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Tra i massimi filosofi e prosatori di ogni tempo, Nietzsche ebbe un'influenza co

ntroversa, ma indiscutibile, sul pensiero filosofico, letterario, politico e sci


entifico[4] del Novecento. La sua filosofia, appartenente al filone delle filoso
fie della vita, considerata da alcuni uno spartiacque fra la filosofia tradizion
ale e un nuovo modello di riflessione, informale e provocatorio.[5] In ogni caso
, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, s da giustificare l'enorme infl
uenza da lui esercitata sul pensiero posteriore.
Nietzsche scrisse vari saggi e opere aforistiche sulla morale, la religione (in
particolare quella cristiana), la societ moderna, la scienza, intrise di una prof
onda lucidit ed avversione alla metafisica, seppure spesso il filosofo venga acco
munato anche all'irrazionalismo[6], di una forte carica critica, sempre sul filo
dell'ironia e della parodia, portando anche l'occidente a conoscenza di parte d
elle filosofie orientali. Nella sua filosofia si distingue una fase wagneriana,
che comprende La Nascita della Tragedia e le Considerazioni inattuali, in cui il
filosofo combatte a fianco di Wagner per una riforma mitica della cultura tedes
ca.
Questa fase sar poi abbandonata e rinnegata con la pubblicazione di Umano, troppo
umano - nella stagione cosiddetta "illuministica" del suo pensiero -, per culmi
nare infine, pochi anni prima del crollo nervoso - probabile conseguenza di una
patologia neurologica ereditaria[7][8] - che metter fine alla sua attivit, nella f
ase pi prominente del suo pensiero (quella della trasvalutazione dei valori e del
nichilismo attivo, costellata dai concetti di Oltreuomo, eterno ritorno e volon
t di potenza) che ha il suo apice ed inizio con la pubblicazione del celeberrimo
Cos parl Zarathustra.[9]
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Anni giovanili
1.2 Professore a Basilea
1.3 Il lavoro come filosofo indipendente
1.4 L'ultimo periodo e il collasso mentale
2 Il pensiero di Nietzsche
2.1 La fase "tragica" e wagneriana
2.1.1 Apollineo e dionisiaco
2.1.2 Per una "rinascita" del tragico in Germania
2.2 La fase "illuministica"
2.2.1 Contro Socrate, Platone e il Cristianesimo
2.2.2 Il periodo "illuministico"
2.3 La fase nichilistica e della volont di potenza
2.3.1 La morte di Dio
2.3.2 L'Oltreuomo
2.3.3 L'eterno ritorno
2.3.3.1 Il mito dell'eterno ritorno nello Zarathustra
3 Osservazioni critiche e confronti
3.1 Nietzsche e Hegel
3.2 Nietzsche e Kierkegaard
3.3 Rapporti con altri autori
4 La complessit del pensiero di Nietzsche
4.1 Nietzsche e l'Italia
4.2 Nietzsche e la politica
4.2.1 Opinione di Nietzsche sulla pena di morte
5 Critiche al pensiero di Nietzsche
6 Glossario dei termini filosofici
7 Opere
7.1 Cronologia
7.2 Collane di opere di Nietzsche
7.2.1 Opere complete di Friedrich Nietzsche (Classici Adelphi)
7.2.2 Epistolario di Friedrich Nietzsche (Classici Adelphi)
7.2.3 Opere di Friedrich Nietzsche nella collana "Piccola Biblioteca Adelphi"
7.2.4 Opere di Friedrich Nietzsche pubblicate in italiano con il testo originale
a fronte

8 Note
9 Bibliografia
10 Nietzsche nella cultura di massa
10.1 Film
10.2 Musica
10.3 Letteratura
11 Voci correlate
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Anni giovanili[modifica | modifica wikitesto]
Carl Ludwig Nietzsche, padre di Friedrich
Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Rcken, villaggio della Prussia meridionale (S
assonia-Anhalt) nei pressi di Lipsia, il 15 ottobre 1844; viene chiamato cos in o
nore del re Federico Guglielmo IV di Prussia il quale compiva quarantanove anni
proprio nel giorno della nascita di Nietzsche. Successivamente il filosofo abban
don il suo secondo nome "Wilhelm"[10].
