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Dieta alcalina e osteoporosi.

Facciamo
chiarezza

Alimentazione

Strategie alimentari

24 settembre 2015
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La dieta alcalina sempre pi popolare. Sembrerebbe che gli alimenti, a seconda se sono acidi o basici, possono influenzare la salute del corpo,
in primis il metabolismo dellosso, causando o prevenendo losteoporosi. Diversi esperti si sono espressi a riguardo. In questo articolo
cercheremo di vedere cosa dice la Scienza, non partendo dalle affermazioni di un medico o un professore rinomato, ma mostrando le evidenze
scientifiche. Perch tutti possiamo dare un nostro parere personale, ma poi a livello scientifico sono gli studi, le metanalisi e le review che
parlano. C davvero confusione sulla dieta alcalina e losteoporosi oppure gli studi sono concordi su una posizione?
Scopriamolo in questo articolo, perch solo chi conosce sceglie, altrimenti crede di scegliere.

La dieta alcalina e losteoporosi


Del Dott. Angelo Fassio
Affermare che la dieta abbia un ruolo importante in tutti gli aspetti della vita dellindividuo scontato; il metabolismo dellosso non fa eccezione.
Sfortunatamente sempre pi facile imbattersi, pi o meno ovunque, in informazioni non del tutto corrette oppure in vere e proprie cialtronerie.
Mi rendo conto che questo articolo generer qualche scompenso in alcuni, vorrei tuttavia sottolineare che non sto esponendo la mia personale
opinione, o il mio metodo: riporter alla fine una bibliografia essenziale che come vedrete sar composta in gran parte da linee guida, da review
sistematiche e metanalisi. Perch anche se spesso accade che su PubMed si possa trovare uno studio che afferma una cosa ed uno lesatto
opposto, anche vero che non tutti hanno lo stesso valore.
Diffidante da chi opera la scienza al rovescio, ovvero da chi parte gi con una opinione per partito preso e inizia a vagare su PubMed per
selezionare quegli unici due studi che confermano la loro tesi ignorando il quadro generale (e generalmente limitandosi a scorrere velocemente
gli abstract, visto che solo chi fa ricerca in abito universitario o studente ha le credenziali di accesso per i full-text delle riviste a meno di non
pagare ogni volta per ogni articolo). Questo procedimento profondamente scorretto e fazioso, ed il tipico esempio di come NON si dovrebbe
discutere in ambito scientifico.

Questo qui sopra giusto un ripassino su cosa siano i livelli di evidenza (more at: www.google.it levels of evidence, ad
esempio: http://researchguides.ebling.library.wisc.edu/content.php?pid=325126&sid=2940230). Confrontate dunque i dati riportati in questo

articolo e le vostre fonti alla luce di tutto questo, e traete le vostre conclusioni. Come vedete lesperienza personale relegata allultimo livello (e
anche qui, non lesperienza personale del Sig. Rossi, ma solo quella di coloro che vengono considerati le autorit riconosciute in materia,
ovvero gente che ha pubblicato su riviste internazionali e ha contribuito ad ampliare la conoscenza sullargomento con dati e ricerche originali).
Quando ascoltate un video di un esperto su youtube, quando leggete un libro sullalimentazione comprato alla Feltrinelli, vi state informando sul
pi basso scalino delle evidenze scientifiche (nel caso pi ottimistico!). Credete magari di studiare cosa dice la scienza quando in realt sono,
probabilmente, pareri personali.
Considerate inoltre che nellambiente del fitness e dellalimentazione la componente marketing piuttosto pervasiva e non sempre ricavata da
evidenza scientifiche di buona qualit.
Proviamo a fare un po di chiarezza, prima di parlare di dieta alcalina, partendo da una veloce occhiata allelinee guida per losteoporosi, alla
sezione alimentazione ([1] SIOMMS 2012 potete recuperare nella bibliografia la versione completa e gratuita).
1) Introito di calcio:

2) Vitamina D3:

3) Proteine:
Laumento dellapporto proteico in soggetti con inadeguato introito riduce il rischio di fratture del femore in entrambi i sessi. Un adeguato apporto
proteico necessario per mantenere la funzione del sistema muscolo-scheletrico, ma anche per ridurre il rischio di complicanze dopo una
frattura osteoporotica.
Ma come? Le proteine non determinano un importante carico acidificante che costringe losso a sciogliersi per tamponare leccesso acido? Lo
dice la dieta alcalina
Abbandoniamo le linee guida per proseguire il discorso.
Il sospetto iniziale non era unidea campata per aria: qualcuno, in passato, aveva infatti notato che un incremento della quantit delle proteine
nella dieta induceva un aumento della calciuria (quantit giornaliera complessiva di calcio escreto con le urine). Ripeto, in passato. Parliamo
infatti del 1973 [2]. Dal 73 (ovvero, in medicina, praticamente la preistoria) cosa stato in seguito messo in evidenza?
Riassumendo:

Una dieta ad alto potential renal acid load determina un aumento della frazione di assorbimento intestinale del calcio, che compensa
lipercalciuria [3]. Il risultato che il bilancio totale del calcio non cambia ovvero nessun cambiamento a livello di massa ossea totale).

