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INDICE
La riorganizzazione dellONU e il DMTP
Introduzione
33
33
34
36
11
51
51
52
54
54
56
58
60
61
58
62
62
63
63
66
68
69
INTRODUZIONE
Obiettivi e ambito
Il presente modulo didattico, dedicato alla Mitigazione dei disastri, si propone di
presentare questo particolare aspetto della gestione delle emergenze a un pubblico di
professionisti delle organizzazioni dellONU che facciano parte di comitati per la gestione
delle emergenze, nonch alle agenzie governative controparti, alle ONG e ai donatori.
Scopo delladdestramento incrementare la consapevolezza del pubblico in relazione alla
natura e alla gestione dei disastri, cos da ottenere migliori risultati nella preparazione e
nella risposta ai disastri.
D.
R.
volte a ridurre gli effetti di una catastrofe
prima che questa si verifichi. Il termine si
applica a una vasta gamma di attivit e
PARTE 1
INTRODUZIONE
AI
CONCETTI
BASE
DELLA MITIGAZIONE
Questa parte del modulo dovrebbe
favorire una pi profonda comprensione
del concetto di mitigazione dei disastri in
generale, e fornisce nozioni specifiche
sulla
mitigazione
di
numerosi
tipi
producono
maggiori
benefici.
La rivoluzione sanitaria: un
paradigma per la mitigazione dei
disastri
anni
90
costituiranno
un
realizzazione
di
tecniche
di
mediante
incentrati
infezioni
riduzione
progetti
specificamente
sulla
letali
veniva
generalmente
Un
utile
paragone
pu
essere
venne
possibile
epidemie.
sottratta
al
prevenire
dominio
le
della
malattie
impianti
tendevano
proporzioni
industriale
una
della
componenti
vita
limprevedibilit
di
crescente
ad
assumere
delle
citt
favoriva
concentrazione
di
rischio
fecero
della
che
una
di
depurazione
Rivoluzione
idrica,
sanitaria.
leliminazione
dei
rifiuti;
divenne
socialmente
inaccettabile
gettare
ritengono
perfettamente
normale
importanza,
alliniziale
grazie
cultura
basata
abitative
della
sicurezza
uno
sviluppo
laumento
dei
livelli
della
realt,
la
scienza
che
studia
Come
Rivoluzione
stata
una
sanitaria
la
salute
la
disastri
mediante
pubblica,
mitigazione
deve
dei
diffondersi
unanaloga
pubblica
dipende
dalla
sicurezza
terremoto
potrebbe
farla
sono
elementi
che
influiscono
sul
tifoni.
met
dellOttocento:
le
cause,
tutta evidenza.
tropicali,
altri
ancora
si
trovano
non necessarie.
I
parte
un
in
catastrofi
gran
problema
delle
disastri
rappresentano
conoscenza
sismologi,
di
vulcanologi,
climatologi,
sviluppo.
Conoscere il nemico:
catastrofi e i loro effetti
le
sociale
di
impatto
sulleconomia
scienza
relativamente
giovane:
per
relazione
perch
si
verificano
ai
differenti
settori
della
le
catastrofi
quale
ne
la
probabile
frequenza e intensit
danni
10
vittime.
impatto
deprimono leconomia.
Fra
disastri
estese.
alluvioni
da
comunicazioni.
interdipendenza
lesposizione
quelle pi vulnerabili.
delle
aree
provocano
della
morti
popolazione
interessate
allagamenti
oppure
potenziali
impedendo
il
Questa
complessa
estremamente
Una
pu
lazienda
fabbrica
danneggiata
proprietaria
non
potrebbe
non
finanza
risentono
soprattutto
della
11
mitigazione.
nei
delleconomia,
in
diversi
virt
settori
del
processo
di
sviluppo
economico.
di
disastri
verificatisi
in
La realizzazione di interventi
di
mitigazione
mirati
nel
territorio
segnalare
la presenza
di simili
umani
i
fenomeni
terremoti
della
attivit
sarebbero
natura.
La
Alcuni
elementi
sono
pi
secondo
cui
attuare
la
combinazioni
dei
fattori
di
rischio
12
da
siano
massimamente
produttive
vicino
nel
modulo
dedicato
nel
efficace.
La vulnerabilit
pi
vulnerabili
alle
catastrofi
provocare
su
di
esso.
13
Mitigazione
specifiche
di
catastrofi
D.
Il meccanismo distruttivo
Inondazioni e flussi dacqua con
pressione meccanica di acque in rapido
scorrimento. Correnti dacqua molto
mossa o agitata possono tramortire e far
annegare uomini e animali a profondit
relativamente ridotte. Anche i detriti
trasportati dallacqua sono distruttivi e
pericolosi.
Le
strutture
vengono
danneggiate tramite un indebolimento
delle fondamenta e dei muri portanti.
Fango, petrolio e altri inquinanti
trasportati dallacqua si depositano
rovinando i raccolti e tutto ci che
contenuto negli edifici. Le alluvioni
distruggono i sistemi fognari, inquinano
le condutture dellacqua e possono
diffondere malattie. La saturazione dei
terreni pu causare frane o voragini.
R.
Parametri di gravit
Area alluvionata (km2), profondit o
altezza dellalluvione, velocit del flusso
dacqua, quantit di fango depositato o in
sospensione. Durata dellinondazione. Gli
tsunami o onde giganti sono misurati in
altezza (metri).
Cause
Le alluvioni fluviali sono effetto di
quantit eccezionali di precipitazioni o di
ALLUVIONI
E
RISCHIO IDRAULICO
idrologico
di
una
quantit
14
esistenti
canali
fluviali.
