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casa • residenza • politiche sociali • economie informali • diritti • intercultura sociale • cultura • teatro • laboratori • corsi

Anno IX
tiratura
6.000 copie

Giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora Offerta libera Pubblicazione periodica mensile Agosto 2002

Arrivederci Marione
W NOI!!!
Dove vanno le anime dei poveri, di quelli che
per tutta la vita si sono sentiti all’inferno e
hanno reagito contro tutto e tutti, contro i pre-
giudizi, contro le tristezze e le infelicità? Ci
piace pensare che, dopo la morte, per queste
persone ci siano oasi di serenità dove tutto scor-
re lento e dove gli occhi possano spalancarsi
verso luci lontane.
Ci piacerebbe pensarlo ma non ci speriamo.
Anche Marione, dopo Stefano, ci ha lasciato
ucciso da una trombosi, in casa, da solo, la
prima sera che aveva occupato quella casa desi-
derata da anni. Stava fra l’altro aspettando una
grossa liquidazione che gli avrebbe permesso di
campare serenamente. Lascia tanti amici e tanti
ricordi, lui che ha visto nascere Piazza Grande
che ancora sentiva come una cosa sua da pro-
teggere e da aiutare. Siamo tristi e incazzati!
Incazzati perchè sentiamo che forse si poteva
fare di più, ma è sempre così. Il tempo passa, le
cose cambiano, si evolvono ma certi dolori
rimangono impressi in una foto, in un’articolo,
in tanti ricordi fatti di risate, di scazzi, di pianti
e grida, di parole dolci sussurate al momento
giusto.
Ricordi impressi in una vita vissuta insieme
senza ipocrisie e per questo difficile, ma che non
cambieremmo con nessun’altra vita.
Arrivederci Marione, se passi da qui guarda in
basso e ritroverai tutti i tuoi amici.

scrittura creativa Il nemico perfetto Cittadini pro/contro La pagina dei giochi

Sebbene i partecipanti fossero pochi, siamo stati Individuare nel tossicodipen- Un viaggio nel mondo dei comitati cittadi- Vi vogliamo tenere compagnia
capaci di farli abbandonare al mondo di fantasia, dente un elemento socialmente ni a Bologna, per provare a capire le loro anche sulla sdraio al fresco di una
liberandoli da quella paralisi creativa che è propria pericoloso è un comodo mezzo ragioni su micricriminalità, degrado, veranda. La redazione di Piazza
di chi ha cose da dire ma non sa come farlo
per giustificare controllo socia- inquinamento, traffico. Uno sguardo sulla Grande va in vacanza, torniamo a
le e dispositivi repressivi. città tra disagio e pregiudizio. settembre più determinati che mai!

pag 3 pag 5 pag 6 e 7 pag 8 e 9

PRODURRE QUESTO GIORNALE CI COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
qualsiasi richiesta di soldi al di là dell’ Offerta libera non è autorizzato

agosto duemiladue 1
se c o n d a

CIAO RINO
Nel numero precedente abbiamo fatto un brevissimo saluto al nostro amico Rino che ci ha con gli utenti, con i colleghi rispecchiava questa sua voglia di vivere. Sul furgone, durante
lasciato, quasi due mesi fa, in un tragico incidente automobilistico. Ora vogliamo ricor- le ore di lavoro, ad esempio, quando c’era Rino non c’era bisogno di accendere il compu-
darlo soprattutto per quello che, nella sua vita, Rino ci ha dato: lavorando in prima linea ter con l’archivio: perché lui ricordava a memoria ogni nome, ogni faccia di chiunque
nel sociale, nel difficile mondo della tossicodipendenza. fosse passato anche solo per un giorno. Nel suo lavoro quotidiano Rino dava qualcosa di
Dopo gli studi Rino incominciò a lavorare in psichiatria, per poi iniziare un percorso che più di un semplice servizio: con quel suo modo di fare riusciva a essere sempre di aiuto,
lo ha portato ad essere uno dei primi a collaborare per l’Unità Mobile: un furgone al quale soprattutto per chi veniva dal sud era un punto di riferimento visto che Rino non ha mai
possono accedere tutti coloro che hanno bisogno di Metadone, di un sostegno farmacolo- perso l’impronta della sua terra , la Puglia .
gico o di un semplice aiuto morale. Il tutto senza dover esibire alcun documento. Rino non meno di tre mesi fa era riuscito a vincere un concorso , che lo avrebbe fatto
Ci sono tanti modi di lavorare nel sociale: per alcuni è un posto di lavoro come tanti altri, lavorare a tempo pieno sull’unita mobile, dandosi pienamente in un lavoro che non viene
per Rino era qualcosa di più: il suo lavoro all’Unità Mobile non è stato un caso, ma una mai riconosciuto , questo e quello che Rino ci a lasciato e per non dimenticare chi ha sem-
sua scelta precisa. Rino, pur non essendo di ruolo a tempo pieno, ricavava dal suo tempo pre cercato vivere al meglio quello che si fa . ciao Rino
libero tantissime ore ed energie per l’Unità Mobile: rinunciando alle ferie, aggiustando Antonio B.
personalmente il furgone , la sua vita girava attorno a questa attività e il suo modo di fare