Appartiene a una stirpe di pastori protestanti, primogenito di Carl Ludwig Nietz
sche, reazionario monarchico gi precettore alla corte di Altenburg, e di Franzisk
a Oehler, figlia anche lei di un pastore luterano. Nel 1846 e nel 1848 nascono a
ltri due figli, Elisabeth e Joseph (quest'ultimo morto nel 1850, per un'improvvi
sa febbre non meglio specificata).[11]
Franziska Oehler, madre di Nietzsche, nel 1850 circa.
Il 27 luglio 1849 muore il padre, dopo un anno di "apatia cerebrale" (probabilme
nte un tumore, o la stessa malattia cerebrale che colpir il figlio). In seguito a
tali disgrazie la famiglia si trasferisce nella vicina Naumburg ove convive con
la nonna materna di Nietzsche e due sorelle nubili di suo padre. Dopo la morte
della nonna nel 1856, la famiglia si trasfer in una propria casa, ora "NietzscheHaus", un museo e centro studi.
Qui Friedrich inizia gli studi di lettere classiche e religione; frequenta la sc
uola pubblica maschile e poi, successivamente, una scuola privata, dove stringe
amicizia con Gustav Krug e Wilhelm Pinder, i suoi primi amici ognuno dei quali p
roveniva da famiglie di tutto rispetto. In casa apprende la musica e il canto. S
i impegna in composizioni musicali vocali e strumentali, compone poesie, legge G
oethe e Byron.
Nel 1854 ha iniziato a frequentare il "Domgymnasium" di Naumburg, ma gi distintos
i per le sue non comuni doti intellettuali, avendo mostrato particolari talenti
sia in musica che nel campo linguistico, viene ammesso come allievo a Schulpfort
a, un complesso collegiale riconosciuto a livello internazionale. Inizia cos a fr
equentare il liceo (gymnasium) di Pforta come interno beneficiante di una borsa
di studio ecclesiastica. Qui studia tra il 1858-1864, sperimentando per la prima
volta la lontananza dall'ambiente familiare, diventando prima amico di Paul Deu
ssen (futuro indologo di fama) e in seguito di Carl von Gersdorff; trover anche i
l tempo per lavorare sulle sue prime originali composizioni poetiche e musicali.
Nel 1860 insieme agli amici Krug e Pinder che lo avevano raggiunto per studiare
anche loro a Pforta, fonda l'associazione Germania, con la quale si propone di s
viluppare i suoi interessi letterari e musicali. Per questa associazione scrive
alcuni saggi, come Fato e volont e Libert della volont e fato, visibilmente ispirat
i dalla lettura di "Fato" e altri saggi di Emerson, specie quelli inclusi in Con
dotta di vita (1860), un'opera che stata recentemente ritenuta fondamentale nell
a genesi del pensiero di Nietzsche.[11].
Nietzsche a 17 anni
Frequenta anche il vecchio poeta bohemien Ernst Ortlepp, un ex allievo di Pforta
e che ora vive gironzolando nei dintorni. Assieme a Ortlepp, eccentrico, blasfe
mo e spesso ubriaco, conosce l'opera del poeta allora quasi sconosciuto Friedric
h Hlderlin e che verr presto considerato il preferito del ragazzo; compone anzi un
saggio in cui scrive che il poeta pazzo ha sollevato la coscienza all'idealit pi

sublime: l'insegnante che gli ha corretto il compito, pur dandogli un buon voto,
gli consiglia per vivamente di occuparsi in futuro di scrittori pi sani, pi lucidi
, in definitiva "pi tedeschi"[12]. Ortlepp verr infine trovato morto in un fosso,
dove probabilmente vi era caduto in stato di ubriachezza e battendo la testa.
Il particolarmente accurato studio delle lingue classiche, ma anche dell'antico
ebraico, qui condotto lo metteranno in grado di leggere importanti fonti primari
e; dopo gli esami finali all'oramai diciannovenne viene consegnato un attestato
finale che gli d un eccellente in religione, tedesco e latino, un buono in greco
ed un sufficiente in francese, mentre risulta invece alquanto scarso in ebraico
matematica e disegno; nel commento conclusivo del corpo docente si legge: "la co
mmissione esaminatrice gli ha rilasciato, ora che lascia la regia scuola territo
riale per studiare filologia e teologia all'universit di Bonn, il certificato di
maturit e lo congeda nella speranza che un giorno applicandosi sempre con seriet e
coscienziosit possa conseguire buoni risultati nella sua professione"[13].
