i

messaggi dell'Altissimo

portanza. Se

non
le

si

ne

trova che

Michele.

Il

in

ammettono

quelli

che portano

occasione di maggior imsette;

ma

nella

Bibbia

nome di tre: Gabriele, Raffaenome di Gabriele significa in e-

il

egli

per annunciare

Maria

e a

Dio;

di

braico forza

89

mandato a Zaccaria

fu

loro

di

nascita

la

L,io-

Ges Cristo. Raffaele (Dio savann.


giovane Tobia Michele,
nato) fu il compagno del
significa eh pu panome
cui
principe degli angeli, il
Battista

ragonarsi a
lo

di

Dio?

il

che
vincitore di Satana, e colui
Si rappresentacorrispondenti alla

dell'inferno.

cacci nelle voragini

attribuiti

no nei costumi e con


porta
loro mansione, cos Gabriele
gli

il

come

giglio

se-

puro, quando angno di purezza, e veste di colore


^}o- ma se apdi
l'incarnazione
nuncia alla Vergine
Volivo. Raffaele viene
conviene
gli
pace
di
portatore
in
costume da viaggiatore. Michele
e dedicato
arcangeli
Agli
ecc.
quello da guerriero,
segno questo del
colore violetto e il topazio, come
che getcredevasi
perch
furie impetuose,

rappresentato

in

quietare le

tandolo

acqua

in

Vedi Gregorio

il

bollente, facesse

cessare

bollore.

il

[San).

CraTde

Apchipenzolo.
di
Strumento per mettere a piombo un pezzo
Ordine.
Vedi Massoneria

la-

voro.

Architettura.
Animali:

Rondine.

Alcuni vogliono

modo

imparasse da quest'uccello
fiumi, costruire muraglie
lungo
il

che

di fare
e

l'uomo

gli

fabbricare

argini

case

una rondine che costruisce il nido,


dell'architetpresta per emblema dell'architetto e
si
capiil
orna
che
pianta
Acanto,
Vegetali:
tura.
Diversi: Colonna, uno dei printello corintio.
Filo a piomcipali elementi di architettura. Compasso.
di

terra;

perci

bo.

Pianta

Architrave,

geometrica.

Regolo.

Vedi Sostegno.

Squadra.

piet che

set-

nostro temperamento soggetto osjni

il

alcuni dicono anche che si rinnova interamente anni


pretendono che questo rinnovamerito non abaltri
te;
anni climaterici
bia luogo che ogni nove anni; cos gli
;

ottantuno
contano per sette o nove. Quarantanove e
questa dotsono importantissimi, dicono i partigiani di
formato
sessantatre l'anno fatale, perch
si

trina:

ma

In generale
dalla moltiplicazione di sette per nove.

crede che
la pubert
crescere al

denti

dell'infanzia

cadono

manifesta a quattordici,
ventunesimo anno, ecc.

si

il

corpo cessa di

Ma

esatto.

Avvoltoio,

dividevano Tanno
e

in

tre

presso

gli

quali

aggiunsero

poi cinque

Egiziani,

primavera,

stagioni:

inverno; comprendendo ciascuna


giorni,

120

non

ci
.

Animali:

si

anm,

sette

,.

quali
estale

giorni,

ai

che chiamavano

Ora, secondo gh Egiziani la femmma


tre tempi dell'andell'avvoltoio si conforma a questi
stimolata al genequando
che
cio
senso
nel
no,

intercalari.

senza manimpiega nel fecondarsi cinque giorni,


al vento; leaperta
natura
la
tenendo
giare ne bere,
giorni e altrettanti ne impiega
sta poi fecondata 120
giorm rimane
1 20
per allevare i piccoli. Negli altri
rare,

Plinio

curando soltanto s stessa. Secondo


uova, paragonandoli
tredici
l'avvoltoio deporrebbe
luna, che avvengono in
alle tredici congiunzioni della
in bocca, formando un
coda
la
un anno. Serpente con
con dodici rami; perPalma
Vegetali:
cerchio.
fuori un ramo a
metta
ch si vuole che questa pianta
noccioli de frutto
perch
Inoltre,
nuova.
libera,

ogni luna

forma simile alla luna


della palma presentano una
arbitri dei mesi e delDiana, dovendo generare gli
BaInfine, secondo
palma.
la
l'anno, abbracciava
i


bilonesi, e

Plutarco lo

75

riferisce;

ge all'uomo trecentosessanta
ni

la palma pornumero del gior-

perch

utilit;

dell'anno detratti quelli intercalari.

Annullamento.
Spugna, perch, secondo Valeriano, Augusto ebbe
suo Aiace

a dire che

il

pletamente

annullata

una spugna, alludendo


s'era

lasciato

tragedia che aveva com-

s'era

alla

lasciato

spada

sulla

cadere sopra
quale Aiace

cadere spontaneamente.

Ansiet.

Magnolia precoce.

Anteo.
Figlio di

Nettuno e della Terra, gigante e

lotta-

tore di Libia, la cui forza era invincibile finch rima-

neva a contatto con sua madre.

vinti

erano

uccisi,

forestieri

che capi-

a lottare con

lui,

e coi loro teschi egli fabbric

una

tavano nel suo paese erano

costretti

casa a Nettuno. Ercole scopr l'origine della sua for-

da terra e lo soffoc nell'aria.


Vedi Combattimento della ragione con rappeiilo.

za, lo sollev

Antero.
Dio che puniva chi non amava essendo amato.
Credesi figlio di Venere e di Marte. Venere, vedendo che Amore non cresceva, ne domand la causa
a Temi, la quale le ripose che ci dipendeva dal
non aver egli un compagno. Allora Venere gli diede
Anteo. La loro rappresentazione allegorica consisteva in due fanciulli alati, in atto di contendersi un
ramo di palma, quale simbolo dell'amicizia reciproca; come indica appunto l'etimologia del nome Antero.

Greci mettevano nelle scuole questo simbolo.

92

Argano.
Strumento per

alzare

psi.

Vedi Natura

vinta

dall'arte.

Ang^ntino.
Deit adorata dagli antichi come presiedente alle
monete d'argento, nel modo stesso che /^sculanus
(che era ritenuto padre di Argentino), era Dio delle
monete di rame, che precedettero quelle d'argento.

Argento. Vedi Dubbio


Timidezza.
Paura

Argento

'

Luna

Martirio

vivo. Vedi Agitazione continua.

Argira.
Ninfa che presiedeva a una fontana di questo
in Acaia. Essa si innamor perdutamente di

ncwne,

giovane pastore di bellezza rara, e gli prodisuoi favori. Ma essendosi la bellezza


g a lungo
di Sileno apioassita, la Ninfa l'abbandon. Il pastore struggendosi dal dolore. Venere, mossa a com-

Sileno,

passione, lo trasform
la
si

in

fiume, che

fontana presieduta dalla

Ninfa.

dimentic di Argira, e d'allora

bevevano o che
perdevano

fiume,

si

and a cercare
Infine

in

poi,

il

pastore

coloro che

bagnavano nelle acque di quel


memoria delle passate tenerezze
da loro amate.

la

e delle persone gi

Argo.
Presso
cuni,

e di

Greci era

figlio

Agenore secondo

di

Arestore secondo alI poeti dicono che

altri.

aveva cento occhi; e alcuni pretendono che il suo


corpo fosse coperto di occhi, di cui la met restavano aperti mentre gli altri dormivano. Giunone gli
diede a custodire l'infelice Io, che Giove aveva cangiata in giovenca, per sottrarla alle ricerche della g-


Argo

suono

col

del

Giunone raccolse

lesta.

gli

chi

occhi di
le

notte

la

cui

stellata,

Secondo

nuvole gravide di

le

stoso

uccide Argo, cio

nuvola

il

qua e

scorra

nome

altri.

il

sui

Secondo

dai cento oc-

le

mattino

del
sole

stesso

vacche

celesti

il

vento tnp>e-

Il

sole

che

la

cielo.

Si

fa

del

regioni

le

Argo a un uomo

di

vegli incessantemente

degli

per

pioggia.

oscura

la

e ne orn

fu sacro.

raffigura

onniveggente che guida al pascolo


ossia

Argo

crespuscolo

il

Argo

altri

tagli

gli

Argo

Io simboleggia la Ivuia, e

uccide.

flauto,

coda del pavone; uccello che

la

alcuni

addor-

Mercurio, per ordine di Giove,

Iosa moglie.

ment

93

geloso e inquieto, che

propri

interessi,

su quelli

Vedi Universo.

Argo.

Nave

Argonauti,

degli

fabbricata coi

pini

del

monte Pelio, e avente per albero una quercia della


foresta di Dodona.

Argonauti
celebri

per

che intrapresero per mare, con

l'in-

Eroi dei tempi favolosi della Grecia,


l'ardita sp>edizione

tendimento di rendersi padroni


Colchide. Giasone,
Tessaglia,

cui

il

figlio

fratello

del

di Esone,

uterino

vello
re

di

d'oro

nelle

lolco nella

Peha contendeva

il

non poteva ottenere il trcxio se non a patto


che conquistasse prima il vello d'oro. Giasone, accompagnato da un gran numero di eroi, tra
quali
regno;

Linceo, Peleo, Orfeo, Castore e Polluce, Teseo,


leagro, Piritoo, ecc., s'imbarc sulla

ne dirigeva
mare, Orfeo
con la

lira.

il

timone.

Linceo spiava

blandiva l'ozio degli

Me-

nave Argo. Tifi


i

eroi

pericoli

col

del

canto

78

sormontata da penne e foglie di vario colore, cinta


da un diadema. Tiene nella sinistra lo scettro a fiore

comune

di loto,

ad

ce

abbia

a tutte

segno

ansa,
l'ufficio

le

della

simile a

Dee,

'e nella destra la cro-

divina.

vita

Si

quello di Vesta dei

vuole

che

Romani.

Ape.
Insetto che figura nelle monete greche, quale emblema del lavoro e simbolo dell'impero. Vedi Adu'
latore
Amenit della
Ambrogio {SanC)
poesia
Artemide Efesiaca
Attivit
Bernardo {San)
Castit
Colonia
Dolcezza
Eloquenza soave
Et dell'oro
Impero
Industria
Lavoro
Melissa
Melonia
Muse
Piacere nato dalla mestizia
Popolo
Popo-

Re
amato Regno
frenato dalla legge

lo

Prosperit salutare

Verginit.

A pei.
Dea

degli

egjzianii,

rappresentata

sotto

la

figura

un ippopotamo con mammelle pendenti. Simboleg-

di

gia

la

maternit

l'allattamento.

Api.

Dio
cro

di

egiziano, adorato sotto la

Menfi,

figura

la

col

d'uomo a

disco solare
testa

di toro.

forma del loro satesta, o sotto


Chi vuole che Api

sulla

Luna. Erodoto cos lo descrive: Api


un giovane toro, la cui madre non pu aver altro
parto, e credesi dagli Egiziani fecondala da un ragidentificasse la

gio
I
il

mandato dal

cielo, e che cos produce il dio Api.


che dimostrano che il vitello era realmente
dio Api, erano, che l'animale fosse tutto nero,

segni

avesse sulla

fronte

un

segno

bianco quadrato, una

figura simile a quella di un'aquila sulla schiena,

due

79

qualit di peli nella coda, e sulla

colo rassomigliante a un

destro del corpo fosse segnato con


simile

ca,

alle

coma

lingua un bernoce

certo insetto,

della

che

lato

il

una macchia bian-

luna nuova,

Apocna.
Pianta

cui odore aromatico attira le

il

chiare un liquido dolce che

chiudendosi,

le

imprigiona.

si

trova nei

mosche a sucfiori,

Vedi Inganno

quali,

A/en-

zosna.

Apollo.

Latona o Lete, la cui unioDiana significa la


unione del cielo e della notte, da cui provengono
raggi del sole e della luna. In cielo lo chiamavano
Febo, perch conduceva il carro del Sole, in terra
Apollo. Egli era il Dio che presiedeva al tiro delFiglio di

Giove

e di

generazione di Apollo e

ne e la

l'arco, ai vaticini

alla

che Dio della luce,

e pi tardi fu an-

musica,

raffigurato

nel Sole.

Perci

gli

antichi lo rappresentavmo in diversi modi, e fu chia-

mato con

diversi nomi. Rappresentcsi

fiore della

comunemente

lunghi, fronte coronata dal sacro alloro, e con in

no

la

lira

nel

giovent e di maschia bellezza, coi capelli

ma-

e l'arco, attributi suoi particolari. Pi tar-

Apollo usurp la presidenza dell'arte medica all'ansuo Dio Peone; quindi si disse Esculapio essere
figlio d'Apollo.
Animali: Cicala, emblema della
musica. Colomba. Si vuole che a Napoli esistesse una

di

tico

statua di Apollo,
riferiscono

lomba
atto

di

la

quale, oltre

gli

attributi

che

si

comunemente a questo Dio, aveva una co-

sulle spalle,

e davcmti

gli

stava Partenone in

adorare quest'uccello, da cui essa prese buon

augurio, e le fu guida

quando approd

in Italia.

Cor-

96

me. Gli scrittori qualche volta fanno allusione a questo avvenimento mitologico, per caratterizzare una
nascita miracolosa, che si produce in seno della more

te

Emo

(oggid

come

dalla

dove

Balcani),

Egli era riguardato

tirato.

disparve

Aristeo

corruzione.

della

monte

sul

si

terra

era

ri-

protettore del be-

il

stiame, della vite e dell'olivo.

Aristocratico.
Tallone rosso.

Aritmetica.
Personificata, rappresentata

da una

con indosso una veste sulla cui frangia


parole: Par, Impar (pari, dispari). Ha

bella donna,
si

'

in

leggono

le

mano una

tavoletta piena di cifre. Una miniatura del XVI secolo rappresenta l'aritmetica sotto la figura di donna

mano un

avente in

due

figurata in

od

olive infilate

In altre rappresentazioni

una donna che conta delle palle, o che


Venezia nel palazzo ducale rap-

conta sulle dita.


presentata

grani

di

rosario

loro spessore.

volte nel

da Pitagora.

Armata. Vedi
Armatura.
Guernimento

{Santa).

Clotilde

dei

persona.

Vedi Et

Martino

{San)

littore

{San)

antichi

soldati

del ferro

Michele

{San)

per

ditesa

Giorgio

della

{San)

Principati

Wallf^rie.

Armellino. Vedi Ermellino.

Armi.
L'essere
torit

gli

Dei

figurati

armati d l'indizio di au-

Poich i Greci usaDei con l'arme accanto,

e della forza delle armi.

rono rappresentare

tutti

gli

volendo con questo significare che ogni cosa soggiace


armi e che

alle
tre

figuravano

che

ragione fondata nelle armi; nienmercanti, e dati al contmuo traff'.co,

Dei con

gli

tutto

la

come

Fenici,

mondo

il

Vedi Eia

chezza.

97

borsa di danaro, pensando

la

consistesse

del

rame

nella

nell'oro

Ragione posta

ric-

nelle

armi.

Armonia.
Marte e di Venere. Moglie di Cadmo,
dono di nozze, le diede un peplo e una
collana ch'egli aveva ricevuti da Vulcano e da Europa. Fu da Giove cangiata con Cadmo in drago.
Figlia

il

di

quale, per

Armonia.
Accordo

voci che

e di

di strumenti

piacevole.

pressione

Lira.

fanno un'im-

Strumenti

musicali.

Arnia.
Piccola capanna ricoperta di paglia dove

no

le

api.

Vedi Bartolomeo

si

tengo-

{San).

Arnica.
Pianta

medicinale,

e annusati,

destano

nome di tabacco
Vedi Sorpresa.
Arno.
Vasari

lo

di

cui

ridotti

fiori,

in

polvere

fortemente lo starnuto, donde

montagna datole dagli

raffigura

coronato

di

spighe,

il

alpigiani.

miglio

saggina, con un corno pieno di frutta, tenendo aperto

un

vaso

giglio in

Aro

d'acqua posato sopra un leone e con un


mano.

o Gigaro.

Pianta velenosissima

un sugo acre

il

violento.

cui bel

ragazzi

frutto rosso distilla


attratti

dalla bel-

lezza del frutto, mangiandolo, s|>esso ne sono vittime.

Vedi
7

Insidia

Orrore

G. Ronchetti.

Spavento.

98

Aronne.

sacerdote degli Ebrei.

Sommo

mandorlo

verga o bacchetta di
Pietre preziose.
colosamente.

Mandorlo. La

Aronne fiori miraNel razionale, quasi

di

aveva quattro
forma di pianeta, questo sacerdote
del quale vi
primo
nel
preziose,
di pietre

in

ordini

erano

la

sardonica,

che

rappresentava
quella

Ja

di

trib

Ruben, e
Giuda; nel sedi

topazio, che indicava


il
di
smeraldo simboleggiava la trib
per la trib Macarbonchio
il
v'era
ordine
condo
la
di Aser, e il diaspro per
nasse, il zaffiro per quella

Dan,

lo

trib d'Issacar;

quella di

nel terzo ordine

Beniamino,

figurava

y^\^^J
INet-

di
e Vamatista per quella

quarto v'era il crisolito per la


taU; e finalmente nel
quella di Zbulon, e il beper
l'onice
di Gad.

trib

per

rillo

Efrain.

l'altra di

Vitello d'oro.

...

Arpa.

Uno

strumenti

vecchi

pi

dei

trova

di

musica

clie

si

memoria a ogni passo

conoscano e di cui
dell'antichit. Vedi Lenella Bibbia e nelle opere
si

ci7ra

{Santa)

Davide

Tersicore.

Arpie.
Figlie

di

Taumante

Aello, Ocipete
dute presso le

e di Elettra.

Erano

tre,

cio

seCeleno. Omero le rappresenta


rafiie
Esiodo
Erinni sull'Oceano.

Pi tardi, poeti
gura come vergini di gran bellezza.
sotto le torme
dipingerle
nel
gareggiarono
e artisti
loro capo
diedero
Alcuni
pi orride e spaventose.
ucorpo coperto di penne, braccia
di

gallina,

mane con

ali

artigli,

petto bianco e

gambe d uomo

ter-

hanno loro dato volminanti in piedi di gallina. Altri


Alcuni supposero
d'orso.
orecchie
e
giovinette
to di
del volar rumoroso.
ch'esse siano emblemi allegorici

99

puzza e della contaminazione

della distruzione, della

Ariosto ne fa la seguente descrizione:

delle locuste.

Erano

una schiera,

in

sette

tulle

Volto di donna avean, pallide e smorte.


Per lunga fame attenuate e asciutte.
Orribili a veder pi che la morte.
L'alacce grandi avean, deformi e brutte:

Le man
Grande

Come
Arpocrate.
Dio del

rapaci,
fetido

di

serpe

lenzio.
la

Le

sue

Vugne incurve

il

ventre, e lunga coda.

sulle

statue

torte;

che s'aggira e snoda.

da un

Era rappresentato

silenzio.

vane con un dito

gio-

labbra in atto d'imporre sitrovavano nell'entrata delsi

maggior parte dei tempi renani ed

egiziani.

Vedi

Silenzio.

Arrendersi.
Scudo. Raccontasi che

certi

soldati accerchiati

Cesare, misero la testa sotto lo scudo,

come segno

da
di

resa.

Arrendevolezza.
Sa/ree, allusione alla flessibilt dei suoi rami.

Arricchimento.
Serapide.

Volevasi

che

adorando

questo

Dio

si

potesse maggiormente arricchire; credendo che spesso


demoni concedessero ricchezza agli uomini. Seconi
principi dei
do alcuni Serapide e Proserpina erano
grandi demoni; poich il medesimo Dio, che gli EGreci fu chiagiziani chiamavano Serapide, presso
mato Ades (Plutone).
i

Arricchito per
Anguilla.

le

Uomo

discordie dei cittadini.


in

atto di pescare un'anguilla.

Se

100

l'acqua chiara e tranquilla (concordia dei cittadini);


se

ne prendono poche, mentre, se torbida

dei cittadini),
nella

commedia

lantopoli

fa

si

Cavalieri,

(discordia

una pesca abbondante. Aristofane,


AI-

dire al personaggio

fji

Hai
Che

fallo

nei

Ma

come

quieti

chi

stagni

poich avr

La

tutta,

citt

fango sossopra volto

il

Far gran preda;

aWanguilla pesca
nulla prende:

lu

allor

quando hai turbala

fai

gran acquisto.

di

Salamina in Cipro.
non corrisposto,

Arroganza.
Tacchino. Turbante.

Ars noe.
Figlia

di

Nicocreone,

re

Fu amata da Arceofone,

il

quale,

mor di dispiacere. Questa fanciulla, per aver assistito con indifferenza al funerale del giovane, fu da

Venere cangiata

in

Arsippe. Vedi

ciottolo.

Alcitoe.

Arte.

Acanto, dalle cui


pitello corintio;

simboleggiare

la

serv

loro

foglie

si

ricav l'ornato del

talmente agli

artisti

che

fin

ca-

per

arte.

Arte militare.
Cicogna. Uccello che presso gli antichi era sacro
imbolo della milizia; perch osservarono che le cicogne si radunavano in gran numero in luoghi sla-

l iliti,

trdine
tegici

ove

convenivano di

degli

notte.

Di

qui

la

accampamenti e degli spostamenti

simili-

stra-

militari.

Arte superflua.
Ciotola

rotta.

Diogene,

vedendo un ragazzo che

101

beveva nel cavo della mano, spezz la propria ciotola, per mostrare che dove la natura tutto, l'arte
sup>erflua.

Artemide.

Una
di

grandi

delle

Giove e

di

Grecia,

della

deit

Latona, e sorella

era

figlia

Nella

Apollo.

di

descrizione della natura e del carattere di questa deit

necessario

distinguere

fra

vari

punti

vista

di

nonch fra

veniva considerata dai Greci,

dai quali

l'Artemide propriamente greca e certe deit straniere


identificate dai Greci con la loro propria Artemide.

Artemide come

1"

riguardo

E^sa

femminile.

Dio

Apollo

turna,

cui

varie

come una

spesso

Dea

la

solare.
si

della

luce

accompagna
o

si

di

Apollo

lunare,

come

rugiada,

la

grande influenza su tutta

avessero,

Sotto questo

specie

poich la tranquilla luce not-

luna hanno,

della

fasi

sorella di Apollo.

considerata

le

sempre creduto
la natura, Arte-

mide era considerata come Dea grandemente benefica.

Ella era per eccellenza la

pra tutto vergini,

animali

delle

di

lattanti

la

della

Dea

sua

compiacevasi

qualche

fresco

Ninfe, tra

le

corso

verginit.

tuffare

delle donne, so-

dei

il

d'acqua,

mortali,

A
suo

boschi

Artemide era

caccia
bel

degli

giovani,

che vivono nei

fiere

montagna. Cacciatrice fra

fierissima

Dea

protettrice

finita,

corpo

circondata

la

dentro

dalle

sue

quali primeggiava per l'alta statura. Ri-

guardo agli attributi di questa Dea veggasi Diana.


2" Artemide Arcadica. Dea delle Ninfe, e come
tale adorata' nei primitivi tempi in Arcadia, ove Artemide andava cacciando accompagnata da venti Ninfe, e con ahre sessanta figlie dell'Oceano; essa eseguiva danze nelle foreste di montagne. Il suo arco

102

erano temprate da Vulcano, e

frecce

le

somministrava

cani.

Il

suo carro era tirato

Pan

le

da quat-

Arcadica non

con corna d'oro. L'Artemide


Apqllo.
aveva nessuna attenenza con
3" Artemide T aurica. Le leggende di questa

tro cervi

Uea

connesso,
suo culto era orgiastro e
con sacrifizi umani, fe-

sono mistiche, e il
almeno nei tempi primitivi,

nella 1 auride una


condo la leggenda greca, eravi
propria Artemide,
Dea, identificata dai Greci con la

le cogli slranien gettati su


cui venivano immolati tutti
sbarcarono con la sua
Oreste
e
Ifigenia
ste tauriche.
prese
Brauron nell'Attica, donde la Dea

immagine a

era
Brauronia. L'Artemide Brauronia
quest'ultima atta
in
e
Sparta,
e
adorata in
altare finche
venivano vergheggiati al suo
i\

nome

wli

Atene

fanciulli

spiccasse

reste

il

sangue. Secondo
nascosero il

Ifigenia

un'altra

tradizione,

simulacro

d.

U-

Artemide

trasportarono

e la
Taurica in un fastello di vimini
nome d. Ariana.
s'ebbe
che
ad Arioia nel Lazio, di
ad Artemide
immolata
essere
doveva
Ifigenia, che

e divenne sua sacerdotessa,


I30,

identificata

con

la

fu,

con l'andar del tem-

Dea.
distmta

Artemide Efesaca. Deit interamente


fosse la personifidall'Artemide Greca, e pare che
ahmentatnce dele
fecondatrice
forza
4"

cazione della
divinila
ch'ella fosse un'antica
la natura. Credesi
Artemid
nome
il
applicarono
asiatica, a cui i Greci
abbastanza chiarito
de Il suo carattere generale
erano eunuMegabisi.
sacerdoti,
suoi
i
dal fatto che
la rappred'Efeso
tempio
chi e che la su statua nel
in^magiL'intera
mammelle.
sentava fornita di molte
rassomiglia
aperte,
braccia
le
ne della Dea, che ha
una coromummia. Il suo capo coperto da
a una

103

na murale, come quello di Cibele, e circondato da


un nimbo raffigurante la luna; sopra il suo petto si
scorgono
segni zodiacali del Toro, dei Gemelli e
del Cancro, sotto ai quali si trovano molte mammelle,
i

il

rimanente del corpo, assai simile a una piramide


coperto di figure d'animali mistici. Il

rovesciata,

simbolo di questa divinit era un'ape.

Riguardo

alcune deit considerate come identiche all'Artemide


veggasi Briiomarle.

greca,

Diana. Ditmna.

Eileitia.

Artemisia.
Secondo alcuni, ni nome di questa pianta deriva
da Artemisia, moglie di Mausolo; altri invece, basandosi sulla propriet di questa pianta di destare
dei mesi nelle

flusso

fanciulle,

lo

il

fanno derivare da

Arthemis, nome greco di Diana, protettrice delle vergini.

Vedi Abrotano

Vedi Inventore

Arti.

Fedelt coniugale

Salute.

delle arti.

Arti del disegno.


Calaio,
delle

paniere

consacrato
del

arti

che,

corintio.

disegno.

secondo

Minerva,

Vitruvio

lui,

diede

Evonimo, pianta con

cannucce

di

Articiocco

quale

inventrice

chiama calathus
origine
cih

si

al

il

capitello

preparano

le

carbone che servono a disegnare.

Vedi Carciofo.

Artifizio.

Clematite vitalba.
scitare
foglie

compassione,
di

Una

mendicanti, per sule

questa pianta leggermente contuse, le quali

producevano

delle

piaghe

nabili.

Artigli.

volta

usavano applicare sulla pelle

Vedi

Dioivolo.

artifidali,

iacdlmaite

sa-


Apuepi

104

Hapoepi.

Personaggio favoloso degli Egiziani, lo stesso che


l'Apollo dei Greci. Questo Dio apparteneva a quelli
del terzo ordine, i quali venivano riguardati come

forme o trasformazioni divine, venute a contatto col

mondo

per via

fisico

esercitava nelle

Teneva

in

mano

superiori

regioni

tau,

il

trono,

con

la

simbolo del potere che

testa di sparviero e lo pschent,

Arueri

Era rappre-

dell'incarnazione.

umano, seduto sopra un

sentato col corpo

simbolo

inferiori.

divina,

della vita

insegna ordinaria

e lo scettro con la testa di cucufa,

Dio.

del

Apuspice.
Presso

Gentili, colui che ricavava

presagi dalle

interiora degli animali.

Apvali Fpatelli.
Cos chiamavansi dodici sacerdoti, che presiedevano ai sacrifizi in onore di Cerere, per implorare
un raccolto abbondante. I Fratelli Arvali avevano
per distintivo una corona di spighe, legata di dietro
con un nastro bianco. Vedi Ambarvali.

Asbamo.
Soprannome
giuramenti,

Cappadocia,
per

le

erano

cui

la

acqua

persone dabbene,
resi

protettore

dalla

della

dei
in

ritenevasi sana e piacevole

e pestifera

confessare

il

coloro

Appena che

colpevoli di spergiuro.

costretti

santit

Asbameone

fontana

bevevano di quest'acqua, erano

giuri
lisi

Giove

di

derivante

loro

presi

che

si

gli sper-

da para-

delitto.

Ascalafo.
Figlio
tri,

di

d'Acheronte e della Notte, o, secondo alCostui pales che Proserpina, mal

Gorgira.


grado

105

divieto di Giove,

il

aveva mangiato

gra-

sette

melagrana, quando Cerere scese nell'inferno in


cerca di sua figlia, Proserpina; e Cerere, sdegnata,
spruzz il viso dell'accusatore con l'acqua del fiume
Flegetonte, cangiandolo in barbagianni, uccello che
di

ni

Minerva prese a proteggere,

poi

l'avvertiva

tutto

di

ci che

perch

Ascalafo

faceva di notte.

si

Asclepio.

Nome

greco di Esculapio.

Ascoi ie.
Feste dell'otre in onore di Bacco. Si celebravano
saltando a piede zoppo sopra un'otre di pelle di becco unta d'olio e piena di vino. Colui che riusciva a
riceveva l'otre in prerhio della sua de-

restarvi sopra

strezza.

delle
si,

In

feste si immolava un becco, nemico


popolo celebrava Bacco con rozzi ver-

tali
Il

viti.

e s'imbrattava di feccia.

Asfodelo.
Greci seminavano l'asfodelo intorno

come pianta

grata

ai

morti.

alle

tombe

Vedi Rammarico.

Asgard.
ve.

Soggiorno favoloso degli Asi o divinit scandinaVi si andava dalla terra su per un gran ponte

detto

Biffost

che

l'aurora boreale.

si

La

credeva

essere

valle d'Ida

si

l'arcobaleno

stendeva nel mez-

zo di esso. In questa valle sorgeva un palazzo d'oro,


abitazione di Odino, intorno al cui trono erano collocati

dodici seggi,

caricati
sta
il

citt

di

riservati

ad

altrettanti

giudici in-

decidere sulle contese degli uomini.

fantastica era situata sotto

pi bell'albero del mondo.

il

Que-

frassino ^drasil,

rami di quest'albero
con

s'innalzavano al di sopra del cielo e coprivano


ombra

loro

la

rate

radici

vi

tutto

106

acque avevano
Servivano anche a

Sotto

l'universo.

erano alcune

cui

la

virt

il

smisule

d'infondere la sapienza.
l'albero,

inaffiare

rugiada, ecc. Credevasi che alla fine del

gard divenisse

sue

le

fontane maravigliose,

fonnare

la

mondo As-

soggiorno degli uomini virtuosi.

Asi.

Razza

divina che,

guidata

da Sigge, venne dal-

Essa penetr

l'Asia nella Scandinavia.

all'estre-

fino

l'Alemagna e la Russia. Il suo capo and a stabilire in Svezia la sede del suo impero sotto il nome di Odino
(vedi), e istitu una casta sacerdotale. Tutti gli Dei
dell'Europa

mit

scandinavi
il

appartengoifo

che ha preso da

cielo,

settentrionale,

traverso

quella
es&i

il

razza,

nome

di

abitano

asgard,

soggiorno degli Dei.

Aski.
dell'Oceano e di Teti, moglie di Giapeto.

Figlia

Diede
do.

suo

il

Come

nome a una

continente,

monuna don-

delle quattro parti del

viene personificata in

na coronata di rose, con accanto un braciere d'incensi


fumanti. Gli emblemi dell'Asia sono: Cammello, animale caratteristico di questo paese. Serpente. Alcuni vogliono che l'emblema speciale dell'Asia consista in tre serpenti, basandosi su alcune monete d'argento con l'inscrizione: C/ESAR. IMP. VII, e sul
cui rovescio figurano tre serpenti,
zati,

coda

di

dei quali

due

driz-

terzo giacente, che col caix) cinge e lega la

il

uno, e con la coda la coda dell'altro. Fra

vede sorgere la Vittoria sopra un canestro


di vimini, simbolo dell'abbondante fertilit della terra asiatica. Porta l'iscrizione ASIA RECEPFA.
serpenti

Asina.

si

Vedi Gravidanza

celata.

107

Asino.
Gli Egiziani solevano disegnare

figura

la

que-

di

Dio

st'animale sulle focacce che offrivano a Tifone,

male; mentre l'asino era onorato nell'Arcadia


e nella Guidea. Secondo una vecchia leggenda, appena che Giove prese possesso dell'impero celeste, gli
uomini gli chiesero una giovinezza eterna, ci che
del

ma

venne loro concesso;


rante

dono

viaggio l'asino ebbe sete e

il

per

fontana

ma

!;ere,

serpente

il

l'asino

incaric

egli

leno di portare sulla terra questo

Si-

di

Du-

prezioso.

avvicin a una

si

che

custodiva,

la

per ricompensa del suo permesso, gli chiese il tesoro


di cui era portatore, e lo stupido animale cedette il

un po' d'acqua. Dicesi che d'alvecchi serp>enti cambiano la pelle e ringiovaniscono perpetuamente. Un tempo i cristiani usavano fare una festa speciale per l'asino, inlrodu-

dono

del cielo per

lora in poi

cendolo

nel

sulla

cantava una messa o era


perch portava una croce
AllettamenVedi Abramo
Antonio da Padova (SanC)

ove

in chiesa,

ammesso
nera

coro;

schiena.

gli

si

ci

Buon

da

Eremita

Lon

da Dio Marito economo

Padre

to degli

adulatori

Bel principio

tosto

Fatica servile

Gentili

Indisciplinato

famiglia prodiga

Priapo

Testa

Inattitudine

Lascivia

tano

Orecchie d'asino

Disprez-

Derisione

Carro tirato
asini
zo della stoltezza
Francesco d'Assise (San)
all'imparare

augurio

abbandonato

moglie prodiga

parco

Ostinazione

Pelle d'asino

d'asino

Pigrizia

Vignaiolo.

Asmodeo.
Demonio che

Anna

invase

la

giovane

Sara,

figlia

di

e di Raguele, e che fu scacciato con l'esala-


zione del
degli

un pesce. Sembra che Asmodeo fosdell'amore impuro e la personificazione

fiele di

spirito

lo

so

108

Gli Ebrei

voluttuosi.

istinti

lo

ritenevano quale

una simile a quella


uomo, la terza, a
un
di
quella
a
di un toro, un'altra,
un serpente,
aveva
coda
per
montone;
un
di
quella
\m drago,
cavalcava
piedi d'oca, e alitava fuoco;
e
lancia. Seuna
e
stendardo
uno
mano
e portava in
dei demoni.

re

Aveva

tre teste,

condo

alcuni,

Asmodeo

sarebbe

il

che

serpente

se-

dusse Eva.

Aspersorio.
Arredo sacro con
dice
di

il

popolo e

gli

cui

sacerdote asperge e bene-

il

altari

con l'acqua benedetta. Ve-

Chiesa.

Aspettativa delusa.
Gambero, e una mano in atto di afferrarlo, percon un
ch nel momento in cui si crede di prenderlo,
guizzo repentino,

Aspide.
Molte

cose

si

slancia lontano.

dissero

gli

antichi

intorno

questo

cos faserpente, che la morte di Cleopatra ha reso


moso; ma essi lo conobbero assai poco, a giudicarne

loro senili.
dalle contraddizioni che s'incontrano nei
acquatici; se
aspidi
e
terrestri
aspidi
creati
Si sono
cenerognoli,
ne moltiplicarono le specie; si dissero
la lunloro
diede
si
ecc.;
bruni, verdi,
neri,

gialli,

un cubito, di un braccio, perAlcuni lo fanno munito di


fino di cinque cubiti.
bocca come zanne di cindi
escono
uncini che gli
sgocciolano
ghiale, ahri gli danno denti concavi che
suo corpo
dal
che
dice
continuo veleno. Agricola
una puzza insopportabile; secondo Eliano, ha

ghezza di un piede,

di

esce

scaglie

rosse,

cammina lentamente

sparge

veleno

109

Brunetto Latini, dice che iaspide porcarbonta in capo una pietra preziosa che ha nome
dipietra,
quella
vuole
Vincanlalore
quando
chio, e
ce sue parole, e quando iaspide se ne avvede, fn-*

dalla bocca.

contamente ficca iuna orecchia in terra e Valtra si


tura con la coda, si che non ode le parole dello mcanlalore.

come emblema

spide

Lo

ecc.

lit,

me

spide

suo

al

diversi

il

co-

piedi del Salvatore;

del cristiano fedele, che deve, egual-

maestro,

divino

ma

canmiinare

L'aspide

basilisco .

modi,

l'a-

della cupidigia e della incredu-

vede sotto

si

sotto quelli

mente

medio evo raffiguravano

cristiani del

ordinariamente

su

rappresentato

fu

forma

sotto

ain

d'un

rettile corto, senza zampe, con una testa larga, oppure sotto quella di un quadrupede avente zampe cor-

tissime e

una coda

di serpente.

Asprezza.
Berberi.

Uva

acerba.

Assalto.
Picca

abbassata

orizzcHtalmente.

Piede

sinistro

piantato in avanti, ci che nelle statue e nelle


glie

segno

d'assalto;

slancio del piede destro

perch
aiuta

in
il

colpo

meda-

posizione

iale

in

lo

qualunque

Gli antichi maestri d'armi, quando si doveva combattere con arma da lanciare, comandavano
ai fanti di pont il piede sinistro in avajiti, perch in

direzione.

questo
le

modo

freccie.

alla

colpo riusciva pi forte nel lanciare


se

il

combattimento doveva essere

spada, allora comandavano di porre

piede destro,
al

il

Mentre

ferire.

affinch la destra

si

in

avanti

il

trovasse pi vicina

ilo

Assedio.
sta

Scala a mano, come segno di


delle mura.

Assenzio.
Dal greco
vivace,

vita

conqui-

bersi.

Pianta

penetrante e d'un sapore a-

forte,

maro. Vedi Amarezza


della

impossibile

apsnlhion,

odore

di

alla

salita

Amarezza

Ravvedimento

nella dolcezza

Sacerdozio.

Assiolo.
Piccolo uccello notturno,

Vedi Mimio

locco.

Assur.
Suprema
inunediata

impero

protezione

speciale

fioriva.

Era ^neralmente

vivevano,

personificato

un cerchio.

dentro

alata

figura

gufo e

al

adorata dagli Assiri, sotto

divinit

affine

all'al-

Parassita.

Il

la
il

tui
loro

da una

suo simbolo era

un'aquila.

Asta.
Si dice che

gli

antichi

bero in venerazione
per questa
posteriori

venerazione

avessero

dall'origine del

come Dei

aste,

le

vuole

si

nelle

loro

della

divinit.

che anche

statue

semplice bastone dritto presso

gli

mondo

eb-

immortali,

l'asta.

Dei
Anzi un
gli

Egiziani fu simbolo

Giunone Lucina
Minerva Onore

Vedi Como

Guerra intimata
Lancia
supremo Valoroso.

Asta celibare.

Nome
fosse

che

stata

Romani

immersa

battuto e ucciso.

nel

diedero
petto

Vedi Copula

di

una

un

lancia

gladiatore

che
ab-

maritale.

Astarte.

Dea

adorata presso

tutti

popoli semitici. Si vuo-

le

che

Astarte

penetra

concepire

del

personificasse

l'universo e

tutto

Ili

e partorire.

la

d'amore che

forza

feconda,

lo

principio

il

Questa Dea, che sembra

rappresentare la Luna, era adorata sotto diversi so-

divermero dei nomi


consacravano piccioni,
granchi, e in tempi pi recenti anche leoni, e fra le
frutta, la melagrana, oltre a delle stacciate in forma di falce per imitare la figura della luna nuova;

prannomi,

non

Fra

propri.

quali
gli

lor volta

alla

animali

spargeva sangue

si

frivano

sacrifizi

La

capretti.

consisteva

le

si

sui

di

parte per pi

nelle

erano eunuchi

orgie

vestiti

lei

altari,

animaH maschi,

di

singolare

oscene.

da donna,

ma

le si of-

specialmente

del

suo

sacerdoti di

si

culto

Astante

chiaunavano

sacri,

donne dette sacre, ossia prostitute, le quali prostituivansi pubblicamente per anicchire il tempio della loro Dea. I luoghi consacrati al
suo culto erano specialmente fioriti giardini con frondosi alberi. Dalla forma e dagli attributi con cui
veniva rappresentata la Dea, risulta che l'immagine
pi antica che se ne conosca, quella di Pafo, era
una pietra conica bianca. Nella Fenicia raf^resentavasi con una figura avente la testa di vacca o di
toro. In ultimo ebbe sembianza umana, e sulle medaglie di Settimio Severo, vedesi col capo radiante,
seduta su di un leone, col fulmine in una mano e
ossia

bagascioni,

scettro

lo

nell'altra.

Secondo

alcuni

l'etimologia

Astarte deriverebbe dal persiano sitrah

condo

altri

dall'irlandese

as

(fuori),

lar

(stella)

(oltre,

di
se-

di

(Dea), traducendo la Dea dei lunghi viaggi,


per spiegare la somiglianza con la peregrinante luna.
l),

te

Astemio.
Civetta, che succhia le proprie uova. Si credeva ch^

uova

le

a chi

di quest'uccello, date per tre giorni nel

si

vino

ubriacava, avessero la virt di suscitare una

ripugnanza per

tal

112

vino da prenderlo in odio.

il

Asteria.
Figlia

madre

di

Coeo

di Ecate;

potendo

vncere

quaglia.

E.ssa

l'isola di

Delo.

Febea, sorella

di

amata da Giove,

fu

sua

la

poi

si

resistenza,

gett

Astinenza sessuale.
Mula; perch animale
more ardente

per

la

quale,

trasform

mare,

in

ove divenne

naturale avver-

istinto

Gli antichi credevano che

all'accoppiamento.

so

nel

Latona e
non

di
il

l'a-

di un innamorato venisse assai mitigato,

cospargendolo di }x>lvere

in

cui

fosse

si

avvoltolata

una mula.

Astrea.
Figlia

di

Astreo

re d'Arcadia e dell'Aurora, e
Giove e Temi; riguardata gene-

secondo

altri

ralmente

come Dea

di

della

abitava sulla terra fra

gli

giustizia.

Nell'et dell'oro

uomini onesti; nell'et del-

ma quando
rame cominci a fabbricare armi, abbandoterra e vol in cielo, dove divenne, nel zodia-

l'argento discendeva raramente dal cielo;


del

l'et

la

co,

il

ma

d'i

segno della Vergine.

donna dallo sguardo

Rappresentasi sotto forsevero,

e maestoso, con la h'ilancia o una


no,

la

spada o delle spighe

d'aspetto

palma

in

nobile

una ma-

nell'altra.

Astri. Vedi Astronomia.

Astro della China.


Bel

fiore,

per Ta sua elegante forma stellata chia-

mata volgarmente Margherita o Regina Margherita. Vedi Eleganza


Stima.

113

Astronomia.
Gli antichi Thanno personificata con la musa Udandole per attributi principali la sfera, la
corona di stelle e degli strumenti matematici. Nel
medio evo fu raippresentata sotto la figura di una
rania,

in mano talvolta una rosa dei venti,


un moggio pieno d'acqua, sotto cui sono
indicati alcuni astri. Gli artisti moderni trattarono
questo soggetto in maniere assai diverse, per esempio,
sotto la figura di Atlante che sostiene il mondo e contemplando il cielo; setto forma di donna con ali nei

donna,

una

avente

palla,

piede destro poggiato su dei volumi amtenendo nella destra uno stile, col quale
indica una sfera su cui la figura appoggiata. Gli
e

capelli,

il

rnucchiati,

emblemi

attributi

gli

dell'cistronomia

uccello che raggiunge una

la,

sono:

Aqui-

grande altezza. Astri,

Compasso, che serve per misurare le diClobo celeste, che rappresenta il suo domi*

che studia.
stanze.

Telescopio,

nio.

suo strumento principale.

Astuzia.
Camaleonte,

do

i>erch,

dicesi,

muta

di

colore secon-

diversi tempi della sua vita. Pernice.

Gli antichi
un uomo furbo nello schivare i pecon una pernice e un cacciatore da essa bur-

raffiguravano
ricoli,

lato nell'inseguirla

segnasse
si

ai

pulcini,

perch volevasi che la pernice inancora inabili al volo, a stender-

rovesciati per terra

glie

dalla

erba,

e coprirsi

all'avvicinarsi

madre con un

fischio;

del

poi

loro stessi di

cacciatore,

lo lusingava

repentemente volava

via,

a lasciarsi

ritornando po-

co dopo, finche cos, ingannando il cacciatore,


lontanava dai pulcini, e con un altro fischio
8

Q. Ronchetti.

fo-

avvertiti

mentre essa volando da-

vanti ai piedi dell'inseguitore,


pigliare,

da

lo
li

al-

av-

veniva di fuggire.
il

114

Serpente

che.

Mose

secondo

Ko/penenuta
pi astuto degli animali.
astuzia.
Esopo la personificazione dell

nelle

e
fa-

vole di

Atalanta o Atalante.

Due donne

di questo

nome sono

state

spesso con-

Arcadia
L'una era
dagli antichi mkologi.
destrezper
celebre
e
Climene,
figlia di Giasone e di
le sue frecce uccise
Con
l'arco.
za nel maneggiare
attentarono al suo pucentauri Reco e Ileo, che
i
.Col^^^.. e - trovo
Argonauta
dore: and cogli
del cinghiale d,
caccia
alla
dopo
qualche tempo
coW. azio^
primo
il
scaglio
Calidone, contro cui essa
e da
l'onore di vedersi presenta
dell

fuse

ne che

le

Meleagro

procacci

il

premio della

lotta.

-L

altra,

figlia

d,

famosa per bellezza e per


Scheneo, re di Sciro. era
altre
Superba di questa e delle
agilit

nella

corsa.

doti di cui era

impose a coloro che aspu


sostenesse
^si
di
ciascuno
che

fornita,

alla sua mano,


lasciava
alla corsa. Ella si
Insieme con lei una prova
gi
suo
col
seguiva
poi lo
sorpassare dal pretendente,
esserdoveva
colpirlo,
a
giungeva
vellotto, e se non
ucciso e
caso il pretendente era
gli sposa; nell'altro
Pacorsa.
della
al termine
la sua testa appendevasi
tal sorte, tinuna
subirono
recchi dei suoi adoratori

vano

aiutato

da Vener

Macareo.
che Ippornene, figlio di
Ata
astuzia della velocita di
giunse a trionfare per
d oro, che,
pomi
alcuni
dati
aveva
Lnta La Dea gli
dopo l'altro, e mentre
ieUorrere, lasci cadere l'uno
rallento a corraccogherh.
Atalanta si fermava per
giungere alla n^eta
pot
Ippomene
sa in modo che
^tentazione della fanprima di lei. Allora la crudele
viva, che nell im
cosi
passione
dulia si cambi in
nozze, gh sposi .misero
pazienza di consumare le

115

a profanare il tempio di Cibele, presso il


quale la corsa aveva avuto luogo. La Dea. irritata,
volle castigarli, e li cangi in leoni, che la mitoloperfino

gia figura attaccati

al

suo carro.

Atamante.
Eolo, era re dei Minii in Orcomeno di
Dicesi che esper moglie Nefele.
sendo stato cangiato in fiume, una fiaccola si accendeva nelle sue acque nell'ultimo quarto di luna.
Figlio di

Aveva

Beozia.

Atanasia.
Dal greco athanasla, immortalit. Pianta
durevoli. Vedi Tanaceto.
ri gialli

A targato
Dea
mina,

<

coi

fio-

Atergate.

della Siria, personificazione del princHjio femdella generazione o delle forze passive della

Era venerata in forma di donna con la coda di pesce, e anche sotto le sole sembianze di donna e il resto del corpo di pesce. Secondo Macrobio
Atargate raffigurava la Terra, la quale, come simDecreto.
bolo, simile alla Luna. Vedi Adad
natura.

Ate.
ale, male. Si credeva figlia di Giove e
Eride o della Discordia. Presso i Greci era la Dea
della ingiustizia e dell'offesa, di cui Omero cos ne

Dal greco

di

Questa Dea agisce e influisce in tutte le co il delitto che


figlia tremenda di Giove:
altera la raigione e sparge dovunque il terrore. Gli
agili suoi piedi sembrano aver le ali. Librandosi sul
capo degli uomini, li eccita tutti al male, all'iniquit.
e non li abbandona se non dopo averli fatti cadere

parla:

la

se:

nei lacci della perversit .

a Giove
getto a

il

Avendo Ate

suggerito

decreto con cui Ercole sarebbe stato sog-

Euristeo,

il

padre degli Dei, trasportato dal-


la

collera,

la

precipit

l'afferr

sulla

116

splendida sua chioma e


giurando che non avrebbe

per

la

terra,

mai fatto ritorno all'Olimpo. Da quel tempo essa


non cessa di perseguitare il mondo con infinita rapisuoi passi lasciano imdit, e ovunque si ferma,
i

pronte di distruzione e di sterminio.

Atene.

Emblema

Civetta.

che

vetta,

La Dea

questa

di

vede di notte,
della saggezza

tenebre e nulla

tavano per

le

effige

Le monete

di

la

ci-

Minerva.

vede

infatti,

sfugge.
la

perch

citt,

consacrata

malgrado le
Atene por-

civetta.

Atergate. Vedi Aiargate.

Athor o Hathor.
Divinit egiziana,

emblema

la

vacca.

figlia

Le

Ra

di

(o

Ha

Sole).

per

sue rappresentazioni sono mol-

teplici. Ordinariamente raffigurata con la testa di


vacca portando il disco del sole tra le corna; talvolta anche sotto forma umana, portando l'avvoltoio

sul capo, proprio a tutte le divinit madri, e

il

disco

del sole fra due corna di vacca, insieme a due pen-

ne; inoltre molto


cia

umana

comune

e antica l'immagine a fac-

che

avvicina alla forma trian-

di fronte,

due corna

si

vacca, avente sul capo


un tempio come principale ornamento, da cui ebbero
origine i capitelli d'Hathor del tempio dei Tolomei.
che falsamente furono detti a testa d'Iside. La Dea
golare,

talora

ed

con

tiene

come segno

strumenti musicali

la personificazione

delle vergini e
nutrice, e

di

delle

delle donne,

principesse.

anche signora di

sembra alludere

al

dettero riconoscere

mondo
in

essa

tutti

ma

Athor
gli

Dei

e alla natura.
la

loro

di

gioia;

specialmente
fu
il

chiamata
suo

nome

Greci cre-

Venere Afrodite,

che

rappresenta

alluda

il

117

della

l'idea

fecondila.

ci

pare

simbolo della vacca.

Ati n Atti.
Cibele era mBellissimo giovane Frigio del quale
lo nomino suo
che
e
amore;
casto
namorata di puro e
mtatta la
sacerdote a condizione ch'egli conservasse
fajre obbligansua verginit; ci che egli promise di
promessa, poila
per
viol
Ati
giuramento.
dosi con
figlia del
ch innamoratosi di una bellissima Ninfa,
dell'amor
sovente
godendo
Sangario,

Dio

fluviale

che fece
la Dea ne fu tanto sdegnata,
da se e
morire la Ninfa e scacci il giovane
comfallo
del
ravvedutosi
quale
dal suo servizio. Il
pazzo cormesso, divent tanto furioso, che come
monti gridando e urlando, battendo la tereva per
suo.

Di che

subito

sta

qua e

pietre,

l,

con cui

uccidersi,

stracciandosi
fin

Dea mossa

la

il

corpo con acutissime


e mentre stava per

per evirarsi,
a

piet

del

suo

stato,^

lo

con cui si coron in memoria dell anintorno ad A.H


cora amato giovane. Un'altra favola
in terra (che
sparso
Giove
di
seme
la seguente. Dal
giovane)
sognava di essere forse con qualche bella
aveva
che
ma
d'uomo,
nacque un genio in forma
Di
Agdiste.
chiamato
fu
e
sesso,
l'altro
e
per l'uno
cangi

in pino,

che spaventati

gli

come di cosa mostruosa,


maschile gettandola via. Da

Dei,

altri

parte

tagliarono la
frutquesta nacque un albero di melagrano, dei cui
riemp il
ti
la figlia di Sangario passando di l si

gli

grembo per mangiarli


allora

rest

ma

questi

tosto

sparirono,

suo tempo mise alla luce


nascose m certa
vergogna
che per

gravida,

bambino,
ove una capra andava ad allattarlo, in modo
che sopravvisse. Fatto gi grande fu chiamato Ati,

un

bel

selva,

118

ed era di una bellezza piuttosto divina che umana;


per cui il Genio Agdiste lo am ardentemente. Avvenne che un bel giorno and a Pessinunte citt
principale della Frigia, ove il re del paese gli diede
in sposa la propria figlia:
e gi tutto era preparato
per celebrare le nozze,

quando Agdiste, che andava

dietro all'amato giovane quivi arriv; e mediante certi

suoi incanti,

suocero,

fece impazzire talmente Ati e

che furiosi

si

evirarono con

le

il

re

suo

proprie ma-

Ma

ni.
pentito poi Agdiste di ci che aveva fatto,
perch l'amore di Ati non era ancora del tutto spento, preg Giove, e l'ottenne, che le altre parti de!
corpo dell'amato giovane non potessero mai corrom-

persi.

Gli

antichi

personificavano

non producono semi ne


sero che si evirasse.

frutti;

Ati

in

perci

le

fiori

che

favole

fin-

Atlante.
Gigante, figlio di Giove, o Giapeto, e di Climene, e
padre delle ladi e delle Pleiadi, chiamate dal suo no-

me

Atlantidi.

Un

giorno essendo stato avvertito dall'O-

da Giove, prese a odiar talmencompagnia, che non volle pi ricevere nessuno


in casa sua. Perseo vi and, chiedendo ospitalit ad
Atlante, ed essendogh stata negata, Perseo, offeso,
mostrandogli la testa di Medusa, lo trasform in una
montagna tanto alta, che vi poggiava sopra il cielo
con tutte le sue stelle. Altre tradizioni vogliono che
racolo di guardarsi

te

la

Atlante, avendo guidato i Titani nella loro lotta


contro Giove, questi, vinto che l'ebbe, lo condzuin a
essere

la

cariatide

del

firmamento.

presentato nell'atto di reggere


di

ra

il

Per

cui

rap-

globo celeste. L'idea

Atlante sostenitore del cielo sembra essere la pue semplice personificazione d'una nozione cosmo-

proveniente

grafica

119

credenza

dalla

degli

antichi

ri-

spetto alla natura del cielo e la sua relazione con la


terra.

Atreo.
marito di Erope,
quale sedusse la propria cognata Erope, che ebbe da lui due figli. Atreo, per
Figlio di Pelope e d'Ippodamia,

fratello

di

vendicarsi,

cendogli

gue

in

Tieste,

il

fece tagliare a pezzi

mangiare

un convito. Dicesi che


indietro

ritornasse

figli

di Tieste,

carne e bere

loro

la

il

fa-

san-

loro

sole stesso inorridito,

per non illiMninare

tanta scelleratezza; e tutta la stirpe di

co dopo punita di cos enorme

il

coi

suoi

raggi

Atreo fu po-

delitto.

Atropo.
Dal greco a

privativo,

Una

essa era inflessibile.


la

Notte e

dell' rebo.

cangiare, perch'

Irop'm,

delle tre Parche, figlia del-

Vedi Parche.

Attaccamento.
Cane. L'affezione di quest'animale p>er il suo padrone conosciutissima. Edera, le cui barbatelle e le
radici

si

ficcano negli interstizi dei muri, attaccandosi

terwcemente.

Ipomea.

Attacco. Vedi Segnale d'attacco.

Atteone.
Celebre cacciatore, figlio di Aristeo e di Antonoe,
di Cadmo. Sorprese Diana e le sue compagne
p>erci
mentre nude si bagnavano in una fontana
figlia

Dea trasformato
cani. Dopo la sua

fu dalla

propri
in

Beozia e

effetti

!o

disastrosi

sbranato

dai

si

invocava

del

cani

un cervo, e divorato dal


morte, Atteone fu venerato
in

sole

p>er

protezione contro

non era

altro,

gli

Forse Atteone
che un'immagine

canicolare.

120

della natura vegetativa che soffre e avvizzisce ai raggi

cocenti della canicola.

Atti.

Vedi

AH

Attivit.

Ape,

insetto

secondo

conosciuto per la sua

Greci, per

suo aroma

il

Nel medio

Timo.

attivit.

forte, piccante,

che

dame, per simboleggiare l'attivit dei loro cavalieri, ricamavano sulle


loro sciarpe un'ape ronzante intorno a un ramo di

energia.

evo,

le

timo.

Attributi.
Nelle belle

arti, l'attributo un oggetto reale o


che serve a far conoscere un perso
naggio. L'impiego degli attributi in arte antichissimo. Presso certi popoli, in Egitto per esempio, l'at-

convenzionale,

una parte considerevole dell'arte, se non


Presso
Romani, questi atGreci e
tributi erano scelti in modo da rammentare una parte di storia del Dio e dell'eroe rappresentato, e anche
a ricordare, a simboleggiare una virt, una potenza
tributo era
la

principale.

particolare del

personaggio.

Cos

il

fulmine era

l'at

padrone del cielo. Giove; il pavone, quelGiunone, per simbolo del suo orgoglio, ecc.

tributo del
lo

di

D'altra parte,

me

degli

gio

poteva

diversi,

Dei,

le

qualit e le virt,

erano molteplici:

a vicenda

aventi

ciascuno

lo

e perfino le forstesso

possedere degli

un

significalo

personag-

attributi

assai

speciale:

cos

per Mercurio, Dio dei ladri, degli oratori, dei mercos per Apollo, Dio della luce, della
canti ecc.

In architettura, l'atmedicina, della musica, ecc.


tributo indicava spesso la destinazione di un edificio:

Vaquila indicava un tempio di Giove: la


pio di Apollo;

le

lira

quadrighe sormontavano

la

un tem-

sommi-

121

teatri, ecc.
delle maschere ornavano
una nuova simbolica nacque dal cristianesimo. Dal principio timida e poco variata nell'arte
delle catacombe, essa si arricch all'infinito quando
l'arte nuova usc da sotto terra coi fedeli, e le chiese

dei circoli

Pi

tardi,

Gli

moltiplicarono.

si

santi,

atlributi

ordinariamente

riscono

alla

cristiani,

vita

o destinati a rammentare

ro

martirio,

ta

l'arte,

le

sono innumerevoli.

tutta

che

tributi.

Di dove nacque una

Atum

Atmu. Vedi

de

circostanze del lo-

D'allora

scienza,

tut-

poi,

in

cognizione umana, ebbe

la

rife-

si

apostoli,

degli

suoi

at-

l'iconologia.

Nefer.

Audacia.
Collo.

Cicerone disse:

Nondimeno

quelli ristoratori di gran collo;

mentre

ardiscano,

pretore

il

cio

quali

saranno

'anto superbi che

presente nella provin-

cia,

giudicare la volont sua. Larice. Considerato co-

me

gigante

vegetazione,

della

audacemente a grande altezza.

quest'albero

s'innalza

Augure.
Presso i Romani, chi era incaricato, con l'interpretazione di segni e di indizi, di dichiarare la volont degli Dei, per il buon governo dello Stato e
delle persone.

era

Una

delle sorgenti di questi loro indizi

l'osservazione degli uccelli.

Augurio buono. Vedi Buon

Augurio
Augurio

cattivo.
di

augurio.

Vedi Cattivo augurio.

morte.

Lupo. Raccontasi che quando Massimino imperauomo feroce e bellicoso, venne in Italia contro

tore,

Massimo
la

citt

Balbino, per essere

dove

egli

si

500

lupi entrati

era ritirato; ^li indovini

gli

nel-

pr-

122

infatti fu ucciso dai propri


la morte:
Nella rovina, che gli Ebrei ebbero sotto Alupi e le iene, correvano per tutta la citt
driano,

nosticarono
soldati.

urlando.

Auguste!.
Soldati pedoni, avevano per insegna un gallo verde in corsa con la testa ripiegata sulla schiena, in
una targa bianca, circondata d'un cerchio rosso, allargandosi

fino

margine.

al

Aureola. Vedi Nimbo.

Aurora.
Figlia di Iperione e di Tea. I greci la chiamavano Eos. Presiedeva alla prima luce del giorno e
abitava un palazzo vermiglio. Aveva le dita e U

braccia rosee; dicevasi che

lieta

ogni mattina dal suo

indossava

d'oro,

affrettava a bardare

si

Fetonte

diurna

letto,

(splendore
luce

scintilla)

e robusta
il

si

Lampo

suoi cavalli

per

gratificare

Dei e uomini, prevenendo

levas

suo mantell
delli

corso

il

de|

spargendo di rose gialle e vermiglie il sue


cammino. Raippresentasi ordinariamente coronata
raggi, e talvolta alata
alcuni le mettono in man^
una fiaccola. Tre mortali furono sucessivamente
mati dall'Aurora: il titano Astreo, il bel cacciator
Orione e Titone re dei Troiani, il quale la spos]
Sole,

e per lui chiese e ottenne in


talit,

ma

dono da Giove

l'imjnorj

per essersi scordata di chieder mche ui

egli invecchi perdendo ogni be


Ridotto Titone vecchio tutte
ghe, non capace d'altro che di far sentire la sul
voce, fu dall'Aurora abbandonato, e convertito in
cicala: allegoria del giorno che bello e fresco la

perpetua giovinezza,
lezza

mattina,

attrattiva.

poi

dai

raggi

cocenti

del

sole

vien

fatto


\ecchio,

secco

123

Titone

deforme.

rese

la

madre

di

da Anon cess
chille. Dopo la morte del figlio. Aurora
scendono sull'erba
di piangere; e le sue lagrime, che
degli Etiopi, che fu ucciso

Mennone, principe

e sui fiori,

formano

boleggiavano

la

rugiada.

crepuscolo con

il

Gli Egiziani simVenere. Vedi

la siella

Speranza.

Austerit.
Carciofo.

Nella Scozia, l'ordine del cardo aveva


Nessuno mi offende impunemente.

questa divisa:

Autorit.
Bastone

Globo.

Corona.

comando.

di

Scellro.

Tutti questi attributi sono insegne di onnipotenza.

Autorit della Chiesa.


Chiavi incrociate.

Autunno.
Nella personificazione delle stagioni, che nello stesso tempo simboleggiano le et dell'uomo, l'autunno
raffigura la vecchiaia, prima della decrepitezza, rappresentata dall'inverno. Vasari lo rappresent con
Cornucopia piena di frutta, specialmente
Bacco.
d'uva. Fichi secchi, che si sacrificavano a Bacco. Dio
della vendemmia. Selvaggina e uccelli. In autunno

si

apre la caccia. Vite carica d'uva, segno della ven-

demmia. Vedi Mascherala.


Avarizia.
Personificata

in

sguardo sospettoso,

una
in

figura

magra,

atto di tirare

macilente,

a s

e le mani, ristringendosi nei paimi,

come

freddo; tenendo

fra

mendo
Nibbio

il

pollice stretto

una borsa.
(vedi Rapccit). Rospo.

contro

il

p>etto

le

di

braccia

se gelasse dal

le

dita,

o pre-

Animali: Lupo.
Diversi; Borsa

124

chiusa. Forziere, in cui sono custoditi

no

con

sinistra

dagno
pi

pi

e arricchimento,

atta al custodire,

leva dire non doversi pyorgere agli amici


te;

cio

piacevolezza

alla

gli

in-

come

adatta alla tenacit. Diogene so-

e pi

tardiva,

secondo

essendo essa anche segno di gua-

sogni,

dei

terpreti

Ma-

suoi tesori.

dita strette; perch,

le

doveva

si

le

mani

stret-

aggiungere

la

liberalit.

Avaro

ricco.

Tantalo, secondo

Non

pu

il

Tra l'acqua

Ne

seguenti versi di Petronio:

misero Tantalo infelice


ber,

l'ardente

ne

vicin frutti

saziar gli

desio

corre.

lice.

Questi pu avanti agli occhi nostri porre


L'imagine d'un, ver cui ogni ben scorre

Ne

pu mai per

si

la

fame

torre.

Avatara.
Parola
scesa,

sanscritta,

ossia

che

propriamente

significa

di-

Vatto del discendere; come, per esempio,

da un battello o altro veicolo; ma viene particolarmente applicata alla incarnazione delle divinit indiane e alla loro comparsa in terra solo qualche forila

manifesta.

Avormiello. Vedi

Avvenimento
Barca

Citiso.

del cristianesimo.

figura non soanche nei ducati d'oro di


Camera Apostolica, quale segno della felicit seguitane dopo essere stata predetta tano tempo prima.
lo

col

pescatore S.

nell'anello del

Avvenimento
Mula.

Papa,

Pietro, che

ma

fortuito.

Raccontasi

nuove e generose

che

imprese,

Gabba
per

fu

aver

incoraggiato
visto

partorire

una sua mula,

buon augurio, perch


agh indovini che promette-

ci che prese per

rispondendo

nonno,

suo

125

vano gesta gloriose al bambino, disse che


rebbe quanto partorisse una mula.

ci

avver-

Avversarlo.
Testa, col collo, la faccia e
tratto,

secondo

astrologi,

gli

occhi

gli

quali,

gesto con-

in

chi

nasceva

decimo grado

qusmdo un

simile segno, posto nel

Scorpione,

ascende sopra l'orizzonte, predicevano un

dello

indomabile e ostinazione nelle opinioni.

carattere

Avversit.
Bastone, su cui
sa

sotto

tetto

sicuro

appoggia per
che

sostenersi,

oppres-

Capanna,

l'aggravano.

co!

non possiede nemmeno un rifugio


riposarvi, ^pada spezzata, che non pu
{perch

rotto,

per

pi difenderla.
giorni

si

sventure

le

felici.

Veste nera, perch porta

Vedi Disprezzo

matore deiravversit

il

dell'avversit

dei

lutto

Do-

Fatto pi potente dalVavv^r-

sit.

Avvilimento.
Polpo. Dicesi che quest'animale
do, che
di

vedendo

sfuggire,

piglia

la

ma

il

si

mano

pescatore non
attacca

ai sassi

del pescatore,

sia

talmente timi-

muove, n cerca
pi vicini, oppure

si

gli

si

attacca

alle

gambe; e cos vien preso; a somigliauiza di chi, preso da subitanea paura, avvilito e attonito non sappia
darsi ragione del

male o del pericolo che

lo sovrasta.

Avvocato.
Palma, come emblema
che anticamente
avvocati.

si

di

eloquenza

vittoriosa,

attaccava alle porte delle case degli

126

Avvoltoio.
poeti

ghiotto

molti

dare un

vollero

naturalisti

crudele a questo

per

uccello;

Vedi Anno

supposta generosit dell'aquila.

alla

istinto

opposizione

Compassione

Marte Meta
Rimorso
Morte Natura

Divina provvidenze.

Cenienario

Misericordia

Invidia

Testa

Presagio

d'avvoltoio.

Azalea.
Dal greco

ama

bruciato,

azalos,

arido.

Pianta

che

Vedi Temperanza.

terreni aridi.

Azzurro.
Questo

a Giove, simboleggia

dedicato

colore,

vazione di mente. Secondo Platone,

de erano

vestiti

te

innalzassero,

al

cielo.

d'azzurro,

mirandoH

affinch

da questo

svegliati

Cicerone us talvolta

l'ele-

sacerdoti d'Isi

colore,

vestirsi

gen-

la
le

menti

questo co-

di

mente sua
si innalzava molto.
Leggesi in Ester che il re Assuero aveva tutta la camera addobbata d'azzu^ra,
volendo

lore,

mostrare

per

Aria
restia

con ci

suoi

significare

alti

Gloria

pensieri.

Maria

Cherubini

Cielo

<

che

la

Vedi Acqua

Dignit

Vergine

Euca-

Trinit

Virt.

B.
Baali Bel o
Signore,
in

Belo.

padrone.

minazione di Baal
dei

Nome

generico

indicante

molte lingue siro-arabiche. Nella Bibbia


Fenicii;

si

al

nume maschio

e nelle cerimonie con cui lo

si

la

Dio
deno-

principale

venerava

127

d'incenso

offerte

delle

parlasi

delle frutta,

che

come pure

dei dolci,

gli

si

porgevano,

dei torelli, e perfi-

come al Dio
si immolavano,
Baal danzavano, durante i saintorno all'altare, e se le loro preghiere non

no dei bambini che

Moloch.
crifci,

gli

sacerdoti di

erano esaudite, facevansi sul corpo dei tagli coi col


telli finche ne fosse corso il sangue, al pari dei sacerdoti di Bellona.

davanti alla sua

suoi adoratori

statu?.,

si

inginocchiavano

baciandola, e solevano giu-

nome. Vedi Omorol(a.

rare in suo

Baau.

Dea <lella
Babbuino.

notte

presso

Fenici.

Specie di scimmia che mostra un'obbedienza e una


Ira
rimarchevole. Vedi Equinozio

intelligenza

Lettere

Luna

Nuotatore

Sacerdote

Terra.

Baccans^i.
Orgie

festive

sacre

Romani. Dicesi fossero


naie
in

in

Etruria e

segreto.

Gli

onore di Bacco presso

in

Roma,

quindi a

davansi

iniziati

introdotte dall'Italia meridie*

ove celebravansi
bere

fuori

d'ogni

misura, e ubriachi che fossero, trascendevano in ogni


sorta

di

dieci

giorni,

nersi

eccessi.

Il

durante

da ogni piacere;

banchetto,

tempo
i

quali
nel

dell'iniziazione
l'iniziato

di

aste-

decimo sedeva a solenne

era purificato con acqua e introdotto

nel

donne venivano

ini-

santuario. In principio soltanto le


ziate,

era

doveva

e le orgie

Ma

si

celebravano durante

tre giorni

in

Pacula Annia, matrona della Campania, pretendendo essere mossa dall'influenza diretta di Bacco, cambi interamente il modo di cele-

ciascun anno.


hrazione,

che

ammise

uomini all'iniziazione, e ordino

gli

Imo a quel tempo celebrate

feste.

le

128

di giorno,

avessero a solennizzarsi la notte; e che invece di tre


fossero a esse consacrati cinque gior-

giorni all'anno,

per ciascun mese. D'allora

ni

sfrenatezza non ebbero pi

quanto

le

poi la licenza e la

in

Tanto

limiti.

donne abbaodonavansi

gli

uomini

snaturate

pi

alle

e coloro che tentavano farsi protettori del pu-

voglie,

dore cadevano vittime del loro zelo. Gli uomini, co-

me

profferivano oracoli; e

se fossero invasati,

da baccanti,

abbigliate

trone,

accese in mano, correvano furiosamente verso

immergendo nell'acqua

vere,

composte

essere

Durante

la

cerimonia

con rami di
o

fichi

zolfc

di

secchi,

pesa

fallo,

e creta, non

il

un canestro

di

vino

di

noci

donne che

morali e licenziose,

si

pi semplici e innocue,

vecchie sacerdotesse

portavano per

la citi

un altare a manichi,
braciere per

ardervi

Queste

si

ogni anno; e in

in

nelle

ornati

sacrifizi

celebravano a
questo giorno

quali

sacerdoti

ghirlande

virile.

d'ede-

miele, ciambellotti.

vino,

mezzo

di

al

di

quando

Roma
i

quale era un piccolo

il

giovani

in
1

quando.

6 marzo

di

romani che

avevano compito l'anno sedicesimo ricevevano


ga

fico,

continu a celebrare Bacco con

feste

feste

reg-

immagine veniva ap-

cui

Soppresse queste orgie come im-

poi di cuoio rosso.

ra,

per

spegnevano.

si

bassa del corpo; e prima era fatto di legno di

le

Te-

quali,

le

portava un'anfora

la

ma-

oppure attaccata a un'altra parte pi

collo,

al

torce,

ultimo venivano

in

gevano un grande

si

le

cui seguiva

vite,

le

scapigliate e con torce

la

to-

129

Baccanti.
Sacerdotesse di Bacco, che

donne pi venerate,

fra le

peisone del loro sesso

Ma

domestici.

vori

si

questo

in

corrotto,

stato

altre
in

furono

citt

alle
i

Dionisio,

di

la-

da

della Grecia, queste

abusi vergognosi; e

trasmesse

impudica.

morale

la

culto

il

trascese in tali eccessi

si

Roma

stessa

religione,

quando

propag in
pratiche degenerarono
Atene,

la

origine erano scelte

in

quali insegnavano

le

un

quando

popolo gi

da scandalizzare

la

nome

di

D'allora

in

poi

il

Baccanti divenne obbrcibrioso.


le

dorme

ro

si

trone, in

sa,

temperamen'o ardente e prodighe


dette anche Menadi

di

Le Baccanti,

favori.

riare),

applicabile

dividevano

numero
Cori,

in

tre classi:

di quattordici

semplici

ossia

le

a tutte
dei lo(infu-

Cerane, o ma-

Tiadi, o sacerdotes-

le

Baccanti.

Queste erjmo

ordinariamente piene d'ardore, talora seminude e coperte soltanto con pelle di tigre, di pantera o di volpe

intomo

corpo;

al

pampani e
no

talvolta

discendente

trasfparente,

di

fino

vestite
ai

d'abito leggero

piedi.

Ghirlande

t
di

edera servivano loro di cintura. Andavaportavano fiaccole accese e tirsi,

coi capelli sciolti,

e saltando

de

qua e l, gridavino: evohe. Bacche! Caldanzavano abbandonandosi a movimenti

vino,

di

incomposti; accompcignandosi col suono di cembali e


crotali.

Vinte finalmente dalla potenza del liquore sadi cui celebravano le conquiste, cadevano

nume

cro al

in delirio spaventevole,
ti

gli

emblema

F>er

Bacco.
Dio del
9

abbandonandosi a gara a t'.;rLe Baccanti avevano

eccessi dell'intemperanza.

il

fallo.

vino e della viticoltura, chiamata Dionisio

O. Ronchetti.


dai Greci.

130

Bacco rappresentava

la

potenza produttrice

l'uotraboccante e inebriante della natura, la quale ritrae


vita;
di
tenor
sobrio
e
tranquillo
usato
mo dal suo

ma

in

senso pi generale rappresentava quell'energia

dell'udella natura, la quale, per effetto del calore e


quepiante.
delle
frutti
mido, porta a maturit i

sto

Dio

si

attribuiscono numerose

avventure, e

gli

si

diede un gran numero di soprannomi, che rammentano qualche parte della sua vita o cerimonia del
suo culto. La tradizione comune dice che Bacco

nacque da Giove
Giunone, gelosa

Giove di

e Semele,

una

delle figlie di

Cadmo.

Semele. la indusse a ch'edere a


mostrariesi nella medesima gloria e maest
di

con cui usava presentarsi a Giunone sua mogHe. Anda


date a vuoto tutte le supplicazioni per distorla
proposito

cos

pericoloso.

comparve davanti

It

territa,

Giove

fin

per

consentire,

fra tuoni e lampi; Semele, at-

fu involta dalle fiamme, e mor.

Giove per

ancora nato; e perch non

figlio che non


il
una coscia,
aveva raggiunto la maturit, se lo cuc in
Giove consitempo.
suo
a
luce
alla
poi
diede
e io
lo portasse
gn poi il neonato a Mercurio, perch
er-i

salv

allevarono in
Ninfe del monte Nisa, le quali lo
terra che vien
la
simboleggia
Semele
una spelonca.
alle

ma il frutto delle
bruciata dai raggi estivi del sole,
e salvo
maturante,
e
vivificante
sue viscere, il calore
dell'acqua, ossia dale mantenuto in vita dalle Ninfe
le

nuvole

irrigatrici.

Bacco, secondo

diversi

effetti

di tenero fanfu rappresentato sotto forma


allegro e giogiovane
di
ciullo coi capelli ricciuti, o
col capo
vecchio
di
o
riscalda;
vino
il
condo, perch
troppo bere
calvo e quasi iodato, p^^r mostrare che il

del vino,


la

affretta

do, perch

vecchiaia.
il

segreti

Talora era

vino apre

rivelazione dei

131

il

vestito,

oppure nuaha

cuore all'espansione e

altrimenti gelosamente custodi-

vino Inol>
donde il proverbio che la verit sta nel
in testa, perch
corna
con
rappresentato
tre si vede
con pelle di becco.
nei suoi viaggi si copriva sempre
carro tirato da
Talvolta era rappresentato sopra un

ti,

nell altra
o pantere, con una tazza in mano e
di
fontane
sorgere
far
per
un tirso, di cui si serviva
pampani
di
corona
una
portava
vino. Ordinariamente
tigre,

di

edera.

efficacia

si

Una

bella

attribuisse

leggenda che mostra quanta

dagli antichi

all'uso

del vino,

quella dei pie quanto fosse la poter za di Bacco,


a quella
Icaria
di
dall'isola
Viaggiando
rati Tirreni.

Nasso, Bacco, che aveva assunto la forma di un


mantello di porbei ragazzo coi capelli ricciuti e il

di

pora,

fu preso

da alcuni

pirati

con se e andario a vendei e in


del divino fanciullo, la nave

che decisero portarlo


a un cenrio

Italia.

Ma

trasformata

venne

in

modo, che la prora prese forma di pantera, e l'albero


attaccaconvertito in un lungo tirso, alla cui cima erano
te vele

porporine e risplendenti, dove era tessuto

in

oro

Timolo monte della Lidia, e le Baccanti che quivi andavano scorrendo. La nave era carica di edera e di
e di
vit: con bellissima uva, che pendeva da rami,
sgorgava una fontana di squisito vino, mentre
un coro di Ninfe invisibili cantava. Pantere e le.'ni
marinai, i quacomparvero nella nave, spaventando
in delfini,
trasformati
furono
mare,
in
buttatisi
li
meno il capitano. Acete, di cui ne fece il suo primo

sotto

sacerdote.

Animali: Becco, perch animale lussurioso, o per-

132

quando Tifone
Dei in Egitto.
mut Bacco
Inoltre, secondo alcuni, perch Giove
perGiunone,
a
nasconderlo
bambino in capretto per
del
Dio
al
grata
vittima
sempre
poi
ci il becco fu

che Bacco
assal

si

cangi

in

quest'animale,

fuggendo

cielo,

il

vino; oppure fu

cogli

altri

questo animale era

forse perch

che

ri-

spesso

assai nocevole alle viti. Delfino,


dei
con Bacco; allusione forse alla leggenda
questo
perch
oppure
delfini,
in
marinai trasformati
vino,
Dio fugg al mare. Fa cii acqua, mescolata col

tenuto
figura

di conservarlo moltissimo
e loquace, che gh fu
garrulo
Gazza, uccello
avesse

credevasi

tempo.

la

virt

quale primo trionfatore delle Indie, perlecito rimproverare


si gridava ed era
di licenza.
simbolo
vizi del trionfatore. La gazza
i
pantere e
da
tirato
era
Pantera. Il carro di Bacco

consacrato

ch nei trionfi

per mostrare che

tigri,

come

terribili

pantera,
tare

la

vino rende

nat^ira

ritenuta animale

come

le

vino. Serpente.

Baccanti",

di

gli

uomini feroci

queste belve. Inoltre la

caldissimo, e agile nel sal-

credevasi

Quando Bacco

anche amante del

considerato

Dio

del-

Tigre.
la Natura, ha per emblema il serpente.
Vegetali: Edera. Si vuole che Bacco inventasse le
ghirlande, e che la prima che intrecciasse fosse d'edera.

Questa pianta fu data al Dio del vino per diverse


perch egli sempre giovane, come quella

ragioni;

sempre verde; perch? lega tutto ci a cui si appiperch, diglia, come il vino legi la mente umana;
forza oce
virt
certa
una
possiede
essa
cono alcuni,

culta,

che agita

furore, in

modo

la

mente umana e

la

che anche senza bere

mini sembrano ubriachi

riempe quasi di
il vino, gli uo-

Inoltre dicesi che

Bacco am

133

una fanciulla detta Ckso, che poi cangi


il
Dio del vino si coronava

in

Fico. Talvolta
di

memoria

in

fico,

della

ninfa Sica

che amata da

che significa

fico),

quest'albero.

Vite, perch oltre a dare

sta pianta

amava.

lui,

edera.

di foglie

(parola

greca

fu cangiata

in

vino, in que-

il

Bacco
nome di

fu trasformata la ninfa Stafile, che

Boccale. Si vuole che

Diversi:

il

boccale sia derivato da baccanale. In Atene, quando


si

spillava

vino nuovo, celebravtisi la festa del boc'

il

bevendo a gara. Canestro, la statua di Bacco


vede sovente sormontata da un canestro bacchico,

cale,
si

chiamato
il

Coma, emblema

cista.

bere fa arditi

uomini.

gli

dell'audacia, perch

Bacco

stesso talora rap-

presentato con piccole cc-na. Inoltre

vano

in

corno.

di bue, o con

corni

Fallo,

zi

quando erano
battevano con

si

e talvolta

ubriachi,
grossi

uccidendosi,

li

gli

antichi

fatti

quale Dio

attributo

della Natura. Ferula. Bacco,


guaci,

vasi

in

vedendo che

e duri

Hi

produzione

della

come

beve-

forma

suoi se-

forsennati e paz-

bastoni,

ferendosi,

persuase, invece dei basto-

con cui, anche perproducevano alcun male. Fichi secchi. Nei sacrifizi a Bacco si offriva un canestro di fichi secchi. Maschera. La maschera scenica un atni,

portare la leggera ferula,

di

cuotendosi, non

tributo di
niesi

si

questo Dio, perch la tragedia degli Ate-

ebbe direttamente origine da alcune

cerimonie che
simi presso

forma

di

si

parti

del'e

praticavano fino dai tempi antichis-

greci,

tripode.

aPe
Tirso.

feste di Dionisio.

Tripode

che,

Tazza

secondo

m
al-

cuni, era l'emblema della verit, perch l'oracolo, che


da esso veniva, si credeva dicesse sempre il vero, donde il tripode venne paragonato a una tazza di vinn.

liquore

134

quale sovente fa dire la

il

verit.

Vaglio, che

portavasi nelle feste di Bacco, e contava fra

sue

le

cose sacre; perch gli antichi credevano che i sacramenti di Bacco giovassero molto alla purgazione del-

come

l'animo,

si

cio riferisce che

il

credettero che questa purga-

zione negli uomini

quale
sia col

fatta con l'ubriachezza, la


Bacco, perch, passata che

fosse

sacramento

il

vomito o

grano col vaglio. Boccac-

purga
alcuni

di

in altro

modo, riordinandosi

cervello,

il

pare che l'animo, dimenticato ogni affanno, rimanga


e lieto.

treuiquillo

Baciare

mano. Vedi

la

Badava.
Dea del fuoco

Adorazione.

sotterraneo

presso

Bramini.

Baei.

Re
so

spo,

dell'inferno,

una

delle potenze

maghi; lo rappresentavano con

uomo

pres-

infernali

tre

teste:

di

ro-

e gatto.

o Bamen.
divinit deg'li antichi Perdelle
numero
Veniva,
Secondo le trasiani, immediatamente dopo Ormuzd.
placa l'ira,
bont,
dizioni antiche, questo Dio ispira la
che hanno
mortali
fra
l'abbondanza
sparge la luce e

Bahamany Bah man


nel

rarima pura, e
le

virt.

Egli

la cui vita

ha

conforme

ai principi del-

la sua protezione

sotto

capaci di essere

buoi,

addome-

tutti gli animali


Egli vigila principalmente sull'anima del toro
Abudad, in cui sono disposti i germi della vita unisopra un
versale. Oltre a ci, questa divinit, seduta

montoni e
sticati.

trono
le

d'oro,

anime dei

riceve
giusti

nel

che

soggiorno
le

dell'eterna

felicit

sono condotte davanti

dag^'.

dopo che

zedi celesti,

135

essi

hanno passato

porto Tci-

il

nevad.

Bai va.
Oivinit

de

al

Lapponi

dei

che,

secondo

loro,

presie-

fratello

uteriio

fuoco.

Bala-Rmas. Baladva.
Figlio di Wasudeva e di Royani,

incarnazione del serpente mondiale Anauisecondo altri, dell'islesso \'isnu, che prese

di Crisna,

den, e,
questa forma per insegnare gli uomini la giustizia ed
estirpare con un vomero i giganti tra i quali Watarassuan.
la

clava

ro

in

Egli era cos forte, che stritolava con la sointeri eserciti.

E' rappresentato con un vome-

mano.

Baldanza.
Oleandro

rosso.

Balder u Baidr.
Figlio di Odino

Frigga,

marito

Nanna,

di

i!

Abitava un palazzo magnifico, ove egli era assediato da sogni terSua madre.
ribili che pronosticavano la sua morte.

pi

bello,

Frigga,
re

pi saggio degli

il

volendo scongiurare

tutti

esseri

gli

il

Dei.

fece

pericolo,

animati e inanimati

il

presta-

giuramen-

ti
di non nuocere a Balder, tuttavia, essa trascur
una pianta misera e spregevole, il vischio. Mentre gli
Dei si divertivano nell'Asgard a provare l'invulnera-

biHt di
altri

Balder,

oggetti,

Dio cieco
il

lancicindogli contro pietre,

frecce e

Loki, Dio del male, va trovare Hcder,

della guerra e fratello di Balder, e

suo braccio d'un ramo di, vischio,

prender parte

al

gioco;

cadde morto. Gli Dei

Balder,
indignati,

arma

incitandolo

colpito

da Hoder,

non potendo ven-

\%

perch Asgard

(iicaro,

un luogo

inviola-

d'asilo

Frigga manda
bile;
Hermonder, il messaggero degli Dei, a Hel che regna
nel soggiorno della Morte, per rimandarle suo figlio
dietro un premio, e Hel esige che tutti gli esseri piangano Balder, per renderlo a sua madre; uno solo rifecero dei magnifici funerali.

gli

fiut le sue lagrime,

Tock, gigante

Loki prese

di cui

Tutte le preghiere presso di esso sono inuBalder deve rimanere in potere di Hel fino al

la forma.
tili:

Ragnarok (gran crepuscolo). Allora,


(cielo) coi suoi fratelli, e
il Gimle

egli rifabbrichevi

namente.

Balena. Vedi Carro

tirato

da balene.

regner eter-

Giona.

Baiecitra.

Antico strumento da

guerra.

Vedi Preparazione

alla guerra.

Bali.
gigante dei demoni Daitia, il quale, col favore
Brahma, conquist l'intera terra, ma essendo in
guerra con Indra, Visn promise aiuto a quest'ultimo, e apparve a Bali sotto la forma del nano Wamen, chiedendogli tre passi e mezzo di terra per costruirsi una capanna. Bali acconsent alla domanda.

Re

di

Il

nano immediatamente

suo corpo tocc

il

r la terra, col secondo


sotterraneo,
l'ultimo

si

il

occupando

mezzo passo

ingrand,

in

modo

Col primo passo

cielo.

cielo e col terzo

cos

l'intero

promessogli

non

che

il

il

misu-

egli

mondo

universo,

rimase

per
altro

corpo dello stesso Bali, sul petto del


il
quale Visnu pose il piede. Bali abbracci il ginocchio del Dio, scongiurandolo a rimaner sempre presso di lui. Visnu acconsent alla richiesta e gli diede
spazio

il

che

dominio del mondo sotterraneo. Nel settembre, quan-

- 137

do

la

plrmavera comincia nel Malabar,

col l'uscita di Bali dal

mondo

si

solennizza

sottenaneo, chiama-

o abitazione di Bali.

to Balisatma,

Ballerino.

menti

piffero,

il

simili

che quest'uccello, sentendo


o la cornamusa, facesse dei movi-

Credevasi

Tortora.

suonare

al

ballare.

Balsamina impeiziente.
chiamata volgarmente
si
fende con impeto
lanciando
semi a considerevole distcuiza, mentre le
valvole si ripiegano sopra s stesse. Vedi Impazienza.
Il

frutto

questa piamta,

di

belliuommi,

giunto

a maturit,

Balsamo.

Vedi EUgio

(Sant').

Balsamo consolatore.
Rosmarino.

Bambino. Vedi Ambrogio

(Sant').

Bandi, rola.
Bandierina a due punte. Vedi

Frrif olezza

ktabilii.

In

Giacomo
Bandiera. VecK Ferdinando (San)
Giacomo il Maggiore (San)
delle Marche {San)

Luigi

(San).

Barba.
I

popoli

portanza

volto

barba lunga e
te

come

il

davano

antichi

al

in

generale

molta

ornato di una bella barba.

folta

non solo

pi bell'ornamento,

si

considera

ma una

in

che

si

tiene

Orien-

condizione di

Tanto la stima che


come garanzia dell'onoratezza

dignit e pregevolezza.
fa,

im-

Una

se

ne

di

un

individuo, cos che, dubitando, per esempio, della sincerit di qualcuno,

si

suol dire:

Guardagli
capace

ossia giudica dal suo aspetto se sia

la

di

barba,
dire

il

vero.

Un

138

un biasimo si esprimono con


Onta alla tua barba! Gli auguri

rabbuffo,

frase familiare:

la

di

esprimono sempre con le parole:


Voglia Iddio conservarvi la barba! Non si chiedono
grazie e favori senza ripetere: Vi prego per la vostra
barba, o per la vita della vostra barba; ne si pu meglio apprezzare il valore di un oggetto, che dicendo
I greci e i romani consaVale pi che la barba.
cravano le primizie delle loro barbe ai fiumi, alle tom-

buona fortuna

si

be degli amici, agli altari d'Apollo, e sopra tutto,


a quelli di Giove Capitolino. Nerone faceva conservare la sua barba in una scatola d'oro ornata di piePerForza
tre preziose. Vedi Dignit virile
fezione

Sapienza

Uomo

Virti.

Barbabietola.
Ortaggio conosciutissimo. Vedi Lascivia.

Barbagianni.
Uccello

di

locco bianco.

rapina

notturno,

Barbara (Santa).
Patrona
sta

degli

viene

santa

chiamato

artiglieri.

Calice,

invocata per non

Cannone. Fulmine, che

cramenti.

anche Al-

Vedi Ascalafo.
que-

perch

morire
uccise

senza

suo

sa-

padre

dopo la di lei morte. Gladio, con cui fu decapitata


da suo padre, Dioscoro, per aver abbracciata la fede cristiana. Libro di preghiere. Mammelle, che le
furono tagliate. Ostia, medesimo significalo del caliper palce. Penne di pavone, che la santa portava
con
Torre
riceverla.
per
ma. Roccia, la quale si apr
tre

finestre

Barca.

in

cui

fu rinchiusa

Vedi Adelaide

Avvenimento

da suo padre.
Andrea {SanC)

{Sani')

del Cristianesimo

Caronte

Gi-

Uano

l'Ospilaliero

130

(San)

Pescatore

Pietro

(San).

Bardana
ti,

Lappa.

Pianta comune munita di capolini


perci si attaccano facilmente alle

sferici,
vesti.

uncina-

Vedi Ca-

parbiet,

Barnaba (San).
In origine

si

chicunava Cioseffo. Gli Apostoli, dei

quali era seguace,

gli

imposero

il

significa figlio di profeta e

che

Alabarda, arma
Dalmatica,

egli

nome

figlio

di

Barnaba,

consolazione,

di

che ricorda il suo martirio. Croce.


appartenne alla trib di Levi. Mi-

stato vescovo di Milano.


con cui fu lapidato. Rogo, rammentando il

Pastorale, per essere

tra.

Pietre,

suo martirio. Scure.

Bartolomeo. (San).
Dall'ebraico bar

Sub

stolo.

to

vivo.

Tolmai,

la crocifissione

Coltello.

'figlio

dopo

Croce.

di

Folmai. i^x)-

essere stato scortica-

Pelle umana.

Attributi

del suo martirio.

Baruch.
Parola ebraica che

significa

Benedetto. Vedi Pro-

feti.

iase

di

colonna. Vedi

Principio.

Basilico.
Pianta comune odorosa. Vedi Povert

/bovina.

Basi SCO.
Dal greco
Ji

basilicos piccolo re. Molte favole si


spacciarono intomo a questo animale. Tre specie ne

avevano creato con la lro fintasia gli antichi; il


primo ardeva tutto ci che avvicinava, e faceva un
deserto di ogni luogo in cui uidasse, poich

le

pian-


te

140

e animali appassivano dinanzi a

lui;

il

secondo

e-

una specie di gorgone errante, che col suo sguardo letale dava la morte a tutto ci che vedeva; il
ra

terzo col semplice tatto faceva cadere le carni dalle

ossa

agli

animali

con cui veniva a contatto; e

cevasi che un quarto, concentrazione di malanni,


nisse prodotto dalle

uova

di

giunti a et decre-

galli

{ova centonina), covate da rospi e

pita

Ecco come

descrivono

lo

gli antichi:

grandezza non pi di dodici

di-

ve-

dita,

Il

da

serpenti.

basilisco di

con una macchia

bianca nel capo, e un certo distinto diadema, donde


suo nome regale; oppure, che

il

sia detto basilisco, per-

Questo muocapo con poche, non molte piegature come avviene negli altri serpenti; ma dal mezzo in su cammina dritto ed elevato. Si vede rappresentato con

ch
ve

altre specie di serpenti lo riveriscono.

il

un corpo squamoso, rigonfio, che termina in una lunga coda di serpente, incurvata; ha la testa di gallo,
coronata, ed munito di otti piedi di rospo. Ci che
si

dice nella Bibbia del basilisco non sembra indicare


che un serpente velenoso e malefico, simbolo di

altro

colpa,

di miseria,

Colpa
da buoni

di

Divinit

distruzione.

Vedi Calunniatore

Eternit

Male

derivalo

principii.

Bassa plebe.
Tunica, perch l'usavano
bito adatto

al

servi

romani, quale a-

lavoro.

Bassezza.
Cuscuta, pianta parassita che vive a profitto di chi
Sparviero, che scende a terra, perch
la sostiene.
quest'uccello

s'innalza

o piomba

al

basso

in

linea

141

nell'altro ca-

gK altri uccelli, nell'uno e


sempre ima spirale.

'retta; mentre
so, descrivono

BasU
Dea con
gitto,

adorata nel basso E-

di gatto,

testa

la

che personifica

calore fecondatore del sole.

il

BastU*do.

Mulo,

Bozzacchio.

generato

dall' accoppiamento

cavallo e im'asina.

del

Basto.
Arnese che
Vedi Servit.

si

mette per sella alle bestie da soma.

Bastone.
Il

bastone fino dai tempi pi remoti fu distintivo

d'onore

di

Vedi Aniomo

comando.

{Sani')

Debolezza
Bordone
Ciano
Fermezza
Marco

Misantropo

Concordia

Avversit

Isidoro

{San)

Ciuseppe

nei fatti

nei fatti

Litigioso

(Sant')

Raffaele

ozioso

(San)

(San)

Viandante.

Segnale d'attacco

Bastone d& pastore.


Il pedum degli antichi,
curva
core o
ta)

le

capre per

Pan

Bastone

di

velluto

le

gambe. Vedi Cenoveffa (San-

Talia.

comando.

Quello del
mit.

cio un bastone piegato in


che serviva per prendere le pe-

all'estremit,

governatore

cremisi con pezzi

Rcana,

di

di

foderato

di

metallo dorati all'estre-

Vedi Autorit.

Bastone pastorale.
Bastone

d'oro

t e fornito di

fregi;

d'argento,

ed

ricurvo

nella

sommi-

segno di autorit spirituale

dei vescovi e degli abati.

Da

principio fu di legno:

142

coquello di sant'Agostino fu di legno e di avorio;


lamme d'oro fu quello di san Remigio, ve-

perto di

scovo di Reims. Vedi Pastorale.

Batavi.
Popolo di
mati a
ra

germanica. I Batavi erano rinoper l'alta loro statura e la capigliatuCome guerrieri avevano per insegna due
stirpe

Roma

bionda.

uno scudo rosbastone era bianco, con quattro specie di squal'una sovrapposta all'altra, le cui punte erano

serpenti azzurri a guisa di caduceo, in

so;

il

me,

all'ingi.

rivolte

Battaglia. Vedi Segnale d'attacco.

Battaglia dubbia.
soldati che combattono con la sega;
incerti della sega tirata innanzi
attacchi
allusione agli
sicura.
e indietro, senza prendere una posizione

Due

Sesa.

Battesimo.
primo sacramento che

Il

ferisce

all'uomo
era

mente esso

al

la

Chiesa cristiana con-

suo ingresso nel mondo. Antica-

differito

spesso

anche

fino

un

e-

ricevette che poco


t avanzata, e Costantino non lo
tempo prima della morte. Le cerimonie del battesimo
anpresso gli antichi erano le stesse che si praticano
il
che oggigiorno. Nel giorno stabilito il vescovo, o
conversacerdote delegato da lui, accompagnava il

tito

alla

fede cristiana alla porta del battesimo, e gli


orecchie e le pupille pronunciando le paro-

toccava
le ephphela
le

in caldaico,

aperre in latino, a esempio

Dopo le
del Salvatore nella guarigione del cieco nato.
introimposizioni delle mani e dopo gli esorcismi era
dotto
nio,

nel
alle

pirinoipio

battistero;
?aie

pompe,

verso

quivi

egli

rinunciava

alle

sue

opere,

occidenlte,

intunagine

demo-

al

volgendosi
della

in

tenebre,

poi
te
ti

143

verso l'oriente, simbolo della luce; il celebranfaceva la benedizione dell'acqua per indicare tutla creazione,

misteri della Scrittura,

passaggio

mar Rosso,

del

Poi

ecc.

il

diluvio,

convertito

il

il

si

a tre volte nella piscina, nominando sitre persone della S. S. TriNell'uscire dal sacro luogo, il vescovo faceva al

tuffava

fino

multaneamente una delle


nit.

lavavano

di

Milano, e

uszuiza

piedi,

si

alcuni

In

battezzato l'unzione della testa.


si

luoghi

della

particolare

gli

Chiesa

cc^riva di una veste bianca, simbolo

della purezza, che portava per un'intera settimana.


Animali: Colomba. Quando Ges Cristo fu bat-

tezzato

lomba

Giordano, sul capo gli si p>os ima coima bianchezza purissima. Pesce. I Cristia-

nel

di

attribuivano la virt

ni

maJe

alla

rioso.

cenza.

dell'acqua del

presenza di Cristo

fonte battesi-

invisibile,

pesce miste-

Diversi: Bianco, simbolo di purezza e inno-

Bimo,

lettera

simbolica

manifestazione

la

p>er

Fonte baliesimale. Stola. Vache serve per attingere l'acqua benedetta. Verde,

del rice\'uto battesimo.


so,

colore della speranza.

Batti o Bapti.
Sacerdoti della dea Cotitto, le cui feste si celebravano con danze e ogni sorta di licenze; quindi deriv il proverbio: Adoratore di Cotitto, per designare
un individuo che F>erde il suo tnpo a imbellettarsi

come facevano

Batti.

Vedi

Cotilto.

Baucli Vedi Filemone.


Bavani <> Bhavani.
Quella
Parvati,
sorella

ma

che

l'esistenza,

ed

chiamata

regina dei monti, divinit degli

e sposa di Sivac.

creatrice,

la

Essa

la

Ind,

causa,

grande ceraia. Presso

la

di lei

anche
figlia,

supresi

ere-

144

de posta una grande

che racchiude

cesta

due

degli esseri. Si presenta sotto


lefico

beni

distruggitore,

reali,

ed

il

modehi
ma-

fecondo

creatore

l'altro

l'uno

aspetti:

d-

principio femminile della creazione.


forma il simbolo mistico dell'unione

Unita a Sivah,
dei due poteri generatori. Presiede

ai parti,

a ogni spe-

delle miniere. E' ancie di riproduzione, e agli scavi


degli Ind. Si
l'Iside
una potente guerriera ed

che

1. per la luna, sorgente dell'umidit pnmiglobo


il
riempita di germi dal sole e inondante

prende:
tiva,

di

essi;

th),

2." per

che ha

le

Gange (chiamato anche Bhgira-

il

donde scende sulEssa rappre-

sorgenti nel cielo,

la trra per farvi nascere tutti

frutti:

con la fiamsenta inoltre la combinazione dell'onda


la mitologia
secondo
mondo
del
principio
vero
ma,
presenta l'unione
ind. E' rermfrodito primitivo che
anche tra i
dei due sessi. Finalmente essa interviene
mortali che piacoioni agli Dei e

Beatitudine futura.
Latte e miele. Secondo
mette di condurre
re

e miele.

latte

logi,

alle

perch fra
dolci e

Bibbia,

la

una

stessi.

Signore pro-

il

terra ove scor-

il suo popolo in
Allusione simbolica, secondo

dehzie
cibi

squisiti,

Dei

gli

celesti

beatitudine

alla

nostri questi

sono

ritenuti

per

acquistandoli senza fatica, e

teo-

futura;
i

non

pi
ri-

alcuna preparazione o condimento, ma ci


e non
sono concessi per liberalit e grazia di Dio,
ottenuti per industria dell'uomo.

chiedono

Beatrice (Santa).
JV^artire.

S.

Cadaveri dei suoi

Simplicio e S.

mente sepohura.
lata e poi

Faustino,

Cero.

ai

fratelli,

quali

Corda, con cui

gettata sulla via.

decapitati,

diede segretafu

strango-


Beccaccia.
Animale poco

Tatteggiamento

intelligente;

impacciato,

l'andare

145

vista

la

abbacinantesi

goffo,

facilmen-

grandi e aperti le danno una


che divent proverbiale, quantun-

te alla luce, e gli occhi

fisionomia

stupida,

que come simbolo rappresenti una


Vedi Amorevolezza.

piacevole.

virt

Becco.
Maschio
sta a pi

capra,

della

animali pi

di cento

femmine, e

diisima

Vedi Bacco

dagli

Marito di donna adultera

di

ba-

cinque o

Castit gran-

Dominazione

stolli

degli

egli

becchi vivono

nell'et

Capricorno

Diavolo

Guardarsi

Adulto,

p)erci

poco tempo, e sono gi vecchi


sei anni.

come uno

considerato

accesi alla produzione.

marito

del

domata
Marzo Priapo
Libidine

Svergognata.

Becco con quattro cerna. Vedi

Daniele.

Begonia.
Pianta d'aspetto
che

ghi,
in

modo

Vedi
Bel

si

grazioso,

dai

fiori

succedono continuamente

che

pianta

la

si

gli

copiosi

uni agli

mostra tutto l'anno

in

vaaltri,

fiore.

Cordialit.
(1

Belo. Vedi

Baal.

Bel principio tosto abbandonato.


Asino che corre. Allusione a un'impresa prmcipiata coraggiosamente e bene, ma presto abbandonata

rere

perch
in

gli

fretta,

asini,

mente da dover essere


verbio:
IO

in

ma dopo

principio cominciano a cor-

poco temjx) rallentano

trascinati dietro.

Trotto d'asino poco


O. ROXCHETTI.

dura.

Donde

il

tal-

pro-

146

Belizama.

Nome
trice

sotto cui

delle

arti.

Galli adoravano Minerva, invenraffiguravano senza egida e sen-

La

za lancia,

vestita di

incrociati,

la

una tunica senza maniche,


piedi
appoggiata sulla mano destra, e
nell'attitudine di una donna che medita.
i

testa

Bella di giorno.

Nome volgare del convolvolo tricolore, cos chiamato, perch i suoi fiori si aprono allo spuntar del
giorno

chiudono

si

verso

Vedi

sera.

Civetteria

Bella di notte.

Nome

volgare della nitaggine jalappa,

aprono la sera e sul far del giorno


di Notte
Riposo
Timidezza.

si

si

cui

fiori

chiudono. Ve-

Belladonna.
Pianta

Vedi

velenosa.

Silenzio.

Belle Arti.
Acanto.

Belle imprese finito malamente.


Seppia.

Allusione a chi grcin cose e belle di se

promettendo, pareva

raggiungere ma-

che dovesse

ma

che poi avesse miseramente deluso rasp>ettativa generale; p>erch la seppia, se mai fa
di se mostra ai pescatori, tosto che scorge i preparativi per essere presa, sparge intorno a se una magnifici

teria
vista,

successi,

nerastra,

intorbidendo l'acqua, sottraendosi alla

fugge, deludendo cos

il

pescatore.

Bellezza dell'anima
Danae.
giadrissima

poeti

simboleggiavano

fanciulla

la

bellezza

con

questa

dell'anima,

leg-'

che

contiene nelle virt naturali, e presero la pioggia

sij

d'o-^

scesale

IO,

in

grembo,

147

per

l'abbondanza

dei

dove

parla

celesti

beni.

Bellezza della virt.


Bibbia,

Nella

Cap'iglialura.

forte e lunga capigliatura di Sansone,

si

della

cui egli a-

di

veva tanta cura, si allude a un ornamento di grande


virt del capo, cio l'intelletto, la quale pi cresce,
tanto pi

che

affetti

diventa

forte

contro

le

passbni.

sforzavano di legare Sansone,

si

umani e

la

Filistei

raffigurano

gli

forza della concupiscenza.

Belk^zza effimera.
Emerocallide.

Bellico. Vedi Ombelico.

Belllde.

Nome
prati

scientifico

della

di primavera.

fior

praiolina,

marghertla

Vedi Amore

dei

Candore

Innocenza.

Bellimbusto.
Guanti gialli. Il detto: in guanti gialli, allude a
una persona elegante; il lion dei francesi.

Bel li uomini. Vedi Balsamina impaziente.


Bellona.

Dea

della guerra,

dente alla greca Enio.


il

carro e

cavalli di

sorella
Il

di

Marte,

corrispon-

suo ufficio era di preparare

Marte, quando

egli

andava

in

Rappresentasi coi capelli biondi, sparsi, il


fuoco negli occhi, agitando una fiaccola accesa con
una mano, e brandendo con l'altra una sferza inguerra.

combattenti.
si serve i>er amimare
aggiunge una tromba alla bocca, come
segnale d'attacco del combattimento. In Roma, Bellona aveva un tempio alla cui porta era ima piccola

sanguinata, di cui

Talora

le

si

chiamata bellica,
lanciava una picca tutte

contro

colonna

quale

la

che

volte

le

si

l'araldo

dichiarava

guerra.

la

Bellonari.
Sacerdoti di Bellona, i quaH celebravano le feste
con la
della Dea, facendosi varie incisioni nel corpo
spada, e offrendole il sangue che sgorgava dalle lopopolo per puferite, e di cui ne beveva anche il
ro

col

Vestivano di nero,
parimente nero.

rificarsi.

berretto

d'un

coperto

capo

Belzeb.
Dall'ebraico beel, divinit o idolo, e zebub, mopi moil
sca. Potenza malefica, il pi importante,
dei demoni,

lesto

Dio

delle

Preso come
abbru-

principe dell'inferno.

il

mosche,

gli

facevano

si

sacrifizi

scacciando sopra gli altari materie fetide, il cui fumo


Gh
ciava le mosche, affinch ne liberasse il mondo.
lo
chi
spaventevole;
e
orrido
dicono
scrittori sacri lo
eguale alalto come una torre, altri di una statura

fa

nostra;

la

alcuni

lo

sotto

figurano

la

forma

di

un

lo immaserpente; ve ne sono anche di quelli che


ginarono sotto le fattezze di una bella donna.

Benda.
che si avvolge
abbassano sulla

Striscia o fascia
religiose

delle

si

al

capo.

fronte

Le bende
per

signifi-

gli occhi per


care che esse chiudono volontariamente
hanno riquali
alle
mondo
del
non osservare le folhe

nunciato.

ch

il

Si

chiama benda

jjjore

della

distintivo

una benda che

Amor

di

dignit

diadema,

un
re

per-

anticamente era

portavano sulla fronte. Vedi AErrore


Anarchia
proprio

re

reale

Fortuna
favore
Regia
Obbedienza

Giustizia

potest.

Ignoranza

149

Ben-dzai-ten.

Dea

della

dell'eloquenza,

giapponese

scienza,

dell'amore, della musica e della ricchezza. E' la pro(musicitettrice delle donne, soprattutto delle geishe

e cantanti), e anche dei pescatori e dei marinai.

sta

Bene circondato
Rosa,
fastidi,

cui

le

rappresentano

punture dei
si poteva

le

quali spesso amareggiano ci che

avere di dolce;

poich

circondata

talmente

con l'allegrezza
il

dal male.

spine

proverbio:

affanni,

trova congiunto

si

Non

nostra

della

gioia

la

dagli

vita

che quasi sempre


il

Donde

dolore.

v' rosa senza spine.

Benedetto (San).
dell'ordine religioso dei BeneCampanello, spezzato dal diavolo, e col
cui suono il Monaco romamo avvertiva S. Benedetto
quhdo gli calava il pane in un canestro legato a
una corda, nella grotta di Subiaco, dove si nascose

Abate,

dettini.

per

fondatore

sfuggire

Colomba,

ai

pericoli

sorella salire al cielo.

fece

gli

Diavolo.

La

gettar

via

della

forma

sotto la cui

corruzione.

egli vide

Cocolla.

l'cmima di sua

Corvo, nutrito dal santo, e che


pane avvelenato mandatogli.

il

Disciplina.

Libro.

Spine.

Pastorale.

Stac-

Benedetto avendo rotto uno


staccio di terra cotta avuto in prestito, il bambino lo
rimise nella sua forma primitiva. Tazza. I monaci
che lo vollero per loro superiore, ben tosto si stamcarono della rigida disciplina ch'egli esigeva, e, {tencio.

titi

nutrice

S.

di

della loro scelta,

la tazza
tarla

si

spezz,

alle labbra.

deliberarono di av\elenarlo,

quando

la benedisse

Tiara.

Benefattore.
Lino,

per

il

suo

prodotto

ma

prima di por-

utilissimo.

150

Beneficenza.
Corona di olmo (campestre)
po alle figure, emblema di

e di pampan, in ca-

beneficenza.

Benefcio ricambialo.
Aquila. Narrasi che un mietitore, mandato
compagni a prendere dell'acqua, trov presso la

dai
fon-

tana un serpente che avvolgeva nella sue spire un'aquila, che il mietitore liber, tagliando il serpente con

Ritornato presso

la falce.

ma quando

a bere;

egli

compagni diede

suoi

stesso

volle

dissetarsi,

loro

com-

parve l'aquila a un tratto, togliendogli dalla bocca


il
vaso d'acqua, scagliandolo lontano, e mentre il
mietitore si meravigliava di ci, tacciando l'aquila
vide

d'ingratitudine,

compagni

suoi

uno a uno

cadere a terra, e allora comprese che l'acqua era avvelenata, e cos egli fu salvo per il benefizio ricambiato

dall'aquila.

Benignit.
Aquila, che

si

ciba con un altro uccello nello stes-

so vaso. Berillo, dedicato alle Dominazioni, coro deangeli che rendono l'uomo benigno.

gli

Benito (San).
Casacca

gialla, con cui, sotto l'Inquisizione, si vecondannati al rogo, e sulla quale era raffigurato un uomo sopra tizzoni infiammati, e circon-

stivano

dato da diavoli esultanti di

gioia.

Berberi.
Pianta
fiori

mi

irta

di spine e a

sono assai
si

ripiegano

irritabili

sul

frutto acerbissimo.

e al

pistillo.

dezza.

Beripione. Vedi Albione,

suoi

minimo contatto gli staVedi Asprezza. Ruvi-

151

Berillo.
Pietra

giallastra

variet

preziosa,

Amore ^

marino. Vedi

Benignit

Impero
Bernardo (San).
Abate.

smeraldo
Dominazioni

dello

Scienza.

La madre

Api. Arnia. Cane.

incinta

to,

di

s'immaginava

lui,

di

del san-

portare in

grem-

bo un cane che abbaiasse fortemente. Ci che pi


tardi
il

considerato quale pronostico dello zelo che

fu

santo mai cess

Chiesa.
egli

di

spiegare contro

nemici della

Croce, simbolo delle austerit a cui

sottoF>oneva.

si

zioni.

Chiesa.

Diavolo, di cui respinse

Maria Vergine. Mitra, per

le tenta-

avendo

terra,

egli

Penna, perch fu
scrittore. Strumenti della passione,
reunmentando le
varie pene corporali che si infliggeva.
Ostia.

l'arcivescovato.

rifiutato

Berretta o berretto. Vedi Liberatore

della

patria.

Berretta cardinalizia.
Berrettino quadrato rosso concesso ai cardinali, per
distinguersi

dai

prelati

quei

in

in

questo caso,

quanto

more

il

ricorda

martirio a cui

della

fede.

Vedi

ai

dove

luoghi

possono far uso del cappello rosso.

Il

non

cardinali tanto la dignit,

devono

essere disposti per a-

Cardinali.

Berretta ebraica. Vedi Giuseppe {San)


Berretta ovale. Vedi

essi

colore rosso,

Profeti.

Vulcano.

Berretto con piume Vedi Leggerezza.


Berretto da prete. Vedi Evonimo.
Berretto frigio. Vedi Ecaie
Libert

Mitra.

Emancipazione

152

(
f

Berta (Santa).

Aliare, davanti al quale


Badessa e vedova.
una delle sue figlie, al momento d'essere rapita, rinsuoi voti. Fanciulle, essa prese il velo con
novo
due delle sue figlie. Fontana. Mancando d'acqua il
suo monastero, ella acquist una sorgente limitrofa,
tracci un solco con la rocca e l'acqua la segu al
i

|
|

f
\
|:

convento.

Bertuccia.
Specie di scimmia dal corpo gracile, affatto senza
faccia rugosa, orecchie tonde e somiglianti a

coda,

quelle dell'uomo.

Besa

Vedi Sciagurato.

Beso.

Dio che
popoli

assai

anticamente

spiagga

della

del

gli

Egiziani presero ai

mar Rosso. E'

rappresen-

tato da un nano robusto e d'aspetto bestiale, vestito


d'una pelle di pantera la cui coda gh pende di dietro
fra le gambe, talvolta col capo acconciato con un
mazzo di penne di struzzo. Era il buffone degli Dei,
e, come
il signore padrone del piacere e della gioia,
tale,

egli

presiedeva

ai

finimenti

delle donne,

alle lo-

loro sonno; col coltello alla mano vegliava nelle camere da letto per allontanare gli spio gH animali dannosi. Lo si rappresenriti maligni

ro danze,

al

tava talvolta saltando sconciamente e suonando l'arguerra ed eseil tamburello, tal altra armato a
guendo una danza di combattimento. Ai tempi dei

pa o

Romani, questo Dio aveva un oracolo famoso in


Abido, e dove non vi rendeva le sue risposte se non
in

biglietti

suggellati.

Besamondo.
Divinit
di).

giapponese,

dell'ordine

dei

Fotochi

(ve-

153

Bestia con sette teste. Vedi

Idra.

Betir.
che si riguardavano come discese dal cieDicevansi piene di spirito profetico, e s'attribuiva
loro il dono della parola e spontaneit di movimento.
Pietre

lo.

Beto'^ica.
Pianta rinomatissima presso gli antichi. Con le sue
foglie secche si prepara una polvere a forzare lo starnuto; spandono un odore aromatico cos forte, che
sovente cagionano a coloro che le raccolgono uno sbalordimento analogo a quello prodotto da soverchia
dose di vino. Vedi Agitazione. Commozione.

Betula piangente.
Pianta

cui rami s'inclinano verso terra.

Vedi Ma-

linconia.

Bevitore.
Spugna, simbolo proverbiale comunissimo.

Bhadracali.
Moglie o

figlia

Bhavani.

Il

gigante

Brahma

gli

Siva. Si confonde spesso con


Darida aveva fatto per dodici
anni penitenza in onore di Brahma, e in ricompensa
ricevette da questo Dio un libro e alcuni braccialetti.

quali
ze,

ciso

in poi

di

pure alcune preghiere, con le


aumentare unmensamente le sue fordiede il privilegio di non poter essere ucinsegn

poteva
gli

ferito

da alcuno.

che solo

d Isvara (Siva), e
mata Sorga che gli

questi

nel

quali

era

gigmte credette d'allora

tosto

giorno appresso

mand una femmina

tagli la

che apparente, avendone


delle

Il

suoi degni emuli fossero gli Dei. Sfi-

testa,

egli

sostituita

esso

sfid

altre

alla

la

chia-

quale non era

molto

simili,

tagliata.

una

Perci

nuovamente Isvara,

il

quale

gli

154

contro cinque donne sante che


altre Iteste (immaginarie, e il

mand

tagliarono cinque

gli

di

Isvara deliberava con Visingolare forza uscente


una
tratto
sn, quando a un
Isvara, gli usc dalla
in
pass
questi
di
corpo
dal
femmina gifronte per l'occhio e si trasform in una
- PaPetracari
o
BhadracaU
gantesca che chiamasi
le teste
Sette volte in sette giorni ella abbatt

seguente rinnov la sfida.

goda.

del gigante Darida,


trionfare di

Per

lui

ma non
ricorse

colp

mai

all'astuzia,

la testa reale.
lo

priv del

ricevuti da Brahma,
libro e dei braccialetti che aveva
Suo padre l'ace finalmente gli tagli la vera testa.
gli fece procolse freddamente al suo ritorno ed essa
riconciliarsi con
per
Isvara,
collera.
sua
vare tutta la
Kuetradiede due giovani serve, Virapatra e
lei,

le

viaggiare senza
e un vascello su cui poteva
essa soggiorn fra
quale
del
grazia
in
veduta,
essere
qualche tempo nel
gli uomini. Poi essa dimor per
mezzo trionf di
questo
con
e
scimmia,
corpo di una
spos un mortale, ma
tutti i suoi nemici. Pi tardi
cuela,

E' rappresentata con otto facce e seocchi rotondi e denti


dici mani nerissime, con grandi
Porta a ciascuna
cinghiale.
di
zanne
alle
somiglianti
rest

vergine.

intorno al
orecchia un elefante, e serpenti attorcigliati
sciabola,
una
tridente,
un
corpo. Porta una spada,

un

giavellotto,

una picca, una scimmia con

la

tskara

o ruota mistica.

Bharava. Vedi

Siva.

Bla.
Greci ne
Parola greca che significa violenza. I
padre lo
avevano fatto una divinit, cui davano per
Stige e Pallade per madre.

155

(San).

Biagio

Vescovo. Martire, prima di decollarlo gli laceiarono le costole con pettini di ferro, per questo i cardatori lo presero p>er

Como

sa.

loro patrono.

il

Cefo. Chie-

d'avorio con finimenti d'argento, chiamato

dai francesi olifant, che portavasi al collo, e serviva

come strumento da
spina di pesce,

fiato.

che

Fanciullo soffocato da una

Santo salv. Papero.

il

Pettini

ferro.

di

Bianco.
I

Traci,
dagli

fausti

che furono i primi a distinguere i giorni


infausti, segnavano i primi con pietre

biamche e
secondi ccm pietre nere. Da ci derivarono presso i Greci e i Romani varie frasi relative
li giorni
dell'anno, e quel modo di dire dies albo sii

gnanda

lapillo,

che

allontanandosi dal vero

nostri,

in fare un segno
Girci
con un carbone bianco. Presso gli Egiziani,
e
Romani, i sacerdoti eremo vestiti di bianco; come
lo erano, secondo Virgilio, anche
buoni poeti, gli
uomini d'ingegno. Le donne, che avevano sempre
p>ortato il lutto in abito nero al f>ari degli uomini presso i Greci e i Romami, sotto gli imp)eratori, cambia
reno quest'uso, e le vedove lo portarono in abito
bianco, con bende egualmente bianche; per mostrare
la loro purit e candidezza verso il marito. Coloro
che in Roma aspiravuio alla magistratura portavano

e dal

p>ossibile,

hanno trasformato

toghe bicinche, perci


volta

il

capitani

bicuico

e dei

si

chiamavano candidati.

era p>erfino
re,

come

Quantunque

lo

il

fu

carattere

poi

il

distintivo

Una
dei

colore porpora.

bianco sia simbolo principale dell'inil


nocenza e della semplicit, alcuni lo vollero secrio
di biasimo, perch
Giudei vestirono di qxiesto CQi

156

maggior biasimo e scorno. Tito Livio


un esercito di Sanniti, il quale era
era
fregiato con una linea bianca, per mostrare che

lore Cristo per

fa menzione di

un

esercito di soldati nuovi, cio senza gloria; e Virchiama scudo senza gloria di colui che aveva

gilio

lo

scudo bianco; perch era usanza dei valorosi casopra

scrivere

pitani di

gli

scudi

loro fatti

gloriosi

bianco segno di allegrezantichi usavano vestirsi


gli
za, perch nei banchetti
cattolica dopo la riChiesa
la
Q)s
colore.
di questo
in

Altri vollero

guerra.

il

surrezione di Cristo tutta trionfante

co; e

dopo

angeli

gli

veste di bian-

si

la risurrezione, in segno di

al-

mostrano in una veste bianchissima. VeCheruCastit


Battesimo
di ApastoU
GiuCristo
Ges
Fede
Eucarestia
bini
Legge vecchia e legge nuova
Innocenza
stizia
legrezza,

si

Maria

Vergine

Martirio

Purezza

Tri-

Verginit.

nit

Biancospino.
volgare del cratego bianco. I Romani portavano nei matrimoni delle torce di biancospino, perch credevasi che quest'arboscello avesse la propriemolivo se
t di allontanare i malefizi. Per lo stesso

Nome

ne attaccavano alcuni rami


dove dormivano i bambini
Speranza.
dea

alle

delle

finestre

appena

nati.

camere

Vedi Car-

Biasimo.
Lancia, con

la

punta a foggia

di

freccia,

secondo

alcuni.

Bibieisia e

Da

Edesia.

bibere, bevere,

banchetti di

da edere, mangiare. Dee

Roma. L'una

presiedeva

ai

dei

liquori che

si

bevevano

l'altra

conviti,

presiedeva

al

ed era detta anche Potino ;

mangiare.

Cauno.

Bibli e

Figli di

Mileto e della ninfa Cianca.

La

giovane

avendo concepito una colpevole passione per

Bibli

suo

nei

157

fratello,

l'obblig

cercare lontano

da

essa

il

la

che non poteva avere nella casa paterna.


ne and lungo tempo inutilmente in traccia, e
infine in un bosco, dove a forza di piansi ferm
gere fu convertita in fonte inesauribile, che da essa

tranquillit

Bibli

nome.

prese

Bicipite

(che ha due

teste).

Vedi Ciano.

Biel.

Dio della
ni.

ascie

Dio

foresta Ercinia presso gli uitichi Sasso-

falegneoni

portavano

da benedire. Presso
della

vegetazione,

ai

sacerdoti

suoi

protettore

delle

le

loro

Biel era

Scandinavi,

gli

il

foreste.

Bietola. Vedi Barbabietola.

Biforme.
Soprannome dato

Bacco, perch rappresenta vasi


ora con barba, ora senza; ossia perch il vino, quando se ne beve pi del
solito, rende gaio o tristo secondo il naturale.
ora

giovuie,

era

Bifronte.
Che ha due

vecchio,

fronti.

Soprannome specialmente

di

Giano, il quale era rappresentato dagli antichi con


due facce, p>erch si supponeva che guardasse avanti
e indietro, p>er mostrare ch'egli aveva la conoscenza
del
le

passato e dell'avvenire.
loro

monete una

testa di

Gli Ateniesi posero


'

donna

sul-

unita a quella di

Cecrope, ch'essi riguardavano quale istitutore del matrimonio, e quest'emblema dissero bifronte.

158

Bifrost.

Parola celtica che significa arcobaleno, ed un


ponte che va dalla terra al cielo, secondo la mitologia scandinava. Esso oltremodo solido e costrutto
con maggior arte che qualsiasi opera del mondo; ina

malgrado la sua
gli di Muspele,

solidit

geni

quando

verr spezzato

malvagi,

attraversati

fi-

gran

fiumi d'inferno, passeranno su questo ponte a cavallo.

ponte di fuoco,

Il

il

quale

si

vede

rosso del-

nel

l'arcobaleno.

Biga.
Carro
Romani.

tirato

Le

da due cavaUi, pi
con

statue

bighe

le

uso presso

in

furono

la

prima

volta erette agli Dei, e in seguito ai vincitori dei giochi

greci.

statue

La

in

Sotto
bighe

imperatori romani

gli

uomini

agli

biga era uno degH emblemi della

Carro.

Bilancia.
bio

{San)

Temi

Giustizia

della

patria.

vittoria.

Mercante

Vedi Aesculanus

Equit

decretarono

si

benemeriti

Astrea

Vedi

Dub

Michele

Zodiaco.

Bimo.
Lettera

simbolica.

Vedi Battesimo.

Bindzourou.
Dio giapponese
Bipenne.
Scure a due

della medicina.

tagli.

Vedi Punizione

severa.

Bisaccia.
tro

Specie di sacco di pelle concia, che portavasi diedorso, passando le braccia p>er due cinghie di
il

cuoio che lo sostengono.


cose terrene.

Vedi Preoccupazione

delle


Bisognoso
Cranchio

159

d'altrui aiuto.
Geroglifico egiziano di persona

e pinna.

provvedere

incapace

di

consiglio

o l'aiuto degli

propri

ai

altri;

granchio nascondendosi nelle

senza

bisogni,

p>erch

che

volevasi

il
il

che

valve della pinna,

fame, quando vede i pesciolini acla quale chiudendo le valve

tiene

aperte per

corsi,

sollecita la pinna,

trova di che alimentarsi, e ci con l'aiuto altrui, sen-

za di questo, secondo Aristotile,


fame.

pinna morirebbe

la

di

Bito.

Ente
quali

chimerico,

immaginato

dai

Valentiniani,

riguardavano come principio della loro ge-

lo

nerazione.

Bitone

Due

e Cleobi.

Argo. Non trovandosi buoi per


ro della loro madre, si posero essi stessi
none

Giu-

giovani, Bgli di Cidippe, sacerdotessa di

in

tirare

sotto

il

il

car-

giogo

e lo tirarono quaranta stadi fino al tempio, fra le acsi


rallegrava con
Questa preg la Dea
che li ricompensasse col pi bel dono che p>otesse essere concesso a un mortale; donde avvenne che i gio-

clcimazioni

della

moltitudine,

madre dell'amore

la

vcuii,

coricatisi

per

dei

la

che

figli.

stanchezza

presso

il

tempio,

non si svegliarono pi; ci che fu riguardato come


una prova che la mrote il pi felice avvenimento
F>er

l'uomo.

Blito.

Pianta
frtigola.

dai

frutti

insipidi

Vedi Sciocco

che

somigliano

ima

Stolto.

Boa.
Secondo"

gli

antichi,

questo serpente grosso, soleva


tener

dietro

vacche.

160

armenti per succhiare

agli

delle

latte

il

Vedi Africa.

Boarmia.
Soprannome che

Beozi diedero a Minerva, per

aver insegnato agli uomini l'arte di aggiogare

buoi

e di valersene nei lavori agricoli.

Bocca. Vedi Verecondia.


Boccale. Vedi Bacco.

Bolla.

Ornamento

in forma di palla, o
romani portavano appeso

fanciulli dei

deva

era d'oro,

sul petto;

portavano

cittadini

lo

vano

pretesta

la

di

ma

figli

al collo e scen-

dei liberti e dei

All'et

cuoio.

che

cuore,

di

cui lascia-

in

(toga bianca orlata di porpora) per

virile, essi cessavano di portare la


sospendevano al collo dei Lari, cui la
Veconsacravano. Vedi Rimedio contro l'invidia

prendere

la

la

bolla,

toga

rit.

Bolla.
Specie di
dei

atti

sigillo

papi,

di

metallo che

imperatori

degli

si

dei

appendeva

agli

Vedi

principi.

Antichit.

Bolla di sapone. Vedi

Fragilit

umagia.

Bona Dea.
romana, sorella, moglie o figlia di Fauchiamata anch'essa Fauna o Fatua, come divina-

Divinit
no,

trice.

Dea

culto

era

rinomata per castit e profezia, e


esclusivamente alle donne.

affidato

santuario era una grotta nel monte Aventino.


festa

celebravasi

ogni

anno

il

giorno

nella casa del console o pretore;

vano luogo

di notte,

e le

"
1

di

il

suo

Il

suo

La

sua

maggio

cerimonie ave-

ed erano eseguite da Vestali,


le

donne soltanto

casa, e anche

un

coperti di

era

in

Durante

esse.

lecito

metter

la

so-

piede nella

non erano tollerati se non


E* noto che P. Clodio profan in

loro ritratti

velo.

occasione

tal

uomo

nessun

per so-

condizione,

nobilissima

potevano prender parte

lito,

lennit

di

di

161

sacre cerimonie, entrando nella casa

le

Cesare travestito da donna. Le. donne che celebra-

vano

da

stenendosi

mercio con

varie

vi

cose,

si

dalle

dovevano preparare ada ogni com-

sf>ecialmente

La

uomini.

gli

ornata

era

tore

Fauna,

festa di

la

console o
come un tempio,

casa del

Vestali,

e frondi di ogni albero, tranne

fiori

del suo significato erotico.

Dea

La

il

coi

mirto, a cagione

testa della statua della

veniva coronata di pampani, e un serpente

condava

pre-

cir-

Quantunque nessuna donna podel vino, eravi in mezzo alla stan-

suoi piedi.

tesse portare

con s

za un vaso pieno di vino, con che le donne facevano


le loro libazioni, ma quel vino per chiamavasi latte,
e mellarium

il

vaso che

vino non

veniva

Dea

di

questa

re

consistesse

vario colore,

davmo

lo

principio

tranne
alle

il

loro

Dicesi

che

nero.

In

seguito

era

donne

le

danze bacchiche e a be-

La Dea

che ne abbia dato loro esempio, poich


tre

il

il

sacrifizio

nell'immolazione di galline

vino per esse preparato.

il

modo che

conteneva, in

pronunciato.

ancora sulla terra, che

si

stessa

credesi

dicesi,

ubriacasse,

menper-

Fauno l'uccise con un bastone di mirto, sublimandola poi alla condizione di Dea. Fauna veniva
anche considerata come una Dea dotata di facolt
sanatrice, come la indica il serpente attorcigliato ai
ci

suoi piedi.
1

O. Ronchetti.

162

Bonifacio.

Fontana. Grappolo d uva. Libro


Vescovo.
Spada.
traversato da una spada.

at-

Bont.
coonorata dai Romani. Rappresentasi
ruta. Le sta apdi
coronata
e
d'oro
perta d'un velo
petto per nutrire
il
presso un pellicano che si apre
che cresce sulla
albero
giovane
propri piccoli, e un

Divinit

sponda

di

un

ruscello.

Rosa,

colore.

Ruta, pian-

ta benefica.

Bop.

Vedi Odino.

Bordone.

nel mebastone che portavano i pellegrini


cingevaSanta
Terra
dio evo. Quando ritornavano da
significare che erano
no il bastone d'una palma, per
di questa pianta.
fecondi
cos
luoghi,
stati in quei
Francesco
Concordia
Vedi Alessio (Santi
(San) -Maggiore
il
Giacomo
Saverio (San)
T^t^^a {Santa).
Rocco (San)
Pellegrinaggio

Era

il

Borea. Vedi

Venti.

Borkani.

Nome

.....

di

di divmita adorale dai


sono
le principali di cu.
bakyamuni, .\-

un gran numero

Calmucchi e dai Boretti.


Teugin Borkan. il creatore supremo,
Ordara e OUangotocobida o Abiduba. Grulekkan,
classi, cio in buodue
in
dividono
si
na I Borkani
con un
rappresentali
uni sono
ni e m malefici. GH
masorridenti, e gli altri, cio
aspetto piacevole e

orribile,
mostruosa, con una bocca
lefici, con forma
sopra
seduti
vedono
Si
e con occhi fieri e minacciosi.
scettro e daluno
parte
una
da
mano
stuoie con in
GH idoli sono d ordinano d.
l'altra un campanello.

163

rame, vuoti e indorati a fuoco, e di un'altezza di


a 5 metri. I piedestalli su cui posano contengono ciascuno un piccolo cilindro fatto con le ceneri dei santi,
nel corpo dei quali passato il borkano che ti
I

Vi sono anche

adora.

inunagini di borkani disegnate

tanto sulla carta chinese, quanto su piccoli

dipinte,

brani di stoffa.

Borrana.
Pianta a foglie rugose e

di

irte

peli.

Vedi Bur^

bonza.

Borsa.
Sacchetto destinato per lo pi a tenere
e

n'

chiudevtisi

laide

na
na

danaro.

il

Era comunemente di cuoio,


stringendola con corregge. Vedi Ade-

Antichissimo

l'uso.

(Sanf)

Elisabetta

Avarizia
d^ Ungheria

di Cusa
{Santa)
Giuda
Lorenzo (San)
Matteo (San)
co
Mercurio
Niccola (San)

Carit
(Santa)

ElemosiGiovan-

Mercante

ULiberalit

ric-

Priapo

sura.

Borzacchio. Vedi Bozzacchio.

Bosso

o Bossolo.

Pianta
soggetto

cui

il

legno,

screpolarsi,

Vedi Fermezza

quando
ne

viene

per

raccogliere

intaccato

usato per lo pi dai cie-

l'elemosina.

Vedi Carit

lemosina.

Botte. Vedi

dal tarlo.

Stoicismo.

Bossolo o Bussolotto.
Vaso di latta o di legno
chi

ben secco, non va

Dailfoku

Libidine.

Bottone d'oro. Vedi Ranuncolo

acre.

E-

164

Bozzacchio.
Susina gonfia e inutile, non venuta a maturit,
perch guastata dagli insetti. Vedi Bastardo.

Bpaocio (Quattro) Vedi Quanon


Braccio tagliato. Vedi Adriano
Braciere d'incensi. Vedi Aprile

Quenavadi

{Sani').

Asia.

Brahma.
quale creadell'India, ritenuto primitivamente

Dio
tore del

mondo,

Dei

degli

e di tutti gli esseri.

Nella

Brahma forforma attuale della religione degli Ind,


sostenitore) e con bie
conservatore
(il
ma con Visn
triade degli Dei principali presva

(il

distruttore)

la

quattro facce e
Ind. Viene rappresentato con
manoscritto che
libro
un
mani
quattro
tenente nelle
vaso da tener acqu>.
contiene una parte dei Veda, un
seduto su
sacrifizi.
un rosario e un cucchiaio da
oche.
od
cigni
quattro
da
sorretto
so

gli

un loto,
Brevit della vita.
Palmo della mano.

di

corso
il
I Greci paragonavano
palmo, cio una corta misura esimbolo preso nel meguale a quattro dita. Spanna,
palmo.
desimo senso del

umana

della vita

al

Briareo.
Gigante
Figlio del Cielo e della Terra.

con cen-

opponevano, a Giove cinquanta spato mani,


cinquanta teste e altretde e cinquanta scudi, e con
fiamme. Briareo m eiemandava
tante bocche da cui
parte nella guena
Prese
Egeone.
chiamato
era
lo
dapprima sotto
oppresso
contro gli Dei, e
le quali

dei Titani

che

vogliono
monte Etna, ne fu poi liberato. Altri
precipito nel mare;
Nettuno, dopo averlo vinto, lo

il

ma

pacificatosi poi

con

esso,

lo

pose

tra

le

divinit

165

inarine e gli diede in moglie la propria figlia Cinipolia.

Omero racconta che Giunone, Nettuno e Minerva


avendo cospirato contro Giove, Briareo, pregato da
Teti, sal nel cielo e s'assise accanto al padre degli
congiurati, presi
Dei con aspetto cos terribile, che
da spavento, abbandonarono l'impresa. Giove lo ricompen eleggendolo a sua guardia con Gige e Cotto.
i

Vedi Redini.

Briglia.

Brigoso. Vedi

Britomarte.
Dal cretese
la

p>er

figlia

di

Giove

e di

Bella

vergine.

dolce, e marlis,

britus,

Ninfa di Creta,
sionata

Litigioso.

Carme, appas-

caccia, dicesi inventasse le

reti,

e per-

Alhanno preteso che questo soprannome le fosse


dato per essersi questa Ninfa nascosta fra le reti da

ci fu

soprannominata Ditlina

(da dilftuon,

rete).

cuni

pescatore
di

lei

si

sottrarsi

p>er

assicuit

alle

Minosse, che

di

era innamorato.

Briza.
agitano al minimo
Frivolezza.
Vedi Agitazione
Brocca. Vedi Elisabetta d'Ungheria {Santa).
I

di

fior

di questa pianta

:si

vento.

Bronte.
Famoso

soffio

ciclope, figlio del Cielo e della Terra.

nio del tuono

personificato.

Fabbricava

Ge-

fulmini

di

Giove, e faceva uno spaventevole fracasso battendo


sull'incudine

compagni.

con

Sterope e

Uno

Piracmone,

ciclopi

suoi

dei quattro cavalli del Sole.

Broteo.
Figlio

da

tutti

di

Vulcano

beffeggiato

nel fuoco del

per

di
la

monte Etna.

Minerva,

che vedendosi

sua bruttezza,

si

gett

166

Bruco,

Insetto

che

si

trasfonna

in

^
Vedi Corpo
, ,

farfalla.

,.

umano.

Bruno (San).

CataMco.
Fondatore dell'ordine dei Certosini.
ciufh di
due
in
terminano
Crocefisso, le cui braccia
foglie

frutti

spera nei

d'olivo;

terreni

pi

allusione

sterili.

S.

all'olivo

pro-

che

Bruno fond

suo

Dito sulle labbra,


convento nella solitudine desolata.
dai certoosservato
rigorosamente
simbolo del silenzio
del suo ordine. Maregole
delle
Libro
sini. Fontana.
volge le spalle;
riccamente adornata, alla quale
trona

mondo, e l esclusione delper indicare la sua fuga dal


Mitra ai piedi, perche
convento.
suo
le donne dal
Olivo, ramo
la dignit arcivescovile
il santo rifiut
Palma. Pastorale, posto a, suoi

forma

di crocefisso.

Stelle

ai-

1
mitra.
per lo stesso motivo della
intorno alla testa del bantu,
figurano
stelle
sei
volta
morto.
una settima sul petto. Testa di

piedi,

Bruttura delle ricchezze.


Pavone con la coda dritta e

spiegata, e

un piede

al-

Boccaccio, siccome il pazato e steso; perch, dice


altera
che grida, cos il ricco con

vone un uccello
pavone abita sopra i tetti,
voce si vanta; e siccome il
cos,
alti luoghi degh edihci,
e sempre sale sopra i pi
essendonon
e
prominenze,
le
ricco cerca sempre
il
di
inoltre il pavone e ornato
gliele date le usurpa:
trae
si
maniera
di
e
diletta di lode,
si
belle penne,

che rivolge m giro 1 occh.ua vagheggiare se stesso,


parti di dietro piene di lezle
nude
lascia
ta coda, e

zo
chi

Dal che
le

vesti

ci

vengono

d'oro,

significate la

la vanagloria,

la

porpora d^i ricsuperba pompa.

167

e le orecchie inchinate alle adulazioni;

onde bene ne

nasce che la lordura loro, che altrimenti forse sarebbe


stata nascosta, si scopre, e sotto quello splendore appare un cuor misero, cruciato da ansiosi pensieri; la

dappocaggine,

pazzia, l'inerzia dei costumi,

la

dei vizi, e molte volte

cizie

spor-

le

corpi fradici dal lezzo.

B,ubbula. Vedi Upupa.

Buccina.
Conchiglia che serviva da tromba

Vedi

ai Tritoni.

Tritone.

Bue.
A.

I Fenici, per essere il bue necessario all'uomo,


chiamarono con la prima lettera dell'alfabeto, pei
significare che deve essere considerato il primo e il

lo

pi importante degli animali, p>erch, preso


terra,

che somministra

all'uomo.

gli

alimenti

come

smi-

questa la prima

bolo della produzione della

Vedi Agricol-

Lavoro Luca

Mansuetudine Moneta
Lucia

dopo
Pazienza

Tommaso d'Aquino

tura

Ebreo
Carro tiralo da buoi
Francesco d'Assise {San)
{Sant')

Apostoli

Eustachio

{San)

Italia

Giustizia

{Santa)

Quiete

Teschio di

la fatica

Sconvenienza
{San)

bue.

Vittoria.

Bue con

ia testa di leone.

Vedi Terra

fruttifera.

lingua.

Specie di

Bugia. Vedi Menzogna.

Buglossa.
Dal greco
borragine coi

bous,
fiori

bue,

azzurri.

Bulbo. Vedi Nozze.

glssa,

Vedi Menzogna.

168

e Buleo.
Soprannome di Minerva,

Bulea

credevano presiedere

si

consiglio.

Le

statue

loro

di

alle
si

consiglio dei Cinquecento in

Vesta e

di Giove, che

deliberazioni e

al

buon

trovavano nella sala del


Atene, ed erano da que-

adorati all'entrare della sala, per supplicarli di sa-

sti

vie ispirazioni.

Bulino.
Strumento

di

cui

si

servono

incisori.

gli

Vedi

In-

cisione.

Buona fortuna. Vedi


Buon augurio.

Fortuna.

Asino, che fu pronostico di


il

vittoria

quale, in procinto d'attaccare

contrato un

nome,

loro

il

uomo che conduceva un


che

seppe

(fortuna), e l'asino

l'uomo

Niche

si

(vittoria).

presso Fannia, vedendo un asino,

per Angusto,

nemico, avendo

il

asino; chiesto

in11

chiamava Tiche
Mario trovandosi
quale,

ragliando

fortemente e coirendo, entr in casa sua, prese questo avvenimento come augurio che sarebbe stato vittorioso se combatteva per mare. Inoltre era di buon
augurio se una persona ammalata avesse visto un asino che, caduto a terra, si alzasse da se stesso, ci
che era indizio che l'ammalato si sarebbe rimesso in
salute. Colomba. Venere mand a Enea due colom-

Cesare le colombe
in segno di buon augurio.
furono di buon augurio, quando fecero il loro nido
su una palma nel luogo che egli scelse per piantare

be

l'accampamento,

dove fece

rispettando quella col

no

in

cui

un'aquila

atterrare

tutte

nido delle colombe.

le pahne
Nel gior-

nacque Diadumeniano, figlio di Macrino,


un colombino, ponendolo nella
gli port

che fu preso

culla; ci

169

segno

co;Tie

(in

da

fanciullo

che doveva essere fatto imperatore. Gli indovini pre-

ad Alessamdro Severo che sarebbe imperatoin cui nacque, una vecchierella


don a sua madre delle colombe.
dissero
re,

perch nel giorno

Buon evento.
Uno degli Dei

Censenti dei Romani, la cui statua

figurava nel Campidoglio accanto a quella della

Do-

na Fortuna, sua sposa, o, secondo altri, sua sorella.


Rappresentavasi sotto l'aspetto di un giovane nudo,
ritto

piedi e tenente in

in

spighe, o la cornucopia,

mano un papavero

e nell'cdtra

Buona Dea. Vedi Bona


Buona notizia.

e delle

una tazza.

Dea.

Iride pratense.

Buona

volont.

Due donne

in

piedi

che

si

tocccuio

la

mano

si-

nistra.

Buona volont ostacolata dal dubbio.


Fumo perch, se la buona volont non
;

sorretta

da buoni consigli, a nulla riuscirebbe di buono; comt


il
fumo riesce senza utilit, se non accompagnato, o
illuminato,

Buone

dal fuoco.

parole.

Donna che
legoria

di

versa l'acqua da un olla all'altra: aluna persona che suggerisce buoni consigli.

Burbanza.
Borrana.

BusiiM.
Tiranno,

figlio

di

Nettuno, e gigante mostruoso,

quale uccideva sull'altare degli

Dei

tutti

i)

forestieri.

170

che per disgrazia fossero capitati


sacrificato

prendere da

con

sua clava

la

condotto

Busiri,

del sacrificio, rotti

Ercole, lasciatosi

all'altare,

al

momento

con cui era legato, massacr

lacci
servi

Avrebbe

Egitto.

in

Ma

suo padre.

lo stesso

il

tiranno.

Bussolotto. Vedi Bossolo.

Butomo.
Pianta chiamata volgarmente giunco
dei fossi.

Vedi Condiscendenza

agio

fiorito,

Flessibilit.

c.
e. Nelle tabelle dei tribunali romani

Condemno,

di

infausto

come

tristo,

era

lo

chicima Ci-

segno

il

cerone.

Cabir!.
Sacerdoti ed eroi deificati, venerati dai pagani co-

me

autori

umana.

della
misteri

reHgi)0De

pi

fondatori

rinomati

in

della

onore dei

razza
Cabiri

erano quelli celebrati nella Somatracia; e


cxii riti
si celebravano nel
buio dellla notte e con la segretezza pi profonda. I candidati, per l'iniziazione a
i

questi
stit

riti,

dopo

e silenzio,

le

dovute prove

di

astinenza,

ca-

venivano purificati con acqua e san-

gue; sacrificavano quindi un toro o un montone e


bevevano a due fontane, l'una chiamata Lete (oblio)
e

iKaltra

ro la
te

le

Mnemosine

(memoria),

affinch

perdesse-

memoria del passalo e potessero tenere a mennuove istruzioni. Venivano poi trcisportati in

un'oscura torre o caverna, dove

le

loro orecchie era-

no assordate dai suoni pi spaventevoli, come

scro-

I7i

d'acqua, muggiti di tuono, strida formidabili, men-

sci

tre

tenebre venivano alternativamente interrotte da

le

che lasciavano vedere i fantasmi pi orribili


con un cadavere esjwsto sopra una bara. Riempiti cos di terrore, erano fatti passare improvvisamente ad
altre scene; luce e allegra musica succedevano alla
lampi

e ai suoni spaventosi,

oscurit
e

il

tempio risuonava di

ciavano

il

dottrine recondite e

le

cadavere rrsuscitava
Allora

voci.

lieti

riti

si

comin-'

segreti, e l'iniziato

era posto su un trono risplendente, ornalo di una fascia

porpora e coronato d'olivo.

di

nivano con danze e orgie,


stico

in

Le cerimonie

cui s'introduceva

il

fi-

mi-

fallo.

Caccia.
Animali:

Cane. Civetta imbrigliata. Falco, famo-

so nel

medio evo per

Lacci

Reti.

la

caccia. Lepre.

Diversi.

Cacciatore.

Uomo

con la testa nuda, e il resto ves to, che feCacciatore di nobili.


un orso con uno spiede.
Uomo che segue tre cani che insieme corrono contra-

risce

riamente.

Cacciatore di principi.

Due

uomini che

conducono due cani a guinzaglio.

Caco.
Faunoso ladrone,

figlio

di Vulcaiio,

l'Aventino, e terrore di tutto

il

abitatore del-

paese circostante. Era

un gigante mostruoso, vomitava fuoco e abitava una


profonda caverna, alla cui entrata stavano appese le
teste e le braccia di coloro che aveva uccisi. Questa
caverna

scondeva

chiudeva con un sasso che venti paia di


avrebbero potuto smuovere. Quivi egli nafurti, nei quali era famoso. Passando Er-

egli

buoi non
i

172

cole in Italia cogli armenti

tolti

a Gerione,

Caco

gli

rub alcune vacche, e per nasconderne

le

tracce,

le

Ma

le

vacche

lo

trascin per la

coda nella spelonca.

tradirono coi loro muggiti; allora Ercole l'affront e

con

l'uccise

la

sua clava.

Cacodemone.
*

Genio malefico, spirito delle tenebre, che nella credenza dell'antichit e del medio evo, si attaccava a
ciascun uomo, e cercava di trascinarlo al male. Gli
astrologi danno questo nome alla dodicesima casa del
cielo,

ricavandone

essi pronostici

Cacto. Vedi Fiore

Cadavere. Vedi

di disgrazia.

d cacto.

Beatrice

{Santa)

Sommissione.

Cadmo.
Figlio di Agenore, re fenicio, e di Telefassa e frad'Europa, Fenice e CiHce. Quando Europa fu

tello

rapita

da Giove a Creta. Agenore mand

cerca della sorella


di essa.

Riuscite

vane

tutte

and a consultare l'oracolo


din di

il

figlio

in

con ordine di non ritornare senza


le

sue ricerche,

di Delfo,

cessare la ricerca della

il

sorella,

quale

ma

Cadmo
gli

or-

seguisse

egli avrebbe incontrato, e dove essa


sarebbe caduta spossata, ivi fondasse una citt. Cadmo, trovata la vacca indicatagli e seguitala, dove si
ferm, ivi fond la citt detta Cadmea, che pi taidi

una vacca che

divenne l'acropoli di Tebe. Volendo sacrificare qui


la vacca a Giove, mand alcune persone a prendere
acqua alla vicina fontana di Marte, custodita da un
drago, figlio di questo Do, il quale le uccise. Cadmo
a sua volta uccise

il

drago, e semin, per consiglio di

Minerva, suoi denti, dai quali nacquero uomini armache si uccisero fra loro, eccetto cinque. Echione,
ti,
i

173

Udeo, Ctcmio, Iperenore


leggenda tebana, furono
d'aver

nizione

ucciso

e Peloro,

Marte

gli

perdon, e

diede

gli

vano

grandissime

soffrire

Armonia

riamente con

mati

draghi,

in

Illiria,

Campi

costretto

ma quando
esili

si

e in ultimo,

furono da Giove

entrambi

nell'eterna vita dei

fu

Elisi.

sap-

suoi p>osteri dove-

disgrazie,

in

la

moglie Armonia.

in

regn molto tempo su Tebe;

dall'oracolo che consult, che

ide

secondo

Passato questo tempo.

a servnre per otto anni Marte.

Cadmo

Cadmo

drago,

il

quali,

antenati dei Tebani. In pu-

gli

La

storia di

volontatrasfo.'-

ammessi

Cadmo

pare simboleggiare l'immigrazione di una colonia fenicia o egiziana in Grecia,

fabeto,

l'arte

di

trasportando in queste

esplorare

Bacco. In un vaso greco


to

di

lui sta

scagliare

Cadmo

una pietra

Minerva che

dirige

miniere

le

l'al-

culto di

mentre dietro

suoi colpi, e davanti

nuova

figura che personifica la

il

raffigurato in at-

drago,

sul

citt

una

che deve essere

fondata.

Caduceo.
Dal
keion,

latino

caduceum,

stone che portavano


tori

in

corruzione dal greco Jfru'

oggetto appartenente a un eroe.

tempo

gli

Mazza

o ba-

antichi araldi e gli ambascia-

di guerra.

Esso non era

in origine altro

che un ramo di lauro o di olivo guemito di due


scie

due

serpenti,

nastri

trando due
fra loro

la

di

lana, che poi

stri-

poeti convertirono in

raccontando che Mercurio un d inconche combattevano insieme, gett


sua verga per separarli, alla quale i serserp>enti

penti attorcigliati

si

avvolsero placidaunente, e

giorno furono adottati quale simbolo di pace.

duceo Mercurio aggiunse

le

alette,

da quel

Al

ca-

essendo Dio della

- Commer

Eloquenza
Forza
Mercurio Mitra Pace Po

eloquenza. Vedi

cio

licit

174

Baiavi

Accademia

dalla

vinta

pubblica

Generazione

Fe-

Felicit

Concordia

sapienza

Prosperit.

tenza e forza del fato

Cagna. Vedi Lamia.


Calai e Zete.
Figli di Borea o Aquilone

Fecero

Orizia.

il

le
viaggio di Colchide cogli Argonauti, e sciacciarono
spalle
le
avessero
che
Dicono
Tracia.

Arpie dalla

coperte di scaglie d'oro, le


ghi cadenti sul collo.

ali ai

piedi, e

Matteo

Calamaio. Vedi Clio


Calamita. Vedi Forza

capelli lun-

{San).

Potenza.

Calasrrit.

Dal

latino

calamitas,

tempesta,
latino

te gli steli di frumento,


Sventura, specialmente pubblica.
in

a terra, fuoco,
Bibbia, preso per

tate

che,
le

grandine rompencalamus, canna.

Canne

secondo

nella
^

molestie

rotte, get-

teologi,

le

calamit

che

dell'uomo; secondo l'interpretaprovino


Tu con il fuozione dei seguenti versetti dei Salmi
e: Sial'argento,
esamina
si
come
co ci esaminasti, si
la

fortezza

:^

mo

passati per

il

fuoco e l'acqua.

Calato.

Dal

latino

calathus,

ordinario era un paniere

cestello,

di

Nel senso

paniere.

giunchi, e di

vimmi.

in

lana: quasi cilindricui le donne riponevano la loro


alto, largamente dilatato.
in
era,
esso
base,
alla
co
dei paPer analogia, s diede il medesimo nome a
fiori, frutmettevano
si
dove
simile,
nieri di forma
i

ta,

ecc.

Proserpina. lo port

in

testa,

ed era consa-

175

Vedi Arti

crato specialmente a Minerva.

Canestro

Minerva

del disegno

Proserpina.

Calcedonia.
cui nome deriva da una citil
Mmore. Vedi Misericordia.
Giovarmi EvanCaldaia. Vedi Cecilia {Santa)

Variet di agata
dell'Asia

(San).

gelista

Calendula.
Pianta comunissima, che ingombra talvolta la colsi dice che comunichi

tura e nuoce molto alle biade, e


il

suo odore

vino fatto dei vigneti

al

abbondanza. Vedi Angoscia


Pene.
Inquietudine
in

Calendula
fiori

tino,

cui

cresca

pF^j viale.

aprono che al matchiudono assai preminaccia un temporale. Vedi Pre-

di questa pianta

quando

non

si

fa bel tempo, e

tanto pi se

sto,

in

Disperazione

si

sagio.

Calice.

Vaso che
sacordote adopera nella messa. Nella
il
nome di calice si adopera in senso figuil

Bibbia
rato

anche

eredit o parte di ciascuno;

significa

che Iddio

le afflizioni

pra tutto indica

dolori

manda

ineffabili

Redentore. Bonifacio richiesto


se lecito offrire

i!

sacrifizio in

della passione del

un concilio se fosvasi di legno (come usain

vasi nella p>overt dei tempi apostolici),

volta

aurei sacerdoti

usavano

contrario, sacerdoti di
di

Afflizione

Eucarestia

calici di

risp>ose:

(San)

delle

(Santa)

Marche

Marcello

Una

legno; ora al

legno usano calici d'oro.

Barbara

Giacomo

vanni Evangelista

significa

uomini o so-

a^li

Ve-

Chiesa
(San)
Gio{San)

Pas-

sione di Cristo

176

Penitenza

Prete

Supplizio

capitale.

Calidcne.
mitoForesta nei dintorni dell'Etolia, celebre nella
cinghiale mostruoso ucciso da Mfcil

logia greca per

leagro.

Cai ipso.
Figlia di

Abitava nella selvosa isola di


nell'alto Oceano, dove ricevette fa-

Atlante.

Ogigia, situata
temvorevolmente Ulisse, sulla quale fu gettato dalla
lui sette anni; ma
con
visse
e
l'am,
Calipso
pesta.
Pepreferiva l'amore della patria e della sua
Ulisse

quantunque
nelope, alla bellezza di questa Dea.
a
l'immortalit. Al fine gli Dei mossi
la
rivedere
compassione del desiderio di Ulisse di

gli

promettesse

mandarono Mercurio ad annunciare a Calipso


di riche era volere di Giove che Ulisse fosse hbero

patria,

tornare

casa.

Ella non ebbe

ardire

di

opporsi

che da
questo comando. Ulisse
ne
Nausitoo,
e
Nausinoo
figli,
due
aveva avuto
part,

e Calipso,

a
lui
ri-

rhase inconsolabile.

Calisto o Callisto.
FigHa di Licaone, re d'Arcadia, una delle Ninfe
nome
il
favorite di Diana, e conosciuta anche sotto
la rese
Diana,
di
forma
la
presa
Giove,
di Elice.
madre, e Diana essendosene accorta dalla difficoh
prendere
che aveva questa Ninfa nello spogliarsi per
oltre la
pi
spinse
Giunone
Ma
scacci.
la
il bagno,
Arcade, in
vendetta, e la trasform con suo figlio
da Giove nel
orsa, nella qual forma furono posti
ceilo,

dove

maggiore

coslituiscoino

e minore.

la

oosteflazione

Giunone, veduti questi

dell'Orsa
astri,

mon-

lo di

nuovo

in furore, e

177

preg gU Dei del mare a non


a giacere nell'Oceano.

permettere che avessero mai

Calla.

comune

Pianta

nei

Vedi

giardini.

Insaziabilit.

Callafutunga.

Nome

del

abitanti

gli

Dea

E' una
talento

supremo autore
che risiede nel

fulmine e

il

menti dell'aria.
potere

gette al

venti,

Alcune

jx)

cielo,
la

questa Dea,

di

sul

le

cose presso

mare del Sud.


donde dirige a suo
nel

pioggia e

divinit

abbiano influenza alcuna

tutte

di

Amici

dell'isola degli

tutti

muta-

subalterne sono sog-

ma

non credesi che

destino degli uomini do-

la morte.

Calleca.

Dea, detta anche Kallfka, Kalk o KalU, la quaadorata nelle Indie dai Gent, che ne celebrano

le

le

feste

l'ultimo giorno di settembre.

riva dall'abito clie porta,

chiamano

Indiani

Inaili

del corpo di Calleca

il

Il

suo nome de-

quale nero; poich

l'inchiostro.

Le

gli

diverse parti

adoransi in vari luoghi dell' In-

che essa niscesse interamente armata


dagli occhi di Drugah, nel tempo in cui questa Dea
Dicesi

dostan.

era vivamente stretta dai tiranni della terra, evidente

analogia

con

la

Pallade greca.

Calliope.

Una

Muse, che presiedeva alla poesia


all'eloquenza, ed esercitava
una specie di supremazia sulle altre Muse. Rappresentasi sotto l'aspetto di giovane donna coronata di
lauro, in atto maestoso, tenendo nella destra una troni'
ha, e nella sinistra un libro, e tre poemi vicino a lei:
epica

12

delle nove

qualche

volta

Q. Ronchetti.

l'Odissea e

l'Iliade,

una tavoletta

stile

altra

tal

mino

Talvolta ha in
un rotolo.

l'Eneide.

uno

178

Callirroe.
Figlia di un re di Calidone, amata svisceratamente da Coreso, sacerdote di Bacco. Sdegnando la
giovinetta

la

Bacco

bilit,

modo

passione di Coreso,

pregandolo

Dio,

suo

ubriachi

di

Calidonesi, da divenire

l'Oracolo,

malanno non sarebbe


alcuna

offerta,

fu

se
lei

non
si

seguita

da

tutto

in

condotta

sacrificava

si

ma

l'apparecchio

adornata

del
il

si

sacrific per placare

con-

coltello

tardi,

l'ombra di Coreso.

di

sacrifizio,

tro la vittima, se lo cacci nel petto, uccidendosi

da tanto amore, ma troppo

non

Co-

all'altare.

preso dal rimorso, invece di rivolgere

pietosita

tal

per-

furiosi;

offrisse;

gran sacrificatore nel vederla tutta

reso
fiori,

al

insensi-

quale rispose, che quei

il

cessato,

o un'altra, che per

essendosi

rivolse

si

tanta

di

facendo diventare

l'acconsent,
i

ci consultarono

Callirroe,

questi

vendicarlo

im-

Callirroe

Figlia

d'Acheloo, e seconda moglie d'Alcmeone.


Callisto. Vedi Calisto.

Calma.
Camomilla, le cui propriet calmanti
Mcnianto. Pianta che Cresce

Alisma.

no

soai

conosciutissime.

margini

dell'acqua,

soltanto

fiorisce

nei

giorni

di

calma.

Calore.

Menta

peperiia,

allusione

al

suo odore piccante.

Calunnia.
Luciamo descrive
ta

d'Apelle nel

sa di giudice,

l'allegoria

modo

seguente:

uno che aveva

le

della

Calunnia dipin-

Stava sedendo a guiorecchie lunghe simi-

179

cui due donne, una per lato,


non so che pian pizrno: era una di
queste l'Ignoranza, l'altra il Sospetto, e porgeva la
mano alla Calunnia, che veniva a lui in forma di
donna bella e ornata, ma che nell'aspetto mostrava
di essere tutta piena d'ira e di sdegno; e aveva nella
sinistra mano una facella accesa, e con la destra -i
capelli un giovane nudo, il quale
tirava dietro per
miserabilmente si doleva alzando le giunte mani al
li

quelle dell'asino;

mostravano

di dir

cielo.

Andava

vidia,

che era un

me

a costei

innanzi

uomo

Vln-

cio

Livore,

il

vecchio magro e pallido, co-

lungamente infermo; e dietro le vele quali parevano lusingarla, fafesta della bellezza sua, e adornandola anpi che f>otevano, e domandavansi l'una Fro-

chi sia stato

nivano due donne,

cendo
cora

il

de,

Dietro

Insidia.

l'altra

un'altra

queste

donna chiamata Penitenza, con

panni intorno

piangendo

si

rotti

tutti

affliggeva

e squarciati,
oltre

modo;

che

poi

seguiva
certi

pochi

largamente

e pareva

voler-

sene morire dalla vergogna, perch vedeva venire la


Verit.

Calunniatore.
Basilisco,

toccare

perch, secondo la favola, uccide senza

senza

lesioni visibili, similmente ai calunche segretamente spargono voci infami damnosissime; e ci senza un motivo palese, di cui il ca-

niatori

lunniato

do

possa

teologi,

difendersi.

nia per detrarre la

Calva.
Soprannome
ni

di

fama

si

mozzate; secon-

riferisca

la

calun-

altrui.

Venere a Roma, derivato da alcu-

dal verbo calvcre,

credesi

Orecchie

segno degli uomini che usano

ai

deridere

o molestare,

capricci degli

il

quale

amanti. Altri

ri-


feriscono che

180

Anco Marzio,

consacr

tempio di Ve-

il

nere Calva, presso il Campidoglio, quando commciarono a cascare i capelli a sua moglie; mentre una
temterza tradizione connette la fondazione di questo
quale le
pio alla guerra contro i Galli, durante la

donne romane

fama

si

tagliassero

capelli per far-

ne corde di archi.

Vedi Manipulari

Calza.

Cama.
Dio dell'amore presso gH Indiani,
pa e di Maja, e nella sua seconda

figlio

di

nascita,

Casiadi

Vi-

sguardo di
sn e di LachsmJ, fu incenerito da uno
d'Anannome
il
prese
e
Dei,
fuoco del signore degli
famiglia
(l'incorporeo). Poi egli rinacque nella

ga

di

Crisna

nome di Prodimna. Cama viene


come un bel giovane a cavalcioni^ di

sotto

rappresentato

il

un papagallo, con arco e frecce ornate


bero a

lui

Smara

(il

di

fiori.

L'al-

chiamavasi anche
(Dio dai grandi
Darpaga
e
risplendente)
sacro l'amra.

Cama

occhi).

Cam ad va.
Secondo la mitologia degli Indiani, la vacca sor(bedell'amrita
ta dal mare nella fabbricazione
vanda dell'imortalit degli Dei), imbolo dell'allevamento del bestiame. Secondo altri, Camadeva era
carestia,
la Dea della terra. Invocata, durante una
vacca, e
dal re Prithu, essa comparve in forma di
chiunque le chiedeva qualche favore, doveva portare un vitello per succhiarle le mammelle; allora
essa

dispensava

preziose.

Essa

sementi,

cibi

fu poi denominata

Prithu, e fu spesso rappresentata

ogni

sorta

Prithivi.

di

cose

moglie di

come una vacca.

181

Camaleonte.
Specie

lucertola

di

pelle

cui

la

Fra

cambiare colore.

di

numerosi

ha

la

propriet
intorno

prodigi

credeva che un litigante era certo di guadagnare la sua causa, se portava con se
una lingua di camaleonte strappata all'animale quana questo animale,

si

do viveva. Si faceva tuonare e piovere bruciandonegozzo sopra una tegola arroventata. Una
il
donna partoriva senza dolore, se le si legava al venire la lingua del camaleonte. Alcuni assicurano cht
la testa e

quest'animale

Vedi Astuzia.

nutre d'aria.

si

Camelia.
Forse
i

cui

tutto

in

fiori

vi ha pianta
vaghezza possono stare

regno vegetale non

il

per vigoria e

p>er

Vedi Fierezza.

a confronto delle camelie.

Carni.
Semidei e
pone.

Essi

pi antichi oggetti del culto del Giap-

erano

prima

uomini

che

riguardevoli

la

gratitudine e la venerazione divinizzarono dop>o morte.

La

loro

storia,

che forma una delle parti principali


avventure mara-

della teologia del Sinto, piena di


vigliose,

di

riportate su

vittorie

avvenimenti straordinari.

d'altri

vansi mia,

giganti,
I

soggiorno delle amime.

semidei abbiano per

loro

nipoti

credersi in dovere di visitarli

su draghi,

loro tempi

chiama-

Credesi che questi


tmto

rispetto,

da

una volta ranno.

Camice.
Tonaca
fino

ai

di

piedi,

brazione degli
all'amitto;

ma

tela

bianca con maniche ampie, lunga

che s'indossa dai sacerdoti nella


uffici

divini.

secondo

il

Il

rito

Vedi Pietro {San)


Camicia di Nesso. Vedi Nesso.
si

fa

il

contrario.

cele-

camice si mette sopra


ambrosiano e maronita

Virt.

182

Cammello.
musulmani hlinno per questo animale una spevenerazione, e credono sia peccato caricarlo
troppo e farlo lavorare pi di un cavallo; la ragione
di questo rispetto che essi hanno per il cammello, si
I

di

cie

che questo animale sopra tutto comune nei luoCorano,


il

ghi sacri dell'Arabia, ed esso che porta

quando

va

si

pellegrinaggio

in

Mecca.

alla

con

animah, dopo averli fatti bere in


un bacino, prendono la schiuma che cola dalla loro
bocca e se ne fregano devotamente la barba, dicenpadre pellegrino
padre pellegrino
Essi
do
credono che questa cerimonia li preservi da disgraduttori

questi

di

loro

nei

zie

viaggi.

gnorante

Forte

Rispetto

Cammino

Vedi Asia

Disputa delViFortezza d'animo


Ricco

madre

alla

Sobriet.

acceso. Vedi Gennaio.

Camomilla.
la

Pianta conosciutissima come rimedio popolare, per


sua propriet in grado eminente di virt tonica.

Vedi Calma.

Campana. Vedi
Campanello.
(San)

Congregazione

Segnale.

Vedi Antonio {SanC)

Priapo

Benedetto

Unit della Chiesa.

Campanula.
Pianta
specchio
fiori

cotmunissima
di

violacei,

Carezze

Campi

Venere,

verdi nel

Elisi.

nelle

iepi,

considerevole

fondo.

chiamata
per

anche

molli

Vedi Adulazione

suoi

V($it.

Vedi

Elisio.

Canace.
Figlia d'Eolo e di

Enarelc.

Fu amala da Neltu-


da

no,

ebbe

cui

183

diversi

Avendo segretamente

figli.

Macareo, diede alla luce un figlio, il quale esposto dalla balia in un certo sito, scopr col suo gridare la sua nascita all'avolo. Sdegnato
Eolc di tale incesto lo fece mangiare dai cani, e mand un pugnale alla figlia, per uccidersi da se stessa.
Macareo si ricover in Delfo, dove fecesi sacerdote
spesato sua

fratello

Apollo.

di

Canapa. Vedi
Cancro.

Nome

di

Destino.

una costellazione. Vedi Vita

Zodiaco.

Candelabro.
Nell'Apocalisse

mezzo

parla di sette candelabri d'oro,

si

Giovanni vide un personaggio venerabile, misterioso e terribile nell'aspetto. Era il medesimo Ges Cristo. Questa visione di S. Giovanni
in

form

il

modello

primo

della

Vedi Devozione

divino.

a cui S.

Teologia

liturgia

Sacramento

culto

del

Serafini

Virt spirituale.

Candia.
Cipresso;
pressi

perch

vuole

si

che

in

quest'isola

Candore.
Colomba,

Animali:

Bellide.

tali:

bianco.

che

in

venivano

erano tenuti
te

consacrati

ci-

Mammola

loro

in

biuica.

VegeOleandro

Perla.

dei cani

sacrifizio

evidente.

allusione

Ciglio.

Diversi:

Cane.
La carne
frivasi

rinascono.

tagliati

era

agli

ritenuta

Dei,

cos

pura, che of-

ponevasi sulle tavole

apparecchiate.

In

Egitto

cani

grande onore, dove erano specialmenIside;

la

venerazione per

essi

dimi-

184

nu d'assai in quelle contrade

quando Cambisi, aven-

bue Api e fattolo gettare nel pubblico


cani furono i soli che andarono a cibarletamaio,
Roma si manteneva un cane
si del suo cadavere.
nel tempio di ELsculapio, e se ne crocefiggeva uno
ogni anno, in punizione di non aver avvertito coi latrati dell'arrivo dei Galli. Gli scavi di Pompei hanno

do ucciso

il

fatto

un uso

conoscere

quella citt, che

abitanti

degli

singolare

vuol credere

si

comune

in

di

quei tem-

Presso alcune porte delle case vedesi dipinto un


cane con le parole cave canem, ci che dimostra che
chi non teneva un cane per guardiano, ne voleva avere almeno la figura. In certe feste, chiamate gautiche,

pi.

re di

Macedonia facevano

met del corpo


purificarli
vi

fosse

di

dalle loro

un paese

sfilare

colpe.

due

soldati fra le

un cane per fame

la

rassegna e

Narrasi che in Etiopia


avevano un cane per

cui abitanti

e pigliavano le sue carezze e i suoi latrati per segni della sua benevolenza o del suo sdegno. I Parsi
o Guebri veneravano anch'essi i cani, e dicesi che
anche adesso, quando un guebro in agonia, prenre,

desi un C2uie e se ne avvicinano le fauci alla bocca


del moribondo, affinch egli riceva la sua anima con
conol'ultimo sospiro. Il cane lor serve anche a far
scere se il defunto e fra gli eletti. Prima di seppel-

conduce un calire il cadavere, lo si pone a terra; si


ne che non abbia conosciuto il morto; e col mezzo
corpo che
di un pezzo di pane, si attira pi vicirio al
deil
pi
avvicina,
ne
se
cane
il
Pi
possibile.

e
funto felice. Se giunge fino a montargli addosso
un
deposto
viene

che
pane
di
tozzo
a strappargli il
segno sicuro che il defunto in cielo; ma se li cane
si

allontana

felicit

del

un pregiudizio che fa di.sperare


Alcuni credono ancora che

morto.

dell.
i

la

185

un cane smarrito annunciano la morte. Bisogna che il cane della morte sia nero; e se abbaia
mestamente a mezzanotte interpretato dalla persona che l'ode come morte inevitabile che egli anmmcia a qualcuno della famiglia. Vedi Adulatore
di

Irati

Animo
A
Arduinna Aitaccamenlo
Carro

do
Custode

da
Domenico Cuz Diana
Ebreo Emulazione
man
Fuga
Golo Fame
Guardia

Memoria Menefronte Mercurio Ob Pro Odorato

Rocco

Teologo

Uberto

grato

Amicizia

Agosto

Bernar-

postaia

Cacciatore

Caccia

{San)

tirato

augurio

Cattivo

cani

Disprezzo

sacre

di

Esculapio

(San)

Fedelt

Gentili

Lari

Gratitudine

sit

Pigro

bedienza

Principe

{San)

Testa

Soldato

Sfacciataggine

d'

Litigioso

Rissa

{San)

Raffaele

feti

cose

delle

{SanC)

cane

Vizio e lascivia.

Cane con due teste. Vedi Gerione.


Cane con tre teste. Vedi Cerbero.
Canestro.
Sulle medaglie antiche, un canestro coperto e cirdi edera e di penne di pavone indica i mi-

condato
steri

Baccanali.

dei

La

statua

di

vente sormontata da un cajiestro.

co
sia,

{cista)

che

lebravasi

Bacco
Il

vedesi

so-

canestro bacchi-

in molte medaglie dell'Asono chiamate cistofore. In Atene cc-

rappresentato

fjerci

una

festa

processione

detta

del

canestro.

Portavasi sopra un carro, lentamente tirato da buoi

un

canestro

di

giunchi,

raffigurando

Proserpina stava ponendo


ta

da Plutone.

il

carro,

Una

portando

folla

quello

in

cui

quando venne rapidonne ateniesi seguiva

fiori

di

ciascuna

un

canestro

misterioso.

186

pieno di cose che avevasi cura di ben nascondere sotto un velo di porpora; le quali consistevano in sesamo, focacce tonde, grani di sale, papaveri e pasti-

Vedi Bacco

glie.

Canestro

Calato.

Vedi Europa

di fiori.

mavera.

Canestro
Cang-Y.

di spigiie.

stanno sempre accanto tre


dei quali chiamato

spiriti

Tdnquam,

rinfrescare e nutrire la terra;

Dio

il

del mare,

cui tutti

il

alle

nascite

Pri-

Estale.

Dio
di

del

cie-

morte.

Le

subalterni,

il

primo

dispensa la pioggia per


il
i

secondo Tsququam,
naviganti fanno vo';i

partendo, e ringraziamenti nel ritorno;

quam, presiede

Flora

Vedi Cerere

Divinit onorata nella Cina come


inferiore, avente potere di vita e

lo

il

terzo,

Tel-

all'agricoltura.

Canna.
Pianta che cresce nell'acqua stagnante e lungo
Fragilit urnaCalamit
Vedi Acqua
Loquacit
Letteratura
Indiscrezione

Misura Muse Musica Paolo

fiumi.
jiQ

{San)

Piacere e dispiacere
Vanit.
ga

Privo di potenza

Sirin-

Canneto.
Il

gli

le

barbiere di Mida, nel fargli la barba, vedendoorecchie d'asino, moriva dalla voglia di rivela-

re la sua scoperta, ma temendo d'attirarsi addosso


qualche malanno, fece una buca nella terra, e in quella disse ci che voleva divulgare; poi ricopertala, se
fatti suoi. Poco dopo in quel luogo
ne and per
i

quale, quando era agitato dal


il
che Mida aveva le orecchie
ripetendo
andava
vento,

crebbe un canneto;
d'asino,

187

Cannone. Vedi Barbara

{Santa).

Canutezza. Vedi Vecchiaia.


Caos.
Dal greco khaos, voragine. Nella
personifiazione

quale

prima

presentava

si

boleggiavano
lementi,

la

raffigura

gli

la

gli

riempito

mtichi sim-

cui la faccia bar-

in

confusione degli e-

la

giovane, piacevole e serena,

faccia,

bellezza della divisione degli elementi,

mirabile ordine dell'universo.

il

che

Egiziani

dal

astenessero

si

Porco. Si vuole
mangiare il ma-

non perch fosse considerato animale immondo,

iale

ma

piuttosto

perti

il

superiormente dai

cielo

volti

perch era ritenuto come simbolo della

a ci perch

tenebre;

il

caos con Ciano,

e l'altra

rappresenta
e

il

orrida e tetra,

buta,

alcuni,

indetenn:nato,

creazione,

della

Secondo

di tenebre e di nubi.

mitologia

spazia ivuoto

dello

pieno

a terra,

soltanto

luce,

di

madre

porco, avendo

della

tiene

occhi co-

compiacendosi cos

notte,

Credevasi

dell'oscurit.

gli

non guarda mai


sempre gli occhi ri-

sopraccigli,

che il fegaporco scemasse al decrescere della luna, e che


avesse una certa conformit e relazione con essa. Alla luna erano dedicate le cose fosche, scure, teneinoltre

to del

brose.

Capanna. Vedi
Francesco

Et

Avversit

Saverio

{San)

dell'argento

Girolamo

{San).

Caparbiet.
Bardana. Pianta
natamente agli abiti.

cui

capolini

attaccano

osti-

pratiche

sim-

Capelli.

Varie

furono

boliche presso

le

superstizioni

Gentili

riguardo

e
ai

le

capelli.

Vi

era,

per esempio, l'usanza di rader una porzione del ca-

188

o tosare

p,
ai

numi

al

del

capelli

forma speciale;

in

bambini,

trecce dei

le

matrimonio.

tagliavano

guerrieri

dedicare

il

quelle delle spose

loro

dopo la vittoria, per consacrarli agli Dei;


marinai dopo essere scampati da una procella, apcapelli ad alberi sacri; seppellivansi nelpendevano
le tombe degli amici, come fece Achille al funerale
capelli

di

Patroclo; oltre

fra

come

raderli e strapparli,

al

oppure

popoli,

vari

sporchi

lasciarli

si

usa

trascu-

secondo che sono coda cui vengono colL?ti, e il loro dolore mediocre o violento. Presso
cedemoni i soldati dovevano radersi i capelli davanti,
e ci per evitare che nel combattere il nemico potescapelli, mentre lasciavase facilmente pigHarli per

come

rati,

fa d'alcuni

si

altri,

e straordinarie le sciagure

muni

no lunghi quelH
tato

di

fuggire,

dietro,

di
il

se

affinch,

avessero ten-

nemico avesse avuto agio di

fer-

donde avveniva che per questo timore combattevano con magper

marli

gior
rio.

ostinazione,

Gli

capelli,

scrittori

farii

e con

la

loro

sovente dai capelli


esempio, Isaia dicendo:
ser

raffilalo

rasoio

faccia

rivolta

specialmente

sacri,
le

prigionieri;

su

In

allusioni

quel d

coloro

all'avversa-

presero
metaforiche; per

profeti,

il

Signore pas-

che sono oltre

il

fiu-

rader al re degli Assiri il capo e i peli dei


me,
del popiedi e r intera barba; intendeva la distruzione
parole
Le
divino.
castigo
per
re
suoi
dei
polo assiro e
in
di Osea, ed anche i canuti capelli si sono diffusi
e

e
Efraim, ed esso lo ignor indicavano la decadenza
dell'AL'espressione
d'Israello.
regno
del
rovina
la
pocalisse, ed avevano (le locuste) i loro capelli sialla
mil ai capelli delle donne, riferivasi storicamente
pustrana acconciatura del capo dei Saraceni, come

clero corrotto.
re ai costumi biasimevoli del

Nei

teir.-


moderni

pi

furono trovati

stavano

essi

invece

Mollezza

Capelli

189

della

sotto

capelli

Vedi

firma.

certi

sigilli,

Capigliatura

Penilenza.

bianchi.

Vedi

Maest

sapienza

del

Salvatore.

Vedi Luglio.

Capelli rossi.

Capelli tagliati. Vedi Debolezza d'animo

Morte.

grazio-

Capelvenere.
Pianta sempre verde d'aspetto

Cresce nelle grotte,

so.

Rimedio contro l'ubriachezza

Bellezza del-

Medusa
Vedi
Guadagno
Capo. Vedi

Gorgoni

Fu-

Perfidia.

Capitello.

Fine.

Divinit

Salvezza

pio

{Santa).

Capigliatura di serpenti. Vedi Discordia


rie

cam-

Segreto.

Capigliatura. Vedi Agnese Sant')


la virt
Capelli
Afaddalena

pozzi

dei

Vedi Plutone

luoghi umidi e ombros.i.

nei

pestri,

delicato

nell'interno

Princi-

Testa.

Capo coronato. Vedi Dominio.


Capo rasato. Vedi Servit.
Cappa.
Specie

quale

si

XV,

colo

con cappuccio

mamtello

di

cc^rivano
imitando

anzi dall'uso

della

Italiani

gli

dati

Uomo

lizia.

di

spada

cappa, cio

Vedi Imperatore.

Cappella.

dietro

del

armi nel se-

gli Spagnoli.
Da questo nome,
cappa, affatto propria a chi se-

modo di
uomo dato alla

guiva la professione delle armi, venne


re:

di

alle

Vedi Luigi

(San).

il

di-

mi-

Cappello.

come ornamento quan-

L'origine del cappello, tanto


to

come

tichi

copertura, antichissima.

vagit servile
degli

Vedi Estate

nei vasi etruschi.

Nobilt

cappelli degli an-

come

bianchi,

erano d'ordinario

si

pu vedere
Mal-

Ippocrate

Povert

Prosperit

eventi.

Cappello rosso. Vedi Cardinale.


Cappello verde. Vedi Arcivescovo
Cappuccio.
Abito che

gli

antichi portavano sul

capo

Vescovo.

in

cambio

cappello, e che oggid ancora parte della tonaca di molti ordini religiosi. Vedi Inverno.
di

Capra.
Femmina

del

venerazione a

becco;

Menda

in

animale

che era

Egitto,

dove era

in

grande

vietato

di

gran diviucciderne, perch


nit di Menda, avesse preso la figura di una capra,
credevasi

e perci gli

si

dava

viso

il

che

di

Pan,

la

quest'animale.

Mentre

capra e s'immolava la pecora, nelcol onoravasi


la Tebaide si venerava la seconda e si sacrificava la
prima. Presso i Greci, la capra era consacrata a
Giove, in memoria della ninfa Amaltea; i Lacedela

capre a Giunone, e capre inimolavansi nei sacrifizi che si facevano ad Apollo DelGiufico. I Romani, nelle medaglie, rappresentavan9
none Sospita con una pelle di capra indosso. Ujia

moni immolavano

volta

si

credeva che

per cercare
dote,
ticola

quel

le

tesori

dopo celebrata

la

capra fosse tm ottimo mezzo


Narrasi che un sacer-

sotterrati.

la

messa,

conservasse una par-

per comunicare una capra, per sacrificarla in


luogo stesso, dove credevasi esistere un tesoro

nascosto.

Vedi Aprile

Ardore

Febbre

Libidine

Sbigottimento

Meretrice

191

Capretto. Vedi Ardore


Caprccio.

per

Sacrifizio

Vagabondaggio.
divino

viti

le

Primavera.

Antirrino maggiore. Testa di donna, meglio an


Cora se ornata di antirrino mtiggiore, che nel linguaggio dei fiori simbolo di capriccio.

Capricorno.

Uno

ti

dei segni dello zodiaco.

Felicit

suprema

Vedi Anime

dei mor-

Zo-

Giunone

Fortuna prospera

diaco.

Caprifico.
Fico

selvatico.

Lascivia frenata

Vedi Caprotina

Temperanza.

Caprifoglio. Vedi Loniccra.

Caprimulgo.
Con questo nome,
antichi

chiamavano

cabotte,

che significa succhia- capre,

l'uccello che oggid

si

chiama

gli

cal-

boccaccio ecc. Vedi Pratica darmosa.

Capro. Vedi Becco.


Caprotina.
Soprannome
rigine

nel

di

modo

Giunone a Roma,
seguente.

Quando

fu indebolito dalla devastazione del

di cui narrasi l'olo

Stato romano

Galli,

il

pop>olo

Postumi Livio, si avanz da Fidene


fino alle porte di Roma, chiedendo donne romauie in
matrimonio e minacciando distruggere Roma se non
si
dava ascolto alla sua richiesta. Mentre il senato
romano stava deliberando sul da farsi, una schiava
di nome Tutela o Filote si offerse pronta a recarsi
con le sue compagne, travestite da donne libere, nel
campo del nemico. Lo stratagemma riusc, e quando
vicino,

sotto


inebriati

di vino,

lyz

Latini

si

furono addormentati nel

campo, le schiave ne diedero segno con un cafuori delle mura,


prifico ai Romani, i qauli usciti
sconfissero il nemico. Il senato ricompens la magnaloro

restituendo loro la libert e as-

nimit delie schiave

segnando a ciascuna una dote


Il

7 luglio, giorno in cui

sul

Roma

pubbhco

fu in tal

tesoro.

modo

libe-

Nonce Caprotna, e una annua


con
festa in onore di Giunone Caprotina fu celebrata
licos
donne
dalle
Lazio
il
tutto
in
molto tripudio
rata,

ebbe nome

bere

come

l'antico

di

La

schiave.

caprifico,

il

solennit aveva luogo sotto


sugo lattiginoso sgorgante da

quest'albero veniva offerto in sacrifizio alla Dea.

Caraffa.

Vaso
lo

di vetro, corpacciuto

allungato.

con piede o senza e col-

Vedi Purezza.

Carattere variabile.
Egiziani raffiguravano una perquale non sapesse mantenersi nel
modo di vivere propostosi, mostrandosi talvolta capace di domare l'animo e il corpo, tal altra diventando
Iena,

con cui

sona

instabile,

triste

gli

la

debole,

si

lasciasse

vincere

da ogni minima

Perch credevasi che la iena cambiasse di


sesso a ogni dato intervallo di anni, cio da maschio
diventasse femmina, per ritornare maschio, alternavoglia.

tivwnente.

Carbonchio.
Rubino
di

Carit

di

colore

simile

al

carbone accesso. Ve-

Chiarezza di mente

Troni.

Carboni ardenti. Vedi

A gala

(Sani')

Giustizia

Isaia.

193

Carcere.
tro

Vedi

{San)

Giovanni

(San)

Battista

Pie-

Prigione.

Carciofo.
Pianta spinosa conosciutissima Vedi Austerit

umana.

Fragilit

Cardamina.
Pianta vivace, la cui specie pi comune la cardamina pratense, chiamata volgarmente crescione dei
prati.

suoi

zio della

fiori

bianchi,

rosati,

sbocciano

all'iri-

primavera. Vedi Cecit patema.

Cardea.
Giano, innamorato di una ninfa chiamata Crane,
sedotta, la ricompens accordandole la
protezione dei cardini delle porte, con la facolt di
aprirle e chiuderle a suo piacimento. Le diede inoltre una bacchetta di biancospino, detta verga gianale, la quale aveva la virt di scacciare le streghe,
che venivano di notte a succhiare il sangue ai bambini. Questa Ninfa fu F>oi chiamata Dea Carna o
Cardea, il cui potere, oltre ai cardini, si estendeva
sulle parti nobili del corpo umano. Il primo Bruto,
fondatore della Repubblica romana, le innalz un
tempio sul monte Celio in riconocenza dell'avergli
la Dea dato forza e mezzo di fingere e chiudere in

dop averla

cuore,

l'apparenza

sotto

scacciare

il

re

d'imbecillit,

disegno

il

Tarquinio. In onore di Cardea,

si

di

ce-

lebrava una festa nel mese di giugno,

no
al

primo gioril
anno romano, perch presiedendo essa

dell'antico

chiudere e all'aprire, apriva e chiudeva l'anno. In

questa

festa

zione dei

si

figli,

facevano cerimonie per


che

si

raccomandavano

la

alla

conserva-

Dea;

si

battevano tre volte le porte della casa con rami di


biancospino; e il padre di famiglia purificava con ac13

G. Ronchetti.

194

vicinanze della sua dimora e immolava a beI congiunti


nefizio dei figli una scrofa di due anni.
di frue gli amici si regalavano lardo, fave e farina

qua

le

mento.

Cardinale.
EHgnitario

della

Chiesa cattolica. Gli etimologisti

non vanno d'accordo

sull'origine

di

questa

parola,

cardil'opinione pi probabile ch'essa derivi da


i
essendo
porta,
una
gira
cui
su
ne, sostegno e perno
ecclesiastico.
cardinali come i cardini del governo
nel
cardinalizio, conceduto ai cardinali

ma

Berretto

In1404. Cappello rosso. Nell'anno 1245 il papa


rosso,
nocenzo IV prescrisse ai cardinali il cappello
ma non fu collocato sugh stenuni se non dopo il
Por1300. Croce arcipiscopale. Mazza d'argento.

pora.

Cardo. Vedi

Carciofo.

Carestia.
allusione
Locuste (vedi Fame). Vacche magre,
sogno di Faraone, spiegato da Giuseppe.

Carezze.
Campanula

al

Pianta che si attorciglia e


sembra carezzare tutto ci che incontra.
delle siepi.

Carezze amatorie.
e femmina, in atto di baaarsi;
sensi congiungono fra loro
non
uccelli
questi
perch
za essersi prima baciati e accarezzati.

Piccioni, maschio

Cariatide.
i

Dal greco Karuats,

idos,

fanciulla

della

citt

di

chiamata in greco Karuai. Figura di donna,


coqualche volta d'uomo, impiegata in luogo di
l'origine
attribuiscono
ne
lonna o di pilastro. Alcuni
Caria,

195

lacedemoni che si recavano ogni anno a


Caria F>er danzare in coro dinanzi la statua di Diana Cariatide. Secondo Vitruvio, tal nome deriva da
alle giovani

una

Elleni contro

riportata dagli

vittoria

di Caria, citt del Peloponneso,

abitanti

gli

che erasi alleata coi

Persi. Tutti gli uomini furono uccisi, e le donne di


maggior considerazione, dopo di aver seguito il carro
dei vincitori, furono fatte schiave e costrette a con-

servare

loro

sfarzosi.

abiti

tanto pi terribile, che


vollero

perpetuare

scolpite di

donne

gli

Una

architetti

tale

vendetta

fu

scultori

ne

gli

memoria, impiegando

la

coi

cornicioni degli edifizi.

figure

le

loro

vestimenti p>er sostenere

simile uso furono pure im-

piegate le statue di uomini, che in tal caso prendono


il

nome

cariatidi.

di

Tuttavia, siccome

nomi

greci

telamone sono derivati da due verbi


greci che significano portare e sostenere, e sono perci pi evidenti, essi dovTebbero essere adottati di

di atlante e di

preferenza.

Vedi

Vittoria.

Caridd.
Nettuno e della Terra, che Giove, per

Figlia di

causa della sua insaziabile rapacit,

lanci in

mare,

dove essa divent un vortice che inghiottiva qualunque nave, fk> la rigettava spinta da onde furiose che
l'innalzava

cielo.

al

Vedi

Scilla.

Carit.
per la quale amiauno Dio sopra
prossimo nostro come noi stessi. Nell'uso ordinario non si attribuisce sempre alla parola
carit il senso evangelico, e il pi sovente se ne fa

Virt

teologale

tutte le cose e

un sinonimo
mosina.

Gli

il

di

umanit, di

artisti

commiserazione, di

ele-

rappresentarono ordinariamente la

Carit sotto la figura di una giovane

madre

circon-


data

dai

suoi

Paolo Veronese

figli.

una

sotto l'aspetto di

196

la

rappresent

bella bionda, portante in brac-

un giovinetto e ricoverando sotto il suo manto rodue fanciulle in piedi. Animali: Colomba, che
fu proposta da un apostolo come esempio di carit,
Diversi: Borsa
virti d'un santo e religioso amore.
cio

sa

Carbonchio, pietra dedicata alla carit. Cuore infiammato, che tiene in mano. Pani, che
quale virt teologale, la
dispensa. Rosso, perch,

aperta. Bossolo.

deve essere accesa d'amore ardente. Scodella,


con cui dispensa il cibo ai poveri.

carit

Carit romana.
Sotto questo nome si indica un quadro raffigurante
una giovane donna di Roma che allatta in carcere il
proprio padre condannato a morire di fame; simbolo
e di umanit.

di misericordia

Cariti.

Greci davano
Nome che
Borromeo
(San).
Carlo
i

alle

Grazile.

Appestati. Crocefisso.
Arcivescovo di Milano.
Durante la peste di Milano, si vide il santo pastore girare per le contrade con im crocefisso nelle mani, a
piedi nudi e una corda al collo. Lbro, perch scrisse varie opere.

Carna. Vedi Cardea.


Caronte.
Favoloso
morti

al di

vano

le

battelliere
l dei

infernaH.

regioni

mettevasi un obolo in

per

sepi>ellirsl.

che trasportava

di vecchio orrido,

le

ombre

de:

fiumi e degli stagni che circonda-

Per pagare questo

bocca

alla persona

forma
guance in-

poeti antichi lo dipingono in


di

aspetto truce, con

le

tragitto

che stava

197

la barba rabbuffata, gli occhi sia due fiamme, con un panno intomo raccolto da
un nodo senz'arte, che in parte gli copre le membra,
e un palo lungo con cui dirige la barca.

cavate e squallido,
mili

Carro.

A
carri

ga

tutte

le

divinit

variamente

Elia

tirati

del paganesimo

su cui sono

Impero

si

attribuivano

p>ortati.

Vedi Bi-

Trionfo di Cristo.

Carro tirato da aquile. Vedi dove.


Carro tirato da asini. Vedi Sileno.
Carro tirato da balene. Vedi Oceano.
Carro tirato da becchi. Vedi Pan.

Carro tirato da buoi. Vedi

Saturro.

Carro tirato da cani. Vedi Vulcano.


Carro tirato da capre. Vedi Thor.
Carro tirato da
Morte

Notte

cavalli.

Vedi Luna

Plutone

Marte

Sole.

Carro tirato da cavalli marini. Vedi Nettuno.


Carro tirato da cervi. Vedi Artemide Arcadica

Diana.

Carro tirato da
Carro tirato da
Carro tirato da
Carro tirato da
Carro tirato da
latea

cicogne. Vedi Mercurio.


cigni. Vedi Venere.
civette. Vedi Minerva.

colombe. Vedi
delfni.

Nettuno

Vedi

Venere.

Anfitrite

Teti.

Carro tirato da draghi. Vedi Medea.


Carro tirato da elefanti. Vedi Tempo.
Carro tirato da galli. Vedi Notte.

Ca-

Capro tirato da

198

Vedi Freya.

gatti.

Carro tirato da leoni. Vedi Cihele.


Cappo tipato da liooopni. Vedi Castit.
Cappo tipato da lupi. Vedi Marte.
CaPPO tirato da montoni. Vedi Giano

Mer-

curio.

Cappo tipato da opse. Vedi Cielo.


Cappo tipato da pantepe. Vedi Bacco.

Cappo tipato da passepi. Vedi Notte


Cappo tipato da pavoni. Vedi Giunone.
Cappo tipato da seppenti. Vedi Cerere.
Cappo tipato da tigpe. Vedi Bacco.

Venere.

Capta. Vedi Soggezione.

Captagine.
famosa nei tempi antichi per essere stata diE' celebre il detto: Delenda Carthago (Cartagine ha da essere distrutta). Aveva per emblema una
Citt

strutta.

testa di cavallo.

CaPte da giuoco. Vedi

Discordia.

Captigua.
Vale a dire educato dalla
le

27

vadi;

costellazioni della

fu

nutrito

allevato

stella

luna),

Cartiga (una deldi Siva e Par-

figlio

da 6

criticas

(cartighe)

Scanda. Egli fu il duce deil'esercito degli Dei contro gli Asuri; cui vinse, e tagH in due l'idea del male (il gigante Sura-Parpma
o Torache); da una met nacque il pavone, che gli
e denominato

servi

da

da

cavallo,

esse

grandemente venerato
il

nome

di

dall'altra
nelle

un

Indie,

gallo.

Cartigua

specialmente sotto

Scanda, di Subraman})a-Mahasena

(vale

a dire gran capitano) di


ce) e di

Cumara

sacrifizi

sf)esso

braccia,

mogli:

Sadanana (Dio con

giovinetto), e gli

(il

suoi

nei

propri tempi,

si

quelli

in

sei

teste

con un'arma in ciascuna


Devmei e Veliamme.

di

esse.

Ha

Casacca

vien

raippresentato

gialla.

Cascata. Vedi

Vedi Benito

fac-

sei

offrono assai

con

Egli

Siva.

199

di

dodici

due

{San).

Cateratta.

Cassa. Vedi Eligio

{Sant')

Pigrizia

lascvia.

Cassandra.
Priamo re di Exuba, perdutzuiente amada Apollo, che le promise qualunque cosa purch

Figlia di
ta

accondiscendere alla

volesse

mand

di conoscere

il

sua passione.

futuro, e

Ella de-

quando ottenne

il

suo

non volle mmtenere la parola data, di che


Apollo si vendic facendo che nessuna fede si piestasse alle di lei predizioni, per vere che fossero. Alricevesse il dono delle profezie
tri dicono che essa
col fratello Eleno, col quale stata, da fanciulla,
messa una notte nel tempio d'Apollo, ove furono entrzunbi trovati con serpenti attorcigliati ai corpi che
loro leccavano le orecchie, ci che diede loro la faintento,

colt

conoscere

di

pazza dai
te.

Troicuii,

Quando Troia

l'avvenire.

le

Fu

considerata

come

sue profezie furono spregia-

fu incendiata, cerc asilo nel tem-

pio di Minerva, dove fu trovata da Aiace, che le fe-

ce violenza.

Nella divisione delle spoglie

di

Troia,

Agamennone, innamoratosi di lei, la prese in moglie


e la men seco in Grecia. Parecchie volte essa gli
predisse

tomo;
insieme

le

ma
a

sventure che

gli toccherebbero al suo rinon vi bad, e fu ucciso a tradimento


Ca^auidra da Egisto, che durante l'as-

egli

_
senza di

200

Agamennone aveva goduto

moglie Clitennestra.

Cassetta. Vedi Luca (San)

favori di sua

Medicina.

Castagna. Vedi Virt.


Castagno. Vedi Previdenza.

Castagno d'india. Vedi

Ippocastano.

Castali a.
fontana

Celebre

una

l'estro

e l'ingegno.

considerata

Focide,

della

delle sorgenti cui

favoriti delle

come

Muse bevevano

la favola che Castalia, fiCastalio re delle vicinanze del

Narra

o di

d'Acheloo,
Parnaso, avendo inspirato un violento cunore ad Apollo, fosse da lui cangiata in quella fontana mspiglia

ratrice.

Da

essa le

Vedi

Castello.

Muse

presero

il

nome

di Castalie.

Nobilt.

Castigo. Vedi Punizione.


Castit.
Grecia e in Roma, nelle maggiori solenfacevansi processioni di giovinetti dell'uno e delperl'altro sesso, i quali cantavano inni agli Dei,
Nella

nit,

suasissimi

merito

cata

in

che la castit di chi

agli

occhi

cielo.

La

cantava fosse gran


castit

coniugali,

personifi-

fu

da due

una donna su un carro


Agnello. Ape. Plutarco,
tirato

Animali:
cetti

del

nei

liocorni.

suoi

dice che le api trattano malissimo

pregli

quali abbiano appena abbandonato gli amuomini


plessi delle donne; ma assalgono con maggior impeto le donne che vi si prestarono. Piccione selvatico,
i

quale, contrariamente ai piccioni domestici, si accoppia assai di rado. lioltre volevasi che cibandosi
spesso della sua carne, si perdesse il vigore virile,
Vegetali: Agnocasto. Cicuta. Credevasi che bagnanil

do

201

col sugo di questa pianta

testicoli, si

calmassero

le

Ruta. Secondo gli antichi,


questa pianta, mangiata o presa per infusione, impedisce il generare. 0\'idio disse: 5e di ruta ti pasci
amorose.

voglie

e gli

Ciglio.

occhi movi

Salice.

Un

tempo

si

Al venereo desio rimedio trovi.


credeva che mettendo un ramo-

scello di salice nel letto, avesse la virt di indurre alla

castit.

Diversi: Amatista.

indumento imposto

ai

sacerdoti

Bianco. Mutante^

nel

sacrificare,

come

segno di castit; poich i sacerdoti accostandosi all'altare devono principalmente curare di dare esempio
di una castit inunacolata. Ombelico. Gli interprete
della Bibbia vogliono che l'ombelico tagliato sia nella

donna segno

di

castit,

sione, la quale presa

nel

senso

come simbolo

della

circonci-

dell'estirpazione

dal cuore di ogni libidine e lascivia. Smeraldo.


di

Freno

Ve-

alla lussuria.

Castit grandissima.
Lomo esile che con la destra

tiene

un becco per

le

corna.

Castore

Polluce.

Gemelli celebrati nella favola per la loro nascita


e per la loro amicizia. Giove avendo, sotto forma
di cigno, posseduta Leda, moglie di Tindaro, ella
partor due uova ciascuno dei quali conteneva due
gemelli. Dall'uno, che aveva Giove per autore, nacquero Polluce ed Elena, che furono entrambi immortali; dall'altro Castore e CHtennestra, che, generati da Tindaro,
furono mortali. I due fratelli
contrassero vi\-issima amicizia,

e con gli altri giovaGrecia andarono nelle Colchide alla sp>edizione detta degli Argonauti, e in molte occasioni si
distinsero per coraggio; ma Castore essendo stato ucni

della

202

Polluce ottenne di dividere con lui la sua imcos che ogni sei mesi, o, come altri vo-

ciso,

mortalit,
gliono,

ogni giorno dovevano

e morire.

Per

alternativamente vivere

quest'atto di fraterna piet

Giove

tra-

li

sport in cielo, dove formano la costellazione dei

Ge-

Castore e Polluce furono presi come simbolo

melli.

dell'amor fraterno.

Castoro.
Animale che

vive

Vedi

colonie.

in

Industria.

Castrone.
Puledro castrato. Vedi Desiderio di dorrinazione.

Catafalco. Vedi Bruno

Catena.
rore

(San)

(San)

tro

(San).

Matrimonio

FuVedi Claudio (San)


Diavolo
Giovainni Evangelista
Germano (San)
Libero

Libert

Schiavit

Pie-

Tirannia.

Cateratta.
Cascata d'acqua. Vedi

Veemenza.

Caterina d'Alessandria (Santa).


Vergine e martire.
la,

la

ruote,

fece

attaccare

guernita

di

Mas&imino,

punte acutissime,

corde rotte miracoloscimente quando


vere

le

ruote,

il

iper

a una macchina

ma
si

martorizzar-

composta

di

essendosi

le

volle far

muo-

tiranno le fece tagliare la testa.

Anello, che Ges

Bambino

le

mise

al

dito.

Angeli,

quali la portarono nella tomba. Colomba, che le


apparve per incoraggiarla. Corona, perch disprezz
le grandezze mondane. Fulmine, che spezz la maci

china del

suo

supplizio.

Libro.

Mammelle

scoperte.

Ruota. Spada, con cui fu decapitata. Staffile, perch fu flagellata. Tomba, dove fu portala dagli angeli.

203

Caterina da Siena (Santa).

Crocetta d'argento, attaccata


Domenicana.
una corona, che diede a Ges Cristo sotto l'asijetto
di un povero. Cuore. Un giorno le apparve Ges
Cristo circondato di viva luce, e alla Santa, caduta
a terra,
cuore.

af>erse

Ces

petto

il

Cristo.

dentro

p>onendovi

il

proprio

Stimate, che ebbe durante

suoi

lunghi digiuni.

Cattedra.

Luogo

elevato a

insegna parla
so.

ai

modo

di

sedia,

discepoli

suoi

donde

colui

raccolti intorno

che

a es-

Vedi Dottrina.

Cattiveria.

Negro

vestito

di

Zizzania.

rosso.

