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FISIOTERAPISTI
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Indice
1. INTRODUZIONE ........................................................................................................................... 3
1.1 Le metodologie di controllo.................................................................................................. 3
1.2 Principali fasi dellattivit di controllo da metodologia.................................................. 3
2. FASE PREPARATORIA AL CONTROLLO.................................................................................. 7
2.1 Analisi e acquisizione delle informazioni presenti in Anagrafe Tributaria ...................... 8
2.2 Ulteriori fonti di informazioni.............................................................................................. 11
2.3 Profili organizzativi e inquadramento giuridico................................................................ 12
3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO ......................................................................................... 15
3.1 Laccesso ............................................................................................................................. 15
3.2 Rilevazione del personale................................................................................................... 15
3.3 Controlli prioritari ................................................................................................................ 16
3.3.1 - Dati personali e/o sensibili ..........................................................................................................18
CHECK LIST................................................................................................................................... 28
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1. INTRODUZIONE
1.1 Le metodologie di controllo
Le metodologie di controllo sono state predisposte, approvate e rese pubbliche tramite circolare a partire
dal 19971.
Esse sono differenziate per attivit economica e contengono le indicazioni per leffettuazione di controlli
contabili e documentali, nonch per la ricerca delle informazioni e dei dati utili alla determinazione dei
corrispettivi e dei compensi effettivamente conseguiti, rispettivamente, dallimpresa o dal professionista.
Partendo dalle modalit e dalle condizioni di esercizio di ciascuna attivit esaminata, le metodologie
guidano il verificatore nella preparazione del controllo e nell'
esecuzione dell'
accesso, segnalando gli elementi
da rilevare e la documentazione, anche extracontabile, da acquisire. Dopo un breve cenno alle tipologie di
evasione pi ricorrenti, viene descritta la procedura da seguire per la ricostruzione del volume d'
affari e
vengono individuati gli accertamenti, i riscontri e le analisi utili a tale fine. A questo proposito, in molti casi,
vengono suggeriti gli elementi di stima necessari ed evidenziate le relazioni logiche che devono sussistere tra
dati contabili ed extracontabili e l'
ammontare dei corrispettivi.
Queste caratteristiche fanno delle metodologie uno strumento valido anche per tipologie di attivit istruttoria
diverse da quelle della verifica, come istruttorie collegate a questionari e successivi contraddittori svolti in
ufficio, indagini finanziarie ecc.
Gli obiettivi delle metodologie sono:
uniformare i comportamenti operativi degli uffici, al fine di assicurare ai controlli uno standard qualitativo pi
elevato;
aumentare la proficuit dei risultati attraverso una sistematica utilizzazione delle indagini indirette (riscontri
esterni, ecc.);
indirizzare le indagini sugli aspetti sostanziali della posizione fiscale del contribuente, riducendo al minimo i
controlli formali.
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Pi in particolare, le attribuzioni e i poteri degli uffici dellAgenzia delle entrate sono stati previsti dal d.P.R.
n. 633 del 1972 e dal d.P.R. n. 600 del 1973, i quali disciplinano gli obblighi ed i controlli in materia di Imposta
sul valore aggiunto e di Imposte sui redditi. Larticolo 35, comma 24, del d.l. 4 luglio 2006, n. 223 (convertito,
con modificazioni nella Legge n. 248 del 4 agosto 2006) ha introdotto larticolo 53 bis nel d.P.R. n. 131 del 26
aprile 1986 (testo unico dellImposta di registro) che estende le attribuzioni ed i poteri di cui agli articoli 31 e
seguenti del d.P.R. n. 600 del 1973 con riguardo allimposta di registro, nonch allimposta ipotecaria e
catastale previste dal testo unico di cui al d.Lgs. del 31 ottobre 1990, n. 347.
Gli aspetti procedurali dellattivit di controllo ai fini dellImposta del valore aggiunto e delle Imposte dirette
sono disciplinate dal combinato disposto degli articoli 33 del d.P.R. n. 600 e 52 del d.P.R. n. 633 del 1972.
In particolare, larticolo 33 del d.P.R. n. 600 del 1973 prevede i controlli ai fini delle imposte dirette facendo
espresso rinvio allarticolo 52 del d.P.R. n. 633 del 1972 che regolamenta gli aspetti procedurali per
lesecuzione di accessi, ispezioni e verifiche ai fini dellImposta del valore aggiunto.
Possono distinguersi quattro momenti fondamentali in cui si esplica lattivit di controllo: la fase preparatoria
al controllo, la fase dellaccesso, quella del controllo documentale e quella del controllo di merito.
Fase dellaccesso
La fase dellaccesso prodromica allo svolgimento dei controlli dei documenti fiscalmente rilevanti e del
controllo di merito.
