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INTRODUZIONE

Ogni individuo caratterizzato da pi canali sensoriali privilegiati che


influiscono sul modo in cui percepisce la realt e apprende. In campo educativo diventa
perci fondamentale individuare i canali sensoriali di ogni allievo, per poter attuare un
insegnamento mirato a raggiungere tutti gli alunni, aiutandoli ad apprendere pi
facilmente. Identificare i canali sensoriali importante anche per svolgere attivit
finalizzate a migliorare lutilizzo dei sensi meno usati.
La Programmazione Neuro-Linguistica (o PNL) e il metodo montessoriano
tentano di raggiungere ogni allievo attraverso il suo canale sensoriale principale e di
sviluppare anche gli altri sensi, fornendo molteplici stimoli.
In questa tesi, prendendo spunto dai materiali montessoriani, si voluto creare
del materiale multisensoriale specifico per la L2, da affiancare ai sussidi didattici
classici (libri di testo, audiocassette, ecc.) per rendere lapprendimento dellinglese pi
motivante, divertente e differenziato. Inoltre sono state utilizzate alcune tecniche di
PNL per presentare e svolgere le attivit multisensoriali. Lutilizzo delle tecniche di
PNL e del metodo Montessori ha permesso di far apprendere la L2 in un contesto ricco
di stimoli e motivante per lallievo, nel rispetto dei suoi ritmi di apprendimento.
Il punto di partenza della sperimentazione stata lindividuazione del canale
sensoriale privilegiato di ogni alunno, al fine di rendere la comunicazione e
linsegnamento pi mirati e quindi pi efficaci. In seguito sono state programmate
attivit e lavori con l'obiettivo di sviluppare i canali sensoriali meno usati e di ampliare
le strategie di apprendimento.

La tesi si divide in due parti: la prima, teorica, sviluppa i concetti relativi alla
PNL, alla metodologia montessoriana e mette in luce i punti di contatto; la seconda
riguarda la sperimentazione avvenuta nella Scuola Elementare Maria Montessori, di
via Milazzo.
Pi dettagliatamente il primo capitolo illustra le origini della PNL (1.1) e
fornisce alcune definizioni (1.2). Spiega i principi1 su cui fondata (1.3) e le
presupposizioni ad essa sottostanti (1.3.1). Nellintento di introdurre le tecniche che
vengono utilizzate in classe (2.4), descriver sinteticamente i modelli della PNL e
fornir unesemplificazione di come, attraverso il loro utilizzo, si possono risolvere i
conflitti2.
Il secondo capitolo illustra come la PNL possa essere utilizzata efficacemente in
campo educativo. Il docente per rendere lapprendimento pi produttivo dovrebbe
adeguare lo stile dinsegnamento allo stile dapprendimento dellallievo (2.2) tenendo
conto dellinfluenza che i due emisferi cerebrali hanno sullapprendimento (2.3)3. Il
capitolo mostra, infine, lutilit dellapplicazione dei modelli della PNL in classe (2.4).
Il terzo capitolo fornisce le linee generali su cui si basa il metodo montessoriano
(3.2), in particolare il concetto che il bambino apprende attivamente (3.4). Vengono
descritte le fasi attraverso cui passa lapprendimento nel metodo Montessori (3.4) e i
materiali utilizzati nellinsegnamento4.
Nel quarto capitolo si evidenziano i punti di contatto tra PNL e metodo
Montessori (4.2), con lobiettivo di dimostrare che essi si possono integrare rendendo

I principi della PNL sono chiamati anche pilastri e sono alla base della comunicazione.
Il termine conflitto, nella letteratura sulla PNL, sta a indicare le difficolt comunicative, dovute ad
esempio alla discordanza tra comunicazione verbale e non verbale. Questa discordanza determina la
produzione di un messaggio ambiguo provocando una comprensione incompleta di un atto comunicativo.
3
In questo paragrafo verr fatto un breve accenno alla teoria delle Intelligenze Multiple di Gardner.
4
Le informazioni per descrivere sinteticamente i materiali montessoriani sono tratte in gran parte dal testo
di Maria Montessori LAutoeducazione.
2

pi efficace linsegnamento e raggiungendo gli obiettivi dei Programmi Ministeriali,


ovvero lo sviluppo dellallievo nel rispetto dei suoi ritmi (4.4).
Con il quinto capitolo inizia la parte sperimentale della tesi. Qui descrivo dove
avvenuta la sperimentazione (5.1); gli allievi e gli insegnanti (5.2). Il sesto capitolo
illustra gli scopi di questa tesi:
-

creare dei materiali montessoriani per linsegnamento della L25;

individuare il canale preferenziale dellallievo;

insegnare con lo scopo di raggiungere lallievo utilizzando il suo canale


sensoriale preferenziale;

utilizzare i materiali sensoriali e le tecniche di PNL per sviluppare gli altri


canali.

