Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Dio con la ruota il nome che gli archeologi dnno a una divinit presente in diverse gurazioni galloromane: un personaggio barbuto, nudo, che si appoggia o regge in pugno una ruota con un numero variabile di
raggi. Esso sembra anche presente in un pannello del calderone di Gundestrup.
Tra le pi note immagini deldio con la ruota, ricordiamo la statuetta di Chtelet (dp. Haute-Marne, Francia),
sotto riportata, dove un uomo barbuto, nudo, regge con la mano sinistra una ruota a sei raggi, deposta al suolo
accanto a s, e impugna nella destra, sollevata, quello che sembra il simbolo classico del fulmine . C' poi la
statua proveniente da Sguret (dp. Vaucluse, Francia), l'antico territorio degli Avantici, dove il dio si appoggia
con la destra a una ruota a dieci raggi. C' anche la matrice di una statua che tiene una ruota in ambedue le mani,
proveniente da Caer Llyon, l'antica Isca Silurum (Galles, Regno Unito).
La mancanza di immagini fornite di esplicite iscrizioni non facilita il tentativo di attribuire un nome aldio con
la ruota. C' per la statua di Landouzy-la-Ville (dp. Aisne, Francia), che dedicata aI.O.M., tradizionale sigla
perIuppiter Optimus Maximus. Anche l'altare di Rousset-les-Vignes, sopra citato, riporta una dedica aIuppiter.
Sembra dunque accettato che ildio con la ruotafosse stato interpretato in epoca romana conIuppiter.Si tratta
probabilmente della stessa divinit celtica che Caius Iulius Caesar deniva re degli di, per quanto le
attribuisse un posto di importanza secondaria nel pntheon gallico, essendo il massimo culto tributato
aMercurius:
Deorum maxime Mercurium colunt [...]. post hunc
Apollinem et Martem et Iouem et Minerua. de his
eandem fer quam reliquae gentes habent
hopinionem: Apollinem morbos depellere,
Mineruam operum atque articiorum initia
tradere, Iouem imperium caelestium tenere,
Martem bella regere.
L'identicazioneconIuppiterci permette forse di risalire al nome gallico deldio con la ruota. Un'iscrizione
rinvenuta a Skradin (ibensko-Kninska upanija, Croazia) infatti dedicata a IOVI TA/RANVCO (CIL [iii:
2804]); un'altra iscrizione, rinvenuta in Aquitania, a Bourganeuf (dp Creuse, Francia), e purtroppo mutila,
appare invece dedicata a I O M / TARANVEN[...(AE [1961: 159])(forse una forma aggettivale *Taranuensis).
Questi epiteti rimandano alla sfera del dio Taranis, il tonante, dio conosciuto attraverso un numero assai
limitato di iscrizioni, provenienti dall'intera area celtica (Gallia, Britannia, Germania, Dalmatia)
.
Il nomen Taranis anche confermato in verso di Lucanus, il quale allude ai sanguinosi sacrici che i Galli
dedicavano al dio:
Sembra dunque di poter associare tra loro le mute immagini deldio con la ruotaconilnomen divinumTaranis,
attraverso la comuneinterpraetatio latinaconIuppiter.
Miti:[Iuppiter/Taranis.Il dio con la ruota]
Fonti:[Epigraa gallo-romana>Iuppiter|Taranis|Taranuc(n)us]
MONVMENTAARTISROMANAE
Altare di Codolet
Altare gallo-romano senza altra decorazione che non il simbolo della ruota,
che rimanda ovviamente al Dio con la ruota. Rinvenuto a Codolet (dp.
Gard, Francia).
Altare di Rousset-les-Vignes
Questo altare gallo-romano trovato a Rousset-les-Vignes (dp. Drme, Francia), riporta,
come il precedente, l'immagine di una ruota con sei raggi. La dedica tuttavia
rivoltaIuppiter, fornendo una solida prova dell'identicazione del nume romano con
ilDio con la ruotagallico. L'iscrizione dice:
Iovi iubrus votum
{v(otum)} l(aetus) m(erito)
AE [2000: 891]
Rouelles
Piccole ruote portate come amuleto, associate
al culto di Taranis. Ne sono state ritrovate
numerose soprattutto nei santuari della Gallia
Belgica, e datano dal 50 a.C. al 50 d.C.
Oubroumaros
Dede Taranoou
Bratoudekantem