Cattivi

costumi. Vedi Costumi

Cattivi

pensieri. Vedi Pensieri

cattivi.
cattivi.

Cattivo augurio.
Cane nero, il cui incontro improvviso riguardavasi

come
quello

di

sinistro

di

augurio,

pi pericoloso

ritenevasi

una cagna pregnante.

Cattivo debitore.
Lunaria

maggiore,

chiamata

volgarmente

moneta

del papa.

Causa prima che governa l'universo. Vedi Nave del Sole.

Cautela.
Acero campestre. I fiori di quest'albero tardano
a schiudersi e cadono lentamente.
Cavalla, Vedi Cerere

Cavalletto. Vedi Pittura.

Ociroe

Sconciamento

204

Cavallo.
Nella mitologia il cavallo era consacrato a Marte, come l'animale pi utile nella battaglia. L'incontro di un cavallo era presagio di guerra; e
Persiani, gli Ateniesi e i Masageti immolavano cavalli al
i

Sole.

Anche

crifizio.

Gli

al

mare

Svevi,

offrivansi talvolta cavalli in sa-

popoli

antichi

Germcinia,

della

ne mantenevano a spese comuni nei boschi sacri, e da


essi ricavavano presagi. Gli Sciti adoravano Marte,
e

Lacedemoni il Sole,
Ambrogio {SanC)

Ve-

sotto la figura di cavallo.

Anima
A

da
Dominazione

Giacomo Maggiore
Guerra Impero

Marco
Marte

Mauri
Martino

Nettuno

Timidezza Vagabon

do
di

rione

Carro

Arcieri

Costanza

cavalli

tirato

Desiderio di supremazia
Eligio

(Sanf)

sugli

Ferocit frenata

Giorgio

Inge-

Lussuria

Italia

Malizia

{San)

{San)

feroci

Mauritania
RiveSog-

Privo di potest
Scoraggiamento

Orgoglio

renza

{San)

il

{San)

gno mirabile
Marcello {San)

altri

Fatto pi potente dall'avversit

Sconvenienza
Teodosiani

gezione

Velocita

ozioso

Vendetta

Vittore

{San).

Cavallo alato. Vedi Pegaso.


Cavallo con otto gambe. Vedi Odino.
Cavallo di legno. Vedi
Cavallo marino.

Follia.

Vedi Ippocampo.

Cavicchio. Vedi Necessit.

Cavolo. Vedi Contentezza

interrotta

Profitto.

Cece.

Specie

di

legume conosciutlssimo.

Munificenza

Salvezza.

Vedi Cicerone

205

(Santa).

Cecilia

Angelo. Alla

Martire.

sera delle sue nozze con

Valeriano, che era pagano. Cecilia

da un angelo,

era custodita

che la

si

giovane

toccasse.

sposa

il

rivel

gli

che essa

quale non permetteva

Valeriano chiese di vederlo, e


che lo vedrebbe qaeJora

rispose

la
si

facesse battezzare; ed egli abbracci la religione cri-

Ritornato a casa dopo la sua conversione, egli

sliana.

un angelo che custodiva la sua sposa.


Arpa, perch la santa patrona della musica. Calvide

infatti

daia d'acqua bollente

cui fu messa.

in

Collo intacca-

Corona di rose e di gigli bianchi,


datale dall'angelo. Organo, che comunemente le si
mette in mano. Spada, che serv a decapitarla.
to

dtil

carnefice.

Cecit.

il

Nel senso figurativo.


Talpa. Conosciutissimo
detto: Pi cieco di una talpa; alludendo all'av-

versione di quest'animale per la luce, e alla sua abituale

dimora nella tenebra sotterranea.

Cecit paterna.
Cardamina.

Cedrina. Vedi Verbena.


Cedro o Cedrato.
Albero che
cop>erto di

fiori.

nei

f>aesi

meridionali

Vedi Misericordia

trova

si

sempre

Piet.

Cedro del Libano.


Grande

albero sempre verde che vive vecchissimo.

Feunoso per
i

sacri

rati

le

scrittori,

loro

immagini poetiche che ne ricavarono


e

discorsi.

Immortalit

specialmente

profeti

Vedi Accademia

Potente.

Cedronella. Vedi Melissa.

negli

inspi-

Eternit

206 -

Cefalo. Vedi Digiuno.

Cece.
Figlio d'Esper e sposo di Alcione.

Fu

tale

il

suo

dolore per la morte di sua madre, che and a Claro


consultare

ma

per

l'oracolo

anneg per

la

sapere

strada.

Altri

come

risuscitarla,

vogliono che anne-

il mare per andare a trovare u moda cui Aurora l'aveva diviso. Gli Dei informarono Alcione in sogno della sorte del marito; e quando l'indomani trov il suo corpo sulla spiaggia, si
gett nel mare. Gli Dei ricompensarono la loro fedelt, cangiandoli tutti e due in alcioni, e vollero
che il mare fosse tranquillo quando questi uccelli

gasse nel passare


glie,

fanno

il

loro nido.

Celata.
Specie di elmo, senza cimiero ne cresta. Vedi Fanfarone

Minerva

Roma.

Celebrit.
Stella.

Nella

paragonati alle

Bibbia gli uomini


Dice Daniele:

stelle.

illustri

vengono

/ dotti a

gui-

sa di stelle splendono.

Celerit moderata.
Delfino avvolto a un ancora.

Emblema che

si

tro-

va in alcune monete di Tito Vespasiano; e significava che conviene affrettarsi con lenta prestezza, il
che dissero i Latini con una sola parola, malurandum.

Celibato.
Croce.
notare
di

un

Nel XIIP,
lungo

San Nicola.

XIV

celibato,

XV"

dicevasi

secolo,

portare

per dela

croce

207

Celidonia o Chelidonia.
Dal greco khlidn, rondine; perch
la rondine
ai

suoi

volevasi che

dare la

servisse di questa pianta per

si

Vedi Cura materna

piccoli.

vista

Prmavera.

Celti.

Nome

razza che occupava una gran

un'antica

di

parte dell'Europa centrale e occidentale.

come

Spada,

insegna emblematica.

Celtide.

Albero il cui legno assai ricercato per la sua


pieghevolezza e che serve a fabbricare strumenti muConceria.
sicali. Vedi Accordo

Cembalo.
Strumento da
legno
di

sottile

sonagli,

tamburello.

suonare

Vedi Baccanti

Ciuhtlo.

Pianta che cresce

mata volgarmente
d'Assise

un

con

cerchio

fior

(San)

in

Cibele

di

il

Penitenza.

abbondanza

nei

croce

di

battisegola,

Vedi

d' aliso.

di

e fornito

nome
Danza

conosciuto comunemente sotto

Cenere. Vedi Lutto


Centaurea.

fioraliso

fatto

disco di cartap)ecora

cui

il

Felicit

campi
S.

chia-

Stefano,

Francesco

Timidezza.

Centauro.
I
figli

centauri
di

erano

Issione e di

esseri

favolosi

della

Tessaglia;

Nefele, cio nuvola foggiata da

Giove a somiglianza di Giunone. Mostri mezzo uomini e mezzo cavalH


sempre armati di clava, e
maneggiavano l'arco con molta destrezza. I Lapiti
loro vicini li invitarono un giorno alle nozze di Piritoo. Nacque una rissa, e a cui segu una battaglia.
;

208

avanzi dei centauri si dispersero;


da Ercole. I mitologi handiverse maniere l'origme e
in
no tentato di spiegare
come
la natura dei centauri; alcuni li considerano
una trib prima domatrice di cavalli in Grecia. Da
il
principio la gente si immagin che il cavaliere e

dopo

ma

quale

la

gli

alla fine furano uccisi

come avvenne al priAmerica. Riguardo al-

cavallo fossero un solo animale,

mo
la

apparire degli Spagnoli


dei Lapiti e dei Centauri, dicesi essere simin

lotta

bolo della lotta fra la civilt greca e i superstiti della


primitiva barbaria pelasgica. Gli antichi credettero
seriamente all'esiistenza dei centauri. Al dire di Plutarco ne aveva veduto uno, e Plinio afferma che une
venne portato dall'Egitto a Roma sotto Claudio, e
lo

ch'egli

vide conservato

' Francesco
locit

della vita

d'Assisi

nel

(San)

Vedi Chirone
VeNesso

miele.

umana.

Centenario.
Avvoltoio, simbolo dell'anno presso gli Egiziani;
perci un avvoltoio vecchio, o morto, fu preso come
segno di cento anni, e altrettanti ne predicono gli
avindovini a ogni avvoltoio veduto. Cos, i dodici
voltoi

da RomoJo, fu segno che l'impero Ro-

visti

mano doveva durare 1200


Centiman.

anni.

Giganti con cento mani e cinquanta teste,


Cigc.
Cielo e della Terra. Vedi Briareo

figli

del

ai

pri-

oeppi.
Strumento col quale si serravano i piedi
Schiavit.
Vedi Matrimonio

gionieri.

Cerbero.
Cane di
avva

tre

Plutone,

teste,

coda

figlio

di

Tifone e

di

Echidna;

di drago, e tre teste di serpente

209

capo e il collo
il
Slava nell'entrata dell'Inferno come vigile guardiano, pronto a divorare chiunque si
presentasse. I morti stessi dovevamo placarlo presentandogli una focaccia di miele, che si aveva cura
sulla

schiena,

cinto

di

o secondo Seneca,

serpenti.

loro tomba con l'obolo destinato


Cerbero era sopra tutto terribile per
tentavano di forzare le
gli eroi che ancora viventi
porte dell'Inferno. Il nome di Cerbero deriva da una
parola greca, che significa divoratore di carne. Pcci alcuni vollero che fosse simbolo della terra, la
corpi morti. Vedi Ercole.
quale consuma

mettere

di

a Caronte.

nella

Ma

Cerchio. Vedi Circolo.


Ceroide siliquastro.
Pianta chiamata anche albero d'amore o della
Giudea, i cui fiori rossi appariscono al principio della primavera,
e son riuniti a fasceti numerosi sui
rami e amebe sulla parte superiore del tronco.
Vigore rinascente.

grossi

Vedi Novella giovinezza

Cercopi.
Specie di
fare

folletti

passanti

ai

scaltri

maliziosi

burle poco piacevoli.

vola che fra questi

vi

furono due

che solevano

Narra

fratelli

la

fa-

malvagi e

chiamati l'uno PassaJo e l'altro Alcmofuron pi volte ripresi dalla madre, e pre-

cattivissimi,

ne.

Essi

cambiare la loro pessima condotta; ma vedennon poter distoglierli dalle loro opere malvage, raccomand loro che si guardassero almeno di non
capitare fra i piedi di Melampigo. Or avvenne che
avendo essi sorpieso Ercole mentre dormiva sotto un
albero, combinarono di fargli qualche scherzo stravagante; ma sul punto di effettuare il loro disegno
Ercole si dest, e alzatosi li prese, e legatili insiegati a

do

di

14

Q. Ronchetti.


me

per

piedi,

come

210

se fossero state

due

lepri,

e at-

pose dietro le spalle, poi


pendevano m quel
mentre
se ne and. I Cercopi,
nere e
modo, videro che Erede avave le natiche
sommessamente
discutere
pelose, per cui si misero a
loro detto la
fra loro di quanto tante volte aveva
madre, e conclusero di essere in mano a Melampigo.
sciolinteso ci, ne ebbe tanto piacere, che h
alla

taccatili

clava,

se

li

Ercole,

lasciandoli

se,

ma

andare;

li

trasform

in

scimmie.

Cenere.
del racdelle grandi divinit di Roma, Dea
e della civilizzazione. Era fi-

Una
colto,

dell' agricoltura

Saturno e di Opi; nata nelle vicinanze di Enla fertina in Sicilia, con che si volle significare
figlia
sua
rapita
Plutone
Avendo
paese.
lit di quel
spoglie la
Proserpina, Cerere percorse sotto umane
dell'Etna, e,
terra; accese due fiaccole alla fiamma
serpenti, visit tutti i
salita sul carro tirato da due
scoperto la dimopaesi senza trovarla. Dopo aver
glia di

ra

della

figlia,

grazie

l'occhio penetrante,

Celeo,

il

quale la

all'aiuto

fece

di

Elio

(Sole)

dono a Trittolemo,

dal-

figlio

di

ospit durante la ricerca di sua

spighe di gradel suo carro e delle sue preziose


per lui tutti gli
affinch le spandesse per terra, e

figlia,

no,

uomini

godessero

della

beneficenza

degli

Dei.

Per

Giove, il quale
riavere la figlia.
Proserpina noa
promise di fargliela restituire, purch
regno di Plunel
alimento
avesse ancora preso alcun

Cerere

tone.

(vedi

Ma

ricorse

questa avendo gi gustata una melagrana


Cerere non pot pi ottenere al-

Ascalafo),

all'anno.

che di averla sulla terra per sei mesi


m
Questa Dea era rappresentata con una falciola
e di
una mano e nell'altra un mazzetto di spighe

tro


(simbolo di

papaveri

211

fertilit),

col

capo coronalo di

pure di papaveri e di
spighe. Talvolta le si poneva accanto un canestro
di spighe. In una moneta della citt di Metaponto,
ul rovescio \\ sono impresse delle spighe di frumene

spighe,

vede Cerere col manto

si

porta fra
in

fiaccola,

ia serpenti.

quale simbolo della

Serpente.
in

tropfx)

erra

un diadema coperto
e

sciolti

sparsi

si

sacrificava,

dritto
veste,

Cavalla. Cerere per sfuggire alle voglie


mut in cavalla. Scrofa pregna, che le

Animali:
Nettuno

ra.

sul

sulla

foglie

graziosamente

capelli,

indietro

della Sicilia.

irhissimo

di

le

sorcio.

tirato

Nei cammei Cerere rappresentata con


l'aratro e la scrofa, su un carro tirato
Sotto il carro si trova l'emblema anti-

fronte.

iulla

spighe e

le

dai

parte

un

figura

foglie

cui

sulle

to,

cosparsa

veste

la

perch

ma

alto,

oppure perch

pare

fertilit

biade non

le

che vadano

si

deila ter-

innalzano

serf>endo

per

corpi pieghevoli dei serF>enti as-

somigliano ai turtuosi solchi, prodotti dai buoi nell'a-

are la terra.

Fkalo

ili* ateniese

Tcevirta.

aggi solari,

:ono le

Vegetali:
in

Diversi:
nel

Fico,

che Cerere; diede

ricompensa dell'ospitalit da

lui

Fiaccola, simbolo degli ardenti

tempo

estivo in cui

contadini mie-

biade mature.

Cerere Negra.
Nell'Arcadia,
ere, questa fu

lero;

sia

per

presso

un antro consacrato

chiamata Negra, perch era


il

dolore

della

rapita

figlia,

Ce-

vestita di
sia

per

o sdegno che ebbe della violenza fattale da Neto in forma di cavallo. Ritiratasi Cerere nell'ano, non volendo quasi pi vedere la luce del cielo,
a terra cess di produrre
suoi frutti, perci ne sei


gu

oltre

carestia,

alla

212

pestilenza,

una grande

che

potevano pero
mosse a piet tutti gli Dei, i quali non
dove si
sapendo
non
provvedere alla miseria umana,
quei
cacciando
Pane,
Dio
il
trovasse Cerere.
essa se ne stava tutdintorni, capit nel luogo dove
di averla trovata, il
ta mesta; e tosto avvis Giove

Ma

a pregarla
quale immediatamente mand le Parche
affatto placata usci hnalin modo che rasserenata e
a prodall'antro, e allora la terra cominci

mente
durre

cessando contemporaneamente la
memoria di ci, quell'antro venne confrutti

soHti

In
legno seduta sosacrato a Cerere, con una statua di
di donna, ma con la testa e

pestilenza.

pra un sasso,
il

collo di

in

figura

cavallo,

intomo a cui

si

avvolgevano dei

lunga fino a terra, e


serpenti. La copriva una veste
e una colomba nelin una mano aveva un delfino
l'altra.

Cero.
Lunga e

grossa

candela di cera, che serve alle


necesdalla
e che ebbe origine

cerimonie religiose,
sit in cui si trovarono

primitivi cristiani

di

illumi-

catacombe. Venare le celebrazioni dei loro riti nelle


Bia{Santa)
Beatrice
di Ardore della fede

Claudio {San)
(San)
gio
Luce della Chiesa
Cristo

Fede

Ceso

Trinit.

Cerro. Vedi Resistenza.


Cerva. Vedi Desiderio ardentissimo

Diana

Giunone Conservatrice.

Cervo.
Animale timido

trov-a
e mansueto per natura, non
d
prova
d
quale
altra difesa che nella fuga, nella

accorgimento,

evitando

le

insidie

che

gli

Vedi Apparato d'armi senza coraggio

sono

tese,

Atteom

213

Corno

Timore Uberto

Carro

tirato

{Sant')

stachio

(San)

da

Fuga
domata

Iniquit

mento della

Giuliano

Vergogna della

Penti-

Rovinato dagli
{Sant')
Udito

adulatori

VOspitaliero

Longevit

Preghiera

lascivia

Eu

di cervo

cervi

dignit perduta.

Cesare.
Coltello. Allusione a! cos detto taglio cesareo, che

all'addome e all'uesso non pu uscire per le vie naturali; e dicesi che tede operazicme
sia stata denominata da Giulio Cesare, che in questo modo sarebbe stato estratto dall'utero materno.
un'apertura che

consiste in

per

tero

estrarre

fa

si

allorch

feto

il

Vedi Laborioso.

Cesta.

Cesto

di

Venere.

Cinto che racchiudeva

le

grazie,

desideri e

l'a-

Giunone se lo fece prestare da Venere per


farsi amare da Giove; ma glielo tolse in presiza
di Paride, per essere giudicato degno del fatai pomabilit.

mo

della discordia. Davasi

cinto

maritale,

trapunto

il

di

nome
fiori

di cesto

ornato

anche
di

al

gioie,

che dalla six)sa veniva dato allo sposo, donde ne venne che illegittime nozze si chiamtiavano incesto
e
;

anche oggid
persone

nei

discendente.

dicesi

primi

incesto

gradi

Vedi Cinto

di

relazione

la

parentela

carnale

fra

accendente

Venere.

Cheipanto. Vedi Violacciocca.

Chenopodio.
Dal greco

Ifhn,

nos,

oca, e pous, podos, piede.

Pianta chiamata volgarmente anserina.

Vedi

Insulto.

Chero.

Da

parola greca che significa opportunit di tem-


Dio presso

p.

sione dei Latini.

un
si

214

Greci che corrisponde alla

Dea Occa-

sotto l'aspetto

Era rappresentato

di

bel giovane nella pi florida et, coi capelli sparafferal vento, e le mani e le braccia in atto di

rare.

Cherubini.
Simboli immediati della

Divinit,

esseri

intelli-

mongenti potentissimi, col cui aiuto si succedono nel


do gli avvenimenti d'ordine naturale e morale. SeGenesi, all'ingresso del paradiso terrestre fu
condo

posto

la

un cherubino, che roteava una fiammeggiante

spada per custodire il sentiero conducente all'albero


della vita, dopo che fu discacciato da quel soggiordi
no di dehzie la prima coppia umana, colpevole
disubbidienza. I Cherubini si vedono rappresentali
con faccia di fanciullo con intomo otto aU, due sosotto il mento, e due per orecchia, dencsopraddette parti la stabilit e cognizione
de
delle cose, che non si conservano in altro luogo
figure
corpo. Talvolta si vedono con sei ali. se la
oppu
intera, senza che il corpo sia appariscente;

due

pra,

tando

re
le

le

anche con due sole ali, e di


piedi in diversi atti.
mani e
i

fanciulli
Il

interi

genio degh

cor
arti'

prese per tante licenze, da rappresentare


si
Cherubini in quella guisa che pi gli aggrada e 1(
Cherubini
pi volte contro la verit. Gli emblemi dei
sti

sono:
in

Azzurro, Bianco. Colori dedicati agli angel


Smeraldo, simbolo di castit.

generale.

Cheto. Vedi Forchi.


Chiacchepone. Vedi Fanfarone.
Chiare2za.
colore dedicato al sole. Sole Tutti i pi'
che con l'onorata loro opera abbiam
uomini,
grandi
Giallo,


la

illustrata

abbiano

con elevata dottrina

patria,

furono detti lumi, e S. Ambrogio

uomini,

gli

istruiti

215

chicuna luminari coloro che vissero santi fra

uo-

gli

mini.

Chiarezza

di

mente.

Carbonchio, perch

risplende nelle

tenebre.

Ecate

Ferdinando
Germano
Ciano
Grammatica Mitra
Papa

Papato

Portunno Potenza

Chiesa.
Ada Ges
Chiave. Vedi Autorit
Cibele

delt

Dignit

Chiesa

della

Chiesa

Discrezione

Genovejfa

Fe-

'

Fedelt segreta

(San)

{Santa)

(San)

Ospite

Parto

Pietro

Plutone

{San)

Segreto

Terra

Uberto

Sicurezza

{Sant').

Societ religiosa, fondata

nimali:

Grifo.

Dante

da quattro animali
perch

ne,

tura

umana

sorio.

chiesa
te

la loro

Nel

fanno

si

intorno

Serpente

simboli
si

servono

Cristo

di

Chiavi, d'oro e d'argento.

bronzo sul

anche

tilde

Vedi

p)er

tau

il

loro

in

{San)

cui

Biagio {San)

fedeli

culto.

{SanC)

Costantino {San)

Ostia.

Questi

simbolico.

l'edifizio

Adelaide

Bernardo

{Scmta)

e altrettan-

nell'interno

Chiesa.
Tempio.

CMisacra

si

con acqua benedetta e issopo.

raccolgono per esercitare

{Sant')

leo-

Asperuna

Diversi:

quando

aspersioni

all'edifizio

Calice, vaso sacro.

Pila.

met aquila e met

fantastici,

cattolico,
tre

carro della Chiesa

il

natura corrisponde alla doppia na-

e divina di
rito

Cristo.

fa tirare

Agostino

Clo-

\francesco d'A.s-


(San)

ss

Gregorio

Vergini

savie e

216
il

Grande {San)

Vergini

stolte.

Chimera.
da Echidna,
si dice nato da Tifone e
una di
leone,
di
una
teste,
ire
diedero
a cui alcuni
vomitava
capra e una terza di drago, dalle quali
fiamme e fumo. Altri vogliono che

Mostro che

continuamcmte

avesse la testa di leone e

il

corpo di capra e la co-

Esso devastava le campagne di Licaa,


La
Pegaso l'uccise.
e Bellerofonte cavalcando il
moderne siparola chimera e divenuta nelle lingue
e nelle
nonimo di cosa immaginaria e impossibile;
specie di camuna
a
d
si
che
nome
il

belle arti
sol corpo.
che riunisce parecchie figure in un

da

drago.

"di

meo

Vedi Facolt

oratoria

{Le

parti

tre

della).

Chimica.
Lambicco. Storta.

Chioccia.
Gallina quando cova e quando ha
di Tenerezze materne.

pulcini.

\/
Ve-

Chiocciola.

Lumaca grande
se

terrene

col

Pace

guscio.

Vedi Dedito

alle

co-

Pigrizia.

Chiodo.
Nei primordi

di

Roma,

per tener conto degli anni


di settembre, il tredicesi-

usavasi conficcare, agli idi


lamo giorno di ciascun anno, un chiodo nelle pareli
Capitolino. In alcune octerali del tempio di Giove

chiodo
creava un dittatore per infiggere il
per notare l'anno,
solamente
ne
nella
grande ca
ma per la superstiziosa opinione che una
suaggravatasi sui cittadini, sarebbe cessata

casioni

si

sacra parete:

lamit


usuale

quella

cerimonia

un funzionario diverso del

Fermezza

Luigi

Preservazione

tic

senza

inchiodata

rimasta

sarebbe

bito,

se

217

fosse
solito.

{San)
dalle

moversi,

pi

compiuta da
Vedi Elena {Sani')
stata

Necessit

Nor

epidemie.

Chione.

Fu molto amata da Apol-

Figliuola di Dedalione.
lo

da Mercurio, ed

Ebbe

volta.

essa

li

spos entrambi

in

una

dal primo Filamene celebre suonatore di

secondo Autolieo rinomato ladro al paChione diverme tanto orgogliosa per


la sua bellezza, che os preferirsi a Diana, la quale
F>er punirla le trapass la lingua con una freccia.
dal

lira,

ri

di suo padre.

Chirone.
Centauro,
preso

da

Saturno e della ninfa Fibra,

figlio di

dell'Oceano.

gliuola

Opi,

sua

fi-

Saturno temendo di essere sormoglie, si trasform in cavallo

per possedere Filira, dalla quale ebbe Chircme. mezzo uomo e mezzo cavallo. Dimorava ordinariamente
nelle

vicinanze del

dove

Pelio,

la

sua scienza e la

sua sciggezza attiravano molti giovani greci avidi d'istruzione.

Conosceva SF>ecialmente

Fu maestro

le

virt delle piati-

Esculapio e di Achille. Colpito da


una freccia d'Ercole bagnata nel sangue dell'idra;
bench sarebbe stato risparmiato, desider la morte,
te.

di

e,

fulminato da Giove, fu collocato nel zodiaco sot-

to

il

nome

di Sagittario.

Chitarra. Vedi

Clio.

Cibele.
la

na,

Figlia del Cielo e della Terra. Si suppone che sia


stessa che Cerere, Rea, Opi, Vesta. Madre Bo-

gran Madre, ecc.

Dea

della

fecondit della na-

218

Secondo Diodoro, essa era figlia di un princi-^


pe della Lidia, e alla sua nascita fu esposta sopra

tura.

ma

una montagna;
va che

montagna su

fu conservata in vita

e ricevette

la nutr,

nome

il

da una

di Cibele,

bel-

dalla

venne allevata. Ritornata alla corte

cui

paterna, s'innamor di Ati (vedi), bel giovane, che fu


poi dal di lei padre mutilato. In Frigia, le feste di Cibele
detti

si

celebravano con gran solennit.

galli

o coribanti

Dea

messi al servizio della


le

delle sue

celebrazioni

vino,

come pazzi

de riempendo

essi

(vedi Dattili),

suoi sacerdoti,

non ano am-

previa mutilazione.
invasi

feste,

e di urli misti al

di tamburi, cembali, flauti, lance e scudi, in

morazione del dolore


Ati.

La Dea

busta,

dit della terra.

suono

comme-

di Cibele per la perdita del suo

era rappresentata
a partorire,

gi presso

di-

saltellando per le stra-

andavano

l'aria di strida

Nel-

da furore

Teneva

le

come una donna

per indicare

chiavi in

la

ro-

fecon-

mano, e aveva

corona di
in capo la corona murale, e talvoha una
un carro
sopra
seduta
anche
Rappresentavasi
pino.
mentre Ati
tirato da due o quattro leoni ammaestrati,
fianco con una palla in mano, appogpino, albero consacrato alla Dea. Il
un
giandosi a
cembalo e l'attributo costante di questa divinata. Vedi
Vittoria dei popoli.
Terra
Agricoltura

le

cammina a

Ciborio.

Coppa che
il

piccolo

contiene

santuario

in

le

cui

ostie
si

consacrate,

ripongono.

anche

Nei primi

tempi del cristianesimo, qualchevolta sospendevasi al


tabernacolo una colomba d'oro o d'argento, che raffigurava lo Spirito Santo, e dentro cui conservava*!
l'eucarestia per

le

persone inferme. Vedi Eucarestia.

219

Cicala.

compiacquero di rappresentare !a
dalla voce melodiosa, ed
famosa l'ode di Anacreonte, nella quale egli chiama
la cicala prediletta di Apollo e aiutata dalle Muse.
poeti

greci

si

come im animale

cicala

Platone racconta che


ce delle Muse,
le

Dee

certi

convertirono

li

Ateniesi essa fosse


nobilt.

Latini

uomini, iiKantati dalla vo-

lasciassero

si

il

in cicale.

morire di faune, e che


Si vuole che presso gli

simbolo della grjuidezza e della

non ebbero

tale

aunmirazione per

questo insetto, n orecchie temprate a gustarne la me-

Francesco d'As-

Loquacit punita
della stirpe
Poesia

{San)

bilt

Aurora
Musica No
Vana

Vedi Apollo

lodia.
sisi

garrulit.

Cicerchia odorosa.
Pianta a fusto erbaceo rampicante, chiamata volgarmente pisello odoroso. Vedi Delicatezza.

Cicerone.
Cece. Marco Tullio Cicerone dediccuido
un

calice d'argento,

invece del suo nome,

agli

Dei

fece scol-

un cece, secondo l'uso di allora d'aemblematicamente un frutto consonante a


un cognome, come la lente per Lentulo, la fava per

pire sul

calice

dottare

Fabio,
sti

il

pisello

per

Pisone,

cognomi vanno connessi

bile e la pia

ecc.

D'altronde

all'agricoltura,

la pi

onorevole occupazione degli antichi

queno-

Ro-

mani.

Ciclamino.
Questa pianta presenta un fenomeno singolare, ed
che
la

suoi peduncoli raccolti a spira, a contatto del-

radice

quando

terra, .i alzano e si raddrizzano


sono prossimi ad aprirsi, e poi di bel

della

fiori

220

nuovo s'abbassano per nascondere

il

frutto

sotterra.

Vedi Diffidenza.
Ciclape.

Dal greco

cerchio,

^u^f/os,

ops,

Nome

occhio.

figli del Cielo


dato ai fabbri di Vulcano, ed erano
una smiavessero
che
supponeva
e della Terra. Si

statura

surata

un occhio

solo

mezzo

in

collocato

per dell'opinione
della fronte. Alcuni mitologi sono
vapori che
i
s'intendono
Ciclopi
di
che sotto il nome
e dei
nell'aria, e sono causa del tuono
s'iimalzano

lampi, perci

fabbricatori delle

vogliono che

altri

Sicilia,

della

abitanti

primi

come

rapresentano

Giove; mentre

di

saette

si

fossero

crudeli,

di statura giantesca e

l'Etna.

Vedi Meteorologia

Ciclopi

quali

erano

dimoravano intorno ab
Sicilia.

Cicno.
Apollo e di Tirie. Disperato di non polago
toro che desiderava, si precipit nel
un
avere
ter
Fi-Apollo.
da
cigno
di Canope e fu cangiata in
tutti i
arrestava
quale
il
brigante,
Marte,
Figlio di

di

glio

viaggiatori
le

offerte

Figlio

che

si

destinate
di

recavano

ad Apollo. Fu
re

Stelno,

ucciso

Liguri,

dei

rubando

Delfo,

il

loro

da Ercole.

quale pianse

Apoldisgrazia del suo amico Fetonte, che


tanto
e di
Nettuno
di
Figlio
lo lo cangi in un cigno.
FiTroade.
nella
Colone
di
re
Calice, che divenne
di suo filonome, sua seconda moglie, innamorata
non corrisposta, lo calunni presso Cicno,

la

gliastro,

che

lo

rante

fece gettare nel


la

guerra di

mare

Troia,

in

fu

un baule. Cicno, duda Achille

strozzato

invulnerabile.
con la correggia dell'elmo, perch era

Fu

cangiato

in

cigno.

221

Cicogna.
Uccello che
venerazione.

Arte

sempre

fu

Vedi Animo

terrene

Piet

rio

brit

da

speciale

Animo

triviale

Con

Guardia Medicina Mercu


Primavera
Carro ttato

militare

Derisione

templazione divina
delizie

con

considerato

eccelso

cicogne

Disprezzo delle
Salu-

Religione

Sicurezza.

Cicoria.
Pianta erbacee la cui pwlpa, convenientemente preparata e mescolata con farina di frumento, serv tal-

ad accrescere il volume del pane


Vedi Frugalit.
Cicuta.

volta

in

tempo

di

carestia.

Pianta delle pi velenose, che sfregata manda da


un odore nauseante di topo. Vedi Ca-

tutte le parti
stit

Supplizio.

Cieco. Vedi Genoveffa {Santa)

Ignaro di Dio.

Cielo.
Gli

astronomi

antichi

ammettevano

tanti

cieU

di-

quanto erano
diversi moti che osservavmo negli astri. Alcuni facevano i cieli solidi e di cristallo
perch potessero sostenere i corpi celesti e in pari

versi

tempo dar passaggio alla luce; e questi cieli avevano la forma sferica, siccome quella che era la pi appropriata

rono sette

ai

loro

cieli

mo\imenti.

p>er

loro

'

Cos

sette

gli

picineti,

conta-

antichi

cio

il

cielo

Luna, di Mercurio, di Venere, del Sole, di


Marte, di Giove e di Saturno. L'ottavo, che chiamavasi il firmamento, era p>er le stelle fisse. Alcuni ammettevcino un nono cielo, al quale davano il nome di
primum mobile. Infine si avvolse il tutto con un ciedella

lo

empireo, di cui

si

fece

il

soggiorno delle Divinit,

222

Azzurro.
ebbero dieci cieli.
simPlutarco,
secondo
altare,
Cuore accesso sopra un
la sua etermt
per
che
quell'anima,
di
e
cielo
del
bolo
che
sottoposta a invecchiare. Globo luminoso,

modo

e in questo

si

non

rappresentava la luna e il sole,


Oro, metallo dedicatogli.
cielo.

Egiziani

presso

gli

perci

simbolo

del

Vedi Decimo

cielo.

Cielo.
stel-

cielo

del

Personificazione della volta celeste,

orse: orsa maglato. Aveva un carro tirato da due


Urano.
Giunone
Vedi
minore.
giore e orsa

Vedi Giunone Lucina.

Ciglio.

Cigno.
Uccello celebre presso
suo cantare morendo.

Apollo Lrico

Leda

Muse

Poeta

sa

gli

antichi per

supposto

il

Vedi Anima candida


Carro tirato da cigni
Orfeo
Musica

Stimolo alla gloria

pura
Cicno

Poe-

Venere.

Cilicio o Cilizio.
setole
Specie di giubbone o camicia fatta di lana,
chiamato sacco (daldi cavallo o di pelo di capra;
abbia Preso il
l'ebraico shaph); e alcuni credono che
perch tessuto coi ruvidi peli delle
usavano di cocapre della Cilicia. Gli antichi non
di metsoltanto
ma
cilicio,
col
corpo
prire tutto il

nome

terlo

mit.
re

di

cilicio

alle

attorno

Quando

coprirsi

il

reni,

nei

giorni di

lutto

e di

ca.a-

cilicio si soleva pusi faceva uso del


capo di polvere o di cenere. Anche i

gli anacoreti ne fadi cintura, che


forma
in
anche
cevano uso,
e ai
portavano sulla carne, aggiungendo alle setole
e
martorizzare
maggiormerte
peli punte di ferro, per

primitivi

cristiani

e specialmente

talora

mortificare

la

Mortificazione

Vedi Lutto

carne.

223

Martirio

Penitenza.

Ciliegio lauceraso. Vedi Lauceraso.

Cinclo.

Genere d'uccello dell'ordine


merlo

volgarmente

dei passeri,

chiamato

Vedi Poverissimo

acquatico.

Zingari.

Cineraria.
Bella pianta a
ii

col disco giallo, a corona tmla

fiori

un bell'azzurro.

Il

suo

nerino del di sotto delle

Cinghiale.
Animale selvatico

nome deriva dal colore


Vedi Dolore.

ce-

foglie.

Vedi Diana
Forza del corpo
Fortezza d'animo indebolita
Meleagro
iell' animo
ttnpelo
Inverno
Roma.
simile al porco.

Cingolo

due

con

sacerdote cingesi

Vedi Pietro

nice.

cordiglio.

Cordicella
1

all'estremit, con cui


mettendola sopra il ca-

fiocchi

fianchi,

(San).

Cinico.
I cinici

erano

filosofii

greci,

quali in principio

mo-

travansi austeri seguaci della virt; poi degenerarono

idrindecenza e nel sudiciume, mordendo a guisa di


^ani
difetti degli altri:
per cui la parola cinismo
livenne sinonimo di impudenza e sfacciataggine.

Mosca canina, alla cui importunit


udenza e l'audacia del cane.

si

aggiunge l'im-

Sinira.

Re

leggendario di Cipro, e fu sacerdote di Vene-

e a Paso. Spos Metame,


iibbe molti

figli,

fra

figlia

del

quali Mirra e

Re

Pigmalione,
il
qua-

Adone,

le

224

nel conunercio incefu generato InvolontariameBte


s. ucpropria figlia Mirra. Cm.ra p.

uoso con la
scoprendo

cise

il

Le

aeUtto.

Vedi

alcioni.

in

figlve

sue cinquanta

cangiate
gettarono in mare e furono

Mirra.

Cnaglossa.

,,

,.

lin-

lingua di carr
Pianta chiamata volgarmente
nome der.
come lo dice appunto il suo

gua canina,
vato dal

greco

Rompere

il

cane,

/fun.

silenzio.

Cinquanta. Vedi Impotenza Vrrile


Cinque. Vedi Numeri simbolici.
^'srecie

Remissione.

i
che presso i Greci e
chiamava,
e
nuzial.

di cintura,

fac^rparte dei riti


verginit. Vedi Cesto

Nozze

Vedi

lingua.

glossa,

Romani

-^o

di

Verginit.

^'S:jilcuiuson.ale^-^^^
Raffaele .^^^^
narra

Bibbia

da Tobia

come 1 angelo
e come pronto a

cinto

-';^"^'^^'

era

/;f^^^

nleva che la cintura


^i
^^^"^^^fX^f}^^^^
Anche
m viaggio.
^l^'^'
loro che si mettevano
la p"va
Galhe
Nelle
Romani usavano la cintura.
cui andava an
cintura fu una punizione
i

zione della

ZI

qualche idea d'infamia.

to^ferano

costretti

lasciarla,

che
borsa
una
cintura
alla

'^^sos

riferisce

gli

le

deb
falliti e altri
e per motivo di que-

Gali attaccavano

antichi

chiavi

altri

og^ets^^^

privazione
per dimostrare
La
decadunento.^
dell'abito mdicava
di questa parte
al
rinuncio
Borgogna,
di
duca
V dova di Filippo I.
la cintura sulla tom-

niili,

le loro

diritto di successione,

condizioni.

deponendo

La

225

---

Ceremia
marito. Vedi Agostino (SanC)
ParMaria Vergine
Margherita {Santa)
Temperanza
Preparazione alla guerra

'ba

del

lo

Tommaso

(San).

Ciotola.

Vedi Arte

Specie di scodellino.

superflua.

Ciottolo.

Vedi

Pietra di forma rotonda o arrotondata.

no

Durezza

di cuore

Girolamo

Arsi-

(San).

Ciparlsso.
Giovinetto
levato,
la

morte;

che

ma

gli

un

ucciso

era

da Apollo.

amato

bellissimo

per innavertenza

caro,

Apollo,

cervo
dal

Avendo

aveva

ch'egli

al-

dolore voleva darsi

impietosito,

lo

trasform

in

cipresso.

Cipolla.
Ortaggio conosciutissimo,
odore penetrante, che irrita
mare. Vedi Cosa profana
opera dei nemici

un

contenente
gli

occhi

olio

di

facendoli lagri-

Grandezza
Lagrime Luna.

acquistato

Cipresso.
Pianta dal fogliame scuro, che serve specialmente
d'ornamento nei cimiteri. La pianta pi antica d'I;alia senza dubbio un gigantesco cipresso, che sorge a Somma Lombardo. Il Cant afferma che sotto la sua ampia ombra rifKjs Scipione, dopo aver
combattuto Annibale
altri isseriscono che la pian;

ta

tempo

Candia
Morte Ombre

goscia

'

-,

fosse adulta al

di Giulio Cesare.

Ciparisso

Vedi An-

Giunone Mani

Perpetuit

Plutone.

ICirce.
j

Potente mjiga,
15

figlia

O. RoNCHETri.

del Sole.

Viveva

in

un'isola

lungo
era

la

occidentale

costa

lucenti

di

costrutto

d'Italia

pietre,

in

11

luogo

suo palazzo^
aperto cu-

Lavorava

addomesticati.
copda^o da leoni e da lupi
ca..a.^
si ^^ettava a
lavoro
il
durante
a tessere, e
in be.he
trasformare
Avvelen su. manto, e soleva
Ivi Uree
nella sua isola
forestieri che capitavano
a le
Glauco
perche
marino,
cangi Scilla in mostro
Ulisse nel
Ricevette
Ninfa.
aveva preferita questa
compai

suoi
trattenerlo cangi
suo palazzo, e per
prepaUquore
un
bere
loro a
gni fn porci, da'ndo
vl^
ne
non
Ulisse
cui
di
rato con delle erbe, e
ne bevesse, -^h^^^^^^^^^^
cuni dicono per, ch'egh
che gli serv di contravve.
va gli indic una radice
un anno intero ed ebbe
lei
con
UHsse rimase
di pax.
e Latino. Pn-^
due figli, Adrio o Agrario
salvo m patri^
tornare
per
come,
tire ella lo avvert
infernah e chiedere cod
visitare le regioni
.

L'

da

avesse

a Tiresia.

siglio

pianta

(chiamata
quello

ricordi

OPCOlo.

volgarmente

incantesimi,

nerava negU
che

superstizione

di

Nei tempi

della

d ignoranza qutX
maga) si ado-

erba

dande U nome di
maga Circe. Vedi

Sortilegio.

Vedi Contrariet

Dio

cvrcea

MaUa
Etcrmta

Perfezione.

Cista. Vedi

Canestro.

Cisterna. Vedi Geremia

Giuseppe.

Citerea.

,,,.

,.

^.,

da isola d, Cileia.
linguaggio poe,
Nel
adorata.
specialmente
dove era
degli

Soprannome

tico

quest'isola

di

Venere,

divenuta la patria allegorica

tolto

amori ed era

227
allora

ritenuta

coin

un'isola

incanta-

trice.

Vedi

Citerone.

7Vin/e.

Citiso laburno.
Arix>scello

cui

il

donde

all'ebano,

sta pianta di

legno

suo

il

rassomiglia

scuro

nome

bel portamento, e

cui fiori

un p

Que-

ebano.

falso

di

hanno u

grato odore, fu talvolta causa di avvelenamento.

Ve-

Malvagit.

di

Citt.

Corona murale, emblema delle mura della citt.


il
cui capo oltre a contener molti semi,

Papavero,

che raffigurano
tanti

abitanti,

gli

compartimenti

internamente diviso

paragonabili

Vedi Eugenio

case di una

citt.

Cittadini.

Vedi Salvatore dei

alle

strade

io

alle

{Sant').
cittadini.

Cittadino oppresso dal forestiero.


Toro atterrato da un lupo; allusione alla lotta
di questi due animali, in cui il lupo, vincitore, simboleggia Danao, quale forestiero; mentre Gelanore,
simboleggiato nel toro, rap>presenta il cittadino. Vedi
Forestiero.

Ciuffo.

Vedi

Scelleraggine.

CivetU.
Genere
ni,

di

uccello

che di notte

appartenente

manda un

ai

rapaci

nottur-

grido che somiglia all'u-

un uomo
Vedi
Atene Caccia Carro
da
Danaro Danni
Forza
Meditazione Minerva Mar Sapienza
lo

dd

in

pericolo.

mio

scambievoli

dalla sapienza
'e

Vittoria.

Alciioz

Astey

tirato

civelt'i

vinta

228

Civetteria.
Bella di giorno. Dafne laureola.

Clandestina. Vedi Latrea

Clara

clandestina.

(Santa).

Fondatrice

delle

Clarisse o Clarine,

religiose

di

S.

quali vestivano

le

Francesco dette
tonaca e man-

e andavano a piedi nudi, con zoccoli o senza,


secondo la stagione.
Croce. Giglio di purezza.
Pane. Pastorale. Reliquario.
tello

Claudio (San).
Vescovo e patrono
prigionieri

Fanciullo

dei

tornitori.

Catene

dei

spezzarono al suo intervento. Cero.

che si
annegato

che

il

santo

risuscit.

Zufolo-

Clava.
t

Bastone nodoso, molto pi grosso da una estremiche dall'altra, e di cui si servivano gli antichi qua-

le

arma

offensiva.

di -Ercole.

La

clava l'attributo pi comune


e la favola aggiun-

E,ra d'olivo selvatico,

ge che, consacrata a Mercurio da Ercole, mise raForun grande albero. Vedi Ercole

dici e divent

za

Melpomene

Virt.

Clematite Vitalba.
te

Pianta che cresce nelle siepi, chiamata volgarmenInganno


erba dei pitocchi. Vedi Artifizio

Povert.

Clemenza.
Vasari la personific in una donna nuda, che spre
Fulmine. Tanle mammelle, schizzando latte.
to nelle medaghe di Antonino Pio, quanto in quelle di
Nerva, figura un fulmine in un letto; e ci significa
che sebbene qu^ti imperatori avessero avuta la fa-

me

colta di offendere,

se ne

229

astenevano per

loro cle-

la

menza. Vedi Animo clemente.

Clibano.
antichi una specie di forgli
un vaso di terra scoperto, usato
pane. Vedi Cuore
Esame di co-

chiaimavano

Cos

consistente

nello

per cuocere

il

in

scienza.

Clio.

La prima delle nove Muse, figlia di Giove e di


Mnemosine. Presiede alla storia, e viene rappresentata, seduta o in piedi, sotto le sembianze di una
giovane coronata di lauro, con una tromba nella destra e un libro, o un rotolo, nella sinistra; e talvolta
con un scrigno accanto, contenente dei manoscritti.
Viene auiche rappresentata con una chitarra, di cui
ella passa per inventrice. Per attributi ha anche il
calamaio e il globo. Clio, avendo osato un giorno
biasimare Venere del suo amore per Adone, la Dea,
irritata, le inspir una passione violenta p)er
Piero,
che

madre

rese

la

di

Giacinto.

Gii tori.

Mirmidone, era tanto piccola che Gio-

Figlia di

ve per

visitarla

dovette

trasformarsi

in

formica.

Clizia.
Figlia

dell'Oceano e di Teti.

Fu amata

(Af)ollo),

si

abbandonata per Leucotoe, che


fame, ma Apollo la trasform

di

mato

dal So-

e ne divenne talmente gelosa nel veder-

le

si

in

lasci

un

fiore

morire
chia-

eliotropio.

Clotilde

Regina

(Santa).
di

Francia.

battaglia di Tolbiac,

vinta

Armata, ricordando la
da suo mante Clodoveo;

230

- -ve^ione

delU
.io,a che fu ca,a
ella tonao ^
che
cristiana. Chiesa,
facendo

costruire

di
in vino l'acqua

Lll

Sva
tomba

^'m
tre

tervo

Tomba. Rimas

a
la

Martmo.

di S.

greco

Parche

il

Tours. presso
la sua dimora a

fiss

ella

W.

f^^^n
astor

de

un monastero. Clot
una fontana per incitare

Ciglio, insegna regale.

operai.

a.U

filare.

klethein,

La

pi

giovane

delle

(vedi).

^"

era ntenola e'


,ava anche Kncph. ed
ac
del ,^[
sulla superBc e
muove
che
Dio
di
ulmrilo
montone
con la lesla d,
a Cnufi era mppre.en.ato
vaso, o da un
un
Sora
-J^talora ne
questo D,o .1 qua e
ne consacrato a
e
sopra,
col serpente
trovasi in una barca
capo.
suo
posto sul
questo emblema

stal

Lbe

lora

""Sa rampicante,
magnifiche
che r^rol

girevole,

di

coi

fusti

lunghr^uni

ghirlande fion.e,

Ved,

Legame.

uom.
aver div<rato un

'""

-/vin

!l"^r!enT

,-(e'--

VeA Aspio

L-uriu

Rovina

onori.
zione salito agli

Nilo

- Uomo *

^^^^..^^^^_

- OcdcnU
cond.
bassa

231

Cocito.

Fiume
che non

che circondava

dell'Inferno
s'ingrossava

dal

fuorch

Tartaro,

il

pianto

dei

tristi.

Cocolla.

La

sopra con cappuccio che portavano

veste di

nonaci. Nella vita di S. Benedetto, abate di


si

trova che

lunghe fino

al

monaci per abuso portavano le cocolle


tallone, e che per l'uniformit e per

umilt prescrisse che

fossero di

almeno non scendessero


nedetto

Aniano,

oltre

il

48

centimetri,

ginocchio.

o che

Vedi De-

{San).

Cocomero.
Pianta il cui grosso frutto, simile a una zucca,
con la polpa rossa, conosciutissimo. Vedi Sciocchezza.

Coda. Vedi Diavolo.

Coda
Coda
Coda

di
di

cavallo. Vedi Pasci.


pavone. Vedi Volubilit

po
creto

Nereidi

Coda

della

ricchezza.

di pesce. Ved' Atargale


Dagone
DeEurinome
Glauco Ponzio
Ippocam-

Sirene

Vedi

di volpe.

Tritone.

Sport.

Cofano.
Scatola elegante

in

donne ripongono

cui le

le

gioie.

Vedi Lussuria.

Colchico.
Tutte
velenose,

le

parti

ma

di

mortifero

sopra

venne

colchico

me

di

al

questa piauita sono pi o

meno

quale

riece

specialmente
tutto

per

il

autunnale

bulbo,
cani
(il

pi

ammazza- cerni. Vedi Indole

il

lupi,

dal

velenoso)
perversa.

il

che
no-

232

Coletta (Santa).
Badessa francescana.

Agnello, che l'accompa-

j|

gn in chiesa, e s'inginocchi durante l'elevazione.


Angelo, che le apparve. Crocefisso, alla cui contemplazione attese negli ultimi giorni
ria

Vergine,

che

sua

di

vita.

Ma-

apparve.

le

Collana.

Vezzo o catena
torno al collo,
gli

Ebrei,

specialmente

dalena

d'oro o di gioie che

detta altrimenti monile;

Romani
come ornamento

Greci e

(Santa)

'

le

porta

in-

donne l'adottarono
Vedi Mad-

nuziale.

Ricchezza

Tommaso d'Aquino

si

e che presso

(San)

Teresa

(Santa)

Virt salda.

Coli era.
Personificata in un uomo che si passa attraverso il
corpo una spada, e avente ai piedi un leone -e delle
fiamme.

Collina.
Collo.

Vedi Davide

Vedi Audacia

Colio Intaccato.

(San).

Vedi

Superbia.
Cecilia

(Santa).

Colobio.
Tunica senza maniche, o con maniche tanto corte
che non giungono al gomito. Nei primi tempi del cristianesimo

mamente

il

colobio era veste dei monaci,

massi-

Essa divenne poi veste propria dei Vescovi, dopo che S. Silvestro papa
ordin che fossero aggiunte le maniche affinch potesse servire ai celebranti, coprendo la nudit delle
braccia. Vedi Stefano (San)
Vescovo.
dei solitari in Egitto.

Colomba.
a

Uccello che gli antichi consacrarono specialmente


Venere, ed era vietato ai suoi sacerdoti di man-

Anche

giarne.

presso

che

credevzuio

233

gli

l'anima

Assiri

di

perch

sacra,

era

Semiramide

volata

fosse

colomba. Vedi Ambrogio


AApostoli
Apollo
Anima
{Sani')
Buon auBenedetto (San)
ria
Ballesimo
Carit
Carro tirato da coCandore
gurio
Cerere
Caterina d'Alessandria {Santa)
lombe

forma

sotto

cielo

al

di

Negra Colomba

Davide

{San)

Giuseppe
Innocenza

{San)

(Santa)

Grande
Medicina
No Pace

Paolo

Timore Tommaso d'Aquino


Vedova

Colomba (Santa).

delle

futura

Felicit

Gregorio

anime

{San)

il

Lussuria

provvidenziale

{San)

Sincerit

Profeti

Teresa

Pietro

Peristera

{San)

Pacifico

Spirito

Santo

{Santa)

{San)

Venere.

continente

Angeli, che la copersero


Vergine e martire.
una veste bianca, lorquando, nuda, a suci a:
tromba, verme vituperata per tutta la citt. Colomba.
Corona, portatale da un angelo duTinte il suo martirio.
Crocefisso. Manto regale. Nuvola, che vers
l'acqua per sp)egnere il rogo durante il suo suppli-

con

zio.

la

Orso,

il

quale,

esposta

salv dalle voglie di un

spetto pi di bestia che

Coionia.
Molte persone d'uno
altro.

Api

in

santa

la

nell'anfiteatro,

giovane sozzissimo,

stesso

paese

soverchicimente

ingombra
in

di

api,

in

stabilite

sciame, perch quando l'arnia

emigra andando

d'a-

d'uomo.

una parte

si

di

un

trova
esse

cerca di una nuova dimora.

Colonna.
si

L'origine della colonna rimonta ai tempi in cui


cominci a piuitare ritti i tronchi degli alberi per

- 2M puntellare

le abitazioni dei primi uomini raccolti nelconvivenza comune. Vedi Agata {Sani')
Ar-

la

chitettura

Cristina

{Sarta)

Fermezza Forza
Mos Paolo

Termine

Colomna

Vedi
ca

pubbli-

Felicit

Massoneria

per la patria

za

{San)

Sublimit della gloria

tianesi

Morti

Sicurez-

Valen-

Kirt.

bellica.

Colonna

Bellona

Guerra.

rostrata.

Presso

Romani

no ornata di

rostri

era una colonna d'ordine toscao prore di bronzo. Vedi Vittoria

navale.

Colpa.
Basilisco.

Simbolo

biblico.

Coltello.
coltello

Il

ma

presso gli antichi consisteva

larga che finiva in punta e

in

ammazzare
Vedi Abramo

era destinato principalmente per

mali sugli

tolomeo
Crudelt

como

il

Litigioso

altari

degli

Dei.

una

la-

dorso ricurvo, ed

il

ani-

gli

Bar-

Durezza
Ecate

Impero
Maggiore

Morte

Cesare

{San)

{Santa)

Cristina

Gia-

mitigata

{San)

Giustizia

Parole

Pericoloso

Provocazione.

Col u tea.
Credevasi
perisse.

Vedi

che

Comando.
Mano tesa
cio
il

teso

quest'albero,

tagliandone

rami,

Puerilit.

verso

con l'indice sporgente


l'obbediente;

cos

dritto,

dicesi

il

essere

bracstato

gesto usato generalmente dai principi e dai sovrani.

235

Combattimento.
Teschio di cavallo attorniato da vespe svolazzanPresso gli antichi il cavallo era simbolo della
guerra, e il suo cadavere emblema delle vespe, .e
quali, alla loro volta, simboleggiavano la zuffa e
ti.

di

l'istinto

offendere

nemico.

il

della ragione con l'appetito.

Combattimento

Ercole <^e uccide Anteo; soggetto che figura in


medaglie antiche; in cui Ercole rappresenta

molte

ragione

la

corpo.

sapienza

della

continua

umano,

spirito

lo

Anteo

raffigura

il

petto di Ercole era considerato quaJe $ede

Il

prudenza,

della

guerra

desiderio

col

quali

le

la

sono

volont;

in

poich

l'appetito si oppone sempre alla ragione, la quale


non pu prevalere, se non s'innalza al di sopra delle

passioni

dell'uomo.

materiali

Commedia.
Socco. Presso
equivaleva

co,

Greci e

Romani: calzare

SOC'

sim-

commedie.

recitare

Commercio.
Ancora. Caduceo. Mercurio. Passati
boli mitologici presso

moderni,

si

in

uso

ramment che Mer-

commercio, e i negozianti presecaduceo e Mercurio, senza ricordarsi che quest'ultimo era anche il Dio dei ladri.

curio

presiedeva

per simbolo

ro

al

il

Commozione.
Belonica.

Como.
Dio che presiedeva
tripudio

ma

di

e di

im

ai

gozzoviglia.

bel

giovane,

acceso di ebbrezza,

conviti

ogni specie di

Rappresentavasi sotto forcol cap coronato di fiori,

cascante dal sonno,

appoggiato

236

mano

a un'cista che sostiene nella

e tenendo

sinistra,

una fiaccola accessa rivolta verso terra,


in modo che sembra bruciarsi con essa le gambe.
Questo Dio, o forse un altro dello stesso nome, presiedeva pure agli ornamenti delle donne e della gionella destra

effemminata,

vent

lande e di
nuziali,

forse

sua statua ornata di

la

collocavasi

fiori

come

all'ingresso

ghii-

camere

delie

pronvotore ai piaceri d'Imene.

Cam passio ne.


vi

Deit allegorica. Chi


trovava sicuro asilo.

squarcia

le

ricoverava nel suo tempio

si

Avvoltoio, che col becco

Perch, secondo

cosce.

Egiziani,

gli

centoventi giorni, che impiega nell'allevare

timore di lasciarli incustoditi, non


in

si

figli,

si

nei

per

allontana da loro

e se per caso non trovasse nelle

cerca di preda,

vicinanze di che cibarli, allora intaccandosi col bec-

co

le

cosce, ne cava

il

sangue con cui nutrisce

Compasso.

Vedi Acale

stronomia

Geometria

Architettura

Massoneria

fi?u.

A-

Scienza.

Compatimento.
quarzmtino

Violacciocco

Compatimento
Pignatta. Una

della

bianco.

suocera.

volta la sposa,

due

lo

sposo; la quale, oltre a negargliela,

va ingiurandola

aspramente;

ci

dopo 'e
madre del-

giorni

nozze, doveva chiedere una pignatta alla

la

perch

da principio si abituasse a sopportare


mente le sofisticherie e le stravaganze della
fin

maltrattala

sposa

pazientesuocera.

Concerto.
Celtide,

musicali a

il

cui

legno serve a fabbricare strumenti

fiato.

Conchiglia.

Vedi

Agostino

{Sanf)

Andrea

Buccina
(SanC)
Michele (San)

237

Giacomo
Tritone

Maggiore (5an)

il

Venere.

Concordia.
Divinit
della

Pace,

guardata

dei

La Concordia

Romcini.

con

figlia di

la

quale

Giove

l'unione delle famiglie,

\-iene

spesso

era

pari

al

confusa,

n-

Temi,

e s'invocava per

dei cittadini,

degli sposi, ecc.

di

Rappresentavasi ordinariamente seduta, con xma taz-

za nella destra e nella sinistra lo scettro, e talvolta


una cornucopia o due; oppure con un ramo di olivo e il caduceo, o anche avente nelle mani una prua
di nave e lo scettro o la cornucopia. Questa era la
personificazione della Concordia civile. La Concordia
militare era rappresentata vestita di una lunga tunica, in piedi, fra due stendardi. Nelle monete di Sabina Augusta rappresentata seduta su una sedia, appoggiandosi sopra una lamcia, p>orgendo con la destra
una tazza.
Animali: Cornacchia. I Greci, dopo aver invocato
Imene nelle nozze, solevano anche nominare la cornacchia per augurio di concordia. Persone. Nelle medaglie di Domizia Augusta, da un lato figura un
pavone con l'iscrizione
AUGUST.
Narrasi che Domiziano salutasse Domizia col nome
di Augusta, dopo avergli dato im figlio. In seguito
la ripudi per il suo carattere volubile, ma dovette

CONCORDIA

riprenderla
ferirsi

costretto

l'inscrizione

di

dal

p>op>olo.

concordia,

A
la

ci

credesi

quale sopra

ri-

tut-

to si desiderava nei matrimoni. Si vuole che il pa


vone simboleggiasse l'Impero, al quale Domizia venne ridata, o forse anche perch Domiziano facendosi

chiimar Giove, volle che sua moglie fosse onorata coi

nome

di

Giunone, alla quale era consacrato

il

pavo*

238

ne

"*'""

""'

una

figura

rV' J.

^^

due

s,

confrater-

^^^^i, ,.

vi

due

-'P-^.^^Xn.lla

nra-

con-

^^^'^^tA P"--"/;
^e

meaesirna

cordia fondato.

m^gs'"

I :>

.1

Nassau, consiste
fondatore

suoi ,ami

delle

tlMua'parte

per
loro sono smrili
della

tU

tutti

^rJ^nr^bolo

Zo

da una parte
'vi'r

Albero, perch

Vegetali:

un

da .bo

del

ti da un
r, k,a^^
<="''^"f;'i7'
P^r*. D-e e
.^.

^^

lacco,

unisce
-''|';f;;'';J'"arLa. Giogo, che
cuore, non dalle '^"''
croce
dalla
sormontato

due

'-''.^f^^lfVLBE

Tdato

el

dal

oXe
principe

della

concordia

Guglielmo

Lu,g,

^:--'?rdr:t^^^^^^^
'l='ta:"^Mt':^itti;ltru:^:
.Romam^'W
eordta presso

fM^,'
i

co;cordia.

^^ ^^
iSrNapoieoel.(ond6r<>rd;ned._

il

cui

emblema

-"!'f
man. mcroc.ate
ottangolare con due

-"""; palm.
(ra

due

Verghe legate

parola Concordia.

la

Vedi

in

fascio.

concordia e della discordia.

della

Effetti

239

Concordia nelle cure famigliari.


Pernice. Credevasi che

dividendosi

vava
le

la

p>oi

pulcini

maschio e

il

due

questi uccelli facessero

nidi per

la

femmina

ripK>rvi

le

cura di far nascere, nutrire e

p>erci

si

di

uova:
alle-

simboleggi la concordia nel-

cure familiari fra marito e moglie, con due pernici

che covano.

Concupiscenza.
simbolo

Torello,
le,

forza

della

dell'appetito

perch nessun animale p>ossiede un

carna-

istinto cos sfre-

nalo per l'accoppiamento quanto un toro giovane.

Condanna.
Quando un
modo da non

gladiatore era gravemen-

Pollice verso.
te

ferito

in

suo avversario

gli

se

la tribuna

volge\a

te;

gi

in

e all'opposto, cio

gno che

gli si

il

stava sopra con la spada pronto a

maggior numero degli

ucciderlo:

il

poter pi combattere,

il

pollice, era

il

sp>ettatori

del-

segno di mor-

pollice volto all'ins, era se-

concedeva la

vita.

Condiscendenza.
Butonio.

Giacinto,

pietra.

Conforto.
Origano, allusione
gli

antichi.

Zaffiro,

alle

sue virt medicinali presso

pietra preziosa.

Congreguione.
Campana e melagrana. La prima come segno
richiamo, e la seconda,
zione.

di

simbolo di riunione, associa-

240

Congregazioni dei cristiani.


simbolo della
secondo S. Ambrogio,
una certa
con
pianta
quale si
plebe della Chiesa, la
si tieumilt
del
propaggme
radice di fede, e con la
Vite

che.

ne bassa;

ma

finch

leva,

zappata

all'intorno,

lega

si

si

L ordme

non pieghi verso ^-ra

sol-

de

mantenuta dal a Ui e
pergolato indica l'eguaglianza,
ricco e onorato abbia
quanto
per
sa e che nessuno
avvdisca
si
e che nessuno povero
insuperbirsi,

da

n dubiti
tutti

di

essere

abbassato

sime ricompensa.

Coniglio. Vedi Fecondit

jjerche

e disprezzato

avranno
confidenti nella fede,

cielo la

mede-

Spagna.

punta piatta ed acuta;


^**S'rumento di metallo con
legna o pietre.
spaccare
per
.seive battendovi sopra

Vedi Scioglimento.

Consacrazione.

una pira accesa, segno


Aquila, che s'innalza sopra
defunto sovrano
cielo dell'anima del

delia

che

salita

in

Romani costumavano annoverare

tra gli

Uei.

tempo
diverse monete
Simbolo che si trova in
una
In
matrone.
Pavone Per la consacrazione delle
una
da
PAVLINA.
medaglia con l'iscrizione DIVA
et, coperta di un
in
donna
di
testa
parte si vede una
medesima figura intera seduta
velo e dall'altra, la
del

sopr'a
Tie

un pavone che

la porta

CONSACRATIO.

inscrizione

in

alto,

In un'altra

DIV/E MAXIMIN/E.

con

inscnzio-

medaglia con la
figura un capo

una luna, con le corna volte


un pavone che ta la ruoparte
all'ingi. e dall'altra

di

donna che

sta sopra

la,

con l'inscrizione

ma

inscrizione

241

CONSACRATIO.

La

medesi-

trova nelle medaglie di Faustina, do-

si

ve figura un pavone.

Consenso.

Mano
antichi

Segno di approvazione usato dagli


adunanze dei soldati.

alzala.

nelle

Consenti.

Nome

Romani davano

ai dodici Dei supefemmine; che formavano il


consiglio di Giove. Ciascuno di essi presiedeva a uno
dei mesi dell'mno: Venere all'aprile, Ap>ollo al mag^o. Mercurio al giugno. Giove al luglio. Cerere all'agosto. Vulcano al settembre. Marte all'ottobre. Diana al novembre. Vesta al dicembre, Giunone al gen
naio, Nettuno al febbraio e Minerva al marzo.
riori,

che

maschi

sei

sei

Conservazione delle vigne.

Callo.

Methona,

nel

l'Argolide, per evitare che


bruciasse
gallo nel

bianco,

territorio
il

nel

le gemme delle viti, usavano sacrificare un


modo seguente: Due uomini, preso un gallo

dopo

averlo squartato in

temporaneamente
in

mano

e,

ritornati

la

in

due tirandolo con-

al p>osto
le

dove avevano ucciso

parti;

persuasi

che

le viti,

attribuivano una certa virt

solare.

Consiglio

cuore. \^edi Cuore

il

vigne,

le

gallo, ne

quell'anno

in

vento non avrebbe danneggiato

con

ciascuno

direzione opposta,

sua parte girava intomo a tutte

sotterravano

lo

Trezene

di

libeccio danneggicisse e

perch

al

il

gal-

e consislio.

Consiglio popolare.
Gru. Vogliono alcuni che presso
riunione
16

di

gru simboleggiasse

Q. Ronchetti.

il

gli

Egiziani una

governo popolare;


perch, se

si

desidera che

242

vuol prendere buone risoluzioni, e se

si

cose abbiano un felice successo, con-

le

vien consultare pi persone.

Con SO.
Antica deit romana. Alcuni
le

deliberazioni segrete,

rioso,

cio

il

Dio

altri

il

lo

vogliono Dio del-

Dio nascosto

Poco

delle basse regioni.

e miste-

sa in-

si

torno a questo Dio; e l storia dell'introduzione del

suo culto sarebbe


cazione
loro

la

per ottenerne dalle trib vicine fu-

richiesta

rono respinte,

seguente. Quando dopo l'edifiRomani non avevano donno e

la

Roma

di

Romolo

fece correre voce di aver tro-

vato l'altare d'un Dio ignoto sotterra.

mato Conso,

Romolo

procurava mogli

se

essere

Conso una
cavalli,

sualia,

Il

Dio

sacrifizi

Romani. V'

fu chiae

feste

chi vuole

deit infernale, basandosi sulla tra-

nome

di fiori,

sotto la protezione speciale delle di-

erano adoperati nelle corse

infernali,

vinit

dati

suoi

promise

suo altare rinvenuto sotterra, e perch

dizione del

muli e

ai

gli

delle feste di
trattati

questo Dio,

e,

alle

con-

inghirlan-

con cura speciale e gran solen-

nit in quell'occasione

Consolazione.
Digitale

porpora; pianta adoperata come rimedio

nelle malattie
la

malinconia

di

cuore,

prodotta

da

chiaro.

Consoli Romani.
Scure.

Consolida. Vedi

Delfino.

nello

stesso

questa

tempo mitiga

malattia.

Grigio

243

Contadino.

Uomo
assai

Porco. Si vuole che g'u


dove il terreno
bagnato, non si servissero d'aratro o

seduto in terra.

soffice

Nilo,

del

vicinanze

abitanti nelle

strumento adatto per lavorare

ci'altro

la

mavano porca

campi

solco dei

il

la

Latini chia-

semiriati.

Rana. La-

Giunone, pass suld'una palude ove alcuni contadini lavoravano

fuggendo

Iona,

ma

terra,
I

coltivassero mediante le pedate dei porci

la riva

la p>ersecuzione di

la terra, e chiesto loro dell'acqua per

Latona per

venne negata.

che fossero trasformati

in

rinfrescarsi,

ottenne

punirli

le

da Giove

ruie.

Contemplazione divina.
Cicogna, simbolo biblico di un'anima pura elevata
sopra

le

cose terrene,

soltanto

plazione delle

cose divine;

sempre luoghi

alti

il

dedita

[j^rch

alla

contem-

cicogna cerca

la

per la propria dimora

e per

fare

nido.

Contentezza.
In una

lettera

di

Vescovo d'Arezzo,
mi chiedete,
sar dipinta
titudine di

la

Vasari a Monsignor Minerbetti


legge:

si

quale,

<(

La Contentezza che

senza mandarvi a'tro disegno

da me a sedere colma

riposo, coronala di lauro,

di

letizia,

rose

ed

in

at-

olive

palme, fra mirti e fiori, guardando il cielo con contemplazione divina, avendo attorno vasi verdi per le
speranze,
rali

pieni di onori,

e spirituali,

alcuni pieni

di

altri

libri

di

come corona,
gioie,

sacri

medaglia, scienze, tenendo


nell'altra

il

perle,

scettri

tempo-

oro e ricchezze,

e profani, statuette

d'oro,

una maiio una palma, e


corno d'Amaltea; n mancher di farle
in

_
cotto

piedi

r mare
a
il

sciolti,

sole .

roti, rostn

-^^f .^
-Z
desideri.

alla

^'

Oro, che pu soddisfare

Contentezza interrotta.
Cavolo,

il

simbolo

no.

gioghi

catene,

volete
servit; e se la
varie invenzioni di
con
Diogene
potremo fare il cinico

pi povera,
sul tazza, dentro

lacci

244

e nemico del vi
quale, secondo Plinio,
Credevasi che dopo avere

dell'allegria.

bere vmo a voloncavolo crudo si potesse


mangiato
piantat, vicmo alle
cavoli
i
e che
t senza ubriacarsi;
moltissimo.
viti, le danneggiassero
il

Continenza.
Specie
ner cui

si

di

raffrena

il

particolarmente la virt

desiderio voluttuoso.

nell'evangelio di S.

ggi

Luca:

- Cordone
.ano

/ nosfn renj

Cristo, di cui
Quest'avvertimento di Ges

M.

-.^

temperanza,

cos spesso e co.i

pa^

costante-

della Chiesa hanno


all'osservanza, come allusivo
mente raccomandato
perduto
andar
continenza, non doveva

dri

Ta

La

per

e alla

ministri

delFaltare, pi

specialmente obbligai
la Bibbia, nel-

Secondo

Sa ["ce
a esercitare tale virt.
tabernacoli, si posadelle feste dei
la celebrazione
gpalma e di salice simbol
vano nelle mani rami di
hrondi
Serpente
continenza.
giando quest'ultimo la
come emblema
consigli agh Ebrei,

zoche Mos
della

virt

contraria

Contrariet.

ai

piaceri.
,.

similitudme d. due
due. che si toccano, a
girano nel senso conche
contigue
ruote meccaniche
toccano reciprole cui punte si
trario. Frecce, due,
Crcoli

camente

le

penne.

245

Contumace.
Orecchie
diente

quale

turate;

richiami

ai

fattigli,

simbolo d'uomo disubbiche non vuole tollerare in-

timazioni, n sottoporsi alla legge.

Convallaria.

Ve

ne sono di diverse specie, fra le quali, quella


nome volgare di mughetto, campail

notissima sotto
e

ecc.,

nelle,

maggio

aprile a

cui

di soave odore

fiori

Vedi Discrezione

aprono da
Salomone.

Felicit rinnovata.

Convolvolo tricolore. Vedi Bella

Capo coronato. Vedi


Coppa.

si

e la Convallaiia sigillo di

di giorno.

Domnio.

Vedi Tazza.

Copula maritale.
Asta

celibarc;

perch,

come

questa,

nel

fitta

cor-

po del gladiatore e con lui congiunta, cos la sposa


deve congiungersi col marito, affinch, come dice l;i
Bibbia, siano due in una sola carne. Cornacchie accoppiate,

quale simbolo della

maritale;

perch

si

scono insieme nel

modo con

giungono normalmente per


creazione,

legittima congiunzione

vuole che

questi

cui

gli

istinto

uccelli

uomini

naturale

si

uni-

si

con-

alla

pro-

senza mai trascendere ad alcuna lascivia.

Credevasi inoltre che

le

cornacchie consumassero

l'at-

to venereo p>er bocca.

Coraggio.
Leone. Animale che simboleggia
raggio.

Pioppo

nero, consacrato a

la

forza e

Ercole.

il

co-

Turchese,

pietra dedicata al coraggio.

Corallo.
I

Romani

lo

portavano come amuleto e come og-

A*TU

getto gradito

ornavano col corallo


rdi

Principio e

Corda. Vedi

gli elmi e gli scudi.

IL. a 111

Vedi Ne-

fine.

Beatrice

{San)

sulle culle dei

malattie perniciose

da

Corazza. Vedi Egida


Matteo

mettevano

agli Dei, e lo

neonati per preservarli

Fortificazione.

{Santa)

Servit

Disperazione

Umilt.

Cordialit.
Begonia.

Cordiglio.

Vedi Cingolo.

Cordone.

e serve a restnn-

Parte dei vestimenti sacerdotali,


la lunghezza del cagere l'ampiezza e a raccorciare
al sacerdote negli
inciampo
mice, perch non rechi
accessorio indispensabile
Il cordone un
per cui fu giudicato
ragione
la
ecco
ed
del camice,
sacerdote e i sacrificatori della
tale. Siccome il gran

uffizi

divini.

trib di Levi

ch

vi

fosse,

ministri

benavevano una cintura sulla tunica,


aderente.
semplicemente
dire,
cos
per

della

nuova

alleanza,

che adottarono

la

dell'antica, doparte dei vestimenti di quelli


Inoltre, poich
cordone.
iT
ammettere

maggior
vevano anche
nel salmo 92 detto che
di fortezza, e ne ha cinti

il

Signore

si

ammantalo

suoi fianchi; poich nel-

ci mostrato m mezzo
lungo ab)o e cinto
d'un
sette candelabri, vestito
aveva una ragione
si
d'oro,
cintura
petto di una
perch i sacerdoti fossero anchessi

l'Apocalisse
ai

i7

il

Verbo

eterno

mistica sufficiente
cinti nelle sacre funzioni.

maso d'Aquino

{San).

Vedi Contmenza

om-

247

Coreggato.
Strumento contadinesco, fatto di due bastoni l^za'i
capi con la gombina, che serve a trebbiare j1
grano e le biade. Vedi Agosto.

per

Vedi Angeli.

Cori.

Coriandolo.
Pianta che esala un
mice, donde

nome

il

lazione passeggera,

simo odore

Vedi Meriio
Coribanti
bambino,

un

Ma

semi perdono

odore

il

ci-

loro ingratis-

matur=indo,

aromatico

di

questa esa-

ac-

gradevolissimo.

occulto.

Cu reti.

Sacedoti

misura che vanno

invece

quistano

odore insopportabile

di erba cimicina.

di

Cibele.

mentre

lo

Fu

loro

dato

custodivano

in cura Giove
donnivano con

occhi aperti.

gli

Corinto.
Pegaso, emblema che figura nelle medaglie
sta

delle pi

citt

Corna.

importanti

di que-

dell'antica Grecia.

Vedi Como.

Cornacchia.
Gli antichi credevano che quest'uccello deponesse
soltanto

due uova, dalle quali nascessero un maschio

femmina. Ma se fossero stati due maschi o


due femmine, allora tanto
maschi quantn le femmi-

e una

ne

si

accompagnavano

coppia morisse,
per

<;ordia

loro,

superstite

se

rimaneva

uno

di questa

scompagnato

prima del matrimonio, si


morto uno dei col'altro conservasse la vedovanza. Vedi ConCopula maiitale
Danni scambievoli

tutta

invocava
niugi,

il

fra

la

la

vita.

Perci,

cornacchia,

affinch

Fedelt di messaggero
sta alla senile sapienza

quietudini

Giovanile sagaat prepo-

Infelicit coniugale

Inverno
Sprezzatore delle ingiurie.

la vita

Minerva

In-

Prosperit del-

Corniola.

n
e i
Ureci
agata molto stimata presso i
per
e
incisioni
le
Romani; adoperata una volta per
Pace.
la scultura. Vedi Gioia
Specie

di

Corno

corna.

Gli antichi

bue

si

lungo tempo di corna di


Presso

servirono

sacrifizi
per bere e per far libazioni nei

simbolo della
il
Orientali le corna furono sempre
portadivinit
molte
forza e della potenza; e perci
simbolo
questo
a
vano questo attributo. Per allusione
Tracia ornavano d,
di Macedon:;a. di Siria e di

gli

re

corna

loro diademi.

Nella provincia di Napoli

re-

per cui

la iettatura

gna una superstizione, chiamata


virt di un talismano;
credesi che un corno abbia la
e

nelle

sente

conversazioni,

uno

stregone,

per scongiurare

il

gli

quando
si

fanno

sacrilegio.

si

sospetta

le

dita

le

Bacco
Forza

Vedi Africa

Diavolo Rovina
Pan
Mose Oceano

Dignit sacrosanta

Satiro

essere pre-

coma con

Lari

dei popoli

Sonno.

Corno.
da
Davasi questo nome a uno strumento

fiato,

che

di metallo. Oggi
anticamente facevasi di corno, poi
gin o con la
larghi
o tre
strumento d'ottone in due

campana molto
tamento

larga.

Vedi Biagio

Uberto {Sani

(San)

).

jcopta.
Corno dell'abbondanza. Vedi Comucopi

Inci-

Corno

di cervo.

249

Vedi Incostanza

fortuna.

della

Cornucopia.
Corno dell'abbondanza, che

spessissimo

s'incontra

medaglie antiche, e specialmente su quelle della

sulle

Questo emblema fu anche spesso impiegato come


ornamento architettonico; e si trovano antichi capitelli ionici,
le cui volute rappresentavano corni d'abbon-

Siria.

danza. Le pi delle volte se ne fa uscire una quantit


di

frutta

fiori,

fogliami,

HKxnete e medaglie d'oro.

talora

gii

fa

si

versare

Vedi Abbondanza
AcAnimo cleAmaltea

Autunno Buon

Et

Fiumi
mAmore

amore

Primavera
Ricchezza Temi

cademia
mente

Agricoltura
dell'oro

For-

Felicit

Iconologia

tuna e

Ilarit

Prov-

Priapo

Piet

virt

Concordia

evento

Estale

Verunno.

videnza

Cornuti.
Soldati

uno scudo
cui

Romani

di fanteria.

mezzo figuravano due

scendo da

modo

Avevano

p)er

insegna

con un cerchietto nero intomo, nel

giallo,

serpenti rossi,

un sostegno pure rosso,

d'avvicinarsi la testa;

nel

si

mezzo

quali,

piegavano
di questo

uin

so-

stegno v'era una piccola rotella gialla con due linee


centrali

parti

incurvate,

eguali,

gurava

che

nella

la lettera

si

tagliavano

fra loro

parte superiore

T, insegna

in

della rotella

due
fi-

dei centurioni.

Corona.
Ornamento
gli

antichi

circolare di metallo,

portavano

al

collo e

foglie o

al

capo,

fiori, che
adoperan-

dolo anche come decorazione nelle feste a nei funerali, a premio dell'ingegno, al valore militare e navale,

al

merito

civile.

La leggenda

mitologica

at-

di questo ornamento
per 1 mventore
anche
a Giano Bifronte, che passa
molte monete
che
perci

delle navi e del danaro, ed


hanno la teSicilia
della
e
dell'Italia
Grecia,

prima Introduzione

la

tribuisce

della

Giano

sta

di

sul

rovescio.

Caterina

sul

Vedi Agnese

d'Alessandria

Colomba

{Santa)

Legge

_
Susanna

Elisabetta

{SanC)

Fiacre

ropa

dritto,

{San)

una nave o una corona

Pietro

Cecilia

(Santa)

Dignit

d'Ungheria
Gloria

{San)

Sovrano

Autorit

Padre
Re

Lucia {Santa)
Nobilt
Martiri

(5an)

Edmondo
tu Imperatore-

(SanQ

{Santa)

{Santa)

G&nzaga

Luigi

Eterno

{San)

r Paolo

Rkompensa

{Santa).

Corona del rosario. Vedi Rosario.


Corona di abrotano. Vedi Iside.
Inverno
Corona di canne. Vedi Fiumi
Silvano.
Vedi
Corona di cipresso.
Corona di cotogno. Vedi Giunone.
Corona di ebano. Vedi Plutone.
Corona di edera. Vedi Talia.
Corona di edera e di lauro. Vedi Poeta.
Mercurio.
Corona di edera, olivo e gelso. Vedi
Tirannia.
Corona di ferro. Vedi
Pan.
Corona di fico. Vedi Melpomene
Corona di fieno- Vedi Vertunno.
Corona di finocchio. Vedi Fauno.
Allegrezza
Corona di fiori. Vedi Abbondanza
Fede
Euterpe
Ebe
Como

flora

Primavera,

Corona
Corona
Corona
Corona
CopoHR
Corona
Corona
Corona

di fiori
di

di

Clio

trionfale

d'olmo

Corona
Corona
Corona
Corona
Corona

ghiande

Sole.

di quercia.

Vedi Terra.

Vedi Giunone.

gigli e canne. Vedi Fauno.


gramigna. Vedi Rkompena

di

lana e narcisi. Vedi Parche.

di

lauro.

Igiea

Vedi

di

di

Corona
Corona
Corona
Corona
Corona
Corona
Corona
Corona
Corona
Corona

e frutta. Vedi Pomona.

gemme.

di gigli.

251

Pace

Vedi
Lari

Apollo

Calliope

Onore

Vittoria.

di

maggiorana e rose.

di

mirto.

di
di

mirto e rose. Vedi Erato.


olivo. Vedi Giove.

di

olmo

Vedi Imene.

Vedi Ovazione.

pam pani.

Vedi Beneficenza.

di

origano dittamo. Vedi Lucina.

di

palma. Vedi Muse.

di

pam pani.

Vedi Bona Dea.

pampani ed edera. Vedi Bacco.


di
pampani e olmo. Vedi Corona

di

pampani.
di

papaveri. Vedi Notte.

di

perle. Vedi Polinnia.

di

di
di

Pan.
Fauno.
quercia. Vedi Ecate
pino. Vedi Cibele

pioppo. Vedi Ercole

Salvatore

cittadini.

Corona

Melpomene

Provvidenza

militare.

di

raggi.

Vedi Aurora.

dei


Corona
virt

Corona

rose.

di

25^

Vedi Asia

Ricompensa

alla

Verginit.

di rose e maggiorana. Vedi Corona

maggiorana

Corona

rose e mirto. Vedi Corona

di

di

rose.

di mirto

rose.

Corona
Corona
Fratelli

di ruta.

Corona
Luigi

Vedi Bont.

spighe.
Cerere

di spine.

{San)

Corona
giusti

di

Fede

Estate

Vedi

Penitenza.

Ges

mide

Efesiaca

citt

Cibele

assediata.

Citt

Gloria dei

Vertunno.

Davcisi al

merli.

Cristo

Urania.

Corona di uva. Vedi Settembre


Corona imperiale. Vedi Fritellaria.
Corona murale.
Era d'oro fregiata di
le mura di una

Ai-vali

Segesta.

Vedi Astronomia
Maria Vergine
Thor

di stelle.

scalasse

Vedi Agricoltura

primo che

Vedi ArteItalia

Provincia.

Corona

radiata.

Davasi

agli

Dei

agli

eroi

deificali.

Vedi Net-

tuno.

Coronide.

Fu amata da Apollo, ma gli fu


corvo che avvert Apollo dell'infedelt
di Coronide, fu per ricompensa cangiato di bianco
in nero. Vedi Esculapio.
Figlia di Flegia.

infedele;

il

Coronilla.
Pianta che

nasce

nelle

siepi,

cui

fiori

comin-

253

ad apparire in aprile e continuano quasi per


Vedi Ingenuit.

ciano
tutto

l'estate.

Coppo e anima. Vedi Anima e corpo.


Corpo umano.
bruco si trasforma in
Bruco. Come
il

farfalla;

morte abbandonato dall'anima, che passa alla vita etema. Vaso. Secondo
teologi. S. Paolo dice che il nostro corpo un tabernacolo, pre$o nel senso di un tabernacolo dell'a-

cos

dopo

corpK),

il

la

nima.

Correggiato. Vedi Careggiato.

Correzione.
Triangolo

(vedi).

Corruzione.
dallo,

allusione

all'oro.

Cortonacesi.
fanteria, che avevano per insegna un
scudo rosso, con l'ombelico color d'argento, e nel margine aveva due cerchi, di un verde
porro quell'interno, e quell'esterno bianco.

Soldati

drago

di

nello

Corvo.
E' nota

quest'uccello di imitare la vo-

l'abilit di

anche di ripetere qualche


uno studio speciale delle inflessioni della sua voce e delle circostanze che
accompagnavano il suo volo. In generale il corvo
ce

degli

parola;

altri

animali,

auguri

gli

come

considerato

presagitore

espressione comune,
ve.

La

colare,

durata
e,

facevcino

della

tu

sei

vita

il

di

di

sventure;

donde

la

corvo delle cattive nuoquest'uccello vuoisi

secondo EUiodo, giunge a caunpare

fino

se-

duemila cinquecentottantadue anni. Vedi Abbandono


dei figli
Adriano {Sant')
Antonio (SanC)

Apollo
mazione
{Sant')

dino

Eretico

Diffa-

militare

Elia

{San)

Enrico

Pioggia

Set^.

fatta all'improvviso.

Fungo.
una cosa

Gli antichi,

ancora oggi,

denotare

per

talmente presto che nessuno

fatta

l'aspet-

un fungo, perch esso nasce

tava, dicevano essere

una

(San)

Discordia

Ripulse, vituperosa

Cosa

Diavolo

Frode Mitra No O Paolo

Benedetto

Oratore

254

in

sola notte, istantaneeimente.

Cosa

fatta in

lungo tempo.

Elefante giovane, ancora senza denti; perch credevasi che

tempo

il

il

detto:

Tu

di gravidanza della

gli

di

antichi,

un elefante,

partorisci pi presto di

meva rimprovero per

femmina

Presso

durasse dieci anni.

quest'animale

espri-

tardava nell'eseguire qual-

chi

che cosa.

Cosa non raggiungibile.


Anguilla, inseguita da un

uomo che

l'afferra per la

quale, essendo IfscTa, scivola e sfugge dalla

coda,

la

mano

e diffcilmente l'anguilla

pu

rattenuta.

essere

Cosa precoce.
Pernice. Pulcino di quest'uccello uscente

dall'uovo rotto

si

vuole che

quasi impaziente dell'indugio, non

apra naturalmente per

si

sforza di rompere

fuori la testa, poi

cora attaccato

al

il

parte

ne prima del tempo: perch

si

in

a cosa venuta a perfezio-

allusione

ellflto del

guscio

piedi,

da

il

pulcino

aspetta che l'uovo

covare;

se stesso,

ma

esso

mettendo

e col resto del corpo an-

guscio, corre in cerca di cibo.

255

Cosa profana.
Cipolla, che

gli

non mangiassero

Egiziauii aborrivano;

perch

cipolle

Dea

Iside,

mentre, presso

carle

cadde

nel fiume e

il

Dittide,

cosa

ritenuta

Nilo, cercava di sradi-

quale

profana,

che

devoto alla

anneg; e d'allora

fu tenuto in venerazione, e in sua

fu

e dicesi

memoria
causa

poi egli

in

la cipolla

della

morte

altrui.

Coscienza pura.
Zaffiro, pietra preziosa.

(San).

Costantino

Chiesa, ricordando ch'egli fu fondatore delle gran-

romane. Croce, col motto:

di basiliche

/n hoc signo

Apparizione che deLabaro. Monogramma di

vinces, che gli cip^arve in cielo.


cise

la

sua

conversione.

Cristo.

Costanza.
Amaranto.
I

Costanza.
Legione

istituita

dall'imperatore

aveva

O>stanzo;

per insegna uno scudo azzurro con un cavallo d'oro


in

un cerchio verde, contro


con tutto il petto.

il

quale sembrava appog-

igiarsi

[Costume da cacciatore. Vedi


)stume da pellegrino. Vedi
\liero

{San)

>stumi.

Rocco

Giuliano

(SanC).
l'Ospita-

{San).

Vedi Adattamento

ligidezza dei costumi

Eustachio

ai

coitumi altrui

Tolleranza dei costumi del

lariio.

postumi

cattivi.

Loglio, simbolo della corruzione dei costumi.

An-

soleva dire essere cattiva abitudine non

tlstene

dare

256

mon-

frumento dal loglio; volendo con ci significare che gli invidiosi dovevano essere allontanati dalla

il

Repubblica, percht

to

il

inutili

e dannosi alla citt, quan-

loglio al frumento.

Costumi

dissoluti.

Triangolo

(vedi).

Costumi perseveranti.
Penne

di gru.

non muta

Bel simbolo di persona che con

l'et

propri co>tumi e le proprie opinioni; per-

gli altri uccelli mutano le penne a ogni et, e


cambiano il colore delle piume, mentre quelle delle
gru si mantengono sempre dello stesso colore.

ch

Cotitto.
Meretrice
e

diventata

feste,

Tracia

di

innalzata

Dea

perci

dette cotizzie,

si

della

agli

onori

divini,

Le

dissolutezza.

sue

celebravcuio durante la notte,

con ogni specie di lascivie e di scostumatezze. Credesi comunemente che i sacerdoti di questa Dea si
chiamassero Baiti o Bapii
gnarsi),

modo

perch

soliti

(dal

greco

hapie'xn,

a prendere bagni e lavarsi

banel

pi effeminato.

Cotogno.
Pianta

il

cui frutto era assai stimato presso gli an-

che lo consideravano come emblema di amore


e felicit e perci se ne servivano nelle feste pubbli-

tichi,

che e private,
trimoni.

principalmente

Vedi Amore

in

Corona

occasione

dei

di cotogno

maFe-

licit.

Cotta.
Sopravveste

di

pannolino

bianco,

che

gli

eccle-

portano nelle funzioni sacre. Vedi Luigi Gon-

siastlci

zaga

(San).

Coturno.
Specie di stivale usato dagli antichi, di un'altezza che sorpassava la met deHa gamba, e talvolta
giungeva fino al ginocchio. Il coturno, con la sua
suola

pi

ristica,

tragedia;

coturno

del

ilta

pi

la

magnifica,

tragedia

calzatura
degli

caratte-

della

attori

nome
Vedi Melpomene

figurativamente

quindi
alla

era

solito,

dignitosa

stcsa.

si

diede

il

di

Tragedia.

Covone

frumento. Vedi

di

Isidoro

{Sani').

Crane. Vedi Cardea.


Crapula.
Abitudine di
tmfiente.
il

principale e

lauti,

spesso biasimato

l'uso

per quanto

era ritiuto

satirici

del pesce, quale

lativo all'ingordigia e al

va come mai

Romani

pi eccellente dei cibi; e mai

il

loro conviti

nei

a -mangiare e bere smodera-

riunirei

Pesce, che presso

lusso.

Erasmo

per

religione,

cristiani,

giuni mangiassero pesce,

il

ritenuto

delittuoso,

si

re-

meraviglia-

nei

quale fu ritenuto

chi

avessero

alimento

cipale lusso dei ghiotti, soggiungendo che


gi

mancava

il

loro
il

di-

prin-

suo uso

ne cibava con ver-

se

gognoso nome era chiamato apfagonio, e goloso, mentre la medesima cosa presso i cristiani era gran santimonia.

Cratego biancospino. Vedi


Cresima.

Biancospino.

Croce accantonata da quattro


lettera

simbolica,

presso

stazione della cresima.


17

G. Ronchetti.

evangelisti.

Trimo.

per la

manife-

Cristiani,

.10

Crespino. Vedi Bcxhtn.


Cresta di gallo. Vedi Pnapo.
Cribro. Vedi VagXxo.
Crisolito.

preziosa

Pietra

Sap'xQnza

di

colore

Vigilanza

giallo

j.

Vedi

verdastro.

Virt.

Crisoprasio.

giallo chiaro e verde


Variet di quarzo di colore
pomo. Vedi Acrimonia.

Cristianesimo.
Avvenimento
Alfa e Omega. Vedi

del

/-

i-

Lristia-

nesmo.

(Santa).

Cristina

Colonna,
Angeli, che l'estrassero dall'acqua.
fu legata,

frecce,

e saettata con

delle

quali

a.

due

cui
la

cuore e una nel fiancolpirono nel petto, due nel


le mammelle e la
tagHarle
co Coltello, che serv a
dinanzi a
d'argento
e
d'oro
Idoli
Frecce.

lingua.

cui fu condotta

legatele

al

nuda

collo

col

e poi

capo

rasato. Libro.

gettata

nel

lago.

Macma

/ ettim

di

piedi e le mani strettamenferro coi quali, nuda, i


le carni. Serpente persquarciate
furono
le
te legati,
del suo
velenosi. Tenaglia
ch fu esposta ai rettili
fu getche
indicare
per
martirio. Torre infiammata,
tata in

una fornace.

Vedi Ges Cristo.


Cristoforo (San).

Cristo.

L'etimologia del 'uo nome, che

in

greco signihca

leggenda che gh fa
Porta-Cristo, diede origine alla
gigante Poliil
come
guado,
attraversare il mare a
sulle spalle,
femo, portandosi Ges Bambino

donde

La

venuto l'uso di cos d^ingerlo.

sto
te

259

facciata

la

delle

chiese

dei

all'ingresso

figura

ornava

ordinariarrente colossale,

santo,

di que-

G>llo-

delle cattedrali.

tempio,

vol-

altre

potesse

affinch

cavasi

cos

vedersi

da lontano; perch credevasi che uno non po-

perire di morte subitanea,

tesse

dente

lo

colpisse in quel

l'immagine del santo.

gVmo

n alcuno altro acciin

cui avesse veduto

Albero, che

gli fior in

mane.

Frecce, lanciategli contro, e che ritornarono sui suoi


carnefici.

Ges Bambino. Macina,

leggenda,

gli

venne attaccata

al

che,

collo

secondo

la

quando venne

gettato nell'acqua. Serpente, con cui il Santo fu in


vanamente martorizzato. Statura gigantesca. Testa di

cane.

Gli

pittori

cuitichi

rappresentavamo S.

Cristo-

foro con una testa i cane.

Critica.

Momordica

piccante.

Crivello. Vedi Vaglio.

Croce.
Strumento di pena
zioni

contra
degli

antiche.

fra

parecchi

Indiani

capitale

Qual simbolo
e

antichi

degli

forma

presso

religioso

popoli.

Egiziani

parecchie
la

Nelle

croce

nas'in-

cerimonie

comparisce

sovente

T, e tal altra del segno algebraico + La croce in forma di X, detta decussata,


chiamavasi nel medio evo la croce di S. Andrea. Li
croce in forma di T, si d come attributo all'apostolo
San Filippo. Questa forma di croce si riferisce ad
la croce, talvolta in

di

alcune idee mistiche dei cnstiani intorno alla

T,

tau

lettera

credendo di riconoscere la
slessa lettera nel segno che il profeta Ezechiello dice
di mettere in fronte a quelli che gemono. L'istruil

degli

Ebrei,


mento

dell'umana

260

diede

esenzione

origine

leg-

gende d'ogni genere, narrandosi che l'albero della croce, piantato

da Loth, o anzi dallo


mondo, era

dal principio del

Adamo

stesso

o da un rampollo trasportato dal paradiso

aveva

servito

mone,

ecc.

di

dopo

associavansi alla croce. Pie leggende furono

dalla

vulgate

piet

intorno

fedeli

dei

Salo-

idee mistiche che

derivati dalle

racconti

terrestre,

tempio

del

costruzione

alla

fin

da un granello

uscito

di-

prodigiose

apparizioni di croci luminoie nell'aria e simili; e da

un

cos

oggetto,

venerabile

abuso per

fece

taluni

ne

croce simbolo

di

malizia

la

La

umani..

fini

di

pene, di afflizioni, e nel lingoiaggio ecclesiastico, rap-

presenta le prove che Dio n^anda ai

l'aquila,

uni

la

vizi

colomba
vinti

il

croce,

gli

leone,

Gli aniil

falco,

simboleggiano

pecora,

e la

dalla

cristiani.

come

mali che circondano la croce,

altri

gli

che

virt

le

Andrea
Bartolomeo

Bernardo
da

Cresima Domenico Cuzman

Elena

Ges

Maggiore
como
Mar^
Maddalena
Lorenzo

Marta

Paolo
Mattia
Taddeo
Simone
Tommaso d'Aquino
Tau
Tormento
J

Vedi Affanni
Barnaba

essa produce.

Antonio

(San)

(San)

Clara

Celibato

ta)

{SanC)

{San)

(SanC)

Caterina

Siena {San-

{Santa)

Costantino

Eligio

{Santa)

d'Assisi

{San)

{San)

{San)

Martirio

Pietro

{San)

Rassegnazione

Teresa

{San)

{Santa)

{Santa)

{Santa)

{San)

Gia-

Cristo

Giovanni Battista

{San)

gherita

Francesco

{San)

Gabriele
{San)

il

{San)

di

{San)

{Santa)

Tribolazione.

{San)

{San)

Croce

arci pi scopale.

Croce a doppie
ta,

261

attributo

Arcivescovo

dei

con quella superiore pi cor-

aste,

cardinali e degli

Cardinale

Vedi

arcivescovi.

Elisabetta

d'Unghe-

(Santa).

ria

Croce pettorale.
Piccola croce che

Vedi Pie/ro

papa porta sospesa

il

petto.

al

{San).

Croce pontefcale.
E' una croce avente
sivamente

e che appartiene esclu-

tre aste

Vedi Papa.

Pontefice.

al

Crocefisso.
Croce con inchiodato sopra Ges
dell'esecuzione

ticolarit

variano secondo

cefissi

nelle

vente
veste,

artistica

le

epoche

Dal

scun membro.
uso

di

da un

ne,

cro-

luoghi, e quindi

soli

uno per

chiodi,

terzo secolo

venenedo

tre,

l'effigie

del

in

forati

p>oi

fu

cia-

preferito

ambedue

piedi

medesimo chiodo, oppure sorretti da uno


infisso al tronco da questo chiodo, e talvedcMio con lo sgabello anche due chiodi.

solo

sgabello,

II

par-

(cintura per coprir le

adop>erando quattro

vergogne),

volta

cingere

di

Salvatore soltanto di perizoma

formare

immagini antiche della Chiesa greca vedesi sorappresentato Cristo, per decenza, in lunga
a cui fu poi sostituita una sp>ecie di corta giub-

Prevalse pi tardi l'uso

ba.

Le

Cristo.

nel

si

con

crocefisso figura per lo r>i

ma

talvolta

anche

con

la

la

fronte

corona di
cinta

di

spi-

un

diadema, e anche con le chiome lunghe e ondeggianti,


e qualche volta col cajx) cinto solamente di lu-

minosa aureola.
dei Liguori

Vedi Alberto

{SanC)

(SanC)
Alfonso
Antonio da Padova {Sant')

Bruno
letta

{San)

{Santa)

Ungheria {Sani")

Colomba

Carlo Borromeo

{Santa)

{San)

Co

Elisabetta di

Francesco Saverio {San)

Gi-

rolamo {San).

Croco.
Giovane,

il

quale

am

cos

ardentemente una Nin-

che fu trasformato m una pianta detta zafferano.


Vi fu un altro Croco, amico di Smilace. Costoro si
amavano cos teneramente e innocentemente, che infa,

namorati
in

Dei

gli

di tale loro amicizia,

li

trasmutarono

fiumi.

Croco autunnale. Vedi

Zafferano.

Crono.
Fi^io di Urano e di Gea, il pi giovane dei TiRea, che lo fece padre di Estia (Vesta),

tani; spos

Demetra

(Cerere),

Era (Giunone), Ades

(Plutone),

Posidone (Nettuno) e Zeuh (Giove).


istigazione
della madre. Crono evir il padre per aver gettati
i

Ciclopi,

figli

sangue sparso
I

Romani

dei Greci.

anch'essi
in

Gea,

di

nel

Tartaro,

modo nacquero

questo

identificarono

il

loro

le

dal

Erinni.

Saturno col Crono

Vedi Saturno.

Crotalaria.
Pianta

leguminosa

il

cui

nome

deriva

dal

greco

che significa nacchere, f>er esprimere lo strepito che fanno i legumi spinti dal vento uno contro
l'altro, e che imita in qualche modo il suono delle
ifrotalon,

nacchere.

Vedi Danza.

Crotalo.
Specie di castagnette. Secondo Suida sembra che
il

crotalo fosse una canna tagliata per lungo in due

'263

producevano un suono. Secrotalo potevano essere


di conchiglia o di bronzo egualmente che di legno.
Alle donne che, danzando, suonavano il crotalo da

pezzi, che battuti insieme

condo Eustazio,

vasi

nome

il

pezzi del

Vedi Baccanti.

di crolalistricc.

Crudelt.

Con

Coltello.

nome

questo

Egiziani

gli

chizmna-

vano Oco (Artaserse) re dei Persi, uomo crudelissimo, il quale ovunque capitava spargeva sangue, e non
risparmi di scannare lo stesso Api. Ferro, allusione
alle armi. Pollice rovesciato. Gesto usato anticamente

da

alcuni tiranni per daxe agli

natori

segnale dei

il

aissassini

agli scan-

momento opportuno

di

ammaz-

zare coloro che dal tiranno erano condannati. Rovo.

come

tutte

piante armate di spine, che nella

le

Bib-

bia sono simbolo di uomini crudeli. Spine.

Cubo. Vedi

Terra.

Cuculo.
Uccello di passaggio. In
e

parte

non fanno
in

il

quello

nido, e la

degli

altri.

Dovendo

depone sull'erba,
grande bocca lo porta nel

essa

lo

uccello

Non

insettivo.

nel nido.

arriva in aprile

sgravarsi

poi

presolo

iiido

dell'uovo,
nella

sua

qualche piccolo

di

depv.ne pi

Vedi Egoismo

Primavera

Italia

E' noto che questi uccelh


femmina depone il suo uovo

settembre.

in

di

Giunone

un

sole

uovo

Nozze

Trasformazione.

Culto.
Gli
sa.

atti

rituali

d'una

Passiflora.

Cuneo. Vedi

Conio.

religione.

La

religione

stes-

264

Cunina.

.,

dormienti nella culla.


Protettrice del fanciulli

Ve-

di Terra.

Cuore.

,consacrato a MerAnimali: Ibis, dagli Egwiam


Inoltre
al cuore e al parlare.
curio, che presiedeva
appena nato pesasse due
perch volevasi che l'ibis
neonato.
attribuito al cuore di un

dramme, peso
Diversi:

Anello

Secondo

gli

sul dito anulare,

antichi

emblema

del cuore.

piccolo
anatomici esisterebbe un
che salendo per la schiena ar-

nervo nato dal cuore,

anulare. In simili anelh soleriva e termina nel dito


delle persone che
l'immagine
raffigurare
vasi anche

mostrare pubblicaonoravano e rispettavano, per


esse erano molche
mente, con una certa ambizione,
(vedi Esa^
Clihano
l'anello.
to a cuore a chi portava
volevano
anti^chi
medici
I
me d coscienza). Pesca.
si

al

confacesse meravigliosamente
che questo frutto si
gh diede la forma del cuore,
natura
la
che
cuore, e
qual parte
esteriore sia evidente a
affinch dall'aspetto

sia prodotto.
del corpo per giovane
consacrato a Iside, e
il

pesco fu

sembra
paesi

cuore

il
i

umano

P^^^-^
che

il

suo

frutto
f^^^^^^

In ceru
e le foglie la bngua.
costumavano porgersi

giovani e le fanciulle,

im

cui era intagliato


reciprocamente una pesca
eloro cuore era
il
che
mostrare
cuore, e ci per
{Santa)
Caterina da Siena
Vedi Afflizione
rito
Divina provvidenza
dia
Conca,
Cielo
Sincenfa -Preghiera
Mano posta sul cuor.

Teresa
li

{San).

{Santa)

Verit

Vincenzo

dei

Pao^

Cuore

265

consiglio.

Arco. Faretra. Frecce. I^ faretra simboleggia


cuore,

frecce

le

presenta

la

il

consiglio e

bocca e

le

labbra.

Cuore infiammato. Vedi


Carit.
Amore divino

"

Agostino

il

rap-

l'arco

pensieri,

{Sani')

Cupidigia.
Aspide (vedi).

Cupido.
come Amore, una modificazione

Era,

Eros, di cui

il

culto

fu

Grecia. Cicerone dice che

trapiantato

Amore

greco

del

Roma

era figlio di

dalla

Giove

e di Venere, e Cupido della Notte e dell'Erebo. I


Greci mettevano pure qualche differenza fra Cupido
e Amore, e chiamavano il primo Imeros e il secondo

Eros.

L'uno soave

l'altro,

di

moderato,

in^irava

impetuoso e violento, invasava

gli

saggi;

Ve-

stolti.

Amore.

Cupido

fortuna.

Allegoria allusiva all'influenza che la fortima pu


avere nelle cose amorose; queuitunque
vinca tutte le volont ostinate,

Cupido da

solo

spezzi ogni cuore in-

durito, e gli animi pi superbi e pi feroci fa diventar

umili e mansueti in

pongono

ai

modo, che

volontieri poi

si

sotto-

lacci amorosi.

Cura

della propria famiglia.


Oca, che cova. Gli antichi credevano che l'oca non
covasse fuorch le proprie uova, rifiutando anche quelle delle altre oche. Di qui nacque il significato allusivo a chi attende da solo alla prc^ria famiglia, senza curarsi di quanto facciano

gli

altri.

266

Cura materna.
Celidonia.

Curiosit.
Rana, forse perch quest'animale ha
genti e

gli

occhi spor-

fissi.

Cuscino. Vedi
Cuscuta.

yoluituoso.

Pianta parassita chiamata volg,armente capelli del


diavolo,

Vedi Bassezza.

ecc.

tigna,

Custode.
il

Occhio posto sopra due teste. Presso gli Egiziani


buoni geni tutelari della casa
capo rappresentava
i

(Manes), e

occhi

gli

simboleggiavano

la

divinit.

Custode delle cose sacre.


Cane accovacciato con

la

alzata,

testa

fissamente una statua; secondo

guardando

Egiziani, presso

gli

quali tal cane era simbolo del beccamorto, che ave-

va

l'ufficio

Custode

Uomo

custodire

di

cadaveri chiusi nel

vetro.

di s stesso.

armato con una freccia

mano.

in

Custodia.
Corinti
Animali: Montone. Dicesi che presso
una statua in bronzo, di Mercurio, con accanto un montone, e ci perch Mercurio pi degli
i

esistesse

altri

Oca

custodiva

le

gregge e accresceva

legata a un ancora,

sicura

custodia.

emblema

il

loro prodotto.

una costante

Vegetali; Lauro, che

gli

antichi

consacrarono alla difesa, e ritenevano che nei sacrifizi,

in

qualunque luogo fosse

portasse sicurezza.
un'altra

di

stato piantato, o posto,

Diversi:

Teste, una

donna, di profilo con

la

d'uomo

faccia all'infuo-

gli

una piramide rovesciata; immagine che

su

fKjsle

ri,

presso

267

Egiziani aveva la virt di allontanare ogni

molestia dei demoni.

D.
Dachscia.
L'operoso,
dito grosso
sudi,

figlia

il

dilgente.

del piede di
di

Suayambu,

Uno

dei

Rasci

nati dal

Brahma. Sua moglie Prasgli

diede

50

figlie

maschio, e per aver un nip)ote spos queste

e nessun
figlie

vari Dei. Schakll, toccata in moglie a Slva e venuta

con

un

lui

a contesa a cagione d'una

sacrifizio,

porre

il

dichiar

al

trascuratezza in

marito che essa voleva de-

corpo ricevuto da Dachscia e prenderne un

suo corpo fu infatti consumato immediatamente dal fuoco, ma essa rinacque come Parvadi. Siva si strapp nella disperazione un capello, dal quale nacque 11 gigante Welapotre, che mozz 11 capo
a Dachscia e turb 11 sacrifizio. Gli Dei p'-egarono
allora Siva di perdonare a Dachscia, il quale fu richiamato alla vita; ma il suo capo essendo stato con*
sumato dal fuoco, Siva gli diede in sua vece una lealtro.

Il

sta di capra.

Dado. Vedi Grazie

Guerriero

Ignorariza.

Daduohi.
Soprannome
vano nelle
con torce

feste
in

dei sacerdoti

di

mano.

Uno

quali usa-

prendeva una tormano, correva fino a


tempio, dove la rimetteva in madi

essi

cia dall'ahare, e portandola in

un certo luogo

Cerere,

e nei sacrifizi di correre nel tempio

del


no a un

altro

che

la

268

consegnava a un

terzo,

cos

seguito,

di

Dafne.
Penco, della quale Apollo

Figlia del fiume

namor per opera


zato gli strali dopo
Insensibile
trarsi

sua vittoria sul serpente Pitone.

lui,

ed essendo

cui

di

aveva disprez-

Dafne cercava di sotmezzo della fuga; ma

sul

punto

essere rag-

di

invoc l'aiuto degli Dei, che la cambiarono

giunta,

lauro.

in

la

all'amore del Dio,

da

in

Cupido,

alle sue importunit per

inseguita

si

di

Apollo, intrecciatosi una corona delle sue


che il lauro gli fosse per sempre con-

volle

foglie,

sacrato.

Dafnie laureola.
e

Arbusto grazioso per l'eleganza del suo fogliame


fiori in gran parte odorosi, che sbocciano a mez-

zo inverno. Vedi Civeileria

Gentilezza.

Dafni.
Pastore di

Ninfa
insegn

Muse
a
.

Sicilia,

siciliana.

a
lo

Fu

cantare

istruirono

E^henaide

di

Mercurio

di

figlio

allevato

dalle

suonare

nella

amare

lei

sola,

una

di

Pane

zampogna;

la

poesia.

Ninfe.

gli
le

Aveva promesso

ma

fu

spergiuro

divenne cieco. Gli Dei avendo piet della suo sventura, lo accolsero nell'Olimpo. Si vuole che fosse lo
inventore della poesia pastorale.

Dagone.
Secondo la Bibbia, era la principale divinit dei
Era rappresentato col busto e la testa d'uomo, mentre la parte inferiore terminava in coda di
Filistei.

pesce;

alcuni

scrittori

l'hanno

confuso con Oannes,

- 269
di cui

mezzo uomo

disse che fosse

si

mezzo

pesce,

Babilonia a insegnarvi parecchie arti.


e che poi se ne tornasse al mare. Dagone sarebbe
stato il primo a insegnare cigli uomini l'uso del pane,

che andasse

in

secondo

ci

alcuni

frumento, mentre

dag

altri

conformerebbe

lo

Dio derivato dal

questo

lo

nome

il

dagan che

fenicio

di

significa

fanno derivare dairebraico

(pesce).

Daiboth.
Dio giapponese con volto di donna, una corona
sul capo coperto da capelli neri lanosi, grandi orecchie, petto

za

seduta sopra un altare nelle


altri

La

femminile e grosse mani.

piedi, dorata e circondata

sua

effigie sen-

da raggi d'oro, scorgesi


pagode e circondata da

Dei armali.

Dakoku.
Cos chiamasi nel Giappone una delle quattro deit
della

venerata

ricchezza,

specialmente dai

mercanti.

Col suo martello essa cava fuori quel che desidera,


siede sopyra una botte pjena di riso e ha al fianco
una tasca in cui custodisce il suo tesoro.

Daitia o Daida.

Nome
Atri

generico di

Uno

lutti

demoni

cattivi

da Barigiad,

discendenti

deit

originati

da

appartenente

Daitia, di nome Erunio, si


Brahma, e fece una cos rigida
penitenza, che Brahma, gli promise ch'egli non sarebai

Pitri.

consacr

al

di

questi

culto di

be' ucciso ne dagli

Dei,

ne dagli uomini,

ne dagli

animali, ne di giorno ne di notte, ne dentro ne fuori


di

casa,

cos che

egli,

conmiise ogni sorta di


rare

come Dio.

II

suo

issicurato
delitti,

figlio

si

da

tale

promessa,

fece perfino ado-

Pragalide non devi per

270

mai dalle vie della rettitudine, e un giorno che il


padre battendo incrudelito con la mano una colonna,
chiese beffeggiando se Visn onnipotente era anche
in essa,

Dio balz

il

dalla

giorno

fuori

soglia

l'uccise sulla

mezz'uomo

del palazzo nel

mezzo

leone,

del

separarsi

notte.

Dalia.
Bel

fiore dei nostri giardini.

Vedi Riconoscenza.

Dalmatica.
Tunica bianca,

orlata di porpora e a lunghe

ma-

importata dalla Dalmazia a Roma. Oggigiorno dalmatica chiamasi quell'ornamento di chiesa che
portano i diaconi e i suddiaconi quando assistono il
sacerdote all'altare e nelle processioni. Si dice che

niche,

papa
il

impose

Silvestre

colobio

indossale

ai

diaconi

la

di

dalmatica,

abbandonare
perch

biasi-

l'uso di portare le braccia nude. Gli artisti sosoHti a rappresentare San Stefano vestito di dal-

mava
no

matica;

ma

questo

un anacronismo, perch quel

primo diacono della Chiesa, dovette portare


maniche corte. Vedi Barnaba (San)
il colobio a
Francesco d'Assisi
Diacono
Daniele {San)

santo,

{San).

Danae.
Figlia di Acrisio re
la
gli

la

d'Argo e

di Euridice.

Il

padre

bronzo perch l'oracolo


aveva predetto che un di lei figlio gli avrebbe dato

una

rinchiuse in

morte.

Ma

torre di

suoi sforzi i>er impedirle di diventar

madre furono vani, poich Giove, innamorato di lei,


Dagli
le scese in grembo convertito in pioggia d'oro.
abbracciamenti del padre degli Dei Danae ebbe un
figliuolo che fu chiamato Persoe. Acrisio, vedendosi

deluso, pose sua

questa

fece

figlia

gettare

in

una

cassetta

mare, persuaso di

sottrarsi

il

cos al destino vaticinatogli.

so

bambino

La

in

cassetta

si

diresse ver-

una delle Cicladi; un pescatore

Serifo,

di

l'isola

271

a nome Ditti con la rete la trasse a terra, e salvati


madre e figlio, li consegn a suo fratello Poli-

cos

ch'era

dette

re

La

schiava.

dell'isola.

ma

moglie Danae,

Polidette

poich ella

voleva

rifiutavasi,

predizione fu poi compiuta

la

far

sua

fece sua

dopo

alcuni

Vedi Bellezza deWanima.

anni.

Danai di.
Figlie

Danao.

di

Danao.
Padre delle cinquanta fanciulle conosciute sotto il
nome di Danaidi Era figlio di Belo e di Ar.chirroe
fonte scorrente), figlia del Nilo; e fratello di

(la

itto,

padre di cinquanta
Sorta

giziadi.

discordia

asso in Grecia con


figli

sue

le

figli

tra

gli

iliarsi,

chiesero le

figlie e

di Egitto lo seguirono,
figlie in

onsentisse alla loro richiesta;

E-

nome paterno
due fratelli, Danao

detti dal

divenne re d'Argo,

e scongiuratolo di ricon-

Pare ch'egli acnon fidandosi dei fi-

spose.

ma

li
del fratello, e informato inoltre dall'oracolo che
arebbe privato dal trono da un suo genero, costrin-

le figlie

a giurare solermemente che avrebbero ucci-

gli sposi,

tutte

rb

in

nciliato
1

loro

il

nella

prima notte delle nozze. Mantennetranne Ipermnestra, la quale


suo sposo Linceo, che pi tardi ri-

giuramento,

vita

il

con Danao,
delitto,

le

divenne re d'Argo. In pena


Danaidi, secondo la favola, fu-

nell'Averno condannate ad attingertr incessan


mente acqua per riempire un \aso senza fondo. Il

|ino

significato naturale di

ma

ti,

nel

dell'esservi

fatto

272

questo miti deve ricercarsi nel

Argivo moHe sorgen-

territorio

Danao

facilmente disseccabili;

umana che

industria

rappresenta

la

cerc con l'arte di rimediare alla

naturale deficienza d'acqua in Argo.

Danaro.
gli

era

Ateniesi

sino-

Plutarco racconta che un servo di

danaro.

di

che presso

parola

Civetta,

nimo

Gilippo ebbe a dire che sotto

le

tegole del suo padre

perch Gilippo avendo

ne dormivano molte civette:

usurpata una parte di una grossa

somma

di

danaro

affidatagli,

per essere portata a Lacedemonia, la na-

scose sotto

le

valendo
cos,

il

servo di

lusione,

oltre

legge,

la

vuole

tegole della sua casa; e, pver legge,

testimonianza

la

che

rese
il

GilipipK),

dei

di

Il

padrone, senza

il

agli

Ateniesi.

non

padroni
al-

violare

Pecora.

Si

pecunia derivasse da pecora;

perch ogni avere un tempo


greggi.

contro

con la suddetta astuta

ad accusare
un servizio

nome

servi

primo conio delle

si

stimava dal numero dei

monde

di Severo re dei

Romani, portava animali d'ovile. Testuggine. Sulle


monete dei Peloponnesi figurava il motto: Le tartarughe (danaro) vincono la virt e la sapienza. Vedi
Moneta.
Matteo {San)

Daniele.

Uno

dei quattro profeti maggiori.

Agnello, Bec-

co con quattro corna, ricordando la sua profezia contro

cui

regno dei Medi. Drago, che fece uccidere. Leorammentando quelli che riempirono la fossa in
fu calato. Vedi Profeti.

il

ne:

Daniele (San).
Palmatca. Palma.

273

Dannazione.
Sabina.

Danni derivati dall'indugio.


Riccio coi piccoli; perch quando
questo animale sente

dolori

femmina

la

del parto,

dicesi,

di
in

si

dugia a sgravarsi pi che pu, per cui avviene che,


prolungando il parto, ne risente poi maggiormente domettere alla

nel

lore

luce

piccoli

di vi-

cresciuti

lume.

Danni scambievoli.
Civetta
sivo

cornacchia.

cano di
che fra

nuocersi

egiziano,

la

reciprocamente; perch

civetta e

naturale di odio; e

rubare di giorno
questa
vetta,

Geroglifico

due nemici mortali, che con ogni

le

la

uova della

alla luce diventa

a sua

volta,

si

civetta,

quasi cieca.

rubasse

le

si

uova

cer-

riteneva

cornacchia esistesse un

che la cornacchia

allu-

insidia

istinto

sfogasse

sapendo che
Mentre la ci-

alla

cornacchie,

che mescolando

il

sangue della civetta con quello della cornacchia,

in

per mangiarle.

modo

nessun

Inoltre

credevasi

potesse l'uno con

l'altro

unirsi.

Danno.
Oca, che pascola, perch dove essa sparge i suoi
vegetazione abbrucia. Topo, che ren-

escrementi, la

de

inservibile

battaglia

di

che rode.

tutto ci

Lanuvio,

avendo

Nu-rasi che
topi

nella

rosicchiati

gli

scudi, gli indovini predissero essere ci segno di gran-

dissima

rovina,

seguirono.

Al

quando
topi
Nocumento.
i

18

indizio

tribuno
gli

rosero

G. Ronchetti.

di

quei danni, che poi

Carbone
i

legacci

fu

segno

di

delle scarpe.

ne

morte,

Vedi

Danno

274

occulto.

Tirso,

la

cui

asta

di

simbolicamente, sotto

cio,

va nascosto

Bacco

il

legno

coperta di edera,

soavit del vino

la

danno. Macrobio disse che

ferisce di

traverso,

con

la

si

tro-

padre

il

punta nascosta

nel-

l'edera.

Danza.
Greci avevano personificata la danza in Tersicouna delle nove Muse, ma non era la sola divinit amica di quest'arte. Le altre Muse, le Grazie, le
Baccanti, le Ninfe dei boschi, delle praterie e delie
acque, e qualche Dio silvestre, come i Fauni e i SaI

re,

tiri,

sti

sono spesso rappresentati dai

come formanti

dei

cori,

in

{joeti

e dagli

compagnia

dei

arti-

Risi

e degli Amori, fanciulli caparbi e folleggianti. Cembalo, Crotalaria, Maschera, Tirso, ricordando

baccanali.

Danza dei morti.


Nome di una pittura
le

allegorica nella quale

si

rap

forme e azioni della Morte nel


varie condizioni dell'uomo, e che cos chiamossi

presentavano

le varie

quel componimento consisteva


una danza da essa condotta. Pare che l'idea d
questa danza dei morti fosse originariamente tedesca
e appartenesse alla poesia, ma fu poi argomento an-

principalmente perch

in

che

ai

poeti e

artisti

d'Inghilterra e di

Francia.

La

1312, quella che


Tedeschi
trovasi in Basilea la Piccola. I Francesi e
diedero a questo ballo sing'olare il nome di danza
macabra.
Parigi si dipinse una simil danza sui
muri del cimitero degli Innocenti, intorno alla met
secolo. Trovansi spesso di simili pitture nedel
pi

antica,

che

risale

aW'anno

XV

celebre era quella

cimiteri;

antichi

gli

275

fresco,

ora

Domenicani nel
Basilea. Questa danza

distrutta, del cimitero della chiesa dei

sobborgo

San Giovanni

di

di

dei morti, erroneamente attribuita a Holbein. era sta-

da ignoto

dipinta

ta

artista

memoria della pesti1431. Compone-

in

lenza che impervers a Basilea nel


sessanta

di

vasi

dall'imperatore

grandezza naturale,

di

figure

erano dalla morte

fino

al

mendicante,

si

dipinsero

mo

simili

altre

Goethe comp>ose una ballata col

da A. Maffei,

morti, che fu tradotta


il

quaH

scrittivi sotto.

questo genere di composizione

sima voga e
citt.

tutti

a danzare, secondo che di-

invitati

chiaravano alcuni versi morali


secolo

rap-

personaggi di ogni condizione, dal pa[>a

presentanti

fu

danze
titolo

Nel

XV

grandis-

in

in

molte

Danza

dei

della quale dia-

seguente saggio:

La

fiera

congrega vuol darsi

trastullo,

l'anche e gli stinchi gi snoda alla danza.

Col povero

La
Lo

col vecchio

ricco,

il

il

fanciullo

ridda s'intreccia, s'ingrossa, s'avoTza.


strascico

impaccia del lungo lenzuol;

poi che timore

Ne

scuotono

Or

s'alzano

terghi,

tibie,

si

non han del pudore.


lo

gettono al suol.

piegan ginocchi;

V'accadono orrendi novissimi gesti.


nacchere a guisa, di tasti mal tocchi.
Vi scricchiola e crocchia lo strano tenor,

Di

ecc.

Dardo.

Arma
lanciata

antichissima,

specie

di

mano. Vedi Teresa

freccia

che

veniva

(Santa).

Dattili.

Nome

che portavano

primi sacerdoti di

Cibele.

276

scopritori dell'uso del fuoEssi erano riguardati come


dell'arte di lavorare quee
ferro,
del
e
co, del rame
Passarono dalla Frigia nell'isola di Cresti metalli.
stabilire i misteri religiosi della
ta, e furono i primi a
quella specie di medicina e
pure
Grecia, portandovi
da formole magiche
d'incanto, che era accompagnata
del suono e del
l'arte
anche

Insegnarono

Greci

ai

musicale.

ritmo

Dopo

di

lungo

stati

essere

tempo

anch'essi nel nusacerdoti di Cibele, furono posti


divmit domero degli Dei e venerati come geni o
e mpreservativo
di
serviva
mestiche. Il loro nome
pencoli. Chiamanmaggiori
nei
fiducia
vocavasi con
attnbuivasi una
idei alcune pietre cui
si

pure

dattili

virt miracolosa

amuleti che

si

talismani o
e con le quali facevansi

portavano

al

pollice.

Datura stramonio.
parte di questa pianta inSi vuole che qualunque
e si dice
di ubriachezza
specie
una
produca
ghiottita
e
Malabar
di
ladri
che le cortigiane dell'India e i
cache
coloro
a
prendere
far
delle Canarie usano di
;

di semi di stradono nelle loro mani un mezz'ottavo


allo scopo di
monio misto con un liquore gradevole,

turbare

la

mente e

poterli

dal che forse deriv il


dato a questa pianta.

gannatore

Davide.

Re
quila.

pi facilmente

derubare,

nome di erba da incantesimo,


Incanto inVedi Finzione

Simulazione.

a
i
J
/iAmmali:
d'Israele, guerriero e profeta.
ne
Davide
Dante, con alto senso poetico, pose

simbolica. Leone. Da un
centro dell'occhio dell'aquila
di combattere Golia.
sogno che il profeta ebbe prima
baimi.
i
accompagnava
cui
con
Diversi: Arpa,

277

Fionda, che gli servi per abbattere Golia. Salterio,


Spada, con cui tagli la testa al filisteo. Testa di Golia.

Davide (San).
Collina, che

quale

la
Il

come segno

santo,

pianta

sta

sollev sotto

si

Colomba,

suoi piedi.

indic ai suoi compagni. Fontana.

lo

di unione,

Gallesi,

ai

guerra contro

in

Pero.

diede un ramo di que-

Anglo-

gli

Sassoni.

Debolezza.

Uomo
perch,
si

disteso

dicesi,

consuma

uscendogli
la

Topo

gramigna.

sulla

p>er

scampa poco, e il pi delle


interiora. Di qui nacque il

e
le

tramortito,

ogni minima privazione languisce,


volte

muore

detto:

far

morie del topo.

Debolezza d'animo.
l'ergine

capelli

coi

nei

la

capelli,

Bibbia,
tagliati

venne facilmente preso.

quali,

Debolezza nei

Uomo
Decimo

fatti.

curvato che

si

sostiene

sopra un bastona.

cielo.

nome

Il

Secondo

tagliati.

Sansone risiedeva

forza di

la

di

decimo

cielo,

chiamato anche Empireo,

davasi un tempo a quello che credevasi l'ultimo del

ove dai teologi

cieli,

Trono

si

costitu

il

seggio dei

beati,

di zaffiri. Il colore dello zaffiro era simbolo

dello splendore di quella luce che ogni altra sorpassa.

la

similitudine

mezza, perch
tondit

Giove
cje

fissa,

sul

del

trono significa la sua fer-

decimo cielo preso come una roferma e senza moto. I Gentili posero
il

trono,

stando ferma

quale indizio della ferma eternit;


fa

muovere

il

tuttp.

278

Decorazione mlitape.
Prima
nel

di

riprendere le

1839 Abd-el-Kaden

contro

ostilit

francesi,

fra le sue truppe

istitu

una

al
portavasi
decorazione militare la quale
consiste m
essa
cammello;
turbante e alla corda del
cbque dita per il pnmv
una mano d'argento, con
e con selle per il gragrado, con sei per il secondo
decoloro cui conferita, questa
do pi elevato.

attaccata

cora^ione attribuisce, fra

sospendere la

mano

rato intercede per

gli

quello di

altri privilegi,

della giustizia,

quando un deco-

colpevole.

il

Decreto.

di donna, che
molto venerata, in sembianza
Si crede che
pesce
in
terminava
dall'ombelico in gi
(vedi).
Alatgale
di
la stessa divinit

Dea

sia

Dedalion^.

Fratello di Ceice.
te di

ma

Tanto

^
A?!nise,

,
addoloro per la mori

gi dalia ci^
sua figlia, che si precipit
Apollo lo cangio in jalco.

Chione
monte Parnaso,

del

si

figlio

di

ma

Eupalamo.

Egli

l'artefice

fu

mdeve
tempi, e a
pi ingegnoso dei suoi
meccanici e
strumenti
altri
venzione del cuneo, di
i
navigare. Fece statue che
dell'uso delle vele per
pnu
e
.1
animate;
muovevano da s e parevano
facesse
alle statue e che le
occhi
gli
aprisse
che
mo
nipote
dall'altro. Uccise suo
lui

Toi piedi staccati


tIio, al pari di

l'uno
valentissimo,

Im

si

gettando

da una

figj- /-r
lo superasse poi -1
finestra, per paura che
Quivi lece .1
Creta
a
ricovero
fuge da Atene e si
MiPasifea. moglie del re
celebre lahlnlo, e aiut
perci il
passione;
sua
la brutale
nosse, a soddisfare


re

fece

Io

figlio

penne e

di cera,

con cui

Ma

da Creta.

e fuggirono

questi

alto,

detto

fu poi

dove fu
poi

costrutto.

lui

e due presero

tutti

cadde
Icario.

ospitalmente

fece soffocare

lo

che volava troppo

quella parte del mare, che

in

Dedalo

Sicilia,

in

da Gxalo,

una

in

ricover

si

ricevuto

quale

il

perch Minosse

stufa,

minacci di dichiarargli la guerra, se non


fuggitivo vivo o morto.
il

lo

volo

il

calore del sole avendo

il

disciolto la cera delle ali di Icaro,


in

da

labirinto

rinchiudere nel

secondo la favola, fece per se e per il suo


Icaro, che gli era compagno di prigionia, ah

Quivi,

di

279

gli

re-

stituiva

Dedito alle cose terrene.


Chiocciola
bia

dedito

reni,

secondo

che,

simbolo di un

ai

uomo

schiavo degli

ingolfato

sensi

nei

Bib-

nella

interpreti,

gli

affetti

piaceri

tei-

bru-

tali.

Del.
Gli uomini, alzati
la

gli

occhi al cielo, contemplando

miracolosa disposizione dell'universo, pensarono che

doveva

esistere Colui,

che con

somma provvidenza

ne ha continua cura.

infinito

amore

e potere,

ordina e governa tutte

le

cose,

questo essere supremo fu

chiamato Dio; perch datore di tutti i beni, etemo,


infinito, invisibile. Ma la debole natura dell uomo, e
la sua mente incor pi debole di essa, quando ard
spaziare

da

s sola

neU'immensit del creato, non fu-

rono bastanti a guidarlo nell'importante ricerca e Io


deviarono dal vero. Perduta la vera Divinit, l'uo-

mo

volle vedere

con

occasione di credere
e

il

cielo fossero

gli

che

occhi
il

del

sole,

corpo,
la

luna,

e ci
le

fu

stelle

Dei. Di poi questa credenza and


crescendo
cati

e a

Dei,
lutti

in

modo

come

280

che perfino uomini furono


anche le
si adorarono

tali

s'innalzarono simulacri, ci che

che non solo

alle

virt,

ma

anche

ai

si

giudibestie,

fece an-

dando a

vizi,

loro nome di Dio e di Nume; a quelle


il
Geni buoni, perch fossero presenti e giovassero; a
questi. Geni cattivi, perch non nuocessero e stesse-

ciascuno

Perci presso

ro lontani.

gli

antichi vi fu un'infinit

citdi Dei, poich non soltanto le nazioni, ma ogni


t, ogni luogo, ogni passione umana, e ogni persona,
L'Asia, che
si pu dire, se ne faceva a modo suo.

fu certamente la culla di tutte

societ

le

umane,

tan-

feconda di creazioni religiose, trasmise le sue favole all'Egitto, che le pass alla Grecia, la quale le
modific e le arricch di finzioni. L'uomo avendo una

to

tendenza speciale a prestare un corpo, una volont e


passione a tutti igili oggetti di cui non arriva a conoscere l'origine e lo scopo, moltiplic le sue divinit sene non potendo pi supplire loro altre forme

za misura
tranne

quella

degh
che

esseri

vest

ne

che conosceva,

tutti

Dei

gli

venne,

forme uma-

di

naturalmente,
ne; quantunque, secondo Plinio, nei primi tempi dopo
diluvio universale, quando gli uomini abitavano sotil

avevano queste per


perch le quercie davano

to le quercie,
sacri;

cui vivevano,

temperie.

loro

e pe.

pietre

in

tempi

ghiande,

e riparandoli dalla pioggia

E, secondo Pausania,

vano trenta

Numi

e dalle

Arcadia

si

con
in-

adora-

quadre senz'altra figura; ciascuna

aveva il suo nome di diversi Dei. Inoltre


l'origine del culto delle divinit abbia
che
opinione

avuto principio con la venerazione dell'asta, e perci


delle quali

quest'arma era simbolo della divinit. L'uso delle

sta-


rappresentare

oer

tue

trasmesso
tutti

d'essere

loro

il

ne

si

tenevano occulte

sapevano

cettavano ci che a
rare

mulacri di legno:

modo

in

significato,

il

che

soli

ac-

altri

gli

era lecito sapere, senza cu-

tutti

Gli antichi

oltre.

Romani. Non

ai

Dei erano raffigurati in modo


simbolo da tutti compreso, poich gran
degli

parte delle cose


sacerdoti

Dei, venne dagli Egiziani

gli

Greci e da questi pass

ai

simulacri

281

in

fecero

principio

loro

quercia

cipresso, loto, bosso,

si-

pero

e radice d'olivo; perch consideiavano la pietra ma-

troppo dura per farne dcgH Dei, e ritenevano

teria

che l'oro

l'argento

quasi

fossero

fece

della

terra

infeconda, perch dove esistono miniere

sterile

questi metalli, di rado

produce

gli antichi

altro:

di

chia-

mavano

quella terra inferma e mfelice, che non produceva erba, fiori e frutti, di cui {Stessero nutrirsi e
vivere. Pare che anche Platone volesse che gli Dei
si

Essendo la terra
deve fare di questa le

facessero di legno; p>oich

abitazione

degli

Dei, non

immagini n d'oro,

loro
cose,

dice:

si

d argento, perch sono

per cui nasce invidia di chi

questo riguardo Lattanzio dice che

le

possiede.

le statue degli

Del

mostravano l'avarizia degli uomini, i quali sotto veste ci religione si prendevamo il piacere di aver oro,

gemme

avorio,

e altre cose preziose, facendo di quel-

e le sacre immagini, le quali avevano care pi per la


nateria di cui erano fatte che

sentavano.
/orio
lette,

Dei,
li

Tornando

p>er

Platone,

quello che rappreesso

dice

che

l'a-

cosa che prima aveva anima, e poi la perperci

non

buono per farne

e soggiunge che n

altri metalli

il

duri, perch

ferro a
si

ci

statue

agli

buono,

adoperano nella guer-


e sono strumenti

ra,

282

d'uccisione.

Secondo Plinio^

in

di GioPopulonia esisteva una statua molto antica


fu fatta
Esculapio
a
Come
sola.
vite
ve, fatta di una
(agnocasto), e dalla materid
viticcio

di

una statua

statua

della

fu

L'uso delle statue di

Agnite.

detto

fu soggiogata dai
metallo venne dall'Asia, quando
Romani.
~
Uei, diRomani numeravano pi di trentamila
I
,

categorie.

in

visi

dodici

grandi numi

{Du majorum

{consenies),

consiglio

del

orbine

Primo

Il

venerati

era

composto di
o numi

gcni'mm)
sotto

nomi

diver-

rispettivamente:

Greci e dai Latini chiamati


Era-Giunone, Pallade Atena-Minerva,
Afrodite-Venere,
Demetra-Gerere, Artemide-Diana,
PosidoneZeus-Giove,
Ermes-^Mercurio,
A.res-Marte,
questo
Febo.
o
Nettuno, Efesto-Vulcano. Apollo
principali,
divinit
altre
aggregate
ordine erano pure
sekcii, e furono Giache i Romani chiamavano Dii
mitologia greca), Crono ( che non ha riscontro nella
Silene-Luna, AElio-Sole.
no-Saturno, Rea-Cibele,
o Dio
Demone-Genio
Dioniso-Bacco,

si

dai

Estia-Vesta,

des-Plutone,

Dei misecondo ordine, ossia quello degli


principalcomponevasi
{Dii minorum gentium),

tutelare.

nori

mente
sia

Il

di

due

classi:
ascritti

degli eroi

1."

fra

degli
le

Dei

detti mJ.gefes. os-

divimt

come

semidei;

ho2" dei semones, cos chiamati quasi fossero semi


deg.i
maggiori
e
Dei
mnes, vale a dire minori degli
era infinito. I boschi,
uomini. Il numero di questi
popolati di l^auni,
prati, le solitudini erano

fiumi

di Silvani,

driddi,

vqIo

ecc.

degli

Ninfe, di Driadi, di Amadal


L'agitazione dell'aria era prodotta
l'arcobaleno era la via percorsa

di

Satiri,

Zefiri;

di


da

Iride;

283

suono stesso ripercosso dalle

il

rupi era
natura sotto l'incanto
della ridente mitologia era dotata
di vita e d'intel-

Eco;

ninfa

la

infine

tutta

la

letto.

Dei tutelari.
Teste,
scolpite

ba

Dei
mere

due.

con

le

lettere

DM.

ne.

monumenti

antichi,

stata

consacrata

tutelari

dei morti.

la stessa

{diis manlbus);
indicano che la tom-

raccomandata

Gli

Egiziani,

cosa, raffiguravano

cuna inscrizione

(vedi

due

Mani

ai

volendo

senza

teste

esprial-

Custode).

Deianira.
Figlia

che
Il

Eneo,

di

sua bellezza

padre promise di

rebbesi
=ole

mostrato

fu

il

il

vincitore,

re

dell'Etolia.

darla
p,
e

Narra

favola

la

procur molti adoratori;

le

soltanto

forte
^

tra

colui

ma

che

sa-

Er
Viaggiando

pretendenti.

spos Deianira.

Leianira col
enti

dell

manto, furono arrestati dalle gonfie


corEveno. e il centauro Nesso si
offerse

di

)ortare

Deianira sana e salva sull'altra


sponda. Er;oie acconsent, ma
appena che il centauro tocc la riva
ento di farie violenza a vista
del marito, il quale,
prc-

olo di mira, lo feri

mortalmente con una freccia awe2nata. Nesso nel morire


pens a vendicarsi, e diede
Deianira la sua camicia intrisa
nel proprio sanue avvelenato dalla freccia,
dicendo che essa avrebe

la

>

da

ta

el

Virt di

richiamare

il
marito qualora fosse preamore. Essa accett il dono, e quanErcole si mostr infedele, gli
mand la camicia
centauro, che da lui indossata
gli fu causa

lorte
lorte,

illegittimo

di

straziante.

una

Deianira, inconsolabile per la di lui


di CUI era stata cagione
involontaria, per di-


sperazione

e dal

uccise,

si

284

suo sangue nacque una

pianta chiamata ninfea.

Deidamia.

Due donne di questo nome sono principalmente


nominate nella mitologia. La prima, detta anche Ippodamia, era figlia di Adrasto re d'Argo, e sposa di
Piritoo, le cui nozze furono insanguinate dal famoo
combattimento dei Centauri e del Lapiti. L'altra, fi-

Licomede

divenne segretamente madre di Pirro

mare Egeo,
o Neottolemo

per opera di Achille,

madre Teti a

glia

di

re

Sciro,

di

'"sola

del

trafugato dalla

quella corte, in vesti femminili, per allontanarlo dalla

guerra di Troia.

Delfnia.

Soprannome d'Artemide

in

Atene.

Delfnie.
Feste che
tanti

pure

vansi
sette

celebravano specialmente dagli

si

Egina

di

in

in

abi-

onore di Apollo Delfico. Celebra-

altre

citt

della

Grecia,

in

Atene

giovani e sette fanciulle portavano al tempio di

Apollo Delfico rami d'olivo avvinghiato


bianca

di lana

al

modo

di

bende

dei supplicanti.

Delfnio.
Pianta a fogliame leggerissimo e a fiori bizzarri,
chiamata consolida regale, o fior di cappuccio. Vedi
Incostanza
Leggerezza.

Delfino.

Fra

muti

abitatori

dei pi decantati dai

me amico

degli

delle

poeti,

uomini;

onde

il

delfino

avendolo considerato
si

racconta

ne avesse salvati diversi dalle onde. Vedi

perfino

Amore

uno
cochi'

pei

285

Migrazione
Salvamen-

Animo grato
Andrea {Sant')
Bacco
Carro tirato da delApodo Delfico
Cerere Negra
Fuga
Celerit moderata
fini
Ces Cristo
Impero del mare
dai pericoli
bambini

Infedelt degli adulatori

me

Nettuno

ani-

morti

Venere.

Fe/ocit

to

delle

Piet per

Delfo.
Citt della Focide, e

Greci per

il

una delle pi famose presso

suo santuario di Apollo. Narra la leg-

genda che Apollo,

cerca

in

un

di

un oracolo, giunto a Crissa sotto

sito

il

per fondare

monte Parnaso,

invaghito della solitudine e sublimit del luogo, pose


subito le

fondamenta

sotto

sorveglianza

un tempio, che fu poi finita


fratelli Trofonio e Agamede. Uccise poi l'immane serper.te che infestava quelle

la

dei

e dal putrefarsi del mostro,

regioni,

chiamato

Pito,

sacerdoti,

ed

Pizio

il

trasformatosi

egli

il
tempio fu
Gli mancavano

nume.

in

delfino,

trasport

sua schiena nel golfo di Crissa una nave cre-

sulla
tese

di

veleggiante

quella

da Gnosso, e

fondarono

vi

sacerdoti del

nerarlo col

la

tempio, e

nome

di

va incontrati sotto

la

citt
il

di

sbarcati

Crissa

da

Cretesi

nume imjxKe

divennero

loro di ve-

Apollo Delfico, p>erch


forma di un delfino.

li

ave-

Deliberazione.
Sedere,
quistano

le

allusione al detto:

Romani sedendo

ac-

vittorie.

Delicatezza.
Ccherchia. Spugna.
o

di

Plutarco cita il seguente detun certo poeta comico: Se pi tenero di una


spugna, non fo* divenlar
le

bastonate,

286
il

suo corpo, parlando del-

con cui uno doveva essere battuto.

Delicato.

Uomo

ozioso

vestito

di

seta.

Delirio.

Mandragora. Pianta, che una volta era adoperaprovocare un delirio furioso.

ta dagli stregoni per

Delitto.

Pugnale.
Delizia.
Fragola.

Delizie.

Topo bianco; con cui tanto gli Egiziani quanto


Greci simboleggiavano le carezze degli amanti; ritenendo questo animale assai lascivo. E che gli aman-

ti

usassero di vezzeggiarsi col nomignolo di

dice

il

lopo,

Poich topo mi chiami,

seguente verso:

lo
gli

occhi tuoi.

Delizie lussuriose.
Porco. Dicesi che

in

un tempio di Tebe

esistesse

una colonna in cui erano incise molte maledizioni contro il re Mene, rappresentato da un porco, il quale
costumi degli Egiziani,
fu il primo a corrompere
i

alterando la loro vita semplice e sobria, introducendo


il

ti,

lusso,

tato
si,

di

eftemminati.

moderati
Perci

li

fece intemperanti,

vollero

che

da un porco. Plotmo, parlando

cio

dice che

della
le

rigenerazione,

anime

di

coloro

fosse

di for-

rappresen-

della palingene-

ritorno

delle

che spesero

la

piaceri lascivi e disonesti, ritornano in porci.

anime,
vita

Li

267

Delta. (A)

Quarta

Nel termine

lettera dell'alfabeto greco.

re-

denota un triangolo circondato di raggi, nel


quale disegnato un occhio e le lettere ebraiche che
comi)ongono il nome di Jehovxh. Vedi Dio.
ligioso,

Vedi Dei Melari.

D. M.

Demogorgone.
Divinit

o genio della

che era adorato so-

terra,

Lo

pra tutto nell'Arcadia.

si

come un

rappresentava

vecchio pallido, macilente, coperto di musco, che a-

compagnia dell'E-

bitava nelle viscere della terra in

Caos. Consideravasi come generato da

del

ternit

nessuno e padre di tutte


to della

solitudine

cola palla,

intomo a
il

cielo.

su

cui

Narrasi che, annoia-

le cose.

sotterranea,
s'assise,

si

costruisse

levatosi

e formisse

questo

modo

tutta

la

terra

in

questo cielo un po' di

fiammato, che form

sole.

il

Il

fango

sole e la terra

da questa unione nacque

sarono, e

il

pic-

girasse

Gett

in

una

aria

in

si

in-

spo-

Tartaro e

la

Notte. Credesi che questo Dio sia stato piuttosto oggetto

terrore

di

proferirne

e infatti non osavas


maghi se ne servivano
quando l'arte loro da se non

che di culto,

nome, e solo

il

nelle loro esorcizzazioni,

bastava

produrre

gli

effetti

che

se

ne

aspetta-

vano-

Demone.
Dal greco damon,
i

demoni,

mortali;
agli

sono
sono

Dei

ci

uni,

genio.

intermediari

incaricati

di

Secondo Platcme
fra gli Dei e i

interpretare

portare

che viene dagli uomini, e a questi ci

che viene dagli Dei;


degli

dio,

esseri

la

come

volont

le

degli

preghiere e
altri.

sacrifizi

Sempre secondo


Platone,

sopra del

demoni sono

giorno sulla terra;

d'aria,

vedono senza velo

e regolano

mortale alla sua


ticolare che lo

vestiti

vagano

al

di

girano intorno alle stelle e fanno sog-

cielo,

l'avvenire,

288

gli

Ogni

a un demone par-

neiscita affidai-'

accompagna

del-

segreti

eventi a loro talento.

termine della sua

fino al

carriera vitale, e ne conduce l'anima al luogo in cui

deve essere purificata o punita.

Demonio.
Spirito del
di

male secondo

la

credenza

cristiana.

Ve-

Diavolo.

Denaro. Vedi Danaro.


Dente di elefante. Vedi Sonno.
Derisione.
Asino. Animale preso sempre

E'
mani aperte dietro le orecchie. Inoltre perch l'asino aprendo il suo
lungo muso e sporgendo fuori le labbra, mostrando
denti, sembra ridere. Quando a Diogene fu detto:
Molti ridono del caso tao; egli rispose: E
rasino si ride di loro; ed essendogli stato replicatoSi, ma coloro non si curano dell asino; N io altres
mi curo di loro; ribatt Diogene. Cicogna. Dicesi che
i cortigiani,
volendo beffeggiare e schernire qualcuno
costumassero percuotersi il capo con le dita raccolte e
tese, a guisa di becco di cicogna. Gesto ancora in
nel senso ridicolo.

noto l'atto di beffeggiare nel porre

le

uso.

Deserto. Vedi Giovanni

Battista [San)

Girolamo

{San).

Desiderio.
Garofano.

289

Desiderio ardentissimo.
Cerva, che guarda nell'acqua di una fonte. Nella

Bibbia

Come

legge:

si

sitibonda cerva desidera

la

dell'acqua, cos anche V anima mia a

rivi

dicono

ch,

talmente

gli

calda che gode

freddissimi,

serpenti

Bibbia,

della

interpreti

natura

di

dopo

la

te

nel

Dio:

cerva

la

per-

mangiare

digestione

eccitandosi

sempre pi il calore naturale, con desiderio intenso


va cercando l'acqua dei freschi ruscelli.

Desiderio carnale.
Mosca.
Desiderio di dominazione.

Uomo

coi

Desiderio
la

caF>elli

di

crespi

che cavalca un castrone.

grandezza.

Senape. Ramoscello di questa pianta strappato con


bocca, quale simbolo di mente e di pensiero che si

elevano;

allusione

propriet

alla

eccitante

seme

del

questa pianta.

di

Desiderio di pace.
Donna seduta in tribunale con

la

mano

destra al-

zaia.

Desiderio

Uomo

di

supremazia.

che guarda un cavallo sopra un

altro.

Desiderio intenso.
Ciacinlo

giunchiglia.

Desiderio sfrenato.
Dipsa, presa come simbolo

me

spesso

dendo
seo,

ali

idropico che

empia cosa

della

trova nella Bibbia.

dice:

deramo
19

si

beni terrestri.

O. Ronchetti.

fu guari^o

S.
in

l'aver sete,

stessa

sete,

Ambrogio
casa del

quando

si

coallu-

Faridesi-

l-)\}

DesolsuEone.
Piaga.

Destino.
Divinit o volont divina che regola in

modo

fa-

gli antichi il Destitale gli avvenimenti futuri. Presso


rappresentano era figlio del Caos e della Notte, e
in mano,
un'urna
con
vasi sopra un globo terrestre e

Canapa
dove erano racchiuse le sorti dei mortali.
filo del nostro destino che
al
allusione
Probabile
Uno.
questo simbolo difilano le Parche. Alcuni spiegano
cendo che

il

lino,

al

pari dell'uomo

viene dalla terra; e che

lino

il

(Adamo), pro-

spezzato significa

jI

ritorno dell'uomo alla terra. Vedi Fato.

Determinato numero
ScToja.

Presso

gli

di anni.

vesse partorito dei porcellini


le mammelle, era segno di

determinato

porcellini.

dai

quando una scrofa ain numero maggiore del-^


un dato numero di anni

antichi,

Si

volle

perci

che

la

mise alla luscrofa che in Lavinio (oggid Pratica)


pasidovevanoi
che
segno
fosse
ce trenta piccoli,

prima

sare trent'anni,

che

si

costruisse

la

citt

di

Alba.

Deu cai ione.


Pandora e marito di
dePirra. Secondo la leggenda. Giove irritato dei
distruggere
per
diluvio
un
mand
uomini
degli
litti
Figlio

la terra;

di

Prometeo e

si

di

poterono salvare soltanto Deucalione


una nave che si costruirono per con-

e sua moglie, su

di Prometeo, la quale dopo nove giorni di


navigazione approd sulla sommila del monte Parnaso. Allora essi consultarono l'oracolo di Temi, per
sapere come popolare la terra, ed ebbero per risposiglio

sta

di velarsi

ossa

pietre,

perci

avola,

loro

della

Ogni

uomini.

faccia e di gettarsi dietro le spalle

la

della

ossa

le

che

terra,

di

tutti

le
gli

da Deucalione diven-

gettato

ciottolo

gettarono

essi

l'avola

ne un uomo, e da ogni pietra gettata da Pirra nacque

una donna.

Devastazione.
Formica e un mazzetto
possessioni e

delle

no
e

di origano

presso gli Egi-

la

solitudme e

formiche, spargendovi sopra un


polvere,

avre'obero

esse

andando a

Perci

Perch

trovassero le

si

di

sale,

abbandonato

altro\e.

stabilirsi

po'

ix>polo

il

spopolamento.

lo

che mettendo l'organo dove

voievisi

campi,

dei

abbandonati, che era-

luoghi

dei

rappresentando la formica

abitati;

stati

l'origano

in

simbolo della distruzione e rovina

ziani,

il

o zolfo

formicaio

antichi

gli

usa-

vano mescolare e spargere l'origano selvatico intor


no ai mucchi delle biade, affinch le formiche non
portassero via

il

grano.

Devozione.
Candelabro
Rosario.

Diacono.
Dal greco
mente
gelo.

acceso

Jio}(onos,

al

servo.

sacerdote:

inferiore al

davanti

tabernacolo.

Oro.

Turibolo.

Ministro

immediata-

prete che canta

il

van-

Dalmatica. Evangelario.

Diadema.
In origine era una
la

mal

di

delle

del

benda di seta o di lana, che


da Bacco, per sollievo del
capo prodotto dal bere eccessivo. Il diadema

favola

dice inventata

divinit

serpente

dei

sacro.

re

d'Egitto

Oggid

il

portava

diadema

il
simbolo
una specie

ornata

corona

292

perle

di

preziose.

pietre

Vedi

Angelo Dominazione Dominazioni Melpo


mene Regia
raggi. Vedi Ecatc Luna.
Diadema
di

Virt.

potest

di

Dialettica.
L'arte

ragionare

di

con

stringenti

argomentazioni

Animali: Ragno, con


logiche, o con sottigliezza.
le argosimbolicamente
raffigurare
volle
cui Aristone

Zanzara, la
mentazioni artificiose, prive di utilit.
volta posata
una
volo,
quale, quasi impercettibile al
stimolo, o
sottilissimo
e
acutissimo
con
sul corpo punge
con tenui
pungolo, al pari della dialettica, la quale
gli atrafigge
e
punge
stimoli e acutezze di parola,
l'inche
assalisce,
ardore
e
astuzia
nimi, con tanta
venga 1 indonde
comprende
ne
vede,
ne
gannato
ganno.

Mano

Diversi:

con

le

dita strette in pugno..

e brevit de^
quale manifestazione dei passi stringenti
Paglia
argomenti dai quali sorretta la dialettica.
gli

in pi mo
misurata col moggio. Zenone, che soleva
paragonava
le
dialettici,
del
di schernire le arguzie
non si misurasse il
alle misure giuste, con cui per

frumento,

ma

la

paglia e

il

letame.

Diamante.

Da
causa

greca

una parola
la

sua durezza.

Il

che

significa

pontefice

degli

indomabile,

Ebrei por-

forma di steltava sul petto un ornamento d'ore in


circondato
diamante
un
figurava
centro
cui
nel
la,

d due smeraldi;
voleva

consultare

e nei sacrifizi,

Dio

alzate le

per

mani

al

preghiere,
su tale ornamento, e interrogava

derava aver

risposta;

il

quando

il

qualche cosa,
cielo, volgeva

Dio su

quale se

pontefice

d-^po
gli

le

occhi

ci che desi-

prometteva

cose

prospere e

siderio,

appariva

di

luce

vi-

se

color

di

popolo

il

dieonantc scintillava

il

non prometteva cose secondo il deallora il diamante non si cambiava; mentre

vissima;

nato

felici,

ma

293

alla

se Dio avesse destiVedi Sole


Stabilil.

sanguigno,
morte.

Diana.

Dea
tutta

che

fu

l'Italia,

no Luna o Febea
nell'Inferno.

condo

Dea

in cielo.

da

lei

Diana

in

Roma

in

La chiamava-

della caccia.

Aveva ancora

luoghi

adoiata

anticamente

protettrice

terra

ed Ecale

molti altri soprannomi se-

particolarmente

onorati.

Era

ed era talmente vergognosa che cangi Atleone in cervo, per averla


guardata mentre si bagnava. Diana aveva un seguito di bellissime Ninfe, e voleva che fossero pudiche
al p>ari di lei; si dice per che Junasse il pastore
Endimione e che spesso di nof^e scendeva dal cielo

creduta la

della

per venirlo a trovare


cia,
I

castit,

.Andava continuamente a cac-

e non abitava che le selve seguita dai suoi cani.

Satiri,

Fauni e Driadi,

ecc.,

suo onore. Rappresentavasi

celebravano

feste

Ninfa tutta succinta, coi stivaletti rossi


coi capelli un po' sparsi e
graziosamente annodati insieme con un velo o
ima benda, con una mezzaluna in testa, e talvolta
su un carro tirato da due cerv^tte, armata di arco
e di faretra piena di frecce.
Animali: Cane, Cerva,
dai piedi di bronzo e dalle corna d'oro dei monte Menalo, consacrata a Diana, ed era vietato ucciderla.
I Romani appendevano le coma di cerva nel tempio
di questa Dea. Cinghiale.
Vegetali: Agnocasto,
in

in

simbolo di

castit.

Diana Lucina. Vedi

Lucina.

abito di

^-

294

Diaspro.

colon.
Pietra preziosa di diversi

Principati

Sapienza

Sincmt.

Diavolo.

Nome

^
Vedi Grazia
xr

^N

greco daholos (calunniatore)


accusa-^
(avversano,
satan
all'ebraico
al loro
specialmente
angeli reprobi, e

derivato

equivalente

dal

dato agli
perch p-etendevano di eguacapo, cacciati dal cielo
paesi, al volgo si rappregHarsi a Dio. In tutti i
lore),

senta

il

gri

gli

mo

lo

artigli

diavolo

come un mostre

attribuiscono

il

colore

nero, rnentre

bianco.

Il

ne-

cristianesi-

pipistrello,
rappresenta peloso, con ali di
e corna
coda
coi.
mani,
ai piedi e alle

gli

(le

quali

essenziale dei diavoli,


corna sono una parte
importanza, e lor vengono
grande
pi
vi annettono la
muniti di forcone e uncmo
si degradano);
i

tolte

quando

di catene per mcatenarli.


per tormentare i dannati, e
colon: fulvo ne^
quattro
Ai diavoli furono dedicati
sotto cui toranimai,
principali
ro, rosso e verde. I
simboleggiava,
che
o
uomini
agli
ma si presentarono
Corvo, perch nero come
no il diavolo sono: Becco.
biblico. Pipistrello, alludiavolo. Drago, simbolo
il
Rospo. Serpente,
ali.
sue
sione al suo colore e alle
Eva. /olpe,
tento
diavolo
il
sotto la cui sembianza
se ta del
certa
astuzia. Una
che simboleggia la sua
""
non
-^
Giappone persuasa che il diavolo
^^
Agostino (Sj"') --1

(^-0 - ^-^^^^^
- v
- tUg^o
- M-^
Martino

Vedi Agnese {SanO


Antonio
Andrea {SanC)

volpe.

(San)

Bernardo (San)

Maddalena

chele

(San).

[Santa)

{Sant)
[San)

2^5 -

Dice.
della

Personificazione
T emi.

di

giustizia,

figlia

Giove

di

Essa era considerata come una delle

vegliava sui

ore.

degli uomini e avvicinavasi al trono

fatti

Giove lamentandosi tutte le volte che un giudice


violava la giustizia. Nei tragici Dice apparisce come
una deit che punisce severaunente ogni ingiustizia, vigila severamente sul mantenimento della giustizia, e
trafigge il cuore dell'ingiusto con la spada fabbricadi

da /Esa. Aveva per

ta

quillit

dello

Esichia,

figlia

Dice

spirito.

cio la tran-

come

rappresentata

era

una bella donna in atto di trascinare con una mano


Adica (l'Ingiustizia) nel mentre impugna coll'altra
un bastone con cui

la

Dicembre.
Mese consacrato
alcuni a sua

lebravano
questo
quasi

giorno

Saturnali.

tutti

della

vano quella
ci

che precede
si

mo

II

solstizio

popoli

in

giorno

in

d'inverno

antichi

nascita

cui

fu

ha luogo
celebrato

il

popoli del
solstizio

personificava

il

ili

da

con gran solennit c<Mne

del Sole.

Persiani

festeggia-

di Mitra, gli Egiziani di Osiride,

di Ercole,

evo
se

il

a Saturno (secondo
onore del quale si ce-

anticcunente

Vesta),

figlia,

mese

p>ercuote.

Nord chiamavano

Gre-

la notte

madre delle notti. Nel medio


mese di Dicembre con im uo

che uccide un porco. L'attiibuto di questo me

una

torcia,

dei suoi giorni.

quale simbolo

della

breve

durata

Vedi Zodiaco.

Dlcerlon.
ta

Candelabro a due bracci, dai quali ciascune porun cero acceso, con cui il vescovo, secondo la

- 2% Costantinopoli,

di

liturgia

Vedi Ges

popolo.

al

impartisce

benedizione

la

Cristo.

Dichiararsi vinto.
Porgere erba con

mano,

la

che

gesto

presso

equivaleva a confessarsi vinto da chi

antichi

gli

por-

si

geva l'erba, assoggeltandosigli. Uso, dicesi, introdotto


nei primi tempi dai pastori, i quali- nella sfida alla
corsa, o altra contesa fa loro,

suolo

per porgerla

dell'erba

vinto strappava dal

il

vincitore.

al

Dichiarazione di guerra. Vedi Guerra


Vedi

Dieci.

A'uTTteri

intimata.

simbolici.

Difesa.
Animali:

Volpe,

che

lupi

toccando

una

che porta

nella sua tana, in dilesa contro


la

foca portata

tutti gli

scilla morissero.

Agrifoglio, albero munito di spini.


di

Scilla

indosso,

marittima

lupi; perch credevasi

perch

si

Vegetali:

Pelle

Diversi:

credeva che

fra

animali acquatici, la foca noin venisse colpita

fulmine. L'imperatore Augusto conservava gelosamente una pelle di foca per ripararsi dal fulmine.
Scudo, emblema principale della difesa. Furono ritenuti per vili
soldati che avevano pi speranza

dal

di salvezza nello scudo che nella spada.

Difetto.

Giusquiamo nero.
sgradevole

Pianta

velenosa,

piena

malefica

di

quindi di

odor

forte^

difetti.

DifTamazione.
Corvo.

Diffidenza.
Ciclamino, allusione
coli.

al

fenomeno dei

suoi

pedun-

297

Digitale.

Dal

Bella pianta perenne ve-

dito.

latino digitus,

vengono usate in medicina,


come rimedio potente per regolare
movimenti del
lenosissima,

cui

le

foglie

Vedi Consolazione

cuore.

Lavoro

muliebre.

Digiuno.
Cefalo. Si vuole che questo pesce non
dei

rifiuti

mare,

del

modo

in

s'

nutri che

pu considerarsi

che

sempre digiuno.

Dignit.
Vegetali:
questo
di

flore

fiori.

Garofano. Nelle isole delle Molucche.


segno di distinzione. Magnolia a gran-

Diversi:

Azzurro. Chiavi. Corona.

Dignit sacerdotale.
Patera,

che

adoperavano

sacerdoti

nei

sacrifizi.

Dignit sacrosanta.
Corno. Presso
to dagli
le

Ebrei e

della

gli
i

tanto dai Gentili, quan-

antichi,

corna di cervo e quel-

Cristiani, le

furono sempre ritenute come segno di

luna,

onore e di potenza. Nella Bibbia,

mo

il

preso per la potenza regale, per

hanno

nessa somiglianza che

corona.
na,

Perci

Mos

il

raggi

cui splendore gli

portare, perci ottennero


lato.

Presso

gli

Ebrei

corno e corona.

Dignit
Barba

virile.
(vedi

*_orno,

spessissi-

una certa conil

raggio e la

viene rapp esentato con le cor

che simboleggiano

Sole,

il

corno

Uomo).

di

Israeliti

che
la

fuoco del Divino


non potevano sop-

Mos

parlasse loro ve-

medesima parola esprime

298

Diletto.

Pomo. Secondo la maggior


pomo di Adamo simbolo di

parte

dei

diletto

teologi,
di

il

piacere

sessuale.

Diliezian.

Termine

ascetico.

Granata,

Affetto, cura

spirituale.

diletta,

pietra.

Diligenza paterna nel l'ai levare

figli.

Siluro glauco. Dicesi che questo pesce abbia gran

cura nel

covare e ciistodire

uova, deposte

le

dalla

femmina, fino a quaranta o cinquanta giorni, e non


abbandoni i piccoli nati se non quando sono capaci
di difendersi dagli attacchi degli

donare

le

altri pesci.

uova, se tirate sulla riva,

persistenza,

da

E. tanto

sua affezione che piuttosto di abban-

dicesi essere la

lasciarsi

le

segue con tale

prendere facilmente dai pe-

scatori.

Diluvio. Vedi Salvezza umana.

Dimenticanza.
Lunaria maggiore.

Dimora

stabile.

Aquila che porta un


costrutto

il

nido,

sasso.

avesse

Credevasi che l'aquila^

cura

di

sasso per renderlo maggiormente

mettervi

dentro u(

fermo, stabile e

si^

curo.

Dinasti

Con

()

Del dinasti.

questo

nome vengono

storico dell'Egitto,

nastia

egiziana, cio

pi antico di

do

gli

fisico,

tutti

qualificati,

nel

Dei che fecero parte

sistemi
alla

che regnarono sugli uomini.


l'ordinatore del

stato Fta,

l'Efesto dei Greci e

il

Vulcano

dij
li

mon^

dei Latini


Dopo

di

lui

regn sugli uomini Fre, o il Sole, per


anni; Crono o Saturno gli ven-

30.000

spazio di

lo

ne dopo, e con undici


dettero, regnarono in

occuparono

dei

scelti

fra

poi

gli

Dei che a questo succe3.984 anni. Otto semi-

altri
tutti

per

trono

il

solo

il

di
i

ed da questo punto che

uomini:

re
in-

dell'Egitto.

effettivamente

la

storia

materializzazione

di

Dio ripugnava

comincia

spazio

a questi vennero per ultimo

e dietro

anni,

299

Dio.

La
tivi

cristiani.

Anche

mente raffigurato che

XII

del secolo

gli

in

modo

ai

primi

non fu general-

nei primi secoli

simix)lico.

antichi cominciaroro a

partire

dare a Dio

una figura umana, rappresentandola per presso a poco come quella del Dio Figlio, r

il

distintivo del pa-

dre comunemente consiste nel globo terrestre che tiene

mano, mentre il Figlio regge la croce. I simboli e


attributi di Dio sono: Arcobaleno, sul quale Iddio spesso rappresentato seduto. Cuculo, perch
ncm ha ne principio, n fine. I Persiani, ritenendo
Giove signore del Cielo, per fargli sacrifizi, salivano in luoghi altissimi, e chramavano Giove circolo
del cielo. Pass quest'uso ai Turchi, e di qui ebbero
in

gli

fanno

origine quei loro gridi mattutini che


reti,

sar,

cui senso

il

dice,

salutando cos

il

loro

Maometto. Anche

maggior parte delle


mavano Dio circolo e con ci
raceni,

e la

sprimere

Occhio

in

il

un triangolo. S.

mondo, padre

passa

nulla

gli

alti e
si

mina-

Sa-

nazioni, chia-

sforzavano di

Mano

e-

Nimbo.
Giacomo chiama Dio l'oc-

sempiterno. Delta.

chio del

sui

che Dio sempre fu e sempre

di tutti

celato.

divina.

lumi, che tutco tra-

Scellro,

emblema

della

suprema.

potenza

300

Sole.

tanto dell'antica

teologi,

quanto di quella cristiana, dissero Dio Ottimo Massimo, unico, luminoso e buono. Cos il so
le,
essendo uno solo, luminoso e prodigo del suo

religione,

fu preso

calore,

simbolo di

per

Dio.

Tre,

perch

avendo l'angelo del Signore chiamato Samuele due


pens che dovesse aspettare la terza voce, per

volte,

Trono, su cui

conoscere ch'essa fosse di Dio.


duto.

se-

Vedi Padre Eterno.

Dio-uomo.
Scarafaggio- S. Agostino, parlando della meravi-

Quel buo

umanit di Cristo, us l'espressione:


no scarafaggio. Vedi Unigenito.
gliosa

Diogene. Vedi Contentezza.


Dione.
Figlia dell'Oceano e di Teli, secondo

di

altri,

di

U-

Gea. Amata da Giove, essa fu madre


Afrodile, secondo Omero.

rano

di

Dionea.

Da
sta

Dione, madre di Afrodite. Le foglie di quotrasudano un umore dolce che attira gli'

pianta

insetti;

ma appena una mosca

per succhiarlo,
e

imprigionano

Dionigi

l'insetto.

Dionisio

Martire e primo
questo

santo

Francesi,

viene

due lobuli delle

si

chiudono

Insidia.

(San).

vescovo di

apostolo
quali

Vedi

a posarsi sopra

foglie

serviva

andavano

di

Parigi.

grido

all'assalto

Il

di

nome

di

guerra

ai

alle

parolej

Gladio, con cui fu deca


Montiose Saint-Denis!
Tempio, davanti al quale fu giustiziato. Testa
tagliata, che, dopo il suo supplizio, il santo prese ini

pitato.

mano

baciatala

e,

sulla

301

fronte,

percorse pi

una

di

lega.

Dionisie.
Feste che celebravansi

onore di Dionisio o Bac-

in

co. Vedi Baccanali.

Dionisio.

Nome

Bacco,

greco di

cos

chiamato dalla

citt

Nisa, dove fu allevato.

di

Dioscuri.
Denominazione speciale

Dipsa.
Genere
go della
so pi

corpo compresso, meno

di serpente col
testa,

Castore e Polluce.

di

con scaglie delle

grandi delle

altre.

spirali

serie

Vedi DciiJerb

lar-

del dor-

sfrenato.

Dipce.

Seconda moglie

Vi

pe.

di

Lieo, re di Tebe.

fu un'altra Dirce. la quale

Vedi Antio-

avendo orgoglio-

paragonata la sua bellezza


Minerva, fu convertita in pesce.

samente

con

quella

di

Discernimento.
Voglio,

simbolo evidente.

Disciplina.
Verga.

Disciplina.
Strumento

una sferza composta di


o di fili metallici, che
un tempo usavasi nei chiostri per batterai da s a
sconto dei peccati. Vedi Alfonso dei Liguori {SanC)
Antonio da Padova {Sant')
Benedetto {San)
consistente

in

funicelle a nodo,

di catenelle

Cuzman

Isa

Domenico
{San).

di

{San)

Lui^i Gonza-

302

Discipline.

Con

questa parola tolta dal latino

si

abbraccia

Mer Ra

s'insegna nelle scuole.

generale tutto ci che


e della sapienza.
curio, quale Dio dell'eloquenza

Disco. Vedi Amalras


Spese pubbliche

Ecatc

Sole

Terra.

private

Discordia.
Nefiglia della Notte e sorella di
della
madre
e
Morte,
della
e
Parche
mesi,
dell'Omicidio, delMiseria, della I%me, della Guerra,
dal cielo perch
scacci
la
Giove
la Contesa, ecc.
Malefica deit,
delle

autrice ^i dis&enzione

petui

Non

litigi.

fra

Dei, e cagione di perquioidi stata mvitata con

gli

essendo

nozze di Teti e Peleo, si offese


vendicarsi gett sulla ^mensa un
per
che
talmente,
per
pomo d'oro, sul quale era scritto ada pi bella,
Dee
tre
frale
cor.lesa
famosa
cui si suscit quella

gh

altri

Del

alle

della

quale fu giudice Paride,

tante

calamit.

Virgilio

all'ingresso

mostri

l'ha

da

cui

collocata

dell'Inferno,

con

derivarono

cm

gli

altri

capigliatura

dt

insanguinate, e Iha
serpenti, annodata con bende
diede a Enea, varaffigurata sullo scudo che Venere
squarciato, e semanto
col
combattenti,
gante fra
flagello. Alcuni le
sanguinose
col
Bellona,
guita da
un pumettono una torcia in una mano e nell'altra
e
destra
nella
serpente
un
gnale, oppure una torcia e
una spada. Aristide la finge una donna
i

nella sinistra

col

capo

occhi biechi,
tinuo

rigano

se le mani,

gambe

livide e smorte, con gli


di lagrime che di conpregni
guasti e

alto,

torte

le

ma
e

con labbra

a
gote pallide, che mai non tiene
sempre pronta a muoverle; con le
piedi sottili, e con un coltello caci

303

una tenebrosa e

ciato nel petto, e intorno

che a guisa di
Ariosto, con una invenzione

forma

bia

in

da

tutta.

la

mostra

di nubi,

otcura neb-

rete

la circon-

ce

sua,

tutta

un monastero presiedente a un'elezione.

in

Quivi trovandola

che

l'cuigelo

La conobbe

infinite.

che

la coprivano, or no,

Le giano aprendo, ch'erano


I

crini

neri

area qual d'oro


e

bigi,

cento.

di color

al vestir

Fatto a Uste ineguali ed

Ch'or

cercava,

la

passi e

il

vento

sdrucite.

qiml d'argento,

aver pareano

lite:

Altri in treccia, altri in nastro eran raccolti.

Molti

Di

alle

spalle,

alcuni al petto sciolti

citatorie piene e di libelli

D'esamino e di carte di procure


Avea le mani e il seno, e gran fastelli

Di

chiose,

Per

cut

Non

le

sono

Avea

di

consigli

facolt

mai

nelle

di

letture.

poverelli

de'

citt

dietro e dinanzi e

sicure;

d ambo

lati

Notai, procuratori ed avvocati.

Animali:

Agnello e lupo. L'istinto naturale di didue animali era ritenuto talmente


potente, da credere che gli agnelli appena nati, sena mai aver visto un lupo, al suo urlare cadessero
cordia

norti

fra

questi

paura.

dalla

inanimate
tinto

le

credevasi

animali

poich

che

perfino

le

conservassero

volevasi che

se

non

si

par-

tale

i-

nelle lire

accoppiassero corde fatte di budella di

a quelle di lujx),

tando
1

si

questi

discordia;

di

nei liuti

ora,

di

inc-

potessero far suonare

prime mute per la paura. Ci che avveniva

304

anche per
tamburi fatti di pelle di pecora e di lupo;
poich all'atto di suonarli, la pelle di pecora restai

va muta,

mentre

udiva soltanto quella del

si

contenuti

scintillante,

Pomo.

Vegetali:

vasi

in

Acqua

Diversi:

separati.

Vedi

lupo.

fuoco
Effetti

della concordia e della discordia.

Discordia militare.
Corvo.

Narrasi

che un'aquila, posatasi sopra il


un certo imperatore, assalita da due
corvi, li combatt gettandoli per terra; ci che fu
presagio per l'imiperatoire di perdere una battaglia
per causa di discordia fra i suoi soldati.

padiglione

di

Discrezione.
Vegetali:

che

bianca,
e

Convallaria
gli

antichi

che dipingevano

tire

sulle

Salomone.

di

sigillo

posero

mano

in

porte dei

al

festini,

Rosa

Silenzio;

per

awer

convitati di dimenticare ci che avessero udito.

Diversi:

Chiave, che chiude

Disgrazia.
Dormala, perch

segreti.

II
ritenevasi

che

e infelicit a coloro nella cui casa

insidiando

gli

portasse

sfortuna

fosse introdotta,

si

animali domestici.

Disperazione.
Animali:
Alcione,

Alcione.

figlio

di

Ragno. Dopo aver

disperazione

Allusione alla

Eolo,

cangiato

in

vinta

Minerva

nella

quest'uccello

sua abili

Aracne, disperata dell'oltraggio ch<


le fece subire la Dea, si appese e fu trasformata
Vegetali:
Calendula. Alla morte di
ragno.
done, Venere, desolata mischi le sue lagrime col
sangue dell'amato, dalle quali nacque il fiorrana'

di

ricamatrice,

il

Diversi:

ro.

Grigio scuro. Pugnale.

Corda, allusione

dallo

al suicidio,

chia-

Disperazione occulta.
Rosa smorta.
Dispetto.
Alo.

Dispiacere.
Freccia, simbolo biblico delle pene che pungono

Vedi Piacere

cuore.

Disprezzo.
Cane. Simbolo

il

e dispiacete.

biblico di cosa vile, abbietta e spre-

gevole.

Disprezzo dell'avversit.
1

Naufrago sopra una testuggine, agitata furiosamente dalle onde, simbolo degli impeti della fortuna
avversa e un raggio di sole, quale segno della reisistenza e forza d'animo, che ripara dalla sommer;

sione.

Disprezzo della stoltezza.


Asino,

atteggiamento di saltare o di disputare,

in

o di suonare
scimmie.

il

flauto;

circondato

da una truppa

di

Geroglifico egiziano.

Disprezzo delle delizie terrene.


Cicogna, che divora dei serpenti.
(imbolo di sentimenti elevati,

urano

le

ateriali,

cio

delizie

terrene,

perch

strisciano

ascondono

La prima come

mentre

col

seri>enti

raffi-

piaceri e le passioni
corpK

terra,

si

sotterra.

isputa dell'ignorante.
Cammello, ritenuto dagli antichi per animale proano. Simbolo di persone che disputano senza u
20

O. Ronchetti.

506

un argomento e l'altro; ru
ragionamneti, riminando a guisa di cammello i loro
opmione.
un'altra
or
una
volgendo nella mente or

principio di distinzione fra

Dlsslmulatope dei

vizi.

perch quest'animale cerca d


gli escementi enascondere, sotterrando o coprendo,
piscia;

che

Gatto,

vacuati.

Dissimulazione.
Maschera, che dissimula

lineamenti.

veri

Dissipatore di ricchezze.
scudi
Gallina, che becca e mangia

Crededi galhna con loro


pezzi
dei
mescolando
vasi che
questo

liquefatto,

consumasse,

si

d'oro.

trasformandosi

carne.

Dissolutezza. Vedi

Cotitto.

Distinzione.
Unghia fessa; simbolo bibhco

,.

di elezione e di diall'avvertimento onde i sacerdoti

che allude
lebbra,
sappiano discernere lebbra da

stinzione,

renze dei peccati,

il

cio

le

ditte-

giusto dall'ingiusto.

Distrazione.
Farfalle.

Distruzione. Vedi Arpie.

Disuguaglianza della legge.


Tela
sche e

ragTo,

di
altri

simili

perch capitando
insetti,

restano

mentre queUi pi grossi e pi


salvandosi
i

deboli,

rompono,

facilmente:

cos

la

in

presi

forti

essa

rompono

legge,

mo-

le

e periscono

Je a

la

colpisce spess.

risparmiando sovente coloro che


annullano e la rinnovano

la

tannc

307

Dite.

Soprannome di Plutone presso


chiamavano Dis Pater (ossia divis

Romani, che

pater,

lo

padre del-

11

ricchezze).

le

Dito.

Romani avevano messe

zione

Minerva.

di

campo

di

battaglia

abbandonare

il

gli

si

luogo nativo del

nel

cevano

funerali che

paese

in

cadavere,

f>ortav2isi
i

dita

le

sotto

la

prote-

Quando un Romano moriva

si

straniero,

prima

sul

di

tagliava un dito che

defunto,

sarebbero

e
al

fatti

gli

si

fa-

cadavere

Roma, quando

mettevasi al pubblico inmaggior offerente alzava la mano


chiusa con un sol dito disteso. I medesimi Romani per
chiamare i loro schiavi per eseguire qualche servizio, facevano un certo strepito con le dita che esprimevano con la parola crepitare digit'is. Per cui l'obintero.

ccmto

tributi,

bedienza
sione

al

della

sciva

segnale delle dita

Pollice

Stomaco

Pollice verso

Tommaso

divenuta l'espres-

era

Vedi Enrico
Misura
Infamia

servit.

Oreste

di

il

{San)

{Sant')

{San)

sulle

labbra. Vedi

Arpocrate

Bruno

Silenzio.

Dittamo.
Le glandole
icmo un

Furie

Vendetta.

Dito nell'orecchio. Vedi Perdono.

Dito

Mollezza laSpirito Santo

olio

del dittamo bianco o frassinella, sq>avolatile,

formando,

dopo

calori

estivi,

verso sera, un'atmosfera eterea che circonda la pianta


e se si avvicina un Ixmie, quest'atmosfera si accende, ardendo con luce viva, tinta di rosso e di verde nelle variet a fiori porporini; affatto verde nella
;

variet

308

Vedi Ardore

bianchi.

fiori

"

Organo

diiamo.

Diverti mento.
Due donne che colgono delle

rose.

Divina presenza,

teologi, e simbolo
Aquila, la quale, secondo
divinit che guidella
dell'influenza
della presenza e
divine.
da alla suprema conoscenza delle cose
i

Divina provvidenza.

t:

gli egiziani
Avvoltoio che rode un cuore. Presso
^
mondo, che si nutre dell'avvoltoio era simbolo del
nascono e muoiono; e avenla propriet dei corpi che
della sapienza nel cuore^
sede
la
posta
do gli antichi
che mangia il cuore
cos l'immagine dell'avvoltoio
e sostiene dalU
alimenta
si
significa che il mondo
la quale e inti.
Dio;
di
sapienza
della
provvidenza
nemmeno
sussistere
potrebbe
nita. e senza cui non
il

mondo.
Divinit.

.j

Cos chiamasi

in

teologia

derata astrattamente:

Basilisco.

Gh

pagani la

Dio consH
chiainavano nume

l'essenza

di

(Uk)J
Egiziani, che con Ammone
ritenevanj
fiato, o lo spinto
il

simboleggiavano
maggior fiato di tutti g
che quest'animale avesse
una tal venerazione pl
avevano
altri animali; e
e consacravano statu
basilisco, che gli facevano
il
con gh occh
sparviero,
d'oro, dandogli il capo di
espon
quando
E
aprire.
e
chiudere
che si potevano

ve)

vano

metteva

in

indizio che gli

gni bene a
gli

occhi

Egitto

con gli occhi aperti, tutto


ritenuto conj
gran festa, perch ci era

l'effige

Dei

tutti;

chiusi,

li

guardassero e promettessero

mentre
allora

se

era

la

statua

segno

di

compariva
mestizia

ce

'

309

credendo che gli Dei fossero adirali con loCapo, simbolo della divinit di Dio che precede

pianto,
ro.

ogni cosa, e a cui tutte le cose sono soggette. S. Gi-

rolamo ebbe a dire che gli Egiziani onoravano tutti


capi con tale insensata religione, che si astenevano
dal mangiare le teste di tutti gli animali, ritenendo di
Plaoffendere la divinit, mangiandone. Secondo
i

tonici

il

cipio di

capo membro divinissimo, assoluto prinquali sono dati all'uotutti gli altri membri,
i

mo, perch siano

del

servi

Divino intelletto. Vedi

capo.

Intelletto

divino.

Divoratore.
Coccodrillo con la bocca aperta. Polpo coi piedi

Simbolo di

troncati.

mangiare, i beni
pri;

chi,

altrui,

si

perch dicesi che

non avendo

Divozione.

dopo aver consumato,


dispone a consumare

nel

pro-

polpo, stimolato dalla fame,

il

altro cibo,

mangia

propri tentacoli.

Vedi Devozione.

Docilit.

Giunco

dei campi, pianta molto pieghevole.

Dodici.

Vedi Numeri simbolici.


Dolcezza.
Agnello. Animale timido, d'indole

succhia

ta presso
I

so,

quella

legge

che

fiori.
il

fico,

il

cui

diventasse
gli

dolce.

Ape, che

Fico. Credevasi che piantando la rufrutto

dolcissimo e succo-

meno amara. Nella Bibbia

uomini santi riposavano sotto

il

cio vivevano dolcemente e in pace. In

una

dagha figura un
uno dei quali

monticelli,

le

lettere

sono

distinguere che

fico

piantato

scritto

fra

due

AMBROSIA, ma

si

fico,

certa

mesu

nell'altro

talmente consumate che non si pu


una mezza N, da cui si arguisce ^-


sere

l'iniziale

di

310

NETTARE:

simbolo di dolcezza del

piantavano sulle

fico.

allusione

Malva, che

tombe per addolcire

chiara

al

antichi

gli

pene dei

le

morti.

Dolcezza delia verit.


Fico e miele, che gh Egiziani sacrificavano a Mercurio,

accompagnando

che significano dolce

Dolcezza

l'offerta

col

grido

di

parole,

verit.

tolta.

Fico sradicato. Narrasi che la vita dolce dei cittadini Romani cess con la morte di Alessandro Severo
perch poco prima ch'egli morisse, tre alberi
di fico caddero davanti al padiglione dell'imperato-;
;

re,

a cui era legato.

Dolci ricordi.
Pervinca.

Dolore.

Uomo

che tiene

raria. Ferro.

Rosa

la

testa

con una mano.

Cine\

smorto, colore.

Dolori acuti.

Arco
gine,

teso, in

mano a Lucina

perch nessun

altro

tenso di quello del parto,

sotto l'aspetto di Ver-j

dolore

ritenuto

pii

in4

a cui presiedeva Lucina.

Domandare

aiuto.
Gatto con un topo in bocca, con cui gli antichi raffiguravano un uomo caduto nelle memi del nemico, ch
in modo compassionevole aiuto chiami; perch il toj
p preso dal gatto manda un certo grido compassic
nevole paragonabile alla voce di chi domandi aiutc
E' noto il detto: // topo Ecale, aiuto ciama, derivate
dalla favola seguente. Giove per divertimento mise

il

3!1

Sole e la Luna, seconproponendo loro di produrre degli animali per riempire la terra. Apollo
produsse subito l'uomo, al quale Ecate contrap>pose
una scimmia; ch'ella fece. Apollo ridendosi di ci,
la fece assalire da un leone, che cre. Ma Ecate

gara Apollo con Ecate

(o

il

alcuni) ancora giovinetta,

do

sdegnata d'essere superata nella burla, gener il gatto, del quale ridendosi Apollo, p)er scherno d'Ecate
produsse

montata

Ella

topo.

il

leone e

tacc

gatto contro

il

natiche

alle

scinato

del

il

volle che

medicinali,

desidera

altri

la

alla

scimmia si
da essa

quale,

inaspr
si

si

sempre
il

la

ci

sanasse

carne di

seme del

che

at-

tra-

talmente da
salv ponen-

Giove per vendicare

il

gatto, che

mandar

tauito

dicesi

scimmia
la
alte

il

virt

quando

leone,

dalla febbre, e perci

quest'animale costretta

sentir F>ene di

si

Ma

con questo

talmente ardente

gli

collera,

ricorse

sangue della scimmia avesse

il

fosse tormentato

di

il

topo, fuggendo,

dosi ai piedi di Apollo.

leone

topo;

il

leone,

sbattuto per terra,

diventare furioso:

leone,

forza,

spingendo imp>etuosamente la scanmia contro

astuzia,
il

maggior

in

poich non poteva vincere con la

che
e

il

rese

femmina
strida

dolce e dilettevole pei

animah.

Domatore

Uomo

dell'avversit.

perch credevasi che


portando indosso un pezzo di tale pelle, si potesse
andare ovunque, anche fra nemici, senza subire alcuna molestia. La iena era ritenuta di un tal potere di
vestito di pelle di iena,

preservazione da credere che la sua lingua tenuta sotto

cani.

piedi,

avesse la virt di far tacere l'abbaiare dei


Domenico

Guzman

di

312

(San).

Fondatore dell'ordine dei predicatori e, dicesi, delAngeli, che lo servivano a tavola.


l'Inquisizione.
Cane. La madre del Santo, prima della sua nascita,
sogn che portava in grembo un cane bianco e nero,
quale aveva in bocca una torcia che avvicinava
il
a una sfera rappresentante il mondo. Croce astile, che

si

fondatori dei grandi ordini religiosi.

ai

ricordando

plina,

egli fond.

di virginit.

Ciglio, che

gli

porge

il

cane, spesso rappresentato

accendere con la fiaccola.

le

sue regole.

rosario.

Ostensorio.

Rosario.

geli.

quando

il

cerca di

Libro contenente

Stella,

che

Santo porta quale emblema

il

Globo, che

vicino al Santo,

Disci-

rigorose dell'ordine

regole

le

che

Maria Vergine, che


Pane portato da anapparve

gli

sulla

fronte

fu battezzato.

Dominazione,
Diadema. Vedi Desiderio

di

dominazione.

Dominazione dell'animo.
Leone cavalcato da un uomo, e guidato col punsimbolo di padronanza del proprio animo.

golo

Dominazione

Vedi Dominatore

dell'avversit.

delFavversit.

Dominazione

del marito.

Donna che mena un becco

Dominazione

le

corna.

altri.

austera che con la destra conduce un caval-

Donna
lo

sugli

per

sellato.

Dominazioni.

Uno
vanti

al

dei

nove

cori degli angeli,

che assistono da-

trono dell'Eterno ed eseguiscono

suoi

co-


Hanno

mandi.

de

Berillo, al quale

per attributi:

virt di

ingegno.

Diadema. Globo.

Scelirc.

che, sognato, secondo gli spiegato-

Nar

dei sogni, segno di dominio. Oro. Serpente.

rasi

die-

si

Dominio.
Capo coronato,
ri

catnemici,
porgere aiuto contro
e di rendere l'uomo invincibile, benigno e di buon

la

tivi

313

che all'imperatore Aureliano, quantunque di na-

scita plebea, un scrivente gli predisse l'impero del


mondo, quando, essendo egli ancora fanciullo, que-

circond la vasca in cui

sto rettile

mai poterlo uccidere.

Ma

si

senza

lavava,

sua madre, che era sacei

dotessa del tempio del Sole, ed esperta nell'arte dell'indovinare,


pente,
lare.

ma

Un

non solo

lo

si

oppose all'uccisione del sergenio domestico tute-

consider quale

caso simile pronostic l'impero a Severio, cui

un serpente cinse il capo mentre dormiva. I Greci


avevano monete con l'impronta di due serpenti che
si
guardavano a vicenda, con un ravvolgimento semicircolare, la coda verso l'interno, con l'inscrizione
che dice: // dominio di due supremi. Anche sognando un serpente era segno di grandezza. Mammea madre di Alessandro Severo, un giorno prima di sgravarsi sogn d'aver dato alla luce un piccolo serpente.
Ad Alessandro il Grande, fu predetta la grandezza
del suo impero quando sogn che un serpente si congiunse con sua madre Olimpia.

Dominio giusto.
Orecchia turata con

la

memo. S vuole che

in

Om-

dia esistesse una statua di Giove senza orecchie, per

ammonire che
deva giustizia,

chi dettava

la

non doveva

legge agli
favorire

altri,

e ren-

nessuno

priv?(-


ma

tamente;

314

consigliare

giovare a

tutti

pubblica-

mente. Alessandro soleva dire, ch'egli serbava un'orecchia

reo e un'altra all'accusato.

al

Danna. Vedi

Molestie

Donna avversa
Afula con

frusta

la

sottrarsi

seme fecondatore,
correre

attaccata

se

aL

debole.

basto:

amplessi del

gli

allegoria

marito,

per

perch la mula rimanda

maternit;

alla

Pauroso

concepire.

al

donna che respinge

di

il

non bastonata subito e fatta

dopo l'accoppiamento.

Donna impudica.
Gallina con la cresta dritta, la coda alzata e con

due

ai piedi. Secondo gli antichi, sifcombattono col gallo, e dojx averlo vinto, si mettono a cantare come esso, e a guisa di maschi tentano di montare il gallo e le altre galline. Questo simbolo si adatta anche per una donna che voglia

piccoli speroni

fatte galline

sottomettersi

Donna

il

marito.

laboriosa.

Donna con un

Donna senza
Donina

fuso nella

testa.

mano

destra.

Vedi taverna.

virile.

Orsa. Pantera; l'una e

l'altra

emblemi

gran animo, austera e dotata di forza

di

femmine

ch

le

pi

feroci

dei

di

questi

maschi,

di

virile;

animali sono pi

mentre negli

altri

donna
per-

ardite e

animali

le

femmine sono pi deboli.

Donnola.
Specie di mammifero dell'ordine dei carnivori. Si
le donne, per vezzo, usano por

dice che in Sardegna

315

tare sulle spalle questo animaletto addomesticato.


di Disgrazia

Calanti

Ve-

Indovino.

Doride.
dell'Oceano e di Teti. Sf>os suo fratello

Figlia

Nereo, da cui ebbe cinquanta Ninfe dette Nereidi.

Dormiglione.

Vedi Sonnacchioso.

Doronico.
Pianta col colletto munito di

Dorso

schiena.

<)

Nasce

peli serici.

nei

Vedi Freddezza.

luoghi selvosi e ombrosi.

Vedi Fuga.

Dottori.
Padri della Chiesa, le cui opinioni e dottrine sono
in grande venerazione.
Lucerna. Simbolo

tenuto

biblico.

Dottrina.
Il

complesso delle opinioni di una scuola o di un

filosofo,

ligione.

ovvero

il

Acqua

complesso

dogmi

dei

di

una

re-

limpida e chiara, oppure profonda;

simbolo della dottrina, la quale pu essere chiara e


evidente a tutti, oppure astrusa e occulta
mente degli uomini. Le cose chiare e manifeste
sono paragonate alle acque trasparenti e chiare, che
non scorrono tro{>po profondamente mentre le cose
astruse e celate, sono paragonate alle acque pi pro-

manifesta,
nella

fonde.
il

Caitedra.

detto

In

questo

sederono

gli

Scribi ed

senso

Sopra

dell'Evangelo:
i

Farisei.

la

viene

interpretalo

cattedra

Come

di

Mos

anche quello

Salmo: E nella cattedra della pestilenza


non sedette; ci che viene interpretato per la dottrina cattiva, quella degli eretici. Lira, attributo di Orfeo, e simbolo della buona dottrina; perch si vuole
del primo

316

che questo celebre poeta insegnasse agli uomini la religione, e col suono dolce della lira, cio con piacevoli

bon ordinate parole, mitigasse

degli uomini, e purgasse

uomini sparsi e vaganti.

se gli

cuori feroci

costumi selvaggi, e

Anche

riunis-

nella Bibbia la

simboleggia le virt morali. Pane, preso come simbolo del cibo dell'anima. Le dodici corbe di pezzi
di pane, che avanzarono alla cena della larga libe-

lira

secondo

ralit di Cristo,

rappresentauio

gli

dottrina

la

simbolicamente

interpreti,

dei dodici

apostoli.

Dottrina celeste.
Pioggia.

Mos

invita

il

cielo e la terra

ad ascollare

le

sue parole, e desidera che la sua dottrina accresca

abbondi a guisa di pioggia, la quale, come la rucadendo a gocce sulle erbe, sugli arboscelli e

giada,

le piante,

tutte

e tutte le cose che sono atte a molli-

e intenerirsi, inumidisce e abbondantemente nu-

ficarsi

Anche

trisce.

Cori degli angeli, figurativamente sono

acque che sopra


gnore.
riga

come

per le acque,

presi

il

si

cielo sono,

legge nel Salmo:


lodino

nome

il

ogni profeta, appena che apra la bocca


terra,

tutta la

inaffia

infonde

cio

la

plina nelle orecchie e nei cuori degli uomini.


tutti gli

come

antichi

risulta

paragonarono

dalla

mitologia,

le

le

del Si'
ir-

disci-

Inoltre

discipline alle acque,

per

esempio

la

favola

della fonte Castalia.

Dottrina dei gentili.

Acqua
perch

marina,

inutile

in

dell'acqua dolce;

opposizione

infruttuosa per

la

sua

amarezza e

salsedine.

Doveri della sposa.


Pelle di pecora con

la

lana, su cui

gli

antichi co-

317

stumavano far sedere la sposa novella, come segno


di promessa al marito che avrebbe adempito alle
cure familiari da buona massaia.

Drago.
drago o dragone una delle creazioni pi celemedio evo. L'impor-

Il

bri della mitologia antica e del

tanza data a questo essere nella storia favolosa presenta uno dei

mana,

in

fenomeni pi singolari della mente

quanto

la

sua esistenza

creduta dagli antichi d'ogni nazione.


allegorie sacre

vestiti,

me

loro quadri.

principio della

gano delle
la

e dei Giapponesi,

rendono una specie di culto:

gli

ro

nelle leg-

primi dei quali

ne vedono
i

sui lo

draghi co-

s'immaginano che disponlor talento cadere

felicit;

stagioni

se

Essi riguardano

facciano a

pioggia e rumoreggiare

tutti

Incontrasi nelle

degli Ebrei egualmente che

gende dei Chinesi

u-

venne fermamente

il

tuono.

Sono

persuasi che

beni della terra siane confidati alla loro custo-

che abitino ordinariamente sulle alte montagne.


drago degli antichi era una specie di serp>ente moArmonia
struoso con le ali e i piedi. Vedi Africa
Carro tirato da draghi
Asmodeo
Cadmo

dia, e
Il

Diavolo
Fo
Girolamo

Matteo
Michele
Minerva
CortoTacesi

Daniele

Filippo

{San)

Giorgio

{San)

Margherita {Santa)

Trionfo del

(San)

Drago

{San)

{San)

di

sette

cristianesimo.

Vedi Cerione.

teste.

Driadi. Vedi Amadriadi.

Driope.

Amata da ApolNinfa d'Arcadia


amata da Mercurio. Driope, avendo in braccio suo
Figlia di Eurito e sorella di Jole.

lo,

venne trasformata

in

loto.


spicc un

figlio,

co

iper

darglielo

318

ramo d'un albero consacrato a Bacin mano, e farlo trastullare, ma il

Dio del vino, irritato, la trasform in albero, e


madre ebbe ap>pena il tempo di chiamare sua
rella per consegnarle

ch'esso

stato

Lemno,

di cui

gare

le

fanciullo,

il

rinchiuso

donne

Venere prese

il

quale sarebbe an-

scorza.

nella

le

la

so-

Dorina

di

sembianze per obbli-

dell'isola a disfarsi dai loro mariti.

Dubbio.
Argento. Bilancio
che parte vada a
tro l'altro col

in

bilico,

inclinarsi.

perch non

Uccelli, due,

si

sa

da

l'uno con-

becco aperto.

Dubbioso.

Uomo

che tiene un lupo per le orecchie, allegoria


una persona che si trovi in condizione tale, da
non poter con sicurezza abTaandonare ne seguire una

di

impresa.

Due,

Vedi Numeri

Durezza

di

simbolici

Unione.

cuore.

(Vedi Arsinoe).

Ciottolo

Durezza mitigata.
fra alcuni

Coltello

frutti

di

olivo.

E.
Eaco.
Giove

e di Egina. Devastato il suo repreg Giove che glielo ripopolasse,


ci che suo padre fece trasformando una moltitudine
di formiche in uomini, che furono perci detti Mirmu
doni. Eaco. ritenuto per il pi giusto re del suo lem-

Figlio di

gno dalla

peste,

govern

p,

319

suoi sudditi con tanta

giustizia

e sag-

giudici delle
che dopo morte fu posto fra
anime che discendevano nell'inferno. Vedi Inferno.

gezza,

Ebano.
Albero del legno nero. Vedi Corona di ebano.

Ebano

falso. Vedi Citiso.

Ebe.
Figlia di

suo padre

Giove
la

Giunone. Era tanto bella che


alla giovent. Ella

e di

a presiedere

elesse

ebbe

l'incarico di versare nei bicchieri

Dei,

ma

essendo un giorno caduta

il

non

veste le scivol sul capo, p>er vergogna,

pi vedere;

mede.
te,

Giove

la

nettare degli

modo

in

la

lasci

surrog col giovinetto Gani-

dopo mor-

poeti dicono che Ercole, deificato

che

si

sposasse Ebe, in cielo, con che vollero significare

che alla giovinezza va quasi sempre


forza.

Rappresentasi

coronata

di

accoppiata

la

cmi una

fiori

tazza d'oro in mano.

Ebreo.
Due; simbolo

biblico allusivo a chi osserva mate-

rialmente soltanto

precetti della legge; per essere

il

bue emblema della fatica. Cane. Vipera; con questi


Cristiani simboleggiavano
ainimali, da loro spregiati,
i

gli ebrei.

Ecate.
Divinit lunare

e infernale,

figlia

seo e di Asteria, secondo Esiodo, di

secondo

altri.

Era

Dea

la

parizioni notturne e degli

del titano Per-

Giove

spettri,

le

intorno

e al suo avvicinarsi

sepolcri,

not'e

e alla

anime dei morti per

girava insieme con


ai

Latona,

degli incantesimi, delle ap-

si

ag-

trivi

cani ulula-

-^ 320

vano e gualvano. Questa Dea faceva

stare

di l

al

del fiume Stige per cento anni l'ombra di coloro che


non erano stati sepolti. Exate era rappresentata coro-

nata di quercia, con delle fiaccole in mano, e


inviluppate di serpenti, e la statua di questa
di

davanti

posta

solito

scongiurare

gli incanti.

con

presentata

tre

teste

porte

alle

Ma
e

delle

sopra tutto

si

le spaile

Dea

era

per

case,

vede rap-

mani, talvolta con

sei

tre

corpi, variamente coronata e vestita a seconda delie


sue attribuzioni. Nel Museo Capitolino si trova una

statuetta
re:

in

una ha

bronzo, di Ecate, composta di tre figuin testa

un berretto

di sette raggi, tiene nella

frigio,

mano

con un diadema

destra un coltello e

coda di un serpente; un'altra ha in


mani delle fiaccole, sulla fronte una mezzaluna con un fiore di loto, e la terza ha una chiave e
una fune e rappresenta la portinaia dell'inferno, in
questa
testa ha un disco, simbolo della luna nuova
nella sinistra la.

ambo

le

Dea

si

sacrificavano cani neri,

a favore dei
quale divinit infernale; e

espiazione

te e miele.

morti;
si

presso

le

porte,

pecora

la

faceva libazione di

Ecate era consacrato

il

numero

per
nera,
lat-

tre.

Eccesso.
Sedici; allusione al detto degli antichi:

avanzare

di

sedici piedi, che equivaleva all'eccedere di gran lunga.

Eccitazione.
Vite, perch, sacra a Bacco, produce il vino che
riscalda ed eccita le passioni. E' noto il detto: senza
Cerere e Bacco, Venere si raffredda; cio senza pane

e vino la lussuria

non

si

desta.

Echino. Vedi Riccio marino.

321

Eco.
dell'Aria e

Figlia

dann a non

vesse interrogata,

piacevoli

Giunone

Terra.

della

la

con-

ripetere che le ultime parole di chi l'a-

averla tenuta

per

mentre Giove

discorsi,

si

bada con

dei

intratteneva con

Giunone non lo disturbasse. Reda Narciso, che amava ardentemente, and errando per le grotte, le montagne e per le foreste, e
si secc dal dolore.
Fu cangiata in rupe. Riguardo
le

sue Ninfe, affinch

spinta

Eco

alla sua rappresentazione.

che cerchi pur

stessa dice:

lu sciocco pittore

Di far di me pittura; che son tale


Che non mi vide mai occhio mortale,

E
De

non ho forma,
e

l'aria,

de

la

corpo,

ne

colore.

lingua a tutte l'ore

Nasco, e son madre poi di cosa, quale


Nulla vuol dir, per che nulla vale

La voce che gridando


Quando son per perir, gli
Rinnovo,

con

io

mando

fore.

ultimi accenti

mie Valirui parole

le

Segno, che van per

l'aria poi coi venti.

Sto nelle vostre orecchie, e come suole

Chi quel, che far non pu, pur


Dipinga

il

suon chi

In una pittura di Pompei,

una
copre

fanciulla
in parte,

nuda, con

me

tenti.

dipinger vuole.

Eco

rappresentata

un manto leggero

che

da
la

seduta sopra una rupe, e abbracciando

un amorino alato; tiene nella mano sinistra due lance.


Ha un cane accanto, e nello sfondo si vede 'una figura
2t

seduta,

con un amorino

G. Ronchetti,

in

braccio.

322

Edera.
Pianta poeticamente celebre, emblema dell'lmmorpoeti. Vedi Ami'
talit, con cui si coronavano i grandi
cizia costante
j,-

edera

Attaccamento Bacco Corona

Poesia

Pertinacia

Tenacit

Vecchiezza.

Edifzio.
Sasso attaccato a un filo, con cui gli antichi segnaedifizio, o il sito, e l'opera fatta.

vano un

Edmondo

(Sant).

Albero, a cui fu atCorona.


taccato e poi crivellato di ferite con frecce.

Re

degli

Angli

Frecce. Lupo.

orientali.

Dopo

essere stato decapitato, la testa

un bosco per sottrarla alvegli


ricerca dei cristiani; ma un lupo enorme
l'abnon
e
animali,
dagli
di essa, per difenderla

del Santo venne gettata in


la

su

bandon

finche

cristiani

l'ebbero

trovata.