Essa, infatti, si basa sul potere di entrare in un determinato luogo e di restarvi per effettuare ricerche della
documentazione, contabile ed extracontabile, fiscalmente rilevante, anche se chi ne ha la materiale disponibilit
non presti il suo consenso o addirittura si opponga allesecuzione dellattivit in corso.
La fase in argomento si esplica fondamentalmente:
nella presentazione di rito dei verificatori alla controparte con lesibizione dei tesserini di riconoscimento;
nel far prendere visione e consegnare copia della lettera dincarico per leffettuazione del controllo a firma
del Direttore dellufficio di appartenenza dei verificatori.
Inoltre, i verificatori effettueranno sussistendone i presupposti la rilevazione del personale presente al
momento dellaccesso, individuando le mansioni svolte, la data di inizio e la natura del rapporto contrattuale, il
tutto finalizzato, poi, a raffrontare i dati acquisiti con quelli risultanti dai libri e dalle scritture obbligatorie.
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Nella lettera di incarico devono essere indicati: lufficio che ha disposto il controllo, i nominativi dei
funzionari preposti, la data ed i motivi dellintervento, lo scopo dellincarico e il tipo di controllo (es. verifica,
accesso breve, accesso mirato), le generalit del contribuente, il luogo di esecuzione dellaccesso, le annualit
sottoposte a controllo, il timbro ed il protocollo dellufficio e la sottoscrizione del direttore o del delegato. Alla
luce dellarticolo 12 della Legge 27 luglio 2000, n. 212 , inoltre, opportuno che gi nella lettera di incarico siano
menzionate le esigenze dindagine che giustificano lo svolgimento del controllo sul luogo di esercizio
dellattivit.
In taluni casi, per specifici rilevanti motivi, potrebbe rendersi necessario effettuare laccesso in luoghi adibiti
ad abitazione dove non si svolga alcuna attivit commerciale o agricola, in uffici di enti che non esercitino
attivit industriale, commerciale o agricola, in circoli privati o in locali adibiti promiscuamente allo svolgimento
dellattivit ed ad abitazione: in tali evenienze, oltre alla lettera dincarico, necessaria anche lautorizzazione
del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente in relazione al domicilio fiscale del
contribuente.
Altro importante adempimento dei verificatori al momento dellaccesso il richiamo al contribuente della
Legge n. 212 del 2000 ed, in particolare, di quanto disposto dallarticolo 12 di tale norma. Tale richiamo pu
avvenire anche mediante la consegna al contribuente di copia dello Statuto ovvero del solo articolo 12.
Si rinvia al paragrafo 3.1 (Laccesso) per lapprofondimento delle specifiche rilevazioni connesse alla
presente metodologia.
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I controlli da metodologia, in particolare, sono finalizzati alla ricostruzione in via presuntiva delleffettiva
dimensione dellattivit economica oggetto del controllo e del reale volume daffari prodotto dal soggetto.
Questultima tipologia di controllo trova legittimazione nellarticolo 62-sexies, comma 3, del d.l. n. 331 del
1993 (convertito in Legge 29 ottobre 1993, n. 427), in base al quale la rettifica delle dichiarazioni pu essere
fondata sulla esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, compensi e corrispettivi dichiarati e quelli desumibili
dalle caratteristiche e condizioni di esercizio della specifica attivit svolta o dagli studi di settore.
Nella procedura di ricostruzione citata, i controlli si traducono in operazioni di stima della potenzialit
produttiva dellattivit economica oggetto di controllo, idonee da un lato a smentire lentit del giro daffari
risultante dalle scritture contabili e, dallaltro a pervenire alla quantificazione del volume daffari pi verosimile in
relazione alle effettive caratteristiche dellattivit svolta.
Verbalizzazioni
Il controllo fiscale si estrinseca attraverso lesercizio di poteri istruttori intrusivi nella sfera giuridica del
contribuente controllato. Lesercizio di tali poteri peraltro strettamente vincolato da modalit e condizioni
dettate dalla legge, per cui deve essere adeguatamente documentato dai funzionari procedenti a riprova del
rispetto della legge stessa.
Pertanto, durante tutto liter del controllo i verificatori dovranno redigere appositi processi verbali:
1. nella fase dellaccesso dovr essere redatto il processo verbale di accesso, in cui dovranno essere
descritte le operazioni compiute in tale fase (presentazione di rito, consegna lettera dincarico ecc.). Nella
prassi, si soliti redigere tale documento alla fine della prima giornata di controllo, specificando anche la
richiesta di esibizione della documentazione fiscalmente rilevante, la risposta2 e le dichiarazioni della parte;
2. nel caso in cui sia stata effettuata la rilevazione del personale al momento dellaccesso, andr redatto il
processo verbale di constatazione di impiego di lavoratori che, in caso di constatazione di irregolarit
(lavoratori parzialmente o totalmente in nero), andr spedito alla competente Direzione Provinciale del
Lavoro per la successiva irrogazione delle sanzioni in materia;
3. nel corso di ogni giornata successiva a quella dellaccesso dovr essere redatto il processo verbale
giornaliero, che sintetizzer le operazioni svolte quotidianamente e gli eventuali contraddittori o
dichiarazioni del contribuente;
4. al termine delle attivit di controllo, infine, i verificatori redigeranno il processo verbale di constatazione.
