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Nota bene: alcune diapositive sono state inserite da un documento disponibile sul
web elaborato da ricercatori del D.I.C.A. dellUniversit di Catania. Per ulteriori
dettagli si rimanda al sito www.dica.unict.it
Sommario
Regole generali di progettazione
Tipologie di fondazione
Rigidezza della fondazione
Criteri di dimensionamento
Sollecitazioni
Edifici ad alta duttilit
Edifici a bassa duttilit
Azioni correlate alla fondazione
Slittamento
Capacit portante
Cedimenti
Interazione terreno-struttura
D.M. 14/01/2008
Capitolo 6: Fondazioni
6.1.2 Prescrizioni generali
Le scelte progettuali devono tener conto delle prestazioni attese
delle opere, dei caratteri geologici del sito e delle condizioni
ambientali.
I risultati dello studio rivolto alla caratterizzazione e modellazione
geologica, devono essere esposti in una specifica relazione geologica.
Le analisi di progetto devono essere basate su modelli geotecnici
dedotti da specifiche indagini e prove che il progettista deve
definire in base alle scelte tipologiche dellopera o dellintervento e
alle previste modalit esecutive.
Le scelte progettuali, il programma e i risultati delle indagini, la
caratterizzazione e la modellazione geotecnica, unitamente ai calcoli
per il dimensionamento geotecnico delle opere e alla descrizione
delle fasi e modalit costruttive, devono essere illustrati in una
specifica relazione geotecnica.
D.M. 14/01/2008
Capitolo 6: Fondazioni
6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto delle opere e dei sistemi geotecnici deve
articolarsi nelle seguenti fasi:
1. caratterizzazione e modellazione geologica del sito;
2. scelta del tipo di opera o dintervento e
programmazione delle indagini geotecniche;
3. caratterizzazione fisico-meccanica dei terreni e delle
rocce e definizione dei modelli geotecnici di
sottosuolo;
4. descrizione delle fasi e delle modalit costruttive;
5. verifiche della sicurezza e delle prestazioni;
6. piani di controllo e monitoraggio.
Ff
Wf
Wf
1a combinazione di carichi:
solo carichi verticali
(valori di calcolo)
2a combinazione di carichi:
carichi verticali + sisma
Le azioni ( 6.2.3)
Ff
Wf
1a combinazione di carichi:
solo carichi verticali
Wf
2a combinazione di carichi:
carichi verticali + sisma
Le azioni ( 6.2.3)
Ff
Wf
1a combinazione di carichi:
solo carichi verticali
g Gk + q i ji Qki
g = 1.4
q = 1.5
Wf
2a combinazione di carichi:
carichi verticali + sisma
I E + g Gk + i ji Qk
I = 1.0 1.4
g = 1.0 1.3
q = 1.3
coesione drenata
- cu
Meccanismi di rottura
Legame sforzi-deformazioni
rigido-perfettamente plastico
Legame sforzi-deformazioni
intermedio
Legame sforzi-deformazioni
elasto-plastico-incrudente
Meccanismi di rottura
(1)
(2)
Vesic (1973) ha studiato in via approssimata
il fenomeno della rottura per punzonamento
assimilando il terreno ad un mezzo elastoplastico e la rottura per carico limite
allespansione di una cavit cilindrica.
Il fenomeno risulta essere retto dal seguente indice di rigidezza:
Ir
G
c tg
Meccanismi di rottura
Ir,crit = 0.5 exp [3.3 0.45 (B/L)] ctg [(/4) (/2)]
Ir > Ir,crit
rottura generale
Ir < Ir,crit
c q
1 q
N q tg
Meccanismi di rottura
Nel caso si preveda una rottura locale
si pu applicare la classica espressione di qlim utilizzando
un angolo di resistenza al taglio corretto, dato da (Vesic,
1970):
tanR = [0.67 + DR 0.75DR2] tan
con 0 < DR < 67%.
Per i terreni coesivi in condizioni ND si pu sempre
parlare di rottura generale (mezzo incomprimibile).
