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Lartificiale ripresa della lingua degli antichi forse laspetto che pi ha colpito i contemporanei e che ha contribuito decisamente agli
sviluppi successivi dellarchitettura e della immagine della citt. Lesibizione dei segni dellantichit o, di ci che si riteneva antico, si pone
programmaticamente , specie nelle opere di interesse pubblico promosse dalloligarchia politica e finanziaria al potere, come simbolo di
una rinnovata res publica fiorentina.
Per questo la linea architettonica degli antichi fu ripresa nella sua accezione pi generale e concettuale in senso fiorentino, guardando il
Battistero pur senza ignorare le antichit di Roma e, probabilmente, alcuni suggerimenti di Vitruvio.
Lordine architettonico non tanto ripreso per moda antiquaria o come edonistico elemento ornamentale, quanto elemento funzionale al
sistema della nuova architettura.
Prima che una realt materiale una realt concettuale in senso astratta, mezzo per la costruzione di uno spazio artificiale, entit in s
regolata da logici principi generali e da consapevoli motivazioni funzionali.
La sacrestia vecchia
La sacrestia nuova
S. Lorenzo
La costruzione di S. Lorenzo ha
una storia molto complessa,
non chiarita completamente
anche dalla critica
contemporanea. Per le
circostante in cui fu impostato,
scriveva Benevolo, rimane in
ogni fase una specie di
cantiere sperimentale , dove
Brunelleschi medesimo, non
meno dei suoi continuatori,
procede per tentativi,
saggiando le possibilit della
sua metodologia in relazione ai
vincoli e alle opportunit che
man mano gli si presentano.
S. Lorenzo 1421
La figura geometrica base il quadrato. S. Lorenzo un organismo a tre navi che sboccano in
un transetto con cinque cappelle sul lato di fondo, delle quali la maggiore larga quanto la
navata centrale e le quattro minori laterali sono larghe come le navate laterali. Lungo le navate
minori si aprono 12 cappelle pi piccole pi basse coperte con volte a botte (1470)
S. Lorenzo 1421
La costruzione di S. Lorenzo ha una storia molto complessa,
non chiarita completamente anche dalla critica
contemporanea. Per le circostante in cui fu impostato,
scriveva Benevolo, rimane in ogni fase una specie di
cantiere sperimentale, dove Brunelleschi medesimo, non
meno dei suoi continuatori, procede per tentativi, saggiando
le possibilit della sua metodologia in relazione ai vincoli e
alle opportunit che man mano gli si presentano.
Come gi nota il Manetti limpianto si rif ai grandi esempi
di Santa Croce, S. Maria Novella, S. Trinita, SS. Apostoli.
La novit introdotta da B. la organizzazione di questa
progressione secondo moduli proporzionali percepibili lungo
lasse mediano della navata e corrispondenti a un ordinato
calcolo prospettico. La figura geometrica base ancora il
quadrato.
S. Lorenzo
Codice Rustici
1469
Per entrambe le basiliche era prevista la realizzazione
di una piazza antistante. Anzi sulla stessa piazza di S.
Lorenzo il Brunelleschi aveva suggerito la costruzione
del nuovo palazzo dei Medici.
Tra il S. Lorenzo e il S. Spirito intercorre una notevole
differenza di materiali: il primo ricchissimo di ornati
plastici e scultorei e fu uno straordinaria occasione per
sperimentare lintegrazione fra architettura e basso
rilievo. Il secondo costruito con materiali umili e
relativamente poco costosi con lassenza completa di
cornici scolpite
S. Lorenzo
Veduta generale del
transetto
Particolare delle
membrature
architettoniche
(pilastro abbreviato)
nellangolo di una
delle cappelle del
transetto
Particolare
dellarticolazione tra la
cappella del transetto
e la navata sinistra
laterale
Lordine basso, a paraste (cappelle laterali lungo le navate minori e cappelle del transetto)
risolve larticolaxione di tutti gli ambienti della croce; su di esso si impostano le coperture delle
navate laterali e delle cappelle del transetto. I quattro pilastri intorno alla cupola sono formati
da lesene maggiori le quali reggono la trabeazione che corre lungo tutto il perimetro della
croce mediana. Questa trabeazione appoggiata su una serie di mensole, che segnano gli assi
dei sottostanti elementi murari. .. Tutto avviene come se il secondo ordine sia stato
sovrapposto al primo per procurare un inquadramento architettonico degli ambienti della croce
mediana .
S. Lorenzo. Il transetto
Lordine basso a paraste (transetto) e a colonne (navata risolve larticolazione di tutti gli ambienti della croce ; su di esse si impostano
le coperture delle navi laterali e delle cappelle del transetto. I quattro pilastri intorno alla cupola sono formati da lesene maggiori che
reggono la trabeazione che corre lungo tutto il perimetro della croce.
Brunelleschi. S. Spirito
G.A. Dosio interno di S. Spirito
Gli errori dei continuatori di S. Spirito evidenziano il conflitto
culturale di B. con la sua generazione, e anche con la
successiva; gli esecutori sono rimasti traditi dal considerare i
dettagli architettonici variabili indipendentemente dallo schema
generale, imbattendosi in un organismo dove la conformazione
dei dettagli strettamente legata allinsieme.
Portando alle estreme conseguenze la sua ricerca di uno spazio
totale in cui tutto sia differenziato secondo il suo posto, ma
interno ad una unica idea, in un unico corpo, in S. Spirito. B. I primi progetti sono del 1428, ma solo 8 anni dopo la morte del Brunelleschi fu
tenta di risolvere la massima complessit in ripetizione di
eretta la prima colonna in S. Spirito, unopera che, a differenza di S. Lorenzo ebbe
elementi uguali come riferimento di un organismo unico, il
un finanziamento pubblico
totale. Mediante un controllo proporzionale della
dimensione B. vuole realizzare il concetto di
molteplicit nellunit
S. Spirito
Larticolazione dello spazio in S. Lorenzo era
affidata a lesene e colonne di diversa altezza,
qui vengono utilizzate solo colonne tutte
uguali.
Gli spazi laterali non sono pi distinti e
prospetticamente graduali, ma direttamente
immessi e articolati sugli archi della nave
maggiore.
Brunelleschi. S. Spirito