Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Introduzione
Sotto il nome di flutter rientrano tutta un serie di vibrazioni autoeccitate in cui il sistema vibrante
assorbe energia da un corrente daria che lo investe. Il fenomeno del flutter importante nel
campo aeronautico (flutter delle ali o degli alettoni) ma si pu manifestare anche in altri campi
come ponti sospesi, ciminiere e cavi.
Il flutter un fenomeno pericoloso che pu portare a vibrazioni distruttive. In campo aeronautico
sono stati messi a punto dei metodi di previsione del flutter da usare in sede di progettazione,
delle tecniche sperimentali specifiche sia per prove a terra sia per prove di volo.
Nel seguito si tratter in maniera semplificata il tipico flutter dellala, che richiede per la sua analisi
un modello ad almeno 2 gradi di libert.
Alberto Doria
La coordinata z legata alla flessione dellala, la coordinata alla torsione dellala.
Le forze aerodinamiche sono ricavate in maniera semplificata in funzione del moto dellala in base
al semplice principio fisico che la forza di portanza (ortogonale alla corrente indisturbata)
proporzionale allangolo di attacco dellala rispetto alla direzione della velocit.
La forza di portanza L in generale data dallespressione:
L=0.5 v2 ScL
Dove la densit dellaria, v la velocit di avanzamento (coincidente con la velocit dellaria che
investe lala), S larea della sezione dellala e cL il coefficiente di portanza.
La forza di resistenza D in generale data dallespressione:
D=0.5 v2 ScD
CD il coefficiente di resistenza
Nel caso di flusso subsonico le forze sono applicate in un punto posto P ad una distanza c/4 dal
punto di attacco, dove c la corda dellala (la distanza diventa circa c/2 nel caso di flusso
supersonico); b rappresenta invece la distanza tra O e P.
I coefficienti di portanza e resistenza dipendono tipicamente dallangolo di attacco con leggi del
tipo:
c c
L
Lo
dc
c c
d
L
Lo
L =0.5 v2 ScL
Una velocit di vibrazione z verso lalto, dovuta alla vibrazione flessionale dellala, di per s non
modifica langolo di attacco, ma ora la velocit dellala possiede oltre alla componente V dovuta
allavanzamento anche la componente verticale z , perci la velocit di avanzamento complessiva
(Vt) risulta inclinata rispetto allala verso lalto, perci nasce un angolo di attacco negativo (lala
punta in basso rispetto alla velocit di avanzamento):
Alberto Doria
=a tan - z / v - z / v
Di conseguenza si ha una ulteriore componente delle forza di portanza variabile pari a:
z ed alla velocit.
La molla rotazionale collocata in O rappresenta la rigidezza torsionale dellala, la molla lineare pure
collocata in O rappresenta la rigidezza flessionale dellala. In parallelo con le molle ci sono degli
smorzatori viscosi cz e c.
Il centro di massa di trova ad una distanza a dalla traccia della trave equivalente, le forze
aerodinamiche fluttuanti sono applicate ad un distanza b da O.
Le equazioni del moto possono essere ricavate con lapproccio lagrangiano.
Le coordinate generalizzate sono 2: z e . La velocit del centro di massa :
zcm z a
Lo spostamento del punto di applicazione della forza di portanza fluttuante :
zP z b
Lenergia cinetica :
Ek =0.5m z a 0.5I G 2
2
E p =0.5k z z 2 0.5k 2
La funzione dissipativa :
D=0.5cz z 2 0.5c 2
Le forze generalizzate si ricavano come segue:
ma z c z 0 z k z
m
ma I ma 2 0 c 0
G
0.5 v 2 ScL -0.5 vScL z
0.5
v
Sc
b
-0.5
vSc
bz
L
L
0 z Qz
= =
k Q
z,.
Si introducono due nuove matrici che contengono i termini aerodinamici proporzionali alla
velocit ed al suo quadrato:
ma z c z
m
ma I ma 2 0
G
0.5ScL 0 z k z
v
0.5ScLb 0 0
0 z
c
0 z
0 -0.5ScL z 0
2
v
=
k
0 -0.5ScLb 0
Alberto Doria
I termini aerodinamici proporzionali al quadrato della velocit di avanzamento (e moltiplicati dagli
spostamenti del moto di vibrazione) danno ad una nuova matrice di rigidezza: matrice di rigidezza
aerodinamica.
Si deve osservare che le equazioni sono omogenee, descrivono delle vibrazioni libere.
Se si considerano solo le matrici di origine strutturale (K e C) e inerziale (M) si nota solo un
accoppiamento dinamico dovuto alla matrice di massa.
Le matrici di rigidezza e smorzamento aerodinamico sono non simmetriche ed accoppiano le due
equazioni.
Analisi di stabilit
Le precedenti equazioni sono state ricavate facendo varie assunzioni semplificatrice, ad esempio i
coefficienti di variazione del momento aerodinamico sono proporzionali a quelli di variazione della
forza aerodinamica, mentre in realt si adottano dei coefficienti indipendenti per forza e
momento. Ciononostante il sistema decisamente pi complesso di quelli precedentemente
studiati.
Gli auto vettori ed auto valori sono in generale complessi, dato che la matrice di smorzamento
aerodinamico non n piccola n proporzionale alla matrice di rigidezza.
Lanalisi di stabilit viene effettuata in maniera numerica andando ad introdurre delle soluzioni del
tipo q qoe st e risolvendo il problema agli auto valori.
Lanalisi delle equazioni ottenute consente comunque di fare alcune osservazioni fisiche.
Instabilit statica
Esiste anzitutto un fenomeno di instabilit statica. Se si azzerano velocit ed accelerazioni
(condizione statica) si ottiene:
k z
0
0 z
0 -0.5ScL z 0
2
v
= 0
k
0
-0.5
Sc
b
k -0.5Sc bv =0
Se si suppone che b non vari apprezzabilmente con la velocit (caso subsonico) azzerando la
parentesi si ottiene la cosiddetta velocit di divergenza:
vd = k / 0.5ScL b
In pratica, dato che la riduzione della rigidezza torsionale considerevole gi a velocit inferiori a
quella di divergenza, lala deve operare a velocit decisamente minori di quella di divergenza.
Instabilit traslatoria ad 1 grado di libert
Se si blocca la rotazione l'equazione del moto si riduce a:
mz c z z 0.5 vScL z k z z =0
una semplice equazione del secondo ordine con un termine di smorzamento complessivo pari a:
c z 0.5vScL
In questo caso se la derivata del coefficiente di portanza negativa e il termine aerodinamico (che
rappresenta lo smorzamento negativo) risulta superiore allo smorzamento strutturale, si ha una
condizione di instabilit dinamica. Questo fenomeno di instabilit si pu riscontrare in profili non
alari sottoposti a una corrente fluida (travi, funi).
Instabilit rotatoria ad 1 grado di libert
Se si blocca la traslazione z l'equazione del moto si riduce a:
ma 2 c k -0.5 v 2 ScLb =0
ma z c z
m
ma I ma 2 0
0 z k z
c 0
0 z 0
=
k 0
Tipicamente la frequenza del modo rotatorio legata alla torsione dellala pi alta di quella del
modo traslatorio dovuto alla flessione dellala.
Alberto Doria
Trattando il caso statico si visto che la rigidezza torsionale si riduce allaumentare della velocit,
questo fenomeno avviene anche in condizioni dinamiche e d luogo ad una riduzione della
frequenza naturale del modo torsionale e le due frequenze si avvicinano.