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BRUNIANA
&
CAMPANELLIANA
Ricerche ilosoiche e materiali storico-testuali
anno xvii
2011/1
PISA ROM A
FABRIZIO SERRA EDITORE
MMXI
SOMMARIO
studi
Thomas Leinkauf, Giordano Brunos Schrift De la causa, principio et
uno und Schellings Dialog Bruno
Claudio Moreschini, Cristo centro delluniverso nel De harmonia
mundi di Francesco Zorzi
Christina Savino, La ricezione del Quod animi mores di Galeno fra
Medioevo e Rinascimento : traduzioni, edizioni e commenti
Sylvie Taussig, Gassendi et Campanella : dialogue de lhliotrope et du
soleil
Maria Pia Vannoni, Il medico dalla spada : Tomaso Zeiriele Bovio
11
27
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65
81
99
117
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163
175
185
testi
Vittoria Perrone Compagni, La stagione delli frumenti . Due lezioni di Pomponazzi sulla generazione spontanea
199
hic labor
voci enciclopediche
Riccardo Chiaradonna, Plotino (sez. Bruno)
Paolo Broggio, Immacolata Concezione (sez. Campanella)
223
233
245
257
263
267
recensioni
Pico, Cittadini e la drammaturgia delluno. A proposito di una nuova edizione del De ente et uno (Stphane Toussaint)
279
Conlicting Duties : Science, Medicine and Religion in Rome, 1550-1750, eds.
Maria Pia Donato, Jill Kraye (Michele Camerota)
285
Jacomien Prins, Echoes of an Invisible World. Marsilio Ficino and Francesco Patrizi on Cosmic Order and Music Theory (Teodoro Katinis)
287
Paul Richard Blum, Philosophy of Religion in the Renaissance (JeanPaul De Lucca)
290
Alfredo Damanti, Libertas philosophandi. Teologia e ilosoia nella Lettera alla Granduchessa Cristina di Lorena di Galileo Galilei ; Annibale Fantoli, Galileo e la Chiesa. Una controversia ancora aperta (Stefano Gattei)
292
Hilary Gatti, Essays on Giordano Bruno (Elisabetta Tarantino)
295
Giulio Cesare Vanini, Tutte le opere, a cura di Francesco Paolo Raimondi e Mario Carparelli ( Jos Manuel Garcia Valverde)
297
Francesco Zorzi, Larmonia del mondo, a cura di Saverio Campanini
(Claudio Moreschini)
300
giostra
303
cronache
Voci enciclopediche
Plotino (Plotinus)
Plotino una delle principali fonti di
ispirazione per B. lungo tutto il corso
della sua opera. In primo luogo, opportuno considerare il De umbris idearum : la presenza di Plotino in questo
scritto un fatto ben noto, tanto che
nel 1889 Tocco propose di individuare
in esso una prima fase plotiniana del
pensiero di B. [1]. Sebbene questa interpretazione sia ormai generalmente
respinta, resta vero che il De umbris fornisce elementi molto importanti per ricostruire la ricezione di Plotino in B.,
ricezione che spesso mediata da Ficino comunque estremamente ampia e riguarda lintero corpus bruniano.
Linterpretazione immanentistica sviluppata nel De umbris si ritrova, nelle
linee generali, in tutte le allusioni di
B. a Plotino, tanto per lontologia e la
cosmologia (particolarmente nel De la
causa), quanto per la gnoseologia e lantropologia (particolarmente nel Sigillus
sigillorum e negli Eroici furori). Saranno
considerati qui i riferimenti espliciti o
comunque chiaramente identiicabili,
mentre non saranno per lo pi presi in
esame paralleli pi generali tra il pensiero di B. e dottrine plotiniane o, in
senso lato, neoplatoniche.