Alla redazione di Piazza Grande. LETTERA APERTA


Alla Caritas Diocesana ALLA CARITAS

NEL NUMERO DI GIU-


Cari amici di Piazza Grande, non siamo d’accordo e pensiamo sia giusto dirvelo GNO, SU QUESTO GIOR-
su quel vostro giornale che abbiamo sempre sostenuto e che rappresenta una NALE, SONO USCITI
esperienza preziosa nella battaglia contro l’emarginazione e l’esclusione. Non
ALCUNI ARTICOLI
siamo d’accordo con il tono e i contenuti che, nel numero di maggio, avete usato
per raccontare la chiusura della mensa di Santa Caterina, una vicenda certo deli- AVENTI AD OGGETTO
cata e dolorosa per molti, ma che non può rappresentare il pretesto per un attacco LA CHIUSURA DELLA
così diretto e ingiusto nei confronti della Caritas bolognese..Conosciamo troppo MENSA DI SANTA
bene il ruolo essenziale che la Caritas svolge in città per contrastare meccanismi CATERINA, MENSA
e logiche che incentivano l’esclusione sociale, per condividere il tentativo di giu- GESTITA DALLA CARI-
dizi sommari su una vicenda che ha una storia lunga e responsabilità non univo- TAS.
che. USUFRUIVANO DI QUESTA MENSA LE
Santa Caterina è stata ripetutamente oggetto di polemiche da parte di cittadini residenti della zona e PERSONE SENZA FISSA DIMORA E PER
non ha avuto certo sostegni particolari né da parte della città, né da parte dell’Istituzione locale: a un
QUESTO MOTIVO CE NE SIAMO OCCUPA-
certo punto si è pensato di sostituirla con una distribuzione limitata di buoni pasto da parte del
Comune, del tutto insufficiente a rispondere al bisogno. La Caritas ha retto finchè ha potuto; oggi la TI.
decisione di chiudere ci propone un problema sostanziale: come affrontare il tema del pasto per i ABBIAMO CERCATO DI RAPPRESENTARE
tanti senza fissa dimora che utilizzavano la struttura. Non ci pare vada in questo senso il contenuto I DIVERSI PUNTI DI VISTA IN RELAZIONE
dell’articolo a firma A.M. apparso sul numero di maggio 2002 del vostro giornale, che critica l’ope- ALLA CHIUSURA DELLA MENSA,
rato del servizio di S.Caterina avanzando una ipotesi che fa ricadere le responsabilità per la chiusura DANDO VOCE AI NOSTRI UTENTI ED
della mensa su singoli operatori e comunque tutte sulla Caritas e adducendo una serie di affermazio- ALLA CARITAS.
ni ed insinuazioni personalistiche all’interno di un attacco generalizzato all’organizzazione del servi- SE NELL’ESPORRE I FATTI O LE CONSI-
zio e a sue ipotetiche disfunzioni. Un attacco a testa bassa e al soggetto sbagliato; occorrerebbero DERAZIONI ABBIAMO IN QUALSIASI
piuttosto idee e proposte e battaglie per concretizzarle. Ha ragione Don Nicolini in questo senso,
MANIERA OFFESO LA CARITAS O I SUOI
quando dice (per quello che si riesce a capire dal resoconto di una intervista telefonica pubblicata
sempre sul numero di maggio e riportata in modo decisamente improprio, senza alcuna virgolettatura RAPPRESENTANTI CE NE SCUSIAMO
e con una confusa miscela di opinioni dell’intervistato e dell’intervistatore) che occorrerà un vero VERAMENTE E NON SOLO FORMALMEN-
coordinamento sul territorio e l’assunzione di responsabilità diretta da parte di tutti quelli che ce TE.
