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Sul progetto di piastre di fondazione con armatura a

punzonamento

Autori: Elena Camnasio; Jan Bujnak

Peikko Group Corporation

Sommario

Le prestazioni strutturali delle solette di fondazione o dei plinti isolati sono spesso limitate dalla capacità
a taglio-punzonamento dell’area circostante il pilastro. Queste possono essere notevolmente migliorate
utilizzando armatura a taglio verticale, la quale viene tipicamente realizzata con staffe realizzate su
misura o con pioli con doppia testa a martello prodotti industrialmente. L’assenza di nozioni riguardo il
comportamento delle solette armate con tali elementi, i quali non compaiono nell’attuale Eurocodice 2
(EN 1992-1-1), è stata la principale motivazione per un programma di ricerca sperimentale presso
l’EPFL di Losanna dove si sono svolte prove di laboratorio su fondazioni in vera grandezza armate con
pioli Peikko PSB®. I risultati di tale programma sono stati utilizzati per sviluppare prescrizioni di progetto
per le solette armate con pioli Peikko PSB® ora inclusi nell’ETA 13/0151. La memoria riassume i
principali risultati di tale ricerca e presenta indicazioni pratiche di progetto da essa derivanti.

Parole chiave: armatura a taglio; resistenza a punzonamento; indagine sperimentale; metodo di


progettazione

1. Introduzione

Le fondazioni a piastra in calcestruzzo armato vengono di solito utilizzate per limitare i cedimenti
differenziali dovuti a una distribuzione non uniforme del carico grazie a un migliore sfruttamento della
capacità resistente del terreno. Tuttavia, le prestazioni strutturali delle fondazioni a piastra è spesso
limitata dalla capacità a punzonamento nell’intorno del pilastro. Ciò può avvenire anche nelle fondazioni
a plinti isolati, dato che il fenomeno del punzonamento dipende dalle dimensioni del pilastro e dalla
snellezza dell’elemento.

Il punzonamento avviene in genere con il distacco di un cono di calcestruzzo dall’elemento di


fondazione e con lo sfilamento dal calcestruzzo dell’armatura a flessione (Figura 1). L’esperienza
mostra come la crisi per punzonamento sia particolarmente pericolosa, in quanto è un fenomeno fragile
senza alcun segno premonitore, quali un’eccessiva deformazione o delle fessurazioni. Inoltre, una
soletta priva di armatura trasversale ha solo una resistenza al punzonamento molto limitata. Tale
resistenza può essere migliorata dalla presenza di armatura a taglio in forma di staffe o di pioli con
doppia testa a martello.

Figura 1 – Rottura di una piastra di fondazione per punzonamento.


1.1. Armatura a punzonamento con pioli a doppia testa a martello

Nel corso degli ultimi 20 anni i pioli con doppia testa a martello sono stati utilizzati in Europa come
efficiente sistema contro il punzonamento delle solette in calcestruzzo. Tale sistema consente di
raggiungere livelli di resistenza che sono significativamente superiori delle resistenze delle solette
armate con tecniche tradizionali grazie ad una migliore capacità di ancoraggio al calcestruzzo.

I pioli con doppia testa a martello vengono progettati per prevenire l’insorgere di fessurazioni inclinate
per punzonamento agendo come tiranti verticali in un sistema a puntoni e tiranti, come mostrato in
Figura 2a. Inoltre, la duttilità della soletta aumenta.

In particolare, gli elementi di armatura PSB® di Peikko (Peikko Group 2013) consistono di pioli con
doppia testa a martello saldati su di un binario, il quale non ha funzione strutturale (Figura 2b). Ciò
garantisce la corretta spaziatura e posizionamento dei pioli. Inoltre, i pioli PSB ® permettono
un’installazione più efficiente e più veloce dall’alto o sul fondo della gabbia di armatura, il che rende
tale sistema preferibile ad altri.

(a) (b)

Figura 2 – (a) Forze in una piastra armata con pioli con doppia testa a martello (b) Elementi di armatura PSB®
(adattato da Peikko Group 2013).

2. La progettazione dell’armatura a punzonamento

Nonostante sia un sistema ampiamente utilizzato nella pratica comune, i metodi di progettazione per le
solette armate con pioli con doppia testa a martello non sono ancora inclusi nell’Eurocodice 2 (CEN
2004) per le strutture in calcestruzzo armato.