I membri della "Franconia" nel 1865, Nietzsche in seconda fila con un berretto s
eduto con la mano sulla tempia e messo di profilo.
Conclusi gli studi secondari nel 1864, comincia gli studi nella facolt teologica
all'Universit di Bonn per volere materno, studi che regger per appena una sessione
, e s'iscrive assieme all'amico e compagni di studi Deussen alla Burschenschaft
(corporazione studentesca) Franconia. Gi nei suoi saggi sul fato degli anni immed
iatamente precedenti aveva sostenuto che la ricerca storica aveva oramai scredit
ato gl'insegnamenti centrali della religione; nello stesso periodo aveva anche l
etto la "Vita di Ges" di David Friedrich Strau la quale sembra aver avuto un profo
ndo effetto sul giovane. Scrivendo alla sorella, profondamente devota, una lette
ra a riguardo della propria perdita della fede, afferma: "se si vuol lottare per
la pace dell'anima, si deve credere; ma se vuoi esser un devoto della verit, all
ora devi domandare".
Nel 1865 si iscrive all'Universit di Lipsia per continuare a seguire le lezioni d
i filologia classica di Friedrich Ritschl, gi suo insegnante a Bonn. Studia Teogn
ide e la Suida, ma pi affascinato da Platone e soprattutto da Ralph Waldo Emerson
e Arthur Schopenhauer, che influenzeranno tutta la sua produzione. Soprattutto
quest'ultimo, con la sua opera Il mondo come volont e rappresentazione doveva ris
vegliare un appassionato e duraturo interesse filosofico.
Nel 1866 legge anche la "Storia del materialismo" di Friedrich Albert Lange; qui
le descrizioni della filosofia anti-materialistica di Immanuel Kant, dell'asces
a del materialismo nel continente europeo, della crescente preoccupazione nei ri
guardi della Teoria dell'evoluzione ideata dall'inglese Charles Darwin ed infine
dell'atmosfera generale di ribellione all'autorit tradizionale incuriosirono not
evolmente Nietzsche. Conosce nel 1867 Erwin Rohde, futuro autore di Psiche e nel
frattempo approfondisce lo studio dell'opera di Diogene Laerzio, Omero, Democri
to e del succitato Kant, mentre un suo saggio su Teognide appare nella rivista f
ilologica Rheinisches Museum, diretta da Ritschl.
Nietzsche nel 1868, in uniforme da artigliere
Il 9 ottobre comincia il servizio militare, avendo firmato per un anno come volo
ntario, nel reggimento di artiglieria a cavallo dell'esercito prussiano di stanz
a a Naumburg. Nel marzo dell'anno successivo si infortuna seriamente allo sterno
; mentre sta mandando il suo cavallo al galoppo colpisce violentemente col petto
il pomo della sella e strappandosi due muscoli del fianco sinistro: dopo sei me
si passato immobilizzato a ottobre si congeda anticipatamente. Tornato a Lipsia,
l'Universit lo premia per il suo saggio sulle fonti di Diogene Laerzio e lo assu
me come insegnante privato. L'8 novembre 1868 conosce Richard Wagner in casa del
l'orientalista Hermann Brockhaus.[11]
Professore a Basilea[modifica | modifica wikitesto]
Grazie all'appoggio di Ritschl, il 13 febbraio 1869 ottiene la cattedra di lingu
a e letteratura greca dell'Universit di Basilea come filologo classico, non avend
o ancora completato n il proprio dottorato n ricevuto alcun certificato di abilita
zione all'insegnamento; il 28 maggio tiene la prolusione d'insediamento sul tema
Omero e la filologia classica, mentre l'Universit di Lipsia gli concede la laure

a sulla base delle sue pubblicazioni nel Rheinisches Museum. All'et di 25 anni Ni
etzsche chiede l'annullamento della sua precedente cittadinanza prussiana e dive
nta apolide[14]: lo rimarr ufficialmente per il resto dei suoi giorni.