Inoltre descrive: il test fatto per individuare il canale sensoriale degli allievi, lo
svolgimento e i risultati (6.2); i materiali per la L2 e la loro preparazione (6.3). Esso
spiega, in aggiunta a quanto detto, come linsegnante di LS progetta la programmazione
(6.4)6. Infine riporta i risultati ottenuti usando i materiali sensoriali. Questi risultati
evidenziano come la maggior parte degli allievi abbia sviluppato anche gli altri canali
sensoriali e che i materiali preparati sono serviti per rinforzare lapprendimento e
motivare gli allievi.

Il termine L2 implica che ci sia una L1; la L2 una lingua appresa dopo la lingua nativa oppure di
competenza inferiore rispetto alla L1. La L1 la lingua appresa nellinfanzia, generalmente allinterno
della famiglia, oppure la lingua dominante o pi usata. Con LS si indica la lingua appresa dopo la lingua
nativa, in un paese dove la lingua straniera non ha status ufficiale. (Cfr. Stern 1983).
6
Qui si descrive anche un modello suggerito dalla PNL per programmare le lezioni, il TOTE.

PARTE I:
LA PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUISTICA E IL METODO
MONTESSORI.

CAPITOLO 1: LA PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUISTICA.

Its the nature of life that there is always more;


more to explore, more to experience, more to do,
more to learn, more to leave.1

1.1 Cenni Storici

La Programmazione NeuroLinguistica (o PNL)2 nasce negli anni 70. I


fondatori furono John Grinder, assistente presso il Dipartimento di Linguistica della
Universit della California di Santa Cruz, e Richard Bandler, laureando presso la
Facolt di Psicologia della stessa universit. Il quesito che stimol la riflessione di
Grinder e Bandler fu il seguente.
What is it that makes the difference between somebody who is merely
competent at any given skill, and someone who excels at the same skill?3

Cercarono di rispondervi osservando il lavoro di tre psicologi e psicoterapeuti: Fritz


Perls, Virginia Satir e Milton Erickson4.
I due fondatori della Programmazione NeuroLinguistica, osservando le
tecniche e le strategie che i terapisti sopracitati e uomini di successo, quali Walt

Traduzione: Dipende dalla natura della vita il fatto che ci sia sempre qualcosa di pi; di pi da esplorare,
di pi da esperire, di pi da fare, di pi da imparare, di pi da lasciare.
(www.nlpchoices.com/learn_nlp.htlm).
2
Il termine usato in inglese NeuroLinguistic Programming (NLP).
3
Traduzione: Cos che fa la differenza tra qualcuno che semplicemente competente in una determinata
abilit e chi eccelle nella stessa abilit? (www.nlp-community.com/whatisnlp.htm).
4
Fritz Perls (1893-1970), fondatore della terapia della Gestalt, aveva notato che luomo tende a staccarsi
dalle esperienze negative, perci tent di sviluppare delle tecniche per aiutarlo ad accettare anche
lesperienza negativa e a farla propria. Virginia Satir (1916-1988), terapista familiare, autrice di libri e
insegnante delle tecniche della terapia familiare, stimolava il cambiamento nelle persone che si
rivolgevano a lei attraverso il sistema di psicoterapia conosciuto come The Satir Growth Model, un
modello basato sulla presa di coscienza di comportamenti che provocano incomprensione allinterno della
famiglia e il cambiamento degli stessi. Milton Erickson (1901-1980), importante ipnoterapista che lavor
sia nel campo della psicologia che in quello della psichiatria, svilupp tecniche ipnoterapiche utili per
esplorare linconscio e per permettere al paziente di superare le proprie paure. Si defin consulente
familiare e acuto osservatore, qualit che lui stesso riteneva efficace per il suo lavoro.

