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Volga

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Volga
Il Volga (in russo: ? , in tartaro del) un fiume
della Russia europea; il pi lungo fiume europeo ed
il cuore del pi ampio bacino fluviale del vecchio
continente (l'unico fiume europeo a superare il milione
di Km). Anticamente stato conosciuto come Atil, Itil
o Idil.
Il Volga ha le sue origini nel Rialto del Valdaj nella
Russia nordoccidentale e sfocia nel mar Caspio, nella
sua parte nordoccidentale, dopo 3.530 km di corso;
prima della costruzione delle numerose dighe e la
conseguente formazione dei bacini artificiali a monte
delle stesse, la sua lunghezza era di 3531 km.[1]

Percorso
Sorgenti e alto corso

Volga -

il Volga a Ugli
Stato
Lunghezza
Portata
media
Bacino
idrografico
Altitudine
sorgente
Nasce

Russia
3 531 km
a Volgograd 8 060 m/s
1350000 km
228 m s.l.m.

Nasce nella zona


Rialto del Valdaj
collinare del
571531N 322822.01E
Rialto del
Sfocia Mar Caspio
455030.01N 475817E
Valdaj, nella
zona occidentale
dell'oblast' di Tver', ad una quota di 228 m sul livello del
mare nei pressi del villaggio di Volgo-Verchov'e; il suo primo
Il Volga a Tver'.
tratto ha il nome di Seliarovka, corso d'acqua di 36 km che
esce dal lago Seliger. Si dirige dapprima verso sudest
attraversando il Valdaj, prendendo successivamente direzione nordorientale qualche chilometro a
valle della cittadina di Rev, costeggiando a nord le alture di Mosca. Alcuni chilometri a monte della
importante citt industriale di Rybinsk, nell'oblast' di Jaroslavl', il fiume compie una decisa svolta
prendendo nuovamente direzione sudorientale; la costruzione di un imponente sbarramento
idroelettrico ha provocato in questo punto la formazione del bacino artificiale di Rybinsk, che
interessa prevalentemente per i bacini degli affluenti eksna e Mologa, che confluiscono da sinistra.
Il Volga prende da qui direzione mediamente est-sudest, scorrendo inizialmente fra sponde piuttosto
alte, successivamente, a valle di Kostroma, assumendo il carattere di un fiume di pianura, largo e
dalla corrente lenta; presso Gorodec il fiume incontra nuovamente un importante sbarramento
idroelettrico, che ha originato il bacino di Gor'kij. La confluenza da sinistra della Oka segna il
confine convenzionale fra l'alto e il medio corso.
Le principali citt toccate nell'alto corso, sono (da monte verso valle) Tver, Rybinsk, Jaroslavl',
Kostroma, mentre la grande citt di Niznij Novgorod sorge alla confluenza dell'Oka. Citt di
dimensioni minori, ma tuttavia di una certa rilevanza, sono invece Rev, Konakovo, Dubna (una delle
citt del nucleare russo), Kimry, Ugli, Kinema, le due citt gemelle di Gorodec e Zavol'e,
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Balachna e, a breve distanza dalla confluenza della Oka, Bor.


Oltre alla Oka, affluenti importanti dell'alto corso sono:
eksna e Mologa, affluenti di sinistra i cui bassi corsi
sono interessati dal bacino di Rybinsk;
Tverca, che confluisce da sinistra a Tver';
oa, che confluisce da destra a monte di Konakovo;
Medvedica, che confluisce da sinistra a valle di Kimry;
Vazuza, affluente di destra che confluisce presso
La confluenza dell'Oka nel Volga a
Zubcov;
Ninij Novgorod.
Nerl', che confluisce da destra all'incirca nella stessa
zona;
Kotorosl', affluente di destra che confluisce in corrispondenza della citt di Jaroslavl';
Kostroma, tributario di sinistra che si unisce al Volga nei pressi della citt omonima;
Nmda, che sfocia da sinistra nel bacino di Gor'kij;
Una, che confluisce da sinistra all'estremit settentrionale del bacino di Gor'kij.