1. Il De umbris idearum e la lettura immanentistica di Plotino. Nel De
umbris Plotino menzionato quattro
volte nella sezione De triginta idearum
conceptibus ; inoltre, anche quando non
richiamato espressamente, numerose
allusioni sono identiicabili [2]. Il Conceptus primus. a contiene una parafrasi
224
riccardo chiaradonna
plotino
porta una sempliicazione della gerarchia dei princpi e una lettura di essi in
senso naturalistico. La distinzione dei
tre princpi ipostatici (Uno sovraessenziale, Intelletto, anima, questultima a
sua volta articolata in livelli diferenti e
distinta dai lovgoi, i princpi formatori
inerenti ai corpi) fortemente compressa in favore dellopposizione tra il
principio e la natura esplicata. Ci vale
innanzitutto per la distinzione tra Intelletto e anima. Nel De la causa lintelletto universale considerato come una
facolt propria dellanima del mondo
[15]. Secondo B., lintelletto detto da
Plotino padre e progenitore [16] in
quanto dispensatore delle forme nel
mondo della natura. Nel De la causa, B.
attribuisce questa dottrina ai Pitagorici e al Timeo [17] ; pi in generale, egli
la desume dalla tradizione precedente
(in particolare da Alberto Magno), assegnando per a essa un senso peculiare conforme al suo immanentismo
(larteice interno forma la materia
da dentro ). Tuttavia, la concezione
dellIntelletto come datore delle forme
per il mondo isico non si trova afatto
in Plotino, e men che mai plotiniana
lidea che lIntelletto sia un arteice interno alla natura. Anche la distinzione
tra Uno superiore allEssere e lEssere/
Intelletto viene a cadere. Lidea bruniana di monade e mens come sustanza
soprasustanziale [18] o unit super
essenziale [19] rinvia infatti alla dottrina della causa ininita esplicata in un ininito efetto [20] e ha poco in comune
con la teoria dellUno trascendente, assolutamente semplice, privo di forma e
al di sopra dellEssere, potenza di tutte
le cose in quanto non nulla di ci che
deriva da esso [21]. Per lUno di Plotino non si pu parlare di realizzazione o
esplicazione nella natura. Questa dif-
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226
riccardo chiaradonna
plotino
ne quella materiale. Subito dopo, Dicsono aggiunge a conferma di questa
dottrina le parole di Virgilio sullo spiritus che viviica il cosmo dallinterno
( spiritus intus alit ), tratte dal vi libro
dellEneide (& spirito), giudicandole
conformi alla dottrina di Pitagora [36].
Laccostamento tra lanima del mondo plotiniana e lo spiritus di Virgilio
un aspetto tipico dellesegesi di Ficino,
cos come tipica della ricezione di Virgilio nel Rinascimento lidea che le
sue dottrine fossero non tanto stoiche,
quanto platoniche o pitagoriche [37]. Il
parallelo istituito da Ficino tra lo spiritus di Virgilio e lanima del mondo di
Plotino , in efetti, uno dei segnali pi
chiari della trasformazione rinascimentale di Plotino in senso naturalistico e
ha, ad esempio, una posizione centrale
in Campanella (& plotino nella sezione campanelliana della Enciclopedia).
Rispetto a Campanella il caso di B.
pi complesso, perch molto pi estesa la sua conoscenza delle Enneadi e la
presenza di Plotino nelle sue opere. In
ogni caso, il De la causa dimostra come
B. incorpori la metaisica di Plotino e la
lettura in senso naturalistico dellanima
del mondo proposta da Ficino allinterno della sua originale concezione del
cosmo e della causalit.
3. Gnoseologia e antropologia. Il
Conceptus xix. t del De umbris espone la
distinzione di sette gradi per i quali si
ascende al principio ; questa dottrina
attribuita a Plotino, ma si trova in realt nel riassunto di Ficino per vi, 7 (38),
36 = 727 ed comunque sottoposta da
B. ad alcune correzioni [38]. Nella formulazione di B., essa comprende le seguenti tappe : puriicazione dellanimo,
attenzione, intenzione, contemplazione dellordine, comparazione che si
compie in base allordine, negazione o
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228
riccardo chiaradonna
plotino
osserva B., pi arbitrario e radicato
nella fede che dimostrato con la ragione. Contro la gerarchia tra i tipi di
immaginazione e le facolt conoscitive
dellanima, B. fa valere la tesi secondo
cui una mente indivisibile ( individua
mens ) intima alle cose pi di quanto
le cose divisibili siano intime a s stesse.