Tale alimentazione non solo non modifica i marker di turnover osseo (per chi sa che cosa siano) ma addirittura aumenterebbe i
livelli di IGF-1 e ridurrebbe quelli del paratormone (addirittura suggerendo un ruolo favorevole nei confronti della massa ossea) [3]

Nessuna relazione causale nei confronti del bilancio fosfo-calcico complessivo o variazioni del dato densitometrico (valore di densit
minerale ossea valutato dalla DEXA ovvero la metodica gold standard) n tantomeno nei confronti del il rischio di frattura [4]

Non vi nessuna evidenza a supportare lipotesi che una dieta ad elevato PRAL determini osteoporosi e nemmeno che una
alcalinizzante la prevenga. Allo stesso modo non vi sono evidenze a supportare il consumo di integratori alcalinizzanti (attenzione, non uno
studietto da quattro soldi: una metanalisi-review sistematica di trial randomizzati di elevata qualit statistica e di studi longitudinali a basso
rischio di bias) [4].
Quindi una dieta iperproteica cura losteoporosi? In realt, sebbene vi siano sono studi epidemiologici che individuerebbero una certa
correlazione positiva tra massa ossea e intake proteico [5], questo aspetto va contestualizzato (ricordate: correlation doesnt imply causation!).
Losteoporosi primaria (quindi postemenopausale-senile) una malattia tendenzialmente dellanziano. Tale popolazione esposta, ad esempio,
ad un elevato rischio di sarcopenia e malnutrizione (interessante , a questo proposito, la cosiddetta obesit sarcopenica). Una dieta con un
buon contenuto proteico un fattore protettivo nei confronti di tale problematica e tendenzialmente si accompagna anche ad un decente apporto
calorico. Prevenire la sarcopenia permette di mantenere dei migliori livelli di funzionalit muscloscheletrica che a loro volta sono protettivi nei
confronti dellosso, cos come un introito calorico adeguato. Va da s che il nesso causa-effetto non cos automatico (NB: come spesso accade
in medicina).
[In definitiva non solo le basi su cui si fonda la dieta alcalina sono fisiologicamente scorrette, bisognerebbe riscrivere tutti i libri di fisiologia e
linventore della dieta alcalina vincerebbe il premio Nobel per la medicina. Ma sia in ambito della ricerca scientifica, sia sul pratico attraverso le
misurazione ospedaliere tramite DEXA, si visto che non c nessuna correlazione tra aumento dellintroito proteico e osteoporosi. Lintroito
proteico alimentare non uno dei fattori di rischio per losteoporosi, punto! Nd Andrea Biasci]
E frutta e verdura?
Potenzialmente tali alimenti sono ricchi di nutrienti favorevoli per la salute dellosso. Antiossidanti, vitamine C e K (implicate nella sintesi della
matrice ossea), minerali (potassio, magnesio, calcio). Ad oggi gli studi hanno tuttavia portato a risultati non concordanti, molto probabilmente a
causa di una elevata eterogeneit dei campioni esaminati ed ad un elevato rischio di bias degli studi.
Alcol
Labuso alcolico un fattore di rischio assolutamente ben conosciuto. Troverete montagne di letteratura in merito.
Altri alimenti
Leccessivo consumo di caffeina, bibite e sodio sembrerebbe avere un effetto negativo nei confronti del bilancio del calcio, ma le evidenze
complessive sono limitate.
Introito calorico complessivo
Sebbene le persone obese abbiano dei valori di massa ossea mediamente pi elevati (attenzione: ci non significa un ridotto rischio di frattura,
ovvero il vero risvolto applicabile alla clinica quando si parla di osteoporosi, anzi!), da uno studio emergerebbe come il grasso viscerale possa
avere un effetto sfavorevole nei confronti della densit minerale ossea [6]. Daltro canto, una restrizione calorica potrebbe comunque determinare
una perdita di massa ossea, in particolare se di entit importante (nello studio in questione ci si evidenzia per percentuali inferiori al 55% della
RDA) [7].
Bibliografia essenziale

Linee guida SIOMMS 2012 http://www.siommms.it/index.php?option=com_content&view=article&id=93&Itemid=71

Allen LH, Oddoye EA, Margen S. Protein-induced hypercalciuria: a longer term study. Am J Clin Nutr. 1979;32(4):7419. Epub
1979/04/01.