Dal 17 maggio aveva cominciato a frequentare, nella villa di Tribschen, sul lago
dei Quattro Cantoni nei pressi di Lucerna, Richard e Cosima Wagner, rimanendone
fortemente colpito: Ci che imparo laggi, che vedo e ascolto e intendo, indescrivib
ile. Schopenhauer, Goethe, Eschilo e Pindaro vivono ancora. Nel periodo fra il 18
69 e il 1870 collabora, come correttore di bozze (e pi in generale come informale
segretario-factotum), alla redazione di un'autobiografia di Wagner[15], destina
ta a non vedere la luce prima del 1911[16], ma alla cui conoscenza il filosofo a
llude apertamente, e con ironia, in uno scritto degli anni 1880:
(DE)
Man verspricht uns eine Selbstbiographie Richard Wagner s: wer zweifelt daran, das
s es eine kluge Selbstbiographie sein wird?
(IT)
Ci viene promessa un'autobiografia di Richard Wagner: chi dubita che sar un'autob
iografia avveduta?
(Friedrich Nietzsche, Genealogia della morale, 3 saggio, 19.)
Anche dopo la rottura ideologica con Wagner, conserver sempre grande stima per Co
sima, considerandola, tra le sue conoscenze, l'unica persona al suo stesso livel
lo intellettuale.[17] All'inizio del 1870 Nietzsche tiene a Basilea alcune confe
renze ("Il dramma musicale greco", "Socrate e la tragedia"), che anticipano il s
uo primo volume, La Nascita della Tragedia (1872). A Basilea conosce il gi famoso
storico Jacob Burckhardt e stringe amicizia col vicino di stanza alla pensione
in cui risiede, il professore di teologia Franz Camille Overbeck, che gli rimarr
vicino fino alla morte e sar grande estimatore delle sue opere, nonostante la sua
posizione accademica rendesse la cosa alquanto imbarazzante, considerate le ved
ute di Nietzsche in materia di religione.[11] Conosce anche l'opera di Afrikan pi
r e ne rimane profondamente influenzato.
Nietzsche nel 1872.
(DE)
Ich bin kein Mensch, ich bin Dynamit.
(IT)
Io non sono un uomo, sono dinamite.
(Friedrich Nietzsche, Ecce Homo, "Perch sono destino", 1.)
Allo scoppio della guerra franco-prussiana (1870-1871) chiede di essere temporan
eamente esonerato dall'insegnamento per partecipare, come infermiere addetto al
trasporto dei feriti, alla guerra. Dopo appena poche settimane passate al fronte
contrae per la difterite e un principio di dissenteria, tanto che deve venire a
sua volta curato ed quindi congedato. Osserva con pacato scetticismo e un certo
distacco la nascita dell'impero tedesco per opera di Otto von Bismarck.
Nella sua risposta polemica intitolata "Filologi del futuro" l'allora ancor giov
ane ma gi affermato Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff critica fortemente la manc
anza di metodologia accademica utilizzata da Nietzsche per scrivere la "Nascita
della tragedia dallo spirito della musica", per seguire un approccio invece molt
o pi speculativo; solamente Rohde, gi insegnante a Kiel, e Wagner ne difendono la
forma schierandosi al suo fianco; osservando il profondo isolamento in cui s' ven
uto a trovare in quest'occasione all'interno della comunit filologica, tenta senz
a successo di passare di ruolo come professore di filosofia.
Nel frattempo scrive La visione dionisiaca del mondo, abbozza La tragedia e gli
spiriti liberi e un dramma intitolato Empedocle, in cui vengono anticipati con m
olta chiarezza molti dei temi che verranno in seguito ripresi nelle opere della
maturit. Fra il 1873 e il 1876 scrive le quattro Considerazioni inattuali[11] le
quali rappresentano un orientamento sempre pi volto ad una forte critica cultural
e del suo tempo: "David Strauss, il confessore e lo scrittore"; Sull'utilit e il
danno della storia per la vita; "Schopenhauer come educatore" ed infine "Richard
Wagner a Bayreuth" Nel 1873 cominciava anche ad accumulare le note che sarebber
o state pubblicate postume sotto il titolo di La filosofia nell'epoca tragica de
i greci.

Le "Inattuali" sfidano la cultura tedesca allora in via di sviluppo sul solco de


ll'esempio dato e delle linee suggerite da Schopenhauer e Wagner; incontr in ques
to momento Malwida von Meysenbug e Hans von Blow, ed inizi anche una stretta amici
zia e collaborazione con Paul Re, studioso di filosofia di origine ebraica il qua
le a partire dal 1876 lo influenz positivamente nel respingere il pessimismo trag
ico che pervadeva i suoi primi scritti, volgendosi cos ad un fase "illuministica"
.