La gerarchia delle facolt, secondo B.,
deve essere spiegata facendo riferimento al modo in cui cose diverse sono in
grado di accogliere lunica mente indivisibile immanente in tutte [50]. Lapprovazione per Plotino/Ficino non
incondizionata : Plotinus [] si non ex
toto, magna tamen ex parte nobis consentire videtur [51]. La presa di distanza ancor pi netta poco dopo, quando
B., fondandosi su Ficino e in particolare sul commento a i, 4 (46), 9, attribuisce a Plotino la distinzione tra due tipi
di ragione posti tra immaginazione e
intelletto : una speculativa e protesa in
alto verso lintelletto, una attiva e in inclinata verso il basso, ossia verso limmaginazione. Commentando questa
distinzione, B. nota : cur, inquam, non
dixerim eandem potentiam hic et nunc
passivam, laborantem, declinantem,
tunc et ibi adsurgentem, non laborantem et activam ? [52]. La distinzione
delle facolt a cui B. si richiama non
va tanto attribuita a Plotino, quando
a Ficino che compendia e sistematizza
Plotino in un senso non sempre fedele
al contenuto delle Enneadi. Tuttavia, se
valutate in una prospettiva pi generale le osservazioni di B. segnalano una
profonda distanza rispetto alla stessa
fonte plotiniana. Plotino distingue accuratamente pi livelli nelle facolt
dellanima (lintuizione intellettuale,
lanima discorsiva, limmaginazione e
la percezione, con ulteriori sottili distinzioni e qualiicazioni interne), an-
229
corando queste dottrine alla sua metaisica nella quale sono distinti i diversi
livelli ontologici a cui appartengono i
princpi intelligibili (lIntelletto, lanima, la natura e i princpi formali che
derivano dallanima). Questa complessa struttura gradualistica sottoposta
da B. a una radicale sempliicazione in
senso monistico e immanentistico, del
tutto analoga a quella che si notata
sopra nellontologia e nella cosmologia. A B. interessa sottolineare la continuit dei vari gradi della conoscenza,
la quale trova fondamento nellunit
indivisibile della mente universale immanente alla natura esplicata (& infinito). In questa prospettiva, la distinzione plotiniana tra i livelli dellanima e
tra i tipi di conoscenza che ciascuno di
essi pu attingere perde molto del suo
signiicato.
Sulla base di queste considerazioni
possibile afrontare il rapporto tra la
concezione della memoria di B. e quella di Plotino [53]. In iv, 3-4 (27-28) e iv,
6 (41) Plotino sviluppa una teoria della memoria antiempiristica, rivolta in
particolare contro Aristotele e gli Stoici, nella quale la memoria identiicata
con una capacit spontanea dellanima,
irriducibile alla conservazione di impressioni ricevute dai sensi. La memoria (come di consueto articolata in pi
livelli interni correlati allimmaginazione) concepita come una via daccesso
alla stessa conoscenza noetica (Plotino
ofre unoriginale rilettura dellanamnesi di Platone, che ne approfondisce
alcuni aspetti modiicandone altri) [54].
In iv, 6 (41), 1 = 452-453 si trova una
batteria di argomenti antiempiristici
sulla sensazione e la memoria, diretti
a distinguere queste facolt dellanima
dalla ricezione di impronte provenienti dagli oggetti esterni ; questa sezione
230
riccardo chiaradonna
ferimenti a Plotino, per quanto numerosi e importanti, sono sempre (in dal
De umbris idearum e dal Sigillus sigillorum) chiaramente soggetti a qualiicazioni e adattamenti. In primo luogo,
cruciale la mediazione di Ficino, la
cui esegesi in senso naturalistico fa da
sfondo costante alla ricezione di Plotino in B. In secondo luogo, ladattamento iciniano di Plotino a sua volta
incorporato nelloriginale concezione
monistica e naturalistica di B. Come si
visto, queste coordinate si ritrovano
in tutte le allusioni a Plotino, tanto nella cosmologia e nellontologia, quanto nella gnoseologia e nella dottrina
dellascesa noetica. Stabilire, sulla base
di queste considerazioni, se B. possa
deinirsi o meno un seguace di Plotino
e del Neoplatonismo molto diicile
[59]. Sicuramente Plotino una costante fonte di ispirazione per B. ; daltra
parte, evidente la trasformazione che
B. impone alla sua fonte, in un senso
spesso diforme dalloriginale e che
pu essere compreso soltanto in base
alle coordinate proprie del pensiero
bruniano. Lappellativo di contemplativo , che B. assegna a Plotino nei
Furori [60], segnala probabilmente non
solo lammirazione di B. per Plotino,
ma anche la coscienza della diversit
che li separa.
