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Q

Alla met del Cinquecento, nellItalia Nord-Orientale proliferavano i gruppi che si


ispiravano alle dottrine anabattiste, professate da un oscuro personaggio di nome
Tiziano. Il predicatore anabattista convert persone di ogni et e rango, popolani e
cortigiani, artigiani e contadini, mercanti e letterati, muovendosi fra i possedimenti
della Serenissima e le terre degli Estensi; nel 1551, riusc perfino a riunire un concilio a
Venezia, cui parteciparono pi di cento delegati, e pare che sia stato sul punto di
convertire perfino papa Giulio III, come si evince da unambigua e purtroppo monca
testimonianza di uno dei suoi seguaci, il sacerdote Pietro Manelfi, il quale lo
abbandon per consegnarsi allInquisizione.
Tiziano stato cancellato dalla storia. Su questo straordinario personaggio, che cerc
di importare lanabattismo nella Penisola, restano solo poche carte dellInquisizione. I
gruppi anabattisti italiani scomparvero con la stessa rapidit con cui si erano formati:
furono eliminati come tante altre fazioni protestanti, che cercavano invano di
emergere anche nel Paese in cui la Chiesa era pi potente.
Ispirandosi alla vicenda delloscuro predicatore anabattista, quattro giovani scrittori
bolognesi (Fabrizio P. Belletati, Luca Di Meo, Federico Guglielmi, Giovanni Cattabriga)
hanno costruito una storia dal grande fascino, firmandosi con lo pseudonimo di Luther
Blissett, liberamente adottabile in internet e diffuso tra i movimenti di controcultura
telematica. I quattro scrittori, dimostrando uneccezionale conoscenza del Cinquecento
europeo, hanno inventato per Tiziano un passato e un futuro, che si intrecciano di
continuo con fatti realmente accaduti e con i maggiori rappresentanti della Riforma,
dei movimenti protestanti dissidenti e della Chiesa cattolica. E cos che in Q
compaiono, come protagonisti, comprimari, comparse, o come occulti burattinai, che
dirigono la scena senza venire allo scoperto, personaggi come Lutero, Melantone,
Thomas Muentzer, Jan di Leyda, Anton Fugger, la ricchissima famiglia sefardita dei
Mendes, e potenti prelati come il sinistro Carafa, mente e regista dellInquisizione
nonch futuro papa con il nome di Paolo IV. E compare, soprattutto, Tiziano, che
assume questo nome solo nellultima parte del libro, dopo essere stato un anonimo
studente tedesco di Wittenberg, un discepolo di Muentzer sconfitto sul campo di
Frankenhausen, e in seguito Gert dal Pozzo, protagonista dellepopea anabattista
tragicamente consumatasi a Muenster, e poi ancora il membro di una setta di Anversa,
che ord una colossale truffa ai danni dei banchieri dellImpero, i Fugger, e infine il
tenutario di un bordello di Venezia, in stretto contatto con librai, editori e finanzieri
sefarditi che diffondevano in segreto Il Beneficio di Cristo, -opera che, allepoca del
Concilio di Trento, prospettava una conciliazione con i protestanti attraverso
laccettazione della salvezza per sola grazia. E, insieme al proteico protagonista del
romanzo, compare Q, ossia Qolet, ignota spia del cardinale Carafa che provoca una
dietro laltra, attraverso sotterfugi e tradimenti, tutte le sconfitte del nostro
appassionato riformatore religioso, fino alla resa dei conti finale.

Q agisce sul lettore come un incantesimo, rendendo difficile separarsi dalle sue
pagine, percorse da intrighi, eresie, processi, battaglie, discussioni teologiche e
conflitti ideologici, - trasfigurazioni delle attuali tensioni tra poteri globali e alternative
politiche, sociali, morali. Q un romanzo storico che ripercorre avvenimenti che