Cao JJ, Johnson LK, Hunt JR. A diet high in meat protein and potential renal acid load increases fractional calcium absorption and
urinary calcium excretion without affecting markers of bone resorption or formation in postmenopausal women. J Nutr. 2011;141 (3):3917.
Epub 2011/01/21.

Fenton TR, Tough SC, Lyon AW, Eliasziw M, Hanley DA. Causal assessment of dietary acid load and bone disease: a systematic
review & meta-analysis applying Hills epidemiologic criteria for causality. Nutr J. 2011;10:41. Epub 2011/05/03

Promislow JH, Goodman-Gruen D, Slymen DJ, Barrett-Connor E. Protein consumption and bone mineral density in the elderly: the
Rancho Bernardo Study. Am J Epidemiol. 2002;155(7):636 Epub 2002/03/27.

Bredella MA, Torriani M, Ghomi RH, Thomas BJ, Brick DJ, Gerweck AV, et al. Determinants of bone mineral density in obese
premenopausal women. Bone. 2011;48(4):748 Epub 2011/01/05.

Caporaso F, Frisch F, Sumida KD. Compromised bone health in non-obese, older women with low caloric intake. J Community Health.
2011;36(4):559 Epub 2010/11/26.

FAQ sulla dieta alcalina, il latte e losteoporosi

(ovvero le aggiunte dellultimo minuto per non lasciare adito a dubbi)

Q: il latte acidificante?
A: NO. Svariati studi hanno dimostrato che il latte non un cibo acidificante(1,2). Addirittura uno studio sul NAE (neat acid excretion) ha
dimostrato come il carico del latte sia sovrapponibile a quellodellacqua (1)!
Q: il latte causa osteoporosi?
A: NO. Questa davvero lennesima trovata commerciale. Una tesi ad effetto, che carpisce lattenzione proprio per il paradosso che porta con s
e per il fatto soddisfa quella vena complottista che ultimamente sta andando piuttosto di moda (il che va a braccetto con le altre eresie del tipo:
lHIV non causa lAIDS, le conseguenze della malattia neoplastica sono in realt dovute alla terapia, i vaccini sono il flagello dellumanit, ecc).
Una review sistematica (pubblicata sul Lancet) ha confermato il ruolo del calcio nel supportare la salute dellosso (3), ed un recentissimo studio
pubblicato su Osteoporosis Int. (5) (impact factor 4 tanto per dire) conclude cos: Greater milk intake was associated with lower bone turnover,
higher aBMD, and higher TBS in community-dwelling elderly Japanese men.
Q: allora il latte cura losteoporosi?
A: NO. Il latte un alimento ricco di calcio. Il calcio non cura losteoporosi, sarebbe come pensare che frutta e verdura possano curare una
coronaria occlusa. Un adeguato apporto di calcio e vitamina D rappresenta una corretta abitudine nutrizionale per la salute dellosso. Le persone
intolleranti al lattosio o che non consumano latticini per i motivi pi svariati possono senzaltro recuperare il fabbisogno giornaliero di calcio da
altre fonti alimentari (o eventualmente da supplementi, che vengono tuttavia ritenuti di seconda scelta per vari motivi).
Q: le diete alcalinizzanti alcalinizzano?
A: NO, n il sangue n linterstizio. Il discorso lungo e complesso. Non scopo di questo articolo spiegare lequilibrio acido base perch
davvero un argomento molto articolato. Se siete interessati potete leggere questo breve articolo pubblicato su MedBunker. Se siete molto
interessati dovete allora prenderla larga e fare un investimento di tempo, energie e denaro, iniziando a studiare largomento sui testi adeguati. Vi
posso dare qualche indicazione:

Un testo universitario qualsiasi di chimica generale

Un testo di biochimica (es. principi di biochimica di Lehninger)

Un testo di fisiologia (es. Berne e Levy Fisiologia, sebbene la parte di fisiologia renale non sia chiarissima, io ho trovato molto pi
chiaro il Vander Fisiologia renale
Un libro di medicina di laboratorio
Un libro che tratti in maniera specifica largomento (che sia di anestesia-rianimazione, medicina interna, oppure consigliato- anche
lo Schiraldi-Guiotto, Equilibrio acido base, ossigeno, fluidi ed elettroliti; McGraw Hill edizioni)
Detto questo, una dieta alcalina NON cambia il pH sistemico, se non minimamente; anzi, cos minimamente che il cambiamento pi piccolo
dellerrore di misurazione possibile (4). Una dieta alcalina, altera semplicemente il pH urinario (il che normale, anzi, banale, visto che ci
significa semplicemente che il rene compie il suo lavoro).
Bibliografia

Heaney RP, Rafferty K. Carbonated beverages and urinary calcium excretion. Am J Clin Nutr. 2001 Sep;74(3):3437.