EfFemminatezza.
simile
Lepre, allusione alla sua naturale timidezza
e
snervati;
uomini
degli
a quella delle donnicciole e
del suo pelo. Inoltre la lepre conalla

morbidezza

sacrata a Venere.

Effetti della

concordia e della discordia.

riferisce alElefante e formica. Questo simbolo si


concordia
la
Per
dice:
che
la sentenza di Sallustio
crescono, per la discordia le grandi
le

cose

piccole

sentenza,
scemano. Per esprimere la prima parte della
divenda
cresciuta
tanto
formica
si rappresenta una
(simbolo
accanto
caduceo
un
con
elefante;
tare un
della concordia).

Per

la

seconda parte, rappresentasi


una formica, vicino all'ac-

un elefante che finisce in


qua e il fuoco (simbolo della discordia).

323

Ega.
Secondo

Oleno, discendente da Vul-

alcuni, figlia di

cano. Secondo

Ega

altri,

era figlia di Melisseo, e fu

scelta

per allattare Giove,

questo

ufficio,

di).

Secondo

altre tradizioni,

non essendo adatta a

Ega

era

Amallea

figlia

(ve-

del iole,

bianchezza e uno splendore abbaglian-

di meravigliosa

tissimo,

ma

fu adempiuto dalla capra

ma non

per,

bella

anzi

tamto

che

orribile,

Titani nell'assalto contro l'Olimpo ne rimasero cos

sgomentati,

sconderla

in

da pregare la loro madre Terra di nauna spelonca a Creta, ove stette finch

Giove ebbe ordine da un oracolo, per vincere


Titani, di coprirsi con la pelle di Ega. E' evidente che
in alcune di queste storie Ega considerata come una
Ninfa, e in altre come una capra, quantunque le
due idee non siano chiaramente distinte l'una dali

l'altra.

Egeone. Vedi

Briareo.

Eger o Aeger.
Dio, che nella mitologia scuidinava simboleggia

il

mare selvaggio, turbolento, furioso. Sua moglie Ran;


le sue figlie sono le onde, Duva, la tuffatrice; Blodug'
hadda, colei che ha l'acconciatura di sangue; B^lgja,
l'ondata, ecc.

Egeria.
Ninfa dotata
Diana cambiata

me

divinit dei

sacrifizi

di

una bellezza

in

fonte.

parti,

e le

donne

per sgravarsi felicemente.

ta e ispiratrice del re

Numa. Per

me

si

di

questa

Ninfa

straordinaria,

Romani l'adoravano

applica,

incinte le

facevano

Fu amante
antonomaisia,
nel

da
co-

segreil

no-

linguaggio mo-

derno, a una donna da cui


tutto

324
si

prendono

consigli,

sopra

politica.

in

Egida,
Scudo

Giove coperto della pelle della capra


quella di Ega, a cui fu attaccata la
testa di Medusa, mediante la quale vinse i Titani;
e poi la don a Minerva. Questo scudo lanciava lamcanpi, e coloro che osavano guardarlo erano tosto
di

Amaltea, o

di

La

giati in pietra.

colarmente

parola egida

alla

capra.

di

pelle

ristrinse

si

Omero

poi parti-

la

sem-

fa

pre entrare nell'armatura di Giove, al quale perci


d il soprannome di egiaco, portatore dell'egida. I

Greci rappresentavano l'egida con


di

Medusa

contornata di

in

frange

mezzo
d'oro,

la testa

ciascuna

delle quali valeva cento tori. I poeti e gli artisti che


vennero, poi dell'egida ne fecero una corazza o un
usbergo coperto di metallo in forma di scaglie. Gli

imperatori romani
buto,

anch'essi

vollero

l'egida per

attri-

volendo cos mostrarsi nel carattere di Giove.

Vedi Minerva.
Egida.
Secondo Diodoro
della

Terra,

Siculo, un mostro terribile, figlio

bocca, arse la Frigia,


fino

le

all'India,

spirando

quale

il

tutti

selve del

to e la Libia, distruggendo

mini.

Minerva venne

zione; uccise

il

in

molto

dalla

fuoco

boschi di l del

Tauro

Libano in Fenicia, l'Egituna gran parte degli uo-

soccorso dell'umana genera-

mostro e ne indoss

la pelle.

La

cata-

avvenimento somiglia assai a quelstrofe


la di Fetonte; divulgata e accreditata nei tempi antichissimi anteriori alle osservazioni astronomiche dei
di questo

Caldei e di

altre

nazioni, per

spiegare forse

il

so-

325

verchio

avvicinamento della terra a qualche cometa,

causa a noi ignota, velata e sfigurata dalla

altra

per

favola,

colpire

animi

gli

di

meraviglioso

ter-

rore.

Egitto.
Figlio di Belo e di Anchirroe, una figlia del Nilo.
Alcuni lo dicono figlio di Nettuno e di Libia. Aveva cinquanta figli, che sposarono le cinquanta figlie di

suo fratello

Danao

(vedi).

Coccodrillo. In zJcune

monete di raune di Augusto figura im cocodrillo legato


con una catena a una palma, con l'iscrizione COL/EG., cio colonia dell'Egitto. E' legato alla palma
per indicare la vittoria d Augusto. In un'altra moneta d'argento,

Plinio,

/EGYPTO

fra

Egiziani e

gli

avvenne

sul Nilo,

e non

mare,

mezzo

del

due,

Ibis,

Persi,

acqua

la cui

colore,

rese

un coccodrillo
uno bianco e

uccelli

furono

Inoltre

si

ritenuti

vuole che

il

suo

il

scopo ptr

suo concetto

un asino sulla
che gli stava in

l'altro

nero;

golo

equilatero;

nome che

sia

l'ibis

l'Egitto,

Una

il

becco,

alla

lettera

greca

Greci diedero a quella parte del-

che presentasi

delle

questi

l'emblema dell'Editto,

in

forma

Egle.

agguato.

o col becco forma un trian-

figura simile
i

di-

che

propri e familiari dell'Egitto.

la distanza dei piedi,

delta,

riva,

i>erch

perch queindo esso cammina, op>pure apre

con

guerra

simile a quella del

evidente

accessorio,

Secondo
la

e volendo mostrare che

potendo raggiungere

pingendo, come
beveva, e

vede un coccodrillo

CAPTA.

avendo dipinto

Nealce,

pittore

il

si

pure di Augusto,

con l'inscrizione

figlie

di

Esculapio.

di

triaingolo.

Una

delle tre

Eliadi,

Dicesi che

Sole.

del

figlie

326

nome

il

Egle

di

(splendore) derivasse dalla bellezza del corpo umano


alla profesin istato di sanit, o dall'onore tributato
sione medica.

Vedi Eliadi

Egoismo.
E'

Cuculo.
e

nido,

la

degli altri

femmina depone
e che

di cacciar fuori

sere

il

questi uccelli

noto che

il

non fanno

suo uovo

il

in

cuculino di pochi giorni

dal nido

nido troppo piccolo per contenerli

ch la sua voracit non


dere la beccata; per cui

si

uccelletti,

altri

gli

il

quello
sforza

per ese per-

tutti,

compagni nel prencuculo l'emblema pi

tollera
il

appropriato dell'egoismo.
Eileitia.

Chiamata anche

Eleitia, o

meglio

llitia.

Dea

della

agevolava
nascita che veniva in aiuto alle partorienti,
o renprotraeva
lo
e
favorevole,
parto quando era
il
quando era avversa. Queste due fun-

deva

difficile

diverse Eileitie.
zioni erano originariamente assegnate a
di Giunone,
figlie
erano
Eileitie
Omero, le

Secondo

Dea

dei matrimoni, cui obbedivano.

Giove fu il padre di
d'Ebe. Artemide ed
deit differenti,
la

puniva

ma

Eileitia,

Eileitia

Secondo Esiodo

quale era sorella


erano originariamente
la

poi divennero quasi identiche. El-

le violazioni della castit

accrescendo

temuta dalle
lori del parto, ed era perci
dispiacevano.
le
frequenti
nascite
le
Anche

Elefante.
Anticamente questo animale, ornato
datura, accresceva la

pompa

sone riguardevoli. Nel


gli

onori della

divinit.

di

do-

fanciulle.

ricca

bar-

dei principi e delle per-

Bengala

Quando

l'elefante bianco ha
si

conduce

al

pas-

dieci

seggio,

327

persone d'alto grado

p>ortano

coprono

La

dacchino con cui

gli

la testa.

un bal-

sua marcia

una specie di trionfo, e tutti gli strumenti del paese


accompagnano. Si osservano le stesse cerimonie
quando lo si conduce a bere. All'uscire dal fiume,

lo

piedi
un personaggio della corte gli lava
no d'argento. L'effigie dell'elefante figura
glie di

un baci-

in

sulle

meda-

Cesare, prima per allusione alla parola Kaiser,

che significa elefante

come simbolo

lingua punica, e poi, pi tar-

in

vittoria che Cesare riport


Numidia. Vedi Africa
Cesa
fatta in lungo tempo
Effetti della concordia e
delia discordia
Equit
Fo
Forza e stabilit
Guardarsi dagli stolti
Ira provocata
Legione quinta
Loquacit disprezzata
Mansuetudine
Pauroso
Munificenza
Oriente
Piet
Proboscide di elefante
Provvigiodi,

su Giuba,

re della

ne

della

Re Re

Temperanza.
senza dignit

Religioso

Stu^

pidit

Elefante con coda


Eleganza.
Astro della
dendro. Rubino
Eleitia.

Vedi

Elementi

(I

di

gambero.

\'edi Insuccesso.

China o Regina Margherita. Rodo;

pietra dedicata all'eleganza.

Eileitia.

quattro).

Giunone appesa, cio attaccata a una catena e teal cielo da una mcinc uscente da una

nuta sospesa

nuvola; con delle pietre legate

uno

ai piedi,

di essi sia pi allungato dell'altro:

boleggia

l'aria, la

l'acqua,

stiene

il

catena

il

in

modo

che

Giunone sim-

fuoco, la pietra pi alta,

piede basso la terra.

La mano

Giunone rappresenterebbe Giove, da

che so-

cui,

quale

~
del cielo,

signore

lui governati.

328

dipendono

gli

elementi e

sono da

questo secondo Omero.

Elemosina.
Olivo, il quale, secondo la Bibd'uomo buono, abbondansimbolo
specialmente
bia,
legge:
te dei frutti della misericordia. Nei Salmi si

Borsa. Bossolo.

Uolvo

fruttifero nella

casa del Signore.

l'olio

preso per la stessa elemosina, il quale, messo nella


lucerna, questa, secondo la Bibbia, deve restare ac-

cesa dalla sera alla mattina,


sericordia sia continua.

cio

l'opera

della

Eiena.

'

celebre per la sua bellezza e causa di


mali. Ella nacque a un parto con Polluce,

Donna
finiti

mi-

in-

da

Leda, regina di Sparta e moglie di Tindaro. Un giorno che ella danzava nel tempio di Artemide, fu rache
pita da Teseo, da cui ebbe una figlia; prima
dai
Liberata
anno.
decimo
suo
avesse compiuto il
Spara
ricondotta
fu
Polluce,
e
Castore
fratelli
suoi
Elena crebbe in tanta fama,
andarono a gara fra
Grecia
che tutti i principi della
spos Menelao. Pasella
ed
isposa
in
averla
loro per
di Paride,
sati tre anni di unione con lui, s'invagh
ta.

Per quel primo

ratto

quel tempo alla corte di Sparta, e abbandonato lo sposo e la patria, se ne fugg col suo amante nella reggia di Priamo. Fu questa la causa

venuto

in

strinse fra Menelao e gli altri prinfamosa guerra che poi termin
quella
cipi greci, e di
con la distruzione di Troia. Morto Paride, Elena

della lega che

spos

il

si

di lui fratello Deifobo,

ch'ella consegn pi

suo
tardi al furore dei Greci per farsi perdonare il
Spara
ricondusse
la
e
riprese
la
Menelao
adulterio.

329

Rimasta vedova, venne scacciata dai figli naturali di Menelao, e si rifugi a Rodi, ove Polissa.
moglie del re Tlepolemo, la fece immergere nel bagno e appendere in seguito a un albero. Elena per i
Greci rest sempre il tipo della bellezza.
ta.

Elena (Santa).
Secondo

la storia.

Elena, all'et di 79 anni, and

su cui
il monte Calvario,
un tempio di Venere, e ivi, con la guida di un erudito ebreo che aveva raccolto religiosa-

a Gerusalemme per visitare


gi sorgeva

tutte le tradizioni riguardanti quel

mente e conservate
sito,

fece fare

e anche
cato dal

il

cartello

tronco.

tre

ma

di quella del Salvatore,

Non

era

questa dalle altre due, e

gegnoso

che scoprirono

degli scavi,

espediente,

il

facile

quindi

croci,

stac-

distinguere

dovette ricorrere a un in-

si

quale consisteva

nel

porre

contatto un morto con le tre croci estratte dal suolo,


e nell'ammettere per
I

vera quella che avesse operato

Una

miracolo di risuscitarlo.

il

sola delle tre rispose

portentosamente alla prova, e per conseguenza fu


conosciuta e accettata per vera.
trovato sul Calvario.

sione,

ri-

Chiodo

della Pas-

Morto

risuscitato.

Croce.

Elenio.
Dicesi che questa pizmta nacque dalle lagrime delI

famosa Elena, causa


Lagrime
Pianto.

la

la distruzione di Troia.

Vedi

Eleo.
Personificazione della piet o misericordia. Gli

A-

che adoravano questo ente

di-

furono

teniesi

fino,

Ha

vita

soli

fra tutti gli

umana

in

Dei era questo


tutte

le

il

pi

giovevole

sue vicende. Coloro che

330

imploravano l'aiuto degli Ateniesi


all'altare di

plichevoli

si

avvicinavano sup-

Eleo.

Elettra,

Cio

rilucente

la

brillante,

d'Atlante e di

figlia

Pleione, una delle Pleiadi; moglie di Corito re d'Ita-

Figlia dell'Oceano e di Teti, e moglie di Taumanto, da cui ebbe Iride e le Arpie.


Figlia di Alia,

gamennone e

Laodicea, e che, secondo

me

da Omero

Oreste, chiamata

sorella di

commentatori, dovette

no-

il

di Elettra allo stato di nubilt in cui visse lungo

tempo, oppure
lorch

al

biondo colore dei suoi

Agamennone, tornato

per vittima dell'oidio

di

Egisto

tutte le sue sperauiize in Oreste,

lei

Troia,

di

Elettra pose

(vedi),

da

Al-

capelli.

dall'assedio

salvato,

qua-

il

giunto a et matura, decise di vendicare suo pa-

le,

dre,

indegnamente ucciso;

cos

accompagnato da

ma

Pilade venne a Micene, e uccise non solo Egisto,

anche sua madre.


prendere

la

ma

divenne

il

uomo

Micene,
questi; uomo dabbene, anzi che il
protettore

come un sacro

riguard

Elettra

costretta

marito un certo nobil

in

assai povero:

marito,

aveva

Egisto

di

donzella,

dell'infelice

deposito

inviolabile

datogli dagli Dei, e la restitu a Oreste,


diede in sposa a Pilade.

il

affi-

quale

la

Eleusinie.

Nome

delle

grandi

Cerere, che clebravansi

vano nove
Il

giorni,

momento

feste

e consistevano in

pi splendido

processione che

mistiche

Demetra o

di

a Eleusi nell'Athica; duradelle

aveva luogo

il

una

feste

quinto

serie

era

la

di

riti.

grande

giorno,

chia-

mato giorno delle torce, in cui talvolta vi prendevano


parte non meno di 30.000 persone, coronale di mirto

e di edera, e

siccome

331

cominciava verso sera,

festa

la

mano. Gli iniziati ai misteri


delle Eleusinie dovevano subire una serie di prove
consistenti in riti non molto diversi, a quainto credesi,
di quelli dei Mossemi della moderna Europa; bench
gli effetti ne fossero molto diversi, e gli iniziali non
si considerassero come legati l'uno verso l'altro da nessun legame. Ogni Ateniese doveva passare tra queste cerimonie una volta durante la sua vita. Erano esclusi dalle Eleusinie i bastardi, gli schiavi e le meportavano

fiaccole

come pure

retrici,

in

e negli ultimi tempi

forestieri,

Avevasi per

cristiami

e gli epicurei.

rivelare

alcuno dei misteri, o applicare a

delitto capitale

il

usi privati

alcuna di quelle sacre solennit.

Elevazione.
Abele. Albero
I

sommit

la cui

dato questo nome per essere

fosse

rello

che

si

trova

in

Toscana

grande
monte Mo-

eleva a

si

altezza. Morello, colore. Si vuole che al

pi

il

facendo derivare

alto

parola

la

morello da moal, che nella lingua degli antichi ara-

mei

significa elevazione.

Elfi.
Spiriti

Idei
sia.

Germani,

dei

folletti

monti e dei boschi.

Talora

narrasi di

essi

Amavano

geni
la

acque.

delle

musica e

la

poe-

abitavano nei tronchi degli alberi, e

foreste

pini e gli abeti si

nelle

quali

venir

al

trasformavano

in

della

notte

aree forme e dan-

zavano al raggio della luna fino al comparire dell'alba. Gli Elfi dei menti erano di natura pi elevata,
vevano la faccia di risplendente bianchezza, la teta coperta d'un berretto dal quale

anello

d'argento,

piedi

calzati

pendeva un camdi

cristallo;

vive-

332

vano ai miele e del profumo dei

nei

dormivano

fiori,

adagiavano su le ci^
loro calici, voluttuosamente
contemplare gli tilti
di
privilegio
Il
me degli alberi.
si

splendore

nello

della

figli

era

bellezza

loro

nati

pochi, e tra questi ai


privilegio
potevano far partecipi di tale

concessa

domenica,

quali

loro favonti.

eieCarro, che lo trasport al


Celebre profeta.
dove visse
Eremo,
deserto.
nel
nutr
lo
che
Cor^^o,

lo

lane,

fiamme,
profeta. Fanciullo, ch'egli risuscit,
con cui vebestia,
d
Pelle
angelo.
portatogli da un
fiammeggiante. Vedi Profeti.

il

Spada

stivasi.

Elladi.

Lampezza

Egle,
Figlie del Sole; si chiamavano
Fetonte; della
Faetusa, ed erano sorelle di
tanto

si

addolorarono, che
tremuli,

pioppi

le

loro

gli

Dei

le

cm

trasformarono

in

grani

diventarono

lagrime

morte

di ambra.

Elianto.

Dal greco
la

forma

so/e.

helios, sole e anthos,

e al colore del girasole

Vedi Adorazione

Eligio (Sant).
Vescovo e orefice
quila.

venne

Allusione

al-

annuo, o corona del


Preghiera.

Apollo

'

di professione.

a
Anunali:
i

egli

patrono dei fabbri


che
protettore dei maniscalchi. Orso,

Cavallo,
il

fiore.

perch,

il

j
Adi
san

Balsamo che.
Diversi:
a servirlo.
Eligio, orehce
Cassa.
corpo.
suo
dal
scolava
morto,
dei santi m cass(
argentiere, racchiudeva le reliquie
dei teoe
venerazione
alla
esporle
per meglio
to

costrinse

<

preziose,

croce lucente apparve


Croce. Alla sua morte, una
cielo. Diavolo, eh
sopra la sua casa, e disparve nel

li


tunque vescovo,
orefice

geloso,

nio,

lo

il

egli

disturbava

lo

modo

prese nel

che

naso con una tenaglia. Quannon abbandon il suo mestiere <3i


e l'impiegava per glorificare Dio. Il demo-

santo afferr per

il

333

battesse

questo lavoro, perci lo

sull'incudine.

spense con le preghiere.


mestiere.

in

suddetto,

affermano anche
che il santo

Incendio,

Incudine, strumento del suo

Martello.

Lebbrosi.

alcuni

Stella,

forma

in

di

croce.

Elio.
Divinit
luce.

Vedi

greca,

personificazione

del

sole

della

Sole.

Eliotropio.

Dal greco
comune

assai

volgarmente
Clizia

di

hlios,

nei

erba

sole

Irpein,

delle

verrucchie

di S.

Giovanni

giatasi nel deserto,


0,

Pianta
chiamata

o dei porri.

Ve-

Ceiosia.

lisabetta (Santa).

Madre

girare.

camipi e lungo le strade,

igli

Battista.

Angeli. Rifu-

angeli nutrirono suo

su cui era adagiata alla

nascita del

figlio.

Lei-

Precursore.

Roccia, apertasi per ricevere la Santa.

lisabetta d'Unglierla (Santa).


Regina.
Borsa, ricordando le sue elemosine.
3rocca, con cui dissettava i poveri. Corone, tre. Cro:c arcipiscopale. Crocefisso, che colp
suoi sguardi
orquando entr in chiesa, e la fece rivestire di abili
iemplicissimi quanto essa vi ritorn. Fiori. Mentre
x)rtava delle monete d'argento eii poveri, incontrata
interrogata da suo marito, che biasimava le sue lar
jhezze, essa rispose che portava dei fiori. Storpi, che

a santa curava.


1^1 Iseo

<

Profeta.
role

Aquila
riposi

spirito

allusione alle pa-

Ti prego che il tuo


me. Fanciullo, rammentando

in

Scure, ch'egli fece

risuscit.

di

figlio

teste,

Elia:

Sunamite che
trovare nel Giordano.

il

a due

dette a

del profeta

doppio

334

Eliso.

Elisio

Greci e Romani davano questo nome


dimorare
al luogo dove credevano che andassero a
quarta
giusti dopo morte. Era, secondo i Greci, la

Gh

antichi

dell'Inferno; secondo i Romani la settim.a.


una eterna primavera; l'alito dei venti non
regnava
Vi
il profumo
si faceva sentire che per spandere intorno
dei fiori; un sole novello e nuovi astri non erano mai
divisione

da alcune nubi

velati.

Boschetti balsamici,

rosai e di mirti coprivano


le

con

selve

fresche loro

le

di

ombre

rosignolo aveva diritto di


il
propri piaceri, e non interrotti che dalle ar-

anime fortunate. Solo

cantarvi

monie dei grandi poeti e dei pi famosi cantori. Con


dolce mormorio il fiume Lete vi scorreva, e le sue
onde spargevano d'oblio i mali della vita.- Una terra
sempre ridente rinnovava tre volte ogni anno le sue
produzioni, e con dilettevole vicenda offriva fiori e
frutti.

Ignoti

vi

erano dolori e vecchiaia; immortali


si era goduta la maggior

et in cui

conservavansi
piafelicit. L rinnovavansi ancora i pi lusinghieri
guerra
ceri della vita. L'ombra di Achille muoveva
gloalle belve feroci, e Nestore vi narrava k proprie
le

rie.

Robusti

atleti esercitavansi

alla lotta; giovani nel

vigore dell'et lanciavansi alla corsa, mentre giocondi


vegliardi reciprocamente invitavansi ai banchetti. Dai
fisici

godimenti stavano lontano.

l'ambizione,

la

sete dell'oro,

mali dello

l'odio e le

vili

spirito,

passioni,


da
la

mortali agitati, pi non conturbavano


degli

abitatori

dell'Eliso.

Secondo

al-

Saturno, sovrano di questo delizioso soggiorno,

cuni.
vi

sono

cui

tranquillit

335

regnava con Opi sua sposa, e vi fece rivivere l'et


cos brevemente durata sulla terra. Secondo

dell'oro,
altri,

tutto veniva governato

con

le giuste leggi d

Ra-

daunanto.

Elle.
Figlia di

Atamante

Vedi

e di Nefele.

Elleboro.
Questa pianta sempre verde e che

Frisso.

fiorisce nel

cuo-

re dell'inverno, potentemente velenosa in tutte le sue

e un tempo godeva molta riputazione come rimedio contro la pazzia. Narrasi che le figlie di Pre-

parti,

erano talmente impazzite che credevano di essere


vacche e, come se fossero tali in
realt, andavano errando per la caunpagna, riempen-

te

state trasformate in

do

l'aria di

lamenti e di strida.

trare in cervello amministrajdo

Vedi Mania
Vedi Edera.

di elleboro.

Eilera.

Melampo

le

fece rien-

una buona dose

loro

Pazzia

Scandalo.

Elmo,
Armatura del capo, che era in uso nella pi
mota antichit. L'elmo non serv unicamente come

re

di

ma

anche a far bella mostra, o qua!


distintivo di onore, secondo
vari ornamenti. Si cerc infine di formare una specie di spauracchio per il
nemico, sormontandolo di spaventevoli figure. Non
v'ha parte dell'armatura che offra pi dell'elmo magdifesa del capo,

giore variet di forma.


testa di

queste
coi

primi furono forse pelli di

animali o calotte di diversi


calotte

s;

fecero

di

tessuti.

metallo,

progressi delle arti meccaniche,

Pi tardi

perfezionandosi
foggiate secon-

do

gusto o

Et
il

bisogni dei diversi tempi.

Et

rame

del

336

del ferro

Vedi Celata

Minerva

Plutone.

Eloquente.
Pappagallo, allusione alla sua
za nell'imparare a esprimere

le

facilit

e prontez-

parole.

Eloquenza.
Ercole col caduceo,
in

mano

(segno

le ali

ti

piedi e con

dell'eloquenzia

una palma

come

vittoriosa);

si

un bassorilievo francese. La figura poggia col gomito su una base (emblema delia
fermezza dell'eloquenza). Di fronte gli sta un vaso

vede personificata in

che

manda fiamme

(impeto deireloquenza).

Ve-

Secondo Omero, gli oratori Troiani erano eloquentissiimi perch mangiavano i fiori dell'iride.
Iride.

gestali:

Inoltre
quelli
le

fu

gitto.

colori di questo fiore vennero paragonati

dell'arcobaleno, personificato in Iride,


ritenuta

quale

Al tramonto

Dea
del

dell'eloquenza.

sole,

qua-

Loto d'E-

pianta

questa

la

si

tuffa

nell'acqua per non risalire che allo spuntar del giorno.


Gl'i Egiziani la consacrarono al Sole, Dio dell'elo-

quenza.
ne.

Diversi

Secondo

l'astuzia,

gli

Caduceo, simbolo della persuasio-

antichi,

e secondo

la

il

serpente

Bibbia,

della

emblema

del-

prudenza, per

serpenti del caducea, simboleggiano l'accortezi


za e la prudenza necessarie all'eloquenza, rappresen
tata dal bastone. Mani con le dita allargate. Quintidifendendo
liano soleva rimproverare coloro che,

cui

qualche causa, tenevano le mani sotto il mantello,


come di cosa trattata svogliatamente. Sirena, simbolo di una felicissima facolt di F>ersuadere, per cui
fu

detto che Catone grammatico era

tina.

Torrente,

la

cui

corrente

una

sirena

paragonata

la-

alla

forza del

fecondit

impeto di parole.

discorso che fluisce con

gran

Vedi Forza dell'eloquenza.

Eloquenza soave.
Ape. Raccontasi che mentre Platone, ancora bambino, donniva in culla, delle api gli
le

posarMio

come pronostico

fu preso

labbra; ci che

sul-

ch'egli

doveva diventare un parlatore singolarmente soave. Un


caso simile, dicesi, avvenne a S. Ambrogio. Gli antichi,

volendo lodare l'eloquenza e soavit del parlare


qualcuno, solevano dire essere stato nutrito dalle

di
api.

Diogene chiamava

lusinghiero

^x)crito)

il

parlar piacevole

(nel senso

un laccio melato.

Emancipazione.
BerreiLo frigio, con cui,
ni del

le

in

Francia,

1793 onorarono l'immagine

repubblica-

della libert; qua-

simbolo dell'emancipazione.

Emblema.
In origine questo

Romani

alle

opere

nome
di

dai Greci e dai

fu dato

intarsiatura,

ai

fregi

dei

vasi

e cigli ornamenti degli abiti. In seguito l'emblema diverme una figura simbolica, rappresentazione di un'idea mediante un oggetto, che la simboleggi. L'uso degli emblemi quasi antico quanto
primi monumenti
della storia, e parecchi esempi ce ne forniscono le sacre scritture. Cos si legge che Aronne portava sul
petto dodici pietre, che rappresentavamo le dodici
trib di Israele. Fra i geroglifici Egiziani si trova
im gran numero di emblemi. Le armi degli eroi, i vai

si

sacri,

le

porte

dei

templi,

mobili

degli

mtichi

erano carichi di emblemi ricavati principalmente dalazioni

attribuite

alle

molte loro divinit.

Ile

Emendamento. Vedi
22 O. Ronchetti,

Correziore.

338

Emerocallide.

Dal greco hmra,


fiore,

ma

giorno, e k(illos, bellezza.

^'

Empiet.
Gallo, perch
assalisce

Bel

di poca durata. Vedi Bellezza effimera.

si

congiunge con

crudelmente

il

la propria

proprio padre;

rnadre,

ed per

il
questo che gli antichi, nell'otre che racchiudevano
viuna
gallo,
un
anche
mettevano
colpe,
reo di tali
Epera e un cane. Ippopotamo, con cui i sacerdoti
mgiusta
empia,
persona
una
simboleggiavano

gizlani

ingrata;

per

ammonire

gli

uomini

guardarsi

vincendoli con la forza della volont,


dipingevano due unghie di questo animale, volte alfin da giol'ingi, perch volevano che l'ippopotamo,
della
impossess,arsi
vane, combattesse il padire per
riprovazione
loro
della
segno
quale
Inoltre,

da

tali

difetti,

madre.

dei
dell'empiet, solevano fare i scettri, le insegne
in forprincipi e alcune armi, con la parte superiore
o di rame,
di testa di cicogna d'oro, d'argento

ma

d'CTX>potamo.
e le parti inferiori in quella d'unghia
anteposta alper significare che la piet deve essere
quale
ritenevano
antichi
gli
che
Quaglia,
l'empiet.

simbolo di disprezzo verso


la

gli

Dei

dell'odio contro

religione.

Empiet della

terra.
tenuLibro che svolazza e una donna in un'anfora
bibli
Allegoria
donne.
due
ta per aria da altre

(Zaccaria).

Empio

e ingrato.
fatPiccione selvatico; perch appena cresciuto e
di scac-.
cerca
e
padre,
il
becco
col
assalisce
to forte,
1
ciarlo per accoppiarsi con la madre.

339

Emulazione.
Cane e

morta. Si vuole che il cane, finche


ha forza di fuggire, Tinsegue straziandola e godendo nel bagnarsi del suo sangue; ma
quando vede la lepre, esausta di forze, cadere sfinita,
il
cane allora si ferma, senza toccarla, dimenando
fortemente la coda, dicesi, per mostrare che non desila

lepre,

derava

lepre

ferita,

la

ma

sua carne,

ottenere soltanto la

\'ittoria.

Enceiado.
Gigante formidabile,
tano

della

erra

del

figlio

fece

parte

Tartaro o di
alla

guerra

I i-

contro

ma Minerva
Giove lo coperse
dell'enorme p>eso del monte Etna. Dal suo infuocato
alito, esalano ficimme che getta quel vulcano. AUorqucindo egli tenta di voltarsi da un fianco all'altro,
fa tremare tutta la Sicilia, e un denso fumo oscura
Dei,

gli

lo

vedendoli

vittoriosi,

fugg;

arrest opponendogli la SiciUa, e

l'aria

che

la circonda.

Enciclopedia. Vedi Enciclopedico.


Enciclopedico.

Uomo

con

sette

teste; dagli

astrologi collocato nel

Iquindicesimo grado dei Gemelli, volerKlo con questo segno significare che chi nasce sotto questo grado
sapr molte cose, cio tutte le scienze e le arti. I[K)ltre gli promettevano che sarebbe stato abilissimo
nelle aziende pubbliche, quanto private, suscitando
meraviglia fra

mche i>er la
Endimione.

gli

uomini. Tale

Pastore di rara bellezza,


ice,

emblema pu

servire

enciclopedia.

figlio

di Etlio e di

e nip>ote di Giove, che lo eanmise in cielo;

Ga-

ma

vendo mancato di rispetto a Giunone, venne co^.f annato a un perp>etuo sormo, o, secondo alcuni, per

340

scrittori
la durata di trent'anai. Altri

asseriscono che

desiderasse di
Giove gli aveva concesso quello che
senza indormire
sempre
poter
di
chiese
egli
ed
pi,

una grotta del


vecchiare, ne morire. Egli dormiva in
(Diana) lo viLuna
la
notte
ogni
e
monte Latmos,
la sua bellezza,

contemplando

sitava,

baciandolo.

Greci.
della strage in guerra, presso i
l'identificarono con la loro Bellona.

Dea
mani

Ro-

(Sanf).

Enrico

Vescovo
corpo. Dito,

il

che

Corvo,

quale conserv

fece
il

riconoscere

il

suo

suo anello. Scure, del

suo supplizio.

Entusiasmo.
Angelica.

Eolo.

Figlio di

Giove

regnava sopra le

Menalippe, e re dei venti;


Vulcanie, chiamate m seguito,

di

isole

giorno
suo palazzo risuonava tutto il
d arsuono
continuo
un
udiva
di gridi di gioia e vi si
Dio che tiene
un
come
dipinge
lo
Virgilio
monia.
caverna, per preincatenati in una profonda

da

Eolie.

lui

Il

venti

quelle da essi fatte allorvenire altre rovine simili a


italiano, e
separarono la Sicilia dal continente

ch

ecc. Gli attribuiscoaprirono lo stretto di Gibilterra;


e sei femmine,
maschi
sei
quali
dei
no dodici figli,
voluto
loro, avendo forse con ci

che

si

sposarono fra

indicare
sto

ma

Dio

principali noti agli antichi. Uue.i dodici venti


quale embleviene rappresentato collo scettro,

della sua autorit.

Eoo.

Uno

dei quattro cavalli del Sole.

341

Eos.

Dea

dell'aurora presso

Epimelidi.

Vedi Aurora.

Greci.

Vedi Ninfe.

Ep meteo.
Figlio di Giapeto e di Climene. e fratello di Pro-

meteo:

dopo

suo nome significa che non riflette se non


Egli aveva formato gli imprudenti e

il
il

fatto.

nella

stupidi,

gli

e d'ingegno.

da

tata

maniera che Prometeo [prc'

stessa

vidente) aveva formato

Epimeteo

Prometeo.

sp>os

un valente

Pandora

venne

Egli

scimmia; e ci da taluni
to

uomini dotati di prudenza

gli

si

scultore,

(vedi),

trasformato

rifiu-

in

ima

spiega per essere egli sta-

imitatore

della

felice

na-

tura.

Episcopato.
Dignit e

ufficio

Equeja.
Dal latino

di

equejas,

vescovo.

Violetto,

da equus,

colore.

cavallo.

Divinit

protettrice dei cocchieri e dei mulattieri presso

mani.

L'immagine

di

Ippona, coronata di

questa
fiori,

Dea,

chiamata

Ro-

anche

veniva per lo pi colloca-

ta nelle scuderie sopra la rastrelliera.

Equinozio.

Nome
la notte,

che significa eguale durata del giorno e delil

che

si

verifica

due

volte all'anno,

cio in

principio della primavera e in principio dell'autunno.

Babbuino seduto. Gli Egiziani credevcino che, durante

gli

equinozi, quest'animale bevesse dodici volte

versando il superfluo una volta a ogni


facendo altrettanto la notte; perci essi costumavano collocare la figura di un babbuino seduto
.^uU'orlo delle fontane, allo scopo di conservare la
al

giorno,

ora,

342

che, duransorgente perennemente. Inoltre credevano


volte al giorno,
dodici
babbuino,
il
equinozi,
te gli
che potesse
a ogni ora, mandasse il pi acuto grido

dare.

coi

Bilancia,

piatti

stesso

allo

livello.

Elefante.

pietruzze
Narrasi che un guardiano mescolasse delle
elefante
un
a
destinato
l'orzo
con
e molta polvere
peso del grala sua custodia, per eguagliare il
sotto

sottratto a suo profitto; e che

no

una mattma accor^

guardiano aveva della carne ai


topi
per rendere
fuoco, gettasse della cenere nella pentola
l'animale che

il

la pari all'astuto custode.

Era.

Nome

che

Greci davano a Giunone, quale dei-

alimento dei
ficazione dell'aria, dell'elemento amabile,
Giunone.
Vedi
natura.
viventi, vita della

Eracle.

Vedi Ercole.

Erato.
E'

il

nome

della sesta fra le

e presiedeva

Muse,

ed erotica. Rapprealla poesia


Ninfa vispa e giosentasi sotto l'aspetto di giovane
con la lira nella
rose,
di
cosa, coronata di mirto e
accompagnata
plettro;
il
destra
nella
e
sinistra
lirica,

anacreontica

mano

fiaccola acd'un amorino alato armato d'arco e una


tortoalcune
figurano
quale
cesa in mano, vicino al
da
amorosi
soggetti
dei
simboli
beccano;
che si
rclle
lei

trattati.

to nel

mese

Era invocata
di

aprile,

il

dagli

amanti,

quale presso

particolarmente consacrato all'amore.

Erba.

Vedi Porser

erba.

e sopra

tut-

Romani

era

Vedi Muse.

343

Ere ina.
Divinit

infernale,

Si

Trifonio.

di

figlia

racconta

che mentre stava scherzando con Proserpina,


sfuggire un'oca che aveva in mcuio, la quale
scose sotto

una

serpina cav

pietra in

l'uccello

una caverna,
suo

dal

laisd
si

na-

qumdo Prosgorg

nascondiglio,

una fonte che fu chiamata Ercina;


sulla cui riva fu poi innalzato un tempio, con la
statua d'una fanciulla con un'oca in mano, e nella
sotto

caverna
ti

pietra

la

da

trovavano due statue con bastoni attornia-

si

serpenti,

Trifonio ed Ercina, rassomiglianti alle

statue di Elsculapio e di Igiea.

Ercole.
Figlio di Giove e di Alcmena. I Greci lo chiamavano Eracle. Giove, per possedere Alcmena, prese le
sembianze di suo marito Anfitrione mentre questi era

La

Giunone per vendicarsi della


Giove con una mortale, fece in modo che Alcmena, la quale doveva dare alla luce due
assente.

infedelt

gelosa

di

il parto,
facendo nascere prima Eu(Vedi Calanti). Nel giorno in cui nacque Ertuono si fece sentire in Tebe a raddoppiati

gemelli, ritardasse
risteo.

cole

il

colpi,

del

molti

figlio

altri

di essi fosse

parve

loro culla; Euristeo

voleva fuggire;
strando

prodigi

cinnunciarono

fin

ma

atterrito

Ercole strozz

dallo spavento e

due

serpenti,

mo-

dal suo nascere ch'egli era degno d'aver

Giove per padre. La maggior parte


dicono che Giunone,
cole,

gloria

la

Volendo Anfitrione sapere qual


suo figlio, mand due serpenti presso la

di Giove.

la quale,

dei mitologi per

dai primi giorni d'Er-

diede pi di una prova dell'odio che

per causa della madre,

mand due

gli

portava

draghi alla

eli

lui


culla per farlo divorare;
ventarsi,

Dea

344

ma

il

prese fra le mani e

li

alle preghiere di

allora,

fanciullo, senza spali

fece in pezzi;

Minerva

si

la

raddolc al-

quanto, e acconsent anche a dargli il proprio latte


per renderlo immortale. Ercole divenne di una straordinaria statura e di una forza di corpo incredibile;
era anche un famoso mangiatore; e doveva anche essere un gran bevitore, se si deve giudicare dalla

grandezza della sua tazza, che dicesi fossero necessari due uomini per portarla; egli per non aveva
bisogno che di una mano per servirsene quando beErcole, diventato grande, and in un luogo
veva.

per

isolato

a qual

decidere

genere

di

dovesse

vita

apparvero due donne di grande statura, una delle quali molto bella, che era la
Virt, aveva un aspetto maestoso e pieno di dignit,
accompagnata dal pudore degli occhi, dalla modestia
allora

applicarsi:

in

tutti

gli

e vestita di bianco. L'altra,

suoi gesti,

che

chiamavasi Volutt, era molto paffuta, pi colorita,


con uno sguardo procace, e i magnifici suoi abiti
la facevano conoscere per quello ch'essa era infatti.
Ciascuna di esse procur di guadagnarselo con le

ma

promesse,

che
egli

qui

seguire

finalmente decise di

viene

considerata

come

valore.

il

Virt,

Avendo

dunque abbracciato un genere di vita aspro


and a presentarsi a Euristeo, sotto

ticoso,

ordini
le

la

doveva, intrapprendere

suoi

e fai

cui

combattimenti e

sue fatiche per la sorte della sua nascita. Alcuni


pretendono che questo procedere non fosse

mitologi

volontario, e che
mettersi

alle

da

leggi

principio egli

di

Euristeo.

della sua disubbidienza,


egli

uccise

propri

figli,

ricusasse di sotto-

Giunone per punirlo

colp con tale delirio, che


credendo di togliere la vj-

lo

ta

quelli di

345

Tornato

Euristeo.

se

in

ne fu

slesso,

tanto addolorato, che rinunci alla relazione degli uomini,

indi

consult

l'oracolo

Apollo

di

agli

Euristeo, secondo

ordini di

il

quale

il

ordin di sottomettersi per lo spazio di

comando

gli

anni

dodici

Gio-

di

ve, e gli annunci ch'egli sarebbe posto nel regno degli

Dei, allorch avesse compiuti

Euristeo, istigato

che d'Ercole, che sono:

mea;

gloriosi suoi destini.

I.

le

cose pi

Ne-

Lotta col leone di

quaJe era un mostro che aveva

il

vulnerabile;
le

comand

gli

quali furono poi chiamate le dodici fati-

le

difficili,

da Giove,

ed Ercole non potendo

la

ferirlo

pelle in-

con

ne

frecce ne con la clava, lo cacci entro la sua tana


ivi

lo soffoc tra le braccia.

Era un

2.

L'Idra di Lana.

grosso serpente con nove teste, di cui una

mortale.

Ercole,

bestia, l'affront

dopo aver con

le

ira-

frecce starnata la

senza paura, tagliando con la spada

appena

le teste, delle quali, per,

tagliate,

ne rinasce-

vano due. Allora, ricorrendo all'aiuto di lolao, suo


fido compagno, fece dare il fuoco a un bosco vicino,
e

si

fece portare dei tronchi in

fiamme.

mam mano

affront l'idra e bruci

tutte

Con
le

questi

tes:e;

su

quella che era immortale gett un masso enorme. Nella bile velenosa sparsa dall'idra morente, intrise le sue
frecce, e ne ottenne che le ferite

da

esse prodotte di-

Erimanto, che
Ercole insegu e spinse fino alla cima del monte Erimanto che era coperto di neve, dove lo afferr e lo

venissero insanabili.

3. // cinghiale di

port vivo a Euristeo.

corna d'oro e

4.

La

cerva di Cerinea, dalle

rame; sacra ad Artemide.


Ercole dovendola prendere viva l'insegu un anno intero; infine la fer con una freccia a un piede e la
prese.

5.

CU

piedi

di

uccelli

di

Stinfalo,

muniti

di

arti-


gli,

ali

che

essi

346

e becco di bronzo e penne pure di bronzo,

lanciavano qome frecce; e questi uccelli era-

no tanto grandi, che stendendo le ali toglievano la


luce del sole al mondo. Ercole ne uccise alcuni, altri spavent con un sonaglio di bronzo, in modo che
non comparvero pi, - 6. // cinto d'Ippolita, regina
delle Amazzoni, che desiderava possedere Admeta, figlia di

Euristeo.

to con

Ippolita,

Ercole, per averlo, entr in rappor-

ma Giunone

zone diffuse la voce che


allora le

Amazzoni

presero

sembianza

in

7.

Ripulimenlo delle

Amaz-

armi contro Ercole,

le

quale, uccisa Ippolita, pot avere


-

di

voleva rapire la regina:

si

di

stalle

il

il

desiderato cinto.

Auga

Augea,

re

Epei neir Elide, ricco d'immensi armenti. Ercole


doveva ogni giorno nettare dall'accumuilato letame
quelle stalle; impresa che pareva impossibile. Augia
stesso, sentito di che si trattava, non dubit promet-

degli

decimo dei suoi armenti, tanto era persuaso


di un simile tentativo. Pure Ercole vi riusc; deviando il corso del fiume Alfeo o del
Penco, o tutti e due, facendo passare le acque nelle
stalle di Augia, cos che la forza della corrente fa-

tere

il

dell'ineffettuabilit

cilmente trascin via

il

letame,

8. // foro di Creta,

quale scoril
che Ercole prese e

mandato da Nettuno, contro Minosse,


reva

infuriato

port a

per quest'isola,

Micene

vivo.

9.

Le

cavalle

di

Diomede,

a cui Diomede, re dei Bistoni in Tracia, gettava in pasto gli stranieri che capitavano sulErcole vinse Diomede e diede lui la
le sue rive.
bestie feroci,

pasto alle sue bestie. Poi leg queste e


Euristeo,

Cenone,

il

quale

le

rimise in libert.

di cui Ercole

le

port vive a

0. / buoi di

doveva impadronirsi e per ragun lun-

giungerle questa impresa dovette Intrapprendere

go viaggio. Comunemente
verso la Libia; e

denominate

gli

si

contro di

sullo stretto di Gibilterra;

lui

ardire

tanto

del

lasci

gli

l'uso

l'eroe passare l'Oceauio

il

del

Con

da

lui

racconta che,

si

trzmnontante, punto

sole

onde

suoi strali,

a forma di tazza.

fatto

fa viaggiare Ercole tra-

si

fa piantare le colonne

dai raggi cocenti

offeso

347

ammirato da

Sole,

suo

di

l'aiuto

d'oro

battello

questo pot

e giungere a Eritrea.

Quivi,

cane Ortro che erano


a custodia del gregge di Gerione, se ne impossess
(vedi Gerione). Durante quest'impresa Ercole ebbe

ucciso

il

gigante Eurizione e

molte avventure.

II. /

dono della Terra

fatto

il

pomi d'oro

a Giunone,

delle Esperidi;

in

occasione dei

suo matrimonio con Giove. Questi pomi erano custoditi

dalle

Esperidi

(vedi).

Ercole doveva

andare a

prendere questi pomi d'oro, senza sapere dove abitassero le Esperidi. Per questo dovette fare nuovi e
lunghi

viaggi,

in

cui

ebbe occasioni d'incontrare

Prima

verse altre avvenuture accessorie.

d all'Eridano,

di

scopo di interrogare

allo

le

di-

an-

tutto

Ninfe

di

questo fiume riguardo alla via da percorrere per giungere alle Esperidi.

Nereo;

l'infallibile

Gli fu suggerito di ricorrere


egli

lo

sorprese

sonno,

nel

tenne stretto fintanto che non seppe che la via

gli

al-

lo

sa-

rebbe stata rivelata da Prometeo incatenato nel Caucaso. Allora Ercole, passata la
gitto
i

Libia,

si

rec

in

E-

ove v'era un re crudele, Musiride, che afferrava

forestieri e

veva subire

li

la

sacrificava a Giove.
stessa

sorte,

ma

Anche Ercole

egli

spezz

con cui era legato e uccise Busiride ed


Dall'Egitto Ercole and in Etiopia, poi

le

suoi
di

do-

catene

figli.

dai

mare in India, e giunse cos al Caucaso dove liber


Prometeo uccidendo l'aquila che gli rodeva il fegato.


Insegnatagli

Prometeo

348

la

via

delle

Esperidi,

giunse

paese degli Iperborei dove Atlante


egli finalmente
regge sulle spalle il mondo. Qui terminava la sua
spedizione; poich con l'astuzia persuase Atlante di
al

cailui a prendere i tre pomi d'oro. - 12. La


pesante fatica
tura di Cerbero, che fu l'ultima e pi

andare

da Euristeo a Ercole. Giunto Ercole alle


in
porte dell'Inferno trov Teseo e Piritoo legati

prescritta

Erseguito al tentativo fatto di rapire Proserplna.


dalle cacole liber Teseo, e voleva anche sciogliere
la terra e
tene Piritoo, ma in quel momento trem
poi gli diePlutone
l'impresa.
abbandon
egli
allora
Cerbero,
de il permesso di portare con se il cane
strmeroe
L
domarlo.
a
purch riuscisse senz'armi
su
trascin
lo
e
l'incaten
Cerbero,
gola
gendo alla
alla luce del sole; e

Con

si

Eu-

questa fatica Er-

ricondusse all'Inferno.
seguito alla
liber dal servizio di Euristeo, e in
rese
altre gesta. Ercole, in una notte,

risteo, lo

cole

fatto vedere a

dopo averlo

quale comp
le cinquanta

figlie

madri

di T'espi,

tredicesima

sua

e questo

fatica.

fatto

si

Ercole^ ebbe

conta come la
am cosi
molte mogli e gran numero di amanti. E
da
vestiva
si
piacerle,
ardentemente Onfale che, per
indosOnfale
che
lasciando
lana
donna e filava la
pei
sua pelle di leone e portasse la clava
sasse

la

La

beffa.

causa della morte di quest'eroe fu

la

Deianira. Essendo
vendetta di Nesso
degli amori di suo
avvertita
stata
principessa
questa
e la gelosia

marito, gh

mand

in

dono

di

la camicia di Nesso, cre-

d'impedirgli d'amare altre


indossatala, il veleno di cui era in-

avesse la virt

dendo che
donne; appena
trisa

y^ne,

fece
e

sentire

penetr

il

in

suo

effetto

un momento

introducendosi

nelle

midolla

dellf

alle

Tent

ossa.

ma

egli,

349

invano, di levarsi la mortifera

camicia, poich erasi attaccata alla pelle, e quasi

membra; a misura

corporata alle

laceravasi nel

va,

Vedendo

carni.

avvicinava

si

te

Oeta,

sopra,

suo

la

Appena

fu

membra,

alz un rogo sopra

sua pelle di

clava sotto

appiccarvi

ceneri.

fine,

la

il

leone

vi

in-

straccia-

la

stesso la propria pelle

finalmente seccarsi le

distese

pose

si

di

tete

il

tempo

ch'egli

si

le

e che

mon-

il

coric

capx), e ordin a Filot-

fuoco e di aver cura delle sue

il

acceso

il

rogo,

dicesi

che

il

ful-

mine cadesse dal cielo e riducesse tutto in cenere m


un btante, per purificare tutto ci vi era di mortale
in Ercole. Giove allora lo colloc fra gli Dei; e m
Ercole era anche
cielo spos la giovinetta Ebe.
Un antico autore dipinge Erritenuto per il Sole.

cole estremamente nerboruto, con spalle quadrate, car-

occhi grandi, barba


od orribilmente trascurati; Ercole fu soprannominato Melampigo, cio del nero seGreci gli uomini forti
dere, perch cos chiamavano

nagione

scura,

naso

aquilino,

folta, capelli increspati

e robusti, e al contrario dicevano Leucopigo, cio ctie

ha

il

sedere bianco, a chi era molle ed effeminato.

Ercole

si

clava in
e con la

za

vede ordinariamente rappresentato con

generosit),

ch'egli

porta sopra un

Talvolta tiene nella

come segno d'aver domato

la Virt.

la

mano (emblema di desiderio e di prudenza),


pelle del leone Nemeo (emblema di gramdez-

sulla testa.
ro,

Questo eroe

sinistra

la

tre

braccio

pomi (To-

Volutt e seguita

trovasi spesso coronato di piop-

po bianco; albero consacratogli per essersene cinto il


capo quando discese all'Inferno; e la cui parte biauica delle foglie che aderivano al capo conserv il pr-

350

prlo colore, mentre quella esterna divenne nera per

il

fumo.
Gli animali sacri a Ercole erano:
catagli quale

emblema

ritenuto uccello

Folaga, dedi-

della sua voracit; perch era

grandemente vorace e ingordo. Nar-

Ro-

ra la favola che Ercole, passando per l'isola di


di,

sorpreso dalla

arava, di vendergli

fame,

chiese a un

contadino,

ma

suoi buoi per sfamarsi,

che

aven-

buoi dall'aratro, e
do egli ricusato. Ercole stacc
dopo averli immolati agli Dei se li mangi con alcuni
suoi compagni, ritenendo per sua parte un bue intero.
i

Il

povero

buoi,

contadino,

e maledire

Ercole,

per

disperato

non potendo vendicarsi,


di

che

si

egli

la

perdita

dei

mise a bestanmiarc
ne rise, dicendo che

mai mangi con tanto piacere nel sentirsi ingiuriato.


Ci diede origine, quando Ercole fu fatto Dio, che
la popolazione del paese gli consacrasse im altare
detto Giogo del bue, sul quale sacrifcavasi un paio
di buoi col giogo;

e durante la cerimonia

sacerdoti

bestemmiavano e dicevamo tutto il male possibile,


credendo in quel modo rinnovare a Ercole il piacere
ch'egli ebbe nel sentirsi bestemmiare e maledire dal
proposito di questo
buoi.
contadino a cui mangi
volendo sacontadini,
certi
che
racconta
si
sicrifcio,

crificare

un bue a Ercole, essendo quello fuggito,


con un pomo, facendovi le gambe e

sostituirono

lo
le

eorna con dei pezzetti di legno. E dicesi che ci fu


cosa tanto grata e cara a Ercole, che d'allora in
poi rest presso

tebani l'usanza di sacrificargli dei

pomi. Leone, emblema della forza.

Toro, che

gli si

sacrificava.

Vedi Combattimento

Eloquenza Forza

della

ragione

con l'appetito

dell'eloquenza.

351

Ercok armato.
se

Olimpia,

della Grecia,

Dicesi che

in

una statua

di metallo alta dieci cubiti,

citt

esistes-

che rappre-

con intomo al corp>o la pelle


con la bocca aperta faceva da
celata, con la clava in ima mano, l'arco nell'altra,
e la faretra che gli pendeva alle spalle. Anche i Lacedemoni lo fecero armato, e ci f>erch Ercole essendosi recato a Sparta conducendo seco un giovinetto suo cugino chiamato Eono, o Licinio, il quale
gironzando tutto solo p>er la dtt, capitato davanti
alla casa del re Ippocoonte, fu assalito da un terribile
cane, che Eono fer con una pietra facendolo rientrare
in casa
ma, al suo abbaiare, accorsero
figli di Ippocoonte assalendo il giovanotto, uccidendolo a bastonate. Ercole, saputa la cosa, sdegnato e dolente per
la morte del cugino, affront gli uccisori, ma dopo
un lungo combattimento dovette ritirarsi per essere
slato ferito a una coscia, sottraendosi a ima moltitudine di gente ostile accorsa e a cui non poteva resistere;
Ercole nudo,

sentava

di leone,

il

cui cap>o

ma

ix>i,

radunati

uccidere non solo

devastmdo
i

anch'agli
figli,

ma

inoltre tutta la casa.

Lacedemoni

lo

uomini,

nryalti

anche

riusc

il

padre Ippocoonte,

per questo, dicesi,

fecero armato.

Erculiani.
Legione

Illirica

ai

per insegna un'aquila

una

tempi

di

Diocleziano;

azzurra con

ali

le

aveva

distese,

con un largo cerchio giallo


estremit, e spartito con una linea nera in due
egualmente distanti.
rotella

rossa,

in

alle

parti

rebo.
Figlio
fratello

del
della

Caos

Notte,

della
ch'egli

Notte,
spos,

o,

secondo

da

lui

altri,

ebbe


Etra e

il

Giorno. Presso

una parte del

l'rebo

Virgilio,

rebo era anche

antichi

gli

loro inferno,

nell'Erebo veniva
del

352

e a coloro

che stavano

un castigo speciale. Secondo


forma una delle grandi divisioni

inflitto

mondo

invisibile, che al di l dello Stige, e


coimprende vari distretti particolari, che sono il luogo destinato ai bamibini; il luogo destmato a coloro
che si tolsero la vita; i campi del pianto con boschet-

ove stanno coloro che morirono per amore; e


di questi una campagna luminosa, destinata
soggiorno di quelli che si distinsero per valore

ti,

di l

al

al

di

guerriero.

Eredit.

come simbolo

Salice, preso

ch

salice,

il

albero

di eredit divina;

giocondo,

sce vicino alle correnti d'acqua;

cio

rigoglioso,

percre-

cosi dall'abbondan-

za dell'eredit, raffigurata neiracqua, nasce l'allegrezza e la giocondit; ci lo dimostra la stessa parola ebraica vehirbe nachel, cio giocondit, e salice

del

torrente,

con cui

il

salice

chiamato nella

Bibbia.

Eredit invidiata.
Scimmia.

mondo due

Credevasi che quest'animale mettesse al


uno, amato teneramente, l'altro tra-

figli:

scurato e disprezzato quasi fino all'odio.

si

voleva

che il scimmiotto preferito godesse di tutte le cure


materne, portandolo fra le braccia, mostrandolo a
tutti,

furia

passandolo

ad

altri,

finch

il

scimmiotto,

maneggiarlo e di sballottarlo,
veniva soffocato. Perci la scimmia era costretta ad
allevare e custodire l'altro figUo. prima tanto disprezzato. Con questo geroglifico gli Egiziani volevano significare un'eredit capitata a una persona invidiata.
di stringerlo,

da

Eremita.
Asino

o eremitaggio.

Grotta,
primi

vano

simbolo biblico.

selvatico,

Eremo

rustica

cristiani

meditazioni e alla preghiera.

alle

pianta che conserva sempre


volontieri

miti

vero.

dove abitavano

capainna,

che segregati dal moido

Vedi

piantavano

suoi

fiori,

solitari

Politala,

e che
del

all'entrata

consacra-

si

gli ere-,

loro

rico-

Elia.

Eresia.
Piombo.
Eretico.
Seguace o difensore di un'opinione contraria

credenza della Chiesa Cattolica.

mandato da No
luvio

era

corrotti

fede

la

fermatosi

non

dall'acqua,

aver

il

fuori dell'arca per sapere se

cessato,

dcpK)

he,

Corvo,

presi

cristiana

gli

per

mangiare

ritorn;

ordini

allusione
sacri,

combatterla.

alla

quale,
il

di-

corpi

certi

coloro

abbandonano

Struzzo,

perch

quantunque pro\A'isto di ali, non pu


dzarsi a volo da terra similmente a chi, munito dele penne della scipienza, non sa innalzarsi alle cose
divine. Talpa che, nella Bibbia, paragonata agli
uomini i quali, sebbene mostrino di veder qualche
:osa, non arrivano per mai a scorgere lo splendore
della verit che tanto chiara.

quest'uccello,

rica.

Pianta poco socievole, che sccwnpare prontamente


luoghi che si mettono a coltura. Vedi Solitudine.

:lai

Eri ce.
Figlio di Bute, re della Sicilia, e di Venere.
goglioso della sua forza, portava per bastone
23

G. Ronchetti.

un

Oral-

354

piombo, lottava con tutti i viandanti


Ercole azzuffatosi con lui, lo soffoc e seppell sotto il tempio che aveva dedicato a
Venere.

bero pieno
e

li

di

ma

uccideva,

Ericina.

Venere derivato dal monte Ericc,


da
in Sicilia, ove aveva un famoso tempio edificato
Enee, e secondo Virgilio, da Enea.

Soprannome

di

Eridano. Vedi Po.


Erinni.

Dee

della

furie dei

vendetta,

identificate

pi

tardi

con

le

Romani. Vedi Furie.

Erittonio.
d
re d'Atene, creduto figlio di Vulcano e
dal
Vulcano
ricompensare
Giove
Volendo
Minerva.

Quarto

fabbricate le armi eccellenti nel suo confht'


Minerva; ma i
to cogli Dei, gli promise in sposa
giuramento fatt<
stto malincuore e sforzato da un
pri
per le acque del fiume Stige, di accordargli la

l'avergli

con
grazia che chiedesse. Minerva, segretamente
da Giove, difese con ogni sforzo la propri?
dell)
vergmit; ma rimasero sul suo corpo le tracce

ma

sigliata

coi
passione di Vulcano, delle quali essa purgandosi
un panno di lana, e dal cielo gettandolo in terra
V
nacque da quello Erittonio. Veduta poi Minerva

deformit del neonato, il quale, fra le altre mestruo


serpenti, lo nasco
sita, aveva le gambe a guisa di
Aglauro,^ perch
ad
diede
lo
e
dentro un canestro
segretamente, Aglauro manc al se
fan
greto ingiuntogli; e allora Minerva raccolse il
crebb
nascosto
di
quivi
e
tempio,
suo
vm
ciullo in
lo

allevasse,

sotto

le

ma

sue cure.

Erittonio

cresciuto

in

et,

veden


dosi le
il

gambe deformate

coraggio

di

orribilmente,

vedere

farsi

355

pubblico,

in

non avendo
invent un

carro, che nascondeva met del suo corpo. Erittonio.


per la sua gran fama, d'uomo giusto, dopo morte me-

posto

d'essere

rit

dove forma

cielo,

in

la

costella-

deW Auriga.

zione

Erma.
rappresentante

Figura

un busto umano,

dal petto e dall'attaccatura degli omeri

nua

in

il

quale

gi conti-

piramide tronca rovesciata, p>osante sopra una


Prapo.
Vedi Ermete

sottile base.

Erma

in

di Giano.

Vedi Fermezza

d propositi

Ermafrodito.
Mercurio e di Venere. Il suo volto ai
padre accoppiava anche la bellezza
della madre. Essendo un giorno affaticato, si ferm
presso una fontana, le cui acque limpide e tranquille lo invitarono a bagnarsi. La ninfa Salmace, che
Figlio

di

lineamenti

del

persiedeva a quella fonte, l'am per lungo ten^x> e


ottenne dagli Dei che
uniti,

formandone uno

bo

sessi.

loro corpi rimanessero sempre


solo,

il

quale conservasse am-

Gli ermafroditi sono d'ordinario

rap)pre-

monumenti con un braccio sotto


capo per significare la loro mollezza. Secondo al-

sentati
il

negli

antichi

l'ermafrodito sarebbe un'allegoria della natura.

cuni,

Ermellino.
Piccolo
corruttibilit

quadrupede dal
Purezza

pelo

bianco.

Vedi

In-

Tatto.

Ermete.
Antica
sotto

il

Maia.

divinit

greca,

che

Romani conobbero

ncwne di Mercurio; era figlio di Giove e di


Si crede che in principio fosse considerato


come Dio

356

cui le sue
degli armenti e delle gregge, per

sulle
sono spesso con un montone accanto o
la statua
distingueva
che
fallica
spalle. La forma
qued'Ermete in Atene, sembra anche indicare che
fedella
promotore
come
to Dio veniva considerato
tardi venne
Pi
bestiame.
del
e
campi
condit dei
questo scariguardato come Dio dell'eloquenza, e in

statue

so

sue

le

statue erano

poste

come ornamento

nelle

accademie. Le statue d'Ermete erano


scuole e
testa moriginariamente pezzi quadrati con sopra un
futalora
statue
sue
Alle
erma.
tagliata, a guisa di
significare che esper
catene,
delle
attaccate
rono
conquistava
sendo Dio dell'eloquenza, incantenava e
Mercurio.
Vedi
uditori.
l'animo degli
nelle

Ernesto (Sanf).
Abate.
perto

il

ventre, e

j'intestino a
^finche

il

Nel martorizzarlo, gli fu adopo aver attaccata l'estremit del-

Intestini.

un palo;

lo si costrinse

a corrervi intorno

santo cadde morto.

Ero.
d AbiSacerdotessa di Venere. Leandro, giovane
ne
se
Venere,
di
festa
una
in
veduta
do, avendola
di pan amore.
invagh perdutamente e fu corrisposto
Leandro passava di notte l'EUesporto

Per

visitarla.

Ero aveva cura di porre ogni notte ura


gh seraccesa in cima a una torre affinch
riuscite
fehcemente
visite
diverse
visse di faro. Dopo
a nuoto; ed
fiaccola

fece tanto
questo modo, avvenne che il mare si
fu mipo?Leandro
a
procelloso che per sette giorni
de
in fine vinto dall'ardente
in

Ma

di ritentarlo.
aspettare che il masiderio di rivedere l'amata, senza
travolto per dalle
nuoto;
a
re si calmasse, si gett
spiaggia. Ero. dispcsulla
morto
respinto
fu
onde,

sibile

357

rata, preciphossi in mare. Alcune medaglie rappresentano Leandro preceduto da Cupido che vola davanti a lui con una fiaccola in mano per guidarlo

nel

pericoloso

tragitto.

Erope.
Sposa di

Atreo.

Essendosi

mangiare

in

asciata

da

sedurre

che Atreo fece


un convito allo stesso Tieste. Vedi Atreo.

Tieste suo cognato, n'ebbe due

figli,

Eros.

Nome

prese

Greci di Amore.

Errore.
Benda, che copre

gli

Errori. Vedi Peccati

occhi.

umani.

Erta.
variamente

Scritto

ed Eoria.
il

le

nome

Secondo

Hertus,

Herta,
la

mitologia

Aerta,

Aorta

questo

tedesca,

generalmeite dato alla divinit principale dele scandinave; rappre-

antiche nazioni germaniche

sentava la madre terra, che

si

impicciava negli affari

degli uomini. Dicesi che nel Casto, isola dell'Oceano,


eravi

un bosco dove stava

riposto

un carro coperto

di

che p>oteva toccare solo un sacerdote, il quale conosceva quando era venuta la Dea a sedervis:
sopra, e a quella, tirata da due vacche, con gran

dr2iPF>o,

devozione andava dietro. Si facevano

dove

Dea

feste

e giubilo

degnava di passare o di fermarsi;


di gueiVa e ferro non si parlava; allora soltanto si
conosceva e si amava la pace e la quiete. Quando
la

si

essa era sazia delie conversazioni dei moitali,

cerdote la rimetteva nel tempio. Alcuni

pongono che
altri

lo

la

scrittori

suddetta isola dell'Oceano

Zetland.

sia

il

sa-

sup-

Riga

Erta era adorata sotto una va-


nomi,

riet di

dii

cui

358

principali sono del tutto ana-

loghi a quelli di Terra, Tellure,

dei Greci e dei

Rea. Cibele e Opi

Romani.

Erudizione.
Libro, in cui essa ripone la sua sapienza.

emblema

Verga^

dell'autorit.

Esame

di coscienza.
cubano, usato un tempo

nelle

cerimonie sacre e

umano.
che, nella Bibbia, viene paragonato al cuore
nel
cose
alcune
offrirgli
di
profeti
Dio comanda ai
quanolibano, cio tacitamente in s stesso esaminate,

do l'uomo pentendosi

degli

errori

cormnessd,

la

sua

accende e rimorde, sforcoscienza


zandosi cos a poco a poco di purgare il suo peccato.
segretamente

si

Esangue per
te

libidine.
che quest'uccello patisse talmenCredevasi
Airone.
nell'accoppiamento da perdere sangue dagli occhi

e,

per lo sforzo, mandasse gridi acutissimi di dolore.

Escolano.

Vedi Aesculanus.

Asclepio.
Esculapio
Dio della medicina; lgHo
nide,

la

sotto

luce

le
il

vere

quale

essendo

frecce di
figlio

Apollo e di Corocondannata a morire

di

Diana prima che avesse dato

d'Apollo, allorquando gi

il

alla

suo cada-

rogo. Apollo stesso interbambino ancora vivo e farlo


dal seno della madre; poi l'affidc) al centauro

veniva

bruciato

venne per salvare


uscire

stata

sul

il

Chirone che gli insegn a guarire tutti i mali. ELsculapio divenne cos benefattore dell'umanit; ma volle
i
far pi del suo dovere, volle anche risuscitare
morti; allora Giove adirato per questo sconvolgimenPito dell'ordine naturale lo fulmin, anche perch

il

359

lagn che per lui si spopolavano le regioni delApollo vendic la morte di suo figlio uccidendo i Ciclopi che fecero i fulmini a Giove. Ne-

tone

si

l'Inferno.

tempi del

ultimi

gli

dere un'allegoria
se

che

lute

esso

uno

in

ELsculapio

paganesimo,
tutti

col padre.

le

mezzo

l'aria,

secondo

stato salubre nell'atmosfera.

gesi nelle sue figlie,

usavasi
si

della

vedis-

sa-

Sole era suo padre, perche

il

corso

il

cui

in

racconti mitologici,

significava

e della vita, che

variando

quali

Igiea la salute,

stagioni,

le

La

produce

stessa idea scor-

hanno qualche relazione


Pcuiacea

il

rimedio uni-

Egle lo splendore. Escuijlapio rappresentasi seduto; con una mano tiene un


con l'altra poggia sopra una testa di seri| bastone,
ip>ente, e un cane steso ai suoi piedi. In alcune medaglie figura con una lunga barba, e porta un bastone con un serpente attorcigliato.
Animali: Ca}l

Jaso

versale,

il

medicare,

ne,

antichi
la

lingua,

cui

alla

come

attribuivcUio virt di

quella del serpente,


guarire.

Inoltre,

gli

secondo

leggenda, Esculapio fu nutrito con carne di cane.

Callo,

emblema

della vigilanza richiesta

da un buon

medico. Serpente, simbolo della sagacit e della longevit,

rimedi.

dagli antichi ritenuto efficacissimo per molti

Inoltre,

paragonato

al

ricuperasse la

serpente,

il

cambiando

di

pelle,

era

malato che, per op>era della medicina,


salute.
Diversi: Pina, che presso i

come emblema d' Esculapio, perch, dicesi, questo Dio era scolpito con una pina
n mano. Tazza, emblema delle medicine.

Scioni era

ritenuta

Esichia.
Figlia

di

Dice

(Vedi).

Esperide.
Pianta

il

cui

nome

deriva

dalle

isole

Esperidi;


patria degli

Amore

360

secondo

aranci,

gli

antichi

Vedi

autori.

di patria.

Esperidi.
Figlie

navano

Notte e del drago Ladone. Soggior-

della

un

in

bellissimo igiardino nelle parti occiden-

tali della terra in cui cresceva il famoso albero dei


pomi d'oro, custodito dal feroce drago Ladone, che
non dormiva mai. Alcuni autori pensano che il custodito tesoro consiistesse non in pomi, ma in peco-

poich tanto

re,

con

vaino

la

uni quanto le altre si chiamaparola greca. Altri vollero che

gli

stessa

Secondo Nassio,

fossero cedri o arance.


le

Esperidi sono

mamento;

le

ore della sera,

pomi d'oro sono

il

la favola del-

giardino,

il

fir-

drago lo
zodiaco o l'orizzonte che taglia l'equatore ad angolo
obliquo. Ercole o il Sole rapisce i pomi d'oro, cio
quando quest'astro comparisce fa sparire dal cielo
gli

tutti

astri

le stelle;

il

minori.

Espero.
Fratello

cima
tato

di

di

Atlante,

da Atlante, fugg

nome

di

il

quale saliva

un monte per osservare


Esperia.

in

Italia,

gli

spesso

astri.

che da

Esperio fu cangiato

lui

in

sulla

Perseguiprese

una

il

stella

che splende dopo il tramonto, chiamata auiche Veera cara a Venere, e si credeva che avesse
il
campito di guidare i cortei nuziali e accompagnasse la nuova sposa a casa dello sposo. Rappre-

spero,

sentavasi in figura di

un

bel giovinotto con

una

fiac-

cola in mano.

Espiazione.
Callo.
brei,

il

Nelle

capo

di

feste

dell'Espiazione,

famiglia

presso

usava prendere un

gli

<

gallo,

girandolo tre volle intorno al cap>o, e intorno a quel-

li

membri

dei

361

della sua famiglia, pronunciando le se-

Questo gallo

guenti parole:

mia vece, e in mio


Questo gallo vada
Amen. Le donne sacrifisia in

luogo succeda questa espiazione.


morte,

alla

cavano

alla

io

una

invece

vita.

gallina.

Esplorazione.

Una

Stella.

da

abitate
ti

quali,

le

stelle

fossero

investigassero tut-

vigilant.i

degli uomini. Platone

fatti

che

credevasi

volta

angeli,

prende

le stelle

per

gli

esploratori.

Essequie.
Acero campestre, con
ancora
i

imberbi

giuochi

cui

presso

che,

si
i

cororwivano

Rodiani,

giovani

celebravano

funebri.

Estasi.
Angelica.

ta f>er ispirarsi

Lapponi si coronavano con questa pianquando componevano dei versi.

Estate.
Stagione

che,

allegoricamente,

viene

personificata

un giovanotto coronato di spighe, o rappresentata


sotto l'aspetto di una donna coronata di spighe mature, tenendo in una mano la falciola, e nell'altra un
manipolo di spighe, o la cornucopia. Di secche spighe coronata andava
L'ardente state, e tutta
ignuda stava; canta il poeta. Nel paragone con le

in

quattro et

tura.

ch
cipio

si

dell'uomo,

Animali:

l'estate

rappresenta

Scrofa selvatica

l'et

ma-

(cinghiale); per-

vuole che partorisca una volta sola e al prindell'estate

donde nacque

sogna aspettare pi
partorito.

la

Diversi:

il

detto,

che non

bi-

pioggia qucuido la scrofa ha

Canestro

di

spighe.

Cappel-

lo,

che ripara

di

Mascherata

il

362 ~-

Ve-

sole ardente di questa stagione.

Stagioni delVanno.

Estia.
Figlia di

e di

domestico, come

focolare
la

Crono

famiglia.

La Dea

Rea. Estva rappresentava

il

centro di tutta la vita del-

giur per

il

capo

di

Giove

di

rimanere per sempre vergine, e perci le si offrivano


anno. Estia non soin sacrifizio giovenche di un solo
anche patrolo era la protettrice della famiglia, ma

na dello Stato.
sotto

il

nome

Romani adoravano

di Vesta

la

Dea

stessa

(vedi).

Et (Le quattro) del mondo.

Dopo
fu

scorse

la

creazione dell'uomo, il
in quattro periodi

diviso

tempo che
principali

tra-

corri-

spondenti alle condizioni d'animo degli uomini. Queste et, progressivamente, sono:
Et deWoro. Durante la quale regnava Saturno,
ed erano tempi fortunati in cui il male era sconosciuto,

gli

uomini, semplici, vivevano in piena

feli-

che la terra spontaneamente


che fosse vecchiezza: dopo
sapeva
si
non
produceva;
nel
lunghi anni gli uomini rimanevano come assorti
della
simbolo
Ape,
morte.
sonno, e questa era la
cit,

godendo dei

frutti

dolcezza nata dalla prosperit. Cornucopia, da cui


sporgono fiori e frutti, che la terra produceva abbondantemente. Olivo, simbolo di pace.
Et dell'argento. Durante quest'et gli uomini cominciarono a diventare cattivi; rimanevano fanciulli
una morbosa
fino a tarda et e diventavano pigri in
sonnolenza. La terra rifiut di produrre spontaneamente ci che serviva alla nutrizione. Allora Saturno
insegn l'agricoltura. Le stagioni cominciarono a farGiove regnava sugli uosi sentire. In questo periodo

363

Aratro, emblema del lavoro. Capanna, che


l'uomo dovette costruire per ripararsi dalle intemperie. Spighe, quale simbolo del frutto del lavoro.
Et del rame. I mali fecero progressi costanti,

mini.

uomini divennero selvaggi e violenti; la perversit


istinti obblig l'uomo a difendersi, e procurar-

gli

degli
si

delle armi per assicurarsi la difesa:

ta e la guerra.

di

sta

leone,

Armi.

poich

emblema

Scudo,

verme

la

lot-

Elmo, sormontato d'una tecorallo era ancora onorato.

il

della

Spine,

difesa.

simbolo

dei

mali che cominciarono ad assalire l'uomo.

Et

decadenza morale e del


che macchiarono la
condotta degli uomini. Credono alcuni che quest'uldel ferro.

disordine,

Lt

piena di

della

tutti

delitti

umana alluda allo


mondo quando Dio volle punirlo

tuna condizione della societ


to in cui era

universale.

diluvio

l'arte della

da ima

il

guerra

era svili^jpata.

si

testa di volpe,

ingaimi sostituirono

Armatura

il

completa,

sta-

col

pnsich

Elmo, sormontato

quale segno che l'astuzia e


coraggio. Scudo, Spada.

gli

Vedi

Eternit.

Etere.
di una delle sostanze elemenform l'universo. Secondo Igino, l'Etere
insieme con la Notte, col Giorno e coirtirebo,

Idea personificata
tari di cui si

fu,

generato dal Caos e dalla Caligine. Secondo ELsiodo,


era

figlio

dell'Erebo

della

Notte sua

sorella,

Giorno. I figli dell'Etere e del Giorno erano la Terra, il Cielo e il Mare, e dal suo congiungifratello del

mento con la Terra nacquero tutti


vizi che distruggono l'umana razza, come pure
Giganti e
TitanL
i

Questi ragguagli dimostrano che nelle cosmogenie greche l'Etere veniva considerato come una delle sostan-


ze elementari di cui

si

364

form

l'universo.

ne considerato come l'ampio spazio del


Dei. Virgilio lo considera

gli

come

Pi

tardi ven-

cielo,

sede de-

sovrano signo-

il

Egli dice che nella primavera Etere

re della natura.

discende dal cielo, e s'insinua a poco a poco nel

no della
gia che

terra,

se-

e versa sopra di essa una dolce piog-

rende feconda.

la

Eternit.
L'idea deireternit fra quelle che
stro

meno comprende. Da un

durata
ternit
intiera
fine.

no-

Credevasi che l'Eternit accompagnasse sempre

Dei

ca che

gli

eterni e

antichi

Demogorgone

di tutti gli

nit

l'intelletto

deve essere una

infinita attualmente trascorsa; senza cui l'eavrebbe avuto principio; dall'altro vm'etemit
deve sempre scorrere affinch essa non abbia

tutti gli

lato vi

coi

immortaH: bench Boccaccio

la diedero p>er

ch'egli

(vedi),

compagna
considera

il

primo

Dei. Claudiano descrive l'antro dell'Eter-

seguenti

In parte

versi:

da noi

lungi, e secrela.

Che alcun mortai vestigio non v'appare.


Ove all'umana mente il gir si vieta
N ponno, anco gli Dei forse arrivare.

Una spelonca giace d'anni lieta.


Madre d'infiniti anni, e d'et pare.
La qual con modo, che mai non vien meno.

Manda

richiama

tempi all'ampio seno.

Questa col flessuoso corpo cinge

Un

serpe pien di verdeggianti squame,

Qual

Come

di-

soltanto

ci

che trova avidamente stringe

chi divorar ei tutto brame.

365

la coda si caccia in gola, e finge


Voler mangiarla con avida fame.
Vassene in giro, con l'usate tempre.
Onde part, cheto ritorna sempre.

Alla porta con faccia riverenda,


E d'armi piena sta Valma Natura,

Come
Chi

custode,

vien, e

che fedele attenda

va con

diligente cura;

D'intorno volan l'anime, e che penda

Ciascuna par con debita figura


Dalle membra, che a lei &on date m sorte.
starmo con lei fino che piace a Morte.

Nell'antro poi, nella spelonca immensa

Un
Il

vecchio che ha di bianca neve asperso

mento,

Le ferme

il

crine sta, scrhe e dispensa

leggi date all'Universo.

mentre che a disporre

Con

Certi numeri parte tra

Onde n'appaion
Con

il

tutto

perua

l'animo al bell'ordine converso.


poi

si

le

stelle.

vaghe

e belle.

ordini immutabili prescrive

ciascuna quando abbia a gire, o, stare


Da che quando tra noi si muore, o vive.

Ha

vita, e

riveder

morte, poi

come

toma a guardare

al suo

corso arrive

Marte, qual, bench avvezzo a camminare


Per via certa, va pur a certo fine;
Che cos vogUon le leggi divine.

Come con certo passo giri intomo


dove portando giovamento al mondo.
Come la Luna si nasconda il giorno,

tosto

muti

il

bel

lume fecondo.

366

--

Come partendo sia tardo al ritorno


Saturno orrido, mesto, ed infecondo
Quanto Venere bella, e dopo lei
Errando vada

il

messaggier de

quando Febo alVantro

Subito ad incontrarlo

Natura

viene,

bianco

Il

la

Dei.

avvicina

potente

agli alti rai s'inchina

Vecchio umile,

riverente.

Allora da s s'apre la divina


Spelonca, allor si veggono patente

L'adamantine
Tutti

segreti

poco a poco
appaion di quel loco.

porte, e a

Quivi secoli sono di diversi


Metalli fatti in variati aspetti,
pare ciaschedun di lor tenersi
Nel seggio suo con suoi compagni eletti.
Questo di ferro, onde soventi fersi
I mortali fra lor danni e dispetti;
Di rame quello, al cui governo stato
II mondo tutto un poco men turbato.

Uno
In

ve n' d'argento, che risplende


bel

seggio

Ma di rado tra
A far di bel
s

elevato

lume

Quello, che pi degli

E' d'oro,

d'ogni

intorno;

noi mortai discende


il

mondo

adorno.

altri in alto

e d'oro son quei, ch'egli

ascende

ha intorno.

Tutti p'eni di fede, e di prudenza.

Di

bont, di giustizia e di clemenza.

son

gli

anni beati, che ai mortali

Apporteran felicilade immensa,


Allor che avr piet dei nostri mali
Febo, che questi a modo suo dispensa.

367

far che dal Ciel spiegando Vali

La
Di

bella Astrea di

riveder

il

Verr senza

mondo

nuovo ancor accesa


a star fra noi

mai partirne

pii

L'eternit fu personificata in
di, vestita di

poi.

forma

di

donna

in pie-

verde, perch non invecchia mai, con una

palla nella destra, e un aunpio velo sul capo, che le

copre

omeri.

gli

Animali: Basilisco, simbolo degli Egiziani; perch,


fra tutti
serpenti, credevano che questo fosse l'unico
che non si potesse uccidere con la forza. Serpente,
che si morde la coda formando cos un cerchio senza
principio ne fine.
Vegetali: Cedro del Libano, ritenuto fncorruttibile. Olivo. Credevasi che il legno di
quest'albero, resistente a qualunque algente distruttivo,
i

durasse eternamente.

Diversi:

Circolo,

figura sen-

za interruzione di continuit. Luna, allusione


varsi delle sue

fasi,

in

In alcune mwiete di

giovanire.

rinno-

al

sempre inFaustina si vede una

cui invecchia, per

una veste di donna nella mano sinistra, porgendo con la destra un piccolo uccello con la luna,
con l'inscrizione /ETERNITAS. Inoltre, in altre
monete figura l'effigie di Severo Alessandro Augusto,
figura con

in

atto

alzare

di

l'inscrizione
le

presso

gli

con

la

destra

la

luna nuova,

PERPETVITATI AVG.
antichi era

sapienza i>erch non

si

Sale,

il

con
qua-

simbolo dell'eternit e della

corrompe. Sedia. In una me-

daglia, in cui si vede l'effigie di Roma in una sedia


con un piccolo scudo, si legge:
/ETERNITAS. Alla quale Giove, secondo Virgilio, non pose
termine o tenpo, ma era promesso un regno etemo.

ROM/E

Il

nome

stesso

di

Roma

fu

interpretato per eternit.

In un'altra moneta, con l'inscrizione Eternit,

si

scor-

368

porge con la destra un geg una figura seduta, che


fera,
in terra una fiFeccia
nio, e con la sinistra pone
anche queldivenne
Dio,
di
simbolo
la quale, essendo
medaglie di Faustina, che tu
lo dell'eternit. Nelle
stera,
seduta sopra
statuetta
deificata, figura una
/t
rmscrizione
1 tKcon
e
stesa,
destra
con la mano
riNITAS. Sole e luna, simbolo degh Egiziaiu, che
eterni deLa
elementi
quali
pianeti
tenevano questi due
conla propria virt generassero,

"^

natura, i quali con


cose inferiori.
servassero e perpetuasesro tutte le

Eto.

Uno

dei quattro cavalli del Sole.

Eucarestia.
cattolica, che pu
dei sacramenti della chiesa
e del sangue di Ges
corpo
del
sacrifizio
il
definirsi:
vino; istituito dallo
Cristo sotto le specie di pane e di
teessere spirituale nutrimento dei

Uno

stesso Salvatore per

Animah:

Agnello, simbolo di Cnsto. I elltVesua carne.


cano, che nutrisce i propri figli di
sacrifizio: le
doppio
del
simbolo
Vile,
getali: Spighe.
Diversi:
vino.
spighe per il pane, e la vite per il
purezza.
della
colore
Bianco,
celeste.

deli.

Azzurro, colore
CaVce solo, o con
Ostia irradiata col
lore del sangue.

Eufrate.
Fiume

l'ostia

sopra.

monogramma

Ciborio.

Ostensorio.

di Cristo.

Rosso, co-

acque furono ritenute fertilissime.


tazza
la solita cornucopia, e una
con
Rappresentasi
bere, quale segno della
da
porgere
di
atto
in
mano
m
lo

cui

bont delle sue acque.

Eufrosine.

Una

delle tre Grazie.

369

Eugenia (Santa).
Spada, con

cui fu decapitata.

Eugenio (Sanf).

Cina. Mezza ferrata, con


Vescovo.
mazzato dai pagani. Vedi Vescovo.

Eumenid.
Dee investigatrici
mate Furie
ferno;

in

pi

e vendicatrici

dei

am-

cui fu

misfatti,

chia-

Dire in cielo, Eumenidi nell'inpropriamente Erinni dai Greci. Vedi


terra.

Furie.

Eupatorio.
Pianta comune nei luoghi umidi,
agosto. Vedi Ritardo.
Euridice.
Moglie

di

Orfeo.

fiorisce in luglio e

Vedi Appetito

Orfeo.

Eurinome.
dell'Oceano e di Teti. Aveva

Figlia

donna

periore del corpo di

la

parte su-

e quella inferiore di pesce,

oppure soltanto la testa di donna. Cos chiamavasi anche una divinit infernale, che mangiava i morti fino
all'ossa; e rappresentavasi del colore di mosca, seduta sopra una pelle d'avvoltoio, digrignando sempre
denti. E' probabile che fosse una personificazione del1

la morte.

Euristeo.
Re di Mecene,
Vedi Ercole.

Euro. Vedi

figlio

di

Anfitrione e d'Alonena.

Venti.

Europa.
Figlia di
giorno,

Agenore

re dei Fenici e di Telefassa.

Un

mentre essa stava con altre fanciulle di Tiro

370

del re un bel toro


sue compagne, vide fra gli armenti
ben tornite corna,
e
piccole
con
neve,
bianco come la

Timidetta
con aspetto placido e mansueto.
pio, essa gli

si

dergliesi sulla

in

princi-

seavvicin, poi fatta pi ardita, oso


il toro
schiena. Allora tutt'a un tratto

la bella Euslancia nel mare, porta seco nuotando


di Creall'isola
giunse
non
finche
ropa, e non si ferma

si

ta

dove, riassunte

le

forme

Giove,

di

alia rapita fanciulla, che lo fa

padre

egli

si

palesa

Mbosse,

di

di

bi
Radamanto, e secondo alcuni anche di Sarpedone.
fancmlla, Venere
dell'ingannata
dolore
al
vuole che
pianto, o Euand a consolarla dicendole: (( Tergi il
nome )>. La
tuo
il
porter
mondo
parte del

ropa

una

nome

origine del

conosciuto.

Europa non

di

Alcuni

figlia d Agenore
credettero spiegarlo, dicendo che la
cagione dell ea
all'Europa
nome
suo
aveva dato il

poich, sestrema bianchezza della sua carnagione;


Giunone,
di
e
Giove
una figlia di

condo

la

favola,

aveva rubato
all'Europa.

il

belletto

Come nome

sua madre per regalarlo

di

greco.

Europa

significa

pro-

giocando
babilmente dai grandi occhi. Rappresentasi
sue compagne, al momento che

con

sulla spiaggia

le

una prateria, o da esso traspora Creta.


oppure
tata in alto mare;
Come una delle cinque parti del mondo. 1 Europa,
regma del contipersonificata, porta la corona, quale

si

avvicina

il

toro, in

capelh; e tiene
nente, con perle intrecciate coi

un canestro

di

m mano

fiori.

Eustachio (Sant).
Era pagano, capo

Bue

di

dei

soldati

bronzo circondato di fiamme,

chiuso con sua moglie e


giorno, mentre cacciava,

le
gli

sue

nel quale tu rin-

figlie.

apparve,

--

Iraiano.

sotto

Cervo che un

gli

parlo, e

in-

371

dusse a farsi cristiano. Costume da cacciatore. Sporta,


ricordando cli'egli fu garzone di coloni.

Euterpe.

Una delle nove Muse. Presiedeva alla poesia lirica e alla musica. Rappresentasi sotto l'aspetto di fanciulla coronata di fiori, tenendo nella destra un doppio
con intorno
flauto, e nella sinistra carte da musica
;

strumenti musicali.

diversi

Vedi Muse.

Eva.

Nome

della

Heva

prima donna. In ebraico

deriva

dalla medesima radice di haim, la vita, perch doveva

madre di tutti viventi.


dopo il peccato, dovette

essere la
di cui,
prirsi.

Serpente, che la tent.

Ammali:

Pecora,

la lana p>er co-

filare

Diversi:

Diavolo,

In

forma di serpente. Pomo, causa del suo primo peccalo.


Evantgelario.
DiacoLibro dei Vangeli. Vedi Amor divino
VeLorenzo {San)
no
Stefano {San)
Irit

della religione.

Evangelisti.
I

Sono quattro: Giovanni, Luca, Marco, Matteo.


monumenti primitivi del cristianesimo rappresenta-

vano abbastanza frequentemente Cristo in persona o


sotto figura di un agnello, posto su un monticello di
dove scaturiscono quattro corsi d'acqua, simbolo dei
quattro evangelisti, i quali, in seguito, furono raffigurati

da quattro

segni

emblematici:

un

giovinetto,

un leone, un toro, un'aquila. Talvolta, questi animali


umbolici portano

libri

Dlemi,

secondo alcuni,

:olare

ciascuno

iferirebbero
verse

fasi della

degli

Ges

degli evangelisti.

esprimerebbero
evangelsti

Cristo,

lo

Questi emstile

secondo

parti-

altri,

si

quale allusione alle di-

sua vita mortale.

372

Evento. Vedi Buon Evento.


Evirazione. Vedi Ingrato verso

genitori

Evonimo.
Il carbone ottenuto dal legno di questa pianta
molto apprezzato per abbozzare disegni. Volgarmente
l'evonimo noto sotto il nome di berretto da prete,

o fusaggine
sione

le

il

fusain dei francesi,

fusain, intendono

quali, per l'espres-

un disegno a carbone. Ve-

di Arti del disegno.

Ezechiele.
Il

terzo fra

quattro profeti maggiori.

Animali

sua visione. Ossa umane, che coprono un campo, con cui il profeta figura il risorgimento del popolo ossa, che al soffio profetico si scuotono, riprendono carne, s'animano e formano una masalati simbolici della

sa vivente.

F.

F.

Nel sistema penale dei Romani

era la lettera che

veniva impressa con ferro rovente sulla fronte di uno


schiavo sottrattosi al suo padrone con la fuga, e indi

cava

fugitivus.

Facce
Facce
Facce
Facce

(cinque). Vedi

Siva.

(due). Vedi Ciano.


(otto).

Vedi Bhadr acali.

(quattro).

Vedi Brahma.

Faccia e mani nere. Vedi Tardo


Faccia velata. Vedi Pudicizia.

Face

o faceiia.

instabile

Vedi Fiaccola.
I

373

Facolt oratoria (Le tre part della).


Chimera,
parte

la

cui

in

per

diziaria,

leone rappresenta la parte giu-

il

terrore che

il

produce

perch

dimostrativa,

suole andare liberamente vagando; e

berazione,

unghi

per

la

variet

degli

rei;

sui

la

capra

parlare

genere di

tale

drago, la de-

il

argomenti,

per

e avvolgimenti con cui devesi quivi {persua-

giri

dere.

Faetusa.

Figlia del Sole,

quale,

alla

unitamente alla sorel-

a Lampezia. erano affidati in custodia le sette greggi

giovenche e altrettzmti di elette pecore, ciascun


gregge di cinquanta capi, il cui nimiero mai cresceva
di

n diminuiva. Vedi Eliadi.

Faggio.
Albero
[>er

d'asF>etto maestoso,

l'elegcuza

suo

del

Prosperit.

Falce.
Morte

Vedi

Giugno

Punizione

sia

fogliaime.

per elevazione, sia

Vedi

Lavoro
Tempo.

Giove
milizia

alciola. Vedi Agricoltura


Cerere
Estate
- Giugno
Luglio
Pomona
Priapo
Raccolto

Uccello

di

Saturno.

Falco.

rapina.

Vedi Caccia

Dedalione

Sanguigno.

Falco

albicella.

Vedi Aquila pigargo.

^Falconieri.
Soldati,

che avevamo

F>er

insegna due serpenti az-

con orecchie aguzze e dritte, di tinta pi chiaa del fondo dello scudo color porp>ora; i quali si
iegavano nella parte superiore verso una specie dj

.urri,


che

tronco

374

sosteneva,

li

dal

quale

da ambo

lati

uscivano lunghi rami ad angolo acuto, e fra queste


trovavasi

inclinazioni

l'ombelico dello scudo,

d'oro.

Fallo.
Presso

Egiziani

gli

condit, e

da

l'emblema della

fallo era

il

esso presero

quella nazione celebrava

in

nome
nome

di Osiride.

le celebrazioni di queste feste portavasi attorno

legno.

di

lo

e presso

gli

Durante
un fal-

Tali feste furono poi imitate dai Greci,


Ateniesi la processione del fallo faceva^
!

parte delle feste dionisie. Coloro che portavano


all'estremit
fori;

fe-

che

feste falliche

le

e presso

Greci apparivano per

lo

pi

fallo

il

una lunga pertica chiamavansi

di

fallotinti

di

mosto il viso, coperti di pelli d'agnello e con in capo


una corona d'edera. In generale il fallo in seguito
era considerato come un segno protettore; lo si rappresentava sulle facciate delle case e lo

si

portava a

guisa di amuleto. Queste superstizioni rimasero popolari

fino

al

medioevo, e

il

fallo

si

trova ancora nelle

scolture delle facciate delle chiese del


secolo.

Vedi Baccanti

Bacco

XI IT

XI V

Fecondit

Priapo.

Falsa acacia. Vedi Robinia.

Falsa modestia.
Satirio.

Falsa religione.
Lanterna

cieca.

Falsit.
Mancinella. Pianta
e dall'apparenza di

il

cui frutto, d'odore piacevo!^

una mela verde, contiene un

caustico ch' veleno potente.

suj

375

Fama.
Messaggera
in

Giove. Dicesi generata dalia Terdelitti e le infami azioni degli Dei,

di

per pubblicare

ra,

vendetta della morte dei Gigjuti, suoi


Rap>presentavasi

sterminati.

quanto erano

occhi e lingue,

chic,

dava volando per

alata,

il

mondo

stava in vedetta sopra

le

sue penne.

e sui

torri

le

loro

con tante orcc

An-

giorno,

notte e di

di

da

figli,

piccola da

tetti;

gradatamente camminando. Appornotizie, gli antichi finsero due

principio, cresceva

tando buone o cattive

Fame;

l'una

ciava

bene, e l'altra cattiva o

il

Dea che annun-

buona

chiamata

era

ria,

che apportava

male, alla quale per differenza della prima,

buivano

ali

fama

dava

si

mati per
so;
in

la

Grido, con

il

forte gridare;

il

gli

Rumore

il

e che a

tenendo

mani stese verso


no di maest e

il

cielo,

la

Lode

menti sfarzosi.

Mentre

compagnata

aW Infamia

buona

di

veloce e strepitopiaceri,

pallida

guisa di regina siede in alto seg-

Virt sotto

la

alla

occhi gonfi e infiam-

Gloria trionfante e colma

faccia,

gio,

Per compagne

di pipislrello.

il

attri-

si

piedi;

come

cattiva

daW Esaltazione,
ben vestita, ma

Vanto con le
V Onore pie-

riccamente e con orna-

vestita
la

il

chi giubili

con

Fajna

si

faccia

simulatrice;

finse

ac-

brutta e deforme; dalla


Calunnia; dal Rimprovero, di gesto violento e minac-

cioso e di

volto

terribile;

e dall'Obbrobrio

e schernito. Vasari rappresent

piena di lingue;

una

di

fuoco,

le

l'altra

ali

aperte,

la

Fama

scacciato

con una veste

dandole due trombe,

d'oro; ponendola a cavallo del

globo terrestre; e mettendole accanto un tronco d'albero secco sul quale vi sono due cicale. E al Principe, che gli chiese
le.

Vasari

il

significato del tronco

cos spiega la sua invenzione:

con

le

cica

Perch

la

376

che ha
Fama non dice mai tanto con le lingue, di
che le cicale che
piena la vesta, figurata per i savi,
facciano magodono, che sono il popolo minore, non
che
il nome di colui
ali
le
con
portando
gior rumore,

dove non giunmerita lode in quella parte di altezza,


di fuoco
tromba
la
e
ali di fama;

che le
maldicenza delle opere tristi; e la tromba
buone che si lasciano
d'oro per le lodi eterne di quelle
fa
si
per il mondo, dove ella cavalcando

gono

altro

per

la

risonando

Dai moderni la Fama viene comunemente


talora vestita
rappresentata come una donna alata,

sentire.

da un panno

sottile,

core tutta succinta, che sembra

con una tromba in bocca m atto di


un ballo pantomimico eseguito dinanzi a

rere velocemente,

banditrice. In

Fama ridicola, ossia quella che sparge


era raffigurata da una vecchia
volgo,
le notizie del
alla bocca una tromba di
portandosi
asino,
un
sopra
persona dt
proverbio:
legno, per alludere all'antico

Luigi XIII, la

di legno.

tromba
segno di una
Fulmine, che presso gli Egiziani era
altra rinessuna
perch
fama largamente divulgata,
di Amadre
Olimpia,
tuono.
del
sonanza e pi forte
Magno, nella prima notte che pass co

villassio

lessandro

marito,

credette

che

le

fosse

fulmine nel

corso un

provoc un inventre, essendosi udito un tuono, che


in fiamlargamente
seguito
in
propagandosi
cendio,
me.

ci.

secondo

fama che doveva

gli

indovini,

acquistare

suo

fu

indizio

figlio.

della

Apelle,

nel

Alessandro Magno, mise in mano al re


sua faun fulmine, per mostrare la grandezza della
alscultore,
Lisippo,
Mentre
ma ovunque divulgata.
di un fulinvece
Alessandro,
stesso
dello
statua
ritratto

di

la

mine,

mise

in

mano una

lancia,

ci

per

signifi-

j
'

377

care che la fama di questo re non sarebbe durata una


sola et, se qualcuno avesse scritto il vero di Alessan-

dro e non delle favole. Pegaso, secondo alcuni, alludendo al cavallo alato che figura in alcune medaglie antiche. Tromba. I Romani alla sommit del temTritcmi trcmibettieri con
pio di Saturno collocarono
i

volendo con ci significare che la


storia delle cose fatte dal tempo di Saturno fino al loro, fosse nota, evidente, divulgata in modo che mai

code

le

nziscoste,

possa essere dimenticata

mentre

cose

le

prima

fatte

Saturno, essendo oscure e incognite, rimangono na-

di

scoste nelle tenebre,

raffigurate dalle

chinate a terra e nascoste.

li,

Fama

code dei Trito-

Vedi Mala-Fama-

oscurata.

Fuoco

m uomo

e sole. Gli antichi, volendo simboleggiare


d'ingegno superato e oscurato da un altro di

aggior ingegno, rappresentavano

fuoco sotto

il

so-

il

perch lo splendore del fuoco, quantunque di not-

manifesti nel suo pieno vigore, emergendo;

si

resenza del

sole

{j^rde

la

alla

sua forza illuminante.

me.
Secondo Esiodo questa

Not-

divinit era figlia della

Virgilio la pose alle porte dell'Inferno, e

;.

altri

sul

sponde del fiume Cocito, ove alberi spogli di foglie


anno un'ombra triste e malinconica. Seduta in mezD di un arido campo strappa con le unghie alcune
ante sterili. I Lacedemoni avevano nel tempio di Mirva

un quadro rappresentante

Itanto destava spavento.

acilenta, pallida, abbattuta, di

le

Fame,

la

Aveva

la

un

la cui vista

figura di

orribile

donna

magrezza,

tempie incavate, la pelle della fronte aggrin-

ta e secca, gli occhi quasi spenti e affossati, le

guan-


ce color di piombo,

gate dietro

le

le

378

labbra e

le

mani spolpate

e le-

spalle.

Cane. Parlasi di una certa fame canina, chiamata


Greci, bulimia o bulimo; malattia che produce
una fame insaziabile. E' noto il detto: aver fame ca-

dai

Davide

nina.

Si volteranno verso

dice:

guisa di cani saranno cruciati, e

trafitti

la

sera,

dalla fame...

Locusta, allusione alla carestia derivata dalla devastazione dei campi prodotti

Inferno dei poeti

da

questi insetti.

Vedi

(Sackeville).

Famiglia prodiga e padre parco. Vedi Padre


parco

famiglia prodiga.

Fanatismo.
Figura umana con
occhi, e in mano un

orecch'e d'asino, una benda agli

pugnale.

Fanciulle. Vedi Berta

(Santa).

Fanciullo. Vedi Biagio

(San)

:EUa

Eliseo

{SanC)

Claudio (San)
Vincenzo dei Paoli

(San).

Fanfarone.

Uomo
stito,

con
tenendo

la
in

celata in testa, tutto

mano una

il

resto

ben ve-

spada.

Fantastico.

Uomo

con due

teste.

Faone.
Celebre amante di Saffo, era navicellaio a Mitilene,
gi in et avanzata e di brutto aspetto

ma

avendo un

giorno tragittato graziosamente e senza accettar paga-

mento Venere,
lezza.

Dopo

di

la

ci

Dea

lo

Saffo

dot di giovent e bels'invagh

perdutamente

di

lui,

Faretra.
Cos chiamavano
tro la quale

si

Apollo Lirico

za

Romani la guaina enGreci e


portavano le frecce. Vedi Amore
i

Cuore

Farfalla. Vedi

Anima

379

Adamo

Distrazione

e consiglio

Ali

Diana.

di

Incostanza

farfalla

Leggerez-

Psiche.

Faro.
Torre o molo qualunque,
cesi
il

lumi durante

porto e

notte,

la

pericoli.

in

cima

Vedi Speranza

Fardello. Vedi Novembre

quale sono ac-

al

per mostrare

naviganti

ai

Vita.

Rapina.

Fascetto di fieno. Vedi Roma.


Fascia. Vedi Principe.
Fascio di verghe. Vedi Giustizia

Unione.

Fastidioso.
Riccio di mare, p>erch coperto di spine, figuratiriesce intrattabile al pari di un individuo

vamente,
ruvido e

difficile.

Fate.
Elsseri

ma

sovrumani che

rap>presentavano sotto la for-

si

donne, e che erano

di

certo potere magico.

La

ritenuti

in

possesso di un

medio evo appartensecondarie pagane

fate del

gono a quel genere di divinit


le Ninfe dei Greci e gli Elfi dei Germani
che sopravvissero al paganesimo e che il popolo mescol
con le credenze del cristianesimo. Al pari delle Ninfe

genet'llidi,
gli

uomini,

volta

li

Ninfe,

esse presiedevano

assistevano

al

giorno di nascita de-

neonati

nella

culla,

nutrivano del proprio latte; abitavano,


l'interno

delle

verdeggianti

colline

tal-

come
le

le

isole

dei laghi delle montagne, e avevano palazzi incantati.

JJOU

Le

avevano

fate

potere di rendersi invisibili, invullinguaggio profetico degx!


il

interpretare

di

nerabili,
uccelli,

il

di scoprire

tesori

nascosti, di trasportarsi in

Il medio evo distinun attimo da un luogo


quali sarebbero la
une,
Le
fate.
di
specie
gueva due
Alcina e altre,
fata Morgana, Melusina, Viviana.

all'altro.

non erano che

incantatrici possenti sul fare delle

dee e delle Circi pagane. Erano

Fate dei

le

Me-

castelli

stirpi. Le altre Fa.


baronali, le protettrici delle illustri
caverne, le fontane, e i luote abitavano i boschi, le
chamati e chiamansi anerano
ghi da loro frequentati
delle /afe; talune di
pietre
le
fate,
cora le grotte delle
brillantissimo nel
loro avevano un occhio di diamante
bere alla fon-_
per
mezzo della fronte, che si toglievano
questi occhi
di
uno
trovato
avesse
tana, e chiunque
tutto il tempo della sua
felice
vivere
di
sicuro
era
figura di
talvolta ai mortali
vita. Esse apparivano
fancome
volte
altre
e
deformi,
e
vecchie aggrinzate

pi sfolgorante bellezza. Danzavano


collme e nei prati. Lnotte al chiarore di luna sulle
delle foreste si
misteriosa
nell'ombra
rano esse che

ciulle

di

della

occupavano a ricamare

preziosi

protetti.

tessuti

La

trib

destinati

della

fate

fregiare i principi loro


le convocava
credevasi governata da una vergine che
avessero abusato
una volta l'anno, puniva quelle che
quelle che se ne
del proprio potere, e ricompensava
e della virdell'innocenza
difesa
a
giovate
fossero
Una legge regolare del loro destino era quella
t.

di

dover

tutti

gU anni assoggettarsi a una spiaceun dato


in qualche animale, per

vole trasformazione

numero

di

giorni,

durante

quali

erano

esposte

condizione e perfino alla


tutti i casi della nuova loro
risiedeva principalmente
Fate
delle
potere
iporte. Il

381

ma

magica loro bacchetta,

nella

questo non

sot.

le

traeva ai pericoli che correvano nei tempi segnati,


cui rimcineva come sospeso il privilegio della loro so-

vrumana natura. Vedi Melusina.

Fatica
Personificata,

rappresenta vestita di pelle di asi-

si

Vite,
gambe.
mincando di sostegno, ripiegano verso

no, che le copre la testa e le


tralci,

come

sua

nella
\ite.

maggior

richiede

coltivazione

Bacco all'uom die con


Vedi Opera e
legrezza, dice Esiodo.
Quiete dopo la fatica.
lavoro della

cui

Inoltre neisun'ail-

se fossero stanchi di reggersi.

pianta

tra

terra,

fatica

fatica

al-

Fatica instancabile.
Formica, allusione al suo iiK.essante lavoro, giorno e notte, nel raccogliere le provviste, e agli sforzi
con cui spinge o traiscina tutto ci che f>er volume o
peso non pu portare.

Fatica senza frutto.

Uomo

che mette un ponte

al

di l dell'acqua.

Fatica senza sensOv

Uomo

che

l'aratro

tira

da

stesso.

Fatica servile.
Asino col basto, animale che sembra

destinato

portare sempre dei pesi e faticare molto.

Nella Bib-

bia

(Ecclesiastico)

cessario

il

cibo,

sario al servo
terpreti

dei

orecchie
sottoposto

il

si

legge che all'asino tanto ne-

bastone e la soma, quanto neces-

il

F><ine,

sogni

lunghe

all'altrui

il

c<istigo

vogliono

che

il

chi

lavoro.

sogna

Gli

d'aver

inle

segno che sar


servit e a grande fatica.

guisa

d'asino,

Fatiche di Ercole. Vedi Ercole.

382

Faticoso.

Uomo

che scava una fossa nella

terra.

Fato.
Potere occulto che regola
casi degli uomini senza
Filo, fuso, rocca.
che questi possano ribellarsi.
Allusione alle Parche. Stella. Simbolo degli Egiziani. Secondo Platone, le Parche sarebbero un sim-

bolo del lento moto del pianeta Saturno, pianeta, per


cui

completano e perfezionano

si

Potenza

Destino

le cose.

tutte

Fatto pi potente dall'avversit.


Cavallo morso alile natiche da un
vasi che

puledri

Vedi

del fato.

e forza

lupo.

Crede-

quali avessero combattuto col lu-

po, e riuscissero a salvarsi, diventassero migliori e veloci

lupo

alla

era

corsa,

facendosi pi coraggiosi e pronti.

ritenuto

talmente

avverso

cavallo,

al

Il

da

credere che se un cavallo focoso avesse messo il piede sulle pedate del lupo, perdesse ogni vigore diventando poltrone, p>erch gli si intormentivano le gambe.

Fatua.

Vedi Bona Dea.

Fatuit.
Leggerezza e vanit, senza
no,

albero dai

fiori

cattiveria.

splendidi,

ma

Melagra-

senza odore. Nar-

ciso.

Fauna.

Vedi Bona Dea.

Fauno.
Dio campestre, genio
campagna, del bestiame
pastori

gregge e

benefico
;

quali riconoscevano in

lui

difensore contro

lupi.

il

tato senza peli

dal

fianco

dei

all'ins,

della

monti,

specialmente

venerato
il

da.

fecondatore del

Viene rappresene

nel

resto

simile

- 363 a

un

Satiro,

come

e,

coronalo

questo,

di

gigli

sia

stata

canne, talora di pioppo o di finocchio.

Fava.
Gli antichi pretendevano che la fava
primo legume di cui siansi cibati gli uomini
fave erano tenute

gli scrittori latini, fe

Gli Egiziani

venerazione.

una specie

in

il

e secondo

di

astenevano dal mangiar

si

fave; perci non ne seminavano, ne le toccavano nepsacerdoti pi superstiziosi non opure con mano; e
savano perfino di guardarle, considerandole come imi

monde. Pitagora ne a\eva interdetto


egli aveva una venerazione

l'uso ai suoi di-

scepoli,

le fave,

Fu

perch servivano

per

particolare

alle sue operazioni

magiche.

detto che le facesse bollire, e le esponesse per al-

cune

notti alla luna finche

non

si

fossero convertite in

credevano che le fave


suoi fiori si
nascessero dal sangue umano, e che
mutassero in sangue), di cui egli si serviva per scrivere sopra uno sjjecchio convesso ci che voleva. Al-

sangue

(si

dice che

gli

antichi

lora

c^p>onendo

quando era
ni,

queste

lettere

in

faccia

luna,

alla

piena, faceva vedere ai suoi amici lontatutto ci che aveva scritVuoisi che Pitagora avesse preferiuccidere da uomini che l'inseguivano, al

nel disco di quest'astro,

to sullo specchio.

to

lasciarsi

salvarsi attraverso
tichi

offrivansi

un campo di fave. Presso

fave nere alle divmit

dendo che potessero


Vedi Freno alla

gli

infernali

ancre-

servire di rifuso a certe anime.

lussuria

Funesto

Mani

Pianto.

Favo.
Celletta di cera
di

Amarezza

dove

le api

depongono

nella dolcezza della vita.

il

miele.

Ve-

384

Favola.
figlia del Sonno e della Notte. Dlche si maritasse col Falso, e che si occupasse continuamente a contraffare la storia. Rappresentasi sotto

Deit allegorica,

ces:

r aspetto di donna magnificamente


dolcemente, con una maschera
volto,

oppure

in

atto di avvolgersi in

sono disegnati diversi animali.


1

vestita,

mano

in

sorridente

o avvicinata al

un velo, su cui
immagina

Pignotti

Il

origine della favola coi seguenti versi:

Una dorma

pi bella assai del sole,

pi lucente e di maggior etade.

Mandala
Dalle

Per

La

fu su

la terrestre

mole

contrade.

celesti lucide

dissipar col suo divin fulgore

cieca nebbia dell'umano errore.

Nude

E rozza
Ma cosa

le

membra

aveva,

il

crine incolto,

era negli atti e semplicetta.

non mortai sembrava al volto,


Tanto pi vaga quanto pi negletta,

fulgorando quasi accesi faci,


Cettavan lampi i negri occhi vivaci.

Mover
Il

vedevasi

Sereno era

in

portamento altero

franco pie sicura e baldanzosa.


lo

sguardo, e insiem severo,

stava su la fronte maestosa.

Figlia della virt, nobil fierezza.

Che

tardi suoi timidi amici sprezza.

Era costei la pi
Del del, la Verit:
Lassuso accesa

in

lucida dea
fiaccola ardente

una man /enea.

Nell'altra uno specchio in guisa tal lucente

383

d'ogni oggetto

Che r immagine mostra

Non

qual

In questo se talor
Ipocrita,

Volto,

ma

sembra,

ci

qual

in effetto.

specchia

si

non mirasi il soave


le mani giunte in atto

il

rio

pio,

l'umil volger d'occhi, o l'andar grave.

Ma

cade

La man
Al

manto, e appar sotto di quello

il

che stringe e cela

suo primo apparir


mortali, e

il

reo coltello.
contenti

lieti e

piegaro

L'accolsero

Umili a

davanti e riverenti;

lei

si

Ma

quando nel cristallo si specchiaro.


Vedendo si sformato il proprio aspetto.

La

cacciaron con rabbia

con dispetto.

La
Pili

santa dea fra i miseri mortali


non trovando allor atto soggiorno.

Gi disdegnosa dispiegava
Per far dal basso mondo
Quando un'augusta dorma

Che dolcemente
Serio,

Dolce
Lento

ma non

negli

atti,

e sospeso

pochi saggi

1 sguardi,

di

il

severo
e
il

del ritorno;

e lei sen venne.

voi rattenne.
il

volto avea;

accortamente schiva

cauto pie movea,

detti

gesti a

Quasi temesse

lei

l'ali

al

labbro. apriva.

il

misurare intesa.

altrui

recar offesa.

Fermati, o dea, disse con dolce suono.

Frena

lo

sdegno, e rasserena

Guardami

E
25

se

in

volto,

udrai paziente

O. Ronchetti.

io
il

la

il

ciglio.

Prudenza sono:

mio

consiglio,

386

Quanto

fosti quaggi finor schernita,


Tanto, credilo a me, sarai gradita.

Poscia a celar le insegna i suoi


Entro d'un velo saggiamento oscuro,

a inviluppare

Il ver, s

Come

Gomma

soavi detti

in fra

che non sembri acerbo

su legno ruvido

che

liscio e

precetti.

duro.

stende

si

dolce al tatto rende.

D'azzurro ammanto

dea

indi la

riveste.

In vago ordin dispon le chiome bionde,


Tutta di lieti fiori orna la veste.
Il fatai vetro in

Stassi

il

severo maestoso volto.

Nel mondo

La

torn

ella

Da'

cui dolci precetti ammaestrala.

Dal

cristallo

lei

piacque,

fatai la

Lo

il

volse.

specchio in guisa tale ella volgea.

Che

chi

Non

la

si

ritrovava

ad

esso avante.

propria figura vi scorgea.

d'un'altra persona

Onde

drappo bianco

il

diva sciolse,

dov'essa accenn soltanto

Ma

mutata.

cos

saggia guida avendo sempre al fianco.

Solo quando a

bianco drappo asconde,

In maschera gentil chiuso e raccolto

il

reo

sembiante.

veniva che nei difetti altrui

Qualche volta scopriva ancora

sui.

Anzi, per ischivare ogni sospetto.


il temuto vetro
in guisa tale.
Che invece di mostrar l'umano aspetto.
La figura pingea d'un animale.

Mut

387

die la voce e le passioni

Al

umane

destrier generoso e al fido cane.

Onde se volle pingere un meschino


Oppresso da un potente scellerato.
Ella dipinse un tenero agnellino
Da un lupo predator preso e sbranato,
O un feroce sparvier che d'alto piomba
Su l'innocente e timida colomba.
Tutte

Le

la

gente in

graziose e

Ed

altrui

difetti

Ciascuno, e non

fronte udiva

lieta

istorielle.

finte

scopriva

tosto

propri espressi

dei propri sospettava,

se

in

Credeali a ciascun altro e a s sol

Cos l'uno dell'altro

noti.

rideva,

si

derisore stesso era deriso:

il

Cos trov

ricette

Ornata alquanto:

ancor la dea
e con cambiato viso

Insegn della vita

quelle,

ignoti

cos dilett

Favonio. Vedi

il

dicendo

buon
il

sentiero,

vero.

Venti.

Favore.
Divinit

Fortuna.

allegorica;

pre pronto a fuggire,


occhi; in

dell'Ingegno e della

figlio

poeti lo rappresentano giovane, alato, sem-

mezzo

cieco,

alle ricchezze,

con una benda


gli

onori e

agli

piaceri;

con un piede sopra una ruota e l'altro in aria. Dicono che l'Invidia gli slava sempre accanto.

Favore celeste.
Ailanto.

Febbraio.
Il nome
gare,

marinai

mese deriva da februo, pur-

questo

di

purificare.

386 -

Era

consacrato

essere propizio ai navigatori,

primavera,

mare.
si

scaldano.

ne alle

quali,

che

Airone, uccello

Pesce, che ha

il
medesimo
Vedi Zodiaco,

sa acqua.

viaggi

di

rappresentava con figure che

lo

acquatico,

pioggie che avvengono in

forti

della

all'aprirsi

disponevansi a intrapprendere

medio evo

Il

Nettuno,

questo mese pregavano anticipatamente di

in

siignificato.

allusio-

questo mese.

Urna che

ver-

Febbre.
Capra, che gli antichi ritenevano mai senza febLeone. Secondo
naturalisti antichi, il leone
va molto soggetto alla febbre, e sopratutto alla quarbre.

tana.

Febbre.
Divinit
suoi
i

ebbe anticamente
suoi
Nel tempio di questa Dea

che

sacrifizi.

rimedi prima di darli agli ammcdati, e

no per qualche tempo


dio

evo,

si

p>ortavansi
si

lasciava-

esposti sul suo altare.

Nel meVaticano

riconosceva

una Madonna

altari

nel

quartiere

del

delle febbri, curiosa sopravvivenza ap-

parentemente pagana.

La

febbre veniva talvolta rappre-

da una donna stesa sopra un


cui bocca esala del vapore.

sentata

leone,

dalla

Febea.
Cosi chiamavasi Diana

in

cielo.

Febo.
Dal greco phobos,
Vedi

pollo e di Elio.

brillante.

Sole.

Sopranonme

di

A-

3ft9

Fecondit.
Nei giuochi Lupercali, in una ^>elonca si sacrificava un cane al dio Pane dove lascivamente gio;

vami nudi portavano

in

mano

delle sferze, formate di

immolate, e le donne
spontaneamente si offrivano a essere con quelle battute, credendo cos divenir feconde.
Animali: Coniglio, F>cr la sua fecondit straordinaria. Gallina e uovo
perch la gallina depone
un uovo al giorno e alle volte da uno solo nascono
due pulcini. Dicesi che presso
Macedoni esistesse
una gallina, che in una sola volta facesse diciotto
uova, e, covatele, da ciascuno ne uscissero due pulcini. Lepre. Secondo una credenza antica, la natura fu tanto prodiga di fecondit a questi animali,
da dar loro la virt di generare tanto
maschi quanto le femmine, senza il loro reciproco coiKorso. Pecora. Quando le matrone mettevano alla luce dei gemelli, sacrificavamo a Giunone, protettrice dei parti
e patrona dell'abbondanza dei regni, una pecora con
due agnelli legati insieme.
Vegetali: Senape, perch il suo piccolo seme, seminato in terra feconda,
produce una pianta pi grande di tutti gli altri semi
simili; C03, un piccolo principio, produce gramde
abbondanza. Ges Cristo disse che chi avr tanta
fede qumto un grano di senape, al suo comando
far muovere i monti, e far tutto ci che per virt,
o immaginazione
d'alcuno non sembra possibile a
di

striscie

pelle

delle

capre

farsi.

Diversi:

della fecondazione.

Fallo,

emblema pi

Vedi

caratteristico

Lussuria feconda di

figli.

Fede.
Deit

allegorica,

bianco, con

le

rappresentata

cereria

d'un

velo

mani congiunte, accompagnata da un

3%
cane,

oppure

raffiigurata

con due donne che

si

rappresentavano

tense-

gono per mano. I Cristiani la


angelo e una
duta sopra un liocorno, condotto da un
perch

vergine;

raffigurata

castit,

la

Essa

sorretta dalla fede.

nel

porta la tiara,

liocorno,

ed

par-

essendo nuda
zialmente coperta d'un manto bianco,
e del mistero
luce
della
simbolo
cintura;
fino alla
alata per volare al ciedella religione. Inoltre essa
la fede deve creperch
occhi bendati,
lo,

e ha gli

dere

misteri

ciecamente ai

Porta

trarli

mano

la

senza cercare di peneSolano, pittore, detto

al cuore.

in piedi
comunemente lo Zingaro, l'ha rappresentata
in
accesa
fiaccola
una
occhi,
con una benda sugli
In un quadro di
petto.
sul
aperto
occhio
un
mano e
vicmo a un
Mignard raffigurata da una donna,
TestaNuovo
il
ha
e
troce
una
altare, che regge
un
fanciullo le porge
un
ginocchia;
sulle
mento

calice,

due

antica.

Un

liziano

sostengono le Tavole delia legge


con
la rappresent seduta

pittore

altro

nella

n cuore
nistra,

altri

mano
la

destra,

raffigur

e una palma nella siin una giovane donna,

calice, e sostenendo con


che con una mano innalza il
con l'aiuto di due angeli.
l'altra una croce enorme
Diversi: Anelcerulea.

Vegetali:

Passiflora

portavano come segno


presso gli antichi, che
lo
per ornamento, ne.
non
e
libero,
di fede dell'uomo
nella
averne pi di uno. Anche
in origine, era lecito
tede.
della
simbolo
quale
Bibbia l'anello preso
detto dell hteologi, si riferisce il
cui, secondo
gli
nella sua mano. Presso
l'anello
Date
vangelo:
testamenti erano convahdate
lo

antichi,

da

le

sigilli

tavolette

d'anelli

dei

di sette

testimoni

quali

facessero

Bianco, colore dedicatole.


fede del testamento fatto.

simbolo della fede dei primi cristiani. Corona


bicmchi, quale ricompensa. Corona di spine,

Cero,
d

391

fiori

emblema della pjenitenza a cui la fede


Fiamma, che jporta in mauio, simbolo
dallo, emblema della religione. Libri,
do

Bibbia,

la

le

piegata.

destra

di lui la fede

medaglia
disco
re

Che

emblema

mano

una

(che

destra

alcuni

della

rettitudine

In una

con

figura

vogliono

Tripode, col fuoco sacro,


Vela,

antichi.

fermezza

la

allusione ai

simbolo della speranza.

ecco

Dei, penati

uno specchio), con accanto una colonnetta

simbolo

Mano

destra,

della verit.

vede

si

ranrmientan-

la

noi portando

sottopone.

dell'ardore.

vangeli.

Ecco

dice:

Adriano

di

nella

Virgilio

Specchio,

Ostia.

riede.

tavole della legge,

si

'

un

esse-

dritta:

della

sacrifizi

fede.

degli

Velo bianco,

con cui Numa ordin ai sacerdoti di coprire la mano destra, per indicare che la fede va riguardata
con tutta sincerit.
Vedi Fidio.

Fede

fallace.

Dice un proverbio. Non credere n


a donna ne a grembiule; alludendo alla leggerezza
e smemoratezza della donna che, talvolta, dimentiGrembiale.

cando
mente

le

cose
lascia

le

poste

in

cadere a

grembo,

alzainlosi,

sbadata-

terra.

Fedelt.
Animali:

Cane,

Socrate prende

quando

esorta

che tengono
getali:

Chiave.

la cui fedelt ben conosciuta.


cane per simbolo del giuramento,

d'essere

mano

Veronica.

di cuore.
rata.

in

il

fedeli

obbedienti a

governo della citt.


Pianta
cui frutti sono

Diversi:

il

coloro

Ve-

in

forma

Anello, simbolo della fede giu-

- Wl Fedelt coniugale.
Artemisia. Allusione

che polla

Fedelt

il

di

nome

fiore.

messaggero.

Cornacchia
re

moglie del re Mausolo,

alla

questo

di

sc^ra

una colonna.

Narrasi

che

un

d'Egitto facesse innalzare una colonna quale mo-

numento a una cornacchia, per aver questa adempito


con cura e fedelt l'ufficio di messaggero, volando
e fermandosi dove era stata mandata.

Fedelt eterna.
Semprevivo.

Fedelt segreta.
Chiave e

sigillo.

Federico (Sanf).

Vescovo.
Intestini, che escono da una
Spada, con cui fu ferito.

ferita

fattagli.

Fedra.
Minosse e

Figlia di

di

Pasifea.

Vedi

Ippolito.

Felce.
Pianta perenne che cresce nei boschi e nei luoghi
Vedi Sicurezza
Sincerit.

umidi.

Felice (Sanf).
Papa.
Ancora,

oltre agli attributi del

papa.

Felice presagio.
Calanto niveo.
Felicit.
I Romani la personificarono in una donna sopra
un bel seggio, col caduceo nella destra e una grande cornucopia nella sinistra; il primo, emblema della

virt,

l'altra,

minore.

In

della dovizia.

Oriente questo

fiore

Vegetali:

Centaurea
bene
il

rappresenta

supremo e

303 -

chiama centaurea del sultano. Cotogno.


si vede una

si

Nelle monete di Antonino Pio

Olivo.

un ramo d'olivo carico di frutti e di touna mano, e nell'altra il caduceo, con l'inDiversi: Agata,
scrizione FELICITAS AVG.
pietra. Nave, la quale figura in certe medaglie di Afigura con

glie

in

driano

Augusto,

e di

con l'inscrizione come sopra

Vedi Macaria.

futura delle anime.


Colomba, inargentata davanti e indorata sup>eriorpiente nella parte di dietro. Simbolo biblico in cui,
Felicit

secondo
quiete

teologi,

acquistata

la

nella

parte inargentata
vita

presente,

dente; mentre la parte dorata, non


stante,

la

indica

perp>etua

promesso nella

l'oro

raffigura

che

visibile,

vita

ci

!a
evi-

e s<^ra-

futura,

cio

felicit.

Felicit passeggera.

Rondine, jperch
e

ci

abbandona

ci

visita

quella

in

nella

buona

stagione

cattiva.

Felicit pubblica.

Caduceo. Colonna. Nelle monete di Giulia Mammea, vedesi una figura col gomito appxoggiato sopra
un capitello d'una colormetta e tenendo nella destra
il

caduceo, con Tinscrizione FELICITAS PVBLIS. C. La colonna ha un significato relativo al

CA

pubblico.

Felicit rinnovata.
Convallaria.

Felicit

suprema.

Capricorno.

(Vedi Anime dei mmit).

Femmina. Vedi
\

Peccato e innocenza.

394

Fenice.
i

anunali favolosi delVismo, mamalomo


definito
rantichit. dagli Arabi
cui non si conosce il nodi
creatura
cio
Ijismo,
jnolo
della granme signora il corpo. La si immagin
di una certa
ornata
testa
la
con
dezza di un'aquila;
penne del collo dorate,
cresta o ciuffo luminoso; le
la coda bianca, mescolata
le altre di color porpora;
scintillanti come stelocchi
a penne incarnatine, e gli

Nome

Si credeva

le.
i

del pi celebre fra

dell

deserti

afferma che

gli

abitasse
che la fenice unica, isolata,

Arabia, e vivesse diversi


ie

fu posto

il

nome

secoli.

derivato

quale presso

Plinio

da un

al-

Romani

era la

Ahri

vo(glio-

bero detto fenice,


tra quelle che sono selstessa pabna. e ci perch
quale moriva seccava e
vatiche, se ne trov una la
il

poi

da

no che

se stessa

suo

il

rinasceva e rinverdiva.

nome

derivi

dal

greco phonix, rosso,

quali furono i primi a scoprire


i
quanfavola racconta che la fenice,
cala
di morire
si avvicina il tempo

allusione ai Fenici,
la porpora.

La

do prevede che

contro se stessa si lacera,


a terra, e col becco rivolto
versa molto sangue, dal
plaghe
di
piena
e cos tutta
e poi diventa
quale prima nasce un certo vermicello,
e derivato
cui
da
un pulcino somigUante all'uccello
insieme col
va
ne
se
penne,
le
messe
11 quale appena
la
dicesi essere prima nata

padre

dove
sole spunta
appena pervenuti, tosto che il
nuovo ucil
e
muore
padre
dall'orizzonte, il
Ovidio, la fenice,
Secondo
venne.
donde
ritorna
vita, comsecoli della sua lunga

fenice,

fuori

cello

in

Eliopoli.

dopo aver

trascorsi

palma un nido fatto di


posto alla sommit di una
sopra questo m
e mirra
cassia, nardo, cinnamomo
della sua
tempo
il
finisce
odori
pone, e cos in quelli

vita,

che dal corpo del jjadre subito

tiice

dopo

un'altra fenice, la quale,

quistata

forza

la

nido

quel

stacca

395

per

sufficiente

dai

porte del tempio del Sole

sopportare

portandolo

rami,

nasce

essere cresciuta, e acil

peso,

davanti

alle

Eliopoli. citt dedicata

(in

al Sole). Aggiunge che i sacerdoti d'Egitto con grande onore e riverenza prendevano questo uccello mor-

facendogli

to,

animali

altri

essequie

delle

comune vuole per che


prie ceneri.
lo

viene

La

la fenice rinascesse dalle pro-

padri della

ritenevano che

La credenza

fare.

favola di questo pieraviglioso uccel-

anche menzionata

dai pi antichi

che a molti

misteriose,

costumavano

sacri

la

dagli

rabbini

scrittori

Chiesa cristiana.

ragione per cui

la

fenice

primi

vive co-

lungo temix), ed in certo modo esente dalla morte, perch fu il solo animale che non mangiasse del

vietato

frutto

Immortalit
rezione

Speranza.

Ferdinando (San).
Re di Spagna.

rie

Bandiera.

Egli

era

gonfalo-

Giacomo. Chiavi, ricordando che scacMauri dalla Spagna. Spada. Allusione alle vasue campagne in onore di Cristo contro
Mao-

niere
ci

paradiso. Vedi Ges Cristo


Rinnovamento della vita
Risur-

del

di

S.

mettani.

Ferite amorose.
Arco, attributo priiKpale del Dio dell'amore, il
quale ferisce di lontano, come se una freccia uscisse
dagli occhi della persona amata, penetrando in quelH

dell'amante.

Mirto,

bucherellate;

foglie

anblema
da

delle ferite d'eunore, dell'affanno e della tristezza,


gli amanti sovente,
ono tormentati.

cui

per

il

desiderio

che hanno,

3% -

Fermezza.
Ancora,

che mantiene stabili i bastimenti. BosChiodo, che ferma saldamente ci che unisce. Colonna, dedicata dagli antichi alla fermezza. Anche
in diversi luoghi della Bibbia la colonna presa come simbolo di fermezza.

so.

Fermezza
Erma d'i

di

propositi.

La mancanza

Giano.

di piedi

e di

mani

denota che la forza d'animo non abbisogna d'altro


aiuto per compiere ci che si proposto di fare.

Fermezza

Uomo

nei fatti.
con un bastone

dritto

in

mano.

Ferocit.

Montone. Questi animali, ancora pri\i


un istinto combattivo cozzandosi ferocemente fra loro. Tigre. E' noto il detto
Animali:
corna,

di

poetico:

rivelalo gi

di

tigre

qualcuno.

chiamavano

poeti

dalla

allattato

ferocit

la

arcana,

dura quercia,

nati di

per

popoli

solevano

primitivi,

ricoverare

mancanza

in

loro

figli

nelle

uomini

gli

vaggi, feroci e crudeli privi di ogni civilt

ch

esprimere

Quercia.

Vegetali:

di

sel-

forse per-

abitazione,

fessure

delie

quercie o delle rocce.

Ferocit frenata.
Cavallo col freno
feroce e indomabile,

ge e alla

bocca; allusione a un uomo

in

ma

che obbedisca per alla

leg-

raigione.

Ferocit mitigata.
Tigre, animale feroce, sogigiogata al carro di

co;

perch

mitigasse

la

credevasi
crudelt

che
di

un

Bac

moderato del vit


animo Teroce. PlautJ

l'uso

397

adirato fosse dato del

uomo molto

voleva che a un

vino lavasse la bile.

vino, perch col

Fepona.

Dea
deva

boschi e agli

orti.

affrancati,

schiavi

degli

protettrice

ai

presie-

E.ssendosi un giorno appic-

fuoco in una selva, ove aveva un tempio, coche si accfngevano a trasportare altrove la sua
statua accorgendosi che il legno, di cui era compo-

cato

il

loro

abbandonarono l'impresa. I suoi sacarboni accesi senza


camminavano sopra

rinverdiva,

sta,

cerdoti

abbruciarsi.

Ferrata. Vedi Prigione.

Ferro.
Secondo

la

adoperasse

questo

e gli

strumenti

Vulcano

mitologia.

da

coltivare

Dolore
Morie Prova
Insolenza

voro

fu

primo che

il

da guerra
Vedi Crudelt
LaIra
Invdia
Sdegno
Rapina
far

armi

campi.

per

metallo

Strage.

Fertilit.
Vite carica di grappoli. Allusione alla grande pro-

uzione di

questa

Dicesi

ronco.

almente

pianta,

che

voluminosi,

nella

rispetto

Frigia

uno

che

all'esilit
si

solo

%"idero

ne

del

suo

grappali

riempiva

un

arro.

Ferula.
Pianta celebre nella mitologia, nella storia e nella
tedagogia degli antichi.

senza

suoi fusti

hanno abbastan-

durezza e il peso di un
astone ordinario. Gli adoratori di Bacco, nelle loro

solidit

este,

attere

aver

la

andavano armati di questi fusti per potersi


impunemente fra loro ubriachi. Gli impera-

398

portavano uno scettro di ferula, quale emblema


paterna, che corregge senza ferire. I
poeti finsero che Prometeo avesse rinchiuso nel fusto midolioso della ferula il fuoco rapito dal Cielo
tori

dell'autorit

per farne dono

Bacco

Vedi Ammonizione

Terra.

alla

Grammatica.

Fervore.
Rosso, colore dedicatogli.

Fessoti ia.

Dal

latino

Dea

la

vocavuio

Feste.

Anche

suo soccorso, per poter

il

dure fatiche.

ro

Era presso

stanco.

fessus,

viandanti stanchi.

dei

Vedi Ascolie

Romani

guerrieri

resistere

alle

inlo-

Baccanali
Eleusinie
Misie
Palilie
Matronali feste
Priapee feste
Quinquatro
Saturnali.
Ipana

Festino.
Prezzemolo, con cui
Greci s'incoronavano
credendo che questa pianta avesse la
i

banchetti,

nei
vir-

t di eccitare l'appetito e l'allegria.

Fetsci.
Specie d'idoh dei
paragonarsi

derivata

cantesimo.
la

dal

gusci

in

Negiri

degli

divinila

loro

ecc.,

Guinea, che possono

La

parola fetiscio

che significa
variano a secooida

feitisso,

sacerdoti:

rami d'albero,

d'uovo,

di

antichi.

p>ortoghese

Quesbe

volont dei

disseccati,
in

geni

ai

in

consistono

montagne,

in
in

in-

del-

animali
pietre,

ne hanno delle piccole

che

portano al collo o al braccio che sono d'ordinario


frammenti di metallo o di conchiglie. La domenica
negri si radunano ai piedi di un albero che chiamano albero dei fetisci; vi apparecchiano una lavo
i

399

imbandita di vino, di riso e di miglio; si passa


giornata a ballare; un sacerdote, seduto sopra
una specie di altare, fa offerte ai fetisci e spruzza
la

la

con acqua che estrae da un vaso in cui


un serpente. Quest'albero un oracolo
che si consulta in occasioni importanti, e non manca
mai di far conoscere la sua risposta p>er bocca di un
cane nero, che sarebbe il diavolo. Un enorme scoglio chiamato Tabra, sporgente in mare in forma di
astanti

gli

rinchiuso

penisola,

gran

il

della

fetiscio

Costa

del

Cajx.

rendono onori particolari, come al pi px)tente


dei fetisci. Al Congo, nessuno beve senza fare un'offerta al suo principale fetiscio, che ordinariamente
un dente d'elefante. Il feticismo, cio l'adorazione
dei fetisci, una delle forme pi degradevoli del-

Gli

si

l'idolatria.

Fetonte.
Figlio

Sole e di Climene.

del

rinfacciato

non essere

di

Avendogli Epafo

del

figlio

Sole,

come van-

and a lagnarsene con sua madre, la quale


lo rimand al Sole, per sapvere dalla propria sua
bocca la verit riguardo alla sua nascita. Fetonte noi

tavasi,

tard quindi a recarsi al palazzo del Sole, e lo tro-

v seduto sul suo trono rilucente per l'oro e

me; appena che

il

Sole

gem-

le

vide entrare depose

lo

suoi

motivo della sua venuta, in segno


iella sua paternit, giur per lo Stige di nulla ricu-

-aggi,

e sentito

argli.

Allora

l'illuminare
gli

il

condurre

evocabile
togliere

il

u invano.

il

il

il

suo carro.

da

chiese

permesso

per un giorno solo, lasciando-

giuramento,
figlio

giovane

temerario

mondo

Il

cos

ogni

diffcile

Fetonte, che non

obbligato da

Sole,

adoper

mezzo per

impresa,

conosceva

ma

pericoli,

ir-

di-

tutto

per-

domanda

nella sua

sist

pace

guidare

di

focosi

400

sul

sal

cavalli,

carro;

ma

questi

deviarono

inca-

dal solito cammino, e ora innalzandosi troppo


to,

minacciando

|x>

al

il

basso discendevano, disseccando

ciando

montagne.

le

teme sue

viscere,

per prevenire

sti,

con un colpo

La

Terra,

al-

fiumi e bru-

fino nelle

irritata

and, a lagnarsi con


tutto

dal

in-

Giove; que-

scompiglio

lo

folgore rovesci

di

in

cielo d'inevitabile incendio, ora trop-

dell'universo,

Fetonte

carro

e lo precipit nell'Eridano, dove le Ninfe lo seppel-

Questa disgrazia scombussol talmente

lirono.

che Giove

lo,

che

dicesi,

si

fu

vinosa

del

rifarlo,

in

sole

cui

cie-

allora,
il

sole.

simboleggia l'azione ro-

sostanza,

d'estate,

il

fu

rimase un giorno senza vedere

Questa favola,
mitigati

di

costretto

effetti

possono essere

da Giove con opportuni temporali.

FJaccola.
Presso

gli

antichi

si

portava la fiaccola

ai

fune-

erano per lo pi cerimonie notturne, sia perch serviva a dar fuoco alla pira; alla
sia iperch questi

rali,

quale

do

il

portatore della fiaccola

Amore

divino

Baccanti

Ecale
bert

Fiacre

Vedi Amanti morti

Amore

Bellona

reciproco

Vesta

Auror.

Cerere

Giovanni Battista {San)


Lucina

Segnale d'attacco
yerit

dava fuoco volgen

Amor

Como

Imene

Luna Morte Nozze

umano

altrove la faccia.

Sonrfb

Li-

Spirito

Vita.

(San).
il
nome di fiacre fosse dato alle vetpiazza perch furono da principio destinate

Si vuole che
ture

di

a portare fino a S. Fiacre

parigini che vi

andavano


pellegrinaggio.

in

genda
Il

Corona,

atribuendogli
Peritola

Libro.

principe.

di

titolo

il

401
leg-

la

rame.

di

santo patrono dei calderai. Sedile di pietra. Nella

cappella di questo santo a S. Fiacre, esiste una pietra su cui

di

seggono devotamente

fjellegrini si

emorroidi

dalle

rire

secondo

o,

male detto San Fiacre. Vanga,

tettore dei

essere

F>er

gua-

p>er

una speae

di

altri,

pro-

il

giardinieri.

Fiala.
Recipiente

vetro

di

forma

in

sormontato da un collo dritto e

Fiamma. Vedi

Fede

pallone

Vedi Medicina.

Avvenimento propizio

Iconologia

Fichi secchi.

piccolo

di

sottile.

Collera

Vesta.

Vedi Autunno

Bacco.

Fico.
Dicesi che sotto un fico venissero allattati
e

Remo

st'albero.

830

stito
Il

piantato per
il

il

fico

popolare

la

memoria

tradizione,

Romolo

sero stati

allattati

mai,

lasciava morire di

secco,

si
i

veduto

fu

rinverdire.

della piazza romaina

conservare

per

quale,

secc, poi

anni,

che

fatto

Romolo

da una lupa, e celebre perci divenne queTacito racconta che dopo aver questo esi-

di

fu

qui/i

quello

sotto

voleyaisi

Remo. Non

tagliavasi

Quando

vecchiaia.

sacerdoti ne sostituivino un

che fos-

altro.

Si

era

chia-

mava

ruminale, da ruma, mimmella. Il fico detto


Navio era quello che Tarquinio Prisco fece a Roma
piauitare nel comizio ove l'augure Azio Navia aveva

Icon

un

rasoio

credulit

tagliato

pop>olare

in

riponeva

due

durata di quest'albero. Vedi


Cerere
26

Corona

di fico

Q. ROXCHETTI.

p>arti

destini

una
di

cote.

Roma

La
nella

Adamo Bacco
Dolcezza Dolcezza
i

della verit

Libidine

402

Dolcezza

tolta

Presagio di beni

Fico selvatico. Vedi

Foglie di fico
Priapo.

Caprifoglio.

Ficoide. -Vedi Mesembriantcmo.


FIdio.

Dio che presso


mento

fede;

della

Romani

presiedeva

cui

di

esiste

manteni-

al

Roma

un'alle-

un uomo sbarbato, con l'aspetto


per d'et matura, presso il quale posta una figura,
con la parola HONOR. Questa porge e prende la
mano a una donna in sembianza di una vergine, con
la parola VERITAS. E nel mezzo a queste due
gora, consistente in

figure

vede un fanciullo, con

si

tale

no

le

parola

la

composizione mostra che queste

cose su cui la fede

servano

inviolata;

cio

si

la

AMOR.

tre

appoggia e che
verit

nelle

virt sola

con-

promesse,

ii

devono reggersi reciprocamente,


ma se l'amore non interviene col suo favore,
facilmente la fede si rompe; perch la verit gedesiderio

nera

la

dell'onore,

fede,

l'onore

la

mantiene,

l'amore

la

nu-

trisce.

Fiducia.
Amalista.

Fieno. Vedi Fascetlo

di

fieno

Manipolo.

Fierezza.
Camelia.
Figli.

Vedi Abbandono

dei figli,

Flladelfo.

Dal greco
ta

cui

philos,

rami,

amico

e adelphos, fratello. Pian-

naturalmente scostati l'uno dall'altro.


ad

hanno

la

sieme.

Vedi Amore

tendenza

403

avvicinarsi

intrecciarsi

in-

fraterno.

Filatterio.
Pezzetto di pergamena su cui gli Ebrei scrivevano qualche passaggio della Scrittura, e che essi
attaccavano

braccio

al

Vedi Gabriele

Filemone

>

{San)

come

fronte

alla

Profeti

amuleti.

Reilorica.

Bauci.

Questa coppia viene celebrata nella mitologia come modello dei costumi semplici e puri, e di rara
ospitalit. Viaggiando Giove e Mercurio sotto forma umana nella Frigia, non trovarono chi volesse
dar loro ricovero; ma capitati nella capanna di Fi-

emone

e Bauci, furono ospitalmente ricevuti

da que-

due coniugi, che lavarono loro


piedi, e misero
loro davanti un parco pranzo campestre consistente

sti

miele e

frutta,

in

da tanta

tori

noscere,

di

osi

vino

il

ci

Commossi
si

misura che

due vecchi,

si

corsero

viaggia-

divini

presto a

fecero

prima volta col far nascere,

la

anchetto,

latte.

cordialit,

co-

loro

durante

il

beveva.

Avvedu-

prendere

tosto

'unica oca che avevaro in Ccisa per sacrificarla agli


!)ei;

quindi

ma
i

nonte vicino,
)ieni

io

di

corse

l'oca

due

ai

rifugiarsi

mentre questi

meraviglia,

che era

numi condussero
sii

Dei

in

si

seno a Giove;

loro

affondarono

loro piedi, eccetto la

one e Bauci, che convertirono

ospiti

un

stavano guardando
il

villag-

capanna di

File-

un magnifico temio.
Inoltre Giove disse loro di chiedergli qualunque
vore desiderassero, che egli li avrebbe soddisfatti;
[la
quei modesti e contenti vecchi chiesero solo di
in

ere sacerdoti di quel tempio, e morire tutti e

due

404
insieme. Vennero appagati, e dopo essere vissuti in
una lunga e beata vecchiaia, un bel giorno, mentre
se

ne stavano seduti

davanti alla porta del

tempio,

avvede che Bauci si trasformava in un tiglio, e Bauci si accorse che suo marito diventava una quercia. Allora tutti e due a un tempo
ecco che Filemone

si

si

diedero e ricevettero parole di vicendevole addio,

cos

come

cambiati,
alberi sacri

furono

tempo

lungo

poi

venerati

davanti a quel tempio.

Filippo (San).

Apostolo.

Drago,

uscito

e che uccise diverse persone,


tate dal

santo,

all'estremit

di

le

di

Marte

furono

risusci-

dall'altare

quali

dopo aver scacciato il mostro. Tau,


un lungo bastone. Vedi Apostoli.

Fiira.
Figlia dell'Oceano.

Opi avendoli

sorpresi

Fu molto amata da
insieme.

Saturno

cavallo per fuggire pi presto,

in

gando per

si

Filira

Saturno.

trasform

and va-

montagne, ove diede alla luce il centauro Chirone, ed ebbe tanto orrore d'aver messo al
mondo un tal mostro, che preg gli Dei di trasformarla in ippocastano.
le

Flilide.

FigHa
i

di

Licurgo

suoi favori a

re

di

Demofoonte,

Tracia.

Avendo

figlio di

concesso

Teseo, col pat-

to che la sposasse al suo ritorno da Creta, vedendo


che tardava troppo, si impicc, e fu cangiata in
mandorlo. Demofoonte bagn poi quell'albero col suo
pianto, il quale com\nci subito a germogliare.

Filo. Vedi Fato.

Filo a piombo.

Vedi

Architettura.

405

Filomela.
Pandione

Figlia di

moglie di Tereo

d'Atene, e sorella di Progne,

re

re

Progne desiderando
in Atena
durante il viaggio Te-

Tracia.

di

preg Tereo di andare

rivedere la sorella,

condur seco Filomela. Ma


e perch non potesse parlare le tagli
la lingua. Filomela per per mezzo di un ricamo

reo la viol,

l'infame offesa,

manifest alla sorella


vendetta uccisero
a

giare

gne

Tereo.

Dopo

poll

ancora

gli

quale

riconobbe

nero

gne

tutti

averne molto

alla

unitesi

man-

le

mangiato.

Pro-

ragazzo,

dalla

mentre

Tereo

figlio.

le sorelle,

e tre dagli

del

testa

la

proprio

il

correva per punire

piccolo Ito, e lo diedero a

il

quali fuggivano, ven-

Dei trasformati

in

uccelli.

Pro-

rosignolo, e fugg nei boschi per piangere Ito;

in

Filomela

in

rondine,

come

tale

si

garrendo

lagna,

cio quasi con la lingua mutilata, dal perfido Tereo,


il

quale,

cambiato

in

upupa,

va

gridando pu,

dove? dove? quasi cercando Progne


Secondo altri mitologi. Progne sarebbe
cio

biata

rondine.

in

Filomela

in

rosignolo

pu.

e Filomela.

camTereo in

stata
e

sparviero.

Filomena (Santa).
Vergine e martire, fu decapitata.
che voleva violarla, le

Diocleziano,
collo,

varono

per gettarla poi nel


la

santa,

Ancora,
fece

liberandola dall'ancora. Frecce ar-

partirono dall'arco,

sulla

Palma

del

al

Tevere. Angeli, che sal-

roventate con cui doveva essere saettata,

gliava

che

legare

martire.

si

rivolsero

Ciglio,

suo martirio.

lun palo, fu flagellata con

emblema

Staffile.
staffili

ma

che non

contro chi

Nuda

di

le

sca-

verginit,

legata

piombati e di ferro

Piena di ferite, la santa venne


le apparvero due angeli, un-

chiamati scorpioni.

ove

gettata in carcere,

gendole tutto

corpo,

il

406

risanandola.

Filosofa.

Fermezza
al

false

opinioni

di

sopra

marmo

del

d'una
e

elementi,

tro

titolo

e delle

personific

la

sopra

stoffa su cui figurano tessuti


libri

Moralis.

Ha

che

spirito

vita

una sedia di
rappresentanti Artemide Efeseduta

avente dei

Naiuralis

di

della

Raffaello

voilgare.

omiata di figure

siaca, vestita

accidenti

degli

una giovane donna,

in

elevazione

ragione,

di

mette

quat-

ginocchia,

sulle

due

accanto

che reggono delle tavolette; su quella del puttino


sinistra

destra,

que

si

si

col

puttini
di

legge Causarum, e su quella del puttino a

Cogniiio.

Pino, albero che

eleva ovun-

si

trovi.

Filosofa morale.
Allegoricamente,
figure simboliche,

za,
ta

Temperanza;
la

filosofia

viene

cio:

rappresentata

Fortezza,

con

quattro

Prudenpoggia tut-

Giustizia,

cardinali virt, su cui

si

morale.

Fine,
Capitello,

che corona e

finisce

la

colanna. Piedi.

una volta usavasi l'espressione ad calcem, per significare che un affare, o una

qual segno di opera

opera era

finita.

finita:

Vedi Principio

e fine.

Finezze.
Volpe. Allusione evidente
li

alle

furberie proverbia-

di quest'animale.

Finocchio,
Pianta aromatica dai cui grani
piccante. Vedi Forza,

liquore

si

fa

un

eccellenti

- 407

Finzione.
Datura stramonio.

Fionda o frombola.
Strumento di corda o di cuoio da lanciare sassi
o palle di piombo, usato dagli antichi. Vedi Davide

Forza

Litigioso.

Fioraiiso u Fior d'ali so. Vedi Centaurea.

Fior cappuccio.

Vedi Aquilegia.

Fior di passione.

Vedi

Passiflora.

Fior di primavera. Vedi

Bellide.

Fiore di arancio.
Verginit.

Flore

di cacto.

Vedi

Uomo

raro.

Corona di fiori
Aria
Giovent
betta d'Ungheria (Sant')
Odorato.
Maggio

Vedi

Fiori

Fiorrancio.

Elisa-

Lussuria

Vedi Calendula.

Fiume. Vedi Ces


taliere

Cristo

Ciuliano

F Ospi-

{San).

Fiumi.
Presso
agli

tutti

popoli cintichi

fiumi parteciparono

onori divini; e furono consacrati

come

figli

del-

l'Oceano e di Teti. Quanto ai fiumi le cui acque


avevano qualche cattiva qualit, si dicevano fiumi
dell'Inferno. Gli attributi dei fiumi in generale sono:

emblema della fertilit del terreno che


Corona di canne per essere la canna
simbolo dell'acqua. Urna versante acqua, e su cui
ordinariamente si af^xggiano
fiumi. Vedi Acheloo
Aci
Arno
Eufrate
A^i7o
Po
TeCornucopia,

attraversano.

vere.

408

Flamini.
Ordini

sacerdoti

di

Roma,

dell'antica

da

istituiti

Numa

Pompilio. Ogni Flamino era destinato al servizio di qualche particolare deit; e godevano gran
reputazione,

vano

ai

loro

le

distinguevano

per

mogli,

altre

im

pileo

sacrifici

Fiammica,

dette

cerimonie.

cappello

assiste-

Flamini

si

particolare,

forma conica, color di fuoco, che fermavasi sotto


mento; era formato di pelle di agnello, e aveva
alla sommit un grosso fiocco di filo o di lana. Il
loro numero, che originariamente era solo di tre,
crebbe poi secondo che si introducevano nuove deit; e in ultimo anche gli imperatori, venendo dopo
morte deificati, avevano un Flaminio a essi destidi
il

nato.

Flammeo.
Velo

giallo

fiammante che

giorno del matrimonio.

Flauto.
Questo strumento usavasi
le

nozze,

di

funerali,

espiazioni,

in

di

Nozze.

maggior parte

nella

come

cerimonie greche e romane,

portavano nel

sp>ose

le

Vedi Imene

sacrifizi,

in

sopra

flauti.

conviene

mandare

quando un malato era disperato

di salute.

il

tutto

nei

cui oantavansi le nenie, che richiedevano

necessariamente l'accompagnamento di

venne

del-

occaisione di

detto

ormai

il

Di

qui

flauio,

Vedi Eu-

terpe.

Flegetonte.
Fiume dell'Inferno, ed
que esalavano
ardente.

Sulle

vapori

era

solforei,

sue rive

uno stagno
e

il

cui

non crescevano

le

cui ac-

fango era
alberi

piante,

409

Flegone,

Uno

Sole.

cavalli dei

dei

Flessibilit.

Butomo,

alla

allusione

pieghevolezza dei rami di

questa pianta.

Flora.

Dea molto
deva

da

fiori

presie-

e alla primavera. Rapita

che la fece sua sposa, non solo la dot

Zefiro,

del

che

antica dell'Italia centrale,

allo sbocciar dei

presiedere

di

privilegio

ai

ma

fiori,

quello

di

ancora assai pi gradito di godere di una perpetua

Alcuni credettero che questa

giovinezza.

Clori

la

Nmfa

bella

Rappresentasi

Greci.

dei

coronata di

fiori,

sotto

Dea

fosse

l'aspetto

avendone anche

di

ma-

in

con una veste dipinta a fiorami di ogni colore,


attributo \m canestro di fiori. Flora aveva

no,

ha per

un suo sacerdote,
!?nnissime feste
cette Florali,

per passare

solo,

ai

aprile

al

si
1

celebravano somaggio, le cos

Un

cui origine sarebbe la seguente.

la

sacerdote d'Ercole,

partita

suo onore

in

28

dal

un giorno

trovandosi

il

tempo, propose

dadi a condizione che se

al
il

nel

tempio

suo Dio una


Dio perdeva,

avrebbe dovuto dare qualche segno che manifestasse


di

concedergli cosa degna della grandezza di Erco-

le;

ma

se vinceva, egli

gli

preparerebbe una sontuo-

sa cena, facendo intervenire

una

ne che potesse trovare,

quale resterebbe con

una

la

delle pi belle

donlui

Poi cominci a giuocare tirando i dadi


con una mano p>er se, e con l'altra per Ercole, e
notte.

che
nantenendo

Dio

il

fisult

il

fu

patto,

vincitore;
ch'egli

per cui

stesso

il

sacerdote,

propose,

appa

ecchi la cena dovuta, con un letto magnificamente

una

ornato, e fatta venire


ta Laurenla,

spensare

chiuse

la

favori,

donna, chiama-

bellissima

la quale segretamente

suoi

410

compiacevasi
nel

tempio

Nar-

Ercole, lasciandovela sola quasi tutta la notte.

favola che Ercole l'avesse molto

ra la

perci

apparve

le

piacevole

in

piazza

allo

fece; e incontr

invagh di

ordinandole

primo

al

di

che

spuntare

mostrarsi

dell'aurora,

facile

andando
che

ci

ella

quale

si

venendo a morte

la

ricchissimo,

e l'am tanto, che

lei

cara e che

incontrasse

un Tarrutio

di-

con

il

erede della maggior parte dei suoi averi, dicos assai ricca, e morendo poi fece suo

lasci

venendo
erede

il

forse di
il

romano;

popolo

grandissima

venerazione

far tanto onore a

nome chiamandola

ste,

in

quale

il

sempre,

una

Flora, e

l'ebbe

ma

metetrice,

le

perci

in

vergognandosi
le

cangi

furono ordinate

cui s'incoronavano le porte delle case,

si

fe-

por-

in testa, e in queste feste, celebrate


con grande lascivia dalle meretrici, facevansi cacce
di lepri e di caprioli, perch questi animali erano]

tavano corone

custoditi

nei

sotto

giardini

la

protezione

di

questa]

Dea.

Fo.
Sotto questo nome
Sua madre trovandosi

Dio Budda.l
sogn di aver
o secondo altr

Cinesi adorano
incinta

di

il

lui,

commercio con un elefante bianco,


di inghiottire uno di questi animali, favola che dii
de luogo agli onori che i re indiani rendono aj
elefanti bianchi. Fo usc dal ventre di sua madl
Fin dal momento della sua nasciti

dal lato destro.


era
fece

cos
sei

robusto

che

che

passi,

camminava. Si racconta ci
con una mano mostrando

e con

cielo

Io sono

lena.

li

anni .Poi

un luogo

tare

scguiva

prese

facesse udire queste paessere

di

onoralo sulla

numero

ie

abbandon

le

qua-

and ad

abi-

con

con quattro

trent'anni

filosofi,

dei quali

sent

inspirato,

si

Fo, e cominci a predicare la sua


popoli con un gran
facendo trasecolare

dottrina,

di

di

prestigi.

Fo non

cinesi,

degno

solitario

consigli.

nome

il

nit,

solo

il

diciassette anni spos tre donne,


tre

visse

terra,

la

l'altra

role:

4M

Malgrado

sua

la

fu esente dalla morte.

assicurano

che

pretesa

divi-

bonzi, sacerdoti

nacque ottomila volte e che


corpo di un gran numero

pass successivamente nel

Per-

di animali, prima di elevarsi alla dignit di Dio.

ci egli rappresentato sotto

un drago,

una scimmia,

di

forma

di

un elefanle, di

ecc.

Foca.

mammifero marino. Vedi Pe//e

Sp>ecie di

Sonnacchioso.

Foglie di fico.

Partenza

Vedi

Generazione

Penitenza.

Foglie morte. Vedi Malinconia


Foglie verdi. Vedi Speranza.
Folaga.
che

le

tissimo

le

anitre.

Di-

conchiglie

che trovansi

in

vogliono che esista un albero somigliam-

altri

al

Legge

folaghe siamo prodotte senza uova; alcuni

le

fanno provenire dalle

mare,

Foca

Tristezza.

Uccello acquatico della famiglia delle


cesi

di

salice,

foglie

di

il

cui

frutto

quest'albero

si

cambia

che cadono

in

folaga,

nell'acqua

producono pesci. Altri ancora dicono che le folaghe


si formano nel legno in corruzione,
mutandosi il legno imputridito in veime e questo in uccello. N

4J2

basta; si racconta che un prete avendo pescato una


grande quantit di alghe e canne marine, vide ali.
estremit

delle

loro

radici

certe conchiglie

quali essendo state aperte,

le

un mollusco. Vedi Ercole


poca essenza
Sciocco.

cello invece

apparenza

di

Folgore.

singolari,

trov dentro un uc-

si

Mol*a

Vedi Fulmine.

Folla.
Personificata,

buffone

in

con uno scettro da


capo un berretto ornato di

rappresenta

si

mano,

in

sonagli.

bizzarri

rassomigliano alquanto

foni,

Aquilegia del Canada; pianta

emblema

allo

cui

scettro

fiori

buf-

dei

della follia. Cavallo di legno, che essa

cavalca.

Fontana. Vedi Berta


Bruno {San)

{Santa)

Bonifacio

{Santa)

Clotilde

{San)

Davidei

{San).

Fontanali feste.
Feste in

onore delle Ninfe che presiedevano

fontane. Si celebravano

il

giorno

alle]

3 di ottobre. Quel

giorno gettavansi nelle fontane delle ghirlande con cui


seguito

in

venivano coronati

fanciulli

Fonte battesimale.
Vaso

di pietra

o di metallo

in

cui serbasi l'acqua

benedetta per battezzare nelle chiese parrocchiali. VeBattesimo.

di

Forbici.

Vedi Parche.

Forchi.
Figlio di Nereo,

che

mare

rappresentava
si

popola

di

Cheto; coppia

fratello e spjoso

di

quella

forza,

mostri,

terribile

atterrisce

per

l'animo

cui
di

il

chi

su di esso
stri

413

avventura. Forchi era

si

marini, che eran detti

presentava

mare come patria

il

cap>o i tutti

il

mo-

suo esercito, e Cheto

il

ra^;-

di questi mostri.

Forcone,
Arnese
rami

con manico

ferro

di

accuminati

Forestiero.
Lupo, in opposizione

come

tadino;

movendosi contro

simbolo del

toro,

seguente

Argivi,

gli

scacciato Gelanore,

del

alla

risulta

se

questa
re,

di

luogo

in

del

ai

asfjettava

poi

cittadini

essere vincitore;

Danao

la

met-

fine

di

vincito-

Licio, allo scopo

che quel segno era man-

dato dagli Dei per mostrare che


se

Argo;

in

toro,

stato

lujx)

il

ad Apollo

promesse un tempio
far credere

lupo,

E^seijdo

battaglia.

cit-

chiedendo che fosse

quale signoreggiava

il

tre

Danao

storiella.

avendo veduto combattere un lupo e un


tendo

due o

lungo,

Vedi Diavolo.

rebbi.

detti

Danao, doves-

lui,

cittadini

lo

credettero

facil-

mente,

facendo

tenuto

per

Danao

fu preso per iorestiero perch venuto di fuo-

il

toro,

Gelanore fu ricon loro; mentre

imperatore.

perch

visse

ri.

Uccelli Narraisi che Alessandro

do

edificare

architetti

la

citt

di

Alessandria

non trovando gesso ne

della

rono

spargendola per
citt.
ivi

segnare

Ora avvenne che

da ogni parte per

e da questo fatto

dro che la

citt

e madre di tutte

gli

Grande

gli

cibarsi

ricorsero

uccelli

di

indovini predissero

genti,

e che della

suo terreno dovevano usufruirne

gli

alla

delle
si

fa-

mura

raduna-

quella farina;

doveva prosperare ed
le

biuica in nes-

confini

volen-

Egitto,

in

terra

sun luogo per tracciare la picmta,


rina,

il

ad Alessanessere

nutrice

fertilit

forestieri.

del

414 --

Forma. Vedi Materia


Formica.

e forma.

Vedi Abbondanza
concordia

Effetti della

Frequenza
Lavoro Morte

instancabile

zione

mento

della

Devastazione

discordia

degli uditori

Piet

Fatica

Investiga-

Provvedi-

Salvezza.

Fornace.

Dea

che presiedeva

ai

luoghi

dove

cuoceva

si

il

pane.

Fornello.

Vedi Clibano.

Forte.
Cammello, per
tare

la

sua forza di resistenza nel por-

sopportando

carico per pi giorni di seguito;

il

pazientemente

la

fame

e la sete.

Fortezza.

La

fortezza,

dinali,

considerata

come una

rappresentata

viene

sotto

delle virt car-

l'aspetto

armata di scudo della Fede, e tiene


la spada fiammeggiante.
Agata.

Fortezza d'animo..

Uomo

seduto su un cammello fermo,

Allusione a un

me ma
un

uomo d'animo

Cicerone:

A^ saldamente altrui forza,

Assidui a

Fortezza d'animo
Cinghiale
si

te

scoraggi

leone.
in

A^ teme incude strepito o ru-

un'opera d

candosi continuamente raggiunge

che

Incudine

che non

fortissimo,

lo

furore.

scc^o

battendo

notte,

medesima incudine; volendo alludere a

la

di dorma
una mano

affronta impavido qualsiasi colpo di sventura

distico greco dice:

more.

in

chi

affati-

prefsso.

indebolita.
Allegoria

di

persona

ardita

circostanze impreviste; p>erch di

che

cesi

malvolontieri

leone

il

affronta

cinghiale,

il

e che una volta volendo assalirne u.io, vedendolo arricciare le setole, se ne fugg.

Fortificato contro

pericoli.

una persona sicura dalle insidie, dai p>ericoli e da qualsiasi caso di sfortuna
perch si vuole che questo amimale, sentendo l'odore delle bestie che lo cercano, o il latrare di un cane,
si raccoglie in palla, rizzando le spine per sua dife
Allusione

Riccio.

sa,

rendendosi cosi riparato e sicuro contro qualun-

que pericolo.

FoKifcazione.
Corazza. Nel senso morale,
arti

vitali.

arma
a e

(corazza), che non

lo

la

quale difende

filosofo Antistene disse essere la

Il

si

toglie.

Perch

onevano
Jalla

)ienza

la

sede

corazza)
stessa.

enza petto.
cio in

la spa-

scudo possono sbalzare e perdersi;

rmi della sapienza sono ferme e sicure

della

anzi

Orazio

sapienza nel

talvolta
disse:

preso

Non

eri

ma

(difeso

per
gi

tu

la

resistere

sa-

corpo

Testuggine, per essere riparata dal

modo da

le

Gli antichi

petto

le

virt

gu-

a qualsiasi f>crcossa.

'ortuna.
Questa Dea, dispensatrice del bene e del male,
nne talora rappresentata con due facce, una bianla buona, l'altra nera, la cattiva fortuna. Nei
armi antichi si vede seduta quale donna onestaente vestita da mal-ona, mesta in viso e sconsoladavinti alla quale si trova una giovane bella.
ga d'aspetto e lieta, che le d la mano destra, la
ale raffigura la Fortuna presente; e di dietro si
e un'altra fanciulla, malinconica, ap>poggiata alU

matrona,

sedia della

--

416

rappresenta la Pa-ata

Fo

cieca e calva
anche rappresentata
tuna Essa venne
sopra un,
poggia
quali
uno dei
le aU ai piedi,
la
rappresentavano
Sciti
I

r\1\
su

aria.

in

l'altra

un Cd vali

frecce-

atto

in

di

col-

Sa

Fortuna non i
r;::ra/aTvero ip
si rapP.
Allora
Riana.
Livi oca
una donna m pd,

r'
^: Sa o"r
sitava

::"

Dea

la

Lfed

sotto l'aspetto di

.1

palla e la ruo..
beni materiali; la

^--

rXi
ael

d,nstab,Ut e (u.acit;
umane.
governo dell, vicende

comune

.ione

-"XTa

consiste

^-!,

^-^PP^f"S
la

"ent

suS

rr^^^:=;-^tvX-:q
r.r:=:e:r'a:rc:ir:n^^^^^^^^^
m una donn
la rappresent
Ina Alberto Durer
.-"-r;a.^c le ali, -pnrano

sinistra

briglia.

Un

=
rappresento
altro pittore

lasciando
data su una roccia,

Ta

una corona, uno

gendo

.H^;;:'
^'\
"f F"^
^
cadere d^Ua mano d

un vaso prezioso.

delle spine

con

scettro,

la

",",

'

dei pezz,

mano

sinistra.

doro, e por-

Ved. Cup,Jo

e fortuna

tuna

417

Incostanza della fortuna

Mala-For-

Sorte.

Fortuna e Amore.
Dkesi che in Egira esistesse una statua della
Fortuna con la cornucopia in mano, con accanto un

Amorino
che,

seduto;

alato,

non

la gentilezza, se

ch,

ma

donne
per

il

il

si

voleva mostrare

bellezza,

la

la

passione e

protetti dalla Fortuna; poi-

amore ha poche attratsi danno per pas-

solo

volubili,

che non

danaro e preziosi doni, simboleggjiI


Latini chiamavano fortima le

cornucopia.

nella

ti

si

senza ricchezze,

tive per le

sione,

con cui

amore, poco vde

in

ricchezze.

rtuna prospera.
Capricorno (vedi Anime
Gru lo.
Dio
si

dei morti).

protettore delle porte che, girzmdo sui cardini,

aprono e

serrano,

si

dette dai

Fona.
Personificata
di leone.

in

Elrcole.

Latini fores.

Uomo

Botticelli la rippresent

con la lesta
con una donna ro-

un trono. Rubens la figur in una


sul quale disegnato un leone. La si vede rappresentata da una figura vestita
di pelle di leone, sostenendo con una muio la base
di una colonna, tenendo nell'altra un ramo di quercia.
Animali: Rinoceronte.
Vegetali: Finocchio,
busta seduta

su

donna con uno scudo,

:he

Forza,

gladiatori

Quercia,

27

il

vincitori

albero

Diversi:

attrae

mescolavano

ai loro cibi per acquistare


erano coronati di questa pimta.

resistentissimo,

Barba, ornamento

ferro.

consacrato a Ercole.

virile. Calamita, che


Clava, principale attributo di Ercole

O. RoxcnBTTi.


Colonna, che

Forza

la

alzato,

derato come
altre dita,

quale,

il

Corna. Fionda, allu


stretta in pugno, col

sostiene.

sione a Davide. Pollice.


pollice

418

Mano
presso

era

Latini,

pi utile all'uomo, e pi

il

consi-

forte

delle

attribuendogli inoltre una specie di domi-

nazione nella mano.

Smeraldo, pietra dedicata

alla

Spalla, simbolo biblico di forza e vigore.

forza.

Forza d'animo.

Vedi Fortezza d'animo.

Forza del corpo e dell'animo.


Cinghiale e leone aggiogati insieme:
presenta la robustezza del corpo;

primo rap-

il

secondo, la virt

il

e forza d'animo.

Forza dell'eloquenza.
Gli antichi

la

rappresentavano con Mercurio bar-

ma

vecchio e di corpo macilente,

buto,

cio

eretto,

questa

in

della forza.

col

parte giovane:

sola

membro
emblema

Francesi invece ricorrevano a Ercole,

ritenuto pi gagliardo di Mercurio, raffigurandolo co-

me un
li

in

vecchio quasi decrepito, calvo, con pochi capel-

testa,

viso di colore scuro,

col

stra

la

faretra

d'oro e

con

le

clava

pendente

un arco nella
agli

omeri,

tirava

dietro

sembravano

per seguirlo

l'eloquenza

vecchia

essa

crespato e

portava

molte

attaccate
se

alla

Si

Fulmine;

pi

la

catene
lingua,

molte p>ersone,

volontieri.

perch

vecchi che nei giovani.

sinistra;

e aveva

d'argento sottilissime,
quali

tutto

dandogli nella de-

rugoso, vestito di pelle di leone;

che

raffigurava
perfetta

nei

allusione alla for-

za dell'eloquenza che percuote l'animo degli uditori.

Nella Bibbia

si

mit della terra,

legge:

Manda

converte

in

fuori nubi dall' eslre-

pioggia

lampi.

Dove

per
la

419

le nubi s'intendono gli uomini santi, per i lampi


forza di persuadere, e per la pioggia, l'eloquenza.

Forza

stabilit.

su

Elefante,

seduto un uomo.

cui

Forza vinta dalla sapienza.


Leone prostrato con le gambe davanti
te

di
la

sul

capo un caduceo

a terra, avenprincipale

attributo

dritto;

Mercurio. Dio dell'eloquenza il leone simboleggia


forza. In una medaglia d'Antioco, si vede un leo;

ne chinato a terra, e una civetta che

Dea

Minerva,

la quale simboleggia

Alcuni vogliono invece che ci


crepuscolo

vespertino,

cui

in

il

sia

gli

vola sopra,

della

sapienza.
del

un'allegoria

leone simboleggia

il

sole e la civetta la notte.

Forziere,
Cassa di legno o

di ferro per

chiudere denaro. Ve-

di Avarizia.

Fosforo.
Figlio di
di

ce

Eos (Aurora)

e d'Astreo o. secondo altri,

Cefalo; dicesi che Venere

guardiano del

suo

giovane e lo

lo rap

tempio.

Al

pari

rappresentavasi questa stella del mattino


bel

giovane, con una

fiaccola in marno.

in

fe-

Espero,

di

figura

di

Fosforo era

chiamato Lucifero dai Latini.

Fossa. Vedi
{San)

Faticoso

Giovanni

Evangelista

Massonera.

Fotochi.
Divinit straniere introdotte nel Giappone.
di

questo

ferma.

nome separ

L'idolo

ne furono

era

tentati,

lo

l'isola

di

Fungo

d'oro massiccio;

Un

dalla

alcuni

Dio
terra

ladroni

rapirono e portandolo in luogo

cos nascosto,

che non

sdegnato,

tochi,

mani

indi

galleggiare

fece

lo

ebbe cura

umano concorso
Animali:

selvatico

che univa
il

onde

l'isola al

suo

in-

conti-

idolo

dalle

quantunque massiccio, egli


acque e approdare senza

sulle

all'isola di

Ragno,

Mettogawma.

allusione alla fragilit della sua

Canna, simbolo

Vegetali:

allusione al suo

dalle

umana.

Fragilit
tela.

facendo

di togliere

quei profani,

di

Fo-

potuto pi trovarlo.

si

vendic

si

ghiottire la lingua di terra

nente,

420

to fra le spine,

'^fiore

che presto

biblico.

Carciofo

color porpora, sboccia-

imbianca, ed portato

si

dal minimo soffio di vento; similmente allo sva-

via
nire

delle

umane

speranze,

per ogni minima causa,

gli

alla

facilit

con

cui,

uomini spesso perdono

la

Rosa. Fiore grazioso, odoroso; ma di breve durata; paragonabile al bene fugace della nostra vita:

vita.

'

L'et d'un giorno solo della rosa:

prima

La

belt sua

Diversi:

naia,
si

che vecchiezza opprime

vaga

e graziosa.

Bolla di sapone, o d'acqua, simbolo eviden-

te della fragilit

umana.

Fragola.
Questa pianta ebbe il nome dalla particolare fragranza dei suoi frutti. I medici antichi attribuivano
molte virt alle diversi parti della fragola. Vedi Delizia
Primavera.

Framea.
Specie di dardo o spiede, usato dagli antichi come

arma. Vedi Morte.

Frammassonera.

Vedi Massoneria.

421

Francesco d'Assisi (Sani').


Fondatore dei frati minori. Fu battezzato col nome
di Giovanni, ma fu poi soprannominato Francesco,
forse perch

impar con

facilit

lingua francese.

la

Animali:
tutti

Agnello (simbolo del Redentore), e che


giorni andava a messa e s'inginocchiava alla

Un

elevazione dell'ostia. Asino. Bue.


tale

mali
la
fico
to,

Na-

giorno di

santo fece assistere alla messa questi due ani-

il

memoria della

in

che

leggenda

Narra

nascita di Ges. Cicala.

cantando

quest'animaletto,

su

un

contiguo alla celletta di Francesco, col suo caneccitava, oltre

lo

che un giorno

le

consueto,

il

me. Tosto obbed, e

alle

divine lodi.

Sorella cicala, vieni

disse:

f]ui

E
da

vol in marno. Lepre, che. pre-

gli

sa nel laccio, fn regalata al Santo, e che, messala in


libert,

Pesci,

non volle fuggire,


ai quali

ma

salt

gli

in

braccio.

predicava. Raccontasi che una grossa

non simmerd'acqua intomo alla bar-

tinca, regalatagli viva, rimessa nell'acqua

geva,

ma

guizzava a

chetta in cui

si

fior

trovava

il

santo:

benedisse, e la tinca disparve.

egli la licenzi e la

Tortore,

con

le

quali

aveva divini colloqui. Uccelli, che chiamava fratelli.


Vegetali: Centaurea celeste, ricordando il suo a-

more per

natura.

la

Spine, sulle quali

si

Ciglio,

emblema

di

coricava per mortificare

verginit.
il

corpo

Diversi: Angeli, che


e per resistere alle tentazioni.
lo confortarono durante una malattia, cantando e suo-

nando. Centauro, simbolo del diavolo e la forza bruChiesa di Laterano che crolla-

tale, ch'egli

respinse.

va, e che

santo sostenne con

il

le

proprie spalle. Al-

lusione al sogno che ebbe lorquando

ad approvare

le

regole

dell'ordine

il

papa esitava

religioso

fondato


da

S.

422

Francesco. Croce. Dicesi che

con una croce impressa

santo nascesse

il

Dalmatica, per-

sulle spalle.

ch era diacono. Ges Cristo, che

gli apparve. Libro


Neve. Narra la leggenda che
il
santo, mentre pregava fervidamente, venne jissalito
dalla tentazione, e per liberarsi si denud, battendosi
con la disciplina, e dopo essersi avvoltolato nella

delle regole che fond.

neve,

fece sette figure di neve, e disse, indicandole


a una a una, questa mia moglie, questi sono i mjei

due figli, queste le mie due figlie, la sesta la mia


donna di servizio, la settima il servitore, poi torn
ad avvoltolarsi nella neve, e il diavolo tutto tremante
di freddo se ne fugg. Rogo, sul quale voleva salire
per provare la sua fede, e per convertire una mondana.
le

Rosario.

Serafino crocefisso,

che

gli

impresse

cinque piaghe della Passione di Cristo. Stalla, do-

ve nacque, perch sua madre volle ch'egli venisse al

mondo come
alla sua

figlio

il

morte.

di Dio.

Stimate.

che

Stella,

Teste

di

sal

al cielo

morto, davanti a

cui meditava.

Francesco Saverio (San).


Bordone, per essere

stato missionario.

ve spir. Crocefisso. Fuoco, che


allusione alla

emblema

gli

Capanna, do-

circonda

il

petco,

consolazione ricevuta dal Signore.

Ci'

Granchio di mare.
Durante una tempesta di mare, volendo il santo quietare le onde, vi immerse il crocefisso, che un'ondata
elio,

gli

strapp,

della sua purezza.

dopo ventiquattro

ore,

vide comparire

un granchio che, a fior d'acqua, gli riportava il crocefisso. Indiana, che Francesco liber di morte Imminente, per non potersi sgravare, e che battezz. Infermo. Raccontasi che, in viaggio per la Terra Santa

423
giunto a Venezia

ritir

nell'ospedale degli incura-

dove Irovavasi un infermo con una piaga talmen-

bili,

te

si

orrenda e puzzolente, che quasi nessuno ardiva av-

Francesco stesso prov molta ripugnanza

vicinarglisi.

nell'assisterlo,

abbracci

ma

vergognandosi della sua debolezza,

infermo, e pose la bocca sulla ferita puz-

zolente fino a succhiarne

il

marciume Nave. Durante

una tempesta, che dur tre giorni, il Santo fu presente


contemporaneamente in due navi, distanti fra loro e,
facendo da pilota, le condusse salve In porto. Pellegrina

da missionario.

Francia.
Ciglio, che nei secoli passati era

emblema

de! regno

di Francia.

Fratelli

Campali. Vedi Arval

Fratelli.

Vedi Dittamo.

Frassinella.

Frassino.
Il

frassino

comune

l'antico continente;
beri,

ma

ai

uno dei pi gramdi alberi delnon teme la vicinanza Si altri al-

quali esso riesce nocivo appropriandosi

il

ampiamente distende, in modo che venne paragonato a un lirauino,


quale si compiace nel veder tutti soffrire e perire
il
loro alimento con le sue radici, che

intorno a

lui,

Grandezza

purch nulla

gli

Odino

manchi. Vedi Asgard


Tiranna.

Freccia.

Arma

antica

che

si

lanciava con

l'arco.

popolazioni dell'Asia, usavano portare una

corona di frecce, quale jq^pvmto


dei

In

busti

mano

antichi
di

di

si

alcune divinit

Apollo quale Dio

Alcune

sp>ecie

di

vede sulle teste


del paganesimo.

solare, le frecce e l'ar-

co rappresentano

il

424

vigore dei raggi solari vibranti sul-

Amore Amore
Apollo

Cuore

Edmondo

Filomena

Taddeo

Vedi America

la terra.

no

Cristoforo

di

divi'

Contrariet

se

(San)

e consiglio

stesso

Peste

{Santa)

Custode

Dispiacere

{Sant')

Sebastiano

{Santa)

Cristina

Piacere e Dispiacere

{San)

{San)

Ke/o-

cit.

Freddezza.
Agnocasto. Secondo Plinio, le sacerdotesse di Ceformavano i loro giacigli di questa pianta allo
scopo di conservare la castit. I monaci di un certo
ordine portavano un coltello, il cui mzmico fatto di
rere

legno d'agnoceisto doveva rendere loro


sibile.

Doronico.

Nufar.

il
cuore insenPianta ritenuta come cal-

mante dell'ardore del sangue. Una Ninfa, che amava


appassionatamente Ercole, morta dal dolore per essere egli

stato

insensibile

l'eroe trasformata in

alle

sue attrattive,

fu dal-

Nufar.

Freno.
Ordigno che si mette in bocca ai
Vedi Nemesi
Temperanza.

darli.

Freno.
Ritegno.

Freno
Freno

ni,

Topazio.

alla lascivia. Vedi Lascivia domata.


alla lussuria.

Fava
cio,

che

coperta d'un velo, secondo alcuni, nel senso


si debba evitare, con gli occhi e con le ma-

ogni occasione atta a eccitare la lussuria, per viGli antichi, per la forma, paragonavano

vere casti.
la

cavalli per gui-

fava

ai testicoH.

423

Frequenza degli

uditori.

Formica. Secondo

dei sogni, se

gli interpreti

pro-

cam-

di letteratura avessero sognato di sentirsi

fessori

minare delle formiche sulle orecchie, era segno che


molti uditori avrebbero assistito alle loro lezioni.

Frey.
Fratello

bondanza,
tutti

alla chiarezza del jole e a

della terra.

frutti

Presiedeva alle nozze, all'ab-

Freya.

di

alla ricchezza,

Freya.
Njord

Figlia di
dinavi.

Andava

su

Dea

una collama

sedeva
glieva

se

in

dell'amore

tutte

violento

da due

tirato

la

loro figlia

Freya era il simbolo


come Frigga lo era

bellezze.

le

Scane pos-

come il cinto di
Hnoss racco-

meravigliosa,

Venere. Spos Oder, e

gli

oalt'i,

dell'amore presso

un carro

agitato,

dell'amore calmo e coniugale.

Frigga.
Sposa di Odino,

la

quale,

nella mitologia Scandi-

nava, corrispondeva all'Era dei Greci e alla Giuno-

ne dei Romami.

amore materno

Il

p>er

suo amore per lo sposo e

uno

dei suoi

figli,

suo

il

Balder. e

suol

dopo morte, ne

tentativi

per

fanno

simbolo della sposa e della madre di fami-

glia.

il

farlo

ritornare in

Rappresentava anche

la

vita

terra

abitata

colti-

vata.

Frisso.
Pioggja

Nefele

che

scroscia.

Avendo Atamante
sare

Figlio

(nuvola); fratello di Elle

donna

terrena.

di

Atcmante

di

(Helle, viva luce).

lasciata la moglie celeste per spo-

Ino

figlia

di

Cadmo,

Nefele, of-

- 426
fesa,

per castigo

ra di

Alamante,

mand

un'ostinata siccit sulla ter-

Ino volendo approfittare di questa

mezzo

occasione per togliere di


to,

cercava

indurre

del primo let-

figli

sposo di immolare

lo

Frisso

Elle a Giove per ottenere la cessazione della


Allora,

momento

al

circondando

montone dal

sacrificio Nefele intervenne


una nube, dalla quale usc un

del

di

figli

vello d'oro,

che

sportandoli verso Colchide.


le,

la

seppell

la

sua fuga.

ivi

sacrific

nome

mare, El-

il

cadde in mare.
denominato quel

flutti,

sua sorella,

di

continu

giunto felicemente in Colchide,

Frisso,

montone a Giove, protettore dei fugil


vello d'oro a un albero in una foconsacrata a Marte, facendolo custodire da

genti, e

resta

un

pissare

spiaggia,

sulla

luogo Ellesponto dal

port per aria, tra-

li

Nel

spaventata dal frastuono dei

Frisso

ed

siccit.

il

appese

drago,

terribile

venivano per

quale divorava

il

tutti

queUi che

toglierlo.

Friteilaria imperiale.
di

fiori

imperiale,

questa pianta, chiamata anche corona

formano

alla

sommit del fusto un elegante


un ciuffo di
Potenza.

verticello a guasi di corona, cui sovrasta

Vedi Maest

foglie.

Frivolezza.
ta

Banderola, che

si

spighe

si

le

cui

volta a

agitano

tutti

al

Pian-

venti. Briza.

minimo

soffio,

che

simboleggia la mobilit dei sentimenti dell'animo.

Frode.
Apelle la personific in una donna (vedi Calunnia);
mentre Dante la raffigura in un serp>ente con la testa

d'uomo

e la

coda che termina

sulta dai seguenti versi:

in

scorpione,

come

ri-

427

quella sozza imagine di froda

Sen venne, ed arriv la testa e il busto.


Ma iti su la rha non trasse la coda.

La

faccia sua era faccia

Tanto benigna avea

d'un serpente

d'uom

giusto.

di fuor la pelle,

tutto l'altro fusto.

Due
Lo

branche avea pilose in fin l'ascelle;


dorso e il petto ed ambedue le coste

Dipinte avea di nodi

Con

Non
Ne
Immagine
aspetto
desti,

si

ma

pi

color,

di rotelle.
e sovrapposte

sommesse

fur mai in drappo Tartari ne Turchi.


fur tai tele per Aragne imposte.

degli ingannatori e fraudolenti, che nello


mostrano benigni, di modi piacevoli e mole

cui

mortifero veleno.

azioni finiscono per rivelarsi piene di

Corvo

vicino a

un vaso. Dicesi che

l'acqua

in

con una pietra nel becco,


in

recipienti di terra, in

Libia

si

forma

usa conservare
di anfora, che

corvi, assevengono esposti scoperti sui tetti, e che


non trovando acqua altrove, volano a questi vasi
e bevano introducendo la testa nell'apertura; ma
quando si accorgono che l'acqua si abbassa, vanno in
i

tati,

cerca di certe pietruzze che lasciano cadere nel vaso,

per far risalire l'acqua alla portata del becco.

Rame.

Frombola. Vedi Fronda.


Frugalit.
Cicoria. Vegetale

poco nutriente

buono per con-

valescenti.

Frumento.
Alcuni vogliono che questa piante sia originaria delGiordano, perch la Vergine dei zodiaci

la valle del

428

copiata in seguito dai Greci e dai Romani,

egiziani,

mano un mazzo di spighe di frumento. Vedi


Abbondanza
Ricchezza
Spiga.
tiene in

Frutta. Vedi Corona

di fiori e frutta

Custo.

Frutto della continenza.


Mandorlo, simbolo

casta continenza, perch la

di

scorza della mandorla oltre a essere amarissima, coperta

di

dall'altro

un guscio duro; spogliata per dall'una


si trova un frutto saporito. La scorza e

e
il

guscio figurano l'astinenza d'ogni piacere, che in prin-

ma da

cipio pare amara,

essa poi

si

coglie

un

frutto

dolce e piacevole.

Frutto delle altrui fatiche.


Fuco, simbolo

di chi ricava utilit e

lavoro altrui; perch

dunate con

la

il

godimento del

fuco vive delle provviste ra-

fatica delle api.

Frutto delle opere malvage.


Stoppia

(vedi Raccolto).

Fuco.
Maschio

delle api.

Fuga.
Cane con
to:

Vedi Frutto

delle altrui fatiche

Parassita.

la

coda

fra

mettere la coda tra

d'animo e mancanza

le

Cervo, che corre;


fugge ad ogni mipericolo. Dorso. Leggesi nella Bibdi

coraggio.

questo animale timido, per

nima minaccia

di

gambe. E' noto il det


gambe, allusivo alla vilt

le

bia che vicino all'idolo di

istinto,

Dagone

fu collocata l'ar-

ca del Signore, la quale, di notte, spezz


cui,

al

indizio

mattino, se ne trov soltanto

che

alla

venuta del

vero

il

Dio,

l'idolo, di

dorso, ci fu
l'idolo

falso

sarebbe scacciato e messo

mostra

429
in

fuga; perch chi fugge

le spalle.

Fuga

dai pericoli.
Dicesi che

Delfino.

questi

quasi

sull'onda,
rarsi presto

in

quando

auiimali,

vedono una tempesta, corrono verso


volessero invitare

naviganti

porto, e non affidare

pre-

porto, saltando

il

riti-

loro navi alle

le

onde.

Fuga popolare.
Sciame, con sotto
polo,

da nessun

il

altra

fumo. Le

api,

simbolo di po-

cosa maggiormente sono spa-

Di questa

ventate e messe in fuga che affumicandole.


similitudine

se

ne serv Apollonio, nel descrivere la

fuga dei Brebici quando videro ucciso

Amico

loro re.

Fugacit dei beni.


Pesca su un

vassoio.

Simbolo del

dell'et

fiore

d'ogni bene che tosto passa, e della stessa instabilit

umana; perch nessun

della vita

altro

frutto

va a male cos presto come

sia colto

la

quando

p>esca.

Fulmine.
Secondo

gli

antichi, quuido

il

fulmine, partito dal-

non avendo fatto che sfiorare qualcuno,


ritornava dalla medesima parte, era segno di una
felicit perfetta. Tiberio portava una corona di lauro
e

l'oriente

per
tre

ripararsi
sf>ecie

di

dal

fulmine.

fulmini:

Gli

bianco,

antichi
rosso,

distinguevano

nero;

era chiaro, penetrante e faceva dei miracoli:


il

il

primo
beveva

vino passando per una botte, senza lasciar alcuna

traccia

nella

botte;

metallo che trovava

uccideva

le

fondeva l'argento e
nelle

casse

ogni

altro

senza darmeggiarle :

persone senza lasciar alcun segno negli

abiti,

racconta che a una donna stato fulminato

si

feto che

il

430

aveva

senza far nulla a essa; ecc.

in seno,

questa specie

fulmine veniva da Minerva, ed

di

era bianco perch ritenuto

pi purgato. L'altro ab-

il

bruciava ci che incontrava, perci era rosso, ed era

mandato da Giove.

ma

bruciava,

terzo, che era

Il

umido, non ab-

tingeva solamente, lo dissero nero, e fu

dato a Vulcano, che presiedeva

emblema

al

fuoco fumoso dei

Vedi Asterie
Barbara (Santa)
Caterina d'Alessandria (Santa)
Clemenza
Fama
Forza delV eloquenza
Giove
Velocit.

mortali. Selce,

del fulmine.

Fumaria.
Pianta dai

fiori

senza odore, di sapore amarissimo,

perci stata chiamata

di

fiele

Vedi Medi-

terra.

cina.

Fumo. Vedi Buona

dal dubbio

volont ostacolata

Ignoranza.

Fune. Vedi Corda.


Funesto.
Fava, che presso

Romani,

ritenuta

cosa funesta,

era usata nei sacrifizi che facevano ai morti, a cui la

fava era consacrata. Ancora oggid nel d dei morti


usasi

mangiare fave.

Fungo. Vedi Cosa

chezza

fatta

all'improvviso

Scioc-

Sospetto.

Fuoco.
Tutte

le

nazioni

adorarono

nobile degli elementi, e

Presso
e

lo

Romani

il

come

il

fuoco,

come

il

pi

viva immagine del sole

fuoco era una divinit familiare;

rappresentavano sotto

la

figura

di

Vulcano

in

mezzo
il

ai Ciclopi.

quale arde

il

Una
fuoco,

431

Vestale presso un altare sopra


opjpure una donna che tiene

un vaso pieno di fuoco e ai suoi piedi una salamandra.


sono pure simboli con quali gli antichi esprimevano il
fuoco. Numa istitu in Roma il culto del fuoco cterno,

quale circola

il

che era affidato

alle

le parti

tutte

in

Vestali;

dell'universo,

e volle che

tempio

il

fuoco avesse forma rotonda, affinch


pirappresentasse l'universo, il cui centro, secondo
tagorici, occupato dal fuoco. Vedi Acqua e fuoco
del

depositario

Anlonio

Fama
Guerra

Morte
Marte
mor Rovina

Amore
Allegrezza
Antonio da Padova {SanC)
Francesco Saverio
oscurata

{Sant')

Calamit

(San)

Inverno
te

naturale e

(pianeta)

Spirito

violenta

Santo

Vita di-

vina.

Fuoco

acqua. Vedi Acqua

animale famoso per

sue astuzie prover-

fuoco.

Furberia.
Volpe,

le

biali.

Furie.
Divinit infernali, ministre della vendetta del Cielo contro

malvagi, e incaricate dell'esecuzione delle

sentenze emanate contro

di

dai

essi

giudici

dell'In-

Secondo Esiodo erano nate dal sangue che cadde sulla terra dalle ferite di Urano, lorquando questi
ferno.

fu mutilato
delitto

dal

figlio

generato

nella

Crono,

modo

in

pi antica

supponeva generato subito dopo

che

famiglia

lo spirito

detta e della punizione. Altri le ritenevano

Notte, o delle Tenebre.


1

to,

Tisifone,

Megera,

il

si

della venfiglie

poeti ne finsero tre:

le quali

primo

divina

della

Alef-

venissero a turbare le

432

menti umane; perch tre sono

no

gli

uomini

le passioni

che induco-

a far del male, senza riguardo alla

propria fama, alla famiglia, n alla propria vita.

che cerca la vendetta;

ricchezza, e la Libidine che

Le Furie erano

nesti piaceri.

se,

coi piedi di

in

come mo-

rappresentate

rame; munite

la

preda a diso-

minaccioso, con grandi

dallo sguardo

stri,

si

Vira

che brama

Cupidgia,

la

ali

di

di staffile,

diste-

torce,

avevano dei serpenti arrotolati intorno alle mani ed


ai piedi. Alcuni danno loro ali di pipistrello, e le
mettono

mano una

in

scitati nel

degH ardori suDante le

lorda, simbolo

petto dalle tre passioni suddette.

presenta coi seguenti versi:

Dove
Tre

in

un punto furon
di

infernal

furie

dritte

sangue

ratto

tinte:

Che membra femminine aveano ed

atto,

con idre verdissime eran cinte;

Serpentelli e ceraste avean per crine.

Onde

le

fiere

tempie erano avvinte.

Stazio descrive Tisifone d'asjjetto spaventoso, con


capigliatura

di serpenti,

vestita

da

tergo e allacciato al petto

la

d'un abito scucito a

fibbie di serpenti, met-

tendole nella destra una sferza d'idra e nella sinistra


il

fuoco.

Ovidio

la

dipinge turbata

pelli

bianchi

mescolati a

sulla

faccia,

coperta

serpenti,

volto,

in

che

d'un vestito tutto

le

col ca-

scendono

cosparso

sangue, con una cintura di serpenti attorcigliati

me, e una fiaccola

in

mano

tinta

pure

cendola accompagnare dal Timore e


di

Lissa.

lo

di

di

insie-

sangue;

fa-

Spavento. Ve-

4i)

Furie

Oreste.

di

Dito. Si vuole che

in

un cerio luogo della

Sicilia

anticamente esistesse un dito di pietra pMJsto sopra un


sepolcro e che tale segno avesse rapporto con Oreste,
quale,

il

dalle

p>erseguitato

impazzito,

Furie,

si

sa-

rebbe staccato un dito coi denti.

Furore.
Deit

allegorica.

Rappresentasi

uomo

terribile nel viso, quasi

dato,

in

atto di

sotto

l'aspetlc

di

sanguinoso, talvolta ben-

fremere, e seduto sopra corazze,

el-

mani legate dietro la


schiena con catene; oppure con le catene spezzate, e in atto di stracciarsi i cap>elli.
Animali: Coccodrillo, che si percuote da s stesso; perch, secondo ali Egiziani, quando gli sfugge la preda,

mi,

con

scudi e altre armi,

le

furiosamente contro se stesso.

inveisce

Vegetali:

Maudragora. La radice di questa pianta, la cui forma pu essere paragonata al corp>o umano, emette,
secondo
la

leggenda,

la

porre

una

Vite,

che

delle

grida orribili strappando-

Gli stregoni se ne servivano per com-

dal suolo.

bevanda provocante un

delirio

furioso.

Egiziani volevano nata dal Sangue dei

gli

e considerata anche quale simbolo del

Gigamti,

lore provocato dall'ubriachezza.


allusione

alla

Diversi:

fu-

Vento,

sua impetuosit.

Furore bestiale.
Leone, che sbrana

suoi

leoncini;

allusione

a un

furore violentissimo e sfrenatamente sfogato sugli


tri.

Di

tale

furore dice la

al-

favola essere stato preso

Ercole, e diventasse talmente smamioso, che non solo


[uccidesse

figli

di

un suo

anche talmente contro


I

7R

RoMrHRTTr

ospite,

propri

figli

ma
da

incrudelisse

ucciderli; ci

che non
i

434

differisce dall'allegoria del

leone che sbrana

propri leoncini.

Furore implacabile.
Vipera piegata

in

molti

con fuori

giri,

la

lingua,

simbolo biblico. Si vuole che nessun furo-

tripartita;

la quale,

re possa paragonarsi a quello della vipera,

appena toccata, s'infuria a tal segno che mai si


zia, finch non abbia avvelenato col morso chi
vesse disturbata, oppure non muoia di rabbia.

sal'a-

Furto.

Mano

sinistra,

che fu ritenuta inclinata

furto.

al

Secondo Plauto, Sofondidisca, mediatrice d'amori illeciti, chiesta la mano del fanciullo Pechinio, ed egli
avendole steso la destra, ebbe a dire: dov' quell'altra tua sinistra rubatrice? Al medesimo significato allude Catullo dicendo che Marrucino non adoperava

mano

rettamente la
do, toglieva

ma

sinistra,

scherzando e bevennon ne aveva cura.

fazzoletti a chi

Fusano. Vedi Evonimo.


Fuso. Vedi Donna laboriosa

Fato

Nozze

Parche.

G.
Gabriele.

Uno

dei

primi

angeli

significa fortezza di
tro.

Filatterio,

su

Dio.

cui sono

della salutazione angelica.


za, fKrtato in

del

mano

paradiso,

Croce

tracciate

Ciglio,

le

suo

nome

come

scet-

prime parole

emblema di purez-j
Maria Vergine^

nell'annunciare a

l'incarnazione del figlio di Dio.

il

astile,

435

Gaggia. Vedi Acacia.


Galanteria.
Mazzetto di fiori.
Galanti.
Serva d'Alcmena. Quando Alcmena stava
vecchia,

si

mise a sedere alla di

ginocchia

le

Giunone,

Ercole,

luce

alla

tere

per

imp>edire

Giunone mortalmente

il

met-

p>er

l'aspetto

sotto

di

porta stringendosi

lei

parto

odiata, perch

d'Alcmena, da
amala da Giove.

padrona non f>oteva sgraGiunone teneva le ginocchia a quel

Galauiti accorgendosi che la


fintanto che

varsi

modo, and a
messo

al

Giunone Lucina,
desimo

si

bel

Alcmena aveva

la finta

alz piena di rabbia, e nel me-

Giunone poi

sgrav.

si

l'astuzia

di

Galanti,

la

trasform

viva,

finalmente

bambino. Ci udendo

Alcmena

istante

vendo saputo
per mangiarla

che

dirle

mondo un

le
in

gett

si

a-

sopra

donnola.

Galante niveo.
Pianta chiamata volgarmente bucaneve, che sboccia

suo fiorellino nel mese di febbraio, quando spes-

il

so la neve copre

Nuova

il

terreno.

Vedi Felice presagio

speranza.

(alatea.

Una
ma

delle Nereidi,

prefer

amata da Polifemo e da Aci,

questo giovane avvenente pastore

de-

al

forme ciclope.
jl

za,

Sdegnato Polifemo di tale preferenschiacci Aci con una rupe. Sent tanto dolore

Gal atea per

la

alle

viene

dal greco

era

la

sua morte, che

Nereidi sue sorelle.

unirsi

gala,

Ninfa dotata

latte;

di

si

Il

gett in

nome

di

mare per
Galatea

poich secondo alcuni,

mirabile

bianchezza.

Altri

invece asseriscono che cos fosse chiamata perch cai-

436

mava

mare medesimo,

il

cheggiare

le

spuma

la

del quale fa bian-

onde. Galatea viene rappresentata sopra

da due delfini, in forma di conchiglia,


da alcune figlie dei Tritoni, che circondano la leggiadra Ninfa, la quale alzando le
candide braccia stende al dolce soffio di zefiro un purpureo panno, facendo a se ombra. Ha le chiome bagnate, che in parte scendono vagamente sul volto, e
un carro

tirato

guidati talvolta

in

parte sopra

bianche spalle.

le

Galega.
Pianta
tente

che

rimedio

medici

vantarono

antichi

qual

po-

Vedi Ragione.

antispasmodico.

Galla.
Escrescenza prodotta

vegetali dalle punture di

sui

Vedi Leggerezza.
Gallina. Vedi Dissipatore di ricchezze

vari

insetti

impudica

Fecondit

Gallina faraona.

Sanit

Donna

Sicurezza.

Vedi Meleagridi.

Gallo.
Caldo, animoso e
to

considerato

la

gallina

della

riprodotto

sulle

nazioni.

Quelli di

vigile

materna.

greche

Carro

Rodi

sulle

e di

Delo erano celebri per


Vedi Alettrione

combattere.

Esculapio

Profeti

religioso

Espiazione

Mercurio

Lussuria

Notte

Salute

Vigilanza

Conservazione del-

galli

tirato

vigne

nerva

era

gallo

romane

figurava negli spettacoli pubblici di quelle

loro valentia nel

Lotta

Il

sta-

come

coraggio,

da
Apollo

Empiet

Medicina

Morte

more
le

sempre

gallo

il

sollecitudine

medaglie

gemme,
la

vigilante,

l'emblema del

Persia

Mi-

Pietro (San)

Soldati persiani
Vittoria.

Ti->

Gambero. Vedi

437

Aspellaliva delusa

Cancro

con coda di gambero.

Elefante

Ganesa o Ganeca.
Dea
tata

sapienza presso

della

una

figura

fornita

di

in

gnolo,

quattro

rappresen-

Indiani,

gli

braccia,

color

di

tozza,

piccola,

giallo-

del

luogo

in

una proboscide d'clcfarte. La sua ordinaria cavalcatura era un topo, emblema della previdenza. Questo topo era prima un Gigante, cui gli Dei avevano
concesso l'immortalit; ma egli abusando del suo p
volto

port la desolazione fra

fere,

rarono
dei

denti

suoi

che

Gigante,
atterr.

dente

il

Gigante

Il

gli

l'aria

nei

penne

per

D^or
in

in

boschetti

dar

di

fresco

suoi

cari

Parvadi, mentre Nureda suona la

gnamento

dei

cori

in

il

lo

topo grosso
gli

abbai>don
ufficio

f>er

Cailassa con
ai

stomaco e

salt

avanti tu sarai la mia

poi non

Oggid Ganesa ha

vincitore.

nello

uno

contro

Ganesa, che

assal

d'allora

entr

tramut subito

si

sulla schiena dicendo:

cavalcatura,

strapf>

si

lanci con tanta forza

lo

come una montagna

i!

uomini, che implo-

gli

soccorso di Ganesa; costei

il

di

mai

agitare

un ventaglio
genitori

lira,

Siva

di

con accompa-

celesti.

Ganga.

Una
cui

gli

delle tre

Dee

delle

Indiani rivolgevano

acque
i

(del fiume

loro omaggi.

Gang?)

