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tointerpretazione, di autocoscienza della societ mentre si viene facendo, non dopo, e questa per me era la
sociologia. La sociologia per me, infatti, resta uno strumento, una scienza di osservazione empirica, per non
empiristica, vale a dire empirica, ma concettualmente
orientata, che capace di interpretare e prevedere lo
sviluppo, o comunque il movimento storico, mentre lo
si sta facendo. Per queste ragioni la sociologia per me
era molto importante e in termini culturali occorreva reintrodurla in Italia. Quindi hanno torto, secondo
me, quei colleghi che intendono la sociologia arrivata
semplicemente con la vittoria americana oppure con le
relazioni umane nellindustria. In realt il ritorno della
sociologia in Italia avvenuto in seguito a un dibattito
intellettuale e culturale molto forte, ma perch? Perch
gli sviluppi culturali, mentre evidentemente sono condizionati dallo sviluppo della societ come dato di fatto,
hanno una loro autonomia, per quanto relativa. Pensare
che la sociologia italiana sia arrivata in Italia al seguito
dei carri armati delle truppe alleate mi sembra una visione di una grossolanit incredibile.
Gemelli Eppure qualcosa mancava in Italia, qualcosa
che il confronto mediato e non grossolanamente imitativo, come dice giustamente lei, con la cultura doltreoceano riusc a stimolare, anche in relazione al crearsi
di nuclei intellettuali portatori di forme di pensiero
inquieto, per nulla subalterno rispetto a modelli culturali venuti da fuori, n tanto meno a ideologie contrabbandate come teorie della societ. Negli anni Cinquanta la societ italiana era in una situazione di tensione
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stenza, i monasteri, tutto questo abbia avuto un grosso peso. LItalia rischiava per di procedere in maniera
tutto sommato cieca. La sociologia, tornata in Italia, pur
restando ancora in gran parte separata, non essendo
stata ampiamente riconosciuta (una nuova scienza per
farsi riconoscere ha bisogno di decenni e forse di secoli), tuttavia ha avuto una buona influenza su altre scienze sociali; la psicologia divenuta anche psicologia sociale, letnologia anche antropologia culturale; la stessa
storia, che sembrava impervia, oggi in qualche modo si
aperta al dialogo con le altre discipline.
Gemelli Su questo avrei qualche riserva: la storiografia
italiana in ambito contemporaneistico si interessata
soprattutto alla storia dei partiti politici e dei movimenti sindacali tradizionali: lo scarsissimo interesse che
lesperienza olivettiana ha suscitato tra gli storici, se si
eccettuano un paio di ottime biografie, mi sembra possa essere interpretata come uno dei rivelatori di questo
atteggiamento, cio di unapertura alle problematiche
delle scienze sociali che ha agito in superficie, ma non
in profondit. Magari, avremo occasione di tornare su
questo argomento in seguito. Ci che mi sembra importante rilevare, da quanto ha detto sinora, il singolare intreccio tra la sua esperienza olivettiana e quella
americana: il fatto, cio, che il suo incontro con lambiente intellettuale dellUniversit di Chicago, a partire
dal quadro che lei ha tracciato adesso, appare niente
affatto casuale, direi quasi inevitabile. Dopo unanalisi a
largo raggio ritorniamo, dunque, al suo percorso biografico e, completando il quadro della sua esperienza
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