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la didattica
di una canzone di trentanni pi vecchia. Le fonti passano in secondo piano rispetto al consumo. Eppure uno
studio analitico e critico del meccanismo del revival potrebbe sicuramente risultare utile per capire le condizioni
e i meccanismi che determinano un successo.
Un altro dilemma sul quale si tenta ancora di trovare
un accordo proprio il significato del termine popular,
spesso inteso come musica di consumo, un termine che
finora ha localizzato lattenzione in direzione sociologica.
Musica di consumo sinonimo di musica commerciale,
fatta per essere consumata, mentre in senso lato dovrebbe poter comprendere una musica fruita da pubblici
tipologicamente diversi da quello della musica colta e del
jazz, diffusa attraverso i media, spesso prodotta e riprodotta attraverso luso di apparecchiature elettroniche.
Tentare una traduzione letterale di musica popolare significherebbe trascinarsi dietro scelte lessicali che interessano altri repertori, quale quello relativo agli studi
etnomusicologici. Pop music, musica leggera, rock music,
starebbero a significare settori specifici del generico contenitore popular, dei quali si sono occupati i cultural studies
di matrice britannica e soprattutto statunitense, allinterno di una prospettiva sociologica basata sulleffetto dei
prodotti musicali popular nelle societ di massa contemporanee. Nellottica di unindagine principalmente storica del fenomeno bisogner spostare linteresse scientifi-
co dalleffetto alloggetto, cio allintrinseca consistenza musicale e formale delle opere analizzate. Un esempio
per tutti: la proliferazione degli studi sul fenomeno Madonna, soprattutto nel campo dei gender studies, incomprensibile, data lirrilevanza estetica della produzione della famosa pop star, quasi insignificante rispetto a
quella di molti altri gruppi praticamente ignorati dagli studi
sulla musica di consumo, si pensi ai Soft Machine o ai
King Crimson, punte avanzate del rock progressivo britannico negli anni Settanta.
La cattedra di Storia della musica del nostro ateneo
sempre stata particolarmente sensibile allo studio di fenomeni appartenenti al repertorio popular, come si evince
dai molti lavori licenziati in sede di laurea: Frank Zappa,
Bob Marley, luso della pop music nellopera di Nick
Hornby, per citarne solo alcuni. Senza contare tutta una
serie di indagini scaturite da studi personali degli allievi
anche in sede di esame. Il tutto supportato da disamine
che prendono realmente in considerazione gli aspetti formali del repertorio analizzato. Alluniversit di Catania,
quindi, lattenzione nei confronti di una musicologia della cultura popular, finalmente confortata dallappassionato dibattito in una sede accademica cos prestigiosa
come quella del seminario organizzato da Il Saggiatore
Musicale al quale facevo riferimento allinizio, gi in
atto da tempo.
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