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Messaggio ai Medici
di Swami Satyananda Saraswati
In quanto medici avete un grande fardello che pesa su di voi: siete le
guide tradizionali della comunit per quanto riguarda la salute.
Le persone si rivolgono a voi in cerca di aiuto, per risolvere non solo i loro problemi fisici, ma anche i loro problemi mentali, emozionali
e spirituali.
Questo il ruolo in cui scienziati e medici sono collocati nella nostra societ.
Avete un'enorme responsabilit nella formazione delle attitudini
della comunit, degli ideali e delle aspettative.
Le vostre parole sono rispettate da ogni classe sociale ed perci di
vitale importanza che familiarizziate personalmente con lo yoga come
modo di vita e come metodo di cura delle malattie.
Dovete incorporarlo con le vostre altre pratiche diagnostiche, curative, educative e di prescrizione.
Lo yoga prima di tutto una medicina preventiva e in secondo luogo un metodo di cura. Moltissimi dei vostri pazienti sono alla ricerca
di un modo per migliorare non solo la loro salute fisica, ma anche
quella mentale.
Essi non vogliono solamente una pastiglietta che elimini i loro disturbi, ma vogliono trovare un modo scientifico che migliori la loro
vita, un modo che garantisca loro la salute fisica, la pace mentale,
Il Mantra
Tratto da: Swami Satyananda Saraswati, Il Mantra, Edizioni Satyananda Ashram Italia.
Abbiamo tre tipi di ripetizione del mantra con il mala, il quarto tipo di
ripetizione col respiro, il quinto sul diario.
Il mantra un simbolo personale e diventa loggetto cristallizzato
della vostra consapevolezza. Sapete cos la cristallizzazione?
Mettete un cristallo di zucchero o di sale in soluzione dacqua e tutto lo zucchero o il sale andr gradualmente a riunirsi e cristallizzarsi.
Il mantra loggetto, il mantra il simbolo per la cristallizzazione
del processo mentale nella sua totalit.
Quando siete consapevoli degli oggetti dei vostri sensi, voi siete
nello stesso modo consapevoli del mantra.
Ma quando trascendete la coscienza sensoriale ed entrate nel piano
subconscio, anche il mantra si sposta con voi.
Attraverso la pratica costante del mantra potete sentire che lo praticate persino nel sonno, che lo praticate persino nel sonno profondo.
porta allo yoga ad un livello superiore. In altri termini, la pura coscienza (purusha) legata a certi livelli di consapevolezza attraverso
unerrata identificazione con il complesso corpo-mente (prakriti). Lo
scopo dello yoga di liberare purusha da prakriti. Swamiji cos definisce lo yoga: Lo Yoga un metodo grazie al quale la coscienza si disconnette dalla sua associazione con la mente e il mondo manifesto. Il
risultato lo Yoga o unione.
L'esperienza della differenza e la separazione della pura coscienza
dalla mente e dal corpo conduce alla realizzazione dell'unit di tutte le
cose. Tutte le vie e le tecniche di yoga utilizzano questo processo di
rimozione dei limiti di corpo e mente cos che gyana (la conoscenza
trascendentale) possa brillare in tutto il suo splendore. La perfezione
della mente conduce all'illuminazione spontanea della pura coscienza.
La natura della mente
La psicologia moderna tende a considerare la mente come la sorgente
della consapevolezza e della coscienza. Patanjali indica chiaramente il
punto di vista yogico quando afferma che la mente non pu essere la
sorgente della coscienza dato che anchessa pu essere percepita come
oggetto (verso 4:19). La mente non in grado di illuminarsi da sola.
La scienza moderna tende a considerare sia la mente sia la coscienza come unespressione e manifestazione della materia. Lo yoga d'altro canto, afferma che la materia non che una forma grossolana e una
manifestazione della mente. La materia controllata dalla mente e non
viceversa. Il mondo materiale che vediamo tuttintorno a noi, non
che la proiezione degli aspetti mentali pi sottili dellesistenza.
A parte queste due distinzioni fondamentali, lo yoga e il pensiero
contemporaneo si accordano su molti punti che riguardano la mente.
