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Il teologo nella disputa

contemporanea. Storia e Dogma.


Joseph Ratzinger
La

Congregazione

della

Dottrina

della

Fede

pubblic

un'istruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo, dove tenta di


spiegare il suo ruolo e anche il luogo in cui deve agire il teologo nella
Chiesa.
Vorrei cominciare dicendo che prima del Vaticano II, l'essere
teologo era un privilegio, giacch c'era una cerchia di chierici cio un
gruppo elitista in cui loro avevano il diritto di fare teologia. Questa
posizione potrebbe provocare qualche conflitto poich se la Chiesa
plurale e anche aperta, per poter esprimersi nel fare teologia
sembrava ingiusto che soltanto alcuni privilegiati potessero fare
teologia. Dopo il concilio, le porte si sono spalancate. In quel tempo, i
teologi si sentivano proprio di essere cosiddetti maestri della
Chiesa, sentendosi pi maestri che i vescovi. Ora bene, qui sorge la
domanda: chi forma il Magistero della Chiesa? Sembrava proprio che il
magistero fosse oltrepassato dai teologi. in questo preciso momento
dove c' bisogno di una riflessione su dove collocare i teologo
all'interno della struttura della Chiesa e anche come entra in rapporto
con il Magistero. Per capire meglio quanto riguarda ai teologi e il loro
ruolo dentro della Chiesa dobbiamo approfondire innanzitutto il
rapporto che c' tra fede e ragione. Se l'uomo ha veramente la
capacit di cercare la verit non la pu mai trovare senza la fede,
perch essa risponde alla domanda sulla provenienza e destino nostro
cio, le nostre origini. Quindi la fede parte dalla ragione, giacch con
essa il teologo pu comprendere e riflettere su ci che la Parola ci
rivela.
Nell'istruzione inoltre, parla sulla collaborazione tra la teologia e
il Magistero, dove mettono in chiaro aspetti che riguardano a
entrambi identit: in primo luogo, la teologia non un accidente del

Magistero cio, che il esso pu prescindere della teologia, ma tentano


di entrare in dialogo, avendo una comprensione ragionevole fra tutti i
due. E da un'altra parte l'istruzione tratta la problematica della
missione del teologo nella Chiesa non dal binomio Magistero/teologia,
ma prendendo il Popolo di Dio come soggetto e depositario della
storia della fede e anche come luogo di tutta la fede.
La polemica viene una volta pubblicata l'istruzione, in cui co
sono gruppi che hanno inteso il messaggio trasmesso in modo
contrario, dove loro capiscono il lavoro del teologo all'interno della
Chiesa come una minaccia nell'essenza della teologia. Questo vuol
dire che la teologia non dovrebbe essere un derivato del Magistero. E
veramente non cos. Semplicemente consisterebbe nella cura
dell'insegnamento della fede, intesa come una missione canonica. Se
prendiamo le parole del Papa Giovanni Paolo II, egli vuol mettere in
chiaro che per quanto riguarda alle minacce, nel caso di tensioni tra
magistero e teologia in cui non siano in gioco questioni di fede in
senso stretto, si debba conservare e custodire l'unit nell'amore.
Finalmente vorrei mettere un interrogante molto interessante
sulla collocazione accademica della teologia, possibile? Prendiamo
la risposta che Ratzinger ci d: La presenza della teologia
nell'universit un'eredit preziosa. Quest'affermazione dell'allora
cardinale tedesco - ora Pontefice Emerito - vuol dire che la presenza
della teologia nell'universit deve impegnarsi e parlare con libert
come fanno le altre scienze. Pertanto a questo punto si pu dire che la
teologia si considera scienza cio, una disciplina in cui si d a
conoscere a tutti, in modo tale che non diventa un sapere chiuso dove
soltanto alcuni possano accedere alla conoscenza teologica.
Fr. Fernando Ortega Rojas, C.R.
Per quanto riguarda alle domande proposte, vorrei sapere:

Perch prima del Concilio soltanto potevano alcuni fare


teologia o entrare nell'ambito della teologia? Erano
soltanto i sacerdoti che erano legati dal Vescovo.

Da un'altra parte, c' una parte che non riesco a capire cio, per
quanto riguarda al punto dove si parla di autorit solo in
materia dinfallibilit. Non ho capito bene questo punto e mi
sono bloccato parecchie volte. Perci non ho fatto riferimento su
questo punto del documento.

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