Rimasto profondamente deluso dal Festival di Bayreuth del 1876, dove la banalit d
egli spettacoli e la bassezza del pubblico lo respinsero intimamente, Nietzsche
comincia ad allontanarsi sempre pi dal vecchio maestro Wagner, anche se la rottur
a ufficiae vi sar solo con la pubblicazione di Umano, troppo umano ("Un libro per
spiriti liberi").
Il lavoro come filosofo indipendente[modifica | modifica wikitesto]
Per motivi di salute (emicranie frequenti e dolori agli occhi, possibili sintomi
della malattia che lo colpir pi tardi), ma anche indubbiamente per dedicarsi con
assiduit ininterrotta alla sua attivit filosofica, Nietzsche all'et di 34 anni abba
ndona l'insegnamento. Gli viene riconosciuta una modesta pensione che costituir,
da quel momento in poi, l'unico suo introito. Inizia la sua esistenza da perfett
o apolide, coi suoi pellegrinaggi da viandante senza casa e senza patria spostan
dosi da un luogo all'altro.
Nietzsche si spostato spesso da un luogo all'altro per trovare climi che potesse
ro essere pi favorevoli per la sua salute cagionevole e visse cos fino al 1889 com
e autore indipendente in diverse citt. Ha trascorso molte estati in localit montan
e o termali, soprattutto a Sils Maria (dove si pu trovare ancora oggi la sua abit
azione, aperta a visite e soggiorni) - vicino a Saint Moritz - nella parte alta
della valle dell'Engadina in Svizzera. Ha trascorso invece preferibilmente i suo
i inverni nelle citt italiane, sulla riviera ligure a Genova e Rapallo, infine a
Torino. Sue altre mete frequenti e amatissime Venezia e la francese Nizza.[11]
Nel 1881, quando la Francia occup la Tunisia, aveva intenzione di recarsi a Tunis
i per vedere l'Europa da fuori, ma poco dopo ha abbandonato una tale idea, proba
bilmente per motivi di salute. Occasionalmente torn a Naumburg per visitare la su
a famiglia, e, soprattutto in questo periodo, lui e la sorella continuarno ad av
ere periodi di conflitto e di ripetute riconciliazioni. Durante un breve viaggio
in traghetto a Messina e Taormina frequenta "l'Arcadia" locale e inizia a scriv
ere Cos parl Zarathustra.
Lou Von Salom, Paul Re e Nietzsche nel 1882
Durante la Pasqua del 1882 incontra a Roma, tramite la comune amica e nota scrit
trice femminista Malwida von Meysenbug, Lou von Salom una giovane studentessa rus
sa in viaggio d'istruzione attraverso l'Europa. Si danno appuntamento presso la
Basilica di San Pietro e Nietzsche la saluta con queste parole: Da quali stelle s
iam caduti per incontrarci qui?. A maggio, durante una gita sul lago d'Orta passa
alcune ore di intimit con questa ragazza ventunenne "intelligentissima". In segu
ito, la Salom non ricord se avesse baciato il filosofo, del quale comunque rifiut u
na proposta di matrimonio (come del resto quella dell'amico di entrambi Paul Re,
che le aveva presentato Nietzsche e con il quale si era formato una sorta di rap
porto triadico filosofico-sentimentale). Questo incontro, proseguito poi attrave
rso due anni di intensi scambi affettivi e culturali, molto particolare, in quan
to si tratta di una delle rare esperienze sentimentali-affettive di Nietzsche co
n una donna di cui si abbia conoscenza.[11]
L'ultimo periodo e il collasso mentale[modifica | modifica wikitesto]
La casa di Nietzsche a Torino, in Piazza Carlo Alberto
Nel 1888, con gi molte pubblicazioni alle spalle, ospitato dall'amico e filosofo
Etna Scorza[18][19], Nietzsche si trasfer a Torino, citt che apprezz particolarment
e, e dove scriver L'Anticristo, Il crepuscolo degli idoli ed Ecce Homo (pubblicat
o postumo). Nel 1889 avvenne infine il famoso crollo mentale di Nietzsche, proba
bile effetto di una patologia neurologica: datata 3 gennaio 1889 la prima crisi
di follia in pubblico[11]; mentre si trovava in piazza Carignano, nei pressi del
la sua casa torinese, vedendo il cavallo adibito al traino di una carrozza fusti

gato a sangue dal cocchiere,[20] abbracci l'animale, pianse, finendo per baciarlo
; in seguito cadde a terra urlando in preda a spasmi. Per molti un episodio legg
endario e Nietzsche si sarebbe piuttosto limitato a fare vistose rimostranze e s
chiamazzi per i quali venne fermato e ammonito dalla polizia municipale.[21] Le
cause non sono del tutto chiare: sono state ipotizzate diverse possibilit, tra le
pi accreditate la neurosifilide, un tumore cerebrale o la sindrome CADASIL, grav
e malattia neurologica ereditaria.[22][7][8][23]
Secondo alcuni, in un ambito meno medico e pi filosofico, la causa che lo spinse
al crollo fu l'enorme sforzo creativo cui si sottopose negli anni precedenti. Se
mpre nello stesso periodo, Nietzsche scrive delle lettere ad amici e conoscenti
che sono solitamente classificate sotto il nome di biglietti della follia: in es
si la sua crisi mentale appare ormai in uno stato avanzato, anche se lo stile no
n affatto diverso da quello classico.