La
maree,
deforestazione
idrografici
situazione
possono
dei
bacini
peggiorare
la
frequenza
delle
tempeste,
pu
venire
sospinta
verso
nelle
aree
urbane
Potenzialit
disastro
di
riduzione
del
raccolta)
argini fluviali).
costruendo
laghi
artificiali,
di
chiuse.
fluviali
pi
Dragando
profondi
canali
costruendo
vastit
di
delle
alluvioni.
Mappatura
per
nubifragi
possono
relativi
precipitazioni
Scatenarsi
preallarme
della
catastrofe
15
prolungate
possono
dare
dei
verificarsi.
procedere
infiltrazioni.
Si
pu
terreni
pianificazione
delle
resistenti
pubblici:
fognature,
linee
elettriche,
alle
inondazioni
(materiali
ed
condutture
idriche.
Macchinari
16
TERREMOTI
Il meccanismo distruttivo
Energia
vibratoria
di
dellenergia
dallepicentro
irradiata,
del
alla
terremoto
distanza
e
alle
Cause
geomorfologici
locali.
Attivit vulcanica.
Parametri di gravit
Le scale di magnitudo (Richter,
Momento sismico) indicano la quantit di
energia
irradiata
Valutazione della
tecniche di mappatura
dallepicentro;
catastrofe
in
passato
accurata
registrazione
17
essere
faglie
Quantificazione
superficie
possibile
identificare
della
probabilit
di
incassate
Anche
in
gli
terreni
deformabili.
impianti
secondari.
di
riduzione
del
ingegneristiche
volte
Nessuna.
Scatenarsi
preallarme
della
catastrofe
Non
Improvviso.
attualmente
ingegneristica.
verificarsi
importanti
breve
termine
di
un
Rafforzamento
edifici
gi
di
esistenti
terremoto.
terreno.
Suddivisione
Polizze
del
assicurative.
territorio
in
zone
strutture
con
scarsa
forza
18
al
sismiche.
civile.
nuclei familiari.
sicuro
dalle
forze
Piani
scaglionati
per
ERUZIONI VULCANICHE
Il meccanismo distruttivo
Eruzione
graduale
coperta
scioglimento
dei
conseguente
rifluire
vulcano,
possono
intorno
al
gas
velenosi
vulcano,
incendiando
di
neve
si
determina
ghiacci,
di
lo
con
detriti
agente
inquinante
su
altri
Parametri di gravit
Volume
del
materiale
emesso.
19
Cause
Emissione di magma dalle profondit
della terra, associata a correnti di
convezione del manto. Processi tettonici
di deriva dei continenti e formazione di
placche.
strategie
di
monitoraggio
catastrofe
caratteristiche
topografiche
storiche
analisi
geologiche.
Elementi pi a rischio
Tutto ci che si trova in prossimit
del vulcano. Tetti o edifici in materiale
combustibile.
Forniture
dacqua
Potenzialit
disastro
di
riduzione
del
Scatenarsi
preallarme
della
catastrofe
deflusso
Mediante
il
monitoraggio
della
lava.
Incoraggiare
20
del
rischio
resistenti al fuoco.
di
frane
distruggono
riempiendo
le
valli,
seppellendo
smottamento
fiumi
del
terreno
essi
(eventualmente
provocando
liquefazione
suolo
edifici
pendii
terreno
fanno
possono
inclinare
sottrarre
gli
il
dei
terreni
in
zone
Parametri di gravit
Volume del materiale smosso (m3),
area
sepolta
colpita,
velocit
21
Cause
pi
carico,
pesante
aumenta
il
Potenzialit
disastro
di
riduzione
del
Il rischio di smottamento di un
pendio viene ridotto da una minore
inclinazione (ottenuta scavando lo strato
superiore
per
dallaumento
appianare
del
il
drenaggio
pendio),
(sia
il
idrico.
dighe
scavi
terrazzamento
Valutazione della
tecniche di mappatura
Identificazione
di
catastrofe
in
dei
profondit,
pendii
il
il
precedenti
ricognizioni
venire
geotecniche.
Indicazione
incanalati
entro
percorsi
22
della
catastrofe
utilizzate
per
insediamenti
per
considerazione
preparata.
eventuali
una
ricollocazione.
movimenti
del
terreno.
Elementi pi a rischio
Insediamenti costruiti su ripidi pendii
esistenti o infrastrutture.
linee
di
comunicazione
che
il
potenziale
di
in
localit
Provvedere
le
strutture
pericolose.
di
robuste
Stabilizzare
il
pendio
terrazzamento
23
rimboschimento.
Barriere
contro
la
terreno).
Cause
ciminiere).
detriti
facendo
affondare
navi
di
parecchie
centinaia
di
Valutazione della
tecniche di mappatura
catastrofe
Parametri di gravit
Velocit del vento. Scale di vento
(p.es. Beaufort) e di intensit della
tempesta. Scale locali di uragani e tifoni.
stazioni
meteorologiche,
indicano
la
topografia,
alla
vegetazione
24
legno.
Settori
edilizi
insediamenti
di
rivestimenti.
Elementi
pannelli
potenzialmente dannosi.
insufficientemente
informali
capanne.
Tetti
degli
tavole
e
e
edifici,
liberi
fissati.
Alberi,
di
riduzione
del
di
pioggia.
Scatenarsi
preallarme
della
catastrofe
scatenarsi
levoluzione
tornado
possono
di
tempeste
tropicali
frangivento,
pu
il
disegnarne
essere
daiuto
i
per
possibili
seguire
percorsi.
pianificazione
di
aree
Elementi pi a rischio
25
metallici,
ringhiere,
segnali
stradali.