Note. [1] F. Tocco, Le opere latine di G. B.
esposte e confrontate con le italiane, Firenze,
1889, 332 ; critica di Tocco in E. Canone,
Il dorso e il grembo delleterno. Percorsi della
ilosoia di G. B., Pisa-Roma, 2003, 82-83.
[2] Cfr. De umbris, 54, 6, bomne i 86 ;
61, 3, bomne i 94 ; 71, 2, bomne i 102 ;
72, 3, bomne i 102. Ulteriori riferimenti
si trovano negli apparati e nel commento
di R. Sturlese e N. Tirinnanzi in bomne i, 86-115 e 429-475. [3] Enn., vi, 7 (38),
1.1-5 = 692 ; cfr. Plato, Tim., 34 a-c ; 41
plotino
b-e. Nei riferimenti ai trattati di Plotino
seguo la numerazione delle linee di Plotini Opera, ed. P. Henry et H.-R. Schwyzer, 3 voll., Oxonii, 1964-1982 ; inoltre
indicata la pagina della traduzione di Ficino : cfr. Plotini Opera omnia, cum Marsilii Ficini interpretatione, Fac-simil
de ldition de Ble, Pietro Perna, 1580,
Enghien-les-Bains, 2008. [4] De umbris,
54, 6, bomne i 86. [5] La dottrina
richiamata in De umbris, 61, 3, bomne i
94, dove B. si basa sul riassunto di Ficino
per vi, 7 (38), 5 in Plotini Opera omnia,
697. [6] Cfr. L. Catana, The Concept of
Contraction in G. B.s Philosophy, Aldershot, 2005. [7] De umbris, 54, 11, bomne
i 86. [8] Cfr. Conceptus x. k, 63, bomne i 96. [9] De umbris, 55, 2, bomne i
86. [10] Ivi, 55, 13-14, bomne i 88. [11]
Ivi, 56, 2-5, bomne i 88. [12] In Plotini Opera omnia, 695. [13] De umbris,
56, 6, bomne i 88 : aliquid e sua natura
explicante et efundente . [14] 2 Cor.,
10, 3. [15] Causa, oib i 652. [16] Plotino riferisce spesso lappellativo padre
allUno e allIntelletto : per una lista dei
luoghi, cfr. J. H. Sleeman () & G. Pollet, Lexicon Plotinianum, Leiden-Leuven,
1980, 828-829 s.v. pathvr b). [17] Causa,
oib i, 686 ; cfr. Sig. sigill., 170, 7 bomne ii
274. Per ulteriori riferimenti, cfr. L. Catana, The Concept of Contraction, 27 nota
94. [18] Cena, oib i 557. [19] Furori, oib
ii 678. [20] Cfr. E. Canone, Il dorso e il
grembo delleterno, 4-7. [21] Cfr. iii, 8 (30),
9.1-2 = 351 ; v, 2 (11), 1.5-7 = 494 ; vi, 7 (38),
32.12-14 = 723. [22] Cfr. A. Del Prete,
Lattiva potenza delleiciente et lunivers
inini. G. B. propos de loisivet de Dieu,
in T. Dagron, H. Vdrine (ds.), Mondes, formes et socit selon G. B., Paris 2003,
113-130, con status quaestionis. [23] Causa, oib i 720. Cfr. E. Canone, Il dorso e il
grembo, 19-20. [24] Cos Th. Leinkauf,
Einleitung a G.B., De la causa, principio et
uno / ber die Ursache, das Prinzip und das
Eine, bw iii, p. xxv, nota 37. [25] Cfr. ii,
231
4 (12), 4 = 160-161. [26] Cfr. ii, 4 (12), 3.1314 = 160. [27] Cfr. ii, 4 (12), 5.12-39 = 161162 ; 15.14-37 = 169. [28] Causa, oib i 710 ;
cfr. anche ivi, 716 dove Plotino chiamato prencipe nella setta di Platone . [29]
In Plotini Opera omnia, 150. [30] Causa,
oib i 711. [31] Cfr. L. Catana, The Concept of Contraction, 44-46. [32] Cfr. iii, 6
(26), 7 = 210-211. [33] Furori, oib ii 566.