Tale documento un atto pubblico per il quale prevista la forma scritta e fa fede fino a querela di falso
(articolo 2700 del codice civile), che ha la funzione di documentare e spiegare (in primis al contribuente
verificato e poi al funzionario accertatore dellufficio) lintero iter del controllo e gli eventuali rilievi da esso
scaturiti. Nel redigere tali rilievi, occorrer indicare le violazioni commesse e gli elementi probatori
documentali e/o deduttivi che hanno portato alla rilevazione delle stesse, motivando adeguatamente e con
chiarezza argomentativa i passaggi che hanno condotto alla formulazione dei rilievi e richiamando le norme
che regolano la materia.
Il processo verbale di accesso conterr la descrizione della documentazione consegnata dal contribuente nel corso della giornata; nel
caso tutta o parte della documentazione venga consegnata in giorni diversi, la descrizione di tali documenti avverr negli appositi processi
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Al processo verbale di constatazione, una copia del quale deve essere consegnata al contribuente,
dovranno essere allegati: il processo verbale di accesso, quello di rilevazione dei lavoratori, i processi verbali
giornalieri e copia degli altri documenti, acquisiti nel corso del controllo, direttamente collegati agli elementi
presuntivi o probatori da cui discendono gli eventuali rilievi.
In linea generale, i documenti appena descritti dovranno indicare: il nome e cognome dei verbalizzanti con
lindicazione dellufficio di appartenenza, gli estremi di identificazione della parte, il luogo, la data e lora in cui il
processo verbale viene sottoscritto, la sottoscrizione dei verbalizzanti e del contribuente, leventuale circostanza
della mancata sottoscrizione da parte del contribuente e dei motivi addotti, nonch lindicazione della consegna
alla parte di una copia dello stesso o del fatto che lo stesso non stato ritirato, specificando che la copia del
contribuente comunque disponibile in ufficio.
Si vuole ricordare che larticolo 6, comma 1, del d.Lgs. del 19 giugno 1997, n. 218 prevede la possibilit,
per il contribuente nei cui confronti siano stati effettuati accessi, ispezioni o verifiche, di chiedere allufficio, con
apposita istanza, la formulazione della proposta di accertamento ai fini delleventuale definizione.
Successivamente, con larticolo 83, comma 18 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni
nella Legge n. 133 del 6 agosto 2008, stato introdotto nel d.Lgs. 19 giugno 1997 n. 218 larticolo 5 bis che
prevede la possibilit, da parte del contribuente, di prestare adesione anche ai verbali di constatazione in
materia di imposte sui redditi e di imposta sul valore aggiunto, redatti ai sensi dellarticolo 24 della Legge 7
gennaio 1929, n. 4, che consentano lemissione di accertamenti parziali previsti dallarticolo 41 bis del d.P.R. n.
600 del 1973 e dallarticolo 54, comma quarto, del d.P.R. n. 633 del 1972.
verbali giornalieri.
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Ci si riferisce al processo produttivo e gestionale dellazienda o al modus operandi del professionista da controllare.
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valutare lopportunit di predisporre laccesso contemporaneo o in tempi ravvicinati nei diversi punti di
esercizio dellattivit (unit locale principale e succursali);
in caso di societ, controllare la presenza dei soci di societ di persone con occupazione prevalente";
controllare lesistenza e lentit dei rapporti commerciali fra societ e soci con partita I.V.A. ed analogo
codice attivit;
dare una prima valutazione complessiva sulla credibilit dei redditi dichiarati dallazienda o dal
professionista;
acquisire le informazioni sullevoluzione storica del fatturato e del reddito dichiarati, da completare con i dati
riscontrabili presso lazienda;
indagare sui rapporti finanziari fra societ e soci (finanziamenti dalla societ ai soci) nel caso di societ di
capitale a ristretta base azionaria;
codice fiscale
codice fiscale
In questo contesto si fa riferimento allapplicazione SERPICO, disponibile sul portale FISCO (area Funzioni Generali) della intranet
dellAgenzia delle Entrate.
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In particolare viene sempre verificata la correttezza del codice fiscale ovvero della partita IVA del soggetto a cui si riferiscono.