hanno cambiato lEuropa e, allo stesso tempo, scandaglia a fondo le coscienze dei
personaggi, evidenziando linestricabile intreccio che, per tutta let moderna, un
politica e religione, il potere politico e il controllo delle coscienze, i tentativi di riforma
sociale e il rinnovamento spirituale. Q anche una spy story che illustra il serrato
confronto fra tradizione e innovazione, fra potere ed emancipazione, fra autorit
istituite e sforzi per la liberazione dellumanit. E Q un romanzo davventura che
descrive la vicenda di un uomo che, da giovane e appassionato idealista, si trasforma
gradualmente in un maturo, disincantato e scaltro nemico delloppressione, - e che,
dallo scontro frontale, passa ad adottare a sua volta strategie sotterranee (truffa,
stampa clandestina, dissimulazione) al fine di contrastare i piani assolutistici dei
nemici della libert: piani che trascendono, e finiscono per travolgere, anche coloro
che se ne fanno registi e autori, - piani il cui unico fine consiste nellimporre un ordine
al mondo, come rivela lo stesso Q, attraverso un messaggio semplice: il timore di
Dio. Un apparato gigantesco e complesso che lo inculchi nei costumi e nelle coscienze.
Diffondere il messaggio, gestire il sapere, osservare e vagliare lanimo degli uomini,
inquisire ogni spinta che osi oltrepassare quel timore. Il timore di Dio, il timore
dellassoluto, il timore di indiscutibili verit proposte, oppure imposte in modo esplicito
o attraverso strategie di suggestione della coscienza, da sistemi a pensiero unico, i
quali mutano nei metodi e nelle strutture, ma mantengono sempre lo stesso obiettivo:
imporre un ordine al mondo, nonostante lopposizione di chi persegue la libert. E Q
raffigura magnificamente la perpetua lotta fra ordine e libert, che segna da sempre la
storia umana.
2 Protagonisti (uniche figure non-storiche):

il narratore, che presenta la vicenda in prima persona, di cui non conosciamo il nome
ma soltanto le molteplici identit che di volta in volta si ascrive per sfuggire alle
persecuzioni religiose.

Q, misterioso e sfuggente, questo personaggio lantagonista del narratore e


simbolicamente la sua met negativa. Si firma con la lettera Q in quanto iniziale del
libro filosofico della Bibbia del Qoelet in cui troviamo una visione molto cupa e
pessimistica della realt (assoluta vanit del mondo terreno e soprattutto
lobbiedienza cieca al volere di Dio/ protagonista della vicenda, come il personaggio un
profeta di sventura).
Egli una spia di Carafa (futuro Papa Paolo IV), figura di antagonista assoluto

TRAMA
(e divisione in macrosequenze)
PARTE 1
Il romanzo si apre con una catena di flashback: il protagonista ricorda nel 1555 a
Istanbul lintera vicenda, quindi si passa al 1525 dove, dopo essere scampato alla

colossale battaglia di Frankenhausen, egli era fuggito con il ferito Magister Thomas
Muntzer trovando rifugio in una casa disabitata, ma quindi non era riuscito a
nasconderlo in tempo ed a salvarlo dalla cattura da parte dei lanzichenecchi al soldo
dei principi tedeschi che avevano vinto la battaglia.
A questo punto, con un ulteriore flashback, il narratore ricorda gli anni precedenti, a
partire dalla sua permanenza a Wittemberg nel 1517 in contemporanea con linizio
della predicazione luterana, dove aveva assistito alla nuova ventata di fermento
intellettuale e culturale in conseguenza della predicazione di Lutero e del suo aperto
scontro con lautorit cattolica, fermento di cui i due principali protagonisti oltre a
Lutero sono Carlostadio (rettore delluniversit di Wittemberg) e Melantone (vedi
Concilio di Trento sul libro, unica figura luterana presente, collaboratore e amico di
Lutero). Dopo la Dieta di Worms, in cui come apprendiamo dalle lettere di Q a Carafa
Lutero rifiuta di ritrattare e viene rapito al ritorno dai messi di Federico il Savio,
elettore di Sassonia, il protagonista assiste ad una situazione in crisi per la realt di
Wittemberg in quando, priva della forta leadership di Lutero luniversit locale, dopo
uniniziale gestione da parte del debole Carlostadio (peraltro avversato dallo stesso
Lutero ora dalla parte dei principi), perde il proprio prestigio ed anzi viene minacciata
dallinsurrezione del movimento di rivolta sociale dei contadini guidato da Thomas
Muntzer. Vedendo le proprie speranze in Lutero tradite dallasservimento di questi ai
principi (Dice che dovere di ogni cristiano obbedire ciecamente allautorit, che
nessuno pu dire di no: lui che ha disobbedito al Papa ed alla Chiesa Romana. Adesso
lui il Papa e nessuno pu fiatare.), il protagonista si unisce a Thomas Muntzer nella
sua lunga peregrinazione, come molti contadini delusi da Lutero e bramosi di riscatto
sociale, alla compagna di questi Ottilie, ed allerculeo aiutante del predicatore, Elias.
Dopo uniniziale diffusione del messaggio della costruzione di una societ pi umana
(tramite i 12 articoli) nella citt di Mulhausen, apprendiamo dalle sue lettere a Carafa
che anche Q ha preso contatti con Muntzer spacciandosi per un suo seguace ed in
realt fornendogli notizie errate sul conto delle altre forze popolari che sarebbero
giunte in suo sostegno in vista dello scontro imminente con larmata dei principi
tedeschi causa il massacro in cui i compagni dei protagonista perdono la vita, e, come
apprendiamo allinizio, Muntzer stesso cade in mano ai lanzichenecchi e muore dopo la
tortura proclamando il motto Omnia sunt communia (tutte le cose sono di tutti).