File:Nietzsche in asylum.ogg
Nietzsche filmato a casa della sorella (Weimar, 1897)
Viene ricoverato dall'amico Franz Camille Overbeck, teologo protestante e suo ex
insegnante, a causa del suo stato alterato, che passava da momenti di esaltazio
ne a tristezza profonda, prima in una clinica psichiatrica a Basilea (Svizzera)
in cura dal dottor Wille, che gli diagnostica una "paralisi progressiva" di ince
rta origine e ipotizza per la prima volta la sifilide; viene trasferito poi dall
a madre a Naumburg (Assia, Germania), poi a Jena, in clinica e nella casa della
madre (1890), per esser assistito da lei stessa e da due infermieri, fino alla m
orte di lei (1897). Dopo il suicidio del marito, la sorella Elisabeth Frster Niet
zsche ritorna dal Paraguay e decide di occuparsi del fratello. Gi dal 1892 Nietzs
che perde la memoria, e non riconosce le persone, salvo certi momenti di lucidit.
[24]
Nietzsche nel 1899
Nietzsche trascorre il suo tempo in un mutismo quasi totale, passeggiando con am
ici o suonando il pianoforte, fino all'aggravarsi delle condizioni fisiche (nume
rose paralisi, forse accentuate dalle eccessive dosi di farmaci per tenere sotto
controllo gli attacchi di follia); talvolta parla con gli ospiti, ma assente e
i suoi ragionamenti spesso confusi. Nel 1893 perde l'uso delle gambe, ed costret
to a spostarsi con una sedia a rotelle, mentre dal 1894 soffre di perdita della
parola, indici di danni cerebrali e spinali diffusi[24], anche se Sax racconta d
i una visita di un amico a Nietzsche nel 1899 in cui, secondo la testimonianza,
il filosofo era ancora in grado di comunicare, in certi momenti, e non era incos
ciente, anche se poco reattivo, almeno fino all'ultimo anno di vita (pur all'osc
uro del grande dibattito che i suoi scritti cominciavano a suscitare in Europa).
[23]
Trasferitosi quindi nel 1897 assieme ad Elisabeth nella casa di Weimar (Turingia
, Germania), dove la sorella ha fondato il Nietzsche-Archiv, vi muore di polmoni
te il 25 agosto 1900.[23] Nonostante il suo dichiarato e profondo ateismo, per v
olont di parenti e amici viene seppellito con cerimonia religiosa nel cimitero di
Rcken.[25]
La natura della sua follia rimane ancora parzialmente un mistero, data la plausi
bilit di tutte le ipotesi. Nei frammenti teorizzava l'autodistruzione della reput
azione tramite una follia volontaria come una forma di ascesi superiore. Come mo
lti hanno ipotizzato[26], la causa del collasso nervoso, come detto anche prima,
fu forse l'enorme tensione, insopportabile per la sua mente, dovuta allo sforzo
creativo e filosofico svolto negli anni precedenti, come accenna egli stesso in
un famoso aforisma:
(DE)
Wer mit Ungeheuern kmpft, mag zusehn, dass er nicht dabei zum Ungeheuer wird. Und
wenn du lange in einen Abgrund blickst, blickt der Abgrund auch in dich hinein.

(IT)
Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mos
tro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorr guardare dentr
o di te

(Friedrich Nietzsche, Al di l del bene e del male, 146.)


