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Q agisce sul lettore come un incantesimo, rendendo difficile separarsi dalle sue
pagine, percorse da intrighi, eresie, processi, battaglie, discussioni teologiche e
conflitti ideologici, - trasfigurazioni delle attuali tensioni tra poteri globali e alternative
politiche, sociali, morali. Q un romanzo storico che ripercorre avvenimenti che
hanno cambiato lEuropa e, allo stesso tempo, scandaglia a fondo le coscienze dei
personaggi, evidenziando linestricabile intreccio che, per tutta let moderna, un
politica e religione, il potere politico e il controllo delle coscienze, i tentativi di riforma
sociale e il rinnovamento spirituale. Q anche una spy story che illustra il serrato
confronto fra tradizione e innovazione, fra potere ed emancipazione, fra autorit
istituite e sforzi per la liberazione dellumanit. E Q un romanzo davventura che
descrive la vicenda di un uomo che, da giovane e appassionato idealista, si trasforma
gradualmente in un maturo, disincantato e scaltro nemico delloppressione, - e che,
dallo scontro frontale, passa ad adottare a sua volta strategie sotterranee (truffa,
stampa clandestina, dissimulazione) al fine di contrastare i piani assolutistici dei
nemici della libert: piani che trascendono, e finiscono per travolgere, anche coloro
che se ne fanno registi e autori, - piani il cui unico fine consiste nellimporre un ordine
al mondo, come rivela lo stesso Q, attraverso un messaggio semplice: il timore di
Dio. Un apparato gigantesco e complesso che lo inculchi nei costumi e nelle coscienze.
Diffondere il messaggio, gestire il sapere, osservare e vagliare lanimo degli uomini,
inquisire ogni spinta che osi oltrepassare quel timore. Il timore di Dio, il timore
dellassoluto, il timore di indiscutibili verit proposte, oppure imposte in modo esplicito
o attraverso strategie di suggestione della coscienza, da sistemi a pensiero unico, i
quali mutano nei metodi e nelle strutture, ma mantengono sempre lo stesso obiettivo:
imporre un ordine al mondo, nonostante lopposizione di chi persegue la libert. E Q
raffigura magnificamente la perpetua lotta fra ordine e libert, che segna da sempre la
storia umana.
2 Protagonisti (uniche figure non-storiche):
il narratore, che presenta la vicenda in prima persona, di cui non conosciamo il nome
ma soltanto le molteplici identit che di volta in volta si ascrive per sfuggire alle
persecuzioni religiose.
TRAMA
(e divisione in macrosequenze)
PARTE 1
Il romanzo si apre con una catena di flashback: il protagonista ricorda nel 1555 a
Istanbul lintera vicenda, quindi si passa al 1525 dove, dopo essere scampato alla
colossale battaglia di Frankenhausen, egli era fuggito con il ferito Magister Thomas
Muntzer trovando rifugio in una casa disabitata, ma quindi non era riuscito a
nasconderlo in tempo ed a salvarlo dalla cattura da parte dei lanzichenecchi al soldo
dei principi tedeschi che avevano vinto la battaglia.
A questo punto, con un ulteriore flashback, il narratore ricorda gli anni precedenti, a
partire dalla sua permanenza a Wittemberg nel 1517 in contemporanea con linizio
della predicazione luterana, dove aveva assistito alla nuova ventata di fermento
intellettuale e culturale in conseguenza della predicazione di Lutero e del suo aperto
scontro con lautorit cattolica, fermento di cui i due principali protagonisti oltre a
Lutero sono Carlostadio (rettore delluniversit di Wittemberg) e Melantone (vedi
Concilio di Trento sul libro, unica figura luterana presente, collaboratore e amico di
Lutero). Dopo la Dieta di Worms, in cui come apprendiamo dalle lettere di Q a Carafa
Lutero rifiuta di ritrattare e viene rapito al ritorno dai messi di Federico il Savio,
elettore di Sassonia, il protagonista assiste ad una situazione in crisi per la realt di
Wittemberg in quando, priva della forta leadership di Lutero luniversit locale, dopo
uniniziale gestione da parte del debole Carlostadio (peraltro avversato dallo stesso
Lutero ora dalla parte dei principi), perde il proprio prestigio ed anzi viene minacciata
dallinsurrezione del movimento di rivolta sociale dei contadini guidato da Thomas
Muntzer. Vedendo le proprie speranze in Lutero tradite dallasservimento di questi ai
principi (Dice che dovere di ogni cristiano obbedire ciecamente allautorit, che
nessuno pu dire di no: lui che ha disobbedito al Papa ed alla Chiesa Romana. Adesso
lui il Papa e nessuno pu fiatare.), il protagonista si unisce a Thomas Muntzer nella
sua lunga peregrinazione, come molti contadini delusi da Lutero e bramosi di riscatto
sociale, alla compagna di questi Ottilie, ed allerculeo aiutante del predicatore, Elias.