PARTE 2
Sfuggito a Frankenhausen cambiando identit ed attraversando i bivacchi dei
lanzichenecchi, il protagonista apprende da una lettera trovata sul corpo di Muntzer
inviatagli da Q dellesistenza di questo traditore, che tuttavia non riesce ad
identificare. Con un nuovo salto temporale ritroviamo il protagonista, tredici anni dopo,
nel 1538, accolto ad Anversa nelle Fiandre dopo una fuga precipitosa in una comunit
anabattista/ebraica di modello patriarcale/familiare presieduta dal vecchio Eloi, a cui il
narratore racconta gli eventi trascorsi dalla sua fuga da Frankenhausen fino al
momento presente. Dopo essersi salvato egli si era unito al movimento anabattista,

attratto dallincredibile comunanza di valori con il movimento di Muntzer ed aveva


salvato da una rissa il predicatore Jan Matthys, capo del movimento.
Rinominato Gert dal pozzo in seguito ad una sua uscita da un pozzo dove si era
nascosto con cui aveva sorpreso gli assalito di Matthys, il protagonista assiste cos alla
diffusione del movimento anabattista, allutilizzo della stampa per la diffusione dei
manifesti idealistici del movimento ed alla conquista con uninsurrezione programmata
della citt di Munster dove dopo uniniziale tentativo di organizzazione, le violenze ed i
saccheggi precipitano il dominio anabattista nel pi totale caos organizzativo, vista
anche lassenza dellidealista Matthys e di un capo del movimento.
Il folle attore teatrale e buffone Jan di Leida, collaboratore del protagonista come
anche Heinrich Gresbeck (importante, gi presente nel movimento di Muntzer,
tenere a mente), visto il vuoto di potere cerca di acquisire sempre maggiore autorit
fino a quando, dopo il ritorno di Matthys, questi non impone la propria autorit in
modo tirannico come sovrano assoluto infrangendo gli ideali protocomunisti del
movimento e provocando forti massacri repressivi anche contro i luterani. Dopo la
discordia, che, come apprendiamo dalle sue lettere a Carafa, Q provvede a seminare
nascosto nellombra del movimento anabattista, il fanatico Matthys, predicando
lavvento della fine del mondo per Pasqua, tiene fede alla sua parola tentando una
carica forte del favore divino contro lenorme esercito assediante che da qualche
tempo si oppone militarmente per volere dei principi al disegno di redistribuzione dei
beni interno alla citt, e muore.
Dopo una breve reggenza del folle e sanguinario Jan di Leida(inizialmente benvisto per
la demagogia popolaresca e volgare nelle sue esposizione teatrali/giullaresche), che
convinto di essere un profeta e di parlare con Dio riduce alla fame ed alla schiavit
lintera citt compresa la parte anabattista, il protagonista provvede a tentare di
rovesciare lautoproclamatosi tiranno e nel caos, avvertite da Q tramite una lettera al
comandante nemico, irrompono in citt le truppe nemiche sterminando i rivoltosi e
ponendo fine al tormentato dominio popolare anabattista di modello comunista (a
tratti anarchico) denominato Regno di Sion.
Il protagonista, fuggito, raggiunge la comunit pacifica di modello anabattista/ebraico
nelle Fiandre che abbiamo visto allinizio della sequenza, dove narra la vicenda.

PARTE 3

Incitato da un altro ospite della comunit, da cui apprende nuovamente lesistenza di


una spia che, dopo aver incassato dalla comunit locale dei banchieri imperiali Fugger
una grossa quantit di denaro si diretto proprio a Munster causando la sua
precedente sconfitta, il protagonista prende parte ad una colossale truffa burocratica a
danno dei Fugger. Intanto Q, a Viterbo, spia Reginald Pole e le frange del clero pi
aperte al dialogo per volere del conservatore Carafa, tenendo tuttavia docchio la
comunit anabattista di Eloi nelle Fiandre ed individuando una colossale truffa in corso
ai danni dei Fugger.

Mentre per effetto del delatore queste realt cadono sotto i colpi della persecuzione
della Santa Inquisizione, il protagonista sfugge unennesima volta prendendo parte al
tentativo di diffusione dellopera di simpatie protestanti del frate cattolico Fra
Benedetto da Mantova, Il beneficio di Cristo nella repubblica di Venezia.
Ha cos inizio la lunga predicazione del protagonista per lItalia, e
contemporaneamente il suo costante utilizzo delle stamperie veneziane per veicolare
le idee abbracciate da una parte dalla chiesa quali Reginald Pole e Morone ed
avversata da Carafa e dal morente papa Paolo III.
Intanto Q opera a vantaggio di Carafa informandolo costantemente sulle posizioni dei
cardinali del Concilio in fase di avvio a Trento.