Il pensiero di Nietzsche[modifica | modifica wikitesto]
Nietzsche nel 1862
La filosofia di Nietzsche prende le mosse dal suo complesso retroterra culturale
, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entus
iasta estimatore della nuova musica post-romantica di Wagner, della quale si fa
promotore sul piano estetico e filosofico, scorgendo in essa una spinta per la r
inascita dello spirito tedesco. A ci si connette strettamente un intenso studio d
elle filosofie presocratiche, ad esempio quella di Eraclito, e una loro affermaz
ione rispetto all'egemonia tradizionale dell'impianto socratico-platonico.[27]
Fondamentale per la formazione del giovane Nietzsche altres la lettura, nel 186667, de Il mondo come volont e rappresentazione di Schopenhauer, incontro definito
dal filosofo "caso divino". Cos, in una riflessione registrata in una pagina aut
obiografica, Nietzsche ricorda la prima lettura del capolavoro schopenhaueriano:
In esso ogni riga gridava la rinuncia, la negazione e la rassegnazione, l io guar
davo il mondo come dentro uno specchio, e insieme la mia vita e la mia anima, in
vestito di orrore; in esso come fosse un Sole, il grande occhio dell'arte mi fis
sava, staccandomi dal mondo; io vi vedevo malattia e salvezza, esilio e rifugio
e inferno quanto paradiso
Ritratto di Nietzsche
La fase "tragica" e wagneriana[modifica | modifica wikitesto]
Apollineo e dionisiaco[modifica | modifica wikitesto]
Nella sua prima vera opera di argomento filosofico, La nascita della tragedia (1
872), la tragedia greca viene vista come la massima espressione dello slancio vi
tale o "spirito dionisiaco", istintivo e irrazionale, che si coniuga e nello ste
sso tempo si contrappone a quello apollineo, che rappresenta l'ordine e la razio
nalit. Il pensiero apollineo e quello dionisiaco sono perci cos definiti:
Finora abbiamo considerato il pensiero apollineo e il suo opposto, il dionisiaco
, come forze artistiche che erompono dalla natura stessa, senza mediazione dell'
artista umano, e in cui gli impulsi artistici della natura trovano anzitutto e i
n via diretta soddisfazione: da una parte come mondo di immagini del sogno, la c
ui perfezione senza alcuna connessione con l'altezza intellettuale o la cultura
artistica del singolo; dall'altra parte come realt piena di ebbrezza, che a sua v
olta non tiene conto dell'individuo, e cerca di annientare l'individuo e di libe
rarlo con un sentimento mistico di unit
(La nascita della tragedia, 2. Adelphi, Milano 1972, p. 26)
Ne La nascita della tragedia, Nietzsche individua per la prima volta in Socrate
il corruttore della tragedia attica, e nella sua influenza sul tragediografo Eur
ipide l'origine del prevalere dello spirito apollineo su quello dionisiaco, espr
esso dalla vecchia tragedia di Sofocle ed Eschilo. La corruzione dello spirito t
ragico da Nietzsche considerata come l'originaria decadenza cui si deve una visi
one astratta e intellettualizzante della vita e della morale, determinata dall'"
intellettualismo etico" socratico.[11]
Altrettanto forte l'avversione di Nietzsche nei confronti di Platone, che egli c
onsidera autore di una concezione del mondo fondata sull'idealit metafisica e sul
disprezzo nei confronti della realt tangibile. Da Platone egli ritiene esser nat
a quella continuit ideologica che lega Parmenide a Platone e poi Plotino, il cris
tianesimo (definito "platonismo per il popolo") fino all'idealismo tedesco dell'
Ottocento.[11]
Nietzsche attacca, quindi, i tradizionali valori fondamentali della societ (della
metafisica, del Cristianesimo, della democrazia), sostenendo la natura merament
e metaforica e prospettica di qualsiasi principio trascendente e della stessa mo
rale, cos come di ogni concezione tradizionale. Il suo obiettivo era di smaschera
re la falsit e l'ipocrisia del sistema culturale su cui si fondava l'Europa dei s
uoi tempi e in particolare il mondo germanico, ma tutta la storia dell'Occidente
vista come un lungo processo di decadenza dell'uomo, come negazione della vita,
quando invece l'affermazione della libert avrebbe dovuto essere il destino dell'
uomo.[11]

