Bola

da Furio Camillo, reduce dalla vittoria contro i Volsci nei

pressi di Maecium, nel 389 a.C.[12] .
Diodoro Siculo ne parla come se poi fosse stata occupata dai Latini e assediata dagli Equi[13] . Questa l'ultima
menzione nota della citt[14] ; probabilmente fu distrutta
durante queste guerre e non se ne trovano ulteriori tracce, se non in Plinio il Vecchio che la cita tra le citt
scomparse.
Decaduta alla ne dell'et repubblicana, scomparve senza lasciare tracce di s, tanto vero che perno la sua
ubicazione esatta non pi nota.

2 Ubicazione

Bola nella Valle del Sacco in una mappa storica di William R.

Shepherd

Bola doveva essere ubicata nella Valle del Sacco in prossimit dell'antica Labicum, corrispondente probabilmenBola (o Bolae) fu una citt del Latium vetus, citata nel
te all'odierna Monte Compatri, e di Palestrina. I pi la
libro VI dell'Eneide di Virgilio, v. 766, assieme alle
identicano con l'odierna Labico[15] .
[1]
colonie di Suessa Pometia, Castrum Inui e Cora .
Livio racconta che il suo ager connava con quello di
Labicum e di Pedum, quindi molto probabile, come suggeriscono Francesco de' Ficoroni e Antonio Nibby, che
1 Origine
Bola occupasse il sito di Lugano, un villaggio 7 chilometri a sud di Palestrina (Praeneste), ed a 12 chilometri a
Secondo la tradizione Bola sarebbe sorta come colonia
sud-est di La Colonna (Labicum). Questa posizione, codi Alba Longa e come tale la ricorda Diodoro Siculo[2] .
me quella di altri centri abitati della zona, risulta naturalE sebbene Dionigi di Alicarnasso non l'abbia inserita
mente forticata dalla presenza di numerosi burroni che
nell'elenco delle citt che avevano aderito alla Lega Latila circondano; ed anche il fatto che si trovi tra le monna[3] , non ci sono dubbi sul fatto che Bola fosse una citt
tagne degli Equi e le cime del monte Algido, l'avrebbe
dei Latini. Anche Plinio il Vecchio, inserisce i Bolani fra
resa militarmente importante sia per gli Equi che per i
le popolazioni albane che tuttavia alla sua epoca (I secolo
Latini[16][17] .
d.C.) erano scomparse [4] .
Dionigi d'Alicarnasso la cita come una delle citt prese dai Volsci condotti da Coriolano (altre sono Tolerium
Labicum); saccheggiate le case, fatti schiavi gli uomini, i
Volsci diedero fuoco a Bola[5][6] .

3 Voci correlate

Sebbene Livio non la citi in riferimento a questo episodio,

la ricordata come citt degli Equi[7] , avversaria di Roma
nelle guerre contro gli Equi[8] e i Volsci[9] , il che potrebbe
signicare che la Bola fosse caduta sotto il controllo degli
Equi.

4 Note

Citt scomparse del Lazio arcaico

[1] L'Eneide di Virgilio, volgarizzata dal commendatore

Annibal Caro, col testo a piedi e con l'ornamento di ritratti
e vignette. Firenze : D. Passigli, 1836, Vol. I p. 430

Nel 418 a.C. i Romani rasero al suolo l'antica Labicum,

che si era ribellata, e ne distribuirono il territorio a 1500
veterani[10] Bola avrebbe subito la stessa sorte tre anni dopo, quando venne conquistata dai romani comandati dal
tribuno consolare Marco Postumio Regillense, se costui
non avesse suscitato un ammutinamento con il suo comportamento arrogante[11] . Bola venne tuttavia conquistata

[2] Diodoro Siculo, VII Ap. Euseb. Arm. p. 185

[3] Dion. Halic., V, 61
[4] et cum iis carnem in monte Albano soliti accipere populi
Albenses. Plin., Naturalis Historia, III, 69.

[5] Dionigi di Alicarnasso, Antichit romane, VIII, 18.

[6] PlutarcoCoriolanus 28
[7] Ab Urbe condita, IV, 49
[8] Ab Urbe condita, IV, 48-50
[9] Ab Urbe condita, VI, 2-3
[10] Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 48.
[11] Tito Livio, Ab Urbe condita, IV, 48-50.
[12] Tito Livio, Ab Urbe condita, VI, 2
[13] Diodorus Siculus, xiv. 117
[14] In Diodorus Siculus xx. 90, Bola certamente un errore
o la corruzione del testo per indicare Bovianum.
[15] Bola, Sito uciale del Comune di Labico.
[16] Francesco Ficoroni, Memorie di Labico, pp. 62-72
[17] Antonio Nibby, Dintorni di Roma, vol. i. pp. 291-294

NOTE

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

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Based on a map from Historical Atlas by William R. Shepherd, New York, Henry Holt and Company, 1923 now in Public Domain.
Reference: Territorial Expansion of Rome [p.34-35] [1926 ed.] Inset: Vicinity of Rome. Courtesy of the University of Texas Libraries,
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5.3

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