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dati
delle
dichiarazioni
dei
redditi
ed
in
reddito
al momento dellaccesso)
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ecc.)
ecc.)
presenza
di
comunicazioni
(dichiarazioni
dintento, ecc.)
dimpresa/lavoro
presenza
di
autonomo
comunicazioni
(dichiarazioni
accessi)
accessi)
presenza
presenza
accertamento
dati
di
con
atti
di
accertamento,
adesione,
atti
di
dati
di
atti
di
accertamento,
contestazione,
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accertamenti
parziali,
settore e da parametri
conciliazione
conciliazione
e F23
e F23
rateazioni e sospensioni
rateazioni e sospensioni
ALTRE INFORMAZIONI
presenza
dati
sui
veicoli
(autovetture,
presenza
dati
sui
veicoli
(autovetture,
corso,
corso,
premi di
assicurazione
sulla
vita
premi di
assicurazione
sulla
vita
gas e telefoniche
e telefoniche
alle
12.500,00 euro
12.500,00 euro
dal soggetto
dal soggetto
professionali,
licenze
autorizzazioni
comunali ecc.)
presenza
dati
riguardanti
agevolazioni
per
ristrutturazioni
edilizie
dati
riguardanti
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importazioni/esportazioni
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acquisti/vendite
importazioni/esportazioni
intracomunitari
acquisti/vendite
intracomunitari
la prima, denominata Dati Identificativi della posizione REA presso la CCIAA, riporta le informazioni
anagrafiche del soggetto interrogato;
la
seconda,
denominata
Informazioni
sui
Bilanci,
in
cui
sono
riportati
puntualmente
procedure
concorsuali,
cancellazione
Soci e titolari di diritti su quote o azioni
Partecipazioni in altre societ
Amministratori
Sindaci, membri organi di controllo
Titolari di altre cariche o qualifiche
Societ o enti controllanti
Trasferimenti d'
azienda, fusioni, scissioni, subentri
Attivit, albi, ruoli e licenze
Sede e unit locali
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Pratiche in istruttoria
Storia delle modifiche
Storia delle partecipazioni in altre societ
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disabilit locomotorie;
disabilit circostanziali;
assoluta, se gli atti compiuti dal fisioterapista, nel corso delle sedute, avvengono in piena autonomia, ossia
sono del tutto affidati al professionista e quindi indipendenti;
relativa, quando il contenuto oggettivo degli atti risulta fra quelli implicanti relazione con il medico che non
solo individua il percorso sanitario riabilitativo, ma decide le modalit e la durata delle applicazioni.
Nel primo caso lattivit del fisioterapista si sostanzia in attivit professionale autonoma, caratterizzata dalla
scelta delle modalit terapeutiche-riabilitative come conseguenza del momento diagnostico; nel secondo caso il
professionista opera in relazione con il medico e le altre figure professionali sanitarie per lidentificazione sia del
momento diagnostico sia di quello riabilitativo, condizione essenziale allo sviluppo ed alla individuazione delliter
metodologico.
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seconda regolata dalle norme che attengono alla professione medica da cui mutuano lesenzione ai fini I.V.A..
Infatti, lart. 10, n. 18, del decreto presidenziale n. 633 del 1972, come modificato dallart. 36, comma 9, del d.l.
30 agosto 1993, n. 331, convertito nella Legge 29 ottobre 1993, n. 427, dispone che sono esenti I.V.A. le
prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nellesercizio delle professioni arti
sanitarie soggette a vigilanza ai sensi dellart. 99 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con R.D. 27
luglio 1934, n. 1265 e successive modificazioni, ovvero individuate con decreto del Ministro della Sanit, di
concerto con il Ministro delle Finanze.
Il decreto ministeriale del 21 gennaio 1994, n. 733 entrato in vigore il 17 febbraio 1994, attuando la suddetta
disposizione, ha incluso tra le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione alla persona quelle rese
dagli esercenti la professione di fisioterapista diplomato, a condizione che le stesse siano effettuate a seguito di
prescrizione medica, superando cos la normativa precedente che esentava dallapplicazione del tributo le
suddette arti sanitarie solo se rese da un medico (vedi anche la Risoluzione n.183/E del 14 agosto 1996).
Lart. 1, comma 6, del D.M. n. 741/94 individua il contesto lavorativo e la tipologia di lavoro che pu essere
esercitata in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione, n. 10043, sez. III del 30 dicembre 1995, deve ritenersi
ambulatorio, e come tale ne deve essere preventivamente autorizzata lapertura, ogni struttura aziendale
destinata a diagnosi e/o terapia sanitaria extraospedaliera.
A riguardo si evidenzia che lattivit di fisioterapista pu essere esercitata anche presso studi privati.
Non esiste un albo o un ordine dei fisioterapisti ma, ai sensi degli artt. 99 e 100, Cap. 1, titolo 2, del R.D.
27-7-34 n. 1265 e successive modifiche, il fisioterapista deve comunque effettuare l'
iscrizione al pubblico
registro delle Professioni e delle arti Sanitarie.