EUsa usc

armata del cervello di Giove degli Indiani i quali racdi lei una favola che molto assomiglia a
quella di Alfeo e di Aretusa.
contano

Ganimede.
Figlio

di

Troo,

re

di Troia,

era talmente bello,

che Giove volle farlo suo coppiere. Perci, mentre

il


giovinetto stava

Giove, presa

la

438

un giorno cacciando
forma di un'aquila,

e lo pose nel zodiaco sotto

Cielo,

sul

monte Ida.

lo

trasport in

il

nome

di

Ac-

quario.

Garofano. Vedi Ardore


Garrulit.
Rondine.

Un

Se

dire, e

molte cose presto

Di

chi parla mostrasse la

La

rondine pi di noi savia sarebbe.

Vedi Vana
Gatta.

Dignit.

poeta dice:

molto

il

Desiderio

prudenza

garrulit.

Vedi Laschia

delle donne.

Gatto.
Raccontasi

un giorno

sembrava meditarvi

veste,
il

che

il

gatto

Maometto

di

era accucoiato sulla manica penzolante della sua

si

profeta,

osando

sollecitato

profondamente, che

distoglierlo dalla sua estasi, tagli la

del suo vestito.

rinveniva
vista

cos

a recarsi alla preghiera, e non

suo ritorno trov

il

gatto

suo assopimento estatico,

dal

della

Al

manica

si

che,

quale
alla

accorgendosi della tene

tagliata,

rezza del suo padrone,

manica
il

alz per

fargli

riverenza,

coda ritta, e pieg la schiena in arco per testimoniargli maggior rispetto. Maometto, che capiva becon

la

nissimo

ci

che tutto questo significava, assicur

al

Poi passandogli tre volte la mano sulla schiena, gli comunic per
contatto la virt di non mai cadere che sulle quatCarro tiralo
Augusta
tro zampe. Vedi Alpini

prediletto gatto

(/a

gatti

un posto

nel paradiso.

Dissimulazione

</ei

vizi

Domandare;

,'

439

aiuto

Indipendenza

Libert

Luna

Svezia.

Gazza.
Uccello notissimo, chiamato zmche pica.
nare

come

trombettieri,

ma appena

giorni,

Gazzarra

le

pi

mo-

Pierie.

ha molta

affinit

Vedi Adulazione

Licenza

suo-

p>er

che fu rinvenuta imit tutte

dulazioni delle trombe.

muta

rest

stordita,

Plutarco

Roma

narra di una gazza, la quale sentendo in

Loquacit

Bacco

Oea.

Nome

che

Greci davano alla Terra.

Gazzarra.
Cazza.

Gefjon.
Divinit scandinava la cui storia

con quella di Frigga sopra tutto per la benefica influena che le si attribuiva sulla cultura de! suolo.
speciale

Protettrice

delle

vergini,

visto tratto di

terreno che

consegnato per coltivare, e


questa rapina ebbe origine
zia,

e l'isola di Seeland in

Gelosia.
Eliotropo

Menta

Una
via

offriva

vecchia leg

un giorno un
aveva

re di Suithiod le

il

lo
il

quali

alle

dopo m(Me la sua celeste dimora.


genda racconta che Gefjon port

precipit in mare.

Da

lago di Maelar in Sve-

Danimarca.

(vedi

Minta).

Gelso.
Il

gelso non

primi

tepori

andando
ture

si

affretta

dell'aria,

cos soggetti

gli

effetti

a germogliare e

come fanno
agli sbalzi

molti

fiorire

altri

ai

alberi

repenti di tempera-

dannosi della brina.

Ma

germoglia


quando
la

il

freddo del tutto scomparso e

mite temperatura primaverile normale.

che

cuni vogliono
in

440

una

il

sola notte, e

gelso

germoglia e mette

frutto

il

soffrire

il

Gelsomrno.

venuta

alfiori

sviluppa prestamente

si

danno che potrebbe


venire del caldo. Vedi Prudenza.

per evitare

sia

Inoltre

dal soprav-

Vedi Amabilit.

Gemelli.
Costellazione e segno del zodiaco. Gli Egiziani li
facevano corrispondere a due divinit inseparabili. Oro
e Arpocrate; i Greci e i Latini le chiamavano Castore
e Polluce,
si

altri

diverse altre denominazioni.

abbia voluto porre

Vedi Castore

in

e Polluce

cielo

il

simbolo

Pare che

deW amicizia.

Zodiaco.

Gemito.
Pioppo tremulo.

Gemme.
lavorate

Pietre preziose

per

servire

d'ornamento.

Vedi Venust.

Generazione.
Animali:

Scarafaggio, che

nascere dall'acqua,
to quanto esiste

padre

di tutte le

Egiziani credevano

gli

considerata quale origine di

tut-

mondo. Omero chiama l'oceano


Vegetali Foglie di fico, emcose.
al

blema della generazione pronta e abbondante. Gli amtichi paragonavano la linfa delle foglie di fico e la
loro grossezza all'abbondanza dell'umore genitale. Ver-

ga d'oro

Diversi:

Caduceo, simbolo degli Egi-

ziani.

Generosit.
Arancio coperto di

fiori,

frutti

e foglie. Leone,

ri-

come animale

tenuto

441

generoso.

Una

favola

di

La

Fonlaine accredita tale opinione.

Geni.
demoni buoni o

Spiriti,

secondo

cattivi, che,

l'opi-

nione degli antichi, presiedevano al destino di ciascun

uomo,
ogni
pizio
sul

perfino

ciascun essere.

di

uomo credeva
e

l'altro

che vegliavano

infausto,

mortale che

il

Presso

Cristiani

aver seguaci due geni, l'uno pro-

cielo loro confidava.

procurava ogni specie

di

felicit,

specialmente

buon genio

Il

s'incolpava

al-

male che succedeva. Tali geni venivano


rappresentati nudi o quasi con le ali d uccello: se

l'altro tutto

Junoni

come

femminile,

di sesso
strello

il

o di falena, e

Lari

fanciulle con le ali di pipi-

vestite

da capo a

piedi.

Vedi

Penali.

Genio.
Acanto.
to

Platano,

dello spirito,

Genio

albero

consacrato

con cui s'incoronava

al
il

godimengenio.

piacere.

Mirto, secondo
boscello fra

tutti

il

f>oeti,

quali ritengono quest'ar-

pi delicato e piacevole agli occhi,

tanto per essera sempre verde, quanto per la sua for-

ma leggiadra, possedendo inoltre un odore soave, in


modo d'essere meritatamente consacrato a Venere,
emblema

del piacere e la pi gentile delle Dee.

Gennaio.
Mese dedicato

a Giove. Gli antichi lo rappresentavano con persone sedute a banchetto, davanti a un


camino acceso. Vedi Zodiaco.

Genoveffa

(Santa).

Angelo. Durante un pellegrinaggio della santa

442

cero, che portail


Bastone da pastore, ricor-

Saint-Denis, un angelo le riaccese


va,

spentole dal

dando

diavolo.

essere stata pastorella.

Chiave, perch protet-

Gregge, che
trice di Parigi. Cieco, a cui rese la vista.
messale
custodiva. Libro delle preghiere. Medaglia,

Germano. Pam, che porta, rammenebbe del popolo durante una careche
tando le cure
Velo, per aver vostia. Rocca, perch soleva filare.
tata la sua verginit a Dio.
al

da

collo

S.

Gentilezza.

Dafne

laureola.

Gentili.
dato a quelli che nei primi tempi del Cri-

Nome

avevano religione diversa della giudaica.


chiamavano Goijm, che significa le
li

stianesimo

gli

Ebrei

die non hanno ricevuto ne la fede, ne la


sono per
legge del Signore. Negli scritti di S. Paolo
CaAsino.
Greci.
di
nome
il
sotto
lo pi compresi
ne; animali che simboleggiano gli eretici.
nazioni

Genziana
Pianta

gialla.
cui

fiori

mancano

di odore.
t

Vedi

Spregio.

Geometria.
e cdmDicesi che Cicerone in Sicilia dalia sfera
scoperto il seabbia
marmo
un
sopra
scolpiti
dro

polcro di Archimede.

Compasso. Regole. Solidi

geometrici.

Geranio.
Il nome
geranos,
a

forma

di

questo fiore deriva dalla parola greca


gru, a cagione dell'appendice

che significa
di

becco assai lungo,

Vedi Amore

coniueiale

di cui

munito

Tristezza,

il

frutto.

443

Geremia.

Uno
lura

grandi profeti degli Ebrei.

dei pi

di

Cin-

emblema d'immacolit. Cisterna, in


Pietre, perch lapidato. Vedi Profeti,

lino,

fu gettato.

cui

Gerione.
Secondo
dal

Regnava

gigamte

p>oeti,

ventre

in

su,

figlio

nella Betica, al

vogliono che abitasse

tri

di

mostruoso con

tre

Crisaore

Callirroe

di

corpi

mezzod della Spagna;


Eritrea

l'isola

situata

al-

all'

e poss^eva una grande mandria


da un cane con aue teste, e un
drago con sette teste. Gerione nutriva
suoi buoi con
carne umana. Ercole uccise il suo cane, il drago e lo

stremo Occidente;
custodita

buoi,

di

stesso Gerione.

sentavano forse

tre

coipi di questo gigante rdippre-

tre

piccoli eserciti

che egli oppose


venne ad assalirlo, oppure erano
suo

territorio,

che difendevano
Ercole

Provincie occu-

tre

pate dallo stesso Gerione; o infine

tre

quali viveva in stretta unione e armonia,

avessero un'inima sola,

ma

dei

il

quando

quali

fratelli,

coi

che pareva

non pot im-

pedire la rovina. Altri mitologi, allegorizzando, asseriscono

che Gerione significhi

abbatte e incenerisce.

il

fulmine che rompe

Vedi Spagna.

Germano (San).
Catene

sjjezzate,

per aver

Chiave, quale protettore della


dio,

che

il

Santo spense con

liberato
citt di
le

dei

prigionieri.

Parigi. Incen-

preghiere.

Germe.
Corpo organico
tiene

rudimenti

esistente nei semi fecondi,


di

una nuova

pianta.

che con-

Vedi

Ori-

444

derivata

dal

Geroglifici.

Parola
gluphein

che,

nella

pietra

inta-

lo pi scolpito nel

materia.

simile

in

(sacro)

propriamente un

un carattere sacro, per

glio sacro,

legno,

hiros

igreco

significa

(scolpire),

Ma

siccome

immagini d'anioggetti di natura e d'arte, e non pure

questo carattere scolpito riproduceva


mali o d'altri

linee geometriche,

come

la

maggior parte degli

alfa-

ne seguiva che la parola geroglifico da concreto


divenendo astratto, passava a significare qualunque
beti,

poi scolpito o

(sia

scritto

merciale non importa), che


tate dalla
to uso

dd

dipinto,

religioso

componga

si

com-

di figure imi-

natura o dall'arte. Gli Egiziani fecero molgeroglifici; adoperando segni figurativi o

come

rappresentativi,

figura del cavallo per

la

es.,

p.

due mammelle per indicare

animale,

indicare questo

questo membro, e cos di molti


cio quelli

che furono

tratti

altri;

segni simbolici,

a significare qualche idea

per una relazione metaforica dell'idea con la figura;

come per esempio l'anima umana espressa per mezzo


dell'uccello a testa umana che vola sopra la mummia, del braciere dal quale s'innalza il fumo verso
la divinit,

ecc.

IServaso (San).
Albero, posto fra
taso.

lui e

suo fratello gemello S. Pro-

Martello, del suo supplizio.

Ges Bambino.
Pomo, che

tiene

Antonio da

Giovanni Battista

Ges

mano. Vedi Alberto

in

Padova

{Sani')

{San)

Cristo.
Agnello, per

Animali:

la

sua

{SanC)

Cristoforo

Giuseppe

dolcezza.

{San)

{San).

Delfino.

445

che nei monumenti dei Cristiani

simbolo della mi

il

grazione delle anime, per la figura di Cristo. Fenica,

simbolo della Risurrezione. Pellicano, simbolo dell'amore ardente del Salvatore per gli uomini redenti col
sangue.

divin

era

Cristiani

Pesce,

sopra

quale,

il

Nei monumenti

dei primi secoli,

que,

nella

lettere

in

parola

quale costituita dalle

The Uios

Soler,

legno,

emblema

r I

Ges

Cristo,

la

di

Dio

figlio,

di Cristo crocifisso.

Vegetali: Ci-

specialmente bianco, che nella Bibbia talvolta

simbolo di Cristo. Vite, simboleggiando

il

vino del sa-

Allusicele anche alle parole del Salvatore:

crifizio.

sono

(pesce)

Serpente di rame posto su un

salvatore; o in figura.

glio,

pesce figura ovun-

il

della frase less Xrists

iniziali

cio

Redentore.

del

\ H

presso

tutto,

emblema

principale

il

la vite e voi

tralci.

Diversi

A.

P.

a,

io

w. Id-

dio, parlcuido di se stesso, dice ch'egli Yalfa e l'ome-

ga, cio
ci

principio e la fine,

il

due

queste

lettere

stianesimo. Bianco,

surrezione di

Cristo,

chiese

le

ai suoi

Per-

finito e l'infinito.

simbolo del

simbolo della verit.

comparve

Cristo stesso

il

diventarono

si

parano

Dopo
di

la

cri
ri

bianco

discepoli in veste can

.didissima, per dar loro segno della beatitudine celesta

\Cero acceso, simbolo della doppia natura di Cristo

La

cera,

raffigura

Corona

quella

umana,

fiamma quella

la

passione. Didue braccia simboleggiano le due nature del Redentore. Fiume, simbolo biblico, adoperato
pi frequente, per esempio, dove si legge: L'impero del
\fiume rallegra la citt di Dio, che, secondo i teologi.

[divina.
\cerion,

Luel

le

spine.

Croce,

della

cui

fiume

che da

di

lui

non

che

derivano.

Cristo,

Globo

jjer

crocifero,

dolcissimi

rivi

quale attribu-

to

mondo. Monogramma

del salvatore del

Nimbo

di Cristo

crocifero a lui speciale, e anche in

mandorla.

simbolo

Pietra,

biblico,

che

forma

alcuni

di

trag-

gono da Isaia, dove dice: Ecco ch'io metto nei fondamenti di Sion una pietra preziosa eletta, grandissima, e di grande onore. Sole, emblema frequente nelle

Uovo

Sacre Scritture.

di struzzo,

simbolo della

ri

Pasqua si usa ancora mangiar uova.


Francesco d'AsVedi Caterina da Siena {Santa)
Passione
Gregorio il Grande {San)
(San)
sisi
surrezione.

di

Cristo

Sacrifizio

del

Salvatore.

Ghianda.

Oscenit.
Vedi Antichit
Ghirlanda.
Corona intrecciata di fiori. Vedi Corona

Gli-

cera.

Giacinto.
Bel giovane di Sparta, assai amato da Apollo e
egli contraccambiato l'amore del
primo. Zefiro, indispettito della freddezza e indifferen-

da Zefro. Avendo

za mostratagli da Giacinto, decise di vendicarsi del


suo rivale. E perci, mentre Apollo giuocava al disco con Giacinto, Zefiro soffi sul disco lanciato do
Apollo, e lo fece cadere sul capo di Giacinto, che da
quel colpo mor. Apollo, dal sangue dell'amato gio-

vane fece nascere un fiore il quale ebbe nome giacinto


e ne pose il corpo fra le costellazioni.

Giacinto.
Si disputa

tra

genere di pianta

sui

botanici

appartenga

se

fiore in cui

quest.

poeti finsero trasfoi

giovane Giacinto ucciso da Zeli


il
Alcuni pensano essere il delphnium Ajacis, perche
suoi fiori, secondo Ovidio, si leggono le parol*

mato da Apollo
ro.

il


AI

AI,

che rammentano

moribondo
degli

che

giovinetto.

antichi sia

sia

giglio

il

447

grida del

launentevole

le

vogliono che

Altri

il

giacinto

comune; e altri pensano


martagone. Vedi Apollo.
il

gladiolo

Giacinto.

Nomi

una

di

pietra trasparente e di

un bel

rosse.

Vedi Condiscendenza.

Giacinto giunchiglia. Vedi Desiderio


Giaco.
Grande

saio

di

maglie

fitte

intenso.

d'acciaio

di

fil

di

o pi comunemente di ferro, fatto in mode


resisteva ai colpi di pugnale, difendendo cos

ottone,

che

chi l'indossava.

Vedi Prudenza.

Giacobbe.
Patriarca. Per aver osservato che nascendo teneva in

mano

calcagno di Elsa, suo fratello gemello, fu


il
chiamato Jacob, che vuol dire soppiantatore.
Angelo, contro il quale lott. Scala, che toccava il cielo,
e che gli apparve in sogno.

Giacomo

delle

Marche (San).

Bandiera, per aver predicato


ce,

con due

scriventi,

verse volte di avvelenarlo.

disturbava mentre leggeva


al

comando

Giacomo

del
il

guerra santa. Cali-

la

perch gM

eretici

Rana,
il

il

tentarono di-

cui gracchiare lo

breviario,

che tacque

Santo.

Maggiore (San).

Bandiera, per aver condotto

gli

Spagnoli alla

vit-

Bordone, ricordando il suo pellegrinaggio, di


jCampostelle. Cavallo bianco, su cui apf>arve alla
[toria.

dei soldati spagnoli. Coltello, perch fu sgozzaConchiglm, col nome del Santo, e che i pellegrini

[testa
Ito.

448

usavano attaccare

al loro mantello. Croce affilata


Mezzaluna, emblema della sua vittoria

pugnale.

in

sui

Mauri, Spada con cui fu decapitato.

Giacomo

il

Apostolo.

Minore (San).

Gladio del suo martirio. Leva con


capo e, ferito, dal popolo gettato

cui tu percosso sul

dal terrazzo del tempio. Pani, dei quali ne chiese la

Ges

moltiplicazione a

Cristo.

Vedi Apostoli.

Giallo.
Colore dedicato

al

Sole, perch simile all'oro, me-

ed emblema della luce

principale

tallo

augurio,

attribuendogli

il

significato

ta di godimento. Perci gli Ateniesi

rora speranza, perch

raggi

dei

Gloria

Religione

si

di

speranza cer-

chiamarono

rinnova di giorno

in

l'au-

giorno.

Fede Giuseppe

Inganno

Ricchezza Speranza

Vedi Affanno
zione

Gli antichi ritenevano questo colore di buon

solari.

Angustia

Chiarezza

Corru-

Disperazione

{San)

Nobilt

Inquietudine

Tradimenio.

Giano.
Secondo

mitologia,

il

pi

antico

dei

re

ita-

E' detto portinaio del Cielo; apre l'anno 6;


si
denomina il primo mese; presiede alle sta-]

turno.

da

la

regn nel Lazio contemporaneamente con Sa-

lici,

lui

gioni,

alla conservazione della terra,

cielo.

Giano era

di

del

mare

del

rara prudenza, e sapeva indovi'

nare

il

passato e l'avvenire, perci lo

si

rappresenta

con due facce, e anche con quattro, munito di unaj


chiave, perch credesi inventasse le serrature, e un|
bastone

in

mano,

p>erch

accoglieva

Aveva un carro
Vedi Caos
- Incostanza

viandanti.

con

cortesia

i]

da due montoni
Potenza di Dio
!

tirato

dcllanno

Principio

449

Prudenza

del'

Siagiori

l'anno.

Giganti.
Esiodo

Figli del Cielo e della Terra.

dal sangue che

una mostruosa

statura,

ribile e feroce,

lunghi

di

gambe due

cinquanta
cielo

fa nascere

grande forza,
i

lo

Avevano

sguardo

gran barba,

capelli,

in

ter-

luogo

che terminavano dalla parte


avevano anche cento braccia e

serpenti

alcuni

della testa,

li

dalla piaga di Urano.

still

teste.

Ebbero

l'ardire

dar l'assalto

di

al

per deironizzare Giove, e a questo scop>o lan-

gli Dei enormi scogli, alcuni dei quali


mare divenivano isole, e gli altri cadendo
suolo formavano delle montagne. Giove stesso,

ciarono contro

cadendo
sul

in

alla vista di

atterrito

uomini cos formidabili, chiim

ma

in

sua difesa

in

Egitto, dove per timore

gli

Dei,

Un

quasi

tutti

se

ne fuggirono

nascosero sotto la

si

figu-

aveva predetto che


Giganti dovevano essere invincibili e che
nessuno degli Dei potrebbe togliere loro la vita, alra

animali.

diversi

di

antico oracolo

meno che non chiamassero qualche mortale


.Avendo Giove vietato all'Aurora, alla Luna
scoprire

le

di

la

quale cercava
di

siglio

venisse

suoi
<li

Itaro, o,

propri

Minevra mand in traccia


a soccorrerlo. Assecondato

giunse a sterminare

secondo

Ina, parte in

|Gigaro.

altri,

aiuto-

e al

So-

ne prevenne la Terra,

disegni,

sostenere

in

figli,

di

da

e per con-

Ercole perche
questo

eroe,

Giganti, precipitandoli nel Tarli

seppell vivi, parte sotto l'Et-

diversi paesi.

Vedi Aro.

Uge.
Il

Uno
29

dei Titani,
G. Ronchetti.

figlio

del Cielo e della Terra, di


cento mani e cinquanta
pioggie

dirottissime

450
teste.

E-ssendosi per le grandi

Gige

aperta la terra,

discese in

dove trov un cavallo di bronzo che


fianchi aveva una sp>ecie di porta, ch'egli

quell'abisso,

d'ambo

apri. In questo cavallo trov

d'oro.

un corpo morto

quale aveva

in

Egli lo prese e se lo mise

in

dinaria grandezza,

il

di straor-

dito

un anello

dito,

poi

Quando

compagni.

unirsi

il

castone dell'anello verso la parte interna,

va

cogli

altri

mentre

invisibile,

suoi

vedeva

lui

teva l'anello col castone in fuori,


visibile

diventa-

quando

tutto;

and
girava

rimet-

ritornava a essere

come prima.

Giglio.
giglio

Il

bianco,

volgarmente

detto

di

fiore

San

Luigi, o giglio di sant'Andrea, pianta celebre pres-

so

poeti,

che la supposero nata dal

Giunone.

latte di

come simbolo

del-

l'innocenza, del candore e della purit verginale.

Ve-

In ogni tempo

giglio fu ritenuto

il

Alfonso
Angelo Antonio da Padova
Ar Candore

Domenico Cuzman

Filomena

Ges

Gonzaga\
Maest Maria

Purezza
Tommaso d'Aquino

di

Alberto

{SanC)

Liguori

dei

{Sani')

ISant')

cangeli

Clotilde

Clara {Santa)

Castit

di

{San)

Francesco d'Assisi

{San)

(Santa)

{Santa)

Francesco Saverio (San)


Cristo

Giuseppe {San)

Luigi

Vergine

Pudicizia

{San)

Giunone!

{San)

Innocenza

{San)

Principati

Gabriele

Francia

Giovanni Battista

Primavera

Sovranii

Verginit.

Ginepro.
Arboscello sempre verde. Vedi Protezione.

451

Ginestra.
Arboscello che
poveri,

reni

Misericordia

Giobbe.
Profeta
quale

sul

incolli

Vedi Nobilt senza

Vedi Impedimento

Ginocchio.
vizio

luoghi

nei

fiorisce

sabbiosi.

ter-

ricchezza.

Inclinazione al

Umilt.

Lebbra, di cui era coperlo. Letame,

visse.

Vedi

Profeti.

Giocondit.
Olio. Simbolo biblico.

vecchiezza nel grasso

Nei Salmi

si

La mia

legge:

qui l'olio viene interpre-

olio-,

tato per l'ilarit e la giocondit, e ci dalla deduzio-

ne del passo che viene dopo:


allegro

acci che faccia

il

volto

nell'olio.

Gioele.
Secondo profeta minore.

Leone. Vedi Profeti.

Giogo.
Pezzo

col

quale

di

legno

curvo,

si

attaccano

Giunone
Imene Legge Matrimonio Pa

Giogo spezzato. Vedi Anarchia

buoi all'aratro. Vedi Concordia


le

dea del-

nozze

zienza

Piet

Soggiogazione

Servit

Ti-

rannia.

Libert.

Gioia.
Verdura.

Corniola, pietra dedicatale.

Giona.

Quinto dei profeti minori.


po averlo portato nel ventre,
Idei

lo

Balena,

la quale,

do-

rigett sulla spiaggia

mare. Zucca da pellegrino, suo attributo caratte-

Iristico.

452

Giorgio (San).

Animali:
Drago, che devast la

dell'Inghilterra.

Protettore

Martire.

Cavallo, perch fu guerriero.


ucciprovincia di Cappadocia, ove nacque, e ch'egli
difesa della vergine
se. L'uccisione del drago, e la

accompagna quasi sempre

(che

mostro, un simbolo
tata

paganesimo;

sul

il

Santo)

contro

il

della vittoria del martire ripor-

rappresentando

la

giovane

la

comusua provincia che strapp all'idolatria, o, pi


valoroso.
soldato
nemente, la Fede di cui egli fu
Armatura. Lancia, con cui trafsse il
con punte di ferro, strumento del suo
Ruota,
drago.
Diversi

supplizio.

Giorno.
Viene

personificato in

un giovane

lieto risplendente

o circondato di luce, tutto vestito di bianco e incorosi scioglie


nato. Vasari lo raffigur in un uomo che

da un

lenzuolo,

mettendogli accanto

stre e l'orologio a polvere.

il

globo terre-

Pavone con

la

coda

abbassata.

Giovanile sagacit preposta alla senile sa-

Il

pienza.

Cornacchia, a cui un fanciullo trafigge gli occhi, la


proverquale raffigura l'et senile. Dice un vecchio
bio:

per significare
Trafitii gli occhi alla cornacchia,

l'autorit
che all'antichit stata tolta o diminuita
da nuove invenzioni dei moderni.

Giovanna

Una

di

delle

Cusa (Santa).
donne dell'Evangelo; la quale,
da Ges Cristo, non l'abbanAgnello simbolo del Salvatore. Borsa,
sante

per essere stata guarita

don

pi.

incaricata

di

Cristo ed

prov\'edere
suoi

453

bisogni

ai

servire

Ges

discepoli.

Giovanni Battista (San).


Precursore di Ges Cristo. Molti

celebri lo

artisti

rappresentarono vestito di una pelle, portante una ero


ce formata di due canne, vicino a una sorgente sgor-

gante da una roccia, accompagnato dal suo agnello.

Venne anche
Ges

me

mentre

rappresentato

spesso

battezza

Cristo nel Giordano, talvolta vicino a questo


personificato,

S. Giovanni.
di cui

tal

dallo

raffigurato

altra

fiu-

stesso

Animali: Agnello pasquale. Locuste,


P^olpe, simbolo di Erode

nutriva nel deserto.

si

Ciglio della sua vergiVerbena, con cui nelle feste


del Santo usavasi ornare gli altari, e anche le porte e

suo persecutore.
nit.

le

Palma

case private.

facciate delle

in cui

Vegetali:

del martirio.

CaTcere,

Diversi:

da Erode. Croce, perch prepenitenza. Deserto, dove visse. Fiaccola, per

fu fatto gettare

dicava la

aver annunciato

la

venuta di Ges Cristo, luce del

mondo. Ces Bambino,

col quale

trastullava nella

si

sua infanzia. Pelle di cammello, con cui

Spada, che

sue prediche
gliata,

lo

portata

si

copriva.

a decapitarlo. Stendardo, perch

serv

circondavano di seguaci.

Erode

dopo

la

le

Testa

ta-

decpllazione

del

Santo.

Giovanni Evangelista (San).


Apostolo. Molti
j

artisti

lo

nello scrivere Y Evangelo o

|y4<7ui7a,

|F>erch,

iquila,

rappresentarono occupato

V Apocalisse.

Animali:

animale evangelico attribuito a questo santo,

secondo S.
sopra

misteri della

le

Agostino,

s'erge

al

cielo

come

nubi dell infermit umana, e rivela

(ivinit

di Cristo e della Trinit del-

454

e mira la
l'Unit, e la beatitudine della vita eterna,
acuto e fermo.
sguardo
con
immutabile
vero
del
luce
Diversi: Calche il Santo addomestic.

Pernice,

daia

Domiziad'olio bollente, in cui lo fece mettere


dal quale esce un serpente alato, perch

Calice,

no.

Catene che portava quando


presso un alvenne condotto e Efiso. Fossa, scavata
della
all'avvicinarsi
coric
si
Santo
tare, e dove il
apparve. Smeraldo,
gli
che
Vergine,
Maria
morte.
si

di

tent

avvelenarlo.

stato protettore dei


pietra dedicatagli. Tino, per essere

Vedi

vigneti.

Apostoli.

Giove.
esercita la sua
Astro. Rappresenta la vecchiaia, ed

influenza sulla fede.

Giove.
suprema dei pagani, chiamato Zeus dai
padre
Jupiter dai Latini; il re del Cielo, il

Divinit

Greci.

Dei e degli uomini; l'artefice e il reggitore


Saturno e di
del mondo. Questo Dio era figlio di
alla voraneonato
il
sottrasse
quale
Opi, o Rea, la

degli

cit

torno al
dire

(vedi);

Saturno

di

che unitamente

ai

bambino

vagiti.

consegnandolo

Cureti
affinch

Due Ninfe

percuotevano
il

ai
gli

Curibanti,
scudi

padre non ne potesse

lo presero

in

in-

u-

cura e lo nu-

Amaltea. Quando Giove


bevanda che gli fec(
fu aduho diede a Saturno una
Vesta. Cerere.
erano
ed
inghiottiti,
rigettare i figli
dal
Giunone e Nettuno. Giove, scacciato il padre
si
breve
in
e
paterno,
Cielo, si impadron del trono
parti, dantre
in
divise
che
mondo,
vide padrone del
quello deldo il dominio delle acque a Nettuno, e
e la sucielo
il
se
l'inferno a Plutone, tenendo per

trirono col latte della capra

premazla su

tutto

monte Olimpo, e
Mercurio
il

finch

Temi

coppiere;
trono;

l'aquila

che quella

stabile

stava

virt,

presso

di

si

tenendo

sul

suo

fulmine

il

seduto, per mostra-

mondo e lo conserva,
muta mai. Aveva il torso

che regge
ne

farlo suo

seduta

lui

piedi

versava

gli

Ganimede per

stava ai

ferma,

Ebe

messaggi;

rap

sul

sue assidue ministre;

le

Era rappresentato

nei suoi artigli.


re

Ore erano

egli

gli

Giove dimorava

rimanente.

il

le

portava

ne

nettare,

455

nudo, per significare che Dio

il

manifesta alle divine

si

intelligenze; e le parti inferiori erano coperte per in-

dicare

cose impercettibiH

le

(con un'aquila

scettro

in

agli

perch da questa parte del


principale,

che poi

si

cio

il

cuore,

uomini.

corpo

Teneva

mano

cima), nella

trova

si

lo

sinistra,

l'organo

dal quale viene Io spirito,

diffonde per tutto

il

corpo.

cos

il

mondo

da Dio, il quale come re la dispensa e governa a suo modo. Porgeva con la destra un'aquila,
ha

vita

una piccola immagine della Vittoria, mostrando


Giove superiore a tutti gli Dei del Cielo,

cos che

come

l'aquila

guenza
le

tutte

a
le

tutti

cose

gli
gli

avesse conquistate con

modo
teneva

suo.
i

Aveva due

beni,

l'altra

tava a suo piacere,


dall'altra
gli fosse

ci

uccelli,

che

i>er

conse-

sono assoggettate, come se


la

vittoria,

governate a

urne accamto, di cui l'una conmali, che egli voltava e rivol-

poi prendeva

che pareva a

mandato. Marziale

lui

or

meritasse

cos descrive

dall'una
il

mondo

or
e

Giove, men-

tre presiede al concilio di tutti gli Dei: a Egli ha in


capo una corona regale tutta risplendente e fiammante, gli copre la nuca un lucido velo tessuto per mano di
Minerva; vestito tutto di bianco, se non che di so-

45b

pra ha im manto,
stelle;

scintillanti

11

quale pare di vetro, dipinto a

mano

nella

destra tiene due palle,

d'oro e argento; e nella sinistra


sono di verde smeuna lira con nove corde; le scarpe
e tessuto di
fatto
panno
un
sopra

l'una d'oro,

l'altra

siede

raldo,

penne

di

pavone;

coi

piedi

talvolta era coronato di

Giove

calca un

tridente,

olivo; e aveva un carro

Questo Dio, oltre tre mogli, cio


un'mfinit di amanti,
Metide, Temi e Giunone, ebbe
diverse forme per
in
cangiandosi
divine e mortali,
amori: in toro per rapire Europa:
tirato

da due

aquile.

godere dei suoi


Danae; m cigno per
pioggia d'oro per giungere a
degli Dei, per dipadre
ingannare Leda, ecc. Al

in

e sotto diversi sopranverse cagioni, in diversi tempi,


l'agnello di due
capra,
la
sacrificava
si
nomi, gli
dorate.
corna
le
anni e un toro bianco con
la regma deessere
a
oltre
Aquila, perch

Animali:

quando
Giove prese da essa buon augurio
guerra (alcuni vocerta
a
andava
mentre
apparve

gli uccelli.
gli

in cui fu vincitore;
gliono che fosse contro Saturno),
i
lotta contro
nella
che
per cui in seguito fu finto
Giove, perci
a
armi
le
somministrasse
Titani l'aquila
negli
lui che porta i fulmmi
la si vede sovente con
aquiucceUi
gli
1
che fra tutti

boltre

artigli;

si

voleva

Vegefulmine.
non potesse essere colpita dal
consacratogh e con
Albero
Quercia.
tah- Faggio.

la

quasi tutte le statue di quecui gli antichi ornavano


da
di vita, che credevasi data
sto Dio, come segno
lui

in

ai

Dicesi che

mortali.

una quercia

altissima.

attributo principale, e che

no

tal

altra

figurano

ai

Galli adorassero Giove


Diversi: Fulmini, suo

Giove
suoi

talvolta tiene

piedi;

ma-

oppure portati

457

dall'aquila in bocca o negli artigli, e ci per mostrare


i

loro effetti terribili e fatali per castighi severi;

poco male, per ammonimenti

di

agli

lievi

degli

errori

uomini.

Giove Ammone. Vedi Ammone.


Giove con quattro orecchie.
Lacedemoni, p>er moCos lo rappresentarono
che questo Dio ode e intende tutto; oppure
per significare che per giudicare bisognava avere due
orecchie per sentire una parte, e due per sentire
i

strare

Takra.

Giove con tre


vuole che

Si

ocelli.

presso

gli

Argivi

esistesse

una

sta-

tua di Giove avente due occhi disposti normalmente,


e un

nel

mezzo

Dio

tre

regni

il

mare.

terzo

questo
ferno e

della

per

aver

Cielo,

l'in-

e ci

fronte;

da governare:

il

Giove Orcio.
Cos chiamavano

Greci

il

Dio custode

ramento. Era rappresentato teneiulo

del

fulmini

giu-

a due

mani.

Giove senza orecchie. Vedi Dominio

giusto.

Giove statore.

Nome

che Romolo dedic a Giove,


ferm l'esercito dei Romani, facendogli voltar fronte e rianimandolo, che, combattendo contro i Sabini, si era messo in fuga. Il Dio
era rappresentato nudo, in piedi, con Tasta nella de-

perch,

stra

della

statua

supplicato,

fulmini

nella sinistra.

Giovenca.
Vacca giovane. Vedi

Io

Luna.

458

Giovent,
una bellissima giovane, con una
fiori. Fiori Verde, emblemi della speranza, di cui la giovent sempre
Personificala

in

veste variegata e coronata di

piena.

Gioveint rinnovata.
Aquila.
giovent
aquila,
ta

Salmi:

nei

penne,

dalle

dalle
il

cerca

di

Si

rinnover

si

sente

spogliarsi

tos

la

molto aggrava-

bagnandosi nel-

quali alleggerita dentro se

calore,

tua

la

Secondo S. Girolamo

guisa d'aquila.

quando, invecchiata,

l'acqua,
coglie

Leggesi

stessa

rac-

ringiovanisce.

Giovii.
Soldati pedoni sotto l'impero di Diocleziano. Avevano per insegna un porco rosso seduto per terra
e col corpo dritto, in uno scudo azzurro circondato
da un circolo rosso, distintivo che portavano anche
sugli abiti.

Giovinezza.
Siringa,

che

fiorisce

in

primavera. Vedi Giovent.

Gioviniani.
Legione istituita da Diocleziano. Avevano per msegna unaquila di colore naturale, con una mitra
in testa, in una stella gialla, circondata da un cerchio rosso,
lor

zaffiro;

Girasole.

il

quale a sua volta era marginato di codal petto le usciva una punta d'oro.

Vedi

Elianto.

Girolamo (San).
Celeberrimo padre e dottore della Chiesa latina.
Animali: Drago, emblema del male e del demonio, che lo tent. Leone, che non abbandon pi il
Santo da quando gli estrasse una spina d'una zampa

459

va

del deserto ove visse.

Palma, emblema

Vegetali:

Diversi: Angeli, che lo punirono perch apprezzaautori pagani.

gli

Ciottolo,

tudine.

Capanna, suo ricovero

con

cui

f)ercuoteva

davanti

Crocefisso,

mortificarsi.

si

quale

al

Lampada, che illuminava

Deserto.

il

nella soli-

petto per

meditava.

sue veglie. Li-

le

Penna, perch scrisse delle opere. Presepio, emblema di Betlemme ove il Santo si ritir e fu se-

feri.

Testa

polto.

morto.

di

Giubilo.
Cembalo.

Giuda
Il

scariote.

traditore di

naro che doveva

Ges

maestro e di quelli che


si
il

Era

Cristo.

servire

il

custode del da-

sussistenza

alla

lo seguivano.

del

Albero

divino

a cui

con una corda. Borsa, nella quale teneva


danaro. Nimbo nero, che gli era speciale.
apf)ese

Giudea.

Vedi

Giudeo.

Palestina.

Vedi Ebrei.

Giudice.

Mani

tagliale.

Dicevi che

ebe esistevano

sta-

tue di giudici senza mani, e quella che rappresentava


il

presidente era

l'indietro,

di

far

occhi,

sen2:a

li

aveva

rivolti

a-

e ci per mostrare che chi aveva l'incarico

giustizia,

doveva assolutamente

rifiutare

doni,

ne intenerirsi per qualsiasi eloquenza di parole.

Giudici dell'inferno. Vedi Inferno.


Giuditta.

Donna
citt.

celebre

Betulia,

per

l'eroica

assediata

liberazione

da Oloferne.

cuoio nel quale mise la testa di

della

sua

Sacco di
Oloferne. Spada, con


cui lo decapit.

ne

in

mano

per

460

Testa tagliala, del medesimo, che

tie-

capelli.

Giugno.
Mese consacrato

a Giunone.

Il

medio evo

lo rap-

presentava con una figura che tosa un montone.

Ha

Falce. Falciola. Quadrante solare, per

per attributi:

giorni raggiungono la loro masche in questo mese


sima durata. Vedi Zodiaco.
i

Giugatino. Vedi Nozze.


Giuliano l'Ospitaliere (San).
Sant'Antonio racconta,
lontariaunente suo padre
ritir

che avendo ucoiso invosua madre, Giuliano si

per fare penitenza, con sua moghe Castellama,


un gran fiume, in un luogo in cui il passag-

vicino a

gio era

ove costrusse un vasto ospiBarca, con cui

pericolosissimo;

zio per ricevere

tragittava

viandanti poveri.

Cervo,

forestieri.

/i

lui

sempre

Narrasi che a caccia un cervo gigantesco

che avrebbe ucciso


ricordando

se

pellegrino,

propri
suoi

genitori.

gli

vicino.

predis-

Costume da

pellegrinaggi.

Talvolta

per anche rappresentato vestito da soldato. Fiume.


Lebbroso, ch'egli raccolse, cur e che era Ges Cristo.

so

Letto,

sa adagi per riscaldare il lebbroMaschera, per essere protettore dei me-

su cui

raccolto.

nestrelli.

Giunchiglia. Vedi Narciso

giunchiglia.

Giunco.
Pianta dai rami arrendevoli, che s'intrecciano con
facilit.

Vedi

Docilit.

Giunone.
Divinit
ci.

romana, corrispondente all'ara dei GreSaturno e di Opi, sorella e moglie di

Figlia di

461

Giove. Dea del cielo. Giunone, sposato Giove, divenne cos gelosa che non cessava di sorvegliarlo e
perseguitare le sue amanti, e i figli che da quelle
aveva.

egli

Suscit

altri,

retta,

ritirossi

Giove per

sopra

Platea

Giove

Ercole,
ion

dava

le

ove dimor lungo temjxx


fece venire un carro

ritornare,

udendo, adiratissima, fece

ci

ma

tua,

Samo,

che

quale stava magnificamente addobbata una


facendo gridare per le strade essere quella
Giufiglia d'As<^o, ch'egli voleva sposare.

il

statua,

none

in

farla

mille contrariet

ma vedendo

molti

conosciuta

Dopo

F>oi

l'astuzia

di

pezzi

in

Giove

sta-

la
si

ricon-

degh Dei, coi quali essa si


Giove la sospese in
aria con un paia di pianelle, che Vulcano invent
per vendicarsi di lei, che l'aveva fatto cos brutto.
Le attacc ai piedi due incudini dopo d'averle lepate le mani dietro le spalle con una catena d'oro.
Gli Del non poterono mai scioglierla, e pregarono
Vulcano di farlo, promettendo di dargli Venere per
cili.

la

era unita nella

moglie.

Un

Giunone:

sconfitta

loro

ribeUione,

autore antico cos descrive l'immagine di

Ella ha

il

capo coperto

cor\

un

certo

velo lucido e bianco, cui sopra una corona di pre-

gemme, cne

ziose

ed

no,
la

il

il verde scytide, l'affocato ceraubiancheg^ante giacinto, postovi da Iside:

faccia quasi sempre riluce ed


fratello,

al

turba

mai,

se

ma

assai

non ch'egli allegro


Giunone si muta in

si

rassomiglia

sempre
viso,

ne

si

mostra

la faccia nebulosa. La veste, che ella ha


pare di vetro chiara e lucida, ma il manto
di sopra oscuro e caliginoso, ben f>er in modo,
che se da qualche lume tocco risplende, e le cinge
alle

volte

di sotto,

le

ginocchia una fascia

di

colori

diversi,

che talvoi-

462

con vaghezza mirabile, e talora cos si


variet dei colori, che pi non appare.
assottiglia
Sono le scarpe pur anco di colore oscuro, ed hanno
risplende

ta

la

suole

che

nere,

cos

rappresentano

della

tenebre

la

notte (alcuni le fingono per dorate). Tiene poi querisonansta Dea nella destra mano il fulmine, ed un

timpano

te

sinistra .

nella

dell'aria.

evidente

allegoria

Giunone

certa statua di

Tale immagine

parla

di

Pausania

fatta

una
una

d'oro e* d'avorio, con

capo nella quale con mirabile artifimano


zio erano incise le Ore e le Grazie, e in una
sormonscettro
uno
nell'altra
melagrana,
una
teneva

una corona

tato

in

da un cuculo. Giunone veniva coronala


cotogno; e aveva un carro

e talvolta di

g/gtJ,

di

tirato

da

dm

pavoni

Animah: Cuculo. Non potendo


ne,

si

Giove

un

fece

present

alla

(giorno

Dea

forma

in

di

Giunoun tempKjrale

intenerire

scatenare

cuculo tremante

Giunone lo scaldava nel suo


Giunoseno. Giove riprese la sua forma primitiva e
Rodai
consacratale
Oca,
sposarlo.
di
acconsent
ne
di

freddo.

mentre

mani. Pavone. Allusione


ciso

da Mercurio,

alla

d'Argo, uc-

leggenda

da Giunone trasformato

in

pa-

vone, che il suo attributo principale. Nella moneta


di
di Faustina Pia Felice si vede una piccola effige
Giunone con l'asta, e una tazza presso cui figura un

pavone, con l'inscrizione


Caprifico

(vedi

IVNONEM.

Caprotina).

Vegetali:

Cipresso, perch
cipresso,

que-

che veniva-

I>ea si facevano statue di


no portate da vergini. Ciglio, che gli antichi chiamavano rosa di Ciunone. Questo fiore nacque d'alcune gocce del suo latte caduto in terra, quando rista

tir

il

seno,

accorgendosi

di

allattare

Ercole,

che

463

emblema

coniugale.

dell'unione

odiava.

Melegrana,

Inoltre,

per essere stata protettrice dei regni,

coloro

che sacrificavano a Giunone Regina, portavano in


Diversi:
testa una bacchetta ritorta di melagrano.
emblePina,
personificava.
Dea
la
che
stellato,
Cielo

ma della saggezza.
Giunone appesa. Vedi
Giunone Conservatrice.

Elementi

(/

quattro).

Nelle medaglie di Giulia Mammea Augusta, si


vede una figura che raccoglie le falde della veste
nella destra, con cui si appoggia sopra un'asta, emblema della difesa, e con la sinistra porge un serpente ravvolto in circolo, emblema dell'impero, con
Cerva, perch
l'inscrizione Giunone conservatrice.

con le coma dorate e pi grandi dei


Diana che inseguiva a caccia, ne prese soltori.
tanto quattro, che aggiog al suo carro; la quinta
fu salvata da Giunone.
di cinque cerve

Giunone Dea delle nozze.


Rap>presentasi in piedi con capi di papavero in
mano, e un giogo ai piedi. Dicesi che in Roma esistesse un altare dedicato a Giunone Ciugale, ove ansacerdoti legavano innovelli sposi, e che
davano
i

sieme con
ro

certi nodi,

dovevano essere

per premunirli, che

legati poi per

simo volere, come erano allora

gli

animi

lo-

sempre da un mede-

loro corpi

da

tali

nodi.

Giunone Dea

della ricchezza.
Era nippresentata con lo scettro

.se

fosse

come

in

in

essa promise di dare a

Paride, se l'avessf giu-

dicata la pi bella delle altre due Dee.


raffigurata

mano, come

suo potere dispensare ricchezze e regni;

col

capo avvolto

in

un

velo,

Venne anche
e lo scettro


in

464

mano, prendendola come simbolo


sono nascoste

quale

della terra, nella

e pietre

metalli

ricchezze:

le

preziose.

Giunone Lucina.
Ciunone Lucina aiulam

Dea

guardami,

Nelle antiche medaglie di

da morte.

go,

questa

partorienti invocavano

Le donne
grido:

ti

col

pre-

Faustina,

da una donna in et maquesta Dea


una tazza e
tura di matrona, tenendo nella destra
raippresentata

sinistra.

un'asta nella

Ciglio.

Avendo

gli

antichi

parte del
dato a ciascuna divinit la protezione di una
delle ciglia,
protettrice
Lucina
Giunone
fecero
corpo,

gode
perch queste proteggono rocchio, per cui si
assiste.
cui
a
nascenti
ai
d
Dea
la luce che la

Giuramento.
Gli

antichi

lo

personificavano

cerdote tutto spaventato.

in

un

vecchio sa-

Porco. Nei giochi Olim^

concorrenti giuravano con certe parole solenrii sui


tagliati sotesticoli di un porco, in quell'occasione
pici

lennemente, che

ravano e
in

tali

in

a nessun inganno.

giochi non

Romani

nel

avrebbero ricordo

fare la tregua,

facevano certe imprecazioni su un

presenza

di

sacerdoti

destinati

Giuseppe.
Figlio di

Giacobbe

e di Rachele.

cerimonia.

tale

giu-

ixtrco,

Cisterna,

Mancui lo gettarono i suoi fratelli per abbandonarlo.


Putifarre.
di
moglie
della
mani
tello, che lasci nelle
Spighe,
ghe,

il

sette.

Vacche

sette,

ricordando,

come

le

spi-

sogno di Faraone spiegato da Giuseppe.

Giuseppe (San).
Sposo della Vergine Santissima.
retto ebraico,

emblema

della sua razza.

Bastone. BerColomba, che


si

pos

sulle spalle del

465

Santo, appyena

bac-

dallo, colore dedicatogli. Ciglio, simRosario. Verga, la cui fioritura fu

braccio,

in

bolo di

la

fiorita

Ges Bambino, che por-

chetta che tene\a in mano.


ta

castit.

Maria

segno che era destinato a essere lo sposo di


Vergine.

Giusquiamo.
Pianta detta

da

bio,

tifera

cui

ai

si

volgarmente

astengono

polli,

alle

tutti

oche e

dente
gli

distuT-

cavalliro,

anknali. Riesce mor-

Vedi Di-

uccelli.

altri

fetto.

Giustizia.
Deit allegorica che viene rap)presentata

La

in

diversi

una
spada in una mano e la bilancia in un'altra, e talvolta ha una benda sugli occhi. Alcuni la fecero in sem-

modi.

bianza di
to,

figura pi caratteristica e

bella

n superba

donna giovane,
n

imiile,

occhi

comune,

neirasf>et-

terribile

d'acuta

tiene

vista,

tutta

nuda, seduta sopra una pietra quadrata, tenendo

in

una mano la bilcmcia e nell'altra la spada, ojjpure


un fascio di verghe con la scure, che portavano i littori davanti ai consoH. Vasari ide la Giustizia in
abito succinto e sciolto, con la spada e le pandette
aperte. La raf^resent anche in ima donna con in
testa un elmo d'oro e di ferro, con tre penne sul cimiero, ima bianca, una rossa e una verde; dandole
in mano uno scettro egiziano e lo scudo di Medusa
in braccio. L'elmo d'oro e di ferro, il quale arruginisce, indica che il giusto giudice deve avere il cervello puro, e il petto disarmato e nudo, cio privo
di passione e amimosit.

boleggia

la

castit,

Le

quella

perme, quella bimca simrossa

la

fede

quella

verde la sperauiza, che deve nascere nel giudice gi-

sto.

466

piede d'ippopotamo che forma la parte infe-

Il

simbolo

riore

dello

scettro

gna,

alla

sommit

del

dell'empiet;

medes.imo

la

cico-

simbolo

della

piet. Gli Egiziani la rappresentavano senza testa,


con la mano sinistra aperta e allargata di cui porge
palmo; ponendola fra un leone e la bilancia, peri!
ch il giusto deve essere d'animo forte e intrepido,

pesare ed esaminare

mancanza

falli

meriti di ciascuno,

ognuno

finch sappia dare a

af-

ha meritato. La
giudice non deve

ci che

della testa indica che

il

guardare in faccia a nessuno, n aver riguardo a persona alcuna.

Ammali: Bue, che per essere simbolo di abbon


danza delle biaide (agricoltura), sovente fu preso
come emblema della giustizia; e perci Gentili chiai

mavano Cerere
bia

bue

il

stizia,

si

apportatrice

delle

simbolo di chi porta


affatica

leggi.

buone e

opere

nelle

Nella Bib-

giogo della giu-

il

virtuose.

Struzzo, allusione all'eguaglianza delle sue penne. In

una medaglia antica romana

vede una Bgurina co-

si

ronata di penne di struzzo con

TIA.

st'albero

Vegetali:
faccia

delle foglie.

nuta

frutto

il

Inoltre

incorruttibile,

inscrizione

Palma, perch
la

del

si

IVSl

peso eguale

quello

materia della palma era

come dovrebbero

I-

vuole che que-

esserlo

gli

rite-

am-

Papavero, per essere le


celle del suo capo separate egualmente e proporzionalmente. Inoltre il papavero era consacrato a Ceministratori

rere,

la

della

giustizia.

quale simboleggiava l'origine della giustizia.

Diversi:

Bianco, colore immacolato. Carhortchio.


ai Troni. Coltello a doppio taglio;

perch dedicato
di cui

si

dizio che

fa menzione nella Bibbia, alludendo al giu-

pu

colpire

nello

stesso

tempo

il

corpo e

467

ovvero punire col supplizio della pena pre-

l'anima,

sente e col timore dell'avvenire.

Occhio aperto, gero-

Kgiziani, per significare l'osservanza del-

degli

glifico

Greci usavano molto l'espressKxic: OcNegli epigrammatici si legge il seguente verso: Della giustizia t'occhio, ogni opera
vede. Di qui deriv che, per acquistar fede alle pa-

la

giustizia.

chio di giustizia.

chiamiavano

role,

in

testimonio

della

l'occKio

giusti-

Oro. I troni degli imperatori e la sedia del papa


si
fanno d'oro, dicesi, per significare che devono sedere e governare giustamente. Porpora, colore dedicato alla giustizia. Velo. Gli Ateniesi obbligavazia.

no

a coprirsi

rei

difendersi,

giudici*.

non

il

capo con un

velo,

p>otessero suscitare la

Vedi

affinch, nel

compassione dei

morale.

Filosofia

Giusto dominio. Vedi Dominio

giusto.

Gladio.
Specie di spada piuttosto corta e larga,
di foglia lanceolata,
tichi.

Vedi

Agnese

Dionigi

Guerra

Paolo

Gladiolo

(Sani')

Giacomo

il

forma

Barbara
{Santa)
Minore {San)

{San).

spada).

(dal latino gladius,

Pianta dai
di spada.

{San)

in

a dofjpio taglio, usata dagli an-

fiori

rossi e

foglie in

le

Vedi Provocazione

forma

di

lama

Sfida.

Glauco Ponzio.
Pescatore,
colore del

tra

nell'acqua tranquilla
servato che

le

divinit

mare quando
i

pesci

da

rappresenta

minori

cielo sereno

il

si

rispecchia

Avendo Glauco un

giorno os-

il

lui

presi

posti

semivivi sopra

una certa erba ripigliavano forza e risaltavano in mare, prov a mmgijire egli stesso quest'erba
(erba di-

468

vina seminata da Saturno), e ne sent tosto una tale


eccitazione
accolto

che

gett

si

da Oceano e

ove benevolmente

mare,

in

Teti,

e purificatosi di

tutte

le

debolezze umeuie, venne assunto fra gli Dei marini,


I Greci credevano che Glauco visitasse una volta

da mo-

all'anno tutte le coste e le isole accompagnato

marini e pronunciando profezie.

stri

naviganti

lo

amava

tilmente, ip>erch egli

braccio

e col

alzato

facile

acqua

stillcuiti

e unite

irsute

di

atto

in

nlioto,

il

col

taigliare

cosce e

le

gambe

tro-

si

pesce, e ter-

che esce dall'acqua.

pesce,

le

le

petto coperto

d'erbe marine, e col ventre che a poco a poco

sforma diventando
minando in coda

inu-

Rappresentasi con

barba bianca, bagnata, e i capelli


con le sopracciglia

onde per aver pi

am

Circe lo

Scilla.

sparsi sulle spalle,

insieme;

veneravano particolarmente e davano a-

scolto ai suoi oracoli assai stimati.

la

pescatori

GMoera.
Cortigiana

di

Sicione,

la

lande con tanta maestria, che

quale
le

faceva

le

ghir-

venne attribuita

l'in-

venzione.

Glicine.
Pianta dai
cato.

fiori

d'un

violetto

pallido

molto

deli-

Vedi Tenerezza.

Domenico Cuzman
Dominazione

Mondo Padre Etemo

Globo. Sfera.
Autorit

Vedi Astronomia

Cielo

Clio

Atlante

Concordia

di

(San)

Sapienza

Schiavit

Destino

Pel-

Eternit

legrinaggio

Terra

Urania.

Globo OPOOlfero. Vedi Ges Cristo


Re
Potenza
Sovrano.

Imperatore

469

Globo infiammato. Vedi

llnccnzo dei

Paoli

(San).

Globularia.
Pianta

una

come

considerata

volta

assai

malefi-

XV

e XVI secolo indivenne dai botanici del


cata col nome di herba terribilis. Vedi Violazione.
ca, e

Gloria.
Azzurro,

emblema

del

la

cielo:

s'innalza

gloria

Corona. Giallo, colore che


Greci e i Romani cole proprio. Lauro, con cui
ronavano gli eroi. Oro
Vedi Stimolo alla gloria
sopra

le

cose

terrene.

Sublimit

della

gloria.

Gloria dei giusti.


Corona di stelle.
Glovs.
Parola composta con
Virtus,

luslizia,

Salus,

le iniziali di Gloria, Laus,


motto che Vasari mise sotto

un fusto di miglio, che sostiene un pap>pagallo verde.

Gnafalio.
Pianta

volgarmente

conosciuta

sotto

nomi

di

sempre vivo, zolfino da ghirlanda; i cui fiori, anche dopo che sono colti, conservano inalterata la loro forma e colore, e che servono
per formare ighirlande e le corone con cui si ornano
le tombe nei camposanti in memoria dei defunti. Vedi Ricordo eterno.
immortale,

perpetuino,

Gnomi.
Popolo

ma

fantastico,

invisibile,

pieno di astuzia. Secondo

fuoco sarebbe stato da


dra,

quello

pndini.

dell'aria

e quello

ai

della

di

natura

cabalisti,

Dio assegnato
silfi,

terra,

quello

salaman-

alla

delle

non per

benigna,

l'impero del

onde

alla

sua

agli

su-


perfide,

ma

crosta

sua

dalla

470

gnomi.

ai

al

centro,

la

cui scala

pu de-

Questi geni di piccola statura,


sono, eccetto
crescere alle proporzioni pi minute

le

nelle fesfemmine, alquanto deformi. Essi dimorano


cristallme, sotsure metalliche del globo, nelle grotte
per verdognole stato le rocce sottomarine, luccicanti
leggermente sotsonnecchiare
che
fanno
e non
lattiti
miniere di cui sodelle
d'argento
e
d'oro
volte
le
to
sono di
guardiani. Le loro mogli, le gnomidi,
;

no i
grazia e di
una statura di 25 centimetri, ma di una
sorriso tiene
dolce
Un
indescrivibile.
bellezza
una
la loro vosempre semiaperta la piccola loro bocca;
della pi sotsuono
del
immagini
rende
ce argentina
strani, bizcorda di un'aipa; esse vestono abati
abbagliajiti
ma
mondo,
altro
zarri, come quelli di un

tile

per mille

ne per
talora

riflessi

loro

di

natura,

rivelata

incantevole splendore. Taciturpresenza loro sotterranea e

la

da leggero scalpiccio

delle loro

bab-

l'una di uno smebuccie, che tutte portano, formate


incavati, ove imprigiorubino
un
di
l'altra
e
raldo
gli strati
nano i graziosi loro piedini, bianchi come
maloro
dei
pari
Al
camminano.
d'alabastro su cui
loro, ed
queste vezzose creature hanno l'ufficio
riti,

diamanti, delle pietre


quello di stare a guardia dei
nasconde nel suo
terra
la
che
cristalli
preziose e dei
seno.

Golosit.
Cane. Lupo.

Gonfrena.
Pianta a

fiori

lucidi,

secchi e scabrosi, che

durano

per cui viene volgar-

mollo tempo, sebbene


mente chiamata perpetua. Vedi Immortalit,
stoccali,

471

Gordiano Nodo.
Leggasi nella favola che Gordio, figlio di un bifolco
padre di Mida, re della Frigia, possedeva un carro
cui giogo era attaccalo al timone per mezzo di

e
il

un nodo

fatto cos

tevano scoprire
in

segno di

ingegnosamente che non

due

capi.

riconoscenza,

Mida,

consacr

se

ne po-

al

trono,

salito
il

carro paterno

a Giove, e a chi sarebbe giunto a sciogliere


fu

promesso
della

mentre

Frigia,

Dario, volle vedere


il

dell Asia.

Pi

il

il

si

recava a far guerra a

nodo famoso, ma non essendogli


temendo che questa prova di impotenza

freddasse
tagli

purch

la

carro meraviglioso e scoprire

segreto di quel

scito,

nodo

dice

tardi,

Alessandro Magno, passando a Gordio, ca-

storia,

pitale

l'impero

lo

zelo

del suo

esercito,

trasse

la

nodo, dicendo che poco importasse

il

si

sciogliesse,

e in tal

dati quell'entusiasmo che gli

modo

il

riu-

raf-

spada,

come,

rese ai suoi sol-

acquist ben tosto l'im-

pero promesso da Giove. Dalla favola e dalla storia


il
nodo gordiano nel linguaggio famigliare, e
d comunemente questo nome a ogni difficolt che
credesi insormontabile e che non si pu tagliare se
non con la spada d'Alessandro.

paiss
si

Gorgoni.
Figlie di Forchi,

Dio marino,

e Cheto.

loro no-

mi erano Medusa, Furiale e Steno. Dimoravano vicino al giardino delle Esperidi, e potevano trasformare in pietra coloro che le guardavano. Avevano
glandi ali, unghie di leone, denti simili a zanne di
cinghiale, e capigliatura di serpenti, e un occhio fra
tutte e tre, di cui se ne servivano un po' per una a
vicenda. Siccome devastavano le campagne e insi-


diavano

Perseo

viandanti,

472

Vedi

uccise.

le

A/e-"

usa.

Goti.
Trib germanica

antica.

Orso, come insegna

Governo.
Timone, che

latini

chiamavano guhernaclum, gu-

bernaculum, che equivale a governo.

Gramigna.
Pianta che infesta sovente

gramigna

di

Debolezza

campi. Vedi Corona

Marte.

Grammatica.
Chiave, emblema della chiave delle lingue. Ferula.
allusione all'uso che ne facevano gli antichi insegnanti

p)er

ammonire

discepoli.

Gran madre. Vedi


Granadiglia. Vedi

Terra.

Passiflora.

Granata.
Pietra.

Vedi Dilezione

Granchio.

Granchio

Lcall.

Vedi Cancro.
di

mare. Vedi Bisognoso

Francesco Saverio

{San)

d'altrui

Incostanza

aiuto

So-

fista.

Grandezza.
Frassino. Grande
gli

Dei

privano

si
il

albero delle foreste.

riunivano sotto un frassino

mondo,

la

cima toccava

il

Nell'Edda

cui rami co-

cielo e le radici

penetravano nell'inferno.

Grandezza acquistata per opera del nemici.


Cipolla,

da

cui spunta

un ramo

di rosa fiorito; allu-

sione a una persona la cui grandezza sia stata prece-

473

dula da p>ersecuzioni. accuse e diffamazioni dei nemici, e tanto pi sia salita agli onori e fatta potente,

quanto pi

avversari cercavano di demolirla;

gli

che credevasi che

e le viole

rose

le

all'aglio o alle cipolle,

si

F>ei"

piantate vicino

facessero pi odorose; cos

malvagit d'alcuni talora giova a farci ben volere

la

da

altri.

Grappolo d'uva.

Vedi Bonifacio

Graticola. Vedi Lorenzo

Gratitudine.
Viene p>ersonificata

(San)

{San).

Penitenza.

un uomo vicino a una rune


un anello di ferro, tolto da
una catena legata al masso, con incastonata dentro
una piccola pietra. Allusione alla gratitudine di Prometeo per la sua liberazione.
Animali: Cane in
a picco, avente

in

dito

al

atto di fissare

dimentica chi
giziemi,
i

una statua o un sepolcro:


gli

cerne

ma;
E-

perch lo ritenevano mandato per distruggere


senza

serpenti alati,

paese.

il

fu benevolo. Ibis, venerato dagli

Vegetali:

il
quale avrebbero infestato
Agrimonia.

il

Gravidanzu
Sole diviso in due parti, e fra queste una stella;
secondo gli Egiziani,
quali alla rotondit del sole
paragonavano il ventre posto nel mezzo del corpo non
solo, ma perch il sole, col calore dei suoi raggi, d
i

vita a tutte le cose.

dal

sole,

cos

il

feto

siccome
nel

le stelle

ventre

prendono luce

prende nutrimento

dalla madre.

Gravidanza celata.
Asina che
cerchi

di

si

sgrava, quale simbolo di

donna che

nascondere la propria gravidanza;

perch

474
dlcesi

che l'asina sentendosi vicina

fugga cer-

al parto

oscuri.
cando di nascondersi in luoghi

Grazia.
Diaspro. Mirto, dedicato a Venere.
foglie.

Quando

le

Rosa

Grazie accompagnavano

a cento

le

Muse,

mirto se seguivano Veerano incoronate di rose; di


bellezza e
Rosa senza spine, emblema della
nere
cui lacon
grazia
della
dell'amore, e specialmente
Raccontasi che Eho Vero im-

more

attira

cuori.

petali di rose raccolti in


peratore soleva adagiarsi su
acquistare in tal modo
sottilissima reticella, per

una
maggior

Presso

grazia.

gli

antichi,

quando

le

nutrici

bambini la grazia (benevovoti agh Dei, esclamando:


lenza) d'ognuno, facevano
iosa diventi.
calpester
Tuilo quello cKcgli
desideravano per

Le

Grazie,

loro

Cariti,

erano

fighe

di

Eurinome, Oceanina; e rappresentavano

Giove e
tutto

di

quello

grazioso tanto nella natura


che vi ha di bello e di
degli uommi. Secondo
quanto nei costumi e nella vita
tre di numero, e si
erano
comune,
la leggenda pi
u/rosme.
Aglaia, che significa maest.

chiamavano

Talia, che significa piaceche vuol dire allegrezza,


come datrici di tutto
venerate
volezza. Esse erano
la vita. Senza
gradevole
rende
e
abbellisce
quello che
una piena
godere
potevano
esse, neppure gli Dei
di

molte feste in loro onore,


beatitudine. Si celebravano
primavera, siccome la staera loro consacrata la
invocate a tavola, come
gione delle Grazie. Erano

ma

seconde erano
Muse, e tanto le prime come le
facevano m
si
che
bevute
delle
venerate per mezzo
le

loro

per la loro divinit.


onore; finalmente giuravasi

Da

principio

indi

nude

che nulla
che,

se

le

affatto.
vi

475

Grazie furono rappresentale velate,


Si voleva forse con ci esprimere

ha pi gradito della semplice natura, e


chiama l'arte in suo soccorso,

talvolta essa

non deve quest'ultima far uso di ornamenti estranei


non con tutta Ta moderazione. Eiano rappresentate
piaceri sono stati sempre
giovani e vergini, perch

se

come appartenenti

riguardati
pinte

anche piccole e

piaceri consistono

volte

gesti,

in

ecc.

sorrisi,

Il

alla giovent.

taglia

di

in

svelta,

Erano

di-

molle

p>erch

cose di poca entit,

in

atteggiamento di danza

loro

indicava che esse, amiche della gioia innocente, non


sanno adattarsi a troppa austera gravit. Esse lenevansi per la mano, F>erch le amabili qualit sono
i

Senza cintura e senza

pi dolci legami della societ.

fermaglio lasciano ondeggiare


zefiri.

in

Talvolta

mezzo

ai

figure esprimenti

vi

si

che non conviene giudicare

l'apparenza; che

gli

si

voluto

uomini dal-

della figura possono essere

difetti

dello spirilo, e che talvolta an

esteriore rinchiude

Dado.

Grazie

trovavano delle piccole

Grazie. Forse con ci

le

riparati dall'amabilit
infelice

loro velo in balia dei

pi deformi Satiri. Sovente queste statue

erano incavate, e aprendole


indicare

il

antichi rappresentavano le

gli

Mirto. Rosa.

Il

le

pi interessanti qualit.

dado

segno dell'inclina-

zione che la giovent, et delle grazie, ha per


chi e per

mente

il

sacri

riso;

il

giuo'

mirto e la rosa sono particolar-

a Venere e alle Grazie.

Graziola.
Pianta
radici

e le

molto
foglie

medio medicinale.

comune nei prati umidi, e le


una volta erano vaniate come
I

miserabili di certi paesi ne

cui
ri-

femnQ


da

tutt'ora uso;

Vedi

cui

il

476

nome

di erba del povero

uomo.

Vedi Genoveffa

{San-

UTTili.

Gregge.
Branco

ta)

di pecore o di capre.

Margherita

Gregorio

il

{Santa).

Grande (San).

primo papa di questo nome.


tavano la Regina coeli mentre
Il

litanie

delle

passava sul ponte di Sant'Angelo. Arcangelo.

San Michele
nella guaina

apparve,

gli

rimettendo

Chiesa. Colomba. Mentre

posava

la

spada

sua

per avvertirlo che la peste era cessata.


il

Santo scriveva, erasinspi-

sulle spalle.

forma

colomba,

gli

Gesii Cristo, che un giorno

gli

rato dallo Spirito Santo, che, in


si

Angeli, che canprocessione

la

di

apparve sotto l'aspetto di pellegrino, mentre si trovava a messa con dei poveri. Libri, per avere composto il Canto fermo, o Canto Gregoriano. Luce

Opponendosi
travestito

una
ste

alla

egli

sua

elezione

papa,

fugg

una caverna in fondo a


ove fu ritrovato seguendo una luce cele-

nascondendosi

foresta,

che ne indicava

il

in

luogo; ricondotto a

Roma,

vedi-

ne consacrato papa.

Grembiale.

Vedi Fede

Grifo
Grifone.
Animale favoloso, con
gli

fallace

la lesta,

il

d'aquila, o d'avoltoio, e

custodivano
grifone

miniere d'oro.

corpo

becco e
di

gli arti-

leone.

grifi

Gli antichi chiamavano

un uomo che avesse un gran naso, cos

denominato

Apollo

le

il

Massoneria.

il

re di

Chiesa

Siria,

figlio

di

Pan Pupa,

Cleopatra,

fu

Vedi

477

Grigio.

Vedi

Colore.

Lullo

Pazienza Pendenza

Povert

Disperazione

Consolazione

Nemicizia

Semplicil.

Grisolito. Vedi

Crisolito.

Grossezza d'ingegno. Vedi Ingegno ottuso.


Gru.
Le gru viaggiino in bianchi assai numerosi
vauidosi

vento

pi

alle

non

sospinge,

le

d'un triangolo
di gru

sublimi

regioni

alte

si

dell'atmosfera,

ordinano

il

Ali

Investigatore di cose

Osservatore dell'ordine
e Inverno

se

figura

in

Vedi Abbondanza

isoscele.

Consiglio popolare

Primavera

quasi

soll-

Penne

di gru

Testimonianza imprevisti

Vigilanza.

Gru che porta un sasso. Vedi


Guadagno.

Uomo

che porta

pelli

Prudenza.

d'animali sulle spalle.

Ca-

sognando im capo
pi grosso dell'ordinario, segno d'aumento di ricchezze. Orecchie. Secondo gli stessi, chi sogna di ve-

po.

Secondo

gli

spiegatori dei sogni,

dere delle orecchie,

indizio

che sentir

le

voci

di

molte persone che lavoreranno a suo profitto.

Guanti gialli. Vedi Bellimbusto.


Guanti violetti. Vedi Vescovo.
Guardarsi dagli stolti.
Elefante che fugge un becco. Geroglifico Egiziano,

che allude a un
versare cogli

uomo

stolti

prudente,

e pazzi;

il

quale

eviti di

perch ritenevano

conl'ele-

fante talmente avverso al becco che, vedendolo, fuggisse.

r- 478

Guardia.
Presso alcune porte delle case scoperte a
dipinto un cane con le parole cava

Cane.

Pompei
canem,

vedesi

non teneva un cane

ci che dimostra che chi

per guardiano, ne voleva almeno la figura. Cicogna,


che gli indovini ritenevano quale segno di guardia
della citt; perch spesso nidifica nelle parti pi alte
Attila,

case.

delle

dopo

Aquileia,

di

abbandonare

la

che per

tre

citt,

tenne l'assedio

anni

vide

assalti,

ripetuti

portando via

le

cicogne

loro piccoli col

becco; ci che fu preso per augurio che avrebbe espu-

gnata Aquileia.

Guerra.
Animali: Cavallo bardato. Virgilio dice; Per guerQuesto ardito
reggiar s'arma il cavallo, e ognora
animai la guerra minaccia. E Lucrezio chiam la pro-

dei

le

duellica,

cavalli

cio

bellica

guerreggiante.

Montone, per il suo istinto t>attagliero. Gli antichi


quando volevano intimare la guerra a qualcuno, mandavano avanti un montone, spingendolo fino al paese
quasi quale ambasciatore

dei nemici;
il

mandato

festare

in

modo che

tal

Polemona.

lica.

Roma,

una colonna

in

avevano motivi

essi

per combattere, per essere


tali:

quale avesse

il

guena; oppure per mani-

di dichiarare ia

stati

Diversi:

provocati.

Arco

teso.

giusti

Vege-

Colonta bel-

davanti al tempio di Bellona esisteva


cui, quando si voleva dichiarare la

guerra a qualcuno,

si

tirava

una

qual segno

lancia,

nemici dai
di speranza che tale guerra sgombrasse
confini, o che si estendesse il loro Impero oltre i coni

fini

sa

stabiliti.

Fuoco. Geremia vide una pignatta acce-

verso tramontana,

dalla

quale

si

dovessero spar-

gere per tutto

che

disse

ELcuba,

mondo

il

l'Italia

(figlia

di

Priamo, cangiata
accesa, partor

479

Dimanle

emblema
come segno

della

segno di futu-

doveva essere presa e


il

Saio,

preso

opiX)sizione

della

toga,

arsa.

fuoco per tale augurio.

guerra.

Lancia.

Cartagi-

Romani
come veste da guerriero, in
emblema della pace. Vedi

guerra,

di

lancia.

Pace

che

cagna) gravida di una fiaccola

in

Gladio,

Dicesi

Tracia, e moglie di

re di

fuochi matrimoniali,

Gli indovini presero spesso

una

guerra.

la

Cicerone

guerra.

incendi di

ardeva per

ra guerra, per cui Troia

nesi,

mandavano

ai

e guerra.

Guerra intimata.
Asta

ferrata abbruciacchiala che. presso

Romani,

quale segnale di guerra intimata, un sacerdote, detto


scagliava

Feciale.

campo

nel

nemici,

dei

dopo aver dichiarato

moni d'et matura,

con
il

testi-

motivo

della guerra.

Guerriero.

Uomo

che tiene

millefoglie,

in

mzuio due dadi.

Achillea

allusione all'eroe Achille.

Gufo.
Uccello di cattivo augurio. Lo si considerava volgarmente come messaggero della morte; la sua presecondo Plinio, presagiva

senza,
sto

uccello misterioso,

volta

abita nei cimiteri, e fa sentire

gubre di notte,
se:

la sterilit.

se

si

pone

si
il

che cerca la solitudine e


il

quetal-

suo grido lu-

attribuirono delle virt meraviglio-

suo cuore con la

zampa

destra so-

pra una persona addormentata, essa dir tutto ci


che avr fatto, e risponder alle domande fattele;
inoltre,

se

si

mettono

le

medesime

parti di questo uc-


cello sotto le ascelle,

dietro

la

attacca

il

Morte

che

fegato

a un

cani non potranno pi abbaiare

persona

raccoglieranno

480

le

finalmente

porta;

albero,

tutti

gli

Vedi Alcioe

sopra.

Nittlmene

Notte

uccelli

se

si

vi

si

Larva

Tirannia.

Guglielmo (San).
Vescovo.

Lagrime

un'offesa fatta a Dio.

ch'egli

versava

avuto una speciale devozione per

il

sentire

nel

Ostensorio; per aver

il

Santo

Santissimo Sacra-

mento. Vedi Vescovo.

Gule o Gole.
Chlamavansi
steriosi
i

cos

esseri

certi

quali rappresentavano le parti che

nelle traduzioni popolasi


lani greci.

non

e mi-

soprannaturali

appartenenti alla mitologia araba e persiana,

Le Gule

escono che

hanno

vampiri

dei popoli slavi e degli iso-

abitano luoghi sotterranei, donde

mezzanotte

per

recarsi

fare

danno ai poveri mortali e tormentarli m mille modi.


Gli Afghani credono che qualsiasi deserto e solitudine sia abitata da un demonio chiamato Guli-B'mbau
o spettro della

Gule

si

solitudine.

Le leggende dicono che

le

cibano di carne umana.

Gusto.
Gli Egiziani quando volevano significare che qualche cosa fosse stata appena assaggiata e non piena-

mente gustata, rappresentavano una lingua fra


denti
un po' tirata fuori; mentre se volevano mostrare un
pieno e completo gusto d'una cosa, raffiguravano le
i

parti

gua.

posteriori

della

gola

cui

attaccata la

Frutta. Scimmia, che addenta una mela.

lin-

H.
Vedi Aruen.

Haroep.

Hathor. Vedi Aihor.

Heimdal

Uno

Hallinskdi.

<>

Dei principali scandinavi; aveva per


padre Odino e per madre nove figlie del gigante
Geirrendour. Egli aveva la custodia del ponte Bifrost
che univa il cielo alla terra. La sua vista era tanto
degli

come

acuta, che vedeva, di notte

stanza di cento leghe; e

il

di giorno, a

una

di-

suo udito era cos fino che

sentiva nascere l'erba nei prati e la lana sulla schiena dei montoni. Come Dio, non aveva moglie ne
figli; ma era anche uomo nello stesso tempo, e in questa qualit, egli diede vita a tutta una razza.

Hela.
Divinit

scandinava,

regina

della

morte,

la

so-

vrana dell'impero nebuloso, dove fu rilegata da Allaffinch essa vi tenga

fader,

imprigionati tutti coloro

che sono morti di malattia o di vecchiaia, e


sca della loro

mancanza

Figlia di Loke, che

riero.

Angerbote,

gigantessa

la

li

puni-

di coraggio e di valore gueril

la

genio del male, e delpi

terribile delle

fu-

Hela abita un palazzo chiuso da porte di ferro


cinto da un'altissima muraglia, nel quale abitzmo

rie.

tutte le sventure.

all'antro di

dentro

alla

Il

cane

Garm

grotta

la

leggenda

gallo nero che canta sotterra,

mondo. Alcuni
SI

fa le veci di custode

Guipa che conduce a questo palazzo,

menzione di un
e annuncer la fine del
fa

fiumi, paragonabili allo Stige e all'A-

o. Ronchetti.

cheronte della mitologa greca, sboccano nel soggior

no di Hela; la quale

d'aspetto terribile e ha la

parte superiore del corpo nero e azzurro,

Hom

Hum.

Divinit rammentata spesse volte nel Zend'Avesla

(nome dei
nei

dei Parsi o antichi persiani) e

sacri

libri

diversi trattati

dei seguaci di Zoroaslro

(fonda-

Esso presiede

alla di-

tore della religione dei Parsi).

stribuzione della

pioggia

nelle

varie

partf della ter-

capo delle citt e delle Provincie, il guardiano


delle gregge, e d ai padri che ne son degni figli il-

ra,

il

lustri

il

pii.

Ne

soltanto in terra

Hom

creati

agli

da Arimane,

dona

la

Hum

suo potere; egli combatte e distrugge

esercita

cattivi

Geni,

meritata ricompensa

uomini buoni.

HOPO. Vedi Oro.

I.
I.

Secondo l'opinione di Platone, questa lettera aveva qualche cosa di misterioso in se, e serviva a meraviglia alla spiegazione delle cose delicate, secondo
n parere dello stesso filosofo.
ladi.
figlie di Atlante e d'Etra; secondo altri di
o d'Eretteo. Erano cinque sorelle, le quali

Ninfe,

Cadmo

tanto piansero per

sbranato
cinghiale,
in

cielo,

la

morte del

loro

fratello

lade.

da una leonessa o, secondo altri, da un


che gli Dei impietositi le trasportarono
ponendole nella

costellazione

delle

piogge

e delle tempeste marine, e dove piangono tutt'ora.

483

Iberide.
Pianta che

da marzo a

fiorisce

Vedi

ottobre.

In-

d'inerenza.

Ibis.

Uccello

che

d'Egitto

Quando esso nasconde


ma rassomigla a quella

Egillo

ni principi

Testa

il

rassomiglia

cicogna.

alla

collo e la testa, la sua for-

Vedi Cuore
da buo-

del cuore umano.

Male

Mercurio Penne
Cratiludine

derivato

d'ibis

Salubrit

d'ibis.

Vedi Dedalo.

Icaro.

Iconologia
Dal greco
gionamento

eilfon,

lo studio e le indagini
caratteristici

immagine e

sulle immagini.

onde

si

logos, discorso

o ra-

L'iconologia viene definita

sopra

lineamenti e

possono conoscere

personaggi allegorici o mitologici, di cui

gli attributi

figure

le

le art!

dei

devono

E' dissimile daloccupa delle sembianze reali dei p>ersonaggi illustri, mentre l'iconologia
ha per scc^x> di ragionar delle forme convenzionali con
talvolta

rappresentare

le

immagini.

Viconografia in ci, che questa

cui

si

vestirono le allegorie e

si

miti.

L'arte

ha pochis-

mezzi di far intendere quello che rappresenta; e


oltre all'essere circoscritta a esprimere in ogni quadro
o grupypo quello solo che si opera in un istante di tempo,
non pu manifestare gli esseri intellettuali altrimenti che
personificandoli. Egli ben vero che la poesia si vale
simi

della

medesima licenza per ottener miglior

produrre pi viva impressione;

ma

elettivo

effetto

per la

poesia di ci fare o non fare; l'arte costretta. Essa

pu nominare;

l'arte

non

lo

pu.

La

poesia inoltre

dipinge con rapide immagini senza fermarsi al minuto


delle

484

l'arte

particolarit;

sua

natura

stessa

dalla

con precisione

a determinare

obbligata

pi

sottili

lavoro ci che alla


lineamenti, e con lungo e arduo
Per ^"1 arte
parola.
sola
una
basta talvolta
poesia

personificando

gli

esseri astratti

e ideali

di
nominarli, dovette fissare a ciascun

tesse conoscerli.

greca, di cui

ci

cambio
tali

essi

sguardo
buti e tal fisonomia, che al primo

/.

di

attri-

ognuno po-

Fin dai tempi pi remoti dell'arte

restano

memorie

storiche e

monumen-

operavano gi secondo una tacita congli


ti,
o essere ideale attrivenzione, dando a ciascun nume
volto di Mmerva,
il
che
buti e caratteri propri, cos
diverse da
fattezze
e
d'occhi
tagli
per esempio, aveva
artisti

del resto. Negh


quel di Venere, e via discorrendo
maggior parte
la
per
attributi gli artisti si attennero
ai

caratspecialmente a Omero; nei tratti


scelsero i
osservarono la bella natura, e ne

poeti e

teristici

l'espressione che le
lineamenti che meglio rendevano
mterpreti della
primi
poeti,
religiose e i

tradizioni

La
avevano assegnato a ciaschedun nume.
negli attributi non
e
forme
nelle
pertanto
convenzione

religione,

cogli spiriti religiosi e con


fu arbitraria, ma intima
celebrate dal poeti; e l'iconolole credenze popolari
fondata sulla religione e
ieratica
gia greca e tutta
e vaghezza che le degiocondit
quella
di
partecipa
riv

dalla

poesia.

nell'espressione

dei

Perci
miti

il

non

linguaggio

pot

degli

meno

di

artisti

essere

per la conoscensimbolico; e lo studio e le indagini


simbolico usato dae
mitico
linguaggio
questo
za di
costiecco ci che. come abbiamo detto,
stessa
L'iconologia
tuisce la scienza iconologica.
una donna seduta.
fu simboleggiata, e quindi si figur
gli

artisti,


che con la penna

che un

mano

in

presenta

genio

485

descrive

una donna

Altri per la rappresentavano in figura di

grande

ben

tempo

stesso

con

vestita

fatta,

con

nobile,

una fiamma che indica

sormontata

passioni,

le

perta

da una specie

vizi,

ecc.

di fascia,

virt,

le

La bocca
con che

Con

all'ingi

da

nucopia,

sembra piegare

ta-

vuole indi-

si

mezzo

destra essa

per co-

care che essa non parla se non per


la

al

da

genio mspiratore degli em-

il

blemi allegorici, atto a caratterizzare


lenti,

semplice

gusto

testa

la

sguardo.

suo

al

moraii

esseri

gli

sviluppa

segni.

di

cor-

la

cui escono fiori e frutti, simboli del pia-

con la sinistra appoggiata sulla


una palma unita a un ramo di
olivo, una corona e una bilancia, per indicare che
essa dispensa con giustizia l'immortalit, e che gli

cere e

astri

dell'utilit;

stringe

celeste

sfera

come

piameli sono del suo dominio,

getti terrestri

rappresentati su di

gli

di caratteri geroglifici, sulla quale inchinandosi

poggia.

livello,

Il

l'olivo,

il

tratti

colt ingegnosa.

si

tutti

attributi

caratteristici di quella scioiza

Ciascuno dei geni che

pure per mezzo di simboli


sere morale o allegorico che esso
indica

ap-

come pure un

mirto,

leone che riposa ai suoi piedi, sono

compiono

og<

una colonna coperta

la

che

o fa-

circondano

caratteristici

rappresenta.

l'es-

Al

sono sparse medaglie e cammei,


il
che bastantemente indica che l'iconologia deve essere fondata sopra la cognizione generale delle mepiede

della

figura

daglie e degli antichi monumenti.


L'iconologia
assegna dunque a ciascun essere, a ciascun oggetto,
gli

attributi

che

convengono.

loro

quindi Saturno sotto

lineamenti

Essa rappresenta
un vecchio ar-

di

486

mato d'una falce; Giove col fulmine tra le mani e


un'aquila da un lato; Nettuno col tridente, seduto
su un carro tirato da quattro cavalli marini; Plutone con una forca a due denti su di un carro tirato
da quattro cavalli neri; Cupido con un arco, un turcasso pieno di frecce, e talvolta con una fiaccola accesa o spenta e una benda sugli occhi; Apollo con
una bella
talvolta

mano

capigliatura,

con una

e le ali al

di tutto

con l'arco e con

le

frecce e

Mercurio con un caduceo in


petaso, e ai talloni; Marte armato
lira;

punto con un gallo accanto, volatile che gli


Bacco coronato di edera con un tirso

era consacrato;

di una pelle di tigre, e talvolta


un carro, seguito da una truppa di
Baccanti; Ercole coperto di una pelle di leone che
stringe con la destra una clava; Giunone portata sulle nubi con un pavone accanto; Venere sopra un car-

in

mano,
da

tirato

coperto
in

tigri

da piccioni, e talvolta seduta ia


coll'elmo sul capo, ap^wgMinerva
una conchiglia;
giata a uno scudo, e al lato una civetta; Diana abro tirato

bigliata

da

da

cigni o

cacciatrice,

con l'arco

e le

frecce tra le

e la lune calante sul capo; Cerere con un covone di grano tra le braccia e una falce da mietitore tra
Siccome gli antichi avevano straorle mani, ecc.

mani

dinariamente moltiplicate
ti

di

loro divinit, cos

poe-

a gara a rivestire

si sono poi
apparenti esseri puramente chimerici o im-

esercitati

pittori

figure

le

maginari, oppure a prestare una specie di corpo agli


attributi

divini,

alle

stagioni,

ai

fiumi,

vizi, alle passioni, fino alle malattie, ecc.

alle

Cos

virt,
la

ai

For-

za viene rappresentata da una donna di aspetto guerpiedi


riero, appoggiata su di un cubo con un leone ai
;

467

Prudenza uno specchio intorno al quale


un serpente, simbolo di quella virt; alla
Giustizia si pongono in mano una spada e una bilancia; alla. Fortuna si bendano gli occhi, e le si pone
si

si

alla

attorciglia

piedi; all'Occasione si launa ruota volubile sotto


ima treccia di cap>elli sulla parte anteriore del
capo, mentre tutto il rimanente calvo; ai Fiumi si
danno corone di giunchi e urne, daJle quali l'acqua
si
versa; all'Europa si pone sul Ccipo una corona
chiusa e si d uno scettro e un cavallo all'Asia un ini

scia

censiere, ecc.

Idee. Vedi Ninfe.


Idolatria.

Adorazione,

culto

degli

idoli.

Vitello

Idoli.

d'oro.

Idolo.
Oggetto,
Dio.

Gli

statua

rappresentante

effigie

primissimi

nei

idoli

qualcJie

non erano che

lempi

informi tronchi di legno, o sassi greggi; pi tardi poi


statue
li

di

vere

ogni

rappresentanti

uomini,

Le immagini o

specie.

parla la Bibbia eramo di due sorta:

a Jehova, e
Cristina

sanna

altri

gli

rappresentato,

{Santa)

dal

Idolatria

gli

Vittore

vitello

zinima-

simulacri

alle false divinit.

specialmente,

(Santa)

dorme,

di

cui

uni consacrali

Jehova veniva
d'oro.

Religione

Vedi

Su-

(San).

Idra.

Mostro spaventevole delle palude di Lema; figlio


Tifone e di Echidna. Dicesi che avesse sette, nave e perfino 0.000 teste, secondo alcuni. Faceva stragi orribili nelle campagne e nelle mandre che trodi

488

vavansi nella palude di Lerna.

Vedi Ercole

Inv'r

dia.

Idrangea.
torQuesta pianta, chiamata volgarmente ortensia,
suo
il
giardini:
dei
ornamenti
belli
ma uno dei pi
mirabilmente col
fogliame di un bel verde contrasta
corombi. I suoi
colore roseo dei suoi numerosi e ampi

sono per

fiori

lo

pi

sterili.

Vedi

Millanteria.

lena.
a

Intorno

quest'animale corrono

pi strane ta-

le

sessi, ma che
i
vole; non solo la si credeva d'ambo
Alla iena
all'altro.
anno
un
da
cambiava di sesso
si

fra le

anche,

attribuisce

altre

quella

facolt,

di

attirare a se i pastori
imitare il linguaggio umano per
quello d'mcantare
e
e divorarli a suo bell'agio,
^
diventar muti. Vedi Carattere variahik

cani facendoli

Nemico

vincitore

Anemico vinto

Pelle di

iena.

Ifianassa.

Figlia di Preto,

la quale insuperbitasi per

la

sua

padre al
bellezza e per aver preferiti i
che
malattia
schifosa
da
tempio di Giunone, fu colta
nuda per
mezza
correva
che
modo
in
la rese pazza,
palazzi di suo

monti e boschi. Venne cangiata


relle subirono la stessa fine.

in

vacca.

Le

sue so-

Ifigenia.
Figlia

di

Agamennone

di

Clitennestra.

Avendo

lungo tempo l aruna calma ostinata trattenuto troppo


Calcante, gran saAulide.
di
porto
nel
greca
mata
contro Agamencerdote, rivel che Diana, sdegnata
lei sacra, ncua
cerva
none che aveva uccisa una

48^

al Greci il vento favorevole, e che per placarla


doveva versare sangue di una principessa della sua
famiglia. Agamennone esitava, ma data rimpK>rtaaiza

sava
si

della sp>edizione che doveva recarsi


sacrificare

sent

di

l'atto

che

il

sommo

da Diana

propria

la

a Troia, acconla

figlia,

quale,

nel-

sacerdote stava per ferire la

vit-

facendo comparire in sua


vece una cerva. Ifigenia fu traisportata nella Tauride,
tima, fu

jxvt

si

Dea

fece

diede

sacerdotessa
l'incarico

che approdavano
capit

reste

rapita,

di

quei

in

Tauride,

in

Diana, e

sacrificare

di

lidi
il

inospitali,

quale,

in

quale

adla

tutti

la

forestieri

allorch

O-

espiazione del

commesso matricidio, era stato condannato da Apollo


di

andare nella Tauride a rapire

trasportarla

ed essendo stati
trambi; quando
lettera
il

la statua di

dovevano

presi,

rec con

si

uno

di

suo fratello

riconoscimento, e

tal

di scilvarsi. Deluso intanto Toante, re della


col pretesto

da

farsi

sieme,

Tauride,

una supposta espiazione delle vittime

di

sulla

una

portare

nome avvenne
un accordo intorno al mezzo

Oreste.

pKii

Pilade

erano d'Argo, of-

volesse

se

essi

Diana

essere sacrificati en-

Ifigenia, udito che

salvare

di

ferse

Egli vi

nell'Attica.

spiaggia

portando seco

la

del

mare,

statua

s'imbarcarono

di

Diana; dopo

che Oreste fu libero dalle agitazioni delle

in-

di

furie.

Igiea.

Dea
zia.

dell'igiene e figlia di Esculapio e di

Essa aveva,

in

un tempio

Lampe-

padre a Sicion,
quale le donne dedi-

di suo

una statua coperta d'un velo, alla


cavano la loro capigliatura, con cui

la coprivano.

Raome-

presentasi coronata di lauro, e, quale regina della


dicina, lo scettro

(asta)

nella

mano

destra. Sul petto

m-

ha un serpente attorcigliato in pi giri, il quale sporge


il capo per bere in una tazza che la Dea tiene nella
mano sinistra. Viene anche rappresentata seduta su
un seggio, con la sinistra appoggiata all'asta, e nell'atto di porgere con la destra una patera a un serpenche,

te

lambendola, s'innalza da un'ara a

lei

da-

vanti.

Ignaro di Dio.
Cieco,

simbolo biblico.

Ignominia.
Gran disonore.
Ebrei una legge

la

Quaranta.

Esisteva presso

gli

quale, a chi avesse ricevuto una

sola vergata in pii di quarauita, oltre

essere segno

di infamia, vietava di occupare qualsiasi carica onorifica.

Ignorante.

Uomo con la testa d'asino, che gli Egiziani ritenevano come emblema d'una persona ignara di tutto,
e che vivesse segregata dagli uomini. Vedi Disputa
deW ignorante.
Ignoranza.
Personificata in una figura con un

dado di piomAnimali: Pipistrello, che, per essere


tenebre, non pu sopportare la luce.

bo in testa.
amamte della

Nella Bibbia, per questo animale, s'intende colui che


privo

d'ogni lume

di scienza;

perci dispregevole.

Benda, che le copre gli occhi. Fumo. Ritenendo il lume (luce) simbolo del sapere, e op{X)nendovi la caligine (tenebre); cos il fumo che produce
la fuliggine sar emblema dell'ignoranza. I Toscani
Diversi:

usavano dire caligare per oscurarsi. Libro chiuso.

4^1

Ilarit.

Cornucopia. Nelle monete di Faustina

con

figurina

cornucopia nella destra,

la

ornata

tiene un'asta

stra

da

terra

fino

TAS. Gjn

sini-

sommi-

alla

fronde e ghirlinde, con l'inscrizicne

t di

vede una

si

e nella

HILARI-

medesima inscrizione, in un'altra medaglia si scorge un germoglio di palma, che uscendo


da terra s'innalza sopra la testa di una figura di donna,
al

la

quale, pigliandolo con

la

tenendo nella

mento,

di Allegrezza
Ilitia.

destra,

la

sinistra

la

avvicina

lo

cornucopia.

Ve-

Letizia.

Vedi

Eileitia.

delle

nozze.

Imene.
Dio

ma

ordinaria bellezza,

Egli

ra.

ritenuto
di

era
p>er

et

in

una

una ragazza

in

Giovane,

dotato

di

stra-

p>overissimo e di origine oscu-

cui

fanciulla,

ateniese;

un giovinetto pu essere
allorch divenne amante

ma

p>er

essere

essa

di na-

molto superiore alla sua, non osava dichiararle


la sua passione, e si accontent di seguirla ovunque
ella andava. Un giorno che le dcwme di Atene dovevcmo celebrare sulla spiigga del mare le feste di Cescita

rere,

quale doveva intervenire anche

alla

vorita,

egh

si

travest,

la

sua fa-

e quantunque sconosciuto, pu-

re l'asfjetto suo amabile lo fece ricevere in quella


devota compa^ia. Alcuni corsari intanto, scesi improvvisamente a terra nel luogo della cerimonia, ru-

barono

tutta la brigata, e la traspKjrtarono sopra

spiaggia

preda,

pieno

dere

F>r

di
i

scc^o.

lontana,
la

ove,

loro

la

una
loro

stanchezza

coraggio,

si
addormentarono. Imene,
propose alle compagne di ucci

rapinatori,

Andato

dopo aver sbarcata

pK>i

in

e si pose alla testa per tale


Atene, dichiar in un'assem-

492

promettenblea del popolo ci che gli era accaduto,


purdonne,
quelle
tutte
Atene
in
do di far tonnare
ch'ech gli fosse stata accordata la mano di quella
La sua proposta venne accettata,
gli tanto amava.

spos la sua innamorata, e in memoria di un cofortunato matrimonio, gli Ateniesi sempre lo invo-

egli
s

e
carono nelle loro nozze sotto il nome di Imene,
chiafurono
che
suo
onore
in
feste
delle
celebravano
mate Imenee. Altre favole contradditorie si raccon-

tano intorno a questo personaggio. In seguito


crearono una genealogia a questo Dio, gli uni

cevano

figlio

sotto la figura di

coronato di

rati,

poeti
lo

fa-

Apollo e di CalVenere. Imene rappresentasi

di Urania, gli altri di

o di Bacco e di

liope,

un
fiori

giovinetto coi capelli riccuti doe specialmente di maggiorana e

una fiaccola nella mano destra, e nell'altra


con cui copriva il capo alle spose, e due
flammeo
il
manto
socchi gialli ai piedi. Alcuni lo vestono d'un
oltre
mano,
in
pongono
gU
e
giallo,
nuziale, rosso o
fiori
e frutti, e talvolta un flaufiaccola,
alla

rose; con

poeti lo dipingono anche vestito d'un abito bianun


co ornato di fiori. Si vede anche raffigurato con
pastoie ai
anello d'oro in mano, col giogo e con delle
Gli si diede anche una corona di rose e di

to.

piedi.

un giogo ornato di
hanno una fiamma unica.

fiori

spine,

Imer.

e due

fiaccole

Vedi Ymer.

Imitazione.
Scimmia, da
contraffare,

cui venne

il

verbo scimmiottare, cio

imitare.

....

Immaginazione.
Lupino, perch nei tempi antichi era

comune

che

dei

filosofi

greci,

il

specialmente dei

cibo

cinici.

pi


Immagine

493

Alessandro.

di

Vedi Prosperit.

Immondo.
Lingua
scellerato

tagliata

simbolo

dannosissimo,

biblico

d'uomo sporco,
dai

scacciato

sacrifizi

fuggito dagli uomini religiosi e morigerati.

Immortalit.
Animali:
ri.

Fenice,

Vegetali:

che rinasce dalle proprie cene-

Cedro del Libano, albero che vive

lunghissimo tempo. Confrena.

Impazienza.
Balsamina impaziente. Allusione allo scoppio del
di questa pianta, al minimo contatto.

frutto

Impedimento.
Ginocchia accavalciate, con

gambe

le

parti inferiori

delle

intrecciate.

Imperatore.
Animali
Serpente avvolto in cerchio, con una
di palazzo nel mezzo; geroglifico degli Egiziani rappresentante un imperatore o qualche re potentissimo; ritenendo che la reggia dovesse essere po:

specie

sta

in

mezzo

Diversi:

all'impero,

per essere

Cappa, Corona

comoda a
Globo

imperiale.

tutti.

croci'

fero.

Imperfezione.
Rana, la quale, nascendo deforme
attraverso

diverse

trasformazioni

girono, passa

prima

di giimgere
suo sviluppo normale; inoltre credevasi che il girino, generato nel fango, fosse sovaite in parte ranocchio e parte terra pura, e che per quanto questo animale giunga alla sua maturit, rimanga semal

pre imperfetto,

per un

suo difetto nella

lingua.

494

Impero.
Animali:
di

vari

le

colori,

un'aquila

di

distesissime,

ali

coperta

di

di

pi teneri rampolli del cedro, strapp tutte

paggini delle
lin

le

membra

dii

sommit delle pi

tate

parla

perme
che arriv velocemente al monte Licon le unghie minacciose svelse la mi-

lunghezza

bano, e quivi,
dolla e

Aquila, emblema

Greci.

Ezechiele profeta

meravigliosa grandezza con

smisurata

Ape, presso

potenza.

della

alte frondi,

anche

tagli

le

pro-

e tutte queste cose furono traspor-

viti,

Babilonia.

Simbolicamente,

rappre-

l'aquila

Nabucodnosor, monarca di Babilonia, che preGerusalemme e condusse prigiioniero il popolo col

senta
se

suo re Sedecia e

tutti

quila

numerosi

inidicano

principi.

Le

ali distese

sor aveva condotto seco; la lunghezza delle


il

lungo tempo del suo regno

dell'a-

che Nabucodno-

eserciti

membra,

penne, la ricchez-

le

za di cui abbondava; le unghie, il terrore delle armi;


monte Libano, lo splendore e la grandezza della

il

Giudea per molti anni


svelse
bilt,

le

significa

midolle del

continui illustre,

donde

cedro,

estirp

l'aver strappate
ch'egli

le

cio

egli

ultime

frondi

non perdon nemmeno

l'aquila

del
alla

la

no-

cedro,
teneris-

sima stirpe dei re, cio ai bambini. Cavallo coi piedi


d'uomo. Gh indovini predissero l'impero del mondo a
colui, presso il quale sarebbe nato un tal cavallo;
caso che,
Berillo.

dicesi,

Carro.

capit a Giulio Cesare.

Narrasi

che

Diversi:

Tarquinio .Superbo,

a-

vendo quasi ultimato di far costruire il tempio di


Giove Capitolino, fece fare un carro di terra, il quale messo nella fornace a cuocere, invece di ritirarsi
col

perdere

l'umidit,

cos voluminoso che

si

si

gonfi

talmente

e divenne

pot appena levarlo dopo aver

495

della fornace e demoliti 1 muri.


causa di ci agli indovini, risposero
che tale fatto era segno di felicit e impero a coloro che
avessero in custodia tale carro. Coltello, simbolo

scoperchiato

il

Domandato

la

tetto

Oro. Zaffiro^ pietra semgran conto, perch credevasi che f>ossedesse un certo potere datole da Giove e Saturno,

biblico di potest e impero.

pre tenuta

il

in

quale rendesse facile

sommo

del

Impero

del

ma

conseguimento dell'impero

mare.

Delfino e tridente;
secondo,

il

sacerdozio.

attributo

primo, simbolo del mare;

il

Nettuno,

di

re

del

il

mare; emble-

dell'impero.

Impero

stabile.

Scettro di

quercia.

una colonna
scettro
riori

formato

tagliati,

Dicesi che a Viterbo esistesse

d'alabsistro

sulla

quale

uno

figurava

fronde di quercia, coi rami infe-

di

quelli

superiori

intrecciati

in

modo

da sembrare un occhio. Secondo Plutarco, era questo l'emblema di Osiri, il quale ebbe l'impero non

ma

solo dell'Egitto,

d'Italia e quasi di tutto

il

mon-

do. Si vuole che in questi scettri figurassero tanti ra-

mi quante erano le Provincie dominate da colui, in


onore e nome del quale veniva dedicata tale memoria.

Impeto.
Cinghiale,
feroce;

ritenuto

perch

qualsiasi

nemico.

preso e

atterrato,

mente infuocate,

come emblema di guerriero


piomba ciecamente su

quest'animale
Dicesi

che

il

quasi morto,

cinghiale,

mostra

le

a caccia,
zanne

tal-

che strappmdogli delle setole dal


collo e avvicinandole ai denti s'increspano come se

fossero* accostate

bragia,

alla

per abbru-

finiscono

ciare.

Impeto dei nemici.


Mare tempestoso, simbolo

biblico.

Gli oratori e

paragone dei

ricorsero sovente al

storici

gli

turbini e le

procelle con la guerra, ritenendo l'acqua in temp>esta

come simbolo

delle

grandi

pi

Impeto e agitazione
Trottola.

questo

poeti,

mente.

di

per

il

sventure.

velocissimo movimento di

simboleggiarono

giocattolo,

un'agitazione

di

mente che non pu fermarsi mai n essere quietata


dalla

ragione.

Importunit.
Mosca, la quale, per quanto

da

scacciata

se,

sem-

pre vi ritoma. Gcerone, alludendo a un giovane moscaccia

disse:

lestissimo,

Impostura.
Zucca falso-arancio;

quella

mosca,

allusione

al

suo

mile a un'arancia, mentre di nessuna

Impotenza

servo.

frutto

si-

utilit.

virile.

Cinquanta.

Eira

non

cinquant'anni,

opinione
fosse pi

che l'uomo, passati


capace di procreare

fi-

gli.

Impresa.

Vedi

Impudico.

Inefficacia delV impresa.

Vedi Donna impudica.

Inabile alla guerra.

Mano
leva

senza

sottrarsti

il

pollice.

alla

guerra

Presso
si

gli

antichi,

tsigliava

il

chi

vo-

pollice.

Inattitudine all'imparare.
Asino col freno in bocca. Gli astrologi, a chi
nascesse sotto il tredicesimo grado del Leone, come

^
predizione della sua

497

inattitudine

che allora nascesse un asino con

airiir^Mrare,

finsero

la briglia in bocca.

Inabile all'impresa. Vei inefficacia deli impresa.

Incantesimo.
Moticella.
tato

d'una

Credevcisi

certa

che quest'uccello fosse donaturale amorosa. E di-

attrattiva

che Venere lo portasse dal cielo per darlo a


Giasone, insegandoli l'incanto, con cui attrasse Me-

cesi

dea all'amor

suo.

Incanto ingannatore.
Datura siramonio.

Incendio. Vedi EJigio

{Sani')

Germano

(San).

Incensorio. Vedi Turibolo.


Incisione.
Bulino, principale strumento

Incitamento.
Como, strumento a

degli

incisori.

fiato.

Inclinazione al vizio.
Ginocchia piegate, simbolo della debolezza umana che si china a terra, cio
vizi che conducono
i

alle passioni

impure.

Incorruttibilit.
Ermellino,

per essere

quest'cinimale

tanto

unante

che se trova del fango davanti all'apertura della sua tana, piuttosto cKe sporcarsi, si
lascia prendere dal cacciatore.
della

pulizia,

Incostanza.
Animali: Farfalla, che vola di fiore in fiore senza fermarsi. Granchio di mare, perch ora va indietro e ora a traverso.
Vegetali: Delfinio consolida.

Diversi:
32

Crono. Secondo

G. Ronchetti.

gli

astrologi,

nel vente-

il
Leone, si trova un segno d'uomo
con due teste, e a chi nascesse sotto tale segno, predicevano che sarebbe stato incostante e di volont
alquanto mutabile.

Simo grado sopra

Incostanza delia fortuna.


Corno

cervo,

di

ora acquista

perch

chi

fortuna,

ricade nel

della

ora

quest'animale

coma, similmente

dal basso stato,

di
di

stabilit

le

salito

nulla.

agli

alla

luna.

onori,

per rovesci

emblema

Palla,

perde

Simbolo
del'in-

fortuna.

Incredulit.
Aspide (vedi).

Incubi

Succubi.

Gli incubi, dice Ambrogio Pare, nel libro Dei moe prodigi, sono demoni che assumono forma e
sembianza d'uomo e si congiungono con le streghe;
f
succubi sono dmoni che si trasformano in donne.
Tale congiungimento non ha luogo soltanto dormendo, ma anche vegliando; ci che fu pi volte con-

stri

fessato

sostenuto

dagli

stregoni

dalle

quando venivano messe a morte. Secondo


zicne di coloro

questa

specie

di

quali
ossessi,

si
il

streghe,
l'osserva-

credeva appartenessero a
demonio usava piuttosto

con le donne maritate che con le zitelle, perch, trascinando all'adulterio, maggiori erano
doveri cui
le faceva mancare. Il pi delle volte presentavasi di
nottetempo a fianco del marito addormentato, o la
sera in un sito apipartato; compariva pure talvolta
di giorno sotto le sembianze ingannatrici di un amante corrisf>osto, o d'un pretendente deluso; e talora infine, sotto quelle di un marito, sorprendeva
qualche f>overa moglie, la lusingava con belle parole, e occorrendo, impiegava anche la violenza per
i

ndurla a far

499

sue voglie. Servio Tullio, che fu re

le

Romani, era il frutto degli amori di una bella


ichiava con Vulcano secondo alcuni antichi autori;
cabalisti, con un de:on una salcimandra, secondo
lei

monio

secondo

incubo,

demonografi.

nostri

Altre

una donna non poteva avere un unante che


lon fosse un demonio uscito dall'abisso, e avevansi
>rove della sua potenza amorosa, dai segni che egli
asciava sul corpo della sua prediletta. Si vuole che
diavolo, il quale godette la madre di Augusto, impresse un serpente sul di lei ventre.
/ohe

il

Incudine.

Vedi

Eltg'w

{Sant')

Fortezza

Vulcano.

d'animo

Indiana.

Vedi Francesco Saverio

(San).

Indifferenza.
Iberide

della

Persia.

:angia e sulla quale

le

Pituita

il

aspetto

cui

non

stcgioni

fanno

si

non

sentire.

Indipendenza.
Gatto,

che

Alani,

antichi

gli

portavano nelle bandiere,

cernie

alludendo

dei

Pruno
lon

all'insofferenza

selvatico.

\TJol

Albero

Burgundi e Svevi

emblema

gatti

ribelle

per

alla

la

di

libert;

schiavit.

coltura,

che

essere trapiauitato.

Indisciplinato.

Uomo

seduto su un asino frenato.

Indiscrezione.

Canna piumata.

(Vedi Canneto).

Indocilit.

Mosca

su un libro. Plutarco dice che vi sono


due animali che al contatto dell'uomo non
addomesticano mai, n tollerano d'essere toccala rondine e la mosca. Porco. Secondo i fisio-

ioltanto
>i

i:


gnomoni,

la

volti

pelli

500

fronte di pK>rco, piccala, pelosa, coi ca

all'ins,

segno

evidentissimo

d'indocili-

e rozzezza.

Indole perversa.
Colchico

autunnale; allusione

propriet

alla

vele-

nosa di questa pianta.

Ind amabilit.
spini, non si
una persona aspra,

Riccio di mare, perch, coperto di

emblema

maneggiare;

lascia

di

con cui difficilmente

fastidiosa, difficile e renitente,

pu

trattare.

Indovino.
Donnola, che

credeva dotata di una certa

si

d'indovinare

colt

Perci

futuro.

il

antichi

gli

fa-

rap-

presentavano un cane sventrato, sulla cui spalla de-

camminava una donnola. Allusione evidente del


futuro dalle interiora degli animali, come
il

stra

predire

facevano

gli

indovini.

antichi

Indra.

Nome, che

sanscritto significa

in

dato dagli Indiani


to,

al

Dio

degli

saettatore fulminante,

il

che caccia

sole

nel

vasi

anche Machavan

potente).

cielo

sui

Questa

(il

giganti.

divinit

ricco in tesori).

attribuisce

si

simbolo del male, sugh


ribelli,

colui che sparge la piog-

rasserenato.

lui

che piove,

nuvole e fa di nuovo brillare

gia,

le

colui

Dei e del firmamen-

la

spiriti

vittoria

maligni,

Calura

sul

il

chiama(il

serpente,

sulle

Viene rappresentato seduto

divinit
sull'e-

lefante Airavat.

Indugio.
Alcuni vogliono che sedendo

-^ Vedi Danni

derivati

sia

segno di ritardo.

dall'indugio.

Indulgenza.

501

Vedi Remissione.

Industria.
Ape. Castoro.

Animali rinomati

con cui costruiscono

per

l'industria

le loro abitazioni.

Industrioso.
Lupino. Pianta che non richiede coltivazione, anvuole che trascurandola divenga fertile; p>er
si
cui xm uomo con questa pianta in mano, emblemazi

ticamente, rappresenter una persona che col proprio

ingegno e l'industria sa procacciarsi

il

necessario per

l'esistenza.

Inefficacia dell'impresa.
Coccodrillo con una penna

d'ibis

conficcata

nel-

un uomo talmente
inabile, da non sapersi aiutare con efficacia in niuna
impresa
p>erch ritenevano che il coccodrillo, animale assalitore e violento, toccato con una penna di
diventasse immobile e inoffensivo. Gli anrichi
ibis,
credevano che anche
serp>enti diventassero immobili, ponendo loro sopra vma penna d'ibis.
la

geroglifico

testa;

egiziuio

di

Inerzia.

Uomo

con

le

mani

in

seno.

Infamia.
Dito medio
in

-modo

dritto,

d'imitare

con

gli

genitali

altri

in pugno,
Diogene, a
mostrar loro

stretti

dell'uomo.

forestieri, che gli chiedevano di


Demostene, per vederlo e conoscerlo, l'indic stendendo verso di lui il dito medio invece dell'indice,
volendo con ci contrassegnarlo d'infunia e d'impu-

certi

dicizia.

Infanzia.
Simboleggiata con

la

luna,

502

Infaticabile.

Uomo

con

in

che chi avesse

mino

le ali

nervi

delle

Infedelt degli

di gru,

stinchi

gli

adulatori.

Attirati

Delfino.

delfini

dagli

avanzi

dei

cibi

accompagnano con pianave, ma non escono mai siilla spiaggia;


adulatori, mentre trovano da godere, corteg-

gettati dai

cere

piedi di gru. Volevasi

ali

a qualunque fatica.

resistesse

cos

la
gli

naviganti,

giano e onorano
prospere,

ma

saziati,

amici finche sono

gli

appena che

la

fortuna

in
li

condizioni

abbandona,

allontanano.

si

Infelice.

Uomo

che piange,

rasciugandosi

le

lagrime.

Infelicit coniugale.
Cornacchia.

do uno di

Gli

antichi

credevano che incontran-

questi uccelli scompagnati,

fosse indizio di

coniugale infelice.

vita

Infermo. Vedi Francesco

Saverio

{San).

Inferno.

Luogo

di supplizio dove i malvagi dopo la presenavranno a subire la f>ena dovuta alle loro colGli antichi, la maggior parte dei moderni, e so-

te vita

pe.

pra

tutto

pongono

cabalisti,

della terra.

l'inferno

nel

centro

dottore Swinden, nelle sue ricerche

Il

in-

fuoco dell'inferno, pretende che l'inferno sia


nel sole, perch il sole i7 fuoco perpetuo. Taluni
hanno aggiunto che
dannati attizzano senza posa

torno

al

questo
disco

fuoco,
del

sole,

che

dopo

le

le

macchie che appariscono nel


grandi catastrofi, non sono

prodotte che dall'esuberante numero di persone che


5J

vi

mandano,
i

503

Greci. Luoghi sotterranei dove scenanime dei mortali. Plutone n'era Dio e
re, e consistevano in quattro distinti sf>artimenti, che
poeli hanno poi compresi sotto il nome generale
i
di Tartaro e di Campi Elisi. I Greci considera-

Inferno

devano

dei

le

vano l'inferno come un luogo


in

dei laghi, le cui

mortali

tare
ai

gli

saggi

delle

empi;

l'altra,

e agli

eroi.

Can^i

e la seconda

mostri

dei

fornaci,

ridente

nei

(torrente

l'Acheronte

cuori,

ge

(fiimie

volte

dell'odio).

intomo

tramzmdano

infette

bronzo,

di

a tormendestinata

pacifica,

prima Tartaro

la

In questi luoghi scorrevano

Elisi.

il

Cocito

(pianto),

che porta

fuoco),

di

vedevano

si

accaniti

Chiamavano

e s'incrociavano parecchi fiumi,

Flegetonle

ove
ferro e

di

torri

diviso

oscuro,

vasto,

terribile,

acque fangose e

esalazioni,

ardenti

delle

l'una

diverse,

regioni

(corrente di dolore)

Quest'ultimo

non

all'Inferno,

si

il

rabbia

la

e lo Sti-

avvolgevasi

pi

poteva passarlo

l'aiuto del nocchiero Caronte. Perci i Greci


usavano mettere in bocca ai morti un obolo, piccola
moneta di bronzo, come nolo p>er il passaggio dello

senza

Stige.

primo luogo, il pi vicino alla terra, era


ove si vedeva il palazzo della Not-

Il

VErebo

(vedi),

del

quello

te,

Sonno e

Sogni,

dei

Cerbero, delle Furie e della Morte.


di

cento

anni,

erravano

le

soggiorno di

il

Ivi,

sfortunate

per

ombre

il

corso

di

co-

che non avevano avuto l'onore del sepolcro.


App)ena entrate le anime nel regno di Plutone, erano
loro

sottoposte al

manto,
di

giudizio davanti al tribunale di

Eaco

Minosse.

Il

primo

era

Rada-

incaricato

giudicare tutte quelle provenienti dall'.Asia e dal-

l'Africa;

il

secondo quelle che venivano dall'Euro-

pa, e qualora fosse sorto qualche dubbio, allora spet-

504

ingandecidere, acciocch senza


tava a Minasse di
luoghi.
mentati
ai
destinate
no alcuno fossero state
portavano una veiNel giudizio. Baco e Radamanto
dagli altri, teneva
oa in mano, e Minosse, separato
dei morti, che erano

uno

scettro

Le anime

dorato.

tutte
se segnate e impresse
nude, portavano sopra di
me^re
operarono
e ci che
le passioni che ebbero,
giudici
In modo che i
erano congiunte al corpo.

quando

se

le

domandavano
vedevano davanti, non
guardavano e

furono, ma
ne volevano sapere chi
o delle pene o de^
mandavano al luogo meritato,
quello dei malvag
era
luogo
secondo
Il
piaceri.
divorava le
punita, ivi il nmorso
ivi ogni colpa era
del dolore.
grida
le acute
sue 4time. e si udivano
le pene ricirca
antiche
Celebri sono le invenzioni
T.^o.
cui i pi "-ti sono
serbate ai malfattori. Di
(ve^
Tarlato
II
Danaidi
Tantalo, Sisifo. Issione e
1|f^^"
dopo
veniva
1
detto,
^^^
di), propriamente
per
Dei. Ivi stavano rmchiusi.
era la prigione degU
antachi
gh
giorno,
luce del
non rivede^ pi mai la
dai numi '^^g"^"^/
Dei scacciati dall'Olimpo
felice del e
(veda), soggiorno
Elisi
citori.

ambre

jX

Camp

virtuose,

formavano

per-giungervi

l'Inferno:

la

divisione

quarta

bisognava

attraversare

deU
t.

poeti latini alcuni hani


sotterranee, che t oregioni
no situato l'inferno nelle
ago Averno. nella
sotto il
vansi direttamente poste
avvelenati vapor.
Campania felice, a motivo degk

'"inferno dei Romani. Fra

esalano.
che da questo lago

ferno

in

era diviso

slavano rinchiusi
nascere,

quali,

sette

fanciulli

Presso

differenti

morti aU

R^-'

luoghi.

Nel/ 7:

istante

del loro

non avendo povato ^h affanm,


gustato

ne alla

felict

piaceri

505

non avevano contribuito

della vita,

ne

alle

e per

disgrazie degli uomini,

conseguenza non potevuio essere ne ricompensati ne


puniti. Il 2 era destinato agli innocenti condannati
a morte.

Campo

3 conteneva

Il

Nel

suicidi.

erravano

lagrime,

delle

4,

chiamato

amanti spergiuri,

gli

e specialmente le sfortunate zimanti. Vi si vedeva


l'audace Pasifae, la gelosa Procri, la coraggiosa Di-

done,

troppo credula

la

Arianna,

il

valore era stato

cui

questo

Erifile,

Evadne,

Nel 5 stavano

Fedra, Ceneo e Laodanua.

gli

eroi

oscurato dalla crudelt;

era

soggiorno di Tideo, di Partenopeo e di


Nel 6 era il Tartaro, cio il luogo dei

il

Adrasto.

Nel

tormenti.

finalmente eremo posti

Campi

E.-

lisi.

Inferno

dei

lenosi

insetti,

Era una regione cupa

Calli.

inaccessibile

bile,

da

ai

raggi del sole,

ruggenti e

leoni

infestata

da

terri-

da

carnivori

velupi.

sempre divorati, rinascono per soffrire eI


colpevoli di grandi delitti erano incaentro caverne ancora pi orribili, immersi in

colpevoli

ternamente.
tenati

uno stagno

di serpenti,

tili,

quelli che

gativa,
in

mezzo

veleno che in-

e bruciati dal

Le persone

cessantemente distillava dalla volta.

inu-

non avevano avuto che una bont neeremo meno

che

colpevoli,

soggiornavano

a densi e penetranti vapori, posti al di so-

pra di quelle orride prigioni.


consisteva nel

Il supplizio pi grande
freddo agghiacciante che tormentava
i

corpi

grossolani

nome

upplizio

abitanti,

che

dava

il

suo

questa specie d'inferno.

Inferno
ferno ha

degli

dei Musulmani.
sette

porte,

particolare.

Secondo

ciascuna

Gli

delle

interpreti

il

Corano, l'inha il suo

quali

per

queste

selt?

506

soporte intendono sette quartieri differenti, nei quali


si
no punite diverse classi di peccatori. Il 1", che

chiama Gehennen, destinato per gli adoratori del


devero EHo; tali sono i musulmani, che per i loro
avranno meritato di piombarvi; il 2", chiamato
litti

Ladha,

per

fatto

cristiani;

il

chiamato

3",

Ho-

thama, per gH ebrei; il 4", detto Sahir, per


guebri; il
sabei; il 5, chiamato SaCar, per magi o
7" e pi
il
6, chiamato Gehin, per gh idolatri
i

profondo abisso,

il

quale porta

sette peccati mortali.

membri

sette

principali

ventre,

il

le parti

altri vi

dell'uomo,

strumenti del peccato, cio:

Hngua,

di Haoviat,

nome

Altri credono che le sette

riservato per gli ipocriti.

porte siano

il

gli

trovano

quali som> gFi

occhi, le orecchie, la

naturali,

piedi e le mani.

zolfo,
Quest'inferno pieno di torrenti di fuoco e di
di
dove i dannati, carichi di catene della lunghezza
dagli
continuamente
settanta cubiti, saranno immersi
ciascuna delle sette porte fanangeli delle tenebre.
esercino guardia dicianove angeli, sempre pronti a

tare

verso
te

barbarie verso i dannati e sopra tutto


eternameninfedeli, i quali soggiorneranno

loro

le

gli

in

quelle

sotterranee

prigioni,

rane e le cornacchie, animali


gravi
siani, renderanno sempre pi
dannati. In quanto ai maomettani,

ove

serpenti,

presso

orribili

le

Per-

tormenti dei con-

non vi restedi quattromeno


non
ranno pi di settemila anni, e
supplizio, i
loro
del
tempo
il
tutto
cento. Durante
dannati patiranno
altro

presentato
a

miglianti
attinta

gioner

da

cibo

teste

sorgenti

loro

la

fame e

la

fuorch dei

essi

sete,
frutti

ne

sar

loro

amari e so-

loro bevanda verr


d'acqua solfurea e ardente, che ca-

di

diavoli.

insopportabili

dolori

di

ventre.

L'ispet-


angeli

degli

tore

delle

l'ingresso

507

tenebre,

delle

custodiscono

quali

decider

porte,

sette

dei

rigore

del

tormenti che dovranno esser a loro applicati, sempre

per prop>orzionati

nell'osservare gli

Inferno
ordini

di

le.

{"

Il

Ebrei.

degli

dei giusti;

uno

in

ne

affatto

distinguono

affatto

che non

dire,

malvagi.

saranno subito destinati alla vita eterna, e


del baratro

all'orrore

infernale;

mezzo, tanto ebrei come


ro corpi nell'inferno,

dodici mesi,
ro

termine,

me

Spirato

nell'inferno.

lo-

spazio di

lo

andando

ma

hanno desolalo
coli

scenderanno coi

gentili,

ai

lo-

questo

loro corpi saranno consumati, e le loro ani-

giusti;

mini

empi

ritornando

abbruciate, e

dei

giusti

salendo e discendendo,

corpi,

gli

dello stato di

quelli

piangeranno per

tre
fina-

3" di coloro

il

mezzo, vale a

ne

giusti

^udizio

al

2" dei cattivi;

il

stato di

Corano.

del

talmudisti

l'elemosina

far

nel

precetti

altri

maggiore o minore

alla

persone che compariramno

che sono
sono

delitti e

ai

da loro commessa

negligenza

alla

la

vento

le

eretici,

terra,

saranno

colpa

e secoli.

il

gli

disperder sotto
atei,

gli

quelh che trascinano


puniti

nell'inferno

rabbini aggiungono che

piedi

che

tirajini

,i

tutti

gli

uo-

per

se-

gli

anni,

tisri, giorno primo dell'anno giudaico.


una specie di re\isione dei suoi registri, ossia
un esame del numero e dello stato delle anime che

giorno di

nel

Dio

fa

trovansi nell'inferno.

Inferno
ferno

si

dei

cristiani.

de/ senso.

l'altra

Secondo

soffrono due p>ene,

La

i>ena

teologi,

cio quella del

del

dormo

nell'in-

danno e

consiste

nella

privazione della vista di Dio, la pena del senso consiste

nel

minimo

soffrire

sollievo.

pi

La

atroci

Scrittura

tormenti
ci

indica

senza
questi

alcun
toj--


fuoco,

col

menta l'anima e
la
in

che per virt soprannaturale torcorpo senza distruggerlo. I reprodisgiunti da Dio e privi deleternamente
saranno
corpo e
felicit eterna. Soffriranno per sempre in

menti

bi

508

anima

il

pi

suppliz.i

consolazione

senza

atroci,

La

alcuna e abbandonati alla disperazione assoluta.


privazione della vista di Dio sar eguale per

ma

lutti

pene dei sensi, soffriranno


meno
pi o mieno in proporzione che avranno pi o
rei
e
eterne
saranno
dell'inferno
pene
Le
peccato.
probi scenderanno col loro corpo effettivamente. L inferno dei cristiani considerato come un spaventereprobi;

rispetto

alle

aridi
vole sotterraneo, seminato di scogli dirupati, di
deserti e di fitte tenebre, che tutte le fiamme dell'in-

ferno

non possono

ponte di

gono

ai

dissipare.

fatto

ghiaccio,

suoi piedi precipizi senza

nicatori bruciano eternamente,

un

traversando

Col,

a schiena d'asino,

fondo,

prorompendo

scor-

si

ove

for-

in urli tre-

mendi, accompagnati da contorsioni spaventevoli. Qui,


come l'Oceano, si vedono bolin caldaie grandi
incessantemente, gli empi e igli increduli. Pi
lire,
infuolungi stanno impalati, a migliaia sopra spiedi
convollero
non
che
scismatici
e
i
eretici
gli
cati,
fessarsi.

Altrove gemono

assiepati,

come aringhe

nel-

carne nei
la botte, tutti i miscredenti che mangiarono
diavogiorni proibiti dalla santa Chiesa cattolica. I
che H tormentano li fanno arrostire sopra carboni,
li

loro corpi con forconi di ferro arroveni


ed permesso a questi diavoli, quando sono

rivoltando
tato,

sufficientemente
loro

forze;

tornata

ma

l'ora

Stagni di fuoco,

cotti,

dei
i

di

inghiottirli

rigettano

li

tormenti.

dal
I

per

loro

laghi

sostenere

ventre

le

appena

ghiacciati,

mostri d'ogni specie, abbondano

gli

in

questi luoghi di dolore.

509

cibo dei dannati la car-

Il

ne dei rospi e delle vipere; la loro bevanda,


e

escrementi

gli

di

fatto,

animali;

infetti

il

fiele

loro

letti

fuoco ardente; e quando Dio vuole

graticole di

manda

frescarli,

pi

dei

una pioggia

loro

zolfo e di

olio

di

piombo

rin-

lique-

bollente.

Inferno di differenti popoli.

Lnaf^>onesi non

ri-

conoscono, per le anime dei malvagi, altro tormento

intomo a im
anime virtuose senza
potervi ma entrare. I Siamesi unmettono nove luoghi di F>ena, situati molto sotterra, in profondi abissi; ma non credono che ivi i supplizi siano etemi.
cattivi sono la
Nell'inferno dei Parsi o Guebri,
vittima di un fuoco divoratore che arde sempre e
quello

oltre

luogo

di

errare

di

delizie,

incessantemente

abitato

dalle

consuma. T_/no dei tormenti di cos triste sogle anime scellerate: gli uni abitano in carceri orribili, ove sono soffocati da un denso fimio, e divorati dai morsi di un

mai

si

giorno l'infetto odore che esalamo

numero

prodigioso
altri

sono immersi

d'insetti

fino

di

rettili

velenosi;

nere onde di un fiume; questi sono circondati

moni furibondi che


quelli

del

abitanti

traffitti

regno

natura dei

mamdano
sei

in

di

le

piante,

il

da de-

corpo coi denti;

e in tale stato sono


del

corpo.

Gli

Camboja contano

tredici

dif-

tutte

le

parli

le p>ene sono regolate secondo la


Molti abitanti del regno di Laos
colpevoli in una sp>ecie d'inferno di\'iso

ferenti inferni,

in

loro laceramo

sono sospesi per

con pugnali

gli

alla gola nelle agghiacciate e

ove

delitti.

ove i castighi sono prc^x>rzionati


non li credono eterni. Le auiime cat-

quartieri,

alle colp>e,

ma

tive ritorneranno sulla terra

supplizi,

dopo una

certa durati di

e prima passeranno nei corpi di cuiimali pi

poi,

vili;

entrando per gradi in

geranno finalmente ad
poini,

510

dello

con

Tala-

malvagi sadonne, e che


i

delle

privazione

la

pi nobili, giun-

credono che

stesso paese,

ranno puniti

altri

corpi umani.

abitare

donne colpevoli consister nell'essere


oppure con qualche vecchio schidiavoh,
maritate con
che gli
foso e nauseante. Nell'isola Formosa credesi
ponte
un
sopra
passino
uomini, dopo la loro morte,
l'inferno

di

delle

bamb,

sotto

il

quale

vi

una fossa di lordure.


di coloro che

Questo ponte si sprofonda sotto i passi


hanno mal vissuto, e perci vengono
quell'orribile

abitanti

Gli

fogna.

precipitati

in

cre-

Missisipi

del

indono che le anime colpevoh vadano in un paese


Virdelle
abitanti
GH
felice dove non vi sia caccia.
fossa ripiena di
ginie ritengono l'inferno un'immensa

malvagi. Gli
fuoco divoratore, dove sono precipitati
le anime dei
che
persuasi
abitanti delle Floride sono
i

vengono trasportate

colpevoli

in

mezzo

mon-

delle

voracit detagne del Nord, ove restano esposte alla


I Cafri
brine.
delle
rigore delle nevi e

gli

orsi,

ammettono

al

tredici

ciascun trova

inferni

posto

il

dove

paradisi,

ventisette

ch'egli

di

ha meritato

occu-

buone o le cattive sue opere. I


inferno per le bestie da soma;
un
Calmucchi hanno
esattamente i loro doademipiono
non
che
quelle
e
pare,

veri

tare

secondo

le

a porquaggi, sono condannati, secondo loro,


incessantemente

nell'altro

mondo

pesanti

far-

delH.

Inferno dei poeti

Gerusalemme;
la di un cono
centrici,

Dante pone

Dante.

e la sua

..

l'entrata dell inferno

sotto

forma somigha molto a quel-

cerchi ne sono coni


sempre dimmuenvanno
conseguenza
e per
rovesciato. Tutti

Lo

e discendono in forma di ^ira.

dosi,
si

511

^>azlo che

trova dalla porta dell'inferno fino al fiume

ronte,

di\'ide

si

due

in

Ache-

Nella prima stauino

parti.

le

anime di coloro che vissero senza riputazione. Quepeccatori pigri, vili e pusillanimi hannc- menato
sti

una

vita

loro

corjx)

d'indolenza,
vien

senza

fama

senza

virt.

Il

punto e insanguinato da mosche e

da calabroni. Questi dannati corrono presso una bandiera che gira continuamente intorno al cerchio.

Nel-

vedono

quali

la

seconda parte

si

tutti

colpevoli,

affrettano per tragittare il fiume Acheronte nella


barca di Caronte. Ivi precisamente inccMnincia la divisione dell'inferno in nove cerchi concentrici. Il 1
si

formato dal Limbo. Egli contiene

senza
suto

battesimo,

secondo

Ges

conosciuto
tre classi.

le

tutti

gli

antichi

Cristo.

fanciulli morti

hanno nsavevano

che

che non
Questi ultimi sono
e

naturali,

leggi

Quelli che non

si

sono

fatti

divisi

in

conoscere con

il
cui nome pi non esiste
mezzo aJle tenebre;
grandi uoche hmno acquistato una brillarte ripu-

nessuna gloriosa azione, e


sulla terra, sono in

mini,

invece,

con

con la contemplaun superbo castello in mezzo a piacevoli e ridenti praterie. Queste


ombre msuidano gemiti e sospiri non sentono nessun
dolore corp>orale, e non soffrono che pene di spirito;
il
loro tormento pi crudele quello di sperare, ma
tazione, sia

tiva,

trovansi

la

posti

vita

attiva,

sia

separatamente

in

invano,
scivi;

l'eterna

essi

trasportati
losi,

dine.

Il

Il

2 cerchio contiene

sui

vortici

dei venti.

cigitati,
Il

qua

la-

3" pieno di go-

sul fango, ed esposti continuamente a un


spaventevole di pioggia, di neve e di gran4 contiene i prodighi e gli avari, i quali so-

stesi

diluvio

felicit.

sono incessantemente

512

rotolare, gli uni contro


no eternamente condannati a
ai colpesi. Il 5' destmato
gli altri, degli enormi
tango.
nel
1
immersi
sono
Essi
lerici e gli accidiosi.
i pign
mam.
propne
loro
le
con
collerici si lacerano
pantano. 11 b e
gemono tristamente nel fondo del
quali sono tornelle
e ardenti,

ripieno di toor^be rosse

diviso

e
eresiarca e i loro settari. Il 7
che hanno usato
coloro
contiene
primo
Il
in altri tre.
con
prossimo, e che lo hanno
violenza contro il loro
essi immersi
sono
beni:
suoi
la forza spogliato dei
secondo stanno coloro
nel
un fiume di sangue;
o
uccisi, o per affhzione.
quali si son da se stessi

mentati

gli

sciupati i loro beni. I prum ^"/^^^^^


Arpie
nodosi e coperti di spine, le
d'alberi
in tronchi
lo-_
dalle
ahmentano
si
hanno il nido fra i loro rami
dolori
vivissimi
dei
loro
ro foglie, e cagionano
calacerati da neri e affamati
ultimi sono inseguiti e
usato
hanno
che
terzo contiene i colpevoli
Il
ni
arcontro la natura e contro 1

dopo aver

UH

violenza contro Dio.


te

Sono

tutti

in

mezzo a una pianura

esposti a
pini

arenosa,

primi sono

ed

stesi su-

una pioggia di fuoco.


secondi corro'io consopra la sabbia ardente; i
I

tinuamente, e i terzi ^^^^'^'^.'' '"^'^


,;^'^''X\^l^^
8 chiamato
stessa attitudine.
stesso luogo e nella
vi so^
siccome
fraudolenti;
i
Maleholge, contiene tutti
ottavo
quest
differenti, cos
no dieci specie di frodi
i
bolge. La prima contiene
dieci
in
diviso

cerchio
perpeclassi: essi corrono

seduttori,

suddivisi in

due

da
e crudelmente battuU
tuamente. e sono inseguiti
gh
stanno
seconda
Nella
demoni armati di sferze.
e puzzolente
disgustoso
pi
nel
adulatori, immersi
simoniaci, cio quelli che
i
sterco

La

terza contiene

trafficarono delle cose sacre;

fitti

con la testa

gi


in

certi

fori

che

fuori

le

me

ardenti

gli

indovini,

verso

che

astrologi,

gli

appare di

vi

fiam-

cui piante s'innalzano

gli

Nella quarta stanno


stregoni: !a loro pena

la

gola volti al contrario

abbnicicUK).

le

viso

il

e nel camminare

spalle,

le

n altro

e specie di pozzi,

gambe, dalle

nell'aver

consiste

513

questa guisa

in

al-

Nella quinta stanno coloro che vendono e


comprano la giustizia, detti barattieri: essi sono tuffati in un lago di bollente F>ece, e sotto la custodia

l'indietro.

di

demoni armati

La

corna, di

di

sesta contiene gli ipocriti:

loro sup>plizio quel-

lo

di essere vestiti di pesantissime

ci

di

piombo, dorati

di

ai

forche, ecc.

di

artigli,
il

cappe con caF>puce di andare lenta-

fuori,

senza mai rifKJsarsi. NelQuesta bolgia ripiena di


danvelenosi innumerevoli serpenti che tormentano
nati. Alcuni vi subiscono le pi stravaganti trasformazioni. Nell'ottava sono puniti i tristi e ingannevoli consiglieri:
Ctunminano continuamente, e ciascuno d'essi coperto e ravvolto in vortice di fiamme.
Nella nona si trovano coloro che hanno seminati

mente intorno

la

bolgia

alla

stanno

settima

ladri.

scandaH, scismi, eresie e dissenzioni:

hanno

ve religioni
cintura:

difensori

a spajiderle,
loro

cui

hanno
il

gli

autori di nuo-

mento

corp>o diviso dal

fino

alla

delle eresie, e coloro che aiutano


il

volto

consigli,

tristi

guerra fra

di

il

diviso in

due

cui lingua

la

principe e

suoi

parti;

co-

stata cagione

hanno

sudditi,

la

lingua tagliata interamente; coloro che seminarono o-

dio e discordia tra

le

famiglie e

mani mutilate; coloro finalmente,


figli

ribellarsi

contro

a essi, con la mano, la


Nella decima sono puniti
33

G. Ronchetti.

parenti,

hmno

quali

eccitano

loro padri,
testa
i

portano davanti

separata

falsari,

le

divisi

dal
in

busto.

quattro

514

ciascuna delle quali

classi,

Gli

castigo.

d^^

toe"tf

mandano

alchimisti

esala

strida

orribili

uni sopra gli altri


sono
no un odore detestabile,
i loro corpi
lordura;
nella
accatastati^ e si trascinano
gli

idropisia

da

tormenm da una spaventevole


sano tormentati
sono
r
tormenta e conicuu
._siva febbre
eccessiva
ardentissima sete. Un
^^J^vano
parlavano
venta,
la
suma coloro che contraffacendo
Finalmente i!
pensavano.
diversamente da quello che
o
di un pozzo
-

t"e

cerchio,

della

forma

e ne fonprecisamente nel centro


voragine, posto
quat-dUori,
.
puniti
1
sono
do di tutto l'inferno; ivi
poeta ha
il
qumdi
classi:
quattro
H sono divisi in
formati da una
in quattro gin
distinto questo cerchio

trovansi

traditori

verso

pabde gelata. Nel primo


alimmersi nel ghiaccio fino
bro fratelH: essi sono
secondo
Nel
Caina
Hesta Questa cerchia chamasi
immerstanno

e,

traditori

egualmente
verso la patria,
possono scorrenon
lagrime
le loro
locondensa, e le ^ela sulle

ne^ ghiaccio:
poich il freddo

ro pupille.

Questo

le

giro chiamasi Antenore.

Un

pnn-

nascose
trad la sua patna. e

cipe di questo nome


tradicasa. Nel terzo trovans. 1
Slisse nella propria
sono
benefattori
simih e verso 1
tori verso i loro

Questo

.-chiama-

immersi nel ghiaccio.


ti^c
in un banchetto
Tolomeo, perch egU fece
ci
qua
figb.
e 1 due suo.
dare Simone suo suocero

rnch'e:si

NI

to

finalmente penano

tori,

ma

di

Interamente

una condizione
coperti

di

loro benefat-

distinta.

Costoro sono

traditon verso

pm

ghiaccio.

Questo

giro

porla

il

nome

Giuda, dall'infame Giuda

di

occupya

fero

centro

il

Da

l'inferno.

tutto

515

l'abisso infernale

diviso

particolari

questi
in

Luci-

Iscariote.

cerchio

quest'ulrimo

di

di

che

scorge

si

dieci parti,

quali poi

le

vengono anch'esse divise in altre venti pi piccole.


Questo poeta, il quale viveva
Sacl(eville.

ha composto una discesa

te,

occupava

c'egli,

"suo

tutto

corpo,

tronco

gemiti; e

come uno

le

lagrime.

vrebbero destato la

ristoro

che nei

sp>ecchio inondato di gocce d'ac-

qua, cos sulle sue gote,

vano

suo volto era pal-

il

non trovava

invecchiato: essa

Il

dall'ardore

inaridito

del sole, era interamente seccato;


lido e

Tenaro (promon-

Laconia, odierna Morea).

un

simile

soggiorno, di-

cui

il

recinto del

il

della

all'estermit

torio

Egli comin-

all'inferno.

Tristezza,

dal dipingere la

cia

ai

Dan-

imitazione di

tempi della regina Elisabetta,

guisa

occhi,

suoi

ruscelli,

di

gravidi

di

scorre-

pianto,

a-

compassione dei cuori pi duri.

Ella giungeva sovente

le

deboli sue mani,

mandando

perdevano nell'aria. I lamenti


ch'ella faceva, conducendo l'autore all'inferno, erano accompagnati da cos frequenti sospiri, che mai
non si offerto allo sguardo dei mortali pi misero
dolorose strida che

si

compassionevole oggetto.

All'ingresso

soggiorno di

Plutone stava seduto

maledicendo

se

rendi
e

Egli era

invano consumavasi

in

occhi irrequieti giravansi

vunque

le

furie

perpetuamente

lo

suoi

divorato

pene e
in

sguardi al cielo,

in

terribile

da rodenti
cordoglio.

ogni parte,

inseguissero.

desolato

Era

cure,
I

suoi

come

se do-

suo

spirito

il

penosa
rimembranza
aveva commessi. Lanciava

dalia

degli odiosi delitti che egli


i

del

cupo R'morso,

ne cessando di mandare or-

stesso,

singhiozzi.

il

sul

suo volto era scolpito

516

tor-

fine dei suoi


Egli bramava sempre 11
Dopo il
speranze.
sue
le
menti, ma vane riuscivano
e trepallida
macilente,
Rimorso, stava la Paura,
tronparole
con
vacillante,
mante, la quale con passo
caso e sena
corre
smarrito,
che e incerte, sguardo
alzare
capelli irti facevanle
za saper dove. I suoi
delvista
alla
Spaventata
l'acconciatura del capo.

il

terrore.

l'ombra sua medesima, ^^--g^^^^^,


'^.
pericoli. La crudele
mille immaginari
mezz
f;
i
meditando
collera,
grignava i denti per la

^^V

^di
V-ff^

rabbia e di far .ern-e i


verun riposo. Anche la
prendere
di
silo nemico prima
il
per il collo scarnato, per
Miseria vi era distinta
che pochi cenci ca-

'per

satollare

la

propria

non erano
suo corpo, sul quale
consumate.
braccia fino ali osso
denti e per le sue
e portava la bimano,
alla
bastone
un
Ella teneva
coperta
che era la so a sua
saccia sopra le spalle,
di frutti selvagnutriva,
Ella
nei rigorrdeWinverno.
gi,

amari

infraciditi.

L'acqua

di

fangosi

n^scelh

mano di
k serviva di bevanda, il
hqmeLa
letto.
di
terra
fredda
tazza, e la nuda e
per ja sua adistintamente riconoscevasi
concavo della sua

iudim, che

di piet. Ella aeccitava un altro gridare


Appena noi agrinzose.
e
veva le dita raggruppate
^
raggi djl aurora^ ella
Priamo gli occhi ai primi
si
non
pupille
aride
piuttosto le sue
ritta in piedi, o
la notte faccia spa-

gitazione,

quanto
chiudono giammai. Per
intorno
spanda
rire il giorno, e

le 5ue bende
Inposa, e al lume
ha
meno non

quietudine ci non di
ella mirana crucciarsi. Stava
di una lampada segue
do,

crni

suolo

aria

turbata,

il

immobile steso
egualmente
respirava

Sonr^o,

che profondamente

sul
in-

fortuna dedi coloro che la


senlbile alle' disgrazie e

517

prime, e di quelli che essa innalza. E' desso che porge


riposo

corpo,

al

forma

Egli e
parte

miglior

la

compagno

il

della

annuncia

passato,

ancora

quelli

della

p>orta

nostra

stava

denti,

piedi,

quasi

so

sentivasi

La

testa

degli

p>orta

sen-

Ad

delle

tre

ogni suo passue

inaridite

della Morte, ansando,

Al

aippena.

del

fianco
in

un

ossa.

senza polsi,
alito

oggetto d'orrore a coloro che la miravano.

non meno deplorabile

offrivasi

ed era la Fame, che, lanciando

terribili

tossen-

vegliardo era

letto,

mandando un

senza voce, senza gesto,

tacolo

ve-

anni,

camminava sopra

egli

Malattia, oppressa

la pallida

lei,

di

corpo golpato, coH'arido suo pu-

il

alla

respirando

Alla

giammai.

p>eso

quattro.

scricchiolio

lo

calva,

gno bussava
do,

cieco;

il

il

sovente

pi

messaggero

il

talvolta stava su

rammenta

accadranno

non

che

Morte

questa

su

vita
ci

prossimi,

eventi

gli

gliardo decrepito, curvo sotto

za

della Notte, e

Talvolta per mezzo dei sogni

terra.

pace e tran-

all'agricoltore,

sollievo

all'anima.

quillit

infetto,

Uno

presso

sf>et-

di

lei,

sguardi, chie-

deva del nutrimento, come vicina a spirare. S grande la sua forza, che i muri stessi non potrebbero
a

lei

resistere.

Le

sue

unghie

squarciano tutto ci che

da

medesima, rodendo

se

quale

possono contare

si

Finalmente comf>are
bile,

ci
le

le si

la

adunche strappano e

presenta; ella

ossa,

le

Morte

si

divora

suo scheletro, del

l'orribile
i

nervi e le

vene.

divinit

terri-

stessa,

che armata di falce, miete indistintamente tutto

che sulla terra ha


lagrime,

potenza,
mortali

la

bellezza,

regni,

degli

vita,
il

senza che

merito,

gl'imiperi,

Dei possano

tutte

le

le

preghiere,

grandezza,

la

forze

sottrarre

unite

persona

la

dei

veru-

- Siena

suo potere. Ogni cosa costretta

dall'irresistibile

a subire

le

inesorabili sue

leggi.

Secondo questo poeta, l'inferno un


globo enorme, circondato da una triplice volta di fuoMilton.

chi divoratori; esso situato nel seno dell'antico caos

e della notte informe.

l'Acheronte,

Stige,

Vi

vedono cinque

si

Cocito,

il

fiumi:

Flegetonte e

il

lo

Lete.

il

Alla porta dell'inferno stanno due figure che fanno


spavento; l'una rappresenta una vaga donna fino alla

met del corpo, il quale dalla met in gi, termina


in una coda enorme di serpente, ripiegato in lunghi,
squamosi giri, e armata, all'estremit, di un pungiglione mortale.

cani

come

gola

Larga

tuamente
mostro

Intorno alle reni

l'aria
il

pi

Peccato,

le

di

loro

la

cerberi,

insopportabili

figlio

e ad esso sono affidate le chiavi

L'altra

dell'inferno.

come

una muta

empiono perpelatrati. Questo


senza madre, uscito dal

altrettanti

dei

cervello di Sateuia;

roce

sta

le

che incessantemente spalancando

feroci,

nera come

figura,

Furie,

terribile

dardo formidabile; e

ci

come

la

notte,

che sembra essere

porta un'apparenza d'una corona

reale.

fe-

agita un

l'inferno,

testa

la

Questo mo-

stro la Morte, figlia di Satana e del Peccato. Dopo che il primo uomo divenne colpevole, la Morte e
il
Peccato costruirono una strada solida e larga sull'abisso.

ponte,

Il

baratro

cui

la

confine

dell'inferno,

fragile

mondo. Con

cazione
terra

gli

infiammato

meravigliosa

spiriti

al

punto pi

l'aiuto

perversi

traversato

lunghezza
di

si

lontano di

per corrompere o punire

non

lo

sono meno.

dal

questo

questa facile comuni-

passano e ripassano sulla


gli

uomini.

Ma

soggiorno dei reprobi un soiggiorno orrendo,


ospiti

da un

estende

se
i

il

suoi

Quando un suono orrendo

lugubre,

ghi

Ad

con passi
tevoli;

figura

spettri

abitatori

gli

scuote nei suoi gor-

spande lunghi

tenebrosa

l'aria

la

strani,

accorrono
spaven-

orribili,

morte abitano nei loro occhi;

umana, hanno zampe

capelH

loro

chiama
si

tratto le p>otenze dell'abisso

terrore

di
i

Tartaro

il

precipitati:

il

alcuni,

un

infernale,

eterne,

e profondi;

neri

gemiti.

roci;

tromba

la

ombre

delle

519

intrecciati

di

bestie

serpenti;

di

coda immensa e forcuta si ricurv a in pieghi


Vedonsi inunonde Arpie, Centauri, Sfingi,
ni,

che latrano e divorauo.

Scille

mere che vomitano

torrenti

di

tortuosi.

Gorgo-

Pitoni,

Idre,

fiamme

fe-

loro

la

di

Chi-

fumo;

Polifemi, Gerioni, mille mostri pi bizzarri di quanto

mai ne fantastic

l'immaginazione,

mescolati

fusi

insieme.

altri

a destra del loro tenebroso monarca.

mezzo a

Elssi

loro,

egli

rozzo e pesante;

collocauio gli

si

la

uni

e con-

sinistra,

gli

Seduto in
tiene con una mano uno scettro
superba fronte armata di coma

suF>era in altezza lo scoglio pi elevato:

Calpe, l'im-

menso Atlante medesimo non sarebbero in confronto


a lui che semplici collme. (Milton d a Satana per
lo meno 40.000 piedi d'altezza). Un'orribile maest impressa sul suo volto

feroce accresce

il

terrore e

raddoppia il suo orgoglio. Il suo sguardo, simile a


funesta cometa, scintilla del fuoco dei veleni, da cui
i
suoi occhi sono alimentati. Una barba lunga, foka,
avviluppa

il
mento- e scende sul petto pebocca che cola sangue impuro si sp>alanca
come un vasto abisso; da questa bocca apf>estata esalano, un fiato avvelenato e turbini di fiunme e di
fumo. Cos l'Etna, dai fianchi infuocati, vomita con

irta,

loso

gli

la

un fragore

orribile neri torrenti

Al suono

della

sua

voce

di

solfo e di bitume.

terribile,

trema

l'abisso,

520

Cerbero tace impaurito, l'Idra

muta,

il

Cocito

si

arresta immobile.

Infula.

Ornamento

del

capo composto di

fiocchi

bianca e rdssa che pendeva a cordoni e a


dei

testa

la

Vedi

sacerdoti,

delle

vestali

di

lana

strisce dal-

delle

vittime.

Sfinge.

Inganno.
Animali:
furberia e
vitalba.

Volpe,

animale provert^iale

astuzia.

Amo,

Diversi:

dall'esca per ingannare

emblema

gli

la

sua

pesci. Giallo chiaro. Laccio,

degli inganni occulti e

preparano

F>er

Apocina. CUmatite
perch viene mascherato

Vegetali:

inganni:

le

l'astuzia

insidie,

come

con cui
i

lacci,

si
si

tendono in luoghi nascosti. Rame.

Ingegno. Vedi Acutezza

d'ingegno.

Ingegno mirabile.

Uomo
in

che passeggia vicino a un cavallo, tenendo

mano un

serpente e nell'altra un uccello.

Ingegno ottuso.
Piombo. Si suol dire ingegno di piombo, per denouna persona tardiva a parlare, a deliberare, a

tare

cominciare

un'opera

finirla.

Ingenuit.
Coronilla.

Ingiustizia. Vedi Ate.

Ingordo.
Scaro. Simbolo di persona vorace e ingorda, similmente a chi soggetto al male anticamente detto lamia, e che mai

si

trova sazio.

questo pesce un ruminante.

Gli antichi ritenevano

521

Ingratitudine.
Personificata
in

mano una

una vecchia brutta e pallida, con


con cui percuote una rana; l'in-

in

sferza,

gratitudine cerca di offendere e

Ingratitudine

ferire

benefattore.

il

pensiero.
con una figura
male accomodata sopra

cattivo

rappresentasi

Allegoricamente,

un attitudine scomposta e

u-

na rana, emblema deirimF>erfezione, con davanti il


magro, secco, pallido e collerico, che tira
a segno una freccia; ed affatto nudo, per mostrare

Malfjensiero

ch'egli

talmente

non

s'accorge

per

malvagio.

Vedi Empio

Ingrato verso

offendere

veduto

Ingratitudine punita.
Ingrato.

intento

d'essere

gli

nudo, e

evirati,

ingrato.

sacerdoti

e ci,

madre

della

il

condannati a

degli

Galli ob-

Dei a

essere

per mostrare che coloro che a-

dicesi,

vessero disonorato
sere

che

V^edi Issione.
e

genitori.
Evirazione. Un'antica religione presso

bligava

altri,

riconosciuto

padre e
tale

la

madre, dovevano esper mai diventar

supplizio,

padri.

Iniquit.

Piombo. Secondo
l'iniquit

siede

moneta presso

sopra
gli

la visione
il

talento

antichi).

del profeta
di

piombo

Leggesi che

Zaccaria,
(peso

l'esercito

o
di

Faraone, indurito nell'iniquit, come un piombo prenelle acque profonde, e quasi come piombo

cipit

giacque.

Iniquit domata.
Cervo, che coi denti estrae una vipera dalla fessu-

ra d

una

Allusione a un

roccia.

vendicatore

severo

mostri

si

o giudice, che

re,

op-

scelleraggine,

della

pure a chi correggendo la malvagit dei propri costu-

mi purghi

ed emendi

gli errori

vizi.

Innocenza.
Personificata

una

in

giovinetta

gli

occhi

volti

suoi piedi.

sua plebe e

la

e
ai

Agnello. San Cipriano dice

Animali:

che Cristo chiamava

sul cuore

con un agnello coronato

cielo,

al

di bianco,

vestita

mano

coronata di palme, che tiene una

suo gregge, pe-

il

core e agnelli, per significare che l'innocenza

cristia-

na deve essere uguale a quella delle pecore e degli


agnelli, che la semplicit della mente abbia d'imitare
l'indole dei semplici

agnelli.

Colomba

colore

bianca,

dell'innocenza. Pecora. Pesce, perch a nessuno nuoce,

ne mai esce dal suo elemento, per insidiare gU

tri.

Secondo

za dai

pesci,

innocenti.

ca.

alcuni,

Peccato

al-

precetto che ordinava l'astinen-

alludeva

non doversi perseguitare

al

Vegetali:

Mani

che

si

gli

Rosa

bian-

lavano.

Vedi

Ciglio.

Bellide.

Bianco.

Diversi:
e

il

innocenza.

Ino.
Figlia di Cadmo e di Armonia, e seconda moglie di
Atamante, da cui ebbe Learco e Melicerte. Per avei
allattato Bacco, figlio di sua sorella Semele, morta;
incorse nello sdegno di Giunone. Cerc poi, per meglio favorire la propria prole, di far uccidere
stri

Frisso

per

mezzo

ed

ma

costoro,

dell'apparizione

salvarono con la

mente Giunone a soddisfare

Dea

fece

perci

figlia-

sogno
madre, si
fuga; tentativo che stimol maggior-

Elle;

impazzire

della

avvertiti

in

propria

l'odio

contro

Atamante,

il

Ino.

quale

La
a

523

Learco prendendolo

un

cervo; e

caccia

uccise

insegu

Ino che, fuggendo, tentava di salvare l'altro


finche tutti e

figlio,

scoglio.

Il

gettarono

si

mare da uno

in

corpo di Ino fu da un delfino portato a

e alle preghiere di Venere. col Ino

riva;

come Me-

furono posti nel numero delle divinit marine,

licerte,

la

due

p>er

prima sotto

il

nome

di Leucotea,

secondo

il

Pa-

di

lemone.

inondazione.
Leone, con cui

samento del Nilo.


leone

dazione del Nilo,


dall'acqua.

invalso

nali
in

dei

modo

tubi

quale porta

le

di quelle regio-

di tant'acqua

aperture

d'acqua con

degli

benefica,
dei ca-

scoli

leoni

di

teste

jl

terreno

al

fertilit

gli abitanti

leone

al

sol,

il

causa dell'inon-

alla

riferisce

si

la

pensarono di munire

quando

detto antico:

Perci

riconoscenza

in

ni,

Il

dorso scalda,

il

Egiziani raffiguravano l'ingros-

gli

scolpite,

che l'acqua sembra uscire dalle loro bocche

aperte.

Inquietudine.
Cornacchia
in

coi

pulcini;

continua agitazione

poso,

di

una persona

allusione

mente,

che

mai trova

nemmeno quando mangia; perch

la

cornacchia, volando,

al

volo.

ciba

propri

figli

Calendula dei campi, pianta dai

simbolo

dell'inquietudine.

dei poeti

Giallo.

ri-

vuole che

si

anch'essi

fiori

gialli,

Vedi Inferno

(Sackeville).

Insaziabilit.
Calla.
dice di

Gli abitanti della


questa pianta

farina dei cereali per

Bosnia,

in polvere,

farne pane.

riducono

la

ra-

che mescolano alla


Sanguisuga.

Dice

Finche non

Orazio:

Non

la

lascia

Insegne.
Dal latino

524
d

sangue sazia

mignatta mai

la

piena,

vena.

distinzioni onorifiche,

insignia,

segni e-

Sebun grado, di un
inparole
delle
indistintamente
bene molti si servano
di
ciascuna
pure
sinonimi,
due
come
segne e attributi
steriori di

esse
casi

una

ha un

ufficio.^

dignit, di

ne

distinto,

significato

prendere l'una per

si

potrebbe

in vari

Indizi puramente con-

l'altra.

non significano niente per s


se non ci che di un comune
esprimono
stesse, e non
esprimere; e perci non sono
fare
vuol
si
loro
accordo
significail
comprese che da coloro che ne conoscono
rappresono
che
(vedi),
to. All'incontro gli attributi
potenza inuna
di
facolt,
una
d
materiali
sentanze
le

venzion,ali,

insegne

tellettuale o morale,

sono compresi da

tutti.

L'aquila,

l'attribudel coraggio e della dignit, sar


forza,
della
simbolo
leone,
il
re, degH Dei;

emblema
to

dei

un selvagdar l'idea di Ercole, ecc.; un ignorante,


se uno non al
gio intendono tale linguaggio.
significato possofatto dei segni convenzionali, qual

Ma

no mai avere per

lui

la

cardinali

ed

il

retto

dei

insegne riuniscono

le

porpora dei sovrani,


gallone

qualit

dei

sergenti?

costitutive degli

il

ber-

Certe
attribu-

con\fusione di parole, di cui diti; onde nacque una


Si dimostreremo l'inconveniente con alcuni esempi.
coi
divinit
la
rappresentata
r di un pittore che ha
una
m
insegne;
sue
le
con
gi
non
suoi attributi, e

magistrati alle loro

m-

segne. e non ai loro attributi. La


giudice.
della giustizia, la toga l'insegna del

Le

solennit

il

popolo riconosce

bilancia l'attribu-

to

differiscono tra di loinsegne delle pubbliche podest

ro

secondo

Tona,

paesi e

dopo

segne
gli

reale.

dalisi,

tutt'ora

tro e

mano

la

insegne

gli

e la cO'

remota antichit,

il

un'insegna del regio potere; lo scel'

attributi.

La

numero

Il

triplice

tiara,

tempo

le

corona,

delle

code

Abbiamo

segni

esteriori di

che

di cavallo

turchi portano davanti ai loro pasci indica

d'elevazione di questi.
i

in-

e l di stelle, di pecchie e di fior-

della giustizia ne sono a un

riserbata ai papi.

segne erano

le

manto purpureo presso


manto foderato d'ermel-

Il

antichi, e presso di noi

qua

diadema

il

contrassegno del pontificato,

il

dalla pi

fin

maest

della

lino e sparso

tempi. Cos

essere stati

sono divenuti,

523

il

grado

detto che le

in-

una professione o

di

una dignit. Cos l'abito distintivo del clero, dei


membri dell'Universit, dei corpi dotti e di certe amministrazioni, come pure l'uniforme dell'esercito, sono insegne di professione che distinguono quelli che
le portano dai loro concittadini, senza per porli ai
di sopra

Ma

di essi.

gono poi

le

fra queste varie categorie

ven-

insegne di dignit, che classificano colo-

ro che ne sono insigniti, e servono a qualificare le loro

funzioni o
zione,

loro gradi

nonch a

conoscere

il

sacerdote:

stinguono

il

vescovo;

manto e
canonici
colo

il

agli occhi

il

ma

il

La

La mozzetta

canonichesse

si

sottana fa

ri-

pastorale e la mitra di-

cardinale porta

cappello rosso.
e le

del resto della na-

quelli dei loro pari.

il

berretto,

il

l'insegna dei

riconoscevano,

nel

se--

dalla croce che portavano sosp>esa al collo con

un lungo nastro.
un'insegna che non

Il
si

mantello

dei

vede

che nei loro stenmii; lo

pii

pari di

stesso dicasi del bastone di maresciallo.

La

Francia
spada,

la

gorgiera, gli spallini d'oro e d'argento a frange sem-


o intrecciate;

plici

pello,

galloni e

costituiscono

526

del cap-

pennacchi

degli

insegne

le

vari

dei

ufficiali

un braccialetto frangiato indica in


bassi ufficiali portaFrancia un aiutante di campo;
cad'argento, e
o
d'oro
gallone
un
no sul braccio
porali un semplice gallone di lana. Una croce, una
cavalieri
medaglia, un pezzo di nastro distinguono
portano
quali
dei
superiori
membri
dei vari ordini,
non
ministri
I
tracollo.
a
cordone
gran
la piastra o il
militari;

corpi

hanno insegne
un attributo.
strati

speciali;

La

oppure

semplici giudici e

consiglieri

mento, cui

d ancor

risalto

Il

modesti professori,

dell'insegna-

dignitari

alti

gli

argento del loro berretto, e


spalle.

secondo che

distingue,

Universit,

delle

rossa o nera,

loro portafoglio piuttosto

il

toga, insegna generale dei magi-

gallone di velluto o di

il

batolo che hanno alle

il

modo

mazziere in certo

un'insegna viven-

erano un tempo a
te dell'Universit, come i littori lo
marI duchi,^
curuli.
magistrature
Roma delle alte
i

chesi,

conti,

quando non hanno

ridotti a confinare le

qualit,

altre

sono

insegne della loro dignit sui lo-

di perle pm
ro stemmi, ove una coron|a sormontata
detero meno numerose e disposte in un certo ordine

minato serve a distinguere


chiave

in

ricamato,

una

rosetta,

gli

attaccata

un abito

erigine

di distinguere a certa distanza

il

partiene una truppa di soldati,


dividui che

corpo

Una

fa riconoscere uni ciambellano,

Insegne militari.
Le insegne militari ebbero

ro

altri.

ai fianchi di

uni dagli

la

nel

compongono
caso

di

facilit

essere

dalla necessita

corpo
e

di

di

dispersi.

ecc.

al

quale ap-

offrire

agli

riunirsi

al

L'origine

in-

lo-

n'

'

antichissima,

Bibbia

e la

527

ha conservato

ci

memo-

la

ria delle differenti insegne delle dodici trib d'Israele.

Ciascuna aveva un colore


suo
il

proprio.

La

trib

un segno simbolico

Giuda aveva per

di

Zabudon una

leone, quella di

un firmamento seminato di

Dan

di

mali,

nave, quella d'Issacar

Ruben,

e di Eifraim figure d'uomo, d'aquila, d'ani-

ecc.

Dopo

cattivit

la

a gloria di Dio,

Babilonia,

di

il

o simboli dei

serpente e la lucertola.

Caldei e

le

inse-

altri

segni

imma-

le

principi; e

loro

l'ipfxypotamo,

toro,

lettere

Egiziani,

degli

quelli

dei loro Dei,

videro disegnati
il

quella di

stelle,

gne dei Giudei non portarono che

gini

tutto

insegna

gli

si

coccodrillo

il

Assiri ebbero

una colomba che teneva cogli artiun dardo nudo, in memoria di Semiramide, nome

sulle loro insegne


gli

che
ai

lingua

in

Persi

caldea significa

un'aquila d'oro.

colomba.

Greci

nei

Ciro diede
tempi

eroici

cima a una leuicia un pezzo di porpora,


uno scudo, un elmo, una corazza, ecc. Nei tempi di

portavano

in

Romolo, un manipolo
segna dei

primi

una lunga pertica fu

su

romani, che poi

l'in-

sostituita

dalla

lupa, dal minotauro, dal cavallo e dal cinghiale.

Dopo

Mario, ogni legione ebbe


le

ali

aperte e coi

la

fulmini.

fu

sua insegna: un'aquila con

Le

aquile furono d'oro..

d'argento, di bronzo o di ferro, sopra un piedestallo

quadrato o rotondo

manipolo aveva
steneva
mali,

murali.

della

qucinto un piccione.

grosse

il

Pi

a medaglioni e

distesa

dischi

tardi

ed erano

materia,

Inoltre,

ogni

coorte, ogni

suo stendardo particolare, che so-

una mano

vittorie,

stessa

di

questi

figure

diversi

metallo,

emblemi:

corone

ani-

rostrate

emblemi cedettero

il

posto

rappresentanti immagini di di-

Al tempo

o d'imperatori.

vinit

legioni

528

a poco a poco

ripresero

mutamento che

fu

l'occasione

eserciti

romani.

degli
le

imperatori,

le

d'animali,

figure

dell'ammissione

dei

Ar

Lacedemoni
Menapi MesMarcomanni -Mauri

Marte TeoBarbari negli

Baiavi

cieri

Cornuti

Falconieri

culiani

Vedi Alpini

Er-

Corionacesi

Ciovii

Cioviniani

Legione quinta

Manipulari

feroci

semi

Onoriani

Sacerdoti di

dosiani.

Insensato.
Pietra, perch immobile, e perci nacque

Che

fai tu qui pietra?

loro che
pietre,

adoravano

cio

Nella Bibbia

insensati

privi

il

detto:

legge che co-

diventavano

pietre

le

stupidi,

si

simili

alle

d'intelligenza

delle cose divine.

Insidia.

Animali: Scorpione. Sotto ad aspro,

pose

Nisemdro.

Lo

Diversi:

gladiatori,

scorpion velenoso

breve sasso

crudi agguati,

dice

Aro. Dionea pigliamosche.


Rete, aillusiione alla rete che usavano
Vegetali:

>

reziari,

detti

come mezzo

offensivo,

get-

tandola sul capo dell'avversaro e nella quale restava


avviluppato.

Insolenza.
Ferro.

Inspirazione.
Angelica, con cui
dicendosi

bena,
si

pianta

coronavano

poeti

dal suo

ispirati

Lapponi s'incoronavano
odore penetrante.

Le

sacra

presso

gli

druidi

ne portavano

antichi.

Ver-

pitonesse

un

ramo-

scellp nel rendere gli oracoli.

ii

529

Instabilit.

Alga maTna. Banderola. Vedi Mutabilit.


Insuccesso.
Elefante con coda di gambero; allusione evidtt
a

grandi imprese non

riuscite.

Insulto.
Chenopodio.
Intelletto divino.
Tortora; simbolo biblico
dal divino

spirito.

voce della

la

tortora

se udita nella

Intestini. Vedi Ernesto

Invecchiata

derivata

dell'intelligenza

Nel Cantico dei Cantici

{SanC)

scelleratezza.

legger

si

nostra.

terra

Federico

Vedi

(San).

Scelleratezza

invecchiata.

Inventore delle

arti.

Prometeo con una


nuto inventore della
stato

del

p>erch

in

fuoco di una fiaccola

carro

del

marno;

\'uole

si

primo a formare una figura di

il

col

vita

accesa

fiaccola

plaistica,

terra,

accesa

rite-

che sia

dmdole

a una

ruota

Sole.

Inverno.
Deit

che

allegorica

presiede

al

Viene

freddo.

rappresentata sotto l'ispetto di un vecchio tutto cop>erto

ghiaccio, coi capelli lunghi e la

di

addormentato sopra una

grotta.

barba bianca,

anche da un vec-

chio vicino al fuoco, vestito di pelle di montone.

Rimali:

per essere l'inverno umido,


biente che
di

ghiande,

dicesi,

34

col

Adone; e
nebbioso, am-

Citghiale, allusione alla favola di

ama

il

fangoso e

cinghiale,

frutto

gracchiare

Q. ROXCHETTI.

il

invernale.

predice

quale inoltre
Cornacchia,
le

pioggie

si

la

nutre
quale,

invernali.

530

Vegetali: Albero morto o disseccato. Viburno^


chiamato volgarmente palla o pallone di neve.
Di-

Cappuccio, che ripara dal freddo. Corona

versi:

canne,

di

allusione alle pioggie abbondanti e alle inon-

Fuoco. Mantello, che preserva dal freddo.

dazioni.

Vedi Mascherala

Primavera

inverno.

Investigazione.
Formica, perch quest'insetto trova anche

cose

le

pi accuratamente nascoste.

Investigazione di cose sublimi.


Gru che vola, emblema d'uomo dedito
di cose spirituali, elevate

cello s'innalza assai

alto,

in

allo studio

perch quest'uc-

e sublimi;

con velocit, di dove

vede molto lontano.

Invidia.
Divinit

rappresentata

allegorica,

estremamente brutta, con


pelle
ra,

livida,

dipinge

destra

tre

un serpente che

l'Invidia

guillara

in

una

le

rode
versi

di vipe-

e un'idra

serpenti

seguenti

coi

figura

occhi torvi e incavati, la

viso pieno di grinze, capelH

il

avente nella

sinistra,

gli

tradotti

nella

Ovidio

cuore.

il

dall' An-

Pallido

il

volto,

il

corpo ha macilente,

E
E

mal disposto e rugginoso il dente.


lutto fele amaro H core e'I petto.

La

lingua infusa d'un velen che uccide;

Ci che

l'esce

di

bocca

lutto

infetto;

Avvelena col fiato, e mai non ride.


Se non lalor che prende in gran diletto
S'un per troppo dolor languisce e stride;
L'occhio non dorme mai, ma sempre geme.

Tanto

il

gioire

altrui

l'affligge

preme.

Allor

si

Che

strugge,

felice

questo

il

531

consuma

si

e pena.

qualcun viver comprende:


suo supplizio e la sua pena.

Che se non noce a lui, se stessa offende;


Sempre cerca por mal, sempre avvelena
Qualche emol suo, finche
Avvoltoio, che rode

il

infelice

il

rende.

fegato al gigante Tzio. Ferro.

Vedi Calunnia.
Invidioso.

Uomo

che guarda un serpente strisciante per


oppure che tiene per il collo uno scorpione.

ra,

ter-

Invincibile.
Coccodrillo, la cui schiena, coperta di stiuame rea qualunque percossa, simboleggia una persona ardita che nulla sbigottisce.

sistenti

lo.
Figlia d'Inaco e della

Ninfa Melia. Resistendo

es-

sa all'amore di Giove, questi, per averla, la circond

una

di

desse,

folta nebbia,

la

Giunone scoperse

per sottrarre la sua

le,

quale per quanto


l'infedelt
diletta

all'ira

ma

cangi in bella e candida giovenca;

la

riconobbe, e la chiese in dono al marito.

domanda

pentirsene,

custodia

alcun male Giove

di
le

acconsent

cedette la giovenca,

poich

Giunone

d'Argo dai

le

cent'occhi.

pose

ma

il

qua-

moglie,

della

la

spettcndo

nascon-

li

Giove;

di

Giunone

Non

so-

sua

alla

non tard a

sotto

la

severa

Mosso Giove a com-

passione della povera Io, per liberarla pens


uccidere Argo, e diede l'incarico a Mercurio,

di
il

far

qua-

vi riusc, addormentandolo a suon di flauto. Ma


appena che Io riebbe la libert, fu dalla gelosia di
Giunone fatta impazzire, e spinta a correre senza

le

532

posa per la terra, perseguitata da un tafano, mandato da Giunone, che continuamente la pungeva. Nel
suo vagare. Io incontr suo padre, ma nel punto che
Inaco voleva pigliarla, il tafano la punse cos viva-

mente che Io

si

gett nel

mare Jonio, e passando a

Sulla rupe
nuoto il
caucasica trov Prometeo che la consol, e le indic
la strada per giungere dove essa era diretta. Nell'Esua
gitto finirono 1 suol patimenti. Quivi riebbe la
giunse in Egitto.

Mediterraneo,

primiera forma e diede alla luce Epafo, che divenne


coronata
re d'Egitto e fond Memfi, mentre essa fu
col

nome

(vedi).

di Iside

lolao.
Figlio di Ificle e di

Bruci le
In ricompensa

ferite

Automeduse, nipote

all'Idra cui

Ebe

lo

di Ercole.

Ercole tagli

ringiovan

teste.

le

quando divenne

vecchio.

lore.

^ amata da
Fu
,

Figlia di Eurlto, re d' Ecalia.

tr

ercole

perch l'eche voleva sposarla; ma Eurlto si oppose,


prmia moglie.
sua
Megara.
di
figli
1
ucciso
aveva
roe
l'uccise. Iole si
Ercole assedi Eurito in Ecalla, e
vento gonfiato
11
avendo
ma
dalle mura,
precipit

in aria, e
sua veste, ella si trov quasi sospesa
Ercole si
danno.
discese a terra senza il minimo
della
causa
fu
amore
suo
questo
impossess di Iole, e
la fatai
Ercole
a
mand
quale
la
Delanlra,
di

la

gelosia

camicia di Nesso.

de suo

figlio

che

feste solenni,

die-

Ilio in Isposo a Iole.

Ipaina.

Nome

Dicesi che Ercole morendo,

le

Messicani davano a una delle loro


quali eclebravansi nel mese di

mag-

533

VitziliputzU, loro

gio in onore di

Dio.

Due

giovani

donne consacrate al servizio del tempio, formavano


una pasta, composta di miele e di farina di grano di
India, con la quale facevano un idolo che poi vestito
di ricchissimi ornamenti, era posto sopra una lettiga.
Allo spuntar dell'aurora del giorno della
messicane,

giovinette

le

braccialetti

di

vestite

ghirlande

di

della

stessa

tutte

festa,

ornate d:

bicinco,

im-

materia,

acconciate con piume di color differente,

bellettate e

recavansi al tempio per f)ortare l'idolo fino alla corte.


alcuni giovinetti

Ivi

posavano

lo

lo

ricevevano dalle loro mani, e

piedi dei gradini, ove riunivasi

ai

polo a tributargli omaggio; dopo di che

po-

il

Dio era

il

portato processionalmente verso un monte, ove subito


6

faceva un

la comitiva

due
la

sacrifizio.

ritornava

stazioni,

altre

processione

guirsi

nello

posto

nel

Quindi precipitosamente tutta


da quel luogo, e fatte poi

allontanavasi

era

di

a Messico.

quattro leghe,

spazio di quattr'ore.

suo tempio

in

mezzo

Il

giro

del-

doveva

ese-

Il

Dio

era

poi

all'adorazione

ri-

del

popolo, e veniva collocato in una specie di stivale pro-

fumato e ripieno
formato
cui

di

l'idolo,

pasta

fiori;

durante questa cerimonia,

facevano dei

jjezzi

nome

di ossa

del

offrivangli

vittime,

davano

sacerdoti

di

con la medesima pasta di cui era stato

le giovinette,

il

che

distribuivansi

al

Dio

simili

alle

ossa,

VitziliputzU.

benedicevano
popolo;

pezzi

ciascuno

li

mangiava con maravigliosa divozione, credendo realmente nutrirsi della carne del Dio. N'era portata una
parte anche agli cunmalati, ed era proibito di bere
e mangiare qualunque cosa prima d'aver ben digeriti

consumati questi pezzi di pasta;

-f34Iperco.
Pianta assai comune,
gari,

quale oltre

la

conosciuta sotto

il

nome

altri

nomi

vol-

scaccia-diavoli,

di

fuga-demoni. Vedi Oblo dei mali della

vita.

Iperione.

Dio

errante della

sua sorella
della

Tea

luce,

figlio

(l'irradiante),

Luna, dell'Aurora e

Urano;

di

e fu

spos

padre del Sole,

di tutti gli astri.

Ipermnestra.

Una

delle Danaidi.

Vedi Danao.

Ipocrisia.
Maschera.
Ipocrita.
Struzzo, perch fa l'uovo e non lo cova, ne nutrisce

suoi

figli;

ben

cos

quantunque insegni
non d per l'esempio del

l'ipocrita,

del bene,

agli altri la via

fare.

Ipomea.
Specie di convonvolo. Vedi Attaccamento.

Ippocampo.
Animale
po

di

favoloso, che

un cavallo,

ma

ha

(juarti

davanti e

il

cor-

termina a coda di pesce, che

antichi poeti e artisti l'attaccarono al carro

gli

marino di

Nettuno.

Ippocastano

Castagno d'India. Vedi

Ippocrate.
Il

pi grande medico

Dicesi che

le

dell'antichit.

sue statue portaissero

secondo alcuni, per significare che

il

la

Filtra.

Cappello.

cappello, e ci,
testa

deve

es-

sere custodita, quale sede dell'animo, parte principale

bell'uomo, e dove posta tutta la forza dell'intelUt-


Altri invece presero

lo.

nobilt della stirpe,

535

emblema

cappello quale

il

di

facendo discendere Ippocrate da

Esculapio. Alcuni, per,

cappello

il

ma come

per significare nobilt,

segno

interpretarono questo

con malignit, dicendo che

gli

non

fu dato,

indizio di debolezza

o altro ancora di simile.

di testa,

Ippocrena.
Celebre fontana che scatur dal monte Elicona in
Beozia per un calcio dato nella rupe da Pegaso. Sacra ad Apollo e alle Muse, la sua acqua aveva la
facolt

d'infondere

l'inspirazione

{X)^tica.

Vedi Pe-

gaso.

Ippodamia.

Una

donne del suo tempo,

delle pi belle

Adrasto,

maritata

che assisteva
violenza;

alle

di

ma Teseo

mentre era gi

in

Piritoo.

Il

figlia

centauro

nozze, tent rapirla e farle

lei

pun

il

suo attentato, e l'uccse

procinto d'ottenere l'intento.

fu un'altra Ippodamia,

di

Eurito,

figlia di

Enomao,

per celebrit non inferiore alla precedente.

Vi

re di Elide,

Vedi Mt-

t'ilo.

Ippogrifo.
Animale quadrupede favoloso, met cavallo
t

che presso

grifone,

antichi

gli

era

il

Apollo. Ariosto cos lo descrive:

Non

finto

dcslrer,

il

ma

naturale.

Che una giumenta gener d'un


Simile al padre a\>ea la

Li piedi
In

anteriori,

tutte le altre

Era

la

madre,

il

piuma

capo e

il

me-

simbolo

grifo:

e Vale,

grifo;

membra pareo quale

e chiamasi Ippogrifo,

di

536

Che nei monti Rifei vengon, ma rari.


Molto di l dagli agghiacciati mari.
Ippolita.
Figlia

di

Marte

e di

Otrera, era regina delle

A-

mazzoni. Essa portava, come emblema della sua dignit, un cinto datole dal padre, ciito che fu causa

quando and a

della sua morte per opera di Ercole,

impadronirsene per comando di Euristeo.

Ippolito.
Figlio di Teseo e dell'amazzone
Teseo avesse abbandonata Arianna
so,

Deucalione,

ragioni

di

fratello

dopo

di Creta,

Ippolita.

Bench
Nas-

nell'isola di

questa principessa

re

morte di Minosse suo padre, per

la

di

risolvette

di politica,

accordargli la

mano

Fedra, altra sua sorella. Poco tempo dopo l'arrivo di Fedra in Atene, Ippolito vi si rec per la celebrazione dei misteri. Quivi la giovane regina lo vidi

de per
funesta;

prima

la

l'ardente

volta,

passione

ma

Ippolito,

di un'austera vita,

e sent nascere per lui quel-

che a entrambi divenne poi tanto

da Pitteo

allevato

nei principi

appariva saggio, prudente, casto e

nemico dei piaceri, unicamente occupato alla caccia,


nelle corse dei carri e dei cavalli, e in tutti gli esercizi

che a persona di alto grado si addicevano. Occultava nascostamente la regina la sua passione; e non
avendo da un lato il coraggio di chiedere al re il
ritorno

del

giovane

principe

in

Alene, e desiderosa

dall'altro di procacciarsi in certo qual

solazione per l'assenza di


pio a

lui,

Venere sopra un monte

modo una

fece edificare

vicino a Trezene, ove,

col pretesto di recarsi a offrire voti alla


st<rsi

a mirare

Ippolito che

si

con-

un tem-

Dea, godeva

esercitava nella sotto-


stante

537

S'indusse infine a

pianura.

vinotto la sua passione,

Teseo era sceso


male accolta; perci

cui

La

all'Inferno.
la

dichiarare

ci essa fece al

al

gio-

tempo

in

dichiarazione fu

regina risolvette di vendicar-

sene col far credere a Teseo che Ippolito avesse vo-

ingannato cosi dalla mo-

luto usarle violenza. Teseo,


glie e senz'altro

ma

8UO carro,

lo

maled, piegando Nettuno

severamente.

punisse

che lo

esame,

Ippolito

fugg sopra

giunto alla spiaggia del mare,

il

Nettu-

no per mezzo dei mostri marini, spavent talmente


che dandosi

d'Ippolito,

cavalli

essi

precipitosa fu-

ga, trascinando l'infelice giovanetto fra precipizi e sco-

dove

gli,

colpa, e

egli per sfracellato.

Fedra confess

la

sua

uccise per disperazione.

si

Ippomene. Vedi

Atalanta.

Ippona. Vedi Equeja.

Ippopotamo.
Grande mammifero conosciuto anche

sotto

volgari di cavallo fluviale o cavallo marino.

i
nomi
Per gli

Egiziani era animale sacro, e generalmente lo consi-

deravano come simbolo


la

morte e

gitto.

la

di Tifone, gigamte

distruzione fra

Vedi Apet

le

che sparse

deit adorate in

Empiet

Ira.

Animali:
sopra

tutti

zosa.

Orsa,

oltremodo
te.

E-

Nilo.

Babbuino, che

gli

altri

gli

E.giz2mi

simbolo d'ira smaniosa,

perch

irrascibile e soggetta a infuriare

Diversi:

ritenevano,

animali, di natura collerica e stizritenuta

crudelmen-

Ferro.

Ira mitigata.
Olivo e quercia.

Rami

di questi

alberi mtrecciati


insieme; l'olivo

538

come emblema

cia della ferocit.

della pace, e la quer-

Credevasi che

vicino all'olivo, avesse

il

la quercia,

piantata

potere di far seccare questo

ultimo.

Ira provocata.
Elefante. Sebbene quest'animale si mostri abitualmente d'indole mansueta, provocato, va soggetto a
un'ira terribile. I Mauri davano all'elefante due cuori:
uno lo faceva arrabbiare, l'altro lo rendeva affabile e

mansueto.

Iraicondo.

Uomo

con uno

staffile

in

mano.

Iride.
Figlia di

Taumante

e dell'Oceanina Elettra,

saggera di Giunone, la quale la cangi

candolo

in

rono

resi.

mai

triste

mes-

in arco, collo-

cielo in ricompensa dei servizi che le fu-

Giunone l'amava molto, perch


notizie.

poeti

la

finsero

le

veloce

portava

come

vento, con le ali d'oro, tutta piena di rugiada tra

il

le

cui gocce scherza il sole dipingendola a mille colori.


Alcuni la rappresentano con ali di colori diversi, con
una veste parimente variegata, e talora gialla, tutta

succinta per essere pi svelta nell'andare a eseguire


ordini della regina degli Dei.

qua e porta alimento

alle nubi.

gli

Iride s'impregna d'ac-

Vedi Arcobaleno.

Iride.

Questa bellissima pianta ha ricevuto


porta dagli svariati colori dei suoi
notizia

Eloquenza

fiori.

il
nome che
Vedi Buona

Messaggio.

Irminsul ossia Colonna d'Irmin.


Questa colonna, adorata dagli

antichi Sassoni, et^

in

Irrain;

ma

come monumento innalzato

considerata

tardi

simbolo del teutonico dio

originariamenle
fu pi

539

onore di Arminio (Hermann).

Ironia.
Sardonia. L'effetto del veleno di questa pianta ma-

bocca

lefica di far contrarre la

che chi
ci

le

in

modo

cos strano,

prende sembra ridere sardonicamente, pcT'

lo

dato

fu

il

nome

di

sardonia.

Isaia.
In ebraico Jesciaheja cio salute di Jehova.

mo

dei

ia.

Carbone ardente, con


le labbra. Quadrante

fic

quattro profeti maggiori.


cui

Albero

un serafino

11

pri-

di Isagli

puri-

di cui egli fece in-

solare

dietreggiare l'ombra in favore di Ezechiele. Sega, stru-

mento del suo supplizio:

Vedi Pro-

fu segato in due.

feti.

Iside.
Divinit
essere

stata

la parte

Egiziana,

Dea

la

la

quale,

in

sembra

principio,

che abitavano

delle pop>olazioni

paludosa del Delta. Si vuole che per virt

propria avesse concepito e generato suo

figlio

Oro. Le

tradizioni popolari, poi la teologia la maritarono, dai

tempi pi antichi, a Osiride, suo fratello,

de Oro.
sal

con

inventato

Quando
lui

al

la

trono dei viventi:

medicina, unite

dei legami legittimi, e mostr

le
il

grano fra due pietre per fare


la prima a tessere e imbiancare
al ritorno

Tifone, Iside

si

quale die-

donne
il

tagli

capelli,

mariti con

ai

macinare

di

pane;

la tela.

il

che fosse

Osiride, par-

le affid

fu assassinato

egli

Iside

e dicesi che abbia

modo

tendo alla conquista dell'universo,

Quando

al

Osiride divenne re d'Egitto,

il

governo.

da suo

fratello

stracci le sue vesti,

540

Esa

e part in cerca del cadavere di suo marito.


trov,

mise

lo

poi ritiratasi nelle paludi

gigantesca,

luce

alla

Oro

figlio

il

lo

coperto sotto l'ombra di un'acacia

al

di

Buto, diede

Avendo Oro

Osiride).

(vedi

raggiunto l'et per vendicare suo padre, Iside partecip nella sua lotta vittoriosa contro Tifone, poi essa

raggiunse Osiride nel suo impero oltre tomba.


in principio,

non aveva

altra

forma che quella

Iside,

una

di

donna, rappresentata talvolta sola talvolta in compagnia del bambino Oro. Questa Dea fu identificata

con

la

maggior parte delle

madri,

divinit

le

si

diede la forma di donna con la testa di vacca. In


Egitto fu anche presa per la Luna, rappresentandola

con due cornetti


in

giovenca,

destra

il

di

bue; allusione a Io, trasformata

in (juesto caso,

e,

sisifo,

e nella

sinistra

le

dettero che quest'immagine rappresentasse


l'Egitto, in cui

il

sistro

simboleggiasse

invasione delle acque del Nilo, e

lo

della Natura, soggetta

facevano
il

il

il

alcuni cre-

Genio

il

del-

rumore della

vaso l'acqua

fer-

quelle regioni. Altri la ritennero simbo-

di

tilizzatrice

mano

diedero nella

un vaso.

carica di

al

mammelle.

Sole

perci la

(Osiri).

Iside era consacralo

nelumbio; e dicesi che veniva anche rappresentata


corona di abrotano, dandole la medesima

con una

mano

pianta nella
stra,
in

con

cui

e dove

Egitto,

Nave

di

Iside;

Io passasse

il

sinistra

volevasi
si

ch'ella pass

celebravano feste dedicate alla


le favole finsero che

perch sebbene

mare mutata in giovenca, la storia vuouna nave; e perci gli Egiziani

lo passasse su

le

che

la

fecero protettrice della navigazione, e


potere di spargere le acc^ue del Nilo,

jl

nella de-

una navicella

forse significare

le

di

si

diede

soffia

541

venti e di proteggere i naviganti. Nei misteri d'Iside e Osiride, coloro che dovevano portare sul capo
vasi pieni d'acqua o i canestri sacri erano obblii

una corona

gati di farsi

per

sopportarli.

sogno Iside

(Luna), cos

faccia usciva dal


tutto

di foglie di fico attorcigliate

Apuleo,

mare

Con

in

reverente

poco a poco mostr poi

Aveva

suo corpo lucido.

il

vedere

fingendo di

la descrive:

ornato di

caf>o

il

lunga e folta chioma, lievemente increspata, che per


il

collo

belle ghirlamde

spargeva, cinta era di

si

diversi

fiori,

mezzo

nel

della

di

portava una

fronte

certa cosa rotonda, schiacciata e liscia, che risplendeva

come
cuni
di

specchio, e dall'una

grano.

velo,

La

dei

stavano

all'altra parte

quali

veste di diversi colori era di sottilissimo

ne aveva ancora un'altra tutta nera

per lucente e coperta quasi tutta di


fra le quali

tillanti,

lembo

erano

frutti di

certa

al-

v'erano poche spighe

che pareva essere ora bianco, ora giallo e ora

infiammato.

ma

sopra

serpenti,

una luna
con

attaccati

bellissimo

ogni sorte. Portava la

cosa di rame

scuotendo

il

fatta

Dea
guisa

ordine

nella

scin-

di

fiori

mano

destra

cembalo, che

braccio faceva gran suono, e

dalla sinistra un

stelle

risplendente, e intorno al

le

pendeva

dorato vaso, cui faceva manico un

serpente, che di veleno pareva tutto gonfio, e ai pie-

di

aveva certo ornamento fatto di foglie di palma.

Apuleo diede a

Iside

una vesta bianca,

perch la luna talvolta


tenuto

si

gialla e rossa-.

mostra lucida e chiara,

ri-

segno di bel tempo; talvolta fosca, segno di

pioggia, e talvolta rossastra, segno di vento.

La

veste

nera poi significa che la luna per se stessa priva


di

luce,

ma

la riceve

da

altri.

riguardo alla certa

cosa di rame (che sarebbe


so

da Apuleo

usanza presso

more con

in

in

la

sislro

il

Dea,
fare un

alla

rame e

il

si

cembalo), mesriferirebbe alla

certo strepito e ru-

pensando di giofenomeno di cui non conocausa, credevano che la lune fosse tirata

vasi di

vare alla luna

scendo

mano

antichi di

gli

542

in

di

ferro,

ecclisse,

come

terra a forza d'incanti,

pretesero fare alcuni

maghi.

Isidoro (Sant),
Angelo, che conduceva

'^

mentre il Santo, biBastone con( cui, conficcato


nel suolo, fece zampillare una sorgente per dissetare
l'aratro

folco, predicava. Aratro.

Covone

suo padrone.

il

frumento. Sorgente.

Isocaedro.
Figura geometrica solida.

Vedi Acqua.

Issopo.
Pianta di cui

si

disputa tutt'ora

r ezob della Bibbia, che


purificazioni.

gli

Vedi Purgazione

Ispirazione.

Vedi

i>er

sapere se sia

Ebrei adoperavano nelle


dei peccati.

Inspirazione.

Issia.

Pianta che prese

il

nome

somiglianza che hanno


coi raggi di
I

una

ruota.

le

di ruota d'Issione, per la

lacinie

aperte del perigonio

Vedi Tormenti.

SS ione.

Re dei Lapiti, e sposo della bella Dia, figlia di


Dioneo. Contrariamente all'usanza di que tempi, che
stabiliva

di

fare ricchi

doni

ai

genitori

di

una fan-

ciulla per ottenerla in isposa, Issione rifiut quelli che

aveva promessi a Dioneo, suo suocero; perci questi


gli

fece un giorno rubare

suoi cavalli che pascola-


Sdegnato

vano.

mulando

543

Issione

dare col suocero,

dissi-

accomo-

di volersi

finse

un banchetto nella

invit

lo

ma

quell'affronto,

di

suo risentimento,

il

propria casa, ove lo fece cadere in una fossa ardente,

Questo

in

cui perde la

re,

che Issione, abbandonato da

ve,
in

dest

delitto

tutti, si

tale orro-

Giunone, l'ingrato Issione

quale

offerse

la

dichiar

se finte o false e di

speranze

ma udendo

disonorata la moglie,
nel

Io

precipit

di

attaccarlo a

si

che sfog

(simbolo di co-

Giove

fallaci).

poi che
lo

lo

percosse con

un fulmine, e
ordine

ruota, circondata di serpenti,

quale doveva sempre girare. Secondo alcuni,


sup>plizio

era

il

bandi

vantava di avergli

Tartaro, ove Mercurio ebbe

una

l'a-

figura

alla

Issione,

sopra di essa la sua brutale passione

dal cielo,

le

ne lagn con Giove.

se

compose una nube somigliante

sua sposa,

della

Dea

la severa

ammise

lo

Quivi abbagliato dalle

cielo alla tavola degli Dei.

mor suo; ma

Gio-

rivolse a

quale sent piet dei suoi rimorsi, e

il

attrattive di

il

vita.

simbolo

deW ingratitudine

la

questo

punita.

Issiple.
Figlia
di

di

Toante,

quest'isola,

preferirono a esse le
tutti

re di

Quando

Lenno.

schiave

maschi, la pietosa

Issipile

tandolo di nascosto nell'isola

Argonauti approdarono

della

colse benign aunente, specialmente

Tracia,

quali

uccisero

salv suo padre por-

di

all'isola

donne

le

per vendicarsi dei loro mariti,

Chio.

Allorch

di Lenno, ella

Giasone loro

li

gli

ac-

cipo,

il

quale se ne innamor. Frutto di questo infelice amo-

furono due figli, Nebrofono o Dripilo ed Euneo.


Qualche tempo dopo, aveivdo le donne di Lenno saputo come Issipile aveva salvato suo padre, decisero

re

544

ma essa si salv con la fuga. Fatalmente alcuni corsari la pigliarono in mare e la vendettero a Lieo o Licurgo, re della Nemea, il quale
la fece balia di un suo bambino chiamato Ofelte. Passando
setti prodi che andavano verso Tebe, sul terdi ucciderla,

Licurgo,

di

ritorio

incontrarono

un bosco stava allattando

il

quali assetatissimi per

cure,

tiche

del

viaggio,

la

pose

fontana

terra

in

quivi

il

vicina.

da

bambino

Ma

li

mentre

voler

bere, per

Sdegnatosi

prigione,

ed

la vita, se

re

il

una
adempiva a
fanciul-

il

a tale notizia, la fece mettere

di

tempo a salvarla. Narra la favola


Lenno, dopo aver uccisi tutti
mai

furono da Venere fatte diventare talmente brut-

schi,

che nessuno ardiva di avvicinarle, e desse

te,

in

avrebbe scontato quella disgrazia con


suoi due figli, che ebbe da Giasone, non

donne

le

ella

fossero accorsi in

che

questo

condusse
essa

fa-

le

cortesia

in

questo pietoso servizio, un serpente uccise


lo.

in

affidato alle sue

gran caldo e

il

pregarono a

mostrar loro dove fosse acqua


essa

che sola

Issipile,

bambino

Issipile

per loro regina.


Italia.

Bue. Avevano

Animali:
per

chiamati una

buoi,

Romani una

volta

iiali,

diedero alla nostra penisola

loro onore,

tal

stima

che, dicesi, in
il

nome

Ita-

quantunque altri lo facciano derivare da Italo


re. Cavallo, secondo alcuni, e ci perch in certe medagHe romane si vede una testa di cavallo, con l'in-

lia;

scrizione

uno

ROMA;

l'altra

Mentre

parte
in

di

dietro

sormontato da una

scettro,

si

a questa testa figura


testa di cavallo, e dal-

vede Roma con la celata in testa.


medaglia figura un cavallo bai'

un'altra

545

si vede un fiore, con l'inscriTrovandosi per il cavallo tanto


sulle monete greche quanto latine, alcuni credono che
non sia emblema d'Itala, ma rappresenti piuttosto una

danzoso, sopra

quale

il

ROMANOR.

zione

qualche viaggio, come risulterebbe da molte


medaglie di Nerone; oppure la velocit, come l'indiDiversi: Corona mucherebbero altre medaglie.

guerra,

quali

Stella,

rale.

attributi.

Iti.

Figlio di Tereo.
zi,

Progne sua madre

lo tagli

a pez-

imband un convito. Vedi Filomela.

e ne

Izanaqui

Izanami.

Nella mitologia della religione primitiva del Giappone Izanagui e sua sorella minore Izanami sono

del

creatori

La

mondo,

padre e

il

la

prima azione fu di far sorgere

loro

cia

degli

Dei.

la terra

melma con una

caos dell'Oceano e dimenare la


cia

madre

dal
lan-

il
fango che sgocciol dalla punta della lano
ammucchiandosi produsse VOno^o-sh'ima

mondo

Allora

terrestre.

discesero dal cielo e

essi

fis-

sarono la loro dimora sulla terra, poi generarono car-

nalmente
cui

nagui,

gna;
gli

tutti

gli

nascita cost
scese

ma

pu

dizie

nagui

corpo
nit;

di
si

resa.

cui

lord

si

gett in

immersa

un

il

ruscello,

in

Disperato,

cibo dell'inferno, non


lavarsi

dalle

immonIza-

e d'ogni parte del .suo

nacque ima nuova diviIn quanto a Izanami,

cielo.

grande Dea dell'inferno.

G. Ronchetti.

Iza-

sua compa-

questa odiosa dimora.

nell'acqua,
risal

dio del fuoco, la

invocare la

Volendo
in

il

a Izanami.

Izanami, che gust


essere

poi egli

vita

nell'inferno

essa divenne la
35

Dei, cOTnpreso
la

546

Izedl.

Denominazione dei Geni buoni della mitologia

dei

Parsi.

J.
Junoni.
li

Fate o angeli custodi del sesso femminile, dei quacredeva ne nascesse uno insieme a ogni donna,

si

per curarla e vegliarla durante tutta la sua vita,


spirasse

giovani

con essa alla sua morte. Sono figurate come


fanciulle con ali di pipistrello o di falena

(farfalla notturna).

Jupiter.

Vedi dove.

K.
Kneph. Vedi

Cnufi.

Kouan-Ti.
Dio chin^se

Krichna
Dio

(il

della

guerra.

nero).

principale dell'India attuale.

L.
Labaro.
Il

vessillo

imperiale

tori

Romani da

ces.

Vedi Costantino

portato

davanti

agli

impera-

in un
pezzo rettangolare di seta, sospeso all'asta mediante una sbarra traversale, riccamente ornato d'oro e di
ricami, e con la figura della croce e il monogrmama
di Cristo per stemma, col motto: In hoc signo Vn'

Costantino

(San).

in

poi.

Gsnsisteva

547

Labda.
d'Anfione, e una delle Baccanti, la quale,

Figlia

perch storpiata,

Labda

giata.

veniva dalla
Etione,

sp>os

compagne

sue

da

beffeg-

ebbe un

cui

figlio.

Cipfelo, e avendo l'oracolo predetto che un figlio di


essa

sarebbe un d impadronito di Corinto,

si

no mandati
dere

uomini a casa di

dieci

ma

fanciullo;

il

voleva cacciare

Labda

punto che uno di


p>etto. Cipfelo

sul

pugnale nel

il

piccole braccia in atto tanto amoroso, che

le

furo-

per ucciessi

gli

gli

stese

il

sica-

non ebbe il coraggio di ucciderlo; questi Io diede


a un altro, a cui avvenne lo stesso, e non ebbe pi

rio

l'ardire del

primo, cos di

felo fino all'ultimo,

poi

sciti

tutti,

si

il

quale

farlo

morire,

uno

staio,

ella,

la

in

che

il

casa di
li

in

mano

lo restitu alla

rimproverarono

mentre rientravano

veva intesa

mano

aveva

loro risoluzione,

pass Cipmadre. L'-

poco coraggio loro,


Labda, risoluti di
ascoltati,

nascose

il

che a-

figlio

sotto

e cos lo salv dal furore dei suoi nemici..

Labirinto.

Vedi Dedalo.

Laborioso.

Uomo

che tiene una cesta nella

Laccio. Vedi Amore

Caccia

mano

destra.

Inganno.

Lacedemoni.
Abitanti di una
/4, lettera

citt, e di un reame di Grecia.


che portavano sullo scudo, per insegna.

A-

quila. Serpente. Dicesi che niel sigillo dei sacerdoti,


con cui sigillavano pubblicamente le loro lettere, figurasse un'aquila e un serpente.

Lachesi.

Una
le

nel

delle tre
fuso.

Parche, quella che avvolgeva

Vedi Parche.

il

fi-


Lacinia.
Soprannome

548

Giunone, sotto il quale era adorata


ove aveva un ricco e famoso tempio. Il nome deriva, secondo alcuni, dall'eroe italiano Lacinio, o dal promontorio Laciniano sulla costa orientale di Bruzio, il quale fu donato, dicesi, da Teti a Giunone.
di

nelle vicinanze di Crotone,

Ladro.

Uomo

Mercurio, il quacon una grande lancia.


poeti, invent l'arte dell'inganno e delsecondo

le,

la

frode.

Lagrime.
Cipolla che, tagliandola, fa lagrimare. Elenio.

O-

un po'

So-

pale,

pietra

gnando

preziosa

delle perle,

indizio

di

secondo

appannata. Perle.
gli

spiegatori dei

abbondanti lagrime.

sogni,

Vedi Gugliel-

Maddalena (Santa).
mo (San)
Lambicco. Vedi Chimica.
Lamento. Vedi Querela.
Lamentazione.
Pioppo tremulo
agita

che,

al

minimo

soffio

di vento,

si

geme.

Lamia.
Fantasma femminile, terrore dei fanciulli nell'anSecondo la tradizione, essa era originariaunente una regina libica di gran bellezza, e figlia di Belo.
Amata da Giove, Giunone nella sua gelosia le rub
tichit.

figli

figli

giata

Lamia per vendetta

d'altre
in

disperazione

rub

donne assassinandoli crudelmente. Fu can-

cagna.

Lamie.
Secondo Ovidio, erano

streghe,

figlie

delle Arpie,

549

morti,
che vagavano per i cimiteri, disseppellivano
mangiavano e non lasciavano che solo le ossa. Le
li
i

coloro

cilmente

corsa,

alla

agilissime

Ltimie,

mgannare pi famostravano

per

volevano

che

cHvorare,

loro la parte pi bella senza parlare, perch la

un

voce era

luoghi

certi

crudelisme

donna

di

sibilo

fiere,

Libia

della

deserti

quali avevano

le

modo che

bello in

potuto dipingere, e

loro

Secondo Dione,

serpente.

<ii

esistevano
il

viso e

meglio non

si

in

alcune
il

pwlto

avrebbe

vedeva loro nell'aspetto e ne-

si

occhi tanta grazia, e una vaghezza tale, che chi


mirava le giudicava tutte mansuete e piacevoli.

gli
le

del corpo poi era coperto di durissime scae andava diventando serpente; in modo da fi-

resto

Il

glie,

nire in teste di serpentelli terribili e spaventevoli.