2.1. Prescrizioni di progetto secondo l’Eurocodice 2 (EN 1992-1-1)

Per la progettazione dell’armatura a taglio, l’Eurocodice 2 fornisce chiare indicazioni per calcolare la
resistenza della soletta senza armatura a punzonamento (vRd,c) e per considerare il numero e il diametro
dei bracci di armatura all’interno del perimetro di controllo e il numero dei perimetro dei bracci necessari
per attivare una sufficiente resistenza sul perimetro esterno (vRd,out). Tuttavia, vi è una certa ambiguità
riguardo la verifica della massima resistenza della soletta (vRd,max). Durante lo sviluppo della normativa
si sono considerate alcune alternative di verifica empiriche (European Concrete Platform 2008).
L’attuale versione dell’Eurocodice (CEN 2014) verifica la massima resistenza della soletta come segue:

𝑓𝑐𝑘
0.24 (1 − )𝑓 𝑢 𝑑
𝑉𝑅𝑑,𝑚𝑎𝑥 = 𝑚𝑖𝑛 { 250 𝑐𝑑 0 (1)
1.5𝑣𝑅𝑑,𝑐 𝑢1 𝑑
Tale formula si basa su di un modello empirico che è stato ampiamente discusso, il quale ha portato
alla modifica della versione standard dell’Eurocodice durante gli anni e alla differenziazione degli
allegati nazionali di sei Paesi (Tabella 1, Bujnak 2015). Infatti, tale approccio prende in considerazione
solo le caratteristiche geometriche e del materiale della soletta di calcestruzzo, non considerando
l’influenza delle proprietà di ancoraggio dell’armatura, le quali possono essere significative nel caso dei
pioli con doppia testa a martello.
Tabella 1 – Massima resistenza della soletta secondo gli allegati nazionali dell’Eurocodice.

Germania
1.4v Rd ,c u1d
DIN EN 1992-1-1
𝑓𝑐𝑘
0.24 (1 − )𝑓 𝑢 𝑑
Austria
min { 250 𝑐𝑑 0
𝜅𝑣𝑅𝑑,𝑐 𝑢1 𝑑
Onorm EN 1992-1-1
𝜅 = 1.4 𝑓𝑜𝑟 𝑑 ≤ 200mm
𝜅 = 1.6 𝑓𝑜𝑟 𝑑 ≥ 700mm
Finlandia
Si riferisce a normative nazionali precedenti
SFS EN 1992-1-1
𝑓𝑐𝑘
0.24 (1 − )𝑓 𝑢 𝑑
Slovacchia
min { 250 𝑐𝑑 0
𝜅𝑣𝑅𝑑,𝑐 𝑢1 𝑑
STN EN 1992-1-1
𝜅 = 1.4 𝑓𝑜𝑟 𝑑 ≤ 200mm
𝜅 = 1.8 𝑓𝑜𝑟 𝑑 ≥ 700mm
𝑓𝑐𝑘
Regno Unito 0.24 (1 − )𝑓 𝑢 𝑑
min { 250 𝑐𝑑 0
BS EN 1992-1-1
2.0𝑣𝑅𝑑,𝑐 𝑢1 𝑑
𝑓𝑐𝑘
0.30 (1 − ) 𝑓𝑐𝑑 𝑢0 𝑑
Svezia 250
min { 𝑢1
SIS EN 1992-1-1
1.6𝑣𝑅𝑑,𝑐 𝑢1 𝑑
𝑢0

2.2. Prescrizioni di progetto secondo l’ETA 13/0151

La Valutazione Tecnica Europea 13/0151, ottenuta per la prima volta nel 2013 e rinnovata nel corso di
quest’anno (ETA 2018), ha colmato tale lacuna normativa e rappresenta al momento l’unico riferimento
ufficiale e valido per la progettazione delle solette armate con pioli in Europa. Tale documento ha origine
da un programma di ricerca condotto da Peikko nel 2012 presso l’Istituto Tecnico Federale Svizzero
(EPFL) di Losanna. La motivazione principale per dare inizio a tale ricerca è stata la volontà di valutare
la reale prestazione delle solette armate con pioli PSB® tramite evidenza sperimentale (Figura 3).

Figura 3 – Spaccato delle sezioni delle piastre con pioli Peikko PSB ® dopo la rottura (Muttoni & Bujnak 2013).