Medio corso
Nel medio corso il Volga scorre con direzione mediamente
est-sudest, attraversando la parte centrale della Russia
europea; inizia ad osservarsi l'asimmetria che si manifesta in
maniera pi chiara nel basso corso, con la riva destra
caratterizzata da sponde piuttosto alte a causa della presenza
delle prime propaggini delle alture del Volga, contrapposta ad
una sponda sinistra bassa.
La maggiore citt toccata in questa sezione del corso
Kazan', citt "milionaria" capitale della Repubblica
Autonoma del Tatarstan; rilevante anche la citt di
eboksary, capitale della Repubblica della Chuvashia. Altri
centri urbani di qualche importanza, con popolazione
dell'ordine delle decine di migliaia di abitanti, sono Lyskovo,
Koz'modemjansk, Zelenodol'sk, Volsk. Dopo Kazan' il Volga
piega verso sud; alcune decine di chilometri dopo, la
confluenza della Kama (il suo maggiore affluente), all'altezza
del bacino di Samara segna il confine fra il medio e il basso
corso.

La ripida sponda destra del Volga nel


suo medio corso.

Altri affluenti importanti del medio corso sono (da monte a valle):
Kerenec, proveniente dalla sinistra, che sfocia alcune decine di chilometri a valle di Ninij
Novgorod;
Sura, proveniente dalla destra;
Vetluga, il maggiore affluente di sinistra del medio corso;
Bol'aja Kokaga e Malaja Kokaga (grande e piccola Kokaga), provenienti entrambi dalla
sinistra, sfociano nel Volga non lontano da eboksary, a breve distanza l'uno dall'altro;
Civil', tributario minore che confluisce poco a monte di Mariinskij Posad;
Ilet', tributario di sinistra che si unisce al Volga presso Volsk;
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Svijaga, rilevante tributario dalla destra idrografica, che confluisce poco a monte di Kazan';
Kazanka, affluente di sinistra che si unisce al Volga presso Kazan'.:)

Basso corso

Il Volga a Ul'janovsk.

Dopo Kazan' il fiume assume direzione sud-sudovest, e


riceve dalla sinistra idrografica la Kama, entrando nel suo
basso corso e facendo il suo ingresso nella zona della steppa.
Le sue rive sono in questo tratto marcatamente asimmetriche,
a causa della struttura geologica della zona che vede la
presenza di grandi faglie:[2] la destra idrografica interessata
dalla cintura continua di bassi rilievi delle alture del Volga,
che digradano a "gradoni" verso il fiume in maniera anche
abbastanza brusca, mentre la sinistra idrografica
completamente piatta e aperta ad oriente.

Il Volga forma in questo tratto numerosi bacini artificiali,


originati dai poderosi sbarramenti costruiti in epoca sovietica a scopi idroelettrici. Al margine
meridionale delle Alture del Volga, presso la citt di Volgograd, il fiume prende nuovamente
direzione sudorientale; in questo punto corre a distanza relativamente breve dal corso del Don, tanto
da aver reso conveniente la costruzione di un canale di collegamento fra i due fiumi (canale
Volga-Don). Dopo Volgograd il fiume entra nella parte terminale del suo corso, entrando nella
Depressione Caspica; si distaccano da qui numerosi bracci secondari, il principale dei quali
l'Achtuba.
Nel suo basso corso il Volga tocca numerosissimi centri
urbani, alcuni dei quali di rilevante importanza nel panorama
russo. I principali sono Ul'janovsk, Togliatti, Samara,
Saratov, Volgograd e, nel delta, Astrachan'; si tratta di citt
con popolazione superiore al mezzo milione di abitanti
(Samara supera addirittura il milione), importanti centri
industriali e commerciali della Russia europea, tutti
capoluoghi delle rispettive unit amministrative.
La dissimmetria morfologica fa s che gli affluenti importanti
ricevuti nel basso corso confluiscano dalla sinistra
idrografica; i principali sono:

Il delta.

Bol'oj ereman, che confluisce nel bacino di Samara;


Usa, piccolo affluente che confluisce anch'esso nel bacino di Samara;
Sok, che si unisce al Volga fra Togliatti e Samara;
Samara, che confluisce in corrispondenza della citt omonima;
Bol'oj (grande) e Malyj (piccolo) Irgiz, che confluiscono nel bacino di Saratov a breve
distanza dalla cittadina di Vol'sk;
Tereka, l'unico affluente destro di rilievo del basso corso, che confluisce poco a monte di
Saratov;
Eruslan e Bol'oj Karaman, che confluiscono in corrispondenza del bacino di Volgograd.