Secondo la psicologia di Jung, la mente pu essere classificata in tre
differenti dimensioni: conscio, subconscio e inconscio. Ecco come si
possono rapportare alla terminologia yogica:
mente conscia:
Spesso l'ipersensibilit pu essere rintracciata in eventi ed esperienze traumatiche che nell'infanzia e nei primi anni di vita generarono
profonde influenze e associazioni negative inconsce. Poich l'innesco
del sistema immunitario e l'assestamento delle impressioni subconsce
avvengono simultaneamente per tutta la vita, specialmente durante
l'infanzia, spesso estremamente difficile separare le componenti allergiche da quelle psicologiche nella sinusite, nella febbre da fieno e
nell'asma. Programmazione psicologica e sensibilizzazione immunitaria sono come le due facce di un'unica medaglia, ed il sistema immunitario di un adulto sembra essere una specie di memoria cellulare
delle nostre precedenti esperienze.
La scienza yogica spiega le reazioni ipersensibili come il risveglio di samskara mentali, o impressioni, precedentemente sviluppati,
che avevano lasciato una traccia e una memoria profondamente radicate sia nella nostra psiche sia nella nostra memoria cellulare (sistema
di sorveglianza). La persona che improvvisamente inizia a starnutire
quando in una situazione di tensione psicologica o quando esposta
alla polvere domestica, sta manifestando essenzialmente la stessa reazione. una risposta immunitaria psicologica ad unimpressione mentale subconscia che sta affiorando.
Terapia medica della sinusite e della febbre da fieno
La terapia medica per la sinusite e la febbre da fieno in gran parte
sintomatica, non offrendo alcuna prospettiva di eliminare la causa e
curare il disturbo. Il trattamento usuale un regime di analgesici per
alleviare il dolore, antistaminici per eliminare la reazione allergica,
antibiotici come precauzione contro infezioni batteriche secondarie.
Tuttavia, gli antistaminici asciugano le secrezioni nasali solo temporaneamente ed hanno effetti collaterali, come per esempio indurre
sonnolenza tale da proibire la guida o eseguire molti dei nostri doveri.
Ancora fino a poco tempo fa, cicli di iniezioni desensibilizzanti per
intorpidire l'aumentata sensibilit del corpo ad irritanti ed allergeni
specifici, erano una terapia comune per le allergie nei bambini.
Tuttavia, molti medici si sono dimostrati sfavorevoli a questo trattamento poich costoso, richiede molte iniezioni dolorose e solo
raramente conferisce l'immunit, originariamente attribuita agli aller-
geni. C' anche una crescente consapevolezza dei pericoli di far scatenare disturbi immunitari pi gravi, stati dipersensibilit e persino il
cancro, iniettando materiali estranei nel sangue.
Talvolta, nelle sinusiti croniche gravi si pratica il lavaggio antrale
chirurgico. Perforando la parte ossea di un seno bloccato e dolorante,
pu essere introdotta acqua salata nella sede dell'infiammazione cronica nel seno e si pu praticare una pulizia con lavaggio totale. Tutto ci
doloroso, ed un procedimento chirurgico che richiede tempo e d
solo un sollievo temporaneo. La pratica yogica di neti molto migliore dal punto di vista sia del medico sia del paziente, poich economica, semplice e piacevole e d, a lungo termine, risultati migliori.
Terapia yogica della sinusite e della febbre da fieno
La cura di sinusite e febbre da fieno si pu ottenere in due modi: bilanciando il sistema energetico del corpo, o delle nadi, ed eliminando
le impressioni e i blocchi mentali pi profondi che sorgono simultaneamente con i sintomi. Meditazione, yoga nidra e autoanalisi oggettiva
spesso fanno si che il meccanismo inconscio di tali condizioni sia
compreso e trasceso.
In generale le yogasana sono controindicate negli stati febbrili ma
possono essere adottate quando la febbre e gli altri sintomi debilitanti
diminuiscono.
1. Surya namaskara: Questa pratica dinamica innalza in modo sensazionale il livello di energia pranica nel corpo, contrasta il freddo eccessivo e supera molte deficienze immunitarie, psicologiche e stati di
ipersensibilit. Aiuta a superare infezioni respiratorie resistenti.
2. Asana: Pawanmuktasana la serie migliore con cui cominciare durante la convalescenza. Proseguite con surya namaskara e shavasana
quando aumenta la forza, quindi, secondo le possibilit, possono essere praticate da una a tre volte paschimottanasana, bhujangasana, halasana, dhanurasana e ardha matsyendrasana. Si dovrebbe praticare anche Simhasana.
Quando ci sono sintomi di raffreddore, sirshasana e sarvangasana
sono controindicate poich possono far aggravare o complicare un
caso esistente di sinusite.