Diverse prove in vera grandezza furono svolte secondo la comune intesa della procedura di valutazione
(EOTA 2012). Maggiori informazioni sul programma di ricerca si possono trovare in Muttoni & Bujnak
(2013). I risultati delle prove furono integrati con un database sperimentale preesistente e derivante da
studi antecedenti (Lips et al. 2012) al fine di definire il fattore kmax per il calcolo della massima resistenza
della soletta armata con pioli con doppia testa a martello secondo la seguente espressione:

𝑉𝑅𝑑,𝑚𝑎𝑥 = 𝑘𝑚𝑎𝑥 𝑉𝑅𝑑,𝑐 (2)


Si è calcolato che un fattore di amplificazione kmax = 1.96 fornisce un sufficiente livello di sicurezza,
ovvero un frattile al 5% pari a 1.0, per le solette con una snellezza L / d < 30. Per le solette di fondazione
e i plinti, l’ETA 13/0151 prescrive kmax = 1.62.

Nonostante l’ETA 13/0151 faccia in parte riferimento alla concezione progettuale dell’Eurocodice 2
(CEN 2014), la verifica della resistenza massima delle solette non può essere sovrapposta al metodo
di progettazione dell’Eurocodice. Ciò significa che la formula (1) non può essere applicata nel caso dei
pioli con doppia testa a martello, dato che dipende dal tipo di armatura utilizzata. Inoltre, la
combinazione degli approcci dell’ETA e dell’Eurocodice potrebbe risultare in una progettazione
inutilmente conservativa (Bujnak 2015).

Oltre alla descrizione tecnica del prodotto, l’ETA 13/0151 fornisce indicazioni riguardo sia al
posizionamento dei pioli, i quali vengono mostrati in Figura 4 per le fondazioni compatte e snelle, sia
alle condizioni di installazione.

Figura 4 – Massima spaziatura dei pioli in plinti di fondazione snelli e tozzi (ETA 2018).

3. Il programma sperimentale

Mentre la resistenza al punzonamento delle solette snelle è stata ampiamente indagata, in passato solo
poche prove sperimentali sono state condotte sulle fondazioni in calcestruzzo armato. Si è svolto quindi
un programma sperimentale presso l’EPFL di Losanna al fine di indagare il punzonamento delle
fondazioni compatte (Simões et al. 2016). I principali parametri di indagine sono stati l’effetto della
dimensione del pilastro, la snellezza dell’elemento e la presenza di armatura a compressione e a taglio,
la quale era costituita da pioli Peikko PSB®.

3.1. I provini ed il setup di prova

Si sono testate otto fondazioni in calcestruzzo armato in vera grandezza. Tutti i provini erano a pianta
quadrata con la stessa altezza (0.55 m) ma con diversa lunghezza del lato (2.12 m o 1.59 m). I pilastri
a sezione quadrata avevano il lato lungo 0.30 m o 0.45 m per permettere variazioni nella snellezza a
taglio. L’armatura flessionale inferiore è stata mantenuta costante per tutti i provini (0.75%) mentre
l’armatura a compressione superiore è stata utilizzata solo per alcuni provini. Quattro provini avevano
armatura a taglio consistente in pioli PSB® di diametro 25 mm in disposizione radiale lungo due o tre
perimetri (Figura 5a).

L’innovativo setup di prova ha permesso di applicare una pressione uniforme al di sotto della superficie
inferiore della fondazione. Ciò si è ottenuto grazie all’uso di martinetti piatti collegati in serie che hanno
applicato una distribuzione uniforme del carico a uno strato di sabbia spesso ~300 mm, sul quale era
posizionata la fondazione. L’attrito fra la sabbia ed il calcestruzzo è stato ridotto posizionando un foglio
di PTFE e l’espansione della sabbia sotto carico è stata consentita lasciando uno spazio intorno ai lati
della fondazione (Figura 5b).

(a) (b)

Figura 5 – (a) Disposizione dell’armatura a taglio di alcuni dei provini; (b) Configurazione del test setup con
pressione uniforme del suolo (adattato da Simões et al. 2016).

3.2. I risultati principali

I provini con armatura a taglio si sono rotti per punzonamento all’interno della zona armata a taglio per
schiacciamento dei puntoni di calcestruzzo vicino al pilastro. Il carico massimo a rottura è stato
maggiore di quello dei corrispondenti provini senza armatura a taglio dal 30% fino al 60% circa. Ciò
dimostra come la resistenza a punzonamento delle fondazioni in calcestruzzo armato possa venire
significativamente aumentata dalla presenza di pioli con doppia testa a martello.
I provini con armatura a taglio hanno presentato una rottura più duttile, con una rotazione esterna
approssimativamente doppia, come dimostrato dalle curve carico-rotazione. Si è inoltre osservato un
plateaux della curva, il che indica un’interazione fra flessione e taglio.

