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m. 1,50
arb
A.F.
m. 3,00
arb
A.F. /
m. 6,00
arb
AF
arb
A.F. / C.
m. 6,00
Acer campestris
Corylus avellana
Quercus robur
Cornus mas
Platanus orientalis
Prunus spinosa
Populus alba/nigra
Crataegus monogyna
Fraxinus excelsior
Viburnum lantana
Rosa canina
Allinterno dellarea boscata, gli impianti seguiranno una alternanza tra specie arboree e specie
arbustive, tale da accentuare la variabilit delle stesse. Ogni 50/60 mq saranno introdotte delle
specie arboree a pi elevata valenza paesaggistica.
Inizialmente, pertanto, limpianto tender a creare un filare darbusti alternato da un filare di
consociazione mista arbusto, albero a ceppaia, arbusto, albero alto fusto.
Lalternanza sar dettata dalla scelta delle consociazioni che verr fatta di volta in volta per
avere il maggior numero possibile di specie arboree ed arbustive proprie dei luoghi.
Nella scelta delle essenze vegetali si preferiranno, inoltre, quelle specie che un tempo
caratterizzavano le aree in oggetto e che, successivamente, si sono perse a causa delle nuove
pratiche agricole.
Questultimo, pur seguendo una necessaria geometricit per razionalizzare le operazioni
colturali, tender verso una alternanza tra le piante dominanti e le piante dominate di prime e
seconda classe, s da produrre una casualit apparente di essenze arboree ed arbustive e
uno sviluppo delle chiome su pi piani tale da offrire al visitatore un paesaggio vario e ricco
nelle forme.
Con il tempo, le piante tenderanno naturalmente a favorire la loro diversa distribuzione spaziale,
delineando quello che sar il futuro sviluppo vegetazionale del bosco.
La scelta iniziale delle specie, pertanto, tender a favorire le consociazioni tipiche dei boschi
idrofili e planiziali di pianura, favorendo quelle che maggiormente potranno caratterizzare i
luoghi anche sotto laspetto morfologico e cromatico.
La scelta delle specie da impiegare per razionalizzare un impianto forestale, rappresenta uno
degli aspetti pi importanti per il successo e del suo relativo progetto. Valutazioni errate, o non
attentamente ponderate, si riflettono in termini negativi sulla buona riuscita dellopera causando
o la mancata affermazione dellimpianto o, cosa assai pi grave, elevati e non razionali costi di
manutenzione e gestione.
Carpinus betulus
carpino bianco
Fraxinus excelsior
frassino maggiore
Populus alba
Pioppo bianco
Populus nigra,
pioppo nero
Acer campestris
acero campestre
Strato arbustivo
Sambucus nigra
sambuco
Crataegus
monogyna
biancospino
Prunus spinosa
prugnolo
Cornus mas
corniolo
Rosa canina
rosa selvatica
Viburnum lantana
viburno
Corylus avellana
nocciolo
luce, la vegetazione pu essere molto rigogliosa. La scelta di non irrigare negli anni successivi
ha la funzione di invitare le piante ad approfondire gli apparati radicali, instaurando condizioni di
autosufficienza; diversamente, se si apportasse troppa acqua, si promuoverebbe uno sviluppo
dellapparato radicale superficiale, obbligando a periodiche irrigazioni.
12. Diradamento
I diradamenti saranno selettivi-geometrici secondo le seguenti priorit, come sopra
esemplificato:
a. eliminazione di piante morte o difficilmente recuperabili,
b. eliminazione di piante accompagnatorie, in funzione dello sviluppo delle piante di
alto fusto.