PARTE 4

In questa fase apprendiamo le azioni di Q in modo molto pi articolato tramite la


presenza di estratti del suo diario e non solo delle sue lettere. Questi focalizza la sua
attenzione sulla nuova sporadica diffusione di scritti di simpatie ereticali, tra cui il
Beneficio di Cristo e ne notifica la pericolosit a Carafa. Tuttavia, non essendo ancora
maturi i tempi per una sporadica repressione dei movimenti pro-luterani nella Chiesa
capeggiati da Pole, Q non viene autorizzato a fare altro che a cerca di individuare i
responsabili materiali e di dissuaderli segretamente con laiuto dellInquisizione.
Intanto Paolo III muore e gli succede, grazie allattento operato delle spie di Carafa tra
cui Q, non il tanto auspicato Pole quanto il ben pi debole e transizionalista Giulio III
(Giovanni Maria del Monte) anche a causa del contributo dei cardinali francesi in un
primo momento esclusi dal conclave a causa del conflitto tra Carlo V e Francesco I
perennemente in corso.
Carafa, sicuro dellappoggio del debole Papa riesce a sconfiggere Pole al Concilio di
Trento ottenendo la scomunica del Beneficio di Cristo e pi in generale linizio del
cosiddetto periodo della Controriforma, contro la spinta pi aperta di Pole e Morone. Il
protagonista, apprendendo nuovamente loperato di Q a causa della distruzione del
circolo di Eloi e della truffa ai Fugger nelle Fiandre oltre che la diffusa repressione degli
agenti suoi e dellebreo Pietro Perna, suo socio nel movimento di diffusione del
Beneficio, e decide di cercare di intercettare il suo sfuggente nemico dopo essersi
assicurato una rendita proteggendo il bordello della veneziana donna Demetra,
creandosi cos anche alcuni nemici nella criminalit, rivali di questa attivit(tra cui il
Mulo).
Dopo essersi spacciato per un ex-anabattista (quale in realt effettivamente era) di
nome Tiziano, appariscente in quanto simile al celebre pittore, egli cerca di operare in
modo palese con la sua clandestina distribuzione del libro e della predicazione
anabattista attirando cos lattenzione di Q per poi intercettarlo. Dopo un lungo
inseguimento a distanza per lItalia della Controriforma (per contesto vedi libro,
persecuzioni e caccia alle streghe) Q cerca di contattare il protagonista a Venezia,
dove, forte dellappoggio di molti gestori locali del bordello riesce a catturarlo.

Q non altri che Heinrich Gresbeck, il suo miglior luogotenente ed amico nel corso
della sua permanenza in Germania,ormai minacciato di morte anche dal suo trionfante
signore di sempre, Carafa, che non vuole lasciare testimoni del suo disonesto e
repressivo operato con linquisizione e lo spionaggio nel periodo precedente e
contemporaneo al Concilio di Trento.
Q ed il protagonista decidono quindi di allearsi e di favorire la diffusione di un
documento che potrebbe riabilitare Pole e la Chiesa moderata pro-luterana e
screditare la linea di Carafa cambiando la linea di Giulio III noto con la fama di essere
estremamente saggio e prossimo alla santit.
Infatti in queste confessioni, cadute in mano a Q durante lattivit repressiva agli
ordini di Carafa durante il concilio di Trento , si testimoniava come lallora cardinale di
Palestrina Giovanni Maria del Monte ora pontefice avesse elogiato linteressante ed
originale punto di vista di fra Benedetto da Mantova espresso nel Beneficio di Cristo
addirittura in forma scritta (rendendo cos esplicita la forzatura di Carafa nei suoi
confronti al momento della scomunica papale di tale opera).
Tuttavia tale documento viene perduto quando il Mulo (vedi sopra) decide di
provocare un incendio nel bordello del protagonista, provocando la propria morte ad
opera di Q ma anche la morte di questultimo con tanto di confessione nel rogo
scoppiato.
E cos, dopo che il lieto fine stato nullificato da una sciocca beffa del destino, al
protagonista non resta altro che fuggire con lebreo Pietro Perna dallEuropa dopo
lelezione al soglio pontificio di Carafa stesso come Paolo IV raggiungendo Istanbul,
capitale ottomana dove ricevono ospitalit e dove (vedi inizio del riassunto) lautore
comincia a narrare la storia.

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