Dopo uniniziale diffusione del messaggio della costruzione di una societ pi umana
(tramite i 12 articoli) nella citt di Mulhausen, apprendiamo dalle sue lettere a Carafa
che anche Q ha preso contatti con Muntzer spacciandosi per un suo seguace ed in
realt fornendogli notizie errate sul conto delle altre forze popolari che sarebbero
giunte in suo sostegno in vista dello scontro imminente con larmata dei principi
tedeschi causa il massacro in cui i compagni dei protagonista perdono la vita, e, come
apprendiamo allinizio, Muntzer stesso cade in mano ai lanzichenecchi e muore dopo la
tortura proclamando il motto Omnia sunt communia (tutte le cose sono di tutti).
PARTE 2
Sfuggito a Frankenhausen cambiando identit ed attraversando i bivacchi dei
lanzichenecchi, il protagonista apprende da una lettera trovata sul corpo di Muntzer
inviatagli da Q dellesistenza di questo traditore, che tuttavia non riesce ad
identificare. Con un nuovo salto temporale ritroviamo il protagonista, tredici anni dopo,
nel 1538, accolto ad Anversa nelle Fiandre dopo una fuga precipitosa in una comunit
anabattista/ebraica di modello patriarcale/familiare presieduta dal vecchio Eloi, a cui il
narratore racconta gli eventi trascorsi dalla sua fuga da Frankenhausen fino al
momento presente. Dopo essersi salvato egli si era unito al movimento anabattista,
PARTE 3
Mentre per effetto del delatore queste realt cadono sotto i colpi della persecuzione
della Santa Inquisizione, il protagonista sfugge unennesima volta prendendo parte al
tentativo di diffusione dellopera di simpatie protestanti del frate cattolico Fra
Benedetto da Mantova, Il beneficio di Cristo nella repubblica di Venezia.
Ha cos inizio la lunga predicazione del protagonista per lItalia, e
contemporaneamente il suo costante utilizzo delle stamperie veneziane per veicolare
le idee abbracciate da una parte dalla chiesa quali Reginald Pole e Morone ed
avversata da Carafa e dal morente papa Paolo III.
Intanto Q opera a vantaggio di Carafa informandolo costantemente sulle posizioni dei
cardinali del Concilio in fase di avvio a Trento.
PARTE 4
Q non altri che Heinrich Gresbeck, il suo miglior luogotenente ed amico nel corso
della sua permanenza in Germania,ormai minacciato di morte anche dal suo trionfante
signore di sempre, Carafa, che non vuole lasciare testimoni del suo disonesto e
repressivo operato con linquisizione e lo spionaggio nel periodo precedente e
contemporaneo al Concilio di Trento.
Q ed il protagonista decidono quindi di allearsi e di favorire la diffusione di un
documento che potrebbe riabilitare Pole e la Chiesa moderata pro-luterana e
screditare la linea di Carafa cambiando la linea di Giulio III noto con la fama di essere
estremamente saggio e prossimo alla santit.
Infatti in queste confessioni, cadute in mano a Q durante lattivit repressiva agli
ordini di Carafa durante il concilio di Trento , si testimoniava come lallora cardinale di
Palestrina Giovanni Maria del Monte ora pontefice avesse elogiato linteressante ed
originale punto di vista di fra Benedetto da Mantova espresso nel Beneficio di Cristo
addirittura in forma scritta (rendendo cos esplicita la forzatura di Carafa nei suoi
confronti al momento della scomunica papale di tale opera).
Tuttavia tale documento viene perduto quando il Mulo (vedi sopra) decide di
provocare un incendio nel bordello del protagonista, provocando la propria morte ad
opera di Q ma anche la morte di questultimo con tanto di confessione nel rogo
scoppiato.
E cos, dopo che il lieto fine stato nullificato da una sciocca beffa del destino, al
protagonista non resta altro che fuggire con lebreo Pietro Perna dallEuropa dopo
lelezione al soglio pontificio di Carafa stesso come Paolo IV raggiungendo Istanbul,
capitale ottomana dove ricevono ospitalit e dove (vedi inizio del riassunto) lautore
comincia a narrare la storia.