La disciplina regionale di riferimento pu disporre la competenza alla tenuta di tale registro in capo al
Comune o alle A.S.L.; i verificatori avranno cura di consultare tale normativa regionale al fine di individuare il
soggetto preposto. Si evidenzia che il professionista ha lobbligo di comunicare a tale soggetto anche la
cessazione dellattivit.
Lesercizio della professione viene prevalentemente espletato in forma singola. Del resto, lattivit di
fisioterapista cos fortemente caratterizzata dallelemento personale che difficilmente si pu inquadrare in un
rapporto associativo, a meno che il sodalizio non riguardi unquipe che, specializzata in singole branche della
riabilitazione e fisioterapia, offra allutenza diversificati tipi di intervento.
A seconda delle proprie specifiche competenze, il fisioterapista opera nelle diverse aree specialistiche,
quali, ad esempio, lortopedia e la traumatologia, la cardiologia, la pneumologia, la neurologia, e la
neuropsichiatria infantile.
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il corretto adempimento delle prescrizioni stabilite dalla normativa in materia di lavoro, secondo quanto di
seguito indicato;
il corretto adempimento degli obblighi fiscali di cui agli articoli 13 commi 3, 21 e 22 del d.P.R. n. 600/73.
La rilevazione del personale va effettuata con tempestivit al momento dellaccesso, proseguendo poi, nel
corso del controllo, alla raccolta ed allesame degli elementi informativi acquisiti sui lavoratori che hanno
prestato collaborazione allimpresa o al lavoratore autonomo con particolare riferimento ai periodi dimposta
oggetto di verifica.
Una volta identificato tutto il personale presente in sede, occorrer procedere ad effettuare delle interviste
individuali ad ogni soggetto.
Di seguito si elencano le informazioni minimali che, nel corso dellintervista, occorre necessariamente
acquisire, con riferimento a ciascun lavoratore, per un corretto ed efficace controllo degli adempimenti previsti,
in materia contributiva e fiscale, a carico del datore di lavoro:
dati identificativi del lavoratore - codice fiscale (ove attribuito), dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo
di nascita, residenza);
tipologia del rapporto di lavoro (ad esempio lavoratore subordinato, co.co.co, co.co.pro, titolari e soci di
imprese artigiane/commerciali, coadiuvanti o collaboratori dei titolari o soci di imprese artigiani/commerciali,
lavoratori occasionali, lavoratori autonomi ecc.);
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retribuzione/compenso percepito.
del tutto evidente che, prima, durante e dopo lintervista, i verificatori osserveranno e valuteranno, ove
possibile, leffettiva attivit svolta dai singoli lavoratori intervistati, al fine di verificarne la corrispondenza con
quanto riportato nei documenti obbligatoriamente previsti dalla normativa sul lavoro.
Terminate le interviste, infatti, i verificatori avranno cura di chiedere al datore di lavoro lesibizione, ove
obbligatori:
1. delle comunicazioni preventive7 di instaurazione del rapporto di lavoro che, ai sensi della Legge n.
296/2006, i datori di lavoro hanno lobbligo di effettuare al centro per limpiego nel cui ambito territoriale
ubicata la sede di lavoro;
2. il Libro Unico del lavoro8 (che ha sostituito il libro paga e il libro matricola obbligatoriamente a partire
dallanno dimposta 2009);
3. la documentazione extra-contabile, qualora reperita, dalla quale emerge limpiego di lavoratori/collaboratori.
Gli eventuali rilievi deriveranno, oltre che dalla mancata tenuta dei documenti obbligatoriamente previsti
dalla normativa, dalle discrepanze emerse tra quanto constatato anche a seguito delle interviste e quanto
risultante dalla documentazione acquisita.
Tutte le operazioni eseguite, nonch i rilievi effettuati, andranno puntualmente riportate nel processo
verbale di constatazione di impiego di lavoratori, che former parte integrante del processo verbale di
constatazione.
In caso di irregolarit, una copia di tale verbale va trasmessa alla Direzione Provinciale del Lavoro
Servizio Ispettivo, accompagnato da una apposita lettera di segnalazione riscontro lavoratori irregolari9, al fine
della irrogazione delle sanzioni, di cui allarticolo 3 commi 3 e 5 del d.l. n. 12/200210.
reperire ed acquisire agli atti della verifica eventuale documentazione extracontabile, che pu avere
rilevanza ai fini del controllo (agende, appunti, corrispondenza, rubriche, schedario dei pazienti, ecc.);
analizzare la quantit e la composizione delle attrezzature informatiche presenti (ad esempio Personal
La Legge Finanziaria 2007, introduce importanti novit in materia di comunicazioni relative ai rapporti di lavoro. In particolar modo il
comma 1184 ha operato cambiamenti allart. 9-bis della Legge n. 608/1996, stabilendo che a partire dal 1 gennaio 2007 tutte le
comunicazioni relative allinstaurazione di un rapporto di lavoro subordinato (qualunque sia la tipologia contrattuale), di lavoro autonomo in
forma coordinata e continuativa (anche nella modalit a progetto), di socio lavoratore di cooperativa, di associato in partecipazione con
apporto lavorativo, di tirocinio di formazione e di orientamento e ogni altro tipo di esperienza lavorativa assimilata, andranno comunicate al
centro per limpiego competente almeno il giorno prima dellinstaurazione dei rapporti, attraverso comunicazione avente data certa.