Disney5, utilizzavano per interagire con gli altri, notarono che, per quanto fossero
diversi i loro approcci, tutti raggiungevano con efficacia gli obiettivi. Nella convinzione
che il comportamento umano abbia una struttura definita, che pu essere appresa,
cercarono di individuare, elaborare e rendere esplicite le regole sottostanti i
comportamenti di successo. Il loro scopo era quello di fornire una serie di strumenti che
permettesse a chiunque di migliorarsi e di arricchire le proprie capacit. Idearono quindi
la tecnica del modeling6, ovvero del modellamento, attraverso cui un individuo
dovrebbe poter migliorare la propria mappa della realt e raggiungere gli obiettivi
prefissati. Modeling significa ricalcare le strategie utilizzate da chi particolarmente
abile.
[] Grinder and Bandler erano convinti che ricalcando il comportamento
delle persone di successo e definendo esattamente cosa essi facevano poteva
portare a una comunicazione efficace. (Rosenberg 1997: 20)

Cercarono di ricalcare il linguaggio verbale e non verbale e i processi mentali


utilizzati da coloro che osservavano; codificarono perci una serie di principi7 e di
modelli8 da utilizzare per migliorarsi e affinare il proprio rapporto con gli altri9,
crescere dal punto di vista personale, individuando i propri limiti e superandoli.

Walt Disney era un uomo creativo e di successo. Era solito sostenere che prima di pianificare un
obiettivo, bisogna sognare ci che si vuole raggiungere. Bandler e Grinder crearono cos The Walt
Disney Circle, una strategia che comprende tre stati: quello del sognatore, quello del realista e quello
del critico. Il sognatore si occupa della parte creativa del progetto sogno, ovvero dellobiettivo che si
vuole raggiungere. Il sognatore non deve porre alcun limite alla propria creativit. Il realista ha invece il
compito di programmare un percorso per arrivare allobiettivo e al critico resta il compito di valutare ci
che si pianificato ed eventualmente rivedere il piano. Questa strategia non permette mai di criticare il
progetto creativo ma solo i metodi e il percorso per raggiungere lobiettivo prefissato.
6
Se ne parler pi approfonditamente in 1.4.3 p. 30.
7
Cfr. 1.3 p. 17.
8
Cfr. 1.4 p. 24.
9
Bandler e Grinder parteciparono agli incontri sulla terapia della Gestalt tenuti da Frits Perls, quindi
poterono osservare da vicino il modo di relazionarsi con gli altri di questo studioso. Inoltre Bandler
ricevette il compito da Virginia Satir di registrare gli incontri di un seminario per terapisti familiari da lei
condotto. Durante questi incontri Bandler osserv accuratamente il linguaggio verbale e non verbale della
Satir, nonch il suo comportamento e le altre tecniche da lei usate. Quando nelle ultime lezioni la Satir
chiese di mettere in atto le tecniche studiate durante il corso tutti furono presi alla sprovvista, ad
eccezione di Bandler che riprodusse un perfetto esempio di intervento. Grinder che era presente osserv il
collega ed elabor le tecniche utilizzate da Bandler, formulandole per dar modo anche ad altri di
ricalcare strategie di intervento efficaci.

10

Bandler e Grinder furono influenzati, oltre che dalla psicologia e psicoterapia,


anche da altre correnti scientifiche tra cui la linguistica, lantropologia, la matematica10.
In particolare i fondatori della PNL continuarono il lavoro di Gregory Bateson11 e dei
suoi colleghi cercando di descrivere come avviene la comunicazione e che cosa succede
durante linterazione tra gli esseri umani.
Vennero sviluppate delle tecniche per comunicare efficacemente sia verbalmente
che non. Inizialmente queste tecniche vennero utilizzate nel campo della psicoterapia,
per aiutare i pazienti a superare i propri limiti di comunicazione. In seguito furono
utilizzate in altri campi, ad esempio nel campo degli affari, della gestione del personale,
del team work e soprattutto nelle vendite, dove instaurare buoni rapporti essenziale per
raggiungere gli obiettivi prefissati, e in campo educativo12. Come dicono OConnor e
McDermott (1996: XII)
[] NLP has given rise to a trail of techniques that can be used both
personally and professionally. They are used intentionally in fields such as
sports, business, sales and education, and enable us not only to reach out and
influence others, but also to reach in and unify the different parts of
ourselves.13