Spence LA, Lipscomb ER, Cadogan J, Martin B, Wastney ME, Peacock M, et al. The effect of soy protein and soy isoflavones on
calcium metabolism in postmenopausal women: a randomized crossover study. Am J Clin Nutr. 2005 Apr;81(4):91622.

Tang BMP, Eslick GD, Nowson C, Smith C, Bensoussan A. Use of calcium or calcium in combination with vitamin D supplementation
to prevent fractures and bone loss in people aged 50 years and older: a meta-analysis. Lancet Lond Engl. 2007 Aug 25;370(9588):65766.

Buclin T, Cosma M, Appenzeller M, Jacquet AF, Dcosterd LA, Biollaz J, et al. Diet acids and alkalis influence calcium retention in
bone. Osteoporos Int J Establ Result Coop Eur Found Osteoporos Natl Osteoporos Found USA. 2001;12(6):4939.

Sato Y, Iki M, Fujita Y, Tamaki J, Kouda K, Yura A, et al. Greater milk intake is associated with lower bone turnover, higher bone
density, and higher bone microarchitecture index in a population of elderly Japanese men with relatively low dietary calcium intake: Fujiwarakyo Osteoporosis Risk in Men (FORMEN) Study. Osteoporos Int J Establ Result Coop Eur Found Osteoporos Natl Osteoporos Found USA.
maggio 2015;26(5):158594.
Per concludere guardate questo video del Dott. Berrino (poi leggete il nostro commento).
Il Dott. Berrino (che non mi permetto assolutamente di giudicare come ricercatore, ci mancherebbe), ha pubblicato una serie di libri. Questi libri,
per definizione, non sono pubblicazioni scientifiche e non seguono il consueto processo di revisione tra pari (ovvero il processo fondamentale
che sta alla base della scienza basata sullevidenza; inviterei chiunque non abbia del tutto chiaro largomento ad approfondire la questione).
Chiunque, su un libro destinato al pubblico generico, pu scrivere ci che vuole. Il fatto che un libro, una dichiarazione, un video siano firmate da
una persona rinomata, da un ricercatore, perfino da un premio Nobel, non assolutamente garanzia di imparzialit (qualcuno forse ricorder
Watson, premio Nobel per aver scoperto insieme a Crick il DNA, dichiarare apertamente posizioni razziste nel senso pi basso della parola).
La demonizzazione delle proteine della famosa dieta Diana effettivamente farebbe parte di un progetto di ricerca multicentrico. Eppure, se si
cercano dati in merito su PubMed cosa troviamo? Poco o nulla (vedi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%22diana-5%22). Dove sono i
dati che dimostrano che la dieta ridurrebbe drammaticamente lincidenza e le recidive di malattia? (Per correttezza, ammetto che il trial stato
presentato nel 2012 quindi magari il periodo potrebbe essere considerato troppo breve. Eppure sono sempre 3 anni, che non sono pochi).
Per curiosit, cosa troviamo se andiamo a spulciare tra le pubblicazioni che portano il nome (anche) del Dott. Berrino? Beh, ne troviamo una
recentissima del 2015: European Code against Cancer 4th edition: 12 ways to reduce your cancer risk. (disponibile per tutti, qui). Cosa c scritto
riguardo allintroito proteico? Niente! Ma come? Infatti leggiamo:

Tutto qui!
La mia opinione: il Dott. Berrino ha delle convinzioni personali. Tali convinzioni possono essere supportate da una moltitudine di fattori ma al
momento non sono assolutamente confermate dai dati complessivi della letteratura. Ecco perch sui libri liberamente editi troviamo scritti una
serie di concetti che lui stesso non pu permettersi di riportare quando pubblica su riviste scientifiche (le quali peraltro riportano raccomandazioni
assolutamente condivisibili). Credo che queste precisazioni siano doverose ed aiutino ad inquadrare meglio ci che leggiamo nel contesto
corretto.

Articolo del Dott. Angelo Fassio.


Lavora presso il reparto di reumatologia a Verona. Centro studi e punto di riferimento per losteoporosi.
Vi inseriamo anche un video del Dott. Mozzi. Se volete una completa disinformazione sulla dieta alcalina e losteoporosi non c nulla di meglio:

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