CATASTROFI TECNOLOGICHE
Il meccanismo distruttivo
Parametri di gravit
distruttivo
contaminazione
raggiungere
altissime
temperature
per
luomo;
esplosioni;
(parti
per
area
milione,
regioni
delle
si
Cause
Incendi; crisi dei sistemi di sicurezza
degli impianti; erronee procedure di
funzionamento degli impianti; avaria di
componenti dellimpianto; impatto di
incidenti;
incendi
dolosi
atti
di
catastrofe
sabotaggio; terremoti.
minacciare
dellecologia globale.
la
stabilit
Valutazione della
tecniche di mappatura
26
contaminazione
nelleventualit
di
esplosioni.
Elementi pi a rischio
rischio.
dipendenti
equipaggio;
di
riduzione
del
eliminazione
di
materiali
o eliminare
il
pericolo
Scatenarsi
preallarme
della
catastrofe
di
condizioni
pericolose;
di
rilevamento
allarme;
27
demergenza
ed
evacuazione
per
prodotti
chimici
pericolosi
infiammabili.
inquinamento,
fuoco.
garantire
Aumentare
lefficienza
delle
il
condurre
rispetto
ispezioni
degli
esistenti
evacuazione.
SICCIT E DESERTIFICAZIONE
Il meccanismo distruttivo
Parametri di gravit
desertico.
edifici
infrastrutture
Cause
La siccit causata prevalentemente
da fluttuazioni periodiche a breve termine
del livello delle precipitazioni; a volte da
mutamenti climatici a lungo termine. La
desertificazione causata dalla perdita di
vegetazione e dalla conseguente erosione
del terreno in virt della combinazione di
28
territorio.
Valutazione della
tecniche di mappatura
catastrofe
e
Elementi pi a rischio
aree
dalle
condizioni
climatiche
le attivit
Potenzialit
disastro
di
riduzione
del
Principali strategie di mitigazione
Razionamento
dellacqua;
misure
ridotta
terreni
di
organizzazione
argini
rinfoltimento
desertificazione
e
delle
pu
venire
foreste,
infiltrazione,
canali
di
controllo,
della
livellamento,
vegetazione,
della
catastrofe
addestramento tecnico.
indicatori
della
salute
della
29
pratiche
rinfoltimento
della
vegetazione
di
gestione
del
bestiame;
agricole.
PARTE 2
Misure economiche
30
degli elementi soggetti a venire colpiti. In determinate circostanze, certe catastrofi naturali
possono venire limitate. Per esempio, la costruzione di argini lungo le sponde di taluni
fiumi riduce leventualit di alluvioni nelle aree circostanti, ed possibile prevenire
laggravarsi di fenomeni noti di smottamento e caduta di massi stabilizzando le pressioni
sul suolo, costruendo muri di contenimento e migliorando il drenaggio dei pendii. Gli
agenti distruttivi propri di alcune catastrofi naturali possono venire contrastati mediante
opere ingegneristiche, oppure deviati lontano da strutture essenziali attraverso canali e
scavi. In certi casi piantare alberi pu rappresentare un metodo efficace o per ridurre il
potenziale di alluvioni e colate di fango, oppure per rallentare la desertificazione. La
possibilit di ridurre limpatto della catastrofe stata indicata in ciascuno dei profili delle
diverse catastrofi.
Ovviamente, il modo migliore di contenere futuri disastri industriali consiste anzitutto
nel prevenire il loro verificarsi. Gli incendi, le perdite di liquami, gli incidenti tecnologici e
di trasporto sono tutte catastrofi fondamentalmente evitabili. Nei rischi di disastro
provocato dalluomo, lo scopo degli interventi di mitigazione ridurre o prevenire il
verificarsi delle catastrofi. Mettere a punto sistemi di sicurezza costituisce un elemento
importante per la riduzione dei rischi di catastrofi industriali. Un insieme di conoscenze
sempre pi approfondite, tratte dallesperienza di industrie attive da molti anni, pu ormai
venire applicato alle regioni di recente industrializzazione.
31
Addestramento e formazione
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I programmi attivi
a. Mirano a creare una cultura della sicurezza autosufficiente in aree di scarsa presenza istituzionale o
di incapacit di adeguarsi ai controlli esistenti.
b. Richiedono bilanci di ampio respiro, manodopera specializzata e unarticolata struttura
amministrativa.
c. Sono utili in regioni dal basso reddito, zone rurali o in altre localit dove manchi una giurisdizione
esterna relativamente alla destinazione duso dei terreni o
allattivit edilizia.
Gli standard di sicurezza, i criteri di costruzione e le norme per ledilizia fanno parte
del regolare apparato utilizzato dai governi per aiutare una comunit a proteggere se stessa.
Una delle misure pi semplici da adottare per le autorit statali ladozione di una
legislazione relativa a criteri nazionali per ledilizia, la quale preveda che nuovi edifici e
infrastrutture abbiano la capacit di resistere alle varie catastrofi naturali prevalenti in quel
determinato paese. Attualmente circa 40 paesi soggetti a frequenti terremoti dispongono di
norme di costruzione per ledilizia anti-sismica che interessano tutti i nuovi edifici. Daltra
parte, tali norme in s non possono dare risultati apprezzabili fino a quando i progettisti
non ne siano a conoscenza e le comprendano, e a meno che la comunit non le consideri
necessari, e vengano fatte rispettare da amministratori competenti.