10

Per delle indicazioni pi precise sulle influenze di altre scienze sulla PNL, in Appendice A, p.116,
riportato lo schema tratto da The Association of Neuro Linguistic Programming, Information Booklet.
11
Gregory Bateson (1904-1980) antropologo che lavor insieme a Margaret Mead, influenzato dalla
cibernetica, si occup di etologia, in particolare dellapprendimento dei mammiferi acquatici e studi i
problemi della comunicazione negli schizofrenici.
12
Questo aspetto sar approfondito nel Cap. 2, p. 38.
13
Traduzione: [] la PNL ha dato inizio a una serie di tecniche che possono essere usate sia nella vita
personale che in quella professionale. Esse sono usate, in tutto il mondo, in campi quali lo sport, gli
affari, le vendite e leducazione, e permettono non solo di raggiungere e influenzare gli altri, ma anche di
raggiungere e armonizzare le varie parti di noi stessi.

11

1.2 Cos la PNL?

Il termine Programmazione si riferisce a come luomo agisce e si comporta


per raggiungere i propri obiettivi; il termine Neuro fa riferimento a come luomo
organizza pensieri e vita mentale, in base alla percezione che ha della realt; il
termine Linguistica collegato alla lingua e a come luomo la utilizza. Revell e
Norman (1998: 7) chiariscono e spiegano la PNL con la seguente definizione.
The Neuro in NLP is concerned with how we experience the world through
our five senses and how we represent it in our minds through our
neurological processes. This is obviously of great relevance to how people
learn []. The Linguistic part of NLP is concerned with the way the
language we use shapes as well as reflects our experience of the world [].
The Programming part of NLP is concerned with training ourselves to think,
speak and act in new and positive ways14.

Potremmo sintetizzare questa prima definizione citando OConnor e McDermott (1996:


XI).
NLP is about connection, for our thoughts, speech and actions are what
connects us to others, the world and to the spiritual dimension15.

Le prime definizioni tendono a spiegare i termini che compongono lacronimo


PNL. Altre definizioni fanno riferimento a come la Programmazione Neuro-Linguistica,
le tecniche e le strategie vengono messe in pratica; ad esempio la PNL viene anche
definita come segue:
A model of excellence and achievement, or what works. It is a set of
guiding principles, attitudes, knowledge, skills and techniques.16
14

Traduzione: Neuro nella PNL collegato a come noi esperiamo il mondo attraverso i cinque sensi e
come lo rappresentiamo nella mente attraverso i processi neurologici. Questo ovviamente di grande
rilevanza per come luomo apprende []. La parte Linguistica della PNL collegata al modo in cui la
lingua che lindividuo usa forma e riflette la sua esperienza del mondo []. La parte di Programmazione
della PNL relazionata allallenare la persona a pensare, parlare e agire in maniera nuova e positiva. (Il
corsivo nel testo originale di Revell e Norman.)
15
Traduzione: La PNL un anello di collegamento, infatti pensieri, discorsi e azioni sono ci che mette
lindividuo in relazione con gli altri, il mondo e la dimensione spirituale.
16
Traduzione: Un modello di eccellenza e realizzazione, ovvero ci che funziona. un insieme di
principi guida, comportamenti, conoscenze, abilit e tecniche. (www.nlp-community.com/whatisnlp.htm).

12

La PNL dunque un esempio di ci che funziona e permette di raggiungere gli


obiettivi prefissati. E lo studio che porta al miglioramento dellindividuo sia nella
vita personale che in quella professionale. Partendo quindi dallesperienza soggettiva
di una persona e dalla sua rappresentazione della realt, si possono prevedere le
strategie che utilizzer in determinate situazioni. Ad esempio una persona che tende a
generalizzare le informazioni che percepisce dal mondo esterno, limiter la sua
visione del mondo impedendosi delle scelte che non ritiene possibili. Divenendo
consapevoli di questi meccanismi, possibile prevedere il comportamento negativo
per prevenirlo e quello positivo per ricalcarlo17.
Revell e Norman (1998: 7), nellarticolo NLP: Whats it all about? dichiarano
che la PNL
[] is an attitude to life. It is also a collection of techniques, patterns and
strategies for assisting effective communication, personal growth and
learning18.