8
Il comma 1 dellarticolo 39 del d.l. n 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni nella Legge 6 Agosto 2008, n. 133, stabilisce che
Il datore di lavoro privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico, deve istituire e tenere il libro unico del lavoro nel quale
sono iscritti tutti i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi e gli associati in partecipazione con apporto lavorativo. Per
ciascun lavoratore devono essere indicati il nome e cognome, il codice fiscale e, ove ricorrano, la qualifica e il livello, la retribuzione base,
lanzianit di servizio, nonch le relative posizioni assicurative.
9
Si ricorda che lapplicativo SIC permette di generare in automatico, con format approvati dalla Direzione Centrale Accertamento, sia il
processo verbale di constatazione di impego di lavoratori che la lettera di segnalazione riscontro lavoratori irregolari da inviare alla DP del
lavoro.
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Modificato dallart. 36-bis, comma 7, del d.l. n. 223/2006, convertito dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248.
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controllare lesistenza di un eventuale sito Internet non rilevato durante la fase preparatoria al controllo del
contribuente, attraverso lesame della documentazione reperita;
rilevare l'
eventuale personale presente nello studio, acquisendo i dati anagrafici, accertando le mansioni
svolte ed il tipo di rapporto che intercorre con il professionista, per raffrontare i dati acquisiti con quelli
risultanti dai libri tenuti ai fini previdenziali e del lavoro;
rilevare il numero e il tipo di collaboratori non dipendenti e degli associati allattivit professionale;
inventariare le giacenze di materiali di consumo (ad esempio guanti, spugnette, teli, ecc.);
rilevare le attrezzature e le strumentazioni esistenti nello studio. Sono sempre pi frequenti, infatti, i casi di
professionisti che eseguono in ambulatorio prestazioni in passato praticabili solo presso strutture
ospedaliere. In questo caso indicativa la presenza di beni strumentali quali: lettini, apparecchi per
aerosolterapia, broncoaspiratori, apparecchi per terapia fisica strumentale, parallele, spalliere svedesi,
sollevatori-pazienti elettrici o a barella, ausili vari per la deambulazione (bastoni, tripodi, ecc.) e per il
rinforzo muscolare, deambulatori ad altezza regolabile, piani oscillanti, bilance, cyclette, tapis-roulent,
sussidi manuali ed elettronici per la terapia del linguaggio e delle pi comuni turbe neuropsicologiche,
apparecchiature elettromedicali fisse (elettroterapia, infrarossi, ultravioletti, laser, magnetoterapia, ecc.),
valigette multidedicate - funzionanti a batteria o a corrente elettrica di rete - contenente tutti gli strumenti
riguardanti la fisioterapia strumentale (magnetoterapia, laserterapia, correnti elettriche, ultrasuonoterapia).
La presenza di apparecchiature elettromedicali portatili potrebbe essere indicativa delleffettuazione di
prestazioni domiciliari;
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richiedere alla parte, con contestuale verbalizzazione delle dichiarazioni rese, notizie relative:
alleventuale effettuazione delle prestazioni presso il domicilio dei pazienti, centri di riabilitazione, case
di cura, case di riposo, ecc.;
accertare che il contribuente sia in possesso di tutte le scritture contabili obbligatorie, verificandone la
regolarit; controllare, inoltre, il tempestivo aggiornamento dei libri contabili, al momento, in uso.
Ove venga opposto il segreto professionale di cui allart. 200, comma 1, lettera c), del Codice di Procedura
Penale, dovr essere richiesta alla Procura della Repubblica territorialmente competente, o alla pi vicina
Autorit Giudiziaria, lautorizzazione di cui allart. 52, comma 3, DPR n. 633/72. E opportuno far presente, alla
parte e anche allAutorit Giudiziaria, che i verificatori sono tenuti al segreto per tutto ci che concerne i dati e le
notizie acquisite nel corso del controllo, ai sensi degli articoli 66 del d.P.R. n. 633/72 e 68 del d.P.R. n. 600/73,
rappresentando inoltre i motivi che rendono necessario il vaglio della documentazione.