Non

avevano queste bestie di ne parlavano, e non avevano altra voce se non che fischiassero, ed era
no tanto veloci, che non vi era animale alcuno che
da loro potesse fuggire, e facevano la caccia agli uomini in questo modo. Mostravano il loro bel petto
bianco scoperto, e chi lo vedeva rimaneva cos affascinato da desiderare di possederle, e da tale desiderio spinto, a loro se ne andava, ed esse, senza punto
muoversi, ma queisi vergognose chinavano gli occhi
spesso a terra, senza mostrare per gli adunchi artigli, se non quando chi and a loro fosse stato vicmo;
per pigliarlo allora con quelli,

ma
si

che

il

n lo lasciavano pri-

serpente, in cui finivano, con velenosi

non l'avessero ucciso, e poi

mor-

lo divoravano.

Lampada.
Vaso senza piede
d'olio,

sospendesi

all'immagine dei

nel
p>er

santi.

quale
lo

pi

si

tiene

iimanzi

Nella Bibbia

si

acceso lume
agli

altari

parla spesso

lampade {lampana)
Vedi Alberto

di

e a queste

fanno frequenti

si

Cirolamo

{San)

{Sani")

allusioni.

55

Vigilanza

Vergini savie e Vergini stolte

Zelo.

Lampezia.

Una

delle

Eliadi

tre

(vedi).

Lancia.

Arma

che presso
e

guerra,

tavano

il

perci
loro

Sabini

dio Quirino.

era

simbolo

il

della

forma essi rappresenRomani" pigliarono da

questa

sotto

quella nazione lo stesso costume, che conservarono

che non ebbero trovata


alle

loro

sero

un

di porre

so

Si

divinit.

simile

culto,

lance

di

l'arte

vuole che
e

altri

che da ci

mano

in

fare

Biasimo
Marte Matteo
Nemico

Tommaso
Giorgio

agli

{San)

dro

figure

popoli rendesderivato l'u-

sia

Vedi Asta
La-

Dei.

Guerra
Michele

{San)

dannosissimo

fin-

umane

{San)

Nobilt

Spogliatore

{San).

Languore.
Papavero;

allusione

alla

narcotica

propriet

di

questa pianta.

Lanterna cieca. Vedi

Falsa religione.

Laocoonte.
Priamo e di Ecuba, e sacerdote di AMentre sacrificava un toro a Nettuno usciquali divorono dal mare due serpenti smisurati,
rarono due figli che Laocoonte cerc invano di salvaFiglio di

pollo.

re,

poi

assalirono

il

padre,

strettolo

fra

le

loro

Questo terribile supplizio fu


considerato come mandato da Minerva a Laocoonte,
spire,

lo

strangolarono.

dissuadere

per aver egli cercato di

Iroia

trodurre in

551

troiani

dall'in-

legno.

celebre cavallo di

il

Lapis
donde gli italiani dissero lapida la
Soprannome di Giove. Credevasi anticamente che Giove Lapis fosse una statua in pietra del Dio, od originariamente una rozza
Sasso, pietra;

sepolcrale.

pietra

pietra quale

intorno

simbolo,

mente che

mavano
della

lo

Vivo; veniva

che

teneva

mano una

in

ra-

Latini chia-

quale simbo-

considerata

perci Giove,

folgore,

sentczioni,

pof>olo

il

ora noto general-

pietra focaia,

selce,

la

lapis

quale

al

Ma

dunavasi per adorar Giove.

alcune

in

pietra

in

rappre-

luogo

di

fulmine.

Lappa.

Vedi Bardana.

Lari.

conforme

che

Spiriti

tutelari,

giosa dei

Romani

credenza

alla

reli-

su{>ponevauio fossero le anime di

si

persone morte, che facevano ufficio di protettori, nell'interno delle case di ciascuno,

sua

famiglia e la sua

rati

quali

come
tassero

divinit

spiriti
il

ove divenivano
e

luogo

Lari

si

abitato

campi,

campagna;
I

Non
Penati, ma

Si

credeva

sulla

erano considesemplicemente

che eserci-

pure

loro ufficio di protettori anche fuori di ca-

cio

come

guardiani.

sa,

strade,

sul proprietario,

sostanza.

di

gli

sopraintenden^i

dagli

uomini;

edifizi,

cos

in

di

ogni cantuc-

come
citt

dove ne prendevano

il

le

vie,

come

le

nella

soprannome.

rappresentavano con statuine di giovani co-

ronati di lauro, con

una corta

tunica,

oppure con un

corno da bere, tenuto al di sopra della testa; e an-

che da giovinetto vestito di pelle di cane, e coi piedi


di cane;

come simbolo

della

fedelt e guardia

delle


case.

552

culto dei lari era semplicissimo,

Il

specialmente

campagne: le offerte venie quando gli abitanti


piattelli,
in
fatte
vano loro
veniva
della casa sedevano a tavola, una porzione

nei

primi

offerta
gli

ai

nelle

tempi

Lari,

e nelle feste di famiglia si aprivano


si ornavano di ghirlande votive-

altari dei Lari e

Quando una

sposa entrava in casa del manto, suo

primo dovere era quello di


ri.
il

questi spiriti tutelari,

cane, che

blema della

offrire

un

come

ai

sacrifizio ai

La-

Penati, era caro

immolava loro nei sacrifizi, come emfedelt. Vedi Lemuri

si

Larice.
Questa pianta
Vedi Arditezza

la

pi

alta

Audacia.

dei

pini

d'Europa.

Larva.
agli
Essere fantastico, che si suppone apparire
fantauomini e spaventarli, chiamato talvolta anche

anime dei
sma. In generale si dava questo nome alle
orribili semassumevano
morte
la
dopo
malvagi, che
di morte
bianze e specialmente a quelle dei colpiti
vagare
a
condannati
erano
improvvisa o violenta che
assassinato
Caligola
che
Svetomo
Dice
terra.
sulla
nel suo
per lungo tempo sotto forma di larva
espiasacrifizi
e
libazioni
palazzo. Si richiedevano
malevoli, che avevano
tori per placare questi spiriti
mnoper grandissima gioia il perseguitare qualche

err

cente e precipitarlo nel


presentate sotto

forma

delitto.

di

Le

larve erano

rap-

o di vecchi con
occhi incavati, e talora con
scheletri,

lunga barba, capelli rasi,


Larva uno
in mano. Gli antichi chiamavano
loro banscheletro artificiale, che introducevano nei

un gufo
chetti a
e,

come

ricordo della incertezza e brevit^ della vita ;


stimolo, quindi, a ricavare dall'ora presen-

553

maggior godimento che si potesse; costume che


11
ebbe origme presso gli Egiziani, dai quali pass ai
Greci e ai Romani. Vedi Lemuri.

te

Lascivia^

Tre
si

Satiri

l'un

con vasi

l'ahro

mano

in

^-

bere.

attitudine d'invitar-

in

Asino,

simbolo di persone lascive, dove


carni sono,

come

le

che nella
si

legge:

Bibbia

Le

cui

un asma. Secondo Pladopo morte venivano trasfor-

carni di

uomini lascivi,
Barbabietola, simbolo della disonest
puerile e della lascivia effemminata. Diogene, molestato da certi ragazzi sfacciati e dissoluti, chiaman-

tone,

gli

mati

in

asini.

cane, mentre fuggivano, avendo loro domandato perch si allontanassero, risposero, perch tu
non ci morda; soggiunse il cinico allora: 5ia/e pure
Vedi
tranquilli, che i cani non mangiano bietole.
Pentimento della lascivia.
Mollezza lasciva

dolo

Laisciva delle

donne.

Catta, simbolo di donna libidinosissima; perch si


vuole che le femmine di questi animali siano per natura molto

libidinose

lascive;

attirando

il

maschio

con nwine airaccop>piamento, e sforzandolo anche con assalti minacciosi, qualora non accondiscendesse. Perci volgarmente si suol dire che frequentano il commercio dei gatti, coloro che si danno
senza alcun ritegno alla libidine, e. noncuranti della
vergogna, s'ingolfano negli amori lascivi.
invitandolo

Lascivia domata.
Toro con dei rami
peranza) che

quanto

chi,

tori

di

siano

la

il

collo e le spalle.

lascivia

ordinata,

feroci,

(simbolo di tem-

caprifico

circondano

domata
passa a una vita

lusione
t,

gli

che

perch
il

Al-

forza di volonsi

vuole,

caprifico

per

abbia la

virt

di

frenare

il

loro

554

istinto,

rendendoli quasi im-

mobili.

Latino odoroso.

Vedi Cicerchia.

Latona.
Argo, nelle Gallie e
prima di giungere in
cielo e di ricevere gli omaggi dei mortali fu molto tormentata da Giunone. Per quelli che vedono nella
mitologia i simboli di rivoluzione sociale, Latona segnerebbe un'era nuova della civilt. Era figlia del
Titano Ceo, e di Febea. Giove l'am, e questo Dio
che succede a Saturno indicherebbe un nuovo ordine di cose fra gli uomini. Giunone aveva fatto naDivinit adorata

parecchi

in

altri

Delo,

in

in

Ma

luoghi.

il
serpente Pitone per punire la sua rivale, e
aveva fatto giurare alla Terra di non darle asilo.
Sono questi gli ostacoli che incontrano sempre gli
innovatori. Nettuno, impietosito dal lungo errare di
Latona, fece sorgere dal mare l'isola di Delo, dove

scere

ella

si

e all'ombra

rifugi,

Diuia

degli olivi partor

Dal nascondersi che fece


nome di Latona. Quell'isola

Apollo.

{laiere)

le

de-

due
divinit, l'una delle quali. Diana, insegna il pudore
e la virt della castit, il quale insegnamento annunriv

cia

il

migliori

coltura delle
tilisce

gli

costumi;
arti,

spiriti

l'altra,

culla

Afxillo,

di

introduce

la

della musica e della poesia; ingen-

selvaggi

ed Dio delle nove

mondo l'amore
Quando si paragona

Muse

che spandono nel

di

pline liberali.

l'epoca dei Tita-

ni

con quella di Apollo e Diana,

turno col regno di Giove,

tempi e dei

costumi,

si

il

tutte

le

disci-

regno di Sa-

scorge la differenza dei

quand'anche quelle divinit


tutt'altro che da sociali

mitologiche procedessero da
rivolgimenti,

sempre vero che

gli

uomini modifican-

55$

do
e

modificano anche

culto,

il

loro indole, le leggi

la

istituzioni.

le

Latrea clandestina.
Pianta

brevissimo,

fusto

nascosto ordinariamen-

muschi e fra le pietre, cos che non si posuoi fiori turchini o porpotrebbe scorgere, senza
che appariscono fuori del suolo. Vedi Amore
rini,

te

sotto

celalo.

Vedi Beatiludme

Latte.

Lattuga. Vedi

Laureola.

futura.

Afflizione.

Vedi Dafne

laureola.

Lauro.
Albero celebre presso
po

fu

ricompensa

la

gli

delle

antichi,

gloriose

che

in

gesta

ogni temmilitari

ne cingevano
citori

meriti

la

Greci
E' noto che
fronte dei valorosi che tornavano vm-

delle sublimi opere dell'ingegno.

Romani dei beneOlimpici, e


Capitani cui concedevano l'onore del trionfo;

dai

giuochi

giorno in cui questi entravano gloriosi le porte di


Rcna, ne portavano sulla fronte una corona, e un
ramoscello ne stringevano in mano per segno della ri-

il

intanto le tende,

portata vittoria:
dei soldati

nato

di

vincitori,

frondi

credevano che

di
il

fasci,

le

vascelli,

lance

le

insegne, tutto era or-

quest'albero

onorato.

Gli

antichi

lauro fosse inaccessbile al fulmine:

forse per questa prerogativa che piantavasi sulporta dei palazzi degli imperatori e attorno al paTiberio, uomo vile e pauroso, se ne
lazzo stesso.

ed
la

cingeva la fronte nei


tanare dal suo corpo

giorni
il

di

fulmine.

temporale per allonI

medici lo riguar-

davano come una panacea universale; quindi


suetudine

di

fregiarne

le

statue

di

lo

Esculapio, e

con-

Tu-

556

sanza ancora in voga in certi paesi di mettere sul capo dei baccalaurei (baccellieri) in medicina una corona di lauro la parola stessa baccalaureo senza dubbio deriva da bacca lauri, bacca di lauro. Le fronde
di lauro entravano pure nel santuario in molte cerimonie religiose, e sopra tutto nei misteri dell'arte divinatoria. Per esempio, se le foglie messe sul fuoco
crepitavano, era questo un indizio che gli auguri sa;

rebbero

quando si desideravano somettevano alcune foglie di lauro sotto

favorevoli;

stati

gni veritieri

si

Vedi Apollo

Dafne
Luna Medicina

capezzale.

il

Custodia

Corona

provvidenziale

lauro

Litigioso

Purgazione.

Profezia

sia

di

Muse Poe-

Gloria

Lauro ceraso.
Pianta sempre verde,
Vedi Perfidia.

le

cui

foglie

sono velenose.

Laverna.

Dea
forma

protettrice
di

Rappresentavasi

ladri.

idei

donna senza

sotto

testa.

Lavoro.
Figlio di rebo e della Notte. E' rappresentato da
una figura muscolosa che tiene nelle mani strumenti
di lavoro.
Animali: Ape. Bue. Formica. Animali appropriatissimi come emblemi del lavoro.

Vegetali:

voro dell'uomo.
si

fanno

Spighe,
la

frutto

della

Diversi:

terra

Ferro,

ottenuto col

la-

metallo con cui

maggior parte degli istrumenti da lavoro.

Vanga.

Lavoro

e milizia.

Uomo
nistra;
tal

con

la

allusione

altro

si

falce

a chi

nella

destra e Varco nella

talora

occupa degli

si

esercizi

dedica
militari.

al

si-

lavoro r

557

Lavoro muliebre.
allusione ai suoi

Digitale porporina,

un

simile

fiori

forma

di

ditale.

Lavoratore.

Uomo

che

Lealt.
Granata,

con

lavora

un

pietra -preziosa

letto.

Leandro. Vedi Ero

raslrello.

Oro.

dedicatale.

Vio-

Oleandro.

Learco.

Uno

dei

Atamante.

di

figli

Lebbra.
Malattia della

pelle.

Lebbroso.

Vedi

l'Ospitaliere

(San).

Vedi Giobbe.
{SanC)

Eligio

Giuliano

Leda.
Figlia

vente

gno

che

le

Viene
im
grembo; la

Testio e moglie di Tindaro.


sta

in

vezzeggiare

di

atto

voluttuosamente

nel

soci-

di

leggiadria s'accorda bene con la grazia del cigno,

lei
il

di

rappiresentata

cui bel collo

na.
tre

paragonato

al

candido collo

Dicesi che Giove volendo unirsi con

era sulla sponda dell'Eurota, facesse

nere in aquila, ed egli trasformato


dall'aquila

andasse

giovane amiata.
uova,

dall'uno

Leda dopo
quali

dei

in

cigno inseguito
braccia

nelle

rifugiarsi

don-

di

Leda mencamgiar Vedella

due

quell'unione partor

uscirono

Polluce ed

Ele-

na, e dall'altro Castore e Clitennestra. Si tenne Gio-

ve padre dei due primi, e Tindaro dei secondi.


sto

simbolo,

samente

come

altri

raccontato

qualche fatto

civile,

Que-

venne diverdove signific

della mitologia,

secondo
religioso

paesi

astronomico,

se-

condo

558

modificazioni a cui soggiacque

le

mutando

di

luogo e di culto.

Apollodoro dice che Giove, innamorato di Nemesi, si trasform in cigno, e quella


cangi in oca, e che diede a Leda luovo da lei conper cui divenne madre dei gemelli. Altri vuo-

cepito,
le

che

Sono
se

Leda

vari

fosse deificata sotto


sistemi

congetture per conoscerne

il

molte cose intorno a Leda;

dir

nome

il

di

Nemesi.

applicati alle favole con ingegnosenso,

ma

potrebbe

si

senza entrare

in

che sarebbero assai incerti, basti far notare che in greco si esprime con lo stesso vocabolo
uovo e talamo, quasi che questo, a somigliauiza di
particolari

serve all'arcano concepimento della generaCosicch il mito di Leda relativo ai primi


tivi matrimoni, e una costituzione nuova della societ dipendente dalla relazione dei due sessi sottoposti
quello,

zione.

alle leggi sacre e civili;

veglia

Giustizia,

pevoli

ed

questo

indica

namento.
tata

superiore

Nemesi

ciet.

da

sulla

una

figlia

come

punitrice

/allo

stesso

Destino.

condizione

stazionaria

della

dei

col-

Mentre

della

so-

simbolo di progresso e di perfezio-

simile

molti

poich Nemesi
terra

interpretazione

mitologia

in

sociale

sembra pi

oggi

adat-

ragionevole!

i
Romani, e che sotto]
una rozza fisica. E coni
tale sistema Giove sarebbe un canale d'acqua for-j
mato dalla pioggia, e
gemelli due fontane minerali.
Per quelli che spiegano tutto astronomicamente, il
cigno della favola non che la costellazione di questo!
nome che scintilla nel cielo settentrionale, compostaj

di

il

quella che prevalse presso

velo

mitologico

rinviene

di

ottantacinque

stelle.

Legame.
Cobea. Salice,

cui virgulti servono per legare.

559

Legame d'amore.
Lonicera caprifoglio. Pianta rampicante che

av-

si

volge strettamente al suo sostegno.

Legge.
Divinit

allegorica,

Temi

di

figlia

Giove.

di

una giovane donna


Corona. Secondo S. Gi-

RappresentJisi sotto sembianza di

con lo scettro

rolamo

mano.

in

detto di

il

che

significherebbe

na,

ma

re,

glie

frutto,

vale

leggi

dire

lo

contiene.

coro-

emblema
gli Egiziami erano
che nascondono e coprono il
l

emblema

Giogo,

spirito.

peso della lgge sotto cui


la

guastar la

mai devonsi rompevigore e fermezza. Fo-

loro

che presso
delle

termini

dei

Non

leggi

le

mantenerle nel

di fico,

Piteigora:

del

sottoposti. Libro, che

si

simbolo biblico, allusione alle

Siepe,

ri-

piegature e avvolgimenti dei rami paraigonaibile all'intreccio

di

una corona.

Legge vecchia
//

legge nuova.

Bianco e rosso. Nel Cantico dei Czmtici si legge:


mio zio bianco e rosso; e gh interpreti delle Sa-

cre

ritengono

Scritture,

predicazione
parla

di

si

trasgressione

significhi

vuole

che

della

legge.

sim-

rosso intendono la

il

Dove

dell'Evangelo.

cicatrici,

come

bianco

colore

il

bolo della legge vecchia, e per

la

Bibbia si
bianca

nella

cicatrice

Leggerezza.
Animali:
priccioso.
to

Farfalla, per

Vegetali:

il

dai francesi pied d'aloutte

me

che spiega

di

quest'uccello.

Calla,

il

l'allusione

dire che

il

riso

simbolo,

fuori

suo volo leggero e ca-

chiama-

Delfinio consolida,

(piede d'allodola), no-

alludendo alla leggerezza

Diversi:
evidente.

Berretto
Riso.

con

Socrate

di proposito e fuori

di

piume.
voleva

tempo.


non

punto

560

lodevole;

riferendosi

leggerezza

alla

dei costumi.

Legione Quinta.
La legione era un

corpo di soldati di cavalleria e


Romani. Aveva per insei

fanteria e ausiliari presso

gna,

sugli

do questa

scudi e

un elefante, avenda G. Cesare di combat-

stendardi,

gli

legione ottenuto

nella guerra con Scipione.

tere contro gli elefanti,

Lemuri.

Nome
forme

dopo
fico

generale

morte,

la

un angelo
di
le

spiriti

religiosa

era

protettore,

in

le azioni della

Lo

cattive.

trapassati. ConRomani, l'anima,


uno spirito, bene-

dei

dei

convertita

o maligno, secondo

buone o

ta,

degli

credenza

la

spirito

e pigliava propriamente

Lare. Quantunque

Che

di loro delle

gli

antichi

ombre

il

allora

nome

Lemuri venissero confusi con

Larve, erano per considerati quali

augurio.

persona, in vi-

buono diveniva

spettri

di cattivo

credessero alla presenza

fra

dei trapassati prova la festa del-

Lemurie, che si celebrava per tre giorni alternacio il nono, l'undecimo e il tredicesimo di maggio; in occasione della quale il cai>o di famiglia

le

tivi,

s'alzava a mezzanotte, e lavatesi tre volte le mani

in

acqua di fontana, si aggirava a piedi nudi per la casa facendo schioccare le dita e mettendo in bocca
fave nere che poi per nove volte gettava dietro se
ripetendo una certa formula di scongiuro. Si credeva
che le ombre si fermassero a raccogliere quelle fave. Allora il cap>o fauniglia ripeteva un'altra formula
con cui invitava le ombre a lasciar la sua casa; pensando che tali cerimonie assicurassero la famiglia
contro

Lemuri,

alla

cui

spaventose apparizioni di

venuta

spettri.

si

attribuivano

Durante

il

tempo

le

di

561

tempi degli Dei, e ritesi chiudevano i


malaugurio le nozze che celebravansi in
tutto il mese di maggio, e credevasi che coloro
quali si avventuravano a farlo, morissero poco dopo,
donde il proverbio mense majo male nubent. Vedi
queste feste
nevasi

di

Larva.

Leone.
per

Quest'animale,
generosit

sta

gran

sua

la

d'indole,

stato

forza

salutato

suppo-

e
il

re

degli

animali,

e considerato quale simbolo principale della

maest

Vedi Adriano

Carro
da
Davi
Coraggio
Feb
Dominazione

Febbre
Forza
Forza

Girolamo

Paolo

Marco
Ragione Salomone
Timoie

Zodiaco.
del

Atalanta

Astarte

Africa

{Sanf)

potere.

tiralo

Daniele

Collera

ieoti

Ercole
Fortezza d'animo indebolita

dell'animo

de

(IDea)

bre

vinta dal-

del corpo e dell'animo

la

sapienza

Furore

(San)

le

Malizia

Cioe^
Inondazione

Generosit

bestiale

Iconologia

{San)

{San)

Piacere nato dalla mestizia


Sole
Testa di leone
Sansone

Vendetta

leligioso

Vigilanza

Leone Nemeo.
Neli'Argolide eravi una citt chiamata Nemea. e
poco lungi una foresta abitata da un leone, che come la foresta medesima prendeva il nome della citt.
La favola descrive questo leone come un mostro di
sterminata gramdezza: era di quei mostri che infestavano la terra nei tempi primitivi e che venivano
uccisi da qualche eroe in cui si personificava la civilt nascente. Vedi Ercole.
Leonessa. Vedi Meretrice

Taciturnit.
36

G. Ronchetti,

Parto

unico.

562

Lepp.

pregiudizio volgare che le lepri siano ermafro-

che ve ne siano

dite, e

no femmine, indi

si

perfinio di quelle

che prima so-

trasformano in maschi,

e vice-

Inoltre opinione che la lepre sia ruminante, e

versa.

fu

ci forse

creduto per l'abitudine che essa ha di

muovere e agitare sovente

il naso e le labbra,
cos da
sembrare che rumini. Infine si crede da molti che
a cagione dell'eccessiva timidezza, la lepre, non dorma mai, mentre appunto per la vita inquieta a cui
dalla sua indole condannata, prova pi forte e pi
sovente il bisogno di dormire e dorme pi degli altri
animali.
Vedi Caccia
Effeminatezza

Emulazione
Fecondit
Francesco J'Asstse
(San)
Martino {San)
Paura
Solitario
Udito
Vaghezza
Venere
Vigilanza.

Letame.

Vedi Giobbe.
Letargo.
Papavero nero. Allusione

all'assopimento che pro-

duce questo potente narcotico.

Lete.

Uno

dei

flum

dell'Inferno,

Amore stesso era


(vedi Amore Leteo);

delVohlio.

Leteo

amare una donna che per

detto

e gli

ritrosia

Fiume
nome di

anche

adorato sotto

il

amanti, stanchi di

p>er

non

infedelt

corrispondeva alle loro brame, lo pregavano di cancellarla


nelle
ci,

sto

dal loro cuore. Quest'oblio, tanto desiderato

pene della

vita,

era

dopo morte, mediante


fiume.

Gli

antichi

immaginando che

le

conseguito, secondo
il

Gre-

bere delle acque di que-

limitavano

l'oblio

ai

dolori,

anime dell'Eliso ravvisassero

la

persona con cui vivessero e ragionassero insieme della


prima vita. Il fiume col nome di Lete divideva i


Tartaro dai campi

563

Elisi.

Secoiido

il

sistema

di

Pi-

Bramini nell'India, questo


fiume sarebbe il simbolo di una palingenesi (rinnovazione del mondo dopo la sua distruzione), poich
le anime dop>o aver bevuto l'oblio della vita che hanno menato, tornano a una nuova esistenza in questo
mondo, e seguono un circolo etemo in cui si avvitagora e la religione dei

cendino

le

trasformazioni

varie

natura.

della

Letizia.
Vite che, presso

Egiziani,

gli

Greci,

Romani

e perfino nella Bibbia, simbolo del vino;

secondo Salomone, fu largito


vuto moderatamente

dare

p>r

quale,

il

diletto,

e be-

allegria all'anima e al corpo.

Vedi Gioia.

Leto.

Nome

che

Greci davano

Letteratura.
Canna, seppia e

La

vaglio.

Latona.

prima. p>erch

scrivevmo con una canna:

giziani

senta

come anche le lettere e


emblema della

l'inchiostro,

mentre

stesso;

il

gli

E-

seppia raqspre-

la

viglio

lo

scritto

sapienza.

Lettere.
Babbuino. Gli Egiziani credevano che quest'animale avesse la virt di comprendere le loro lettere,
e che per

mezzo

di questa conoscenza

relazione con loro; poich tosto che

niva

introdotto nel

tempio,

sanza, allevato e adorato,


vanti

penna,

carta

il

il

per esservi,
sacerdote

inchiostro

si

tenesse in

babbuino vesecondo l'u-

gli

metteva da-

per provare

se

esso

possedeva i requisiti necessari per essere mzmtenuto e


onorato nel tempio; allora l'animale veniva consacrato a Mercurio, considerato come inventore delle
lettere.

564

Letto. Vedi EUsabetla {SanC)


liere

Giuliano l'Ospita-

{San).

Leucippe. Vedi Alciloe.


Leucotea. Vedi Ino.
Leucotoe.
Figlia di Orcamo, re di
pollo che conduceva

Babilonia,

Il

Sole o

A-

carro del giorno se ne inva-

il

ed ella non resistette all'incantesimo di un Dio


che agli occhi suoi ornava di luce il mondo. Ella aveva per una rivale, ed era Clizia, figlia dell'Oceano e di Teti, la quale fu tradita e dimenticata dal
l'infido Apollo per la sua nuova amante. Non ascoltando che la propria passione, scopr a Orcamo la relazione illecita che sua figlia teneva con quel Dio,
per cui il padre sdegnatissimo, fece seppellire viva
Leucotoe. Il Sole l'avrebbe ristiscitata, per dar pace cos al suo dolore, ma il Destino era pi forte del
suo dolore, e contro la cui potenza egli invano cerc
di reagire. Non essendogli permesso di far rivivere
Leucotoe, la volle onorare inaffiando di nettare la
terra che la copriva, da cui poco dopo germogli
l'albero che produce l'incenso. Si d una spiegazione
a questo mito, e vi ha chi crede che Orcamo fosse il
primo a coltivare la pianta dell'incenso, che si chia-j
ma appunto leucotoe. E l'amore di Apollo sim-^
gh,

'

bolo dell'azione che

sole esercita sulla pianta,

il

ch<

la

sviluppa col calore e fa che se ne spanda interne

la

fragranza.

Si disse poi che Clizia ingelosita

foss^

cagione della morte di Leucotoe perch appunto V(


liotropio

(fiore

l'albero
significato

Leva.

in

cui

fu convertita Clizia)

dell'incenso.

Questa

d'industria

agraria.

Vedi Giacomo

il

volta

Minore

il

fa perir^

mito

(San).

ha

ui


Levana.
Dea protettrice

dei

565

Vedi Terra.

neonati.

Liana.
Si

altre

piante

tronchi e

nome

adott questo

denotare

per

si

per

francese

dal

coi

scelgono

arrampicano

appoggiarvisi,

confondono

legame,

lier,

che

sermentosi.

virgulti

certi

lro rami.

loro

sui

Vedi Nodi

Vincoli

Liberalit.

Borsa aperta. Mari

slese,

perch ritenuta pi pronta


gere

utilissima

al

specialmente

come

Piatto

largo,

donare.

nel

destra,

la

pigliare

nel porallusio-

ne alla larghezza nel donare.

Liberatore della patria.


Berretto e pugnale che figurano nelle medaglie di

Cassio

Bruto

liberatori

simbolo di uccisione,

della

patria:

berretto di

il

pugnale

il

libert.

Libero.

Uomo

con una catena

in

mano.

Libert.
Deit

allegorica.

donna robusta

toga con lo scettro


retto

frigio,

Rappresentasi

vestita di bianco, o
in

in

una

figura

di

drappeggiata d'una

una mano e

un

nell'altra

ber-

e talvolta porta una fiaccola o una pie

ca sulla cui cima piantato il berretto. Viene anche


raffigurata con accanto un gatto e un giogo spezzato.

di

libert

Animali:

Catto,

come emblema

(vedi Indipendenza).

del desiderio

Vegetali:

Vite,

simbolo derivato da Liber, soprannome che

davano a Bacco,

vite.

Diversi:
gli

al

quale era consacrata la

Berretta, presso

schiavi

Romani, che

quando volevano rendere

la

loro

Latini

davano
la

a-

libert.


Tali
pelli

la

566

caliberti non se la toglievano dal capo finch i


erano cresciuti tanto da far scomparire la tonsura

quale era

distintivo della schiavit.

il

derivato l'uso nelle universit di

pensano

Da

ci molti

dar

la

ber-

qualche facolt, per accennare


retta
che essi hanno riacquistata la libert, cessando di esspezsere soggetti alla verga del superiore. Catene
licenziati

ai

in

zate. Giogo spezzato. Oro. Strada, Veste


gH schiavi resi liberi si vestivano di bianco,

h'ianca:
in

segno

d'onore.

Libia.
Figlia di Ejpafo, figlio di Giove e re dell'E-gitto.
Spos Nettuno, dal qua^e ebbe Agenore e Belo: il
primo regn sui fenici, l'altro sugli assiri.

Libidine.
Animali:

Capra. Si vuole che nella Chimera la


parte di capra rappresenti gli affetti libidinosi. Vircapretti lascivi. I piedi caprini dati
gilio chiama
i

ai

Satiri

rose

di

indizio dell'insaziabilit

questi

abitanti

silvestri.

delle voglie

Scorpione,

al

amoquale

furono dedicati gli organi genitali dell'uomo, ed era


consacrato a Marte, Dio ritenuto adultero e lascivo.
Aristotile dice che i soldati sono effemminati e amanti

delle

lo

donne, perch nacquero sotto l'influenza dele perci anche gli astrologi vogliono
Botte foDiversi:
soldati siano lascivi.

Scorpione,

che
rata,

che venne paragonata a quella parte dell'uomo

che agitata e insidiata dalla libidine e concupiscenze carnali; e ci, perch gli uomini gi continenti, dimentichi di quanto appresero di onesto e giusto, come la botte forata, nulla possono ritenere di quanto
fu loro infuso, abbandonandosi a insaziabili voglie

Fico,

disoneste.

medio contro

Rame. Vedi Arassa

frutto.

la

567

Ri'

libidine.

Libidine domata.
Becco domato da Ercole;

finzione dei Greci, per

che l'eccesso della lascivia, domata dalla


virt, deve avere un certo limite; perch si trov
un uomo, talmente lussurioso, che in una notte us
con trenta donne. Il becco rappresenta una strabocchevole lascivia superiore a quella degli uomini stessi,

significare

ed

Ercole simboleggia

virt.

la

Libidine precoce.
Pinna, che mostra
nicchiette

lle

suoi parti;

prima che siano espulse,

vuole che que-

conchiglia

si

la conchiglia stessa

ci

si

della madre,
congiungano fra loro; p>erfu dedicata a Venere.

generate nella

Libidinoso.
Occhi con

le palpebre senza peli; perch si vuoche


peli cominc2Uio a cadere quando si comincia
a godere i piaceri di Venere, e tanto pi cascano,

le

quanto pi

si

Hbidine.

nella

persiste

Libiti na.

Dea che presiedeva


bosco e un tempio, ove

Le era sacro un
poneva una moneta d'ar-

funerali.

ai

le si

gento per ogni persona che moriva.


si

conosceva ogni anno

questo

nome

Plutarco che
pina.

numero

il

E
dei

tal

modo

morti.

Sotto

in

che vale ad libitum, vuole


fosse adorata Venere, e altri Proser-

di

Libitina,

l'una o l'adtra

Dea

rapiva la vita degli uo-

mini a suo talento. E* da notarsi che Venere

si confondeva dagli antichi con Proserpina, che si facevano ambedue ministre di morte, mentre Venere

piuttosto
tala

ministra

come

il

di

vita,

suole

essere

simbolo della generazione.

rappresen-

Per questo

568

simlx)lo

appunto non disdice che Venere avesse

gittributi

di

natura,

composta

distruzione

di

degli

moto che

affatica

considerata

sere

le

cose.

cos,

in

della

esseri

riproduzione con vicenda perpetua,

loro

gli

Proserpina, essendo la generazione, nella

con quel

Proserpina stessa pu esquanto dimorando sotter-

come vuole

la favola, mentre pat che distrugnon fa che fomentarle nelle viscere della
terra perch rigermoglino novelle. Per cui, come cant qualche poeta moderno, la morte sempre giovane e bella, e senza di lei non vi sarebbe in natura la variet e il rinnovellamento di tante forme, non
ra,

ga

le cose,

sarebbe progresso e perfezionamento, e tutto sarebbe immoto o di decrepita eterna vecchiezza. La


morte chiimata Libitina impropriamente, perch non
opera a talento come sembra agli uomini, ma seconvi

do l'ordine e

nome

destino del creato.

il

necessarie

ai

pivano a

quest'ufficio

portavano

nome
i

funerali,

perci

detti

nel

tempio

chiamava anche Libitina

Si

la

corpi

in

UbWnarii

gladiatori

ogni

modo

uccisi

nei

da Libitina

ademDea.
s

stesso

lo

trascinavano

si

pubblici

giuochi

feretro stesso;

il

il

cose

porta per la quale

la

porta dell'anfiteatro per cui


dei

le

della

stesso

cadaveri fuori della citt; con

aveva pure nome


cui

diede

Libitina

a quelli che vendevano e procacciavano

per

rappresentava sempre l'imma-

essa

gine della morte.

Libra.

Vedi Zodiaco.

Libro.
Parola derivata dal
perch fra
primi

cia)

servirono
in

gli

u?o erano

latino

liber

oggetti

uomini per scrivere,


le

sottili

coste o

(scorza,

materiali
i

pi

corteccia

di

corteccui

si

comunemente
della pianta

Chiamavasi

papiro.

egiziana

dalla

biblo,

maggior

569

Biblo,

di

citt

quantit

Egiziani

vicinanza

cui

Accademia

Vedi

cresceva.

d%\

questa
nella

in

Alfonso

Anarchia Andrea
Antonio

Barbara

Bruno
Bor

romeo

Domenico Cuzman

Empiet

Girolamo

Legge
Grande
Maddalena
MeditaLorenzo

Paolo
Padre

Re

Saggezza

Tomma
Alberto

Agostino {Sani')
Liguori (Sant')

{Sani')

Antichit

Bonifacio

{San)

Calliope

{San)

{San)

Cccrlo

Caterina d'Alessandria

{San)

{Santa)

Crist'ma

{San)

{Santa)

di

Erudizione
Francesco d'Assisi

Fe-

della terra

de

Fiacre

Genoveffa

gorio

{San)

Ignoranza

{San)

{Santa)

{San)

{San) Apostolo

Eterno

Preghiera

Predicatore

{San)

Pietro

Scienza

ligione

Teresa

Studioso

litudine

d'Aquino

{San)

Gre-

{San)

{Santa)

il

zione

50

Apostoli

{Sani')

Benedetto

{Santa)

Clio

dei

{Sani')

Sibille

So-

{Santa)

{San).

Lica.

Messo
cole la
rore,
re,

di cui Deianira

fatai

lo

si

serv per

mandare a Er-

camicia di Nesso, e che l'eroe, nel fu-

prese per

cap>elli

dove divenne uno

scaraventandolo nel ma-

scoglio.

Licaone.

Avolo

di

Arcade, fu cangiato

in lupo.

Vedi Ar-

:ade.

Licenza.
Figura allegorica,
n

cui

che

gli

antichi

donna con una


era involta una gazzQ.

otto l'aspetto di

raqspresentavano

veste

a vari colori,

570

Lichene,
Vegetale che vive per
beri e delle rocce.

Lieo.

Vedi

pi sui tronchi degli al-

Io

Solitudine.

Vedi Megara.

Lieo.

Soprannome

di

Bacco,

Libero.

significa

Ligia.

Una

da Ligus, dolce, argentina. Elmare con le sue compagne, e il suo corpo fu portato presso Terina; oggi Nocera Calabredelle Sirene,

la si gett in

se.

Vedi Siringa.
Vedi Accademia.
Limemtinio.
Dio che presiedeva al
Lill.

Lima.

limitare,

soglia

della

porta.

Lince.

Animale che secondo la favola, venne dotato


d'una vista tanto acuta e prodigiosa da passare
monti e
muri, per compenso di tale dono si volle
poi che fosse privo affatto di memorie. Secondo Plinio, le gocce di orina della lince si trasformerebbero
in ambra, in rubini, in carbonchi; ma aggiunge che,
per un sentimento di gelosia avara, avrebbe cura di
nascondere le sue ricchezze. Vedi Lineo
Vista.

Linceo.

Uno

dei cinquanta

figli

d'Egitto.

Vedi Danao.

Lineo.

Re di Scitia, il quale si dimostr ingrato a Trittolemo mandato da Cerere a insegnargli l'agricoltura,


e voleva

lim?,

anzi

farlo

morire,

ma

Cerere

lo

cangi

in

Mercurio

Lingua. Vedi Immondo

Silenzio

Lingua

di

571

Sermone

Sonno.

bue. Vedi Cinoglossa.

Lino.
Pianta

stino

Vedi Benefattore

tessile utilissima.

Veste di

De-

lino.

Lino.

la

Musa

della

Figlio
canti

iJ^rsonificazione

con cui

si

Urania, e rallegrava dei suoi


Alcuni vogliono che sia
mitica di antico canto popolare

d'Elicona.

regioni

le

lamentava

il

perire della natura nella sta-

Lino

gione invernale, e chiamavasi appunto Uno.

segn

la

con

la

sua

Liocorno.
Animale
testa

il

di

in-

quale essendo stato un

acerbcunente rimproverato,

gioriK)

sta

musica a Ercole,

schiacci la

gli

te-

lira.

favoloso,

cervo,

quale

al

piedi

Plinio

d'elefante,

la

attribuisce

coda

la

di

cin-

la forma generale d'un cavallo, e sulla fronim corno acuto e nero. Secondo lui, era la pi
furiosa bestia del mondo. Gli scrittori nel medio evo

ghiale,
te

assolvendo

il

liocorno dalla taccia

di

furioso,

fe-

gli

cero dono di una virt speciale, ed quella di amare

castit

la

in

fanciulla vergine,
e

modo che quando


corre a

della

meravigliosa

s'incontra in

posa
Il

facolt

il

suo
di

ima

cap>o in seno

corno

fK)i

trasformare

in

le acque di sorgente in cui esso


immerga. Vedi Carro tirato da liocorni
Fede

contravveleno tutte

le

addormenta placidamente.

si

dotato

si

lei,

Fergfnf/.

Lira.

Strumento musicale dai poeti adoperato come sim-


bolo

dei

delle

Muse, rappresenta

loro

versi.

572

mano

In

d'Apollo,

come Dio

canto e la poesia, imma-

il

gine anche della civilt nascente, perch le prime leggi

to

e le prime istituzioni furono espressi in versi.


e

poesia

costumi

dovevano

nel

prime

delle

selvatici

tempo

stesso

et.

Can-

addolcire

Vedi

Amore

Apollo Armonia Concordia


Erato Mercurio Musica Orfeo

Dottrina

Udito.

Tersicore

Liriope.
Ninfa,

figHa

Fu

Narciso.

dell'Oceano e di Teli, e madre di

cangiata

in

fonte,

in

cui

specchiatosi

Narciso, s'innamor di se stesso. Vedi Narciso.

Lissa.
Alcuni antichi scrittori, alle Furie, ne aggiunsero una quarta, chiamata appunto Lissa, il cui nome significa rabbia. Ella aveva l'incarico di far arrabbiare
mortali e perdere il senno. Rappresentasi
col capo cinto di serpenti, e con una sferza in
mano.
i

Lite.

Due donne

che

si

battono.

Litigioso.

Uomo

con un bastone nelle mani. Uomo con due


Uomo che tiene un coltello alzato.
Uomo che lancia un sasso con la fionda. Uomo con
un ramo di lauro in mano. Nel porto d'Amico esisteva un lauro chiamato bebrico, e chi ne avesse staccato un ramo, dimostrava che voleva litigare, finche
non l'avesse gettato via. Uomo con la lesta di cane, con una mano stesa verso l'alto, e nell'altra tiene
cani sulle spalle.

un bastone.

573

Lituo.
Credesi che questa parola sia etrusca, e che signiLatini la parola lituus aveva
uncinato. Presso

fichi

Prineramente cos chiamavasi il bastone piegato a uso uncino portato dagli auguri, col
quale essi dividevano in regioni Veslensione del ciele
quali
loro indovinamenti
lo quando facevano
regioni erano sedici secondo la dottrina eirusca, e
quattro secondo il rito romano. Cicerone descrive il
bastone incurvato in cima come un becco e
lituo:
pi grosso dell'incurvatura. Tito Livio ci ha lasciato
la descrizione dell'uso che facevasi del lituo all'elezione del secondo re di Roma, u Si fece venire un
indovino, che prese il bastone con la mano destra e
si
colloc a sinistra del principe. Egli osserv dapprima l'aspetto della citt e del campo, preg gli

due

significati.

Dei, e indicando l'oriente e l'occidente,

mezzogiorno a
dopo di che prese

so l'oriente, per aver


tentrione a

mano

manca

sinistra,

pose

il

la

si

volt ver-

dritta e
il

lituo

il

set-

con

la

destra sulla testa del principe

fece questa preghiera:


Padre Giove, se l'equit
domuida che Numa Pompilio di cui tocco la testa,
sia re dei Romani, fate che ne abbiano segni evi-

denti nella divisione che io faccio .

Liuto.
Strumento musicale
Vedi Musica.

Lobelia.
Erba perenne

in

coltivata

ne un sugo acre, velenoso.

gran

nei

voga nel medio evo.

giardini

che contie-

Vedi Afalevolenza.

Locusta.
Questi

insetti,

chiamati anche cavallette, dove ca-

pitano in storme, devastano intere contrade.

Vedi Ca-

restia

Fame

574

Giovanni Battista

{San)

Temperanza.

Locusta

mare. Vedi Aragosta.

di

Loglio.

Erba maligna che trovasi frequentemente


Vedi Cattivi costumi.

nei

se-

minati.

Loke.
malefica, che fra gli Dei del Nord sotempo stesso la parte di Momo e di Arimane. Questo Dio figlio del gigante Fardante e
di Lanseya;
suoi due fratelli chiamavansi Bilcister e Helblinda {la ricca Morte). Bello e ben fatto
di persona, egli ha lo spirito perverso, leggero, inco-

Divinit
nel

stiene

stante,
egli

Dei

e nella scienza della furberia e della perfdia

superava
ai

pi

tutti

gli

Ha

uomini.

sovente esposti

gran pericoli, dai quali poi

ha

li

gli

tratti,

mediante
suoi artifizi. Da questa viziosa qualit egli
ebbe i soprannomi di calunniatore degli Dei, fabbro
d'inganni, obbrobrio degli uomini e degli Dei, quello
che gl'inganni, ecc. Sua moglie chiamiavasi Signia;
egli ebbe da lei Nare e alcuni altri figli. Ha avuto
anche tre altri figli dalla gigantessa Angerboda, messaggera dell'infortunio; l'uno il lupo Fenris, il sei

condo

il gran serpente di Mitgard, e il terzo chiamavasi Hela {la Morte). Il padre universale, prevedendo il male che questi figli, allevati nei paesi

dei giganti,

dovevano cagionare

durre presso di

se,

e gett

il

agli Dei,

gran mare; ma quel mostro si accrebbe


che dal fondo delle acque cinse tutto

sa,

bo della
l'estremit

terra,

potendosi

della coda.

mordere da

Dopo

fece con-

li

serpente nel fondo del


in

tal

gui-

l'intero glo-

se

medesimo

aver con diverse asta-

575

con diverse trasformazioni tentato di sottrarsi


degli E>ei, Loke si cangi in salmone,
e lanciasi sopra la rete tesa nel fiume ove egli
naiscosto. ma Ther lo afferra p)er la coda, ed questa
la ragione p)er cui i salmoni hanno p>oi avuta la coda cos piccola. Gli Dei, padroni di Loke, lo legae

zie

alla vendetta

no a

tre

l'una delle quali gli

acute pietre,

spalle,

l'altra

spende

sul

le coste

la

terza

suo capK) un serp>ente,

preme

Skada

garetti.

le

so-

cui veleno a goc-

il

Quantunque

Signia, sua

cia a goccia gli

cade

moglie,

seduta accanto, e riceve quelle gocce

gli

sta

sul volto.

un catino, che va poi a vuotare quuido pieno.


intervallo, il veleno cade sc^ra Loke, e lo fa urlare e fremere con tanta forza, che
in

Durante questo

ne scossa tutta
mini danno
fino

per

allora

la

nome

terra,

fenomeno

lerremolo.

di

giorno delle tenebre;

al

sere,

il

mano

sar

degli

rinnovato

al

quale

Rester

giorno

in

egli

cui

gli

uo-

legato

deve

es-

Dei, sciolto dalle sue catene e


l'uraverso.

Longevit.
Cervo

con

le

corna

molto

dopo una certa


quistano un nuovo rauno;

ogni anno,

rcunose.

et, le

che quest'animale raggiungesse

gli

E'

noto

che

corna del cervo acEgiziani

l'et

credevano

di trecento anni.

Lonioera caprifoglio.
Bella

che

si

plinta

arrampica

chiamata volgarmente braccicdonne,


sui sostegni che le si d, e rica-

dendo in ghirlande assai piacevoli per il loro asf>etto;


non meno per la vcighezza e per il profumo dei suoi
fiori. Vedi Legame d'amore.

Lontano da Do.
Asino davanti a un uomo inginocchiato, con un
da sacrifizio in mano, ma con le mani le-

coltello

576

gate di dietro. Allegoria degli Egiziani,

nevano
al

diavolo.

lore grigio,

Inoltre lo

avevano

colore che,

nei

odio per

in

sacrifizi

quali

rite-

da paragonarlo

immondo,

talmente

l'asino

divini,

suo co-

il

era abor-

rito.

Lontra.
Dice&i che le parti anteriori di quest'animale si
mangiassero per carne nei giorni di grasso, e quelle
posteriori per pesce nei giorni di

Chiesa
giare la

Vedii

lontra.

Loppo.

magro,

anche oggigiorno

stessa,

Pena

della

nei

permette

quali,

la

man-

di

lascivia.

Vedi Acero campestre.

Loquacit.
Animali:
la

Cazza, che

senesi

chiamano

bassa plebe usa chiamare scolte

st'uccello fu

scolla,

consacrato a Bacco, appunto per

troppo

parlare.

palustre

(vedi

Pappagallo.

Que

cicaloni.

il

suo

Canna

Vegetali:

Canneto).

Loquacit disprezzata.
Elefante e porco, con cui gli Egiziani raffiguravano gli uomini loquaci disprezzati e fuggiti da qualche re; perch si voleva che l'elefante fuggisse udendo il grugnito del maiale. Raccontasi che
Megaresi spinsero dei porci coperti di pece accesa contro
i

gli

elefanti

di Antipatro,

mettendoli cosi in fuga.

Loquacit punita.
Cicala, dal cui canto stridulo nacque
grattar

il

ventre

alla

cicala;

quale

il

detto:

Non

ammonimento

un ciarlone d reprimere la sua loquacit e presunzione; altrimenti continuando nel voler dire tutto ci
che vuole, con parola o atto potrebbe suscitare l'impazienza di chi l'ascolta, procurandosi un rimbecco


di

potrebbe

cui

mal

pentirsene.

dice

sentirai,

577

Se

mal

dirai,

maggior

Chiesa romana.

Bor-

Elsiodo.

Lorenzo (San)
Diacono

e martire

della

che faceva. Croce, per


essere stato porta-croce del papa. Evangelario. Oraticola, su cui fu abbruciato vivo. Libro. Vasi sacri,
che il Santo vendeva per soccorrere
poveri, quantunque affidatigli HI custodia.
ricorduido

sa,

l'elemosina

Loto.
loto degli antichi era

Il

fea loto)

comune

scorrenti

nell'Egitto;

nel

una specie

venerazione per una misteriosa

supponevano

giz2mi
e

questa pianta,
levare del

al

sole,

esservi

cui

fiori

e vi

si

che

il

relazione che

fra l'astro

sorgono
tuffano

non deve per essere confuso col


a Osiride,

di ninfea

{nin-

Nilo e nelle acque lentamente


e quantunque fosse tenuto m

fuori
al

gli

E-

che adoravano
dall'acqua

suo tramonto;

loto sacro a Iside e

nejumhio. Vedi Driope

Elo-

quenza.

Lotta.
Callo, animale focoso sempre pronto alla
Greci incitavano
galli alla lotta cibandoli
i

si

vuole che
di

l'isola

galli pi battaglieri

lotta.

d'olio;

fossero quelli del-

Rodi.

Lottatore.
Ampolla, emblema dei lottatori antichi, come risulta da diversi monumenti di quei tempi, e specialmente da un'inscrizione greca p>osta ai piedi di una
statua di lottatore che dice: Egli morto e non ha
portalo seco da questo mondo se non un ampolla J*olio.

Si
37

noti

che

G, Ronchetti.

lottatori

usano ungersi

il

corpo.

aspargerlo

per

sabbia o di polvere,

di

p)oi

578

potessero agguantarsi saldamente

uni

gli

cigli

aftinch
altri.

Luca (San).

Uno

quattro

dei

Secondo un'antica

evangelisti.

questo santo, oltre a essere stato medico,

tradizione,

era pittore e avrebbe eseguito un ritratto della Vergine,

che

Bue

trova

si

alato,

Roma

in

perch nei suoi

S.

sacerdotale,

come

nei

Cassetta d'unguenti,

sacrifizi.

dinota

il

Maria Maggiore.

scritti tratta dell'ufficio

bue, adoperato a vittima

emblema

della

me-

dicina.

Luce. Vedi Gregorio

Luce

Grande

il

{San).

della Chiesa.

Cero pasquale.

Lucerna.

Lume
specie
a

di

d'ottone, formato di un'asta


cima e sorretta, per base, da una
con un vasetto per mettervi olio,

generalmente

con un anello

in

piatto,

due o pi beccucci. Vedi Anima e vita


Minerva
Splendore del nome

Dottori

Studi not-

turni.

Lucia (Santa).

Bue. Alla Santa, legata


Vergine e martire.
con funi, oltre a molti uomini, furono
attaccati due buoi, per trascinarla in luogo infame, ma
strettamente

senza

poterla

smuovere.

Corone,

tre,

ricordando

la

sua nascita, la sua verginit e il suo martirio. Occhi


su un piatto, che le furono strappati. Pugnale, con
cui le fu passata la gola

da una parte

Nome

all'altra.

Rogo.

'

Lucina.
che

si

d,

ora a Giunone, ora a

quando queste Dee presiedono

al

Diana,

parlo delle donne

579

bambini;

la

alla

nascita dei

parola viene da lux,

perch l'uomo nascendo vede la luce. Diana o la Luna Lucina, percli gli aiitichi credevano che la lu-

tempo della gravidanza, sui parti e


ma pi comunemente
si dava il titolo di Lucina a Giunone. Nel medio evo,
quando talvolta il cristianesimo si mescolava alle credenze pagane, non era pi una divinit, ma una stella, una costellazione, un pianeta che versava il suo
lume prospero o avverso. Riguardo all'immagine di
questa Dea, dicesi che nell'Acaia esistesse un tempio
molto antico in cui trovavasi una statua tutta di legno
meno la faccia, la quale sembrava rappresentasse Lupiedi di marmo, e la copriva
cina, con le mani e
na

influisse

su

certe

sul

malattie delle donne;

un velo
ti

sottile di

Una

di pietra.

tra

lino,

lasciando jjer scoperte

le

delle

mani era

nell'al-

stesa;

mentre

teneva una fiaccola ardente; attributo quale

apportatrice

di

luoe

n^centi, e

ai

ai

quali

par-

Dea

porgeva

grembo materno. Perci i Greci le


capo una corona di origano dittamo, erba che, secondo la credenza, posta sotto le donne
aiuto a uscire dal

mettevano

in

partorienti giovasse loro assai.

tevano a Lucina im arco

che accompagnano

il

in

parto.

Inoltre gli antichi met-

mano, simbolo dei dolori


Vedi Giunone Lucina.

Luglio.

Mese

consacrato a Giove. Personificato

no capelli

rossi;

e coronandolo di spighe mature.

presentava
paglia

in

falciola.

con uomini
testa,

spighe, che

si

gli si

dan-

simbolo del calore di questo mese;

alcuni

Il

medio evo

lo

rap-

mezzi nudi, col cappello di


falciando,

altri

affilando

Falciola. Spighe, due, o due


attraversano.

Vedi Zodiaco.

la

fascetti di


Luigi

(San).

Re

Bandiera, perch intraprese la


Cappella santa, monumento che eresse

di Francia.

sesta crociata.

Parigi per riporvi

Chiodi,
sione,

'

tre,

580

le

reliquie portate

della Passione.

Corona

che port dall'Oriente. Quercia,

Santo rendeva

giustizia.

dall'Oriente.

di spine della pas-

Scudo, con

cui

sotto

il

armi di Fran-

le

cia.

Gonzaga (San).

Luigi

Gesuita.

sprezz

egli

Corona

funzioni.

Disciplina,

emblema

di

ai

piedi,

con cui

mortificava.

si

Giglio,

verginit.

Luna.
Astro.

rammentando che

Cotta, che indossava nelle sue

onori.

gli

Rappresenta Yinfanzia.

Animali:

Bab.

buino. S voleva che nell'ora in cui la luna, congiun-

gendosi col sole,

fa invisibile, al babbuino maschio

si

mancasse contemporaneamente
ciato

a terra, quasi

luna.

La femmina

gemendo per
poi,

oltre

geva sangue dalla natura.


principale per cui
i

la luce degli

occhi,

ne

quel tempo mangiasse, anzi dolente stesse accovac-

in

babbuini,

igli

agli

la

scomparsa della

stessi

dicesi

sintomi spar-

che

la

cagione

Egiziani allevavano nei templi

fosse appunto per

conoscere con sicurez-j

za la congiunzione del sole con la luna. Gatto,


to

adorato dagli

della luna,
tetti

Egiziani,

quale simbolo

per essere avversario

dal Sole,

come sarebbe

il

degli

topo.

animali

moI^|

principale"
pro-

Vegetali:

Cipolla, perch, tagliata in mezzo, mostra le varie fasi

della luna, oppure perch, secondo Plutarco, la

polla acquista

no

in

nuovamente

mano che

il

sugo, e

diminuisce la luna,

cresce
e,

di

ci-

ma-

all'opposto.

crescendo la luna

corpo

secca,

si

nutrisse.

si

581

come

se del

Maria
Vedi
Materia forma Mezzaluna Naumana Notte
Eternit

sua luce pallida, argentina.

Vergine
tura

suo proprio

Argento, allusione alla

Diversi:

Sciocchezza.

Luna.
Cos chiamavasi Diana
le

sorgente dalle onde

ornata di un diadema di raggi,

dell'Oceano su un carro
o

Rappresentasi con

in cielo.

braccia bianche, la testa leggiadramente ricciuta e

uno nero e

l'altro

da due

cavalli bianchit

bianco; perch la luna

si

vede di

Fidia la figur come una donna a

notte e di giorno.

cavallo.

tirato

Si dice che nel tempio di

Giunone Olimpia

Luna con le ali, la quale teneva una pamtera con la mano destra e con la sini-

esistesse un'effigie della

stra

un leone.

si

vuole che

le

ali

fossero simbolo

del rapido corso della luna intorno alla terra, la pantera

rappresentasse

le

varie

sue

fcisi,

forza del sole, da cui essa s'illumina.


attributo,

ha

posteriore
la in

la

mezzaluna

in

testa,

il

La

di

cui

leone,

la

luna, per
la

parte

generalmente velata; e porta una fiacco-

Giovenca. Lauro. Papavero. Consamano.


Luna. Vedi Iside.

crati alla

Lunaria.
Il

frutto

di

questa pianta giunto a maturit pre-

una forma quasi rotonda, la cui grandezza e il


colore bianco risplendente rammentano lo monete di
argento, per cui chiimasi volgarmente erba monetaria
argentina, o moneta del papa. Vedi Cattivo desenta

bitore

Dimenticanza.

Lunette.
Specie di mezzelune d'oro,

d'argento

o d'avorio,

582

che servivano d'ornamento e distinzione


alle matrone romane. Vedi Nobilt.

patrizi

ai

Luno.
Dicesi
la

che

Egiziani,

gli

Luna come Dea

quantunque

ritenessero

femminile, nei loro misteri l'invo-

cavano per come un Dio. E i Parsi adoravano il


Dio Luno con le corna, nei cui sacrifici gli uomini
vestivansi da donna e le donne d'uomo.

Lupercok
Antica

deit

italiana,

adorata dai

protettrice delle loro greggi contro

come

pastori

lupi,

e nello

stes-

tempo come promotrice di fecondit nelle pecore,


di che fu chiamata Inuus. Luperco era una divinit
simile al Fauno. Rappresentavasi coperto d'una pelso

le

come Io erano i suoi sacerdoti chiamati


Le sue feste si celebravano ogni anno al 5 di

capra,

di

Luperci.

febbraio nel

Romolo

Lupercale, dove, secondo la

Remo

dove erano un
vi

in

erano

nutriti

stati

tradizione,

dalla

lupa,

un bosco sacro al nume. Quiquel giorno radunavansi


Luperci, sacrificavaaltare e

no becchi e cagnolini, animali notevoli per forte


to sessuale, e (juindi meglio

nume

adatti a

istin-

essere offerti al

Menavansi poi due giovani di


uno di questi toccava lofronte con una spada intinta nel sangue delle

della fecondit.

nobile nascita ai Luperci, e

ro la

ne

vittime

intrisa

nel latte.

altri

asciugava

le

macchie con la lana


due giovani erano

tale cerimonia

uno scroscio di risa. Questa cerimonia era probabilmente una purificazione simbolica dei pastori. Terminato il sacrificio,
Luperci
sedevano a un pasto, durante il quale veniva loro somministrato vino in grande abbondanza. Essi tagliaobbligati a prorompere in

vano poi

pezT, con alcuni dei quali coprivansi

in

mezzo nudo
Gli

pezzi venivano tagliati a foggia di corregge,

altri

mano

e con queste in

toccando

citt,

riamente a

monia
parti.

alcune parti

Dio Luperco, che era


mezzo coperto da una p>elle di capra.

a imitazione del

corpo,

del

le

che avevano sacrificato,

becchi,

pelli di

le

53

le

le

tal

correvano pei

strade della

le

donne, che uscivano anche volontaperch credevano che tale ceri-

fine,

feconde

rendesse

procurasse

loro

caprina era una purificazione simbolica


e

ra,

facili

Questo loro correre attorno con corregge di


toccare

il

le

della

pelter-

persone una purificazione degli uo-

mini.

Lupa.
trci

Roma.

Vedi Prestezza
Prosperit

Presunzione

delle

mere-

Lupino.
I semi di questa pianta formavano l'alimento pi
comune dei filosofi greci, e pi particolarmente de:
Industrioso.
cinici. Vedi Immaginazione

Lupo.
Gli antichi
sformassero
agli

in

erano persuaisi che


e

lupi,

Arcadi, condotti

al di

quali, trasformati in lupi,


astenuti

noltre

uomini,

una volta

ficcato davanti

di

allontanare

Apollo

ma

l di

se per

dal mangiar carne

ritornavano

una

umana,
il

nel

muso

incantesimi
di morte

decimo anno
anni.

I-

del lupo con-

avesse
le

fossero

si

dieci

di

alle porte delle case,

Augurio

tra-

si

certa palude,

nove anni

invecchiati

credevaisi che

gli

uomini

gli

avveniva specialmente

questo

il

malie.

Avarizia

potere

Vedi
Citta-

504 -*

Dub
Edmondo

Marte

Rapina

Marte
Discordia

dino oppresso dal forestiero

{Sant)

bioso

Fatto pi potente dal-

Licaone

Golosit

Forestiero

l'avversit

Presunzione delle meritric

Pestilenza

Rapacit

Sa-

Ritirata sicura

Timore vano,

Sconciamento

cerdoti d

Lusinghe.
Rame.
Lussuria.
Animali: Cavallo. Leggesi che gli antichi chiamavano ippobino (da hippos, cavallo) un uomo eccessi*
vamente libidinoso, e che quando volevano tacciare
qualcuno di estrema lascivia e smisurata lussuria, solevano usare il soprannome di ippopornone, cio stallone. Anche Esichio Gerosolimitano chiam
fornii

catori stalloni.

Un

profeta diede all'uomo la voce di

cavallo, per indicare in lui

questo

animale.

la

di

ni

ritenevano animale

noso da credere che


legati al braccio

lussuria.

Inoltre

coccodrillo
vresse

la

virt

allevata

gli

Egizialibidi-

denti della sua mascella destra

destro,

incitassero e spingessero

che

muso

il

piedi

alla

del

vino bianco, e cos bevuto, a-

d'infiammare nella

lascivia.

Allusione alla lussuria di Semiramide,


si

simile a quel-

che

fecondissimo e talmente

volevasi

messi nel

la lussuria

Coccodrillo,

da una colomba,

e poi in

la

Colomba.
quale dice-

colomba

trasfor-

mata, e sotto questa forma adorata dagh Assiri. Si


vuole

che questa regina

dalla

libidine,

che,

oltre

fosse

stata

darsi

ai

talmente invasa
pastori e ai

re,

s'innamorasse di un cavallo. Callo. Narrasi che Livia,


incinta, per sapere

se

avesse dato

alla

luce un

ma-

585

un uovo a una gallina che covava, il quale proprie mani, ora con quelle delle sue
corte, veniva scaldato, finche nacque il pul-

Schio, tolse
le

ora con

dame

di

non solo predisse il sesso di Tiberio, ma


anche la sua libidine e disonest, per cui fu poi faMontone, che si trova raffigurato in
mosissimo.
che,

cino,

monumenti quale emblema di libidine. E ci


piedi di una leonesdimostrerebbe il montone fra

diversi
lo

posto

sa,

(Dea

Dicesi che

ce.

femmina

talora

davanti

alla

della

libidine

di

nel

tempio di

cortigiane)

quest'uccello

da

e invaso

romp>e

dal congiungersi con luL


dalla parola porco

pietra che

fegato

del

Mare, per

topi

il

dal

veccliio.

Cofano,

mare.

lussuria.
sale,

il

Il

secMido S.

al-

nome

col

si

formasse nel

pieno

di

gli

gioie.

Egiziani
la

pro-

Aristotile dice che

diventano

passo della
il

di

VegeAleito-

Diversi:

massima cura attribuendogli


alla

fiume Giordano volto

fonte,

rossi.

credevano

rosicchiano

sorse

aver

la

tras-

corp>o a diso-

il

sua acqua salata; e che

d'incitare

priet

re

Greci

inoltre,

antichi

gli

gallo
la

evitavano con

significa sottomettere

specialmente

Fiori,

tali:
ria,

Porco.

denotavcino la natura della donna.

porco,

femmina

che la

un verbo corri^)ondente

abominevole guadagno;

nesto e

desideroso

furore libidinoso, che

uova,

le

dita

che

sta-

la

covare non sia trattenuta e impe-

affinch nel

lussuria,

Venere

esisteva

talmente

sia

tal

sero
la

citt

quella

seduta sopra un montone. Perni-

maschio

il

cova,

Laide,

Elide,

delle

Dea

tua di questa

della

Inoltre,

meritrice.

Pandemia

di

come simbolo

Corinto,

di

sepolcro

sul

pregni.

se

Vene-

Bibbia che dice

corso indietro verso

Ambrogio, significherebbe che

566

mollezza dell'ammo dopo

la

della

ritorn

lascivia,

Vedi Freno

corso

il

mare

il

a Dio.

cio

alla lussuria.

Lussuria feconda

di figli.

uomo

Pirgite italico, allusione a un

perch

to prolifico;

verso

verso la sorgente,

lussurioso mol-

vuole che questo passero, per

si

abbondanza di seme, che lo eccita oltre modo alla


monta la femmina fino a sette volte in un

Ivt&tiria,

senza

giorno,

Ci

esaurirsi.

antichi di far

mangiare

rinvigorire

debolezza

la

che

sugger

virile.

medici

ai

e le loro uova, per

passeri,

carro

Il

Venere

di

era tirato da passeri.

Lutto.
Questa manifestazione di dolore, ha variato
condo
tempi e luoghi. Gli Israeliti, alla morte

se-

dei

genitori

e degli

privano

il

zi

amici,

e coperti di

vano

petto,

il

capelli

cilicio,

si

gli

dormivano a

radevano

capo e

il

e la barba. Gli Egiziani

pratiche, e, inoltre,

Greci,

so

li,

e le donne

lutto

laceravano

si

abiti,

gli

radevano

si

uomini
li

si

terra,
si

Romani

le

sopracciglia.

lasciavano crescere

radevano.

scal-

batte-

strappavano

compivano

le

si

co-

si

capo con cenere e polvere, andavano

Pres-

capel-

esternavano

astenendosi dai giuochi e dalle feste,

in

slesse

il

portar

abiti neri, barba incolta, ecc., e le donne pK>rtav^o_


una gramaglia bruna. Ma sotto gli imp>eratori quel
l'uso sub un totale cambiamento, e le donne porta^

rono

il

abili

da

Cenere

lutto

vestite

lutto,

si

Cilicio

di

bianco.

radevano

-il

Grigio

capo

Galli non avevan<


tutto intomo.

Nero.

587

M.
W. Vedi Messemi
Ma. Vedi Tma.
Macareo.
Figlio di

Eolo.

Vedi Canace.

Macariau

Nome

che

Greci davano alla

Felicit.

Era

fi-

Ercole e di Deianira. Quando Euristeo invase


l'Attica, un oracolo pr^nise agli Ateniesi la vittoqualora uno dei figli d'Ercole si fosse sacrifiria,

glia di

cato
si

Dei

cigli

tagli

la

Ateniesi,
il

quali

nome

Appena

infernali.

sacrificandosi

gola,

perci

le

Endemonia,

di

trice di vittoria e

felicit;

sapiito ci,

Macaria

per la vittoria

degli

un tempio

sotto

eressero

adorandola come apportae le consacrarono anche la

fontana Maratona.

Macina.
Grande pietra rotonda, che serve a macinare.
VecCristoforo {San)
Vedi Cristina (Santa)

chio e nuovo

Testamento

Vittore

(San).

Maddalena (Santa) Maria.


Peccatrice per eccesso di amore carnale, diventata
santa per eccesso parimente di aunore,

Angeli,
la

quali,

ma

divino.

mentre faceva penitenza nel deserto,

sollevavano in aria sette volte al giorno, e dopo

un'ora
mor,

la

riponevano

portarono

la

terra,

cantando;

sua anima in cielo.

quando

Capigliatura,

con cui Maddalena asciug


piedi al Redentore; e
che le serv per coprisi il corjx) nudo, quando si rii

tir

dal

mondo.

Collana

di

gemme

preziose,

ricor-

dan<io la vita

588

lussuriosa

che conduceva prima della

sua conversione. Croce, davanti cui pregava. Diavoli,

che Ges Cristo scacci dal di

sette,

La-

corpo.

lei

che sparse duruite la sua penitenza in una


grotta. Libro, emblema della meditazione. Radici,
rammentando i suoi digiuni per mortificarsi. Specchio,
grime,

lei vita mondana. Testa di morto, su


Vaso contenente i profumi preziosi
Santa vers sui piedi di Cristo, dopo averli

allusione alla di

cui

meditava.

che

la

bagnati di lagrime.

Madre- Vedi

Madre

Rispetto alla madre.

adottiva.
Uccello

Sterpazzolo.

cova

che

come

uova

le

dal cuculo nel suo nido, fa nascere

deposte

pulcini e

ciba

li

se fossero suoi.

Maest.
Pianta d'aspetto maestoso. Ci-

Fritellaria imperiale.
glio

nelle

ccxmune,

armi

per essere

suo

il

adottato

sp>es8o

fiore

gentilizie.

Maest d'Impero.
Aquila,
pero sopra

so la portava
le

cui,

tutti

in

che l'aquila

Orazio,

dice

uccelli

gli

cima

al

possegiga

Giove

diede

vagabondi, e
suo scettro.
tutte

le

il

Inoltre

qualit

l'im-

Dio

stes-

vuo-

si

proprie

ai

costumi regali.

Maest
Capelli
i

capelli

sapienza del Salvatore.


bianchi.

suoi

L'espressione dell'Apocalisse:

erano

candidi

come

la

bianca

ed

lana,

sono l'emblema della maest e sapienza, proprie del


Salvatore,
to

in

che

visione

dall'inspirato

con quei

apostolo

caratteristici

veniva

tratti.

descrit-


Maggio.
Mese presieduto da
gio

589

Apollo, mentre
Il medio evo

dedicato a Flora.

tava portando dei

davanti

alle

il

primo mag-

lo

rappresen-

e lo festeggiava col piantare

fiori,

case certi pali o piccoli arboscelli, con

regalo, e cantando, ballando, una


canzone d'occasione detta maggiolata, che comincia:
Chi non innamorato
Esca da questo ballo
Che faria fallo a slare in si bel lato. Vasari raffigur
questo mese in un grazioso giovinetto; posto in un
prato fiorito, con una ricca veste fino ai piedi, che da
un lato sventola; mettendogli in una mano dei fiori e

qualche

sopravi

nell'altra

delle

Vedi Zodiaco.

piante odorose.

IVIaggiorana.

Vedi Origano.

Magnanimit.
Membro, che

in molte colonne e
grandezza d'amimo e
di sentimenti elevati e generosi dell'uomo forte.

quale

obelischi,

trova scolpito

si

emblema

Magnolia a grandi

di

fiori.

Magnifico albero sempre verde, coi fiori di un bianco puro e di soavissimo odore. Vedi Dignit.

Magnolia porporina.
Arboscello con
ri

per

tali

di

lo

foglie d'un

le

bel

pi solitari alla sommit

verde, e

dei

un bel rosso porporino, internamente

bianco di

latte.

Vedi Pudore

fio-

rami, coi pedi

un

vergineo.

Magnolia precoce.
Pianta

cui

fiori,

mavera un po' prima

assai numerosi,

delle foglie.

spuntamo alla

pri-

Vedi Ansiet.

Mala.

La maggiore

e la pi bella delle sette Pleiadi,

fi-

590

Giove l'am, e da lei ebbe Mercurio.


Nutr anche Arcante, ci che dispiacque talmente a
Giunone, che l'avrebbe molto perseguitata, se Gioglie d'Atlante.

ve non l'avesse cangiata in

stella.

PVIalacohia.

Vedi

Profeta.

Profeti.

Mala-Fama.
Venne

personificata in

un mostro

orribile, con tanquante penne aveva nelle

occhi, orecchie e lingue,

ti

che Virgilio finge essere nere.

ali,

Maia- Fortuna
Rappresentasi

sotto

l'aspetto

giovane

di

non saper dove andare, e con un timone

di

spensie-

una palla

rata, coi capelli sparsi al vento, sopra

in

in atto

mano.

Malattia.

Anemone
sto

dei prati.

In certi paesi credesi che que-

dotato di un'azione tanto malefica da

sia

fiore

avvelenare il vento che passa sopra di esso, e coloro


che lo respirassero fossero colti da malattie pi tre-

mende.
dico

Stella.

che cadono
zio

Secondo Ippocrate, il pi gran mesognando di vedere delle stelle


mare o in terra, e spariscono, indi-

dell'antichit,

di

in

malattie;

gravi

mentre segno di sanit se

corrono luminose e verso l'Oriente.


dei poeti

Vedi Inferno

(Sackeville).

Maldicente.
Porpora,
dicesi
glie

mollusco,

essere cos

chiuse.

con

fuori

la

lingua,

acuta e forte da forare

la
le

quale
conchi-

Similitudine evidentissima.

Maldicenza.
Animali:
sima

Vipera,

l'espressione:

rettile

lingua

velenoso.

di vipera,

E'
per

popolaris-

denotare

maMicent.

na

alla

Ranuncolo

Vegetali:

emblema

Torcia,

versi:

maldicenza.

591

perch

Velo,

acre.

discordia,

della

che

nasconde

Di-

trasci-

la

ve-

rit.

Male. Vedi Bene


zione al

Male derivato da buoni


che divora un

Ibis

che

basilisco

il

di

Provoca-

serpenti

principii.

basilisco.

nascesse

ritenuto voracissimo,
cie

circondato dal male

malfare.

il

velenosi,

Gli

cuitichi

da un uovo

d'ibis,

volevano
uccello

quale, trangugiando ogni spe-

producesse

le

uova piene

di

veleno, dalle quali nascesse l'animale tanto pernicioso e


cattivo,

che

avessero per

basilisco.

il

quando trovavamo
tare che nascesse

Quantunque

una gran
sue uova

l'ibis

le

gli

venerazione,
le

Egiziani
tuttavia

romF>evano, per evi-

basilisco.

il

Malevolenza.
Pianta che contiwie un succo acrissimo.

Lobelia.

Malia.
Circea.

Piamta celebre nelle invocazioni magiche.

Malignit.
Quaglia.

una

Dicesi

sorgente

che

d'acqua

quando trova
dopo aver bevuto,

quest'uccello,

limpida,

'intorbida col becco e le zamjje, e cerca <E renderla

gettandovi dentro la terra, affinch non sia


wvuta da altri animali. Donde, per questo suo dnto maligno, malizioso e iirvidioso, la quaglia dienne simbolo di persona maligna. Ezechiele, rimpro'erando tale cattiveria, dice: E poich Vacqua pu"angosa

ssima bevuto avete,


daie ?

il

restante coi vostri piedi intof'

592

Malinconia

nebbiosa. Wero. Piombo.


conica stagione
su

sau,a

""Srra'aU.ritto.
Malinconico.

appoggiato

/rb:^l?^^wria'X
del

s.aUUo.

uno

figura

nei

n,.o.n,

medio evo.

"?^conre.^in--ae^3-n-

tx - ir

t
favola "-"
^ A^sandro
\^^fcnc
ovunque

Un'antica

la

giorno sparse

te

'"'^^'

^L^ttli

Tolomeo,

tZ.
dendolo

re

d'Egitto

-^^^^^^^^^^^^^

il

notizia

e^ere
Srande,'che vantava
*"

.an^

"^uj

":o*

-"J^^re' Sia ."

UTI

o;ti::ione, e ce.

volendo,

come

co^

loro -agg e
Confidarono lo scopo del
e difesa
guardia
per
in compagnia,

pr

Ora avendo

malandrini.

anche

che

se

593

saputo del danaro, dis-

egli

una

possedeva

lui

monete, che aveva seco per

le

quantit

certa

spese di visiggio,

di

ma

non essendo abituato a portare pesi, gli davano molto fastidio. Perci li pregava di aggiungerle al loro
che,

carico,

do

riuscirebbero di poco

ripartite,

Accettarono

ciascuno.

altri

gli

ognuno

chissime,

sacco.

le

mescol con

seguendo

cos

il

le

moltissimo bestiame,

il

fermarsi

decise di

tempo, e fingendosi stanco, disse

di

nel proprio

altre

caunmino, pervennero nei

campi dell'Asia, dove avendo

fertili

e avenche erano po-

loro diviso quelle sue monete,

fra

peso per

cortesemente,

leone veduto
quivi

ai

suoi

un jx'
compa-

gni d'aver bisogno di riposarsi per qualche giorno, e


richiese

monete che diede loro

le

aprirono

allora

altri

subito

prendersi tutto quanto era di suo.

gran numero

nei

sacchi

nio

delle sue,

ogni

invitandolo

Il

gti

leene, scorgendo

monete dello

mandando un gran

esclam:

tezza,

di

custodia;

in

sacchi,

stesso

co-

ruggito di conten-

mia moneta ne partor molte,

come le sue,
Ramarro, alludendo alle burle

cos prese tutte quelle che erano fatte

e per sue se
di

Aba

le

(vedi)

tenne.
fatte

a Cerere.

Malizia innocuasommerso nell'acqua, che, come anche


quantunque all'asciutto possono far del ma-

Scorpione
i

serpenti,

le,

nell'acqua, diventano incapaci di nuocere.

Malva.
Pianta dotata

come

dicina

riva dal

za

38
I

di propriet

rinfrescante.

greco addolcisco, ammollisco.

Marsuetudine.

emoliente, usata in me-

L'etimologia di malva, de-

O. RoxcHHTn.

Vedi Dolcez-

~- 594

"

Malvagit.
Citiso

umore

Nero.

laburno.

perch

Seppia,

un

sparge

nero, colore di pessimo augurio, e ritenuto dai

Romani come simbolo dei costumi infami e dannosi.


Solevano dire: Negro costui, Roman da lui ti guarVedi

di.

Cattiveria.

Malvagit servile.
Presso

Cappello,

metteva

testa

in

antichi,

gli

quando un padrone

cappello a un

il

che voleva

servo

vendere, era questo un eegno che costui era poltrone,

che

e malvagio, e

tristo

vile,

il

padrone, vendendolo,

non

garaintiva di lui nulla di buono, liberandosi d'o-

gni

obbligo,

Malvone.

che potesse costringerlo

riprenderlo.

Vedi Altea.

Mammelle. Vedi
na d'Alessandria

Artemide

{Santa)

Mammelle tagliate.
Mammola.
Nome italiano della
nelle

boscaglie e nelle

vera.

Vedi Candore

Vedi Barbara
viola

odorata.

dove
Modestia

siepi,

Efesiaca

Iside

{Santa).

Comunissima

fiorisce

Cateri-

Natura.

di

prima-

Umilt.

Mammone.
Parola caldaica, significante ricchezza o ricchezcome rilevasi dall'Evangelo di S. Luca; ma adoperata anche da Ges Cristo come una personificaVoi non potete serzione del Dio della ricchezza:
ze,

vire

Dio

Mammone.

Manasse.

Re

di

Giuda, figHo

ver fatto
statua

con

uccidere

cinque

il

di Ezecliia;

profeta Isaia,

teste,

il

si

quale,

fece

dopo
fare

a-

una

per mostrare ch'egli preve-

deva molte pi cose che


mati

595
i

bench fossero chia-

profeti,

chiaroveggenti.

Mancinella.
Albero

di bell'aspetto, celebre per

velenose,

Vedi

di limone che invita a coglierlo.

Mandorla.

Vedi Frutto

le

sue proprie-

maturo emana un odore

frutto

cui

il

Falsila.

continenza.

della

Mandorlo.
Albero dai rami
germente

rossi.

gracili,

fiori

Vedi Aronne

solitari

bianchi o leg-

Fillde

Vec-

chiezza.

MandragoraDicesi che

Pianta assai narcotica.


facessero

dici

inghiottire

gli

antichi

un'infusione vinosa

di

meman-

dragora agli ammalati sui quali si doveva praticare


l'arr^utazione di qualche membro, e che con questo
cadessero in istato di toipore che li rendevano insensibili al dolore.
La mandragora era ritenuta dotata
di

senso e gemente

prova

di

quando

la

si

schiantava,

coraggio sradicarla. Alcuni

scrittori

ed era
di cose

antiche pretesero che questa picuita corrispondesse al

dudaim, di cui
to

si

parla nella Bibbia

come

di

un gra-

alimento che Rachele acquist dalla sorella Lia a

prezzo

delle

Delirio

carezze

Furore

dello

sp>oso.

Vedi Allegrezza

Orrore.

Mani.
Ombre

dei morti, i Geni tutelari delle case dove


avevano vissuto. Ai Mani consacravasi il cipresso, e
sui monumenti si vedono
medesimi ora in atto di
i

sostenere
di
pi,

l'albero

accetta,

perch

funesto,
il

ora di

cipresso

immagine della morte,

la

abbatterlo a

colpi

non germoglia
quale, colpiti una volta
reciso

_ 5% che
Il

ci

ci

toglie

era

loro

abbia,

numero 9

speranza di

ogni
sacro,

rinascere

come ult.mo termme

numerica,
della prima progressione
fave anch esse, considera
Le
vita.
del termine della
erano
alle porte mfernali,
la forma simile
te per
insopportabile era ad essi

^r^^^^'^^^^l

essi consacrate;
Ponevano n
e del bronzo, e li
o strepito del ferro
a vista del
gradita invece
fuga- ma riusciva loro
rinchiudevano
d'Italia
popoli
uo'; e quindi tutti i
tombe. I ricchi lasciavano

parimenti a

U^p
agli

de quadrate entro le
accenderle e mantenerl
schiavi la cura di

le leggi
delitto spegnerle, e

era

romane n.orosamen^ pu-

violato cosi
nivano coloro che avessero

sepolcro.

ono

Sopra

hiamat!

protettori

alcuni monumenti

Dn

sacri

anche

^.^ ^-"^^^^^^^^^
antichi i

Dn

Man

palrn,

comune opinione nei


della famigUa. Era
moni in
di coloro eh erano

mani
tempi eroici, che i
errando e tentassero di",
andassero
erra straniera
che a mapaese nativo. Si vuole
al

tornare

TcW

loro

/^-tti di Virgilio er
quali eg^
o dei Mani, dei
Vedi
inspirato.
ne sembrava

alata rappresentata

l'emblema delle
aveva svelato

Ombre
segreti e

-;

Ombre.

Mani alzate. Vedi Preghiera.


Mani battute. Vedi Applauso.
Innocenza.
Mani che si lavano. Vedi
Servizio scamhevole.
Mani che si stringono. Ve\
Vedi Eloquenza.
Mani con le dita allargate.
Mani in seno. Vedi Inerzia.
Mani legate. Vedi Prigione.
Mani stese. Vedi Liberalil.


Mani stese

397

Vedi Adorazione.

al cielo.

Mani tagliate. Vedi


Tommaso {San).

Giudice

speranza vana

Mania.
Antica e formidabile divinit italica, probabilmente etrusca, annoverata fra le infernali e considerata dagli antichi madre dei Mani o Lari. Le feste
quacompitali (celebrate dagli schiavi e dai liberti,
una
di
godevano
festa
della
tempo
il
tutto
durante
li
i

piena

libert)

venivano celebrate

Dea

insieme coi

tico

oracolo aveva

sentenziato

teste

per

piziarsi questa

teste,

cos dicesi

celebrazione di esse,

la

in

lari,

Roma

per pro-

e siccome uh an-

che dovevano

offrirsi

che venissero immolati, nelalquanti ragazzi a benefizio

Il primo custode di
Giunio Bruto abol, questi esecrabili sacrifizi

delle famiglie cui appartenevano.

Roma

umane, sostituendovi capi di agli e teste


di fantocci. Le immagni della terribile Dea venivano
appese alle porte delle case, con l'intendimento di tevittime

di

Mania

nere lontano ogni pericolo.

simboleggiava

il

presso

gli

antichi

terrore.

Mania.
Elleboro.

Manipolo.
Era

presso

una compagnia
della storia

Romani
di

romana

o manata di fieno,
vanti
nei

agli

uomini;

lo

soldati,
si

dice che fosse stato un

infisso

di

stendardo o l'insegna di
che nei pi antichi tempi

in

un palo,

che fu preservato un

tempi posteriori nella figura

posta in cima all'insegna.

di

pugno

e portato da-

ricordo

una mano d'uomo

Vedi Fascelto

di fieno.

598

ManlpulariCalza, quale distintivo di un manipolo di fanti,


secondo Livio erano trenta, i quali seguivano un'insegna detta manipulus. Erano questi soggetti ai Cen-

chiamavansi

turioni,

Caligati,

cio

soldati

della

calza.

Mano. Vedi

mando
Patto

Vedi

Baciare

Avarizia

la

Co

mano

Concordia
Fede
Furio
Opera
Porgere aiuto
Salutazione.

Consenso
Mano alzata.
Desiderio di pace.
Mano col pollice verso terra. Vedi PoHice verso.
Mano con le dita strette in pugno. Vedi Dialettica.

Mano con sette


Mano divina.
La mano
caratteri
di

tre

dita

essa

con

manus

Dio

aperta

benedizione greca o

{allora lascia cadere dei raggi);

braccia di croce.

potenza

artisti

benedicente,
la

datrice e raggiante nello stesso tempo.

anche posta su un nimbo,


la

(secondo

latina); 2. datrice
3.

militare.

divina che figura sui monumenti ha tre

diversi

due o

Vedi Decorazione

dita.

nelle

il

primitivi

cristiani

Scritture

(mano per eccellenza); onde


abbiano poi ricavato

Si vede

quale talvolta diviso

tale

con

la

credesi

simbolo.

indicano

parola

che

gli

Vedi Dio.

Mano posta sul cuore. Vedi Amicizia.


Mano senza pollice. Vedi Inabile alla haliaglia
Mano stretta In pugno. Vedi Dialettica.
Mano tagliata Vedi Tommaso {^Saj^.

599

Mansuetudine.
Animali: Agnello, simbolo
estremamente mamsueta.

plice,

docile.

vuole che

Si

un branco

fra

quelle che

gli

Bue.

cui passivit

la

Elefante, che addomesticato diven-

conosciutissima.
ta

persona pura, sem-

di

di

cammincmdo

quest'animale,

con

pecore,

proboscide scansa

la

vengono incontro, per evitare

di calpe-

starne qualcuna inavvertitamente: e che anche in pre-

da al suo massimo furore, nello stato selvatico, vedendo un montone diventa mansueto e si addomestica.
Si vuole inoltre che quando nella solitudine dei boschi
un uomo smarrito,

non solo non lo molesta,


da guida, mostrandogli la strada.
VegeMalva. Olivo. Dicesi che le statue degli Dei

trova

ma

gli

tali:
si

fa

facevano d'olivo, non per

mansuetudine;

la

quella bont,

che

ci

da

se

voluto

significare

che cosa propria agli Dei. Narrasi

sacro tronco d'olivo presso

il

leto,

che per amore del-

altro,

con

averjdo

stesso

abitzmti di

gli

abbruciasse quando

essi

Mi-

infierivano

fra loro crudelmente. Dicesi zmche aver l'olio d'olivo

tamta potenza contro


agitate

del

mare

il

furore, che versato sulle

faccia

furioso,

cessare

la

onde
tem-

pesta.

Mantello.
Il

di

mantello era emblema del cittadino greco.

Giuseppe

Inverno

Martino

Ve-

{San).

Manto.
Vesta da sovrani che copre
la

persona.

vrano,

Vedi Colomba

le

{Sonta)

spalle

Re

avvolge

So-

600

Marco (San).

discepolo di S. Pietro.
Animali:
Santo venne trascinato per terra da un
cavallo furioso. Leone, emblema della maest e la

Evangelista,

Cavallo,

il

forza del suo potere e

mente

S.

Marco

leone alato.

Mazza
Marcamann.
Gente

frontiere

principalmente
zie

dei

Romani

delle

forma

un

di

che

spiegava la

dove urtavano con

quelle

sua

ma

contrade germanicne,

o dei loro

l'ombelico d'oro; e fra

le

mili-

Avevano per

alleati.

segna un serpente giallo dimezzato


co, con

Simbolica-

regia.

ferrala, strumento del suo supplizio.

razza germanica,

di

alle

dignit

Bastone, che serv per ac-

Diversi:

copparlo.

attivit

la

rappresentato sotto

in

in-

uno scudo bian-

pezzi del serpente

figurava dipinta una lunetta gialla.

Mare.
Pesci,

Nettuno,
gione

come emblema. Tridente, posto


secondo Plutarco, rappresenta

dopo

figura quale

sumando

il

fuoco.

emblema

ogni

cosa,

In tutte le medaglie

del mare.

Ventre,

mano

in

la

il

terza
il

a
re-

tridente

quale con-

venne paragonato

al

mare che

Anche

gli

spiegatori

riceve in se stesso tutti

fiumi.

mare per il ventre. Vedi Impero del mare


Impeto dei nemici
Lussuria
Molestie
Perdimento
Purificazione.
Margherita (Santa).
dei

sogni prendono

il

Vergine e martire.
Cintura. Le donne incinte
le reni con una cintura contenente qualche reliquia d,i questa Santa. Croce, con cui vinse
il
demonio. Drago. Mentre Margherita era in pri
gione, preg il cielo di farle vedere il diavolo. 1,
si

cingevano

601

tosto le apparve un enorme drago che spalanc la


bocca per divorarla; e la sua gola era talmente gran-

de

Ma
gli

Santa, e

prima che

la

sopra

superiore

lingua sotto

piedi,

la

l'inghiott.

mostro avesse potuto digerirla, ella


con la croce che aveva seco, li-

Gregge,

berandosi.

di

il

for le viscere

stodiva

mascella

allargando .la

che.

testa della

montoni.

in

sua madre,

presso

ritiratasi

Tino,

cui

si

'tent

cu-

invanamente

affogarla.

Margheritina dei

Vedi

prati.

Maria Vergine.
Madre del Salvatore.

Bellide.

Animali: Agnello, emblema di dolcezza e purezza. Serpente. Dio, prima


di condannare Adamo ed Eva, rivolto al serpente
seduttore

fulmin contro di esso la sua maledizione

dicendo:

Io porr una nemicizia eterna fra

femmina, sicch
suo

ella

ti

te

una

schiaccer la superba testa col

e tenterai mai di porre insidie


teologi, fu
Questa donna, secondo
talvolta viene rappresentata con un

piede vittorioso,

al suo calcagno.

Maria.

Perci

serpente sotto
speciale

della

piedi.

sua

spine,

per

Olivo,

emblema

indicare

Vegetali:

purezza.
i

dolori

di pace.

Giglio,

simbolo

Spesso contornato
ch'ella

dovette

di

patire.

Palma, nella sua assunzione


con una palma in mano.

sovente viene rappresentata

Rosaio, simboleggiando specialmente la maternit della

Vergine.

emblema

della

dedicatole.

Diversi:

Azzurro, colore del

grazia celeste,

Cintura,

divina.

B'.anco,

cielo,

colore

simbolo di verginit. Corona di

Luna. La Vergine viene rappresentata poggiata su un arco di luna crescente e coronata di sette
stelle. Nimbo. Vedi Alfonso dei Liguori (Sani')
stelle.


Bernardo ^San)

Cuiman

{San)

602

Coletta

Domenico

{Santa)

di

Giovanni Evangelista {San).


*

Marito di donna adultera.

Becco. Gli antichi chiamavano i bastardi figli


si aveva certezza del padre.

di

capra, perch non

Marito economo e moglie prodigaUn uomo che intreccia una corda di giunchi, dietro al quale un asino di mano in mano rode tutto
quanto l'uomo
to,

Allegoria attribuita a PoHgno-

tesse.

per rappresentare un

uomo che con

indefesso la-

voro e industria guadagna molto; mentre, all'opposto,


sua moglie,

prodiga,

Marmotta.
Al principio

di

d'ottobre questo

tane sotterranee e
prile.

sciupa

lui

risparmi.

animale

rimane addormentato

vi

si

ritira

fino

in

all'a-

Vedi Sonno.

M arsi a.
di lagnide. Alcuni lo fanno un pastore e
un contadino. Si racconta che Minerva, mentre
Buonava il flauto, avendo veduto nell'acqua le pro-

Figlio

altri

prie fattezze contorte, gett sdegnata lo strumento,

quale

fu

raccolto

da

Marsia,

che suonandolo,

sendo pieno del fiato della Dea,

mente suoni
si

piacesse.

il

vincitore

Le Muse,

testimoni e giudici
tra e
il

Marsia

ne cav naturai-

Di ci inorgoglito Marsia,
Apollo a musicale gara, a condi-

dolcissimi.

affrett a sfidare

zione che

il

es-

il

o,

farebbe del vinto ci che

secondo

della

flauto,

altii,

Nisei

gli

furono

Apollo suon la ceprimo avendo aggiunto

gara.

ma

il

canto alla musica, fu dichiarato vincitore. In giusto

p?stigo

della presunzione di

Marsia, Apollo

lo

leg

603

a un albero e lo scortic vivo.

pelle

donde

grotta

nella

suo sangue tu

Il

la

fiume Marsia, e Apollo appese la sua

sorgente del

scaturisce.

Marta (Santa)
Croce, perch crocefissa. Spada, con cui fu

trafit-

mentre era sulla croce.

ta

"

Marte.
secondo

Pianeta che,

gli

astrologi,

esercitava

la

sua influenza sul fegato. Rappresenta la maturit dell'uomo, ed

simbolo del fuoco.

il

Marte.
Dio della guerra che
Greci chiamavano Ares e
Romani. Figlio di Giunone. Questa Dea inMars
i

vidiosa,
volle
fiori

p>er

aver Giove

anch'essa

fare

che Flora

te,

era

and

p>oi

sugger,

le

dosi la natura con

fatta

Minerva senza

altrettanto,
o,

dd

per virt di

secondo

una mano divenne

altri,

lei;

certi

batten-

incinta di

Mar-

a sgravarsi nella Tracia, ove la gente

terribilissima

facile

alla

Vulcano

Marte am

guerra.

Venere,

con

martato.

Gli antichi rappresentavamo questo Dio fe-

la

quale

lo

sorprese

addor-

roce e terribile nell'aspetto, armato da cap>o a piedi,

con la lancia e la sferza in mano, e talora lo mettevano a cavalcione di un carro tirato da due lupi o
da due cavalli: il Terrore e la Paura. (Alcuni vogliono che fossero quattro, e tanto terribili, che soffiavano fuoco). Talvolta fingevasi essere
cavalli persone, le quali mai abbandonavano Marte, e che l'accompagnassero anche l'Impeto, il Furore, e la Vioi

lenza. Stazio, dopo aver descritto le armi di questo


Dio, che erano, l'elmo cos lucido che sembrava ardere, quasi avesse l'infuocato fulmine per cimiero;

604

e spavencorazza dorala e tutta piena di terribili


sanguiluce
di
risplendente
scudo
tevoli mostri, e lo
ornandogli il capo
attorno
stavano
gli
che
dice
gna;
redini dei
Furore e l'Ira, il Terrore guidava le
il
le ah
scuotendo
andava
questi
cavalli, e davanti a
quanto del vefalso
del
tanto
divulgatrice
la Fama
descrive il palazzo di Marte, che
la

Inoltre Stazio

ro.

e risplenTracia. E' tutto di ferro non lucido


fosco, ma quasi
e
rugginoso
nemmeno
dente,
fa spavento
infuocato, e che guardandolo solamente
l'Ira
Furore,
rimpetuoso
pone
e affligge. E quivi
pallido Timore, le
il
crudele,
l'Empiet
arrabbiata,
ne lasciano
Insidie, che vanno di nascosto,

pone

in

dice,

occulte

tengono copervedere agli altri gli acuti coltelli che


le mam di tagliente
ambe
armata
Discordia
e la
ti,
di
soggiunge che questo palazzo risuonava
frro
Virt
la
stava
vi
mezzo
nel
minacciose voci, e che
mostrava heto
me^a e addolorata, e all'opposto si

Furore.

il

nato
deli

Qui sedeva

e sugli altari v'era


intorno

battaglie.

Morte

la

col

viso

insangui-

sangue sparso nelle crue


intorno stavano appese

il

del mondo,
spoghe portate quasi da ogni parte
uccisioni, inrappresentate
mura, sulle porte erano
le guerre. Eroseco
portano
che
rovine,
cendi e altre
celebrava in bgitto
doto cos descrive la festa che si

e sulle

tempo della

festa,

onore di Marte. Venuto il


paese, mentre pochi
prendeva parte tutta la gente del
agli altari nt<-nt> *
sacerdoti si trovavano intomo
mettevano alle portsi
altri
sacrifizi, tutti gli

in

fare

mano; contro
tempio con dei solidi bastoni m
acco
forestieri
i
quali venivano mille uomini fra
bastoni. Qu'
di
armati
parimente
di fuori alla festa,
del

8ti

avevano seco un tabernacolo

di

legno

tutto

ciq

605

Marte, posto su un carro


e che volevano
sacerdoti avendolo vie-

rato con dentro la statua di

da pochi uomini,

a quattro ruote tirato

ma

tempio;

far entrare nel

ne nasceva una battaglia a bastonate fra quelche difendevano le porte e quelli che volevano for-

tato,
li

zatamente entrarvi

vano.

sero mortalmente

ebbe

rimonia

che
che
chi

sacerdoti

non

gente

vi

infine

riusci-

vi

ale ce-

ritenevano

antichi

di

non

ci,

ma

i!

ma

possederla;

per

sapendo

lasciarono entrare; per cui

fu co-

poco dop>o avendo raccolto

e bastonati

ritorn,

gli

andasse per

accortisi
lo

abitasse quel tempio, e che

vi

andarsene;

di

stretto

perch

Marte

di

Dio,

quantunque molti rimames-

nessuno jjer moriva.

feriti,

grande

fatto

fosse,

lotta,

origine,

madre

la

figlio

loro

col

questa

in

sacerdoti entr a loro

dispetto a fare quanto desiderava.

Animali:

Avvoltoio,

voracissimo

ritenuto

guisse gli eserciti

che l'avvoltoio,

cadaveri,

combattimenti.

nei

tre,

consacratogli,

uccello

dei

p>er

perch

questo

Inoltre

si

se-

voleva

quattro e perfino sette giorni pri-

ma, sapesse che doveva avvenire una battaglia, e do\e


dovesse succedere, conoscendo anche da qual parte
\i sarebbero state pi vittime, e ivi volgesse sempre
il

suo volo. Cavallo.

te

il

cavallo

riconoscere nel
re
lui

che non
sacio,

d'una

Dio

delle corse,

la

vittoria

per dimostrare di

oppure per ammoni-

bisognava sperare nella

p>er

vista

Romani consacravano a Mar-

vincitore

essere

talmente

questo

fuga.

Lupo, a

animale ritenuto dotato

acuta da

vedere

di

notte;

al-

lusione all'avvedutezza necessaria agli accorti capitani

per non cadere nelle insidie occulte dei nemici; oppure

perch

il

lupo d'istinto rap)ace uccide e sparge sangue,

cos confacente al

Dio della guerra. Picchio

nero, chia-

606

pr
mariius, come se fosse
malo scientificamente pcus
percuotenuccello
come ^--1
a Marte, sia perch,
prio

degl
duro legno dei tronchi
soldati
con le spesse battene i
strafanno
si
che
mura della citt,
perentrare dentro; oppure

col forte becco 11


beri gli incava, cos

do

t^o battono
dT^r forza

le

da

potervi

molto negli auguri, a.


dessero molta importanza
culli pare che i soldati
Vea Marte.
Romam
dai
Wione. consacrato
queBoccaccic.
secondo

ch

osservato

era

picchio

il

gS

Gramma,

perch,

anei luoghi spazio


^
pianta nasce per lo pi
accamparsi gli eser
sempre
quasi
pertl. ove sogliono
sta

Romani non ebbero corona pm d^f^'/^/*'


davano

citi.

gramigna, che
qualche estremo ^.^ncoio ^
l'esercito, o^v^^^'"?^
vessero salvato tutto
^^^
\^,
va
Ruhno balasj

maggior onore

ToWo

a coloro che

d'attorno.

^dio

rossa

riet

di quella della
in

Diversi:

spinello,

dello

P-^-,

S dm tana
adoravano il Dio

blema del sangue.

ma

Sciti

Martello. Vedi Eligio

Massoneria

fare

Scollura

di

{San)

Geryaso

Provocaztone

Vedi

al mal-

Thor.

Martino (San).
Vescovo

della guerra.

{SmO

Necessit

Z-

^^

cui for
^^^^f^
sotto ^Jj
di ferro,

Thours.

Anmiali:

'''

^J
^^^f
egli d.tes.
Lepre, che
essere il Santo
grisue
le
con
d.e
persecuzione dei cani. Oca,
V^eta
del suo ritiro.
da fece scoprire il luogo
^v^;*'"
-pagani.
dai
Albero a cui fu attaccato
Man_sp.-a^
-">
D;.v/o a;yar,o,li
a un
la spada, diede
con
diviso
IcUo la cui met,
apparse
Cnsto
Ges
indosso a
J^vero. e che vide
stato

ti:

ArZla.

militare.

gli

la

607

indusse a farsi bat-

notte seguente, ci che lo

Spada.

tezzare.

Martiri.
Coloro che perdono
che rinnegare

la

la

vita fra le torture piuttosto

propria fede.

Agnello, come em-

blema della mitezza dei martiri. Corona, quale ricompensa. Palma, attributo speciale dei martiri. Rosso, a coloro che morirono per la fede di Ges Cristo,
pittori usano dare il manto rosso, in segno del loro
martirio e il sangue sparso. Strumenti di supplizio.

Martirio.

Ampolla o vaso

colorato in vermiglio e

la

palma.

Bianco, coloro che, come l'argento,


presenta la purezza della fede. Cilicio. Croce,
Argento.

mento

di martirio.

Palma

la

rapstru-

quale, se non accom-

pagnata da un vaso di sangue, non basta, secondo


alcuni, per annunciare il premio del martirio nell'immortalit dei beni celesti. Rosa rossa, simbolo de!
sangue versato. Rosso. Sarda, pietra dedicata al martirio.

Vaso.

Marzo.
Quantunque questo mese abbia preso nome da
Marte, presso i Romani era consacrato a Mercurio.
E' personificato sotto la figura di un uomo vestito di
una pelle di lupo. Nel medio evo rappresentavasi
con un giovinotto che pota le viti. Ordinariamente
viene accompagnato da un becco e una rondine.
Vasari, alludendo a Marte, raffigur il mese di marzo in un uomo armato di arme bicuiche, con la spada
al fianco, nella

l'asta,

diaco.

mano

sinistra lo

con l'arco e la faretra

scudo, e nella destra

agli

omeri.

Vedi Zo^

608

Maschera.
Le maschere erano adoperate
romani

in

che;

quest'uso

il

quasi

tutte

le

dagli

allori

rappresentazioni

nacque senza

dubbio

greci

drammatidal

tingersi

volto con mosto e con colori e dal comparire traalle

vestiti

Bacco. Gli antichi avevano

di

feste

pic-

cole maschere o immagine del viso, pi specialmente


di

Bacco, che

in

modo

diversi

conladini sospendevano in una vigna

che

tale,

la

(perci

sensi

maschera girava e guardava in


chiamavano oscillum) secon-

la

do era sospinta dal vento; essendo comune credenza

feconda quella parte dei terreno,

che diventava

verso

la

quale era

volta

faccia

la

di

Bacco. VeFavola

Danza

Melpomene Momo Pantomimo


di

Bacco

Dissimulazione

Giuliano

{San)

rOspitaliere

Ipocrisia

Talia

Verit.

Mascherata.
L'uso

dei travestimenti e delle mascherate risale


remota antichit. In Egitto, nella grande processione di Iside, in cui quella Dea appariva sotto

alla pi

la

figura di orsa, per allusione alla costellazione del-

l'Orsa

maggiore,

teggio mascherato,
costellazioni

sacerdoti

portando

indicanti

le

formavano un

cor-

volto le figure delle

sul

quattro

punti

cardinali

del

Tali maschere non coprivano il volto soltanto,


ma anche il di sopra della testa, ed eravi aggiunto
una specie di cappuccio che cadeva sopra le spalle
in modo che sembrava
avessero quei sacerdoti, i:i

cielo.

luogo delle loro

teste,

quelle degli

animali che rap-

Il
primo di
con la testa di toro indicava la primavera; il
secondo personificando il solstizio d'estate, mostra-

presentavano,
essi

l'illusione

era

perfetta.

609

vasi in figura di leone; Vautumo


era rappresentato
dal volto d'uomo, e Vinverno dalla
testa di sparvie-

La

ro.

canicola era raffigurata dalla testa di


cane;

vendemmia da quella di un lupo; il ritiro del


Nilo
entro il suo alveo da un ibis. ecc.
In altre feste egiziane alcune donne della plebe si
travestivano, apla

piccandosi grandi

nando danze

ali

alle

licenziose.

spalle,

Le

gesticolando e me-

feste e

misteri di

Iside

diedero origine alle feste e ai misteri


di Bacco, detti
Baccanali i quali altro non erano
che mascherate,
poich 1 baccanti e le baccanti
correvano le strade
travestiti m mille fogge.
Anche in Persia i travestimenti dei mmistri di Mitra in
vari animali erano una
mascJierata simile a quelle finora
accennate.

maschio.

Vedi Peccalo

e innocenza.

Massoneria.
Associazione di persone che si obbligano
con giuramento a tenere segreto inviolabile
quanto proprio dell'ordine loro, e che per
mezzo di segni segreti

di particolari toccamenti, di
alcune parole simfra gli estranei, da essi

boliche, possono riconoscersi

chiamati profani Secondo la


leggenda,

l'origine

dei

massoni,

o Uhen muratori rimonta al 1006


avanti
Cnsto, anno m cui Salomone
cominci la costruzione
dei tamo) tempio di
Gerusalemme. Eccone la stona secondo
massoni. Tra gli architetti spediti
dal
re di Tiro al amico
e alleato re degli ebrei
primegi

giava iram.

rigere
di

operai

da

e per

tutti,

il

quale,

incaricato

da Salomone

di di-

lavori del tempio,

pagare,

sapersi

aveva un cos gran numero


che non poteva riconoscerii

regolare

nella paga distribu gli


compagni e maest, dando a ciascuno una parola e
un segno particolare per

opera,

39

tre classi,

- Q. ROXCHETTI.

novzi,

Tre compagni, poco sod<lisfatti del loparola


di domandare a Tram la
decUero
ro salario,
o di
d'incontrarlo
dato
dei maestri, appena lor fosse

riconoscerli.

se

assassinarlo

avesse

rifiutato

di

palesarla.

Lo

a-

tempio, e si appospettarono dunque una sera nel


a mezzogiorno, il
starono, uno a tramontana, l'altro
solo dalla porentrato
terzo all'oriente. Iram essendo
quella di mezda
uscire
volendo
e
ta dell'occidente,

domand la pazogiorno, uno dei tre compagni gli


martello che
il
lui
di
rola dei maestri, levando su
ricevuto
aveva
non
che
disse
Iram
teneva in mano.
e il compagno
modo:
quel
in
maestri
dei
la parola
martellata sulla testa. Il colpo
gli diede tosto una
non

stato

essendo

forte

abbastanza per

gettario

porta di tramontana, ove


terra, Iram fugg verso la
Tuttavia
altrettanto.
trov il secondo che gli fece
abbastanancora
lasciandogli
questo secondo colpo
di oriente, ove
forza, tent di uscire dalla porta

za

medesima domanda dei


delitto, ne
il
Commesso
due ultimi fin di ucciderlo.
di pietre, e
ammasso
un
sotto
cadavere
nascosero il

il

terzo,

dopo

avergli fatto la

una montagna
venuta la notte, lo trasportarono sopra
silo, pianil
riconoscere
dove lo seppellirono, e per
fossa. Salomone, ^tarono un ramo di acacia sulla
vedere Iram, mando
senza
giorni
sette
stato
sendo

a cercario, tre dall occidalla settentrionale portre


e
dall'orientale

nove sperimentati maestri


dentale, tre

loro
dbpo lunghe e vane ricerche, ^re di
seduti
essendosi
che si trovavano un poco stanchi,
seppellito, uno dei tre
presso il sito in cui Iram era
d'acacia, e si accorse
ramo
il
macchinalmente
slacc
luogo da poco
terra era slata smossa in quel

ta;

quali

che la

tempo.

tre maestri,

curiosi

di

saperne la causa,

si


rrasero

611

a scavare e trovarono il corpo di Iram. Alloaltri, e avendo riconosciuto il loro

ra chiaonarono gli

supponendo che alcuni compagni

maestro,
essere

avuto da Iram
subito.

che

sj

{x>t^ssero

colpevoli di quel delitto, e che forse avessero

La

parola dei maestri, la cambiarono

la

Quella

parola dei maestri era Jehovah.

prese

dopo

secondo

significa

massoni,

il

cor-

andarono a render conto a Salomone del triste caso. Questo principe ne fu commosso, e ordin a tutti i maestri di trisportare il corpo
di Iram nel tempio, ove fu sepolto con gran pompa. Duramte la cerimonia tutti i maestri portavamo

ico

corrotto,

grembiali e guanti di pelle bianca, per mostrare che

nessuno di loro non aveva lordate

le

mzmi

san-

nel

gue del loro capo. In memoria di questo preteso avvenimento


massoni conservano i tre medesimi gradi:
i

hanno

p)er

simbolo arnesi da muratore, e nelle loro

iniziazione celebrajio

percuotono tre volte

Acacia,

albero

il

funerali

simbolico.

Archipenzolo con sotto una

sulla base,

trucidato

Iraon

Alabarda da diacono.
stella.

pio con melagrzine sovrapposte

un

del

camdidato.

ai

Colonne del temuna ha

capitelli:

colonna del Settentrione,

l'altra

xm

colonna dell'Oriente. Compasso e squadra. Fossa.


Grembiale, su quello del maestro figura il tempio di
J,

Salomone con due acacie


e

il

sole.

Scalpello.
mjissonica.

Martello.

Spada
Spada

Il

ai

lati,

la luna,

venerabile ne

semplice,

simbolo

ha

ima

tre.

della

fiunmeggiante. Squadra.
do; su quello della T, 2' e 3* loggia nel

stella

Regolo.
fermezza
Stendar-

mezzo

fi-

gura un trofeo composto del compisso e la squadra


attorniato da rami d'acacia, sormontato d'una stella
e sopra questa un triangolo irradiato, e il tutto cir-

612

della logcondato da una fune a nodi, e su quello


croce, il
d'una
composto
trofeo
un
capitolare,
gia

proprio

compasso, il pellicano che nutre figli col


enasangue e rami d'acacia. Tempio di Salomone. 7
grad^.
primo
di
insogna
Triangolo
gUa.

Materia e forma.
Luna e sole. La prima, simbolo

della materia in-

ovvero della virt


forme, il secondo, della forma,
non possiede
agente; perch la luna quando scura
sole, i cui
dal
illuminata
viene
forma alcuna, se non
la quale,
lunare,
materia
la
plasmare
raggi sembrano
in una ora
quasi fosse molle cera, s'impronta ora
in un'altra forma.

Materialismo.
una
Porco, con cui gli Egiziani simboleggiavano
si
che
materiale,
affatto
persona di cervello grossolano
preoccupi soltanto delle cure del corpo.

Matricaria camomilla. Vedi Camomilla.

Matrimonio.
Presso
to

aveva

gli antichi, la

celebrazione di questo contratsuoi giorm permessi.


i

la propria stagione e

sia permese di maggio era riguardato come funesto,


a Veconsacrato
d'aprile
mese
il
fra
ch incontrandosi
Giunone, sia pere il mese di giugno consacrato a
Il

nere,

pratica delle pi

ch questo mese fosse impiegato nella


sacerdoti di
grandi cerimonie della religione, e che
appariva fino nei
-affettassero una tristezza, che
i

Giunone

dei
o finalmente perch l'oblazione
era connon
mese,
questo
in
avveniva
trapassati, che
esigevano gli Dei
veniente al genere di sacrifizio che
Matriil
rappresentavano
del matrimonio. Gli antichi
nei ceppi, oppiedi
coi
e
collo
al
giogo
monio col

loro

vestimenti,

613

pure con catene alle mani e ai piedi. I cepp., come


simbolo d'impedimento alla libert del movimento del
corjx), cio, figurativamente, trattengono l'uomo tra

un dato

limite

della

no l'obbligo a
glia, se

cui

n permettono di

ragione,

mentre

bandonarsi a sregolatezze;

deve sottoporsi

desidera la prosperit dei

verno della casa. Vedi

catene

ab-

indica-

padre di famie un buon goVincolo matrimo-

il

figli

Nozze

le

niale.

Matrona.
Donna maritata
mani. Vedi Bruno

di onesta condizione, presso

Ro-

{San).

Matronali feste.
Feste che si celebravano religiosamente a Roma
primo di marzo dalle persone maritate, cio dalle
donne in memoria della pace fatta in tal giorno dalle

il

Romani

Sabine, ch'erano state dai

padri e
sui
le

loro

donne

loro mariti

matrimoni

fiori,

e di

Le dame romane,
resto del

recavamo

si

tandole dei

di

favori
al

degli

tempio

fiori

rapite,

tra

loro

uomini per implorare

dagli

di

Dei.

La

mattina,

Giunone, presen-

eramo coronate anch'esse.

ritorno

a casa, rimanevano

il

giorno sfarzosamente abbigliate, e riceveva-

no le felicitazioni e i regali degli amici e dei mariti,


con cui intendevasi quasi di ringraziare della felice
mediazione che avevamo esercitata le loro antenate.
Gli uomini ammogliati non mancavano di recarsi la
mattina di detto giorno al tempio di Giano,
dei sacrifizi e adorazioni.

La

a far

solennit compivasi con

banchetti che i mariti davano alle mogli,


poich questa festa non riguardava che alle persone
sontuosi

maritate.

In

essa

le

daune

concedevano

alle

loro

614

godevano gli schiavi per


serve gli stessi privilegi che
Saturnali.
nei
padroni
parte dei

Matteo (San).
accompa-

Evangelista e apostolo. Si rappresenta


dell'umano e mesgnato da un giovanotto, simbolo
principalmenMatteo
cui
di
siaco carattere di Cristo,
presso il quale fu arrestato mentre

te tratta.

Altare,

Angelo, che

celebrava la messa.

gli

all'orec-

parla

viene talvolta rappresenchio, e sotto il cui aspetto


in origine di professione
stato
essere
per
tato.' Borsa,
imposte pubbliche.
pubblicano, cio ricevitore delle
Corda, messagli
l'evangelo.
scrisse

Calamaio.

Egli

DraDanaro, che riceveva come pubblicano.


fu
cui
con
Lancia,
go, che il Santo mise in fuga.
venne
quando
indossava
che
martorizzato. Pianeta,
danaro che ricearrestato. Sacchi, in cui riponeva il

al collo.

veva.

Scure, strumento del suo supplizio.

Mattia (San).
Apostalo, patrono dei vignaioli.
sere

stato

crocefisso.

Mazza

ferrata.

Croce, per
Scure.

es-

Spada.

Strumenti del suo martirio. Vedi Apostoli.

Mauri

feroci.

Soldati equestri;

avevano per insegna due mezzi

scudo bianco, in atto di combattersi,


era
trovava un cerchio verde. L'ombelico

cavalli d'oro in

e fra essi

color

di

si

rosso

giuggiola.

Mauritania.

Nome

comprende oggi
ria.

,
r
u
che
dato dagli antichi alla parte dell Africa

il

Marocco, Fez

e parte

dell'Alge-

figura
Cavallo. Nelle monete di Adriano

uri

l'inscrizione MAVcavallo guidato da un pedone con


monete portano df
queste
di
Alcune
RETANIA.

~
una parte

la testa di

615

Adriano, e dall'altra un cavallo

guidato da una donna armata di due aste.

Mazza. Vedi

Clava.

Mazza d'argento.
Insegna d'onore. Vedi Cardincle.

Msizza di San Giuseppe. Vedi


Mazza ferrata
in

Oleandro.

Grosso bastone, nodoso e ferrato, che portavasi


Marco (San)
guerra. Vedi Eugenio {Sani)

Mattia

Mazzetto

(San)

Sovrano

Taddeo

{San).

Vedi Galanteria.

di fiori.

Medaglia. Vedi Genoveffa

{Santa).

Medea.
Famosa maga,
Colchide, e di

E^ta,

di

figlia

cantesimi aiut Giasone a rapire

tornare

pjer

suo

sirto,

Greci,

figlio

ma

il

fratello

misero per

Medea,

di

in

mand

il

di

gli

inseguitori

ma

gente a inseguirli,

fratellino che

Absirto, e gettando

Ab-

quella impresa. Un'altra

trattenere costoro

modo

in-

e lo

d'inseguire

Medea

facendo a brani

della

e salparono su-

versione dice che E,ete

trov

re

Coi suoi

Occidente. Eete ordin ad

in

Eete,

vellp d'oro,

il

Medea;

port sulla nave, seguito tia


bito

secondo Esiodo.

Idiia,

uccidendo e

aveva portato con

se,

pezzi a uno a uno nel mare;

fermandosi a raccogliere quei pezzi

modo ai fugMedea in Tes-

per darvi onesta sepoltura, diedero cos

guadagnar

giaschi di

saglia, insieme a

del

principe

trono
il

Giunta

Giasone, ringiovan

padre di Giasone.
tore

terreno.

di

Per vendicarsi

il

di

Esone, inspir alle

desiderio di

farlo

vecchio ELsone,
Pelia,
figlie

ringiovanire,

usurpadi

quel

e per me-

^
glio

impegnare la loro

616

fiducia, tagli

a pezzi un vec-

presenza, Io trasform in
chio montone,
trucidarono
giovane agnello. Sedotte da tale esempio,
e,

esse stesse

il

in

loro

proprio padre;

Medea

lo

pose

in

una

senza curarsi di ringiocaldaia a fuoco


interamente consumato
fu
finche
lasci
lo
ivi
vanirlo,
ardente,

Questo fatto sollev tutto il popolo di


Medea, perci si
Jolco contro Giasone e sua moglie

dal

fuoco.

ambedue costretti a fuggire, e si ritirarono


che regnava in Corinto. Dopo d'aver
Creonte,
presso
perfetta armonia coniugale,
ivi passati dieci anni in
divenuto
della quale furono due figli, Giasone,
videro

frutto

alcuni chiaamante di Glauce figlia di Creonte, da


sua spomata anche Creusa, e desiderando di farla

spazio di temripudi la moglie e le accordo breve


alcuni
Secondo
Cormto.
da
figli
po per uscire coi
uccise i figli
andarsene,
di
prima
Medea,
autori
fugg ad Atene sopra
sotto gli occhi di Giasone, poi

sa,

un carro

tirato

da due draghi

Medicina.

alati.

Vedi Medo.

Ammali: Cicogna
Rappresentata da Esculapio.
quale simbolo di
bocca;
in
origano
di
con un ramo
cicogna, manrimedio efficace; perch volevasi che la
giando tale pianta,
sacro a Esculapio.
Vegetali:
na.

si

purgasse

lo

stomaco.

Serpente,

emblema

Fumaria

officinale.

della

Gallo,
mediciDiversi:

Pitale.
Cassetta contenente unguenti. Fiala.

Medicina provvidenziale.
Colomba che porta

nel

becco

un

ramoscello

d;

sanata con un rilauro: segno votivo per un'infermit


credevasi
mandato dalla Provvidenza; perch

medio
che

la

colomba ogni volta che

si

ammalasse, strap-

617

palo un ramo di lauro, con quello


antichi, guariti

rimedio alle loro infermit,


grazia

medicasse. Gli

si

dopo aver domandato a Esculapio un

ricevuta,

per ringraziamento della

solevano dedicare al EXo della me-

dicina un segno votivo,

come sarebbe

questo:

ASCLEPIO. P.
XELIVS POLIO

MONITVS
POSIT
Uso comunissimo ancora oggid presso credenti nell'esporre sugli altari un quadretto o qualche membro
del corpo umano in argento, cera, ecc., con le lettere
i

G. R.

(grazia ricevuta); quale segno votivo di guari-

invocata

gione

dalla Vergine

o qualche santo.

Meditaione.
Figura allegorica rappresentata

morde un

un uomo che

in

si

o l'unghia; gesto che talvolta esprime


un pensiero profondissimo che quzisi conduce all'estasi;
tal altra il pentimento di qualche azione, o la minacdito

cia di vendetta.

sembra meditare du

Civetta, che

rante le sue veglie. Libro, sul cui testo

si

medita. Viola

del pensiero, simbolo della meditazione.

Medo.
Figlio illecito di

Medea

di

Egeo. Fatto adulto

and a cercare la propria madre la quale era fuggita d'Atene. Giunto Medo nella Colchide, fu arrestato e condotto davanti a Perse, fratello di suo
avolo,

il

quale aveva usurpato

dre di Medea.

che

s'egli

il

trono di E,eta, pa-

L'oracolo aveva annunciato a Perse

non avesse avuto

rebbe anch'egli balzato dal

il

pi gran riguardo, sa-

trono

ucciso

da uno

~- 618

dei discendenti di Eeta, suo fratello. In seguito a tale

predizione l'usurpatore faceva arrestare

che entravano nei suoi Stati, e

nieri

li

stra-

gli

tutti

teneva in car-

cere fino a tanto che avesse conosciuta la loro origine.

manifestarsi per

Medo, non osando


era,

fece

si

credere Ippote,

Mentre praticavansi

Colchide.

per scoprire se

Medo

di

figlio

quello che egli

Creonte,

di

re

necessarie indagini

le

aveva detto

Medea

la verit,

giunse in Colchide, sdegnatissima contro Perse, e de-

vendicare

di

cisa

lui corte sotto


ivi

te,

il

padre.

proprio

il

essa

dall'usurpatore riconosciuta,

nome

gli

abiti di

inteso ch'era detenuto in carcere


la

cui stirpe le era odiosa,

Per non
present

si

essere
alla

un figlio di Creonscopo di indurre

allo

Perse a farlo perire, giunse a persuaderlo che


gioniero altro

non era se non Medo,

madre per

spedito dalla propria

g di consegnarlo a

lei

stessa,

Ma

sotto gli occhi suoi.

allora lo smarrito

gliando

pri-

il

Medea,

figlio di

trucidarlo; e lo pre-

volendo essa ucciderlo

quale non fu la di

allorquando riconobbe

presa,

di

Diana. Avendo

il

proprio

spirito,

domand

sor-

lei

figlio!

al

Ripire

il

permesso d'abboccarsi in particolare col supposto Ippote,

approfittando

dell'istante,

arm

il

figlio

del

pugnale che essa voleva immergere nel petto d' Ippote,


di

gli

Eleta.

Medea

Medo

ordin di uccidere l'usurpatore del trono

Appena

Medusa.
Una delle

da

Medo

Gorgoni. Nettuno

Minerva, e questa
cangi

fu

eseguito

il

comando,

fece conoscere qual figlia di Eeta, disse che


era suo figlio, e il popolo lo riconobbe per re.
si

in

serpenti

Dea
i

irritata

capelli

di

la viol nel

da un

tempio

di

tal sacrilegio,

Medusa, che

prima

619

erano d'oro, e diede loro la virt di cangiare in piePerseo munito


tre tutti coloro che la guardassero.

Medusa, dal
che con un
zampillare la fontana d'Ippocrene. Vedi
T'esca di Medusa.
Mercurio tagli

dei calzari di

sangue nacque

cui

calcio fece

Gorgoni

la testa a

Pegaso,

cavallo

il

M egara.
Figlia

Nel tempo

Creonte o moglie d'Ercole.

di

che Ercole discese nell'inferno. Lieo volle costringere

Megara

a rinunciargli

regno, e a darsi a lui;

il

ma

Ercole ritorn a tempo, e uccise Lieo. Giunone sempre


adirata contro Ercole,

i>er

essere

figlio

una con-

di

cubina di Giove, trov ingiusta la morte di Lieo, e

un

inspir a Ercole

figli

che da

lei

che

tal furore,

aveva

ammazz Megara,

avuti.

Megera.

Una
Mela.
Melo

delle tre Furie infernali.

Vedi Amore
Pomo.

Vedi

Amore

Furie.

scambievole

A-

MelagranaFrutto
frica

melagrano.

del

Concordia

Papato

Vedi Accademia
Congregazione

Giunone

Unit della Chiesa.

Melagrano.
Pianta
diviso in

quattro
rosi.

cui

il

due
logge:

frutto

cellule,

coronato

ciciscuna

Vedi Amicizia

sotto la scorza,

alla loro volta

divise in tre

loggia contiene semi

Ati

Fatuit

numeUnione

Vizio emendato.

Melampo.
Figlio di

Amitaone e

di

Dorippe,

si

diede

allo

620

studio della medicina, e divenne espertissimo nel co-

noscere le piante. Gli venne dato questo nome, perch,


fin

da

te

fanciullo, era stato dalla

non

portare

aveva anneriti
il

piedi.

povera madre assuefae perci

calzature,

sole

il

gli

Dicesi ch'egli intendeva perfino

linguaggio degli animali; vantaggio che egli doveva


I suoi domesitici scoperta una

alla seguente avventura.

famiglia di serpenti entro una quercia antica,

ne portarono

a lui

piccoli parti, ch'egli fece allevare con

molta cura. Questi animali, divenuti pi grossi, e avendolo trovato un giorno addormentato, si attac-

carono

alle

lingua

gliele

sue orecchie,

sorpreso di capire

no

gli

animali.

pazzia, con
di

il

bene

cos

pulirono, che allo

con la

loro

rimase

svegliarsi egli

dialogo che tra di loro faceva-

Melampo

l'elleboro,

guar le figlie di Preto dalla


cui

venne dato

poi

il

nome

melampodium.

Melari ira.
Cos chiamavasi Venere che, come

ama

dicizia,

la

Dea

dell'impu-

tenebre.

Meleagridi.

Nome
quali,

dato alle

sorelle

di

Meleagro,

dopo aver lungamente pianto

giate in galline faraone, e le cui

rappresentano

le

l'eroe,

macchie

due delle
furono cansulle

penne

lagrime.

Meleagro.

Uno

dei

pi

rinomati eroi

glio di

Oeneo, o Ejieo

d'Altea

figlia

di

re

di

dell'antichit,

Caledone

in

era

fi-

EtoHa e

Testio re di Pleurone; secondo

al-

madre l'ebbe da Marte. Si dice che sette


dopo che Altea ebbe dato alta luce Meleagro,

cuni, sua
giorni
le

Parche comparvero a

lei

dinanzi. Cloto le annun-

ci

che

sarebbe stato coraggioso, La-

ftglio

lei

dii

il

621

chesi disse che avrebbe con la sua forza destato me-

ch'egli

l'assicur,

quello;

rata di

tizzone

il

ti

Dei

gli

fatale,

Un

gli

lo

proprio

spense

in

di

fuoco

accurata-

custod

lo

rendimento di grazia per

mand un

la fertilit della

sdegnata per

tale

furioso cinghiale che devast

dintorni di Caledone,

dal

ritir

figlio,

du-

giorno, facendo Oer.eo dei sacrifizi a tut-

trascuratezza,
tutti

al

dimentic Diana, la quale,

terra,

fuoco
la

bramamdo

Altea,

disparvero.

poi

prolungare la vita

mente.

mettendo un tizzone nel


non avrebbe vissuto oltre

Atropo,

raviglia,

alberi carichi di frutti,

dalle radici. Schiant

fin

portzmdo

lutto e la de-

il

campagne. Meleagro, allora raccolse


un gran numero di cacciatori e di cani, p>erch non
abbisognavamo meno di un'armata per combattere
quell'orribile cinghiale, il quale era di un'enorme e
mostruosa grandezza. Meleagro, col concorso di Aialanta, che fu la prima a ferirlo, uccise il cinghiale;
ma Diana, non paga ancora, fece sorgere fra Etoli
solazione nelle

Curiti un'accesa

pelle del

pretendeva

popoli
al

lite in

proposito del ceffo e della

feroce animale ucciso,

che

quella

proprio valore dovuta. Tosto

quale

nella

Meleagro uccise

mentre ciascuno dei

fratelli

in

mano

sumi

le

Questo

Alta,

di

la

pjer

e spinta dall'ardente desiderio d'

fosse

venne a battaglia,

si

quale profondamente addolorata

fatale tizzone e l'accese.

spoglia

gloriosa

la

loro perdita,

vendetta,
diss'ella,

afferr

il

tenendolo

e volgendosi alla fiamma, questo fuoco con-

mie viscere;

Furie,

soggiunse:

punire

voi

poi,

rivolgendo

o Dee, che

il

siete

parlare

alle

destinate

misfatti, siate testimoni del sacrifizio ch'io sto

622

per offrirvi; e se io mi rendo colpevole di un delitto,


ci avviene per espiarne

un

Poi volgendo

altro .

trove l'atterrito sguardo, pallida e tremante


tizzone

Meleagro

fuoco lanci:

nel

al-

mortai

il

allora sent

da

segreta

vampa

divorarsi lentamente con dolori crude-

lissimi,

e colto

da languore mortale,

mand

interamente consumato,

fu

Altea poi

si

finche

uccise per disperazione

tizzone

il

l'estremo

sospiro.

vedendo

il

figlio

morto.

Meliadi.

Vedi Ninfe.

Melianto.
Il

nome

mielato,

di questa pianta deriva dal copioso

di

tempo della

fioritura.

umore

che emette per tutto

colore nericcio,

il

Vedi Melifluo.

Meli certe.
Figlio del

Atamante

re

d'Ino.

Per

sottrarsi

furore del padre,

si

precipit in mare, diventando

Dio marino

il

nome

sotto

di

al

un

Palemone.

Melifluo.
Melianlo, allusione a persona che ha parole di dol-

cezza non sincera.

Melissa.
Ninfa che aiut sua
ve col miele e

il

latte

sorella

di

Amaltea

capra.

Fu

a nutrire Gio-

trasformata in

ape.

Melissa.

Nome
sta

derivato dal greco melissa, ape, perch que-

pianta

dalla legge.

amata dalle

api.

Vedi Popolo

frenato

623

Melo.
Albero comunissimo, i cui fiori vengoto fuori al
tempo stesso delle foglie. Vedi Progresso d'amore.

Melograno- Vedi Melagrano.


Melonla.

Dea

delle

api,

di

cui aveva

Melpomene.
Una delle nove Muse,
gedia.

E' riccamente

presenta

fatti

perch

serio,

di

cura.

la quale presiede

perch

vestita

persone potenti:
gli

ch'ella

affetti

alla

tragedia

la

tra-

rap-

ha contegno grave
desta

sono nobili,

sublimi e commoventi, calzata di coturni, con una

mano

tiene

scettri

e corone,

e coll'altra un pugnale

insanguinato, appunto p>erch svolge sulla scena azioni

delitti di

re,

diversa natura
ra,

di principi e di eroi.

dei

sentimenti

che

significare la

Melpomene

inspi-

venne dipinta seguita dal Terrore e dalla Piet.

Un'antica pittura d'Ercolano rappresenta Melpomene coronata di lauro, e coperta d'una specie di

cuffia,

con la gran tunica e con l'ampio manto tragico; essa


tiene una clava e la maschera erculea. La si vede
anche con un diadema regale in testa, oppure una
corona di fico. Una statua colossale al museo Pio

dementino rappresenta Melpomene

d'am-

abbigliata

pia tragica veste e d'una piccola clunide; essa cal-

zata di coturni la cui suola molto rilevata; ha un


piede poggiato sopra uno scoglio. Colui che ristaur
questa statua le mise
schera

erculea.

Il

in

mano una spada

piede

atteggiamento che talvolta


agli

eroi.

posato sullo
gli

mtichi

ma-

la

scoglio,

un

solevano dare

624

Mei u Sina.
Personaggio favoloso, figlio di Eiiinas, re d'AlbaRicevette da sua madre, che era fata, la particolarit d'avere tutti i sabati il basso del corpo in
forma di serpente. Melusina spos nondimento il conte Raimondino, al quale fece promettere che non a
nia.

vrebbe mai cercato di vederla al sabato. Ella costru


lui il castello di Lusignan. Essi vissero limgo tem-

per

po

felici;

ma

ne di suo
segreto

un giorno Raimondino, per istigazio


la promessa e sorprese il

fratello, viol

Melusina.

di

do grida

di

All'istante

da una

serpente e fugge

dolore.

finestra

D'allora,

questa

ella

gettare dei gridi simili sulle torri

si

cangia

in

del castello gettan-

riappare e va

quando

signori di

Lusignan stanno per morire.

Membro. Vedi

Fallo

Magnanimit.

Memoria.
Cane, perch ricorda
sera.

le

cose passate. Menta. Tes-

Vedi Mnemosine.

Memoria duratura.
Scure. In molti sepolcri antichi

si

scure, o un'ascia, con l'inscrizione:

vede scolpita una


Viet,

dato sotto l'ascia; e questo per indicare che

aveva proibito

di

togliere

la

memoria del

che fosse
il

defunto

sepolcro,

perci la scure figura col taglio rovesciato.

Memoria

estinta

Anguilla morta,

dopo morte.

la (juale,

morta che

pi alla superficie dell'acqua,

ma

medesimo fango

sia,

non

in

cui nacque.

Militi della Gallia settentrionale;

avevano per

trefacendosi nel

risale

resta in fondo, pu-

Menadi., Vedi Baccanti.

Menapi.
inse-

gna un serpente

625

d'uovo

giallo tuorlo

verde, circondato all'estremit

una

in

uno scudo
rossa;

la

parte intema era di colore argento, intorno a cui

fi-

gurava un cerchietto
piegalo

giallo.

semicerchio,

in

di

con

lista

questo

la

serpente

era

rivolta

al-

schiena

l'in gi.

Menefronte.
Giovane

della

dre e Diana

li

Tessaglia,

il

quale us di sua ma-

cajigi in catii

Menianto.
Erba perenne, detta volgarmente trifoglio acqua'
Ritenuta come buon rimedio contro la febbre, e

tico.
gli

antichi

pretesero che

rare la mestruazione.

avesse la propriet di

atti-

Vedi Calma.

Mennone.
Principe degli Etiopi,
rora.

di Titone e dell'Au-

figlio

Achille lo uccise dinanzi a Troia, p>erch forn

vettovaglie e armi a

Fnamo;

quzmdo

il

suo corpo

Apollo lo cangi in uccello, alle preghiere dell'Aurora. Questo uccello moltiplic assai, e se
ne and in Etiopia coi suoi piccoli, i quali venivano
ogni anno a immolarsi sulla tomba del loro padre
combattendo insieme. Dicesi che la statua di Mennone rendesse un suono armonioso al comparire del
fu sul rogo.

l'aurora e de! sole in segno di gratitudine.

Mensa
Narra
ti

ove

sorta

del Sole.

favola che in Etiopia esistevano certi pratrovava quasi sempre carne arrostita d'ogni
d'animali, che ognuno vi andava a mangiare
la

si

a suo piacimento; credendo che fosse prodotta dalla


terra cos arrostita, o lo fosse per virt del sole, per40

Q. Rocchetti

626

che quel luogo era chiamato mensa del


celebrato

dagli

Donde

antichi.

molto

sole,

chiam mensa del

si

sole quelle case dei ricchi e dei potenti, ove i poveri


potevano andare liberamente a mangiare a loro piacere.

Menta.
Pianta odorosa, adoperata

Memoria

sia

in

medicina.

Vedi Ceio-

Minta.

Menta peperita
Da questa pianta

estrae

si

un'essenza

odore

di

Vedi

penetrante, e un sapore bruciante e aromatico.

Calore.

Mente

tardiva.
allusione

Pipistrello,

e che poco ritenga

che

tardi,

in

un

tardivo

mente:

il

nell'imparare

pipistrello

non esce

verso sera, ne vola troppo lontano,

aggira sempre sopra o intorno ai


zio limitato,

dopo alcune volate

tetti,

in

ma

uno

sorpreso

si

spa-

dalla

notte.

Menzogna.
Apocina. Buglossa. La radice di questa pianta

ser-

ve alla composizione di diversi belletti.

Mera.

Nome

della cagna d'Icaro.

Meragete,
Si vuole che in Grecia esistesse un altare dedicato al

Dio Meragete,

che credesi fosse

un

capo e duce delle Parche,


soprannome di Giove, perch

cio

soltanto lui aveva in suo potere le Parche, e lui solo

conosceva ci che ordinavano

Fati.

627

Mercante.

Uomo

mano

con una bilancia nella

Mercante

Uomo

destra.

ricco.

seduto

che

mano

nella

destra

una

tiene

borsa e nell'altra un vaso d'oro.

Mercorella perenne.
Facendo macerare questa pianta si ottiene una tinsi pu fissare. Vedi Apparenza

tura turchina, che non


fallace.

Mercurio.
Parola

derivata

dal

da

Mercurius,

latino

merx,

merce, mercanzia, perch presiedeva al mercato e

guadagno
di Maia,

l'Hermes dei Greci. Figliuolo

Era

d'Atlinte.

figlia

dell'Olimpo,

specialmente

gero, ministro e oratore

di

interprete

Giove; loro messag-

protettore dei viaggiatori, dei

condottiere delie anime all'inferno;

pastori;

negozianti,

al

Giove e
degli Dei

di

dei mercanti,

Dio

dei

dei ladri, degli oratori, dei

e di ogni specie di ingannatori. Questo


appena nato, rub cinquanta giovenche custodite d'Apollo, nascondendole senza laisciare alcuna
traccia, ma che dovette poi restituire. Mentre Apollo
era occupato nel ricercare la sua mandra. Mercurio
ciaurlatcmi

Dio,

trov

il

mezzo

di

rubargli

suoi strali e

la

faretra.

Saputo Maia delle ladrerie del proprio figlio, gliene


fece i pi vivi rimproveri; ma lungi Mercurio dall'eaBcre intimorito,
divini,

giustizia gli

Dio

le

che anzi
si

dei ladri.

fauizia fosse

vicinava agli

li

rispose

ch'egli

ricusa di essere

Sembra che

impiegata
altri

aspirava agli onori

pretendeva, e che non senza in-

in

il

almeno onorato siccome


rimanente della sua

simili

prodezze.

Non

Dei fuorch per rubar

si

loro

in-

avci

628

Un giorno,
che avevano di pi caro e prezioso.
un altra voltridente,
il
rub
gli
lando con Nettuno,
la spada dal fotolse
gli
Marte,
con
ta, divertendosi
giorno Venere e avendero; accarezzandolo poi un
approfitt dell occaegli
dolo preso sulle ginocchia,
cinto. Visitando le
il
rubarle
sione per destramente
quei
rub parecchi strumenti a
par-

Vulcano,
non rap

fucine di

Dio; e

fulmine a Giove, fu solo per


scettro.
tuttavia gli tolse il suo

s'egli

timore di bruciarsi,

Non

vi fu

mai una
di

occupazioni
di trovarsi

al

il

divinit

che abbia avuto maggiori

Ogni giorno

lui.

levar

gli ordini e portarli

egli

era

obbligato

da quello
di Giove, per ricevere
il
Volendo
necessario.
dove era

pi agile, gh diesovrano degli Dei renderlo ancora


petaso, e ai
chiama
si
che
berretto
de in dono un
dette talari Gli confer..
piedi gli attacc delle ali
cambiar forma a suo
anche il potere dei miracoli, di
invisibili. Egli era
uomini
capriccio, e di rendere gli
affari, e con
importanti
e
segreti
incaricato dei pi
le tunziosimultaneamente
esercitava
questa qualit
cio
abbiette,
e
le pi triviali
ni pi nobili, non che
quelle di oratore,
ziario.

di spia,

d'assassino. Gli

di plen^poten-

di paciere,
gli

antichi

attribuiscono

in-

memocui attacc sette corde in


era
egli
quali
delle
Mantidi, all'una

venzione della lira,


ria

delle sette

debitore della

dell'armonia,

il

vita.

Ne

fece

dono ad Apollo Dio

come
quale bramava essere riguardato

cambio di
e ricevette
inventore di tale strumento,
pei
Apollo
servivasi
cui
quella l'incantata verga di
verga
Questa
Admeto.
re
del
condurre le mandre
pastorale fu chiamata caduceo,
serpenti

da

lui

pacificati.

Uno

dopo

avventura de

dei principali ufhci


Mercurio era quello

629

condurre

di

anime all'inferno

le

Orazio lo descrive
qua! pastore che precede la propria mandria; ma quando le anime avevano compiuto il tempo che passar
e

di

assistere

dovevano

nei

loro

al

campi

giudizio.

questo Dio era incaricato

Elisi,

di farle rientrare in nuovi corpi,

bere l'onda di Lete,

gli

Credevasi

prima.

di

dopo d'aver loro

affinch obliassero

fatto

loro

Mercurio

che

inoltre

il

stalo

assistesse

per scioglierne le anime dd corpi.


dei Giganti contro gli Dei,

agonizzanti,

Nel combattimento

Mercurio
strezza.

vevano

suo coraggio e con

la

de-

Egli liber Marte dalla prigionia in cui

l'a-

distinse

si

tratto

gli

none incaricato

col

Aloidi; egli uccise Argo, da Giu-

di custodire

Io;

egli purific

le

Da-

naidi dall'omicidio dei loro mariti; trasport Castore


e

Polluce a

Bacco

alle

di

l'infanzia

Pallena;

Ninfe
quel

di

fu

egli

Nisa,

nume;

incaricato di

portare

quali presero cura del-

le

egli

attacc

Issione

alla

ruota e Prometeo allo scoglio; fu Mercurio incaricato


di rendere

Ercole a Onfale, regina di Lidia; di con-

durre Priamo nella tenda di Achille, facendogli sen-

za nessun pericolo traversare

il

campo

dei Greci.

Riguardo alla leggenda delle giovenche rapite, secondo alcuni. Mercurio non figurerebbe altro che il crepuscolo;

rebbero

sconde

e le giovenche d'Apollo
i

in

raggi solari che

il

da

qualche abisso da cui viene

a riprenderli

il

Sole.

rubate

lui

sa-

crepuscolo della sera na-

Secondo

altri,

il

giorno dopo

sarebbe

egli

in-

vece un Dio del vento; inventore della lira, perch


risuonano le foreste, risuona la terra della musica
dei venti;
cielo,

che

le

giovenche d'Apollo sono

il

vento ruba nascostamente

le

acque del

alle

nuvole;


ma Giove
tali

630

poi l'obbliga a restituirle gratificando

Riguardo poi

benefica pioggia.

della

morlibe-

alla

razione d'Io, custodita dall'Argo dai cent'occhi; secondo alcuni Io la luna; e Argo dai cent'occhi la
notte stellata, cui

condo

altri.

guida

al

crepuscolo del mattino uccide. Se-

il

Argo

pascolo

gravide di pioggia.
cio oscura

il

il

stesso

sole

giovenche

le
Il

onnipotente,

celesti

ossia

cielo.

La

qua

per

di

Mercurio prende diverse forme secondo


che

si

rappresentazione

to mitologico-simbolico

che

nubi

vento tempestoso uccide Argo,

sole e fa che la nuvola scorra

regioni del

le

le

concet-

il

intende seguire.

Come

porta un montone, immagine che nei tempi

pastore,

dei primi cristiani serv di modello a figurare

come commerciante, ha una borsa

pastore;

come messaggero
in testa

il

e araldo di Giove,

petaso e in

mano

il

ha

caduceo;

il

in

Buon
mano;

le ali ai piedi,

inoltre,

quale

da due cicogne; e
come Dio dei commercianti, un carro tirato da due
montoni bianchi. Veniva coronato di edera, olivo e
gelso; l'edera simbolo dell'attaccamento di Mer-

messaggero, aveva un carro

curio verso

gli

tirato

Dei, servendoli con zelo infaticabile;

pace che necessaria all'incremento del commercio; il gelso bianco, quello della
prudenza del Dio dei mercanti.
Animali: Cane, consacratogH quale simbolo di vil'olivo

quello

della

gilanza e scaltrezza di cui questo animale dotato.


Cicogna, sacro a questo Dio presso gli Egiziani. Callo
che i Greci sacrificavano a Mercurio; quale simbolo
della
sto

lotta e degli

Dio

presiedeva.

esercizi della palestra,

a cui que-

Inoltre simbolo della vigilanza

necessaria ai mercanti nel loro commercio. Ibis, con-

Montone, per

sacratogli dagli egiziani.

protettore

rio

delle

631

greggi.

MercuSecondo la

essere

Testuggine.

leggenda. Mercurio, nato al mattino, verso mezzogior-

no

dalle

usc

trovata

una

alla

guscio

Vegetali:

Olivo,

emblema

Verbena, per

al

Secondo

parlare.

lo stesso motivo.

astrologi, era consacrata a

siede

nacque,

fece

si

di messaggero, portatore di

Mercurio,

gli

Diversi:

A-

Lingua che, secondo

gata, pietra preziosa dedicatagli.


gli

una tartaruga

di

ove

caverna

mettendosi poi a ceuitare e a suonau-e.

lira,

pace.

fasce, e dal

davanti

Egiziani,

il

quale pre

Dio

questo

primo che
diede alle parole un certo ordine, e nome a molte cose. E presso altri popoli, in onore di Mercurio, come
fu

oltre a essere l'inventore delle lettere,

il

araldo degli Dei, a colui che doveva bandire o pubblicare qualche cosa,
nei sacrifizi veniva

volta gli
del

si

diede

soleva

si

divisa in

in

due

dare una lingua che


parti.

mano. Remo,

commercio marittimo.

Vedi Agricoltura
Commercio
Ermete
Forza delC eloquenza

Lira, che tal-

attributo quale

Dio

Ladro

Discipline

Scelleratezza invecchiata.

Mercurio tricipite.
La statua di Mercurio con
guardiano,

tre

quale Dio

teste,

figurava specialmente nei

trivi,

cio

dove

s'incontravano tre strade, per indicare ai passeggeri la


direzione da prendersi per andare in un dato luogo.

Nelle vie che

si

biforcavano tale statua aveva

due

teste.

Meretrice.
Capra, perch per

suoi duri

denti,

va

in

cerca

632

sidei germogli e delle parti pi tenere delle piante,


milmente alla meretrice, la quale mira specialmente
meglio si
ai giovanetti che, per la loro inesperienza,
Atemeretrice
Una
prestano a lasciarsi infinocchiare.

di nome Nico, venne argutamente soprannominata Capra, per aver spogliato un certo 1 allo mercomperare
cante, giovanissiimo, andato ad Atene per

niese,

e mele di Caria. Soprannome felicissimo, poich


nome tallo esprime tenerezza e germoglio cosa tan-

fichi
il

Per cui un poeta disse: Di


Perch l'amico
Nico avesti.

to ricercata dalla capra.

capra soprannome, o
Leonessa.

Tallo rodesti.

Che questo nome sia stato


deduce da molti detti e ricordi

dato alle meretrici, si


degli antichi. Aristofane,

mento

delle donne,

mia propriet di

nella

5e

fa dire:

star in luogo

Ezechiele chiuna leonessa


alcune meretrici di

Megara

nel

Lisistrata,

giura-

sono leonessa non

io

dove

si

grata

il

cacto.

Dicesi che

Gerusalemme.
fossero chiamate

sfingi;

apperch, quantunque con testa umana mostrassero in


parenza mansuetudine, col rimanente corpo leonino
verso i
dessero per indizio della rapacit e impero
sfingi
chiamate
erano
meretrici
le
che
loro amanti; e

costumi
megaresi per vituperio, e ci per i vergognosi
cortigiana
delle megaresi. Sulla tomba della famosa
simbolo
Laide figurava una leonessa e un montone,
quest'ultimo della lussuria. Sirena.

Merito occulto.
Coriandolo.

Pianta

d'odore sgradevole,

spandono un profumo
adoperano per fare piccoli confetti.

suoi grani

IVIeritricef

mentre

piacevolissimo,

Vedi Meretrice,

si


Merodach
Nome di una
presentasse

il

divinit

633

babilonsee, che credesi rap-

pianeta Marte.

Merope.
Figliuola di Atlante e sposa di Sisifo figlio di Eolo.

Dopo

sua morte fu cangiata

la

formano

sorelle,

chiamate Pleiadi.
altre,

cio

Una

Merope,

perch fu

farsf vedere,

Dei per

di

Coo

prio

mo
glie
lo

secondo

sola fra

la

sposa d'un mortale, mentre


trettanti

delle

meno

di queste

la quale,

mariti.

le

come

astro,

in

costellazione

la

le

sue

le

sette

stelle

visibile delle

non osa

poeti,

Atlantidi che fu

sue sorelle ebbero al-

Anche im

re

dell'isola

chicimavasi Merofje, alla quale diede

il

pro-

nome. Mossa Giunone a compassione dell'estredolore cagionatogli dalla morte della propria moProserpina, uccisa da

trasform

in

Diana a

colpi di freccia,

aquila e lo pose fra le costellazioni.

Mesembriantemo.
Pianta
verso

cui

fiori

meriggio, e

il

aprono soltzmto a pieno sole,


chiudono verso sera. Vedi Ac-

si

si

cidia.

Messaggero della Morte. Vedi

Inferno

dei poeti

(Sackeville).

Messaggio.
Iride.

Allusione a Iride, messaggera di Giunone.

Messenli.
AI.

Lettera

che portavano sullo scudo

come

in-

segna militare, e che era anche emblema della Messenia.

Mestieri.
Si

rappresentano

con

gli

attributi

ricavati

da^li


usati

arnesi
lo,

per

634

singoli

nel

mestieri.

fabbro. Spola, per

il

Vedi Piacere nato

Mestizia.

E.sempio:

tessitori,

Martel-

ecc.

dalla mestzia.

Meta.
Avvoltoio che vola in alto, simbolo di mira, scopo. Gli Egiziani volevano che quest'uccello, dotaguardasse
to di vista acutissima, al levar del sole
e visto che

verso

ponente,

verso

l'oriente

suo

al

tramontare,

anche lontanissimo, la preda^


dirigesse con volo rapidissimo.

avesse,

direttamente

si

ivi

Meteo roiogia.
Ciclope,
gori

e a

perch V ciclopi presiedevano alle folfenomeni che si manifestano nell'ati

tutti

mosfera.

Metide.
Divinit
la
la

che

Greca,

personificava

la

prudenza

saggezza. Era figlia dell'Oceano e di


prima moglie di Giove. Vedi Minerva.

Mezzaluna. Vedi Diana


Luna
Maggiore {San)

Ecate

ieli,

e fu

Giacomo

il

Siva.

MIagro.
Dio

delle

mosche chiamato anche Miode. Dicesi

che in certe parti della Grecia, quando sacrificavano


a questo Dio, tutte le mosche volavano fuori del
Belzeb.
paese. Vedi Achor

Michele (San)
Arcangelo. Il nome di Michele, in ebraico Micael
Chi come Dio? Chi mai simile a Dio?
significa:

Armatura completa,

quale
diso.

giudice

delle

di

anime

Conchiglia, ricordando

coperto.

cui

che

introduce

il

Bilancia,
nel

para-

pellegrinaggio alla rn

635

pe detta Comba, nel golfo tra la Normandia e la


Bretagna, ove apparve S. Michele. Diavolo, sotto

forma

drago che

di

Lancia, con cui

piedi.
Santo preme sotto
drago. Scudo. Stendardo,

il

trafisse

il

perch egli era capo della milizia celeste.

Mida
Re
o

Migdonia o

di

Gorgia.

Frigia,

di

un

che

Dicesi

figliuolo

giorno,

Gordio

di

ancora

fanciullo,

mentre era addormentato, alcune formiche gli si introdussero in bocca, e vi lasciarono un mucchio di
frumento;

grani

di

spera

fortuna

la

che

ci

quel

di

presagio

fu

pro-

della

PercorreiKlo

princip>e.

Bacco

accompagnato da Sileno e dai Satiri,


si
ferm presso una fontana piena
un giardino di Mida. Alcuni contadini

Frigia,

vecchio Sileno
vino,

in

trovarono ubriaco
to

re;
ni

di
il

di

Lidia

in

quel luogo,

e,

il

di
lo

dc^x> averlo orna-

ghirlande e di fiori, lo condussero dinanzi al


quale l'accolse cortesemente, e dopo dieci giorbanchetti
e

lo

l'accompagn

feste

nei

Di che

Bacco.

restitu

campi

lieto

di

Dio,

il

compensare Mida promettendo di accordare tutavrebbe desiderato. Mida, non prevedendo le conseguenze della propria domanda, chiese che
volle
to

ci che

si

convertisse

soddisfatto,
felicit,

Sicccane

egli

ma

il

ritir

che pure
le

in

oro
re

oro;

mietiture;

ci

ch'egli

giunto

coirfentissimo
di

tale

strapp

dell'ottenuto

il

Fu

della

favore.
cos

pri-

quale fu tosto

alcune spighe di frumento,

divennero

stacc

toccasse.
all'apice

prerogativa,

un ramo d'albero,

all'istante

dopo poteva

tutto

credendosi

diffidava

di tutto prese

cangiato

te

in

le

pi preziose di tut-

una mela,

essere riguardata

che un momento

come una

di quelle del


giardino delle Esperidi

636
;

appena

egli

ebbe toccate

le

spandere
porte del suo palazzo, tosto cominciarono a
lav le
si
egli
quando
splendore;
un sorprendente
inganmani, l'acqua prendeva un colore che avrebbe
Fuori di se per la contentezza di posabbamdonossi
straordinaria,
cos
virt

nato Danae.
sedere

una

tutti

trasporti

della sua

gioia,

allorch fu

avver-

fu a
ch'era preparata la mensa. Quando Mida
che
trov
non
pane,
del
tavola, e volle prendere
venne^ presotto i propri denti, quando gli

tito

dell'oro

sentato

il

che
vino mescolato coll'aqua, non inghiott

prodigio, ricco e
liquido oro. Sorpreso di cos nuovo
una tale opulendetesta
egli
stesso,
povero nel tempo
ali abpente d'averla desiderata. In mezzo
spene
fame,
sua
la
bondanza, egli non pot saziare
stesso che
quell'oro
e
divorava;
lo
gnere la sete che
lo
l'oggetto di tutti i suoi voti, divenne

za,

si

formava

Bacco, diss'estrumento del suo supplizio. Padre


l error
conosco
mani,
le
cielo
gli allora alzando al
ten prego, da
liberami,
e
perdona,
mi
lo
tu
mio! deh
.
che del bene non ha se non l'apparenza

uno stato
Bacco, mosso a piet del suo pentimento,
di

lavarsi

nel

Fattolo,

fiume

le

cui

gli

ordm

sabbie d'allora
relativa

poi divennero aurifere. Un'altra leggenda


applaudendosi un giora Miida la seguente: Pan.
Ninfe che stagiovani
alcune
di
presenza
no, alla
voce,
ascoltarlo, della bellezza della propria
In

vano ad

e dei melodiosi suoni del


di preferirli

alla

lira

suo flauto, ebbe l'audacia

e al canto di Apollo; e spinse

amico
propria vanit a sfidare quel nume. Mida,
giudic
e
sfida,
della
d Pan, fu preso per giudicare
fece
a favore dell'amico; tutta l'assemblea

la

la

vittoria

plauso

al

giudizio

di

Mida. Apollo, per vendicar-

si

gli

cangi

orecchie

le

637

quelle

in

di

asino.

Mida

aveva tutta la precauzione di nascondere tale deformit coprendola di una magnifica tiara, ma il
suo barbiere se ne accorse. (Vedi Cannelo).

Miele. Vedi Beatiludine futura


verit

Dolcezza della

Favo.

Mietitura. Vedi Raccolto

Segesta.

Mignatta. Vedi Sanguisuga.

Migrazione delie anime.


Delfino. Gli artisti antichi rappresentavano
nime beate portate da delfini nuotanti verso le

le

a-

isole

fortimate.

Militare. Vedi Arte militare

Discordia militare.

MilTzia.
Aglio,

che,

come

la

cipolla,

era

ritenuto

cibo speciale dei soldati. Aristofane, nella


dei Cavalieri, fa menzione di soldati che,
bu-ciu-si

trove,

il

sulle

coro

(venditore di

navi
fa

fecero

mangiare

trippa),

provvista
l'aglio

per incitarlo

prima d'im-

d'aglio.

ad

quale

commedia

al-

Allantopole

a combattere pi

valorosamente.

Millanteria.
Idrangea ortensia.

Millefoglie. Vedi Achillea

millefoglie.

Milone.
Atleta cos robusto che portava un toro sulle spal-

dopo averlo ammazzato con im pugno. Volendo


un giorno spaccare un albero, gU si serrarono le mani
nella spaccatura, cos che senza difesa fu divorato
da un leone, o da lupi, secondo altri.
le

638

Mimo.
Assiolo, che era ritenuto l'uccello sopra
de imitatore.

Mimosa

tutti

gran-

pudica.

Pianta di una singolare eccitabilit. Vedi AbbaU


Sensibilit.
Pudicizia
Moralit
limento

Mineid.
Erano tre

Mineo, principe Tebano. Vedi

di

figlie

Alcitoe.

Minerva.
Figliuola

scienza e delle
tide,

della
Dea della sapienza,
Dopo aver Giove instigata Me-

Giove,

di

arti.

sua prima moglie,

turno,

per fargli rigettare

a dare un vomitivo a Safigli che aveva divorati;


i

annunci che dopo la

ella gli

figlia

di cui essa do-

veva diventar madre, avrebbe avuto un bambino cui


e
era assegnato dal destino il governo del mondo;
queeffettuasse
si
Giove l'inghiott per impedire che
sta predizione.

Quando venne

momento

il

del parto.

Giove sent vivissimo dolore alla testa, e ricorse a


Vulcano, il quale con un colpo di scure gliela spacda
c, e tosto usc dal suo cervello Minerva armata
capo a

piedi.

Giganti,

Ella impugn

le

armi nella guerra dei

con molto valore

difese

Chi cerca nella favola

il

suo genitore.

miti sociali trover forse che

Metide un partito o un regno assorbito da Giove,


che rappresenta maggior potenza, e che si rende for-

dando

leggi,

la milizia.

midabile

nando
Giove

coi

Titani

trionfo di civilit.

boleggiare molti

sia

fondando

instituzioni

ordi-

v'ha chi crede che la lotta di


lotta

Minerva

due

di
serv

avvenimenti:

ordini

sociali

nell'antichit

famosa

la

a sim-

sua con-

tesa
gli

con Nettuno per dare


Dei chiamati a questa

nome ad Atene:

suo

il

decisero che avrebbe

lite

avesse prodotto la cosa pi

chi

vinto

639

a quella

utile

Nettuno percuotendo col tridente la terra fece


balzar fuori il cavallo: Minerva fece spuntare con
un colpo di lancia l'olivo, ed essa ebbe la vittoria.
Varrone d l'origine di questa favola. Cecrope, egh

citt.

racconta,

fabbricare

nel

le

olivo

una fontana:

in tale

occasione diede

diritto

il

a Minerva e a Nettimo:

citt

d'Atene trov un
Delfo consultato
di dare il nome alla

miu-a

l'oracolo

di

il

scelsero

il

nome

se contesa

insieme,

fra

e che la vita campestre protetta

va prevalesse

tuno.

i\

sio

popolo e

alla

Varrcme

senato

il

Dea. Vossio crede che vi


marinai e il popolo e il senato
della

vita

interpreta

di

pirata

da Miner-

favoriva

cui

fosuniti

Net-

mito materialmente, e VosIntanto certo che il regno di

filosoficamente.

il

f\

Giove simboleggia

(i

Minerva rappresenta

le

II

che

Ella vergine pudica:

Tiresia che la vide al bagno, e qui s'intende forse la

'

incivil

gli

l'Attica.

antichi

progressi

scienze,

le

arti

rivelazione di qualche mistero pimito.

f!

riera

perch

gare.

Essendo

I;

'

fi

civilt

ella

nata

civilt,

acciec

Minerva guernon poteva senz'armi propa-

la

di

e l'industria,

in

Libia, spiega forse l'origine

da Cecrope in Atene. Le
Minerve furoiK) parecchie, adorate con simboli e culto divwso secondo
diversi F>opoli. Cicerone ne ammette cinque: una madre di ApKjllo; im'altra nata dal
della civilt greca foridata

i|

Nilo, onorata in Egitto; la terza figha di Giove,

i'

quarta nata

da Giove e da Corife

figlia

la

dell'Oceano,

chiamata Coria dagli Arcadi, inventrice dei carri a

Il

quattro

cavalli

di

fronte;

la

quinta,

che

si

dipinge


perch tent
nerva

ebbe per padre Pallante, ch'essa uccise


farle violenza. Pausania parla di Midi Nettuno in Africa, che divenne fa-

calzari,

col

640

figlia

lavori di lana. Minerva era simbolo della


sapienza, della ragione e del buon gudella
natura,
Dicesi che gli abitanti di Rodi furono i primi
sto.

mosa

nei

e che per questa ragione Giove


d'oro sulla loro isola. Copioggia
fece cadere una
armata da carappresentavasi
guerra,
della
me Dea

altari

innalzarle

po a piedi, con una lancia in mano. Come Dea della


prudenza e delle arti, secondo gli antichi, deve aver
la
gli
li

faccia quasi virile e assai severa nell'aspetto, con


occhi celesti, o di un verdiccio chiaro come queldi

di civetta;

gatta

e portare la

celata,

la

co-

razza e aver una limga asta in mano, e lo scudo di


cristallo al braccio. Il Gentile descrive Minerva, che
custodivasi

nella

Parteno, nel
gine

Dea

della

pace dopo

poco

il

del

cella

modo

protettrice

di

Atene

la vittoria.

detta

Atena

Rappresentava

la ver-

Partenone,

seguente:

nella

Ritta,

maest

serena

avanzava

di alcun

piede destro; la copriva un semplice chton,


nude le braccia

e a larghe pieghe scendeva ai piedi;


e

il

collo;

effigiato

il

sta difesa

una figura

il

petto coperto dall'egida, nel cui

capo
con l'elmetto

anguicrinito
attico,

di sfinge, e sui lati

della

adorno

due

mezzo

Medusa;

la

sul dinanzi

te-

da

grifoni in altorilie-

vo, simbolo quella della imperscrutabile sapienza della

Dea,

questi della vigilante sua custodia

come

guar-

diana del pubblico tesoro deposto nel tempio. La mano sinistra posava leggermente sull'orlo superiore delscudo, e insieme reggeva l'asta che come abbanlo

donata

le si

reclinava alle spalle; di sotto allo scudo

ergeva
destra

collo

il

un serpente accovacciato. La

statuetta della Vittoria

Dea come

se

vola a porgerle corona.


i

prosperauite

Secondo

in

serpen-

E-

festa

in

cui

re di soldati

Dea.

Africa, nei dintorni di una


ogni anno cele-

Minerva,

onore di

in

%na

protezione della

sotto la

convenivano quasi

fanciulle del paese; le quali divise

come

in

tutte

due

le

schie-

combattevano insieme accanitamente con

pietre e bastoni;

e quella che per

fosse mostrata pi
le

Il

piedi e lo scudo simbolo di

Erodoto,

palude,

bravasi

la

raccogliesse nel-

mitico re dell'Attica, o anche del popolo a-

rittonio,

certa

si

tempio a deporre l'asta e lo scudo,

la Vittoria

accovacciato fra

teniese

G>s era raffigurata

alata.

reduce dalla battaglia

la tranquillit del

te

mano

stendeva innanzi sostenendo sulla palma una

si

quando

641

-^

valorosa,

comune giudizio si
menato meglio

e avesse

mani, veniva armata tutta con un bell'elmo

e postala sopra un carro la

palude, accompagnandola

menavano

tutti

in cafXJ,

all'ingiro della

con solenne pompa; e

quelle che restavano morte in questa lotta, jjerch so-

vente
siale

ne

morivano molte, erano credute

veramente vergini, e che Minerva

le

non essere
aveva

la-

Poich essa fu vergine sempre, F>erch


la vera sapienza che talora rappresenta non si macchia di cose mortali, e si mantiene sempre pura e
Bciate

perire.

monda. Perci le si sacrificavano vittime pure, e che


erano talora un cignelio, talora un loro bianco e talora una giovenca indomabile con le coma dorate,
per mostrare che la verginit non soggetta al giogo
della libidine, ed tutta pura e candida. Questa Dea
aveva un carro tiralo da due elvelle.
Animali:
41

Civelta. Attributo principale di Minerva,

G. Ronchetti.


da
gli

642

Glaucopide, cio dache questo


occhi di color giallo-verdognolo. Dicesi
abbonda
civette
le
perch
consacrato
fosse
le
cui le venne

il

soprannome

di

uccello

vano

in

Atene, ove la

per cui nacque

Dea

tu porti le civette

detto:

il

era principalmente onorata

ad Atene,

gi posseggono in
nel senso di dare agli altri ci che
abbondanza, e questo o perch vi erano molte civette,
l'effigie di
o per tante monete ateniesi che portavano
a
Minerva
che
Dicesi
Cornacchia.
questo uccello.

masse una bella giovane che trasform in quest'uccelinnamorato di lei. le


lo per sottrarla a Nettuno che,
Ig^enne al
correva dietro sulla spiaggia del mare; e
Cecrope
servizio, ma quando accus le figlie di

suo
la

Dea, sdegnata,

nera, e la

donde

vetta;
clzia

cratole, e

di

s,

vuole che nascesse una grande nemidue uccelli. Drago, animale consa--

vede scolpito nel suo elmo.


antichi ponevano qualche volta sull'el-

che talvolta

Gallo, che

mo

fra questi

bianca che era prima la fece


prendendo in sua vece la ci-

di

scacci da

gli

Minerva,

sja

si

come simbolo

dell'arditezza ne-

vigilanza ricessaria nei combattimenti, o quello della


Serpente, datole
chiesta nel capitani saggi e gloriosi.
serpenti
di accortezza e prudenza. I

quale emblema
rifugiaroche soffocarono Laocoonte e i suoi figli, si
della
no nel tempio di Minerva, ponendosi ai piedi
Olivo,
Vegetali:
Dea e sotto lo scudo. Sfinge.

che Minerva

fece nascere,

e che,

essere stato

dopo

nello
abbruciato nell'incendio di Atene, rigermogli
Diversi:
stesso giorno e crebbe di due cubiti.
cui potenza
Asta, simbolo della saggia prudenza, la
ogni cosa per quanto difficile, e sovente s'in-

vince

nalza talmente

in

alto

da raggiungere

il

cielo.

Per-


ci l'asla di

nerva

civetta.

Minerva era lunga. Calalo, perch Miinventrice

riputavasi

d'ago.

lavori

dei

643

Egida.

Celata,

Elmo

delle

sormontata

dorato, perch l'ingegno

accorto armato di saggi consigli,

fende da quanto
nelle belle

di

significa

fa.

e tutto

dalla

umano

facilmente

pu nuocergli,

degne opere che

Minerva

gli

disegno

del

arti

talvolta

si

di-

risplende

l'oro sull'elmo

che essa sovente presa quale

gli umani
donde viene ogni prudenza e ogni saipere.
Lucerna; perch Minerva fu la prima che insegnasse il modo di spremere l'olio, e p>erch la scienza non
si
acquista se non dopo assiduo studio e lunghe veglie, di cui la lucerna simbolo. Perci in Atene le
fu dedicata una hjcema d'oro, che ardeva continuamente, mettendovi l'olio soltanto una volta all'anno.

simbolo del divino splendore che illumina


intelletti,

Anche

ci

concorre

spiegare

perch

l'olivo

era

Baer a Minerva. Peplo, che le matrone facevano d


loro

mano

e l'offrivano a Minerva ogni tre anni, op-

pure, specialmente presso

gli

ateniesi,

quando

che grave pericolo volevano imp>etrare

il

in

qual-

favore della

Dea. E su questo memto ricamavano o dipingevano


Encelado, o qualsiasi altro Gigante vinto da Minerva
e tcdvolta cuiche

gli eroi

pi valorosi in battaglia, che

meritavamo per ci maggior gloria. Scudo.

MinosseGiove e

di Europa, re di Creta, e
ove dicono che il Destino gli
pose in mano un'urna, in cui si chiudevano le sorti
dei mortali, e lo costrinse a dimorarvi eternamente
per giudicarli. Dante rappresenta Minosse con una

Figliolo

di

giudice nell'Inferno,

lunga coda. Vedi Inferno.

644

Minotauro.
Mostro

forma umana

in

col

collo

la

testa

che nacque dagli amori di Pasifea, moglie di

toro

Minosse, e un toro bianco mandato da Nettuno. Pa-

umana. Minosse lo poDedalo, nutrendolo del corpo dei

scevasi questo mostro di carne


labirinto di

se nel

condannati a morte, e

rei

gini

dei giovani e delle ver-

ix>i

che da Atene spedivansi

in

tributo.

Teseo, aiu-

da Arianna, lo uccise, liberando gli ateniesi


dall'obbligo di mandare
loro figli per essere di-

tato

vorati.

Minta.
Ninfa,
rato

figliuola

l'attenzione

di

di

Cocito,

Plutone,

quale avendo

la

Proserpina,

atti-

gelosa,

la

congi nella pianta chiamata menta.

Mi od e. Vedi

Miagro.

Miosotide.
Pianta erbacea a bei fiori celesti, chiamata anche
non ti scordar di me. Vedi Ricordanza.

Mirmidoni.
Formiche

che

furono

cangiate

in

uomini.

Vedi

Eaco.

Mirra.
Figliuola di Ciniro re di Cipro. Arse di nefando a-

more per

il

proprio padre,

appag gli incestuosi


una festa separapresa in mano una fiac-

desideri col favore della notte, mentre

va

la regina dal marito. Ciniro,

cola,

la

riconobbe,

inorridito,

fu

tentato

di

ucci-

and

derla.

Mirra

cercare

Arabia: ivi non potendo sopporrimorso e la vergogna della sua colpa, preg

tare

il

asilo

fugg
in

dalla

casa

paterna

Dei che

gli

mossi

togliessero quel

piet,

produce

Dei,

gli

che

quell'albero

in

nome

il

Dopo nove

mirto.

in

altri,

tormento.

convertirono

la

prezioso profumo che ebbe

il

secondo

o,

le

645

di

lei,

mesi l'albero

scoppi e nacque Adone. Dice anche la favola che

Venere avesse

inspirato

quella

funesta

Mirra, per aver Ciniro esaltata

Mirra

in

passione

bellezza

di

sua

Dea.

di sopra di quella della

al

figlia

la

lagrime. Vedi Pianto.

Mirtea.
Soprannome

Venere.

di

Mirtillo.
Piccolo

ramoso che cresce

arbusto

nei

boschi,

bacche rotonde, di color rosso o


Vedi Perfidia
Tradimento.

suoi frutti sono


ro.

nt

Mirtilo.

Re Enomao, figliuolo di Mercurio;


aveva una bellissima figha chiamata Ippo-

Cocchiere del
il

quale

damia; e
isposa:

che

colui

di

sap>esse

condizione per

pagare
egli

s'innamor

cui

ma Ejiomao

il

fio

vincerlo

la prova,

il

che chi

alla

si

corsa dei cocchi;

lasciava

vincere

la

alla

corsa

l'avrebbe

sua lancia. Pelope

si

in

a
a

doveva
p>erch

trapassato

decise a tentare

quale, oltre aver a sua disposizione due

cavalli donatigli

chiere

chiedendola

della sua audacia con la morte,

raggiungendolo

da tergo con

Pelope,

non voleva concederla che

Mirtilo,

giovane purch

da Nettuno,
che

gli

gliela

si

fid del

da

promise
concedesse

famoso coc-

fargli' avere

per

una

notte.

la
Il

cocchiere era innamorato della principessa, e con la


lusinga

che

fosse

appagato

il

suo

desiderio,

che

Pelope mantenesse

la promessa,

rovesciato

talmente

fu

ramment

gli

irritato

mare.

lo gett nel

cavicchi delle

di

tale

il

mare

sfracell

si

fu

possesso

in

promessa,

la

la

te-

della

Pelope

audacia che, afferratolo,


in cui fu

sommerso quel-

chiamato Mirtileno.

fu

l'infelice

coqchio,

il

Quando Pelope

mor.

Mirtilo

sposa,

Pelope vinse la gara ed Enomao,

vicchi di cera. Cos

sta,

lev

cocchio del padrone, sostituendoli con ca-

ruote del

essendosi

646

Mirto.
Il

nome

alcuni,

mo

di questa pianta,

greca

nell'una e l'altra lingua.

parti

d'origine araba secondo

{murtos) secondo

Per

un gradevole olezzo, e per

del suo fogliame,

sul

pi, significa profu'-

esalare tutte le sue


la

perenne verdezza

quale spicca gradevolmente la

bianchezza dei suoi copiosi fiori, fin dai remoti temquesta pianta venne consacrata ai riti religiosi:

pi

Ebrei portavano rami di mirto

gli

palma

di

e latini fecero del mirto

un oggetto

alle

uniti

nella festa dei tabernacoli; tutti

foglie

poeti greci

di svariate e

r-

consacrandolo specialmente alla madre


racconta che il mirto fu il primo
Plinio
d'Amore.
Romani piantarono sulla piazza pubblialbero che
ca, e che lo riguardavano come sacro. Vedi AlCorona di mirto
Amore
Amicizia
legrezza
GeFerite amorose
Corona d mirto e rose

denti finzioni,

<

Mirra Mi

Nozze

nio e piacere

sericordia

Grazia

Grazie

Poesia

Venere.

Misantropia.
Parietaria.

Misantropo
Alcione; quale simbolo

di

persona

amante della

647

ritirata e poco socievole, perch dicesi che la


femmina di quest'uccello raramente si lascia vedere,
e non apparisce che d'inverno, e p>erch al momento
di fare le uova il suo volo si riduce a un giro intoriK)
a una nave, per tosto scomparire, in maniera che non

\ita

vede pi

si

Egiziani,

nessun luogo. Anguilla, simbolo degli

in

quali credevano che mai le anguille

si

as-

sociassero con altri pesci.

Misantropo ozioso.
Vecchio decrepito che

si

sostiene

sopra

un

ba-

stone.

Miscillo.

Non avendo

Abitante d'Argo.

potuto indovinare

di zmdare a fondove avesse trovato la pioggia e il sereno, edific la citt di Crotona in un luogo in cui
trov una cortigiana che pizmgeva.
il

senso dell'oracolo, che

dare una

gli

disse

citt

Miseno.
Figliuolo

Dio

Eolo,

di

dei

venti.

Super

tutti

suoi contemporanei nell'arte di suonare la tromba. Egli

fu

il

pi stimato nell'eccitare

alla battaglia.

Avendo

il

coraggio dei soldati

osato sfidare

gli

Dei del mare

a chi meglio suonasse la tromba, dicesi che Tritone,


trombettiere di Nettuno, ingelosito del di lui talento,
lo

afferr

e lo

piomb

saputo dalla Sibilla


trovato
poi

il

il

il

nelle

destino

onde, ove
di

p>er.

Enea,

Miseno, avendone

cadavere presso un promontorio, che prese

suo nome,

gli

fece fare magnifici funerali e

gli

un superbo monumento sul monte chiamato


poi Capo-Miseno. Alcimi pretendono che Miseno sia
stato sacrificato da Enea qual vittima per l'evocazione

innalz

del padre.

648

Miseria. Vedi Inferno


Misericordia.

(Sackeville).

poeti

dei

Personificata in un povero pallido, stracciato, do-

infermo, pieno di piaghe, in attitudine abbandonata, lo sguardo dolente, lagrimoso e pieno di


lente,

malinconia, con la testa chinata,

collo torto, le

il

ni sporgenti e le braccia allargate.

che

voltoio,

durante

si

squarcia

Secondo

cosce.

le

gli antichi,

che impiega per allevare

giorni

centoventi

ma-

Animali: Av-

per non lasciarli incustoditi, l'avvoltoio mai


allontana in cerca di preda, e quando non ne trova
nei luoghi vicini, allora nutrisce i pulcini col proprio
piccoli,

si

facendolo

sangue,
becco.

simo motivo sopra

citato.

sime
al

di sapore eccellente, a cui

qualit

genere

pianta

utilissime

umano.

Gli

celebravano un

di

per

Vegetali:

per
si

il

cosce

Cristiani,

bolo di misericordia e piet


e.

dalle

scaturire

presso

Pellicano,

davano

Ebrei

col

di

mede-

Cedro, sim-

suo frutto odoroso


grandis-

virt

giovamento

inestimabile

giorno

colpi
il

frutto

di

questa

solenne dedicato

alla

invocazione dell'aiuto della misericordia divina. Mirto. Cavaliere in mezzo ai mirti, simbolo biblico.

che presso

Ateniesi era partico-

Altare,
larmente dedicato alla Misericordia. Calcedonia, emblema della misericordia. Cinocchio. Gli antichi, sicDiversi:

gli

presero l'orecchio quale sede della memoria, il


naso per quella dello scherno, ecc., cos il ginocchio
divenne simbolo della misericordia. Domandando mi-

come

sericordia ai principi,

si

stringevano loro

le

ginocchia.

Vedi Carit Romana.


Misero.

Uomo

che tiene

in

mano un

piede staccato.

649

Mise.
Feste che

celebravcinsi

Cerere Misia

onoie di

in

un luogo detto Miseo, circondato da un bosco,


cui alberi erano tutti eguali, inaffiati d'acqua peren-

in
i

ne,

che scaturiva da apposite sorgenti. Queste feste

duravano

sette

giorni,

e durante

vcino parte alle celebrazioni


gli

uomini lasciavano

primi due prende-

uomini e donne;

restavano

eseguivano nella

durante

quali neppure ai cani era

manere

sacri

nei

recinti.

notte

Il

ed

essi

le

vi

riti,

permesso di

quarto giorno

ricambiavano con

terzo

misteriosi

certi

rientravano, e le donne facevano loro


ze,

al

donne che

sjmtuario, e le

il

gli

liete

ri-

uomini

accoglien-

e celie e piace-

risa

voli burle.

Misura.
Canna.

Mamilio,

soprain-

tendente alle misure dei termini dei campi;

da una

parte

Nelle medaglie

di

C.

Mercurio col petaso


Mamilio con una canna

figura

dall'altra,

biedi

un cane

ipazi

fra

piedi, era

in

atto

di

e
in

abbaiare.

della misura.

Il

marno, e ai suoi

La

nodi rappresentavano ora

emblema

caduceo,

il

canna,

cui

palmi ora

cane era simbolo

buona fede richiesta in chi veniva affidato quele Mercurio raffigurava la concordia che
doveva derivare dalla determinazione dei confini. Dito,

della

l'incarico;

simbolo che
so gli

si

trova tamto nella Bibbia, qumto pres-

Egiziani e

Greci.

Mito.
Narrazione che espone e svolge
dizione storica e

religiosa

un

fatto

in

forma di trao morale,

fisico

una legge naturale o della mente. Differisce dall'a/legoria, in ci che un prodotto spontaneo dello spi-

popolare

rito

deve

ria

adatta

la

650

un'epoca primitiva, mentre l'allegoal pensiero individuale che

in

sua origine

un concepimento

una forma

riflesso

arti-

ficiale.

Si distingue anche dal simbolo, in ci che e-

sprime

successivamente

simbolo rende

come

dell'idea

che scaglia

il

suoi dardi, in-

Un

d Varco per emblema.

gli

che

un tempo con un'immagine,

la dizione omerica,

dica Apollo e

elementi

gli

intiere

mito

pu avere un senso storico, fisico o morale: il senso


storico suppone un fatto reale; per esempio, la geneologia di Eaco, detto figlio di Giove e di Egina,
ha un fondamento che fu re di Egina, e fu detto
senso

dove,

di

nutrito

si

fisico

titolo

trova

per

naturalismo:

dal
degli

contiene l'evidenza
rivelazione),
lotta
gli
i

fra

la

della

ritorno

il

degli

sua verit, cio a dire


giorno

del

solari,

sono

Il

massima parte
Ind che

nella

(dottrina

re.

che procedono

della

luce e le tenebre durante

fenomeni

altri

esempio,

antichi

agli

antichi

miti

Rig-Veda

del

irmi

comune

nei

notte,

la

la

temporali e

rappresentati

tutti

in

loro particolari con immagini tanto poetiche quanto


di

svariate,

molte hanno la loro analogia nella

cui

mitologia greca.

come

la

Il

senso morale spiega

alcuni

miti,

favola di Pandora, la favola dell'Amore e

Psiche, ecc. I vari aspetti che offre cos uno stesso


mito ha prodotto vari sistemi di interpretazione presso gli antichi e

moderni.

Mitologia.
Propriamente
midei,

ed

eroi,

ma

la

religioni dell'antichit,

rimonie,

dei

loro

storia

favolosa degli

pi sovente

si

Dei,

estende a tutte

sele

alla spiegazione delle loro ce-

misteri,

dei

loro

miti;

in

questo

651

senso abbiamo la Mitologia greca, la Mitologia indica,

Mitologia scandinava, ecc.

la

per

tevoli

un senso ragionevole

di trovare

Greci, tanto no-

eminenti qualit dell'ingegno, cercarono

le

ai miti

che presentava

Omero, sebbene ne ammirassero la poesia. Cercarono quindi tre modi di interpretazione che hanno
loro

anche oggi

certi partigiani.

Interpretazione morale:

queste favole sono state inventate dai saggi per fortificare

insegnare

leggi

le

morali; questa

verit

le

spiegazione non serve che per certi miti

misteri filosofici e per le allegorie.


storica:

Dei sono

gli

ginazione

in

Evemero diede

messa parzialmente, serv


combattere
conoscere
teologiche,
sia

al

volgo certe teorie

una

in

sia

am-

fisica

proposero di far

si

cosmogeniche e

fisiche,

fraseologia

loro

particolare,

un linguaggio destinato a velare piuttosto che

in

svelare

della

misteri

loro

scienza

Mitra.
Genio della mitologia persiana,
molte

assegnate

qualit

principale

stato

il

mini,

rappresentato

come dotato
il

campagne;
il

egli

il

cedente, e fu

fin

da

al

quale

vuoisi

di

mille

dei

furono

che

orecchie e

tiranni e

alle citt,

fosse

e gli uo-

dei

fertilit

protettore vigilante, l'eroe for-

trionfatore invincibile,

e dell'amore. Esisteva

sacra.

Ormuzd

vincitore

demoni, quello che d sicurezza


tissimo,

uffici,

mediatore fra

Egli

diecimila occhi.

alle

autori

altri

Interpretazione

autori dei miti

gli

quale

alla

teoria

padri della Chiesa per

ai

pagsuiesimo.

il

e metafisica:

Questa

suo nome, da molti

il

re o eroi trasformati dall'imma-

divini.

esseri

per

p>oetici,

Interpretazione

un

il

genio della verit

altro Mitra, diverso del pre-

antichi tempi oggetto d'un culto

652

lo
speciale misterioso; e che gli iniziati ai misteri

conoscevano come

una

sentato con

con una grossa

ri-

Mitra Apollo. Era rapprelunga d'uomo magro, barbuto,

sole,

il

figura
testa,

munito

di piccole ali; le

strettamente unite, col corpo avvolto

da un

gambe

serpente,

del capo;
la cui testa usciva per di dietro sull'estremit
l'avambraccio
pinato
e
corpo
al
strette
con le braccia

verso

tenendo

petto,

il

in

ambo

le

mani una chiave,

anche un bastone. Ai piedi aveva il


caduceo e un corvo. Oppure, pi sovente, sotto forma d'un giovane, coperto dal berretto frigio, con una
e nella destra

spalle.
specie di mantello fluttuante gettato dietro le

Egli

con

rattiene

nella

corna,

la

mano

sinistra

destra impugna

il

un

toro

coltello

per

le

im-

per

molarlo.

Mitra.
Specie di ornamento da portare in capo, di svaantichi,
riata forma, che fu in uso non solo nei tempi
ma anche nei moderni, e lo portano specialmente
greca i venelle cerimonie della Chiesa cattoHca e
gli

scovi,

[Sani')

Bruno

arcivescovi

{San)
(San)

quino

Barnaba (San)

Niccolo

cardinali.

(San)

Vedi Adolfo

Bernardo

(San)

' Tommaso

d'A-

Vescovo.

Mnemosine.
Cos chiamavano i Greci la Dea della Memoria,
lo
del Cielo e della Terra, cui Giove sotto
Muse.
nove
aspetto di un pastore rese madre delle

figliuola

Ella

si

sgrav sul monte Piero, di che

le

Muse

dicon-

si attribuisce a Mne8 anche Pieridi. Generalmente


richiamosine il primo uso di tutto ci che serve a
mare alla memoria le cose di cui bramiamo ricor-


Mengs

darci. Raffaele

653

Dea

rappresent questa

seduta

sopra una sedia a braccioli, con un piede sopra uno


sgabello,

in

atto

toccarsi

di

l'estremit

chio con una mano, per far allusione


L'altra

mano posa

un orec-

di

suo nome.

al

negligentemente sul seno, attitudi-

ne delle persone immerse in riflessioni profonde.

ModerazioneAgnello.

Modestia.

Mammola,
quasi fra

vano

il

le

fiore

d'odore

foglie; e

con cui

che

soave,
i

Celti e

feretro delle fanciulle vergini.

nasconde

si

Greci orna-

Occhi abbassati.

Velo, sotto cui la modestia nasconde

proprie fat-

le

Veste bianca, emblema di modestia e di un a-

tezze.

nimo che, contento del proprio

stato,

sembra

nulla

desiderare oltre.

Moglie prodiga e
Marito economo

Moglie che odia

il

dosi col maschio ne prende in

te

del piacere gliela

donna che abbia

congiungen-

intichi,

gli

bocca

la testa, e nel de-

mozza, uccidendolo; similmenin

odio

il

proprio marito,

quale pur sottomettendosi alle sue carezze,


gli

augura

Vedi

marito.

Vipera, la quale, secondo

lirio

economo.

marito

moglie prodiga.

in

la

cuore

la morte.

Moire. Vedi Parche.


Molestie.
Donna, fuoco, mare. Un poeta greco disse: //
mare, la donna e il fuoco son ire mali. Come se queste tre cose

gliono

fossero moleste agli uomini.

che nella

Bibbia simboleggino

le

teologi vo-

molestie


la calamit,

654

quale prova della fortezza umana,

rife-

Siamo

pas.

rendosi, per esempio, al detto del salmo:

per

sali

il

fuoco

per l'acqua.

Mollezza.
Capelli, che presso

morbidezza

di

un

riare

Greci e

fanciullo,

Latini furono segno

perci

rilassatezza;

volendo

ingiu-

chiamavano chiomato.

lo

Mollezza lasciva.
Dito che gratta

la

simbolo di grandissima

testa;

delicatezza carnale. Il'qual vizio fu attribuito


tarco a
mici

Gneo Pompeo

gli

da Plu-

talmente, che perfino dai ne-

fu rimproverato usare tal gesto.

Inoltre

un

segno di lascivia era ritenuto anche l'eccessiva cura


delle

mani

degli

anelli

alle

dita.

Moloch.

Nome

sotto

il

quale la Bibbia indica una divinit

adorata dagli Ammoniti,


Gli

si

generale dai

in

Moloch

sacrificavano fanciulH.

Fenici.

era rappresen-

forma mostruosa d'un uomo, con la facun gran fuoco il cui

tato sotto la

cia di toro; nell'interno s'accendeva

ardore consumava

le vittime

umane

poste nelle brac

eia del mostro, questa statua era di metallo e

Diodoro

dice ch'essa aveva le braccia assai distese per ricevere


i

disgraziati che gli

si

offrivano.

Molta apparenza e poca essenza.


Folaga. Dicesi che nel deporre
cello

mandi grida

acutissime,

le

uova questo uc-

mentre

suoi

pulcini

nascono con molte penne e poca carne.

Momo.
Figlio del
delle

Sonno

arguzie.

Dio

dei motteggi e

all'eccesso,

ordinariamen-

e della Notte,

Satirico

fino


le

occupavasi

655

nell'esaminare

le

azioni

Dei

degli

degli uomini, nel metterli in ridicolo, nel beffarsene e

da Mi-

rimproverarli senza discrezione alcuna. Scelto

da Nettuno

nerva,

da Vulcano per giudicare

corna

al

almeno

le loro

doveva mettere

opere, egli le critic tutte. Nettuno

le

toro davanti gli occhi, per meglio colpire, o


alle

spalle,

casa di Minerva

acci portasse colpi pi forti; la

gli

sembr mal ideata, perch non

era abbastanza movibile, per poterla

facilmente tra-

quando si avesse la disgrazia di un cattivo


vicino. Riguardo poi all'uomo di Vulcano, avrebbe
desiderato che il Dio gli avesse fatto una piccola fi-

sportare

nestra al cuore, per poter scoprire


sieri.

frizzi

Venere
;

ma

argomento
lei

stessa

non pot

suoi segreti pen-

sottrarsi ai maligni suoi

siccome essa era troppo perfetta per dare


alle

sue censure.

Momo

trov che

la

di

calzatura non era punto regolare, e che faceva,

camminando, troppo rumore. Questo Dio viene rappresentato nell'atto di togliersi la maschera dal viso,
e tenendo in

mano uno

della follia;

oppure con

so,

da buffone, emblema
maschera aderente al vi-

scettro
la

lasciando vedere l'aspetto beffardo, scuotendo con

una mano dei sonagli, tenendo nell'altra lo scettro.


In certi epigrammi greci viene descritto in forma di
vecchio magro e secco, pallido, con la bocca aperta
e chinato verso terra, che percuote con un bastone, che
ha

in

mano,

Momordica
Il

io

nome

dicesi,

forse,

antichi furono detti

figli

perch

tutti

gli

Dei degli

della terra.

piccante.

di questa pianta viene dal latino

mordo. Vedi Critica

Monachella. Vedi

Sarcasmo.

Convallaria.

mordos,

656

Monastero- Vedi Agostino

(SanC).

Mondo.

con uno uomo coi


Gli antichi lo rappresentavano
che lo copriva
colori
vari
piedi uniti, con una veste a
una sfera
capo
col
sosteneva
quale
fino ai talloni; il
riuniti per signifipiedi
i
Aveva
d'oro.
o un globo
terra; portava una
care la fermezza, la stabilit della
della variet e
segno
quale
veste lunga e variegata,
cose che da
delle
e
elementi,
degli
grande quantit
terra si veste e s
la
cui
di
e
generarono,
questi si
globo d'oro, come simricopre; gli posero sul capo il

Scarafaggio, simbolo egiziano L


bolo del cielo.
stercario usa svoltolare delU
scarafaggio
noto che lo
che viene dagh antich
pallottole di sterco; operazione
tempo dell anno, trodeterminato
un
cos descritta. In

scarafaggio dello sterco di bue


delle pallot
lo ravvolge formandone
d'asino)
vogliono
la form<
principio
in
d'imitare

vando

lo

toline.

in

del

alcuni

tal

mondo,

posteriori
l'insetto

le

le

modo

le zamp*
quindi, sempre rigirandola, con
mentr.
spinge dall'oriente all'occidente;

rivolto

indietro,

guarda

l'oriente,

quasi

ch(

industnarsi a fog
prendesse il cielo per modello, per
quelle pallottolin
che
credeva
giarne l'immagine. Si
scarafaggio il qua.
dello
seme
il
gi
contenessero
che si trasformasser
generasse prima dei vermicelli,
e tutto ci nel mod
forma,
poi in certa e determinata
in

cui fu fatto tutto

il

mondo. Globo, emblema

ce

romani costruirono u
munissimo. Tempio. Gli antichi
che chiama
emisferica,
tempio rotondo, con cupola
tempio, consa
del
sotterranea
parte
vano Mondo. La
non si apriva che tre voU
crata alle anime dei morti,
ogni faccend
nella qual ricorrenza cessava
all'anno,

657

Repubblica: non si combatteva, ne si eleggenon si radunava il popolo, ecc., se non

della

vano

soldati,

un'estrema necessit

esigeva.

lo

Moneta.
Soprannome

dato

dai

Romani

me

Dea

dice Cicerone, quella

Giunone,

perch ella presiedesse alla moneta,

perch,

sia

sia

co-

avesse avvertito di im-

molare una scrofa pregna per far cessare un violento


terremoto, donde fu detta Dea monitrice, o moneta. E'
altro che nel ten^io erettole sotto questa
denominazione essa veniva rappresentata col martel-

certo per

l'incudine,

lo,

ne vede

le

l'effgie

tenaglie,

il

conio della zecca.

Se

medaglie consolari, e su quel-

sulle

la

dell'impero questa ripetuta tre volte per indica-

re

tre metalli di cui

za regione di
pio di

Roma

La

facevino le monete.

si

aveva ricevuto

il

ter-

nome dal tem-

lei.

Moneta.
Bue. Omero
mede costava

ci

che l'armatura di Dionove buoi, mentre quella di

racconta

soltanto

Glauco ne costava

cento.

L'etimologia

latina

(pecunia) significante moneta, e

rivati,

testificano

che

il

moneta dei Romani. Di

bestiame

della

tutti

p>arola

suoi de-

(pecus) fu la prima

ci venne,

che

le

niate in seguito, p>ortavano l'effige del bue.

monete coVedi Ric-

chezza.

Moneta d'argento. Vedi Argentina.


Moneta del Papa. Vedi Lunaria.
Moneta di rame. Vedi Aesculamus.

Monogramma
tL,'

.,

anche da im
42

di Cristo.

formato da un

e im

grechi intrecciati, o

greco la cui asta traversata da u-

O. Ronchetti.


na linea orizzontale

modo da formare una

in

ansata egiziana, ottenendo

Vedi Ces

658

croce

seguenti figure:

le

Cristo.

Monosceli. Vedi Scapodl

da
Giugno Guerra

Montone, Vedi bramo

Custodia

Lussuria

Mercurio

<

montoni

tirato

Passione

dell'anno

Principio

Carro

Ferocit

per

le

Rivalit

vecchie

Salubrit

Testa di montone.

Montone

vello d*opo. Vedi Frisso.

dal

Mora. Vedi

Africa.

Moralit.

Mimosa

pudica.

MorelloColore violaceo. Vedi Elevazione.

Morfeo.

Uno
ci

to

dei ministri del Sonno. Addormentava


che toccava con un gambo di papavero e

ceva sognare.

Moro. Vedi

Gelso

tutfa-

Piramo.

Morte.
Figilia della

Notte e del

Tempo

e sorella del

Son-

ed era la pi implacabile fra tutte le Dee. Rappresentavasi in figura di donna livida e macilente, con faccia trista, gli occhi chiusi o rivolti a terra, ma pure con tratti nobilmente grano.

vi.

Abitava

Annata

suo padre,

che

le

pisce

Genio

gli

antri eterni,

di falce e fornita di orologio a polvere di

par che

indicato

dal

l'ora per mietere colui,


Destino; e perch rapida col-

aspetti

ha larghe ali, talora di pipistrello. TalvoUa un


tristo e immobile che spegne in terra una fiac-^
,

659

cola rappresenta la morte, e perch pi estetica questa figura,

venne anche assunta dall'arte moderna per


Si vede anche rap-

simboleggiare la medesima cosa.


presentata
nero,

da uno

sparso di

con

mano. Alla morte

falce in

drappo
una
diede un cano tirato da

umnuitato d'un

scheletro

stelle,

le
si

ali

e talvolta con

gli

amtichi simbolo del-

quattro cavalli neri.

Animali: Avvoltoio, presso

Natura e della morte. Gi presso gli Iberi gli avvoltoi si ponevano davauiti le sepolture, come presso
gli Ircani si mettevano
cani. Civetta, che fu sempre ritenuta come segno di cosa mortifera e infelice. Al-

la

cuni ricavano questo simbolo dal fatto che la civetta

vaga di

notte, la quale presa per la

sulta dal seguente verso:

tema

Formica, secondo gli


formiche figlie della

notte.

morte come

Si serran gli occhi in

gni, ritenendo le

interpreti

ri-

unC'

dei

so-

terra, e abituio in

buche sotteranee, dentro cui si pongono i cadaveri


dei morti. Callo, che sacrificavasi alla Morte, e che
era simbolo del risveglio alla vita etema. Cufo, ritenuto come segno di morte e di malaugurio; vivendo esso nelle tenebre della notte che, come si disse
rappresenta

la

della morte.

morte.

Anche

Vegetali

presso

morte. Narrasi che un certo

gli

Cipresso, attributo

indovini era segno di

Eliop)e,

buffone fcunosis-

simo, presentatosi davanti a Severio con

una corona

di

cipresso, l'imperatore, offeso dal suo colore, gl'impose di


levarglisi

Severio:

ormai

davanti,

Tu

hai fatto

cos vincitore fia

questa

il

Dio.

verio mor. Pino, ptichh


gliato
gitati.

tutto:

si

intimazione,
tu

hai vinto

disse
il

tutto:

pochi giorni dopo Se

voleva che una volta ta-

non germogliasse piii.


Diversi: Capelli fa.
Secondo la mitologia Alceste non poteva morire

mandato dal

finch Mercurio,
gliati

capelli. Coltello.

come per

quale,

il

vento

allusione alle armi.

Nella Bibbia, come


al

passo

del

avesse ta-

vento e Vacinare

il

(col-

era segno di

Egiziani,

gli

cio

la

vita.

Fiaccola spenta. Framea.

tutte le armi,

anche questa sim-

bolo della morte. Cos la pigliano


dosi

gli

giuramenti solenni

simbolo dell'anima,

morte,

Ferro,

ij^

non

Cielo,

Sciti, nei

invocavano quali testimoni


tello)

660

Salmo che

teologi

riferen-

Libera V anima

dice:

mia dalla framea, cio dalla morte. Nero, emblema

Piombo,

della notte.

pesantezza e
lo

rotto e

il

il

attributo della morte, per la sua

suo colore appannato.

tropo. Scheletro.

Vedi Augurio
dei poeti

morte

col

Eurinome
Messaggero

di morte

fi-

A-

Inferno

(Sackeville e Milton)

Orco

Morte

Rocca

fuso per terra; allusione alla Parca

della

Vita e morte.

difficile.

Testa di testuggine.

mortalmente

quauitunque

Allusione a chi,

ferito difficilmente

muoia

perch

si

vuo-

che la testa di tartaruga, specialmente marina, staccata dal corpo conservi ancora tanta vitalit da manle

tenere gli occhi per qualche

tempo

socchiusi,

pre e chiude accostando loro la mano,

nandola alla bocca tenta

di

anzi

li

a-

avvici-

mordere.

Morte naturale

e morte violenta.
Fuoco, che lasciato consumare da s stesso, simboleggia la morte naturale
mentre, spento con violenza, simbolo di morte precurata col suicidio.
;

Morti. Vedi Amanti morti


Morti per la patria.
Colonna.

Dicesi

che

in

Anime

Atene

dei morti.

esistesse

un

luogi


Ceramico,

detto

vano

posto

rono combattendo per

cavano

della

fuori

dove

citt,

veni-

a sp>ese del pubblico coloro che mori-

seppelliti

s'innalzavamo

6l

la

patria,

loro

in

colonne con l'inscrizione

ivi

memoria
che indi-

guerra in cui ciascuno dei combattenti era

la

caduto.

Mortili ctzione.
Cilicio.

Morto risuscitato. Vedi Elena


Mosca. Vedi Achor
Belzeb
nale

Importunit

(Sanf).

Desiderio car-

Miagro

Indocilit

Pertinacia.

Mosca canina. Vedi


Mos.
Capo

Cinico.

e legislatore del popolo Ebraico,

ne avendo veduto

Re

Farao-

sogno una bilancia e una ma-

in

Egiziani in un guscio della


un bambino ebreo che pesava
pi di tutto il suo regno, ne concluse che egli doveva temere per la sua potenza e prestando fede a tut-

no che pesava
e

bilancia,

tutti

gli

nell'altra

ti

gli

indovini del paese, ordin alle levatrici di ster-

minare

Mos

tutti

bambini maschi,

fosse sottratto

Corna,

permise che

mo-

Colonna

sor-

do conosciuto, narrato
montata dal seri>ente
deserto.

ma Dio

a quest'ordine .barbaro, nel


nella Bibbia.
di

emblema

apparve Dio

bronzo ch'egli innalz nel


di

Rovo

dignit.

ardente,

monte Herob. Serpente


di bronzo. Tavole della legge, decalogo, dettato da
Dio a Mos sul monte Sinai. Verga, con cui fece
miracoli, fra i quali, due enormi leoni che custodivano il palazzo di Faraone, toccati con la verga,
in

cui

gli

prostrandosi umilmente

gli

sul

leccarono

piedi.

662

Mostro marinouomo

Essere favoloso met

do

alcuni, simbolo della

che

virt dell'acqua,

Vedi

talora giova, talora nuoce.

met pesce. Secon-

doppia

Tritone.

MoticeUa.
Uccello

che dimena

continuamente

nosciuto in Italia sotto vari

monachina, ecc.

ballerina,

la

coda,

co-

nomi di batticoda bianca,


Vedi Incantesimo.

Mugherino

o Mughetto. Vedi Convallaria.


Mula. Vedi Astinenza sessuale
Avvenimento
fortuito
Donna avversa al concepire
Sterilit.

Mulo. Vedi Bastardo

scambievole

Ostinazione

Servizio

Testardaggine.

Munlfoeinza.
Animali:
ficenza
la
di

Tra

Elefante.

le

virt

regali,

quella che maggiormente soleva

benevolenza dei popoli, e per farne mostra


ricorsero

principi

muni-

la

acquistare
i

gran-

come emblema

all'elefante

di

perch quest'ajiimale fosse ritenuto

questa virt:

sia

d'indole assai

liberale,

o per essere creduto grande-

mente benevolo verso gli uomini. Cos, nelle medaghe d'Antonino Pio, e in quelle di L. Settimio Severo, figura un elefante con la proboscide incurvata
verso l'alto, con l'inscrizione
MVNIFICENTIA

AVG.

Pecora,

Vegetali:

munificenza

ceva che
se

quale simbolo

Cece.

Presso

distribuire

di

Rommi

ceci

al

abbondanza.
era un atto

popolo.