l’hanno, Comune in primis. Forse sarà utile che la Consulta contro l’esclusione sociale affronti il ABBIAMO COLLABORATO CON LA CARI-
tema “pasti” e definisca una proposta di soluzione da portare al tavolo con l’Assessore Pannuti: per TAS DA SEMPRE E DA SEMPRE LAVORIA-
farlo e per sostenere una proposta credibile occorre che tutti i soggetti coinvolti lavorino in modo MO INSIEME SUI TEMI DELL’ESCLUSIO-
strettamente legato e, soprattutto, in un clima di rispetto e riconoscimento reciproco. E’ stato questo, NE SOCIALE E PER L’AUSILIO E LA
a ben vedere, la condizione e, allo stesso tempo, il valore aggiunto che la Consulta ha saputo e volu- TUTELA DELLE PERSONE SENZA FISSA
to far valere. Un merito questo, non dimenticatelo, che in molti hanno attribuito proprio a voi, a
DIMORA. NON AVEVAMO CERTAMENTE
Piazza Grande per la capacità di far superare le separatezze e le rigide posizioni ideologiche che
questa città era abituata a mantenere in tema di assistenza alla povertà. Anche grazie a voi è stato L’INTENZIONE DI OFFENDERE NESSUNO
possibile, attraverso la vostra capacità di sensibilizzare la città al tema della condizione di chi vive in E TANTOMENO UNA ASSOCIAZIONE CHE
prima persona la strada e l’esclusione sociale, trovare obiettivi comuni su cui lavorare in tanti, nel SI OCCUPA DEI PROBLEMI DELLA POVE-
rispetto delle differenze. L’esatto contrario dell’operazione costruita nel numero di maggio di Piazza RA GENTE
Grande che, d’un colpo, ha ritenuto di cancellare anni e anni di lavoro comune la cui caratteristica SE LA CARITAS RITIENE OPPORTUNO
di maggior forza è stata propria quella di basarsi su un riconoscimento tra forze diverse che sarebbe TORNARE SULL’ARGOMENTO, OFFRIA-
un errore imperdonabile mettere in mora e che si è retto su uno sforzo, coraggioso e per nulla sconta- MO DUE PAGINE DEL NOSTRO GIORNA-
to, che in particolare la Caritas ha saputo sostenere. LE PER UN CONFRONTO SERENO SUL
Un errore grave anche perché scaricato su una organizzazione essenziale, con la quale abbiamo
PROBLEMA DELLA POVERTA’ E DELLA
avuto (tutti, a partire dalla Cgil e da Piazza Grande, che, non a caso, gestisce progetti importanti pro-
prio con la Caritas) rapporti di grande correttezza e che non esitiamo a definire punto fondamentale FAME A BOLOGNA.
di equilibrio della discussione sull’argomento e delle “opere” in cui la discussione si traduce. LO FACCIAMO ANCHE PERCHE’ NON
Discutiamo dunque del tema Santa Caterina e del problema più generale dei pasti per i “senza fissa VOGLIAMO DISPERDERE IL COMUNE
dimora” che va peraltro collegato alla definizione di un ruolo attivo dei servizi e di percorsi di rein- PATRIMONIO FATTO DI PRINCIPI DI SOLI-
serimento; facciamolo apertamente e francamente ma senza smarrire il senso e l’impegno di un lavo- DARIETA’ E DI AZIONI CONCRETE IN
ro comune, che postula innanzitutto rispetto e considerazione reciproca. FAVORE DELLE PERSONE SENZA FISSA
DIMORA
IL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE
Bruno Pizzica (Cgil Bologna)
AMICI DI PIAZZA GRANDE
Assunta Serenari (C.I.L.E.-Cgil Bologna)