Oltre alla molteplicit delle catastrofi e ai diversi metodi esistenti per ridurne i vari
effetti sugli elementi a rischio, un ulteriore elemento di complicazione rappresentato dai
tipi di poteri comunitari e di bilanci disponibili ai governanti. Non esiste una soluzione
universale atta a contenere i rischi di disastro. La costruzione di progetti ingegneristici su
larga scala in Giappone e altri paesi ad alto reddito per garantire protezione contro
alluvioni e flussi di detriti vulcanici, non appropriata per contenere simili catastrofi nei
paesi in via di sviluppo. Limposizione di regole per la pianificazione urbana, e di ci che
viene considerato un livello accettabile di interferenza da parte delle autorit rispetto al
diritto di ogni individuo a costruire, varia considerevolmente da paese a paese, tra
situazioni rurali e urbane, e da una comunit e una cultura a unaltra.
Il divieto di costruire case su pendii pericolosi pu sembrare generalmente appropriato,
ma in concreto non possibile farlo rispettare in citt in cui le pressioni economiche che
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34
Pianificazione territoriale
Misure economiche
35
36
dagli standard di sicurezza stabiliti nelle norme per ledilizia. Si tratta di case, officine,
magazzini ed edifici agricoli costruiti dagli stessi proprietari o da operai e ditte di
costruzione seguendo un proprio progetto. In molti paesi questi edifici non ingegneristici
rappresentano unalta percentuale del patrimonio edilizio complessivo. Le misure
ingegneristiche necessarie ad incrementare la resistenza ai disastri di strutture non
ingegneristiche comprendono, fra laltro, la formazione di costruttori finalizzata
allapprendimento di tecniche pratiche di costruzione. La resistenza delle case ai venti
ciclonici dipende in ultima analisi dallefficacia con cui i pannelli dei tetti sono agganciati
ai muri, alla qualit dei giunti nella struttura delledificio, e al modo in cui questo fissato
al suolo. Le tecniche di addestramento per insegnare ai costruttori gli aspetti pratici
delledilizia resistente ai disastri sono ora ben note e costituiscono una parte integrante del
menu delle attivit di mitigazione disponibili ai responsabili della gestione dei disastri.
Al fine di rendere pi efficace laddestramento dei costruttori, necessario persuadere
proprietari e comunit a costruire strutture pi sicure e resistenti ai disastri e a pagare i
relativi costi aggiuntivi. La ditta edile pu svolgere un ruolo importante nel convincere il
cliente a costruire nel rispetto di pi severe specifiche, ma se questo non avviene nel
contesto di una generale campagna di informazione pubblica riguardante i rischi e per il
riconoscimento della necessit di unadeguata protezione, probabile che il costruttore non
trovi molti clienti. Si anche fatto ricorso a sistemi di sovvenzione, prestiti agevolati e
fornitura di materiale da costruzione quali incentivi per favorire laumento della resistenza
alle catastrofi di edifici non ingegneristici. Legalizzare la propriet terriera e assicurare ai
fittavoli diritti che li proteggano, inoltre, incoraggia lammodernamento del patrimonio
edilizio grazie alla garanzia di stabilit e allinteresse per il proprio futuro.
Laddestramento dei costruttori sulle tecniche di costruzione resistenti alle catastrofi
realizzato nel modo migliore per mezzo di esercizi pratici e consigli in loco.
A parte i nuovi edifici, quelli gi esistenti possono anchessi necessitare un intervento
di rafforzamento contro limpatto di future catastrofi. La vulnerabilit degli edifici
esistenti pu venire in buona parte ridotta grazie a una regolare manutenzione e a controlli
strutturali. Il rafforzamento delle strutture attuali (protezione retrofit) si pu ottenere
mediante laggiunta di rinforzi, consolidamenti e nuovi elementi strutturali.
Il costo del consolidamento di un edificio esistente tende a essere maggiore (e
37
38
e instabili, e cos via. Gli effetti possono venire notevolmente ridotti qualora sia possibile
evitare che le aree a rischio siano utilizzate per insediamenti o per la dislocazione di
importanti strutture. La maggioranza dei piani regolatori urbani che prevedono la
zonizzazione dei terreni a seconda della destinazione duso probabilmente gi tentano di
separare attivit industriali pericolose dai grandi centri residenziali. E necessario che la
pianificazione urbana accolga la consapevolezza delle catastrofi naturali e della
mitigazione dei rischi allinterno dei normali processi di pianificazione dello sviluppo di
una citt.
E pi facile controllare la dislocazione delle strutture pubbliche che non di quelle
private o lutilizzo privato del territorio. Unattenta distribuzione delle strutture pubbliche
pu essa stessa svolgere un ruolo importante nella riduzione della vulnerabilit di un
insediamento: scuole, ospedali, strutture demergenza e importanti elementi infrastrutturali
come gli impianti di rifornimento idrico, i trasformatori di corrente elettrica e le centrali
telefoniche costituiscono parte significativa del funzionamento di una citt. Un principio da
tenere presente il decentramento degli elementi a rischio: i servizi offerti da ununica
struttura centralizzata sono sempre pi a rischio di quelli garantiti da tante strutture pi
piccole. Il crollo dellimpianto centrale dei telefoni durante il terremoto di Citt del
Messico nel 1985 interruppe completamente le comunicazioni nella citt. Nel corso della
ricostruzione, limpianto centrale venne rimpiazzato da numerose mini-centraline situate in
diverse zone della citt, al fine di rendere il sistema telefonico meno vulnerabile. Lo stesso
principio vale allo stesso modo per gli ospedali e le scuole, per esempio, cos come per le
centrali elettriche e gli impianti di depurazione delle acque.