Cicerone

di
di-

Questori potevano fare cosa pi munifica,

quanto spesero

in

ceci

si

fosse

impiegato

in

altre

cose pi giovevoli alla Repubblica. Orazio parland-^


di

ambiziose

donazioni,

disse:

663

In ceci, in fave, e

Ai

circo gir
tuoi

Mentre

don

vagando,

tu

possa

lieto

popol

il

tutto

grato, la tua statua onori.

infelice,

Del paterno

spendi

in lupini

tuo bene, onde

Ogni
Pel

stolto,

tesor misero

ignudo e privo
vivi.

Murcia.

Nome
rata

in

Venere, sotto cui questa

di

Roma, perch aveva

preso

le

Dea

era ado-

mura

sotto

!a

sua protezione.

Murena.
Specie
delle

d'anguilla.

donne

altrui

Vedi Adulterio

Amatore

Tolleranza dei costumi del ma-

rito.

Musa.
Testa di donna senza ornamenti e coi capelli lecon un nodo, o disordinatcunente sparsecondo Diodoro, emblema dell'inspirazione, il

gati di dietro
si,

genio

del

poeta.

Musco.
Pianta che cresce sui muri, sui
Vedi Amore materno.

sassi

sul

tronco

degli alberi.

Muse.
Dee
arti.

della poesia e protettrici delle scienze e delle

Furono

inspiratrici,

versi

valse

luoghi
il

in origine

come

tante Ninfe delle fonti

presso a cui venivano venerate,

ebbero anche nomi

diversi,

culto tracobeotico delle nove

e nei di-

finche

Muse, che

si

predif-

Beozia sulle altre parti della Grecia, e


fu da ultimo generalmente adottato. La genealogia
delle Muse non la stessa in tutti gli scrittori, ma i
pi si accordano nell' ammettere che esse fossero le
fuse

dalla


Giove

figlie di

Eufeme (U

si

mendevole),

La

nutrice

del

piedi

ai

Muse

delle

monte Elicona ergevasi

del poeta
la costei statua accanto a quella
certo che

Muse,
guardo al numero delle

avevano culto
solo
zia, ed erano Melate
tre

esercizio,

industria,

sul

chiamavala com-

la pia,

la onesta,

fortunata,

nella Piena, ap-

Mnemosine, nate

e di

dell'Olimpo.

pie

664

Uno. Ri-

origine

monte Elicona nella Beocura,

quindi

(meditazione,

Mneme

diligenza),

(memoria,

eccellenmenzione, da cui Mnemosine, memoria per


rammentatrice
quasi
la madre delle Muse,

za,
di

ossia

tutto

alle sue

ma). Dicesi che

a introdurre

figlie)
il

Aede

culto delle nove

il

(canto,

macedone Piero

sia

Muse

carme,

stato

il

fa-

pnmo

dalla Tracia a

monte Elicona, dove avevano temTepsi celebravano sullo stesso monte

Tepsia, ai piedi del

pio e statue, e i
una festa solenne alle

Muse, che si chiamava le Mu<


con ogni sorta di giuochi pubbliParnaso era alle medesici e scenici. Anche 11 monte
me sacro, con la fonte Castalia, presso a cui avevano
cui vengoI diversi soprannomi con
un tempio.
per la massitraggono
poeti
dai
Muse
le
indicate
no
ma parte la loro derivazione- o dai luoghi che erano
mentre
o da quelli in cui erano venerate,

see, ogni cinque anni,

a esse

sacri,

esprimono la dolcezza dei loro canti.


dlpEccone i principaH: Agamppidt, dalla fontana
dalpocrene che portava il nome di Aganippe; Aoidi,
Dee
o
Camene
Beozia;
le montagne d'Aonia nella

parecchi

altri

Cadell'ameno canto, dal latino cantus e amanm;


da
da Castalia, fonte del Parnaso; Elkonidi,

stalidi,

Elicona,
lisso,

tana

montagna

fiume
in

nella

nell'Attica;

Beozia;
Libeird'i,

lUssiadi.

di

da

Libetra,

II-

fon

Magnesia; Meonidi, da Meonia; Olimpiadi

Olmpiche,

moso cavallo

monte Olinqx); Pegasidl, dal

dal

o anche da Piero;

ria

fa-

Pegaso, che d'un colpo di piede


fonte d'Ippocrene; Pieridi, da Pie-

alato

fece scaturire la

sia.

665

Tep-

Tespiadi, dalla citt di

queste dodici denominazioni qualificative prin-

aggiungonsi altre diciasette, derivanti all'incirca dalle medesime circostzmze gi enunciate, e sono:
Alate, Ardalidi, Citeriadi, lonzie sorelle. Ligie, Licipali

Mnemosinidi,

die,

Tepsie

modo che debbono

Vergini,

Dea

Clio,

sica

la

della

Dea

della

della poesia erotica e


sicore,

Dea

e delle

allegorie;

Dea

Erato,

amorosa e della mimica; Ter-

Dea

Calliope,

(Vedi questi nomi).


cos nonvnate,

di

seguenti:

dei cori danzanti e ccuitanti; Urania,

dell'astronomia;

priet

Euterpe, Dea della muMelpomene, Dea della tracommedia; Polinnia, Dea dei

storia

canti religiosi e mitici

monde

essere scevre e

nomi delle muse sono

poesia lirica;

gedia; Talia,

Partenie,

Pimpleadi, Pimplee,
Pimplie,
per antonomasia, a denotare in

qualche

ogni bruttura.

Pamassie,

Parnassidi,

Paieidi,

Partenidi,

Si

dice

della

che

le

Dea

poesia

q>ica.

Muse

furono

e di questo numero, perch nove pro-

appunto sono

richieste

a chi desidera pervenire

qualche scienza: la prima, Clio, significa gloria, che per la gloria s'induce
principalmente l'uomo a dar opcTd alla scienza: la
seconda, Euterpe, vuol dire grazia di Dio, il cui
alla

perfetta

cognizione

di

favore bisogna chi vuole perfettamente imparare:


terza.
la

Melpomene,

rappresenta

scienza non dilettasse, mal

no per acquistarla:

la

il

si

quarta,

diletto,

poich

se

affaticherebbe alcu-

Talia,

significa

abbisognando a colui che vuol imparare


sere capace, e intelligente di quello che legge:

pacit,

la

caesla

666

esprime molta memoria, essendo


Polinnia,
principalmente necessarie per
cose
delle
una
questa
mvenzione di
sesta. Erato, vuol dire

quinta

imparare:

cose simili,

la

perch colui che impara ha bisogno

di

cose nuove simili:


ragionamenti per trovare anch'egli
perche 1 uogiudizioso,
la settima. Tersicore, significa

mo

dotto

cose buone e

nel

buon giudizio

aver

deve

le

rigettare

cattive:

scegliere

l'ottava,

le

Urania,

scegliere la par^e
rappresenta la divinit; perch col
e divino: la
celeste
di
migliore si acquista il nome
di scienza, ed
perfezione
a
equivale
nona, C-alliope,
tutte le altre, ipoiche quan la superiore e il capo di
brsogiK) di altrui
l'uomo perfetto non ha pi

do

aiuto,

ma

egli

vano coronate

di

il

superiore di

vari

fiori

tutti.

Le Muse

e diverse frondi.

veni-

L,li

an-

scienze
arti liberali e tutte le
tichi per mostrare che le
dipingevano
insieme,
legate
sono come
si

le

seguono, e
Muse tenendosi per

mano

l'una con

altra,

moven-

Apollo, che le guidava


do graziose danze in giro; e
che illustra 1 umano
superiore
rappresenta quel lume
loro; e ci perche
a
mezzo
in
stava
intelletto, oppure
diffonde ovunque la sua virt.

Apollo
-sacri alle Muse.
Animali: Ape. Cigno. Ambi
Mudelle
delle lettere e
Vegetali: Canna, emblema

quest albero confaLauro, perch ritenevasi che


gli antichi credevano
perch
o
cesse all'inspirazione,
acquistasse la tacolta
si
che soltanto col suo sapore
sempre verconserva
si
poetica, o piuttosto perch
buoni poeti verdei
versi
i
che
dice
de donde si
bocca degli uomini.
deggiano perpetuamente nella
per essere quest alpalma;
di
Diversi: Corona
dal
di difficile salila e
bero dehzioso sempre verde,
avevang
cui
con
colori,
diversi

se

frutto dolce.

Penne

di


cinto

capo; e ci o per ricordare

il

Muse

667

delle

vittoria

la

riportata nella sfida al canto voluta dalle figlie

di Piero, che furono cangiate in gazze, o per la stes-

sa vittoria

r^rtata

con

nel canto

Sirene.

le

Musica.
Animali: Cicala posata su un liuto. Dicesi che
Greci innalzassero una statua a Eunomo citaredo, con
la cetra, su cui posava una cicala, e ci p>erch egli,

sfidato

al

tosto

supplita

Cigno.

cetra.

Meggino, fu vinto per

canto da Aristone

spezzata una corda, la cui voce venne per

esserglisi

da una
Diversi

che

cicala,

vol sopra la

gli

questi uccelli

di

riva a

in

un

laghetto, o fiume, in atto di cantare, gareggiando fra


loro, e

la

loro

un puttino che dirige il tempo, rappresentante


cantilena ed emblema di zefiro, che dolce-

mente inspira e invoglia al canto, e col suo soffio gone fa tremulare le piume dei cigni. Ro^ignolo, simbolo di musica perfetta, per la sua voce melodiosa, e
le variate e molteplici modulazioni di tono del suo

fia

canto.

zampogna

Canna

Vegetali:

canne

di

Lira. Liuto.

fattasi

palustre,

dal

allusione

Dio Pan.

Zampogna. Vedi Apollo

alla

Diversi:

Lrico

Ane-

mico della musica.

Mut

o Maut.

Dea
versale

Egiziana,
della

l'universo.

rappresentava la madre

che

natura;

il

Sul tempio della

principio

Dea

uni-

passivo di tutto

vf era quest'iscrizio-

ne: Io sono ci che fu, ci che e ci che sar: niu-

no finora ha sollevato
che ho partorito

il

grandi

il

velo che mi copre:

sole.

spressioni

pi

creatrice.

L'animale col

Sarebbe

difficile

per simboleggiare

quale

gli

il

frutto

trovare e-

la

Egiziani

Divinit
intende-

668

vano

di

come

quello che ha annessa l'idea

concretizzare questo principio

e della maternit.

njile

ritta,

egiziani

il

il

del

prin-

Tiene nella

un lungo

tau, e nella sinistra

femmimo-

la

volto o la testa

e spesso quella di femmina.

destra

l'avvoltoio,

accanto

seduta

Ammone. Talora ha

maschio

d'avvoltoio,

mano

sovente

strano
cipio

monumenti

del sesso

scettro a

calice di loto, con le foglie aperte.

Muta- Vedi

Silenza.

Mutabilit.
Palla. Ruota. L'una
tabilit delk cose.

Mutante. Vedi

l'altra

simbolo della mu-

Castit.

Mutino. Vedi Nozze.

N.
N.
Consonante che
figlio,

ci

in tutte

le

lingue indica l'idea di

di essere prodotto o generato, di frutto, di tutto

che nuovo; non quindi da meravigliare che

nella

scrittura

la

forma

lo

gener.

di

un

geroglifica

venga rappresentata

sotto

frutto ancora attaccato all'albero che

Nahum.
Settimo nella serie dei dodici profeti minori.

Ve-

di Profeti.

Naiadi.
femminili che presiedevano

Divinit

fontane a

laghi.

Erano

ai

fiumi,

alle'

loro che nutrivano le piante

669

anche le bestie e l'uomo; perci erano ritegrande venerazione. Egle era la pi bella. Si
lappresentano come giovani e leggiadre Ninfe, tale quindi

nute

in

volta con un'urna in

mano o

ai

piedi.

Napee.

Nome

Ninfe che presiedevano

delle

prati e

ai

ai

boschetti.

Napoli.

Vedi Parlenope.

Narciso.
fiume

Figliuolo del

Cefiso

bellezza

straordinaria,

attrattive

d'ambo

giovani

dalle

Liriope.

di

siccome

cos

sessi,

del pari

fu

ma

fanciulle;

riuniva

egli

era

Era

di

le

in

amato dai

insensibile

certo
altri,
si

Aminia, che egli aveva


quantunque lo amasse di
preguido

uccise,

amare,
ch'egli

disse

in

Dei

-gli

atto

di

aveva pi delle

di

sprezzato
pi,

una

Possa

delle

altre disdegnato,

si

verific.

La

Avendo un

propria imagine nelle acque di una fonta-

veduta

la

ne innamor talmente, che non potendosi

lontinare dallo

ferrare la propria imagine


le braccia, e cos egli
in

un

al-

specchio d'acqua, n godere l'ogget-

to dell'amor suo, poich inutilmente sforzavasi

cangiato

qual

giorno

na,

se

egli

donzelle

e non posse-

dere giammai l'oggetto delle sue tenerezze!


cosa poco tempo dopo

degli

per disperazione

vendicarlo.

collera,

pi

Un

pieno di tzmta vanit, che nessuno fK)t piacergli.

fiore

immergendo

nella

di

af-

fontana

mor consunto dal dolore; e fu

bianco e giallo detto narciso. Di-

che le Nciidi e le Driadi gli avevano preparato


un rogo, e mentre erano in procinto di prendere il suo
corpo, non trovarono che il fiore citato. La mania di

cesi

670

accompagn Narciso fino nel Tartaro, ove


sempre guardandosi nelle acque dello Stige.

specchiarsi
sta

Narciso.
Fiore che era creduto grato

ai

morti, forse per la

infelice fine del giovinetto in esso cangiato; perci gli

ne

antichi

Vedi.

facevano

Amor

ghirlande

Corona

proprio

Fatuit Plutone

alle

Furie

infernali.

di latta e di narcisi

Vanit.

Narciso giunchigliaPianta a fiori odorosi gialli, la cui corona ha la


forma di una coppa assai delicata. Vedi Desiderio
intenso.

Naso. Vedi

Sagacii.

Nasturzio acquatico.
Erba perenne, che nasce ordinariamente
que pure, chiamata volgarmente

nelle

ac-

Vedi Sta-

crescione.

bilit.

Natura.
Divinit
melle,

rappresentata col corpo

carico

di

mam-

per mostrare che l'universo prende nutrimento

dalla terra, ovvero dalla virt occulta della Natura.

si

te

Avvoltoio, presso

gli

Egiziani, specialmente perch

voleva che questi uccelli fossero indistintamente

femmine, e che

maschi, nel

il

modo con

dasse la terra e

gli

vento Euro facesse

le

veci

tut-

dei

cui credevasi che Zefiro fecon-

alberi in primavera.

Natura umana.
Luna. Dicesi che per essere il sole stato preso codi una natura superiore, cos la luna rap-

me simbolo
presenta

quello

della

natura

umana; variando

essa

d'asp)tto giornalmente,

671

come variano

cose e

le

le

pas-

umane.

sioni

Natura vinta

dall'arte.

Argano, simbolo

dell'arte

nata dall'industria del-

l'uomo, la quale vince di gran lunga la natura e

opere

difficilissime,

Navale vittoria. Vedi Vittoria navale.


Nave. Vedi Alberto {Sant')
Anima

Francesco Saverio

(San)

le

compiute con poco sforzo.

Salvamento


{San)

Iside

Vita

Felicit

Niccolo

Vittoria navale.

Nave del Sole.


Gli Egiziani ponevano l'immagine del Sole
nave, che era portata

da un

coccodrillo,

in

quafe

una
alle-

goria della causa prima che governa l'universo.

Navigazione.
Nibbio in volo. Si vuole che l'uomo abbia impara^
da quest'uccello l'applicazione del timone alle navi; avendo osservato ch'esso dirige il volo con la coda inclinata ora da una parte ora da un'altra, moto

strando

cos

il

poi adottato a

modo
quello

remigare

di

nell'aria,

che fu

nell'acqua.

Necessit.
Divinit allegorica,

figlia

rata ovunque, e tale era

il

della

Fortuna.

Era ado-

suo potere, che Giove

so

era costretto a obbedire.

to.

Era rappresentata

stes-

Nessuno, eccetto le sue


sacerdotesse, poteva entrare nel suo tempio a Corinin

compagnia

di

sua madre; e

aveva lunghi cavicchi nelle mani, che erano di bronzo.


Chiodo, attributo del Destino, e che Orazio
pone nelle mani della Necessit.
Martello e chio-

Nodo,

secondo Macrobio, perch le cose legate non possono sciogliersi per s stesse. Aggiungen-

di.

do

al

nodo un

coltello

672

die

ha

lo tagli, si

fortuna,
della virt che supera la

il

simbolo

fato e la neces-

il

sit.

Neera.
Ninfa amata dal Sole.
anche Nefru-Aium.
Dio 'degli Egimni, chiamato
conosciuto solamente dai moAtuni,
semplicemente
o
ha per emb ema la conumenti. Come semplice Atum
sul capo il disco con
porta
Nefru-Atum
rona; come
E' comune la sua condue penne, o col fiore di loto.
Dio figura molto
Questo
nesslone con la Dea Pecht.
considerano AAlcuni
obelischi.
frequentemente negli
il ponente, ostramonto,
al
sole
del
Dio
tum come il
insieme, il
sono
Atum
servando che quando Phr e
sigmfica 1 ocache
sinistro
lato
al
secondo sempre
sembrerebbe essere un Dio ^sole
dente. Perci Atum
dopo Phre.
che segue immediatamente

Negligenza
Orologio capovolto.

NeQPOa

Uomo

della razza nera.

Nelumbio.
Specie di ninfea,
sentato nei

il

monumenti

Vedi

Caltiveria.

si

rapprecui fiore vedesi spesso


geroghfici,

dubita che

.1

a
degli Egiziani ovvero
nelumbio sia il loius sacro
India
dell
popoli
i
che
certo
fava d'Egitto. Intanto
che i Cinesi e i Giapponesi

non meno
antichit dedicarono
remota
fin dalla pi
bellezza,
incomparabile
d
pianta
questa

dell'Egitto,

rappresentata coi suoi

fiori

rosei e

De.
vede,

a. loro

che

parponm o bianch

sulle

carte

provenienti

673

dalla

Vedi

Cina.

Iside

Osiride.

Nemesi.
Dea che

veniva considerata

come

la personificazio-

ne della giusta ira degli Dei. EUsa viene ritenuta co-

me

severa verso

inflessibilmente

superbi e

gli

inso-

Secondo Esiodo, era figlia della Notte, e, secondo Pausania, madre d' Elena per mezzo di Giove,
e Leda, la creduta madre d'Elena, non era stata che
la nutrice. Rappresentasi con le ali, un timone accanpiedi, dandole talvolta un freno
to e una ruota sotto
in una mano e nell'altra un legno col quale misura,
lenti.

chiamato volgarmente braccio, per significare che gli


uomini devono frenare la lingua e far tutto con misura. Dicesi che in memoria della battaglia di Maratona, Fidia scolpisse Nemesi, con in capo una corona di cervi ornata di piccole

nella

vittorie:

aveva un vaso con alcuni Etiopi

destra

scolpiti

mano
den-

e nella sinistra un ramo di melo, o, secondo alcuni, di frassbo. Pausania dice che le statue di Netro,

mesi non avevano

in

poi presso gli Smirnei,

principio
i

le

come l'ebbero

ali,

quali furono

primi che la fa-

alata a somiglianza di Cupido, p>erch credevano che essa avesse a che fare assai cogli innamorati, col punire quelli che andavano troppo alteri

cessero

superbi della loro bellezza.

Nemicizia.
Grigio scuro.

Nemico dannosissimo.
Uomo che tiene nella mano
la

alla bocca, in atto di


43

G. Ronchetti.

una

sinistra

punta che tocchi terra; e con

la

lancia, con

destra accostata

sputarvi dentro:

segno di una

674

fare anche oggigiorno


vigorosa botta; ci che usano
lavoro che risi accingono a un
gli

quando

artigiani

chiede forza.

Nemico
Nemico

buoni costumi. Vedi Scostumato.


della musica.

dei

Tamburo

tigre
al

avversione

tanta

Credevasi che la tigre avesse


suono del tamburo che veden-

talmente furiosa
dolo impazzisse, diventando
denti.
cerarsi la carne coi

Nemico

da

vincitore.

Iena col lato

la-

sinistro volto verso

il

cacciatore, l^ui

iena si attribuiva una certa


bisogna ricordare che alla
soltanto nel lato destro di
virt magica, risiedente
col lato sinistro voltrovandosi
quest'animale; per cui
al

to

cacciatore,

perdeva

tale

virt,

mancandole

la

aver la
girare, perch ritenevasi
tasol pezzo rigido, senza

forza; e non potendo


iena la spina dorsale d'un
tica

veniva presa.

Nemico

vinto.

destro volto verso il cacciatore;


potendo usare della sua potentale posizione la iena,
superiore al cacciatore, il
diventava
za (vedi sopra)
e s egli si trova a
i sensi,
quale, ammaliato, perdeva
ucciso.
veniva
vinto
a cavallo cadeva, e cos

Iena

col lato

NfrfidiB

Ninfe marine,

figlie

che erano cinquanta.

di

La

Nereo

e di Doride.

Dicono

esse
pi riguardevole tra di

Nettuno In origine le Neera Anfitrite. moglie di


Ninfe sedute su
belle
come
reidi erano rappresentate
da'
raffi girate come fanciulle
delfini, ma poi vennero
quella
a
simile
inferiore
parte
capelli verdi e con la
di pesce.

Alle Nereidl era dedicato

il

corallo.

675

Nereo.
Dio marino pi

antico di Nettuno;

gliono figlio dell'Oceano e di Teti,

alcuni lo vo-

altri,

dell'Oceano

e della Terra, e aveva sposato la propria sorella


ride.

Questo Dio rappresentava

il

e benefico del mare, e veniva

le

Do-

lato bello, piacevo-

raffigurato

come un

vecchio pacifico e di dolce aspetto, pieno di giustizia


e moderazione, e per lo pi munito di scettro o di

tri-

dente.

Nero.
In molti luoghi della Bibbia questo colore sim-

bolo d'infelicit. Aristotile disse che

parevano pazzi, perch


ci vogliono alcuni che
di pazzia,

furiosi

vide

li

nero

il

tutti

vestiti

di

segno

sia

gli

Egiziani

nero, e perdi

furia e

come affermano
medici,
pazzi
sono presi e agitati da collera nera. Alle
perch,

tempeste, siccome apportatrici di tristezza e di moi^e,


si

sacrificavano agnelle nere.

Un

cane nero era

simo augurio. Agli Dei infernali

di pes-

sacrificavano vit-

si

time nere. Pitagora soleva dire che il nero apparteneva alla natura del male. Secondo Aristotile, non potendosi mutare, il nero anche simbolo della stabilit

come

dell'ostinazione.

Malvagit
Pazzia

Stabilit

Malincona

Vedi Lutto

Morte

Notte
Tenebre

Ostinazione

Tristezza.

NespoloPianta i cui frutti non maturano, se non esposti


qualche tempo sulla pagha. Vedi Speranza perduta.

Nesso.
Centauro

celebre,

figlio

di

Issione

della

nube

formata da Giove sotto la forma di Giunone. Si offerse a Ercole per portare Deianira di l dal fiume


Eveno.

ma

appena

egli

676

ebbe presa

in

groppa

la bella

amore,
Deianira per tragittarla, arse dal pi cocente
a
violenza,
farle
di
tent
riva,
e giunto all'opposta
freccia intriuna
scocc
gli
quale
il
marito,
del
vista
fer. Il Centauro,
sa dal fiele dell'idra di Lerna, e lo
tunica nel sanpropria
la
sentendosi morire, inzupp
assicuDeianira,
a
dono
fece
ne
e
che sgorgava

gue
mezzo
randola che quella tunica, o camicia, era un
e per
Ercole
di
infallibile per conservarsi l'affetto
s'innamorasse di
richiamarlo al dovere, qualora l'eroe
Nesso avrebbe
che
vogliono
Alcuni
donna.
un'altra
Deianira, diceninvece dato un po' del suo sangue a
allo scodo che le servirebbe a preparare un unguento
quello
sopraddetto. Deianira vi prest fede, ma era

po

quell'infelice eroe.
un potente veleno, che fece morire

Nestore.

Uno

dei dodici

furono

telH

spos

fama

in

Euridice

di Glori.

Peleo e

di

figli

solo della sua famiglia,

dopo che

gli

Rimasto

undici suoi fra-

combattimento uccisi da Ercole,


di Climene. Si acquist molta

un

figlia

nell'assedio di Troia.

Apollo

lo fece vivere tre-

Greci e
cento anni, da cui venne che quando
lunga e
una
qualcuno
a
augurare
tini volevano
i

vita,

gli

desideravano

gli

porgeva

apoteosi

alle

divinit.

di

qualcuno,

La-

felice

anni di Nestore.

Nettare.
Deliziosa bevanda

degH Dei immortali;

Quando
dicevasi

in

Roma

ch'egli

Ebe

si

faceva

gi

beveva

la
la
il

nettare nelle tazze degli Dei.

Nettuno.
Dio

del mare,

no o Saturno e di

Posidonc dei Greci, figlio di CroRea, e fratello di Giove e di Giuno

il

Nettuno aveva per moglie Anfitrite,

ne.

suo
la

677

Si vuole ch'egli producesse

figlio.

contesa che ebbe con Minerva


di porre

ritto

mito,

nome

secondo

ciato

or

Dio

re

turbato,

zioni

qual

scrittori,

si

cavallo fu importato nella Gre-

Nettuno ebbe molte amanti, e fu scacGli antichi raippresentavano que-

mari or tranquillo, quieto e pacifico,

dei

poich

atmosferiche.

dasse spaziando

me

d'alcimi

di-

il

il

dal Cielo insieme ad Apollo per aver congiu-

rato contro Giove.


sto

il

cavallo nel-

(Atena) per

Atene; per

di

citt

l'interpH-etazione

vuole intendere che


cia per mare.

alla

e Tritone era
il

il

tale

Lo
mare

mare

il

in

diverse

condi-

che su un carro an-

finse

si

da

seguito

altre divinit, co-

descrive Virgilio in questi versi:

Ai

superbi destrieri
i

aggiunge

carro

il

fren schiumosi pone, e dalle

Lascia lulla cader la

briglia, e

Col nero carro sopra

mar

il

rrani

vola

leggiero.

Stan salde l'onde; e sotto il grave peso


L'acque sue il mar parimente estende.

Fuggon dall'ampio del


Vengono in compagnia

gli

Smisurate

corpi

balene,

Di Glauco,
Tritoni;

oscuri lembi:

varie

sembianze.
antichi

Inoo, e Palemone, e

Seguitan poi da

man

presti

di Forco.

indi l'esercito

sinistra

Teti,

Melila, e la vergin Panopea,


Nisce, Spio, Talia e Cimodoce.
Rap^resentavisi nudo,
radiata in testa,
no,

ritto

in

il

F>er

tridente, o

piedi su

lo

pi

anche

la

con

la

buccina

una conchigha marina

in

corona
in

ma-

forma


tirato

carro

di

marini,

cavalli

678

da quattro dclfm: oppure


come lo descrive Stazio:

mar Egeo Netian,

Varcando

il

Mena

affaticati suoi

Che

Man

gli

capo,

il

cme

un panno cefu anche posto intorno


e alcuiu gh
mare;
del
colore
rappresenta il
gli

e neri;

celesti

capelli

tutti

TsLo

petto e j'ugne prime

guizzanti pesci.
son nel resto poi

le

diedero

il

porto

destrieri.

che obbedisce al freno,

di cavallo

Talvolta
lesti

collo,

il

da

tirato

Dei marini,

altri

gli

bianchi,

altri

per

volevano mvece
vecchi, che

ritenuti

simboleggiare

la

schium^^^
Vespa

luna
antiche:
mare In certe medaglie
NeUuno rappre
vede
si
e l'altra di Adriano,
un
con
P^^^ ^^^J/^^^P^f.^
tentato nudo in piedi,
una ster
nella mano destra
dall'omero sinistro, e tiene
tr den
i
a
sinistra
con a
za di tre corregge, e
antica, Mettuno e
pure
medaglia
E in un'altra
te
con la mano sie dritto in piedi,
di

Z:

-"f

nudo

affigurato

nistra

delfino

con

una prora

appoggiata

al

.^^ j.-^^'^

P^[Xtp"a
poggiando un piede sopra
nudo,
Nettuno
nave. Marziale descrive
una
l'acua ^el mare, con

alzata

la

di

u^Cde^Ute

corona bianca

destra,

come

in capo,

spuma
che rappresenta la
mare^ Delfi'

del
Cavallo, sacro al Dio
del maaltri abitatori
degh
pi
no cTo a Nettuno
ne metstatue
sue
Igino, a tutte le
"e e che secondo
pe-^
^opiede;
un
sotto
o

"Ximah:
e;ano uio

in

mano

delfino era ritenuto


U^n*. delle fiere e l'aqu la
1

l^NtL

iV%^",-"""VTande
degh ucceli. U anctie

Incaric'!

delfini

per combinare

,1

per
.c

6?^

matrimonio con Anfritrite. Tonno, dedicato al Dio


del mare. Toro, che col suo muggito rammenta il
Vegetali: Pino, sia per il suo
rumore dei flutti.

cupo somigliante talvolta a quello del


mare, o pi probabilmente per l'utilit sua nella
Diversi:
Buccina. Tricostruzione delle navi.
dente, emblema e insegna della regale dignit, e che
colore verde

simboleggiare

dicesi

golfi

tre

del

Mediterraneo,

quali vengono dall'Oceano; oppure le tre nature del-

l'acqua, f>erch quelle delle fontane e dei fiumi sono


dolci,

le

marine sono

amare ne grate
dicono che

tridente

fu

e quelle dei

Altri,

come

laghi

ne

Boccaccio,

il

dato a Nettuno invece di

quale simbolo della triplice propriet dell'ac-

scettro,

qua,

il

salate,

gusto.

al

navigabile e buona

cio corrente,

da

bere.

Neve.
Si vuole che S.
la neve.

Patrizio scaldcisse un

Vedi Francesco

d'Assisi

Nibbio. Vedi Avarizia


cit
Rapina
Ricco.

N fecola (San).
Vescovo

di

Mira

in Licia.

forno con

{San).

Navigazione

Ancora,

protettore dei marinai. Borsa. Raccontasi che

signore caduto
bili

Rapa-

per essere

un nobile

estrema miseria con tre figlie nue dotate dalla natura di ogni avvenenza, non sa-

pendo

il

in

padre

in

genti necessit della

qual maniera far fronte alle urfamiglia, trovavasi in procinto di

prostituire le figlie per vivere a spese dei loro peccati.

Informato

compatendo

Niccola

della

diabolica

l'avverso' caso riemp di

borsa, e di notte

da una

finestra la

risoluzione,

monete d'oro una


gett nella came-

ra di quel genitore disperato; cos fece pi volte,

modo
ro

che

le tre

una dote

680

^
vergogna, ebbe-

salvate dalla

figlie

sufficente per maritarsi convenientemente.

Mitra, datagli da un angelo e che

fu tolta

dopo

aver schiaffeggiato Ario al Concilio di Nicea.

Na-

gli

Santo protettore dei marinai, che l'invocano ancora oggigiorno nelle tempeste. Pane, che
si
moltiplic nelle di lui mani, per darlo agli affamati durante una carestia. Sciabola, quale difenso-

ve,

per essere

re

e protettore della

il

Russia.

Ni eh e.

Nome

che

Greci davzino alla Vittoria, ed era

la

personificazione del potere irresistibile e vittorioso

di

Giove.

Nido d'alcione. Vedi Tranquillit.


Nido di piccione. Vedi Anna (San/').
Nido di rondine. Vedi Patrimonio ereditario
Popolo che invoca

aiuto.

Damasco-

Nigella di

chiamata volgarmente daVedi Vincoli d'amore.

Pianta di bell'aspetto,

migella, capelli di Venere, ecc.

Nilo.

Fiume,
coccodrillo

era

un

rappresentato

ippopotamo,

lietamente

fanciulli
la

che
o

seduto

circondato

che

scherzando,

un

sopra

da

sedici

rappresentavano

massima altezza raggiunta dalle sue acque, che

raggiunse

sedici

cubiti.

contrariamente

all'imma-

gine degli altri fiumi, quella del Nilo era scolpita in

marmo

nero,

per indicare che

mare passa per


gricoltura

l'Etiopa,

il

abitata

suo corso verso

il

da mori. Vedi A-

Serapide.

Nimbo.
Presso gh antichi era quel leggero vapore a

fioc-

cui

di

chi,

da

Ma

splendore,

celeste

modo
a

canonizzati,

cerchio

luminoso o

antichi,

statua

mmbo

guisa

Tale uso pervenne dagli

orizzontalmente,

contrastabile
essere

esso.

si

consideri le idee che associavano

In alcune pitture antiche

ancora

essere

significava

vivo

rappresentato in detta pittura.

che perfino attribuito a


leone di S.

il

in-

per

si

vede sopra

la

qualche figura un diadema quadrangolare; e

testa di

ci

appropriato

come ommiento, per un Dio o per

adottato

un santo, quaindo

con

intempe-

oggetto di una

ma malamente

utilit,

una

di

testa

la

aperta, per proteggerla dalle

e dallo sterco degli uccelli:

rie

o di

splendenti,

raggi

di

coprivano con un disco circolare di

quali

all'ciria

diade-

equivale

contornare la testa dei

suol

simile.

collocato

metallo,

le

ecclesiastici

gli

che in vario

santi

pregnamente una fascetta


donne ornavano la fronte.

significa

con oro, di cui

presso

ma

simile a

terra,

Come ornamento
tessuta

loro Dei quando


i
un luminoso velo, irche emanava da essi.

poeti circondaroDO

apparivano sulla
radiato

661

Marco

certi

in

colui

nimbo

il

che

veniva

trova an-

si

animali simbolici,

e l'aquila di

ventato d'un uso generale,


dificazioni,

Il

s.

come

Giovinni.

Di-

nimbo sub diverse mo-

rapporto con la dignit dei personaggi.

nimbo triangolare ordinariamente riservato


la Dio Padre; il nimbo crocifero a Ges Cristo; il
.Cos,

il

inmto dorato e
Idi

Iprimo
I

l'attributo

Maria Vergine,

Cristo

ordine.

Talvolta,

anche

lell'interno del

sia

lo

sia

degli
si

stesso

di

persone divine,

sia

dei

samti

di

monogramma

di

angeli

vede

nome

il

del

nimbo. Vedi Angelo

rlemide Efesiaca

Dio Ges

santo

inscritto

Giuda

Apostoli

Cristo

hcarote

tenza

Maria

Vergine

Profeti

'Wome
inferiori,

682

una

di

(San)

Pietro

Po-

Sovranit.

classe

fenuninili

numerosa di deit

tolo di olimpiche,

quantunque avessero il
adunanze degli Dei

nell

e assistessero alle

Olimpo,

ta-

graziose fanciuUe che


rano immaginate come belle e
boschetti, alle tonti
ameni
dicevansi abitare nei pi
montane, nelle iforeste
ombrose
dei ruscelli, nelle
luoghi pi belli dove la nasole deserte, in genere nei
passavano deliziosamenQuivi
tura pi rigogliosa.
tessere, oppure mtreca
e
filare
a
attendendo
te, o
o tuffando le
ciando liete danze con suoni e canti,
acque dei
limpide
e
fresche
nelle
loro tenere membra
il regno della nasolitari laghetti o torrenti. Secondo
pensava esercitassero il loro dominio, le
tura in cui

si

1" NinNinfe erano distinte nelle seguenti categorie:


rappresentavano anche le Ninquali
le
acque;
delle
fe
Mediterraneo; ma cofe dell'Oceano e quelle del
dell'acqua
munemente si intendevano solo le Ninfe
dei monNinfe
Oceanne.
dolce: Naiadi, Nereidi,
anche
grotte; dette Oreadi, ma chiamate

ti

delle

che abitavano:
con nomi derivati dai monti particolari
dei

Peliadi. 3 Ninfe delle foreste


apparissero alle volte per sgocredevasi
boschi;
Napee. 4" Ninfe degli alviaggiatori:

Idee,

Citeronie,

mentare
beri,

credevasi

morissero

insieme

abitavano, e coi quaH nascevano:


di, Epimelidi, Meliadi.

cogli

Ninfea bianca.
Pianta acquatica dai

x,
fiori

Rammarico.
Ninfea

loto.

Vedi Loto.

ove

alberi,

Amadriadi o Dria-

bianchi.

,.

,^

Vedi Deiamra

683

Nino.
Imperatore degli

Fu

Assiri.

primo che

il

sacrifi-

casse agli idoli.

Niobe.
Figlia di

Tantalo

re della

Frigia,

la

quale spos

maschi e sei ferrmiine secondo alcuni, secondo altri dieci per sesso. Per aver
avuto una prole cos numerosa. Niobe divenne talmente orgogliosa, che dicesi insultaisse Latona, madre di Apollo e di Diana, e volesse impedire alle
donne di farle offerte, pretendendo di essere pi degna di culto e di sacrifizi di Latona, la quale non
Anfione, da cui ebbe

era stata

madre che

sei

nire

l'arroganza di

rono

le

due

di

di tanto ardire, incit

suoi

Niobe.

Sdegnata

figli.

figli

Niobe caddero

sotto le frecce di

sotto quelle di

Diana.

La

Dea

Apwllo e Diana esaudi-

preghiere della loro madre, e

che fu risparmiata fu

la

a vendicarla e a j>u-

tutti

Apollo, e

figli

le

sola delle figlie di

di

figlie

Niobe

moglie di Peleo re di
Pilo. La terribile vendetta di Latona accor talmente Niobe, che gli Dei n'ebbero piet e la ceunbiarono in sasso trasportandola sul monte Sipilo in Frigia, dove ancora non cessa di versare lagrime.
Clori,

Nisa.
Nutrice di Bacco.

Niso.

Re

Megara. Nacque con un capello d'oro in cail


destino di Megara, dove
doveva regnare fintanto che lo conservasse. Scilla
di

po, dal quale dipendeva


egli

figlia, che amava Minosse, estirp tale capello al


padre mentre dormiva e lo diede a Minosse, che s'impadron di Megara. Niso correndo dietro a Scilla per

sua

ucciderla,

fu

cangiato in

sparviero

ed essa

in

allo-

dola; mentre

vogliono che Niso fosse cangiato

altri

marina,

aquila

in

684

Scilla

uccello marino

in

detto

cris.

Nisroch.

Nome

una

di

con

sentata

la

divinit

uno dei principali


antichi monumenti
e

fra

lotta
il

con

ma

Egli
sui

pi

solo in colos-

altri

toro a testa

o a custodia delle poranche costantemente rappre-

sopra

gruippi

quando questo Dio


e

trova rappre-

rinviene

si

Non

dell'Assiria.

stanze,

delle

sentato

in

che

sacri,

si

o d'avoltoio.

proporzioni sulle mura,

sali

te

tipi

che

assira

d'aquila

testa

gli

introdotto,

abiti
si

ricamati.

favolosi animali, quali sono

umana; e

in

Cos,

vede generalmente
il

leone

queste contese Nisroch

appare sempre vincitore. E' probabile che


rie forme rappresentino diversi attributi di
simo Dio: e che la vittoria dell'inunagine
aquila sopra quella a testa di leone o di

queste va-

un medea testa di
toro possa

indicare la sovranit dell'intelletto sopra la forza pu-

ramente

fisica.

Nitaggine jalappa. Vedi Bella

di notte.

Nitteo.

Re

di

Tebe

e padre di Antiope.

Nittimene.
Fanciulla di Tessaglia. Dicono che per aver troppo cimato suo padre fu cangiata in gufo. Alcuni credono che sia un soprannome di Mirra.

Nobilt.
Anello,
le aste,

presso

le
i

i
Romani,
come segno di onore

presso

anelli d'oro

bandiere,

le

corone

quali

ritenevano

e di acquisto,

civiclie,

ecc.

gli

come

Cappello,

Greci. Si vuole che Ulisse fosse sempre rap-


capalo

presentato col

685

per essere stato no-

in testa,

tanto per parte del padre quanto della madre.

bile

sopra un monte.

Castello

ima medaglia

In

asta.

di

Corona. Giallo. Lancia o


Geta si vede sul rovescio

una donna in piedi con un'asta nella destra, e nella


con l'iscrizione NOsinistra una piccola Vittoria,
BILTAS. S. G. A. Lunette. Presso gli Arcadi fu
segno di nobilt portare ai calzari una specie di fibquali furono p>erbia in forma di coma della luna,
i

chiamati

ci

ro essere stati

dopo

luna

poich dicesi che pretendesse-

Prosileni,

il

primi che abbiano veduto nciscere la

diluvio.

mane usavano

.Anche

nobili

le

jxtrtare le lunette

au

famighe Ro-

calzari.

Nobilt della stirpe.


presso gli Ateniesi, che usavano portare
per ornamento ima cicala d'oro per distin-

Cicala,
testa

in

guere
dai

gli

abitanti

servi.

ci,

paese dai forestieri, e


secondo alcuni, perch le

del

liberi

cicale

rimamgono sul luogo dove nacvivono e muoiono, senza emigrare. E ogni

pi degli altri animali

quero e

ivi

citt pi

ebbero

nobile era ritenuta quella in cui

antenati

celebri

illustri

gli

abitanti

che onorarono

la

patria.

Nobilt senza potest.

Uomo

senza

testa.

Nobilt senza ricchezza.


Ginestra. Allusione forse all'uso cui viene general-

mente adoperata, cio a farne scope.

Nocciolo di pesca. Vedi Affanni.


Noce. Vedi Nocumento
Nozze.

Nocumento.
Noce, presa

forse

come radice

del

verbo nuoce-


oppure perch

re;

restando

quest'albero nocivo,

di

Porco,

sto.

686

che presso

Egiziani

gli

persona dannosa e nociva,

lungo tempo all'ombra


pu anche riuscire funeera

ritenendolo

simbolo

di

come animale

molto vizioso; e credendo che chi avesse bevuto


latte di porca prendesse la lebbra e la rogna.

il

Nodi.
Liana.

Pianta che

si

annoda a

tutto

ci

che

la

circonda.

Nodo. Vedi

Necessit.

Nodo d'Ercole. Vedi Nozze.


Nodo Gordiano. Vedi Gordiano

nodo.

No.
Il

suo

primo patriarca della seconda et del mondo. Il


significa riposo.
Animali: Colonba,

nome

che gli port il ramo d'olivo. Corvo, il quale, mandato da No, usciva dall'arca e vi rientrava continuamente, finche le acque asciugarono sulla terra,
Vegetali: Vite. Si vuole che No fosse stato il pri-

mo

a piantare e coltivare la

che a ubriacarsi.

mand

di

Diversi:

costruire e che

lo

vite,

fare

il

vino e an-

Arca, che Dio

gli

salv dal diluvio.

co-

Ar-

cobaleno, simbolo dell'allenza del cielo con la terra.

Nome- Vedi

Splendore del nome.

Nonio.

Uno

dei cavalli di

Nettuno.

Nome.
Cos chiamavansi
ca.

Il

le

Parche della mitologia nordi-

destino era considerato

come indipendente

dal-

secondo che aveva deciso


erano le Nome che attaccavano il filo della vita a
ciascun uomo. Le Nome erano tre vergini chiamate
la

volont

degli

Asi,


Orda

passato).

(il

(l'avvenire).

rOurdar

Esse

sotto

il

687

Verdanti (il presente) e Sckalda


stavano sedute alla sorgente delgrande albero del mondo, Igdra-

governavano di l il mondo, secondo leggi immutabili, decidendo della sorte degli Dei e degli uo
e

sil,

mini.

degli

Oltre queste tre Nome principali della specie


Dei, ve n'erano altre provenienti dagli Elfi e

dai Nani, e divise in buone e cattive, secondo la loro


sugli uomini. Le Nome sono spesso com-

influenza

prese anche sotto

nome

il

di IValkirie.

dicanti l'awaiire e cognite nelle arti

incantesimi ricevevano anche


gli

il

Le donne premagiche e negli

nome

di

nome

presso

Scandinavi.

Norta.

Dea
tributo

della sorte presso gli Etruschi.

Aveva per

at-

un chiodo.

Notizia.

Penna d'oca da

scrivere.

Noto. Vedi Venti


Notte.
secondo altri, del Cielo e delTerra, e moglie di rebo. Gli antichi la rappresentavano con grzmdi ali alle spalle, talvolta di pipiFiglia del Caos, o,

la

strello,

spiegate

nera sparsa di

in

stelle.

atto

volare,

di

Alcuni

le

con una veste

diedero un carro

ti-

da due cavalli neri, altri un carro tirato da due


galli, o da due passeri neri. I poeti finsero il carro
della Notte a quattro ruote, le quali, secondo Bocrato

caccio,
in

simboleggiavano

cui la dividevano

alla

le

quattro parti della

soldati e

notte,

naviganti. Ovidio

Notte una corona di papaveri, e l'accompagna

da sogni
Morte,

la

funesti.

Come

nutrice

del

Notte veniva personificata

Sonno e della
in una donna

688

che porta due fanciulli addormentati: uno, sul braccio sinistro, era bianco (sonno); l'altro, sul braccio
destro, era nero (morte), e aveva i piedi storti.
Animali: Callo, che le si sacrificava. Gufo, uccello amante della tenebre. Pavone con la coda spiegata, emblema del cielo stellato. Pecora nera, che
presso i Greci e i Romani s'immolava alla Notte.
Vegetali: Bella di notte, pianta che non apre i fiori

che di notte.
Diversi: Luna, come emblema, perch brilla soltanto di notte. Nero, colore del suo
vestito.

Nove. Vedi Mani


Novella giovinezza.

Al

Ceroide siliquastro.
quest'albero

si

copre

Numeri

di

simbolici.

della primavera
prima di spuntare le

principio
fiori,

foglie.

Novembre.
Mese

a cui presiedeva Diana.

presentava con un

uomo che

Il

medio evo

lo rap-

raccoglie legna morta e

portando un fardello in spalla. Vasari lo raffigur in


un bifolco barbuto che ara, mal vestito e mal calzato, con un cappellaccio in capo incotto dal sole.

Vedi Zodiaco.

Nozze.
Celebrazione
deriva

dal

del

latino

nello sposarsi era


velo.

Presso

gli

matrimonio; denominazione che


nubere (velare, coprire), perch

uso antico di coprire

antichi

Romani non

le

ritenuto adatto alla celebrazione delle nozze.


ni

feriali

non celebravano matrimoni

spose col

ogni giorno era

In gior-

principalmen-

con vergini era cosa scellerata il far violenza, e


nozze si supponeva, per cos dire, venisse fatta
violenza alle vergini. Osservavano pure di non cele-

te

nelle

689

nozze nel giorno antecedente a uno di quelper decreto dei pontefici erano giudicati
at, cio infausti. Nel giorno in cui la sposa doveva
essere condotta alla casa del marito, dopo consultato
auspici, essa veniva ornata con trecce e petgli
brare
li

le

quali

con

tinata
stata

drappella

la

infissa

(ferro

ritorto)

un'asta

di

corpo di un gladiatore ucciso.

nel

Le

si

metteva una tunica chiaunata recia e una cintura di

una corona le cingeva le tempie, e


capo era coperto con un velo giallo fiammmte
chiamato flammeo. La sposa, ornata in tal modo,
portando sotto il mantello una coroncina di fiori, verbene ed erbe raccolte da lei, e tenendo una rocca col
pennacchio e un fuso col filo, era condotta verso
sera nella casa del marito da giovani vestiti di pretesta: di questi uno p)ortava davanti una fiaccola di
biancospino, due tenevano per le mani la sposa, e
un giovcine impubere in un vaso aperto portava gli ulana di pecora

il

tensili

domestici che servivano

p>er

il

di

uso e uf-

lei

chiamato Camillo, e il vaso


dicevasi cumero o cumera, o anche Camillo, a cagione
del giovcuie ingenuo che lo portava. Giimta la sposa
ficio.

davanti
porta

giovane

Il

alla

era

era

porta

ornata

di

della

cisa

fronde;

marito,

del

essa

veniva

la

qual

interrogata

nome; al che rispondeva chiaunarsi Caja, e


formula solenne era questa: Ove tu sei Cajo, io
sono Caja; indi ornava la porta con la benda di
del suo

la

lana e l'ungeva con olio e con grasso lupino o porcino.

Finita questa unzione che veniva fatta per al-

lontcuiare

gli

incantesimi,

ma

la

sposa entrava

in

casa:

doveva badare attentamente che i piedi non toccassero la soglia; perci o la passava d'un salto, o
veniva pcwtata da due compagne. Varrone dice che
44

Q. Ronchetti.

6%

"""
costume osservavasi affinch
mentre
sacrilegio, toccando,
un
da
mincia^
cosa consacrata a

tale

la

perdere
(la

verginit,

sogUa),

castissima

una

dei

num..

""
va^

V^U

Plutarco dice che

Sabme, op-

delle

ratto
co srfaceVa o in memoria del
sposa vobntar,amen e
la
che
pure "perch non paresse
verg,n,.a. Dopo e
dove doveva perdere la
le eh avi, era
consegnate
venivano

^ra^

^-o

irata la sposa, le

o
una pelle con la lana;
e il hioco
1 acqua
mediante
moglie,
per
la riceveva
le
alla sposa
incontro
Lo sposo intatti, venendo
fancujk o
>
da
atmta
acqua
un'urna

tea

lZ

s'opra

Ua^in

felicissimi,
da una fanciulla
d'albero
legno
di
tizzone
in un
la sposa,
aspergeva
si
qua

dal

fuoco

focolare

Con qutac^

felice

f "^^ j.-f. ^7,

^
*

cinque tede g.ugah (ha''


consorte; ardevano
manto dava alta
Il
selvatico
una specie di pino
cena chi
questa
In
cena.
Tglife al corteg^o una
che i(leggi
suntuarie
.

leggi
mala cpd<c gmiaUe. le
banchetti,
di
iese
rvano le

di cene, d'ornamentr)

-ggiore che n spesa alqi^nto


;:12vano
IhalatDurante la cena si gridava
li altri conviti.
racconLivio
imene.
cucir i Greci gridavasi
nuziale perche
TJTthalossio divenne acclamazione
venendo rapiratto delle Sabine,
srtlo Romolo nel
anciuUa
Talassio

Ta

Til
che

tutte

squadra

le

di

certo

bellezza, a quelli che

altre superava
cui fosse destinata,
in

tnlXano

rapiton

a Talassio.

gridavano:
che non fosse violata,
sposo
le dbie; lo
Intervenivano
tela
Preteste,
le
deposte
ragazzi, ed essi,

af

sposi

^eni

e,

discorsi

chiamali /esccnnm.,

-'--

cosi detti

Alla

^rgeva noe
facev-oa^

^,'!
>d"lla
ve
o perone ;::

Fescennia, o perch credevasi valevoli ad

citt di

lontanare
rito

il

e invocavasi

le,

condotta
la

genio

il

solevano

quale

due

gemale, come se
ossia

figli,

l'un

La

di-

si

nuzia-

era

sposa

da una

fiaccola,

mano

di

togliersi

l'altro

Poi

coniugi.

letto

il

marito.

del

camera preceduta

nella

euiuci dei

letto

il

generare

cesse genitalis, dal

al-

Frattanto nella camera del ma-

fascino.

apparecchiava

si

691

gli

la sposa veniva dalle pro-

nube collocata nel letto nuziale; queste dovevano essere donne di provata castit, le quali non avessero
preso marito pi di ima volta, affinch fossero d'augurio della perpetuit del matrimonio. Finalmente il
fa-

marito scioglieva alla sposa la cintura verginale,


scia

chio

come augurio

sulla camicia

stretto

di essere

felici

col

nel l'aver

Ercole, che ne lasci settanta.

nel

nodo d'Ercole,
figli,

come

sciogliere

fu

tale

nodo, invocava in suo aiuto la Dea Verginense, la


quale aveva la cura di far sciogliere felicemente la
cintura verginale,

po della
Nella
ti

p>ortata

carniera nuziale

Dei,

affinch col

dalle

giovami tutto

si

loro

aiuto la

presieduti

da Venere e
e

in

Priapx,

sposa potesse

cemente congiungersi col marito.


carico speciale,

il

tem-

appaia che fossero maritate.


portavamo i simulacri di mol-

loro verginit,

il

feli-

Dei eramo
quale aveva im inquesti

quella circostanza

veniva chia-

mato Mutino, a cui era nella stamza dedicato vin


ako sedile al quade si ascendeva per gradini ornati
d'avorio: su questo sedeva la novella sposa per un
momento, affinch paresse che il Dio ne avesse prima
delibata la pudicizia. Gli altri Dei erano Giugatino,
che era incaricato del congiungimento; Subigo, E^o
della sottomissione;

Prema

(da premere)

la

Dea

Partunda, che non lasciava punto temere del parto,

^
_
veni..
che avesse da

--r

a esercudrc
minciava a"es:re

Il

Sril

Bon,o

dopo

df

l-o^'^

."i S i:

di

fa^i-

i^

*;^4t'"cu:t
p, j^tTce del

692

a Giunone, quale
auguno;
simbolo di buon

c^nsacrMo

matnmonb.

canto de, cuculo

anco,

o^^^^ Z-

..
^i'aXrv^rno
XVr
tt j:
f?^
.an^t.

delle nozze

puro dall'impuro, e

"

da,

ritenendo

J.''"^^
'

'

,f

^a

doveva

pudica, pura
_
che potesse macchiare ^ -^^^^^ /^^^^ j^.
spino b^^^<^,;
monio. Fiaccola di
Pf^faugurio
della
^^.rio u
,11o
U rui luce T tenevasi quale buon
po^^^^
matrimomo
^al
ci: si aspettava

conservarsi
tutto

ci

^Lirj

etdTlite,

non
perch numero di.pan.

p^

rLrpl"runUa:rc,n,uefii.eno

693

e infine perch cinque erano principalmente

pi;

gli

Dei invocati dagli sposi: Giove, Giunone, Venere,


Suadela e Diana o Lucina. Flammeo, quale augurio
che il matrimonio non venisse mai sciolto; e ci perch, presso i Romani, le mogli dei sacerdoti portavano qucisi sempwe un simile velo, non essendo loro
concesso, cernie agli

altri,

di divorziare in nessun

mo-

do. Noci, sparse per terra, e ci, secondo alcuni, per

non

rumore che quello prodotto dalie


strepito dei fanciulli che le raccogHevano, se la sposa avesse gridato e dolevaisi mentre le si scioglieva il cinto verginale; secondo altri,
perch la noce, avendo due involucri, il mallo e il
guscio, ha una certa scwniglianza con l'involucro del
altro

sentirsi

noci cadendo,

Rocca

feto.

lo

e fuso,

che venivcino

sposa, per rammentarle che se


fu piacevole e festoso,

dere

le

terpreti

essere

il

poco

due

dei

offerti

alla novella

giorno del matrimonio

dopo doveva

giorno

ripren-

faccende domestiche. Trenta, secondo gli indell'Evangelo di S. Matteo; ci che dicesi


dissimile

Egiziani,

gli

il

il

con

Jil

cui

significato del trentadue presso

figuravano

il

congiungimento

intervenendovi doppio piacere; perch


sedici simbolo di diletto. Vedi Imene
Malr'isessi,

monio.

Nube.

Vedi Nuvola.

Nufar.
Pianta

acquatica

appartenente

alle

ninfee.

Vedi

Freddezza.

Numeri
I

simbolici, mistici, cabalistici.


Correva un proverbio tra gli antichi che diceva:
numeri governare il mondo. Tra
Cinesi. Hiu-chin.

dice:

l'unit:

Al primo cominciare

la

ragione esisteva nel-

dessa che fece e divise

il

cielo e la terra.

694

prima di
le cose. Assai
convert e perfezion tutte
Lx)a-tse.
volgare.
dell era
ki, cio cinque secoli prima
aveva detto

La

produragione produce uno. uno


prodotto
tre. e tre hanno

ce due, due producono

Lao-tse.

Confucio, contemporaneoa
specialmente dei primi dieci,
parlando dei numeri, ma
sono celesti e perfetti,
dispari
afferma che i numeri
e nota che i nucinque pari, terrestri e imperfetti;
i
ZX e i nusommati.
meri celesti fanno, insiieme
diano
addizioni
due
le
come
5^
meri terrestri. 30; e
delle
quel medesimo
55
numero
il
che
aggiungendo
le

tutte

cose.

quah

si

deducono

le sorti^

vefghe cai mezzo delle


tutta la loro virt d a^
parfando degU spiriti, dice che
nato indai numeri. Pitagora,
zorre provenga solo
dotquesta
spacciava
Confucio,
torno ai tempi di

ogni cosa; le cose, non


Il riamer principio di
'n/im<o
circoscritto, e

trina:

o
fir^ito
il
fondamento dei numeri e

che numeri;

altro

inrcoscritto,

delle cose,

paru
^
di
origine
umta,
la monade o
l'infinito e imperfetto;
passiva, motie
imperfetta
diade,
utti i numeri; la

numeri dispari

secare

il

finito

e perfetto,

e a un tempo di separavo e ragione d'incremento,


costituita dalla monade
zione o divisione; la triade,
e dalla diade, nascere

da queste due,

e partecipare

perfe la tetrade, numero


della natura di entrambe;
quatprimi
dei
somma
tetracUde,
tissimo; la decade o
proporzioni mus.cah
le
tutte
trT numeri, abbracciare

TarZtiche,
o

e perci

disegnare

...

.1

11.

sistema del

mon-

*-

Numero del principio e dell unita.


della materia.
2 Numero dell'unione e
Omne trmum
perfezione:
della
Numero
3
/

pcrfectum.

Il

numero

tre

sopra ogni altro

il

pm

est

so-

nit

memorabile

E'

lenne.

culto

pi nazioni.

di

compcsta

695
la

triade

che s'incontra nel


avevano una tri-

Gli Egiziani

dall'intelletto

primitivo,

dall'intelletto

creatore, e dall'anima del mondo, spirito vivificatore


(Mercurio o Ermete. Trismedell'universo intero.

Un'altra triade divina (la Trimurti) veneravano gli Indiani, costituita dai tre Dei Visn, Siva e
Brahma. Tre lettere rappresentavano questa triade,

gisto).

e sono

AVM,

adoratori,
rire

sempre

scrittura

chiamate

secondo
al

il

leggi

le

sacro monosillabo, che


di

Manu, devono

gli

profe-

principio e alla fine dello studio della

santa

(i

Vedas),

con

tre

soppressioni

di

fiato, ciascuna della durata di cinque vocali brevi, e


stando seduti, rivolti a oriente. I pitagorici noveravcuio tre sorta di intelligenza, subordinate alla di-

vinit,

cio,

gli

Dei,

chio Testamento,

nel

Demoni

Nel vec-

e gli Eroi.

quarto libro di

Mos

si

trova

un olocausto di tre animaili, un giovenco, un montone


e un agnello d'un anno, offerti ^in onore del Tabere ima purificazione prescritta il terzo giorno a chi abbia toccato un cadavere. L'islunismo distingue tre gradi di digiuno, e crede che la risurrezione sar preceduta da tre squilli di tromba. I Greci ebbero tre Grazie, tre Furie, tre Parche, tre Gorgoni. Ecate triforme, Gerione e Cerbero hanno ire
teste, la folgore trisulca. La mensa d'oro di Apollo in Delfo era sostenuta da un serpente di bronzo a
ire capi. Gli Etruschi avevano vasi a tre anse e le
lucerne a ire becchi. I Romzmi divisero il popolo in
trib, avevano il triclinio, composero
che
trionfi,

nacolo;

probabilmente significa

tre

scudi.

Vi era

la

triga

carro a tre cavalli, che dicesi essere stata costrutta in

onore degli
I

Dei

infernali,

alludendo

alle

tre

et

in

696

cui l'uomo rapito alla vita.

Infine

sone della S. S. Trinit,


Virt teologali.

gli

Numero

4.

tre

Quattro

terrestre.

ire

sono

arcangeli,

sono

per-

le

ire

le

elementi;

gli

del paradiso terrestre; quattro le sta-

quattro

fiimii

gioni e

venti,

quattro sono

Dottori e quattro

gli

Evangelisti.

Nxmiero Giudaico. Cinque sono

5.

cui

la

s,

legge,

comandava che

libri

di

Mo-

caso di usurpazione ai poveri,

nel

altretteindo

gendovi cinque parti


savie e cinque quelle

in

fosse

pi;

aggiun-

restituito,

cinque sono

le

Vergini

stolte.

Numero che simboleggia le sei et dell'uomo.


Dopo il tre, il sette il numero che figura mag-

6.
7.

giormente

simbolica.

nell'antica

Sette

sono

giorni

mondo, compreso il sabato, o d


di riposo. Al tempo del diluvio, sette paia, maschio
e femmina, di ogni specie d'cuiimali mondi popolano
l'arca redentrice; incapo a sette d, dopo il precetto
di lehova a No, si sprigioneranno le cateratte del
cielo; sette giorni as}>etta No a mamdare fuori dell'arca la colomba la secouda volta, e altri sette la terza;
della creazione del

se

magre, di

sette

secondo

sono,

la

ardono

che

cui

festa

secondo mese, la terra


di sette vacche gras-

sette

spighe piene e sette vuote;

l'interpretazione

anni d'abbondanza
gnoli

del

Faraone sogna

tutta asciutta.

giorno

ventisettesimo

nel

e
sul

sette

di

di

Giuseppe,

carestia.

candelabro

del

Sette

sette
luci-

Tabernacolo,

solenne celebrata al settimo mese, per

pecca il savio. Il setGreca, numero consacrato ad

sette giorni continui. Sette volte


te,

nella

Apollo,

mitologia
la

cui

jVIacabei. sette

lira
i

di

sette

corde.

savi della Grecia

Sette

sette le

erano

maraviglie

mondo.

del

aggiunsero
selle

pitali,

dormienti. Selle sono


ecc.

p2uieti,

Numero

8.

leggende del medio evo europeo

le

selle

697

vi

precetti ca-

ecc.

beatituciine e

della

risurrezione,

della

che ebbe luogo Voltavo giorno.

Ninner angelico:

9.

nove sono

cori

an-

degli

geli.

10. Numero del timore, ricordando le dieci piaghe dell'Egitto. Numero delle leggi, rammentauido
dieci comandatamenti di Dio.
i

Numero

12.

dodici

t,

buon

di

Dodici sono

verit.

uOTnini

che

apostoli

gli

augurio,

nel* paese di

inviati

simbolo

della

che armunciano la veri-

profeti

la

insegnano,

Canaan

dodici

gli

per vedere e

portare la verit, su dodici pietre stata costruita

ri-

Ge-

segni
rusalemme, e aveva dodici porte. Dodici sono
Zodiaco; dodici le stelle della corona di Maria
Vergine, ecc.
i

del

Numero

della prevaricazione, ricordando il


Giuda, tredicesimo apostolo di Ges
Cristo. Nella cabala del lotto il tredici il numero

13.

tradimento

di

che essendo il d della crocifissione


venne a simboleggiare la morte.

pi infausto,
Cristo,

La mania

dei numeri s' cacciata perfino nei

mi, per esempio,

nome
ta

numero

no-

dispari cella vocale d'im

era ritenuto di malaugurio, presagendo una vi-

funestata

da

bero per infausti


dra,

il

di

Paride,

finire,

nomi

saggio indiano)

quanto

scrisse

dell'influenza

creazione; egli dice:


vietate,

di

Tzmtalo,

Ettore,

citeremo

Perci i Greci ebAntea, Deianira, Cassan-

accidenti.

sinistri

Le

notti

Ecuba

Manu
dei

e
(il

altri.

pi

Per

antico

numeri sulla pro-

pari,

fra le dieci

sono favorevoli alla procreazione dei

non

figli.

la

a quella delle

le notti dispari

chi desidera

698

un

stagione favorevole e durante

alla moglie nelnotti pari.

le

Cinquanta
Nove
Quaranta
santa
Tre
Trenta.

per conseguenza

figlie,

deve accostarsi

figlio

Vedi

Sey

Sedici

Nuotatore.
Babbuino. S vuole che quest'animale passi coraggiosamente qualunque acqua a nuoto, senza dar alcun segno di stanchezza.

Nuova speranza.
Calanto niveo.

Nuovo

vecchio Testamento. Vedi Vecchio

nuovo Testamento.

Nuvola. Vedi Aria

Colomba

{Santa)

Pro-

feti.

o.
o.
Questa vocale,
y Apocalisse,, ebbe
serv a indicare

come
lismo

il

dal

fin

un

greco,

in

ne indicava
cui

(alpha)

che

fu

compilata

perch

simbolico,

termine, lo scopo finale delle cose;


principio.

il

dall'espressione

per cui leggesi

tempo

significato

biblica,
la

nella

prima e

citata

(omega),

Nacque

desunta

l'ultima

Apocalisse:

principio

tale

simbo-

dall'alfabeto

fine,

lettera,

Io sono

primo e

ultimo. Queste due lettere vennero pertanto variamente adoperate dai primi cristiani, i quali le ponevano in cima alle inscrizioni lapidarie e in fronte agli atti pubblici, quasi volessero significare:
Nel
pome, alla presenza di Dio; o anche nel nome del-


la

Nei monumenti cristiani


massimamente nella scol-

santa indivisibile Trinit.

questo
tura

simbolo
a

fresco

combe. Per

era sacra e
e

abbonda,

rap>presentazioni

delle

pitture

ci

699

privati

che

sacre,

vedono

si

primitivi cristiani

come

pi

il

la

mosauci,

i>elle

nelle

cata-

formula a

e valeva nei

inviolabile,

mento. Vedi Alfa e

nei

tutt'ora

solenne e

trattati

pubbli-

tremendo giura-

Omega.

Obbedienza.
Animali: Agnello, animale d'indole docile. Cane,
con la testa volta verso le spalle; {perch al minimo
cenno del padrone obbedisce prontamente. Toro legato p>er il ginocchio destro; poich credevaisi che in
tal

modo

legato

diventasse

docile

lasciandosi

ccm-

Raccontasi che in Roma, al


tempo di Clemente VII, un certo Grecuzzo, usava
condurre per la citt un toro furiosissimo, legato con
durre

piacimento.

una sottilissima cordicella al ginocchio, e che perci


il popolo
ignorzuite lo riteneva per un mago sapientissimo.
Diversi > Benda, per essere l'obbedienza
cieca. Orecchia. Nel Levitico si legge che Mos, dopo aver scannato il montone della consacrazione, col
sangue tocc l'estremit dell'orecchia destra di A-

ronne e dei suoi


segno

di

figli;

obbedienza.

ci che,

Orazio

secondo

teologi,

fu

disse:

Niun si fier, che benigno non venga.


Pur che a colui, che Vammonisce, e insegna,
^orecchia

Oblio.
Tazza

intenta,

paziente

tenga.

chiamata anche bicchiere di Bacco,


fra il Leone e il Granchio;
perch, secondo i platonici, le anime mandate nei
corpi umani scendono dal cielo f)er la porta del granposta

celeste,

dagPi

astronomi

700

e sciolte di nuovo dal corpo risalgono in cielo

chic,

per la porta del Capricorno. Quando esse scendono,


bevono in tale tazza l'oblio, dimenticando cos le
cose celesti in proporzione del liquore bevuto.

Vedi

Lete.

Oblio dei mali della

vita.

Iperico.

Oca.
Il

sonno delle oche

ferivano

ai

cani

tino

custodia

nella

Cura

Ozio

Accusatore vano
Custodia
Danno

ded

pollai.

Vedi

della propria famiglia

il

antichi le pre-

gli

Ercina
Giunone
MarProserpina
Silenzio op-

{San)

portuno

che basta

leggero

cos

pi lieve rumore a destarle; perci

Stupidit.

Occasione.
Deit

allegorica

che presiedeva

favorevole per riuscire

in

un'impresa.

momento

al

pi

Fidia la scolp

nuda, coi piedi sopra una ruota, e coi capelli lunghi


raccolti sulla fronte in modo che la nuca restava scoperta, e le ali ai piedi come Mercurio, insieme a una donna coi panni logori che dirottamente
piangeva; era questa la Penitenza o il Pentimento,
poich a chi lascia passare la buona occasione che si
tutti

presenta
pentirsi

qualunque cosa,

in

presentata

lagnarsi
in

di

figura di

se

non resta che di


Veniva anche rap-

altro

stesso.

donna giovane calva

di

dietro

con un piede alzato in aria, l'altro su una ruota,


e con un rasoio in una mino e un velo nell'altra; in
atto talvolta di correre sul filo di un rasoio senza fe-

rirsi.

Vedi Chero.

Occhi abbassati- Vedi Modestia,

Occhi con

le

palpebre senza

dinoso.

Occhio. Vedi Custode


Lucia

{Santa)

701

Vedi Libi-

peli.

Dio

Ciusizia

numerosa

Prole

Perdita cara

Vita e morte.

Occhio

mezzo

in

la fronte.

Vedi Ciclope

Polifemo.

Occidente.
Coccodrillo steso a terra;

il

quale stando

la

mag-

passando la notte
nell'acqua, fu dagli ELgiziani paragonato al sole, che
al mattino sembra uscire dall'acqua e rituffarvisi la sera; ritenevano inoltre che il coccodrillo stando nell'acqua avesse la vista debole, mentre fuori l'avrebbe
gior parte del giorno sulla terra, e

acutissima; cos

tramontare del sole

al

scurano, e al suo levarsi tutto

cose

le

rischiara e

si

si

si

o-

fa vi-

sibile.

Oceani ne.
Le Oceanine
e

o .Ocenaidi erano

figlie

di

Oceano

acque corroiti onde si


Esiodo ne numerava tre

e rappresentavano le

Teti,

nutrono

ruscelli

fiumi.

Vedi Ninfe.

mila.

Oceano.
pi

Il

e del

auitico

Cielo;

Dio

delle

fu padre di

acque,
tutti

della Terra

figlio

fiumi

di

tutte

le

L'immagine dell'Oceamo, che si


trova in Roma, cos descritta: n Tiene in caipo un
velo sottile, per mostrare che il cielo vestito e bendato dalle nuvole, ch'escono dal mare, e donde na-

sorgenti

sce la

della

fecondit della terra a vantaggio delle piante

e d'ogni sorta
peli

di

terra.

di

e perci
cap)elli, barba e
sembrano ingegnosamente raf-

erbe,

questa statua,

702

pieghevoli. E'
acawto e altre erbe molli e
dalla fronte gli spune
faccia,
di
singolare
bello e
per mostrare lo strepito
tano due piccole coma, sia

figurati

del

in

mare

agitato

dai venti:

sia

per

significare

nflusso.

che

causato

suo moto, chiamato flusso e


tauncome.
Luna, che da Orfeo chiamata
sia, per moche
timone
o
remo,
un
manca
Ha nella
di
gli uomini ardirono
strare che con questo arnese
marino,
mostro
un
a
appoggiato
lui; sta

il

dalla

internarsi in

essere

per

genitore

di

bestie

grandi

prodigiose .

tirato da due
Fu anche rappresentato sopra un carro
male bucane
con
Tritoni
dai
balene, preceduto
da
seguito
e
Ninfe,
molte
no, e accompagnato da
Proteo.
da
guidate
bestie marine

numerose

Ocipete.

Vedi Arpie.

Ociroe.

Fu cangiata
di Chirone e di Cariolea.^
l'avvenire.
sapere
di
tentato
aver
per
cavalla
Figlia

Odino.
In principio,
tenebre e caos.

era
(secondo la mitologia germanica)

VAllfader

l'eternit esistlva solo; nel

(Padre universale) dal-

vuoto sconfinato. Lgli pro-

e l'infocata Mudusse la terra gelata di Ginungapap


e squaglia i
penetra
questa
di
spelheim. Il calore
Yrner,
gigante
nasce il
ghiacci del Nord, e dal misto

da quattro torrenti di latte,


Una notte Ymer
Odumbla.
dalla vacca

vien nutrito

sgorganti
partorisce

una donna, dai piedi


dal braccio sinistro un uomo e
Rimtursi. La
giganti
i
divengono
un fanciullo, e
leccare una pietra codi
forza
a
Odumbla,
vacca
ne fece spuntare i
perta di brina, il primo giorno
l'intera persona
terzo
il
testa,
la
secondo
il
capelli,
di-

Bor Questi

hglia
sposa Besla, che vien chiamata


del gigante

sono

cisero

Baldom,

maggiori fra

Ymer. Gli

703

e genera

gli

si

assassini

Odino,

(vedi)

Vili, Ve, che


o Dei; e che uc-

trascinarono

il

suo

cor-

po in mezzo adl'abisso e ne formarono la terra. L'acqua e il mare furono fatti col suo sangue: le montagne con

le sue ossa; e con le ossa concave, miste


sangue che colava dalle ferite, essi formarono il
vasto mare, in mezzo al quale assodarono la terra.
Poi, avendo col di lui cranio formato il delo, lo

al

sospesero sopra la terra, lo divisero in quattro parti,

un nano a ciascun angolo per sostenerlo.


chiamavansi Est, Ovest, Sud e Nord.
Recaronsi poi a prendere dei fuochi nel Muspelsheim

e posero

Questi nani

(mondo
te

inficimmato) e

pHJsero nell'abisso, nella par-

li

pi alta e pi bassa del cielo, affinch rischiaras-

Assegnarono a tutti quei fuochi dei p>odonde venne la distinzione dei giorni e degli

sero la terra.
sti

fssi,

Gli

anni.

Dei, per diifendersi dalle imprese dei Gi-

una fortezza
mondo.
questa

ganti, fabbricarono nel centro della terra

che occupa

tutt'intero

costruzione essi

il

giro del

impiegarono

e diedero a quel luogo

il

le

sopraciglia di

Ymer,

ncwne di Midgard, soggior-

no del centro; poi gettarono le di lui cervella nell'aria


e ne formarono le nubi. Per quanto i Tedeschi s'ingegnino di spiritucilizzare quelle credenze dei loro anci danno una creazione materiale, dove Odino
sarebbe preceduto da altri, come Giove da Saturno, da Crono, da Urano. Sole e Luna son figli che

tichi,

Odino
due

rap al padre, e che continuamente fuggono

lupi,

quali minacciano di

ingoiarli.

da

Nel pae-

Dei zampilla la fonte della scienza, che apYmer, e Odino non lia pKJtuto assaporarne
non a costo di un occhio. Gli Dei si radunano

se degli

partiene a
se

704

Igdrasil,
a concilio sotto l'immenso frassino

cui ra-

cielo, le ra-

mi coprono la terra, la cima raggiunge


terra, dove una tocca
dici penetrano nel centro della
si rifuggirono i Giquale
nel
paese
il
una
r Inferno,
il

si aFpollaia un aqui a
serpente ne rode le
un
che sa infinite cose; ai piedi,
uno scoiattolo,
corre
quella
e
questo
radici; e da

Sui rami di quel frassino

ganti.

brucano
spargendo diffidenza fra loro; quattro cervi
germogli,

quando verr
mondo, non

cio la fine del

il

ponte
terra,

(vedi).

gento,

come

dai
il

affinch

fuoco nel

solco di

dal

crepuscolo degli Dei,


far che scuotere que-

Dei fabbricarono
comunicare con
Giganti non vi passino, ha un
mezzo, ed custodito da Haim-

e tutto sar finito. Gli


(arcobaleno) per
Brifrost

sto albero,

la

il

si

Fra

le

case degli Dei, dalle

d'oro.

tetti

Odino ha una

mura d

citt,

ar-

fulgida

attorno a cui volteggiano gli Elfi,


entrano
alati. E' detta Walhalla, e vi

lu-

sole,

cidi spiriti

tutti

il primo fra
del bene e
dispensiero
gli Dei maggiori, onni.potente,
a popoli
bene
supremo
vittoria;
della
principalmente
presiede al concilio
distruttore;
e
creatore
bellicosi:
donde vede quanto si ta
celeste in seggio elevato,
e usurpo quello di AUnomi,
dodici
nel mondo.
suo padre; attraversa
spossess
Giove
come
fader,
lui i guerreggambe.
otto

prodi

morti

in

Odino

battaglia.

Ha

l'aria

gianti

con un cavalo da
uccidono m
consacrano le anime di quei che
ne da
visto
E passa fra le squadre, non

battaglia.

per-

eroi; si scosta dai


segno l'ardore che invade gli
finita la
ai vincitori:
lancia
sua
denti, e presta la
che
grandi
e
donne celesti belle

Walkyrie,
gli portano
spalle due corvi, che

zuffa, le
vi

assistettero,

sulle

le

anime, degli uccisi.

tutte le

mattme

Ha

se ne vo-

705

e a mezzod tornamo per riquanto hanno veduto. Uno si


(memoria);
(spirito);
l'altro Muniti

(ano, scorrono la terra,

all'orecchio

ferirgli

chiama Hag'm
Odino ha per moglie Frigga, una
degli

conscia delle sorti

delle dodici

Dee;

uomini, custode della

saoiti-

t dei giuramenti, presiede alle

Warnefrido, diacono
tradizioni longobarde

lo
le

stavano

in

di

nozze e

Cividale

riferisce

Pao-

ai parti.

del

fra

Friuli,

questa:

Vinili

guerra coi Vauidali; e questi invocarono

la

da Odino, e si ebbero in rispKKta, che l'otterrebbe quel dei due popoli che primo gli si presenVinili era
tasse davanti all'alba del domani. Fra
una Saga, imparentata cogli Dei, chiamata Gambavittoria

ra,

la

quale corse a trovare Frigga, e impegnarla a

favore dei suoi.


Vinili
si

re

Frigga consigli che

insieme coi mariti, prima del

collocassero dalla parte ove


al

pruno

svegliarsi;

legassero tutte

donne
del

Odino

dei

sole,

soleva guarda-

per farsi pi notevoli, esse

lunghe chiome sotto

le

do che cadessero
do Odino rivolto

le

levar

mento,

il

moAven-

in

a foggia di barba.

sul petto

sguardo a Oriente, vedendo quel Chi sono quei lunghe


barbe {langbarten)} . Frgga si asp>ettava ci: e poile

strane

ch chi dava

il

lo

domand:

figure

nome a un

si

son Vinili;

ma

dovere che tu

la vittoria .

Longobardi.

poich

gli

ti

Odino a

Quando

gli

poi

in

visti

in

riva

diede l'anima e la

0. Ronchetti.

Es-

furono detti

Dei, usciti da Asgard, e

ondeggianti, ne formarono
questi

marito:

dia anche un regalo, e questo sia

prima coppia mortale. Hemda,


45

al

piace nominarli altrimenti,

L'ebbero, e d'indi

scorrendo la terra deserta,


ramioscelli

un popolo era

fanciullo o a

obbligato a fargli un regalo, disse

figlio

vita,

di

mare due
Ambia.

al

Ask

e furon

Odino,

la

scor-

rendo

mondo

il

706

gener

tre

figli;

primo

servo

il

{Throell), nero, gibboso, con le mini callose; secondo


libero

il

{Karl), coi capelli rossi, viso colorato, occhi

terzo

sfavillanti;

nobile

il

pe

con sguardo

{Jarl)

netrante, gote vermiglie, capelli argentei; e tutti ebbero

discendenti, servi, liberi, nobili; e ultimo

Conobbe

Dei,

gli

seppe calmare
i

Di

dolori.

comprese

il

canto

re

{Konr).

degli

uccelli,

il

mare, estinguere l'incendio, quietare

il

qui la costituzione civile degli Scandinavi,

riprodotta nelle principali razze germaniche.

chiamiamo Odino

noi

lo

stesso

che

Quel che

Wodan.

Odio.
Pugnale

da serpenti Rovo, chiamato


Simbolo che si trova in S. Girolamo,

circondato

dagli Ebrei

sin.

dove parla degli

ottavi alloggicunenti degli Ebrei.

Odorato.
Secondo Cardano, un
molto

di

spirito,

eccellente odorato

segno

perch la qualit calda e secca del

cervello confacente a rendere l'odorato pi sottile,

e che queste medesime qualit rendono l'immaginazio-

ne pi viva e pi feconda. Mamurra, secondo Marziale, non consultava che il naso per sapere se il ra-

me

che

gli

presentavano era di Corinto. Marcomacci

dice che un religioso di


rato le

donne impudiche.

Praga distingueva dall'odo-

Cane.

Fiori.

OleandroArbusto sempre verde,


fiori

magnifici

mazza

di S.

Olfatto.

di

bell'aspetto

a mazzetti terminali;

per

suoi

chiamato anche

Giuseppe. Vedi Baldanza

Candore.

Vedi Odorato.

Olimpo.
Il

pi

vago e

il

pi

famoso monte dell'universo


Tessaglia,

in

sulle

cielo,

cui

le

707

vette

quali sorgevano

bricati

da Vulcano.

Ohio.

Vedi Giocondit

si
i

pensava toccassero

il

palazzi degli Dei fab-

Renissione.

Oliva.
Frutto dell'olivo. Vedi Parsimonia.

Olivo.
Columella
alberi.

Fu

Plinio

dice

chiama il primo e il pi utile degli


grande venerazione presso i Romani:

lo

in

che

era

vietato

di

adoperarlo

per

usi

profani, anzi pure di bruciarlo sugli altari degli Dei.

Man^
Maria

Pace

Vedi Agricoltura
Animo clemente
ArcanBruno {San)
Concordia
Corona d^oli\>o
Durezza mitigata
Elemosina
Eia delgeli

Voro

Eternit

Felicit

suetudine

Ira mitigata

Vergine

nerva

Mercurio

Palestra

/v/>

Prosperit salutare

Vergini savie e Vergirn stolte

Virt

spiritua-^

Vittoria.

le

Olivo selvatico.

Vedi

Sterilit.

Olla.

Vaso

di terra.

Vedi

Bw ne

parole.

Olocausto.
Sacrifizio nel quale la \lttima veniva consumata
mteramente dal fuoco; col quale riconoscevasi il supremo dominio di Dio su tutti gli esseri viventi. Vedi

Ostia.

Ombelico.

Vedi

Ammone --

Castit.

Ombre.
Cos dagli antichi venivano chi.imate
morti.

Secondo alcuni

le

le ombre
ombre vagavano intorno

dei
alle


altari

per placarle.

altri,

rappresentazione

satta

scendevano nell'inferno. Si erfacevano sacrifizi


in loro onore, e si
la precisa ed ecbe
L'ombra non era

tombe, secondo

gevano

708

corpo,

del

la

forma

di

esso

materia, e dotata fino


svincolata dall'ingombro della
morali
istinti e delle qualit
a un certo punto degli

che avevano

sorte destinata

mitologia

nella

l'uomo durante la

distinto
alle

vita.

greca esse continuavano

La

tutte;

ombre non era eguale per

occuparsi

genere di vita; nella Scandi cose conformi al loro


dinavia
quelle

ombre andavano vagando P^^j^ ^f^^J'


abitare il Wallhalla
degli eroi chiamate ad
le

passavano

il

tempo bevendo

birra, idromele,

mangian-

combattendo; quelle dei vili erano


Presso a poco la mjrelegate nel tenebroso Niflelmdagli Assin e dai Caidrsima opinione professavasi
giaceva mPresso i Greci, quando un defunto
d;;i.
non
superstiti
dei
dimenticanza
stpolto, o per qualche
derame
di
moneta
era stata posta in bocca la

do selvaggine

gli

Caronte per tragittare


sinata a pagare la barca di
per cent anni enare
doveva
lo Stige, l'ombra di lui
prima che impalude
livida
lungo le sponde della
trasportario sull ala
consentisse
placabile nocchiere
propiAlle ombre si facevano offerte
tra

riva.

miele, e
ziatorie di vino, farina e
ro

essere

evocate mediante alcune

rami

ziose.

etano

indizio

ombre
Mani.

dei

si

credeva potessepratiche

supersti-

sepolcri,
di cipresso posti o scolpiti sui

che

morti,

defunti

dette

erano raccomandati

dagh

antichi

Manes.

alle

Vedi


Omega.

709

Q.

Ultima

dell'alfabeto

lettera

Vedi Alfa

greco.

Omega.

OmorokaDea
derarsi

moglie di Baal, e che pu consi-

caldaica,

come simbolo

caos primitivo.

del

L'univeiso

era tenebre e confusione; da questi due elementi lu-

rono

generate

mostruose creature,

infinite

alle

quali

presiedeva la

Dea Omoroka. Erano

o quattro

con due facce, l'una di maschio, l'ilcon corna caprine e piedi di cavallo.

ali,

uomini con c'ue

tra di fenmiina,

Altre avevano aspetto di

con

ni

quattro

o di cavalli

corpi

con

gli in

due

di

teste

distruggere questa

cranio

la testa

della

umane, di cacoda di pesce

teste
in

Baal,

cane.

desiderando

imperfetta creazione primitiva,

Omoroka,

di

perirono a un tratto.

seri

con

tori

terminanti

Dea

Con
fece

egli

e cos

tutti

gli

ta-

es-

la parte superiore lei


cielo,

il

con

la

parte

L'umidit del globo produsse nut)vi


cmimali; l'uomo venne formato di terra e d'una por-

inferiore la terra.

zione del

natura

tenebre dalla

le

ma
lo

corpo di Omoroka, donde la sua doppia


e materiale. Baal separ in seguito

divina

gli

esseri

da

luce,

splendore della luce,

cinse

Dei
terra,

a
di

fece

il

giorno

la

notle;

non potendo sopportare


perirono. Allora egli si ac-

creati

lui

una terza creazione, ordincindo a tutti gli


il
capo e mescolarne il sangue aUa

recidersi

e l'opera fu compita.

Onca od Onga.
Soprannome

fenicio

mente a una statua


della

Tebe

di

di

Beozia.

dato

questa

Minerva,

Dea

nelle

propiia-

vicinanze

^
Onde. Vedi

Geni elementari
abitano la

quali

Tribolazione.

Ondi ni.
i

710

popoli del Nord


nella mitologia dei
dei fiumi e
laghi,
del
profondit

dell'Oceano, e ne sono,
Del. come erano presso

per cos dire


i

Greci

le

custodi e

Naiadi

gli

al re

e le

mitoloEsistono, secondo quella


Ninfe delle acque.
subordmai
sono
primi
Ondlnl e Ondine, ma 1
gi
gli spo=i.
quali sono d ordmano
alle seconde, delle
pel e
hanno
Teutom.
L Ondine, chiamate Nixe daiocchi d'un azzurro

Hanchissim; come alabastro,

cefisionomia attraente forcapelli di color d'oro,


-esis^^'^
argentina che esercita

ruleo

e voce
sono fighe di Nika
Queste misteriose divinit
o secando
scandinavo,
Nocken, che il Nettuno

:^%elte
fascino

altri

Odino.

di

^rono

Il

Baltico e

vZmann

man

del

Nord

abitavano msieme co

ed esse vi
(uomo dell'acqua)

culla,

lor

tutti

mezzo

ai

ghiac^

e della scienza dei presagi


e fra i giunchi. Hanno
mandano
delle antiche Sirene
'avvenire e al par
seno alle acviaggiatori
1
attirare
canti soavi per

differenti

Undici
que e farne lor preda.
queste canzoni
ra;ano l'incanteLo di
sforzo,
Ttlre. con qualche

ma

allorch

arriva

ad

Te

precipitarsi

secondo

la

nell'abisso

tradizione

melodie for-

altri

pu r-

dieci pii^
al potere delle
e
-decima
1
ascoltare

ad obbedire
Costretto suo malgrado

tando a

e a correre

delle

tedesca,

onde.

da-

Le Un

mostransi a a

ed escono talvo^
tperficrdei laghi e del ^-1.
dei p cat^^^^^^^^
giuochi
ai
assistere
anche sulle rive per
ore, devono rituftarsi
undici
le
ma appena suonano
crudele le attendealtrimenti una morte
Tele acque,

^
Secondo

rebbe.

vano molto

antiche credenze, le

le

doni,

perci

que da esse abitate oro,


poeti

fiori

Una

di Steinberg,
il

e frutti.

abitanti,

gli

ac-

vecchi

con cristallini
fondo del lago

citt

di queste citt giace nel

regno sottomarino delle

il

Ondine, nel quale sono magnifiche


palazzi.

Ondine ama-

soleva gettare nelle

si

perle,

celebrarono

nordici,

711

la sera intendono, dicesi,

suono delle campuie uscire dal seno delle onde.

Onfale.
Regina di Lidia. Ercole l'am a tal segno che,
da donna, filava fra le ancelle di Onfale.

vestito

Onice.
Vedi Potest.

Pietra bianca venata.

Onore.
Allegoricamente
vestito

di

pcinno

che prende per

rappresentato

porpora,

color

mano Cupido

Virt, la quale lo precede.

segno d'onore davano

da un

coronato

in atto di

fanciullo
di

Scudo. I Latini, in
uno scudo, detto clpeo, nel

quale erano incise o disegnate le imprese o

memorabiH

lauro,

condurlo alla

fatti

scudo era destinato;


per cui chi non erasi ancora distinto con qualche
fatto degno di memoria portava lo scudo bianco.
Come dice Virgilio: Poco famoso per il bianco
colui

scudo.

Questi scudi

si

tori

soldati, e sovente

ai

di

cui

lo

davano spesso dagli

Dei, sosp>endendoli nei templi


talvolta

Onore

imp>era-

erano anche consacrati agli


;

in

questo caso eramo

d argento.
e

virt.

Allegoria che

si

vede

in

peratore Vitellio, ideata nel

vanotto con la celata

alcune medaglie dell'im-

modo

in testa,

seguente:

im

gio-

ornata d'alcune penne.

mano

nella

tiene

712

sinistra

un'asta e nella destra uno

a mezza gamba, e col piede


scettro:
figura la Virdestro calca una testuggine. Questa
in sembianrappresentato
t, la quale guarda l'Onore
fortezza ridella
simbolo

celata
La
ze' femminili.
porta

gli stivali

dalla virt,

chiesta

come pure

l'asta; le

lo

rivolto

alle

penne

cose su-

indicano l'acutezza dell'ingegno


potenza di domiblimi e alte; lo scettro dimostra la

nare

e raffrenare la cupidit;

vizi

stivaletti

gli

si-

sempre essere
gnificano che chi segue la virt deve
poter eserper
luogo
pronto e sollecito a cambiar
simbolo
qualora necessitasse; la testuggine

citarla,

difende contro la Dedella prudenza che fortifica e


e dalle gambe.
bolezza umana, rappresentata dai piedi
ci per signie
donna,
una
L'Onore raffigurato da
ficare

che

virt.

Tale

donne devono specialmente aspirare

le

figura

alla

di disprezzo

mezza nuda, segno

una cornucopia, e coi


della ricchezza; porta in mano
dalla virt proviene
poich
piede calca una celata;
uomo per virt oun
e
nobili,
cose
di
abbondanza
e in grande
norato tenuto da tutti in venerazione
stima.

Onore supremo.
Asta, che
valore

gli

antichi

fosse distinto

si

tal venerazione,

da

non solo davano a chi per

ma la tenevano m
diadema, come mse

guerra;

sostituirla al

gna regale.

Onore

trionfale.

Corona
in

cui

figurano

Riguardo
trionfatori,

come

d lauro,

al

teste

laureto

narrasi

la

si

vede

in

molte medaghe.

d'imperatori coronate

che

forniva

seguente

le

di

corone

storiella:

Un

lauro.

per

giorno

713

un'aquila lasci cadere in grembo a Livia Augusta


una gallina bianca, che aveva un ramoscello di lauro in bocca; piaciutale, fece nutrire la gallina e piantare

il

ramoscello; e

che

talmente,

buon augurio,
ro per
stesso,

d'indi in poi

fu

nei

alla

morte

ai

laureto

in

quel luogo

lauri.

altri

proprio

lau-

il

per

trionfatori,
oinii

pianta de-

l'aveva piantala.

chi

di

trionfi,

servirono di quel lau-

si

detto

propagarono
quale

si

loro

trionfatori,

ritenuto
in

lauro

il

usavano piantarvi subito

aver osservato che


I>eriva

polli e

loro corone, e

le

tanto pi

ro,

imperatori,

gli

Onoriani.
Soldati equestri

istituiti

A-

dell'imperatore Onorio.

vevano per insegna uno scudo bianco con l'ombelico


d'oro, circondato da un cerchietto giallo, a cui si

appoggiavano due porci


davano l'un l'altro.

di

color verde,

che

si

guar-

Onta.
Peonia.

Onuf.

Nome
primitivi
si

un antico Dio molto onorato presso i


era ritenuto un essere buono, e

di

Egiziani:

vuole sia stato l'immagine di Osiride.

OpalePietra che, sebbene


gidi

colori,

non ha

jutzurrognola.

in

si

presenti ornata dai pi ful-

proprio che una tinta lattea

Vedi Lagrime

Perdono

Pre-

ghiera.

Opera.
Mano. Presso
dipinta,

gli

indicava un

Eg2dani,

uomo

una mano

studioso

scolpita

nell'arte

di

edi-

ficare.

forma

Col suo
alle

nelle

aluto,

Immagini

714

arti

concepite

d
si
mgegno umano.

specialmente,
dall

mani sono prese come^ simbolo


dove nel Levitico detto:
esempio,
dell'opera. Per
Signore; i teotue offuscano il sacrifizio al

Anche

nella Bibbia le

Le mani

logi interpretano le

mani per

l'opera.

so gli indovini, sognando le


successo delle cose da farsi,

Come

pure pres-

mani, segno di felice


specialmente nelle opere

manuali.

Opera

e fatica.
ghirlande
Teschio di bue ornato di fiori e con due
soggetto che
corna,
alle
sospese
d'edera
di bacche
la mole d'Adriano,
figura in un fregio che circonda
che si faceva
quale, sia che alludesse al sacrificio
il

teschi bovmi erano appesi ai


i
Dio si venerava, o con quaqual
templi per indicare
popolo); o rappresentasse
11
l'onorava
le devozione
figurandovi talqualche altro emblema e simbolo,
o una tazpaterna
anche scolpito insieme una

toro

del

(in

origine

volta
za,

come

pli

fra

si

vede specialmente nelle facciate dei tem(metopa) e quei teschi furono quatriglifi
si

sempre inghirlandati,

secondo alcuni, per mostrare

Roma nelabbondanti premi della fatica, come in


simbotazza
la
cui
in
la medesima mole d'Adriano,
fatica,
la
bovino
teschio
leggia la munificenza, e il
gli imperaPerci,
fortezza.
con
oppure cose fatte
onoratamente e dopo aver sutori, dopo una vita finita
o altri
fatiche, si onoravano con mausolei
gli

perate le

monumenti

in cui

che coloro che


rati di gloria

ivi

gh

figurava tal^ simbolo, per far noto


erano riposti avevano vinti e supe-

altri

uomini.

715

Opera vana.

Uomo

che sega

corrisponde

Lavare

il

ai

fuoco col

il

detti:

mattoTe.

la tesse

con grande cura e

gilit

rompe

si

Opi.
Moglie

minimo

di Saturno e

con

ficata

al

agiatezza.

la

madre

Romani

coltello.

Simbolo che

Pestare i acqua nel mortaio, e


Tela di ragno, perch il ragno

ma

fatica,

per la sua fra-

contatto.

Dea

dell'abbondanza, identi-

terra produttrice di ogni


la

una donna d'aspetto venercindo. che stende

di

destra,

come

gendo con

in atto di offrire

la sinistra del

umana

rappresentavano sotto forma

pane

tutti

la

mano

soccorso, e por-

ai poveri.

Vedi

Cibele.

Opinione.
Deit allegorica, che presiedeva
uomini.

gli

bella

ad

Viene rappresentata

ne brutta,

ma

in

attitudine

appigliarsi a ci che le

si

ai

ir

sentimenti de-

una donna

audace,

ne

pronta

presenta.

Oppurtunit.
Riccio

terrestre, simbolo di chi si adatta a qualcondizione dei tempi; perch si vuole che queanimale faccia la sua tana con due aperture, una

siaisi

st

verso tramontauia e l'altra verso mezzogiorno; turando

poi a vicenda or l'una or l'altra, a seconda che pre-

vede

direzione del

la

riparata

prendendo

vento,

si

ritira

cos occasione del

verso la parte

tempo per cam-

biare dimora.

Optllete, Optiletide, Oftalmitide.


Soprannome di Minerva, che vuol dire Oculista,
che conserva e restituisce la vista. Tale nome venne
dato a questa Dea, dal tempio che le fece mnalzare

Licurgo
za

legislatore

il

della

guarigione

716

Lacedemone,

in

dell'occhio

che

riconoscen-

in

aveva ferito
abbia ci fatto

gli

Alcandro; altri pretendono che egli


memoria del non avergli Alcandro cavato l'altro
occhio, come intendeva di fare, se non gli fosse stain

impedito.

to

Miinerva,

fra

Greci,

era

riguardata

qual protettrice degli occhi, tamto per togliere quanto


per restituire la vista a coloro ch'essa voleva favorire

o castigare.

Oracolo.
Risposta che, secondo la credenza degli antichi,

Dei o
nei

te

che

si

fatte,
tessa,

gli eroi

facevano

templi,

nei boschi,

alle

domande

nelle grotte

gli

loro indirizzae in

altri

siti

chiamavano Oracoli. Queste rispocte venivano


o verbalmente da un profeta o da una profedetta sibilla, o con sogno, con un rumore, con

un segno qualsiasi, che era poi interpretato dai saGli oracoli pi famosi dell'antichit furono
in Grecia quelli di Apollo, che furono ventidue, fra
cerdoti.

cui

il

pi rinomato era quello di

sp>ecialmente quello di

co di

tutti gli

Delfo; di Giove,

Dodona, che era

il

pi

anti-

Epidauro;
Anfiarao a Oropo. In

oracoli greci; di Esculapio a

Trofonio a Lebadea; di
si menzionano la Sibilla di Cuma e i libri sibillini, i>oi igili oracoli di Fauno, quelli della Fortuna
di Frenesie, delle Ninfe Albunea Carmenta, Egedi

Italia,

ecc.

ria,

Romani consultavano

gli

auguri.

Oratore
Corvo. Simbolo derivato dal nome di Corace (corvo)

famoso oratore

di Sicilia.

Metello volendo ono-

suo maestro Diodoro, pose sul suo sepolcro un


corvo di pietra, volendo dimostrare essere egli stato
rare

il

717

Ma

quasi eguale a queirantlchissimo corvo.

Cicerone

simbolo a biasimo di Metello,


maestro avedicendo che aveva fatto bene, poich
a orare,
che
volare
pi
a
va insegnato al discepolo
invert

argutamente

il

i'.

Metello.

di

all'incostanza

alludendo

oratoria {Le tre parti della).

Oratoria. Vedi Facolt

Orda. Vedi Nome.


Orco.
Essere bestiale immaginato nelle novelle. E' di staura gigantesca; ha il capo grosso come una zucca,
sopracciglia e

le

capelli simili a scope di pungi'.opo.

come brage

occhi scintillanti

gli

accese,

naso lun-

il

da forno e la barba ispida e arrufmnana, e per questo va a caccia


carne
Mangia
fata.
d'uomini, e presili li mette in prigione, donde li toglie
a saziare la fame canina che lo divora. Talora per
ghissimo, la bocca

tale

cieco:

che Ariosto descrive nel suo

l'orco

Orlando Furioso. Questi,


In luogo d'occhi, di color di fungo
Sotto la fronte ha due coccole d'osso...

Mostra

Ha

le

lungo

Quindi, essendo

finissimo.

conosce e
tien

chiuse

Il

gli

in

un

fiuto

trova

avvicina.

si

suo

gusto

la

p>erch

per

preda

sua

l'olfato

singolare,

in

egli

donne ch'egli
Per queste prigioniere

dalla carne delle

astiene

si

cieco,

che per disgrazia


lui

zarme fuor, come fa il porco;


naso, e il sen bavoso e sporco.

il

serraglio.

e per suo peissatempo mantiene armento numeroso, di


cui talora,
si

pasce.

prediletto

in

mancanza

Quando abbia
di

uomini,

di

carne umana,

egli

pure

a disp>osizione molto pasto suo

ne

mangia

quattro

sei

al

_
giorno.

La

gusti

suoi

di

Orco

al loro

trasporto

stesso

allo

ne dell'uomo, talora per


delle vittime di suo marito.

nome

talvolta

dell'Orco

moglie

ferini

718

Do

si

partecipa

ai

per la car-

mostra compassionevole

Romani davano

il

della morte. S'immaginava

dove riponeva le
frumento mietuto
di uno arcome
lui
di
nel granaio; e ora parlavasi
deve, non
chi
coglie
suo
tempo
al
che
falce
mato di

che l'Orco avesse

ombre, come

il

risparmiando

si

suo

il

polpacci

come una

pensava

ripostiglio,

mietitore raccoglie

di

il

tenta sfuggirgli:

chi

dalle

figura

ali

che

nere

ora
in-

torno vola a sorprendere e trascinar via; sempre consilencepivasi l'Orco come un essere silenzioso, e
ziose

si

dicevan l'ombre dei trapassati.

Ordineche serve

Archpenzolo,

muri o

degli spigoli dei

tezza di

linee.

regolare

Vedi Osservatore

la

direzione

che nchiedono esat-

altre cose

dell'ordine.

One.
Figlie
so

di

delle

Giove

stagioni;

di

Temi. Presiedevano al cornascere a suo tempo

facendo

fiori

e maturare

tre:

Eunomia, Dice e Irene;

no quattro, come
alle

porte

del

frutti.

le

Le Ore

ma

in principio

pi tardi diventaro-

stagioni dell'anno.

Cielo con Giano,

erano

Esse stavano

levavano

le

bri-

nel moglie ai cavalli del Sole. Filostrate le descrive


do seguente: Le Ore scese in teira vanno rivolgen-

do l'Anno, il quale in forma di certa cosa rotonda,


con le mani, dal quale rivolgimento viene che la terra
produce poi di anno in anno tutto quello che nasce;
camminano
e sono bionde vestite di veli sottilissimi, e
Bopra le aride spighe tanto leggermente, che non ne

719

rompono o toccano pur una. Sono

di

ccintano dolcissimamente,

e giocondo,

nel rivolgere

porgano

quell'orbe, palla a circolo che sia, pare che

come

mirabile diletto ai riguardanti; e vanno

do quasi sempre, levando spesso


cia.

Hanno

colorite,

come

occhi lucenti,

biondi

chi

ghirlande,

uva

Oreadi.

l'una

Ore
di

l'altra

fiori,

Sapienza

si

di

seconda della
coronavano di

spighe,

la

terza

di olivo

Vedi Ninfe.

rappresentano,

pampani, l'ultima

brac-

guancie

le

sente riscaldato, e vXi

si

Guadagno Obbe-

Orecchia. Vedi Contumace


dienza

spalle,

e al muoversi presti.

stagione che le

di

dal corso

saltan-

in alto le belle

alle

crini

soave

asp>etto

Servit.

Orecchia turata con una mano.

Vedi Dominio

giusto.

Orecchie d'asino. Vedi Fanatismo

Mida

5erviz.

Orecchie mozzate. Vedi

Calunniatore.

Orefice.

Uomo
in

che tiene un agneUo con una corona d'oro

testa.

Oreste,
Figlio di
Clitennestra,
la

Agamennone,
che quando

re

d'Argo e

fu

madre insieme con l'amante

di

creschAo

Micene, e di

et

uccise

di lei Egisto, la quale

aveva partecipato all'assassinio di suo padre; poi an


d in Epiro e uccise anche Pirro amante di Elrmione;
ch'egli voleva rapire. Ma essendo sempre
dopo il
commesso matricidio agitato dalle Furie, consult l'Oracolo, che gli comand d'andare a
sacrificarsi in


Tauride per

720

dove

suoi falli, e

purificarsi dei

si

rec

mai
non
con Pilade suo intimo amico, il quale
vipera.
una
di
abbandonarlo. Oreste mor dal morso
volle

Vedi Furia d'Oreste

Ifigenia.

Orfeo.

Musa

Figlio d'Apollo e della

d'Eagro e

altri

lira,

che

gli alberi

sospendevano

il

sassi gli

Aristei^.

restituiigl'

feroci

Plutone e Proserpina a
sorte, ma a patto che jion

si

per

si

la

fiumi
uni-

sposa

un serpente,

Orfeo

discese al-

s\ia lira

la

bene

dietro,

Ebbe

magiche note dt1la

o seconde

cos

la morsicatura di

mentre fuggiva da

l'Inferno e con le

bestie

ascoltarlo.

per

vano intorno a
Euridice, che mor per

correvano

e ]e

loro corso,
lui

fattale

Calliope,

una Musa. Suonava

di

indusse

perduta con-

rivolgesse

indietro

non fosse uscito \i confini del reImpaziente d'amore, egh ruppe il patdisparve. Dopo questa disgrazia Or-

guardarla finche

gno infernale.
to ed Euridice

a loxo gli uomini,


feo disprezz le donne, preferendo
brani. Le
le Baccanti lo lacerarono a

da che

irritate

sparse per la pianura, ma il suo


nel mare ficapo fu gettato nell'Ebro. che lo port
raccolsero
Muse
Le
sepolto.
dove fu

sue

membra furono

no a Lesbo,

brani del suo corpo e

li

seppellirono a Libetra, dove


cantasse sulla sua tomba pi

dicevasi che il rosignolo


Grecia
soavemente che in qualunque altra parte della
stelle.
le
tra
collocata
Giove
da
La sua lira venne
e
Rappresentasi ordinariamente con una lira in mano,
talvolta con

un cigno accanto.

Opfne.

Uno

dei cavalli di

Plutone.

721

Organo.
Strumento musicale. Vedi Cecilia

(Santa).

Orgoglio.
Animali:

Cavallo, attributo dell'orgoglio. Pavone.

Giunone sparArgo. Serpente con la testa di


emblema dell'orgoglio. Tacchino che fa la

orgogliosissimo delle sue p>enne, su cui


se

cento occhi

donna,

ruota.

di

Amarillide bellissima.

Vegetali:

Oriente.
Personificato

con

di raggi, e
in

ima medaglia

AVG.

una

in

la

figura

capo

col

circondato

msuio destra alzata; come

con linscrizione

di Gallieno

Coccodrillo,

presso

si

perch

Egiziani,

gli

\edc

ORIEN

quest'animale naisce dall'uovo senza essere covato dai

che per se stesso nasce. Ele-

genitori, similmente al sole

fante.

Senato

Il

Romano

se concesso nelle

da quattro

decret che ad Augusto fos-

medaglie

di

l'effige

perch,

elefeuiti,

credesi,

un carro
litorn

tirato

dall'O-

riente

carico di spoglie. Simile segno d'onore ebbero

anche

altri

vincitori di battaglie in Oriente.

Origano.
Pimta che contiene un olio aromatico di proprie-

Ha

t tonica.

d'un rosso

le foglie di

un rosso porpora e i fiori


Devastazione

Vedi Conforto

rosato.

Medicina.

Origano dittamo.

Nome
di

che gli antichi davano al dittamo eretico o


Candia, e che aveva la riputazione di chiudere le
e

ferite,

Corona
46

guarire

le

morsicature

di origano dittamo

ROXCHETTI.

dei

Parto.

serpenti.

Vedi

722

Origine.
Germe. Seme.

Orione.
Viaggiando Giove, Mercurio
un giorno

si

Nettuno msieme,

ricoverarono in casa di

I reo

uomo

po-

stato Ir ieo re d'Iverissimo (alcuni vogliono che sia


in ricompensa gb
ricevuti
ben
stati
essere
per
ria), e
avesse chiesto.
promisero d'accordargli tutto ci che
avere un
desiderava
tempo
da lungo

Ireo disse, che

ma senza l'aiuto d'alcuna donna, avendo


Allora gli Dei gli
voto con la sua di non possederla.
di bue, che da
pelle
bagnare nell'orina la

fatto

figlio,

dissero di

quella ne uscirebbe

un

come

fanciullo,

infatti

avven-

quale divenne un gran


ne, e ne nacque Orione, il
tentato di violale
cacciatore. Avendo egli un giorno
la Dea fece
Diana, dopo averla sfidata alla caccia,
l'uccise. Oriomorsicandolo
che
nascere un scorpione,

anni
ne aveva perseguitato durante cinque

le

Pleiadi,

Giove di essere
chiesero
le quali, per sfuggirlo,
fu trasporOrione
morte,
Dopo
cambiate in stelle.
tutti e due diventaroe
Sirio,
cane
suo
col
cielo
tato in
come un enorno delle costellazioni. Lo si figurava
mezzo al main
camminava
me gigante, che talvolta
stelle, armato di
alle
fino
alzata
testa
la
a

re,

e con

una spada d'oro.

Oro.

Figlio d'Iside e di Osiride,


egiziani.
turale, e

Alcuni

da

intesero

cui venisse

Oro per
nome

il

,.

uno dei grandi numi


il

Dio

del sole na-

delle ore. che

divi-

prendono per il mondo.


dono il
due forme:
Questo Dio veniva rappresentato sotto
l'acconciatura
con
nudo
cio l'Oro giovane, che era
giorno.

Altri

lo


dalla lunga treccia

723

attorcigliata,

battendo l'orecchia,

bocca secondo l'abitudine dei bamb'ni;


che talvolta figura sulle ginocchia della madre che lo
dito in

col

Come Oro

allatta.

detto

grande,

il

in

generale

vede seduto su un trono dipinto di azzurro, ed

forma
con

di

sciacallo o cane,

con

la regione superiore e inferiore.

gurato

la

in piedi col

corpo

Alcune

umano

stra e nella destra la croce

siride,

La

dopo averlo

mano

sini-

Infine era

rap-

mitologia narra

fece guerra al tiranno Tifone,


e

iel-

e la feita di spurAe-

ad ansa.

presentato dallo stesso sparviero.

volte poi rifi-

ro con lo pschent, e tiene lo scettro nella

ch'egli

sparviero,

testa di

simbolo del potere che esercitava

lo pschent,

si

in

assassmo d'O-

vinto e ucciso di propria maino

al trono del proprio padre; ma dc^o


iosoccombere al potere dei Titani, che lo uccisero. Iside, sua madre, siccome (juella che possed :va
i
rari segreti della medicina e quello anche di rendere
immortale, avendo trovato il corpo di Oro nel Nilo,
gli rese la vita e gli procur l'immortalit, insegnandogli la medicina e l'arte della divinazione.

egli

sal

vette

Oro.
Metallo prezioso. Vedi Allegrezza

Devozione

Impero
Ricchezza
Orologio. Vedi Negligenza
Contentezza

stizia

Gloria

Cielo

Dominio

Lealt

Giu-

Libert

Troni.

Orologio a polvere
Tempo.

Vigilanza.

Vedi Giorno

Morte

loro,

era

calo

Oromaze.
Dio

dei

Persijuii,

che,

secondo

luce pura

dalla

mago

Il

dice

principio di ogni bene.

Plutarco,

ammetteva due
dava il no-

cattivo; all'uno

l'altro

Armane:
alle

l'altro

sensibile,

luce

alla

il

all'altro di

Oromaze,

di

riva

ed era

Zoroastro,

Dei, l'uno buono,

me

724

l'uno

tenebre

si

rife-

all'i-

gnoranza. Egli credeva che alcuni alberi e alcune


al
piante appartenessero al Dio buono, e le altre
fra gli animali,

cattivo; e che,

acque,

delle

Dei,
il

del

fossero

terra

di

ricci

cattivo.

del

cani,

uccelli e

gli

primo dei quali era autore della benemerenza;

il

secondo della verit;


sapienza;

della

Dio buono, e tutti quelli


Oromaze ha prodotto sei

il

il

terzo dell'equit;

quinto della ricchezza;

quarto

il

il

sesto

dei piaceri che provengono dalle buone azioni. Anche Arimane, quasi per emulazione, cre un numero

eguale di Dei. Essendosi

Oromaze

fatto tre volte pi

gramde di quello ch'egH era, si allontan tanto dal


sole quanto lo il sole dalla terra: adom il cielo
di astri, e uno ne fece di tutti pi bello, e come
custode degli astri, cio Sirio o il Cane maggiore.

Fece

ancora ventiquattro Dei, e

egli

li

pose

tutti

in

un numero egua^
bene si trov
col
allora
e
l'uovo,
forarono
questi
le,
mescolato il male. Verr per il tempo in cui Ariun uovo. Avendone Arimante

mane

essendo la terra divenuta tutta


pi che una sola vita e una

perir, e allora,

uguale,

non

vi

sar

sola societ di tutti

gli

uomini

nella stessa citt e parieranno


gio.

di

per

Secondo

fatto

l'opinione

dei

felici,

che abiteranno

un medesimo linguag-

maghi, durante

3000 anni l'uno degli Dei prevarr


altri

3000

anni

si

curer di distruggere

il

corso

sull'altro,

faranno la guerra, e l'uno pro-

l'altro.

Finalmente Arimane sa-

725

r sconfitto, e allora gli uomini saranno perfcttaunente

felici.

Orrore.

Aro
ni,

di

Allusione

serpentino.

che sembrano

ai

suoi rami

irti

di spi-

Mandragora, La radice

serpentelli.

questa pianta, voluminosa e sovente biforcata, astalora una forma che ricorda grossolanamente

sume

umano;

quella del corpK>

ima volta credevasi

sa gettasse delle grida orribili,

Orsa. Vedi Adolescenza


le

Ira

Profitto

ch'es-

sradicandola.

Calisto

con

l'et

Donna
Prudenza
viri-

Salvezza.

Orso.

Una

volta

cervello

credeva che chi avesse mangiato il


animale, venisse preso da vertigiquale si credeva trasformato in orso,
modi. Vedi Arcade
Cacciatore

si

questo

di

ne durante la

assumendone

Colomba

Selvatichezza

ti

(Santa)

Eligio

(Sanf)

Testa d'orso

Co-

Violenza.

Orta.

Dea che

esortava

tempio era sempre

gli

uomini alle azioni.

Il

suo

aiperto.

Ortensia. Vedi Idrangea.


Ortica.
Pianta

irta

di

ciore sulla pelle.

peli

Vedi

che producono un

forte

bru-

Afflizione.

Ortro.

Cane a due

teste

che custodiva

il

gregge di Ge-

rione.

Oscenit.
Ghianda
della sua

di

quercia,

per

una

certa

forma con quella del glande.

similitudine

726

Osea.
la

predisse
primo dei dodici profeti rnmon che
soggiogazione di Babilonia. Vedi Profeti
Il

Osiride od Osiri.
11

libro del morti, cio

il

papiro funerario, contie-

Dio. Tutte le circostanze


della viil simbolo
riguardano
della vita di Osiride
essere stato li Dio
pare
origine,
In
oltremondana.
ta

ne molti

titoli

questo

di

citt

diverse

locale di

Delta, fra

il

ramo

il

del

all'orient-

(poste

egiziane,

Sebenitico e

ramo Pelusiaco

del

del Nilo, in opposizione di


Nilo.
deserto, la roccia infeTilone, che rappresentava il
leggenda in epoca molto ante-

allora era

un Dio

conda. Secondo una

da
rioie alla storia, Osiride e Iside
sua moglie Nefti dall'altro, erano
sorelle nati dall'unione di

Notte,

ila

Dea-clelo.

Seb,"

il

un

fratelh

Dio-terra,

con

quindi

sarebbe

Osiride

fifone e

lato,

quattro

e
la

stato

del
primo Dio che apparve dopo
il primo Uio
almeno
uomo,
mo ido e, se non il primo
e il primo che regno
che avesse in se natura umana
civilt. Era un Dio
la
diede
sugli uomini, e ai quali

creazione

la

il

bu<vno

e,

come

re

del grano e della

d'Egitto,
vite,

istitu

il

coltivazione

la

insegn

culto e

nti dei di-

maggior parte delle citta del


versi Dei, fabbric la
ebbe egh terminata la
Quando
stessa.
pafse e Tebe

crudele, cospiro contro


sua opera. Tifone, violento e
regn in Egitto m sua
poi
Nilo,
di lui e lo gett nel
voe.

Secondo un'altra

tradizione.

Tifone

avrebbe

gettandone

le
cadavere di
il
rispettate,
avrebbero
le
pesci
i
ove
fiume,
membra nel
pezzi sparsi, li raceccetto il mormiro. Iside cerc i
Tot, e da sua soda
Anubi,
colse, poi, aiutata da
inventato e
avrebbe
Oro,
figlio
suo
da
ffila Nefti e

fatto

a pezzi

Osiride,

727

ricomposti in un sepolcro,

praticato su questi avanzi,

corpi, permettendo loro


d'andare a godere di una nuova esistenza nei Ccunpi
di lalou.
(Si vuole che questo sia stato il primo
esempio di mummificazione). Osiride divenne quinA

dei

il

che

riti

ricostituivano

primo degli uomini morti che, avendo abbaoidona-

to

la ritrova nell'altro

la vita,

F>etuarla indefinitamente.

lui

la

re.

Le

rie,

lalou,

di

cui

e fKjssono essere riassunte in queste:


lo

suoi

principali

gli

del

scettro

Il

superiore

Egitto,

il

era

un Dio

tau,

emblemi, e con le due penne


cartello che ha accanto contiene il

come
d'Amtitolo:

Osiride Onofre re degli Dei; 2" una forma di

con

mia,

me-

rappresentazioni d'Osiride, rimasteci, sono va-

con

mone.

il

ch'egli

sua autorit nei campi

to

e riesce a per-

aveva subito, sfuggendo


alla distruzione per andare a prosperare sot-

desimo trattamento

come

mondo

suoi fedeli subirono

corcma

la

della vita, e

del

superiore

Egitto,

bastone del dominatore, col

il

mumsegno

il

titolo di:

d'Abido; 3 un Dio col pschent sudue perme, il bastone e lo scettro regio, col
Osiride Onofre re degli Dei; 4 un Dio in

Osiride, signore

periore e
titolo:

forma barbara, con lo scettro reale e bastone, e sul


capo il nilometro e l'ornamento di FCneph (cio le
coma con un disco o Ureo) col titolo: Osiride Tal;
5 un Dio con la testa di cavallo, il bastone e lo
scettro; ma col doppio capo d'ibis e di becco. Tale rappresentazione ha questa serie di titoli:
Osiri, il
figliuolo di Nupte, generato da Seb, l'abitante del'
l'Amenti,
latore
tente
be).

dei

il

rivelatore

del bene

beni della verit,

capo dei fabbricatori (cio

Insomma

nel

(Onophrio),

figlio
il

culto di Osiride

degli Dei,

riveil

po-

signore delle tom-

avevano principio

fine

728

misteri della religione egiziana:

e in quella

aveva fondamento l'agricoltura, che molto contribui-

va

all'incivilimento di tali contrade.

consacrato

il

questo Dio era

nelumbio.

Ospitalit.

Uomo
te,

che conduce sua moglie per mano.

Por-

due. Quercia, adorata dai Celti per riconoscenza

dell'ospitalit

che

suo

il

spesso

fogliame

suo

il

tronco dava all'uomo.

Ospite.

Uomo

in

una rocca o una chiave

con

piedi

in

mano.

Ossa.

Vedi Ezechiele.

Osservatore dell'ordineGru. Emigrauido, nel loro volo, le gru osservano


sempre un dato ordine in forma di triangolo.

Ostensorio.
Arredo sacro

in

cui

si

pone

l'ostia

l'esposizione solenne dell'Eucarestia.

de dell'ostensorio
geK, e

gli

Il

consacrata per
tronco o pie-

talvolta formato con gruppi d'an-

ornamenti e guarnizioni consistono di em-

il
pellial SS. Sacramento:
cano che nutre
figli col suo sangue, o un grappolo
d'uva e spighe di frumento. Vedi Domenico di Guz-^
Guglielmo {San)
Eucarestia
man (San)

blemi e simboli allusivi


i

Tommaso d'Aquino

{San).

Ostentsizione.
Tulipano.

Ostia.
Co$

chiamasi

i<na

vittima

consacrata

a^li

Dei,


come
per

pace per stornare

un'offerta di

contrapposto

mento

di

favori

grazie di

ecc.

ai

Le

ricevuti.

alle deit delle

collera,

rendi-

vittime

consi-

animali domestici,

come

Quando

Dei deirOlimpK), eramo

lesta in su, se offerti

a eroi, o

la loro
offerta

e qualche volta uomini.

crificavamo agli

me

ch'era

victima,

stevano per lo pi in
maiali,

729

uccisi

buoi,
sa-

si

con

la

regioni inferiori,

morti, con la testa verso terra.

Le

vitti-

pi grandi erano prima stordite con un colpo di

martello per

mano

del popa, primo sacerdote.

Ostia sacra.
Pane azzimo o senza lievito che si consacra nella
Messa. Questo nome esprime la vittima che s'immola
sacrifizio

in

corpo e

il

alla

quindi

divinit;

Ostia

dicesi

il

sangue di G. Cristo che sono contenuti nel-

l'Eucarestia sotto specie di pane e di vino, p>erch

offrano

Dio quale

vittima

in

sacrifizio.

Le

si

ostie

che servono per la messa sono pi gramdi di quelle


che

si

conservano

Chiesa

comunione, dette anche par-

la

p>er

Vedi Barbara

ticelle.

(Santa)

Eucarestia

Bernardo

{San)

Fede.

Ostinazione.
il

Animali:

Asino.

proverbio,

cio cogli ostinati

zione.

Asino

duro,

baston

Mulo. Ostinato, caparbio come un mulo.


Nero. Piombo.

Diversi:

Ottaedro.
Solido d'otto facce.

Ottimo Re. Vedi Re


Otto.

duro,

Vedi Numeri

Vedi Aria.
ottimo.

simbolici.

dice

bisogna usare ostina-

730

Ottobre.

Mese

presieduto da Marte.

Il medio evo Io perun giovanotto a caccia, o che semina. Vaeari lo rappresent in un giovanetto di prima lanuggine, col cap>o coperto di tela sottile, con una veste

sonific in

bianca

grossolana

stretta

alla

cintura,

che

gli

sventola intorno; calzato fino ai ginocchi, con accanto

molte gabbie di

uccelli.

Ovazione.

Vedi Zodaco.

Trionfo minore.
Corona di mirto, che portavano in testa i trionfanti soldati Romani in segno di
vittoria conseguita

Ovisara.
Dio africano,

senza spargimento di sangue.

supremo a Benin.

l'ente

Invisibile,

presente dappertutto, creatore del cielo e della terra,


infinitamente buono;

buono, dicono

non per mai invocato,

Negri, ci sarebbe

i-'oich

Un

inutile.

vaso

forato in fondo in tre luoghi l'organo essenziale degli

oracoli che rendono

di

tale

vaso

gli

adqjti

loro sacerdoti, e dal suno

riconoscono

la

volont

del

Dio.

Ovo. Vedi Uovo.


Ozio-

Due uomini seduti sotto un albero che guardano


un'oca; meglio se questa pianta e un salice, f>erchc
non produce alcun sme che

sia

utile.

Ozioso.

Uomo

senza mani,

simbolo di un ozioso

Velia, perch quest'uccello nell'estate

si

inutile.

ritira

l'ombra, e nell'inverno sta nei luoghi esposti al


Qili

oziosi

amano l'ombra

tepori del

letto,

al-

sole.

731

P.
Pace.
Deit allegorica, figlia di Giove e di Temi. I Grela rappresentavano sotto l'aspetto di bella donna
avente in una mano delle spighe, reggendo con l'al-

ci

una

tra

statuetta

di

Plutone

fanciullo,

che

talvolta

teneva in seno; e la coronavano di lauro; sotto

prie-

aveva un ramo d'olivo: le spighe rappresentavano la fertilit della terra coltivata in temF>o di pace; Plutone era simbolo della ricchezza derivata
piedi era segno di trionfo
dalla pace; l'olivo sotto
di

Era anche rappresentata con un ramo d'olivo in mano, talora coronata d'olivo o di lauro, e col
seno pieno di frutta, come dice Tibullo: Viene alma Pace con la spica in mano
E di bei frutti col-

e quiete.

mo

il

bianco seno. Raffaello la rappresent sotto

spetto d'una giovane

donna che riceve un ramo

da un Genio.
Animali: Chiocciola.

l'a-

d'o-

livo

la

Ma

ramo d'olivo
terra

condo

Dicono

toscani:

Non

fa

Viva la chioccioBestia di pace. Colomba, che port a No il

l'audace

in

pacificata.

Plinio,

frigge e tace

segno che il diluvio era cessato e la


Vegetali: Olivo. Verbena. Secon questa pianta si coronavano gli

ambasciatori incaricati di chiedere la tregua o la paspecialmente presso i Romani.


Diversi: Caduceo. Attributo di Mercurio, che presiedeva al comce,

mercio che prospera sempre

in tempo di pace. In vamonete antiche figura il caduceo con la parola


pace. Per esempio, in quella di Cesare Vespasiamo si
vede una piccola figura col caduceo e un ranio
rie

PAX AVGUSTA.
732

In un'alcon l'inscrizione
col caalata
figura
una
tra moneta v' rappresentata
l'inscriduceo, e un serpente che parte dai piedi, con
se ne va
zione PACI AVGVST/E, e il serpente che
in una
E
lontano.
portata

guerra
significa che la
abolivo,

moneta di T. Claudio si vede una figurina alata, che


con la destra si leva la veste dal petto, alzandola vercalso la faccia, e con la sinistra porge il caduceo,
cando coi piedi un serpente travolto e ripieigato.
la pace.
ci significa che, soffocata la guerra, venne
Dilupo.
di
Pelle
pace.
alla
dedicata
Corniola, pietra

degli
che alcuni popoli della Spagna mandarono
perdono
lui
da
ottenere
ambasciatori a Marcello per
invece del
e pace, i quali portavano una pelle di lupo
caduceo o l'olivo. Toga. Siccome presso i Romani

cesi

l'amministrazione civile era diversa da quella della


emguerra, cos qualche volta la toga fu presa come
blema di pace, alludendo alla tranquillit della vita
civile.

e guerra.
Tempio di Ciano,

Pace

raffigurato nelle medaglie in for-

quadrata e fortificato da stanghe, chiavistelli, ecc.


significava tempo
fu segno di pace; mentre, aperto,
d'una di tali
l'inscrizione
testifica
lo
ci
E
guerra.
di
pace
medaglie, che dice: Essendo stata acquistata la

ma

Romano, per mare e per terra chiuse il


si
tempio di Ciano. Nell'altra parte della medaglia
AuguCesare
Claudio,
legge: L'imperatore Nerone
della patria.
sto Cermanico tribuno della plebe, padre
col popolo

Pacificazione.
Pollice piegato sotto la mano, segno presso i Romapace fatta e concordia. Secondo Quintiliano, lej

ni di

ca|X) eh-'
ftatue dei pacificati erano rappresentate col

733

nato sulla spalla destra, con un braccio steso verso l'orecchio, e la mano aperta col pollice per piegato.
Alcuni credettero di ravvisare tal segno nella statua

Marco Aurelio, davanti al Campidoglio,


quale porge innanzi la mano destra (con cui, dicesi,
vietano le contese) alquanto inclinata, con le dita

equestre di
la
si

aperte e

un po' piegato

pollice

il

all'ingi.

Pacifico.

Uomo

che con

la destra

mostra varie cose del monColomba con la co-

do, e l'altra tiene alla cintura.

simbolo di persona d'indole pacifica; suda


scettibile per ad adirarsi in casi estremi; perch la
colomba, secondo gli cmtichi, non avendo fiele, non ha
alzata,

collera, e se

pur l'avesse, risiede nella coda.

Padre.
Scarafaggio, simbolo della virt e

ufficio

del

ma-

secondo gH Egiziani, quest'insetto non


generato col concorso di nessuna femmina, ma nceve la vita esclusivamente per opera del padre. Nello
stesso modo che raffigurano il sesso femmnile con l'aschio,

perch,

volevano generato senza concorso del

voltoio, perch lo

maschio.

Padre Eterno.
Dio padre, prima persona

della Trinit.

Personifi-

cata sotto l'aspetto di un vecchio vestito di azzurro.

Corona, emblema d'onnipotenza. Globo, per essere

egli

il

creatore del

cui figurano le

mondo. Libro

lettere

greche

Scelto, perch Dio re dei

Padre parco
Asino che
dietro

il

quale

omega (A

2).

re.

famiglia prodigsu

intreccia
dtri

della vita eterna, su

alpha e

asini

zinnoda

una lunga fune,

nascostamente la svolgono e

734

un padre di famiglia che facguadagni e che sia parco; mentre la famiglia, prodiga, scialacquatrice; poich legare un nodo significa radunare e accumulare la roba, e sciosciolgono. AllegOiTa di
cia buoni

glierlo,

sprecare e gettar via.

Paguro.
Crostaceo volgarmente noto sotto
eremita.

chio

Vedi

il

nome

di gran-

Unione.

Segreti rivelati.

Paglia. Vedi Dialettica

Rottura

Pale.

Dea
il

va connesso
Palatium o monte Palatino, sede in origine
una trib di pastori latini, i quali formavano il pri-

nome

di

dei pascoli e dei pastori, con cui


di

mo nucleo della
Palemone.

citt

Roma. Vedi

di

Falilie.

Proiettore dei porti, al quale sacrificavano


ganti salvi in porto.

navi-

Vedi Melicerte.

Palestina.
Palma. Emblema ricavato dal suo maggior prodotto del suolo, e perch gli Ebrei adoperavano nelle
loro solennit le sue foglie, e avevano un giorno solenne che portava

il

nome

di

palma.

Palestradi

Figlia
lotta.

Era

stinguere

Mercurio;

raffigurata in

se

presiedeva

modo

fcmciuUo

fosse

giuoco

al

che non

si

tanto

fanciulla,

della

poteva

di-

face-

vaga con bionde chiome alquanto lunghe, col


non pi rilevato di quello di un
giovane delicato, e le braccia colorite, con un ravasi

petto di verginella

mo

di

amava

olivo

che,

sedendo,

assai questa

ungevano

il

pianta,

teneva in

seno.

forse perch

corpo con olio di olivo.

Palestra

lottatori

si

735

Dei.

Palici

figli di Giove e d Talia. Dicesi che


un lago dove nacquero. Gli Dei Palici

Gemelli,
gesse

l'antica

sero

erano venerati come vendicatori dello

Sicilia

spergiuro

protettori

venerati

dei Palici

sor-

nel-

dell'innocenza.

quello

in

che

ancora

Pare che

fos-

Lago

chiamasi

Nafta presso Mireo. Vedi Acadna.

di

Palilie.
Feste che celebravzmsi annualmente nell'auitica

ma,

il

dei

dal

sacrifizi

dette

pcistori,

lia),

in

secondo

ma, quel giorno


fabbrica della

nit,

in

citt,

tempo

Roma. Ovidio
steva

(partorisco),

giorno per

tal

nel

anche da qualcuno Parilie

parto

latino

aprile era,

celebrate

Dea

di carile, in onore di Pale, la

ci

il

cui
in

(Pari-

perch oftnvansi

parto del

bestiame.

tradizioni primitive di

le

Ro-

tutrice

Il

Ro-

RcMnolo aveva cominciato la


modo che le feste venivano

stesso

lasci

la

come giorno

natalizio

descrizione di

tali

di

solen-

dove si rileva che la prima parte di esse consiin una pubblica purificazione col fuoco e col

fumo, e adoperavansi, per produrre il secondo, il


sangue del cavallo Ottobre, le ceneri dei vitelli sacrificati alla festa di Cerere e i gusci delle fave. Aspergevasi inoltre il popolo con l'acqua e si lavavano
le mani con l'acqua viva di fonte, e bevevasi latte
mescolato con mosto. Il sangue del cavallo Ottobre,
era il sangue stillato dalla coda del cavallo sacrificato nel mese di ottobre a Marte nel campo stesso di
Marte o Campo Marzio. Questo sangue veniva custodito dalle vergini Vestali nel

uso appunto delle Palilie.

avevano pasciute

le

loro

scope di lauro per nettare

tempio di Vesta per

Quando
greggi,
le stalle

verso sera

prendevano

pastori
delle

e spruzzarle d'ac-

736

rami parimente di lauro, e


rosmarmo, abete e inquindi profumandole
anche le greggi.
partecipavano
cui
a
profumi
censo,
foconsistevano
giorno
I sacrifizi offerti in questo
che
di
dopo
commestibili,
e altri

ornandole poi

qua,

di

di zolfo,

cacce, miglio, latte

porgevano una preghiera a Pale. 1 ermisolenni, cominciava la parte allegra


riti
fieno e di strame,
della festa con fuochi di mucchi di
greggi vemvano
le
flauti
e
tamburelli
di
e al suono
volte attraverso il
di nuovo purificate correndo tre
Finiva la festa
fuoico; e i pastori facevano lo stesso.
cui prendeva para
aperta,
all'aria
banchetto
un
con
di
popolo, sedendo o sdraiandosi sopra panche
pastori

questi

nati

te

il

terra

erbosa e bevendo copiosamente.


Incostanza
Fortuna

Palla. Vedi

Mala

Fortuna

fortuna

della

Mutabilit.

Pallade.

Nome

che

Greci davano a Minerva.

Palladio.
Statua
l'aiuto

di

di quella

Abarite,

Dea

in

discese

che

Minerva,

di

quando

Troia, e

dal

fabbricava

si

con
tempio

cielo
il

colloc essa stessa sul-

si

mano, che tratto tratto


l'altare. Aveva una lancia in
L'oracolo assicur che
scuoteva muovendo gli occhi.
mai. fintanto che non
presa
la citt non sarebbe stata
veniva

ad

terraneo
fu

questa

rapita

assediarla.
la

statua.

Diomede

portarono

Greci

essendo venuti

e Ulise passando per un


via,

poco

dopo

sol-

citta

la

presa.

Pallio.

Ornamento
e

pontificale

metropohtani,

che

la

papi,

proprio

dei

portano

sopra

primata

loro

abiti

737

E' tessuto della lana di due agnelli bianRoma nella chiesa di Sant'Agnese il
d festivo di essa santa, e custoditi in qualche casa
religiosa fino al tempo di tosarli. Presso i Greci, il

ponrificali.

chi benedetti a

un manto o mantello, corrispondente presso


Piea poco alla toga dei Romani. Vedi Papa

pallio era

Pallone

(San)

tro

di

Popolo

greco.

maggio. Vedi

Viburno.

Palma.
la

Magnifica pianta dei climi


terra ricusa all'uomo quei

altrove la sua sussistenza,


tutto

ci

che

intertropicali,

vegetali

e dalla

necessario

alla

che

nei quali

formamo

quale esso ottiene

Vedi Amore

vita.

Angelo Armo Antera ApO'

Avvocato Bruno

Filomena
Cwvarmi

Girolamo

Nozze
Maria
Paolo

danno

reciproco
stola

Astrea

Daniele

(San)

{San)

{Santa)

{San)
Vergine

Battista

{Sem)

Martiri

Palestina

Pietro

{San)

Predica

{San)

stiani

Giustizia

Martirio

Perdita

Vita dei religiosi

cri-

Vittoria.

Palmo. Vedi

Brevit della

vita.

Pampani.
Foglie delle

Pan

viti.

Vedi Corona

di

pampani.

Pane.

Antichissima deit greca dei boschi e dei pascoli,


solamente dagli abitanti delle mon-

in origine venerato

tuose regioni dell'Arcadia e di altre popolazioni dedite alla pastorizia,

ma

pi tardi riconosciuto da tutte

nazioni elleniche e onorato di un culto diffusissimo.


Lo si diceva comunemente figlio di Mercurio e della
le

47

O. Ronchetti.

738

Ninfa Penelope, figlia di Driope, che il Dio visit


in forma di montone. Egli nacque pienamente sviluppato, vale a dire con le corna, la barba, la coda,

madre

piedi caprini e peloso cos che la

quando
ove

lo vide,

tutti

ma

Mercurio

Pan

rono della sua comparsa.

come Dio

fe,

custodirli,

port nell'Olimpo,

lo

Dei, e sp>ecialmente Bacco,

gli

ma

spavent

si

rallegra-

si

fu allevato dalle Nin-

dei greggi era sua cura accrescerli e

egH era anche cacciatore

Dio per con-

seguenza dei cacciatori, i quali costumavano in Arcadia flagellare la sua statua se cacciavano inutilmente. Durante il meriggio usava dormire, e mdispetse lo disturbavano.

tivasi

la

gettavano
alla
la

Anche

api stavano sotto

le

sua protezione, del pari delle coste ove


le reti.

Come Dio

pastorale,

vita

jDescatori

di tutte le cose connesse

amava

egli

musica, e invent

la

zampogna che suonava maestrevolmente,

in

cui

ammaestr molti altri, fra


quali Dafni. Pan, come
nei boschi, era
altri Dei che dimoravano
tutti
gli
i

temuto dai viaggiatori, a cui qualche volta appariva sgomentandoli con terrore improvviso; di qui ogni
terrore improvviso, di cui

si

ignorasse

il

motivo, chia-

mavasi timor panico. Dicesi avesse una voce


Titani nella loro
e sgomentasse con essa
i

contro
r di

gli

Eco, da cui ebbe Ince.

stia e lo

fugigiva,

Ma

un

guerra

Dei. Mentre errava nella foresta s'innamo-

cipale fu quello per la

la

terribile

in

preferendo

procinto di

rincorreva, preg

Ma

il

Ninfa Siringa,

la

la vita

essere

Terra che

suo amore prinla

quale era

re-

libera dei monti.

presa

da

l'aiutasse;

lui

che

questa

canna: per cui Pan in luogo della Nincanne palustri; ma il lamento armonioso
che usciva da esse sugger al Dio di unire pi canne
la

fa

cangi

strinse

in

di

formarne cos uno stnimeiito

diverse gradazioni e

musicale,

nome dell'amata chiam

quale dal

il

739

(parola greca che vai zampogna).

Pan

frivano a
li,

consistevano

Questi

latte e miele.

comune con Bacco

in

correvano per

pecora,

percuotendo
loro

figurativa

Pan

che

Pan

Roma

alcuni pastori, che

armati

incontravano.

pelle

di

sferze

di

don-

I^e

loro incontro e offrivansi anzi ai

da

rendesse feconde.

le

una figura anNei migliori tempi

distinguersi

una pi

greca

dell'arte

il

of-

offerti in

sue feste a

strade

fiducia che ci

colpi nella

di

tica

Le

in cui

le

quelli

tutti

ne non temevano
Nell'arte

venivano

sacrifizi gli

non avevano tranne una cintura

altro abito

di

si

vacche, montoni, agnel-

e le Ninfe.

venivano celebrate con corse

siringa

che

sacrifizi

recente.

era rappresentato in figura pura-

mente umana, salvo che gli si eiggiungevano le corna nascenti ai due lati della fronte. Pi tardi lo si
figur con coma pi sviluppate, lunga barba e
piei

di

Rappresentavasi

caprini.

fico,

o un rmio di pino

coronalo

mano,

in

di

pino,

di

bastone da pastore

il

zampogna. Questo Dio aveva un carro tirato da


due becchi bianchi e gli era sacro il pino, in cui

e la

trasform

Ninfa Piti da

la

riguardavano

come

lo

dalla

con

le

tipo

il

seguente

rappresentavano con

rosso,

amata.

lui

Dio Pan come

risulterebbe

antichi,

color

il

coma

Gli

antichi

deil'unrverso,

descrizione:

faccia caprina,

la

ruvide

Gli
di

la

parte

inferiore tutta pelosa coi piedi di capra, vestito

d'una

pelle

di

pantera di vari colori.

zampogna
torto

levano che
niverso.

di sette cann,

guisa
si

irsute,

Aveva

e nell'altra

in

un bastone

d'un pastorale:

contenesse una

immagine

Poich

la

faccia

rossa

mano una
ri-

questa figura vodi

significa

tutto
l'aria;

l'u-

le


due corna,

sole e la luna;

il

La

variet delle stelle.

per significare

losa,
I

piedi

della
del

di

di voci,
se
il

zampogna

sette

sette

cieli:

Pan che

bastone

il

perci

ritorna,

stesso

Un

detto

fu

una

stella

canne,

la

fiere.

stabilit

l'armonia
variet

sette

l'anno che in

ritorto,

pan,

che

significa

Dio

il

zampogna davanti a un'ara

ove scorgesi del fuoco acceso;


vi

solidit

bronzo antico rappresenta

suonando

sta

di

e le

virgulti

la

fingeva pe-

si

quale son sette suoni e

nella

tutto .

alberi,

igli

la

la

di pantera,

la pelle

parte inferiore,

capra dimostravano

terra:

cielo,

740

al

sopra dell'ara

di

becco

dinanzi un

ritto

sui

piedi

di dietro, e con quelli davanti a quest'ara si apdodici segni del zofXJggia; tutt' intomo si vedono
diaco. Come si disse, gli antichi riguardavano Pan
i

come

il

tipo

dell'universo:

come una

dorati

gione che le corna di

come

quest'ultimo

Anche

raggi del sole.

Pan come

Apollo,

di

Apollo e Pan erano


per la medesima

divinit,

stessa

il

ara-

erano riguardate

grifo era simbolo di

l'armonia

era

dell'universo

regolata dal suono del flauto di Pan. Questa dun-

que

la

mezzo

Dio Pan
il
La zampogna o

ragione per cui


al

zodiaco.

era collocato
il

in

flauto ch'egli

suona, secondo Macrobio, significa l'ineguaglianza del


l'operazione del Sole.
sania,

indica

il

Il

fuoco sull'ara, secondo Pau-

fuoco eterno che a

lui

consacravasi.

Panacea
Dal greco panakea; da pan,

tutto, e alfos, rimedio.

Figlia di Esculapio e di Epione, ossia quella che


nisce,

le-

che mitiga, *che risana.

Pandemia.
Soprannome

di

Afrodite

(Venere), e cio

in

dop-

come Dea

pio senso,
unisce

tutti

comune a

lutto

che

un corpo so-

in

nome

il

quella

cortlgiine;

un paese

significando

e politico;

ciale

delle

abitanti di

gli

741

Pandemia:

di

popolo.

il

Pandione.
Figlio di Erittonio re d'Atene e della naiade

mela

da

Zeusippe,

spos

sitea,

gemelli

Ereteo

ebbe Progne

cui

PaFilo-

Bute.

Pandora.
Nome,

isecondo la mitologia, della prima femPrometeo aveva formato un uomo animandolo col fuoco celeste. Giove se ne sdegn, e commise a Vulcano di formare, con l'argilla, una femmina, e di presentarla al consesso degli Dei. Mi-

mina.

nerva
sta di

la vest

con

un velo e

gli abiti risplendenti,

di

ghirlande di

e le copr la te-

fiori sulle

quali pose

Condotta per mano di Vulcano


innanzi a^li Dei, tutti ne ammirarono la bellezza, e
ciascuno volle farle un dono. Minerva le insegn le

una corona d'oro.

convenienti al suo sesso;

arti

Venere

la

circond di
le pe-

bellezza e di grazia con l'inquieto desiderio e

nose cure.
di

Mercurio^

lusingare

ciulla

pan,

ebbe doni da
tutto,

le

comunic

cattivarsi

dorn,

cuori.

la

favella

l'arte

quando

la

fan-

fu chicunata

tutti,

dono.

Puidora, da
diede un'urna

Giove le
Prometeo; ma que-

chiusa, e la incaric di offrirla a


sti,

sosp>ettando

qualche

insidia,

rifiut

di

ricevere

dono quanto la portatrice. Non cos Epimeteo, che, quantimque avvertito dal fratello Prometeo
di non ricevere alcuna cosa che venisse da Giove, sodotto dalle grazie di Pandora, s'innamor di lei, e

tanto

il

aperta l'urna fatale, ne uscirono

tutti

mali e

tutti

inondarono

che

delitti

d'aver scoperchiato

ma

non era pi

742
la

Epimeteo,

terra.

pentito

fece tosto per chiuderlo,

vaso,

il

tempo: riusc soltanto a conteneche essendo in fondo rimase


agli orli nel punto che stava per fuggire. Cos nelle
leggende greche non meno che nella tradizione mosaica la prima donna fu cagione di tutti
mali, che
afflissero l'umanit e primo di tutti la morte.
in

fallace speranza,

re la

Pane.

Vedi Abacucco

Cuzman

(San)

Giacomo

(San)

(Santa)

di

il

za

della

di

Genoveffa

(San)

(San)

Ciclamino.

famiglia

virile

Benedetto

Elia

Nccola

Panporcino. Vedi
Pantera.
Carnivoro

Domenico

Giovanna
Minore
Temperanza.
Abdia

(Santa)

Dottrina

Cusa (Santa)

Donna

Clara

Carit

dei

Vedi Bacco

igatti.

Pelle di pantera

Ubriachez-

simulata.

Virt

Pantomimo.
Maschera, che portavano

pantomimi

antichi.

Paolo (San).
Apostolo.

quah

S.

palustre,
capitato.

Paolo

Animali:

ricordando

Colomba,

Vegetali:

coi

Canna

.al quale fu deColonna, attributo del Santo.


suo martirio. Gladio, con cui fu
il

Tevere vicino

Diversi:

Croce, allusione
decapitato.

Agnello,

simboleggiato

al

Libro,

emblema

della dottrina.

Paolo (San).
Eremita.
pane. Leoni,
si

Animali:

Corvo, che

gli

portava

il

quali scavarono la fossa del Santo, e

allontanarono dopo aver ricevuta

la

benedizione

di

743

Antonio, intervenuto per seppellire il suo amico.


Vegetali: Palma, con cui si intrecciava il ve-

S.

stito.

Papa.
Capo

Chiavi,

Diversi:

parte
lio.

Sedia,

gno,

su

viene

cui

la

Cri-

saggezza.

come emblema, fanno

quali,

le

Animali:

simboleggiava

stemma papade.

dello

Chiesa cattolica.

della

che nel secolo XIII

fo,

Croce

ponteficale.

Pal-

detta

trire-

Tiara,

portato.

segno di supremazia e dominazione.

Papato.

Dignit papale.

Chiavi,

attributo

papato.

del

Melagrana.

Papavero.
Parola
l'uso
il

pappa;

dal celtico

derivata

antico di mischiare

sugo alla pappa

dei

allusione

al-

semi di questa piamta,

bambini,

per

farli

dormire.

Citt
Cerere
Vedi Amore
Duot Evento
Giunone Dea delle NozCorona di papaveri
Luna
Letargo
Giustizia
Languore
ze
Venere.
Morfeo

Papero.

Vedi Biagio

(San).

Papiro.
Pianta
bricare
antica

il

la

cui uso pi

carta

presso

comune, consisteva nel fabgli

Vitto.

Pappagallo.

Vedi Coma

Egiziauii.

Vedi

Eloquente

Stirpe

Lo-

quacit.

Paradiso.
Questa parola
caldtiico

pardes,

viene

da

cui

dall'ebraico
i

piuttosto

dal

Greci hanno fatto Para-


deisos,

Latini

744

Paradisus,

no d'alberi fruttiferi, ossia

un

significa

un

giardi-

verziere.

Paradiso dei Cristiani.


Luogo nel quale Iddio d il premio della beatituper adine eterna ai giusti, chiamato con quel nome
delipi
luogo
terra
nalogia; non conoscendosi sulla
,

paradiso o giardino lieto di fiori e


Albero, con cui viene simboleggiato.

un

di

zioso

'

fruito.

Paradiso

di

terrestre.

Giardino o luogo di delizie, nel quale Iddio aveva collocato Adamo ed Eva dopo creati, dove stetdontero finche durarono nello stato d'innocenza, e

de furono scacciati dopo la disobbedienza al Signore mangiando del frutto proibito. Vedi Alberi.
Paradiso dei Greci

dei

Romani. Vedi

Elisio.

Paradiso dei Siamesi.


I

Siamesi pongono

il

loro paradiso nel pi elevato

e lo dividono in otto diversi gradi di beatitudine. Secondo la loro idea il cielo governato come
dei pola terra; vi pongono dei paesi indipendenti,

cielo,

poli e dei re; e

pretendono che

vi si faccia

la

guer-

e vi abbiano luogo delle battaglie. Non nemmeno escluso il matrimonio, almeno nel primo, nel
secondo e nel terzo di quei soggiorni, ove i santi posra,

figlioH. Nel quarto essi sono superioa qualunque sensuale desiderio, e la purit si \a
cos aumentando fino all'ultimo cielo, che propriamente il paradiso, nel loro linguaggio chiamato niw-

sono avere dei

ri

pan, ove

le

anime degli Dei e dei Santi godono

inal-

terabile felicit.

Paradiso degli Indiani.


Gli abitanti

degli

staiti

di

Cambodia,

nella

peni-

qua del Gange,

di

sola

contano

uni posti sopra gli

gli

cieli,

745

ventisette

perfino

e destinati a essere

altri,

soggiorno delle anime virtuose dopo la loro separazione dal corpo. Ci che essi narrano della maggior
il

parte di quei

conforme a quanto

molto

cieli

spacciano

mettani

Vi

paradiso.

loro

del

Mao-

trovano

si

mense coperte di
donne di
una rara bellezza, e in grandissimo numero. Tanti
beni non sono destinati soltanto alle anime degli uomini virtuosi, ma a quelle anche delle bestie, degli
smaltati

giardini

dei

deliziose vivainde e

delle

fiori,

degli insetti e

uccelli,

dei

rettili,

avranno condotto una

specie,

natura

della

to

di

di squisiti liquori, delle

questo

dell'intenzione

pu concludere che

si

gli

nella

quali,

vita

conforme

loro

all'istin-

Da

creatore.

del

abitanti

Cambo-

di

dia sup>pongono che le bestie, non solo abbiano un a-

ma

nima,

anche una specie di ragione, quantunque


uomini meno perfetta.

quella degli

di

Paradiso dei Cinesi.

GH

abitanti dell'isola

dopo

sone dabbene,

Formosa credono che

la

le per-

sopra

passino

morte,

un

di

canna chiamata bambit, dal quale sono condotte in un luogo


di delizie, ove gustano tutti
piaceri che possono luponte

stretto,

formato con una

sf>ecie di

singare

loro

sensi.

Paradiso dei Persiani.


paradiso dei

Il

tutti

do,

piaceri che

da quella

quel

mirabile

paradiso

bellezza,

la

volutt

materialit che

nali sogliono frammischiarvi.


in

unisce

jK>ssono gustare in questo

con l'eccezione per che

trova libera

de,

o Guebri,

Persiani,
si

vi

che

Da

sono
la

quanto

fanciulle

suprema

dei

gli

in

mon-

sensi

si

uomini car-

riferisce

Hy-

una

cos

di

felicit

consiste

soltanto

mirarle.

nel

vergini,

debbono

per

occhi.

gli

746

Quelle fanciulle furono sempre


non sono fatte che

esserlo sempre, e

Paradiso dei Musulmani.

Secondo l'Alcorano, vi sono sette paradisi; e il


d'Azar aggiunge che Maometto, salito sopra
l'Alborah, animale di media struttura fra l'asino e il
libro

mulo,

li

ha

tutti

veduti; che

il

1"

di

fino

argento;

un
all'algiungere
per
quale,
mano
del
da
una
angelo,
tra, vi uno spazio di 70.000 giornate, con un liil

2" d'oro;

il

3"

di pietre preziose, ove trovasi

bro ch'egH sta sempre leggendo; il 4" di smeraldi;


5 di cristallo; il 6 di fuoco, e il 7" un giardiil

da fiumi di latte, di
sempre verdi e caricui granelli si cambiano in altrettanchi di frutti,
te fanciulle cos avvenenti e cos dolci, che se una
di quelle avesse sputato nel mare, l'acqua non avreb-

no delizioso
miele e di

irrigato

da fontane

vino, con diversi alberi


i

nessuna amarezza. Egli aggiunge che quel


paradiso costituito da angeli, alcuni dei quaH hanno la testa di vacca, guarnita di corna, le quali han-

be pi

no 40.000 nodi e abbracciano quaranta giorni di


cammino da un nodo all'altro. Gli altri angeli hanno 70.000 bocche, ciascuna delle quali 70.000 lingue, e ogni lingua loda Dio 70. 000 volte al giorno
Dinanzi al trono
in 70.000 sorta d'idiomi diversi.
di cera accese,
candele
quattordici
di Dio stanno
ciascuna delle quali da un'estremit all'altra contie-

ne cinquanta giorni di cammino. Tutti gli appartamenti di quei cieli immaginari sono ornati di tutto ci
che di pi brillante si pu immaginare. I credenti vi
troveranno le pi rare e le pi squisite vivande, e sposeranno delle Houris, ossia giovinette, le quah, mal-

747

Musulmani avrangrado il continuo commercio che


no con esse, sarainnno sempre vergini. Ap>pena i beati
sono entrati nel paradiso, vanno a sedersi sulla sponda
i

fiume Kausser,

del gran

coperto d'un albero di

za di cui

si

quale
il
quell'immensa grandez-

fiume di delizie,
tutta

possa formare un'idea, p>erch una sola

grande che un uomo, correndo p>er lo


cuini, non potrebbe uscire dall'ombra che spande quella foglia. Maometto e Ali sono
foglia tanto

50.000

spazio di

coppieri

porgono

nettare

del

in

delizioso

preziosi vasi,

delle

sue

onde.

Lo

trovamdosi dz^jpertutto mon-

Pay

dui dui, animali che hanno i piecoda di tigre e la testa di donna; e


sono essi accompagnati da innumerevoli gruppi di donne celesti d'una meravigliosa bellezza, create per
tati

sopra dei
cervo,

di di

la

piaceri

degli eletti.

Paradiso degli Africani.

La maggior parte dei Negri delle Coste d'Oro


s'immaginano che dopo la morte andranno in un
altro mondo ove occup>eranno lo stesso r<mgo che hanno in quello che vivoncS Sono anche p>ersuasi che
tutte le cose le
renti

quali sarauino sacrificate dai loro pa-

per onorare

loro

funerali, verranno

a essi

ri-

messe nel nuovo soggiorno. Gli Ottentotti non hanno


che xm'ic'ea molto grossolana dell'altra vita, come
pure delle F>ene e della ricompensa che devono ricevere. Gli abitanti del regno di Benin credono che
il paradiso sia situato in
qualche luogo del mare.

Paradiso

degli

A mericani.

Molti selvaggi del Mississippi sono persuasi che dopo la morte, in ricompensa del loro valore e della loro probit, saranno trcisportati in un felice i>aese ove
troverumo buona
e abbondante cacciagione. Il pa-

della Virginia consiste nel pos-

abitanti

radiso degli

748

sesso di miserabili cose,

come

pa,

tabacco, in una pidanzare con una co-

in

e nel piacere di cantare e

rona di penne, e il viso dipinto di diversi colori. Ta il premio della virt e


le, secondo la loro idea,
luogo di delizie situato
Quel
suprema.
felicit
la
all'Occidente, di dietro ai monti, e per quanto sia
piccola la felicit che

molto grande per

Verovanci e
in

paradiso.

si

igusta, tuttavia essi la

sacerdoti

Gli

Non

basso popolo.

il

abitanti

cui

sia

vi

permesso di entrare
Florida,

della

trovano

sono che
nei

dintorni

montagne d'Apalacchia, credono che le anime


persone dabbene, dopo la loro morte, s'innal-

delle

delle

zino al cielo e siano poste fra

Paradiso
Gli

abitanti

le

stelle.

Messicani.

dei

Messico credevano

del

diso fosse situato vicino al sole.

che

il

para-

In quel soggiorno di
uccisi pugnando co-

felicit, coloro che erano stati


raggiosamente per la patria, occupavamo il posto pi
dopo di loro venivano collocati tutti gli
distinto:
infelici che erano stati sgozzati in onore degli Dei.

Parassita.
Assiolo, chiamato
re.

Fuco, che vive

Parche.
Dee che
landone

da Platone

parassita e adulato-

alle spalle delle api.

presiedono alla sorte degU uomini, regoSono sorelle e si chiamano Cloto,

destini.

Lachesi e Atropo. Gh uni le fanno figlie della Notte


e
e dell'Erebo; altri della Necessit e del Destino,
chiamaaltri ancora di Giove e di Temi. I greci le
Latini Parca, dalla parola parcus,
vano Moire, e
i

come
vita

se

fossero

degli

troppo avare nel dispensare la


che sembra troppo corta. Il loro

state

uomini,


nome

denota

particx>lare

perch siccome
vasi

ogni

sottortKsso

dava o

749
le

loro

destino

uomini

che dice-

Parche,

delle

|x>tenza

alla

funzioni;

differenti

degli

riguar-

tempK) della nascita, o quello della vita o

il

quello

della morte. Clolo (che in greco signfica evocazione) la pi giovane delle sorelle, presiedeva alla

nascita degli uomini, e teneva la rocca e tirava

filo;

avvolgeva

cedente,

(che

Lachesi

accade nella
ceri,

ganni.

moti
la

gli

si

le

!e

che

agli al-

dolori,

illusioni,

non

avvenimenti;

pia-

disin-

idee:

p>erde

nul-

quanto nella morale: l'affatiha una regola e un


dall'ordine generale: e il fuso un sim-

nella

natura

e l'avvicendarsi

fine stabilito

le

che passa s'incalzano

ogni ora

quel

cui gli uni

in

con

filo

il

e le azioni,

Atropo

fuso,

segna

fuso

il

speranze,

le

al

tagliava

un uomo,

giorni

dell'animo,

tanto

carsi

nell'empire

vicende,

le

intomo

ordine)

vita di

succedono

si

filo

il

senza

significa

forbici.

tri

il

Lachesi (che vuol dire sorte) maiggiore della pre-

delle cose

bolo di quella successione delle cose umane che ha


luogo nella vita, perch conserva il filo, non lo disperde,

e sembra che

gari delle

lo

destini,

come

negli

usi

vol-

a ordire qualche trama; e di fatti


ogni vita d'uomo concorre a formare il tessuto della
societ

filatrici,

generale.

Per

Lachesi, bench sia di midue sorelle, ha un incarico


grave e misterioso.
Le Parche assistevano ai parli per rendersi
padrone del bambino che nasceva. Secondo Esiodo sono le padrone assolute di tutto il bene e di tutto il male che avviene nel mondo. .Altri
mitologi sottomettono le Parche agli ordini di Pluto-

nore

ne;

attivit

ma

delle

cui

altre

l'c^inione la pi generale che le

vono sotto

gli

ordini

del

Destino,

cui

Parche
gli

ser-

Dd,


Io stesso

Giove sono

alla

vuole

le

Dee

queste

raippresenta

dute accanto alla madre


ginocchia

Platone, che

sottomessi.

Necessit,

della

figlie

750

se-

quale pone fra

un gran fuso di diamante

le

egualmente

l'una dall'altra; in alto ed elevato seggio;


che cantano insieme con le Sirene, che sono sopra le
sfere celesti. Lachesi canta le cose passate; Cleto
distante

quelle presenti; Atropo,

tono parimenti

mano

quelle

dell'avvenire;

met-

fuso insieme con la Necessi-

al

madre in questo modo: doto vi mette la deAtropo la sinistra, e Lachesi con ambo le mani lo tocca di qua e di l.
Comunemente queste
Dee rappresentavansi con tre donne oppresse dalla
vecchiezza, con in testa una corona di lana e narcisi intrecciati, annodata da nastri bianchi e una veste
t loro
stra,

parimenti bianca che copre loro tutto


crepitezza di queste

divini;

la

La

corpo.

11

denotava, secondo

decreti

dei

l'eternit

listi,

Dee

rocca e

della vita,

fi

misterioso

filo

indicava

fuso

il

significavano che spettava a loro di regolare

corso

il

ix)co

il

de-

mora-

for"--

damento che si poteva fare di una vita che dipendeva da cos poca cosa. La corona che portavano
in

testa era

Le Parche

segno del loro potere su tutto runiverso.


adcperavauio lana bianca, grigia e nera;

la

prima,

la

vita corta

nere,

Non
cesi

per

filare

felici;

Si sacrificavano

quantunque fossero
si

lunghi

giorni

e infelice.

state

Dee

l'ultima,

loro

pecore

implacabili.

trovano che pochissime figure delle Parche. Di-

che nell'anno

lamina di piombo

500

in

fu in Stiria trovata una certa

cui:

((

Vedesi un segno in cirun piccolo poggetto

colo, e dentro questo siede sopra

un giovane nudo,

che con

la faccia e gli occhi,

ed ha

ambo

scritto

le

sopra

mani si copre
il capo Ciato,

ed

suoi

ai

col

giace un

piedi

do, che tiene

mano

la

fanciullo

alato,

pure nu-

ginocchio destro, e

destra sul

app)oggia sopra un teschio ubocca uno stinco per traverso;


fanciullo v' scritto Lachesi, ed al teschio A-

braccio sinistro

mano, che
sopra

751

il

tiene

si

in

Parve poi che dalla destra del fanciullo p>oco


lui fosse una ardente fiaunma, e di diequasi verso il giovane, che sedeva, un cespuglietto
erba con alcuni fiori, ed era tutto il resto arido

tropo.

lontano da
tro

di

con

terreno

Nella

alcuni

raccolta

saissi

disordinatamente .

sparsi

Museo Pio

del

dementino,

esi-

una tavola che presentava solamente Cloto e


Lachesi; la prima aveva la rocca e filava, la seconda indicava con una verga il destino di tutto ci che
esiste sulla terra; essa aveva inoltre sulle ginocchia
un volume in cui erano scritte tutte le azioni. Nella
stessa raccolta, tale volume si trova nelle mani di
Cloto sul frammento di un sarcofago intagliato. Delle
altre sorelle, una (Lachesi) indicata da un globo
celeste e un raggio (allusione all'oroscopo); l'altra
mostra sopra un gnomone che il termine dell'esistenza giunto.
Lione, sopra un basso rilievo della
badia d'Ainai, esse tengono un pomo (simbolo del
steva

la fruttificazione).
L'ideale delle Parche, differenziandole per la rocca, il fuso e le forbici, si compor-

rebbe di lunghi
severe,

ma

veli

belle,

bruni,

di

finalmente

corone d'oro, di facce


d'ali,

che

contrastuio

singolarmente col loro atteggiamento stazionario. Alcuni le raffigurarono con dorme che annunciano la
ventura,

dando

volta

atto

in

di

loro in

mano un

scrivervi

rotolo di carta, tal-

sopra.

Paride.

Uno

dei

pi

celebri personaggi

dei tempi

leggen-


dari della storia greca,

752

gnato che

era

Priamo e
gravida

d' Ecuba.

di

lui,

so-

fanciullo che avrebbe dato alla luce sa-

il

rebbe stato

pena che

di

figlio

Avendo sua madre, mentre

rovina della sua patria, Priamo,

la

ap-

bambino fu nato, lo fece esporre da uno


monte Ida. Quell'ordine fu eseguito, ma

il

schiavo sul

dopo cinque giorni essendo lo schiavo tornato al luogo dove aveva gettato il bambino, trov che era
stato allattato da un'orsa, per cui, per non mostrarsi

meno umano
ri

una

di

dove

a casa,

qual

za e forza; e mostrandosi
gere

assalti

gli

nominato
genitori

delle

ricevuto

Fu

mezzo

valente

nel

ladroni,

fu

poi

riconosciuto

bellez-

respin-

soprandai

ma

dal padre;

pasto-

ai

per

assai

corte

in

distinguevasi

e dei

fiere

Alessandro.

raccolse e se lo port

figlio

adulto,

Fattosi

dell'Ida.

lo

fiera,

l'allev

suoi
volle

si

prima ch'egli lasciasse la pastorizia, fosse da Giove


stato eletto quale giudice della gara fra Giunone,

Minerva e Venere,
gettato

dalla

nozze di Teti e

Enone,
se

figlia

mali che

dopo aver

alla

Discordia
di

quale diede
sulla

Peleo.

il

pomo

del fiume Cebreno, la quale gli predisgli

rapita

dovevano avvenire.
Elena,

la

Infatti,

Paride,

condusse a Troia; Giu-

none e Minerva, sdegnate per il suo giudizio


vore di Venere, instigarono i greci a vendicarsi
le

affranto,

Troia.

d'oro

mensa degH Dei alle


Paride spos la Ninfa

quali,

dopo

dieci anni d'assedio,

Paride fu ucciso da Pirro,

o,

in

fa-

di ta-

arsero

secondo

altri

da

Filottete,

ma

di morire, rovinata la sua patria per sua cagione.

con una freccia d'Ercole,^ e vide,

pri-

Apf>ena ferito si fece portare sul monte Ida presso


moglie Enone, espertissma nella medicina, affinch

la

lo

ma

guarisse;

Ejione,

753

dall'abbaiKlono, non

offesa

volle per guarirlo, perci Paride dovette morire.

Parietaria.
che

Piinta

trovasi

comunemente

luoghi

nei

fre-

nei ru-

schi, nelle siepi, nelle fessure dei vecchi muri,

Vedi Misaniropia.

deri.

Parlamentario.
Mandatario che jx>rta
Ancora, che

basciata.

no

al

nemico

gli

Indiani mettevano in

agli ambcisciatori invece del

guerra un'im-

ma-

caduceo. Dicesi che

ad Apjollonio, prima

savi d'India,

di

di

combattere, man-

darono un giovane che portava un'ancora d'oro,


del quale verniero a trattative.

p>er

mezzo

Parlare vano.
Pitale.

Pitagora soleva dire di non mettere

nel pitale; cio

gonato

al

il

cibo

l'animo di un

cibo

il

parlare piacevole ed elegamte, para-

dell'anima,

uomo

non doversi mettere

nel-

vizioso, perch sarebbe inutile.

Parole.
Coltello. Diogene, a

sfacciatamente, disse:

un bel giovane che

Non

ti

Nd

guaina d'avorio un coltello di piombo.


legge:

La

Arrotarono

lor
la

lo

burlava

vergogni cavare d'una


salmi

si

lingua un coltello acuto; e altrove:


lor

lingua

come

colteili,

delle calunnie e degli inganni. S.

dove

Paolo,

in

si

parla

un

signi-

ficato diverso, dice


ficace,
tello

che la parola di Dio viva ed efe pi acuta, pi penetrante di qualunque col-

a due

tagli.

Parricida.
Vipera, che

gli

antichi rinchiudevano nel sacco

con

l'uccisore del proprio. padre, gettandolo poi nel fiume.


48

Q. Ronchetti.

754

Parsimonia.
che questo
Oliva Gli antichi ritenevano
giandolo,

avesse la virt di

trullo,

rendere sobri,

man-

perci ta-

sontuosi preferendolo
ceva parte anche nei conviti
beffeggiando uno
Diogene,
gustose.
altre vivande
certo convito, dissegh:
aveva mangiato ohve in un
ceneresti; volendo
cos
non
desinato,

ad
che

e
con

tu avessi cos

parsimonia, ma
che non lo facesse per
vivande de.
scelte
le
per
per aver ripieno lo stomaco

ci

significare

desinare.

ammaliare Ulisse, ed essendo


Sirena, che cerc di
per
potenza, si precipito in mare
stata delusa dalla sua
rive del Mediamene
pi
nelle
disperazione. Approd
nel! edi-

la sua tomba
terraneo in Italia, ove fu trovata
suo nome fu chiamata l^arficare una citt, che dal
si
la citt fu riedificata,
tenope. Questo nome, quando
^i
Napoli,
oggi
chiama
cangi in Neapolis. Essa si
simboleggiasse una colonia d,
vuole che quella Sirena
pi bello del MailerFenici che si stabil nel golfo

raneo.

Partenza.
dovevano

intrap-

Foglie di fico. Quando gU antichi


davanti alla proprendere qualche viaggio, mettevano
foghe, come aule
fico con
pria porta alcuni rami di
anche quale
ritenendole
partenza,
gurio di una felice
presagio di felice ritomo.

Parto.

occasione delle nozze, tra


Chiavi. Anticamente, in
delin mano alla sposa
mettere
altre cose, costumavasi
inper
e
augurio,
dicesi, come buon
le

chiavi.

ci.

in questo significato
vocare da Dio un parto facile. E
aprire la vulva.
legge:
si
dove
Bibbia,
ne parla la

755

Le donne che partorivano

Cintura sciolta.

la

prima

volta scioglievano la cintura dedicandola a Lucina. Dicesi

in Atene esistesse un tempio a Diana sciogli


Origano dittamo. Sacro a Lucina Dea dei

che

cintura.

partorienti.

Parto unico
Leonessa scolpita, con cui gli amtichi figuravano una
donna che avesse avuto un figlio unico, ritenendo che
quest'animale partorisse una volta sola in tutta la sua
vita.

Partunda.

Dea

che incoraggiava

al

parto.

Vedi Nozze.

Parvadi, Parvati o Bavan.


Cos chiamasi neil'indostan

la

terza

persona della

Vedi Bavani. Viene sovente rappresentata sotto la forma della sua incarnazione in
Badracali o Pelracari Pagoda, donna gigantesca con
otto facce, sedici mani nere come il carbone, occhi
grandi, zanne di cinghiale p>er denti, un elefante per
trinit

ogm

fenuninile.

orecchio

guisa

di

orecchini,

serpenti

attorci-

corpo per vestimenta, e p>enne di pavone per


cap>elH; armate le mani di una spada, un tridente, una
gliati

al

scure, una sciabola, una freccia, una picca, una scimmia, e della ciacra o ruota mistica; e porta per orna-

mento, non di rado, un lungo collare di teste umane,


le scendono ovalmente dal collo alle ginocchia.

che

Pasci.

Coda

di cavallo, che in

Turchia l'insegna caratfarmo portare davanti ad


essi, svolazzante in cima a uno stendardo composto
d'una lancia munita d'una mezzaluna. Il numero delle code aumenta con la dignit; e tre code
rappreteristica dei pasci:

essi

la


sentano

Solo

dignit

la

756

pi

gerarchia militare.

nella

alta

gran Visir possiede cinque code.

il

Pasifae.
Figlia del Sole e di Perse o Perseide, e moglie di

Minosse. Venere adirata contro il Sole che l'aveva


fatta sorprendere da Vulcano con Marte, inspir amoPasifae per un

re

ro

donde nacque Minolau-

toro,

(vedi).

Passera solitaria. Vedi Querela.


Passero. Vedi Carro tirato da passeri

italica

Solitudine

Passiflora.
Pianta, chiamata anche granadiglia,
rappresentano

sessuali

della passione di

Ges

modo

qualche

in

Cristo,

Passione di Cristo

Passione
E'
ferti

fino

gli

strumenti

donde deriv
Vedi Culto

il

cui

tempo
si

Redentore ha

il

Montone;
di

curandosi

gli

Calice.

le

di

Passiflora cerulea,

in-

circa
fiore

vecchie.

allusione

alla

quelle

preferenza
le

di

quest'ani-

pecore vecchie,

non

giovani.

Pastorale. Vedi Adolfo

{Sant')

Bastone pastorale
Clara {Santa)
{San)

corso

il

strumenti della passione. Rosso,

accompagnarsi con
di

per

sof-

apostoli

Passione.

Passione per

che

della sua morte,

trovano

colore della

male

Fe-

Religione.

dairultima cena che fece coi suoi


al

nome

di Cristo.

la serie dei patimenti

ventiquattro ore.
in

organi

cui

di passiflora o fiore della passione.

de

ir gite

Venere.

Barnaba {San)
Bruno

Benedetto {San)
Vescovo.

757

Fateci o Patech.
Dei custodi e difensori, di cui i Fenici collocavano le immagini ora alla prora delle navi, per procontro

teggerle

pericoli

del

mare,

ora

sulle

loro

mense. Tali immagini venivano rappresentate abitual-

mente sotto forma di nani o di pigmei, e talvolta


assumevano corpi panciuti e sferici. Sotto quest'ultima forma erano, a quanto sembra, posd sulle mense
a motivo dei doni che profondevano.

Patera.
Piatto circolare talvolta munito di manico. Sulle
monete antiche la patera figura in mano alle divinit, SF>esso anche in mano di principi, per indicare
dignit sacerdotale unita in essi col

la

Vedi Dignit sacerdotale

no.

Patrimonio ereditarioNido di rondine, con


giavano

il

uccello

che
in

costruisce

tanto

sia

modo

morti

me

cui

patrimonio lasciato
il

di servirsene

di eredit

gli

ai

p>otere sovra-

Igiea

Egiziani
figli;

Salute.

simboleg-

p)oich nessun

nido con tanta fatica e cura, e

quanto quello delle rondini,

durevole

genitori,

quando fanno ritomo, e

figli

se

di cui,

ne impossessano, quasi co-

patema.

Patto.
Alano destra sporta.

Paura.

Personificata,

Un

vedi Inferno

dei poeti

(Sackeville).

Argento. Lepre, animale per natura timidissimo.


fKjeta Romano chiamava lepri con la celata i

soldati

che

celebre

generale

Corinto,

fuggivano

vedendo

davanti

spartano,
levarsi

al

nemico.

nell'assalto

della

Lisandro,
citt

di

una lepre d'un luogo vicino


mura,

alle

758

se ne valse per

animare

suoi

uommi,

tac-

assicurandoli che

codardia gli avversari,


presi, poich quelsoldati nemici sarebbero facilmente
tanta sicurezza, non
la citt, dove le lepri stavano con
cian<lo di

era bellicosa.

Pauroso.

m
Elefante vicino a uno stagno d'acqua limpida,
abbiano
elefanti
gli
che
vuole
cui pu specchiarsi. Si
^

dicesi, bevono
orrore della propria immagine; perci,
indiani per passare un fiume con
acqua torbida.

Gh

degli elefanti,

aspettano una notte nuvolosa e senza

luna.

Pauroso e debole.
La natura della donna

che

si

vede scolpita o

in-

colonne, un emblema
tagliata su antichi obelischi e
da coloro il
d'uomini timidi ed effemminati, superati

nome o

cui

cifra, vi figura

segnato di sopra.

que-

facendo da Tersito rimsto sembra alludere Omero


queste .parole: Voi
proverare la vilt dei Greci con

non pi Greci, ma Grechette

Pavenzia.

Dea

siete.

che presiedeva alla paura dei bambini.

Pavone.
magnificenza delIn tutte le et, in tutti i paesi la
l'ammirazione
destato
ha
uccello
le penne di questo
poeti Greci lo
i
remota
pi
dall'et
Fino
comune.
Gli antichi, e il volgo oche il pavone, consapecredevano
dierno con essi,
con piacere le lodi
vole della sua bellezza, ascoltar.se
collocarono

spiegasammiratori, e che trionfante di vanit


riscuotere d plauso
per
coda
magnifica
sua
la
pavonemarst.
circostanti, donde venne il verbo

degli
se

dei

nell'Olimpo.

759

Credevano parimenti che quando egli si accorgesse di


non produrre il vagheggiato effetto sui riguardanti, ripiegcisse le penne e corresse a nascondersi F>er diBruttura della ricchezza
spetto. Vedi Argo
ConsacraConcordia
Carro tirato da pavoTi
Orgoglio
Notte
Giorno
Giunone
zione

Prodigo

yanit.

Pazienza.
Personificata in una donna d'et matura seduta
sopra una pietra, reggendo un giogo sulle spalle; ha
le mani congiunte e i piedi nudi poggiati su un fascette

sari

Ella ha l'aspetto

di spine.

una

e porta

mand

triste

e rassegnato.

colore della speranza.

veste verde,

gno della Pazienza, accompagnandolo con


te

Va-

Minerbelli, vescovo d'Arezzo, un dise-

descrizione:

Una femimna

di

ritta,

la

seguen-

mezza

et,

ne tutta vestita n tutta spogliata, acci tenga, fra la


ricchezza e la povert, il mezzo: sia incatenata per
il

pie

sendo
tenarsi

manco
in

offender

p>er

libert sua

il

a sua posta.

e partirsi

tena a quel sasso, e

lei

le

incatenata,

gocciole
la

parte pi nobile,

la
le

mani

Avamo

sciolte sca-

messo

la

ca-

cortese con le braccia mostra

segno di non voler partire

suma con

meno

potere con

fin

che

dell'acqua

il

la

tempo non condove ella

pietra

quale a goccia a goccia esce dalla

clessidra, oriuolo antico,

che serviva agli oratori men-

nelle spalle, mirando fissamente quanto gli bisogna aspettare che si consumi
la durezza del sasso, tollera e aspetta con quella speranza che cimaramente soffron coloro, che stanno a
tre

oravano. 0>s,

ristrettasi

p>er finire il loro disegno con pazienza. Il motmi pare che stia molto bene ed a proposito nel
sasso: Diuturna tolleranza ,

disagio
to


Bue. dogo, perch

ne

760

la

pazienza

scelse per impresa o insegna

si

sottomette. Leo-

il

giogo col motto

Soave, per mostrare che per cogliere

il

frutto

di ta-

era necessario ogni pronta volont, e che il


giogo sarebbe stato soave, a chi con pazienza lo porle virt

Romice

Grigio violaceo.

tava.

paziente.

PazzBL.

Uomo

ben

che

boro,

gli

antichi

Vedi

pazzia. Nero.

la

Peccati.

pomo in mano.
Ellevantavano come rimedio contro

con un

vestito

Follia.

Vedi Purgazione

dei peccati.

Peccati umani.
Ventre,

macchie degli uodi lavare con

simbolo delle colpe e

mini; e che nel Levitico

si

comanda ora

l'acqua, ora di estirparlo; poich nella Bibbia lo sterpeccati umani, i quali, se sono reco preso per
missibili
devono lavarsi con l'acqua; se irremissii

devono

bili,

essere

estirpati.

Peccato,
Personificato,

vedi Inferno

(Milton).

poeti

dei

Peccato

e Innocenza.
Femmina. Maschio. Secondo
antichi

fizi

nome

peccato. Nel Levitico, dove

maschio senza

vitllo

teologi,

nei

sacri-

maschio figurava l'innocente,

di

uomo senza macchie;

e un
il

il

e
si

macchia,

il

nome

di

femmina,

parla dell'offerta del


Cirillo

dice

doversi

intendere colui che non conosce peccato e ci perch


la

femmina rappresenta

bole,

il

peccato,

arrendevole e inclinata

bia un

uomo

al

essendo essa de-

peccato.

evirato simbolo di chi,

Nella Bib-

dopo aver

co-

minciato con una vita morigerata e santa, dedicandoci


ai

vizi

alla

avanzata

nell'et

siasi

e alla scelleratezza.

Pecht
Dea Egiziana
ci

ad opere buone,

nella giovent

dato

761

Diana

corrispondente all'Artemide dei Gredei

Latini.

Rappresentavasi ordina-

riamente con la testa di gatto o di leonessa e col disco solare, intorno a cui

si

attorciglia

il

seipente.

niva anche raffigurata sotto forma di un gatto,

secondo

le,

l'opinione

relazione con

la

degli

antichi,

era

:1

Vequa-

qualche

in

luna.

Pecora.
Questo quadrupede di una docilit sorprendente,
ci sembra stupido, fin dai pi remoti tempi se^^'
a soddisfare ai pi urgenti bisogni dell'uomo. Ve-

che

Amos

Ricchezza

Abbondanza

di

Innocenza

Fecondit

Prelati

tezza

Danaro

Eva

Nolte

Munificenza

Scialacquatore

Stol-

Vescovo.

Pedum.
Bastone da pastore, piegato
le pecore e
be. Vedi Bastone da pastore.
mit, per prendere

in
le

curva

un'estre-

capre per

le

^am-

Pegaso.
Cavallo alato che nacque dal sangue di Medusa,

quando Perseo

le

tronc la testa.

Appena

egli

vide

Esiodo, nel soggiorno degli Immortali, e secondo Ovidio, spieg il volo sull'Elicola

na,

vol,

dice

montagna

della

luce,

scaturire

la

fontana

Beozia, ove con un calcio fece


d'Ippocrene. Minerva lo d<xn

mont per comavendo voluto quell'e-

e poi lo diede a Bellerofonte, che lo


battere contro la chimera.

roe

servirsene

per salire

Ma
al

cielo,

fu per

ordine

di

762
sulla

Giove precipitato

terra,

Pegaso venne

collo-

ove forma una costellazione. Ocato fra gli


per trasferirsi
vidio lo fa montare anche da Perseo,
presso
Mauritania
nella
attraverso alle aree regioni,
doveva
che
mostro
il
combattere
per
e
Esperidi,
astri,

le

divorare
rasse

il

Andromeda. Alcuni vogliono che Pegaso tiFama.


carro di Aurora. Vedi Corinto

Peleo.

Re

di Tessagha,

era figlio di

Eaco

re di

IT

hrigia

a un perpetuo esie della Ninfa Endeide. Dannato


Telamone, uccifratello
suo
lio per avere, in un col
altro loro fraFoco,
involontariamente.
bench
so
dove sposo
Tessaglia,
nella
tello, si rifugi in Ftia
gli diede in doquale
il
Eurito,
re
Antigone, figlia del
Peleo, invitato alla
terza parte del suo reame.
te la

Caledoiie, vi and col


famosa caccia del cinghiale di
uccidere scagliando
di
sventura
la
cognato, cui ebbe
per questa nuova
cinghiale:
il
contro
giavellotto
un
bi riesilio
secondo
un
a
spensieratezza fu costretto

quale fu puria lolco presso il re Acasto, dal


tranquillo, allorch Astificato. Quivi se ne viveva
di lui, e non corinvaghitasi
damia, moglie del re,
tentato di seaver
di
marito
al
accus
risposta, lo
Pehone,
monte
sul
durla. Acasto lo fece condurre

tir

esposto alle bedove fu legato a un albero e lasciato


spezzare le sue caa
Vulcano
sped
Giove
feroci.
stie
quah Giasoccorso di alcuni amici, fra

i
e col
entr per
lolco
a
and
Polluce,
sone, Castore e
regina. Morta Antila
uccise
e
reggia
nella
forza

tene

gone,
rella

Peleo
di

si

un in seconde nozze con

Nicomede

re

di

Sciro,

una

fetide, so-

delle

figlie

di

Giove stesso
Nereo. Questa Ninfa era cos bella che
solp
il
perci
fu
Peleo
sua.
aveva tentato di farla

763

Da

mortale che abbia sposato una Dea.

questa unio-

ne nacque Achille.

Peli a.
Figlio

Nettuno e di Tiro.

di

da soma

bestia

uomini.

Non

e divenne

il

pi

Fu

da una

nutrito

crudele di

contento di usurpare

gli

gli

tutti

Esone,
nutriva che di
stati

fece anche imprigionare, e non lo


figli di
sangue di toro. Fece uccidere la moglie e
Esone, meno il piccolo Giasone il quale a stento po-

lo

essere

dato

al

salvato dalle persecuzioni

di

Pelia,

ducasse. Giunto ai venti anni, Giasone mosse

dere

gli

centauro Chirone perch segretamente


stati

a cui

aveva

diritto.

p>erduto per istrada un sandalo, egli

p>er

affi-

lo

e-

chie-

Per caso, avendo


si present a Pe-

lia con un sandalo solo; ma Pelia era stato p>oco


prima avvertito da un oracolo che si guardasse da un
forestiero monosandolo. Perci preso sospetto di lui,
e d'altra parte non osando ricorrere ad ap>erta violenza, accondiscese alle richieste di Giasone, a condizione per ch'egli si recasse a prendere in Colchide e
portasse a lui il vello d'oro, sperauido che dovesse in
tale in^resa perire; ma Giasone riltm vittorioso
con Medea, la quale pun Pelia di tutte le sue ini-

consigliando le sue figlie a ucciderlo, promettendo loro di volerlo ringiovanire. Le crudeli figliuo-

quit,

le

l'uccisero, e lo fecero

invano bollire

secondo

il

Pelle.

Vedi Tribolazione.

consiglio di

Pelle di asino.

in

una caldaia

Medea.

Vedi Fatica.

Pelle di bestia. Vedi Elia.


Pelle di cammello. Vedi Ciovanni Battista

Pelle di cane. Vedi Lari,

(San),

764

Pelle di foca. Vedi Difesa.

Pelle di iena- Vedi


yirtto d air inferiorit.

Domatore

Vedi Marzo Pace

Pelle di leone. Vedi Ercole


inganno

Virt.

Pelle di lupo.

dell'avversit

Sforzo grande con

Silenzio.

Pelle di montone. Vedi Adamo.


Pelle di pantera. Vedi Baccanti.

Pelle di pecora.

Vedi Doveri

Pelle di tigre. Vedi Baccanti

della sposa.

Vinto

daW infe-

riorit.

Pelle

umana. Vedi

Bartolomeo

{San).

Pelle di volpe. Vedi Baccanti


icon

Sforzo grande

inganno.

Pellegrina.

Vedi Francesco Saverio

(San).

Pellegrinaggio.
Bordone,

da

bastane

Globo

pellegrini.

tutte le parti del

ve nel luogo

un luogo

in

cui

cui

/servivano

si

che

si

viene

monto. Rondine, perch non vi nata, ma viaggia sempre da

pellegrino, quale attributo

Pellicano.
La femmina

di quest'uccello nutrisce

facendo sgorgare dinanzi a

lasci

di

significando

all'altro.

Pellegrino.
Zucca da

li

ricurvo

terrestre,

essi

dei

ed emblema

suoi picco^

pesci

ch'essa

macerare nella sua borsa; e siccome per vuo-

tare questa borsa, essa la schiaccia col becco contro


il

petto, e le materie che ne escono sono pi o

sanguinanti,

meno

diede origine alla credenza popolare

se-

condo

da

quale

la

il

pellicano

proprio sangue

trire del

inspir

ai

765

cristiaini

petto e verso cui

il

petto per nu-

Questa leggen-

conosciutissimo simbolo

il

pellicano, posto nel centro di


il

apre

si

suoi piccoli.

un nido, che

si

del

straccia

precipitano dei piccoli avidi;

si

al-

ludendo a Ges Cristo che diede il suo sangue per la


salute dell'umanit o nutrendo l'uomo di s stesso
nell'Eucarestia.

Eucarestia
t

Bont
Vedi Amore paterno
PieMisericordia
Ges Cristo

Redenzione

Sciocchezza

Solitudine.

Pelope
Figlio

di

Suo padre, volendo

Tantalo.
degli

dell'onniscienza

Dei che aveva

far

invitati

prova
a un

banchetto, scann Pelope, lo fece tagliare a pezzi e


fattolo cuocere, lo pose insieme ad altre carni sulla

mensa. Gli Dei conobbero il suo delitto, e si aistennero di mangiare quell'orribile vivanda, tranne Cerere, la quale, addolorata per il ratto di Proserpina
sua figlia, se ne cib senza avvedersene. Giove, mosso a piet della triste sorte di quel fanciullo, ne raccolse le sparse

e sostituita

una ^alla d'avo-

virt

la

spos

dre

di

guarire

Ip^jodamia,

ogni

specie

dopo aver

(vedi Minilo) e diede

stati

conquistati

sua

feste

gli

rese la

Dicesi che quella spalla, al solo toccarla, aveva

vita.

la

membra,

a quella che Cerere aveva mangiato,

rio

al

suocero.

tomba divent un

il

di

N-into

malattie.

Pelope

Enomao

suo pa-

nome Peloponneso
Morto in avanzata

altare

agli
et,

furono celebrate

annue dette Pelopee.

Peloponneso

Nome
si

antico degli

chiama Morea.

monete.

abitanti

del paese,

che oggid

Testuggine, che figurava sulle


Pena

della lascvia.
Simbolo egiziano

di un uomo punito per


qualche donna; perch erede-

Lontra.
la

766

sua

lascivia

verso

che la lontra, presa, coi denti si tagliasse i tesapendo d'essere ricercata per causa di quelli:
anche agli adulteri solevasi dare il medesimo castigo,

vasi

sticoli,

evirandoli.

Penati.
romane, che venivano considerate come
nutrimento della famiglia e delie provSantuario dei penati
viste annue a questo necessario.
come punto cennell'atrio,
domestico,
focolare
il
Divinit

protettrici del

era

che non solo serviva alla prepararehgios.


zione dei cibi quotidiani ma anche a scopi
il
continuamente
acceso
tenersi
soleva
focolare
Sul

trale

casa,

della

onore dei Penati e di Vesta, e vicino al


le stafocolare si conservavano in apposite nicchie
tavola potuette dei Penati, che si mettevano anche a

fuoco

in

nendo loro davanti


alla comune mensa
casalinga.

Penati

dei cibi
gli
si

come

spiriti

vedono

per far partecipare


della cucina

protettori

rappresentati^ in diversi

modi sulle medaglie e le monete: sotto l'aspetto di


due giovanetti dall'abito e ornamenti militari, seduti,
uomicon un arco in mano; sotto la figura di vecchi
sacria
intenti
sacerdoti
come
velata
ni con la testa
ficare.

Pene.
Calendula dei

prati.

Penitenza.
Viene personificata

sotto

l'aspetto

di

donna

vesti-

Calice,
panni logori, che piange dirottamente.
segno
quale
sparsi,
Capelli
ricordando' la Passione.
se
di
avere
deve
si
che
esteriore
cura
della poca

ta di

stesso

alla

poich

nella penitenza;

rivolgersi

767

primo pensiero deve

il

cura dell'anima.

con

Cenere,

cui,

se-

re in secondo la Bibbia, si coprivano i prelati e


gno di penitenza. Cilizio. Corona <t spine. Foglie
i

di fico, con cui

Adamo,

cinse

si

dicesi, in

segno della

durezza e dolore della penitenza, per essere queste


foglie ruvide. E, secondo alcuni, perch Adamo impose a s stesso ed a sua moglie tale cintura, quale

promessa di respingere gli stimoli della carne, sottomettendosi alle punture del rimorso. Craticola, secondo
teologi, segno di gemiti, lagrime e lamenti
veraci con cui si esterna il p>entimerito delle azioni
tristi commesse.
Grigio cenere, colore dedicato alla
p>enitenza.
Testa di morto, simbolo della preghiera
i

e della p>enitenza.

Violetto,

colore proprio alla peni-

Vedi
Penna da
Vedi
Girolamo

Tommaso
Calurmia.

tenza.

scrivere.

Teresa

Penna
Penna

(San)

(Santa)

d'ibis.
di

Vedi

d'aquila.
di gru.

di

Sibille

d'Aquino

(San).

Inefficacia all'impresa.

Tma
Muse

struzzo. Vedi

Penne. Vedi America

Penne
Penne
Penne

Ber-

Agostino {SanC)
Notizia -

nardo (San)

Tot.
Vanit.

Vedi Potenza dannosa.

Vedi Costumi

pavone.

Vedi

perseveranti.

Ambizione

Barbara

(Santa).

Pennello. Vedi Pittura.


Pensieri cattivi.
Volpe. Nel Cantico dei Cemtici
teci,

le

fiorite;

piccole
e,

volpi

secondo

gli

che

guastano

interpreti

legge:

si

le

della

Piglia-

nostre

vigne

Bibbia,

que-

-^ 768
ste

significherebbero

volpi

ci

si

comanda

ardite

virtuoso.

dal malefico

ad

siano

che

prima

e pronte

Vedi Scacciare

ed i
gemo; per-

peivser

cattivi

distruggerle

di

diventate

cresciute,

mo

inspirati

perversi

sentimenti

Uo-

assalire
pensieri.

cattivi

triviali.

Pensieri

bassi che s im^


Pulce, emblema di pensieri vili e
una vita traa
conducendolo
padroniscono dell'uomo

vagliata e inquieta.

Pensiero.
Viene personificato

un vecchio, con una stravanocciole in testa, e coperto d un


in

gante acconciatura di
manto nero, il quale lascia scoprire
la

persona sgraffiata

da

mille

il

petto e tutta

acutissime

spine.

Viola del pensiero.

Pentagono.

Figura geometrica a cinque


Pentimento della lascivia.

lati.

,,,.
Vedi

^
,^
aLute.
,

Credevasi che, tecon


Cervo nascosto in una fossa.
spontal'abbandonasse
maschio
il
data la femmina,
che
becco
di
odore
neamente, per un certo cattivo
sentiva

indosso,

prodotto dalla libidine, e che.

soli-

finche la

dentro
scavata una fossa, vi restasse
tario
ritornare al pascolo.
pioggia non l'avesse lavato, per

Pentola. Vedi Fiacre

{San).

...

Peonia.

m u

origine fosse una Ninfa


Dicesi che questo fiore in
offeso il proprio
avendo
quale,
la
chiamata Peone,
queconservando
in peonia,
onore, venisse trasformata
sparso sulla
aveva
le
vergogna
sta il colore che la
sol
antichi la peonia si coglieva
fronte.

Secondo

gli

fosse stato veduto


tanto di notte, e se chi la coglieva

769

da un cuculo, rischiava di perdere


Vergogna.
Onta

di

Peplo.
Drappo ampio e fine, che copriva
l'intera persona. Vedi Minerva.

Perdimento.
Mare; allusione
ge
il

soffoca.

avvolgeva

questo senso

XVII, che

passo del Salmo

sua profondit, che sommerteologi spiegano


i

alla

in

Ve-

vista.

la

dice:

lui essere

stato

cavato fuori di molte acque. Tutti gli inter^eti della


Bibbia prendono le onde turbate e gonfiate, per una

grande calamit, e l'acqua torbida per una certa estrema violenza di dolore, che vince ogni facolt di
respiro.

Perdita cara.
Occhi. Secondo

gli

d'essere stato accecato


si

deve perdere un

fratelli,

perch,

spiegatori dei sogni,

d'ambo
gli

una fratellanza comune;


la

luce:

figli,

Perdita

Palma

un

figlio,

dicono,

gli

sognando

occhi, segno che

o i genitori; i
sono congiunti da
genitori, perch ci danno
fratello

occhi

perch ebbero luce dai genitori.

danno.

credevano che una


segno d'imminente danno; ccwne risulterebbe dalla vicenda della
palma di metallo dagli Ateniesi consacrata nel tempadma,

sfrondata.

Gli

pio di Apollo Delfico,


tro

popoli

nostico

antichi

guastata o duineggiata,

della

d'infelice

ro contro

memoria

in

Media,
successo

fosse

la

della vittoria con-

quale,

p>oco

dicesi,

fu

pro-

prima che andassesuoi frutti, che erano

i
Siracusani, perch i
furono per diversi giorni guastati da uccelli di
malaugurio.

d'oro,


^DifT anulare messo

770

Gli anti-

destro.

nell'orecc/ifo

agli Uei,

domandato perdono
per mostrare d'aver

chi

che avessero offeso,


re l'errore commesso,
destro,

nell'orecchio

averli pregati da dimenticaanulare


solevano mettere il dito

e di

dopo

essersi

toccata

riconciliarsi

gesto con cui credevano


OpcXo..

Perfetto. Vedi Sapienza pzxUii<y

Uomo

Perfezione
Ananasso,

bocca;

la

con Nemesi.

perfetto.

P^^f^^T/' P"^:
(vedi
fragrante. Barba

frutto che raggiunge la

e
che bello di forma, buono
consumato
antichi,
Gli
Uomo). Circolo.

bagnare un
delle vittime raccoho
solevano

sacnhzicN

sangue
un vaso, pronunciando una

circolo
in

il

nell'ahare

col

significava aver fi^rdo^^


parola sacra in greco che
Allusione
perfezione. Sefie,
di
segno
come
pendolo
ritesi
che
dell'argento,
purificazione
alla

perfetta

cottura; ci che facevas,


neva raggiunta alla settima
purgate col fuoco, c.me sa
p^re per altre sostanze
purgato
sette volte veniva
rebbe lo zucchero, il quale
ntenevasi pi
non
che
di
oltre
provato,
volte
e sette

perfetta

la

rattma-

renderne maggiormente
una cosa perfetta oppure
zione. Donde per indicare
ingegnosa, nacque il detto:
una persona astutissima o
possibile

Zucchero

di

sette

cotte.

Perfdia.

Viene

personificata

irrita

una donna con

,.

captgtiatw-

che
un serpente arrotolato alla vita
alinhu^o
un
con
^'^,0,
veste
la
sotto
odore
Lauro ceraso. Albero che da

ra d serpenti,

e insidia

della perfidia.

in

dall'aspetto ^generale

assomiglia

al

mandorlo,

ma

771

un veleno pwtente. Mirtillo.


famoso cocchiere Mirtiio. Ranuncolo

Allusione

contiene

Percolo. Vedi

Fortificalo contro

acre.

pericoli

al

Fuga

dai pericoli.

Pericoloso.
L'avvertimento di

Coltello.
riparasi dal

da alcuni

Pitagora di

fuggire

acuto, nel senso figurativo viene

coltello

fugare

interpretato doversi

le

faccende pe-

ricolose.

Perifete.
Gigante,
danti e

detto Corinete, dal


di

carne

ossa per

che ziggrediva

Efesto,

di

figlio

vian-

uccideva con una mazza di ferro

li

(p>erci

greco coryrie, mazza). Si nutriva

umana Teseo l'uccise, disperdendo


la campagna di Epidauro.
;

le

sue

Peristera.
Ninfa cara a Venere. Venuti un giorno Cupido e
Venere a gara a chi raccogliesse pi fiori in un'ora;
Venere, aiutata da Peristera,
pido, irritato, cangi la

Ninfa

riusc vincitrice
in

e Cu-

colomba.

Perla.
Gli
di

credevamo che le perle fossero gocce


le valve di un'ostrica e solidi-

antichi

rugiada cadute tra


dal

ficata

calore

rona di perle

del

sole.

Europa

Vedi Candore

Co-

Lagrime.

Pernice.
quanto alla tutela della famiglia, il maschio
non mostra meno intelligenza o meno

In

di questi uccelli

coraggio
nemici

simo

della

naturali.

madre
Vedi

Astuzia

Cosa precoce

nel

difenderla

A cale

contro

Amore

suoi

disonestis-

Concordia nelle cure familiari


Giovanni Evangelista {San)


Lussuria

772

Ritorno sulla buona via

Riverenza

Triviale.

Pero.

Vedi Davide

{San).

Perpetuit.
con

Cipresso;

Dei,

degli

cui

gli

per

ci

la

antichi

facevano

resistenza

del suo legno. Plinio testifica che

statue

le

incorruttibilit

una statua

di

Gio-

ve fatta di cipresso 661 anni dopo l'edificazione di


Roma, si conservava ancora ai suoi tempi. Platone
ordin che le leggi pubbliche, le cose fatte e i decreti
si

su

scrivessero

tavole

sacre

di

cipresso,

ritenendo

egh quel legno pi durevole del bronzo. Pietra. In


Romcini celebravano con onori divini
Campidoglio,
un termine di pietra, che alcuni ritennero essere stato
sasso che Saturno non pot inghiottire per la sua
il
grossezza, credendo di divorare Giove. Dicesi che
Cassiodoro, avendo domandato a un indovino, quando l'impero dei Romani avesse fine, ebbe per risposta, quando cadr il termine del Campidoglio; e
i

aggiungendo che se mai ci avvenisse, dopo 30.000


anni detto segno ritornerebbe in piedi. Tale termine
era chiamato: del Campidoglio rimmulabile sasso.
Sedia,

presso

che,

petuit ed

eterna

gli

Egiziani,

quiete.

Vedi

era

simbolo di per-

Eternit.

Persefone.

Nome

che

Greci davano a Proserpina.

Perseo.
Figlio

di

Giove

di

Danae. Dicesi che essendo


madre in una

stato esposto alle onde insieme a sua


una barca logora (o in una cassetta,
alcuni),

una

fu

delle

gettato

Cicladi,

sulle

ma

coste

fu

come vogliono

dell'isola

salvato

ed

di

Sento,

educato

da

Polidette,

che ne era

Danae, pens

773

il

re.

di allontanare

sto fine gli ordin di

Ma
il

combattere

innamorato di

poi

di

lei

le

figlio,

e a que-

Gorgoni e

di por-

Medusa. Perseo, aunato dagli Dei,


ricevette per il successo di tale impresa da Minerva
uno specchio, da Plutone l'elmo, da Mercurio
talari alati, una scimitarra di dieunante e un magico
sacco da viaggio. I talari alati raqjpresentavano un
targli

la

testa

di

buon vascello a vela, del quale Perseo si valse F>er


andare sulla costa d'Africa; l'elmo <ii Plutone si riferisce al segreto che conveniva tenere in quell'impresa; e lo specchio di Minerva la prudenza con la
quale si con^x>rt in quella guerra. Diffatti vinse le
Gorgoni e tagli la testa a Medusa, mettendola nel
sacco magico. Giunto nell'Etiopia, con l'aiuto del caPegaso, imprestatogli da Minerva, liber Andromeda dal mostro che stava p>er divorarla, e dopo
aver sposata la princip>essa che dovette conquistare una
vallo

seconda volta in combattimento contro Fineo, fece


torno con lei nella Grecia. Ma poco dopo ebbe
sventura

di

uccidere

egli

stesso

Acrisio,

suo

ri-

la

avolo,

un colpo di piastrella nei giuochi funebri che si


celebravano in onore di Polidette. Ne fu tanto afflit-

di

to

che abbandon

bricare
suoi

una nuova

il

soggiorno d'Argo, e and a fabcitt,

di

cui

fece

domini, e che chiam Micene.

perire

Preto,

da Megaponte per
suo padre,

da

lui

la

capitale dei

Perseo fu fatto

della morte di
Perseo venne col-

vendicarsi
ucciso.

locato fra le costellazioni.

Perseveranza.
Personificata in una
na,

donna avente
donde l'acqua scola a goccia a

a incavare una roccia.

in

mano

un'ur-

goccia, e finisce

774

Persia.
Aquila.
tra,

Callo,

antica.

prima,

la

Vedi Soldati

insegna

moderna,

l'al-

persiani.

Persico. Vedi Pe&co.

Persuasione.
Agata. Rete, che nella Bibbia

presa quale sim-

bolo della persueisione che conduce


cognizione della verit;

una

rete in cui

si

rimane

come

gli

uomini

alla

se la persuasione fosse

presi.

iPertinacia.
Personificata in una figura tutta di colore scuro
con brache abbarbicate di edera, la quale si attac-

ca tenacemente
presa da

Mosca,
a cui si aggrappa.
quale simbolo di un nemico feroce

ai corpi

Omero

che ne assale un altro, senza dargli requie o riposo


finche non lo ferisce; come risulta dai se-

alcuno,
guenti
petto

versi:

Con

L'audace

mosca,

che

grave porso offende

il

ha

F ardir

forte

nel

corpo.

Perturbatore.
Tafano, simbolo di chi turba la pace e la libert
e che suscita tumulto nella tranquillit del popolo; allusione al tafano mandato da Giunone a turaltrui,

bare la pace della giovenca

Io.

Perturbazione d'animo.
Rovo, simbolo

biblico delle afflizioni,

fastidi,

pene che turbano, affannano e


cuore umano.

pressioni e tutte le

cerano

il

opla-

Pervinca.
Pianta dai bei

fiori

de cupo. Vedi Dolci

violacei, e le foglie di
ricordi.

un

ver-

>

in

Pesca
Frutto
beni

Vedi -Cuore

pesco.

del

Nocciolo

di pesca

Fugacit

dei

Verit.