2 agosto duemiladue
t e rza

Si è concluso il corso di Scrittura creativa


Ho sempre pensato che il ruolo di un buon insegnante fosse quello di saper incoraggiare i propri studenti, anche necessariamente allontanarsi
dagli schemi didattici classici. Pochi sono stati nella mia vita quelli capaci di trasmettermi la loro passione per la materia che sarebbero andati ad
approfondire. In fondo è sempre una sfida, una battaglia che il docente sa di dover affrontare, perché è facilissimo annoiare le persone. A quanti sti-
moli siamo sottoposti ogni giorno da tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione? La televisione ci trasferisce informazioni ad una velocità super-
sonica e il computer ci può far incontrare tutti con una rapidità disarmante. Poter avvicinare la gente alla letteratura è forse una delle sfide più ardue
in assoluto da sostenere. Durante il corso, uno dei partecipanti ci ha confidato di sentirsi
un po’ “sfigato” nell’ascoltare le letture che io e Massimo abbiamo proposto per dare
esempi concreti di quello che avremmo affrontato. Ovviamente lo ha detto in tono
bonario, soprattutto pensando a quello che i suoi amici avrebbero pensato di lui nel-
l’immaginarlo a sognare davanti ad un incipit di Dostoyevsky. I preconcetti uccidono
spesso la nostra volontà, ed è bello che ci si spinga comunque a tentare, perché noi tutti
abbiamo, con successo, stimolato la nostra immaginazione, assopita da tempo dagli
stessi strumenti mediatici di cui parlavo prima. Io e massimo abbiamo vinto, perché
sebbene i partecipanti fossero pochi, siamo stati capaci di stimolarli e farli abbandonare
al mondo di fantasia, liberandoli da quella paralisi creativa che è propria di chi ha cose
da dire ma non sa come farlo. A distanza di settimane avevamo tutti un approccio più
consapevole alla scrittura. Questo era visibile nei loro scritti, dando loro da subito le
nozioni tecniche per essere più critici con i loro testi, insegnandogli la sensibilità dell’o-
recchio letterario”, capace di sentire le stonature e le incoerenze. Ancora ci sarà molto
su cui lavorare, ma possiamo ritenerci soddisfatti di ciò che abbiamo compiuto in
pochissimo tempo. Mi era stato chiesto di scrivere un resoconto su questo breve labora-
torio: più di tutto ricordo la gioia di aver visto negli studenti il cambiamento.

Storia di una goccia di pioggia che raggiunse la luna


di Davide Molinini

non staccarsene più.