Il principio del decongestionamento si applica anche alle concentrazioni demografiche
in aree urbane: una maggiore densit di popolazione presenter sempre un potenziale di
disastro pi elevato rispetto a insediamenti pi dispersi. Laddove la frequenza degli edifici
pu essere tenuta sotto controllo, il piano regolatore urbano dovrebbe riflettere la
distribuzione spaziale dei livelli di gravit delle catastrofi nella suddivisione del territorio
in zone nelle quali autorizzare diverse densit di sviluppo. A volte possibile operare un
controllo indiretto delle densit mediante metodi pi semplici, quali limpiego di strade
larghe, limiti daltezza per gli edifici e percorsi stradali che riducano le dimensioni degli
appezzamenti disponibili per lo sviluppo. La creazione di zone adibite a parchi riduce la
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densit urbana, e inoltre procura spazi pubblici per la citt e aree di verde, favorisce il
drenaggio per diminuire il rischio di alluvioni, forma aree di rifugio per la popolazione nel
caso di incendi urbani e pu offrire spazi utilizzabili per strutture demergenza
nelleventualit di un disastro.
I servizi offerti da ununica struttura centralizzata sono sempre pi a rischio di quelli
garantiti da tante strutture pi piccole.
A livello regionale, la concentrazione degli aumenti di popolazione e dello sviluppo
industriale in una citt centralizzata in genere meno auspicabile rispetto a un sistema
decentralizzato di cittadine secondarie, di centri satellite e di uno sviluppo distribuito su
unarea pi vasta. Lideazione di reti di servizio, come strade, condutture e cavi, richiede
ugualmente unattenta pianificazione per ridurre il rischio di crisi. Linee di fornitura
eccessivamente lunghe corrono maggiormente il pericolo di venire interrotte da un guasto
in un punto qualsiasi. Reti basate sullinterconnessione e sulla coesistenza di pi di un
percorso per raggiungere una determinata localit sono meno vulnerabili a crisi locali, a
condizione che le singole sezioni possano venire isolate in caso di necessit. Laccesso dei
veicoli a un punto specifico ha meno possibilit di venire interrotto dal blocco di una strada
nel quadro di un sistema viario circolare rispetto a uno radiale. Gli urbanisti possono
inoltre riuscire a ridurre i rischi modificando lutilizzo di edifici vulnerabili adibiti a
importanti funzioni una scuola situata in un vecchio palazzo pu venire trasferita in un
altro
pi
robusto,
lasciando
il
posto
funzioni
meno
importanti
come
limmagazzinamento. Spesso sono lutilizzo del territorio da parte dei privati, i settori
informali e le baraccopoli a presentare i pi elevati rischi di disastro. La dislocazione di
strutture pubbliche pi facile da controllare di quelle private. In molte citt dal rapido
sviluppo, il controllo dellutilizzo privato del territorio mediante piani regolatori e licenze
di sviluppo quasi impossibile. Spesso sono lutilizzo del territorio da parte dei privati, i
settori informali e le baraccopoli a presentare i pi elevati rischi di disastro. I campi
soggetti alle alluvioni e i ripidi pendii sono spesso terreni periferici accessibili a comunit
dal reddito inferiore e ai gruppi sociali pi vulnerabili. Le pressioni economiche che
spingono questi gruppi dapprima a trasferirsi in citt alla ricerca di lavoro e opportunit, e
quindi ad abitare in aree marginali, vanno adeguatamente valutate in quanto rappresentano
il contesto entro il quale occorre ridurre i rischi a cui essi si espongono. Divieti o misure di
40
Misure economiche
Uno sviluppo economico equo il fattore chiave per la mitigazione dei disastri. Una
economia forte in cui i benefci sono condivisi dalla societ nel suo insieme costituisce la
migliore protezione contro una futura calamit. Uneconomia forte significa maggiori
somme di denaro da spendere per edifici pi robusti, e maggiori riserve finanziarie per
ovviare a eventuali perdite. Linterdipendenza fra Disastri e sviluppo oggetto di un altro
modulo di questo corso di addestramento.
Le misure di mitigazione che aiutano la comunit a ridurre possibili perdite
economiche, favoriscono la resistenza dei singoli e migliorano la loro capacit di
riprendersi, insieme alle misure che consentono alle comunit di permettersi pi alti livelli
di sicurezza, sono elementi importanti di un complessivo programma di mitigazione.
Uneconomia forte in cui i benefici sono condivisi dalla societ nel suo insieme costituisce
la migliore protezione contro una futura calamit. Inevitabilmente, sono quelli che hanno
di meno che, in proporzione, perdono di pi in caso di disastro. I membri pi deboli del
sistema economico dispongono di scarse riserve economiche. Se perdono la propria casa o
i propri animali, non hanno i mezzi per sostituirli. E improbabile che abbiano stipulato
41
42
43
44
45
e la comunit non pretende che si provveda alla sua protezione. La pianificazione della
mitigazione dovrebbe mirare a sviluppare una cultura della sicurezza relativa ai disastri,
grazie alla quale ognuno sia perfettamente consapevole dei pericoli a cui va incontro, si
difenda per quanto pu e collabori pienamente agli sforzi compiuti per suo conto nel
tentativo di garantire protezione.
Esistono vari modi per ingenerare nel pubblico questa consapevolezza, dalle campagne
a breve termine e di alto profilo che utilizzano trasmissioni, pubblicazioni e poster, a quelle
pi a lungo termine e meno appariscenti condotte attraverso uninformazione generale.