Queste ultime definizioni spiegano che la PNL costituita da un insieme di


strategie che aiutano le persone a comunicare in maniera efficace con gli altri. Queste si
possono apprendere attraverso un allenamento continuo. La persona che utilizza la PNL
per imparare a comunicare efficacemente anzitutto si osserva per scoprire come si
relaziona con gli altri e in seguito individua fra le tecniche proposte dalla PNL quelle
che vorrebbe utilizzare per migliorare la propria capacit comunicativa.
Come affermato da Wolfgang Bernard19, la PNL utile nei seguenti campi: la
comunicazione, i cambiamenti, lorganizzazione mentale, lo sviluppo personale e la
ricerca esistenziale. La PNL insegna a entrare in relazione con gli altri in maniera
17

Questo aspetto sar approfondito in 1.4 e seguenti, p. 24.


Traduzione: [] un atteggiamento verso la vita. anche un insieme di tecniche, schemi e strategie
per realizzare una comunicazione efficace, la crescita personale e lapprendimento.
18

13

efficace (communication, ovvero comunicazione); aiuta lindividuo a cambiare i propri


limiti (change, ovvero cambiamento); mostra le dinamiche cerebrali che permettono di
ottenere il controllo sulla mente e sulle emozioni (mental management, ovvero
organizzazione mentale); propone modi per utilizzare le propie potenzialit (personal
development, ovvero sviluppo personale); permette di scoprire le limitazioni e fornisce
gli strumenti per superarle (existential quest, ovvero ricerca esistenziale).

19

In www.mnet.fr/nlpeng3.htm, non indicata la data.

14

1.3 I Pilastri della PNL

Lo schema che segue, mira a rendere pi chiare le relazioni esistenti tra i


concetti che verranno in seguito analizzati.

PRINCIPI

RELAZIONE
E
COMUNICAZIONE

ACUTEZZA
SENSORIALE

OBIETTIVI

LIVELLI NEUROLOGICI
1. AMBIENTE
2. COMPORTAMENTO
3. CAPACIT
4. CONVINZIONI
5. IDENTIT
6. SPIRITUALIT

15

FLESSIBILIT

PRESUPPOSIZIONI

LINGUISTICHE
La presupposizione linguistica
uninformazione ritenuta vera o
data per presupposta per ritenere
vera una frase.

EPISTEMOLOGICHE
1 La mappa non il territorio
2 La vita e la mente sono processi sistemici
3 A un certo livello, tutti i comportamenti sono
intesi positivamente
4 La legge della variet indispensabile

ULTERIORI PRESUPPOSIZIONI
1 Le persone rispondono alla propria mappa della
realt e non alla realt stessa
2 Il comportamento umano ha uno scopo
3 Tutti i comportamenti hanno intenzioni positive
4 La mente inconscia benevola
5 Avere possibilit di scelta meglio che non averla
6 Le persone fanno la miglior scelta che possono
fare nel tempo in cui devono scegliere
7 La gente agisce in maniera eccellente
8 Il significato della tua comunicazione la risposta
che ottieni
9 Noi abbiamo gi tutte le risorse di cui abbiamo
bisogno o le possiamo creare
10 La mente e il corpo sono un unico sistema
11 Noi elaboriamo tutte le informazioni attraverso i
nostri sensi
12 Ricalcare comportamenti di successo conduce
alleccellenza. Se una persona pu fare qualcosa
possibile creare un modello e insegnarlo ad altri
13 Se vuoi capire agisci.

20

La PNL si basa su quattro pilastri

fondamentali: la relazione e la

comunicazione, gli obiettivi, lacutezza sensoriale e la flessibilit. La comunicazione, il


pi importante elemento della PNL, si riferisce soprattutto alla qualit della relazione:

20

Con questo termine OConnor e McDermott (1996: 1) definiscono i fondamenti della PNL.