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tre categorie:
interventi di fisioterapia effettuati presso il paziente per la particolare situazione fisica in cui versa;
interventi di fisioterapia eseguiti in studio con attrezzatura specifica;
prestazioni rese presso Centri di riabilitazione.
Sar lo stesso contribuente ad indicare presso quali Centri presta la sua attivit di fisioterapista. Nel caso in
cui il contribuente non intenda collaborare, linformazione potr essere acquisita attraverso questionari inviati ai
pazienti e ai centri di riabilitazione della zona, oppure dalla documentazione extra contabile (agende per
appuntamenti, ecc.). Nei piccoli centri tali informazioni dovrebbero essere facilmente reperibili, almeno per i
professionisti pi affermati.
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
chinesiterapia segmentaria L. 40.000 - Euro 20.66;
terapie manuali di mobilizzazione-manipolazione L. 60.000 - Euro 30.99;
terapie miofasciali e neuromuscolari L. 60.000 - Euro 30.99;
rieducazione neuromotoria L. 60.000 - Euro 30.99;
rieducazione respiratoria L. 40.000 - Euro 20.66;
rieducazione cardiologica L. 40.000 - Euro 20.66;
rieducazione viscerale L. 40.000 - Euro 20.66;
rieducazione in acqua L. 40.000 - Euro 20.66;
rieducazione isocinetica L. 40.000 - Euro 20.66;
terapia occupazionale L. 40.000 - Euro 20.66;
educazione e rieducazione psicomotoria L. 40.000 - Euro 20.66;
rieducazione in gruppo (per persona) L. 20.000 - Euro 10.33;
terapie non convenzionali L. 50.000 - Euro 25.82;
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MASSOTERAPIA
TERAPIA FISICA
elettroterapia analgesica (ionoforesi, tens, galvanica, diodinamica, interferenziali, ecc.) L. 20.000 - Euro
10.33;
TERMOTERAPIA
MECCANOTERAPIA
La verifica dei compensi dichiarati muover dai dati e dalle notizie acquisite nel corso dell'
accesso e
tender a ricostruire l'
effettiva entit, quantitativa e qualitativa, delle prestazioni rese.
Potr essere opportuno pervenire al numero delle prestazioni e degli interventi sulla persona effettuati dal
professionista attraverso linvio di questionari ai pazienti.
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Per le prestazioni rese presso Centri di riabilitazione, case di riposo, ecc., i verificatori procederanno alla
consultazione dei dati nella disponibilit di tali Centri, ed in particolare a rilevare la data, il tipo e la durata delle
prestazioni effettuate dal fisioterapista.
Le prestazioni relative allattivit di studio professionale possono essere ricostruite attraverso lesame:
dellagenda degli appuntamenti;
delle schede o dellarchivio dei clienti.
Per quanto riguarda la durata delle sedute fisioterapiche, le stesse possono avere una durata di norma
variabile tra i 10 ed i 60 minuti, in relazione al tipo di prestazione.
Pertanto, opportuno determinare in contraddittorio con la parte, la durata delle diverse prestazioni; i
verificatori potranno confrontare tali dati con le tempistiche rilevabili dai poliambulatori gestiti dalle A.S.L..
A titolo esemplificativo ed indicativo si riportano le tempistiche relative a singole prestazioni, con
lindicazione della durata in minuti, rilevate dalla rivista giornale italiano di medicina riabilitativa (1996, 3(x),
205-241):
30 minuti
30 minuti
60 minuti
60 minuti
Rieducazione cardiologica
30 minuti
30 minuti
30 minuti
Intervento domiciliare
30 minuti
Radiazioni ultraviolette
10 minuti
Paraffinoterapia
20 minuti
Crioterapia
10 minuti
10 minuti
15 minuti
Ionoforesi
20 minuti
10 minuti
30 minuti
10 minuti
10 minuti
0 minuti
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10 minuti
10 minuti
10 minuti
Galvanoterapia - Idrogalvanoterapia
10 minuti
Magnetoterapia
10 minuti
Pressoterapia
15 minuti
15 minuti
10 minuti
15 minuti
30 minuti
Idromassoterapia
10 minuti
Laserterapia antalgica
15 minuti
15 minuti
15 minuti
15 minuti
45 minuti
45 minuti
45 minuti
45 minuti
45 minuti
30 minuti
60 minuti
30 minuti
Bisogna tener presente che le singole prestazioni sono inserite in cicli di terapia fisica e riabilitativa che
prevedono un numero variabile di sedute, di massima n. 10 a ciclo.
Il numero delle sedute ed il numero dei cicli di terapia del singolo paziente naturalmente variano in
relazione alla patologia.
Un alto numero di clienti trovati in attesa al momento dellaccesso, lannotazione di numerosi interventi
prenotati per i giorni precedenti e successivi laccesso, sono tutte circostanze che lasciano presumere un
utilizzo intensivo del tempo dedicato allattivit presso lo studio e/o lambulatorio.