Listruzione deve cercare di rendere queste tematiche familiari senza eccessiva enfasi. Tutti
coloro che abitano in aree soggette a catastrofi dovrebbero considerarle come parte della
vita. Linformazione sulle catastrofi va inserita nei curriculum scolastici fin dalle prime
classi e nelle fonti quotidiane di notizia, con accenni occasionali in romanzi, telenovelas,
giornali e altri media diffusi. Lo scopo generare unaccettazione costante del principio di
sicurezza dai disastri, in base alla quale la gente adotti alcune precauzioni consapevoli e
automatiche essendo consapevole della possibilit del verificarsi di una catastrofe, senza
per questo sentirsi terrorizzata. La comprensione del fenomeno dovrebbe comportare la
consapevolezza di cosa occorre fare in caso di pericolo, e del fatto che le scelte relative
allabitazione, al luogo in cui sistemare una libreria o un fornello, alla qualit della
costruzione del muro di cinta del giardino attorno allarea giochi dei bambini, influiscono
tutte sulla propria sicurezza. In alcune localit, la consapevolezza dei rischi alimentata da
riferimenti a eventi passati: ad esempio, linstallazione di una bitta dotata di tacche che
mostrino laltezza raggiunta dallacqua in precedenti alluvioni; oppure le rovine di un
edificio conservate come memoriale di un terremoto. E altres importante sottrarre le
catastrofi al sensazionalismo. La maggioranza di esse non provoca disastri. Rendere note
soltanto le catastrofi disastrose genera paura e fatalismo: Se un terremoto rade al suolo
unintera citt, che importanza ha dove io sistemo la libreria? I film e telefilm che
mostrano catastrofi simulate dovrebbero servire a mostrare come una famiglia reagisce o
non reagisce agli effetti dirompenti di un disastro, e non semplicemente la fine di una
dinastia da telenovela a opera di un cataclisma. La partecipazione della comunit nei
processi di pianificazione della mitigazione pu realizzarsi attraverso convegni pubblici e
consultazioni, inchieste pubbliche e approfonditi dibattiti sulle decisioni prese allinterno
46
D.
47
R
comprendono la riduzione dei danni e delle
perdite
PARTE 3
economiche
inflitte
alle
LE STRATEGIE
MITIGAZIONE
DI
le condizioni economiche e
politiche
misure
la situazione politica
il momento di attuazione
economico,
societ o comunit
risulter
ingegneristiche,
gestionale
sbilanciato
pianificazione
e
sociale.
Un
difficilmente
Obiettivi e metodi
Scopo
di
una
strategia
di
ripetersi
di
una
prospettiva
della
realizzazione.
sua
improbabile
effettiva
che
48
met
rischio
La
del
legislativo,
progetti
programma di mitigazione.
variano
anchesse.
quadro
degli
stati
nel
dedicati
mondo.
Gli
allirrigazione,
realizzazioni
distrutte
dal
vengono
di
percentuale
spendere
aggiuntiva
una
di
piccola
fondi
per
proteggerla
da
eventuali
49
costi
necessari
le
vulnerabilit
dedicato
ambiente
edificato
proteggere
oggetto
di
da
parte
alla
delle
autorit
Valutazione
amministrazioni
esempio,
quattro anni).
argomento
di
vivace
politiche
fa
della
s
che
alternative
attentamente
standard
di
elasticit
strutturale
investimento
studiati.
numerose
disastri
possono
direttamente
quali
gli
definizione
inerente
di
campagna
risultare
livelli
appropriati
stato
In
vanno
non
di
catastrofi
eventuali
abbiano
effetti
delle
di
dimostrato
priorit
che
un
maggiori
daiuto
di
informazione
nella
ciascun
pubblica
50
Aspetti
mitigazione
pratici
della
Opportunit
per
la
mitigazione: interventi successivi a
un disastro
A volte i progetti di mitigazione sono
approntati sulla base di proiezioni e studi
delle possibili conseguenze delle catastrofi,
ma in molti casi la realizzazione della
mitigazione viene avviata per lo pi nella
fase successiva a un disastro. Ricostruire
ci che stato distrutto e riconoscere che i
danni erano evitabili pu indurre a cercare
protezione da futuri disastri. Il sostegno
pubblico alle iniziative di mitigazione
notevole
in
presenza
delle
visibili
51
che
si
adottino
programmi
di
migliori
successivo a un disastro.
disastro.
per
realizzare un programma
Le esperienze del disastro, della ricostruzione e delle misure di mitigazione che esso
determina vanno trasferite, con i necessari adattamenti, alle localit che pi ne hanno
bisogno.
Per la maggioranza delle catastrofi, i progetti di mitigazione tendono a incentrarsi
sullarea in cui avviene la ricostruzione, anche se altre aree sono pi a rischio: probabile
che una regione colpita da un terremoto sia fatta oggetto di immediate misure di
mitigazione nonostante il fatto che il terremoto successivo quasi certamente non colpir la
stessa localit, ma potr eventualmente verificarsi altrove. Questo principio pu non valere
per certi tipi di catastrofe, specialmente le alluvioni che tendenzialmente si verificano
sempre nelle stesse zone. Resta il fatto che le attivit di ricostruzione con grandi quantit di
investimenti destinati in quella particolare regione e le opportunit che cos si offrono per il
cambiamento offrano condizioni estremamente favorevoli alla realizzazione della
mitigazione. Le tecniche apprese nel corso di questo processo e lesperienza acquisita
verranno sfruttate in altre zone del paese. E importante che le iniziative di mitigazione
vengano promosse per quanto possibile al di l dei confini della regione colpita, e trasferite
in altre aree minacciate da catastrofi analoghe, e che la mitigazione riguardi tutte le
catastrofi che hanno qualche probabilit di verificarsi. Le esperienze del disastro, della
ricostruzione e delle misure di mitigazione che esso determina vanno trasferite, con i
necessari adattamenti, alle localit che pi ne hanno bisogno.
52
53
D.
mitigazione dei disastri quello successivo a una catastrofe. Perch ci avviene? Sebbene
tale periodo rappresenti un terreno fertile per le attivit di mitigazione, esso pu anche
determinare condizioni sfavorevoli.
Quali?