E dalla finestra della mia stanza Luna l’amò per quello che era e non sarebbe mai stato, per i luoghi che
guardo, povera anima col corpo non aveva mai visto e le parole dolci che disegnava nell’aria nel fumo
stanco, molte stelle, nulla, il nulla, delle su sigarette. Per le emozioni che non seppe mai buttare su un pezzo
ma molte stelle… di carta ma che custodiva nel cuore. Quell’unione fu pura poesia, e noi
ne fummo testimoni. Un giorno poi Luna decise di salutarci per sempre.
Fernando Pessoa Scelse la stagione più bella, quel mattino di Maggio in cui le nuvole
volavano via portandosi dietro i colori grigi dell’inverno. Lasciò che il
Quell’uomo era veramente qualco- suo crpo di ragazza diventasse sempre più leggero, fino a svuotarsi e
sa di più di un semplice sopranno- galleggiare nell’aria insieme alle foglie trasportate dal caldo vento di
me, era egli stesso finzione, una primavera.
poesia di cui nessuno era mai riu- Allora, nessuno di Noi capì. Nessuno di Noi aveva capito. Mi chiedo se
scito a cogliere fino in fondo il l’azzurro del cielo ascoltò il suo respiro, se le stelle ammirarono la sua
senso. Nelle giornate di pioggia bellezza o ne furono invidiose. Certo Luna era speciale, ed ogni volta
amava uscire sotto l’acqua e fuma- che il mio sguardo passeggia tra gli infiniti diamanti che popolano la
re la sua sugaretta lì, in completa volta celeste, mi sembra di vederla lassù, stupenda e irraggiungibile per
tranquillità mentre i vestiti gli si chiunque, finalmente libera da quel male a cui non aveva permesso di
attaccavano al corpo. stabilire il giorno in cui ci avrebbe abbandonato. Preferì decidere Lei
Avreste dovuto vederlo: scalzo sul cemento, barba non tagliata da anni e stessa, e questa è l’ultima immagine che voglio avere di Lei: Luna che
capelli lunghi che gli accarezzavano la schiena; a fissarlo ricordava uno guarda per l’ultima volta il braccio ormai lacerato da troppi buchi, Luna
di quei santoni indiani in meditazione. Magari era per questo aspetto che prova un misto di paura ed odio per quei due mesi che l’HIV le
propriamente ascetico che qualcuno al Bar aveva pesato di affibbiargli il avrebbe lasciato come ultimo regalo, Luna che pensa a Baba e si avvici-
nome Baba. Sono una grossa goccia di pioggia che non cade mai a terra, na alla finestra, Luna che guarda se stessa nel cielo e sceglie di essere
ecco cosa rispondeva c chi gli chiedeva perché gli piacesse inzupparsi padrona del proprio destino. La sua voce che taglia il cielo come una
fino all’osso. Baba amava tutto ciò che per gli altri era totalmente banale stella cadente.
e scontato, le schegge di normalità che quotidianamente accompagnano Rividi Baba dopo molto tempo; quella sera in cui Oscar; il padron del
un’esistenza. Bar, lo aveva trovato per caso in strada, buttato a terra con accanto una
Ricordo che un giorno camminavo al suo fianco lungo un marciapiede di bottiglia di vino spaccata a metà. Oscar mi chiamò e lo raggiunsi in
questa città e improvvisamente lo persi di vista. Arretrai di qualche pochi minuti, dopo un breve giro di telefonate agli amici. Lo sguardo di
passo, trovandolo che seguiva con le dita il segno lasciato sul muro dal- Baba si perdeva nel nulla, completamente alla deriva, in un punto indefi-
l’ambra di un palazzo. Con gli occhi di un bambino curioso indicava la nito che sfumava in un orizzonte senza più importanza. Nella soffice
traccia scura e sorrideva, quasi quel confine tra luce ed oscurità svelasse pioggia di quella serata, fissava una pozzanghera dove la luna si spec-
ai suoi occhi segreti prima impenetrabili. chiava creando una palla gialla punzecchiata dai sottili spilli d’acqua che
Grand’uomo Baba, gli volevamo tutti bene. Forse il nostro sentimento venivano giù dal cielo. Luna, la sua Luna, mentre un gigante buono
era dovuto anche al senso di tenerezza che provocava in noi quel gigante avrebbe voluto afferrare qual mare di luce e chiuderlo nel profondo del
buono senza famiglia, ma in fondo credo che lo avremmo amato in ogni cuore.
caso. Ricordo tutto di Lui, e ricordo anche lo sguardo di Luna quel gior- Ricordai le sue parole, il suo sorriso, e tutto mi fu chiaro. Luna ra tornata
no in cui trovammo Baba rannicchiato in un angolo della strada, sangui- a tuffarsi nell’immensità del cielo e Lui, Baba, il nostro eroe, restava
nate e piegato in due dal dolore. Aveva preso le botte di un gruppo di quello che era sempre stato: una dolce goccia di pioggia perennemente
vigliacchi, in silenzio, incassando ogni colpo senza reagire. Fu proprio sospeso fra cielo e terra.
in quel momento che gli occhi di Luna si sciolsero per la prima volta,
posandosi su quel barbone malato e sporco che soffriva davanti a Lei per

agosto duemiladue 3
q u a rt a

DAL BASSO VERSO L’ALTO...