Delta

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L'ingresso della zona deltizia del Volga viene individuato,


convenzionalmente, nel punto in cui si distacca il ramo
deltizio Buzan, 46 km a nord di Astrachan'. L'intero delta ha
una lunghezza di circa 160 km, si estende su una superficie di
12.000 km ed caratterizzato dalla presenza di oltre 500
bracci distinti, i principali dei quali sono, oltre alla Achtuba e
al Buzan, Kamyzjak, Bachtemir, Staraja Volga (vecchia
Volga) e Bolda.[1]

Regime
Il regime del Volga pu essere considerato rappresentativo
della media dei fiumi russi, con l'unica eccezione dei fiumi
dell'estremo oriente russo e dell'estremo nord.[3] Su base
annuale, i valori di portata media sono di circa 180 m/s
presso Tver', circa 1.100 presso Jaroslavl', circa 3.000 presso
Ninij Novgorod, salendo a 7.720 a Samara e 8.060 a
Volgograd. Questi valori medi di portata corrispondono ad
uno scarico annuale, nel mar Caspio, di circa 250 km di
acqua.

Il delta del Volga dal satellite.

L'andamento medio della portata del Volga vede i valori


massimi annuali nella stagione primaverile (aprile-maggio), a
causa dello scioglimento dei ghiacci e delle nevi di pianura su
tutto il corso; viene liberata allora un'imponente massa
d'acqua e la portata pu salire allora fino a superare i
Il Volga in veste invernale a Tver'
50.000 m/s e, prima delle imponenti opere di
regolamentazione, il livello delle acque poteva salire anche di
10-12 metri nel corso superiore e oltre i 16 nel corso inferiore.[3] In totale, nei due mesi primaverili
viene scaricato circa il 60% della portata annuale.[3]
L'estate vede una rapida diminuzione della massa d'acqua trasportata; i massimi annui di
precipitazione caratteristici dei climi continentali non riescono a controbilanciare l'elevata
traspirazione della vegetazione e l'intensa evaporazione derivante dalle alte temperature, risultando in
un minimo annuale di portata nei mesi centrali di luglio e agosto.
L'abbassamento delle temperature che si ha nei mesi autunnali (settembre e ottobre) produce un
leggero incremento del deflusso, che torna tuttavia ad abbassarsi gradualmente con l'approssimarsi
della stagione invernale, in cui si raggiunge un altro minimo annuo, dato dalla concomitanza della
diminuzione delle precipitazioni atmosferiche e del congelamento del fiume. Il periodo di gelo
variabile: nell'alto corso va, in media, dalla fine di novembre a met aprile, mentre nella zona del
delta pi breve dal momento che interessa il periodo fra i primi di dicembre e la met di marzo.

Portate medie mensili


Portata media mensile (in m/s)
Stazione idrometrica : Volgograd - bacino sotteso: 1.360.000 km (1879-1984)

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Bacino idrografico
Il bacino idrografico del Volga copre una
superficie di 1.360.000 km2, pari a circa
un quarto della superficie complessiva
della Russia europea, della quale occupa
l'intera zona centrale estendendosi dalla
Russia occidentale fino al pedemonte
occidentale degli Urali. Si tratta di un
territorio prevalentemente piatto e aperto,
dove i rilievi, che tuttavia non mancano,
sono ovunque rappresentati da colline di
altezza molto modesta; il basso corso
interessa la zona della depressione
caspica, dove anzi le quote si portano
sotto il livello medio degli oceani fino ad
un massimo di 28 metri.
Quest'area interessata da differenti
ecosistemi; le zone pi settentrionali del
bacino sono comprese nella fascia della
foresta boreale di conifere, che nelle
Il bacino imbrifero.
zone pi occidentali diventa foresta mista
di latifoglie e conifere; il medio corso
segna una sorta di confine fra la zona della steppa (a sud) e quella della taiga (a nord), mentre il
basso corso si estende interamente nella zona della steppa, che diventa pi arida mano a mano che si
procede verso sud e aumentano le temperature estive; la zona del delta situata in una zona di steppa
arida che preannuncia il semideserto dell'Asia centrale.