In generale, la rottura per schiacciamento si è formata lungo una superficie fra il bordo del pilastro e il
primo perimetro di pioli. L’inclinazione di tale superficie è più accentuata per le fondazioni compatte,
come mostrato in Figura 6. Ciò significa che l’efficacia di tale sistema di armatura dipende dalla
snellezza a taglio, la quale determina la posizione e l’inclinazione dei puntoni di calcestruzzo.

Infatti, una minore ampiezza dell’angolo fra i puntoni di calcestruzzo e l’armatura a taglio riduce
l’efficacia dei pioli, a causa delle forze di equilibrio fra le deformazioni trasversali di compressione e
normali nel calcestruzzo e le deformazioni di trazione nei pioli. Tuttavia, le ottime proprietà di ancoraggio
dei pioli PSB® consentono la loro piena attivazione all’insorgere delle deformazioni trasversali, fornendo
così un’adeguata capacità resistente a punzonamento.

Figura 6 – Rappresentazione schematica delle sezioni dei provini armati a taglio (adattato da Simões et al.
2016).

4. Esempio di progettazione

Si presenta ora un esempio di progettazione di una soletta di fondazione alta 350 mm caricata da un
pilastro quadrato (c = 40 cm). I parametri di progetto considerati sono elencati in Tabella 2.
Tabella 2 – Parametri di progetto.

Classe di resistenza del calcestruzzo C30/37


Copriferro cu = c0 = 30 mm
Diametro dell’armatura a flessione Øx = Øy = 16 mm
Spaziatura dell’armatura a flessione asx = asy =150mm
Carico applicato VEd = 1100 kN
Posizione del pilastro Pilastro interno: β = 1.15

Si calcolano le seguenti dimensioni geometriche:

𝑑𝑥 + 𝑑𝑦
𝑑= = 304 mm (3)
2

𝜌𝑙 = √𝜌𝑥 𝜌𝑦 = 0.44% (4)

𝑢1 = 2𝜋 ∙ 2𝑑 + 4𝑐 = 5420 mm (5)

𝑢0 = 4𝑐 = 1600 mm (6)
La resistenza a punzonamento vRd,c e la massima resistenza a taglio vRd,max della soletta senza armatura
a punzonamento sono calcolate secondo l’ETA 13/0151 come segue:

0.18
𝑣𝑅𝑑,𝑐 = 𝑘(𝜚𝑙 𝑓𝑐𝑘 )1/3 = 0.514 MPa (7)
𝛾𝑐

𝑣𝑅𝑑,𝑚𝑎𝑥 = 𝑘𝑚𝑎𝑥 𝑣𝑅𝑑,𝑐 = 0.833 MPa (8)


dove:

200
𝑘 =1+√ ≤2 (9)
𝑑

Bisogna notare che il calcolo secondo l’Eurocodice 2 sottostimerebbe la reale resistenza massima a
taglio della soletta armata con i pioli PSB® (VRd,max,EN1992-1-1 = 1271 kN < VRd,max,ETA13/0151 = 1372 kN).

L’armatura PSB® può essere usata quando il valore di progetto dello sforzo di taglio verifica la seguente
equazione:

𝛽𝑉𝐸𝑑
𝑣𝑅𝑑,𝑐 ≤ = 0.768 MPa ≤ 𝑣𝑅𝑑,𝑚𝑎𝑥 (10)
𝑢1 𝑑
In questo caso si seleziona un’armatura a taglio costituita da 12 binari PSB® con 4 pioli di diametro 14,
come indicato in Figura 7. Se il valore di progetto dello sforzo di taglio è inferiore a quello della
resistenza a punzonamento, allora non è necessaria alcuna armatura PSB®. Viceversa, non è possibile
utilizzare l’armatura PSB® qualora si ecceda la massima resistenza della soletta.

Figura 7 – Dimensionamento degli elementi di rinforzo a taglio PSB®.