Cfr. iv, 3 (27), 20.41-51 = 387 ; ulteriori paralleli nella nota ad loc. di M. A. Granada,
oib ii 566 nota 42. [34] Cfr. Causa, oib i
669-670 : lesempio della voce desunto
da vi, 4 (22), 12 = 654-655. [35] Cfr. Causa,
oib i 668 (& materia). [36] Causa, oib i
663 ; cfr. Aen., vi, 724-727. [37] Si veda in
particolare, lexcursus intitolato Coelum
est spiritus, et latus, et verbum animae
mundanae : atque est ubique quamvis occultum nel commento di Ficino a ii, 1
(40), in Plotini Opera omnia, 87-88. [38]
Cfr. De umbris, 72, 2-8, bomne 102-104 e
il commento ad loc. di N. Tirinnanzi,
bomne i 441. [39] Cfr. De umbris, 71,
2-6 bomne i 102. [40] Plotino pi volte
menzionato nei Furori : cfr. oib ii 513, 566,
572, 599, 611. Per maggiori dettagli, cfr.
J. Sarauw, Der Einlu Plotins auf G. B.s
Degli Eroici Furori, Borna-Leipzig, 1916.
[41] Cfr. Furori, oib ii 575 e W. Beierwaltes, Actaeon. Zu einem mythologischen
Symbol G. B.s, Zeitschrift fr philosophische Forschung , xxxii, 1978, 345-354.
[42] Furori, oib ii 611. [43] Plotini
Opera omnia, 552. [44] Rinvio alle osservazioni di N. Tirinnanzi in bomne i 397.
[45] Cfr. Furori, oib ii, 577. [46] Cfr. in
particolare, iv, 8 (6), 1 = 468 e 8 = 476 ;
vi, 7 (38), 35.42-45 = 727. Sul pensiero non
discorsivo in Plotino e la possibilit di attingerlo da parte delluomo vi unampia letteratura. Per maggiori dettagli cfr.
R. Chiaradonna, Plotin, la mmoire et la
connaissance des intelligibles, Philosophie
antique , ix, 2009, 5-33. [47] Il dossier
discusso da L. Catana, The Concept of
Contraction, 7-28. [48] Cfr. Sig. sigill.,
232
riccardo chiaradonna
132, 10, bomne ii 216. [49] In Plotini Opera omnia, 300-301. [50] Sig. sigill.,
131, 16-19, bomne ii 214-216. [51] Ivi,
132, 10-12, bomne ii 216. [52] Ivi, 135,
6-9, bomne ii 222. Per la distinzione di Ficino cfr. Plotini Opera omnia, 27. [53]
Cfr. L. Catana, T he Concept of Contraction, 70-81. [54] Cfr. R. Chiaradonna,
Plotin, la mmoire. [55] Sig. sigill., 124,
11, bomne ii 202. [56] Cfr. L. Catana,
The Concept of Contraction, 80. [57] Cfr.,
ad esempio, iv, 4 [28], 4.6-7 = 399. [58]
Cfr. D. Giovannozzi, Porphyrius, Plotinus et alii Platonici . Echi neoplatonici nella
demonologia bruniana, Bruniana & Campanelliana , vi, 2000, 1, 79-103. [59] Ovviamente una discussione di questo vasto
dossier dovrebbe far riferimento non solo a Plotino e al commento di Ficino, ma
anche alle altre fonti neoplatoniche di
B. a cominciare da Cusano. [60] Furori,
oib ii 611.
Bibliografia. F. Tocco, Le opere latine di G. B. esposte e confrontate con le italiane, Firenze, 1889 ; J. Sarauw, Der Einlu Plotins auf G. B.s Degli Eroici Furori,
Borna-Leipzig, 1916 ; W. Beierwaltes,
Actaeon. Zu einem mythologischen Symbol
G. B.s, Zeitschrift fr philosophische
Riccardo Chiaradonna
rchiaradonna@uniroma3.it
*
Magio 2011
(cz 2 fg 3)
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