Importanza economica
Oltre che molto importante dal punto di vista storico, il fiume Volga fondamentale anche dal punto
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di vista economico anche considerato che in ogni epoca precedente lo sviluppo delle ferrovie i fiumi
sono stati l'unica via di comunicazione utilizzata in una nazione immensa e senza strade; il bacino del
Volga al giorno d'oggi l'area pi popolata e vitale dell'intera federazione, "cuore" della parte pi
vitale della Federazione Russa e sede della gran parte delle sue citt pi antiche e importanti.
Nel medio bacino del Volga, nella zona della Repubblica Autonoma del Tatarstan, si trova
un'importante zona di estrazione petrolifera, fatto questo che provoca anche un elevato tasso di
inquinamento delle acque. La zona del delta, cos come il vicino Mar Caspio, famosa per la sua
pescosit; Astrachan', sul delta, il centro dell'industria del caviale.
Favorito in questo da un bacino pressoch totalmente pianeggiante, al Volga fa capo una complessa
rete di canali, che consentono di raggiungere quasi ogni punto della Russia europea: il Canale
Volga-Don e il Canale Mariinsk formano una via d'acqua continua navigabile che collega il Mar
Bianco, il Mar Baltico, il Mar Caspio, il Mar d'Azov ed il Mar Nero; la costruzione del canale
Mosca-Volga ha inserito anche la citt di Mosca in questa immensa rete navigabile.
Un altro aspetto di capitale importanza per la Russia moderna
dato dallo sfruttamento dell'enorme potenziale idroelettrico
del fiume, cominciato negli anni dell'industrializzazione
forzata voluta da Stalin a partire dagli anni trenta. Lungo il
corso del fiume si trovano alcune tra le pi grandi centrali
idroelettriche russe, che hanno avuto come effetto la
formazione di numerosi laghi artificiali. I pi importanti di
questi sono (da nord a sud) le riserve d'acqua di Rybinsk,
Ninyj Novgorod, Samara e Volgograd. L'impatto ambientale
di queste opere colossali stato ovviamente commisurato alle
loro dimensioni: la continua interruzione del normale flusso
d'acqua ha provocato rallentamenti della gi non veloce
corrente, con importanti ripercussioni sugli ecosistemi
fluviali.

Lo sbarramento idroelettrico di
Ivan'kovo.

Il Volga nella storia


Il basso corso del Volga, ritenuto la culla delle civilt protoindoeuropee, era abitato fin dal I
millennio a.C. da Sciti, Unni e altri popoli di ceppo turco; il fiume citato dallo storico Tolomeo di
Alessandria nella sua opera Geograpia (Libro 5, Capitolo 8, seconda mappa dell'Asia), dove lo
chiama con l'appellativo Rha, antico nome che gli Sciti avevano dato al fiume. Tolomeo credeva che
il Don e il Volga condividessero la stessa sorgente, che scaturiva dalle Montagne Hyperboree. Nei
secoli successivi, il fiume continuer a giocare un importante ruolo nelle migrazioni delle
popolazioni asiatiche verso l'Europa.
A partire dal periodo altomedievale nel bacino del fiume fiorirono diversi stati: alla confluenza del
Kama nel Volga nacque e si svilupp, a partire dal VII secolo e fino al XIII, l'entit politica
denominata Bulgaria del Volga; il basso corso del fiume era invece, nello stesso torno di tempo,
controllato dal khanato di Khazaria. Le citt di Atil, Saqsin e Saraj, site sulle sue rive, erano tra le
pi grandi del mondo medievale. Il Volga era inoltre un'importante via commerciale che collegava la
Scandinavia e il Khaganato di Rus' con la Bulgaria del Volga, la Khazaria e la Persia. Con il
successivo disgregamento del Khaganato di Rus', a partire 870, il Volga perse gradualmente la sua
importanza come rotta commerciale alto-medievale a favore del Dniepr.[4]

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I khazari delle regioni meridionali del


