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Le principali differenze tra il processo di apprendimento della lingua materna e quello di una
lingua seconda/straniera.
lo SCOPO o le RAGIONI per cui si impara la lingua straniera: concetto in parte diverso da
quello di motivazione (di carattere prettamente psicologico). Vi pu rientrare il desiderio di
integrarsi in una societ, ma anche motivazioni pratiche (raggiungere determinati obiettivi di
studio o lavorativi);
le CAPACIT LINGUISTICHE in possesso dellapprendente: concetto in cui rientrano sia
la sua predisposizione allapprendimento linguistico, sia le conoscenze linguistiche gi in suo
possesso;
il TIPO DI ACCESSO ALLA LINGUA: i dati linguistici a cui lapprendente ha accesso.
Secondo Skinner (uno dei principali esponenti della teoria comportamentista) il processo di
apprendimento della lingua materna deriva dalla formazione di abitudini e dalla ripetuta
associazioni di catene di stimoli e risposte. Allo stesso modo, il processo di apprendimento di
una L2 consiste nella formazione di abitudini nuove, che riescano a vincere linflusso di
quelle legate alla L1 (ed raggiungibile tramite limitazione, la memorizzazione ed una
pratica della L2 di tipo meccanico). Partendo dallidea che gli individui tendono ad applicare
alla lingua straniera forme e significati della lingua madre, si procede confrontando in modo
sistematico la lingua madre dellapprendente con la lingua oggetto di studio, ricercando
similarit e differenze (analisi contrastiva). Tale teoria stata quella prevalente fino a met
degli anni 50 del secolo scorso.
2. Lipotesi dellidentit.
forma delle frasi) e semantico (relativo al senso delle frasi) ed un significato pragmatico, a sua
volta diviso in primario (quando presente una forza di primo grado degli enunciati, ovvero
lintenzione del parlante chiaramente espressa) e secondario (quando presente una forza di
secondo grado degli enunciati, che lenunciato deriva da principi pragmatici di primo ordine).
2. Esplica lacronimo di speaking secondo il modello elaborato da Hymes.
S (situation): le coordinate spazio- temporali in cui ha luogo levento linguistico;
P(partecipants): i partecipanti allevento linguistico ed i rapporti che intercorrono tra loro;
E(ends): gli scopi dellevento (consci ed insconsi), le finalit che spingono ad agire;
A(act sequences): la forma ed il contenuto degli atti linguistici prodotti nel corso dellevento;
K(key): la chiave interpretativa dei messaggi;
I(instrumentalities): i mezzi adoperati dagli interlocutori nellevento ( il canale e la lingua usati, i
mezzi non verbali..);
N(norms): le norme che regolano lo svolgimento dellevento linguistico;
G(genre): il genere discorsivo o testuale adottato.
1. Definisci il curricolo.
Con il termine curricolo si intendono tutti gli aspetti relativi alla programmazione, messa a
punto, verifica e valutazione del programma linguistico. Pi nello specifico esso comprende:
-
la scelta sia dei materiali didattici sia della attivit da svolgere in classe,
a livello globale (individua i contesti in cui gli apprendenti necessiteranno della L2);
a livello dei tipi di testi e discorso (individua i testi e discorsi che ricorrono nelle situazioni
identificate);
a livello strutturale (rileva i modi pi ricorrenti in cui la strutturazione dellinformazione
viene segnalata dalle forme linguistiche).
LA RICERCA IN CLASSE
1. Ricerca e ricercazione.
La ricerca un attivit che pu esser definita come un tentativo di cercare risposta a un certo
problema o come una raccolta di informazioni sistematica ed approfondita relativamente ad un
tema, evento, situazione..Lattivit di ricerca appena definitiva praticabile in ogni situazione di
insegnamento. La ricercazione, infatti, che il tipo ricerca didattica per eccellenza, una
ricerca motivata ed impostata al fine di risolvere uno specifico problema in una determinata
situazione.
2. Losservazione critica della classe: le due principali prospettive.