Pescatore.

Uomo
Pesce.

in una barca ferma.


Arima
Vedi Acqua

Padova

(Sant')

da

Coda

d'As Mare

Speranza Dio
di pesce

Febbraio
Ges
Profano
Venere
Dirce

Crapula

(San)

sise

Artonio

Battesimo

Francesco

Irmocenza

Cristo

Silenzio

in

Zodiaco.

Pesco.
Pianta proveniente dalla Persia, perci chiamata
anche persico. Vedi Silenzio.

Peste.
Frecce di Apollo,
Greci, secondo
antichi

gli

solari,

La

le

Omero,
o

saette,

le

quali,

tirate

sull'esercito

simboleggiano

frecce,

quali dzd cielo influiscono su questo

religione

Cristiana

elesse

contro

frecce,

simbolo del suo martirio.

la

p>este,

Sebastiano

S.

perch

tettore

fu

dei

Presso

significavano la peste.
i

raggi

mondo.
pro-

p>er

da molts

trafitto

Pestilenza.

Lupo

che,

secondo Filostrato, dove appare

in-

futura pestilenza.

dizio di

Petaso.
Cap>pello di
larga,

segni

convenzionali,

indicare
gio,

feltro,

con la fascia bassa e la tesa

usato dai Greci e dai


adottati

Romani. Era uno dei


dagli

artisti

greci,

che una persona era rappresentata


consisteva

speso alla

nuca.

nel

raffigurarla

Vedi Mercurio.

in

per
viag-

con un petaso so-

Pettine. Vedi Biagio


Venere barbuta.

Cmtina

(San)

{Santa)

Pettirosso.
Uccello notissimo che nell'estate
ghi pili selvaggi e pi freschi

mente montani. Vedi

si

nei

ritira

luo-

particolar-

dei boschi,

Solitario.

PhP. Vedi Nefer.


Piacere.
Ovidio volendo indicare che Narciso era
da potersi innamorare, disse: Un pi, che
quindici anni aveva Narciso. Secondo gli astrologi, la luna curava i bambini fino quasi a cinque anni,
indi, p>er un decennio, erano affidati a Mecurrio. il
quale inspirava il desiderio di molte cose e la mutabilit; e al sedicesimo anno venivano in potere di
Sedici.

di tal et

Dea

Venere,

Piacere

del piacere.

dispiacere.

Raffigurati:

il

primo

dairaapetto

faccia,

in

gentile

un giovane bellissimo
e

piacevole,

coi

di

capelli

inanellati; l'altro, in vecchio dall'aspetto trimesto; rappresentati in atto di volgersi le spalper indicare essere questi due sentimenti affatto

biondi
sto e
le,

opposti.

Il

na, e nella
Vcuiit
ceri.

ce,

Piacere tiene nella


siniistra

umana,

Il

mano

una can'
prima della

destra

una rosa; simbolo

la

seconda,

della

fragilit

Dispiacere ha nella

mano

destra delle frec-

la

e nella sinistra

dei

pia-

un nudo ramo di rosa spinoso;

quelle, simbolo delle punture acute e velenose con cui


ferisce

cuori;

questo,

degli

affarmi

che seguono

piaceri svaniti.

Piacere nato dalla mestizia.


Api che escono dalla bocca di un

leone

morto.

Allusione

persona

777

calunniata

combattuta,

che,

maggior riputazione e supremazia. Tale allegoria ebbe origine


dal fatto seguente: E,ssendosi Sansone incontrato in
vilipesa

abbia

nemici,

dai

acquistato

ferocissimo leone, i'zissal strangolandolo, e cos


morto, dalla pubblica strada lo trascin in^ una selva, e quivi nascosto lo lasci. Ripassando alcuni

un

giorni per

luogo

il

stesso,

trov nel corp dell'anima-

uno sciame di api, ci che gli forn


materia di un enigma che al banchetto propose sciogliere con scommessa di trenta abiti. L'enigma era:
Come fosse possibile, che una cosa crudele, fiera e
voracissima, mandasse fuori dalla sua bocca un cibo
soavissimo. I Filistei accettarono la scommessa e poterono risolvere il problema per informazione che
gi putrefatto,

le,

n'ebbero dalla sjxwa stessa di Sansone, la quale con


belle

maniere

gli

aveva

strcippato

segreto;

il

pro-

metteiKk) che l'avr^be mantenuto. Sdegnalo Samsone


della rivelazione di sua moglie, in pieno convito, profer

l'acerba esclamazione:

che

la

Niente essere pi fallace,


donna; abbandonando poi la moglie, e pagando la scommessa con le vestimenta di trenta Filistei
che uccise ad Ascalon.

Piacere pericolosoTuberosa.

Piacevolezza.
Rosa,

colore.

Plaga. Vedi Desolazione.


Pianeta.
Veste che
di

Matteo

il

sacerdote mette sopra

(San)

Pietro

Pianta geometrica. Vedi

(San)

il

camice.
Prete.

Architettura.

Ve-

778 -~

Pianto.
Rondine. Allusione ai pianti e lamenti
Vegetali:
Filomela, trasformata in rondine.
fossero
pianta
questa
di
fiori
che
i
vuole
Elenio; si
famosa Elein origine prodotti dalle lagrime della
Animali:

di

na.

Fava, che

Romani

sero vedere nel suo

vano pianto; perci

la

certe

lettere

dedicarono

e prete-

funesta,

ritennero

ai

che significamorti. Prezze-

anime dell'inferno, e dedicato


pianto. Si vuole che il prezzemolo che si vede in-

molo,
al

fiore

consacrato

alle

tagliato in molti sepolcri, nei calici e nelle tazze, ansi soleva


tichi, sia segno di morte e di pianto. Inoltre

spargere

quest'erba

cadaveri; perci

davano sopra

nelle

tombe,

gli antichi,

tutto di

prima

nei loro

non mettere

nelle corone

quale cosa affatto contraria

zemolo,

di

conviti,

porvi
si
il

guarprez-

all'allegria.

lagrime. Sopracciglio. Gli indovini


pedei sogni ritenevano che sognando le sopraccigha
nei
volta
una
late fosse segno di pianto; perch
Diversi: Mirra

pianti

nel

in

cordoglio

usavasi

strappare

peli

delle

sopracciglia.

Piatto.

Pica.

Vedi

Liberalit.

Vedi Cazza.

Picca.
Grossa asta e forte con punta acuta di ferro. Un
tempo era considerata come segno d'onore; e alzarla
abbassata
sopra il capo era indizio di resa; mentre
era segno di caricare il nemico. Veorizzontalmente
di

Assalto.

Picchio.
Uccello che abita
nuamente la quiete o

nei boschi,

turbando quasi

conti-

vocoi suoi forti gridi che ripete

770

land, o col risonante rumore che fa col suo becco


Pico.
picchiando negli alberi. Vedi Marte

Piccione, Vedi

Empio

Carezze

mgrato

amatorie

Castit

Salubrit.

Pico.
Divinit

dd

profetica

Latini,

alcune

in

tradi-

chiamato primo re d'Italia. Era un famoso


profeta e augure, e facendo uso in queste cose di un
picus (picchio), s'ebbe egli stesso questo nome, tra
zioni

rappresentato in

modo

rozzo e primitivo

lonna di legno con un picchio

in

come una coix>i come

cima, e

un giovarne con uno di questi uccelli in ca^x). Dicesi


che amasse Pomona, e sdegnasse l'amore di Circe,
la quale lo cambi in picchio, conservandogli per le
facolt profetiche che jXKsedeva prima

Picummo
Erano
la rustica

Pilumno.

considerati

come

preparato un

letto nella

e Dei benefici
Romani. Veniva

fratelli

religione degli cintichi

Credevasi

come uomo.

casa

in cui v'era

Pilumno allontanasse

che

nel-

loro

un neonato.

tutte

le

malat-

mediante il suo pilum


(strumento per stritolare o sminuzzare materiali in un
mortaio) col quale insegn a rompere il grano; e
Picumno, il quale sotto il nome di SterquiliTio cre-

tie

dell'infanzia

dal

fanciullo

devasi avesse scoperto l'uso del concime per

campi,

conferiva al fanciullo forza e prosperit, di che

am-

bedue erano inche considerati come gli Dei dei buoni fatti, ed erano identificati con Castore e Polluce.

Piede. Vedi

Quiete

Affetti

libidinosi

Ritorno

Servit

Via.

Piede staccato. Vedi Misero.

Assalto

Fine

Trionfatore

Piede tagliato. Vedi

780

Vittore

{San).

Piedi di cane. Vedi Lari


Piedi di gru. Vedi

Infaticabile.

Piedi nudi. Vedi Pietro

(San).

Pie pile.
Figlie di Piero, re della

dare
rono

Macedonia. Erano nove,

al

nome delle nove Muse, che osarono sficanto. Le Ninfe scelte a giudici, assegna-

la

vittoria

portavano

il

alle

questa decisione,

Apollo

le

Muse.

Ma

invece

accettare

di

Pierie inveirono contro

le

trasform

in

le

rivali.

che presiedeva essa

stessa

gazze.

Piet.

Dea
al

del

paganesimo,

culto

che

le

figli

verso

dei

si

rendeva,

come anche

al

risf>etto

padri, e alle tenerezze dei padri ver-

Rappresentavasi sotto l'aspetto di una donna seduta, coperta di un gran velo, tenendo nella

so

figli.

una cornucopia, e posando la mano sidi un fanciullo. Due giovani posti

mano

destra

nistra

sulla testa

sotto

il

allusione alla favola dei fratelli Bito-

giogo,

ne e Cleobi.

Cristiani

la

rappresentavano con Ge-

s Cristo in piedi, nel sepolcro,


chi,

sostenuto

ne avente

in

visibile

fino

da due angeli, oppure con


grembo il Salvatore morto.

la

ai

fian-

Vergi-

Anima-

Cicogna, per la supposta sua gran cura verso


suoi genitori diventati vecchi. Nelle medaglie di A-

li:

driano, figura una cicogna con l'inscrizione

AVGUSTI.
li

all'apparire

Elefante.
della

Si voleva

luna nuova,

PIETAS

che questi anima-

quando

si

fossero

un luogo dove potevano vivere a loro mospontaneamente in qualche fiume, purentrassero


do,
trovati in

qualora fossero

gandosi

781

me

In tale attitudine, secondo

simbolo

l'elefante

blema della piet e


che

di

quei

tutti

reciproco

aiuto

sentimenti

formiche,

delle

trovandone una morta, ne portano

che rientrano, quasi

al

pezzi

ridarle

di
di

si

piet

ingegnano di
la

Misericordia).

Diversi:

na piet verso Dio (qui


devozione),

di

che

mediante

preghiere,

ricomporli,

PeUicano,

vita.

misericordia.

che,

incontrando

compagna

fatta

sperando quasi

emblema

simbolo

Cedio

Vegetali:

(vedi

Altare, simbolo dell'uma-

la piet

porti,

fuoco,

il

fatto

tornano indietro.

afflitte,

Dicesi inoltre che trovauido una loro


a

buoni

corpo nel for-

il

micaio; e quelle che escono dalla tana,


quelle

an-

gli

Formica, em-

della piet.

uomini dovrebbero usare fra loro. Allusione

gli

al

in-

quasi co-

cielo,

il

chiedessero aiuto a Dio, pregandolo mediante

se

l'offerta dell'erba.
tichi,

qualche

soggetti

stati

fermit, e gettando dell'erba verso

presa

secondo

gli

come segno
antichi,

Dio.

all'eterno

le

Nelle

monete di Adriano Augusto si vede una figura con


le mani stese,
posta fra una cicogna e un altare
ornato di ghirlande di bacche d'edera, con l'inscri-

PIETAS AVGVSTI.

zione

Augusta Faustina

mano

un

sinistra

scintilla

sparge

da un
le

figura
pallio,

altare,

libazioni,

Nelle medaglie di D.
una statuetta avente nella

e nella destra

e con questa

con l'inscrizione

il

fuoco che

medesima mano
PIETAS. Vaso

d'incensi fumanti.

Piet per
Delfino,

va

morti.

morti.

secondo

la

favola quest'animale seppelli-

782

Perpetuit
Insensato
Pietra. Vedi Ges Crhto
cattivi pensieri.
i
Scacciare
Sapienze di Dio

Pietra manale.

Cos chiamavasi una


cui

gli

antichi

si

servivano

nel

impetrare la pioggia dal cielo.

Pietre. Vedi Barnaba

{San)

forma speciale di
tempo di siccit per

di

pietra

Geremia

Sfe-

iano {San).

Vedi Aronne.

Pietre pr*eziose.

Pietro (San).

primo papa. Chiamavasi limoall'apostolato ne


ne ma il Salvatore chiamandolo
siriaca che
parola
Ceja,
di
quello
in
cangi il nome
di
emblema
Animah: Agnello
vuol dire pietra.
Santo.
Spinto
dello
simbolo
Colomba,

Apostolo e fu

il

Ges

Cristo.

rinneg
Callo, che cant quando Pietro
Vegetali: Palma del suo martino.

Ges

Cristo.

Diversi:

papato. Barca. Camice.


Anello, insegna speciale del
da cui fu sciolto
Catene,
Carcere, dove fu rinchiuso.
prigionia. Chiavu
dalla
liber
lo
che
da un angelo
la prima smiboleguna d'oro, e l'altra d'argento:
Cingolo
penitenza.
la
seconda
gia

l'assoluzione,

la

Corona, consegnatagli diretche sostiene il camice.


quale ricompensa. Croce.
tamente da Ges Cristo,
fu crocefisso con a lestrumento del suo supplizio:
Libro della dottrina
pettorale.
Croce
sta

all'ingi.

Pallio Pianeta. Pied


Nimbo, emblema di santit.
verde. Wa/,
Piviale
sandali.
nudi, o calzati da

amministrare
Stola, indossata per
insegna

di

dominazione.

dal manto d'apostolo.

Tonsura.

sacramenti.

Tunica

Vedi Agata {Sant

).

1 lara,

ricoperta

783

Pigmei.
Popolo favoloso
anni,

otto

agli

scondevano

non

le

loro

lasciar rapire

nazione

questa

che

di nani. La loro vita durava fino


donne figliavano di cinque, e naparti nelle buche della terra, per

bambini dalle gru, con

sempre

era

loro case erano

le

guerra.

in

quali

dice

mentre

gusci d'uova,

di

fatte

le

Plinio

ch'essi abitavano in buche sotterSecondo alcuni questi esseri minuscoli, tagliavano ogni spica con una scure piccolissima, come se

pretendono

altri

ranee.

un albero. Si vuole che viaggiassero sopra carri


da pernici. Un giorno Ercole, dopo aver vinto
nella Libia il gigante Anteo, che alcuni fanno re
fosse
tirati

s'addorment, e durante

dei pigmei,

da un

salito

vincerlo,

esercito

pigmei

di

precauzioni che

le

si

il

sonno fu as-

quali presero,

per

richieggono per impa-

dronirsi di una citt. Le due ali di quest'esercito


piombarono sopra ciascuna delle mani di quell'eroe,
e mentre il grosso attacca la gola e gli arcieri danno
l'assalto ai piedi, la regina coi pi valenti d l'assalto

alla

Ercole

testa.

sforzi,

avvolge

nemeo

tutti

si

desta,

pigmei

nella

ridendo
pelle

di

quei

leone

del

porta a Euristeo.

li

Animo

Pignatta. Vedi

Compatimento

delia

suocera.

Pigrizia.
Deit allegorica,

Fu

cangiata

in

cano.

Uomo

sopra

un

asino.

figlia

del

Sonno

della

Notte.

teslugg'me per aver disobbedito a

con

tributo

della pigrizia.

grizia,

Testuggine.

le

marni in seno;

Vul-

oppure seduto

Albero morto o disseccato

at-

Chiocciola, consacrata alla pi-

Gli antichi ritenevano

la

pigrizia

784

della testuggine talmente contagiosa, che mettendo un

suo

piede

una

dentro

nave,

andasse

questa

jpi

lenta.

Pigrizia e lascivia.
Donna che si nasconde

una

dietro

cassa.

Pigro.

Uomo

con un cane seduto sopra un carro.

Pilar

Vaso che
delle

contiene

aclqua

benedetta

all'ingresso

Vedi Che&a.

chiese.

Pileo.
Specie di berretto di

feltro.

Vedi Flamini.

Pilumno. Vedi Picumno.


Pina.
Frutto

del

-^

Giunone

Esculapio

la conchiglia grande, cuneiforme.

So-

pino.

Vedi Anima

Saggezza.

Pinna
Mollusco con
vente

pinna

la

ricovera

fra

piccolo crostaceo, chiamato pinottero.


d'altrui

aiuto

mantallo un

del

lobi

Vedi Bisognoso

Libidme precoce.

Pino.
Albero sempre verde che pu raggiungere una
Morte
grande altezza. Vedi Cihele
Filosofia

Nettuno Pan

Piti.

Pioggia.
Corvo, che
ragno,

che

il

si

vuole presagisca la pioggia.

ragno

tesse

quando

il

annuvolarsi, indizio quindi di pioggia.


trina celeste.

cielo
-

7*6/0 di

comincia

Vedi Dot-

Piombo. Vedi

Malincona

Ingegno

Tempo.

Eresia

785

Iniquit

ottuso

Morte

dezza.

Ostinazione

Pioppo. Vedi Coraggio

Rigi-

Ercole

Pioppo tremulo.
Si racconta che se

le

questa pianta sono

foglie di

condzmnate a tremare perpetuamente, perch


bero prest

suo

il

legno

Vedi Eliadi

Cristo.

p)er

costruire

Cernito

l'al-

croce

la

di

Lamentazione.

Pipistrello.

Mammifero
giorno

crepuscolare

ne sta

se

suo

nel

il

dove pende

tenendosi attaccato per mezzo dei piedi


Vedi Aiuto reciproco
DiaAlcitoe
Ignoranza
Mente tardiva
Sicurezza

capovolto,
deretani.

volo

durante

notturno;

nascondiglio,

Tenebre.

Piramide.

Tomba

degli

antichi

d'Egitto.

re

Vedi Anima.

Piramo.
Principe di Tessaglia.

Non

p)otendo liberamente a-

moreggiare con Tisbe, princip>essa da lui teneramenimpediti dai parenti, si accordarono di


te amata,
trovarsi

un

msieme;

vi

giorno

una leonessa
dere

vando

il

cacci

la

50

dal

bocca.

la

ilo,

venirle

incontro,

fuggire

per

fissato,

fugg,

suo velo, che da quella

il

imbrattato
ta

un luogo

in

giunse la prima Tisbe, la quale vedendo

velo

sangue,

cui

di

Poco dopo
lacerato,

spada nel

vi

fiera

cade-

lasci

fu

lacerato,

aveva ancora bagnagiimse

credendo

petto.

Tisbe,

Piramo,

Tisbe

tro-

morta,

ritornata

in

si

quel

trovando Piramo moribondo, e avvedutasi del-

G. Ronchetti,

786

uccidersi, si trafisse
causa che l'aveva indotto a
del moro, sotto cui
frutti
con la spada stessa di lui. I
neri, di biandivennero
orrenda,
avvenne questa scena

la

che erano.

chi

Pirgite

Italica.

Vedi Lussuria feSpecie di passero fecondissimo.


conda

d figli

e di Dia; secondo
dei Lapitl. figlio di Issione
Giove. Dovendo sposare Ippodaaltri di Dia e di
alla solennit delle
mia preg i Centauri d'intervenire
di vmo. tencaldo
questi,
di
uno
sue 'nozze. Eurito.
Ercole e 1 eseo vi
ma
principessa;
quella
t rapire
racconNonostante Piritoo, stupefatto al
si opposero.
lui a
con
venir
volle
Teseo,
di
to delle gloriose gesta
contesa: ma quando
una
di
l'occasione
prova e cerc
l'uno del altro, comdue eroi si trovarono di fronte
i
maraviglia, si abbracciaro^K)

Re

da scambievole

presi

Piritoo divenne il fedele


giurandosi eterna amicizia.
Divisarono entrambi
Teseo.
di
compagno di viaggio

anm,
in et allora di dieci
di rapire la bella Elena,
savmcitore
il
che
col patto
e la trassero a sorte,
ali amico.
moglie
altra
procurare
obbligato a
rebbe

La

sorte favor

Teseo,

il

quale

con Piritoo a rapir Proserpina.


all'inferno
giunti a questo scopo
strangol.

impegno

d.

andari

moglie di Plutone
il

Cerbero

si

ay-

Teseo fu incatenate

vent a Piritoo e
che brdi Plutone, fino a
a un sasso per comando
lo

cole

and a

liberarlo.

Plroo.

Uno

dei cavalli del Sole.

787

Plrra.

Moglie

di

Deucalione.

Pisello odoroso. Vedi Cicerchia.


Pitake. Vedi Medicina

Parlare

vato.

Piti.

Giovane Ninfa amata da Borea e da Pan; e


aver Piti preferito il Dio campestre. Borea la
gett contro una rupe, ma fu cangiata in pino, e Pan
si coron poi sempre dei
rami di quest'albero.
per

Plto.

Dea

della p>ersuasione presso

Suadela dai

Latini.

Greci, e chiaonata

Era riguardata come

hglia

di

Venere, e d'ordinario trovavasi nel suo corteggio, o


al

suo

con

fianco,

Grazie,

le

per

indicare

che

in

amore debbono esse reciprocamente aiutarsi. Avendo Teseo persuasi tutti i popoli dell'Attica di unirsi
nella

stessa

citt,

in

quell'occasione

si

introdusse

il

Dea. Fidia la rappresent sulla base


Giove Olimpico, nell'atto di incoronare

culto di questa
del trono di

Venere. Vedi Suadela.

Pitone.
Serpente di grandezza enorme, nato dal fango della terra.

Dopo

perseguitare

il

diluvio di Deucalione,

in

di

Giove,

Latona per sottrarsi fu costretta


mare. Nettuno fece in quel luogo sor-

da questo mostro,
a gettarsi

Giunone fece

Latona, una delle concubine


e

gere improvvisamene l'isola di Delo, che serv d'asilo

a questa fuggitiva. Ap>ollo uccise poi a frecciate

questo
i

serpente;

in

memoria

di

che

furono

istituiti

giuochi Pitoni; egli coperse con la pelle di questo

mostro

il

tripode, sopra cui

suoi sacerdoti e sacer-

_
dolesse

788

sedevano per dar

si

gli oracoli.

Vedi Apollo

Paio.

Pitonessa. Vedi

Pzia.

rappresentasi

'''personificata,

d'aspetto

trascurato

ZLza

mano

penne//! in

forrra

emblema

auricolare,

Piviale o Pluviale.
Paramento sacro che

donna

di

con

pensierosa

.a

seduta davanti al ca-

quadro abbozzato.
su cui poggia un

valleilo,

mula

in

sotto

attitudine

della

pittura.

r
ji;
nelle funz.n.^^^^^^^

adopera

si

origine con le
P-^^^f^ ?^^^^^^
dalla pioggia, per
chiesa, per ripararsi
Vedi Petro {San).

Ebbe

ecclesiastici.

sioni fuori di

cuTsi chiam plnViah.

Pizia, Pitia o Pitonessa.


sacerdotessa dANome che i Greci davano alla
d un tnpode cosu
sedeva
poUo a Delfo, la quale
ucciso da ApolPitone
serpente
pelle del
nerto dalla

ministero elette giovani


principio furono a tale
esse fossero
vergini; volevasi che
fanciulle ancora
allevate con semphmatrimonio,
na"e da legittimo
la
modestamente. Femonoe fu
cit^ e che vestissero
pacare
facesse
che
la prima

lo

Da

\ Pil

anche

L'uso di scegliere le P..


tempo; ma 3^."'^ ^^^
giovani dur lunghissimo
^
fu
rapita da un Tessalo,
avvenente
una Pi^ia assai
se non
eleggere
dovesse
una legge che non si

rSo

mv^s^

eTametri.

?at'a

donne

oltre

tl'an.::
vani

50

memoria
g.
come
venivano abbigha.

la
anni; e per conservar

usanza, esse

qualunque fosse 1 et loro.


ali anno,
oracoli una sola volta

La

fanciulle,

rendeva

gli

ali

t^^^z

entrare

Essa

primavera.

di

digiunava

monie:

vi

789

disponeva con

si

giorni;

tre

varie

bagnava

si

ceri-

nella fonta-

na Caistalia; inghiottiva una certa quantit di quell'acqua, perch si credeva che Apollo le avesse comunicata una parte della sua

Dopo

virt.

ci

le

si

facevano masticare foglie di lauro, pur colto presso


detta fontana. Ci fatto, Apollo stesso annunciava
venuta

sua

la

tempio,

al

fondamenta. Allora
e

collocavano sul

la

mo

delle

padri

dtri

F>er

scuotevasi

fin

conducevsmo

dalle

la Pizia

san Crisosto-

Origine,

tripode.

Chiesa primitiva, parlemdo

della

cose pagane,

che

sacerdoti

mostrarne la ridicolezza,

cono che Pizia era collocata

sul tripode in

modo

di-

di

Dio per una parte del corpo


dalla natura a tutt'altro destinata. Per quella parte

ricevere

il

soffio

deva:

capo

spirito

lo

del

divino in tutta la di

rizzarsi

cap)elli,

sue

le

convulsione,

mandava

gli

essa

astcmti di

male

alcune parole
sostenevano,

loro

ta

morte

trasfon-

urli

terrore,

dai

che empi-

pronunciava
che

sacerdoti

a loro modo,

spiegate

la

acco-

Appena pronunciato

piacimento.

Pizia era levata dal tripode e condotta

nella sua cella,


rimettersi

grida

santo

articolate,

raccolte e

modandole a
l'oracolo, la

un

si

suoi occhi, sul suo

un violento tremilo impamembra. In quello stato di

dronivasi di tutte

vano

persona

lei

vedevansi allora animarsi

dov'essa passava pzirecchi giorni per

dalle fatiche sostenute.

era

la

conseguenza

Talvolta una pron-

dell'entusiasmo

della

profetessa.

Pltano.
Erodoto ed Eliano ricordano un platano della Lidia di prodigiosa grandezza, dalla cui

ombra

attratto

vi

Serse,

si

qualche giorno, perdendo cos

trattenne

l'occasione della

Vedi Genio

vittoria.

Plebe. Vedi Bassa

Sicurezza.

plebe.

Pleiadi

Nome

delle

collettivo

Pleione, una delle

figlie

sette figlie d'Atlante e di


dell'Oceano. Si chiamavano

Asserope, Merope, Alcione


dai pi celebri fra gli
amate
e Celano. Esse furono
figli i quali divennero
n'ebbero
e
eroi
Dei e fra gli
capi
non meno celebri dei loro genitori, e furono
in stelle perch
di parecchi popoli. Furono cangiate
segreti degli
loro padre aveva voluto sapere
il
Merope.
Maia
Dei. Vedi

Maia,

Taigete,

Elettra,

Plettro.
Archetto o ditale col quale
la

Vedi

lira.

si

toccava o pizzicava

Erato.

Plutone.
Questo

Dio

dei

Greci

pm

che

Romani,

dei

dai secondi
spesso dai primi era chiamato Ades, e
Nettuno, e
di
e
Giove
di
fratello
era
e Dis,

Orcus

le anipresiedeva alle regioni a cui se ne andavano


padre
quale
me dei morti, ed era anche considerato
Prosermoglie
per
aveva
Plutone
ricchezze.

delle

Questo
una

pina.

ritenuto
ne,

il

re

dell'Inferno

divinit

pi odiato

era

presso

inesorabile alle

dagli uomini,

antichi

gli

uma-

preghiere

fra

tutti

gli

Dei.

mano, e
Rappresentasi con un mazzo di chiavi in
cavalli, chiamati
quattro
da
tiralo
carro
un
su
talora
Preso come Dio
Orfneo, Tom, Nonio e Alestore.
carro di Pluil
Boccaccio,
secondo
della ricchezza,

tone non

aveva che

tre

ruote,

ed era

tirato

da

tre


ci

cavalli,

pericolo

cercamo

fatica

arricchire

il

l'in-

si vuole, come Dio della


zoppo quando andava fra

ricchezza, che fosse cieco e

uomini,

la

sia

di

certezza delle cose future.

gli

quale

per mostrare

coloro che

di

791

mettesse

che nell'abbandonarli

le

als,

godendo distribuire le ricchezze a capriccio e non secondo la ragione. Seneca, nell'Inferno, lo pone sopra
un

seggio tutto intagliato a mostri spaventevoli,

alto

danno un
una corona d'ebano.

col cajx) cinto di tetra nebbia; altri gli

no d'ebano e
Vegetali:

di zolfo, e

con

Capelvenere,

talvolta

cui

tro-

Plutone

veniva coronato, forse perch questa pianta vive nelle


grotte e altri luoghi umidi e scuri.

quest'albero

sere

usavasi adoperare

dedicato
i

ai

Cipresso; per es-

oppure f>erch

morti,

suoi rami nell'abbruciare

veri,

per evitare che

ciati

nuocesse a

il

forte

cada-

odore dei corpi abbru-

che assistevano alla crema-

coloro

zione. Narciso, con cui, secondo alcuni, veniva coro-

mormutato in

nato, perch questo fiore era ritenuto gradito ai

per

forse

ti,

Satirio.

esso.

tempio

di

Diversi:

infelice

fine

Pianta che

Serapide,

il

gli

del

giovme

antichi

Plutone

collocavano sul

degH

Egiziani.

Chiave, i>erch governatore delle anime,

le

una volta rinchiuse nell'inferno non possono


pi uscire. Elmo, che lo rendeva invisibile, simbolo

quali

del mistero, perch Plutone op>era occultaunente. SceTO,

quale

le

re dell'Inferno.

Pindaro, invece dello scet-

d in mano a Plutone una verga, con


anime nell'inferno.

tro,

Po.
Fiume

cui

conduce

pi grande dell'Italia, chiamato dai Romani Pado ed Eridano. Virgiglio gli d la faccia dj

I^L
fa
corna dorate; perch il rumore che
le sue
e
tori
dei
muggito
al
suo corso simile

toro
il

con

le

come le
rappresentazione Lomazzo
rive

sono

torte

corna.
dice:

Riguardo

Lo

alla

farei

sua^

vecchie^

grave e venerando, con le berre


s che non tirassero
grosse nei capelli e nella barba,
fiumelti fare si poaltri
ad
siccome
allo squallido,
tutto fiero, con le
trebbero; lo farei in atto poi
ben fatte e rocorpo
del
braccia e tutte le membra
destra denonella
dell'abbondanza
buste, col corno
il braccio manco
sotto
e
porta,
che
fertiHt
tando la
gli aggmngerei u
sopra il quale lo facessi posare
dalle quali impebocche,
grandissimo vaso di cinque
l entrata
denotare
per
acqua,
uscisse
tuosamente ne
Adriatico; e
mare
nel
bocche
cinque
con
ch'egli fa

robusto,

aspetto

di

delle
corona fatta di tutte le frondi,
acconciamente
assai
ed
altri;
quali si coronavano gli
appresso lo scettro, ovvero nella
vi si potrebbe porre
per dar luogo alla favodestra appresso il corno. E
farei nella palude
espresso,
fosse
la, acciocch meglio
(pioppi) che fanno 1 ombra,

lo

cingerei

intorno

di quegli

nei quali

pianto

di

)).

si

arbori

conversero

le

sorelle di Fetonte per

lungo

Vedi F'ium.

Poioo senso.
Tino in cui seduto un

fanciullo.

Podcigra.
j
da
Arpia famosa, amata teneramente

Poia.

/.etiro.

...

giovane NinRappresentasi sotto l'aspetto di una


e gli occhi
animato
viso
il
fa avente l'aria inspirata,
coronata di lauin mano la lira ed

levati al cielo;

ha


Intorno

ro.

793

stanno ,gH attributi degli eroi,

le

ne celebra la

gloria.

Animali:

Cicala,

Cigno, attributo dei buoni poeti.

dei cattivi poeti.

Vegetali: Edera, simbolo della poesia

poesia

Rosa

pastorale.

cui

Lauro,

lirica.

Mirto, sim-

simbolo del trionfo della poesia eroica.


bolo della

di

attributo

canina,

fiore

dei

Nei giuochi Floreali essa era il premio di una


commedia celebrante le bellezze dello studio e della
eloquenza. I vincitori ricevevano una rosa canina
poeti.

d'oro o d'argento.
poesia

assai

alto

in

Diversi:
suoi

Ali,

pensieri.

innalzando la

Vedi Amenii

della poesia.

Poesa nociva.
Polpo, cio la testa

di

questo

simbolo

mollusco,

degli Egiziani, la quale acconciata nelle vivande quan-

tunque

le

vantassero di sapore squisito e molto gradiritenevano per causa di sogni orri-

la

Similmente

mostruosi.

bili

la

palato,

al

ta

favole e

alla

poesia

che

pur essendo per

soggetti erotici,

tratta
la

sua

grazia dilettevole, riesce per daoinosa ai buoni costumi,

la

qual poesia Platone chiam meretrice, e volle

che fosse bandita dalla sua

citt.

Poeta.
Cigno, perch,
alla vecchiezza,
cali

ristretta

piena e
quistata

porre

rona

piij

secondo

per
la

gli

antichi,

aver assottigliati

gola,

mandano

giunti
gli

fuori

la

cigni

orgaoii

vo-

voce pi

soave; similmente ai buoni poeti che, ac-

maggior perfezione con

l'et,

sogliono

com-

con maggior eleganza e pi dottamente. Cod'edera e di lauro, dedicata dagli a.ntichi ai

poeti, e ci

non solo per essere queste piamte sempre

794

delle loro opere, ina per


verdi, simbolo della durata
degni dell'edera, e
furono
che
coloro
significare che
eccellevano sugh altri
avessero meritato il lauro,

che

lauro acutezil
per ingegno e arte; simboleggiando
di vena abfecondit
la
e
za naturale dell'ingegno,
l'edera, 1 arte e
e
d'Apollo;
ispirazione
bondante per
costantissimo esercizio; poil'ingegnosit acquistate con
necessita tanto 1 estro
ch per diventare eccellenti
Orazio:
dice
quanto lo studio; come

Non

so veder

quel che

lo studio

valga

ingegno
Senza una ricca vena, o il rozzo
altro,
dell
ha
Senza studio, che l'un uopo
insieme.
fanno
E congiura amichevol

Polemona.

j j
dedi-

che lu
Dal greco polmos, guerra. Pianta
Guerra.
Vedi
Ponto.
del
re
Polemone
a
cata

Polifemo.

A
rorrendo dei Upi celebre, il pi forte e il pi
di Nettuno e. di Toosa ficlopi. Era creduto figlio
capo di tutti i mostri mariglia di Forchi, signore e
non nutrivasi
Era di una grandezza smisurata e

Il

ni

che di carne umana.


costa

Sicilia,

di

Quando

dimora

rinchiuse insieme coi

suoi

dei

Ulisse fu gettato sulla


ciclopi,

compagni

Polifemo
le

divorarlo;
montoni nella sua caverna per

lo

gregge dei

ma U hsse

asdistraendolo col racconto dell


gli fece tanto bere,
suoi
dai
Poi aiutato
sedio di Troia, che si ubriac.
con un legno aguzcompagni, gli cav l'umco occhio
dal dolore,
Ciclope
il
Colto
zo e indurito al fuoco.

manda
datogli

grida
il

orribili;

nome

accorsero

di chi lo

aveva

vicini,

ferito,

doman-

rispose:

A'es-

poich

suno,

nome,

suo

perduto

avesse
ai

Ulisse

allora

ne

Frattanto

attaccarsi

di

il

credendo che

ritornarono,

cervello.

il

compagni

suoi

aveva detto essere quello

gli

se

795

ordine

Ulisse

ventre dei monto-

al

che erano assai grossi e di lana assai spessa, pe;

ni,

non

dal

sorpresi

essere

a pascolare

il

preveduto; poich

Polifemo avendo

che cento uomini non

che chiudeva

modo

che

a uno
contro

sue

le

la evitarono

aver

si

colloc

di

fuori,

di

li

insegu

in

Riguardo

agli

ma

enorme grandezza;

loro

di

amori

che
di

il

e avvent

facilmente, e s'imbarcarono

quattro

p>erduto

divorati.

pietra

gambe; e quamdo ud Ulisse e


al

una rupe

loro

di

caverna,

della

l'entrata

compagni gridare
essi

una

tolto

avrebbero potuto smuovere,

montoni non potessero passare che a uno

tra

quando conducesse

gigante

suo gregge, e avvenne quello che aveva

dopo

di

Gigante aveva

Polifemo con Ga-

latea, vedi Galatea.

Poligala.
Pianta

che

[luoghi aridi e

cresce

margini

ai

scof>erti.

delle

Vedi Eremo

selve

nei

Solitudine.

Polinnia.

Una
ti

in

delle nove

Muse. Presiedeva

agli inni

o can-

onore degli Dei. Rappresentasi con un dito alla

bocca e

un atteggiamento meditativo. Mettesi

in

che sotto

an-

sua protezione l'eloquenza; allora viene

la

rappresentata vestita di bianco, coronata di perle, con


la

mano

destra in atto di

sinistra, con
iti

nomi

gestire,

e Io scettro

nella

alcuni rotoli ai piedi su cui vi sono sentdi

Cicerone

di

Demostene.

Alcuni

l^

796

misero in mano, invece dello scettro, un altro rotolo,


su

cui

Pollice- Vedi

Forza

suadere

scritto

(persuadere).

Alleanza

Mano

segreta

senza pollice

Vedi Muse.

Crudelt

Pacificazione.

Pollice verso. Vedi Condanna.

Polluce. Vedi Castore e Polluce.

Polpo.
Animale dal corpo molle, d'aspetto gelatinoso ed
estensibile. Vedi Adattamento ai costumi altrui
Avvilimento

Vedi

Poltroneria.

Pomo.
Frutto

Mela

Poesia nociva.

Pigrizia.

Vedi Adamo
Eva Ges Bambino

Pomona

melo.

del

Discordia

Divoratore

Diletto

Ercole

Pazzia

Tentazione

Venere.

Pomo

granato. Vedi Melagrano.

Pomona.
Ninfa riguardevole per bellezza non meno che per
nel coltivare

abilit

cos

giardini

gli

alberi

chiamata da pomum, pomo. Tutti

pestri
altri

fruttiferi,

Dei cam-

andavano a gara per sedurla. Vertunno fu degli


fortunato, dopo aver ricorso a diverse tra-

pi

sformazioni.

pra un

Pomona

corona di

rappresentata

frutti,

portando

seduta sonella

sini-

pomi, e nella destra una falciola. Indossa

una veste dipinta a


di

viene

gran paniere di

stra alcuni

mente

gli

fiori

pomi.

frutti

e frutta

fiori,

con

in

intrecciati insieme,

testa

una

e special-

797

Pompa.
Ostentazione

vanagloriosa.

Ponte. Vedi Fatica senza


Popolare consiglio. Vedi
Popolo.
Api,

vivono

perch

Tulipano.

frutto.

Consiglio

insieme

popolare.

numerose.

Popolo ohe invoca aiuto.


Nido
do

di rondine coi pulcini a becco aiperto. Il ni-

simbolo della patria,

il

becco aperto denota

l'invocazione.

Popolo frenato dalla legge.


Ape su una ciocca di melissa.
fregando

con

alveari

gli

abbandonano

pi, essendo

la
il

vuole che sof-

Si

melissa,
fiore

le

api

non

li

che gustano mag-

E per essere l'ape simbolo del popolo, cofigurando con la melissa, sar quello di un popolo
regolato dalla legge, in questo caso rappresentata da
giormente.

pianta,

tale

cui

le

api

sembrano

assoggettarsi.

Popolo greco.
Pallio,

emblema

del cittadino greco.

Popolo romano. Vedi Romano.


Porco.
Quantunque
gno,
la

anche

figura

tadino
vii

il

di

S.

Antonio l'abbia

porco.

Giuramento

Lussuria

lsmo

Sacrifizio

Scostumato

Vittima umana.

Indocilit

compa-

mostr sotto
(SanC)
Consi

Vedi Antonio
Dicembre

Delizie lussuriose

Nocumento

sprezzata

eletto per

diavolo qualche volta

Cio-

Profano
Tctvema

Malinconico
Onoriani
Scrofa

Loquacit

di-

Materia'


Popoospno.

Porgere

Mano
ta

con

Vedi Riccio.

aiuto.

come

destra stesa,

Opi,

la figura di

nissima ^

si

Dea

aiuto a

se promettesse porgere

mano,

798

vede
tutti.

porgere la

l'espressione:

in

qualche mone

dell'abbondanza, come

Antica e comu-

mano o dare una

nel senso di dare aiuto a qualcuno.

Porger erba. Vedi

Dichiararsi vinto.

PorporaSpecie

di

mollusco.

Vedi Maldicente.

PorporaColore dedicato a Mercurio. Chiamasi porpora


dianche una veste o indumento' di color rosso, quale
Romani il distintivo di dignit e decoro. Presso i
ritto

di portarla

non apparteneva che ai trionfatori, e


Per molto tempo, la porpoAi nostri giorni non pi

pi tardi agli imperatori.


ra fu serbata ai sovrani.

portata che

dagli

alti

dignitari

Chiesa

della

catto-

indicare la digmt
lica: donde porpora romana, per
PreGiustizia
Cardinale
Vedi
di cardinale.
Trionfo.
Temperanza
Sovrano
gio

Porta. Vedi Anna

{SanC)

Ospitalit.

Portuno o Portumno.
Genio

protettore dei porti; presso

Romani mvo-

da un viaggio
cavasi per ottenere un feKce
significanmano,
in
chiave
una
con
Rappresentavasi
si pu
che
luogo
un
porta,
che
pari
del
portus,
do
ritorno

chiudere.

con

Quando

Romani diventarono

la mitologia greca fu identificato con

Posidone. Vedi Nettuno.

famigliari

Paiamone.

'

799 --

Vedi Prorsa

Postverta.

Ponima.

Potente.
Cedro del Libano, simbolo
ge

//

lude

Signore spezzer

pi potenti.

ai

dove

biblico;

cedri del

si

monte Libano,

Vedi Fallo pi potente

legsi

al-

dal-

l'avversit.

Potentina.
Erba perenne, con

belle

foglie

bianche,

setacee,

Vedi

argentee nella pagina inferiore.

brillanti,

Schiet-

tezza.

Potenza.
Animali:

Aquila, attributo di Giove,

Vegetali:

mento

fiero,

dove).

Fritellaria imperiale,

maestoso e
Diversi:

forte.

f)er

re degli Del.

suo porta-

il

(barba di

Semprevivo

Calamita.

Chiavi.

Globo

cro-

Nimbo, compreso lo scettro, sono tutti attridella potenza. Pugno, emblema della potenza.

cifero.

buti

Scettro.

Potenza dannosa.
Penne
quelle di

d'aquila,
altri

che frammischiate o avvicinate a

uccelU,

ritenevasi avessero

danneggiarle, consumarle e abbruciarle.

il

potere di

Era un

sim-

bolo di principi potenti, tiranni e rapaci, a cui nes-

suno potesse avvicinarsi senza soffrirne darmo.

Potenza
e

forza del fato.

Caduceo. Simbolo della forza arcana che muove


governa non solo gli uomini, ma anche tutte le

cose create, e della necessit del 'destino che costringe


e spinge le cose

a un dato

fine.

Simbolo che credesi

vedere nei seguenti versi di Virgilio:

800

Prende la verga allor, con cui pu ralme


Richiamar dall'oscuro infernal centro.
Altre tosto mandar pallide e meste

Vorrendo

Sotto

pu

Con
In

grave sonno.

fidato,

venti

muove

gli

occhi serra.

e spinge,

torbide e oscure nubi Passa.

le

Potenza

con questa

e
il

questa ancor per morte

lei

Tartaro

pu dar

torre e

di Dio-

Giano in forma di erma, mostrando cos che Dio


non ha bisogno di mani ne di piedi per governare il
mondo, bastandogU la volont.

Potest.

Uomo

che tiene

in

mano

la

della

seconda

staccata.

testa

Potest.

Uno
angeli,

dei

tre

cori

che hanno

il

demoni. Rappresentano
curezza,

il

gerarchia

degli

potere di frenare la potenza dei


la

potenza,

la

forza,

la

si-

giudizio, e puniscono con stragi e guerre.

Verga d'oro.

Verde.

Onice.

Potina.

Dea
alla

che presiedeva alla pozione dei bambini, cio

Vedi Terra.

loro bevanda.

Poverissimo.
Cinclo,

il

quale,

sero di forza, che

ponendo

le

uova

secondo Eliano, talmente mi-

non

in

capace

quello degli

di farsi
altri

il

nido, de-

uccelli.

Povert.
Deit
della
e

allegorica,

Pigrizia.

delle

"figlia

Alcuni

Belle Arti.

la

del Lusso e dell'Ozio o


fanno m^dre dell'Industria

Rappresentasi

pallida,

mal ve-


e qualche

stila,

feroce,

di

a una

simile

Furia, affamata,

Oppure

disperarsi.

di

sotto

una donna cenciosa che guarda un vaso

l'aspetto di

basilico.

sina.

volta

punto quasi

sul

801

Cappello

Pozzo. Vedi

per ricevere

teso,

l'eiemo-

Grigio scuro nerastro.

Clematite vitalba.
Verit.

Pratica dannosa.
Caprimulgo. Si credeva,

che quest'uccello seguisse

re

loro

le

mammelle,

quali

le

credono an-

alcuni lo

cora,

le

capre per succhia-

poi

seccassero,

la

capra diventasse cieca.

Precauzione.
Agrifoglio,

da

allusione

suoi

ai

frutti

rossi,

protetti

foglie spinose.

Precocit.
allusione

Salice,

Predica.
Palma,

al

suo crescere

sotto la quale

rapido.

predicava S. Giovanni Bat-

tista.

Predicatore.
Libro della dottrina.

Preghiera
Omero raffigura

la preghiera in una donna zoppa,


con faccia mesta e occhi storti.
Animali: Cervo,
che corre alla sorgente fresca per attingere la vita:

cos

credenti

alla

sorgente

consolazione nelle preghiere.

quale gira

il

fiore

verso

il

della

religione

Vegetali:

sole e

lo

trovano

Elianto,

il

segue nel suo

corso, similmente al credente che nella preghiera ten-

de

le

mani verso

raggi divini.
51

O.

Dio,

Diversi:

RO.VCHETTI.

perch

lo

illumini

coi

suoi

Cuore, posto su un turibo-

802

simbolo di preghiera fervente e pura. Libro delle

lo,

Mani

preghiere.

come fanno
uomini

agli

alzate,

col

palmo

sacerdoti nel pregare

qualche

tenui, dedicata

grazia.

alla preghiera.

rivolto

Dio

Opale, pietra a tinte


Rosso, colore che, per

sua vivezza, simboleggia l'ardore.

la

fumo

verso

sale

Dio,

come

cielo;

al

di concedere

la

Turibolo,

il

cui

preghiera.

Pregio.
Porpora, colore.
Prelati.
Dignitari della

Chiesa cattolica.

Pecora, che,

simbolicamente, prende spesso la forma di Cristo

Prema.
Dea. Vedi Nozze.

Preocupazione delle cose terrene:


Bisaccia, che presso

bolo della cura e

il

gli

Ebrei e

pensiero per

Greci era

gli alimenti.

sim-

Gre

dicevano che Diogene aveva per dispensa una bisao


eia,

cio

pochissimo pensiero per

le

cose terrene.

nell'Evangelo detto di non portare la bisaccia

comandando Dio che non bisogna pensar


domani: non turbarsi, cio, i>ensando al nutrime
to del domani. Sacco. Nella Bibbia si legge: Falcv
i
sacchetti, che non invecchiano, cio in questo pei
legrinaggio di pochi giorni della nostra vita non d
viaggio;

al

versi pensare'

a far

tesori.

Preparazione alla guerra.

Uomo
l'altra

che tiene nella

una

sinistra

una balestra

e nel

cintura.

Presagio.
Avvoltoio,

simbolo egiziano.

Dicesi

che

in

tempo

guerra

di

osservare

sero

gli

da qual parte

avvoltoi,

numero

maggior

questi

di

dell'esercito

l'avvoltoio prevedesse

rebbero
il

cui

tempo

stati

fiore

p>erch

credevasi che

Calendula pluviale;

pisuita

apre dalle ore sette alle quattro se

bello; se

il

sarebbe stata

molti giorni prima dove vi sa-

molti morti.
si

fermas-

ivi

uccelli,

una maggior perdita d'uomini

sentinelle.'
si

che dove scendesse

voleva

si

delle

incaricassero

antichi

re

per

803

non

apre o

si

il

chiude avanti tem-

si

po, allora segno di pioggia.

Presagio dei beni.


Fico.

bero di
fosse

Gli Etruschi volevano che sognando un


fico

coi

presagio

di

che

beni

Presepio. Vedi Girolamo

al-

spec'almente Ixanchi.

maturi,

frutti

dovevano

venire.

{San).

Preservazione dalle epidemie.


Chiodo di ferro, che i Romcuii talvolta conficcavano nel muro di Giove Capitolino, quale rinedio preventivo contro le epidemie.

Prestezza
Acciuga, perch messa

donde nacque

il

detto:

fuoco subito cotta;

sul

l'acciuga

al

fuoco,

per

che una cosa fatta prestamente. Lupa o,


meglio ancora, un lupicino, simbolo di cosa finita presignificare

stamente,
in

perch

si

credeva

che

la

lupa

partorisse

dodici giorni.

Presunzione.
Antirrino
ai

margini

maggiore.
delle

Salicaria.

acque,

contemplare sempre

la

in

cui

propria

Pianta

che cresce

riflettendosi

immagine.

sembra

804

Presunzione delie meretrici.


Lupa, allusione alla rapacit di quest'animale.
chiamavano lupe le meretrici, donde venne
nome di lupanare. Dicesi che Messalma volendo ei
sere ritenuta tutta lupa, si compiaceva essere chia
mata Licisca, nome che vuol dire lupa.
Latini

Prete.
Calice. Pianeta.

Pretenrione.
Rosa muscosa.
Pretidi.
Figlie di Preto, le quali pretendevano d'essere pi

ma

Giunone,

belle di

questa

Dea mand

loro

schifosa malattia che le rese pazze e tanto

che

misero a scorazzare mezze nude, immaginai

si

Furono guarite da Melampo.

essere vacche.

dosi

ur

furios(

Prete.
Figlio di Abante,

fonte a conabattere
lo

accus,

la.

Ebbe

re di Tirinto. Costrinse Bellerc


la

Chimera; perch sua mogli

innocentemente,

continua

d'aver tentato di

guerra con Acrisio suo

violai

fratelh

che entrambi cominciarono a odiarsi nel ventre del!


loro madre. Ebbe molte figlie chiamate Pretidi. -

Previdenza.

Uomo

Pianta

foglio.

certa
in

il

alto, e

cui

le

leste

(vedi Manassa).

cui foglie irte di spine,

%
Ai^r^

fino a

un

sembrano quasi proteggere quelle pi


che sono pi tenere e unite. Questa piant

altezza,

conserva

inoltre,

bano

con cinque

gli

uccelli

fruito,

il

in

frutto

questa

raccolto

nell'inverno,

rigida

di

stagione.

suo tempo,

cui

si

Castagni
coriservatc

805

campagna specialmente,

serbato

per nutrimento

Tinverno.

rante

rezze molo.
Ortaggio comunissimo, che serve a condire
ande.

poeti

per

forse

citare

ino

il

cervello e

il

vi-

le

coronavano di fronde di prezzemosuo odore forte e penetrante atto a

si

esaltare

Vedi F-

la

fantasia.

in

onore di Bacco.

Pianto.

riapee feste.
Queste

feste

celebravano

si

era rappresentato

io

un uomo con le ali


Ha mano destra e con

alle
la

spalle,

sinistra

sotto

Il

figura

con uno scettro


ferma sulle parti

Erano presso gli antichi


emblemi della forza la quale

interamente sviluppate.

nitali

attributi e gli

gli

lesti

un boschetto

in

creatore delle

il

generazione de-

Gli organi della

natura.

la

ifica

tavano

innumerevoli e moltiformi

nerazioni, le quali con l'incessante loro riproduzione


ibelliscono

va

la

scena

significavano
re

si

dell'universo;

lo

scettro

allu-

potente signore della terra e del mare, e

al

rapidit

la

in

cui,

suo

nel

moltiplichi quasi all'infinito, e sia in pari

sente

n'aitare

congiungimenti di

diversi

ai

si

tutti

facevano libazioni di vino e

gli

le

corso,

tempo
esseri,

latte;

si

rivano quindi alla divinit orzo abbrustolito e una


Irlanda di

fiori

altro,

quali

li

dava

la

stagione,

ghirlande eremo di rose in primavera, di spighe

ili

estate,

nei

di

grandi

nit,'

La

Imodo

pampani
sacrifizi

in
si

autunno, d'olivo in inverno;

immolavano

asini

questa

celebrazione di una priap>ea aveva luogo

seguente.

tenevano dietro

Procedeva il corteggio la musica,


le donne condotte dalla matrona

806

sulle
pi anziana, la quale versava latte in abbondanza
divise
fanciulle
seguiva un coro di
spalle del Dio
delle loro teschiere, le une sollevando al di sopra

due
ste

vasi

altre
se,

al

in

pieni

abito

di vino

cestellini

di baccanti,

suono della

lira

rappresentazioni del

pieni

di fiori;

le

eseguivano danze amoro-

sistro.

Dio, quali

Venivano poi
le

o il capriccio dei sacerdoti,


che doveva essere sacrificato.

la scienza

tutte le

avevano foggiate
e infine l'asino

Priapo.
Era
Dio della generazione e custode dei giardini.
Giunone nocque con le
figlio di Bacco e di Venere.
portava in" gremsue malie al fanciullo che Venere
deforme. Allevato a
bo, e lo fece nascere oltremodo
mariti che lo scacdei
terrore
La'mpsaco, vi divenne il
ciarono,

ma

gli

abitanti

afflitti

da una violenta ma-

poi oggetto di pubblica


lattia, lo richiamarono, e fu
richiamo di Priapo,
il
dopo
che
Dicesi
venerazione.
senza alcun
ricomposero
tutte le menti sconvolte si
strepito.

della fEgli fu considerato qual promotore

di tutti gli ammacondita, tanto dei vegetali, quanto


agricola, e per questa
vita
la
con
relazione
li aventi
protettore delle greggi
sua virt esso fu venerato qual
delle viti, di tutte
alveari,
pecorine e caprine, degli
gli
I sacrifizi che
pesca.
della
ortaglie -e perfino
le

primizie degli orti, dei


offrivano consistevano nelle
miele, focacce montoni
vigneti e dei campi, e in latte,
a
di Priapo era diversa
asini e pesci. L'immagine
destinei giardini, oppure era
si

seconda che

si

poneva

L'immagine dei giardmi connata a un culto speciale.


organi genitah di straordicogli
sisteva in un'erma,


naria

grandezza, frutta nelle

una cornucopia
ne

o coronato

in testa

P^apo

di

divinit

rusticane,

mano, e

in

L'erme
so,

07

di tutto ci
Italia, al

in

e una falciola o
un fascio di canche produce l'orto.

vesti,

talvolta

pari di quelle di altre

dipingevansi ordinariamente di ros-

quindi veniva chiamato rubro o rubicondo. Ri-

guardato

come seguace di Bacco o di Venere, si


come un vecchio barbuto, con un lungo

raffigurava
abito,

berretto

grappoli
rativa
si

in

testa

in

della

che con una borsa nella


nella

sinistra

con

la

campanello pu indicare
dell'oro,

e la

Rappresentavasi

mano

destra,

cresta

di

le

la

an-

un campanello

gallo

orge,

gallo

cresta di

Priapo

l'immagine di

tombe.

sulle

frutta

simbolo dell'eternit gene-

natura,

terrestre

anche

collocava

molte

all'asiatica,

Come

grembo.

in

borsa

testa.

11

F>oteie

il

grande lascivia del

la

Dio.

Animali: Asino, che


te

quale

animale

della terra,

voluto

principahnen-

gli si sacrificava

per

gli

orti

per la

coltura

secondo alcuni, f>erch avendo Priapo

sorprendere una

notte la

Ninfa Lotide, que-

fu svegliata dall'asino di Sileno e fuggi,

sta
gli

utile

ci

avvenne pure quando tent Vesta. Secondo

che
altri,

perch un asino insuperbito per la favella umana, datagli

fiume,
zia di

da Bacco

in

premio d'averlo portato oltre un

venne a contesa con Priapo per

un certo organo, e

lo vinse,

gnato l'uccise. Becco, con cui

vano PriapK),

p>er

gli

la

suprema-

allora Priapo, sde-

Egiziami raffigura-

essere quest'animale precoce al

mon-

Vegetali:
sempre pronto all'accoppiamento.
Fico, consacratogli. Orazio fa dire a Priapo:

tare e

Un

808

tronco fui di fico,

Potea

quando

servir gi

Che dubbioso

che a niente
il

fabbro m'ebbe,

fece star sovente.

lo

Perch non sa che farne, e or vorrebbe


Vederne fatto qualche scanno, pensa
Che far Priapo assai meglio sarebbe.

questo

risolve, e si dispensa

si

L'opra sua, che me

Poi

fa, che

il

Dio son

stato.

augei di tema immensa

e agli

ai ladri,

Perocch, dell'incurve falce armato

La

destra,

ai

ladri

membro, onde ognun

La

canna poi che

Piantata,

porgo

col

Fugge

che

fa

ogni

dagli orti ratto

Fallo,

Diversi:

in

assai

spavento,

di noi nato.

testa

aver mi sento

importuno

come

come emblema

augello

vento.
principale.

Prigione.
Ferrata.

Prigionia.

Uomo

in piedi

dietro le

con

le

mani

legate con

una catena

spalle.

Primavera.
Presso
ne.

Ma

sta

antica

gli

gli

antichi.

artisti,

Flora ne era

la

personificazio-

oltre aver spesso ringiovanita

allegoria,

alcuni

rappresentarono

que-

la

pri-

mavera con un fanciullo vestito di bianco coronato


di fiori, tenendo con una mano un agnello e con l'altra la cornucopia, un giglio o una pianta di rosa; altri con pastori radunati in un prato. La celebre Allegoriia

della

primavera di

un bosco d'aranci,

le tre

Botticelli,

ci

mostra,

in

Grazie danzanti, mentre Ve-

nere segna con

una

stra

le

mani

fanciulla,

809

ritmo dei loro passi; a

il

vestita

di

fiori

sini-

e spargendo rose,

simboleggia la Primavera, e Flora fugge

strette

le

di

vede anche raffigurata con Flora e Zefiro


che coronano di fiori Cihele.
Zefiro. Si

Come

stagione dell'anno ha per simboli:

Animali:

Capretto, allusione alla Pasqua. Cicogna,


rivo

in

Europa segna

la

cui

ar-

primavera. Cuculo, che

col

il

suo canto annuncia la primavera. Rondine. Nell'isola

Rodi,

di

in

chelidonie

questa stagione

si

celebravano

le

durante

le

quali alcuni

fuiciulli

(rondine)

andavano raccogliendo
le

di casa in casa doni

feste

come

pei

rondini ritornate, e cantando una cmzone che esi-

ste tutt'ora e

dinella, ecc.

Vegetali:

consacrato a Venere,

che

si

venne

la ron-

Celidonia. Fragola, frutto

Dea

della giovinezza. Primula,

primavera. Rosa.

fiorisce in

di fiori.

Venne,

che incomincia:

Diversi:

Canestro

Verde, colore della giovinezza, di cui

si

co-

pre la vegetazione. Vedi Mascherata.

Primavera
Gru,

la cui

Inverno.
comparsa segna

partenza l'inverno; poich

preveda tanto

il

si

caldo qumto

la

primavera, e la sua

vuole che quest'uccello


il

freddo, in

modo che

all'approssimarsi del freddo, emigrando, esso vola


alto,

gridcindo forte, e

temp>eratura pi mite,

si

mette

a cantare sonunessa-

mente, e quasi tacendo scende verso

cando

cos

l'inverno

in

appena che abbia trovata una

la

il

basso;

indi-

primavera anche con

la

voce.

Primo amore.
Siringa,
gridellino.

pianta dai

fiori

belli

e odorosi

di

colore

810

Primula.
che

Pianta

fiorisce

Primavera.

Vedi Piliura

primavera.

in,

Principati.

Uno

dei cori della terza gerarchia degli angeli. Pre-

eiedono

capi dei popoli e hanno

ai

Rappresentano

pubbliche.

Armatura.

Diaspro.

cura delle

cose

trionfo e la vittoria.

il

Rosa,

Ciglio.

colore.

Principato.
Quercia,
presagi, fra
cia nella

presso

gli

auguri;

secondo molti

ci

una vecchia querdei Flavi, consacrata a Marte, che.

quali citasi quello di

villa

occasione dei tre parti di Vespasia, germogli al-

in

l'improvviso un

ramo ad ogni

parto, ci che fu preso

per un segno manifesto del futuro destino di ciascuno


neonati. Il primo germoglio fu sottile, e in breve
tempo dissecc, perci la bambina che nacque non
visse un anno intero. Il secondo fu forte e lungo, che
dei

significava grandissima

a un albero, in

modo

felicit.

che

Il

fu poi simile

terzo

padre Sabino, confermato

il

anche da questo augurio, disse alla madre


to un nipote, che doveva essere Cesare.

esserle na-

Principe.
Cane, con una fascia
il

dorso, scende un po'

perto quasi tutto

o di un

leggermente,
pensiero

il

legislatore.

dice

stretta che,
al

corpo; emblema

Perch siccome

Lucrezio,

intensissimi

stanno

riguardare

mulacri degli Dei, cos parimenti


glia

dar legge

ai

posta attraverso

basso, lasciando cos sco-

popoli,

di
i

col
le

il

un principe

cani

dormono

cuore e col

statue

si-

principe che vo-

deve con grande attenzione

guardare a nudo quel


stato celebre, e

La

opere.

Regia

fascia

ma

sia

tra se stesso le sua

come insegna

figura

Riguardo

potest).

al cane,

regale

non solo

(vedi

po-

certi

come emblema

un cane vivo,
prendendo devotamenaugurio quanto fosse bene da farsi, dove convenisprincipe,

lo!0

osservcuido
te

che nei tempi passati

re,

andar esaminando

dell'Africa ne onorarono l'effige

poli

del

811

che luogo paresse meglio

e in

stare

se

elessero per re

suoi movimenti, e

d'andare-

Principe debole.
Testa d'orso, emblema

di una citt governata da


un principe fiacco
perch ritenevasi aver quest'animale il capo debole.
questo riguardo dicesi che
;

l'orso,

vedendosi

inseguito,

consap)evole

gendo giunge a qualche

condizioni

precipizio,

si

disperate,

pone

fug-

se

testa,
le

zampe

capo, spingendolo fortemente sotto l'ascella, e fat-

sul

to col resto del corpo


cipitare, e in questo

come una

modo

si

Principio.
Base di colonna. Capo,
per

poli

il

Varrone,

Arigie

po.

due

dei
le

in

debolezza della sua

della

palla,

sensi

nervi

serafini,

principio.

po-

Secondo

prendono principio dal ca-

esp>onendo la visione di Isaia

sei ali, con due delcapo di Dio, con altre due gli
piedi: per il capo interpreta i prin-

avente ciascuno

quali coprivano

nascondevano

lascia pre-

ritenuto presso tutti

principale simbolo del

Adomanzio

si

salva.

il

Dio incogniti, per


piedi nascosti, le ultime
opere di Dio a noi comprensibili e per la parte scoperta le opere di Dio a noi visibili, cio il creato.
D'altronde d'uso comune l'espressione: questa o
cipii

di

quest'altra cosa

ha capo, o non ha capo n

piedi, ol-

tre

proverbio:

al

principio.

Ventre,

Cosa

812
fatta

capo ha, nel senso di

che nella Bibbia,

ora segno di

Giobbe disse: 5e io non fui


dal ventre di mia madre; parlando del-

principio, ora di origine.

guida a quelli

misericordia, con la quale aveva abbracciati

la

veri

po-

dal principio della sua giovent.

fin

Principio dell'anno.
Giano che, secondo

alcuni, presiede al

all'aprire dell'anno; perch,

avendo due

chiudere e

fronti,

guar-

da l'anno che finisce e quello che comincia. Montone,


emblema degli astronomi, forse perch segno del
mese di marzo, il quale porta la primavera, in cui
la

vegetazione comincia a germogliare.

Principio
Alfa

fine.

Omega, simbolo

biblico comunissimo.

Co-

rallo.

Private e pubbliche spese. Vedi Spese pubbliche

prhate.

Privo di potenza.

Uomo
Privo

che porta una canna.

potest.

di

Uomo

che cavalca un cavallo senza

briglia.

Proboscide d'elefante. Vedi Canesa.


Prodigo.
Pavone, emblema di persona prodiga per soverchie
coda del pavone quantunque bellissima non di alcuna utilit n per volare n per
camminare, come lo quella degli altri uccelli che
spese, perch la

serve loro per volare o per nuotare.

Profano.
Anguilla, simbolo biblico, perch priva di squame,

s'immerge

profondo dell'acqua,

nel

cose materiali terrene. Pesce; presso

le

simbolo

principale

ziani

ravvolgendoei

fango. Similmente a chi non cura altro

volontieri nel

che

813

cosa profana

di

gli

Egi-

di per-

sona abominata e ritenendolo impuro, proibivano perci di mangiarlo.

Inoltre, [jer essere

il

pesce soggetto

a corrompersi facilmente, non pu essere conservato.

Porco,

quale presso

il

gli

Egiziani era talmente abor-

che se qualcuno, anche inavvertitamente, l'avesse

rito

andava subito a lavar-

toccato soltanto con le vesti,


e

si,

guardiani dei porci non entravano mai

ne potevano sposarsi con

sun tempio,

Romani

il

altri.

in nes-

Presso

sacerdote di Giove non poteva toccare

Anche

porco senza peccato.

il

pontefici cristiani sfug-

givano soprannomi che avessero relazione col porco:

Bocca

Pietro

mare Sergio,

di

Porco,

affinch

il

eletto

suo

p>apa,

nome

fece

si

chia-

originario non to-

gliesse autorit e risjjetto alla religione.

Profeti.
Profeti sono

Cane

li:

dello Spirito

ma

numero

Santo che

li

AnimaColomba, come simbolc


inspirava. Callo, emble
di diciasette.

dei Profeti e dei Dottori, per aver essi fra le

nebre
la

in

Teologo).

(vedi

della

presente

luce futura.
sul

ierio,

tondo,

simbolo
Dio.

Diversi:

quale sono

con cui
biblico,

Isaia disse:

vita,

scritte

talvolta

si

quasi

Berretto ebraico.
le

profezie.

comander

alle

Filai-

Nimbo

rappresentano.

come manifestazione

te-

cantando, predetti

ro-

Nuvole,

della verit

mie nuvole, che

non mandino sopra di quella la pioggia. Il profeti


chiamava la casa d'Israele vigna, e comand alle nuvole di non piovere sopra di essa, cio, che i Profet


non manifestassero pi

814

loro oracoli al popolo d'Is-

raele.

Profezia.
Lauro, adoperato dagli antichi nelle cerimonie degli

indovini.

Proftto.
Cavolo. Tanto

mavano
so

Romani quanto

commercio

gli

Alemanni

facevano un

assai questo vegetale, di cui

ne ricavavano grande

a-

este-

profitto.

Profitto con l'et.


Orsa gravida, con cui gli Egiziani raffiguravano
una persona in origine di cattiva fama, e poi fattosi
buon nome, o che in principio avesse condotto una
vita rozza e dissoluta, senza alcuna moderazione ragionevole, e poi con l'et, la ragione, l'incivilimento fosse vissuta Santamente; perch rttenevasi che
l'orsa

mettesse

senA

pelo,

al

dal

mondo
corpo

un gatto e pi grandi

suoi

piccoli

senza forma,

di

un topo;

unghie;

la

madre premendo

piccoli

e in quel

so di materia simile al sangue coagulato


le

senza occhi,

pi

poi

il

si

di

ammas-

scorgevano

parto con

le

covava nel modo che gli uccelli covano le uova; e cos a poco a poco l'andava formando, e poi leccandolo gli dava forma completa
con la lingua. S. Ambrogio, esortando all'allevamencosce

to

al petto lo

dei

figli,

alludendo

al

parto dell'orsa, diceva do-

con la lingua degli ammaestraunenti, riducendoli alla forma dell'uomo; cio farlo parteci-

versi

allevarli

pe della ragione.

La

lingua simbolo dell'eloquenza.

Progne. Vedi Filomela.


Progresso d'amore.
Melo, albero dedicato a Venere,

il

quale

in

prin-

815

manda

cipio

successivo
estendersi

rami

fuori

e regolari,

dritti

tendono ad

biforcarsi

ma quando

vergogna,

ha preso

esso

audace,

pi

fatto

poi

nel

cui

ingenua mo-

radice,

depone

liberamente

produce

quest'albero

Inoltre

de.

nel

per

ampiamente; similmente all'amante

cuore l'amore comincia a spuntare con


destia,

mentre

allargarsi,

frutti

gialli

la

espan-

si

rossi

segnati per cesi dire di pallidezza e di rossore.

le

mele tanto pi rosseggiano, quanto maggiormente sono


esposte

raggi

ai

del

sole,

da

essi

come

percosse,

avviene all'innamorato, che di maggior rossore

quanto pi colto in colpa. Q)i amorini


sero nati sotto un melo.

ge,

si

tin-

si

fin-

Progresso delie cose.


che si vuole inventata per i viandanti, e
Bibbia presa come augurio delle spedizioni.

Scarpa,
nella

Nel salmo

si

Io dislender la mia scarpa fino

legge:

e Idumea, cio

Idumea, vale a

progressi, fino in

di-

che sar sottemessa.

re

Progresso della

vita.

Va, simbolo biblico, dove, durante la nostra vita,


dalla

nascita

viandanti,

all'ultimo

fino

giorno,

siamo

chiamiati

e pellegrini, poich gli uomini

forestieri

a-

bitano questa terra senza stabilit, con l'animo conti-

nuamente

agitato,

fino

al

raggiimgimento del

rip>oso.

Prole numerosa.
Occhi; secondo

gli

dei

interpreti

sogni,

sognando

d'aver tre occhi o pi, e dovendo prender moglie,

segno che

si

avranno molti

molto amati, come


to:

Amare

ci

figli;

sono cari

gli

perch questi sono


occhi; vive

pi della luce dei propri occhi.

il

det-

816

Prometeo.
Figlio di Giapete e di ClimeRe
altri).

Il

suo

nome

leggenda, una volta durante

do

Dei

gli

e gli

(di

Temi secondo
Secondo

prevedere.

significa
il

la

regno di Giove, quan-

Mc-

uomini contendevano fra loro a

cone, Prometeo, per ingaimare Giove e contendere con


lui in
ti,

prudenza, uccise un bue e lo divise


avvolse

poi

le

migliori

parti

in

due parnella

intestini

gli

cima lo stomaco, che una delle peggiori parti, mentre il secondo involto consisteva delle
ossa coperte di grasso. Quando Giove gli fece osservare come avesse fatto male la divisione, Promoteo
pelle e pose in

lo

a scegliere,

invit

ossa coperte di grasso.


di

questo

tiro

togliendo

Giove nell'ira sua scelse le


padre degli Dei si vendic

Il

il

fuoco

ai mortali,

ma

Pro-

un tubo. Giove per punire gli uomini fece fare da Vulcano una vergine di creta.
Pandora (vedi); e fece incatenare Prometeo, come
seguito. Secondo Eschilo, Prometeo era
si vedr in
un Dio mortale, l'amico dell'umana razza, il datore
del fuoco, l'inventore delle arti utili, un veggente on-

moteo

lo

in

un martire

niscente,

Giove,

rub

ma

senza

eroico,

piegare

soverchiato dal potere di


il

suo

spirito

Quantunque appartenesse egli stesso


per rappresentato come difensore

inflessibile.

Titani,

ai

egli

di

Giove contro

di essi, e vuoisi inoltre aprisse la testa di

Giove, quan-

do ne
sul

usc

Minerva armata.

Ma

quando Giove

trono del cielo e voleva spegnere l'umana

sal

razza

il
suo posto a un'altra, Prometeo si oppose
all'adempimento del triste progetto e salv l'umanit
dalla distruzione. Egli priv gh uomini della conoscenza del futuro e diede loro la speranza in con-

per dare

forto.

Oltre di

ci,

insegn loro l'uso del

fuoco e

li

ammaestr

817

nella

nell'architettura,

matematica,

nell'a-

stronomia, nell'arte dello scrivere, nell'allevamento degli animali domestici, nella navigazione, nella medicinella metallurgia e

na,

vendo
di

in tutte

Giove,

tutte

in

le

altre

arti.

Ma

a-

queste cose operato contro la volont

questi

ordin

Vulcano d'incatenarlo

su

una roccia della Scizia, ci che fu fatto in presenza


di Grato e Bia, due ministri di Giove. Nella Scizia
Prometeo fu visitato dalle Oceanine; amche Io and
a trovarlo, ed egli le predisse la sua vita errante e i
patimenti che l'aspettavano, del pari che la sua finale

Sopraggiunse anche Mercurio per risapeuna profezia la quale importava assai a Giove,
perch Prometeo prevedesse che Giove genererebbe
da una certa donna un figlio che detronizzerebbe il
padre, e Giove voleva conoscere pi precisamente
questo decreto del destino. Ma Prometeo ricus ostinatamente rivelarlo, di che Giove adirato, scjigli un
fulmine e precqjit nel Tartaro Prometeo e la roccia
a cui era incatenato. Dop>o un lungo {periodo di tempo, Prometeo torn sulla terra per soffrire nuovi tormenti, giacche fu legato sul monte Caucaso e straziato da un'aquila, la quale ogni giorno divorava il
liberazione.
re

suo fegato, che rinasceva nella notte. Questi tormenti

dovevano durare

taneamente

il

finch qualche

Dio

pigliasse spon-

suo posto e scendesse per

lui

nel

ar-

Ci avvenne quando Chirone, che era stato insanabilmente ferito da una freccia d'Ercole, estern il
desiderio di scendere nell'Averno e Giove gli per-

taro.

mise di prendere
per,

Giove

posto di Prometeo. Secondo

il

liber

stesso

s'indusse infine a rivelargli


se avesse
52

un

figlio

da

G. ROXCHETTI.

Prometeo quando
il

il

altri,

titano

decreto del destino che

Teti, questo figlio lo priverebbe

818

Un'altra leggenda

dell'impero.

riferisce

che Pronie-

de.
e di acqua al principio
teo cre l'uomo di terra
Deucahone, quanil diluvio di
dopo
e
genere umano,
Minerva di fare uomini
do Giove ordin insieme a

vuoisi che
soffiar vita in essi,
col fango e ai venti di
piccola parte di tutPrometeo desse agli uomini una
anmiali, la timu
altri
dagli
le qualit possedute
te

dezza della

l'astuzia

lepre,

del pavone. L.a


uomini indicavasi

della

volpe,

ambizione

formo gn
qualit della terra con cui
Panopeo
presso
nel tempi posteriori

suggerimento che
nella Focide, e fu per suo
costru una
diluvio,
il
approssimandosi

Ueucanave e

hone,

Pirra potessero nutrirl'approvvigion affinch egli e


Prometeo nella leggenda apsi durante la calamit.
Minerva, e dicesi fra le ala
parisce spesso insieme
punito sul Caucaso per l astato
sia
ch'egli
tre cose
di essa. Vuoisi
more criminoso ch'egli nutriva verso
^sa e accendi
l'aiuto
con
cielo
inoltre che sahsse in
al carro del bo\e pei
torcia
una
segretamente
desse
portare all'uomo il fuoco.
delle

Vedi Inventore

Pronostico

di

arti.

fertilit.

che udendo cantare


Upupa. Gli egiziani volevano
vendemmia fosse
della
quest'uccello prima del tempo

abbondanza di vino.
segno di una futura

PostverU.
Porri ma o Anteverta e
che presorelle
Erano ritenute a Roma per due
doveparti
Se
profetesse.
ai parti, e per

Prorsa

siedevano

vano

essere fehci,

bambino presentava Prima la


Mei
Anteverta la divinit tutelare^

il

era Prorsa o
o Postverta.
caso contrario essa era Porrmia

lesta,

e Postverta cantavano

proclamavano.

una

Prorsa
ci che


non ancora,

819

che non

l'tdtra ci

pi."

Una

tradizio-

due sorelle furono invitale


ai sacrifizio di Ercole, dopo la morte di Caco; Prorsa si trov prima dell'ora del convegno, Postverta
arriv quando tutto era finito.
ne subalterna dice che

ProserpinaQuesta Dea, che


era figlia di Giove e

le

greci

di

Plutone mentre coglieva

chiamavano Persefone,
Essa fu rapita da

Cerere.
fiori

nella

bella

pianura

di

Nisia e fatta regina delle regioni dei morti. Cerere,


inconsolabile
ra

di

la i>erdita

p>er

sterilit,

pina iK>tesse essere


essa

aveva nel

della figlia, afflisse la ter-

Giove acconsent che Proserrestituita alla madre


ma siccome

perci

regno infernale gi gustato cibo,

fu

obbligata a passare un terzo dell'anno col suo rapitore e gli

altri

due

terzi

con

la

madre Cerere. Talha il

volta Proserpina presa per l'occulta virt che

seme

di

gemogliare, e allora veniva figurata in forma

donna,

di

la

quale con

le

mani porge alcuni germo-

Verme anche rappresentata con un'oca in mino


(vedi Eremo). Comunemente p>er la si vede a fianco di Plutone sopra un carro tirato da cavalli neri.
gli.

Nelle
il

arti,

l'attributo

pi ordinario di

Proserpina

calalo che ix)rta in testa.

Prospera fortuna. Vedi unirne


Prosperit.

dei

morii

Animali: Lupa, che nutrisce Romolo e Remo.


Faggio, albero che cresce in qualunque luogo
e tanto rapidamente, che fu preso come emblema della prosperit.
Diversi: Agata, pietra dedicatale.
Caduceo, attributo principale di Mercurio, Dio del
commercio, da cui viene la prosperit. Immagine di
vegetali:

820

portando adAlessandro. Volevasi anticamente che


Alessandro,
di
d'argento
o
dosso una statuetta d'oro
e rendere
cosa
ogni
prosperare
far
di
virt
avesse la
portasse.
favorevoli tutte le azioni di colui che la

Le

maniche, nedonne la portavano nelle


S. Giovanni
d'ornamento.
specie
anelli e agni
gli
tale superstizione;
severamente
biasim
Crisostomo
cuffie,

nelle

suo tempo non fu possibile togliere


piedi, le monete di
l'abuso di legarsi al capo, o ai
Alessandro.
Prosperit degli eventi.
portar via U
Aquila in volo, oppure nell'atto di
simbolo cre^
questo
di
L'origine
uomo.
cappello a un
la favola
infatti
Giove;
desi derivato dall'aquila di
contro i
andar
di
prima
racconta che a questo Dio,
Cielo, il volo
al
fece
che
sacrifizio
Titani, durante un
augurio e de un'aquila gli fu indizio di prospero

perch ancora

al

di

la

sua

D'allore

vittoria.

in poi, gli

auguri diedero rnol-

dell'aquila; poich se 1 ata importanza ai movimenti


segno di augurio febeissivessero vista volare, era
se l'avessero veduta
mo, senz'alcuna contrariet; ma
fatto celebre, il
qualche
di
augurio
ferma, allora era
costare grande fatica, hra
cui successo doveva per
di prospero aumoki esempi lesser l'aquila segno
Essendosi un aquila poseguenti:
Burio.

sata

citeremo

un giorno

mo, perci a
di

Frigia.

sul

Mida

carro

suo

di

figlio

Tarquinio

Gordio,

uomo

fu pronosticato

Prisco,

un'aquila

poverissiil

regno

tolse

il

Tranquilla, sua mocappello, augurio, come interpret


caso avvenne
simile
Un
ghe di futuro principato.

mentre cammiDiadumeniano, figlio di Macrino;


gli tolse il cappello e
un'aquila
campo,
il
per
nava
gli
una statua di re. promettendo
lo pose in testa a

auguri questo stesso onore

dro

Grande, due aquile

il

sua casa, ci che

dell'Europa

ro

gli

821

Nato Alessan-

al

giovane.

si

posarono

sul

della

tetto

fu d'augurio del duplice impe*

dell'Asia.

Prosperit della

vita.

Cornacchia morta. Simbolo egiziano di persona che


avesse felicemente trascorsa la vita giungendo a un'et avanzata
perch volevano che la cornacchia cam;

paisse

lunghissimo tempo. Inoltre pretendevcisi che man-

giando
t,

se

carne di

la

quest'uccello,

suo nido F>^tato e ridotto

mo come

in

vitali-

ma
e

fos-

che

il

male.

simbolo di pro-

di olivo,

una sanit prolungata f>er moltempH) senza alcun malanno. Democrito, al quavenne domandato in qual modo si {x>lesse prolun-

^serit

le

sua

la

polvere fosse efficacissi-

impiastro d'applicarsi sul

Prosperit salutare.
Api posate sopra un ramo
lo

per

non solo giovasse p>er vivere lungamente,


anche utilissima nelle lunghe infermit;

della

gare la

vita,

vita

rispose

doversi

inaffare

le

interiora

di

miele e le parti esterne di olio; cio doversi mitigare

con quanta dolcezza fosse possibile, procurando di stare allegri, scacciando ogni amaritudine,

l'animo

rinforzando

il

corpo con

cui

si

ungevano

all'olio di

l'esercizio:
il

corpo

l'olivo

allude

lotlatori.

Protervia.
Ricino.

Proteo.
Figlio di Nettuno e di Fenice, secondo altri dell'Oceano e di 1 eti. Egli era guardiano delle foche
e delle altre bestie marine di Nettuno, il quale, pei

ricompensarlo delle cure che aveva per

il

suo greg-


g, gli diede

822

potere di predire

il

futuro, e di assu-

il

sulla
mere a piacere qualsiasi forma. Proteo aveva
requella
in
e
riposava,
cui
spiaggia una grotta in

mortali a consultarlo; bisognava per sori


perch iion
prenderlo mentre dormiva e incatenarlo,
mille
assumeva
sottrarsi,
sfuggisse, poich egH, per
piandi
ardente,
fuoco
di
drago,
di
forme, di leone,

cavansi

di

ta gigantesca,

non riusciva a

acqua scorrevole; e

slacciarsi

manifestava la volont

se

con

tutto ci

dalle catene, soltanto allora


divina a lui ben nota. Pro-

due giganti crudelissimi, Timolo e Tecomparve in forma di spettro, spa


dal comventandoli talmente, da indurli dal desistere

teo fu padre di
ai

legone,

quali

uccisi

da Ercole. Ebbe anche

che poi furono


Cabira, Ei-

scelleratezze,

consuete

mettere le

tre figlie,

dotea e Beozia.

Protezione.
Ginepro,

arboscello che serve

rifugio agli

di

am-

sue bacche talmali perseguitati. Il forte odore delle


della selvagpesta
dalla
caccia
da
volta devia i cani
gina.

Prova.

j,

Ferro.

Un

ten^po,

commesso qualche
la

nel

scelleratezza,

prova del fuoco, fatta


far

ritirare,

stato

chi fosse

accusato d aver

veniva sottoposto al-

dai sacerdoti, e

dall'accusato,

un

ferro

consisteva

rovente

fra

agli accusatocarboni ardenti, per mostrarlo ai giudici e


ri:

se

l'accusato

alcuna scottatura,
portato

restava

insensibile,

era assolto;

l'ardore del

fuoco,

ma

allora

se
i

non riportando
non avesse sop^
giudici

lo

con-

ghac>
dannavano. Prima per di subire tale prova
confessione
la
con
digiuni,
Qusati si purgavano con

con

823

comunione, poi erano

la

a tale or-

sott(^x)sti

renda prova.

Provincia
Corona murale, come emblema.

Provocazione.
Collello. Allusione alla

uomo

provare un

massima: che non

collerico e mane.<=co con

si

deve

parole as-

hanno per simbolo il coltello. Orazio


il
fuoco andar attizzando; volendo con ci ammonire di non provocare gli animi
dei grandi. Gladiolo. Pianta le cui foglie hanno la torma di una lama di sciabola.
pre,

quali

le

disse:

collello

col

Provocazione

al

Martello, perch

malfare.
col

suo battere

si

armi offensive, da cui derivano fra


mali e
le

afflizioni.

Col martello

bia

per

figura

la

(diavolo),

da

del

Alcuni
martello

cui derivano

tutti

preparano
uomini

fabbricano

si

trombe, col cui suono vengono

uccidersi reciprocamente.

gli

incitati

interpreti

intendono
i

cattivi

le

infiniti

inoltre

soldati

della
il

Bib-

zabulo

pensieri,

malvagi e la perturbazione delle opere buone.

consigli

Provvedimento.
Formica, che si provvede il cibo per l'inverno, deponendolo in apix)site celle, e per conservarlo, intacca
semi per evitare che abbiano a germogliare,
e quando s'accorge che vengono bagnati dalla piogi

gia,

li

porta all'aperto per

soltanto a ciel

sereno,

farli

quando

asciugare,

l'aria

e ci fa

asciutta.

Provvidenza.
Deit
stero
perte.

allegorica,

di vecchia

Una

rap)presentata

matrona, con

statua

antica,

le

sotto

l'aspetto

au-

braccia alquanto a-

dencninata

Provvidenza,

824

e coronata di lauro, vestita d'una tunica a larghe maniche, ha lo scettro in mano, e accanto una cornu-

In una medaglia dell'imvede una figura con le mani alzate verso una grande stella, con l'inscrizione PROcopia rovesciata.

peratore Pertinace,

Stella.

si

VID. DEOR. COS.

II.

Provvidenza divina. Vedi. Divina

provvidenza.

Provvigione.
Elefante,

gH

egiziani

che affonda un dente

simboleggiavano

terra,

in

una persona

con cui
diligente,

e premurosa nel procacciarsi il vitto; perch credendevano che appena l'elefante si accorgesse che
da se stesso li cavasse, nati gli stavano per cadere,

utile

scondendoli

sotto

terra.

Prudenza.
Deit

allegorica,

specchio

circondato

rappresentata

da un

in mano uno
Oppure in figu-

con

serpente.

donna giovane ornata di diadema e che si miuno specchio in cui si riflette il suo viso, ma
vecchio. Porta le ah, e accanto le stanno due put-

ra di

ra in

contano delle monete. Si vede anche rapmano un serpente attorcigliato intorno a una freccia. Antonio Pollajuolo la dipinse seduta sopra un trono. Raffaello l'accompagn con la
Moderazione e la Forza. Paolo Veronese la rappresent con in mano delle corde, un bastone ferrato e
un triangolo, avente vicino un airone e un gatto. Altini

che

presentata con in

tri

la

dipinsero in

sentatole

da

tre

atto di

Ninfe.

mirarsi nello specchio pre-

Animali:

Gru, che porta

un sasso. Dicesi che questi uccelli durante il volo portino con se una piccola pietra, per sapere se passano
sopra l'acqua o sopra la terra; e a questo scopo la-

825

la pietra, dal cui rumore sanno regodevono fermarsi o volare oltre. Altri vogliono per che le gru, prima di prendere il volo, prendono fra le zampe una pietra per sostegno e contrappeso del loro corpo, perch quando soffia il vento,
volando, sono sbattute come nave dall'onda. Orsa

sciano cadere
se

larsi

che, rinculando,
l'orsa

tirare nella

di

fu

piedi

dei

sempre

sapientissimo,

serpenti.

perci

invece

il

quale

anche pruprudenti

essere

Celso,

Vegetali:

se,

allusione al

tardo del suo germogliare in confronto degli


tri

alberi,

che

talvolta a loro
ne.

do

Mentre
sia

risvegliano

danno, per

prima che

albero che

Sorbo,

primaverile.

prudenza, perch non d

primi tepori dell'aria,

gelso non germoglia

gere tutta la sua forza, e


no.

ai

Diversi:

Giaco,

come preservativo dai

colpi

l'uomo prudente conoscere

le

la

bri-

fred-

mite tem-

prima di raggiun-

frutti

antichi

gli

il

simboleggia

conserva durante

che

ri-

al-

altri

sopraggiungere delle

il

del tutto scomparso e sia giunta

peratura
la

il

si

ri

orme, ricor-

Serpente,

uomini a

Cristo esortava gli

dente.

come

le

come

opposto,

ne fosse uscita.

ritenuto

dovendosi

inseguita,

rinculando, lasciando cos l'im-

senso

nel

entrata,

essere

che,

sua tana, per far perdere

re all'astuzia d'entrarvi

pronta

nella tana; perch dicesi che

ritira

si

accorta

tanto

sia

Ciano.

d'armi.

l'inver-

indossavano

Dovendo

cose passate e prevedere

il
futuro, cos Giano bifronte fu da molti preso come
simbolo della prudenza e la solerzia dei re. Il medesimo significato avrebbe una figura con tre teste,

cio di cane, di leone e di volpe; la

terebbe la memoria,
terza quelle

future,

la

seconda

le

prima rappresen-

cose presenti e

la

_
Vedi Apollo con

826

quattro

orecchie.

Filosofia

morale.

Pruno

selvatico.

Pianta

ribelle

alla cultura,

e che non vuol essere

trapiantata. Vedi Indipendenza.

Pschent.

.....

divinit e dai faBerretto o corona, portato dalle


teshr. Il primo codel
e
schaa
della
raoni. Si compone
dello pschent, .d e un ber^
stituisce la parte superiore
simbolo <del dominio dell a
retto conico bianco;
la parte inferiore dello
costituisce
secondo,

Nilo

II

rosso con o sened un berretto cilindrico


con o senza un
all'indietro,
ta una punta inclinata
del domi^
simbolo
davanti;
sul
ornamento a spirale
e delDei
degli
maggior parte
nio del basso Nilo. La
pschent.
il
egiziani portavano
le Dee degli

pschent

Psiche.
Giovane
gonata a

paraprincipessa di rara bellezza, che tu


Amore,
stesso
dallo
amata
fu
Venere, e

avrebbe avuto pei


L'oracolo aveva predetto ch'essa
agh occhi deperfino
sposo un mostro, spaventevole
giovine bellezla
esporre
di
ordinato
gli Dei, e aveva
essere predoveva
ne
ov'essa
scoglio,
za su un nudo
rapi, e la
la
Amore
da Quivi Zefiro per ordine di
aveva le
ove
palazzo,
bellissimo

un
in
Ninfe per ancelle, e

trasport

teva lusingare
la

notte

le era

concesso tutto ci che po-

suoi capricci

Amore andava

suoi desideri.

a trovarla,

IN el-

e fuggiva ai pri-

lasciarsi ne vedere ne comi raggi dell'aurora senza


aveva a desiderare, non
noscere. Psiche, che nulla
lo sposo di permettard a sentir la noia. Supplic

ter?

almeno che due delle sue

sorelle fossero condot-


te

827

palazzo, per aver alcuni testimoni della sua

al

Amore

licit.

Le due

sideri.

non senza pena,

arrese,

si

la

predizione

ogni

Esse

Zefiro ricondusse

notte

le

due

prende

alza,

si

un pugnale per uccidere


sto le

si

bellezza.
gliatosi

vuol

sorelle

tentare

palazzo del loro

al

seguire in quella stessa

Amore

Visto

perfido loro consiglio.

il

dormentato,

di

suo sjkko. Venuta la sera.

il

e Psiche risolvette di

padre,

felicit

ricordarono

le

l'animarono

dell'oracolo,

mezzo per conoscere

della

gelose

principesse,

Psiche, deliberarono di perderla.

fe-

suoi de-

ai

la

lampada,

ma
Amore

mostro,

il

presenta allo sguardo

si

ad-

gi

arma

di

invece di quein

tutta la sua

Era gi Psiche tutta in estasi, allorch sveDio fugge precipitoso Psische disperata
il

darsi

ma

morte,

la

bile sposo. Si

ne

fu

imp>edita

dall'invisi-

diede allora a rintracciarlo e stanc per

Sdegnata
le preghiere tutte le divinit.
Venere per aver Psiche sedotto suo figlio, l'oltraggi
in potere della Tristezza
in mille modi e la diede
e della Solitudine. La Dea, {>er saziare la sua rab-

questo con

bia, a

aggiunse fatiche

questi mali

al

di

sopra delle

Impose a Psiche di portarle un


vaso pieno d'acqua nera che sgorgava impetuosamente da una fontana guardata da furiosi draghi;
di recarsi in luoghi inaccessibili a cercare su montoforze del suo sesso.

ni

un bioccolo

di

lana dorata; di separare

tempo le varie specie


cui ve n'era di ogni
sibile.

infine

Psiche
le

sorta.

super

ordin

di

in

breve

un grosso mucchio in
Assistita da un aiuto invi-

di grani fra

tutte

queste

difficolt.

Venere

scendere all'inferno per chiedere

a Proserpina la scatola che racchiudeva una parte di


sue

attrattive.

Persuasa Psiche che altro mezzo non

828

v'era per scendere fino a Plutone, che il morire, stava per precipitarsi da una torre, allorch una voce

insegn la via che conduceva all'inferno, le comunic la precauzione da prendersi, e le raccomand sopra
le

tutto di

non aprire

la scatola.

Psiche segu

consigli,

stava gi per uscire dal Tartaro, quando fu preusa da curiosit di aprir la scatola per appropriarsi
allora
usc
Ne
conteneva.
na parte dei vezzi ch'essa
infernale che la immerse in un sonno pro-

ma

un vapore
fondo; ne pi si sarebbe risvegliata se Amore, fugsoccorso
gito dal palazzo di sua madre, non volava in
delle
una
di
punta
la
con
dell'amante. Egli la dest

vasue frecce, fece rientrare nella scatola il funesto


Amoe ordin a Psiche di portarla a Venere.

pore,
re

intanto

vocare

il

all'Olimpo, e preg Giove di conconsiglio degli Dei, per deliberare sulla sortorn

Giove decise che Amore sarebbe unialle


a Psiche, e che Venere non avesse a opporsi
Psiche
trasportar
loro nozze. Ordin a Mercurio di
e le fece doin Cielo, l'ammise al convito degli Dei,
dell'immortalit. Le nozze furono celebrate in quel

te

di

Psiche.

to

no

giorno stesso, e dalla loro unione nacque la Volutt.

Psiche rappresentata con ali di farfalla agli omeemblema ordinario dell'anima presso gli antichi.
ri,
L'ile fanno svolazzare intorno una farfalla.
dea primitiva della favola di Psiche fondata su due

Taluni

La bellezza dell'anima, rivale di


l'amor pi tenero e pi vivo.
inspira
corpo,
del
allegorie.

quella

La

cu-

che tenta investigare misteri al di sopra dell'umana natura, e sollevare un velo sacro, riequali cedono alle proprie inspisce fatale a coloro,
riosa

temerit,

razioni.

Pubbliche
che

829

private spese. Vedi Spese pubbli-

privale.

Pudicizia.
Deit allegorica. In una medaglia antica rapprevelata,
sentata da una donna seduta, con la faccia
della mano destra avvicinato alla fontaneluna dondella gola. In un'altra medaglia si vede
e con
sinistra,
mano
na, seduta, con una verga nella

e l'indice
la

la

destra

si

tira

un velo davanti

PUDICITIA A V

alla faccia,

con

l'in

Animali: Tor
costumavano of
tor. Nella circoncisione, gli Ebrei
colomba, qua
frire un paio di tortore, o dei pulcini di
vita continente
le simbolo di pudicizia ed esempio di
di
Vegetali: Ciglio, secondo S. Girolamo, simbolo
scrizione

pudicizia e verginit.

Mimosa

G.

pudica. Narrasi che un

che amapyastore, in procinto di unirsi a un,a Ninfa,


pasva perdutamente, non sapendo domare la sua
perseguitandola. La
sione, inseguiva l'amata nel bosco

Ninfa addolorata per


Imene di cangiarla in

gli

assalti

sensitiva.

al

suo pudore preg


Diversi:

Faccia

velata.

Pudore.
Deit che
presiedeva

gli antichi

all'onesta

adoravano con

vergogna della

rispetto,

sposa. Gli

e che

Ate-

consacrarono un altare, e i Lacedemoni gli


fecero una statua, secondo Pausania, per il fatto seguente. Icario promise di dare in sposa la figlia Penelope a Ulisse, a condizione che la lasciasse sem-

niesi

gli

pre presso la sua famiglia, con la quale avrebbe anch'egli dovuto convivere. Ma, sposatala, Ulisse, deliber di
tale

ritirarsi

decisione,

di
il padre
non abbandonarlo.

a casa sua. Addolorato

preg

la

figHa

di

830

quantunque Penelope fosse gi incamminata per semarito, non tralascia per di accompagnarla
il

guire

restare

di

pregai^dola

dall'insistenza

del

con

suocero,

Infine

lui.

Ulisse,

acconsent alla

vinto

moglie di

che voleva, o andare con lui, o restare col


padre. Essa per risposta si tir il velo sul capo, coprendosi la faccia; ci che pel padre fu un segno evidente che la figlia desiderava seguire il marito; perci senz'altro la lasci andare, e nel luogo, dove essa
far

si

ci

coperse

il

viso,

padre pose una statua

il

Pu-

al

dore, cio a quella onesta vergogna, che mostr Peil padre per non lasciare il marappresentata con la faccia
era
statua
questa
e
rito;
coperta da im velo.

nelope nel contraddire

Pudore vergineo.
Magnolia porporina.

Pu eri ita.
Colutea; pianta

cui

baccelli

trastullo ai ragazzi.

Pugnale. Vedi Anarchia


Disperazione

Lucia [Santa)

gonfiati,

Delitto

Liberatore della

Melpomene

servono da

Discordia
patria

Odio.

Pugno. Vedi Potenza


Pulce. Vedi
Punizione.

Pensieri

triviali.

parve di
Falce. Zaccaria dice che la falce che gli
era arrotata
vedere lunga venti cubiti e larga dieci,
cae
ladri e quelli che giuravano il falso,
contro

sa loro essere adoperata. Allusione

alla

punizione.

Punizione severa.
medaglie di
Bipenne, che ai vede nelle antiche
d'uomo e
teste,
due
lenedo, figurando sul rovescio

831

donna, attaccate di dietro. Questo simbolo ebbe origine dalla legge di un re di Tenedo, che F)ennetteva
chi cogliesse altri

con

voli

la

in

adulterio di

uccidere

colpe-

pena che dovette subire

bip>enne;

stes-

lo

Di qui venne il detto bipenne di Tenedo per esprimere un modo sommario di eseguir giustizia, o come allusione ai giudici severamente cruso figlio del re.

deli.

PurezzaAnimali:

Ermellino,

Vegetali:

per

bianchezza

la

che trova delle

Gallo,

mantello.

Ciglio.

perle

suo

del

letame.

nel

Alabastro. Bianco.

Diversi:

Caraffa e turibolo; cio una caraffa piena d'acqua

un turibolo;

in

la

simbolo dell'acqua,

prima,

fuoco; perch con questi elementi

del

lunque

cosa.

Presso

consisteva

nel

l'altro

purga qua-

praticavasi

antichi

gli

fumigazione, che

detta

si

cosi-

la

dopo

purgarsi

aver accompagnata un morto, ritenendosi immondi,


bagnandosi con l'acqua e poi passare sul fuoco; cre-

dendo

cos

Veste di

da
Siccome

liberarsi

lino.

macchia spirituale.
mutande di lino simboleg-

qualsiasi
le

giano la castit, cos la veste di lino simbolo della


purezza; perch il lino pu essere lavato dalle macchie,
la

rendendolo candido. Zaffiro; pietra dedicata

al-

purezza.

Purgazione.
Lauro.
trionfale
si

te

Si vuole

che

purgati delle uccisioni.


in

soldati

coronati di lauro,

seguissero

per entrare

Inoltre

il

in

lauro

il

carro

citt

qua-

faceva par-

ogni genere di suffumigi.

Purgazione dei peccati.


Issopo,

che nella Bibbia simbolo di grazia

spi-

832

quale l'uomo si lavato da qualche


questa
peccato, di cui era macchiato. Credevasi che

rituale,

pianta

per

la

avesse la virt di guarire una certa specie di


col suo sugo, e nella Bibbia la

lebbra, umettandosi

Aspar-

lebbra simbolo dei peccati. Dice Davide:


gml Signore con l'issopo, e sar mondo.

Purificazione.
Mare. Quantunque

Egiziani ritenessero il maaltri popoli gli davano


re per cosa profana,
assai diverso; poich Cicerone parlangli

tuttavia

un significato
do della pena del parricida, dice che
cipale

per

quello

di

stati

cui

si

cucivano

evitare che,

trasportati

nel

buttati

mare,

nel

profanandolo;

credevano purgarsi d' cigni


che Euripide avendo seguito Platone

da

motivo prinnell'otre,

fiume,

altra cosa

lestato

il

colpevoli

quale

dal

violata.
in

era

non fossero
Dicesi

Egitto,

certa malattia, persuaso dai sacerdoti,

mola-

memoria di
vatosi nel mare, ritorn sano; per cui in
Purpoesie
il seguente verso:
sue
nelle
introdusse
ci

mar l'uomo infermo d'ogni male. Questa puridel batficazione presa dal mare vuoisi essere indizio

ga

il

nella Bibtesimo preveduto da tutte le nazioni, poich


secondo i teologi, per il singolo mare s'intende
Michea
battesimo; e anche parve che il profeta

bia,
il

quando disse: Tu somil battesimo,


peccati nostri nel profondo del mare, per-

chiamasse mare
mergerai

che ivi si lach esso riceve le brutture delle anime,


quali per
i
fiumi,
ai
Allusione
purga.
vano, e perch
senza riquanto siano fangosi, sono ricevuti dal mare
suo flustenere in s alcuna materia impura, ma col
so

e riflusso rigetta

Purit.

residui sulla spiaggia,

Vedi Purezza.

purgati.

833

Q.
Quadrante solare. Vedi
Tempo.

Quadrato, Vedi Roma

Uomo

perfetto.

Quanon

Vecchia

Quaglia. Vedi Asteria

Giugno

Empiet

Isaia

Sapienza

Malignila.

Canon.

Giapponesi, figlio di Amida, che presieacque e ai pesci. In molte pagode rappresentato con quattro braccia, e con la parte inferiore del corpo ingoiato da un enorme mostro marino. In una mano tiene uno scettro, nell'altra un fionella terza un anello, e la quarta chiusa col
re,
braccio steso. In un tempio del Giappone chiamato il
tempio dei mille idoli, si vede questo Dio con sette
leste sul petto, con trenta braccia e altrettante mani,
ciascuna armata di una freccia; e credesi signi-

Dio

de

dei

alle

fichino

apparizioni di

differenti

le

invenzioni

delle

quali

Amida

le

utili

autore.

Quaranta. Vedi Ignomonia.


Quattro. Vedi Numeri

simbolici.

Quenavadl o Quenevadi.
Dio indiano con
ra e Paravasti.
origine:

testa di elefante,

per una

tr

due

cie.

La donna,

elefanti

mitologi,

passeggiando un

Issora

rito

la

Secondo

di

delle

intenti

alla

a tal vista,

Paravasti

pianure

nato da Issola seguente

ebbe

col

suo ma-

dell'India,

incon-

propagazione della Spefu subito presa dal desi-

derio di accoppiarsi col marito, cui intim di trasfor53

G. Ronchetti.

834

elefantessa, per
marsi in elefante e trasformare lei in
e prolificare;
loro
congiungersi elefantescamente tra
e

da questo strano congiungimento nacque

appunto

con testa di elefante, che fu chiamato Queun


del padre suo
nevadi, e riconosciuto un nume al pari
lunghi capelli
con
rappresentato
Issora. Esso viene
mezzaluna m
una
con
serpente,
un
da
attorcigliati
figlio,

braccia e grandissimo ventre. Le sue


gambe vengono circondate da anelli e canipanelli d'oartigiani, che gli
ro; ed specialmente onorato dagli
ottengono
offrono le primizie del loro lavoro, e non
per
servito
averlo
dopo
non
da lui nessun favore, se
Cominciano per col consacrarsi al suo
fronte,

quattro

lungo tempo.
servizio per dodici

muove un orecchio per


Alla

vito pi a lungo.
l'altro

orecchio;

servirlo

propizio,

indicare

esaudisce e

si

mostra

li

ricolma

il

nume

voler essere ser-

dodici anni scuote

non

se

finalmente

quali,

di

fine di altri

ancora dodici,
li

terminati

anni,

si

stancano di

loro benignamente

di beni,

contento

Esso straordinariamare
mente ghiotto, e perci dimora in mezzo a un
donbelle
di
numero
gran
da
circondato
di zucchero,
occupazione
ne, alcune delle quali non hanno altra
menche di riempirgH la bocca di zucchero e miele,
che
Natrasi
canti.
continui
tre altre lo rallegrano con
con
banchetto
un
da
sera
una
ritornando
Dio,
questo
un
focacce squisite sotto il braccio, da cui sperava
quanvaso,
un
contro
urtato
pasto delizioso, abbia

della loro fedelt

costanza.

a
tunque risplendesse la luna, e sia stramazzato
quella di cercare le
ra. La prima sua cura fu
di

averle

ritrovate,

ter-

fo-

noii

cacce cadute, e nella gioia


pezzi prima di
pot trattenersi dal mangiarne alcuni
lui ghiottonedi
della
testimone
luna,
La
rialzarsi.


non

ria,

835

risparmi le pi mortali celie: e

gli

il

nu-

me se ne adont e imperniali per modo, che vomit


contro la schernitrice orribili imprecazioni, protestando che chiunque la contemplasse in quel giorno verrebbe punito con la perdita della virilit. Gli Indiani
affermano che tale giorno il quarto dopo la luna
nuova di agosto; e quindi non osano in quel d ne d
uscire di casa, ne di guardare nell'acqua, per il ti-

more

vedervi la luna.

di

Quercia.
Si

vuole che

il

primo albero che spuntasse fuori


la quale, secondo Esiodo,

della terra fu la quercia;

fu

li

mortali di doppio giovamento, p>erch dai rami

ne raccolsero

ghiande, di cui vivevano prima, e dal

le

tetti. Secondo una curiosa spiegazione,


forma lobata delle foglie di quercia, dovuta
seguente avvenimento: il diavolo aveva fatto mer-

tronco ne fecero
la
al

cato con un uomo,


in

cui

cadono

autunno
di

il

le

j>^r

comprargli l'anima all'epoca

foglie della quercia;

compratore

trovarla priva di

si

ma quando

in

rec presso la quercia, sicuro


la trov

foglie,

ancora guemita

non si spogli
non quando gi erano spuntate
Truffato nel suo mercato. Satana si mise

della sua foltissima chioma, e l'albero


delle foglie antiche, se
le

nuove.

a lacerare
giorno

esse

le

foglie

con tale violenza, che da quel


la forma sinuata. La

serbarono sempre

quercia era dagli antichi considerata


forza e gliene fu attribuito
fra
sa,

le

il

nome

come simbolo

di

{robur, fortezza)

piante consacrate alle divinit mitologiche, es-

qual re delle piante, venne dedicata a Giove re

degli

Dei.

Vedi Abramo

Antonio da Padova

(SanC)

Amore

coniugale

Corona

di

quercia

Ferocit

Ira mitigata
cipato

<

836

Filemone
Luigi

Forza Giove

{San)

Prin-

Ospitalit

Resistenza.

Querela.
Viene personificata in una donna coperta da un
drappo di color tan, con una passera solitaria, che
nell'acconciatura della sua testa aveva fatto

il

nido.

Quietale.
Cos veniva chiamato Plutone dalla parola latina
cio riposo. E' noto che Plutone regnava sui

queis,

morti.

Quiete.
Ali&mo. Piede messo sopra raltro, come si vede
alcune statue sepolcrali. Aristofane, nella commeora avendone
dia Pluto , fa dire a Mercurio:
sopra Vallro
pie
un
con
quiete
gran
con
sto
fame, mi
in

Ma

posto.

Quiete dopo
Bue sciolto,

la fatica.
alla mangiatoia. I greci

oppure

avevano il detcon cui

alla mangiatoia,

to: bue nella stalla,


denotavano una persona priva

di autorit,

fatta libe-

e restituita all'ozio e a vita pi tranquilla; perch


solitamente, tolti i buoi dalla fatica, si conducono alra,

la

mangiatoia e vengono governati.

Quinquatro o Quinquatria.
Feste consacrate a Minerva celebravansi il 9 marzo e duravano cinque giorni, e nel primo giorno non si
versava sangue, ma negli altri quattro vi erano combattimenti di gladiatori, e si faceva ogni baldoria. Coloro che si occupavano delle scienze e delle arti, ne
;

desistevano in tale giorno, e facevano ai loro maestri


un regalo chiamato minervale. Si rappresentavano tra-


gedie, e
citore

si

di^ulava

837

fra dotti, poeti e oratori, e

i!

vin-

ne riportava un premio.

Quirino.
Antica

divinit dei Sabini,

corrispondente

aJ

Mar-

te dei Latini.

R.
R.
Dio

solare presso

gli

Egiziani.

Si

vede per

lo

d'uomo con la testa


circondato da un serpente,

pi rappresentato sotto la figura


di sparviero,

con

il

disco solare

ad ansa

nelle mani, in piedi, in atto di


camminare, e talvolta seduto su un trono. R cambiava
di nome secondo i momenti della sua esistenza giornaliera. Al mattino, all'istante in cui nasceva dal seno
della Dea Noui (il cielo); si chiamava Khopri (colui che diventa). Identificato con Oro, esso faceva, olo scettro

gni periodo di ventiquattr'ore,

il

giro

del

mondo

dal

levante al mezzogorno, poi dal mezzogiorno al levante,

durante

il

giorno, dal ponente al settentrione e dal

settentrione al ponente durante la notte. All'entrata di

ciascuna di queste quattro case del mondo, egli

sali-

va su una barca nuova che un equipaggio di Dei conduceva sul Nilo celeste. Durante il giorno, combatteva

il

minare

serpente Apophis che voleva impedirgli d'illuil

mondo; durante

la notte,

sua forma morta, la sua carne


gioni delle tenebre per

Rabbia. Vedi

Afou

egli

moriva, e la

traversava le re-

andare a rinascere

in oriente.

Lissa

Raccolto.
Falciola, attributo e principale

embleme

del raccolto.

838

Spighe. Nelle medaglie di L. Livineo Regolo,


spighe che figurano ai

un

di

lati

dicano un raccolto abbondante di

che

terreni,

si

due
in-

e fertilit dei

frutti

vide durante l'amministrazione di quel

Anche

prefetto.

le

tino pieno d'uva,

indovini prendono le spighe

gli

come

segno di abbondante raccolto; poich, a colui che sognasse essergli nate delle spighe nelle orecchie, predi-

cevano un'eredit d'un

arricchito;

fratello

rappresentano un abbondante raccolto, e

le

spighe

orecchie

le

perch sono prese come due sorelle. Anche


nella Bibbia le spighe figurano come simbolo di raccolto abbondante, quantunque lo sia nel senso delle
fratelH,

virt,

le

Mentre
le

quali nascono dal

la stoppia presa

opere malvage; per cui

AhTT,

ch'io son fatto

raduna

la

seme

della divina parola.

come simbolo

il

del frutto del-

Profeta lamentandosi dice:

come

che nella raccolta

colui,

stoppia.

Radamanto.
Figlio di

Avendo

Giove

e di

ucciso suo

si

e fratello di Minosse.
rifugi

Alcmena vedova

Beozia, dove spos


e

Europa

fratello, si

Galea nella

di Anfitrione,

merit la riputazione del principe pi virtuoso e

pi modesto dei suoi tempi.

La

sua equit e amore

numero

per la giustizia lo fecero porre nel


dell'Inferno,

Quanldo

gli

dei giudici

volevano

antichi

esprime-

un giudizio giusto, quantunque severo, chiamava un giudizio di Radamanto, tanta e cos grande era

re

l'opinione della sua equit. Presiedeva al

ve esercitava un potere formidabile:


delitti

gli errori

li

puniva,

obbligava

colpevoli

della loro vita, e confessare

procurarono a

essi

Tartaro, o-

esso inquisiva sui

rivelare

delitti

che non

che vani piaceri, e dei quali ab-

l'espiazione

biano differita

Dal nome
damantini
?.

Radamanto

di

della morte-

chizunarono giudizi ra-

facevano

si

invocando

testimoni animali o cose inanimate. Cos Socrate ave-

va l'abitudine di giurare per

Zenone per
in

all'ora

fino
si

che

giuramenti

839

mano

la

capra.

Saturno alla porta dei

Vedi Inferno
Radici.

Raffaele

cane e per

il

papero

raf>presentato con

seduto sopra un trono, vicino a

scettro,

lo

il

Radamanto
Campi

Elisi.

del greci

Vedi Maddalena

{Santa).

(San).

Arcangelo
Bastone, che

il

cui

nome

gli serv

significa rimedio di

da sostegno

Dio.

nelle lunghe marce.

Cane, emhblema di guardia, che accompagn l'Angelo che condusse Tobia a ELcbatana.

Ragione.
Figura allegorica rappresentata da una donna con
un elmo sormontato da un diadema, nell'atto di soggiogare un leone, emblema della passione che essa
deve dominare, e avente a tergo un olivo, simbolo
Galega, il sugo di questa
della pace dell'animo.
pianta si impiegava per acquietare i deliri del cervello.
Vedi Combattimento della ragione con l'ap-

petito.

Ragione posta nelle armi.


Armi, che gli antichi diedero in mano agli Dei,
come segno dell'autorit e della forza a cui ogni cosa

deve soggiacere, e per mostrare che

la

ragione

fondata nelle armi.

Ragno.
zione

Vedi Aracne
umana

Fragilit

DisperaTela di ragno.

Dialettica

840

Ramarro.
Specie di grossa lucertola assai lesta ni movimen-

Vedi
Vedi Adulazione Frode

Vedi Aba

ti.

Malizia

Ramarino.

Rame.

Libidine

Settembre.

Rosmarino.

Inganno

Lusinghe.

>

Rammarico.
Asfodelo

Ramo
Ramo
Ramo

Ninfea bianca.

giallo.

di

rosa. Vedi Piacere e dispiacere.

di

spino.

secco.

Vedi

Severit.

Vedi Amiciza.

Ran

o Rana.
Moglie del Dio gigante dell'Oceano, Aeger,

nella

Essa stessa passava per

Dea

mitologia scandinava.
del mare.

Rana.

Una credenza molto popolare ancora n voga,


vuole che all'estate dalle nuvole abbiano da piovere
ranuzze e

ovvero siano generate fra

la

pol-

vere per opera delle gocce d'acqua piovana,

al

mo-

mento

in

rospicini,

cui

cade a

essa

terra,

ci

che avverrebbe

principalmente in agosto e per lo pi dopo

Vedi Contadino
Marche (San)

siccit.

delle

dine

Curiosit

Imperfezione

Ingratitudine e cattivo pensiero

giorni di

Giacomo
Ingratitu-

Sfacciato

Sofista.

Ranuncolo acre.
Tutte

le

parti

di

questa

pianta,

botton d*oro, sono acri a segno che,


pelle,

dicenza

agiscono

guisa

Perfidia.

di

chiamata anche
applicate sulla

vescicante.

Vedi Mal-

Ranuncolo
Rapa.

841

Vedi Sardonia.

scellerato.

Vedi Semplicit

Sole.

Rapacit.
Lupo. Nibbio.
mini

si

stati

simili

Credendo

convertissero
nei

loro

in

costimii

secondo Socrate, coloro che


zia,

alla

nibbi,
istinto.

gli

quelli

di

e riella loro
si

frode e alla tirannia,

cui

gli

uo-

fossero

vita;

cos,

fossero dati all'avari-

rivivevano in

perch questi animali erano


Sparviero,

che

antichi
esseri

simbolo biblico.

ritenuti

Lo

lupi

rapaci per

sparviero era

ritenuto la rovina di tutti gli altri uccelli.

Rapina.
sta

Figura allegorica r^jpresentata con un elmo in tesormontato da un nibbio; tiene in mano una spa-

da, e fK>rta un fardello.

Lupo

che fugge con la

preda. Ferro.

Rasoio. Vedi Occasione.

Rassegnazione.
Croce.

Rastrello. Vedi Lavoratore.

Ravvedimento.
Assenzio; simbolo di

chi,

deviato dalla buona via

ammonito, ritoma a una vita costumata; perch l'assenzio, per qumto sia amaro, come amari possono riuscire i rimproveri, una volta ingoiato riesce, secondo gli antichi, un rimedio efficace

e datosi al vizio,

per certe guarigioni.

Re.
Elefante, presso

gli

Egiziani, non solo perch os-

servarono che andando in branchi

il

pi vecchio di

_
animali

questi

elessero per re

guida
il

ft42

gli

tutti

altri

pi vecchio di loro);
di

ma

fanno gli altri animali,

ma

un animo

attribuivano anche la virt


piegando l'elefante visibilmente

le

nazioni

(diverse

perche

come

gmocchia

torce leggermente

gli

non

regale,

cal-

il

ginocchia mostra che di sua


men.re
inchinarsi agli altri

cagno; e non piegando le


natura non inclinato a
umamt, che dicesi espiegando il calcagno dimostra
piede come simbob delil
sergli propria, ritenendo
una
pi basse e umili In
l'affetto verso le persone
con
elefante
un
vede
si
medaglia di Giulio Cesare
quale si drizza ^ un
il
contro
alzata,
la proboscide
;

alvolerlo combattere. In un
serpente, in atto quasi di
dai piestntolato
e
-lutato
tra, figura un serpente
Dalla pri
l'iscnzione
di dell'elefante, con
provodella
dedurre il simbolo

C/ESAR.

ma

medaglia

si

pu

Dalla seconda, quello de la


far osservare che 1 elegiova
guerra terminata. Qui
guerra col serpente, il
in
sempre
fante era ritenuto
hiondo, di province
altri, simbolo del
combattere.

cazdone al

quale,

fra

e di regioni

secondo

modo

il

rona di pietre preziose.

Globo

Lo-

di rappresentarlo.
crocifero.

Manto dop:

freno, frenare era sinonimo


pio d'ermellino. Redini o
scrittori,
le redini; da tutti gli
di governare, e tenere
quale gli
al
Scettro,
reggere.
luogo di

adoperasi

in

occhio.
Egiziani ponevano in cima un

Re amato.
se

arma

non esce dall


Api, sciame, perch la regina
quando essa esce
e
emigrare,
non quando deve
amorosamencustodendola
circondano
le api la

tutte
te;

e in

pongono

qualunque luogo
la

loro dimora.

si

ferma

la

regina,

le

api

843

Re misericordioso.
Aquila marina, quale simbolo
vede a

tutti

prende per

suoi,

dal nido,

scacciati

do loro ancora

Re

la

nutrisce,

un

che prov-

re

deiravvoltoio,

piccoli

bisognosi

dei

forza di

volare.

genitori,

e mancan-

ottimo.

Serpente colla coda


nel

di

bisogni dei propri sudditi; perch essa

mezzo

cui

Re senza

figura

bocca, avvolto in circolo,

in

parola

la

re.

dignit.

Elefante che d la caccia a un topo; allusione a

un

re,

o qualsiasi persona

illustre

di

nobile,

stirpe

che senza alcun riguardo alla propria dignit,

si

ab-

bassa a cose vilissime e vergognose; azione indegna,

come quella
nel

so,

dar

dell'elefante, animale cos

caccia a un

la

Domiziano

gi

imperatore,

fatto

Un
il

grande e grosesempio

quale,

re

ficare

vano

Gli Egiziani volendo mjinifestare


ebbe riguardo e cura del suo popolo, a
essere

egli

(vedi

Re

custode tutelare,

stato

loro

altro

sugli obelischi,

col petto alzato e


re

si

tutelare.

Serpente.

un

l'offre

dicesi,

mosche con un ago.

divertiva a trafiggere le

Re

tofX).

il

ottimo)

capo
in

monumento, un

dritto,

questa

scolpiserp)ente

e in luogo del
figura,

che
testi-

nome

scrivevano la

parola custode, per esprimere la vigilanza necessaria


a un re a cui venga affidata la custodia e la difesa
di

un pc^olo.

di

prudenza, saggezza e salute.

Il

serpente,

fra molti altri,

simbolo

Rea.
Moglie

di

Crono presso

Greci.

Vedi

Cibele.

844

Redenzione.
simbolo del

croce,

Pellicano, posto sulla

Reden-

tore.

Vedi Re.

Redini.

Reggenza.
Timone, emblema di reggenza e governo; infatti
latina gubernaclum, esprime tanto il timone
parola
la
quanto il governo. Nerone, poco tempo prima di morire, sogn che gli era stato tolto il timone con cui
guidava una nave, ed essere tirato da sua moglie Ottavia nelle tenebre; ci che fu interpretato! dagli
indovini quale segno che, cacciato dal
finirebbe la vita

Regia potest.
Benda reale, cos
il

distintivo

steva

della

chiamavasi un diadema, perch


regale anticamente consi-

dignit

una benda con

in

fronte.

calunniatori di

che egli era

governo, egli

miseramente.

desideroso

re

Pompeo

igli

cui

di

si

cingevano

la

trovarono a dire

cose nuove e molto

a-

spirasse all'insegna di regia potest, per aver alquanto

che

tempo portato
gli

alla

gamba una candida

serviva a coprire

fasciola,

una piaga; perche dicevano

che non importava punto qual parte del corpo

si

le-

tal proposito.
gasse con l'insegna di regia potest,
perch mollo
la
fascia,
Sciogli
dire:
Seneca ebbe a
male sia sotto quella nascosto. Antigono, re d'Asia,

a una certa vecchierella che della sua felicit si meravigliava, rispose: Se tu sapessi o madre, quanti e

quanti mali starino sotto questo pezzo di panno

(in-

dicando il diadema), non ti degneresti raccoglierlo


neppure dal fango. Diadema.

Regina

IVIarghepita. Vedi Astro della China.

845

Regnante egoista.
Aquila, in un nido sopra una roccia; simbolo d
un re che pensi soltanto a se stesso, senza preoccuparsi dei bisogni o disagi altrui; perch l'aquila si
annida

luoghi

in

ebe pi

ch'essa fugga

te
i

il

dersi

conto

ogni suo

dei

volatile,

contatto degli

quali invece di

vivere fra
suoi

F>er

sembra

cui

uccelli; similmen-

altri

ne parla anche la

cui

di

e s'innalza am-

inaccessibili;

qualsiasi

principi,

certi

alti

alto di

in

il

bisogni,

loro popolo,
si

isolano

storia,

per renevitare

f>er

contatto.

Regno.
Ape.
sperro

Narrasi che
in

schiava,

Cerone,

famciullo,

e-

fatto

un bosco dal padre perch nato da una


le

api misero

del

miele in

mento che, per avvertimento degli


padre a raccogliere

il

figlio,

bocca; avveni-

arusf>ici,

dargli

indusse

un'istruzione

il

de-

gna dello stato paterno, per cui pervenne all'onore


del

regno. Scettro, simbolo biblico.

Salmi

si

legge:

La

Per esempio,

nei

verga del tuo regno.

Regolo.
Strumento usato nel disegno per
chitettura

maso

Geometria

rigare.

Massoneria

Vedi Ar-

Tom-

{San).

Religione.
Figura allegorica, che sp>esso rippresenla una donna prostrata davanti all'altare, su cui ardono dei carboni. Vasari la rappresent col Testamento vecchio
ai piedi, e in mano il Testamento nuovo, tenendo aperte le epistole di S. Paolo, e accennando una
croce sul triregno del papa. Chierico con un turibolo
in mano.
Animali: Cicogna, simbolo della piet.

gli

ti

nel

Passiflora,

Vegetali:

846

cui

strumenti della Passione.

fiore

figurano

tut-

Altare.

Diversi:

Libro chiuso, quale simbolo

abbattuti.

Idoli

Giallo.

dei misteri che racchiude la religione.

Turibolo.

Religioso.

Dione Cassio danno a


essi
quest'animale sentimenti religiosi. Alla mattma,

San Clemente

Elefante.

dicono, saluta

sole

il

con la sua proboscide; la sera


quando la luna nuo-

si

inginocchia rispettosamente; e

va comparisce sull'orizzonte; raccoghe


gliele

fiori

per far-

un mazzo.

Reliquiario.
Specie di ostensorio, in cui si custodiscono reliquie
Vedi Clara (Santa).

di santi o cose sacre.

Remissione.
e
Cinquanta, numero dedicato alla remissione
antica,
legge
una
l'indulgenza; perch, secondo

alal

cio,
cinquantesimo anno si rimetteva ogni obbligo,
una possessione perduta; un libero caduto
si ridava

riacquistava la libert

in schiavit

condonato

debito;

il

il

bandito

al debitore

ritornava

veniva

pa-

simbolo ebraico del perdono e misericor-

tria.

Olivo,

dia.

Il

niva

dall'olivete.

Salvatore,

quando perdon

Remo. Vedi Acqua

all'adultera,

Mercurio

ve-

Oceano.

Reseda.
Pianta
di

cui

fiori

spandono un odore soave. Ve-

Tenerezza.

Resistenza.
to

per

d'aspetCerro. Quercia, albero dai rami enormi,


forte, il cui legno supera ogni altro

maestoso e
solidit

durata.


Resurrezione. Vedi
Rete. Vedi Caccia

847

Risurrezione.

Insidia

Persuasione

Silenzio.

Reitorica.
Figura

rappresentata

allegorica

donna riccamente vestita,


menza, con un filatterio
suoi

mano, su

in

l'aspetto

sotto

sono

cui

di

con vee-

atto di parlare

in

scritti

pensieri.

Ricchezza.
Deit px>etica, figlia della Fatica e del RisparRappresentasi magnificjunente vestita, tutta coperta di gemme preziose, con in mano la cornucoAnimali: Pecora, emblema dell'abbondanpia.
mio.

za

del

dcuvaro.

pianta

questa

Vegetali:

come una

considerata

pi

l'alimento

Per ricompensare

l'ospitalit

viene

all'uomo,

ricchezze

delle

Dando

Frumento.

utile

natura.

della

concessale

mentre

cer-

cava sua figlia. Cerere diede a Trittolemo una spiga


di frumento che divenne la sorgente delle sue ricchezze.
Diversi: Collana di pietre preziose. Gialallusione all'oro. Monete. Oro. Vedi Affarmi
lo,

della ricchezza

Bruttura delle ricchezze

patore delle ricchezze

Mammone

Dissi-

Volubilit

delle ricchezze.

Rccio.
iificato

Vedi Danni

contro

derivali

pericoli

dall'indugio

Opportunit

For-

Tatto.

Riccio di mare.
Si

credeva che questo animaletto,

prevedendo la
per non esrotolato dalle onde. Vedi Fastidioso
Indo-

tempesta,
sere

mabilit.

si

tirasse

se

delle pietruzze

848

Ricco.

Uomo

che tiene nella destra l'oro e nella sinistra


che si vuole derivato
l'argento.
facile
dalle parole di Cristo, quando disse che pi
il
che
dell'ago,
cruna
che un cammello entri nella
simvola,
che
Nbbio
Dio.
di
ricco entri nel regno
possessioni,
bolo d'uomo ricco e padrone di grandi
cerca la
perch, secondo alcuni, quest'uccello mentre

Cammello. Simbolo

spazio d'apreda, col volo circonda un grandissimo


Donde
campi.
dei
l'estensione
segnasse
se
come
ria,
si

disse:

Tanti campi
Girarli

che non puote


con larghe ruote.

ricco ara,

il

nibbio

il

Ricino.
Pianta da cui

Vedi

gnante.

un

estrae

si

olio

sapore

di

ripu-

Protervia.

Ricompensa.

d et
Figura allegorica rappresentata in vma donna
d'oro
m
corona
una
con
vestita,
matura, riccamente
testa.

Ricompensa
Corona

San Medardo, vescovo di Noyon,


suo luogo di nascita, quale ricomuna
virt un premio che consisteva in

Selenci,

istitu

pensa

dtlla

corona di
modesta.

rose,

Ricompensa
Corona
le

alla virt.

di rose.

destinata

militare.
che

di gramigna,

pi onorevoli che

presentavasi

alla

da un

si

fanciulla pi

Romani

davano per

esercito assediato

avesse levato l'assedio.

casta

ritenevano fra

fatti

al

militari,

generale che

"- 849

Riconciliazione.
Allegoria r^jpresentata da due donne che
bracciano.
tra

Una

mano un ramo

ab-

si

di olivo, l'al-

preme un serpente con faccia umana.

piedi

coi

tiene in

Riconoscenza.
Agrimonia. Dalia.

Ricordanza.
Miosotide.

Ricordo.
^iola

pensiero.

del

Ricordo del bene ricevuto.


da un uomo \iun anello di ferro,
issicurata al masso, con dentro
tolto
una piccola pietra. Allusione a Prometeo, il quale
fu incatenato, poi liberato da Giove per compassione.
E vuoisi che in memoria del perdono ricevuto portcLsse un anello, con un pezzo di pietra, staccato dalla
catena che lo legava. Di qui, dicesi, venne l'uso
Figura

rappresentata

allegorica

una rupe, che


da una catena

cino a

d'incastonare

le

p>orta al dito

gemme

negli anelli.

Ricordo doloroso.
Adonide.

Ricordo eterno.
Cnafalio,
e

cui

fiori

disseccati

conservano

forma

colore.

Rifugio.
Altare che,
ritenuto per

cora,
ricolo

ra in
'

54

presso

sacro

gli

antichi,

inviolabile

asilo

ancora oggi,
e

rifugio.

An-

in mano, come segno di scaJT^)ato petempo procelloso, per aver gettato l'anco-

tenuta
in

un sicuro

rifugio.

O. Ronchetti,

Properzio, nei suoi

tristi

can-


ti,

850

Ho

alludendo a questo simbolo, disse:

cora.

Anche

Bibbia

nella

l'ancora

gettata V an-

presa

per

i!

rifugio.

Rigidezza.
Piombo.

Rigidezza

costumi.

di

Apulejo parla

Scorpione.

che per troppa rigidezza


chiamato scorpione.

un certo Decurione,

di

della

vita,

era

dal

volgo

Rigore.
5/a#i7e.

Rimedio contro
Serpente

morto.

libidine.

la

Volevasi che

digiuno potesse uccidere


ceri

carnali

smorzarsi col
re

giare

gli

il

ardori

sputo

della

libidine,

Terenzio disse:

digiuno.

Bacco, Venere
e ben bere, la

lo

lussuria

che possono

Senza Cere'

cio senza

gelata,

dell'uomo

serpente; allusione ai pia-

si

ben man-

raffredda.

Rimedio contro l'ubriachezza.


Upupa, che porta
venere; poich
ta

uva,

sere

in

si

modo

nel

che,

ubriaca, ricorreva

rimedio

al

becco delle foglie di capei'

voleva che l'upupa mangiasse moltalvolta,


al

accorgendosi

capelvenere

di

es-

quale efficace

proprio disturbo.

Rimorso.
Aconito. Avvoltoio, che rode un cuore. Vedi Inferno dei poeti

(Sackeville).

Ringiovanire.
Serpente che cambia

la pelle; allusione a chi,

dopo

qualche malattia grave, guarito perfettamente, abbia


acquistata la forza primitiva quasi fosse ringiovanito.

Riguardo
cambia la

perch

spiega

ravigliose virt;

ti

serpente

della

vita-

simbolo dei Cristiani.

Rinoceronte.
Al corno di quest'animale vennero
cui

il

vedi Asino.

p>elle,

Rinnovamento
Fenice,

che

favola

alla

851

le

fra'

quali quella di

pi micidiali veleni, cos che

attribuite

me-

lendere inno-

sospettosi despo-

dell'Asia se ne facevano fare delle coppe che pa-

gavano sovente prezzi

Rinsavire.
Rondine

favolosi.

occhi

negli

trafitta

Vedi Forza.
con un ago; perch

credevasi che un

pulcino di quest'uccello, accecato,

avesse

di

facolt

la

riacquistare la

vista,

che,

sim-

bolicamente, presa per la saviezza o sapienza, mentre

la

tenebre,

sciocchezza.

rappresenta

cecit,

Zampogna, simbolo

ragione, avesse acquistato

dinando
ta

la propria vita;

il

l'ignoranza

la

di chi, gi privo di

sermo e

la ragione,

rior-

perch la zampogna, costrui-

da canne vuote (emblema di mente vana), animad suoni armoniosi e regolati, mostramdo

ta col soffio,
in

certo qual

Inoltre

si

modo

tale influenza su
tirlo

essere fatta partecipe di ragione

il
suono della zamfjogna abbia
una persona imbestialita, che al sen-

vuole che

ritorna in senno,

quietandosi.

Riposo.
Bella

di

notte.

Sedia.

Ripulsa vituperosa.
Corvo. Per un uomo
mente,

s'intende

gettato

ai

corvi,

una persona che abbia

vergognosa ripulsa, o

sia

stata

figurativasu'bito

una

espulsa dal consorzio


umano. Secondo
so per

il

852

alcuni, nella Bibbia,

il

corvo pre-

diavolo.

Riso. Vedi Leggerezza.


Rispetto alla madre.
quest'animale non
Cammello. Alcuni vogliono che
sforla madre, anche volendo
si congiunga mai con
guardiano
un
che
racconta
zarlo- e in proposito si
altro stallone, fece montare
di cammelli, non avendo
che, accortosi di ci dofiglio,
suo
un
la madre da
ricordandosene, appena ebpo aver compiuto l'atto,

be occasione uccise

il

cammelliere a morsi.

Cane. Ariosto ne fa

Come

la

descrizione seguente:

soglion venir due cani mordenti

mossi.
per livore, o per altr'odio
digrignando i denti.
rossi;
Con occhi biechi e pi che bragia

Avvicinarsi

ardenti^
Indi a morsi venir di rabbia
dossi
rabuffati
e
ringhi
aspri

Con

Risuppezione.

Struzzo, col cui uoFenice, simbolo dei Cristiani.


giorno di Pasqua.
il
vo il medio evo simboleggiava

Risveglio della natupa.


Rosignolo, simbolo del tempo

natura coprima di
giorm
quindici
mincia a svegliarsi; perch
giorcontinuo
di
canta
spuntar le foglie, quest'uccello
sente nel
che
gioia
la
esternare
per
in cui la

notte; quasi
primavera; e
presentire la prossima

no e

anche da quel tempo


sidu amente.

in poi,

non

quantunque canti

lo fa pero cosi as-

853
Ritardo.
Eupatorio.

Ritirata sicura.

Lupo che

speranza

ogni

senza alcun
nel fuggire
trarsi

con

verbio:

coda ritirata sotto il corpo;


da una forza che toglie

corre con la

sopraffatto

a chi,

allusione

resistenza,

di

danno;

perch

pericoli,

il

al

sicuro

molto

astuto

ritirato

siasi
il

lupo

suo primo intento di sot-

fuga salvandosi nei boschi. Dice

la

mettersi

la

coda fra

le

gambe;

pro-

il

fug-

cio

gire.

Ritorno.
Piede destro
comincia

il

steso.

Abitualmente, camminando,

passo mettendo avanti

Ritorno sulla buona


Pernice,

via.

alcuni pulcini

cio

si

piede destro.

il

di

questo uccello fra

due adulti; allusione a una p>ersona che, sbagliando,


sia

traviata

stata

da false opinioni, ma che infine


buona via; perch, dicesi, se la
sue uova rotte, smeuiiosa di covare,

fosse rientrata nella

pernice trovasse

le

riponendole nel suo nido;

toglie quelle delle altre,

avviene che

pulcini

appena

ma

sentendo la voce

nati

della pernice che fece le uova, spinti dall'istinto, ab-

bandonano quella che


ra

madre.

Nella

li

cov,

Bibbia,

simile esposizione, in cui,

in

spera

con

falsi

sentimenti

la

sp>eranza

trova

demonio

il

nutrire

nel nido della sua malizia, e p>er le

il

si

una

secondo l'interpretazione di

alcuni teologi, la pernice raffigura


le

raggiungere la ve-

p>er

Davide,

parti

il

di

qua-

Dio

uova interpretano

che egli ha di sottoporli e

tenerli

sotto

suo dominio, e per la f>emice che la loro madre,

854

cio quella che depose le uova, intendono la congre-

gazione dei buoni e

alla quale,

religiosi Cristiajni,

es-

sendo legittima e naturale madre, apipena che gli uomini avranno udito la sua voce, se ne andranno,
lasciando la falsa. Adamanzio, per la pernice che
cova

le

uova che non sono

sue,

intende

gli

eretici,

uomini, a guisa di pernici, maligni, fraudolenti, astutoti


e sempre pronti a ingannare chi li segue.

Ma

che

sto

si

udita

d'una pi santa
no aLbandonati.

la

voce della vera madre,

cio

e dottrina pi sicura,

istituzione

.so-

Rivalit.
Montoni, due, che

si cozzano, perch si vuole che


abbiano a combattere per rivalit d'amore, non tollerando che le pecore da essi preferite siano da altri

godute.

Riverenza.
a

Pernice, che vola intorno a un cavallo; allusione


un uomo debole che s'inchina a una persona ine

fluente

potente

pi

un certo

di

lui,

perch

davanti a un cavallo,

pernice, posta

fare

riverente,

sembra

dicesi

che

volcuidogli

che,

intorno, ora seguendolo, ora precedendolo, voglia


strare

la

sua sottomissione

la

guardi con

lo

mo-

servile.

Robigo.
Deit invocata, secondo alcuni

Romani

per

proteggere

le

gine e dai soverchi calori.

giovani

scrittori

latini,

dal

biade dalla rug-

Celebravansi

in

suo ono-

Robigalie, offrendo al Dio in sacrifizio una pecora e un cane con vino e incenso. E' incerto se quere le

sta

deit

fosse maschile o

femminile,

855

Rocca.
Arnese usato dalle donne per

Vedi Fal

filare.

Morte Nozze

Roccia Vedi Barbara


Cenovefa
Parche.

{Santa)

Ospite

Elisabetta {Santa)

{Santa).

Rocco (San).
Bordone. Cane che

Costume da

te.

viaggio

gli

portava

pane giornalmen-

il

che indossava durante

pelle(^rino,

il

Roma.

Rododendro.
Pianta sempre verde, con bei
poli.

a grandi grap-

fiori

Vedi 'Eleganza.

Rogo.
Catasta
bruciare

legno destinata

di

cadaveri.

con quattro

lati

ti

sovente

funerale.

lasciarsi rozzi e scabri,

di

foglie

nere e

Barnaba

{San)

lati

ma

alberi

cavmsi talvolta davanti al rogo.

per

antichi

forma

in

ab-

altare,

di

eguali, e p>erci chiamavasi

del sepolcro o ara del

dovevano

dagli

Q)struivasi

arxhe ara
catasta

della

venivano coper-

di

cipresso

coUo-

Vedi Agnese {SanC)

Francesco d'Assisi

{San)

Lucia {Santa).

Roma.
Nome

famoso e unico,

col

quale

fu

sempre, sotto

l'universo.

gli

svariati

AnJmaU:

suoi

principale

di

Roma.

aspetti,

nutr

posta sulla testa che rappresenta


glie,

CITTA',

che

regina del-

Aquila, insegna speciale dei

Romani. Cinghiale. Lupa che

emblema

ogni tempo e

in

presso agni naziooie venne chiamata la

Romolo

Diversi:

Roma

nelle

Remo,
CelalcL,

meda-

quale emblema del suo carattere bellicoso. Fa-

856

militare presso gli antichi


scelto d fieno, insegna

Ro-

(vedi Manpolo).

mani

Roma

vecchia.
,
ricordata
Secondo un'antica tradizione
sembrerebbe vi fosse stata una
.

Quadr'ato.

da

alcuni autori greci,

Roma

quadrata,

diversa

da quella fondata da Ko-

Cos fu intesa da parecmolo. e pi antica di questa.


dai raffronti
antichi,
chi l'asserzione di questi
esservi stata
deduce
archeologi si
dei vari storici e
quaconsistente in un ripostiglio

ma

Roma quadrata,
davanti al tempio d Apoldrato sul monte Palatino,
fondazione
riposti, prima della
in cui erano stati
lo
per le
augurio
buon
oggetti di
dlia citt, tutti gli
chiuso
stessa, e eh era stato
una

fondamenta della citt


Di qui la tradizione di una
con una pietra quadrata.
mentre non
Roma quadrata anteriore alla romulea,ripostiglio, da
piccolo
dapprima che un
si chiam cos
che pu
successivmente 1 intera citta,
denomin
si
cui
idenUca
una
essendo
Romulea,
Quadrata o
diisi
cosa.

'^'^T^ga.^'emblema
disse:

Ah

Romice

signori

cittadino

del

Roman

gente

Romano.

paziente.

il

.^
;
lapazio o ca

volgarmente
Erba perenne, chiamata
volacelo. Vedi Pazienza.

Rompere

Virgilio

togata.

silenzio.

Cinoglossa.

Rondine.
Intorno
vole,

alle

rondini

^^^.
vennero sparse non poche ta

ne fecero argomento dei


non solo dai poeti che


ma

loro canti,

anche dai cultori della scienza.


lungo tempo che esse

to e creduto per

ingombro talvolta

di

il

portassero apF>ese al

le

det-

loro stomaco, avessero la virt

una caterva

preservare da

che

Fu

accoppias-

si

Si pretese che quelle pietruzze, di cui

sero nell'aria.

857

di malattie le

collo

una

in

persone

borsetta,

medici antichi avevano insegnalo a ricavare non me-

no di diciasette preparati farmaceutici, l'uno pi maraviglioso dell'altro, dal corpo della rondinella.

qua
vani

mescolate con del

rondinini

castoreo

(secrezio-

ne di glandole nelle borse prepuziali del

castoro) e

dellaceto, costituiva una specie di panacea.

mico

inutile

Nido

Rosa;
Emblema
la

zie,

Rinsavire

della

fiori.

Felicit

Garrulit

Pianto

Pri-

Ugualit.

della giovinezza, della venust, delle gra-

rosa inspir in ogni temjx

chiamarono

nazioni, che la
to

Vedi A-

Marzo

Aria

Pellegrinaggio

di rondine

mavera

Architellura

Filomela

passeggera

L ac-

ottenuta distillando le carni dei gio-

di rondine,

terra,

La Bibbia

gloria

figlia

della

ix>*li

<^'

tutte le

del cielo, ornamen-

primavera,

regina

celebra la rosa di Gerico;

il

dei

gran

sacerdote d'Israele ornavasi di una corona di rose in

occasione dei

sacrifizi.

Vedi Affetto immutabile


puro

lascivo

circondato dal male


zione

di rose

Disperazione occulta

Grazia

Fragilit

ZQ

Amore Bene
Amore
Corona

Grandezumana

Amore

acquistata

per

opera

del

Discre-

Divertimento

Grazie

nemico

Irmocertza


Martrio
Pretensione

858

Piacere e Dispiacere

Primavera

Silenzio

Poesia

Venere.

Ross.
Colore, attributo della gioia spirituale.

Dolore

Piacevolezza

Rosaio.

Vedi Maria Vergine.

Rosario.
Corona

di

mano

pallottoline

mano

infilzate

recitando

il

Vedi Bont

Principati.

che

rosario

si

percorrono

per

avere una

singole preci.
guida sicura nella numerazione delle
(Sani)
Liguori
dei
Alfonso
(Sant')
Vedi Agnese
Devozione
Aritmetica
Antonio [Sanf)
Francesco d'Assisi
Domenico di Guzman (San)

(San)

Giuseppe

{San).

Rosignolo.

buropa. e I upi celebre degli uccelli canon d


Filomela
Vedi
nell'Eliseo.
cantare
poteva
nico che
Veglia.
Risveglio della natura
Musica
II

Rosmarino.

propriet ecPianta conosciutissima, che possiede


Francia
della
luoghi
aromatiche. In alcuni

citanti

meridionale
nelle

mani

getare.

si

Vedi Balsamo

Rospo

scrissero

si

crede che

che vestivano
che

l'alito

questa

vi continui

pianta

a ve-

consolatore.

...

prediletto dalle streghe di una


d'una livrea verde. Gli antichi
,

Animale ripugnante,
volta, e

di

ramoscelli

mettono

dei morti e

del

rospo mortale, e infetta

di due amanti.
luoghi dove respira. Si cit l'esempio
era passato un roquali, avendo raccolto salvie ove
1

spo morirono

all'istante.

L'opinione volgare che que-

animale ^uti veleno

sto

diani

rendevano per

gli

servavano cen cura


pioggia o

bel

il

859

Alcuni

un'assurdit.
del

onori

gli

In-

con-

culto;

rospi sotto vasi F>cr ottenere la

tempo secondo

ed

loro bisogni;

era-

no talmente persuasi che dipendeva da questi animali


accordare l'una o

Vedi Avarizia

che

l'altro,

la preghiera

volte che

frustavano tutte

li

le

non era prontamente esaudita.

Diavolo.

Rosso.
Marte.

dedicato a

Colore

adoperava per coprire

questo esempio

dietro

rono per

quando

li

rosso era

il

e legge

Cristo

usarono

pittori

vestivano

mandavano

vestir

loro

soldati

di

il

stivaletti

nuova

Martiri

Preghiera

rossi.

perIl

Diana

re.

Vedi Ardire

Legge

Martirio

Serafini

si

sangue sparso.

loro

Fervore

Eucarestia

leva,

di

campo, affinch non

al

colore degli imperatori e dei

Venere portavano

Carit

si

ri-

gli

il

d'animo vedendo

dessero

fede di

la

Lacedemoni

tichi

antichi

quali erano

manto ai martiri che moriCristo. Di questo colore gli an-

o almeno darne

rosso,

nei

che avevano combattuto valorosamente,

coloro

p>osti

Presso

cataletti

vecchia

Passiore di

Spirito santo

Trinit.

Rotella.

Scudo rotondo. Vedi Scudo.


Rotolo. Vedi Calliope

Clio

Polinnia.

Rottura.
Paglia spezzata,
ra,

emblema

in

opposizione della paglia inte-

dell'union?,

860

Rovina.
del male,

Coccodrillo. Simbolo presso

gli

r-

Lgiziam

e sopra
dartno e rovina portata agli altri;

rappresentava

'

questo

tutto

i-

Animali:

animale

l'insaziabile

ra-

proverbio.

Vegetali: Baslico. Dice il


delVorto. Quando
scusa del basilico la rovina
puntigli si rovma
di
forza
con la scusa d'inezie e a
piccole, prescuse
con
o
patrimoni,
cose grandi e
persone e grandi interessi. -^
testi si danneggiano
Egiziani come una beDiversi: Fuoco, ritenuto dagli
mancandole l'alimento muore, la
stia animata, perch
ogni cosa.
consumasse
e
quale mangiasse
pacit.

La

Rovina dei popoli.

quattro corCorna. Quattro fabbri che spezzano


il
perseguitarono
che
popoli
na simbolo biblico dei
Greci
i
Persiani,
1
Caldei,
i
cio
popolo di Giuda,
e

Romani.

Rovinato dagli adulatori.


zampoCervo, davanti a un pastore che sugna la
frode
con
ingannata
persona
gna. Allusione a una
compiacersi
dicesl
cervo
il
perch
dagli adulatori;
se stesso, non
talmente del suono che, dimenticando
facilmente uccurando d'altro, senza sospetto si lascia
per poi
lusingatori,
dei
cidere, diventando cos preda
convito. Antistene soleva dire che

a qualche
che degli adulameglio era cader in mano dei cervi
cervi no^ essere tanto
i
soggiungeva,
perch,
tori,
servire

nocivi

agli

uomini

cervi soltanto

cuni

filosofi

ritenendoli

gli
si

quanto
occhi

del

cavassero

come un

gli

certo

adulatori,

corpo;

(si

spontaneamente
ostacolo

cavando

dice che

alla

gli

al-

occhi

contempla-


mentre

zione)

quali

ali

uomo

cavano

adulatori

gli

mente, cio oscurano


i

861

pi

il

gli

occhi

della

giudizio e l'intelletto, perduti

nulla

rimane.

Rovo.

Pianta munita di pungoli curvati. Vedi Crudelt


Odio
Perturbazione d'animo.

Rovo ardente. Vedi Mos.


Rubino.
Bella pietra preziosa rossa e trasparente. Vedi Ele-

ganza

Marte.

Ruminache

Divinit

presiedeva

Terra.

Ruota. Vedi
sandria

{San)

casione

Issione

Favore Fortuna

Nemesi

Adriano

{Santa)

Troni

Vedi

all'allattamento.

Caterina d'Ales-

{Sant')

Giorgio

Mutabilit
Vittore

Oc-

{San).

Rupe. Vedi Eco.


Ruta Capraia.
Pianta vantata una volta qual potente rimedio antispasmodico.
ruta

Vedi Bont

Castit

Corona

di

Sicurezza.

Ruvidezza.
Berberi.

s.
Sabina.
Pianta
seante,

le

cui foglie sono

scono qual potente rimedio


re

la

di

sapore imaro e nau-

e adoperate internimente in piccole dosi

mestruazione;

le

specialmente

aigi-

nel) 'attira-

donne che imprudentemente

862

usarono della sabina con mire criminali, per lo pi ne


furono vittime. Il volgo diede a questa pianta il
nome di erba dannata, di cipresso dei maghi, ritenendola un tempo efficacissima contro
in alcuni luoghi

ancora

ai

perci

sortilegi,

giorni

nostri

suole

si

ap-

pendere rami di sabina sulle porte delle abitazioni.


Sconciamento.
Vedi Dannazione

Vedi

SaiCCO.

Giuditta

Matteo

(San)

Preoc-

cupazione delle cose terrene.

Sacerdote.
Babbuino, secondo gli Egiziani, i quali credevano che quest'animale non mangiasse pesci, di cui i
loro sacerdoti si astenevano rigorosamente, aborrendone qualunque specie. Perci, essendo a loro sinell'osservare

mile

tenevano

religione,

strettamente

le

norme

babbuino

in

gran venerazione.

il

loro

della

sacerdoti dei Gentili mangiavano pesci e


Mentre
pane fatto di pesci, che si faceva con una specie di
morfarina ottenuta dai pesci essiccati pestati in un
i

servanza
dei

come

e intrisa appunto

taio,

religiosa

aniche

la

di

os-

regole

un'assoluta

essi

carni.

Sacerdoti dei campi.


Sacerdoti

tale

alcune

in

sacerdoti cristiani, prescrivendosi

astinenza di mangiar

Una

pasta.

entrata

Vedi Arvali

fratelli

Marte.

tempi di Teodosio e Onorio. Avevano


per insegna unlo scudo d'oro con un cerchio rosso
circondato da un altro pi grande color viola sbia-

Legione

dito,

ai

nella cui

parte all'altra,
la

sommit figurava una


fra

rosa soprastante,

cerchi,

due

l'estremit

rosa,

lupi che

dello

da una

guardavano

scudo termi-

863

in un contorno rosso. Il nome di Marte deriva


immagine del lup>o, animale sacro a quel Dio.

nava
dall

Sacerdozio.
Fin

tempi

dai

una

ordine,

pi

grande, inspira

nobile e

giormente

con cui

avesse

scritto

si

Ali di sparviero,

ornavano

il

Tebe un

libro

conveniva agli Dei, e

dovessero procurare

rittimo.

sacerdoti

lavamo rami

di

magper

cap>o,

perch volevano che quest'uc-

p>ortato

si

quanto

e timore, che

ai

sacerdoti,

a lettere rosse, in cui era insegnato quale

spetto e onore
si

includeva

risp)etto

sacerdoti egiani

sacerdozio era un

il

che

avvicina alla divinit.

si
i

onorare lo sparviero,
cello

antichi

sacra

dignit

molti

d'Iside,

ri-

modo

che

Assenzio

ma-

luogo dell'olivo

F>or-

sacrifizi.

in

in

assenzio.

Sacerdozio sacrosanto.
Serpente,

che

sacerdoti

egiziani,

come

insegna,

un cappello bianco, p>er mostrare che se qualcuno avesse osato di ribellarsi al


re (i sacerdoti avevano l'impero degli E^ziani), sapesse, ch'egli sarebbe stato punito da un morso ve-

portavano

avvolto

in

lenosissimo.

Sacerdozio sommoZaffiro, che tanto presso

gli

cintichi

come

presso

moderni sempre stato ritenuto in gran considerazione,


perci divenne segno di sommo sacerdozio e d'imperio.

traesse

Alcuni vogliono che questa gemma, dal cielo,


da Giove e da Saturno una certa virt, la
raggiungimento dei som-

quale preparaisse la strada

al

mi onori, e rendesse pi

facile

che

li

desideravano:

cos

il

da Giove

successo a
si

otteneva

coloro
il

re-

^
da Saturno

gno.

il

sacerdozio.

Il

zaffiro

la sede

di

Dio.

significa

la Ezechiele,

864

...

Sacramento.
Secondo

una cosa santa e

sacra.

aalmente

segni

Ms.tce

significa

o in

^^i

generale

linnel senso proprio del


spemdica
sacramento

da Ges Cnsto a
Per Prodmr

sensibili istituiti

nostra santificazione
in noi la erazia.

Ma

parola

la

cristiano,

guaggio

latina,

mitologia

la

di cui par-

altri termini,

Candelabro

d'oro a sette bracci,

Il santuano
collocare nel tab^nacolo.

^^blazione

pam
profumi, la tavola dei
che
questi canf abr.
da
che
rischiarati
on erano
al mattino.
spegnevansi
s'accendevano alla sera e

l'altare dei

tutti

^"Scif chiamavansi
a

Dio

sugli

da un

altari

generi

di

offerte

ministro legittimo per

invocare la grazia.

fatte
rei,

^^ea^fl

omaggio e
^
Voti o U
1
di sacrifiz>:
guevano parecchie specie
occasione di faDei
^
agli
bere offerte promesse
dergli

Of
di raccolto abbondante. 2.
vorevoli avvenimenti o
d
g.
collera
1^
fatte per calmare
ferte propiziatorie
riuscita di qualche imDei

cipio

Sacrifizi per la felice

4.

presa.
i

Sacrifizi

sacrifizi

imposti

non

da un oracolo. In prm-

furono che

semplici

offerte

di

cenere sugli

terra e ridotte
piante strappate dalla
sostituirono la
I Grec. vi
foglie.
le
e
frutti
altari coi
stento solaprofumi.
preziosi
Ira, l'incenso e

^
Int

sacrifizi

di

ammali, perche

vennero in uso i
aniaborr dallo scannar
per molto tempo
legg*
una
anche
lavoro, e
Lale suo compagno di
d
un delitto meritevole
come
fatto
tal
Considerava

Tuomo

L'uso della carne nei banchetti fece cambia-

morte.
re

865

nei

l'offerta

venne per

sacrifizi,

sangue delle vittime di-

il

Dei omaggio pi prezioso

gli

La

e delle radici.

delle piante

scelta delle vittime era la pi im-

Essa doveva essere

portante parte del sacrifizio.

sa-

na e senza magagne. Certi animali erano particolar-

mente consacrati

culto

al

divinit;

certe

di

al

Sole

sacrificavasi un cavallo, a Diana una cerva, una cagna a Ecate. una colomba a Venere; Marte voleva^

per

sacrificavasi

becco devastatore della vendemmia,

animale nocivo

Cerere,

Bacco.

Il

il

toro,

uso.

la giovenca,

gallo,

il

Anche

l'et

raccolte,

alle

bue,

il

e fra gli uccelli


gior

La

qualche belva feroce e selvaggia.

suoi altari

scrofa,

pecora, ecc.,

la

pollo, ecc., erano di

il

veniva considerala

mag-

nella scel-

una giovenca giovane e bianca era

ta delle vittime:

tenuta per la vittima pi degna degli Dei. Sjjesso per


sacrifizi

tombe,

si

immolavano molte

solamente

qualunque fosse

parola ecatombe
di

sacrifizi

specie degli animali,

la

composti

sacrifizi

ai

di

zione. Si legge pure di

parecchie

un

nell'eco^

chiliombe, sacrifi-

nel

posteriormente la

mille, e

zio di

applicava non

come

vittime;

di cento buoi;

sacrifizi

vittime

ma

anche

senza

sacrifizio di sei vittime,

di

pasta. Generalmente,

sacrificavano vittime bianche,

me

e agli Dei che

nere;

l'acqua

si

secondi

neri.

vano,

ma

vi

ss Q. ROSTHPTTI

una
un

celesti

si

vitti-

presiedevano all'aria e al-

solamente

furono

Dei

a quelli infernali,

sacrificavano volatili,

Non

agli

ai

distin-

pecora, una capra, un maiale, un pollo, un'oca e

bue fatto

si

cento vittime

anche

gli

ai

primi,

animali

vittime

bianchi, al
si

umane.

sacrifica-

Cos


Saturno

si

sacrificava

ziani

immolavano

finire

questi brevi

tre

866

un fanciullo;

sona di Saturno stuprate.

costume

era

prima notte con

tutti

al

presso

tempio, le quain per-

Nasamoni,

che la sposa

convitati,

Ales-

in

per ordine

erano dal sacerdote

di notte spente le torce

Libia,

memdavano

matrone

del sacerdote le pi belle

della

Egi-

Sole,, gli

aggiungeremo che

cenni,

sandria, per onorare Saturno,

li

al

uomini giovani e puri, ecc. Per

trib

giacesse

la

per soddisfare Ve-

nere.

Sacrifizio del

salvatore.
Agnello immolato sull'altare.

Sacrifizio iper le

Capra
irazione
la
e

stella

viti.

rame dorata, tenuta

di

presso

della capra,

per questo le

si

al

in

grande conside-

secondo

perch,

Fenici,

Pausamia,

suo nascere nuoce alle

viti;

facevano onori e preghiere pubbli-

che, con cui credevasi allontanare tale Influenza

ma-

lefica.

Saga.
Cos chiamavano
In

una maga o fattucchiera.

Latini

un dipinto pompeiano

vede

si

cappello, la bacchetta magica,


simili

ghe

nostri libri di fiabe per

Sagacit.
Naso. Secondo Festo
gace; perch

il

col

stre-

bambini.

la parola nasuto significa sa-

naso scopre e sente l'odore prima di

vedere di dove emana. E*


naso,

rappresentata

cane, la caldaia: em-

a quelli che sogliono assegnare alle

blemi
i

il

comune

il

detto:

Aver buon

o buona nasia. Nello stesso modo, orecchiuto,

867

esprime la curiosit di udire e la finezza dell'udito;

come oculato denota avvedutezza

buona

vista.

Saggezza.
Figura allegorica
sotto
in

sembianze

le

che

di

mano, e accanto una

gezza attinge

civetta.

vera scienza.

la

rappresentavano

antichi

gli

Minerva, con un rauno d'olivo

pace interna ed

esterna.

gezza. Specchio,

emblema

Pina,

Sagittario. Vedi Chirone

Libro,

sag-

in cui la

Olivo, simbolo

della

sag-

della

attributo

della riflessione.

Zodiaco.

Salo.
Specie di mantello che portavano

Adoperavasi
pace,

per cui

Italia,
li

tutti

soldati

Romani.

opposizione della toga, ossia veste di

in

che quando eravi

trova

si

cittadini

indossavano

il

saio,

Vedi Guerra

del igrado consolare.

guerra

in

salvo quel-

Sventura.

Salacia.

Da

salum, mare. Moglie di Nettuno presso

mani,

Ro-

Salamandra
Gli antichi credevano che quest'animale vivesse nei
Secondo Bergerac, dimora sotto le montagne

fuoco.
di

bitume acceso, come l'Etna,

Rosso.

Trasuda

olio

bolloite

Vesuvio e il Capo
piscia acqua forte

quando
il

il

riscalda e bastona.
si
soggiunge che basta
corpo di questo animale per aver fuoco in cucina.

Vedi Amante

Fuoco

Scellerato.

Sale.
Il

la

sale,

potenza

dice Bugnet, un antidoto sovrano contro


dell'inferno,

spressamente che

si

siccome Dio comand

e-

avesse cura di mescolarne nei sa-


che

orifizi

nel
facevano, e che se ne facesse uso
sale,
il
odio
talmente
diavolo prese

gli

battesimo,

868

si

il

notturna delle streghe e


che al sabato nell'assemblea
un demonio sotto forma
degli stregoni, presieduta da
becco, nulla mangiavasi di sa^
di un cane o di un
trovandosi per caso presente a una
lato.

Un

italiano,

sale con tanta


assemblea infernale, domand del
a farglielo
costretto
fu
diavolo
il
importunit che
Dio sia
Dietro di che l'italiano esclamo:

tale

servire.

mi manda questo sale:


salda
scomparve all'istante. Vedi Amicizia
perch

benedetto!

nii

tutto

ticr-

Sapienza.

Salcaria.

,.

porporichiamata volgarmente hmisachia


per il tanmno
medicina,
in
adoperata
na, una volta

Pianta,

che contiene.

Vedi Presunzione.

Salice. Vedi Arrendevolezza


tinenza
cocit

Salice
i

Castit

Ozio

Con Pre-

piangente.

suoi

pianta,

dal

servirono

per

che questa

rami

Signore, ;essa
linconia

Legame

Sterilit.

racconta

Si
cui

Eredit

flessuosi

momento
flagellare

pot pi levarsi al cielo.

non

in
il

Vedi Ma-

Tristezza.

Salii.

,.

ogm anno nel


Sacerdoti di Marte. Erano dodici e
percorrevano proces.
Marte,
a
sacro
marzo,
mese di
dodici scudi custoditi
Rionalmente la citt portando i
danquali Vancih, e intrecciavano
dai

Romani,

ze

guerresche e

posti.

fra

cantavano

inni

appositamente

com-


Saliva. Vedi

869

Scacciapensieri

Sputo.

Salmone.
Vedi

Pesce.

Lolfe.

Salomone.
filosofi,

orientali

Secondo

protettore.

sapienza,

scienza

la

evocare

la

gli

loro.

sublime e

pi

vorio.

la

geni,

di

tutte

pi

utile,

cogni-

le

queste

fra

ultime,

quella

comandare a

dava un potere
intermediari fra Dio e

in-

asso-

gli

Leoni, due, che sostengono

di

loro.

dicevano, un anello ove era

essi

un talismano che

sopra questi esseri

luto

mo.

astrologi

gli

Dio, avendogli infuso la sua

soprannaturali, e

spiriti

Salomone aveva,
castrato

indovini

gli

aveva anche comunicato

gli

naturali

zioni

botanici,

riguardavano Salomone o Soliman come loro

l'uo-

suo trono d'a-

il

Tempio, quale emblema.

Salterio.
Strumento musicale a corde fsse in forma di trapezio, e di cui ogni nota aveva una corda doppia, una
d'acciaio e l'altra di ottone.

una verghetta

di ferro

Il

salterio

si

toccava con

o con un bastone ricurvo. Vedi

Davide.

Saltimpalo.
Uccello che depone comunemente

do

tano
op>era
narli

giovani

sei

sono schiusi dall'uovo,

uova; e quanvecchi

diven-

molto arditi; famno gran chiasso e mettono


molte astuzie per ingarmare
dal loro nido.

in

monelli e stor-

Vedi Vendicatore

dei

figli.

Salubrit
Cicogna

in

atto

di

pulirsi

lusione alla necessit di tenere

l'orifzio col
il

becco;

al-

corpo purgato dalle

870

stessa attitu^
mantenerlo sano. Ibis, nella
ave.s
c^uest'uccello
che
volevano
dine. Gli Egiziani
ALum
purgare gli intestini.
il modo di

per

feci,

loro insegnato

vogliono che

fossero presi

ibis

gli

come ^^^^of

sa-

alat, che daldistruggevano dei serpenti


lute, perch
cosi dalle
liberandolo
Egitto,
l'Aiabia volavano
che le aU
D-esi
apportavano.
malattie mortali che
q^^Ue delle
fossero assai simili a

serpenti

questi

di

pelle

di

coperte

nottole,

Tanagra,
Si vuole che a

tane

una statua

esistesse

(portatore

foro

tando intorno alla

citt
ivi

una pestilenza

Mercurio con un mon

quan^
scoppiata. Piccione, che.
ritenessero

lo

antichi

porvoleva che M-cuno


fatto ces
avesse
montone,
un
si

rihetp^"^;^^^^^^^ f-

put,
l

tempo

restasse

o-

O^o^
sotto il nome
e veniva adorato
deUa
simbolo
era
di arieti), e che

perch
^it ricuperata,

a^

d.

di

ne sulle spalle,

Mon^
e senza pel
antica citta della Beo-

sottile

^^i

come esempio

--^-

di

rt

e
Credendolo senza fiele,
^^^ --^^.^^'
soltanto piccioni,
mangiasse
pestilenza
di

immune da

qualsisai contagio.

l/^o'd"e!tra congiunta

unfahra

mano

destra.

donna se^
rappresentata da una
a allegorica
con una patera m --<>
duta in alto seggio
y^^j^
alz^
un serpente ritorto che^
sopravi
un altare, con
giovane Ninfa d

^Bgu
la

testa.

al^o

ti

Oppure

florido,

e un

!!-^ALali:
pera

raffigurata

con

in

una

bastone avvol o d.
attributo d. Esculapio.

mano un

gallo accanto,
che
Serpente. Si voleva

abbruciata

fosse

un nmedio

kcener. di^^

utilissimo

contro

le

871

morsicature della vipera stessa; e chi avesse manil


fegato di vif>era, mai si sarebbe spaventato

giato

un serpente. Secondo Dioscoride, scritmedica, coloro che ebbero l'abitudine di mangiare qualche volta fra gli altri cibi, vijjere condite, vissero lunghissimo tempo, e, sen-

dall'assalto di

tore greco di materia

za infermit, raggiunsero l'estrema vecchiaia. Si vuo-

che

le

Indiani

certi

quant'anni,

talora

vissero

solamente per

Marco
e

salute;

di

Aurelio,

mentre stende

in
la

le

cui

figura

mano che

essere

sua

la

tiene

BLICA.

Vegetali:

Artemisia.

molto benefico, possiede

lontanare l'aria malefica.


era

stimata per

quella

di

seduta,

effige,

ser-

SALVS PV-

L'odore

que-

di

la propriet d'al-

che presso

Salvia,

vip>ere.

serpente

il

una coppa, un

pente s'alza da terra; con l'iscrizione


sta pianta,

centocindi

citeremo

quali

fra

nutriti

Molte medaghe offrono l'esempio


simbolo

fino

essersi

Greci

DiPentagono. Nella pietra di un antico anello figura intagliato un pentagono coi lati che si incroasscii

le

sue virt medicinali.

versi:

ciano,

fra

(salute)

rola

cui

angoli

estemi

v'

scritto

SALVS

e in quelli intemi, cio nei triangoli, la pa-

greca ITEIA,

la

quale corrisponde a

di

Esculapio.

dell'igiene

figlia

Igiea,

Dea

Salute perpetua.
Amaranto.

Salvamento.
Delfino

freno;

col

perch

volevcisi

che quest'ani-

male salvasse
naufrighi. Dicesi che in un tempio
di Nettuno esistesse un delfino che p>ortava Palemoi

ne fanciullo fatto d'oro e d'avorio, al


ganti
ro.

facevano

sacrifizi

Stella che, in

F>er

ottenere

una medaglia

quale

un viaggio

antica,

navisicu-

figura nell'ai-


bero di una nave con

872

le

vele; e al rovescio

una testa e il tridente, con l'inscrizione:


salvo.
no, cio con l'aiuto di Nettuno,
simbolo della Provvidenza.

si

vede

Di Nettu-

La

stella

Salvataggio. Vedi Salvamento.

Salvatore dei cittadini.


r>
Komam.
Corona di quercia, chiamata civica dai
di gracio
assidionale,
corona
quali, dopo la
presso
i

era

migna,

sentavasi

preseconda in onore e importanza;


un
a
vita
la
salvata
soldato che aveva

la

al

cittadino in

dalguerra ed era perci accompagnata


(salvatore) o oh civem servatum,

l'inscrizione servator

come

in
pu vedere nella medaglia di M. Lepido
occihosiem
per
stanno
S.,
C.
lettere H. O.
un
cio uccise un nemico, salvo

si

cui le

civem servavit;

dit,

cittadino.

Salvezza
Animali:

Orsa con

fuori la lingua stesa verso del-

a una persona che, aggramalattia, con poco ablunga


vata e consumata da
volevafelicemente ricu|>erata la salute; perch

formiche.

le

Allusione

bia
6

lasciandosi coprire la lingua di formigiovasse


inghiottendole bevendo dell'acqua, le

che

che,

l'orsa,

come rimedio

alle malattie.

ci fa,

dicesi.

quando

l'inverno dignuna; e
esce dalla tana, ove pass tutto
la cui acerbezdracontio,
il
mangia
prima di tutto
lunga inattivit,
per
rattrappitosi
l'intestino
dilata
za
giovamento, allora
e se tale rimedio non le portasse
ricorre

a quello delle

Alcuni vogliono che


tri
si

formiche.
ceci,

Vegetali:

Cecc.

messi nel granaio con al-

abbiano a preservarli dai vermi; inoltre


erbaggi
credeva che seminando il cece con altri
legumi,

873

avesse la propriet di tener lontani

bruchi.

Di-

Capo, che era invocato nei pericoli estremi,


come risulta in Omero dove dice: Per il capo di
Ulisse, per il mio capo. T. Gracco, volendo raccoversi:

nuuidare

sua salvezza

la

popolo,

al

pose

si

mano

la

capo e s'incammin verso il Campidoglio, seperch avendolo


gno, che fu anche la sua rovina
sul

suoi nemici preso

mano

col ix>rsi la

testa,

in

che

interpretarono,

sinistramente,

chiedesse la corona.

Salvezza umana.
Diluvio,

mama

di

cui

sontvmersi

alle

genti

che

dei

vizi,

nell'abisso

che

come segno

ritengono

alludendo

salute,

cupidigia,

parla nei Salmi,

si

Bibbia

della

terpreti

gli

in-

dell'ula

loro

furono

libe-

p)er

e salvati dal Signore.

rati

Salvia.
Pianta
lute

cui

il

antichi

era

nome

tenuta

Virt

da

deriva

salvare, e che dagli

grandissimo pregio.

in

Vedi Sa-

domestica.

Sandali.
di

Sp>ecie
antichi.

scarpe

di

Vedi Pietro

cui

facevano molto

uso

gli

(San).

Sangue.
Dicesi
ojjera
giorni.

di

che durante

Annibale,

si

la

devastazione dell'Italia per

vide piovere sangue per due

che usato nei

Vino,

sacrifizi

sangue; come anche nella Bibbia,

di

per

il

sangue, e

il

sangue per

il

il

era simbolo
vino preso

vino.

Sanguigno.

Uomo

con un falco

in

pugno

una scimmia.

Sanguisuga.
Animale voracissimo che

si

nutre di sangue, e do-

tsersii

pu rimanere dei mesi senza prenSparalimento. Vedi Insaziahl'iia

riempito

nuovo

dere

874

gitore di sangue.

Sanit.

tr
sacnhcavano a hACulapio,
i

Gallina, che

gli

antichi

assai confacenper la sua carne di facile digestione,


convalescenti.
e
malati
te ai

Sansone.
dotato di meravigliosa forza. Sansone per
un enigma
vendicarsi della scommessa perduta per
(vedi Piacere nato
banchetto
un
in
proposto
lui
da
Israelita

Filistei mandandovi
dalla mestizia), arse i campi dei
due per la coda
a
due
a
dentro 300 volpi legate

venne precon fiaccole accese. Dopo di ci Sansone


e prese
funi
le
so e legato, ma a un tratto ruppe
e
terra,
per
trov
che
d'asino
in mano una mascella
per semmeditavano
Questi
Filistei.
dei
fece strage
saputo da una
pre vendetta contro Sansone, e avendo
tanta forza
che
Dalila,
nome
sua cortigiana, per
nei

stava

gliarono

capeUi che portava lunghissimi, glieli tamentre dormiva, lo accecarono, e carica-

girare
tolo di catene lo costrinsero a far

Ma

Gaza.

cresciuti

dopo un anno,

capelli e

con

ritornata

essi

una macina

essendogli nuovamente
la

forza, pen-

un giorno
vendicarsi; e
festa dei^ Fiuna
a
tempio
nel
condotto
dileggio
per
cui poggiava tutto l'edilistei, atterr due colonne su

di

fizio

ne,

infatti

essendo

stato

rovine.
e tutti rimasero seppelliti sotto le

emblema

della

Leo-

forza.

Santificazione.
altare. ^)imAquila, che sorge dalle fiamme di un
consacrazione dei
alla
analogo
Cristiani
dei
bolo

Gentili.

Vedi Consacrazione.

875

Santolina.
Pianta adoperata

odore

forte
lo

medicina

in

che per

suo

il

crede efficace per preservare dal tar-

si

Vedi

tessuti di Icuia.

Utilit.

Sapiente.

Uomo

che guarda

serpenti

tre

per terra.

distesi

Sapienza.
Figura adlegorica rappresentata in una donna dal
con una lunga asta in

viso quasi virile, ocelli celesti,

memo, uno scudo


in

di

cristallo

coronato d'olivo;

testa

miero di un

serpente

Giimbattista

Vico

alate,

che

sorta

in

ritta

le

una donna dalle tempie

in

globo, tien lo sguardo

sul

visione

l'ide

su

estetica,

Dio con

personifica la sapienza,
vesso.

Un

ha

La donna,

parte

rciggio

un

nel p>etto

dall'occhio

cuore della donna; poi

dritto al

si

luminoso,

quale reippre-

il

sua prov\"idenza.

la

as-

fisso,

un triangolo

che ha dentro un occhio veggente,


senta

un elmo

braccio,

al

secondo Apulejo, col cichicwne alquanto lunghe.

che

gioiello con-

Dio,

di

va

riframge e illumi-

Animali: Civetta.
na il petto del vecchio Omero.
ELmblema di Minerva Dea del consiglio e della prudenza.
Diversi: Barba. Uno dei distintivi dei filosofi Greci era la lunghezza della loro barba
e quantunque vedevansi, in una data epoca, le statue dei
filosofi sfomiti di bcu^ba; quelli viventi non deposero

in

la

generale

pompa

il

contrassegno della

polare,

che

losofo,

e un

una lunga barba non

uomo

professione,

ai

rappresentando

il

motto po-

al

costituisce

un

fi-

sapienza

faceva a calci
sofo della barba. Crisolite.

cui

la

con la barba dicevasi


Diaspro, dedicato
moni,

loro

che ne facevano diede origine

Prncipati.

Apollo

Lacedo-

quattro

orecchie

Orecchie.
cx>n

876

e altrettante mani, vollero significare

Dio era

di cui questo

che la sapienza,
l'immagme,

ritenuto simbolo e

con rascoltare molte cose (orecchie), e


non pu
facendo anche molte opere (mani); poich
la quasapiente,
degnamente
persona
una
dirsi essere
conoscenza delle cose, se
le si occupi soltanto della
acquista

si

non si vedono anche opere tali che siano apprima diprovate, e che colui che le fece, le abbia
esaminate e considerate, in modo da

di

essa

ligentemente

riuscire

drato.

manifestamente

Siccome

gli

utili

antichi

a se e agli

altri.

raippresentavano

la

QuaFor-

ponevano
tuna seduta sopra una pietra rotonda, cos
ci che
con
mostrando
quadrata;
una
su
Sapienza
la

Iprima

volubile,

mentre

la

dell'altra

sede

legni quaferma e immobile. Secondo i teologi,*


costruziola
per
prepararsi
drati che Dio comand
e i midottori
i
significavano
No,
di
ne dell'arca
cui sapienza, i popoli
nistri della Chiesa, con la
fortificavano
dentro rinchiusi, si conservavano e si
i

dalle procelle degli eretici che

li

oltraggiavano. Sale,

di sausato pel battesimo e che dicesi essere segno


scudo dedipienza. Scudo. Molti vogliono che lo
montlo,
il
cato a Minerva, simbolicamente significhi
di
forma
sotto
sapienza
dalla
quale sia governato
il
d'oro deditripode
il
che
certo
E'
Tripode.
scudo.
della sacato dai Greci ad Apollo fosse simbolo

pienza.

Sapienza
la

Bibbia,

ferma e

di

Dio.
scaturisce l'acqua, e di cui ne parla
secondo Filone, la pietra raffigura la

donde

Fietra,

stabile sapienza di t)io,

da

cui

si

ricava la

nelle Sacre
dottrina ferma e stabile. Perch le acque


sono prese per

Scritture

come presso

to,

gli

877

disciplina

la

o insegnamen-

Egiziani lo la rugiada celeste.

Sapienza perfetta.
d'uomo

Vaglio, secorido alcuni, simbolo

consumato

negli

studi,

cose profane e sacre, perch,

facilit

glio serve a separare

trina e
gtiere

la

bene dal male,

siccome

pula dal grano, cos

il

il

vadot-

la

l'uomo capace di

l'esperienza rendono

il

perfetto e

quale sappia discutere con

il

distin-

giusto dall'ingiusto.

Sarcasmo.
Momordica

piccante.

Sarda.
Variet

d'agata

rossastra.

Vedi Martirio.

Sardonia.
Pianta
e

sive.

Vedi

cui

di

giovani

fiori

tutte
frutti,

le

sue

parti,

specialmente

sono assai velenose e corro-

Ironia.

Sardonica.
Pietra

grezza

preziosa

porpora

digradata.

Vedi Alle-

Angelo.

Sassifraga.
Pianta che nasce sulle rupi, fra
bra dividere

f>er

giungere al

sassi,

che sem-

sottoposto suolo.

Vedi

Affezione.

Sasso. Vedi
Satana.
Parola
che

colui
!a
il

Edilizio.

{Satn)
si

Scrittura

che

significa

nemico,

leva contro di noi, che


indica

ci

avversario,

perseguita;

ma

frequentemente con questa parola

nemico della nostra salute, lo spirito maligno, il


E' detto nella Bibbia che coloro
quali

demonio.

giacciono nelle tenebre dell'idolatria sono sotto la p-


di

testa

878

San Paolo d fincestuoso d


almani di Satana, cio lo abbandona
loro comufedeli, caccianiiolo dalla

Satanasso.

Corinto nelle

l'avversione dei

nione

fare con

abbiano

vietando

in

nessun

modo

che

Vedi Abbadon.

lui.

Satiro.

Come
cie

Paini e

esseri

di

Fauni,

intermedi tra

Satin erano una spe-

uomini e le bestie, e
con le ultime
dalle capre. Nelle anti-

gli

avevano comuni

caratteri che essi


erano principalmente presi

rappresentati Icon orecchie


che opere d'arte vengono
rincagnato, la
\mghe e a punta, il naso
piuttosto

di corcon piccole protuberanze a guisa


si
figura
loro
Talvolta la
netti dietro le orecchie.
vegiacche
animale,
forma
avvicina anche pi alla
corna di carappresentati con piedi e con

testa spelata,

nivano

pra.

Durante

greca, la
miglior periodo dell arte
vieanimalesco
carattere
intera, e il
alle parti
attaccata
coda
piccola
una
il

forma umana
ne espresso da
un considerevole grado di
Inferiori del dorso e da
I Satin
e nelle attitudini
sensualit

nelle

fattezze

proces-

Bacco, e nelle
erano costanti compagni di
sempre danzanti, con
mostransi
essi
bacchiche
sioni
in mano.
nacchere
zampegne, flauti,

tamburelli,

Vedi Lascivia.
Satirio.
j
trovano due
si
Specie di orchidea, alla cui base
tedei
la fonna
tubercoli che rammentano vagamente
Plutone.
modestia
sticoli di cane. Vedi Falsa
,

Saturnali.

Nome
me

di

feste

di Saturno.

che

Erano

in no
facevano a

Romani celebravano

fete

agrarie, e

si

un temix)

in

terminati,

e siccome

cui

tutti

879

stagione ogni

quella

tore era naturalmente disposto a

sue preghiere

le

con

istiuite

Dei; cos

igli

campagna eramo

lavori della

in

agricol-

far festa e a offrire

Saturnali erano feste

Credesi generalmente che du-

lo stesso fine.

rante l'aurea et del rejno di Saturno non vi fossero

schiavi,

perci

tempo quel

ve

servi

a^li

riconducevano per bre-

Saturnali

di

stato

felice

concedendo

cose,

una completa

schiavi

occasione concedevcisi loro di comparire


libero

droni,

serviti

a tavola

in
dati

ai

questa

abito

di

pa-

loro

da ogni genere di servizio, e godevajio


ampia facolt di parlare. Talvolta anche

esenti

pi

della

erano

cittadino,

In

libert.

colp)evoli riacquistavano la loro libert e perci de-

dicavano le loro catene a Saturno. Quella stagione


portava gioia universale a tutto il popolo, e la citt
risuonava delle grida di Io, bona saturnalia! lo, bo-

na satumalia!

Ognuno mangiava

invita vansi

amici

gli

dei doni,

farsi

candele di cera.
delle
cui

Ai

Usavano pure

regalavano

clienti

beveva a ufo, e

parenti.

ai

giorno

dei

Saturnali

di

loro padroni

comunemente
sigilla, da

davansi

fanciulli

che chiamavjmsi oscilla

figurine,

l'ultimo

trasse

nome

il

di

Durante tali feste sospendevasi ogni affare


pubblico che privato; non incomincavasi guer-

sigillaria.

cos
ra,

n infliggevasi castigo

quali

offrivano

sacrifizi

ai

colpevoli.

Saturno

Le

persone

avevano

il

le

capx)

scc^erto.

Saturno.

Re
ra,

il

favoloso d'Italia,

figlio

quale venne dai

Romani

co Crono.
Titani

Narra

ribelli,

del Cielo e della


identificato

col

Tergre-

leggenda che Saturno, cap>o dei


tolse l'impero al padre, e dopo averla


tolti

gli

pria

gli

sorella

che

gli

no,

fedele alla

te

conservare

sarebbero

suoi

generazione,

Titano,

figlio

diritto

il

crudele condizione di uccidere

la

luce;

spos

la

ma

figli

in

nati

dall'unione

data parola,
d'mibo

ultimo

con

pro-

maggiore
di

del

succedere

anche cedendolo a Saturno, impose

trono,

tello

della

Ma

Opi.

volendosi

Cielo,
al

organi

880

al

fra-

figli

maschi

Opi.

Satur-

divorava indistintamen-

sessi

appena venivano

Opi avendo

alla

partorito Giove,

neonato un sasso involto

so-

un cencio che il
marito inghiott con la solita voracit. Titano seppe
l'inganno di Opi, detronizz Saturno e lo gett in
prigione: ma Giove ne ruppe le catene e lo rimise
al potere; ma l'ingrato Saturno, avendo inteso dal
Destino che Giove era nato per dar legge all'universo, tent di far perire il figlio, il quale, vedendolo
tanto ingrato, lo scacci per sempre dal Cielo. Allora Saturno si rifugi in Italia, dove fu accolto ospitalmente da Giano, e fond una colonia sul monte
CapitoHno, o terra di abbondanza. Saturno introstitu

al

dusse la

l'ordine sociale e l'agricoltura;

civilt,

suo regno

in

riputato per

l'et

dell'oro

Aborigeni suoi

specialmente dagli

il

dell'Italia

sudditi.

rindustria agricola la sorgente della

Essendo

ricchezza e del-

l'abbondanza, sua moglie Opi divenne la Dea dell'abbondanza. Saturno era rappresentato con in mano

una

falciola,

na.

La

e aveva

piedi cinti d'un nastro di la-

sua statua era vuota e piena d'olio, e proba-

bilmente per significare la

questa deit

neri.

si

fertilit

diede un carro

del Lazio in olive,


tirato

da due buoi

Saturno era anche simbolo del tempo.

Sbigottimento.
Capra presa per

la

barba; allusione a molte

per-

-^ 881

sono sbigottite e stupefatte. 5e


pre se ne prende una
tutte

come

altre,

le

p>er

un branco

in

barbiglicni,

gli

occhi

fiori

assai

rivolgano

spaventate,

ca-

di

vuole che

si

verso quella.

Scabbiosa.
Erba chiamata

fior

vedova,

di

cui

Ve-

numerosi esalano un leggero odore di muschio.


di

Vedovanza.

Scacciapensieri.
Plinio

Saliva.

saliva

dietro

le

naturalista

il

costumavamo

tichi

strofinare

orecchie,

che

riferisce

con

dito

il

per scacciare

an-

gli

un po'

di

fastidi e le

inquietudini.

Scacciare

pensieri.
un uomo sbatte un bambino.
Nei Salmi si parla di sbattimento dei bambini contro
teoloigi, significa che prila pietra; ci che, secondo
ma che i p>ensieri cattivi e puerili abbiano a invecchiare, e che siano radicati fortemente, devono esPietra,

cattivi

contro

cui

sere

nella

sbattuti

pietra

di

Cristo

Massoneria

Scaia. Vedi Alessio (5an/')


Scalpello. Vedi

(vedi).

Assedio

Giacobbe.

Scoliura.

Scamandro.
Figlio di

Giove e

di

Dori.

Fu

cangiato

in

fiume

acque scorrevano intorno a Troia. Scamindro era chiamato Xanlc


dagli Dei. Insultato da Achille, venne alle prese con

affinch divenisse immortale, e le sue

l'eroe

lo

ma Giunone mand Vulcano

greco:

di Achille e

il

Dio

in

Scaimandro, e lo spavent finche Giunone

din di risparmiarlo.

ne che
5fi

si

bagnavcmo

Q. Ronchetti

aiuto

del fuoco prosciug le acque del-

Dicesi che
nelle

sue

capelli

gli

or-

delle don-

acque diventavano


biondi.

Le

fanciulle

fidanzate

quand'erano

troiane

tuffarsi nello

andavano a

882

Scamandro

gU offrivano

Kr

le seguenti parole:
loro vergio^it. proferendo
Lo Soamandro
verginit.
mia
la
Scamandro,
cev,
una
sorgenti, una calda e

la

aveva

anticamente

due

fredda.

Scandolo.
Elleboro.

Scarafaggio o scarabeo stercorario.


Insetto

sacro (presso

gli

Egiziani,

il

quale

rin-

escrementale eh esso
chiude le uova in una pallottola
gambe posteriori.
le
forma rotolando lo sterco con

Mondo --

Generazione
Vedi Dio ' Uomo
Unigenito.
valoroso
Soldato
Padre
Scaro.

marino,

notevole

per

la

Pesce

singolarit

j^i

del

sua dentatura. Vedi Ingordo.

Scarpa. Vedi Progresso


Scelleraggine.

delle

cose.

col coltello.
Ciuffo del capo tagliato

Scelleratezza.

.,
..
o,i umani, e perci U ba
Spine, simbolo dei peccati
quale segno della scelvalore fu coronato di spine,
a portare sul suo caprese
che
leratezza dell'uomo,
mano de.che le spine nascono in
PO. Salomone dice
sue aziole
che
significare
l'ubria\, volendo con ci
di qualsiasi cosa
e
scelleratezze
di
ni sono piene
aspettato che la vigna
malfatta. Isaia dice' essersi
spine; simbolo queste
produsse
desse uva, e quella

giustizia.
di iniquit, e l'uva di

Scelleratezza invecchiata.
e
Mercurio. Si vuole che le erme

busti di questo


Dio
ste

solitamente

venissero

883

rafjpresentati

a strascico, la quale raffigurava

la

con una ve
e in

Iciscivia

tempeianza di uomini, che a guisa di femmine


scicano le vesti, prolungala cio la loro lascivia
all'et

stra-

fino

matura.

Scellerato.
Salamandra. Ejnblema di persona abietta, dannosa a chiunque la pratichi, e af>portatrice di sciagure;
perch volevcisi che la salajncUdra possedesse per sua
natura un veleno capace d'infettare

lunque albero, mangiando

do

mangiando

alcuni,

quali

carne

la

vesse divorata la salamandra,

il

si

qua-

di

frutti

morisse, e secon-

d'un

porco che

a-

suo veleno, non an-

cora digerito, produrrebbe una morte istantanea.

Scettro.
Bastone, bordone, verga, giusto
ficato,

e poi simbolo di

il
suo vero signipossanza e di autorit. Lo

un lungo bistone simile al fusto


di un albero giovane tagliato
tempi issai remoti serviva non solo

scettro primitivo era


di

una

al

piede che

fatto

lancia,
in

per sorreggere

passi dei

ma

vecchi e infermi,

che per difendersi e assalire come un'arma,


privilegio

di

portarlo continuamente divent

potenza.

Ed

an-

cos

il

emblema

di

dignit

gli

antichi lo attribuiscono pi particolarmente a Gio-

ecco la raigione per cui

Giunone, re e principi. La Bibbia ne fa menzione fino dai tempi pi antichi, indicandolo simbolo di
autorit e di dominio. Lo scettro dei re di Persia
ci vien descritto come aureo, cio probabilmente d'ove,

ro

massiccio;

se

il

monarca

lo

suddito, era segno di favore, se


va, esternava

vrano.

con questo atto

L'originario

la

abbassava verso un
il

suddito lo bacia-

sua riverenza

primitivo bastone

di

al

so-

legno

se-

884

cr-^urn

eburneo,

^U^
"che

o a "Ro^a
appropriarono

si

specialmente

He

quello

regio,

dinasda brusca

della

poster.

^o

^>^

[r^!:rt;;cXT.:at,;iMecH^o
tivo greco.
i--

era sormon-

^ncr.1arp

-r Tt^i^^r:^^. "z
e'

via che e a
Wggrtano

il

IZ.

vestiti

gala.

Qi

Egi..am

s,.

sonnonta.o da un
re con uno scettro

chia_

che

di

;cc.W.

^;- : 'ira

^X;iiorrLo1uiv:rsoedelsuo.iusto..
in

forma a un p.e

Avevamo anche uno scettro


cco^.
sormontato da una testa d,
de d-ippc^tamo
i>"o
Concordia
,.
,
L
iHnril
Autorim
^
Vedi Ambizione
Ji
n
de
Dea
Cunonc
Giove
Cognazione

verno

_
- hka - '-"P""
i'^^''^- ^'^!
Melpomene PaJre
_
Regno Sovrano
__

Scettro ad ansa. Vedi 7


Vedi Ann^e.
Scettro a
Voma - Uomo.
Vedi
Scettro da buffone.

Scheletro. Vedi Larva


,

la

y,

ricchezza

tlerno

Liberia

Kesla.

]^c

Taxx.

fiore di loto.

Morie.

885

Schiavit.
Catena.

Ceppi

Vedi

Servila.

tena.

una

da

Globo circondato

ca-

Schiera nemica.
Zanzare,
setti

allusione

portzmo

(o qualsicisi

ogni luogo che passa

in

questi

in-

luoghi che invadono,

dei

similmente a un esercito di soldati

nemico) che
e dannoso.

che

molestie

alle

abitanti

agli

riesce

altro

molesto

Schiettezza.
Polentina argentina.

Sciabola. Vedi Niccola

{San).

Sciacallo.

Animale

simile

al

manda un

che di notte

cane,

Vedi Anuhi

grido terribile.

Sciagurato.
Bertuccia;

animale

bolo d'uomo da

tutti

generale

in

come

sim-

ritenuto

per

preso

disprezzato,

assai

un manigoldo e scia^rato.

Scialacquatore.
Pecora o capra che mangi V organo; con

cui

Egiziani raffiguravano una persona che avesse,


al

suo avere, consumato interamente

materne;

terne

mali,

mangiato

insaziabile
giziani

sete,

perch
l'origano,

sostanze pa-

credeva che questi ani-

si

fossero

da morirne.

consisteva

le

gli

oltre

La

quasi

tutta

im

alveare.

in

da

tal

degli

E-

consumati
ricchezza

bestiame.

Sciame.
Tutte

le

api di

Vedi Fuga popolare.

Sciapodi o Monosceli.
Popoli favolosi, che abitavano

in

un certo

ps^ese

886

con un sol pieo della Libia. Correvano


gamba si atvelocissimamente, e intanto che una

dell'India,

de

faticava,

riposava.

l'altra

Scienza.
rappresentata

allegorica

Figura

r aspetto

sotto

j;
di

un compasso, una
una donna attempata con accanto
Berillo, come emblema.
libri

sfera e dei

Scilla.

Ninfa

^,
Fu amata da Glauco; ma
,

siciliana.

^.

in

un

Circe,

scoglio (chi dice


sua rivale, la cangi in uno
una donna il cui budi
forma
mostro) che aveva la
di sopra delle acque,
al
s'innalzavano
testa
sto e la

cui

orribili,

langhe

che con le
L'onda,

continuamente.

aperte

di sei

gole

cam

latravano

turbinando attorno allo sco-

formava un gorgo pi

glio,

teste

erano coperti dalle

fianchi

di quello di <^a-

terribile

riddi che era vicino.

Scilla di Niso. Vedi Niso.


Scilla marittima.
sugo viscoso, adoPianta il cui bulbo contiene un

Vedi Difesa.

perato in medicina.

Scimitarra.

,.

Specie di sciabola particolarmente


Orientali.

Vedi Marte.
della

Disprezzo

dita

invidiata

Sanguigno

di se

Cercopi

stesso

Ere-

stoltezza

Fo

gli

Epimeteo
Gusto

Scimmia. Vedi Amatore

uso presso

in

Imitazione

Sfacciataggine

Talta.

Scintille. Vedi Anima.

Sciocchezza.
Animali:

Pellicano

che,

presso

gli

tr

.,,

Egiziani

^ri
era

887

eimbolo di persona sciocca, incapace di discernimento; e ci perch il pellicano potendo fare il nido in

come fanno

luoghi alti;

altri

gli

evitando cos d'essere molestati da

prudenti,

uccelli pi

animali,

altri

pel-

il

imprudenza va cercando piani estebuche fatte nella terra depone le uova,

licano con molta


si, dove in
esponendo cos

La

si.

piet

conosciuta

pulcini nati a essere facilmente pre-

di

questo uccello verso

generale,

in

suoi

Egiziani

gli

volevano che non li


deliberatamente, come fanno altri uccelli,
sciocchezza

to

poich

ri-

figli,

l'attribuivano

per una certa debolezza di mente e

difendesse

ma

soltan-

mancanza

di

grande degli uccelli, ma


d'indole talmente sciocca che crede rendersi invisibile
nascondendo il collo fra gli sterpi lasciando scoperto
cervello.

Lutto

il

Struzzo;

il

pi

resto del corpo.

go

(cio

paragonabile

mone
nei

ch'io

Luna, allusione

versi:

ma,

sciocco),

disse

che

prc^x)siti,

Inoltre

il

e lo

detti:

gli

alla

abbia

stato

tanto fun-

creduto.

Di-

della

sua

for-

volubilit

all'incostanza

savio

Cocomero, emFungo. Plauto

Vegetali:

blema di sciocchezza fanciullesca.


ebbe a dire: E' possibile, ch'io sia

della

guisa del

sciocco mutabile

Nato a luna scema;

mente.
sole

sta

come
pi

la

Salo-

fermo
luna.

minchione

luna; pi tondo della luna, alludono a sciocchezza e minchioneria.


della

Sciocco.

emblema di persona sciocca, stolta e da


perch questa pianta, priva di vivacit, pr.

Blito,
niente;

a una fragola; ma insipidi. Laberio


che una bestia di due piedi blitea. Folaga.
Si vuole che quest'uccello sia assai stupido e sciocco,
perch cibandosi di sdiiuma marina, ciicesi,
pesca-

duce

frutti simili

disse

raccolgono la schiuma sulla spiaggia gettandola

tori

e lontano,

alto

in

888

attirando

cos

questi

por-

uccelli,

gendola poi pi bassa e vicina, senza alcuna fatica


li pigliano
con la mano.

Scioglimento.
Conio, perch, contrariamente
sce e rinforza,

il

al

che uni-

chiodo,

conio, o zeppa, disunisce e scioglie

le cose che per loro natura sono solide, e specialmente con arte ben incastrate o unite.

Sckalda. Vedi Nome.


Scodella. Vedi Carit.
Scolopendra.
con ventun paia di gambe.

Insetto

purgata dai

Vedi Anima

vizi.

Scoltura.
Figura allegorica rappresentata da una donna am-

Ha

mantata.

per attributi:

Martello. Scalpello. Stec-

Trespolo.

che.

Sconciamente.
Animali:
che

devasi

te avversi

Cavalla che
questi

sotto

antica

a un lupo.

calci

fossero

di

il

piede

piedi

di

sulle sue orme.

una donna.

Cre-

natura talmen-

e ci non solo col toccarlo,

che se avesse messo


posta

tira

che se una cavalla pregna toccasse

abortisse;

tosto

animali

Una

il

lupo,

ma

an-

Vipera,

tradizione

vuole che se una donna incinta passa sopra

una

vipera,

ci,

quisi

appositamente o p)er caso, abortisce; e


che la vipera volesse vendicarsi dal non

poter essa partorire facilmente.

Vegetali:

Sabina,

pianta talvolta usata negli aborti criminosi.

Sconvien lenza.

Bue

col

basto,

cavallo

legato

all'aratro.

Or<i-

disse:

pigro

Il

brama arar

il

bue portar

feroce

convenevole

non

SS9

cavallo.

sella

la

L'una e

vuole

cosa

l'altra

animali.

questi

Scoraggiamento.
Cavallo che incicimpa, o caduto a terra coi piedi
davanti; segno di disp>erazione o di un principio
felice

o abbandonata

una cosa intrappresa,

di

scoraggiamento, secondo

gli

auguri.

Marte

Scorpione. Vedi Africa

Insidia

Malizia innocua
di costumi
Zodiaco.
Libidine

in-

con

Im^idioso

Rigidezza

Scostumato.
Porco avvolto nel fango, oppure che calpesta e
spande delle rose. Nella Bibbia le rose e le cose
odorose simboleggiano la rettitudine della vita e dei
costumi, e il porco che disprezza le rose, raffigura
una persona di natura maligna e perversa; poich dicesi che il porco fugge
profumi.
i

Scrofa.
di armi

Vedi

Cerere

Determinato

numero

Estate.

Scudo.
Gli scudi dei Romani erano ornati di vari segni

da cui derivarono poi gli stemmi; e si vedevano perci incise o dipinte le gesta eroiche degli avi, o anche scolpiti i ritratti. Ogni soldato por-

blasonici,

tava

inoltre

il

suo

nome inciso
momento

per poterlo trovare al

sul

scudo,

proprio

d'indossare

accatastate nel czmipo, e talvolta vi era anche

me

del

antichi,

armi

le
il

no-

duce sotto cui militava. Fra le armi degli


lo scudo era il pi riguardevole, e i poeti

facevano a gara nel descrivere coi pi vivi e splendidi colori le in^rese e le gesta di cui fregiavansi

890

lo scudo
Cos, per esempio,
scudi aei loro eroi.
rnanno,p.r
cavallo
per msegna un
di Achille aveva
mare e
di Tetu Dea del
origine
sua
la
indicare
vedevasi 1 e^^- ^
u quello di Agamennone
Ricorde
spaventevoli sguardi.
lanciava
aorLe che
-guen^^
de.
scudi
P^J^
emo inoltre le divise degli
scalata di
dei sette eroi alla
naggi- Eteocle, uno
ci.
raffigurava un u<^o
con lo scudo che
Pareno
atta,
una
di
mura
appressa la scala alle
m^
con una sfinge portante

gli

;-

tS.
pZ

dei sette eroi,

altro

Amore armato d,
zampe; Alcibiade con
con un \eoEttore
drago;
foWe- Menelao con un
con un draImeneo con un gallo; Epaminonda
con un
Uhsse
mare;
con un granchio di

uo^o

fra le

iT
Z

Amico

delfino,

emblema

dei

suoi

viaggi

marittimi.

Il

so^o

volle
famosi eroi di Tebe non
Anfiarao fra 1 sette
d. esaccontentandos
sullo scudo,
alcuna
senza farne pompa.
coraggioso
e
prode
sere
Dife^
Arrendersi
Angelo
Vedi Ancile

Ugna

sa

-^ Et

-1 Luigi
Onore

- Et
- Michele
-

rame

del

{San)

Sapienza

del ferro

-fortezza

(San)

Minerva

Segnale d attacco.

Scultura. Vedi Scoltura.


-- ^onsolyomant-Scure. Vedi Barnaba {San)
Matteo {San)
Enrico {SanC)
Eliseo

{Santi

Memoria

duratura.

Scure a due
Sdegno.

tagli.

Vedi Bipenne.

Ferro.

^'Divinit

G,S

"al

Egiziana,

corrii^onaente

Saturno dei La.rn,.

Non

Crono
ha nessun

al

dei
se-


gno

caratteristico,

eccetto qualche volta l'oca sul suo

capo, che specialmente

ha per moglie Nepte

il

ornamento;

distintivo suo

Notte),

(la

chiamata

gene-

la

Dei.

degli

ratrice

891

Sebastiano (San).

Martire.

Frecce, con cui fu coperto.

Sedere. Vedi

Deliberazione.

Papa

Vedi
Acale

Sedia.
Riposo

Sedici

Vedi Eccesso

Vedi Eternit

Simone

Piacere.

Fiacre

Sedile di pietra.

Sega. Vedi

Perpetuit

Vesta.

Sicurezza

{San).

dubbia

Battaglia

Isaia

{San).

Segesta.

Dea

delle

messi

presso

Seggio. Vedi

Rappresenta-

Romani.

con una corona di spighe

vasi

in

testa.

Sedia.

Segnale.
Campana.

Segnale d'attacco.
Bastone. Fiaccola. Prima di inventare la tromba,
segnale d'attacco veniva dato con bastoni che gli
avamposti dei nemici si gettavano contro reciproca-

il

con

avversari,

con

mente,

nati

al

punto

fiaccole
le

il

maggior

Scudo.

di cominciare la lotta,

d'attacco p>ercuotendo

do

accese.

bandiere spiegate,

gli

scudi con

strepito possibile.

Quando

gli

erano avvici-

si

davano

segno

il

lance,

le

facen-

Tale usanza fu con-

servata dai Greci, dicesi, per incitare

Segni del zodiaco. Vedi Zodiaco.

cavalli.