16

necessario instaurare un buon rapporto prima di tutto con se stessi e poi anche con gli
altri. La relazione viene costruita su differenti livelli chiamati da Dilts, (in OConnor e
McDermott 1998: 3), Neurological Levels, ovvero livelli neurologici21: environment,
behaviour, capability, belief, identity, spirituality22. La relazione avviene cio in un
certo luogo e in un tempo determinato (environment); durante la relazione il soggetto si
comporta e compie azioni consapevoli (behaviour) che dipendono dalle capacit ed
abilit personali (capability and skills). Inoltre il comportamento dipende notevolmente
da ci in cui il soggetto crede e dai suoi valori (beliefs and values), questi ultimi
definiscono lidentit della persona (identity). A tutto questo collegato il modo di
rapportarsi con gli altri e con il mondo (spirituality). Questi sei livelli neurologici
permettono a una persona di conoscersi meglio, di conoscere meglio linterlocutore23 e
possono dare delle utili indicazioni a chi vuole migliorarsi. I sei livelli risultano utili per
raggiungere una relazione valida sia con se stessi che con gli altri, adeguando il proprio
comportamento in base al contesto, ai valori, ecc. Cos facendo la comunicazione si
riveler efficace24.
Il secondo principio riguarda gli obiettivi, cio la consapevolezza di ci che si
vuole. Il terzo fa riferimento ai sensi, ovvero allutilizzo delludito, del tatto, della vista,
del gusto e dellolfatto per percepire ci che accade intorno, lattenzione a ci che
succede permette di analizzare le risposte che si ricevono sia dallambiente esterno, sia
dallinterno e quindi di modificare il comportamento se la risposta ottenuta non quella

21

Revell e Norman (1997: 78) li definiscono Life Levels, perci lutilizzo di questa terminologia varia
a seconda dellautore.
22
Traduzione: Ambiente, comportamento, capacit, convinzioni, identit e spiritualit.
23
Ad esempio se un emittente, osservando linterlocutore, capisce quali sono i valori del suo destinatario,
pu cercare di accettarli e rispettarli anche se non li condivide, riuscendo cos a far giungere il messaggio
in maniera efficace.
24
Watzlavich (1971: 56) dice Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione.
Affinch la comunicazione sia efficace, il ricevente deve percepire sia laspetto di contenuto che quello di
relazione. La PNL dice che affinch si stabilisca armonia tra emittente e destinatario bisogna entrare in
relazione con il ricevente, rispettandolo come persona e tentando di essere coerente nella comunicazione
sia verbale che non.

17

attesa. Il quarto pilastro riguarda la flessibilit, che necessaria per adeguare il


proprio comportamento allinterlocutore e al contesto.
Revell e Norman (1997: 17), al fine di fornire unesemplificazione delle
connessioni esistenti tra i quattro pilastri, propongono il seguente schema25:

MODELLO DI AZIONE
OBIETTIVO
(conoscere il proprio obiettivo)

FLESSIBILIT
(rispondere in modo flessibile)

COMUNICAZIONE
(agire per raggiungerlo)

ACUTEZZA SENSORIALE
(percepire la risposta)

Partendo dalla consapevolezza del proprio obiettivo (pilastro numero 226); lindividuo
agisce e si relaziona con gli altri per raggiungerlo (pilastro numero 1); percepisce un
feedback dallambiente (pilastro numero 3); infine compie degli adattamenti per
raggiungere un risultato pi soddisfacente (pilastro numero 4).

25

I pilastri sono la teoria su cui si basa questo modello di azione, Basic Action Model.
La numerazione dei pilastri della PNL stata da me introdotta al fine di collegare lo schema di
Revell e Norman allordine in cui sono stati presentati i pilastri in questo paragrafo. Non indicano una
gerarchia.
26

18

1.3.1 Le Presupposizioni della PNL

Un altro modo per relazionarsi in maniera efficace con gli altri, quello di
interiorizzare una serie di idee o regole. Queste vengono chiamate presupposizioni o
convinzioni della PNL in quanto
[] you presuppose them, that is, you act as if they were true and notice the
results you get. They are actually working hypotheses that may or may not
be literally true. NLP does not claim they are true. The question to ask is not
Are they true? but Are they useful?27.

Dilts (1998a) individua due tipi di presupposizioni: linguistiche ed


epistemologiche28. Il primo tipo fa riferimento alla verit delle frasi dette29. Solitamente
la presupposizione linguistica viene contrapposta allinferenza: una presupposizione
linguistica deve essere ritenuta vera per quello che , altrimenti la frase non avrebbe
alcun senso; linferenza qualcosa che va oltre, che viene aggiunto al messaggio dal
ricevente30. Ad esempio se una persona pronuncia la frase: Hai smesso di allenarti
regolarmente?, si presuppone che il destinatario si sia allenato regolarmente, ma si pu
inferire che lemittente ritenga che fare esercizio fisico sia importante (Dilts 1998a).