W Noi!
segue dalla prima
Un saluto
al nostro
Marione
da:
Franco,
Mauro,Paolo e
I d e e d i s tr ada Chiara, Silvano,
Salvatore,
Un bastimento carico di… scrittura, poesia, grafica pittura, fotografia, prodotti artigianali. Con questo slogan Cinzia, Davide,
l’EnAip (Ente Acli istruzione professionale), in collaborazione con Piazza Grande, ha indetto un concorso a
Luigi C., Luigi
premi riservato a persone che vivono in condizioni di svantaggio. L’idea è identificare, attraverso i lavori presen-
tati al concorso, i veri bisogni, di chi non ha casa, lavoro e/o vive in strada. Le opere, arrivate entro il 26 /7 a B., Luigi M.,
Piazza Grande, saranno premiate (300 euro alla prima 200 alla seconda) in una manifestazione pubblica il 27/9. Anna,
Il progetto bolognese ha un suo doppio a Cesena, dove si concentrerà sul disagio giovanile. In questo caso si rea- Massimo
lizzerà un programma televisivo, girato in strada e in studio, dove i ragazzi e la loro controparte (genitori e
M.,Antonio B.
adulti in generale) potranno comunicarsi le loro ragioni. Sono state individuate zone di maggiore conflittualità, il
quartiere Oltresavio e i gazebo sul mare, dove si proverà a mutare in incontro l’abituale scontro generazionale. Il Massimo Z.,
fine ultimo di queste iniziative è la raccolta di indicazioni per delineare la figura del “mediatore pedagogico Lidia, Martina,
comunitario”: un operatore che promuova processi di integrazione socio-culturale per consentire agli esclusi di Alessandra,
“re-inventarsi” nella comunità di appartenenza. Un’idea fondata su una partecipazione dal basso “abbiamo volu-
Danilo, Al.Mo.
to che fossero i diretti interessati – dice Assunta Serenari di Piazza Grande – a comunicare i loro bisogni, supe-
rando gli studi teorici di specialisti.” Massimiliano,
Per Info: 051 342328 Maria Grazia,
Un viaggio con la fantasia sulle ali della Francesca,
Leonardo,
realtà Valerio, Fabian,
Percorsi di mediazione pedagogica Giancarlo, Felix,
Il progetto Mamma Enza, Enzo,
Mediazione pedagogica comunitaria Avv. Mumolo, Avv
“Un mondo che possa essere spiegato, sia pure con cattive ragioni, è un mondo famigliare” Albert Camus
Cerritelli,
Marco, Gli
La Comunità Locale mezzo e fine dell’intervento
Il progetto Percorsi di mediazione pedagogica comunitaria (denominato MPC) intende sperimentare un modello di intervento sociale
Avvocati di
che abbia il proprio fulcro nella centralità e nel ruolo attivo della comunità locale intesa come: spazio di interazione dei diversi soggetti Strada, le
sociali, in relazione tra loro e aperti ad un rapporto che tende ad incontrare o ricercare la complementarità delle risposte. La comunità
locale rappresenta pertanto sia il mezzo dell’intervento, in quanto principale strumento di azione per produrre cambiamento, sia il fine
Officine e tutti
dell’intervento stesso, nel momento in cui si intendono raggiungere livelli sempre più elevati di solidarietà comunitaria. gli Amici di
La mediazione per costruire integrazione socio-culturale
Piazza Grande,
Lo scopo del progetto MPC è quello di promuovere dei processi di integrazione socio – culturale che consentano: Coop la Strada,
• alle persone che versano in situazione di disagio ed emarginazione di re inventarsi all’interno del proprio contesto sociale;
• alle situazioni di conflittualità sociale di defluire in una gestione positiva del conflitto stesso.
Lega Coop, Cgil,
i Servizi che lo
Lo strumento strategico che si intende utilizzare è da individuarsi nel mediatore pedagogico di comunità come figura impegnata nell’at-
tivazione di interventi che sappiano tramutarsi in processi virtuosi di relazione e networking tra i diversi soggetti attivi nel contesto
hanno seguito, e
comunitario. tutti quelli che
Sperimentare l’innovazione nell’ambito del welfare
Gli strumenti del mediatore afferiscono a diverse metodologie di azione e di intervento - sociale e non - che vanno, ad esempio, dallo
non abbiamo cita-
sviluppo di comunità, che trova la sua peculiarità nella partecipazione dei cittadini, al management, che vede l’applicazione al welfare di to e sopratutto
strumenti di gestione dei processi utilizzati in altri ambiti.
Tali strumenti vengono impiegati all’interno di un modello che si dipana nella realizzazione di quattro momenti che sono:
chi fino all’ul-
1. La gestione informativa strategica per pervenire alla conoscenza delle dinamiche e dei dati del problema al fine di porre le basi per la timo gli è stato
produzione di possibili cambiamenti;
2. la programmazione democratica per ottenere la condivisione delle attività e delle azioni valorizzando i contributi di tutti i soggetti
vicino: Tonino.
coinvolti; Lo scorso anni di que-
3. L’implementazione innovativa per mettere in atto strategie ed azioni consapevoli nonché strumenti comunicativi specifici, tali da atti- sti tempi ci lasciava
vare cambiamenti positivi e percorsi educativi di inserimento e di inclusione sociale a partire dalle risorse e dalle opportunità presenti
nella comunità locale;
anche Stefano
4. il monitoraggio comparato per formalizzare e rendere fruibile, anche in altri contesti, le modalità dell’intervento di mediazione peda- Girardi,un caro ricordo
gogica comunitaria sperimentate nei due territori del progetto con gli attori individuati. anche per lui.
Marione era molto cono-
I luoghi della sperimentazione sciuto chiunque volesse
Il progetto Percorsi di mediazione pedagogica comunitaria viene sperimentato in due microcontesti sociali rispettivamente nelle città di
Bologna e Cesena.
mandarci un pensiero
A Bologna il progetto si rivolge ad adulti (persone senza dimora) che vivono in condizione di esclusione sociale nella città di Bologna. per lui lo vedrà pub-
L’intervento può essere identificato, tra le altre, con le seguenti parole chiave: analisi delle dinamiche comunitarie; concorso a premi; blicato sul numero di
forum. settembre