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni drenate
1
qlim ' B' N c' N c c qN q q
2
Eccentricit
q D
B' B 2e B
Affondamento
'
Prandtl, 1921
N 2 N q 1 tan '
Nc N q 1 cot '
Vesic, 1970
Prandtl, 1921
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni drenate
Coefficienti correttivi
i s d b g
c ic sc d c bc g c
q iq sq d q bq g q
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni drenate
Coefficienti di inclinazione del carico (Vesic, 1970)
i={1-[V/(N+BLctan)]}(m+1)
ic = iq-(1-iq)/(Nctan )
iq={1-[V/(N+BLctan)]} m
m = (2+B/L)/(1+B/L)
L = L 2 eL
s=1 0.4(B/L)
sc=1 +(B/L)(Nq/Nc)
sq=1 +(B/L)tan
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni drenate
Coefficienti di affondamento
d=1
dc=dq (1-dq)/(Nctan )
dq= 1+2(D/B)tan(1-sen
Vesic, 1973
)2
Brinch-Hansen, 1970
b=bq
bc=bq (1-bq)/(Nctan )
bq= (1 - tan)2
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni drenate
g=gq
gc=gq (1-gq)/(Nctan )
gq= (1 - tan)2
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni non drenate
qlim c u N c c0 q
Nc 2
q D
Capacit portante
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
condizioni non drenate
m = (2+B/L)/(1+B/L)
Coefficienti correttivi
ic0 = 1- (m V) / (B L cu Nc)
Vesic, 1970
Vesic, 1970
Brinch-Hansen, 1970
Brinch-Hansen, 1970
Brinch-Hansen, 1970
+ il termine 0.5 B N s
con N = - 2 sen
e s = 1-0.4 (B/L)
10
max (1/150)
SLD
SLU
Dimensionamento della
fondazione
Regole generali di progettazione
Di norma deve essere usato un tipo unico di fondazione
In particolare deve essere evitato luso contestuale di pali
e di fondazioni dirette nello stesso edificio, a meno di
studi specifici che ne dimostrino lammissibilit.
La rigidezza della fondazione deve essere tale da
trasmettere al terreno nel modo pi uniforme possibile le
azioni localizzate provenienti dalla sovrastruttura.
La rigidezza della fondazione nel suo piano deve essere in
grado di assorbire gli effetti degli spostamenti orizzontali
relativi tra elementi strutturali verticali.
11
Dimensionamento della
fondazione
SCELTA DEL TIPO DI FONDAZIONE
Come detto la scelta del tipo di fondazione dipende da
una serie di parametri che, considerati nel loro
complesso, portano alla scelta del tipo di fondazione da
adottare.
Le tipologie di fondazione si distinguono in due grandi
famiglie:
fondazioni superficiali (plinti, travi rovesce, platee)
fondazioni profonde (pali e micropali)
Dimensionamento della
fondazione
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Le fondazioni superficiali trasferiscono
il carico dalledificio al terreno per
contatto diretto. Il contatto che si
viene a creare genera pertanto delle
tensioni di compressione nel terreno
che devono essere confrontate con le
pressioni ammissibili definite nel corso
dellanalisi geotecnica.
la tipologia di fondazione (rispetto a
quelle profonde) strutturalmente meno
efficiente, ma economicamente
vantaggiosa, a patto che il piano di posa
non costringa ad effettuare scavi
eccessivi.
12
Dimensionamento della
fondazione
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Il primo aspetto fondamentale la scelta del piano di posa,
che in ogni caso deve avere profondit tale da:
superare lo strato superficiale di terreno vegetale ed
eventualmente di riporto
superare lo strato di terreno soggetto allazione del gelo o
a variazioni stagionali del contenuto dacqua (in Italia,
questo strato stimabile in circa 1-2 metri)
ettersi al sicuro dallazione delle acque superficiali
La scelta del piano di posa determina quindi la distanza che
si viene a creare fra fondazione e il primo piano
calpestabile (piani interrati o piano terra), e quindi anche il
sistema di protezione dallumidit
Dimensionamento della
fondazione
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Il secondo aspetto riguarda la geometria
della trave rovescia (base ed altezza).
In genere laltezza della trave scelta sulla
base di considerazioni di rapporti di rigidezza
tra sovrastruttura e sottostruttura
La base della trave definita assumendo
dimensioni che siano tali da rendere la
H
pressione di contatto inferiore al valore
limite previsto dal metodo di verifica
impiegato (in genere Brinch-Hansen)
13
Dimensionamento della
fondazione
Ni Mi
c
L
Lequazione della linea elastica di una trave su suolo
elastico :
b
q
EI
cB
44
EI
v IV 44v
con
Dimensionamento della
fondazione
Ni Mi
L
Per la base, se la trave rigida, si pu considerare una
pressione quasi uniforme pari a qlim:
b
L 0.9 qlim
Coeff. di sicurezza
B
14
Dimensionamento della
fondazione
Ni Mi
L
Per laltezza, dalla verifica a taglio della trave si ricava:
b
bd 1.2
Nmax
fcd
In genere si assume:
b 0.40 0.50m
H
n piani
If 4
t ,j
j 1
15