27

Traduzione: [] vengono presupposte, cio, un individuo agisce come se questi principi fossero veri e
nota i risultati che ottiene. Sono ipotesi di lavoro, che possono rivelarsi letteralmente vere o no. La PNL
non pretende che siano vere. La domanda da farsi non Sono vere? ma Sono utili? (OConnor e
McDermott 1996: XIV). (Il corsivo delloriginale.)
28
Nella letteratura non tutti distinguono tra presupposizioni linguistiche ed epistemologiche.
Generalmente gli autori fanno riferimento solo a presupposizioni che hanno come punto di partenza le
seconde, e nascono dalla rielaborazione di uno o pi aspetti dei pilastri.
29
Dilts esemplifica la definizione dicendo per capire la frase Quando finirai di sabotare i nostri sforzi
terapeutici, potremo fare dei progressi bisogna presumere che il destinatario della frase abbia tentato di
sabotare gli sforzi terapeutici e che effettivamente ci sia una terapia in atto e che almeno qualche piccolo
progresso ci sia stato..
30
Negli anni 40 e 50, i linguisti iniziarono ad analizzare il modo di parlare, distinguendo vari aspetti
della comunicazione verbale e non verbale (tono di voce, stile, ecc.), sospinti dalle ricerche di Austin, che
not che una frase pu avere pi funzioni simultaneamente e indurre il ricevente di una comunicazione a
fare inferenze su ci che linterlocutore vuole dire. Austin suddivide latto linguistico in: atto locutorio
(riferito al significato superficiale del messaggio); atto illocutorio (riferito allintenzione sottostante
allatto locutorio); atto perlocutorio (riferito agli effetti prodotti sul ricevente). (Cfr. Stern 1983: 222;
Taeschner 1986: 25).

19

La presupposizione epistemologica invece alla base di un particolare sistema di


conoscenze e non pu essere provata31. un principio fondamentale su cui si basano gli
altri concetti e idee, deve essere data perci come presupposta. Dilts elenca le quattro
presupposizioni epistemologiche fondamentali:
1. The map is not the territory;
2. Life and mind are systemic processes;
3. At some level, all behavior is positevely intended;
4. The law of requisite variety.32

La prima presupposizione relativa al fatto che luomo percepisce la realt e se ne fa


una mappa, che diversa da individuo a individuo. La seconda riferita al fatto che le
azioni delluomo, come singolo o in gruppo, avvengono allinterno di un sistema e che,
per questa ragione, non possono essere isolate, ma devono essere considerate nel
contesto in cui avvengono. La terza indica che le persone fanno le scelte che ritengono
migliori in base al contesto in cui si trovano e alle possibilit che hanno. Infine lultima
presupposizione relativa al fatto che luomo deve essere flessibile.
Dalla combinazione delle presupposizioni epistemologiche ne derivano altre pi
dettagliate. OConnor e McDermott (1996: 143-4) individuano come presupposizioni
principali:
1. People respond to their map of reality and not to reality itself.
2. Human behaviour is purposeful.
3. All behaviour has a positive intention.
4. The unconscious mind is benevolent.
5. Having choice is better than not having choice.
6. People make the best choice they can at the time.
31

Dilts (1998a) esemplifica questo concetto paragonando le Epistemological Presuppositions al


concetto di punto nella geometria di Euclide. Questultimo definisce il punto come unentit che ha
una posizione ma non ha altre propriet, non ha quindi n forma, n colore, ecc.. Tutto ci non pu
essere provato, viene al contrario accettato per quello che .
32
Traduzione: 1. La mappa non il territorio; 2. La vita e la mente sono processi sistemici ; 3. A un
certo livello, tutti i comportamenti sono intesi positivamente; 4. La legge della variet indispensabile.
Revell e Norman (1997: 15) definiscono la seconda presupposizione nel seguente modo: Life and mind
are interconnetted: they are parts of the same system, and each affects the other. (ovvero: La vita e la
mente sono interconnesse: fanno parte dello stesso sistema, e si influenzano a vicenda.) e la terza: All
behaviour has a positive intention (ovvero: Tutti i comportamenti hanno un intento positivo.). In ogni
caso il principio fondamentale rimane invariato anche se viene espresso in maniera leggermente
differente.

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