4 agosto duemiladue
quinta
L’affare degli esclusi La scala della vergogna
di Leonardo Tancredi e Gianluca Ricciato di Leonardo Tancredi
Le società globalizzate dal neoliberismo hanno prodotto un individuo modello, sano, effi- Nella più importante biblioteca di Bologna una scala mobile condurrà dritto
ciente e produttivo, rispetto al quale si discrimina: chi non è conforme sta fuori. Su questo a…un centro commerciale. È un progetto del Comune che destina 3.500 m²
stato, nazistoide, delle cose si sono trovati d’accordo i partecipanti al convegno “Il nemico della Sala Borsa, locali storici che dal dicembre 2001 ospitano il più ampio
perfetto. Carceri, sistemi penali, sicurezza e controllo sociale”, nella tre giorni antiproibi- spazio culturale cittadino, a caffè, wine bar, punti vendita e librerie, posti
zionista, 27-29 giugno, a Bologna. Individuare nel tossicodipendente un elemento social- nel ballatoio. Il tutto appaltato, per 12 milioni 140mila euro, alla cordata
mente pericoloso è un comodo mezzo per giustificare controllo sociale e dispositivi Sala Borsa Spa, cioè Touring e la libreria fiorentina Edison. Come se non
repressivi. Il 50% dei detenuti in Italia è stato condannato per reati relativi alle leggi sulla bastasse l’insana commistione di pubblico e privato, culturale e commercia-
droga, dice Gianni De Giuli del Mdma (Movimento di massa antiproibizionista): si vuole le, arriva la scala mobile. Per agevolare i “clienti” della biblioteca ai piani
far passare per devianza un fenomeno di massa, come testimonia la stima di 4.000.000 di alti del consumo, il Comune, appoggiato dalla Sovrintendenza ai beni cultu-
fumatori di cannabis. La delega ai privati della “cura” dei dipendenti, in strutture troppo rali, ha pensato bene di smantellare una parte della sezione ragazzi della
simili al carcere (in Emilia il caso della riconversione della casa circondariale di biblioteca riducendola nell’ex-guardaroba,
Castelfranco, in carcere per tossicodipendenti appaltato a San Patrignano), è il punto di uno spazio di 43m senza abitabilità. Il pro-
forza della politica sulle droghe auspicata da Gianfranco Fini. Il drogato, come altri sog- getto è tutt’altro che condiviso da bibliote-
getti ad esclusione, vedi i migranti, diventa una vera manna per i governi e per l’economia cari/e (già in lotta per la disparità di salario
neoliberista: se da un lato, legittima repressione e campagne terrorifiche sulla sicurezza, tra dipendenti pubblici e quelli delle coo-
dall’altro favorisce nuovi business, come le comunità terapeutiche private, e fornisce perative esterne) che, sostenuti dalla
mano d’opera a basso costo. Sul tema fa chiarezza Salvatore Palidda (Università di Sinistra giovanile e dal Tpo (Teatro poli-
Genova): “ È evidente che tale sistema economico prevede un’erosione dei diritti e la valente occupato), hanno lanciato la cam-
creazione di non-cittadini.” Tali sono i lavoratori in nero (8.000.000 secondo Palidda), pri- pagna “Non sfrattate pinocchio”. Secondo