R
PARTE 4
ORGANIZZAZIONI
IMPEGNATE
NELLA
REALIZZAZIONE
alcune
interessate
delle
alla
organizzazioni
realizzazione
nazionale.
internazionale
di
La
comunit
solito
reagisce
dei
sviluppo istituzionale
diffusione di informazioni
che
scambio
internazionale
informazioni
campagna IDNDR
di
potrebbero
verificarsi.
Tali
si
trova
nelle
condizioni
54
periodo
di
sviluppo
di
un
approccio
successivo
al
disastro
alla
analizzano
questo
campo
sono
il
UN-OCHA,
informazioni
capacit
regionali.
importanti
Uno
dei
pi
necessarie
sono
affinch
ciascun
Osservatori meteorologici
Osservatori sismologici
Istituti di vulcanologia
Laboratori
Favorire
la
formazione
di
di
idraulica
idrologia
Ordini di ingegneri
Ispettorati
alla
sicurezza
industriale
Istituti
elementi
centrali
delle
di
pianificazione
urbana e regionale
Dipartimenti universitari
Istituti di ricerca
Associazioni di economisti,
sociali
55
formali
che
garantiscano
la
prosecuzione
dei
programmi di mitigazione
uno
degli
elementi
centrali
delle
iniziative
alla
gestione
dei disastri.
un
programma
integrato
di
mitigazione.
Il
contesto
regionale:
condivisione di un problema
di
gestire
dati
raccolti.
edilizio
del
retroterra
collegamenti
il
coordinamento
delle
come
quello
dellUNESCO
56
hanno
nel
Sudest
Asiatico.
Anche
lOAS
lesperienza
dato
accumulata
risultati
pu
sperati,
prendano
il
Sviluppo
regionale
prevedere
mitigazione,
misure
Dipartimento
possono
congiunte
specialmente
la
di
inoltre
di
stima
di
considerazione
suo
in
ivi
progetti
catastrofi
alle
alluvioni
iniziative
di
possono
protezione
venire
dalle
impiegate
Meridionale.
Scambi
esperienze
internazionali
di
ladozione
di
tecniche
di
internazionale
delle
57
Unite
cooperazione
esperienze
descritto
in
sintesi
nellAppendice 1.
che
eseguono
tecnica.
progetti
Questi
di
ultimi
Il supporto al processo
decisionale: gli specialisti esterni
consapevole
piuttosto
che
non
nel
internazionale
pu
nel
Diffusione di conoscenze
La diffusione di conoscenze a livello
internazionale unimportante funzione
sia dellUNDP che del OCHA. Studi
dedicati a singoli progetti, manuali,
compendi e libri di testo fanno parte di un
repertorio
sempre
pi
ampio
di
58
primarie
sulla
pubblicazioni
ottima
nellevoluzione
serie
di
informazione
godano
della
di
scienza
della
di
politiche
economiche,
allinterno
nazionali di sviluppo.
dei
rispettivi
programmi
di
venga
economico.
mitigazione
dei
disastri
Il Decennio Internazionale
per la Riduzione dei Disastri
Naturali
dei Disastri
descrive
Generale
Naturali
delle
dallAssemblea
Nazioni
Uniti
nella
gli
obiettivi
strategici
59
settori;
incrementare
la
lo
scambio,
tra
di
disastri, di esperienze,
evitare
naturali,
disastri
o
di
paesi
relative
beni di propriet e i
dei disastri.
di
soggetti
conoscenze
proteggere se stesse, i
mezzi
abilit
alla
gestione
sussistenza
dalle catastrofi;
facilitare
Lesercizio
di
programmazione-
programmi e i progetti
finanziati
di
assicurare
non
che
dallUNDP
ai
governi
affinch
effetti
aggravino
potenziali
assistenza
particolare:
naturali, n aumentino
il rischio di disastro,
ma
al
progetti
mitigazione
contrario
di
per
la
conducano a evitare i
disastri o a contenerne
la
disastri in regioni ad
incoraggiare
altissimo rischio
linserimento di misure
di
preparazione
linserimento
ai
della
prevenzione,
e
preparazione ai disastri
nei
paese.
mitigazione
processi
pianificazione
bilancio
sviluppo
di
e
relativi
in
di
allo
tutti
Rappresentanti
Residenti
60
misure
di
prevenzione,
il
regolare
programmazione
del
pianificazione
della
processo
paese
di
nella
riabilitazione
ricostruzione.
Questo
rende
dovrebbero
conoscere
principi
dei
inerenti
disastri
la
nella
ASPETTI
MITIGAZIONE
DISASTRI
DI
DEI
Fasi
iniziali
dellesercizio
di
61
programmazione-paese dellUNDP
Disastri passati
lesperienza
verificatisi
di
in
disastri
passato
che
sarebbe
stato
misure
preparazione),
di
prevenzione, mitigazione e
allarmi
per ledilizia)
la
misura
considerazioni
in
cui
le
inerenti
la
esplicitamente
disastro
processi
di
inserite
nei
pianificazione
regionali di preparazione ai
geografia
disastri
beni
risorse
socioeconomiche,
di
della reattivit
propriet, i programmi e le
organizzative,
da tali catastrofi
procedure
dedicate ai disastri
politiche
risorse
specificamente
e
pratiche
del
62
pianificazione
gli
della
effetti
di
quelle
gi
contributi
sociale,
disastri
di
solidariet
foreste,
risorse
il
fabbisogno
di
risorse
idriche
ridurre
vulnerabilit
rischi
la
di
aree
soggette a disastri
politiche
pratiche
Apportare miglioramenti
assistenza
del
tecnica
esterna
richiesta e disponibilit di
programma-paese
addestramento e campagne di
sensibilizzazione a livello di
governo
APPENDICE 1
Profilo di alcune agenzie dellONU e delle rispettive attivit di mitigazione dei
disastri
United
UN-OCHA
Nations
Coordination
of
Office
for
Humanitarian
63
______________________________
___________________________
relativi ai Disastri.