La mancanza o lattenuarsi delle fatturazioni in periodi di normale attivit dovr essere spiegata dal
contribuente ed eventualmente sar considerata un indizio di omessa contabilizzazione di compensi.
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il confronto tra i dati rilevati sulle agende degli appuntamenti e le fatture emesse. Leventuale
sottofatturazione ricavabile rapportando lonorario alla complessit dellintervento di fisioterapia,
desumibile anche dalla sua durata;
il confronto tra la ricostruzione del numero delle visite e degli altri interventi fisioterapici con quanto
risultante dalle fatture e ricevute emesse;
le risposte ai questionari eventualmente inviati ai pazienti ai quali vanno richiesti la data e il tipo di
prestazioni fruite, la data e le modalit del pagamento dellonorario (assegno bancario, contanti, ecc.);
le risposte agli eventuali questionari inviati a scuole, case di riposo, centri di riabilitazione, enti sportivi,
ecc..
Acquisiti tutti i possibili dati ed elementi utili alla ricostruzione della tipologia e della quantit delle
prestazioni effettivamente rese, attraverso i procedimenti su esposti, si proceder a riscontrare i dati emersi con
la documentazione contabile e a recuperare a tassazione il totale delle prestazioni non fatturate.
Qualora il contribuente giustifichi la mancata emissione delle fatture con la gratuit della prestazione o con
ritardi nella percezione dellonorario, si dovr procedere alla verbalizzazione dei motivi del mancato pagamento
ed alla verifica di quanto asserito attraverso controlli incrociati.
La realizzazione di prestazioni gratuite risulta verosimile se effettuate nei confronti di parenti o di colleghi
operanti nel settore sanitario.
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del fitto figurativo dei locali (qualora siano di propriet) ove si svolge lattivit;
della retribuzione conseguibile da una attivit di lavoro dipendente nel settore.
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evidente che le fattispecie oggettive riguardano non solo i conti cui prima la norma faceva riferimento,
ma tutte le operazioni, anche isolate, che il cliente ha concluso nel corso del tempo con i soggetti specificati.
Ci comporta che nel controllo rientrino tutte le operazioni extra-conto che, nella stesura precedente, come
anche esplicitato nella Circolare n. 116/E del 10 maggio 1996, non potevano essere oggetto delle richieste da
parte degli Uffici.
La citata Circolare n. 32 del 19 ottobre 2006 ha chiarito che, con riferimento allambito oggettivo delle
richieste di dati, documenti e notizie, le stesse si possono correlare a tutti i rapporti continuativi e non, vale a
dire aperture, variazioni e chiusure di conti, libretti, depositi ed altro, operazioni singole, contratti relativi a
cassette di sicurezza, mutui, finanziamenti di qualsiasi natura e tutte le altre operazioni di qualsiasi specie, sia
finanziarie che relative a servizi accessori e ai mezzi di pagamento, semprech rilevanti agli effetti dellindagine.
La stessa Circolare, inoltre, ha considerato la nuova banca dati di cui allart. 37, comma 4, del d.l. 4 luglio
2006, n. 223, con riferimento alle nuove comunicazioni allAnagrafe Tributaria degli operatori finanziari,
allinterno della disciplina in argomento.
Pertanto, la formazione della suddetta banca dati in unapposita sezione dellAnagrafe Tributaria alimentata dalle comunicazioni in via telematica da parte degli intermediari sui soggetti con i quali gli stessi
intrattengono i rapporti (specificando la natura di questi ultimi) ovvero effettuano operazioni extra-conto deve
essere considerata ai fini di unattivit di selezione preventiva, affinch si possano dimensionare pi
precisamente le indagini, coinvolgendo, almeno tendenzialmente, solo gli operatori finanziari che hanno
intrattenuto i rapporti o effettuato operazioni extra-conto con i contribuenti medesimi11.
Gli uffici, indipendentemente dallentrata in funzione della nuova banca dati descritta, possono comunque
agire, sempre in caso di necessit istruttoria, allinterno dellambito oggettivo riportato.
Gli stessi commi 402 e 403, della summenzionata Legge n. 311/2004, istituiscono altres la nuova
procedura telematica relativa alle predette indagini, mediante linoltro delle richieste agli operatori finanziari,
nonch la relativa ricezione delle risposte, attraverso il sistema della posta elettronica certificata (PEC).
Il mutato quadro normativo, unitamente alle pi agevoli modalit di colloquio con gli operatori finanziari,
richiede un attento esame delle informazioni che si intendono acquisire al fine di individuare con precisione le
categorie di intermediari finanziari cui rivolgere le richieste in via telematica.
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In relazioni alle informazioni presenti nellarchivio dei rapporti vedi circ. n. 18/E del 4/4/2007 e n. 42/E del 24/09/2009
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