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Ci sono stati degli studi o almeno si mostrato un certo interesse per il fascino che lIndia ha
esercitato su Thoreau o su Emerson o per linfluenza del Giappone e della Cina in diversi poeti e
drammaturghi europei. Questo genere di studi tuttavia non ha incontrato che indifferenza. Essi sono
stati infatti considerati un campo di ricerca esotico che poteva interessare solo pochi studiosi,
essendo al di fuori dellortodossia intellettuale, la quale si occupa solo di cose serie, cio
dellEuropa e dellAmerica del Nord.
Questo atteggiamento era uneredit dellimperialismo europeo, di unepoca in cui la maggior parte
di ci che non era Europa o America si trovava sotto il dominio dellEuropa. () Alcuni
avvenimenti recenti hanno per capovolto questa situazione. LEuropa ha perduto la maggioranza
dei suoi domini ed ha visto declinare la sua influenza nel mondo..
1989, Yves Chevrel: La letteratura comparata non un insieme di testi, ma una prospettiva di
studio della letteratura. D'altra parte, la letteratura comparata non riducibile alla comparazione
letteraria, n tantomeno alla pratica dei 'paralleli' (Corneille/Racine, genio letterario tedesco/genio
letterario francese). Essa corrisponde a ci che la lingua tedesca esprime definendo al discplina
come 'Vergleichende Literaturwissenschaft': scienza comparativa della letteratura. Si tratta,
fondamentalmente, di un approccio intellettuale mirante a studiare qualsiasi oggetto definito o
definibile come letterario, mettendolo in relazione con altri elementi costitutivi di una cultura. [....]
L'espressione 'letteratura comparata' [littrature compare] attestata per la prima volta in Francia
nel 1817, anno in cui Franois Nol l'utilizza per caratterizzare un corso di Leons anglaises de
littrature et de morale sur le plan des leons franaises et des leons latines. [...] La letteratura
comparata un modo di procedere, una messa alla prova di ipotesi, una forma di interrogazione dei
testi. Il punto di partenza costituito da una questione fondamentale che distingue senza dubbio
questa disciplina da ogni altra disciplina 'comparata': cosa accade quando una coscienza integrata in
una cultura (nella sua cultura) si trova di fronte ad un'opera che espressione e parte integrante di
un'altra cultura? [...] l'incontro con l'altro appunto al centro dell'approccio comparatistico e si
pu dire che sufficiente da solo a legittimarlo..
1993, Charles Bernheimer: Lattuale campo della comparazione comprende confronti tra prodotti
artistici solitamente studiati da discipline diverse; tra i vari costrutti culturali di quelle discipline; tra
la tradizione culturale occidentale, sia colta che popolare, e quelle non occidentali; tra le forme
culturali dei popoli dei popoli colonizzati elaborate prima e dopo il contatto avuto con lOccidente;
tra i modelli culturali sessuali definiti come femminili e come maschili oppure tra le tendenze
sessuali definite regolari e quelle omosessuali; tra i modi razziali e quelli etnici di attribuire dei
significati; tra larticolazione ermeneutica della significazione e lanalisi materialistica dei suoi
modi di produzione e di circolazione, ecc. Questi modi di contestualizzare la letteratura nei vasti
campi del discorso, della cultura, dellideologia, della razza e del genere sessuale sono cos diversi
dai vecchi modi dello studio letterario (autori, nazioni, periodi e generi letterari) che la nozione di
letteratura non pi in grado di descrivere adeguatamente il nostro oggetto di studio..
2008: Daniel-Henri Pageaux: il comparatista colui/colei che mette in relazione, instaura rapporti,
studia scambi, riflette sui dialoghi tra letterature e tra culture. Ebbene, alla base di tutte queste
attivit, io discerno un dato essenziale: la differenza, o per meglio dire il fatto differenziale. [...]
compito specifico del comparatista quello di 'penetrare' la 'natura profonda' delle differenze che le
sue letture raccolgono, mettono in luce, identificano. La delucidazione della differenza un'attivit
comparatista, finalizzata non a sopprimerla efficacemente, bens a comprenderla, ovvero a
diventarne maestri da un punto di vista intellettuale. quello che noi potremmo chiamare il
passaggio dalla differenza constatata alla spiegazione del fatto differenziale..