bacino furono in seguito rimpiazzati dai
kipchaki, dai kimeki e infine dai mongoli,
che fondarono l'Orda d'Oro, importante
entit politica che gravitava sul basso corso
del Volga e che, pur non esercitando mai un
controllo diretto sulla Russia lasci
Molti templi e monasteri ortodossi sono situati lungo le
un'impronta indelebile nello sviluppo
rive del Volga.
successivo dello Stato russo, ma anche sulla
cultura e sulla lingua della popolazione
russa. La caduta di questo Stato provoc la sua divisione nel Khanato di Kazan' e nel Khanato di
Astrachan', la cui conquista, avvenuta nel corso del XVI secolo, segn il completamento della
"russificazione" del corso del fiume. Il Volga intimamente legato alla cultura e alla tradizione russa;
il profondo attaccamento nei confronti del Volga delle genti russe testimoniato dalle opere letterarie
sorte in seno alle stesse, come ad esempio il Canto della schiera di Igor, composto nel XII secolo,[5]
e la canzone dei barcaioli del Volga.
Durante la Guerra civile russa il Volga, specialmente il suo basso corso, fu un importante fronte di
battaglia; percorso da navi da guerra appartenenti a tutti gli schieramenti. Nel 1918 la Flotta Rossa
del Volga partecip alle operazioni che respinsero l'Armata Bianca, fino a Kazan' lungo la Kama e
successivamente raggiungendo Ufa, sul fiume Belaja.[6]
La costruzione da parte del regime sovietico di enormi dighe a scopo idroelettrico, avvenuta a partire
dagli anni trenta, comport lo spostamento forzato di un imponente numero di persone nonch la
distruzione di importanti reperti storici. Ad esempio, la cittadina di Mologa, nell'alto corso, fu
sommersa in seguito alla formazione del grande bacino artificiale di Rybinsk (l'allora pi grande lago
artificiale del mondo); la costruzione della diga presso Ugli, nella oblast' di Jaroslavl', e la
conseguente formazione del bacino artificiale omonimo, comport un'analoga sorte per numerosi
monasteri con edifici del XV secolo nonch dell'antico insediamento di Sknjatino.[7]
In tempi pi recenti, la citt situata sulla grande ansa del Volga, oggi conosciuta come Volgograd,
stata testimone della sanguinosa Battaglia di Stalingrado, nella quale le forze militari dell'Unione
Sovietica e della Germania nazista si fronteggiarono per il controllo del fiume. Il Volga infatti era (e
continua ad essere) una vitale rotta di trasporto tra la Russia e il Mar Caspio, che consente l'accesso
ai giacimenti petroliferi di Aperon.
Hitler era intenzionato a garantire alla Germania lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi
dell'Azerbaigian al fine di rifornire con il greggio l estratto le future conquiste naziste. Qualora
avesse conquistato la citt, i nazisti avrebbero inoltre potuto spostare le proprie armate nella Russia
settentrionale, sfruttando la capillare rete di fiumi e canali navigabili. Tale motivazione spinse
entrambi i contendenti a far convergere un gigantesco numero di truppe e di carri armati sulle sponde
del fiume[8].
La regione del Volga stata anche sede di una minoranza tedesca, i tedeschi del Volga; negli anni tra
le due guerre una parte della regione venne eretta a Repubblica Autonoma all'interno dell'URSS.

Note
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1. 1.0 1.1 Grande Enciclopedia Sovietica - Volga


2. Istituto Geogr. De Agostini. Enciclopedia Geografica, ediz. speciale per il Corriere della Sera, vol. 6,
pag. 123.
3. 3.0 3.1 3.2 Istituto Geogr. De Agostini. Enciclopedia Geografica, ediz. speciale per il Corriere della
Sera, vol. 6, pagg.129-130.
4. Noonan, "Silver Crisis" 41-50; Noonan, "Fluctuations in Islamic Trade" passim
5. Volga River
6. Brian Pearce, Introduction to Fdor Raskol'nikov s "Tales of Sub-lieutenant Ilyin."
7. Paul R. Josephson. Industrialized Nature: Brute Force Technology and the Transformation of the
Natural World. Island Press, 2002. ISBN 1-55963-777-3. Page 31.
8. The Battle of Stalingrad

Bibliografia
Istituto Geografico De Agostini. Enciclopedia geografica, edizione speciale per il Corriere
della Sera, vol. 6. RCS Quotidiani s.p.a., Milano, 2005. ISSN: 1824-9280.
Istituto Geografico De Agostini. Grande atlante geografico del mondo, edizione speciale per il
Corriere della Sera. Milano, 1995.
Richard Pipes. La Russia. Potere e societ dal Medioevo alla dissoluzione dell'ancien rgime. Leonardo
editore, Milano, 1992. ISBN 88-355-0136-9.

Voci correlate
Lista dei fiumi pi lunghi d'Europa
Geografia della Russia
Bassopiano Sarmatico

Altri progetti
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Collegamenti esterni
(RU) Grande Enciclopedia Sovietica
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