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Bagno di ortiche (29/07/16 16:47)

Vedermi a fumare sudore, provando una


Qualche estasi, presso magmi e brillamenti
Non so se un ricordo, o solo un sogno
Nel mio pianto, che lascia un solco
Sulla pelle, color olio, a staccarsi da me.

E quello sale, dallacheronteo pozzo


Quale lucida vanit della mia illusione
Una scala, fianco a fianco, a sorreggere
Motivazione tramite pioli, incastrate corde
A sembrar ignifughe, dal calore sprigionante.

Temperatura che non si pu toccare


I miei neuroni a perder cariche, brividi
In un cedere, come passi per la fossa
Mentre lava a creare sabbie mobili
A nulli Kelvin, foro senza ritorno.

E desidero solo scottarmi, in un abbraccio


Volto solo a provocarmi, sapidi mulinelli
Infilzati ai talloni, e tra imprechi fino agli assoni
Mi trainano e mimbrigliano, asciugandomi dosmosi
Tempo e credenza, incudine e martello.

Quella scala come una stella, nello spazio zozzo


Tra me e lei, meteoriti e brillamenti, a bruciare
Magnetismi forse esistenti, protezioni e portamenti
Questo libro non esiste, svanendo piano piano
Sembra che ogni pagina sia un sogno disumano.

Salir alcuni pioli, filosofali pietre

Di amicizie forti, toccate da Mida


Una stanza sei, che chiamer perfetto
Compiuta virt dei divisori, e sol ordine quello
Che d solidit, prossimo verso il devoto astratto.

E si svuota, in un, due, tre anni


Mura contratte a merito di studio
Esperienza fattuale, fatta e comprovata
Ma nulla rimarrebbe, se quei tre pioli
Non fossero ancor qui, a registrar partenza.

Staccando il mio piede nel procinto passo


Temo il critico momento, in cui lapprendimento
Spinge, infinito cambiamento, di unesperienza
Non propria di momenti, ma brucianti accadimenti
Raccontati da pi occhi, soddisfatti o piangenti.

Racconto, riscoperta, conferma, consolidamento


A distinguer da fiaba, che ognuno pu creare
Da s. Una goccia di sudore, a nascere ortiche
In parte sofferenza, disinfettante dessenza
Svanisce dissolvenza, di parole mai pi sorde.

Come una persona dalla scorza forte


Liquidi urticanti a ricordar la morte
Lortica si risolve, in un critico scossone
Pi dolor sassorbe, maggior beneficio
Nel credersi, cottura rimuove il bruciore.

Mi torna in sogno il numero felice:


Ventotto, cosparso di crema, in uno
Spegnersi, come candela, agli inizi di gennaio
Il gelo a soffocar mio focolaio, cos credevo

Ma forse potenza a rigirar mio uno.

Un po spaesato, movimento accelerato


Da troppe correnti, pressioni e avvenimenti
Saldo. Ai pioli cerco di non esser scontato
Mentre foglie lame, a tagliarmi i tendini
Convincermi esperienza coincida con speranza.

Un bacio che porta al masochismo


Dato dalla vita allessenza testarda
Affinch non muoia, ma continui a sentire
Il cuore battere, lossigeno giungere,
E che lelettrone continui a viaggiare

Carezza di labbra, un attimo damore


A volerlo rincorrere, inciampi nel presente
Che viene a chiederti di non volere niente
Rifiutar caduta dalla scala, proprio ora
Il prossimi pioli, sono compagni verso il futuro.

E cerco di credere, rimuovendo le paure


Ma non voglio perdere, quelle corde di calore
Come scialuppa, che cerca di cadere
A volerla salvare, mi ritrovo oltre il fosso
Sentirmi un gigante, comincio a tirare.

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