892

Segretezza.

misteriose,

precetti e

dentro

enigmi

Egiziani mettevano nei

gli

come segno

templi,

quasii

che

statua

Sfinge,
ro

ammonimento che

di
le

le

lo-

cose

sacre ordinazioni dovevano,


conservarsi

racchiusi,

inviolati

dalla moltitudine del volgo, e trattarsi soltanto in luo-

go segreto. Giulio Cesare us l'impronta


ge per

sigillare lettere e

memoriali

di

una

sfin-

segreti.

Segreti rivelatiPaguro. Alcuni di questi crostacei e una fiaccola


soliti a dmiorare nelle tane, di notte,

accesa; perch

alla vista del lume,

do

escono dal nascondiglio, rivelan-

loro presenza.

la

Segreto.
dedicato

Capelvenere,

delle cose occulte.

Plutone,

misterioso

re

Chiave. Sigillo.

Sd, Vedi Numeri simbolici.

Seja.

Dea

della seminagione presso

Romani.

Selce.
Pietra usata un tempo col
per

percossa

mine

nome

di pietra focaia,

da fuoco, e per accendere

armi

con l'acciarino

manda

l'esca,

scintille.

poich

Vedi Ful-

Lapis.

Selene.
Divinit

greca

corrispondente

all'italica

Luna.

In

tempi posteriori Selene fu identificata con Artemide,

con

Ecate

Persefone

(Proserpina).

Vedi Luna.

Selvaggina. Vedi Autunno.


Selvatichezza.
Orso incatenalo.

S&me. Vedi

Affanni della ricchezza

Origine.

893

SemplicitCrigio

chiaro.

Rapa.

Semprevivo.
Erba perenne, chicunata
dove. Vedi Fedelt eterna

Erba annua. Vedi Desiderio


Sensi. Vedi Gusto

di

Poteraa.

Senape.
condita.

barba

antichi

dagli

Odorato

F Udito

grandezza

di

Tatto

Vista.

Sensibilit.
Mimosa pudica o

sensitiva.

Sensitiva. Vedi Mimosa pudica.

Senso.
Zampogna, attributo
mondo sensibile; perch

Pan, che presiedeva al


suono non si percqjisce

di
il

che col senso.

Sensualit.
Tuberosa.

Seppia.
Animale che manda
pria

difesa,

tingendo

fuori
tal

in

un fluido scuro a pro-

modo

in

nero

l'acqua,

Der meglio sottrarsi alla p>ersecuzione del nemico, co-

me anche

per offesa.

Presso

antichi

gli

adoperato a uso d'inchiostro.

era

marito
finite

verso

la

malamente

moglie

infedele

Letteratura

questo sugo

Vedi Amore

Belle

del

imprese

Malvagit

Tempesta.

Serafini.
Angeli del primo coro,
Si

il

cui

attributo

rappresentano irradiarti intorno raggi

soli,

con

sei

ali

rosse,

l'amiore.

a guisa

di

accesi in viso, esprimendo cos


retimologia del

bruciare.

re

loro

Candelabro

ai

dedicato

Spada

Rosso.

acceso.

di-

vuol

in ebraico

nome che

Zaffiro,

fiammeggiante.

894

Serafim, per la
al cuo-

simbolo di conforto
sua trasparenza e colore,

Vedi France-

l'uomo febee.
e delle virt che fa

re,

{San).

d'Assisi

SCO

Serapide o Sarapide.
viene

come

considerata

da

che

egiziana

DivinU

alcuni

sontton

con

Osiride,

identica

Plutone, mmone.
altri con Bacco,
secondo Plutarco
Il nome di Serapide

Macrobio

identifica

Giove

grea
da

h'an.

significa gioia

Dio col Sole, e dice


forma d'uomo con un mog-

questo

che era rappresentato in


quasi mostrare che
gio in testa, volendo

in

le

tutte

preconveniente misura. Alcuni


cose bisogna usare la
temoggio
col
quale
il
sero Serapide per il Nilo,
a misuraadoperava
si
che
sta, e un certo bastone,
sue dovevano espandersignificava che le acque

re,

fecondo 1 Egitto. Nara certa misura, per rendere


re d.
per favorire Nicocreone
rasi che questo Dio,

si

Cipro;

dell oracolo cosi

mezzo

stesso per

egli

si

de-

scrive:

Quel Dio son

Ho

io,

per mio capo

Uoscuro mar, e
miei pie
Sono
orecchi
gli
Son
i

Che

Da
senta

dal

tale

il

la

gran

ti

dimostro chiaro.

mondo

celeste,

largo ventre mio.


terra,

Vaer

lieve

miei, gli occhi la luce.

lucente

descrizione

l'universo.

che or
il

sole

immagin mostra.

risulta

che Serapide rappre-

Vedi Arricchimento.

895

Serenit.
Arcobaleno, che affare dopo
il

cielo

si

temporale, mentre

il

rasserena.

SermoneLingua presa con una mano: nel parlare si rimovimento della mano per dar mag-

corre anche al

forza al discorso.

gior colorito

Serpente.
Gli

credevano che questo

antichi

nascesse

rettile

Artima
An
Bacco
Dea
Carro
Caduceo

da

Diavolo
Dipsa
Dominio

Eva
Ges

Giunone
Giunone

Ingegno

Lacedemoni Laocoonte Marcomanni Ma Medicina Menapi Minerva


Mitra Odio

Pru Re

denza Re

Tempo
Vecchio

nuovo Testamento

Serpente
bronzo. Vedi
Mos.
corpo

dal

umano

putrefatto.

Vedi Adulatore

Agatodemone
Africa
no
Asia
Astuzia

e corpo

Boria

Capigliatura

rato

serpenti

Cerere

serpenti

{Santa)

di

Cristoforo

scordio

Cristina

{San)

Di-

Disprezzo delle cose terrene


Esculapio
Eternit

Falconieri

Giganti

Cristo

Conservatrice

mirabile

Imperatore

Igiea

Invidia

Invidioso

Vergine

ria

Pitone

Orgoglio

ottimo

nire
te

ti-

Cornuti

Ringiova-

tutelare

Sacerdozio sacrosanto

Sapien-

Salute

Tentazione

Sfva

Vipera

di

Virt.

Chiesa

Continenza

Servit-

Personificata in

un uomo con

le

orecchie d'asino.

Anello. Pitagora disse di non portare l'anello

stret-

cio,

,0,

secondo

gli

896

non

intetpreU,

Ibne

Wn

'n

sottometters, a servit
e guardarsi dal

che riesca

.
Capo rasalo A. presso
e 'gradevole. Basto.
un
con
segno di servit. Corda
Greci e i Latini era

du

interpreti de, so-

Sdo dogo. Orecchie. Secondopi or:ch,e e segno


8^ sognando un servo d'aver .deve udire mot, cogli

'u' lunga

servit,

perch

peso del
qualora
U lavoro
durant
la pecon
venivano castigati
sTteso resi colpevoU

mandi

Piedi,

perch

sostengono
dei

"r^

tutto

servi,

il

quali,

na dei ceppi.

Servizio scambievole.

r^r;l:rE\^:tBt'/.-s?...
tam run

di reciproco aiuto.
Valtro, nel senso

Sessanta. Vedi Vedovanza.

aWo,

tema non bere nel


che Apollo condann

p caldissimo

*^Nome

EgS
et

di

una

Venne

nomi.

a corpo

d'estate.

Ma

gli
grande onore presso
.
immag
rappresentata sotto vane

divinit in

la pi

comune 'aPP^"^';^;

FS.^r^}^i^r^^^
codrillo sacro

sette.
Spirilo

^7

"---" -;rt.rd'an1mtruna

a Seti.

Vedi Numeri
Santo.

simbolici

Pcrfczwne

di


Settembre.
Mese a cui

897

presiedeva Vulcano.

rappresentava vendemmiando.

Il

medioevo

lo

porta u-

Personificato,

na corona d'uva, e tiene un ramarro in mano. Vasari lo rappresent con una figura scalza, i capelli
intorno al collo e la veste raccolta intomo ai lombi.

Stende

mano

la

sinistra

prendendo da una vite un


in bocca con la

grappolo d'uva, mettendone un altro

Vedi Zodiaco.

destra.

Severit.

Ramo

di

perch

Sopracciglia,

spiro.

le

sopracciglia

gono sovente una lunghezza

di

p>elo

propria

cui

la

vecchi,

nei

severit,

raggiun-

talvolta perfino

molesta.

Sfacciataggine.

Omero

Cane.

gli

va che chi avesse

GH

ciato.

litigante,

mo con

la

cane,

perch

si

ritene-

occhi fosse un po' troppo sfac-

volendo raffigurare uno sfacciato

posero in due luo^i dello zodiaco un uodi cane.

testa

colle parti deretane

Inoltre

occhi di

tali

astrologi

Agamennone da A-

biasimare

fa

per aver

chille,

maschi

Scimmia, mostrando di s,
una vista sconcia.

rase e p)elate,

danno sfacciatamente

si

bazione alla presenza di

alla meistur-

tutti.

Sfacciato-

Rana, simbolo degli Egiziani, i quali credevano


che quest'cuiimale fosse privo di sangue se non negli
occhi, e gli occhi sanguigni, secondo alcuni, erano
ritenuti

Sfera-

indizo

Vedi

di

sfacciataggine.

Eternit

Scienza.

Sferza. Vedi Bellona


Marte
Staffile.

57

Q. Ronchetti.

Clobo

Ingratitudine

Iconologia

Lissa

_- 898

Sfida.
'aaJiolo.

per

le

sue

foglie

forma

spada.

di

del-

nella r^itoW
favoloso che Scontrasi
Z
Le
e dell India.
Grecia, dell'EgiUo

^'tX;.
la

,n

stw
l'^,^
.
-^';

van

ppresen.a.e
che venivano
un m.sto del a
fip,ra era sempre

umana.
. della forma
ali e
le
con
di cagna

^^^^

.^

f/

Pf^
testa

la

t^

altri

da;
s ;,^,

ai

fanno tutta l-nedrago, e


di '-"V
danno anche la coda
,a

j^

SI

a fanno leo,

infer,o^
superiore e ^onna ne 11
e nella parte

L-%";Ui., ma
i^
^
^.'-'"ri1o::%tt%aCe
nore del corpo t-un
athtudini. La
me^'^neCu antichi
T'^rSTfana
di cui e i*
greca,

r"
rJ

sfinge

TpKp

A\

v-

It:

beotica,

viene

descritta come
sempre aescnua

Era

di naturale feroce

''^%::Tt:^r:^

'
mera, e abitava

^^

r^.,

!>ui

..:

dove
Coerano

r.a<;se2seri.

'""'
^^
dava a sciogliere un
VP^TSe
non
che
1
r'"?,''r!ranlpki a questo mo-

->f

xX-trXa -f ;\:rcr,
ti;enl%enne E*o n .^

^d:

':

mit,

Quando

-e';^l;fs;nr,rTe:^\:h:'V:eU^^^^
greclie, e
Lntate nella
a

superiore

plrte

pi

cuni

medesima posinone che


del

corpo

feZina, o hanno

casi

la

testa

testa

o
di

le

umana

montone,

per

lo

al-

specie i mfulc.
coperta di una

del

Minerva

Vedi Acutezza d'ingegno

collo.

anche parte

copre

ahe

bipartita,

lateralmente

899

Se-

gretezza.

Sfortuna.
Spillo,
lui

che

il

trodusse lo
le

quale, oltre aver portato disgrazia a co-

invent;

lo

in

spillo

e immeritata.

Anoia Bolena, che

l'infelice

Ancora

dopo lungo tempo,

oggi,

pregiudizio popolare vieta

il

in-

subiva sorte crude-

Inghilterra,

regalo di

il

col dire:

spilli,

che punge, amor disgiunge.

Dono

Sfortunato.

Uomo

cade rovescio a

che

sfortuna

in

ogni

allusione

terra,

alla

cosa.

Sforzo grande con inganno.


Pelle di leone e di volpe, cucite insieme. Lisandro,
celebre generale Spartano soleva dire che bisognava
cucire

leone;
forza,

pelle

la

volendo

della volpe insieme alla

devono supplire

astuzie

le

del

spoglia

non

dove

che

significare

basta

e gli inganni

la

e a

cui egli ricorreva di fronte al oemico.

Sgabello. Vedi Applausi

Malinconia

umilt.

Sibille.
Vergini,
e

turo

del

sventure,
re

za

l'ira

per

quali

le

avevano

modo con

cui

e specialmente

degli

del

di

versi

cognizione

modo con

ispirati.

cognizione del

inspirazione

diretta.

scono

la

fule

placa-

cui

Esse

acquistavano

per

mezzo della
numero
il

futuro

Pare che anticamente

profetesse fosse assai grande,


delle

del

potevano distornare

Dei, e che comunicavano la loro scien-

mezzo

questa loro

di tali

si

Sibille

egizie,

ebree,

poich
persiane,

si

cono-

babilo-

900

S.billa fr^.a P-'^jpui


^.^^^f
UDica
fl
vpstiva di rosso; la
e
sparsi per le spalle,
^.,3ti,, abito
italiaive.

i e

La

11^

l^^^'^'.^^

tava

una g^^'^^^"^^,."^'^
coprivasi

.l'oro
j n

di

'

i
h
cos l'europea,
e cosi

K Leo
velo bianco,

\\ leeee che fu bellissima

..

t::\t ar: che

o venjva per

*Ua,

ua

Oh

faccia.

di

'-^^rJ^arr^^reil^e^jr.'!
lutti

che per

nove.

quando la donna,

re

1.

"

dopo >''""'

domandando -P-., '

torn

*'"'^n,;

""

^Tla

tre,

sua

donna

r'''''o::f:::\r:a!:rSsM,inin,o,.
tre lui
disparve. Uuesti
contenevano
s.
nella
to rinoma,!
destino della
nientemeno che
citt

di

^"

Roma). Chi

"

;^^X'rnr1l
.Mia non
tosse
"^J P' 4
, v
j; Qlau-

^uma^
che ^^ S*' "a .*
certo. Narrasi
"tema
spelonca
abitasse una

figl

aj

^.^^,

^_

.uanti

.a-

co,

"*

*ardr fXtertaral

.tt.o^>e.^e
^rdi^::bhi^ :^ehhe
che non

cos decrepita,
ci divenne
per profetare.
voce
la
fuorch

Sicilia.
Ciclope,

come emblema.

,n

^^^^

901

Sicurezza.
una figura che, appoggiaAnimali:
dorme pacificamente.
Cicogna, che porta una foglia di platano, come segno di rqjaro dai tradimenti e da malie. Volevasi che
Vasari

personific in

la

ta

a un

la

cicogna

mettere

apf>ena deposte

le

allontana-

di

volpi dal pollaio. Pipistrello, col ca-

le

voleva che portando que-

Si

all'indietro.

rivolto

di

difen-

che questa,

credeva

avesse la virt

quale credevasi

la

re le faine e

si

avesse cura

platano, per

con un ramoscello di rula sotto

Gallina,

pulcini.

di

impedendo che nascessero

stregasse,

le

uova,

le

foglia

dalla civetta, poich

derle

po

una

nido

nel

toccandole,

ali,

tronco,

sto animale intorno alla casa, e posto con la testa


voltata indietro, sopra una finestra o sopra un archi-

una porta,

trave di

nere

lontani

contadini
tano.

si

scongiurassero

che credevasi

Felce,

getali:

serpenti.

usavano riempire

Ruta

capraria.

avesse

malefizi.
virt

la

di

questo scopo una volta


i

loro

Diversi:

letti

di

felci.

e-

tei

Pla-

attributo

Chiave,

Giamo, quale signore delle porte. Colonna. In una


antica medaglia romana si vede una figurina di dondi

na

in piedi,

mano
destra

tiene

La
M,

l'inscrizione:

Dea con un
sinistra

si

appoggia a una colonna, e con

una palma innalzata sopra

medaglia di

Aurelio Antonino Brit.

raggio

cap>o,

la

con

nella

mano

figura

destra,
il

con

cap>o;

uiva
la

con

SECVRTATI PERPETV/E.

Siepe. Vedi Legge.


Sigillo.

il

sicurezza di Augusto. Sedia. In una

appoggiata a una sedia sostiene

l'inscrizione

che con la

abito licenzioso e sottile,

in

sinistra

Vedi Bolla

Fedelt segreta

Segreto.

_
Sigillo di

*"ve!chio
e lo^a evo

bambino
cura di Bacco
Satiro che ebl^
de, u.
compagno
fedele
e divenne >1 pi

daTna JlJ.
f

Saiomonet Vedi Comalark.

Pi lardi lo

;,!,!

902

nato,

si

vecchio
immagin come un

la testa

calva, irsuto

come un
membra, grasso e tondo

;1

petto e

vmo

otre

d, reggers, >" P'=*';J^^!


diceva che incapace
g,o
asmo e sorretto da due
un
di
cavallo
Racco a

si

^^i

o su un carro

Sa'iri

an'aslno

liraio

dauc m<m.

Stleno,

attnbut, der Sa-

come emblema, ha gh

tiri

Silenzio

'Sa

allegorica

sotto

rappresentaU

form

labbra e talora
un dito
u, giovane che tiene
m testa e av
cappello
piccolo
^n/afacca con un

voto

in

sulle

una

pelle

lupo, coperta

significare dovers,

che per

airpoco'

Il

d occh, e d orec

vedere e ud, re molto

cappello era

-gno

della

sempre tacere c, che


si pu6
vuole. I
dire ci che s,
sempre
o
d,
forma
sotto
tentavano il Silenzio
Taaio.
o
Muta
di
nome

ma

hbe^a che
P^^^^^ "!
rapp e

--^J
Ut,

diedero

donna,

il

esce.
una pretta m bocca. /
Animali: airone, con
Ve
pesce.
un
di
pi muto
E' -omune il detto:
vele o
un
confene
che
p.anta
geta i: Belladonna,
assorbe reso a "--"
'potentissimo, e eh, ne
^
S.lenzK.
albero consacrai al
Pesco,
morte stessa.
pavemrer
Arpocrate. e le cu, foghe

^f

dedicato ad

ragonate
la Hngua.

alla

che

lingua

umana,

al

frutt,

manifesta ci che sente

,1

cuore

cuore,

non

deve

Rosa

porta

parlare se non dop>o una p>onderala rifles-

p>er

sione.

903

bianca, che

della
ai

labbra.

Dicesi

festini

convitati.

silenzio

raffiguravano sul-

antichi

gli

dei

sala

per raccomandare

Diversi:^ Dilo

che a Padova

una statua

esista

il

posto sulle
di

Tito Livio, in atto di porre un dito sulla bocca, qua5

per ammonire che scrisse trattando di

modo

in

che

tutti

ingegni

altri

gli

tante cose,

debbono e pos-

sono tacere. In Apuleio, nel primo libro della Metamorfosi,

disse:

re,
le

si

accostandosi alla bocca

legge:

il

che

dito,

presso, e congiunto al pollice, tutto pieno di stupo-

zio,

Lingua, seccmdo Omero,

taci.

secondo

gli

Rete,

interpreti.

procurano di eseguire

il

perch

loro lavoro

Inoltre dicesi essere

lenzio.

qua-

il

tagliatevi la lingua.

un luogo che doveva dire ormai fate

in

rifer

taci,

Su dunque ormai

disse:

ci

silen-

pescatori

massimo

col

si-

pesci muti.

Silenzio opportuno.
Oca con un sassolino nel becco; perch questo
volatile non fa che strepitare continuamente; anche
mentre si pasce non pu tacere.
Silfi.

Esseri fantastici che popolavano l'aria, a quel

do che

le

ondine

si

ritenevano vivere

mo-

acqua,

nell

la

salamandra nel fuoco, i gnomi nel seno della terra.


Quando un silfo si rendeva visibile agli uomini, assumeva umane sembianze, ma adorno di tutti quei
pregi

che possono

conciliarsi

propria

renderlo

anche con

la

degli spiriti eterei.

trasparente che

li

non solo piacevole,

ma

leggerezza e con la grazia

reggevano

Avevano

ali

di

nell'aria, nella

sostanza

quale svo-

904

colibn asp.ranao d p^^^^^^^^^


lazzavano pi agUi ^ei
en^ro a un
di splendidi colon
dei fiori, o
compagne dei silfi, erano

Mando

raggio

di

calice

dei

Le

sole.

silfidi,

bagnavansi nele di bellezza;


un prodigio di eleganza
celate entro I
rugiade, si tenevano
le gocce delle
tempo in cui, stanca la
fiori.

famiglia dei

^ruommi

V'ebbe un

silfidi

di codesta vita

nuova sorgente

monotona cerco tra

di diletti,

silfi

silfid

cuori amant
terra per trovare
l misero in corsa sulla
donne
V'ebbero
desideri.
ai loro
che corrispondessero
si lasciarono
che
uomini
e
trtali se'dotte dai silfi
vincere dalle

Slliquastro.

attrattive

Vedi Cercide

"'n^r:::nde

silfidi.

delle

siliquasiro.

dei pesci

fWlid;^^^^^
Vedi Degenza pa^

balena dei fiumi.


cui fu chiamato
terna nelVallevare

figli-

rape dei boschi. Egli


^''ETeiir latina dei campi
e g
campi
sui
vigila
che
presentato come un Dio
conftm
detto protettore dei
Lricoltori ed anche
a p.il primo
fu
Silvano
che
clpi. I.ino dice
e an
Lgli
confini dei campi.
i
re Dietre per segnare
e
armenti
^egh
protettrice

TdescrL

come

promotrice della
cchi e degli
gli

com
e
la

deit

loro

Come Dio

fecondit.

armenti ritenuto

dei

bo-

amante della musica,

zampogna. Venne rappresentato


test,
corona di apresso m
un vecchio con una
era

sacra

la

un ramo della
quale

talvolta

stessa

sostiene

pianta

anche

nella

una

mano smista
pelle

ferina

piena di

Simboli

gli

buon

Creso,

Demostene,

nella

Caino,

incendi

eloquenza

devozione

alla

patria

Da

eloquenza impetuosa

celebrit p>er

Ester, modestia, pudore

Giuseppe, castit

pazienza

invidia

Cesare, corag-

Er-

delitto

il

Eva,

decu-

Giobbe,

Faraone, ambizione ed empiet

riosit

vedo-

Biagio,

Elia, astinenza, zelo

Erosiralo,

forza

Aristar-

penetrazione nelle cose astruse

dolcezza

Matusalemme,

lon-

Mecenate, protezione delle scienze e delle

gevit

dissolutezza estrema

Nerone, crudelt
eloquenza

Mos,
abbondan

regale

sacrificio e dignit

Melchisedecco,

Messalina,

za di

Cicerone,

Curzio,

Diogene, cinismo

cole,

fedelt

prediletto

figlio

Catone, severit

ricchezza

fierezza

intrepidezza

all'opulenza

preferibile

Daniele,

vide,

arti

Agamennone,

grandezza d'animo

gio,

gli

uomini celebri.

Artemisia,

Beniamino,

odio fraterno

magnanimit,

critico

scienza

dagli

innocenza

Alessandro,

vanza

si

tratti

Abele,

co,

un coltello da giardiniedava un cane per compagno.

nella destra

frutti,

Spesso

re.

905

legge

Nestore, longevit e

Oreste e Pilade,

amicizia

Penelope, fedelt coniugale


Pandora, curiosit
SarSansone, forza
Salomone, saggezza
Socrate, saggezza, padanapalo, dissolutezza

zienza

traggioso,

Vitellio,

ghiottoneria

ingiusto

Simbolica del
Presso

tutti

compagnati da

Zoilo, critico ol-

ignorante.

diritto.
popoli

atti

gli

atti

giuridici

furono

simbolici, e la storia ne

ac-

abbonda.

_
quelli usati presso

Da

906

Romani scegliamo

seguen-

esempi:

ti

un anello di terr;
Nelle nozze davasi alla sposa
le davano le chiasposo
dello
casa
nel riceverla nella
caso di rine uscisse
le si toglievano quando

vi; e

pudio,

.,

pugno.

con lo strmgere il
Si contraeva un impegno
mandato col
Conchiudevasi il contratto di
la

dare

mano.
Il

possesso

turbato

sasso contro

Quando

il

si

di

zolla del

contrastasse
si

lotta,

digllis

l'erede

faceva scoccare

le prescrizioni col

rompere un
r

toccan<logli

l'estremit

gli

si

gli

si

ra-

J"
diceva:

replica

dell orecchio.

va Memenlo,
emancipava un
Il padre di famiglia

figlio

dando-

schiaffo.

Si rincarava

sollevare un
a un'asta pubbFica col

Il

le

crepahal.

Per assumere uno in testimonio,


Licei,
Licei antestari? Se rispondeva

'

un

prendevano
una
poi andavano a cercare

moscello.

uno

di

mani, fingevano

fondo contrastato.

Interrompevansi

gli

un

della possessione
le

Per adire un'eredit,


dita,

lanciare

illegalmente alzato.

muro

fondo, le due parti

una specie

denunciavasi col

beni
faceva cessione dei suoi

debitore che

creditori

toglievasi

deponeva

l'anello

ai

doro.
schiavo sen-

uno
Per annunciare che si vendeva
cappello
in vendita col
esponeva
si
lo
za garantirlo,
in testa.

Chi reclamava un mobile,

Erano
venne
a

la

talmente

907

Qui

sentenza legale.

con

lo pigliava

obbligatori

questi

cadit a

la

riti,

mano.

che

ne

simbolo cadil

loto.

Simbolo.
Figura o immagine che serve a indicare qualche
cosa,

con

sia

della scoltura,

del

l'aiuto

per

sia

della

disegir.o,

mezzo

di

pittura

espressioni figurate;

ed una rappresentazione delle cose morali con oggetti

sensibili.

Colomba

Cane

Il

dell'ingenuit;

simbolo

Volpe

la

fedelt;

della

dell'astuzia,

chiamano simboli

ecc.

Nello studio delle medaglie

certi

segni emblematici, certi attributi propri di

si

persona e di qualche divinit:

luntjue

simbolo di

Nettuno;

il

pavone,

ro simbolo

medaglie.

le

citt

Nelle

questi

dell'India

degli antichi

che versa

religioni,

simboli e del

loro

in

Greci.

significato

Giunone;

hamno pure

sono di uso continuo, specialmente

boli

l'Egitto,
di

sopra

Le

qua-

tridente

il

quello di

una figura appoggiata sopra un'urna,


qua, rappresenta un fiume.

la

ecc.,

ac-

il
i

lo-

sim-

quelle del-

Lo

studio

importante

per conoscere la mitologia, e venne chiamato col no-

me

di

simbolica.

Simone^ San).
Apostolo.

Croce, p>erch crocefisso. Sega, stru-

mento del suo martirio. Vedi Apostoli.

Simulazione.
Datura stramonio.
Sincerit.
Figura allegorica rappresentata de una donna che
tiene

una colomba contro

il

seno, e un cuore sul pai-

908

conteDiaspro. Felce, le cm cenen.


della mano.
per fabbncare^l
utilizzate
-no
nenti molta potassa,

mo

vetro;
trova;i

proverko che la venta


e dicendo un vecchio
presa
cos la felce fu
in fondo al bicchiere,

^'NeirOdissea
del

Sirene vengono descritte

le

che stavano

fanciulle

Violetto.

della sincerit.

come simbolo

in

mare,

con

la

i
canto allettavano talmente
rimanevano fermi sul luogo,

loro

che

tanto

Circe,

all'albero

fecesi legare

dei suoi

musica

la

sentirne

affascin,atrici.

cresciuto

Il

della

per

mimo

consiglio

di

e turo

di

nave

compagni onde
alhnfluenza

sottrarsi

Sirene fu

po e

egli

di

qu

seguito

numero delle
da
quah furono dati vari nomi
di 1 eihghe
comunemente
Dicevansi
Melpomene e di Acheloo
alle

tre,

diversi scrittori.
o,

Ulisse,

morivaiio.

vi

cera le orecchie

Lre

do cezza

naviganti, che

per ascoltarle essi

come due

secondo

altri,

di

co le
istigate a contendere
Furono da Giunone
le ah
oro
e stracciarono
Muse, le quali le vinsero
viso e a
di

dosso.

Ita

col
Sirene sono rappresentate
mezzo
dal
ma
di fanciulla,

Le

del corpo

pesce. Alcuni

le

in

danno anche ah

gm
e

forma di
col viso di tau
le rappresentano
piedi di gallo; aUri
aldi esse cantava; un
e il corpo d'uccello.

Una

cblla

Ta suonava

il

ira.

flauto; la terza la

Alcuni vogho-

fascino

che

arte

1
Sirene raffigurassero
le vec-tasseche
e
dell'uomo,
esercita sull'animo
esaltando
che ne erano degni,
re lodi di coloro
per la belle prendono
invece
Altri
quelle le virt.
meredelle
e gli allettamenti
ezza. per la lascivia

no che

il

le

anzi per le stesse meretrici, e

trici,

tando addormentassero
navi,

alle

miseri

fanno

vinti
gli

vien

la

si

finse

e che

perch

che can-

accostatesi

avviene

cos

piacevolezza delle

ai

rapaci

occhi dell'intelletto, cos che esse


e quwi

qualche volta

sparse di ossa umane,


strare

naviganti,

dalla

preda

ricca

antichi

gli

uccidessero poi,

li

quali

donne, chiudono
poi

909

li

come

se

Perci

divorzuio.

dipinsero

le

in

verdi

prati

con ci volessero mo-

rovina e la morte che accompagna, ovvero

dietro

ai

lascivi

delle meretrici;

le

piaceri,

SF>ecialmente

quelli

sembrano
apparenza sono ben

quali in viso e nei gesti

come Partenope, e in
impudiche come Leucosia, e nelle parole
sono dolci e lusinghiere come Ligia, cio le tre Sirene. E' da notare che F>r essere fatale il canto delle

vergini,

ornate,

ma

Sirene,

esse

invalse

cui

divennero

monumenti

su

Geni della morte,

quasi

consuetudine di

la

sepolcrali.

riprodurne

p>er

figure

le

Vedi Eloquenza.

Siringa.
chiamata

Pianta,

mavera e

suoi

fiori

ar.che

Primo

Giovinezza

/(7/,

che

fiorisce

pri-

in

spandono un odore soave. Vedi


amore.

Siringa.
Ninfa,

la

quale

inseiguita

da Pan, che

se

n'era

innamorato, fu per compzissione degli Dei cangiata in


canne.

Vedi Pan.

Sisifo.
Figlio di

d'Atlamte.

ma

fu

Eolo e di Ejiarete, spos Merope, figlia


Promosse la navigazione e il commercio,

fraudolento, avaro e di pessimo carattere.

La

sua malvagit fu punita severamente nel basso mon-

910

i-santemente "
condannato a spingere
do. ove fu

egnah
,es.o castigo non sono

tutt.

^T^^^J^

aUa
sasso. R.guardo
poi con un rosso
trad,z>om. ices, *= C^J/'^f.
sua morte, fra altre
Stradmento, mando
suo
del
vendkam
che
modo
m
mcatenarla,
a
riusc
sifo il quale per
stso
liber e S.>fo

Xdol!

l^M^e;

nt'uo

mor finche Marte la

ordin al a
"pr. Prima di morire
pellirlo.

moghe

non sep
S,s,fo

Questo comando fu ademp.uto


a
trascurato, obese hcenza

a-

PW

gnandosi di essere
Se
mondo per pumre la moglie.
ne di far ritomo al
voinon
nel mondo supenore,
non che Giunto che fu
ve lo
finch Mercur.o
all'Averno
e pa ara ritorno
fosse
vuols,
e questo tradimento
trascTn per forza
castigo.
una causa del suo

E^ziani, che
musicale degli antichi
^'
<Jc (ve*), la quale,
doperavano per il culto di

Wento

cesi,

d-

l'abbia inventato.

Siva o Sivah.
Questa
ciD^

l'a-

^
del prmche la personificazione
due Dei
altri
forma, insieme cogli
.

divinit,

distrutrivo.

odie^mo
degli Ind. 1 culto
e Visn, la triade
antico.
^^
dell
quello
di
di Siva differente
^^'f
S.v )
(nome di
nel primo. Mahadeva
noto.
di
della
generazione anzich
rappresentante della

BrLt

pL

tru^ne.

Infatti,

il

rappresenta
culto del tipo che lo


come

principio vi\ificatore,

forma

ra e liscia in

bocca

simile alla
ta

secondo che

sentano
cui

alla base,

altre sue

le

suoi vari

tut-

forme, e variano

qualit

e rigeneratore,

avatari

per

diffuso

creatore,

di

rappre-

lo

(incarnazioni),

otto

di

sono chiamati col nome di Bha'iTova e coi nomi


Cupati, Bhisciama e Samhara,

ribili

Unma-

Asitanga ,Rura, Caindra, Crodha,

speciali di
ta,

pietra ne-

un cucchiaio,

di

distruttore

nei

(fallo),

attribuiscono la

gli

conservatore,

linga

con proiezione

il

di cono,

Molte sono

l'India.

911

alludenti a ter-

tutti

qualit della mente e del corpo. Egli talvolta

rappresentato con due memi, tal'altra con quattro, otto o dieci, e

con cinque facce, ha un terzo occhio

fronte,

amgoli

speciale;
la

quale

deva

cui

una mezzaluna
gli

\-iene

un solo

sono perpendicolari,

circonda

rappresentato

capK),

un

sostiene

tris^ula e

le

altre

stemno in atto

ritti,

sinistra di

una collana
tissimi

gli

danno un

al collo

il

forma

terribile

a mirarsi; grani

capelli,

e ha
da molavviticchiano intomo al corterribile

asp>etto,

rattenuta nel suo cadere

serpenti che gli

po. Siva pure

la

met destra del corpo


femmina. Come Bharava (si-

zanne escono dalle sue grosse labbra;


e

con
delle

la

gnore dello spavento), egli

rigidi

ma

una

uso di estrarre l'anima

chiamata ArJha-Nri, cio

di

in

Talvolta rappresentato sotto

d'uomo, quella

fronte,

quando giunta l'ora, ed


Jama, Dio della morte; con

un attributo comune a

benedire.

in
lui

Quajido MaJia-

questa maniera,

in

cui

il

dal corpo degli uomini

un'altra

o sulla

capelli

ha quattro mani,

esso

quali tiene un pasa,

di

nei

terzo occhio.

il

cosa a

Dio

si

della giustizia.

Nel quale ca-

_
ratiere egli cavalca

912

un bianco

iota,

simbolo della giu^

scure m mano
vedesi spesso con una
tizia divina, e
rappresovente

pitture
Nelle
con la co da sacra.
azcolo
un
di cenere e con

come

entato
sentalo

strofinato

miacanla (dal collo aze<'li


J^ll'aver
aver ei
commemorazione dell
fu dato in
di
minacciava
e
mare
che nacque dal

^^soprannome

zurro.

11

zurro)

gli

ji
ui

bevut I veleno
distruggere

genere umano.

il

smeraldo. Vedi

Casiiia

Giovanni Evangelista

--

{San)

Cherubini

- For^ -- Vag-

Speranza

nit.

soavit dall'asprezza.

cosa pva
maturo; allusione a
Sparagio col seme
aspra
da una spiacevole e
cevole e soave derivata
prodotto da una P-^^
il seme,
Nella Beozia le
teneri e gustosi.
germogli
Tato d
d asparagio
-mi
di
venivano coronate

-^^4^;

Zte

novelle

pt;

oer

significare

che se

il

sopportato la
marito avesse

^J^selvatichezza e asp.z. ^^^^^^


dolce e piena
gustato una vita
In seguito
tezza.

avesse

pietra
Credevasi che questa
Cammello,
j^ll'nhriachezza.
ubriachezza
preservare dall

/imausiu.
^Am^,a.
virt

di

animale senza

^T.e
si

di

!a
ri

sete.

scarpa

comoda

dee senza allacciatura

romam.
di donne e com.o
uomini e donne greche,

9i3

socchi delle donne erano pi eleganti e


I
Talia.
Imene
Vedi Commedia

ornati.

Sofista.

Chi per convincere usa argomenti fallaci, vizioGranchio di mare, similitudine derivata dal suo

si.

modo

incostante

vedono

andare, ora di traverso, ora

di

dietro e ora innanzi

da qualche

e vinti

stretti

in-

quando

al pari dei sofisti che,

si

validissima ragione,

per vie torte e traverse ritornano sull'argomento, dan-

do da

far pi

ragionamenti

prima,

di

volendo

Rana.

viziosi.

ne biblica alla pioggia di rane,


ciance dei

sofisti

seguirli

nei

loro

Si vuole che nell'allusio-

queste raffigurino

pertinace e acuta voce delle rane, senza alcun

la

ao e

si-

oppure perch amano vivere nel fango,

gnificato,

l'altro,

le

e la loquacit dei dialettici, sia per

proprio ai

l'u-

sofisti.

Sofonia.
E'

nono

il

dei profeti

minori.

Vedi

Profeti.

Soggezione.

Uomo

che conduce un cavallo per

briglie.

le

Carta bianca.

Sogg log azioneGiogo


i

di

ferro.

Gli

spogliati dalle

vinti,

go, consistente

terza legata

in

due
cima a

in

antichi

armi,

solevano

sotto

far

una specie

aste conficcate

in

terra

passare
di

gio-

una

quelle.

Sogni.
Deit sottoposte
ali,

si

"enno.
58

al

Sonno; e a cui

si

davano

le

ritenevano sempre pronte a partire al minimo

Vedi Sonno.
O. RoNCHBTri.

914

Soldati.

Vedi Ambrogio {Sanf).

^S:

ptrl^Ha-na,;

l^arl, per
p
llii
delti Cari

1
poli

galli,

certi cimieri

vuc^e

S,
retoo per ornamerrto.
galli

bero

nascessero

sul-

che portavano
^^^ ^
.^^^^

^_

ad ^

rersia,

soprannome.

il

coi
\^ane "col
*Caf

'^^

obbligato alla

soldato
collare, segno di
rollare simbolo

U cane,

"\oTrrrairotbetn.a,

Td?

oltr ir;uale

s.

roe;

similmente

alterchino

di

"quali
q

^^;^

contendano tra
nemico comune.
il

si

tal-

quantunque
loro,

gi-

deiruffi-

Pr-ipalmente deve ess.e

7P--^"%,ti
ai soldati

tosto

volta

ponon,e preso da.

concordamente assaltano

tr/i^Quale

^,

^
--f

simbolo di

cu, figura
e del valore; la
dai somat
aneli, portati

scolpita

negh

ir^egna ^e.
scarafaggio era anche

>eJeUa
^^

V'

^- -

,_^^

l
^,

reT:nCrdLo^lredalcunadeboleaet
femminata.

Asilo

Gli antichi

gli

diedero

il

governo e la

tute!

?''^-t'dr:itr:ie::i'!i.o^o^''
vm
signore di tutte le
fecero


se:

occhio del cielo vivificatore; Eraclito lo

sole

il

915

chiama fonte del lume

celeste; Platone lo d
immagine deirintelgenza,

Dio; Giarablico

di

Omero
stri,

e Aristotile dissero, che

quali

porta ogni giorno

li

emblema

Leone

radiato,

viero,

geroglifico

condatrice del
noltre

presso

il

Egiziani

gli

sole.

forza del

ecc.

moti no-

AnimaH:

sole.

della

Spar-

virt

fe-

perch ritenuto fecondissimo. I-

sole;

credeva,

si

della

sono

tali

figlio

al

del

pari

ogni trenta giorni, che

che

sole,

lo sparviero,

congiunge

si

trascorso questo

spazio di tempo, desiderasse la femmina. Tigre, pres-

che onoravano per aunore del sole, e


mangiavano soltanto le parti deretane della ti-

so gli Indiani,

quali
gre,

e ci perch volevano che quest'animale, app>ena

alzasse

nato,

come per

Egiziuii

dagli

piedi

adorarlo.
al

davanti verso

sole,

Vegetali:

opposizi<Mie

in

alla

consacrata alla luna. Essi paragonavano


la

rapa

all'immutabile aspetto

similavano le varie
di

forma della luna. Perci

fico

era

del

deit egiziane.

al

il

mentre

sole;

nel tempio di

Verit

Verit

as-

sole.

Apollo Del-

Diversi:

Disco, come lo mostrano

Fama
Materia

Vedi Chiarezza
Dio
Eternit
oscurata
Ces Cristo
Gravidanza
e forma
Tommaso d'Aquino (San)

cipolla,

corpo del-

della cipolla alla variet

dedicata una rapa di piombo.

Diamante, dedicato
le

squame

nascente,

sole

il

Rapa, consacrata

della religione

Unit

Vita umana.

Sole.

Dio re della luce, colui che tutto vede e ascolta,


con la sua luce penetra nei pi segreti luoghi, disco-

916

quel che 4 nascosto


ne,
Pera era invocalo

Sii

Gli antichi

e.cas.i.. anche

^^^^f
""^
ale,
|

8""'''
;,
o,

diicano una

cui

di

^^^^,_

Era '^ "!


Ovidio cos ne parla
,isplenden^t e
"Wjne
altissinre
cata con
^^^'^'J,^^^ ^el
de pirop ^^
la chiarezza
le per

""^'^-riltri tele.

::f uilCandi

vedeva

f^i

^"[VoeirrTni

Doride mezza "7='^^"^'

braccia;
re,

-i ^e^ClTr Vt"-

Tritone .ronrb.,
grand,
Elione con le
iNeuunu, Prteo ed
di Netno
*!! acaua del ma-

si

tiere

larpeggia-

::oa'avorio. eie

e mezza

fuori

diversi pesci

.colpili

.,e c, vi

erano

"P'"' / ""ok.
a d,s^.h "no ddl,,X

co,,

verd,

-^''^'^XTrleTZ^,

Eranvi

ol-

ne, c,uaU

eh^'^"" 5^',\^'^

del
campestnt e le innnagini
> De.
abitano le N,fe;
^^^
^
"
dal 1^'
cielo se, segm
/,^rive anche la

e le fiere

sei

dal

f-.'
In seguito

s,n,stro.

r^

--

i^i

stava

"-'!: ^ota Tn un -ggio "lumaest reale e ,


velato d, porpor
^^._
Sole vest,to e
il
cente di
stra,
,1

=""",=.

Giorni

il

,ald

si

Me.

"^
l^^irvi
* -^^
e

le Ure
col Secolo e
'" 'Irascorre
ten^o

Mondo

come

aveva ancora

,,,,ano
^J,
M
j.

^^^

^"^

^^^ , corovedeva
m-^'j';'^.^E^e:on ; ,^ ua

^L^Zi:^^" -

lordo e

tinte

vino,

di

freddo Inverno cor capelli

il

Quindi descrive

gelo.

l'asse,

917

timone d'oro, d'oro anche

il

e queste d'argento aveano

le ruote,

voro contenea

ti

ra

carro cos lucente raffigura

interrotto,
re di tutto

Piroo

(rosseggiante), che

quattro cavalli

quando leva

sole

dente),

dente

tore

dissipati

Eto

chiaro:

stra

secondo,

il

zandosi,

al

moto

il

mai

del sole

dipendono dal suo

stagioni

anche

il

da quat-

tirato

con la luce che mai non manca nel giraLe quattro ruote dimostrano che
il mondo.

quattro

le

vaghe

le

risplenden-

chiamati Piroo, Eoo, Eto e Flegone.

cavalli,
il

cui la-

il

ciel

distmti,

rubini

Questo carro era

e giacinti.

crisoliti

tro

bei

cerchio del-

il

cose belle. Si ricche gioie

in se mirabili

ricche perle,

dal

D'oro era

raggi,

avevan sopra di loro sparse, come nel


stelle:

irrigiditi

Sole:

carro del

il

figurano

le

Eoo

ci

vap>ori,

(ardente)

si

ramciato, perch a

(risplen-

sole

il

mostra

terzo,

il

giorno:

primo, rosso, p>erch

il

appare rosso;
bianco, perch

cos

girau-e;

del

fasi

innal-

splendente

d'un

mezzogiorno

rosso

mo-

sole

il

ten-

una luce ardente e infiarrmiata; Flegone (amadella terra), d'un colore giallcistro tendente al

bruno,

per

mostrare

terra.

Martiano,

colo,

cos descrive

la

oscuro
il

declinazione

poeta

del

africano

Sole stesso:

Ha

verso

sole

del

Febo

se-

capo

in

una corona di dodici gemme lucidissime, delle quali


tre gh adornano la fronte, e sono lincurio, carboTi'
chio e ceruano; sei gli stanno d'cimbo
pie,

che sono smeraldo,

drite,

elitropia;

mante e
tona.

cristallo,

le

altre

scithi,
tre,

chiimate

sono nella parte

La chioma ha

cos

lati

delle tem-

diaspro, giacinto, den-

di

feracit,

dia-

dietro della co-

che par d'oro;

la

faccij

^r^ ^ Sa^o'^rhl;

. primo a,arire

,,

giovane,

feroce

poi

pe

penne
noltre

918

i;'^^

^^^

1,.

issimi
-'"f^^Xdfadn
pie* ornati ai

ai

d
ha un raanlo tessuto

ha

!e

carbonchi.

I-

con
pon
d. porpora,

oroe

^^

n,ano_ tiene
la sinistra

un'accesa ^j^'^X

ardiri pietre predestra porge


raffigurano
^^f le^^'^j^^li.
la corona,
'^ *"",^
,.;
riose che ornano
'

'

:::;a'Vr

di

della
l pi fulgido

f 'M' fu^o
U

lu,no;

''"--^

presenta

mese di mar^o.

r'

il

-pprese"U

-1

'W-^f

presenta

il

mese

novembre. Le

"^'!"^

corona

'

'"X'

a
variato, nereggiante
e
orrido
1
rappresenta
bruno e nero,
mante,
naio;

cnstallo.

il

il

raggi

di

di

.V
risplendenti,

,,j,
_

^1 '-- "P"

pie.

^^^^^
^.

^^^^

^^,^^

penne di sparviero,
diai,
jil,
,^^,,o gen.,

-^ ^^J^^^J^'^tda

cinando alla P^^^^^^f"


indica

raw

il

,appresenta

^L,^.^^
'<'

^^ maggio,
rn^^^^^^_^

^J a
verde eWro^str

di

,.^^_

di lor g^a u
la dendrite
settembre,
^ese di
ali-acqua pura,

color
l'elitropia. di

ra

diverbi colon, spe-

iacinto

,iile

me-

il

co^ne

'panmenti verde

del a

Le

il

gra^^

,1

,,^p,a

Xm^ciiiato'^di
veme

''h:'
che e V
diaspro,
ciahnente di rosjo
pietre a destra
i,

J^^r

Pnr roo

'appresenta

'SnnTe:

B,nrano la
,

ca^Whj>,

i,

pa;app^enta

sinistra de a
tre piefe a

osi

tunno:

rap-

h:c:i:'n:^eI"etmVgiantr

rr-

Febo
magiovinezza
sua ^
a^ua
la
d.

919

nifesta la virt del sole, e che

calore che

il

vita a

medesimo, ne invecchia mai tanto da indebolirsi. Lo scudo che porta,


rappresenta il nostro emisfero fatto in circolo. Talvolta al Sole si dava in mano delle frecce o una
lira a sette corde; simbolo, le prime dei raggi solari;
la seconda, dell'armonioso movimento dei sette
tutte

cose create sempre

le

il

pianeti che girano intorno al sole, conosciuti dagli antichi.

Nella mitologia Indiana,

da

ro

tirato

ro

divisioni

sette

Sole aveva un car-

il

forse per alludere alle lo-

cavalli,

cosmografiche,

in

regna

cui

nu-

questo

mero.

geometri. Vedi Geometria.

Solidi

Solitario.
Lepre che s'appiatta nel covo; non trovandosi pi
di due nello stesso covile, e le coppie si segregano
lontano

l'una

st'uccello

dall'altra.

ama

talmente

ne trovano due

in

Dicesi

Pettirosso.

la solitudine,

una medesima

che que-

che raramente se

selva.

Solitudine.
Figura allegorica rappresentata da una donna
in luogo deserto, con un libro nelle mani.

duta

Animali:
gorica.
rca

Passero,

Pellicano,

vicino

alla

suddetta

simbolo biblico.

figura

alle-

Vegetali:

comune. Pianta che cresce nei luoghi

se-

solitari.

ELi-

chene. Poligala.

Sollazzo. Vedi DivertimeTto.


SollievoAchillea millefoglie, le cui foglie pestate
cano sulle piaghe e sulle ferite.

si

appli-

Sommissione.
Cadavere. S. Ignazio di Loyola, pose a base

dell?

_
vere; volendo
la

compagnia
alla

mente

920

^^V^^^J^^^^^ ^,ere
^^

vo lon

^^^^^^^
a dei

Sonagli. Vedi Follia

^f:ft:Z\^.
sonno,

bile

si

Uomo.

da
dormendo pr-

presa sen,re

dicesi,

sdraia

senza opporre
Testuggine, a

^J^

^^J

la.

sottomessi cieca-

i.^i,

sulla

sp.ag,a

fondamente.

rebo e della Notte.


deserto
,'^;tla.zo in un luogo

^TiX di
ggi

sole

del

-"-'

"^a

il

.^IJ

P-'" ^^ \^l, conciornata *


J^P^^^'^' ^.scorreva

non

suo palazzo era


Banti

Dicono che

-"^

"^rJ

sue

^eo Lnnorio delle


steso su
-f ;\f,,L' in una j.sala^_^_^, ^,
acque_ll ionnose

un

letto

il

i,mo, e

Sogni

Principal

Ln

si

-"

d ebano e

P""'
,^"[^,i
sdra.at,

stavano mtorno
v^'>""*
ministro, stava

gli

facesse

'-

Morfeo, suo
^^^

7Pale ogni
continua"nT ^^sando
.anjda, v^^^

rteTrr9alf^

^%i:L^t:srj:r:r::;deuior.,e


mano

xina

in

d'elefante.

mostrano
corno
il
dente

rappresentava
assottigliato

da

per

passano

quella

(Alcuni raffigurano
tutto

cc^jerto

una verga

strani

di

sogni

veri,

sogni

falsi

mostri).

il

non

vuole

di-

il

Sonno aveva per

quali

le

d'avorio,

l'adtra

per questa

ci

falsi.

intomo a un olmo
Talora il Sonno ha

mano, con cui tocca

in

si

il

perch

falsi;

porte per

le

corno,

dormire. Oltre a Morfeo,

mana,

quanto

di

l'una

sogni,

sogni

potervi passare la vista. Vir-

che due fossero

finse

che

veri,

mentre

trasparente;

diventa

assottigliato

anche

vengono

sogni

cose nella loro reale apparenza; perch

le

venta mai tra^arente


gilio

un denfe

nell'altra

corno,

corno rappresentava

Il

d'elefante

l'avorio

un

teneva

921

mortali facendoli

solo che avesse

ministro anche

forma uFobelore,

che fa ap>parire ogni specie di bestie; e un terzo, che


fa vedere terra, acqua, sassi, alberi, monti, piani e
ogni cosa inanimata,

chicunavasi Fanlaso.

come si vede nelle lapidi e


monumenti sepolcrali; simbolo del rip>oso, quiete. Lingua posta sopra un altare. Gli antichi, prima di andare a dormire, usavcuio bruciare a Mercurio delle
Fiaccola

e dopo aver bevuto gran tazze di vino

'ingue;

onore

di

altro;
se

il

capovolta,

Dio,

questo

p>oich

parlare,

quando viene

il

gustavano di

voleva che Mercurio

si

di

ne

cui

rappresentas-

l'orgamo la lingua,

sonno, tacita

rip>osa.

in

nuovo deila

quale,

Marmotta. Pa-

pavero.

Vedi Inferno
Sopracciglio.

dei poeti

(Sackeville).

Vedi Pianto

Severit.

Sorbo.
Piccolo

arboscello

ch^ cresce con grande lentez-


za e non

non quando
Vedi Prudenza.

Sorgente. Vedi

una da-

giunto a

fruttifica se

altezza.

ta

922

(SanC).

Isidoro

Sorpresa.
Arnica.

Sorte.
Figura allegorica,
con

la,

vento.

le

in una giovinetta
mai ferma, leggera e snel-

rappresentata

non

assai loquace, che

sta

davanti,

gonfiate

vesti

come

Alcuni vogliono che corrisponda

Sortilegio.
Circeo. Pianta celebre

nelle evocazioni

Sospettospecie

di

Calunnia

vedi

Personificato,

do molte

agitate

funghi

magiche.

Fungo.

velenosissimi,

pre essere molto guardinghi prima di

dal

alla Fortuna.

Essen-

sem-

devesi

mangiarli.

Sostegno.
Architrave.

Sottomissione.

Vedi Sommissione.

Sovranit.
Ciglio, perch nato dal latte di Giunone.

presso

Nimbo,

Cristiani.

Sovrano.
I

sovrani

Globo
maest.

hanno per

crocifero,

Mazza

impero.
ferrata,

attributi:

Corona, potenza,

Manto doppio

d'ermellino,

forza armata. Porpora,

lore e vestito, dignit. Scettro, segno del potere.

no,

co-

Tro'

autorit.

Spada.

*/edi

Avversit
sandria

Adriano

{Sant')

Bonifacio

i^Santa)

Angelo

(San)

Cecilia

(^Santa)

Astrea-

Caterina d'Ales-

Celti

Co/-

923

Davide
Et

Giacomo Maggiore

Mas Martino
Marta
Rap'ma

Taddeo
Susarma

Spada fiammeggiante. Vedi

Discordia

lera

Eugenia

{SanC)

del ferro

Federico

{San)

Giuditta

{San)

Mattia

soneria

{San)

Scimitarra

{San)

{Santa)

Massoneria

Gla-

Giustizia

{Santa)

dio

Giovan-

{San)

il

ni Battista

Ferdirrando

{San)

{San)

Tirannia-

Elia

Fortezza

Serafini

Spagna.
di

emblema che figura in alcune medaglie


Adriano. Figliuol di Spagna di conigli piena; dis-

se

Catullo.

Coniglio,

Cenone.

Spalla. Vedi Forza.

Spanna. Vedi

Brevit della

vita.

Sparagio. Vedi Soavit daW asprezza.

Spargitore di sangue.
Sanguisuga, simbolo d'uomo

crudelissimo

guinario.

Sparviero. Vedi Anima


Apollo
Niso
Rapacit

sezza

san-

Aria Bas

Sole

5e/i

Velocit

Spavento.
Aro serpentino.
Specchio. Vedi Fede
Prudenza

Verit

Vista.

Saggezza

Maddalena

Vanit

{Santa)

Venere

Specchio di Venere. Vedi Campanula.


Speranza.
Divinit allegorica.

nende

le

nostre pene,

Era

sorella del

Sonno, che

so-

e della Morte, che le finisce.

Pandora, vi nRapconsolare g. uomm,.


sola speranza per
una
cod,
sotto la figura

Quando Epimeteo

Sse

924

la

^eltasi

in

apri

i\

vaso

di

lersi modi,

corona a
sereno e sorrKlente,
vane Ninfa, dal viso
mano. In
m
mazzo
un
dHorinascenti e tenendone
grgl.o m ma
Adriano, figura con un
una medaglia di
leggermente ,1 lembo d=l""e con I-altra mano rialza
papave^ e
anche rappres^tata
a veste. Venne
VrUorra
della
statuetta
mano, oppure una

spighe

in

talora con

una certa

c^a

chmsa

che,

^-ondo

ppresentaziom antrche '


^^^"^^^hrC""^ virt
sormontata d- 6" =
a una rocca
^jii,.
J^
evo la
cristiana, il medio
W'^J''^ ^i ^j^^m al
"^"'. '^^'
mente appoggiata a

questa

della

TcrUto,

giovinezza,

qu,nd,

.-^-"^

Uoliti nei funerah ccpnvano


di un
nella speranza

/Pf^^^^^^^.
Wc^._,

m^. *

spino,

,,,

Smeraldo,

pietra

dedicata

alla

spe-

speranza.

925

Verde, colore proprio

che conchice la nave in porto.

Vedi

alla speranza.

Speranza certa

Nuova

speranza.

nel dubbio.

Anguilla involta in foglie di fico; perch queste,


con la loro ruvidezza, non la lasciano sfuggire, come
lo p>otrebbe

se presa direttamente

Speranza

in

con

le

mani.

Dio.

Pesce e ancora, combinati

forma di croce: sim-

in

bolo frequente sulle tombe dei primi secoli del cristianesimo.

Speranza perduta.
Nespolo.

Speranza vana.
Mani tagliate,

simbolo dell'impotenza delle opere


che talvolta manifestano
vani e falsi pensieri, e le
i

passeggere speranze degli uomini di riuscire a un fine


prestabilito.

Spese pubbliche e
Disco.

private.
che certi dischetti,

vuole

Si

monete, che talvolta

si

di o gli obelischi,

riferiscano al

monumenti, e se questi

questi
in

si

vedono

cerchio,

la

scolpiti

con un certo ordine lineare,

fu

di

pirami-

danaro speso per

dischetti

spesa fu pubblica;

forma

in

sulle

sono disposti

mentre,

scolpiti

se

privata.

Spettri.
Tutti

hanno
scin,

nima,

popoli hanno creduto agli spettri.

loro l^uei-scin,

o mani,

distinti

in

Cinesi

ffuei

in

provenienti questi dalla parte pi sottile dell'aquelli

dalla parte pi

tengono talvolta

ai

vivi,

grossolana,

e ai quali

si

che q>par-

offrivano sacri-

Questa precisamente la dottrina di Aristotele,


almeno di Teofrasto, suo discepolo. Secondo essi

fizi.

926

l'uomo era composto di

tre

parti,

che sono

anima,

e per conseguenza imsostanza spirituale,


parti e facilmente scommortale; il coipo. fatto di
mediatore plast|co "di^
specie
ponibili, e lo spirito,
i
delle parti pi sottili deg
unione
dall'intima
sultante
di
prima
perci
scomponibile,
elementi, e lentamente
cari
piace errare presso i luoghi
venire distrutto, gli
l
vivificava,
umana che
una volta alla creatura
due
^ettri
loro
i
Greci e i Latini distinguevano
piace^
larve e i lemuri (vedi):
classi, che sono le
per tare da
sopravviventi
ai
yansi quelle mostrarsi
proteggendola o avvertutelari della famiglia,
semplice,

Geni

quando non potevano da


tendola dei mali imminenti
che Plauto fa appalarva
la

Tale
se allontanarli.
la
prologo di una sua commedia,
^^f^J^^'
famJgha.
alla sua
vantaggioso
bina un matrimonio
giro intero
il
fatto
ha
credenza
Del resto, questa
Iscozia e in Bretagna.
d'Europa, ed ancora viva in
compiacciono di tormentare i

rlre nel

All'incontro
vivi

sebbene

Erano queste

lemuri

ai

le

si

cattivi solo riesca

loro far del

male

morte per
anime delle persone viziose
dimedesiina
La
senza sepoltura.

violenza o lasciate

maletici

si

e con-

degU spettri in benefici e


che
e si vede neHe leggende
servata nel medio evo;
e.
preghie
chiedono
buoni consigli, e
gli uni danno

stinzione

istato di peccato
perseguitano le persone in
urono spesso
spettri
Tali
vendetta.
compiono u'na
cupa enertanta
da niuno con
evocati sulla scena, ma
ha
Cardano
'^m/eio.
del
fatto l'autore

oli

gi

altri

come ha

d^h

P^apparizione
cercato di spiegare fisicamente
dai corpi putretatti.
provenienti
esalazioni
Le
tri
maniera da
di notte tem,po
dic'egli, si condensano
gi quelera
questo sistema
defunto.

raffigurare

il

Ma

927

Paracelso attribuisce tali apparizioni


e i magnetizzatori al fluido
magnetico. Altri fanno entrare l'opera del demonio.
lo

di Euripide.

agli

elementari;

spiriti

Spiede Vedi

Cacciatori

Spiga.

Adamo
Abbondanza
Buon Evento
Astrea

di

spighe

Uberto

{Sant').

Eu Et
Corona

Giuseppe Lavoro
Pace

Vedi

Agosto

Africa
Cerere

dell'argento

Luglio

carestia

Raccolto.

Vedi Sfortuna.

Spillo.

Corona di spiSpine. Vedi Benedetto {San)


Francesco
Et del rame
Crudelt
ne

d'Assisi {San)

Spirito maligno.
Aquila che, secondo
Quest'uccello, vedendo
la

velocemente

al

Scelleratezza.

S. Gregorio, rzipisce le anne.


nel suo alto volto

basso e

rapisce.

li

Il

pesci, ca-

qui

j>esce

preso per simbolo dell'anima.

Spirito Santo.
Terza

persona

Secondo S.
forma di colomba
sopra a Ges Cristo battezzato, in forma di lucida
della

S.

S.

Trinit.

Bernardo apparve visibilmente

nuvola,

ma

di

fuoco.

nella

trasformazione di

una specie

di

Ges

Cristo;

in

for-

forma di lingue di
Dito. Nell'Evangelo, dove il
scaccio il demonio col dito di-

di fiato,

Colomba.
Se io
senza dubbio alcuno

Salvatore dice:
vino,

in

in

pervenuto in voi

il

regno

Dio, S. Gregorio vuol vedere nel dito un simbolo


Santo.

dello

Spirito

della

divina

mero

dell'unit

essenza,
si

Inoltre

S.

Girolamo parlando

afferma che

il

dito

per

piglia per lo Spirito Santo,

il

nuquale

il

928

frequente nella Bibbia.

"^ir^orSolo

biblico:

fiaccola

Lo sprito dell'uomo
Splendore del nome.
/

Simbolo presso

ucerna

tanti lumi

d'umn

Spogliatope.

Uomo

con la lancia

si

le^:

dmna.
antichi

gli

illustri

Proverbi

n.

di

un uom

s.ano restai, mart,.

spalla.

Sport.

Coda

di volpe.

Sporta.

Vedi ^bacucco

Sposa.

Vedi A^ozze.

Eustachio

{bant).

mani.

Spregio.
Genziana

giat/a.

-.ngiurie^
sprezzatone delle
Anuiln e cornacchia.

::rch:

aquila rerma e

^^^i^^

rcota^.i>^a a.^^^^^^^^^

^:l%^c;IT;a;e"^rcr'.e

o.e

aella cor.

929

nacxhia, queuito farebbe un elefante di fronte a una

zanzara.

Sprone.

Vedi Vigilanza.

Spugna. Vedi Armullamenlo

Bevitore

Deli-

catezza.

Sputo. Vedi Aborrimento.

Squadra. Vedi
7 ommaso {San).

Architettura

Massoneria

Stabilit.

la

Ancore, due, con cui fermata una nave, resiste alfuria della tempesta. Diamante. Nasturzio acqua-

lieo.

Nero, colore.

Stabilit negli affari.


Uomo che guarda un toro nei pascoli, simbolo di
chi stabile e fermo nei propri affari.

Staccio-

Vedi Benedetto

Staffile.

Vedi

d'Alessandria

condo

(San).

Ambrogio

(Santa)

(Sanf)

Filomena [Santa)

Caterina

Ira-

Rigore.

Statile.

Ninfa unata da Bacco,

da

lui

trasformata

in

vite.

Stagioni dell'anno

ciascuna stagione

personificata

i^agnarc la divinit attribuita

loro

si

dagH

suol

accom-

antichi,

cio

Venere; all'Estate, Cerere; all'Aulunno. Bacco; e all'Inverno, Vulcano oppure Eolo


:oi Venti. E con la Primavera si accompagna anche
dlla

Primavera,

fiori,

con una veste tutta dipinta

diversi.

Gli antichi rappresentavano

Flora,

coronata di

di

le

fiori

colori

quattro stagioni anche con fanciulH alati. Si rap59

O. Ronchetti.

_
presentano anche con
Estate
Aatmno

930

Giano quadrifronte.

Inverno

Vedi

Primavera.

Stagno. Vedi Tranquillit.


{San).
Stalla. Vedi Francesco d'Assisi
Cristoforo
Vedi
gigantesca.
Statura

{San).

Stecca. Vedi Scoltura.

Stefano (San).

Uno
na, e

sette

dei

il

^,
cristiaprimi diaconi della Chiesa
vuol
Stefano
di
Il nome

primo dei

martiri.

predicaColohio. Evangelario quale


lapidato secondo
fu
perch
Pietre,
tore del Vangelo.
bestemmiatori
dagli ebrei contro i
la legge stabilita

dire corona.

della loro religione.

Aurora Bruno
Domenico

Corona
-(^^^0 man
Gravidanza
-Fato Provvidenza

Maia
_
Salvamento Tempo.
Stendardo. Vedi Concordia-
Michele

Stella. Vedi

{San)

Anima

di L.uz-

di stelle

Celebrit

Esplorazione

Eligio

{San)

Francesco

d'Assisi

{San)

Malattia

Italia

Giovanni BaUisia
littore

{San)

Massoneria

{San)

{San).

Stercuzio.
,
dal letame
Soprannome di Saturno, derivato
.

concimare

Mula,
iviuiu,

il

avvenimento

cui

parto
i

prodigioso, che per simile


tichi

si

contrasi

peT

campi.

Sterilit.

/Amman:
Animali:

doveva
anche

riconciliare

nella

gli

Bibbia

morto o disseccato. Olivo

era

^^

tanto

ritenuto

..

presso gli anDei. Simbolo che m-

Vegetali:

selvatico.

Sa/ice.

j4/beo
Cli

anti-


chi

931

credevano che una donna mangiando

seme

di

Vedi Madre

a-

il

questa pianta diventasse infeconda.

Sterope.
Fabbro

di

Vulcano.

Sterpazzole.
Uccello cantatore assai comune.
dotliva.

Sterquilnio.

Vedi Picumno

e Pilumno.

Stige.

Fiume
intomo

dell'odio,

al

Oceano

il

principale del

mondo

sotterraneo,

quale scorre sette volte. Stige era

figlia

di

come Ninfa dimorava all'ingresso


una grotta sorretta da colonne d'ar-

leti; e

dell'Averne

in

Come

fiume lo Stige descritto quale un radell'Oceano scorrente dalla sua decima fonte, e
fiume Cocito quale un ramo dello Stige. Da Fal-

gento.

mo
il

lante figlio di Crio o Crejo, Stige procre


lo)

Nice

(vittoria),

Bia

(forza)

e Grato

Zelo

(ze-

(f>otenza).

prima di tutti i mortali che portasse i proa Giove invocando aiuto contro i Titani; e in
ricompensa fu accordato ai suoi figli vivere per sem;3re con Giove, e Stige stessa divenne la deit per cui
tlssa fu la

pri figli

giuramenti pi solenni. Quando uno deDei giurava per lo Stige, Iride portava una coppa
piena d'acqua dello Stige che il Dio giurando versava, e quando uno violava il giuramento, rimaneva
>rendevansi

gli

cento anni privo della sua divinit.

Stile.

Strumento di ferro o d'osso a punta, con un manico a

paletta,

tavoletta
dioso.

usato dagli

spalmata di cera.

antichi per scrivere

Vedi Calliope

sulla

Stu-

932

Stimate o Stimmate.
Cmto^ Ved.
Le cbque J>iaghe di Ges
Francesco d Assm
{Santa)
alla gloria.

Stimolo

Quest'uccello, secondo

Ci^no
Hno;

incitato

quando

pi soave

di

da Siena

rna

cos

al

gli

an

ichi,

Cafe{San).

ha voce

dal vento ma-

ca'nto

canto dal des.deno


poeti son stimolati al

e fama.

gloria

Stimula.
''Oea ^che

presso

antichi

gli

stimolava

gli

uomini

azioni.

alle

Stirpe antica.
Papiro. Ritenendo

come

ta la pi antica

gli

cibo, presero

stirpe,

antica progenia e

., Un
pianEgiziani essere questa

un

come emblema

di

fascio di papiri.

nrriX^a

eUe .one. di Selenco


per esdella monarchia siriaca
di Siria e fondatore
suo
i
perci
un'ancora nella coscia;
ser egli nato con
figli

ai

unitamente

suoi discendenti

coscia,
tale figura sulla

quasi

si

segnare

fecero

come segno naturale

di

quell'origine.

Stivale alato.

Vedi

Velocii.

Stoicismo.
Bosso.

*'oamelo

ecclesiastico,
croci,

^Z^
fasril

larga
che consiste in una
sunbohcarnente
le qual.

ornala di tre
C-st /.nnogiogo soave della legge d.
per cm e
buone;
opere
perseveranza nelle

cenza e

la

clune

la

Lse

Ira

cattolici, ,=l-

de la stola dell'innocenza,

"""^

'uXo

quando devia dal

sentiero

uscendo dai

dell'onest e della virt,

vine

Pietro

ecclesiastiche

le

{San)

Stoltezza.
Pecora.
no dire:

933

leggi.

Uberto

delle di-

limiti

Vedi Battesimo

{SarC).

Greci alludendo a uno sciocco, soleva-

vivere a

modo

di

Riguardo

F>ecorelld.

alla

tardit e balordaggine di questo animale, tanto presso


i

Greci quanto presso le altre nazioni, si trova il detLatini altrimenti dicoCostumi da pecore, che

to:

Essere a guisa di pecora.

no:

Stolto.
Blito.

Stomaco.
Dito medio.

Credesi che questo simbolo egiziano


le dita nella gola

derivato dall'uso di introdurre

sia

per

eccitare

il

scaricando

vomito,

stomaco trop-

lo

po ripieno.

Stoppia. Vedi Frutto


Storpio.

delle opere malvage.

Vedi Elisabetta d'Ungheria

{Santa).

StortU

Vaso da

stillare,

col

collo

storto.

Vedi Chimica.

Strada. Vedi Liberta.


Strage.
Ferro, allusione alle armi.

Stramonio- Vedi Datura


Stravaganza.
Amaranto cresta

di

stramonio.

gallo.

Pianta

cui

fiori

pre-

ientano forme delle pi bizzarre.

Stravaganza paterna.
di

un pa-

figli,

perch

Aquila pigargo. Simbolo degli Egiziani


dre stravagante e insopportabile verso

mente

coi suoi

per

st'aquila,

quest'uccello

che

ritenevano

934

figli.

modo

il

strana-

comportasse

si

Basilio condanna

di que-

l'istinto

crudelissimo di allevare

pro-

pri piccoli.

strumenti della passione. Vedi Bernardo (San).


Strumenti di supplizio. Vedi Martiri
Euterpe.
Strumenti musicali. Vedi Armonia

Struzzo.

,.

,,

di quest uccello
legge mosaica vieta la carne
facementre i Romani dell'impero

La

come immonda;

vano manicaretti con

Vedi Eretico

zi.

surrezione

di struzle cervella di centinaia

Giustizia

Ipocrita

Ri-

Sciocchezza.

Studi notturni.

lucerne di Demostene.
Lucerna. Celebri sono le
di Cleante,^ e quella
e
d'Aristofane il Grammatico

preziosa
la pi celebre e la pi
di Ejpitteto ritenuta
compoai
e
notturni
che si riferisce agli studi

lucerna
nimenti di questi ingegni.
spressione:
sere

Se

tu

In

Epicarmo

si

trova

le-

qualche cosa degna di e.raccoglimento


notte; cio nel

cerchi

saputa pensala di

studio riesce pi
della quiete, in cui lo

comodo.

Studioso.
aperto
Fanciullo seduto con un libro

in

mano

e lo

stile.

Stupidit.
Elefante.

Per quanto questo animale

pure alcuni lo
to pieno d'intelligenza,

ma

di

stupidit e balordaggine per

grandezza.

sima

Oca.

Tertulliano
ti'

comune

il

lo

chiama

detto:

la

fosse ritenu-

vollero emble-

sua smisurata
saocchis-

bestia

Stupido come un oca.

935

Suadela.

Dea

del persuadere, chiamata

Pitho dai Greci, e

che sovente accompagna Venere, quale simbolo dell'eloquenza degli

dere

le

Vedi

Pilo.

Subigo.

innamorati che cercano di persua-

amate a

loro

essere

facili

ai

loro

desideri.

da

quest'al-

in

memoria

Vedi Nozze.

Sublimitzi fee/e;

allusione all'altezza raggiimta

bero.

Sublimit della gloria.


Colonna,

che

gli

antichi

d'uomini gloriosi s<^ra

gli

lonna Traiana e quella

do

lode

in

innalzavauio

altri.

di

Come

sarebbe

la

co-

Ennio parlan-

Adriano.

Scipione disse:

di

Quanto gran

statua, e quanto alta colonna


popolo drizza per suo onore
tuoi mostrando, e tuo valore.

Il

Roman

fatti

Sudario.
Panno con
Cristo,

Vedi

Veronica asciug

cui

impressa

restJUdovi

Veronica

il

sudore a Ges

l'immagine della

facciu

{Sonia).

Summano.
Soprannome

di

Giove quale scagliatore

dei

ful-

mini notturni.

Suocera e nuora. Vedi

Viola del pensiero.

Superbia.
AmarlUde formosa o bellis.^'ma. Collo, simbolo
dell'arroganza e superbia. Nella Bibbia si legge che
le

figlie

di

Sion camminarono col collo

teso.


Superstizione.
Viene personificata

sotto

vecchia con degli amuleti

un quadro

936

l'aspetto
al

collo,

di

sono raffigurate delle

in cui

una donna

e contemplando
stelle.

Suipplizio.
Cicuta,
ai

il

succo

cui

era

dagli

antichi

fatto

bere

condannati a morte.

Supplizio capitale.
Calice, simbolo frequente nella Bibbia, che allude
al

tormento della morte.

Supremo

onore. Vedi Onore supremo.

Susanna (Santa).
Corona
sare

il

sotto

piedi,

per

aver

di

rifiutato

spo-

Diocleziano. Idolo, che atterr, ricu-

figlio di

Bando di adorarlo. Spada, con cui fu martirizzata.

Svergognata.
Donna nuda che

porta sulle spalle un becco e un

agnello.

SventuraSaio,

allusione

alla

guerra.

Svezia.
Catto,

come

insegna.

T.
T.
Lettera corrispondente al tau dei Greci, degli Ebrei
e dei Fenici. Presso gli Egiziani simboleggiava la vita,

e propriamente

sospesa

in

mano

pi venerati in

la

vita

alle statue

Egitto.

divina, e

perci

vedevasi

d'Iside e Osiride,

numi

Nella Bibbia, secondo alcuni


scrittori,

dei

rappresenterebbe

lau,

il

Nel primo secolo del

predestinati.

tale lettera era considerata

della croce.

religiosi di

sti

portavano una

di

T. Alcuni

nomi

in

forma

liste

degli

la

accanto

posto

(th)

medesimi indicasse

dei

lettera

la

pretendono che nelle

greco

il

un'imagine

sulle loro ve-

croce troncata,

di

sF>ecie

eruditi

soldati,

cuitichi

Sant'Antonio

loro

cui

fronte

la

cristianesimo,

come simbolo,
I

con

segno

il

avrebbe marcalo

dell'Apocalisse

l'angelo

937

ai

mentre

morte,

denotava quelli che erano ancora

in

vi-

Vedi Tau.

ta.

Tacchino. Vedi Arroganza


Tacita. Vedi

Orgoglio.

Silenzio.

Taciturnit.
Leonessa senza lingua.

Armodio

che

gli

di

ateniesi

liberare

patria dai tiranni Ipparco e suo fratello Ippia, es-

la

sendo stata scoperta


dere Leonessa,
congiurati,

zandola
essa

tale

ma

vari

a morte, e ci senza

esempio

frivola, le

Ipparco fece pren-

molto famigliare d'ambo

sottoponendola

fino

donna

zo,

congiura,

la

meretrice

alcuna rivelazione.

cordare
in

Narrasi

avendo giurato

Aristogitene,

gli

tormiti,

poter ottenere

da

volendo

ri-

Ateniesi,

memorabile

martiriz-

di

forza

d'animo

dedicarono una leonessa di bron-

senza la lingua.

La

leonessa

simbolo

di

meretrice.

Taddeo (San).
Uno dei dodici
ch
rata,

crocefisso.

del

apostoli.

Alabarda.

Frecce del suo martirio.

Croce, per-

Mazza

fer-

suo supplizio. Spada, perch decapitato.

938

Tafano.
ben noto per i tormenti che reca
forando loro la pelle per suggerne

Insetto
cavalli,

buoi e

al
il

sangue.

Vedi Perturbatore.

Tafne.
Dea egiziana

secondo ordine, che era quasi semla forma di donna con la


di leonessa. Aveva l'abito delle donne egizie che
di

rappresentata sotto

pre
testa

saliva

fino

di

due

in

mano

fianchi,

ai

cinture.

il

attaccato

al

collo

Aveva un ornamento

fiore di loto nell'altra.

per

al collo,

mezzo
il

tau

In capo aveva

il

disco solare col serpente d'oro.

Tagete.
Nipote di Giove. Era ancora fanciullo quando

in-

segn agli Etruschi l'arte d'indovinare. Dicesi ch'egli


fosse figlio di

uno

fosse cangiato

in

Dio

etrusco

fanciullo,

Geni creati da Giove, e che


Alcuni vogliono che questo
d'un tratto, sotto la forma di

dei

fiume.

uscisse

da un campo che un bifolco

rivoltava.

Talari.
ali o calzari alati annessi alle cavigHe dei
Mercurio, e considerati come uno dei suoi
principali attributi. Vedi Mercurio.

Piccole

piedi

di

Tali a.
delle nove Muse, che presiede alla commeViene rappresentata sotto le sembianze di una
bella donna giovane, d'aspetto giocondo e scherzevole, coronata di edera, tenendo in una mano il pedum, o bastone da pastore, e nell'altra la maschera,
e sovente calzata di socchi. Talia ha per emblema
la scimmia. Portava il nome di Talia anche una del-

Una

dia.

le

tre

Grazie.

Tallone rosso.

Vedi

Talpa.
Animale che passa
terra. Si

li

Aristocratico.

vita

la

scavate

tane

in

sotto

suppose che questo mammifero non avesse

e ci perch

vista,

939

nascosti

sotto

la

suoi occhi sono talmente picco-

il

pelame,

tempo creduti mancanti.

che furono per lungo

Vedi Cecit

Tamburo. Vedi Nemico

Eretico.

musica.

della

Tanaceto.
Pianta erbacea perenne coi

Vedi Amicizia

fiori

durevoli.

gialli

costante.

Tantalo.

Re leggendario della Libia, figlio di Giove e della


Ninfa Pluto o, secondo altri, di Tmolo e padre di
Pelope e di Niobe. Oltre alla sua stroardinaria felicit e ricchezza. Tantalo celebre principalmente
nella storia antica per il severo castigo inflittogli dopo
la

morte nell'Averno,

di

cui

variamente dagli antichi autori.

mune

le

cause sono narrate

La

relazione pi co-

Giove lo invit a tavola, e gli comunic


suoi disegni. Tantalo divulg il segreto, e Giove lo pKin finendolo nell'Averno, dove le Erinni
lo attaccarono a un albero carico di frutti e in mezzo
a un lago limpido. Tantalo bruciato da una sete
ardente e tormentato dalla fame non poteva spedice che

gnere la sete per

va per bere; e

il

ritirarsi

dell'acqua se

rami carichi di frutta

si

si

abbassaalzavano

quando stendeva la mano per afferrarli. Scpra il suo


capo stava sospesa una roccia che minacciava schiacciarlo. Un'altra tradizione riferisce che volendo egli
provare
figlio

le

prescienza divina, mise a pezzi

Pelope,

lo

fece cuocere e lo serv

il

proprio

agH Dei

in

Tantalo,
terza versione riferisce che
e
nettare
il
tavola degli Dei, rub

Una

un convito.

ammesso

940

alla

ai mortali.
l'ambrosia, per farli gustare

);aro

Vedi

/i-

ricco.

Tarasi ppo.
^
,
ai caGreci, che incuteva spavento
Dio presso
recavano
rotondo, al quale si
valli. Aveva un altare
volesil Dio affinch
cerimonie
certe
con
invocare

per

essere loro

se

ai

cavalli

loro

benevolo,

prima

di

vogliono che Taras.ppo


mettersi alla corsa. Alcuni
Equestre.
Nettuno
di
sia un soprannome

Tardo

instabile.

Uomo

con la faccia e

le

mani

nere,

ma

coi piedi

bianchi.

Tartaro.
Secondo

Greci e

Romani,

.,

il

^
Tartaro

era una

ed era inaccessibile alla


parte del mondo infernale,
Giove precipitava gU
dove
venti,
ai
luce del sole e
gravemente olteso.
Dei vinti e gli eroi che lo avevano
da mura
attorniato
era
Secondo Esiodo, il Tartaro
Pendevano
esso
sopra
e
notte,
di bronzo e da triplice
mare. Pm tardi il Tartaro
radici della terra e

le

il

divenne quella parte dell'inferno


i

malvagi.

Secondo

Virgilio

il

in cui erano puniti


Tartaro era circon-

dallmfuocato fiume
dato da un triphce muro e
con porte d,i diamante.
getonte. ed era rinchiuso

Tartaruga. Vedi

He-

Testuggine.

chiamato albero del


Albero d'aspetto malinconico,
Vedi
tutto nei cimiteri.
la

morte, che

Angoscia.

si

pianta sopra

941

Tatto.

Uno

uccello,

Ermellino,

una donna con

personificato in

dei sensi,

mano un

tortora,

e un

morbida. Riccio dal pelo

dalla pelliccia

spinoso. Questi animali esprimono le

streme che

possono provare

si

Tau. Vedi Antonio

in

di sensitiva.

fiore

(Sant')

due sensazioni

e-

tatto.

al

{San)

Filippo

Vita divina.

Tau mantePonto

Figlio di

del

meravigliosi
gliosi

fenomeni

(mare),

mare,

celesti,

rappresenta

sp>ecialmente

a cui

si

gli

quei

aspetti

meravi-

attribuiva origine

ma-

rina.

Taverna.
Porco, emblema di luogo da crapula e disonesto;
oltre a essere quest'animale simbolo di delizie lussuriose, la sua carne, con cui si preparavano
perch,

delicate cene,
ta

si

presta alla preparazione d'ogni sor-

di cibo, in cui furono trovati cinquanta sapori di-

versi;

vuole che quando

si

si

cominci a mangiar

carne, quella di porco fosse la prima.

Tavole della legge. Vedi Mos.


Tavoletta.
Assicella spalmata di cera su cvd
\

evano con

Tazza.
Bacco

Vedi

lo stile.

Vedi Agosto

gli

antichi scri-

Calliope.

Amicizia confermata
Buon Evento
Concordia
Ebe
Esculapio
Eufrate
Giunone Lucina
Oblio
Temperanza.

Tela

Benedetto

di ragno.
Opera vana

(San)

Vedi Disuguaglianza

Pioggia.

della legge

Vedi Astronoma.

Telescopio.

Temi

942

Temide.

Divinit greca,

mata da Giove,

Urano

di

figlia

quale diede

al

le

Gea. Fu

e di

Ore

a-

Parche.

e le

di cose apera la personificazione dell'ordine


era la convoperci
legge;
dalla
e
dall'uso
provate

Temi

catrice degli

Dei

in

esecuzione degli ordini di Giove,

popolo. Questa Dea


e presidente delle assemblee del
veniva rappredell'ordine,
e
leggi
protettiice delle
ma con la cornusentata in figura simile a Minerva,
nell'altra. Alcum le
copia in una mano e la bilancia

bendarono

occhi e

gli

come Dea

della

Giove collocata

le

fra"

segni

misero una spada

giustizia.

La

sua bilancia

del

zodiaco.

mano,
da

fu

Temperanza.
forma di donDeit allegorica rappresentata sotto
una tazza. Anina che ha in mano un freno e
Si vuole
Elefante.
biblico.
mali: Agnello, simbolo
deterrniuna
giornalmente
prenda
che quest'animale
abbia molto
quantit di cibo, quantunque ne
nata

Narrasi

davanti.

guardiano

un

che

un elefante

di

met dell'ordomestico avesse l'abitudine di rubargli


giorno, preun
che
e
giornalmente,
destinatogli
zo
senziando
razione

il

padrone

intera

al

pasto,

all'elefante,

doppia misura, con

il

domestico diede

quale,

accortosi

proboscide divise

la

parti talmente eguali,

due

il

come

se

fosse

il

della

grano in
misu-

stato

Battista.
Locusta, di cui viveva S. Giovanni
alla lusFreno
(vedi
Caprifoglio
Vegetali: Azalea.
biblico; nel sensimbolo
Cintura,
Diversi:
suria).

rato.

so

cio

di

reprimere

a frenare la lascivia

grandi
e

la

desideri,
lussuria,

la

cupidit.

ordinando

la


Pane, nutrimento

vita.

943

assai

Porpora, colore

sobrio.

dedicato alla temF>eranza. Reni, simbolo biblico. Nei


sacrifizi

delle

vittime

impuri, perch

E
do

si

lombi venivano

per precetto divino, devonsi cingere


si

celebra

la

rigettati

come

voleva che incitassero alla libidine.

che

solennit,

fu

lombi, quan-

istituita

allorch

uscendo dalla prigionia d'Egitto, cio dalla dissolutezza

dei

di

piaceri,

viene

comandato

di

mangiare

l'a-

Ve-

simbolo di purezza, e vivere castamente.

gnello,

morale.

Filosofia

Tempesta.
Quando

Airone.

quest'uccello

per innalzarsi verso


di

le

nubi,

si

lascia

Seppia che, salendo alla

procella.

la

palude

vuole che sia indizio


del-

sufjerficie

l'acqua guizzando, anch'essa segna prossima una tempesta

impetuosa.

Tsimpio.

Mondo

Tempio
Tempo.

Vedi Dionigi

(San)

Massoneria

Salomone.

di

Giano

Vedi Pace

Guerra.

TemfX) o Crono, a cui corrisponde il Saturno


Remani, nell'arte moderna rappresentato con
una falce; ma egli non ebbe mai f)er attributo che
Il

dei

un
il

falcetto,

con cui mutil suo padre. In generale


in im vecchio scamato,

tempo viene personificato


quasi

talvolta

con

nudo,

barba

capelli

bianchi,

munito di ali, segno della rapidit del suo corso con


una falce, e qualche volta un orologio a polvere in
;

mano;
gitrice

la
;

il

prima emblema della sua potenza distrugsecondo,

Gli antichi diedero


elefanti.

del
al

corso

Tempo

continuo

un carro

degli

tiralo

anni.

da due

944

Hed

"""^^

>^
Serpente che
;'^^
anno
,1 grro del
rappresentante
gola,
ta sotto la
ch
futuro
e
presente
passato,
tempo, considerato dal
(la
H passato non e visibile

Animali:

risono

perch

incerti,

^<^r nascosa);' e

non aven*

P-P'

"-/;?=
"

futuro tanto meno, P"^h<=


essere concepito; il
U pre del tutto incognito.
ancora e il suo fine ci
*ap.datrasrrendo
instabile e
sente poi essendo
\

comprendere. Alcun, voghono


in
ten^, perch stendendosi
molpresenta
serpeggiando silenoosamen e,

m^n'e appena si pu
Traente simbolo del

luL

plghe paragonabili

te

derf
antichi

alle

successioni

dei

giorni

che gh
Vegetah: Pioppo bianco,
anni
foghe,
sue
le
consacrarono al tempo perch

brune dalPataa.
bianche da una parte e
dell

un'idea

-no m conemam ^^

movimento dando
mostrare ora la superhae
siomo e della notte, nel
Diversi: QuoJronle so,

tinuo

?Ea
ia e

ora -quella scura.

data legge, che dirige


SfeHe, perch dietro una
intervallo di
cdeS, sempre nel medesimo

icoipi
tempore con

3no

stabile periodo,

partire.

Zodiaco,

ritornano
i

cu,

donde cominmdicano il

segni

cammino percorso dal tempo.


abbracciare. Presso i
senso di legare e
catGiove non solo era d.
Romani, al sacerdote di
nommaria
il
ma anche
tivraugurio toccare l'edera,
modo ne co, fa^t
sembrare legato in alcun

''^t^Tnel

non

Tneanche

col pensiero;

per

^^'^ TaZCI

pure permesso
libere.
cerdoti le cose fossero
tenaglia. Vedi Agala (SonC)

volendo che ai sa
di portare l'anello,

Massoneria.

- Cnslma

(Santa)

945

Tenebre.
Nero,

colore.

ritirato nelle

Pipistrello,

perch

di

giorno

vive

caverne e luoghi oscuri.

Tenerezza.
Glicine,

allusione

Reseda, per

alla

cedevolezza dei suoi rami.

suo profumo delicato.

il

Tenerezza materna.
Chioccia,
citi,

per

perch

essi

si

allevando

amorosamente

pul-

sacrifica.

Tentazione.
Pomo. Serpente,
di Adelmo ed Eva.

l'uno e l'altro causa del peccato

Teodosiani.
Soldati di cavalleria

scelti

nella milizia sotto

leo-

avevano per insegna un cavallo giallo nella


parte inferiore di uno scudo di ferro, alquanto pi
colorato, con l'ombelico biiinco circondato d'un cerchio rosso a sua volta circondato da un cerchio

dosio;

giallo.

Teologia.
Candelabro a

sette

bracci.

Teologo.
Cane, perch il teologo, a similitudine del continuo abbaiare dei cani contro persone estranee alia

deve continuunente riprendere


essere severo e non perdonare eli scellerati. Tale fu presso i Greci Diogene, il
quale era perci comunemente da tutti chiamato cafamiglia del padrone,
i

degli

difetti

uomini,

ne.

Teresa (Santa).
Mistica sublime,
melitane.
60

riformatrice

Angelo, che

G. Ronchetti.

dell'ordine

le confisse

delle

un dardo

Car-

inficun-

946

"-b"'
^^l
Ges Cr,
colo da 'J"?^
al
messale
quenti viaggi. Collam.
quale simbolo de o
Colombo,
Vergine.
sto e Maria
attaccata aUa
che l'assistette. Croce,

maio I

Bordone, quale

petto.

Santo

Spirito

collana.

da un dardo
Cuore della santa trapassalo

infianunato.

Dardo

delle Carmelitane.

infiaounalo.

L.fcro

!==

o
J^_
diverse
Penna, perche scnsse

pere.

Tereo.

Re di Tracia. Vedi
Termine.
Dfeit

Filomela.
r

,,

romana presiedente

ai

confini

tron

alle

istituito da Numa;
suo culto dicesi fosse
confini della sua
i
segnasse
ognuno
che
quale ordin
a Uiove, a
consacrate
con pietre

tiere

il

II

propriet terntoriale

rerni.na/,an
feste annuali dette
sacr^
e frutti, essendo
carne
focacce,
cui si offrivano
Il
sangue.
con
confine
pietre di
legio macchiare le
suo
fosse che Giove nel
celebravano

CHo Termine

stesso

pare non

eril
1
dei confini. Famoso era
attributo di protettore
nel
Giove
di
tempio
pubblico che si trovava nel

mine
Campidoglio,

esisteva un apertum
e sopra di esso
poteva stare copertermine
nessun
perch
nella volta,
una
to

La

figura

del

Dio Termine
col

membro

consisteva
virile

al

in

suo po-

lunga base quadrata,


Giove
d'una testa di Fauno di
sto, e sormontata
antichi,
G.
Colonna.
Ammone. di Mercurio, ecc.
porre una colonetta.
per termine, usavano

Pianeta.

Babbuino: secondo gh Egiziam.

qua

prmcipali regioni la teravendo fissato in sessantadue


a quoaltrettanti parti mortali
ra abitabile; diedero


animale,

sto

di

947

giornalmente se

mentre moriva,

cui,

modo

capo a sessanladue d finiva di morire. I sacerdoti stavano molto


attenti a tagliar ogni giorno la parte del corpo mordebitamente unta, veniva seppellita. Cubo.
ta, che,
Simbolo egiziano e adottato poi da Pitagora; per la
sua solidit e gravit, e perch, come il dado, si
ne consumava una in

che

in

ferma sempre sulla parte che si volta, ne facilmente


si smuove, cos la terra, come elemento, per se creduta immobile, se per caso si muovesse per qualche
accidentale violenza, tosto nuovamente posmdo sta

Globo

ferma.

terrestre.

Terra.
Gli antichi credevano che la Terra (Gea) fosse stata

prima, e genitrice, di

la

diede

nome venerato

il

madre e
prre

nutrice
terra

in

come

terno,

tutti

bsmribini

nelle

levandoli

tutti;

di

di

tutti

gli

si

le

culle

si

le

si

riteneva

donde usavano
grembo mamadre generale a

Dipendentemente

ebbero

afinoli

altre

il

nato venisse felicemente levato da


custodiva

la

nati dal

della

subito.

Terra madre e nutrice


Levana, che vigilava

Dei, p>erci

esseri,

appena

braccia

per

gli

materna, e

bambino
terra.

dalla

divinit,

cio

appena

Cunlna, che

Vagliano, che presiedeva

al piasi-

Rumina, che sopraintendeva all'allattamento, da rumina, mammella. Inoltre


v'erano Patina ed Edusa; la prima Dea della poziogere dei bambini, vagire;

ne,

cio del bere dei bambini, e la seconda del cibo

o mangiare.
tali,

Avendo dunque

ricexiito la

app>ena nati, con cunorevole cura


custodiva, e

guito e

li

donati,

essa

li

li

Terra

mor-

nutriva in se-

quando erano da tutti abbannel suo ampio seno, ser-

raccoglieva

randoli in se stessa.

non solo

gli

uomini e

gli

altri

948

produce,
anche tutto ci che la terra
chiamala
ragione,
con
fu,
nutrisce e conserva; perci
Terra viene rappresentata con

ma

animali,

la

in

Gran Madre. La
capo una corona d ghiande

d quercia, che turono

chiave in mano,
primo alimento degli uomini; e una
si chmde. naterra
la
nell'inverno
per significare che
quali germogliando
scondendo in se i semi sparsi, i

il

escono poi

supposta
primavera, in cui la terra e

in

oppure ha

aprirsi;

mano un

in

disco,

emblema

della

terra.

Terra

fruttfera.

Bue con

la testa d leone,

che un uomo per

le

cor-

testa di leone rappre-

na tira fuori da un antro. La


viscere della terra, che
senta la forza nascosta nelle
bue, utilissimo
il
frutti,
dei
produce l'abbondanza
all'agricoltura, la terra.

Terra Santa. Vedi Palestina.


Terremoto. Vedi Loke.
Terrore.
Personificato

in

un uomo d aspetto

con

terribile

Testa di Medusa, la quale, in


la testa di leone.
suo potere
mano di Perseo, indica che mediante il
liber la patria dal terrore.

Tersicore.

Una
danza.

,,

Muse. Dea della musica e della


giovane
rappreseinta sotto forma d'una

delle nove

Si

d. ghirlande
domia con faccia sorridente, coronata
Varpa in mano. Vedi
o d'un diadema, con la lira o

Muse.

Teschio
Teschio

di

bue.

Vedi Opera

di cavallo. Vedi

ttca.
e fati

Combattimento.


TeseoGrande
Etra

eroe iwzionale di Atene,

figlia di

ordinario

valore,

cammin

cune donne, e fra

ma

le restituiva

le

non

orme

gli

altri

il

Ercole.

di

Minotauro,

(vedi Arianna).

Rap

Elena, Arianna,

altre

quando

e di

sulle

fra

preda

cui era destinato

E^eo

visse segni di

figlio di

Diede mentre

Pitteo.

Sconfisse alcuni mostri,


di

949

esse lo volevano.

al-

Fedra;

Discese al-

l'Inferno con Piritoo, per aiutarlo a ripire Proserpna, ma fu condamnato da Plutone a essere legato a
un sasso, e vi stette fintanto che Ercole, o, come dicono altri, Euristeo non venne a liberarlo, ed era stato cos fortemente legato a quel sasso che vi lasci
attaccata una parte della pelle. Dom le Amazzoni,
fece prigioniera Ipp>olita loro regina, la ^os, ed ebhe
da lei un figlio chiamato Ippolito. Gli Epiroti lo tor-

mentarono molto avendolo fatto prigioniero, e intanto Menesteo figlio d'Eretteo s'impadron dei suoi Stati;

ma

gli

Ateniesi

sere

al

suo ritomo
gli

ammesso

ritolse

gli

eressero altari.

fra

semidei,

il

trono.

Dicono che

Insomma merit

e fu

il

d'es-

semidio creduto

dopo Ercole.

Tespl.
Inneunoratosi delle virt di Er-

Figlio di Eretteo.
cole,

lo

invit

a un con\ito,

cmquanta donzelle

Tessera.

in

lo ubriac,

Vedi Memoria.

Testa. Vedi Avversario


Davide
Dei tutelari

Testa d'aquila.
Testa d'asino.

gli

diede

matrimonio.

Capo

Potest.

Vedi Nisroch.
Vedi

I-gnoranie,

Custodia


Testa d'avvoltoio.
Testa

di

cane.

950

Vedi Mut.

Vedi

Ambi

Cristoforo

Testa

di capra.

Vedi Dachscia.

Testa

d cavallo.

Vedi Cartagine

Testa

di

Testa

di elefante.

donna.

di gallodi

gatto.

Testa

di

ibis.

Testa

di

leone. Vedi Abraxas

Vedi Abrax.as.
Vedi Bast

Testa

di

di

Pecht.

Vedi Tot.

Forza NisVedi Pecht

Terrore.

Testa

Cerere

Vedi Quenavadi.

Testa

Negra.
Musa.

Vedi Capriccio

Testa

roch

{San)

Litigioso.

leonessa.

Tafne.

Medusa. Vedi

Terrore.

Teista di

montone. Vedi Ammone

Testa

morto. Vedi Bruno

d'Assisi

di

{Santa)

Testa

di orso.

Testa

di sparviero.

Testa

di

Testa

di toro.

Testa

di vacca.

{San)

Tostamente.

Cnufi.

Francesco

Vedi Principe debole.

Vedi Arueri

testuggine.

Oro

Vedi Morte

Vedi Astar te

Testa tagliata
Battista

{San)

{San)
Girolamo
Tracia.
Penitenza

(San)

Maddalena^

Athor

Nisroch.

Vedi Astarte
Vedi Dionigi

R,\

difficile.

{San)

Iside^

Giovante

Giuditta.

Vedi Vecchio

nuovo Testamento,]

951

Testardaggine.
Mulo,

allusione proverbiale.

Teste (cinque).

Vedi Manasse
Teste (due). Vedi Fanlastico.
Teste (sei). Vedi Cartigua.

Previdenza.

Teste (sette). Vedi iincic/opeJia Enciclopedico.


Teste (tre). Vedi Chimera.
Testimonianza Imprevista.
Gru.

poeta

Ibico,

prima di morire

uno

sassinio

\olando,

Pi

testimonio

che

gru,

di

passarono

uno

dei

briganti

as-

caso

e ch'egli preg di vendicar la sua

tardi,

esclam:

gru

morte.

a Corinto,

assistendo,

ecco

testimoni

sino,

il

suo

quale messo alle


divenne

gru

la

strette

svelando anche

delitto,

simbolo di

Ibico

di

esclamazione dest sospetto, e

sta

ci

ladri;

suo

del

giuochi pubblici, vedendo passare una truppa di

dei

il

stuolo

dai

assassinato

lirico,

invoc

egli

col

fin

confessare

giustizia;

nacque

il

Perimpre-

testimonianze

vedute che talvolta vengono miracolosamente


della

l'assas-

complici.

suoi

Que-

)>.

arrest

si

proverbio greco:

in

aiuto

le

gru

d'Ibico.

Testuggine.

Vedi

America

sprezzo deir avversit

Onore

Sommissione

virt

Pelopormesi

Di Mercurio

Danaro

Fortificazione

Pigrizia

Testa di testuggine.

Teti.
Figlia del Cielo e della Terra,

ceano suo

Sembra che

sia

si

marit con l'O-

madre di tremila Oceanine.


questo un mito tellurico, e Teti in

fratello,

e fu

greco significa nutrice, perch appunto

le

acque del


mare

952

sciogliendosi in vapori e

fonti, nutriscono ogni cosa.

La

formando

fiumi e le

favola narra che Gio-

aiutata
ve essendo stato preso dagli altri Dei, Feti,
lo
dal gigante Egeone, lo liber. Si rappresenta per

pi sopra un carro tirato da delfini, carro, in forma


Alcione, uccello che fa il nido in
di conchiglia.

riva

mare.

al

Tetide.
Figlia di

Nereo e

di Doride.

Fu

sposa di Peleo e

gli Dei
alle nozze sue concorsero in gran festa tutti
dell'Olimpo, ma il convito fu turbato da contese di

(Vedi Discordia). Secondo un antico oraTetide doveva aver un figlio di gloria, e questo

bellezza.
colo,

fu

Achille.

Tevere.

Re

dei

secondo Virgilio,

fiumi,

che

fa

lo

coi-

nuto, e cos lo dipinge:

Tra
Gi

Di

populee frondi par mostrarsi


gli omeri ed il petto
verdeggiante velo, e ombrosa canna
le

vecchio, cinto

Cuopre

circonda

le

bagnate chiome.

Sannazaro, chiamandolo trionfante, lo corona, non


come gli altri fiumi, di salici o di canne, ma di verdissimi lauri, per le continue vittorie dei suoi
i

figli,

cio

Romani, Vedi Fiumi.

Thor.
Divinit

scandinava potentissima,

figlio

di

Odino

Frigga. Rappresentasi con la barba rossa, e una


corona di stelle in testa, con una cintura magica;

e di

sopra un carro tirato da due capre. Porta in mano


un martello, con cui produce il tuono, poich egli
suscita

o calma

la

temp>esta.

953

Tiara.
Mitra di figura conica turbinata, guarnita
dal

rata

Fede

ncme

di

tri-

di triregno,

adope-

sommo pontefice. Vedri Benedetto


Pietro {San).
Papa

{San)

plice corona d'oro,

donde

il

Tieste.
Pelope e

Figlio di

Vedi Atreo.

Ippodamia.

di

Tifone.
Terra e del Tartaro. Gigante modue nature, umana e bestiale. Aveva una forza enorme, e il suo corpo era in forma
d'uomo tutto coarto di p>enne tanto grosso e alto,
Figlio

della

struoso che aveva

che sorpassava

tutti

pi

alti

una mano l'occidente e con

e toccava con

monti,
l'altra

l'oriente;

da

queste uscivano cento serpenti, che sporgevano la teiimanzi.

sta

Le gunbe erano

vano degli

altri

dosi su p>er

il

capo,

l'alto

terribile

di serp>enti, che ne ave-

saldavano avvolgencorpo tanto, che arrivavano al-

attorno,

coperto di

quali

orridi

e squallidi

crini,

che

pendevano gi per il collo e per le spalle, e tale era


anche la barba che scendeva dal gran mento sull'ampio petto:

come

gli

occhi erano

se fossero stati di fuoco,

terribili

sava parimente ardentissime fiamme.


ziani

Tifone rappresentava

ritenuto fratello d'Osiride,

Presso

gli

Egi-

Dio del male, ed


Dio del bene.

era

il

Vedi Amore coniugale

TigliO:

e sfavillavano

e la larga bocca ver-

Filemone.

Tigre.
Nell'isola di

Sumatra

si^jerstizioni

abitanti

a-

si

stengono dall'uccidere questi animali, pensando che


essi

vi

anime dei loro


tremenda velocit della

siano

scrive la

le

antenati.
tigre

Plinio

in

de-

e l'^unore che

954

Oppiano dice di veloci


madre porta ai suoi figli.
Pare che Augusto sia
Ugr" figliuole dello zefiro.
spettacolo di un
Roma
ifprimo a porger in
e si
quattro
mostrare
dopo
fece
tigre. Claudio ne
moil
alluda
spettacolo
la

suppone che a questo raro


gri

in

scoperto

saico

divorare

atto di

Bacco

Ferocit

Carro

rr^itigata

Velocit

"^

Uomo^che

da

Vedi

i>ole

Centaurea

celeste.

Attivit.

di quercia

nave per dirigerne il


Mala-fortuna
verno

della
che sporge a poppa
CoVedi Fortuna

Nemesi Reggenza.

corso.

Timore.

Personificalo

in

una

figura

spaventata,

se
punta d'un coltello volto verso

Limale

--

Ferocit

mus.ca

sellato.
passeggia vicino a un cavallo

pezzo

''""Gro"s^o

della

Vendetta.

Argento. Bella di notte.

Timo.

tigre

Nemico

ti-

Vedi Amenca

preda.

la

tirato

quattro

rappresentante

Roma,

d'indole

assai

pauroso.

stessa.

con la
Cervo,

Grcei chiamavano

cervo. Colomba.
una persona paurosissima, uomo

Timore

religioso.
bianco, preso quest
Leone, che fuggp un gallo
Dio.
di
timo per il sole, simbolo

Timore vano
Lupo

vicino

un

sasso.

ul-

Volevasi che quest ani-

spaventasse al mimmo rumale, vagando di notte, si


di una pietra; e che
percossa
more prodotto dalla
la cui
le pietre
quanto
bastone
ne
armi
non temesse
marda
dannosa,
tanto
percossa credevasi essergli


cirgli

parte

la

955

producendo

lesa,

tempo

breve

in

vermi.

Tindaridi.

Nome

dato

Castore

quali

Polluce,

Tindareo.

Tino,

Vedi Ciovarmi Evangelisla


Poco sertso.
{Sarta)

{San)

gherita

di

figli

Mar-

Ti pula.
un certo punto alla zanzara,

Insetto simile fino a

che vive sulla superficie dell'acqua. Vedi Agilit.

Tirannia.
Figura allegorica avente
ro,

munita

di catene,

il

in testa

una corona di

giogo e la spada.

fer-

Frassiru).

Tiranno.
usi

Aragosta. Simbolo egiziano di un magistrato che


tirannia verso i cittadini; perch volevano che
avesse ima certa supremazia sul polfxj,

l'aragosta

quale

temesse

talmente

prima che

la

se

venisse preso nella rete morisse di paura.

limaco disse che

facendo

le

parlano a

il

essa

Gufo. Cal-

guisa

di

gufi;

confabulazioni per lo pi di notte,

loro

e tenendole segrete,

specialmente

tiranni

con

di

come

gufi

che fanno strepito

notte.

Tiresia.

Famoso indovino Tebano, figlio di Evero e della


Ninfa Cariclo. Un giorno vedendo due serp>enti, uccise la femmina, e divent a un 'tratto donna; sette
anni dopo trov altri due serpenti, uccisone il maschio, ritorn uomo. Giove e Giunone constrastando
un giorno fra loro,

donna,
il

fecero

quale

se

giudice

decise

fosse

della

favore

meglio
loro

essere

quistione

dell'uomo,

uomo

Tiresia,

soggiungendo


per,

che

le

956

donne erano pi

sensibili

poter saper
ricompensa gli concesse di

Giove

in

[^vvemre^A-

guardare Minerva menvendo questo indovino osato


e
divent a un tratto cieco,
tre usciva dal bagno,
rivelasse
che
Dei
agk
piacendo
secondo altri, non
mortali

ai

me

gli

del luarcani del Cielo, lo privarono

degli occhi.

dardo o giavellotto ravvolto


"""'Ert una lancia, un
pund'edera che nascondevano la
in pampim e foglie
e
pma,
di
foggia
a
era terminato
ta- e comunemente
a guisa d.
talvoha
fettucce
di
qu'asi sempre ornato
Nelalcuni lunghi otncelh.
fettucce attaccavasi al tirso
simera
tirso
il
delle Baccanti
le mani di Bacco e
abbisognavano
bevitori
grandi
bolo indicante che i
quando il vino ha loro turd'un bastone per reggersi
;

bato la ragione.
sorprendenti;

Baccante,

Al

dice

tirso

fra

battendo col

f^^^Eunpide.
^""^^^X
che

altri

tirso

il

una sorgente d'acqua viva


Vedi Baccani.
ne zampillare una di vino.
Danza.
occulti
Danni

turire

""una
una

suolo, ne fece scae un altra seppe far-

Bacco

d questo nome a una


si
e di Gea, ossia del
d'Urano
certa classe di figh
che il nome primitivo
Cielo e della Terra. Si vuole
qua!,
di Titani,
nome
il
di Gea fosse Titea, donde

'N"k

mitologia

greca

femmine, e venivano per


erano dodici, sei maschi e sei
a due. Le coppie pi notelo pi accoppiati a due

Crono

e Tcii; Iperone e Tea;


coppie vanno ricordati i 1 itani
queste
e Rea. Oltre
.Si racconta che i 1
Ciapeto, Temi e Mnemosine.
fanciullo, io
Bacco
presero
aizzati da Giunone

voli

tani

erano:

Oceano


il

ma Giunone

a {>ezzi e Io divorarono,

tagliarono

port

957

cuore a Giove,

questi

lo

inghiott

ne
pi

tardi diede alla luce un altro Bacco, il Tebano.


Titani. Dal cenere di quementre intanto fulmin
sti nacquero gli uomini, e di qui la lotta tra il bene
e il male nell'animo umamo, provenendo il bene dal
i

bacchico che

l'elemento

in

noi,

il

male dal

tita-

nico.

Ttone.

Vedi Aurora.

Tizio.
Gigante smisurato, figlio della Terra. Stendendosi
al suolo, il suo corpo copriva nove stadi. Voleva far
violenza a Latona che si recava a Delfo. Apollo e
Dicma l'uccisero a colpi di frecce, poi lo precipitarono

dove due avvoltoi

Tartaro,

nel

nuamente

Tma

laceramo

gli

conti-

fegato.

il

o Ma.

Egiziana del secondo ordine. Corrisponde alla I emi dei Greci. La sua figura quella di
una donna nuda, la quale in una mano ha il tau
e nell'altra il fiore del loto. Sul capo e intorno al
collo ha i soliti ornaimenti delle divinit egizie. L'unico suo distintivo, che la separa dalle altre divinit,
la penna di struzzo che porta in capo, perch questo
Divinit

geroglifico
zia.

presso

gli

Le due penne

di

Egiziani
struzzo

era

segno

sembrano

di
le

giusti-

due

ta-

vole della legge.

Tobia.

Nome

che in ebraico significa Bont del Signore.


Pesce, col cui fiele rese la vista al padre.

Toga.
Veste di

lana

bianca

del

colore

suo

naturale.

Romani, che per gente ioga-il


popolo Romano, appunto come

Era talmente propria


s'intendeva

ta

pallio

il

958

ai

quindi comedm togaia,


era proprio dei Greci;
acommedie latine, o greche. Vedi /

ani palliata:
ce

Romano.

Tolleranza dei costumi del maritoMurena.


murene col
vertimento

chiamassero le
voleva che le vipere
fu preso quale avfischio, richiamo che
le
il carattere e
alle donne di sopportare
Si

abitudini del marito,


ecc.

ubriacone,

Tomba. Vedi
Clotilde

anche se rozzo, aspro, villano,

d'Alessandria

Caterina

{Santa)

(Santa).

Tommaso

(San).

,.
u^ i;
,,
regli ^^
che
Cintura di Maria Vergine
Dito, che U
dell'Assunzione.
giorno
st nelle mani il
Redentore. Lancia, con
Santo mise nella piaga del
portatagliata del suo ospite
cui fu trafitto. Mano
schiaffeggiato. Hegolo.
l'aveva
questi
tagli, perch

Apostolo.

Squadra, per essere

stato

architetto.

Tommaso d'Aquino (San).


Animali: Bue
Domercano.

Tommaso

stu-

dai suoi condiscediando a Colonia, fu in principio


e gli diedero il sotardivo,
d'intelletto
poli ritenuto
simbolo del o Spiprannome di bue muto. Colomba
rito

Santo che

l'assistette.

Vegetali:

Giglio

se-

soil
Diversi: Ali, perche ebbe
gno di purezza.
angehDottore
e
prannome di Angelo della scuola
a una sua opera mtico Collana al collo, allusione
oon cw un angelo
Cordone,
d'oro.
catena
tolata
gli
re.

cinse le reni. Croce, che


Libri,

rammentando

le

si

benedisce

sue opere che

in

suo ono-

scrisse.

Mi-

959

per aver rifiutato l'episcopato. Ostensorio,

tra ai piedi,

comparve l'immagine del S. S. Sacramento. Penna. Sole, che apparve al Santo quando
perch

gli

mor.

Tonno. Vedi Nettuno.


Tonsura. Vedi Pietro
Topazio.

(San).

Vedi Arcangeli

Dormo DebolezFreno.

Angeli

Topo. Vedi Apollo Sminteo


Delizie amatorie
Domandare
za

nesa

Re

Torcia. Vedi
dia

Furie

Tordo. Vedi
Torello.

Anarchia

senza dignit.

Dicembre

aiuto

Ca-

Discor-

Maldicenza.

Vittima della propria astuzia.

Vedi Concupiscenza.

Tormenti.
Issia,

allusione

malfattore leggen-

tormenti del

ai

dario Issione.

TormentoCroce, nel

senso

figurativo.

Europa
Nettuno Obbedienza

Toro. Vedi Adolfo {Sanf)

Cittadino

Lascivia frenata

Torre. Vedi Barbara

Torre infiammata.
Tortora.
d'Assisi

Ercole
Mitra
Stabilit

{Santa).

Vedi

Cristina

Vedi Eloquenza.
Vedi Ballerino

(San)

Vedovanza

Malizia
Siva

Zodiaco.

negli affari

Torrente.

Api

Agricoltura.

oppresso dal forestiero

Intelletto

conlinentissima.

Erato

divino

(Santa).

Francesco

Pudicizia

o Thot.

Tot

Divinit

figlio

raffigurato

secondo grado, corrispondente

del

egizia

a Mercurio, ed
cui

960

sotto

Kneph. L'immagine

di

uomo con

quella di un

testa

la

penna di
sormontata dal disco lunare
d'ibis
corta
una
Porta
giustizia.
struzzo, come segno di
fianco, da cui pende
al
fascia
piccola
veste, una
collo. Le sue bracqualche arma, e un ornamento al
e

scrivere

come in atto di
tavoletta da scrivano, e

cia sono disposte

e con la

la

col papiro

pennello.

il

Tracia.
Testa di morto, come insegna.

Tradimento.
lusione

Tragedia.

Coturno, nel

modo

che

al

al-

(Vedi Mtriilo).

d'Enomao.

cocchiere

al

.,.

Giallo ckaro. Mutillo

(vedi Niso).

Allodola

socco

si

e
diede figuratii

commedia, perci disse t^equi la


e da socchi; e di
trarca: Materia da coturni
tragedie per
comporre
per
coturno
frase di calzare il
Meinel pigliar congedo da
cui Alfieri ebbe a dire,

vamente

pomene

nome

il

di

pur
Senno mimpon che qui, se il
Dal pie mi scinga V italo coturno

giuri a

me

di noi pi

assumer mai.

Tranquillit.
Alisma; pianta che secondo
propriet
cos

di

guarire

che durante

cova,

il

la

mare

si

il

rabbia.

tempo che

gli

antichi

Nido d

aveva

alcione.

la

Ui-

il

nido, e

tranquillo,

btagno,

l'alcione

mantiene sempre

dall'acqua tranquilla.

calzai

fa

- %l
Trasf orinazione.
simbolo

Cuculo,
e le

dini

abbia

chi

di

cangiato

le

aqjparenze; perch credevasi che

fosse soggetto

il

abitu-

cuculo

a cambiare la propria sembianza, pi-

gliandone un'altra.

Tre.

Vedi Dio

Ecate

Numeri

simbolici

Trinit.

Tredici-

Vedi Numeri

simbolici.

Tremulo. Vedi Pioppo

tremulo.

Trenta. Vedi Nozze.


Trespolo.
Specie

cavalletto

di

usato

dagli

scultori.

Vedi

Scoliura.

Triangolo.

Un

triangolo,

lunga degli

che
della

altri,

significa

buona

con

uscire
via,

la

linea

di

base pi larga e

simbolo di costumi dissoluti, perdai

normali

limiti

dandosi al

della

vita

vizio.

c
VPIDITAS

LATE PROFUSA
Mentre un

triangolo,

simbolo di correzione,

la

cui

base

figura

perch significa

il

ritirata,

pentimen-

to del malfatto, correggendo la vita dissoluta, diventando migliori di quanto si era per il passato.
61

G. RONXHETTI.

962

Vedi Adorazione

Tribolazione.
Croce. Onde, simbolo
blico

Trinit.

smbolo

Pelle,

biblico.

bi-

che rodono l'uomo lino alla

tribolazioni

delle

Massonera

morte, rendendolo infermo e debole; perch la pelle


la parte del corpo pi suscettibile a logorarsi e a
patire

in

diversi esercizi.

Tpioerion.
Candelabro a

tre

Vedi

bracci.

Trinit.

Tridente.
Strumento con

tre

denti

poeti e gli artisti mettono in

Impero del mare


Trifoglio.

Mare

con

mano

tre

punte che

a Nettuno.

Vedi

Nettuno.

Vedi Menanto.

Trimo.
Lettera

simbolica.

Trinit.
Nella teologia

Vedi Cresma.

cattolica,

di tre persone divine in una.

Bianco, per

il

mistero dell'esistenza
Ceri, tre. Colori, tre:

padre; Azzurro, per il figlio; Rosso


Tre, numero. Triangolo luminoso, che figura sopra il capo di Dio. Tricerion.
il

per lo Spirito Santo.

Trionfatore.
Piede; perch

re trionfatori

costumavano calcare

%3
piedi

coi

il

segno di soggio-

in

in

Roma.

un trionfatore consiste appunto nel piede

distintivo di

in

prigionieri

dei

corpi

Nella maggior parte delle statue

gazione.

un

cio poggiato su

tale posizione,

rialzo.

Trionfo.
Vasari

personific

lo

una

in

seminuda che

figura

vola in aria, con una corcma di lauro e delle palme


in

mano.

Biga, come

vede nelle medaglie, ne-

si

Porpora,

e negli archi.

altari

gli

Vedi O-

colore.

nore trionfale.

Trionfo del CristianesimoNell'ApKxalisse \iene descritto un angelo

Drago.

che afferra
il

il

dragone, quel serpente antico, che

diavolo e satanasso
rappresentasi

scultura

per cui nella pittura e nella

)>

spesso

trionfo

il

del

cristia-

nesimo sugli infedeli e sui pagani con un drago trafitto

e calF>estato. Questa rappresentazione forma pudi pi

l'attributo

re

specialmente

di

sjmti

leggende cristiane, e

nelle

Sem Michele,

San Giorgio

di

di

Santa Margherita.

Trionfo

di Cristo e della Chiesa.

Carro lucente, allegoria di Damte nel Purgatorio.

Le due
e

tre

ruote,

secondo

il

f>oeta

sono

due Testamenti,

animali e l'uomo coronati di verde

simboleggiano

gli

Evangelisti e

loro

fronda,

libri.

TripodePiccolo
d'altare

nato

Fede

per

sedile

cmi

tre

sacrifizi.

Pizia

oppure

piedi,

bronzo che presso

di

gli

antichi

Vedi Apollo

Sapienza

Verit.

una specie
era

desti-

Bacco

964

Tristezza.

Tristo

Geranio

morte.

Foglie
gente.

(Sackeville).

poeti

dei

affamato.

che tiene la testa con

Uomo

Nero, aiice pian-

triste.

Vedi Inferno

Tritone.
Dio marino,

ambo

le

mani.

,.,

r-

Nettuno e di Anfitnte. lira


conchiglia
trombettiere di Nettuno, e aveva una
il
di corno, con
forma
in
fatta
buccina,
(tritone) detta
cui

suonava.

d'uomo,

figlio

La
resto

il

di

del

parte superiore
di

suo corpo era

pesce.

Triviale.

animo alato,
Pernice. Essendo, secondo Platone, 1
vile, stupido, tardo
quest'uccello
cos
s'innalza;
cio

a fatica s'alza da terra,


e di corpo tanto pesante che
basso. E' pure simd'animo
fu preso come emblema
l'uomo daltrattengono
che
terreni,
affetti
di

Ve-

bolo

l'innalzar^i a cose alte,

di

Animo

neppure col pensiero.

triviale.

Trofei d'armi. Vedi

Vittoria.

Troia. Vedi Scrofa.


Tromba. Vedi Bellona
Fama.

Troni.

,.

Callope

Clio

1-

chi giudidei nove cori d'angeli, dove siede


che
Santo,
Spirito
lo
ca, e su questo coro influisce
del
redenzione
la
quiete,
la
raffigura la remissione,

Uno

mondo
per

e la vita del secolo che verr.


Troni la sedia eccelsa
i

essere

Carbonchio,

dell'Altissimo,

la pi dura e lucencos questa pietra , fra le altre,


su cui poggia
Ruota,
tenebre.
nelle
risplende
te che
il

trono.

Oro.

Verde.

965

Trono.
Sedia

parata

di

Vedi Dio

sovrani.

dei

So-

vrano.

Trono

Vedi Decimo

di zaffiri.

cielo.

Trottola.

Vedi Impelo

Giocattolo antichissimo.

agilazione

di mente.

TuberosaPianta che produce


di

Piacere pericoloso

fiori

carnosi odoratissimi,

Sensualit

Ve-

Volutt.

Tulipano.

Nome
bante.

derivato

dalla

parola

Fiore conosciutissimo.

Pompa
Tumulto.
Gran

turca

lolipend,

Vedi Ostentazione

tur-

Vanagloria.

fracasso per sollevazione.

Uomo

con Var-

co teso in atto di scoccare la freccia, geroglifico egizia-

no per significare esser avvenuto tumulto e dato principio alla battaglia.

Tunica.
Veste dei
plebe

Greci

Pietro

dei

Romani.

Vedi

Bassa

{San).

Turbante.
Sorta di
parecchi
re

il

capo dei Turchi e di


Non permesso portadiscendenti di Maometto. Vedi

acconciatura

altri

del

popoli orientali.

turbante che

ai

Arroganza.

Turcasso. Vedi
Turchese.

Faretra.

Pietra preziosa di colore turchino.

Turibolo.
Vaso per

bruciarvi

l'incenso,

Vedi Coraggio.

chiamato anche

in-


censorio.

Se ne

dizione,

secondo

zione

966

fa uso durante la

Chiesa

la

Devozione

messa e

cattolica.

Preghiera

bene-

la

Vedi AdoraPurezza

Religione.

Tutelare. Vedi

Re

tutelare.

U.
u.
questa lettera

In

perch
su

si

pretende di

vocaboli ricchi di u

oggetti

parole

dalle

cupi:

scorgere

il

inflettono su

si

buio

nero,

fatti

all'upupa

not-

turna.

Uberto

(Sanf).

Vescovo.
ciatore.

Cervo,

Cane, rzunmentando ch'esso fu caccon una croce luminosa

apparsogli

tra le corna, parlandogli, ci

che fu causa della sua


da S. Pietro, quan-

conversione. Chiavi, che ricevette

do

si

confess.

Corno da

caccia. Spiedo, attributi del

cacciatore. Stola, offertagli

da Maria Vergine.

Ubriachezza.
una volta talmente ingorda del
usavano riempire di vino vecchio le fontane aride dove scoprivano che le pcintere solitamente andavano a bere, prendendole quando le vedevano ubriache. Inoltre la pantera sacra
a Bacco, Vite, producendo il vino.
Pantera,

vino,

che

ritenuta

cacciatori

Uccello. Vedi Autunno


Francesco

Mennone.

d'Assise

Dubbio

(San)

Forestiero

Ingegno mtabile

J
"|

- %7 Udito.
Cervo con
drizzar

le

orecchie

Dice

tese.

proverbio:

il

Lepre, allusione alle grandi sue


proporzione del corpo. Lira, i cui buchi

orecchie.

le

orecchie in

le orecchie, che ricevono il suono dalle


rimandandolo; simihnente al congegno dell'o-

raffigurano

corde,
recchio,

per

cui

si

percepisce

il

suono.

Ugualit.
Rondine, che porta

cibo ai suoi pulcini; simil


bolo egiziano di un padre che distribuisca uguali parti
d'eredit, e anche di un principe il quale si uguagliasse ai suoi cittadini; poich credevaisi che la ron-

dine avesse molta cura nel ripartire il cibo fra i suoi


piccoli, curando che nessuno di loro ne avesse due
volte a

Ulivo.

danno

degli altri.

Vedi Olivo.

Ulisse.
Eroe,
Si

finse

figlio

di

Laerte,

re

d'Itaca,

pazzo per non andare

ma Palamede

Anticlea.

di

all'cissedio

di

Troia,

pose Telemaco, (figlio


imico di Ulisse e Penelope) ancor baimbino davanti
ai buoi sotto l'aratro che Ulisse conduceva, il quale
per

provarlo,

per timore di fargli del male, rivolse altrove l'aratro,

palesando cos

la

sua

finzione,

per cui

fu

costretto

Greci con la sua prudenza


e la sua istuzia. Fu egli che and a cercar Achille
alla corte di Licomede, ove lo trov in abito femminile, e lo scoperse col mostrare pietre preziose e anni
a partire. Giov molto

ai

donne di quella Corte; perch Achille scelse le


armi non curandosi delle pietre preziose. Ulisse rap il Palladio con Diomede, fu uno di coloro che
alle

si

rinchiusero nel cavallo di legno, e contribu molto

col

suo coraggio alla presa di TrcMa.

Ritornato in

^
molti

Itaca

corse

anni

contro

la

lott

incantatrice

poi

trattenne

lo

dieci

all'isola

di

qualche

lei

pi

ritenervelo

compagni
in.

Naufrag

sorte.

ebbe un figlio detto Telegono. Per


lungamente essa cangi tutti i suoi
porci, e abbandonata quell'isola naufra-

tempo, e da

mare,

in

rischi

cattiva

questa

ove

Circe,

968

in

quella dei Ciclopi, ove

PoUfemo

(vedi) divor

compagni, e lo rinchiuse coi rimasti in una caverna e anche di qui, fortunatamente si


liber. Si sottrasse accortamente agli incmti delle
Sirene, e partendo dall'isola Ex>lia, Eolo in segno d
quattro dei suoi

benevolenza
rinchiusi
riosit

gli

venti,

don alcune

ma

aprirono,

le

nelle quali stavano

pelli,

compagni spinti dalla cuventi fuggendo sollevarono

suoi

che gett Ulisse sulle coste delcui stava per giungere in pain
punto
nel
l'Africa
Naufrag finalmente per l'ultima volta, pertria.

un'orribile burrasca,

compagni e le sue navi, e a stento egli


salv su una tavola, giungendo cos dopo tante

dette
si

suoi

peripezie

senza

Itaca,

in

essere

riconosciuto d'alcu-

amanti di Penelope sua


che a chi l'avesse
all'arco,
prove
le
facwido
moglie,
teso dovevasi dare in premio Penelope, ed essendo
no,

qui

si

mise fra

riuscito a tenderlo,

della

famiglia,

sua

fece conoscere, rientr nel seno

si

tempo dopo rinunci

gli

uccise

il

regno a Telemaco, avendo

tutti

rivali.

nel

in-

doveva perire per mano di suo


e fu veramente ucciso da Telegono. Fu posto

teso dall'oracolo che


figlio,

Qualche

numero

Umana
Umana
Umana

dei semidei.

fragilit.

Vedi

Fragilit

umana.

natura. Vedi Natura umana.


vita.

Vedi Vita umana.

969

Uinani peccati. Vedi Peccati umani


Umanit. VecH Carit romana.
Umilt.
Animali:

Pecora,

Vegetali:

dersi

fra

ricorda
porta

gare

il

al
le

profumo

fiore di

sembra nasconDiversi: Amatista, pietra che


le foglie.
colore della mammola. Corda, che l'umilt
di colore malinconico, che

ma

soave,

Mammola,

timidezza.

sua

alla

allusione

Graziola.

Ginocchio,

collo.

davanti

ginocchia

allusione
alle

di

all'atto

pie-

Violetto.

superiorit.

Uncino. Vedi Diavolo.

Unghia

fessa- Vedi Distinzione.

Unigenito.
Simbolo,

Scarafaggio.
nico,

che

ma

di

non

nel

senso

di

creazione di s stesso; perch

quest'insetto

nascesse

da

se,

senza

figlio
si

il

u-

voleva

concorso

maschio e della femmina.

del

Unione.
Due, numero. Fascio
due.
zata,

Paglia

intera,

simbolo di

in

di verghe legate. Melagrani,


opposzione della paglia spez-

rottura.

Unit.
Sole.

Come

l'indica

la

sua etimologia solum, cio

solo.

Unit della Chiesa.


Campanello
sa unisone

e melagrana, perch l'unit della Chie-

(campanello), cio concord2uite nei me-

desimi comaindcUTienti
la

melagrzuia sono

e siccome sotto la scorza del-

riuniti

e protetti molti

grani, cos

per l'unione delle fede innumerevoli popoli sono protetti

dalla Chiesa.

970

Universo.
Gli
l'uno

attraversati

capo di sparviero. Argo,


lo; gli occhi,

le stelle;

getazione;

corpo

il

la

il

da un
capo

cui

due

con

rappresentavano

lo

Egiz/icuii

sopra l'altro;

circoli

serpente

raffigura

col
cie-

il

capelli rappresentano la ve-

terra;

ossa

le

pietre.

Pan

Uno.

Vedi Numeri simbolici

metalli

le

(vedi).

Uomo.
Barba,

che dicesi

data

all'uomo

per

ornimento

Diogene diceva che egli portava la


barba per ricordarsi d'essere uomo. Era opinione che
radersi la barba fosse cosa tanto brutta, quanto tosare la criniera del leone. Nel capitolo XXI del Levitico, il Signore comanda ai sacerdoti figli di Aronne di non radersi il capo ne la barba, la quale, secondo Esichio Gerosolimitano, segno di sapienza e

per

dignit.

perfezione

Uomo
Uomo

dell'uomo.

on
di

faccia di toro. Vedi Moloch.

la

bassa condizione salito


perch nessun

Coccodrillo,

grande quanto

coccodrillo

il

nato da

proporzione del suo corpo piccolissimo.


favola in cui finge

il

un uovo,

il

in

EUop>o, nella

illustri

fatti

dei suoi anla

tua

mostra, chi tu

sei,

gli

fa rispondere astutamente dalla volpe:

vecchia pelle e

onori.

coccodrillo gloriarsi con la vol-

pe della sua nobilt e degli


tenati,

agli

animale diventa tanto

lungo esercizio

ti

senza ch'io te lo dica.

Uomo

perfetto.

Quadrato,

figura

perfetta,

per

aver

angoli eguali. Gli antichi chiamavano

una persona

irreprensibile.

lati

uomo quadrato


Uomo

971

raro.

Fiore di cacto, p>erch sboccia una volta sola ogni


secolo.

Uomo

senza testa. Vedi Nobilt

Uovo. Vedi Fecondit

Ces

senza potest.

Cristo.

Upupanome deriva dal grido che manda


Pronostico di ferVedi Filomela
Rimedio contro l'ubriachezza.

Uccello
in

cui

il

primavera.

tilit

Urania.

Una

nove Muse. Rappresentasi sotto

delle

bianze d'una giovane donna


ronata di

stelle,

che sostiene

il

il

diversi

strumenti

di

il

clopi; gli Exatonchiri

braccia.
i

vano

globo; avente

in-

specialmente

Dei e spo-

antico degli

per

figli

o Centomani

Titani;

Ci-

giganti dalle cen-

Racconta Esiodo che Urtino avendo in


figli,
la loro madre addolorata, offr

propri

un falcetto
padre.

il

matematica,

Urano.
Urano {Cielo) era
pi
so di Gea {Terra). Ebbero
to

co-

Vedi Muse.

compasso.

odio

globo celeste con due

mani, oppure con un bastone e


torno

sem-

le

veste azzurra,

in

ai

Crono

intimoriti,

suoi

figli

{Saturno),
afferr

il

instigindoli

mentre

a vendicarsi del
suoi

fratelli

esita-

falcetto, 'e postosi in aiggua-

mentre Urano stava per unirsi a Gea, lo mutil


ne gett in mare le parti genitali. La schiuma del
mare ne rest fecondata, e produsse Afrodite. Dalle
gocce poi del sangue d'Urano, feconde cmch'esse,

to

ne

germogliarono

Giganti,

le

Furie e

altre

terri-


bili

Crono usurp

divinit.

972

trono del padre.

il

Vedi

Saturno.

Urna. Vedi Abbondanza

Destino

Naiadi

Febbraio

Acqua
Fiumi

Amicizia

Giove

Perseveranza.

Usignolo.

Vedi Rosignolo.

Usura.
Borsa.
Utilit.
Santolina.

Uva. Vedi Asprezza

Corona

di

uva

Grappala

uva.

di

V.
Vacca.

Vedi Camadeva

Ifianassa

Vacuna.
Dea dei
dei

Carestia

Testa di vacca

Sabini,

che

fu

Giuseppe

Vizioso.

assimilata

alla

Vittoria

Romani.

Vagabondaggio.
Capra, perch suol vagare ovunque.

Vagabondo
Donna che

vizioso.
tiene in

mano

la

coda di un cavallo.

Vaghezza.
Lepre, sacra a Venere. Gli antichi credevano che

mangiando le lepri si diventasse pi belli


bati. Un epigramma di Valerio Marziale

e pi gar-

dice:

973

Se quando Gellia mi mandi


dirmi: Marco mangiando

In

lepre

la

Con

di questa.

giorni diventerai bello:

sette

ver CelUa dici,

Se non mi

burli, se

Cellia

non mangiasti giammai

tu

il

lepre.

Verde; attributo della vaghezza.

Vagtano.
Dio. Vedi

Terra.

Vaglio.
Arnese per pulire

co

biade e

le

Discernimento

Vedi Bac-

simili.

Letteratura

Sapienza

perfetta.

Valentianesi.
Soldati

scelti

comandali da Valente. Avevano per

insegna una targa gialla circondata d'un cerchio verde,

nel

mezzo figurava una colonnetta

cui

Due mezzelune

al centro.

di

faccia

parte

di

color

che dal margine inferiore arrivava

rosso acceso,

medesimo

toccavano

all'altra,

inferiore,

del

scostandosi

colonnetta

la

fino

colore, l'una

alquanto con

con

quella

la

su-

Nel centro

della

colonna

ralmente due mezze

lepri,

anch'esse di colore rosso

periore.

sporgevano

late-

acceso.

iValiisneria

spirale.

Pianta acquatica,
della fioritura,
superficie

femminei,

si

dell'acqua
i

quali,

cui

fiori

mettendosi

momento

al

contatto

fecondati che siano,

no, ripiegano su se stessi, poi

Vedi Amore

maschi,

staccano dal fondo montando sulla

civettuolo.

si

coi

fiori

contraggo-

s'immergono nell'acqua.

974

Valoroso.
Asta, con cui
miare

Vana

saldati

gli

imperatori antichi usavano pre-

valorosi.

garrulit.

Cicala,

posata su

una penna d'oca da

scrivere,

allusione a persona ciarliera che, oltre a importunare,

non

riesce

concludere nulla di positivo.

Vana speranza. Vedi

Speranza vana.

Vanagloria.
Pavone con la coda spiegata; che spiega, dicesi,
quando s'accorge d'essere guardato da molti, sfoggiando cos tutta

la sua ricchezza. Ovidio parlanuna donna che compiacevasi troppo di se stessa, disse: Pi del pavone, s' lodata, e superba; poich proprio delle donne voler essere lodate in ogni

do

di

cosa,

e d'essere vanagloriose.

Vanga.
{San)

Vedi

Adamo

Tulipano.

Agricoltura

Fiacre

Lavoro.

Vangelo. Vedi Evangelo.


Vanit.
Campanula specchio di Venere. Canna, simbolo di
cosa vana. La canna posta in mano a Cristo, salutato
quale re, era segno di uno scettro vano e fragile, su
cui i gentili si appoggiavano. Il Salvatore, quando disse

Siete venuti a vedere una canna agitata dal vento

alluse alla vanit.

Narciso, simbolo ricavato dalla fa-

vola del giovinetto Narciso. Penne. Specchio.

Vano accusatore. Vedi Accusatore


Vano parlare. Vedi Parlare vano.
Variabile. Vedi Carattere

Vaso. Vedi Animo

vano.

variabile.

Battesimo

Corpo

umano

Giovanna

Maddalena

975

Cusa (Sanla)

di

(Santa)

Lorenzo
Mercante
{San)

Martirio

ricco

Piet.

Vecchia Roma. Vedi Roma

vecchia.

Vecchiaia.
in

Canutezza. Raccontasi che mentre Gabba, entrato


Spagna, sacrificava nel tempio pubblico, un fanciulche teneva

lo,

mente

mano

in

affatto canuto.

il

turribolo, divent improvvisa-

Fatto, che

gli

indovini interpre-

tarono per la mutazione delle cose, e che


veva succedere

al

giovane; infatti

Gabba

il

vecchio do-

successe nel-

l'impero a Nerone, morto a trent'anni, mentre

Gabba

ne aveva settantatre.

Vecchiezza.
in un vecchio col capo inclinato a
Edera, perch si attacca agli alberi e agli e-

Personificata

terra.
difizi

consumati per

vuole che l'edera fosse con-

et. Si

sacrata a Bacco, quale simbolo della bont del vino


vecchio.

che

Mandorlo, simbolo

manifesto

indizio

dice che fiorir

il

mandorlo,

sar

il

capp>ero,

dissipato

biblico

della

della vecchiezza.

canutezza,

Salomone

s'ingrjisser la locusta,

ci

comincer qualido

l'uomo dovr andare alla casa della sua eternit -cio


come l'interpreta Eucherio; diventer canuto l'uomo,
;

gonfiermno

i
piedi e si raffredder la concupiperch queste cose spesso sogliono accadere
all'uomo nell'ultimo tempo della sua vita, ritornando

gli

si

scenza,

poi alla terra,

Vecchio

come

nella casa della sua eternit.

nuovo Testamento.

Agnello e serpente; il primo simbolo di Ges Criil secondo,


di Mos. Macina. Il detto dell'Evangelo:
Due che macinano in una macina; secondo
sto;

Eucherio, significa

976

che per opera di quella macina,

interpreti il grano del vecchio


cio per la fatica degli
delil pasto
Testamento sia convertito in farina per

l'Evangelo.

Vedova continente.
Colomba

nera.

Quantunque

gli

antichi

ritenesse-

trova-

tuttavia in essa
ro la colomba assai lussuriosa,
continenza e una
rono un incomparabile esempio di
conserva
compagno
suo
al
perch
grande pudicizia,
se non scoml'abbandona
non
e
fede,
un'inviolabile

sim-

volendo
pagnata o vedova; perci gU Egiziani
vedovannella
perseverasse
che
boleggiare una donna
con ci sidipinsero una colomba nera, volendo
za,

maritava pi di una volta,


si
mostrava di serbarsi fedele
bruno,
cos vestita di

gnificare

ma
al

ch'essa

non

suo primo marito.

Vedovanza

,,

piantava sulle
Scabbiosa, una volta questo fiore si
una donantichi,
tombe. Sessanta, perch, secondo gli
concepire.
a
atta
na di tale et non pi

Vedovanza continentissima.che la
Tortora posata su un ramo secco: si vuole
morto che sia il suo compagno, sfugga la com-

tortora,

tanto

do-

pagnia delle altre tortore, danido segni di


accompagni pi con
lore, che d'allora in poi non si
della vita in perpetuo
altro maschio, passando il resto

volando soletta, non posando mai su un


che abbia foglie.

celibato,

mo

Vedovina.

ra-

Vedi Scabbiosa.

Veemenza.
nel parCateratta. Simbolo biblico della veemenza
natucascata
di
lare o nell'operare. Presa nel senso


non

la cateratta,

rale,

significa

per se stessa

si

la

utile,

e gran

quale senza porvi studio alcuno

Mentre

manifesta e abbonda.

la ca-

dell'ingegno dell'uomo, a sco-

teratta fatta per opera

po

che strepito e impeto;

una naturale eloquenza

e questa simbolo di
facilit di parlare,

977

facolt che si acquista con


con diligenza, con sermo e molto

simbolo della

arte e con

fatica,

esercizio.

Veglia.
Rosignolo; allusione

contmuo cantare

suo

al

canto che viene paragonato

notte,

diletto

al

di

che pro-

caccia lo studio notturno della letteratura.

Vela. Vedi Fede


Speranza.
Velia
Verla.
Uccello. Vedi Ozioso.

Vello d'oro. Vedi Frsso.


Velo. Vedi Allegoria
Bont

meo

Fede Flam Genoveffa

Maldi Modestia Occasione Oceano


{Santa)

Ciustizia

cenza

Vergini savie e

Vergini

stolte.

Velocit.
Animali: Cavallo. Nelle medaglie cmtiche, un cavallo che corre, o il Pegaso, con le ali, segno cB
una battaglia condotta a fine con gran velocit. Delfino,

che era ritenuto

mali acquatici e
incredibili:

sopra

le

per esempio,

pi agile e veloce degli ani-

d'essere

Tigre.

che vola, ritenuto

Diversi:

meni chiamavano la freccia


gre animale velocissimo, e
62

cui

e di

raccontano cose

si

stato

visto

saltare

anteime delle pi grosse navi, veloce come

saetta. Sparviero
uccelli.

il

terrestri,

Q. Ronchetti.

Ali.
tigre;
il

il

pi veloce degli

Freccia.

Gli

per essere la

Tigri

im

fiume

Arti-

ra-


Da

pidissimo.

questa

cosa da

I poeti,

Fulmine.

an-

gli

freccia,

per

chiamavano
formarono

sollecitarsi,

(affrettare).

della

velocit

frezza,

che la

tichi,

978

una

indicare

la parola affrezzare
per esprimere una gran-

delle ah del fulde velocit, sogliono dire pi veloce


un cavallo in
vede
si
antica
medaglia
mine. In una
stesa e un fulmine che
coda
la
con
velocissima,
corsa
una lancia dritta verso di esso, ci che palo segue, e

prestezza condotaccennare a un'impresa con gran


una testa d'uofigura
medaglia
un'altra
ta a fine. In
di capra selvatica, sotto
spoglia
una
con
coperta
mo
e un arco dietro il cala cui gola si vede un fulmine,
con una freccia poPegaso
il
parte,
po; e dall'altra
re

tutti

stavi

di sotto:

lato,

attributo di

detto:

Ha

simboli della velocit. Stivale a-

Mercurio messaggero. E' comune

il

per esprimere la rapidit di

le ali ai piedi,

qualcuno.

della vita

Velocit

Centauro.

Avendo

superiore in forma

umana.
favoloso la parte

questo essere

umana,

resto del

il

corpo simile

del corso vea un cavallo, alcuni lo vollero emblema


nostra vita.
della
termine
il
loce con cui sopravviene

VenidettaAnimali:

Cavallo sbranato da una

sulta dalla seguente narrazione.

ciatore

si

accorge che la

tigre

ha

tigre,

come

Appena che
di

poco

ri-

cac-

il

partorito, e

madre si allontanata in cerca di cibo,


montando un cavallo velocissimo va a portar

allora,

la

gli,

gre,

fuggendo
e trovato

poi
il

precipitosamente.

covo vuoto, va

che fugge, e trovatolo


quello, per sottrarsi alle sue
tore,

gli

via

Ritornata

:a

fi-

ti-

in cerca del cacciasi

furie,

avventa contro;
le

getta

uno

dei

suoi

figli:

covo,

nel
tore,

tare

la

quale

il

tosto raggiunge
le

getta

un

madre anche

caccia-

il

e senza rallen-

figlio,

nave.

Piglia

la

questo, lo riporta velocemente, e ci fa


finche

il

cacciatore salendo

ne ruba uno o due, abbandonan-

sulla nave, a fatica,

cavallo, contro

il

nuovamente

altro

tre volte, talvolta quattro,

do

bocca, r^ortandolo

in

corre veloce verso la

cosa,

la

prende

lo

tigre

poi

979

il

quale la

tigre,

incrudehta

in-

vano, rivolgendo ad esso tutta la sua rabbia, lo sbrana, vendicandosi della rapina del suo

compagno. Leo-

ne trafitto da una freccia in atto di estrarla. Si rac-

conta che al seguito di Giuba re dei Mauri, mentre


attraversava col suo esercito

ceva parte un giovane,

il

dell'Africa,

fa-

quale con una freccia

fer

deserti

un leone che incontrarono. Dop>o un anno, ripassando

Giuba

p>er

il

medesimo luogo, quello

vendo, fra tanti soldati, notato

sbranandolo

l'assal

Vegetali:

Aconito.

per

misea-amente

stesso leone,

giovane che lo

il

Diversi:

l'indice piegato a uncino,


rata.

Vedi Inferno

Vendicatore dei
Saltimpalo,
vendichi
cello

il

l'asino,

basto,

nido fra
spinto

il

ai

al

denti

di vendetta giu-

di

un padre che

Facendo quest'uc-

figli.

spine, per cui avviene, dicesi, che

prurito

saltimpalo,

raglio dell'asino, o

suoi pulcini per

(Sackeville).

egiziano

fatte

grattandosi contro

modo che
il

le

dal

fra

figli.

geroglifico

ingiurie

le

come segno

dei poeti

vendetta.

Dito. Allusione

gesto usato nel basso popolo di stringere

a-

fer,

delle
le

piaghe prodotte da)

^ine, guasta

sbigottito

il

nido,

in

(appena che sente

fa le uova prima del tempo o


paura escono dal nido cascando in


terra)

980

approfondandogli le piavola addosso all'asino

ghe col becco.

Venere.

Una

delle divinit pi

pagna

. uantichi,

madre d'Amore,
Grazie e dei Piaceri. Presiedeva

n
Uea
com-

regina del riso

della bellezza,
delle

celebri degli

alla g-

delle cortigiane. Seconnerazione ed era protettrice


erano conservati
Venere
di
tempio
do Plutarco, nel
la fragihta
morti, per rammentare
gli ornamenti dei

pi Veneri
della nostra vita. Contavansi

ma

la

pi

Afrodite (vedi), nata dalfamosa quella chiamata


Essa fu portata n^Uisola di Cila schiuma del mare.

5fagosulla spiaggia dalle


ter dai zefiri, e ricevuta
gli
tutti
ove
cielo,
Poco dopo fu trasportata in
n
le Dee ne fututte
e
bellezza
Dei ne ammirarono la
possederla, ma essa resirono gelose. Giove voleva
stette, di

che

il

Dio per punirne

ostinazione

le

diede

Vulcano. Tale unione

figlio
a poso il deforme suo
e fu colta m braccio
non "a ritenne dall'amoreggiare;
di tutti g
al ridicolo e al riso
a Marte ed esposta
Ermone;d.
Cuprdo,
Antera
Dei. Da Marte ebbe
Bacco. Priapo; da NetMercurio, Ermafrodito; da

pnvilega.

vi furono
Bice. Anche tra i mortali
suoi: Adorre e Arrchse
amplessi
agh
Tche giunsero

tuno.

cuore

ve-

esercitava sul
potere che la sua bellezza
o cinto, il quale dcesto
suo
niva aiutata dal famoso
avesse
e grazia a chiunque 1
va la bellezza, eleganza
si giovo pe
Giunone
stessa

Il

cui la
a^xito indosso, e di
lacci
nei
Giove
incatenare

LvenL

d'amore.

nota la palma

della bellezza suscitata


riport nella gara
Venere si rappre^
d'oro della Discordia.

dal pomo
dice
Apulejo. descrivendola,
senta sotto varie forme;

981

che essa era di bellissimo aspetto, di color delicato e


florido,

e quasi

nuda mostrava

tutta

sua perfetta

la

bellezza; perch non aveva altro intorno che un velo

va
e

ma

che non copriva,

sottilissimo,

le parti sue,

vento soave leggermente soffiando, talora l'alzava

il

un poco gonfiandolo, perch


giovinezza;

membra,

talora

modo

in

essere tale
le

dall'altro

lande di

le

il

il

sottil

alle belle
Il

corpo

velo di color ceruleo, per

mare donde

vezzosi

della

fiore

e dall'un

lato

nacque. Di-

ella

Amori con

ardenti facel-

aveva

le

Grazie, e

Ore, le quali con vaghe ghirvari modi parveano adornare la Dea

bellissime

le
fiori

dei piaceri.

vedesse

che quasi pi appariva.

colore del

il

andavano
accese in mano,

nanzi

si

stringe\a e accostava

lo

era tutto bianco, e

le

adombra-

solaunente

quali stanno nascoste quasi sempre,

le

in

Altri,

Venere nata dal mare,


in mano, per dimo-

essere

F>er

diedero una conchiglia marina

strare

che

spessi

amanti

la vita degli

l'amaritudine,

e combattuta

Fu

naufraghi.

infelici

congiunta con

da diverse

fortune,

rappresentata nuda,

per

con

essere

nudi coloro che l'imitano, e per mostrare ci a cui essa

sempre preparata, e anche per manifestare che


va dietro ai lascivi piaceri, rimane spesso spoglia-

chi

to e privo di ogni bene,

avendo perso

le

ricchezze, di-

vorate dalle donne; e oltre di ci per mostrare che


fatti

amorosi non possono sempre restare occulti. In-

Venere

di Prassitele, nuda, di marmo biannarra che era tanto bella, che un giovane
distinto innamoratosi, si nascose una notte nel tempio.

torno alla
chissimo,

si

e la contamin,

sempre una
un fiarxo della bella statua. Venne
anche rappresentata ritta sopra un carro tirato da dm

certa

macchia

in

e del cui atto rimase poi

982

colombe candidissime, da

cigni o passeri', questo car-

dai cigni, era in forma di conchiglia maquesta


Dicesi che i Sassoni rappresentassero
sopra un carro tirato da due cigni e al-

ro, se tirato

rina.

Dea

dritta

trettante

nuda,

colombe,

col

ardente nel petto,

capo cinto di mirto,


e una certa palla ro-

una haccola
nella
tonda in forma del mondo nella mano destra, e
accompagnata dalle
sinistra tre pomi d'oro, ed era
parla
Grazie con le braccia intrecciate. Pausania
puro
all'amor
presiedeva
che
celeste
di una Venere
dei corpi; e d'una
congiungimento
dal
alieno
sincero,
e
che presiedeva all'amore
umana, e che era rapgenerazione
donde viene la
piede calpresentata seduta sopra un becco, e col

Venere

terrestre o popolare,

Venere
cava una testuggine. Anche Fidia scolp una
prendevano
antichi
Gli
testuggine.
in piedi sopra una
donquesta Dea anche quale simbolo dell'amor di
na, figurandola in
si,'

mettendole in

una giovane nuda

mano uno

coi capelli spar-

specchio,

una catena

che la trattiene
al collo, con un giovane dirimpetto
la destra le
per la catena con la mano sinistra, e con
con accanl'altro;
l'un
mirandosi
acconcia i capelli,
freccia.^ Sotto
una
o
spada
una
avente
fanciullo
un
to
figuravano per la giocondit, piacoi cacevolezza, robustezza e belt; ed era giovane
un racon
bianco,
di
vestita
lunghi,
e
sparsi
pelli

un altro aspetto

mo

di lauro in

la

mano, un pomo o

fiori;

e nella sinistra

Amimali: Cigno, per la supposta dolun pettine.


canto, per cui si voleva accrescersi
suo
del
cezza
grandemente il diletto nei piaceri amorosi; oppure
del
quale simbolo della candidezza della schiuma
questi
mare. Colomba, per la sua lascivia, e perch
come souccdli non si accoppiano prima di baciarsi,

983

gliono fare gli innamorati. Delfino, che nuota accan-

Dea, per ricordare che nacque dal mare. Leinoltre gh antichi volevano che mangiando per sette giorni carne di lepre,
to alla

per essere assai prolifica;

pre,

si

diventasse assai pi belli e pi graziosi; quindi, la

consacrato

Passero,

calda e lussuriosa.
le

forze

virili

medici

le

si

per

natura

rinvigorire

mangiare
e

(l'afia

guerra

dichiar

Venere.

sua

la

antichi,

Pesce

loro uova.

Quando Tifone

stomo).

per

indebolite, consigliavano di

passere o bere

questi

Dea

alla

propria

simbolo della bellezza,

lepre,

le

lico-

il

Dei,

agli

diedero alla fuga sotto la forma di diversi

Vegetali:
Venere si cangi in pesce.
con cui era coronata nel giudizio di Paperci questa pianta fu poi odiata da Giunone

animali:

Mirto,
ride

Minerva. Si vuole che

il

mirto,

fra

che avesse

la

virt

di

rinascere

iai

persone e conservarlo. Elssendo anche


ce,
in

il

credeva

si

l'amore

fra

emblema

le

di pa-

consacrato a Venere, perch aveva

fu

mirto,

gran odio

sim-

sia

altri,

bolo delle parti vergognose della donna; e

la

violenza,

la

Papavero, che taluni mettono

guerra
in

mano

discordie.

le

a Venere, e,

oltre a essere simbolo d'cunore, sembra significare


l'abbondanza del seme. Rosa, per il suo soave pro-

fumo, che rappresenta


si.

Inoltre

la

che

rosa,

brevissimo tempo e tosto languisce,


piaceri

cui

rona vasi

di

stanza

le

dura

diletta,

come avviene

dei

Venere presiede; perci questa Dea corose.

Diversi:

mollusco che nel congiungersi

ramente

amoro-

soavit dei piaceri

bellezza della

la

al

Conchglia

valve mostrandosi nudo,

chiara.

Pomo, che

citerea;

maschio apre

talvolta

allusione
tiene

in

inte-

abba-

mano.


rammentanldo

984

giudizio

il

di

Paride.

Vedi Adole-

scenza.

Venere armata.
Cos
vittoria

fecero

la

riportata

Lacedemoni, in memoria della


loro donne armate contro

dalle

Messeni.

Venere barbuta.
Deit adorata in Cipro, con la faccia d'uomo,
bench vestita da donna. Anche i Romani avevano
una Venere con la barba, e un pettine in mano; e
ci i>erch le donne romane, infette da un certo morbo che faceva loro cadere i capelli, votatesi a Venere, da questa ottennero che il morbo cessasse e
rinascessero loro i capelli caduti. Inoltre avevano anche una Venere che dal mezzo in su era maschio,
mezzo in gi femmina, e presiedeva alla gene-

e dal

razione universale degli animali.

Venere

Callipiga.

Raccontasi che due figlie di contadini, gioivanette


graziose, ogintendendo chi di loro avesse le natiche pi belle; e non potendosi accordare fra loro,
ricorsero al giudizio di un giovane sconosciuto, il
quale, dopo aver attentamente esaminagE le parti da
cui nacque la contesa, giudic che la maggiore le

aveva pi

belle,

la

condusse seco a casa.

Un

fra-

questo giovane, saputo dell'avventura, volle


sorella, che se ne stava tutta mesta,
l'altra
vedere
per essere stata giudicata aver meno belle le naticbe,
tanto belle quali, mostrate al giovane, gli parvero
moglie;
per
prese
la
e
innamor
ne
se
tosto
che

tello

di

le

in

memoria

qualit,

in

di

che, diventate le

poco tempo

ricche,

due

sorelle,

per tale

fecero poi fare un

chiamandola Callipiga, dalle belle

a Venere,

statua

985

natiche.

Venere

calva.

capo calvo, che

Statua di Venere col

Romani

memoria delle donne che coi loro


capelli fecero funi da tirare le macchine, che usavaRomani, assediati dai
no allora in guerra, quando
Galli nel Campidoglio, mancavano di tutto.
dedicarono

in

Venere
Deit

Vittrice.

Romani,

dei

rappresentata

memo

nella

gusta,

la

poggiato

Una

sinistra.

quale con la
a

terra,

mezzo, e con

forma di
uno specchio

sotto

bellissima con veste lunga, e con

donna

medaglia di Faustina

mano

sinistra

tiene

Au-

uno scudo

che ha due figurine scolpite nel


porge una vittoria, porta l'in-

la destra

VENUS VICTRIX.

scrizione:

Venezia.
Vasari la raffigura nella Ninfa Adria, tutta nuda,
giovane e lasciva, con una palma nella destra, e nel-

mano, alzando

l'altra

rolla

sopra

dorati

dal

le

il

braccio, tiene un

ramo

di co-

spalle; coi cap>eUi bagnati e sparsi in-

che

con raggi fiammeguno scoglio nell'acqua, tenendo una gamba in mare e l'jiltra in terra; nel mare
le stanno intomo Glauco, Nereo e Galatea col capo
coronato di palme, che le porgono nicchie piene di
gianti.

sole

E^ssa

siede

li

rasciuga

sopra

corallo e ceste coperte di testuggini piene di perle e


di gioie.

Ventaglio. Vedi Africa


Venti.
Deit poetiche,

secondo

altri,

di

Agosto.

figli del Cielo e della Terra,


o.
Astreo e dell'Aurora. Eolo (vedi)

986

caverne. Prili teneva incatenati nelle sue


erano liberi e quieti, e furono da Giove rinchiusi
nelle caverne dopo essere stati incitati da Giunone
Io.
contro Giove per la nascita di Ejpafo, figlio di
Quattro erano i principali: 1 Aquilone o Borea,

era loro re e

ma

vento settentrionale,

il

cui soffio faceva tremare la termare; ed era detto rapi-

ra e agitar la superficie del


delle

tore

fanciulle.

E' rappresentato sotto l'aspetto

d'un vecchio alato con la barba, e coda di serpente


svolazin luogo di gambe; vestito d'un lunga tunica
zante. Le sue ali, la barba e i capelli sono cosparsi
solleva
di fiocchi di neve, e lo svolazzar della tunica
vento
2
Noto,
o
Austro
polvere.
di
un turbine

del

apportatore di pioggia e tempesta,


mare innavigabile e tutto involgeva di

mezzogiorno,

che rendeva

il

densa tenebre. Viene rappresentato con ali bagnate,


barba ca-.
la fronte coperta d'una densa nube e la
Norica di nebbia. I poeti usano talvolta il nome di
to

al

(Noti)

plurale

per esprimere indifferentemente

Euro, vento che spira dall'Oriente,


vento
ora asciutto ora umido. Orazio lo dipinge un
tutto
e
scarmigHato
come
Fiacco
Valerio
impetuoso, e
[

venti.

disordine, seguendo la tempesta da lui suscitata.


moderni lo rappresentano come un giovane alato
che con ambo le mani va seminando fiori ovunque
passa. Dietro di lui figura il sole nascente. Viene diin
I

pinto

di

color

o degli abitanti

nero,

del

per essere

quello

degli

Levante ov'egH domina.

Etiopi
4

priZefiro o Favonio, vento di ponente, nuncio della

mavera, al cui soffio maturano le sementi. I poeti


lo dipingono sotto figura di un giovanetto di sereno
e dolce contegno: gli danno le ali di farfalla, e una
corona composta di

fiori

d'ogni specie, per indicare

987

la benefica

sua influenza sulla natura.

figuravano

con

l'avvenenza di un Dio;

Greci

lo raf-

con
gra-

ammirabile,

leggerezza

zia

libremdosi nell'aria con

freschezza

la

giovent

della

quasi

nudo

tenendo

mano im paniere pieno di fiori primaverili. Zefiro


am teneramente Flora e Glori, e n'ebbe diversi figfi.

in

Vento.

A U.

Vedi Aria

Furore.

Ventre Vedi Mare

Peccati umani

Venust.
Gemme, emblema
Verbena.

di

Principio.

leggiadria.

Molte sono le propriet che gli antichi attribuivano a questa pianta, alcune delle quali erano miracolose:
Druidi mai ne coglievano
fiori, se prima
non offrivano sacrifizio alla terra; i Magi, adorai

Sole,

del

tori

tenevano un ramoscello di verbena

in

mano, quando facevano qualche cerimonia religiosa.


Presso
Latini la verbena era un arboscello di buon
augurio, e si dice che Tazio, al capo d'anno andava nel bosco sacro della Dea Strema o Strenua,
i

la

Dea

della Salute; e vi

bene e ne regalava
{San)

tista

agli

raccoglieva

amici.

Inspirazione

foglie di

ver-

Vedi Giovanni BatMercurio


Pace

Sposa novella.

Vepdante. Vedi
Verde.
Colore.

simo

Speranza

Adorne.

Vedi Allegrezza
Angelo
BatteGiovent
Potest
Primavera
Troni
Vaghezza.

Verdura. Vedi

Gioia.

988

Verecondia.
Bocca. Presso i Greci, pare che la bocca fosse
simbolo di un pudico riguardo e rispetto, perch solevano dire delle persone sfacciate e senza vergogna,
che non avevano

la

bocca.

Verga.
Strumento di fustigazione, scettro o slmile, insegna
EDisciplina
Vedi Concordia
Potest
Mos
Giuseppe (San)
rudizione
d'autorit.

Vigilanza.

Verga d'oro.
Pianta a
li

in

steli

grappoli.

Vergine.

alti,

un po'

rossastri,

coi

fiori

gial-

Vedi Generazione.

Vedi Zodiaco.

Vergine coi

capelli

Vedi Debolezza

tagliati.

d'animo.

Verginense. Vedi Nozze.


Vergini savie e vergini stolte.
Parabola evangelica
tenersi

denti,
cielo.

lora
lo

pronto

al

significante

Dio,

giudizio di

che l'uomo deve


che gli impru-

che non saranno preparati, verranno esclusi dal

Ecco la parabola (S. Marco XXV): Al(quando Dio verr a giudicare) il regno del cie-

sar simile a dieci vergini,

le

quali,

prese le lo-

lampade, usciremno incontro al loro sposo. Ora cinque di esse erano savie e cinque stolte. Le stolte,
prendendo le loro lampade, non avevano preso seco

ro

dell'olio;

ma

le

savie

avevamo,

insieme

colle

loro

Ora, tardando
lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. Ma verso la mezzanotte si intese un grido:
lampade, preso seco dell'olio

Ecco

lo sposo

viene,

nei

uscitegli

va-vi.

incontro.

AUpra

tutte

le

vergini

pade.

perch

si

sp>engono.

si

le

lam-

loro

Dateci dell'olio,

alle savie:

lampade

nostre

prepararono

destarono,

le stolte dissero

le

989

Ma

le

savie

Temendo

che quello che abbiamo non basti per voi e per noi, andate da coloro che lo vendono e comperatene. Ora, mentre quelle andarono a
risposero:

comjjerarne, venne lo sp>oso; e quelle che erano pre-

parate entrarono con

lui nelle nozze; e la porta fu


Poi appresso vennero anche le altre vergini,

chiusa.

Signore, Signore,

dicendo:
conosco.

gini

ri-

(in cui

che

Velo,

Savie.

lo sposo,

dunque, perch non sapete n il


Vergiudizio verr ) .
il

Vegliate

giorno ne l'ora

Ma,

^srici.

Io vi dico in verit, ch'io non vi

spjondendo disse:

copre

testa

la

in

segno

di

che tengono in mano.


Olivo, simbolo di saggezza. Chiesa a porta aperta,
Verperch loro serbata la ricompensa celeste.

Lampada

modestia.

accesa

segno di immodestia. Lampada rovesciata. Olivo disseccato, perch furono abTesta nuda,

gini stolte.

in

bandonate dalla S2iggezza. Chiesa chiusa, p>erch


Chiesa

le

la

recinge dal suo seno.

Verginit.
Animali:
do

la

Ape, simbolo

sciava prendere che dalle vergini.


re d'arancio.

nocenza.

Diversi:

ceva parte dei

si

Vegetali:

la-

Fio-

della

Bianco.

che presso

riti

nuziali.

ricompensa

Allusione

Cinto.

Greci e

Corona
celeste

Romani

al

fa-

di rose bianche,

alla

verginit

dei

Smeraldo, pietra dedicata alla verginit per


suo colore verde puro, e, secondo alcuni, perch si

martiri.
il

Ciglio bianco, simbolo di purezza e in-

c'mio di verginit,

simbolo

Liocorno. Secon-

biblico.

questo animale favoloso non

leggenda,


voleva che

spezzasse,

si

990
se

toccato

da

fosse

chi

in

procinto di usare con una donna.

Vergogna.
Peonia,

allusione

al

suo

colore simile

al

rossore

vergogna.

della

Vergogna

delia dignit perduta.

Cervo, senza corna, nascosto fra un cespuglio, con


cui gli antichi raffiguravano un uomo che, perduta
dignit

qua,lche

co;

acquistata,

da non

tanta vergogna

disonorato,

'ne

sentisse

ardire di mostrarsi in pubbli-

perch volevano che il cervo qualora perdesse


vergognandosi, cercasse di restare
fliuasi

corna,

le

nascosto finch cominciassero a spuntargli nuovamenIl

te.

corno, fra

altri,

simbolo di dignit.

Verit.
Fiigura

donna

allegorica,

bella,

grande,

rappresentata

forma

sotto

decorosamente ornata,

di

lumino-

con gli occhi risplendenti come due stelle. Viene


anche figurata nuda, con una fiaccola e uno spec-

sa,

chio in

mano

(vedi Favola), e sorgente

da un pozzo.

Lauro, quale emblema del trionfo delfoglia, questa, simbolo


la verit. Pesca, con una
Diversi: Boldella lingua, e il frutto, del cuore.
la in forma di cuore, pendente al collo. Nei ProVegetali:

Salomone al capitolo III si legge Benignit


non si abbandonano: legali in su la gola,
sulla tavola del tuo cuore. Maschera, che la
strappa. Sole, perch unico, come una sola

verbi di
e

verit

scrivili

verit

sono molte le contrariet del


dire di non parlare con la
faccia rivolta verso il sole, cio, secondo alcuni,
non contradd;ire alle cose che sono chiare. Tripode,

ia

vero.

verit,

mentre

Pitagora

soleva

perch l'oracolo che veniva da esso era creduto dire


sempre

la

Per

verit.

cui

si

parlare

l'espressione

usassero

991

vuole
dal

che

gli

la verit. Zaffiro, pietra

care uno che dicesse

antichi

per

tripode,

indi-

dedicata

alla verit.

Verit della religione.


Evangelaro

Verla.

Vedi

ajjerto

illuminalo dal sole.

Velia.

Veronica.
Pianta coi

fiori

turchini,

che cresce nei luoghi mon-

Vedi Fedelt.

tuosi.

Veronica (Santa).
Sudario.

Vertunno.
romana che presiedeva alle stagioni e vivendemmia. Alcuni vogliono che Vertunno presiedesse ai pensieri umani,
Divinit

gilava, in questa qualit, alla

e che

si

mutasse

mutano spesso

in

diverse forme, perch

pensieri.

E'

uomini
con ima

gli

rappresentato

corona d'uva o di fieno in testa, e in varie forme,


la parte che rappresenta, per cui Properzio

condo

fa dire, fra molte trasformazioni:

io

toga mi sar data, e giovane se sar

sar

uomo

in veste

segli

se la

femmi^

avr la falce e la fronte ornata


di fieno, ecc. Vertunno spos Pomona, e per quzuito sia stato di natura mutabile, fu per sempre fedele
nile,

mietitore se

alla moglie,

invecchiarono nella costanza

coniuga-

Vertunno per mezzo di una ricetta particolare ringiovan insieme con lei. Questo Dio ha per
le

finche

attributo la cornucopia.

Vescovo.
Animali: Pecora, perch, figurativamente,
vo capo del gregge.

Diversi:

il

vesco-

Anello, dato

ai

992

spirituale e della lovescovi quale simbolo del potere


con tre ordini
verde,
Cappello
ro unione alla Chiesa.
Guanti violetti Mitra. Pastorale.
di

nappe.

Vespa. Vedi Combattimento.


Divinit
protettrice
sta era la
riale

adorata

dai

tutto

Romani sopra

come

di Saturno. Vedello Stato, ed era figlia


mateDea del fuoco, non di quel fuoco
fiamma
quella
di
ne
e fulmina,

che abbrucia

quel fuoco
tutti i mali, ma di
nutre e conserva nelche
benefico
e
naturale
dolce,
della vita. Aveva per siml'uopio il principio fecondo
sull'ara della famigha,
bruciava
bolo la fiamma che
attitudine
in piedi
rappresentava
si
la
e pi tardi
spalle,
sulle
cadeva
maestosa, con un velo che le
questa Dea
fiaccola.
una
e
e in mano uno scettro
dodici ordini degli altri
fu dedicata la sedia; perch
seguire il carro
Dei partirono dalla loro dimora per
soltanto Vesta,
casa
a
alato di Giove, rimanendo
rappresentata seduta;
veniva
ordinariamente
e perci
dove hvede in una medaglia di Caligola,

impura che cagiona

come

si

e nell'atto di
gura su un trono pieno di gemme,
e con la ministra
destr.a
la
con
tazza
una
porgere
Tinscnzione VLS 1 A.
ficca in terra una lancia, con
Vespasiano, pure seIn un'altra medaglia di Tito
gemo,
e con la destra porge un

duta, ha la lancia,
e porta la medesima inscrizione.

Vestali.
Sacerdotesse
gini,

di

Vesta,

e la cui principale

che dovevano
funzione

era

essere

di

ver-

mantenere
fu:>co per

fuoco sacro sull'altare della Dea. Se


erano assoggettate
loro negligenza si spegneva, esse
il

il


al

supplizio degli schiavi, cio vergate, dal pontefice

massimo.

In

princijMO

poi divennero
te

993

servizio

al

caste

nersi

le

Vestali erano

ma

quattro,

Per trent'anni esse eruio consacradella Dea, e facevamo voto di mante-

sei.

p>er

anni le Vestali

tempo.

questo

tutto

passavamo

li

in

primi

ima specie

di

dieci

novi-

ziato e nello studio delle funzioni sacre che dove%'ano

adempire,
ultimi

tevano

La

seguenti

dieci

nell'istruire

rinunciare

violazione

Spirato

sacerdozio

al

del

nell'esercitarle,

novizie.

le

giuraonento

e
di

il

dieci

po-

termine,

anche

maritarsi.

verginit

era

il

maggior dei delitti per le Vestali, e quello che in esse


si puniva con la maissima severit, seppellendole vive.

Veste bianca. Vedi Libert


Modestia.
Veste di lino- Vedi Purezza.
Veste nera. Vedi Avversit
Notte.
Veste variegata. Vedi Adolescenza.
Via.
simbolo biblico della via e della parten-

Piede,
za,

per

l'uffizio

che fanno

piedi.

Vedi Progresso

della vita.

Viaggio. Vedi Pellegrinaggio.


Viali.
Divinit che presiedevano ille strade pi battute.
Mercurio era la principale di queste divinit, alle
quali

sacrificavano

si

porci.

Viandante.

Uomo

col

bastone.

Viburno.
Bellissima pimta che
six>sti

gruppi o palla,

si

carica di

chiunata

Ione di maggio, palla di neve.


63

G. Ronchetti.

fiori

bianchi di-

volgarmente

Vedi Inverno.

paU

994

Vigilanza.
Animali:

Gallo,

perch, battendo le
rire

un capitano

pa, simbolo di

perch

si

di sentinella e guardia:

annuncia col canto

Gru con una

del giorno.

nemico;

emblema
ali,

voleva

il

compa-

piccola pietra nella zamvigilante sulle insidie del

che mentre

le

gru

altre

una di esse tutta


una pietra nelstrettamente
tenendo
la notte vegliasse
svela zampa, lasciandola cadere al minimo pericolo,
gliando cos le sue compagne. Leone, con la cui tela
sta gli E^ziani rappresentavcino la vigilanza e
la testa sotto un'ala,

dormivano con

continua .guardia, credendo che fra

pena

nato.

leoni

il

accovacciati

tutti

gnificato,

quadrupedi

ingressi

agli

delle

medesimo
e sembra derivato dall'abitudine degH
nel

d'introdurre

di cui valevansi

Persiani

kone vedere ap-

che veggonsi tutt'oggi hanno

chiese

tisti

soltanto

ripiegata,

dall'unghia

il

stessi

gli

cristianesimo

pagani. Gli Egiziani,

sopra tutto

gli

Indiani,

li

gli

si-

ar-

simboli

Assin,

ponevano

nei

templi affinch fossero simbolo di vigile custoleone


dia ai sacri recinti, credendo gli antichi che il
che
fosse un animale dormiente cogli occhi aperti, e

loro

la sua immagine fosse l'emblema pi adatto


a denotare la vigilanza sacerdotale, che deve star
sempre desta intorno alle cose attenenti alla religione.
Lepre, per essere d'istinto vigilante. Secondo Seno-

quindi

fonte,

dole
alla

la lepre

dorme.

vede chiudendo

vigilanza.

Diversi:

le

palpebre, e apren-

Crisolito,

pietra

Lampada. Orologio. Sprone.

dedicata
Tutti e

divennero attributi delquesta


la vigilanza. Verga di mandorlo, per essere
Dio
Quando
fiori.
mettere
i
pianta la pi lesta a
domand a Geremia che cosa vedeva; il profeta

tre

emblemi

dell'attivit, perci

995

rispose che vedeva una verga di mandorlo; allora


Dio soggiunse: Bene hai veduto, per ch'io veglier
su tutto.
Vedi Guardia.

Vigna.

Vedi Conservazione

delle

vigne.

Vignaiolo.
Asino.

Si

che quest'animale insegnasse la


mostrando il modo di potarosserv che quando l'asino rodeva il

vuole

coltivazione della
le;

poich

si

vite,

queste producevano maggior abbondmza d'uva. Inoltre credevisi che l'asino non solo in
vita, ma anche morto giovasse alla vigna
ritenendosi
che sotterrando una testa d'aisino, fra le viti, que-

tralcio delle viti,

ste

diventassero pi

fertili.

Vigore rinascente.
Ceroide siliquastro.

Vinca. Vedi Pervinca.

Vincenzo dei Paoli (San).


Fondatore della Congregazione delle missioni pcj

campagnoli.
Cuore, emblema delsua umsuiit. Fanciulli, rammentando l'ospizio che
fond per
trovatelli. Globo infiammato, in cui il
l'istruzione dei
la

Santo vide l'anima di una santa mentre celebrava


messa.

Vincoli.
Liana.

Vincolo cl*amopeNigella

di

Damasco.

Vincolo funesto.
Vischio,

simbolo evidente.

Vincolo matrimoniale.
Anello.

la


Vino.

996

Vedi Sangue.

Vinto dall'inferiorit.
Pelle di pantera e di iena; con cui

un

raffiguravano

affatto

incutere tanta

sgomentasse

resistenza; per

della

quelli

paura

kii

in-

iena,

la

quale

della pantera.

furioso

Viola del pensiero.

Vedi Meditazione

comunissimo.

Fiore

ritenevcisi

pantera che, incontrandola,

alla

in modo da non poter fare nessuna


quanto nessun animale sia pi feroce,

pi terribile e pi

siero

Egiziani

gli

altro

cadessero, mentre non sof-

peli della pantera

frissero

si

da un

vinto

perch volevano che cucendo insieme queste

feriore;
pelli,

uoptno

Pen-

Ricordo.

Viola (mammola. Vedi Mammola.


Violacciocco. Vedi Compatimento.
Violazione.
ClobAlaria.

Violenza.
allegorica

Divinit

dei

Corinti,

nessuno era lecito di entrare.

cui

nel

tempio a

Orso, emblema della

violenza.

Violetto.
Colore.

scopato

Vedi Amicizia
Lealt

Arcangeli

Penitenza

Sincerit

Epi-

Umilt.

Vipera.
Serpente velenoso, la cui carne fino da tempi anfu celebrata molto efficace nelle cure di

tichissimi

varie malattie.
lita

ai

Gli antichi la facevano mangiare bolmoderni, su-

malati a guisa di pesce; presso

perstizione

forse

non del

tutto

scomparsa, non viene


dato
Arassa

loro

che

altro

997

brodo.

il

Ebreo
domata Maldicenza

Vedi Adulterio

IniquiFurore mplacahile
Moglie che odia il

Sconciamento.

Parricida

marito

Vi ri placa.
Divinit
liare

dei

Aveva

Romani.

l'ufficio

di

riconci-

quando avevcino qualandavano nel tempio di questa

marito e moglie,

che contrasto fra loro,

quali,

Dea, e dopyo aver ciascuno detto le sue ragioni, si


doveva poi dimenticare tutto, se ne tornavano a casa contenti e pacificati.

Virt.
Deit allegorica,

figlia

della Verit.

Romani

le

come emblema della gloria e dell'onore, che quasi come leggerissime ali, sollevano le
persone virtuose. Veniva rappresentata sotto forma
di matrona, vestita di bianco, seduta sopra una piediedero

le

ali,

si vede appoguna colonna, e con un serpente nella mano destra. Luciano descrive la Virt
dei suoi tempi tutta mesta e addolorata, coperta da
pochi stracci, e assai malamente trattata dalla Fortuna. Altri la raffigurarono in sembianze di {pellegrino, come se non trovasse dimora a questo mondo,
perci se ne va via. Nella religione la Virt rappresentata con un nimbo rotondo; un ramo d'olivo
e lo scudo.
Azzurro, colore celeste, dedicato alla
virt. Barba. Castagna nel riccio. Clava, come si vede

tra

quadrata; e

certe medaglie la

in

giata col braccio sinistro a

medaglie

in

diverse

di

Gordiano Pio,

in

romane,

di

leone.

Diogene

esempio

in

quella

con

VIRTVS AVGVSf Pelesclam: perch vituperi

la clava, e l'inscrizione
le

per

cui figurato Ercole nudo,


I.

il

998

Vedi

vestito

della virt?

Vizio

domato dalla

Bellezza della virt

virt.

domestica.

Virt

Salvia.

Virt salda

,
Vegezio, era premio
Collana d'oro che, secondo
,

l'avesse meritata veniva provalla virt costante, e chi


vigionato per due anni.

Virt simulata.
Pantera, con cui

gli

cattivi,

persona

d'istinti

mente

propri vizi che

,
Egiziani simboleggiavano una
che sapesse dissimulare tal-

nemmeno

pi intimi possono

vc^levano che 1 odore delconoscere a fondo; perch


quadrupedi, che la
i
fortemente
attirasse
la pantera
naturale, perci
temevano; e conoscendo il suo istinto
accuratamente, facendo uso so
essa

nascondeva

si

cui
tanto del suo odore con

poi

lusingava prendendoli

li

facilmente.
*

Virt spirituale.
Candelabro

d'oro,

posto

fra

due

olivi;

simbolo

biblico.

Vischio.

si estrae il viPianta parassita, dalla cui bacche


e
alle drta,
tenacemente
schio, il quale si attacca
Vincolo fuVedi
uccelli.
piccoli
i
serve a prendere

nesto.

Visn.
Divinit che con

murti

(cio

tre

Brahma

forme) ossia

e Siva
la

formano

triade

dei

la

tri-

principah

vengono sempliDei indiani. Queste divinit talvolta


attributi, e
cemente rappresentate coi rispettivi loro
teste.
talvolta con un solo corpo a tre

999

Visto.
Allegoricamente rappreun giovane davanti all'orcobaleno, avente uno specchio in mano, e un'aquila
Lince, animale proveraccanto, che fissa il sole.

Uno

sentata

cinque

dei

sensi.

l'aspetto

sotto

di

biale per

la

sua acutissima

vista,

Vito.
Gli antichi, per emblema della vita, rappresentavano un genio con una fiaccola in mano, la cui fiamma s'innalza al cielo; mentre Cristiani, paraigonandola a una tempestosa navigazione, la simboleggiai

Acqua e fuovano con V ancora, il faro e la ncree.


co. CredevEisi che questi elementi fossero l'origine della vita. Cerner, o granchio, simbolo di nascita e della
vita dell'uomo secondo i platonici, i quali volevano
che le anime mandate nei corpi umini uscissero F>cr
che chiamavano p>orta degli uomini, come il
il cancro,
capricorno porta degli
Brevit della vita

Vedi Anima

Dei.

vita

Prosperit della vita.

Vito dei religiosi cristiani.


Palma, perch, siccome per essere sottile al piede
del suo tronco, e avendo una corteccia scabrosa, intrecciata a squame, riesce sgradevole alla vista; mentre la parte superiore

diventa piacevole, tanto per l'am-

piezza del tronco quanto per


in

la

ma

rami che

una verdura bella e piacevole;


condizione
poi

finisce

dei

religiosi

pare

si

allargano

cos a

prima

essere

disprezzata,

vista

per riuscire meravigliosa di bellezza,

di costumi e di virt.

Vito divina.
Fuoco, allusione
Vestali,

il

al

fuoco

sacro

custodito

quale, nutrito continuamente,

dalle

divenne sim-

1000

alla vita divina e cebolo deireternlt, paragonabile


Egiziani.
leste. Tau, simbolo degli

Vita e anima. Vedi Anima e vita.


Vita e morte.
della vita; chiuso, emOcchio, aperto, emblema
sono le espressioni: aComuni
blema della morte.
,

nascere; e chiudere
prire gli occhi, per

gh

occhi, per

sacro chmdere

gli

Presso i Romani era


priarprirli quando fossero
occhi ai moribondi, per
vietato
era
abbruciarli; e ci perche
sti sul rogo per
persona m agonia.
guardare gli occhi di una
rito

morire.

Vita umana.
Sole

il

j
.
.:^
terso e risplendente, simi

quale,

quando

nostra vita; mentre, se


boleggia la tranquillit della

nostre tnbolaziom e
un ammalato sognasmai
oscurarsi e nascondersi, per
se di vedere il sole
perdere
di
pencolo
gran
riapparire, era segno di un

oscurato da nubi,
sofferenze. Presso

la

le

raffigura

gli antichi, se

vita.

Vitalba. Vedi Ckmatite

vitalba.

,....,

Vite.

Egiziani la ritenePianta conosciutissima, che gli


Vedi Autunno
vano nata dal sangue dei Giganti.
tcCnstiam
dei
Congregazione
Bacco
,

Ges
No

dtazione

Eucarestia

fijrore

Sacrifizio

Cristo

per

le

Fatica
Letizia

viti

Stufile

..

Fertilit

Liberta

Ubrta.

chezza.

Vitello. Vedi Allegrezza.

Idolo.
Idolatria
Vitello d'oro. Vedi Aronne
astuzia.
propria
della
Vttima
persona che.
Tordo, preso al vischio; simbolo di

come

suol dirsi,

volevano che
te;

perch

il

1001

casc nelle proprie


tordo

che

ritenevano

reti.

Gli antichi

cacasse da s slesso la mor-

si

il

vischio

maturasse

nel

ventre degli uccelil, e specialmente dei tordi, e fosse

mandato

fuori col

loro stronzolo.

Vittima umana.
le

Porco, che nei sacrifizi degli Dei fu sostituito alvittime umane, e ci, p>er iniziativa degli Ateniesi.

Vitto.
simbolo

Papiro,

le

di

frutti

degli

Egiziani,

tanto

per

l'ab-

quanto per una propriet sp>eciaquesta pianta. Poich quantunque producesse


inutili, tuttavia la sua radice oltre a servire da

bondanza

del cibo,

porgeva loro una grande risorsa alimangiandola cruda, cotta, arrostita, ingo
iando il sugo, sputando il masticato; alimento che
bastava a nutrire quel popolo sobrissimo.
combustibile,

mentare;

Vittore (San).
Armatura. Il santo apparteneva alla milizia equestre. Cavallo. Idolo di Giove che rovesci. Macina,
attaccatagli ai piedi. Piede tagliato. Ruota, strumento

di tortura.

Stendardo.

Vittoria.
Divinit allegorica, chiamata Niche dai Greci,
che vien detta figlia di Stige e della Terra. Gli Ateniesi la rappresentavano senza ali, affinch non se
e

ne volasse via:

portava la celata e aveva nella

destra una melagrana.

La

Vittoria

mano

comune era per

per lo pi fornita d'ali, e in forma di bella vergine,


in

atto

di

una corona

am

di

e porgeva con

volare per

aria

di lauro,

oppure

palma

nella sinistra.

la

di olivo bianco;

destra

con un

Claudiano, descrive

la

con la palma, e le ali agli


mostrano gli incerti successi della

di trofei,

vittoria vestita

quali

omeri,

le

guerra,

passando sovente

dall'altra
certo,

essa

or dall'una,

or

parte; e per essere l'esito della guerra

in-

vittoria

la

fu chiamata la Vittoria

Dea comune, come

trovasse nel mezzo, e

avvicinasse a chi

si

glio sapesse attirarla a se.

ch vince di valore

tutti

ne forse che, fra tutte


portavano

mente presso

sacrificavano

il

strage

Animali:

le altre

Bue

se

me-

Aquila, perda che ven-

insegne che

stendardo

frequente.

Romiani

l'aquila

fu

la

principal-

ucciso,

Romani, era segno di vittoria, perch


bue dopo aver ottenuto la vittoria con

quando senza combattere

nemici,

dei

si

altri uccelli,

gli

nello

guerra,

in

principale e la pi

la

1002

senza sparger sangue avessero fatto qualche conquiCivetta, simbolo


sta, allora immolavano la pecora.
degli Ateniesi,

il

cui volo divenne proverbiale, poich,

quando volevano
aver

acquistata

significare

la vittoria,

ha volato. Callo, secondo


cello

quando

vinto,

Perci

vincitore.

gli

la

suol

stati

con

tacere,

mentre canta

dopo aver

Ateniesi

vincitori,

vittoriosi

cui

vinti

se

ne-

come,

emblema

della

senza

vittime.

Vegetali:

usavano spesso coronare


per esempio, lo erano quelli dei

gli

giuochi Olimpici.

civetta

fossero

il

nemici e
la

quali, contrariamente
sacrificavano un gallo,
Romani, sacrificavano solitamente un bue, quando

Olivo,
i

dei

auguri, perch quest'uc-

gli

mica
ai

disfatta

solevano dire:

antichi

Palma,

vittoria,

ritenuta

dagli antichi

come

per la sua grande elasticit


senza spezzarsi, che possiede

forza di resistenza,
suo legno. Nelle opere d'arte, quando vicino a qual-

oggetto si vede un ramo di palma, o sia in mano a una figura, segno che l'oggetto stato dato
siasi


come premio a qualche
rappresentata

cos

vittoria.

vittoria

rapida.

essa

Diversi:

1003

vincitore,

stessa

Ali,

lonne

figuravano delle cariatidi

memoria della

in

la

Lacedemonia

In

una loggia, chiamata Persica, dove


ci

che

ptersona

campione

della

essere la marcia della

F>cr

Cariatide.

e
il

in

in

esisteva

luogo di co-

abito persiano,

ottenuta contro

vittoria

Per-

mani nella guerra di Platea. Diga, con cui sono coonati

archi trionfali.

gli

Trofei d'armi.

Vittoria dei popoli.


Cibele, con la corona murale

in

testa;

della terra e delle citt su di essa fondate,


vinte;

oppure

di

una

vittoria

acquistata

simbolo

domate e

d'agricoltori

sediziosi.

Vittoria navale.
Colonna rostrata,
:]ai

Romani

in

Je battaglia contro

Vituperio.

come

quella

famosa

innalzata

onore di Duilio vincitore della grani

Cartaginesi.

Nave con

tre rostri.

Vedi Ignominia.

Vitzillputzii.

Dio Messicano. Vedi Ipaina.


Vizi.

Vedi Anima purgata dai

Vizio

domato

Vizio

vizi.

dalla virtIdra uccisa da Ercole.

Cane

lascivia.
in

mezzo a due donne.

Vizio emendato.
Melagrano, trapassato da un conio di pino vicino
alla radice; illusione a una persona che, abbandonata una condotta cattiva, o il vizio, siasi messa
sulla via della virt; perch,

secondo S. Basilio,

fo-


modo

rando nel

suddetto la midolla del melagrano,


suoi frutti diventano dolci
i

sapore forte e aspro,

di

1004

squisiti.

Vizioso.
Vacca, simbolo biblico d'uomo pieno di

vizi

cor-

porali.

Volont.
Personificata in
per

gli

artificiosi

Volpe.
Animale
stuza

beria

una

igiovane bella, lasciva e vaga

ornamenti che la contornano.


.

proverbiale per

le

,,

,.

Vedi A-

sue astuzie.

FurFinezze
Difesa
Diavolo
Inganno
Giovanni Battista (San)

Pelle di volpe

Pensieri cattivi

Volubilit delle ricchezze.


Coda di pavone. Simbolo di persona che or abbondi

ricchezza,

di

or

oppressa

sia

dalla

miseria,

pavone
secondo la volubilit della fortuna; perch il
le prime focadono
quando
anno,
ogni
coda
la
perde
glie degli alberi; e

quando germogUano,

la riacquista.

Volutt.

Dea

piacere e

del
in

sonificata

figlia

d'Amore

e Psiche.

donna che come regina siede

seggio, tenendo sotto

simbolo di volutt

in

piedi la Virt.

in

Peralto

Tuberosa,

Persia.

Voluttuoso.

Uomo

col

ciale

nano

mo

sotto
i

gomito appoggiato a un cuscino. Ezequelli che acconciano il guancubito delle mani; cio che abbando-

Guai a

chiele disse:
il

costumi

virili,

per darsi alla mollezza dall'ani-

e del corpo.

Vomere. Vedi Dala-Rma.

1005

Voracit. Vedi Ingordgia.

VulcanoDio del
era

dal

fin

di

fuoco,

figlio

suo

nascere

Giove

cos

e di

sua madre, volendosene disfare, lo


l'Olimpo.

Ma

lo raccolsero

ed Eurinome, presso

le

Giunone; ed

debole e

due

laisci

brutto,

che

cadere dal-

divinit marine, Teti

quali egli stette nove anni, e

durante questo tempo fece loro bei ornamenti. Tutte


rammentava l'atto crudele di sua
le volte che egli

madre, sdegnavasi pensando al vergognoso trattamento che aveva ricevuto, ma del resto era aissai
mite ed era obbediente, e in im'occasione tenendone
egli le parti contro Giove, questi lo afferr per un
piede e lo gett gi dall'Olimpo. Egli rotol per un
giorno intero e cadde nell'isola di Lenno, dove fu
benignamente accolto dagli Sinzi. Fece poi ritorno

dove abitava in un palazzo fabbricato


medesimo. Quivi aveva la sua fucina con
l'incudine e venti mantici che soffiavano a suo pia-

all'Olimpo,

da

lui

cimento;

quivi

faceva

squisitissimi

lavori

per

gli

Dei e per i privilegiati mortali.


Vulcano fu dato
Venere per moglie, p>erch la generazione non si produce senza Cadore. Venere non gli serb per la fedelt coniugale, e mentre godeva l'amore di Marte,
Vulcano informato dal Sole, tese una rete entro la
quale pigli gh amanti, e chiam tutti gli Dei a
mirare lo spettacolo.
li

mise

in libert.

Ma

alle

Gli furono

preghiere di Nettuno,

attribuiti tre fabbri, chia-

mati Bronte, Sterope e Piracmone.

presentano
gnifica

gura

gli

effetti

tuono, e

gli

dei

Sterope

fulmini,

baleno;

due primi rap>


Bronte siPiracmone raffi-

perch
e

strumenti del fabbro, perch significa

il

fuo-

co e anche l'incudine. Esiodo invece di Piracmone lo

1006

chiama Arpete, per denotare

la violenza del fulmine,

Vulcano era rappresentato


sembra la ficumma che ardendo

che ogni cosa distrugige.

perch cos

zoppo,

non s'innalza dritta, ma si torce e quasi s'inclina, ora


da una parte ora dall'altra, come l'andatura di uno
zoppo. Lo fecero con la faccia nera, brutto e affumicato per tutto il corpo, come appunto sono i fabbri,
e talvolta ne nudo ne vestito, ma soltanto con dei
cenci indosso, oppure con una corta tunica che lascia

scoperte le spalle e

testa

in

Ha

braccio destro

il

portava

somatracio, beretto ovale di color azzurro.

il

per attributo Vincudine.

Roma

Dicesi che in

il

tempio di Vulcano era custodito da cani,


latravano mai

che non
fosse andato

non quando alcuno


Vulcano aveva un carro tie sembra che abbia avuto anche

se

per rubare qualche cosa.

rato da due cani,


una specie di automobile; poich si legge che alle
nozze di Amore e Psiche, egli intervenne seguendo
il

carro di Venere,

suo piccolo
moveasi,

carro

ma

assai

segreto

lentamente,

bens

e solo un

per

da

lungi; perocch

artifcio

senza

affumicato Ciclope lo

aver

da

se

ch'il

reggea

il

stesso

traesse,

)).

Y.
Ylmep.
Secondo
sto

il

nome

scioglimenti

la

mitologia

del
dei

degli

gigante,
va^pori

il

Scandinavi,

quale

gelati.

fu

era

que-

formato dagli

Vedi Odino.

w.
Walhalla.
o luogo di delizie, destinato, secondo
mitologia degli antichi Celti, per quelli che peri-

Paradiso
la

1007

vano nelle battaglie. Questo Walhalla era propriaguerrieri domente il palazzo chimerico di Odino;
vevano ogni giorno armarvisi, esservi passati in raasegna, mettersi in ordine di battaglia, e tJigliarsi con
piacere in pezzi gli uni e gli altri; ma venuta l'ora
i

non

banchetto,

del

p>erch

di

nella sala

tarsi

si

doveva pi parlare di ferite,


essi dovevano por-

trovavano subito guariti

si

Odino,

bervi

a piacere birra e

idromele nei crani dei loro nemici, e rendere

tazze

le

nefaste alle Walkirie, ninfe destinate a servirli.

Walkrie.
Figlie di Odino, di bellezza sorprendente; la loro
guerrieri
mansione era quella di andar a cercare
i

camp

morti sul

Wal-

di battaglia e trasjjortarli nel

Portavano

halla, offrendo loro birra e idromele.

l'ar-

matura.

Wodan.

Vedi Odino.

Z.
Zaccaria.
Il

nome

di

questo

penultimo

deriva dall'ebraico Zechariah ossia

Vedi

Signore.

dei

profeti

minori

Rimembranza

del

Profeti.

Zafferano.
Pianta che
di

fiorisce in

primavera e

in

autunno.

Ve-

Croco.

Zaffiro.
Pietra

forto

preziosa

Sacerdozio
firi

colorata

in

azzurro.

Vedi Con-

Impero Purezza

Trono

Coscienza pura

sommo

Verit.

Serafini

di

zaf-

1008

Zampogna.
Strumento antico a fiato, generalmente di selite
canne disuguali unite insieme. Vedi Aprile
Musica
Pan
Rinsavire
Senso
Silvano.

Zanzara.
avido

Insetto

Vedi

Dialettica

sangue e molestissimo

di

all'uomo.

Schiera nemica.

Zappa.
Strumento per lavorare

Vedi

Zefiro.

Vedi Agricoltura.

la terra.

Venti.

Zelo.

Lampada.
Zeppa. Vedi Conio.
Zete. Vedi Calai.

Zeto.

Giove

Figlio di

e di Antiope.

Zingari.
Gente vagabonda
di

paese

paese

in

che

va

Vedi Anfione.

facendo stregonerie e
baracche e tende,

vivendo sotto

Cincia. S vuole che questo uccello sia tanto misero


che non abbia dimora in nessun luogo, appunto co-

me

zingari.'

Zizzania.
Graminacea che cresce
altri

vegetali,

se

in

in mezzo al
fnmiento
grande quantit comunica

pane qualit malefiche.

Vedi

e
al

Cattiveria.

Zodiaco.

Nome
ch

le

derivato dal greco zoon, animale, e ci per-

costellazioni che

carte celesti

hanno per

si

trovano nel Zodiaco, nelle

lo

pi figure d'animali,

gni dello zodiaco sono dodici, cio:

se-

Ariete, che cor-

1009

risponde al mese di marzo.

Toro, che corrisponde

al

mese di
maggio. Cancro, o gambero, corrispondente al mese
di giugno. Leone, che corrisponde al mese di luglio.
Vergine, corrispondente al mese di agosto. Libra, o
bilancia, corrispondente al mese di settembre. Scorfilone, corrispondente al mese di ottobre. Sagittario,
Capricorno,
corrispondente al mese di novembre.
corrispondente al mese di gennaio. Pesci, che corrispondono al mese di febbraio. Gli astrologi, aggruppando a tre a tre i segni, diedero allM riete il principio del fuoco, il mezzo al Leone e il fine al Sagittario. AI Toro assegnarono il principio della terra, almese di

la

Vergine

buirono

il

fine

ai

al

Capricorno

air/4 cquario.

fine

l'assegnarono
il

mezzo

a!

Pesci.

Il

allo

Attri-

fine.

mezzo

il

principio

mezzo
il
Tempo.

Cancro,

Vedi

al

il

principio dell'aria ai Cemelli,

il

Libra e

il

corrispondenti

Cemelli,

aprile.

alla

dell'acqua

Scorpione e

Zolla.
Fetta

o pezzo di

terra

unito.

Vedi Sommissione.

Zucca da pellegrino.
E' una zucca
stretta
t

in

forma un

p)o'

allungata,

ma

ri-

verso la parte sup>eriore, che termina in cavi-

pi piccola dall'inferiore, e perci chiamata anche

zucca

biventre.

Zucca falso
Zucca

col

Vedi Giona

Pellegrino.

- arancio.
frutto

ramciato.

Zufolo. Vedi Claudio

{San).

Vedi Impostura.

T.AV.

AB AF
-

O. RONCUETTI

I.

TAV.

AI

AM

II.

TAV. m.

AM

Amore Leteo

Amore

nei vari effetti e potenza

d'amore

TAV.

AM

Amore

Amore

vincitore dei cuori

e Antero (vedi Antero)

IV.

TAV.

AN

^^

V.

TAV.

AP

VI.

TAV.

AP

Apollo

VII.

TAV.
Alt

Aritmetica

Arpie

Vili.

TAV.

AR

Q. Ronchetti.

IX.

AR AS

Arueri

Astante

^W

AS

Astronomia

Athor

AT

Athor

Atlante

TAV. xn.

AU AV
-

Aurora

Augure

Avversario

TAV. xin.

BA

TAV. XIV.

BA

BE

Basilisco

Bast

Bellona e Bdlonar

TAV. XV.

BE

BI

BO

BR

Berretto frigio

Besa

Bifronte

Bipenne

Bona Dea

Brahma

TAV. XVI.

CA CE

TAV. xvn.

CE

G. RoxcHHTn.

<

TAV,

CH

CI

Chimera

Cittadino oppresso dal forestiero

xvrii.

TAV. XIX.

CI

TAV. XX

CO

TAV. XXI.

CO

Concordia

Consacrazione

TAV.

co

XXII.

TAV.

CO CU
-

Corona

di

DI

gramegna

Custodia

Corona

di quercia

Corona murale

Diana

XXIIl.

TAV. XXiV.

DI

Discordia

Divinit

TAV. XXV.

DO

DR

Dominazione dell'animo

Drago

G. RONCHBTTI

TAV. XXVI.

EC

EN

ER

TA\

ER

ES

ET

^^s^/y

XX VII.

TAV. XXVIII.

FA

TAV. XXIX.

TAV. XXX.

Fede (Fidio)

Felicit

TAV. XXXI.

Fenice

Feti sci

TAV. XXXII.

FI

FO

TAV. XXXIII.

FO

U. Ro.VCHKTTJ

TAV. XXXI

FO

gm!_

TAV. XXXV.

FO

TAV. XXXVI.

FR

FU

TAV. XXXVIl.

FU

GA

TAV. xxxvm.

GA

TAV. XXXIX.

TAV. XL.

Giove

in

trono

TAV. XLI.

Giunone

O. Ronchetti

TAV.

CI

Giunone Dea

delle

Giustizia

nozze

XLII.

TAV.

Giustizia senza testa

<s=^^^^
Gladio

Gorgone

XLlll.

TAV. XLIV.

GR

Grazie

TAV. XLV.

GR - GU

Grifo

Guardia

TAV. XLVI.

GU

IG

Guerra

Igieia

TAV. XLVII.

IG

IM

Ignoranza

Imene

TA\. XLVll!.

IM

IN

Impedimento

Iniquit

domata

TAV. XLIX.
IN

IP

IR

il,<^

Innocenza

Invidia

Ippogrifo

Iride

-\

TAV.
IS

L.

TAV.

LA

LI.

TAV.

LA

LE

^^^^^^^,^^<J^^':=^f.
Lascivia domata

Legge

Lll.

TAV.

LE

V^

LI

MA

LUI.

TAV.

MA

Mansuetudine

Marito economo e moglie prodiga

LIV.

TAV. LV.

ME

TAV. LV

ME

Mercurio

.Meretrice

TAV.

ME MI

_ n

RnVfH,.!

LVII.

TAV.

MI

MO

LVIII

TAV.

MO MU
-

D D
Monogramma

di Cristo

Muse

6.

Clio

2.

Calliope

Tolta
; 7.

; 3.

Erato

Tersicore

; 4.

8.

Euterpe

Urania

; 5.

9.

PUmaia

Melpomene.

LIX.

TAV. LX.

MU NA

Musica

Natura

TAV.

NE

Nettuno

LXI.

TAV.

NO

\n^

LXIl.

TAV. Lxin.

oc

Occasione

TAV. LXIV.

ON OR
-

TAV. L.W.

OS

Q. Ronchetti.

TAV. LXVI.

PA

Pace

Pan

TAV. LXVII.

PA

Parche

Parche

TAV.

PE

PI

l'etaso

Piet

LXVIII.

TAV. LXIX.

PL

PO

TAV. LXX.

PR

Priapo

Principe

TA'

PR

-xx;

TAV. LXXII.

PR

TAV.

PR

LXXIII.

PS

Prudenza

Prudenza

Pschent

TAV. LXXIV.

PU

RA

RI

RO

Pugnacit (vedi Combattimento)

Riverenza

Ri

Roma

personificata

TAV. LXXV.

SA

Salubrit

Salute

TAV. LXXVI.

SA

-#^^.
#^-

4-^-

TAV. L\X\

SA

se

Saturno

Scettro da buffone

Scettro egiziano

TAV. LXXVIII.

se

SF

TAV. LXXIX.
SI

Sibilla

Sicurezza

TAV. LXXX.

SI

TAV. LXXXl.

Silvano

O. Ronchetti.

TAV. LXXXIl.

ST

Stagioni dell'anno

Primavera
Autunno

Stagioni dell'anno

TAV. LXXXIII.

TA TE
-

t
Talari

Tau

Tempo

Terreno

J^-^^^t^v^S^
Tevere

fruttifero

TAV. LXXXIV.

TI

Tifone

Tirso

TAV. LXXXV.

TO TR
-

TAV. LXXXVI.

TR

TAV. LXXXVII.

VE

Venere

TAV. LXXXVIII.

VE

TAV. LXXXIX.

VE

EP^IX,

17

Rr

VI

TAV. XC.

VI

vo

TAV. XCl.

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Voluttuoso

Vulcano

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