I grandi valori della cultura occidentale, quali la verit, la scienza, il progres


so, la religione, sono cos da smascherare nella loro mancanza di fondamento e nel
la loro natura di mera finzione. C' nell'uomo una sostanziale paura verso la crea
tivit della vita e la volont di potenza, che produce valori collettivi sotto la cu
i giurisdizione la vita viene disciplinata, regolata, schematizzata.[11]
Un tale nichilismo tuttavia soggetto, nelle opere di Nietzsche, a una caratteriz
zazione pi profonda e problematica, che egli giunge a delineare in due aspetti fo
ndamentali. La prima forma di nichilismo, il nichilismo passivo (di cui un esemp
io ravvisato in Schopenhauer) coincide con la perdita di fiducia dell'uomo europ
eo verso i valori della propria civilt; coincide con la "diminuzione vitale", car
atterizzata diversamente come perversione della volont di potenza. Con nichilismo
attivo, invece, Nietzsche intende l'atteggiamento che, fattosi forte di una dem
olizione dei vincoli metafisici che sopprimevano la forza vitale, si propone com
e creatore di nuove tavole di valori attraverso la loro trasvalutazione.[11] Dev
e tenersi presente che le determinazioni che portano Nietzsche al nichilismo der
ivano dal convincimento della necessit del distacco oggettuale e relazionale che
portano da un lato all'affermazione non di un valore determinato ma di valori fl
uenti che sono alla base della trasvalutazione e che dall'altro consentono nell'
analisi della oggettivit di disceverare l'oggetto e l'altro ma nello stesso tempo
di racchiudere il pensiero in s stesso a realizzare proprio attraverso tale dist
acco la volont di potenza. attraverso tale chiusura del pensiero in s stesso che v
iene determinato il nichilismo di Nietzsche in quanto costituente la scissione d
ell'interno dall'esterno che si realizza la possibilit di cogliere l'opposizione
dicotomica nel pensiero tra razionale e irrazionale da cui, a sua volta, deriva
l'esaltazione del dionisiaco come irrazionale in quanto fattore non comprimibile
e dunque enucleante appieno la possibilit di realizzare la volont di potenza. Da
tale aspetto fondamentale di Nietzsche connotante il distacco oggettuale e la re
lazione con l'altro deriva anche il suo apprezzamento, da un lato, della assenza
di compassione, che uno dei fondamenti a base della trasvalutazione e che se no
n cos fondata entrerebbe in contraddizione con il suo nichilismo e dall'altro il
suo apprezzamento per i passi biblici e per l'ebraismo che si fondano sulla gius
tizia divina e in particolare sulla legge dell'"occhio per occhio e dente per de
nte" cui si unisce appunto quel distacco alla cui base vi un'assenza di affettiv
it che consente l'affermazione del valore del momento in rispondenza alla volont d
i potenza e alla necessit di esistenza dell'esterno anche come altro-soggetto.[11
]
Nietzsche (a destra) con Erwin Rohde e Carl von Gersdorff nell'ottobre 1871.
L'uomo, per Nietzsche, ha dovuto illudersi per dare un senso all'esistenza, in q
uanto ha avuto paura della verit, non essendo stato capace di accettare l'idea ch
e "la vita non ha alcun senso", che non c' nessun "oltre" di essa e che va vissut
a con desiderio e libero abbandono pieno di "fisicit". Se il mondo avesse un sens
o e se fosse costruito secondo criteri di razionalit, di giustizia e di bellezza,
l'uomo non avrebbe bisogno di auto-illudersi per sopravvivere, costruendo metaf
isiche, religioni e morali. L'umanit occidentale, passata attraverso il cristiane
simo, percepisce ora un senso di vuoto, trova che "Dio morto", cio che ogni costr
uzione metafisica vien meno davanti alla scoperta che il mondo un caos irraziona
le. Fino a che non sorger l'Oltreuomo, cio un uomo in grado di sopportare l'idea s
econdo cui l'Universo non ha un senso, l'umanit continuer a cercare dei valori ass
oluti che possano rimpiazzare il vecchio dio (inteso come qualsiasi tipo di real
t ultraterrena e non come semplice entit quale potrebbe essere il Dio cristiano);
dei sostituti idolatrici quali, ad esempio, lo Stato, la scienza, il denaro, ecc
.[11]

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