______________________________
___________________________
LUNDRO, predecessore dellUNOCHA, nato nel 1971 allo scopo di
mobilitare
coordinare
soccorsi
Assistenza
tecnica
mitigazione ai disastri
per
Afghanistan
Algeria
Armenia
Caraibi
Cipro
Colombia
Ecuador
Egitto
la
64
Filippine
Guinea
Haiti
Indonesia
Iran
Madagascar
realizzati in passato
1986 fondazione e successivo
sviluppo di un centro regionale di
addestramento in Gestione dei
Disastri presso lAsian Institute of
Technology di Bangkok
Attivit
di
Mauritius
finalizzate
al
Namibia
Caraibico
Nepal
disastri
Paraguay
Per
Tunisia e altri
di
Progetti
addestramento
Progetto
mitigazione
Pandei
nazionali
addestramento
in
di
Colombia,
UNESCO
United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (Organizzazione per
lIstruzione, la Scienza e la Cultura delle Nazioni Unite)
_________________________________________________________
7, place de Fontenoy 75700 Paris France
Tel. 45683910 Fax:
_________________________________________________________
LUNESCO impegnato dal 1960
65
Bretagna
realizzate
Settori
relativamente
al
1965
nellambito
ristretto
dei
disponibile
di
una
cooperazione
Asiatico, 1973
tsunami,
Centro
1988-
ha
creato
il
Inter-governativi
Araba (PAMERAR)
sulla
di
questultimo
principale
Terremoto
diventato
della
ricerca
(1976)
lambito
e
delle
Progetti nazionali
Previsione di Alluvioni a Rio de Janeiro,
Brasile, e nella regione delle Valli Andine
e a Cuzco, Per
Rete
degli
Osservatori
Sismologici
66
Studi e pubblicazioni
Cause e prevenzione delle frane, e
pubblicazione
di
direttive
per
la
UNCHS (HABITAT)
United Nations Center for Human Settlements (Centro delle Nazioni Unite per gli
Insediamenti Umani)
_________________________________________________________
P.O.Box 30030 Nairobi Kenya
Tel: (+254-2) 333930 Fax: (+254-2) 520-724 Telex: 22996
_________________________________________________________
LUNCHS
(Habitat)
Nazioni
Unite
responsabile
della
specificamente
promozione
dello
di
fondazione,
lUNCHS
ha
67
di
una
vasta
ricostruzione
esperienza
il
Ricostruzione e mitigazione
dei terremoti, Iran, 1990
dopo
Ricostruzione
di
regioni
Pakistan, 1990
Allinterno
di
questi
programmi
Programmi di ricostruzione e
riabilitazione
dopo
rurali
della
Bangladesh, 1988
vulnerabilit,
cos
da
poter
nella
preparazione
il
dopo
Mitigazione
progettazione
lalluvione,
sismico
nella
del
centro
1985
dellaccoglimento
Caicos, 1985
dei
Programma di riabilitazione
Vietnam, 1985
68
Ricostruzione
di
Lamu,
Piano
di
sviluppo
del
Ricostruzione di insediamenti
Jugoslavia, 1979
UNIDO
United Nations Industrial Development Organization (Organizzazione delle Nazioni
Unite per lo Sviluppo Industriale)
_________________________________________________________
Centro Internazionale di Vienna P.O.Box 300 A-1400 Vienna Austria
Tel: (+43-1-) 211-310 Fax: (+43-1-) 232-156
Telex: 135612 UNO A
________________________________________________________
LUNIDO stato fondato nel 1967
per
promuovere
accelerare
sviluppo.
LUNIDO
la
agisce
per
cooperazione
internazionale
allindustrializzazione
assistenza
fornire
acquisire
rivitalizzazione
aiutarli
richiesta
su
per
dei
governi,
tecnica
favorire
ad
della
produzione
dei
69
riparazione
consolidamento
un
aumento
della
il
di
edifici,
1979
Costruzione, consolidamento
e riparazione antisismica di
ricerca
dei
paesi
partecipanti,
atte
edifici
incrementare
la
resistenza
dagli
effetti
del
Dimostrazione interregionale
sullisolamento
naturali.
Costruzione
di
edifici
in
con
delle
la
formulazione di norme di
progettazione antisismica, la
progettazione e la costruzione
Seminario
regionale
sulle
UNEP
United Nations Environmental Program (Programma per lAmbiente delle Nazioni
Unite)
_________________________________________________________
P.O.Box 30552 Nairobi Kenya
70
sistema
governative.
ispirare,
ambientalista
innalzare
il
del
livello
delle
Lo strato di ozono
Il clima
tutte
agenzie
strumento
Lambiente marino
Lacqua
le
dellONU.
organizzazioni
Il
principale
lapprovvigionamento idrico
Le foreste
La diversit biologica
Lindustria e linquinamento
industriale
energetica
linquinamento
Lefficienza
Le catastrofi chimiche
71
Risposta da pag. 13
Bisogna conoscere quali siano gli elementi di rischio, dove siano localizzati e la
vulnerabilit di questi elementi dato un certo livello di probabilit che avvenga la
catastrofe.
Risposta da pag. 50
I cinque tipi di misure di mitigazione disponibili sono:
Modalit costruttive e ingegneristiche
Misure economiche
Risposta da pag. 57
Il periodo immediatamente successivo a un disastro propizio per lavvio di
programmi di mitigazione dei disastri per via dei seguenti fatti:
72