Ulteriori raccomandazioni
1. Mantenete il corpo caldo in inverno e nelle stagioni dei monsoni.
Controllate con attenzione che il collo e il torace siano protetti dal
freddo.
2. State a riposo totale non appena compaiono i sintomi della febbre
da fieno o della sinusite, evitate i bagni e non bevete troppa acqua.
3. Per neti si pu utilizzare una preparazione particolare. Fate una
soluzione usando un cucchiaino da te pieno di curcuma, un po' di
sale ed un cucchiaino abbondante di borace in una pinta dacqua
bollente. Agitate bene e lasciate riposare per una o due ore agitando
di tanto in tanto. Quindi usatela nella neti lota. Ripetete finch il
naso sar completamente pulito. Ci molto salutare e calmante
per la membrana mucosa e dovrebbe essere fatto tre volte al giorno.
Spesso fa bene utilizzare lurina per fare neti.
4. Daranno sollievo applicazioni fredde sui seni o anche applicazioni
alternate calde e fredde.
5. Inalazioni serali di vapore danno grande sollievo.
6. Il fumo dovrebbe essere interrotto.
fluendo verso lalto - il respiro fresco quando entra nelle narici inspirando, caldo quando esce dalle narici espirando - continuate a osservare questo processo come un testimone distaccato.
Ora sentite il passaggio dell'aria nella faringe, dietro le narici - siate
consapevoli della sensazione creata da questo movimento del respiro sentite il respiro nel retro della bocca ed anche sopra la gola - portate
la vostra consapevolezza gi nella regione della gola - sentite il respiro fluire su e gi nel passaggio della gola - sentite l'aria passare nella
gola quando inspirate e fluire fuori quando espirate.
Successivamente portate la vostra consapevolezza al torace e ai
polmoni mentre inspirate ed espirate siate consapevoli dell'espansione e della contrazione dei polmoni - quando inspirate sentite l'ossigeno
fluire verso i polmoni dove viene assorbito - quando espirate sentite
tutti i prodotti di rifiuto, l'anidride carbonica, che si raccoglie verso
l'alto e viene espulsa dai polmoni - siate consapevoli dell'espansione e
della contrazione della gabbia toracica col respiro - non forzate alcun
movimento - lasciate che ogni cosa sia spontanea.
Portate la vostra consapevolezza nellarea del diaframma, che una
membrana muscolare che separa i polmoni dagli organi addominali cercate di divenire consapevoli del movimento del diaframma - sentirete che si muove verso il basso quando inspirate e verso l'alto quando
espirate - assorbite la vostra consapevolezza in questo movimento.
Noterete che il movimento del diaframma produce un movimento
ritmico anche nella regione addominale - divenite consapevoli dell'intero processo della respirazione, dalle narici al diaframma - siate consapevoli di ogni componente dell'azione del respiro - continuate in
questo modo per qualche momento - quindi portate la vostra consapevolezza a tutto il corpo, all'ambiente esterno, ed aprite gli occhi.
B. Respirazione Diaframmatica o Addominale
Ci sono tre fondamentali meccanismi respiratori: respirazione addominale o diaframmatica, respirazione toracica e respirazione clavicolare. La respirazione normale di una persona media una combinazione
di respirazione toracica e addominale. La combinazione di tutte e tre
conosciuta come respirazione yogica completa. La respirazione addominale si ha quando l'azione del diaframma fa aumentare e diminuire
Per un controllo completo dell'intera estensione della capacit respiratoria, per praticare la respirazione yogica completa e alcuni pranayama specifici, necessario, a questo livello, essere in grado di controllare la respirazione toracica e clavicolare. Le seguenti tecniche
intendono essere una guida per il loro perfezionamento.
Respirazione toracica con espirazione passiva
Sdraiatevi in shavasana, rendendo la posizione assolutamente comoda
- rilassate tutto il corpo, lasciate che il respiro trovi il suo ritmo naturale - mantenete unininterrotta consapevolezza del respiro - concentratevi sui lati del torace - interrompete qualsiasi ulteriore uso del diaframma, ed iniziate ad inspirare espandendo lentamente la gabbia toracica - sentite il movimento di ogni costola verso l'esterno e verso
l'alto, e come questa espansione attira aria nei polmoni - espandete il
torace il pi possibile - poi espirate rilassando i muscoli del torace, e
sentite la gabbia toracica che si contrae nella sua posizione di partenza, spingendo l'aria fuori dai polmoni - respirate lentamente e profondamente con totale consapevolezza - ricordate, non usate il diaframma
per aiutare l'inspirazione o l'espirazione - continuate con la respirazione toracica, fermandovi per appena uno o due secondi dopo ciascuna
inspirazione e ciascuna espirazione, per altri venti respiri.