I limiti geometrici riguardanti la spaziatura fra i pioli (s0 ≤ 0.3d; s0 + s1 ≤ 0.8d and s2 ≤ 0.75d, Figura 4)
vengono rispettati, così come il numero minimo di pioli PSB® in un elemento, la lunghezza fornita del
singolo binario (ls,prov ≥ ls,req) e la lunghezza del perimetro esterno (uout,prov ≥ uout,req):

𝛽𝑉𝐸𝑑
𝑢𝑜𝑢𝑡,𝑟𝑒𝑞 = = 8095 mm (11)
𝑣𝑅𝑑,𝑜𝑢𝑡 𝑑

𝑢𝑜𝑢𝑡,𝑟𝑒𝑞 − 4𝑐
𝑙𝑠,𝑟𝑒𝑞 = − 1.5𝑑 = 578 mm (12)
2𝜋

𝑙𝑠,𝑟𝑒𝑞 − (𝑠0 + 𝑠1 )
𝑛𝑟𝑒𝑞 = +1≅4 (13)
𝑠2
𝑙𝑠,𝑝𝑟𝑜𝑣 = 𝑠0 + 𝑠1 + (𝑛𝑝𝑟𝑜𝑣 − 2)𝑠2 = 699 mm (14)

𝑢𝑜𝑢𝑡,𝑝𝑟𝑜𝑣 = 2𝜋(𝑙𝑠,𝑝𝑟𝑜𝑣 + 1.5𝑑) + 4c = 8857 mm (15)


Le ultime verifiche riguardano la resistenza della soletta sul perimetro esterno e la resistenza dei pioli
all’interno del perimetro di controllo, la quale deve essere maggiore della forza di taglio agente:

𝛽𝑉𝐸𝑑
𝑣𝑅𝑑,𝑜𝑢𝑡 ≥ 𝑣𝐸𝑑,𝑜𝑢𝑡 = = 0.470 MPa (16)
𝑢𝑜𝑢𝑡,𝑝𝑟𝑜𝑣 𝑑

𝑉𝑅𝑑,𝑠 = 𝐴𝑠𝑤,0.8𝑑 𝑓𝑦𝑑 = 1606 kN ≥ 𝑉𝐸𝑑 (17)


Tutti i precedenti calcoli possono essere agevolmente svolti utilizzando il software Peikko Designer ®
(Peikko Group 2018), il quale fornisce automaticamente la soluzione ottimizzata per il posizionamento
e il dimensionamento dei binari di pioli.

5. Conclusioni

I pioli con doppia testa a martello sono un efficiente sistema di armatura per incrementare la capacità
a taglio punzonamento e la duttilità delle piastre e dei plinti di fondazione. I pioli PSB ® prodotti dal
gruppo Peikko sono al momento gli unici sul mercato europeo le cui prestazioni siano state testate in
elementi di fondazione. Di conseguenza, l’ETA 13/0151 permette di giustificare resistenze che sono
maggiori di circa il 10% rispetto a quelle di piastre o plinti di fondazione armati con i convenzionali
sistemi di armatura presenti sul mercato.

Ringraziamenti

Gli autori desiderano ringraziare l’EPFL di Losanna e il Professor Muttoni per la fruttuosa collaborazione
durante il programma sperimentale sull’armatura a punzonamento.

Simboli

Asw,0.8d Area dell’armatura a punzonamento compresa fra 0.3d e 0.8d dal bordo del pilastro
a/d Rapporto luce/spessore
as Spaziatura dell’armatura a flessione
c Lato del pilastro
c0 Copriferro inferiore
cu Copriferro superiore
d Spessore effettivo della soletta
k Coefficiente per gli effetti di dimensione
L Luce della soletta
ls,prov Lunghezza fornita di un elemento
ls,req Lunghezza richiesta di un elemento
nprov Quantità fornita di pioli in un elemento
nreq Quantità minima di pioli in un elemento
u0 Perimetro del pilastro
u1 Perimetro base di controllo
uout,prov Perimetro di controllo fornito
uout,req Perimetro di controllo richiesto
fck Resistenza caratteristica del calcestruzzo
fcd Resistenza di progetto del calcestruzzo
fyd Resistenza di progetto dell’acciaio
kmax Fattore di amplificazione
s0 Distanza fra il perimetro del pilastro e il primo piolo
s Distanza fra i pioli
sw Distanza radiale dei pioli
VEd Taglio di progetto
VRd,s Forza resistente dei pioli
VRd,max Massima forza resistente della soletta
vEd,out Sforzo di taglio sul perimetro esterno
vRd,c Resistenza della soletta senza armatura a punzonamento
vRd,out Resistenza della soletta sul perimetro esterno
vRd,max Massima resistenza della soletta
β Fattore di incremento del carico
γc Coefficiente di sicurezza del calcestruzzo (= 1.5)
ρl Rapporto dell’armatura a flessione
Ø Diametro dell’armatura

Bibliografia

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