Respirazione toracica con espirazione forzata
Sdraiatevi in shavasana e rilassate completamente il corpo - cominciate la respirazione toracica con l'espirazione passiva come avete gi
imparato - continuate per alcuni minuti - completate la prossima espirazione, poi contraete la gabbia toracica oltre la posizione passiva noterete che, dopo l'ultima espirazione, nei polmoni c'era ancora dell'aria, che stata appena spinta fuori - richiesta anche una certa tensione addominale - ora percepite i polmoni completamente vuoti cominciate la prossima inspirazione espandendo le costole sino alla
loro posizione naturale di partenza, poi espandetele ulteriormente in
una completa inspirazione toracica - con la prossima espirazione,
comprimete ancora le costole oltre la loro posizione naturale di riposo,
spingendo tutta l'aria fuori dai polmoni - quindi continuate, con inspirazioni ed espirazioni forzate, mantenendo un ritmo lento e regolare
inspirazione - l'intero processo dovrebbe essere un movimento continuo, in cui ciascuna fase del respiro si fonde nella successiva, senza
alcun evidente punto di demarcazione - non ci dovrebbe essere nessuna scossa o sforzo non necessario - il respiro dovr essere come il movimento delle onde del mare - il resto del corpo dovr essere rilassato.
Ora iniziate ad espirare - prima rilassate le clavicole e le spalle quindi lasciate che il torace si contragga, inizialmente verso il basso, e
poi verso l'interno - poi permettete al diaframma di spingersi verso
l'alto nella cavit toracica - non forzate ma cercate di svuotare i polmoni il pi possibile, comprimendo o tirando la parete addominale
vicino alla colonna vertebrale, mentre simultaneamente la gabbia toracica si contrae ulteriormente - l'intero movimento dovr essere fluido e
armonioso - questo completa un ciclo di respirazione yogica - continuate ancora per un po di tempo.
Trattenete il respiro per uno o due secondi alla fine di ogni inspirazione ed ogni espirazione - quando praticate, sentite la completa espansione e contrazione dei polmoni e la meravigliosa tonificazione
che questo produce - lasciate che ogni cosa accada naturalmente completate dieci cicli di respirazione yogica completa.
Lentamente aumentate fino a dieci minuti al giorno - ricordate, non
sforzate mai i polmoni in alcun modo. Una volta che avrete perfezionato questo in shavasana, praticatelo nella posizione seduta.
Componenti della respirazione yogica
Sedete in vajrasana, siddhasana o in qualunque altra comoda posizione
a gambe incrociate - iniziate a praticare la respirazione yogica completa.
Per prima cosa mettete le mani delicatamente sull'addome ed inspirate
- sentite l'addome espandersi verso l'esterno - espirate e rilassate - ripetete cinque volte.
Poi, appoggiate le mani sulla parte inferiore della gabbia toracica con
le punte delle dita in contatto - inspirate dall'addome - quindi continuate questa inspirazione nel torace - siate consapevoli di come la
distanza tra le punte delle dita cambia quando inspirate ed espirate ripetete cinque volte.
Ora, mettete le mani nella parte posteriore della gabbia toracica ed
inspirate - siate consapevoli dell'espansione della cavit toracica attraverso il contatto delle mani sullarea dorsale - espirate e rilassate ripetete cinque volte.
Infine appoggiate le mani proprio sotto le clavicole - inspirate - mentre inspirate sentite le clavicole e la parte superiore del torace sollevarsi gentilmente - espirate e rilassate - ripetete questo procedimento cinque volte. Ora avrete percepito tutte le componenti della respirazione
yogica completa.
E. Applicazione della Respirazione Yogica alla Pratica di Pranayama
Durante la maggior parte delle tecniche di pranayama richiesta la
respirazione yogica. Se no, sar indicata un'alternativa. Tuttavia, mentre si pratica la respirazione yogica nel pranayama, non necessario
forzare l'inspirazione nella regione clavicolare. Ci richiede troppo
sforzo per un risultato troppo piccolo, e poich il requisito per le tecniche di pranayama una respirazione agevole e rilassata, una respirazione yogica costituita solamente dall'espansione addominale e toracica sufficiente. Questa ottimale e produce una piacevole onda ritmica di inspirazione ed espirazione.