vati di ogni tutela. Concetto ribadito da Renato Curcio che parla di “rifunzionalizzazione Antonio Amorosi (Verdi Disobbedienti)
dell’escluso nel sistema”, riferendosi a coloro i quali pur espulsi dal ciclo produttivo ven- un intervento dal basso è necessario “per
gono riorganizzati per rispondere a determinate esigenze del mercato del lavoro (lavori spezzare il processo di privatizzazione par-
agricoli, assistenza ad anziani). Non solo, Curcio spiega che la reclusione travalica le car- tito con le Farmacie comunali.” Molti
ceri e assume la forma di un dispositivo totalizzante: “Disporre le persone in un certo hanno suggerito un ricorso al Tar, ma
modo significa produrre meccanismi di controllo. Questo vale tanto a scuola, separazione intanto occorre visibilità: un’idea è sedersi
alunni-professori, che sui posti di lavoro.” La carcerazione che tendeva a reprimere l’erro- nella sala sgomberata a leggere “così non
re sociale, è stata superata da dispositivi che si rifanno alla matematica attuariale: dalle si starebbe occupando, ma usando” – dice
probabilità che una persona, in date condizioni, commetta un reato, si deducono categorie una delle bibliotecarie – “Si potrebbe tap-
di potenziali criminali preventivamente rinchiusi in nuovi lager. Se i Cpt sono un esempio pezzarne i muri con le copertine dei nostri
perfetto, lo stesso accade per la reclusione terapeutica dei tossicodipendenti. Una risposta libri preferiti” – è un’altra delle proposte.
viene dalla campagna “Just say no”, lanciata da Susanna Ronconi (Rete “La libertà e tera- La Sala Borsa è stata costruita con fondi pubblici e alla città deve fornire
peutica) che invita tutti gli operatori a negare cure imposte con la forza. Il consumo di servizi. Se è il tempio della cultura a Bologna, fuori i mercanti.
droga è un fenomeno sociale, culturale, antropologico, da sottrarre alle speculazioni.
nonsfrattatepinocchio@yahoo.it
www.ecn.org/mdma2000

L’arte dopo le bombe


di L.T
Essere un gio- trovano le radici del fumetto alternativo non solo degli States. Nelle mie storie si
vane artista a mescola la tradizione fiabesca con un pizzico di psichedelia e surrealismo. Un
Belgrado. effetto più autogenerato che cercato.” La piccola Popshak in compagnia del cane
Un’occasione Flowers, attraversa scenari “lisergici” alla ricerca del padre, seguendo la pista
per saperne di della sua lunga barba. “Il tema fiabesco contiene un messaggio più profondo: la
più l’ha fornita ricerca non è solo fisica, ma anche mentale. È l’ideale richiesta di una vera comu-
la Beofest nicazione fra figli e genitori.” Questioni universali, niente di riconducibile alla
all’Ex-mercato situazione serba pre o post Milosevic. Non per questo Sasha non ha niente da dire
24 di Bologna. a proposito: “Mi fa sentire meglio l’idea di non averlo più in Serbia, ci sentiamo
Due giorni, 27 tutti più liberi, ma lo Stato è ancora nelle mani di una classe politica corrotta. Non
e 28 giugno vedo forze d’opposizione in grado di cambiare veramente le cose.” Ciò che resta
con un antepri- della federazione jugoslava sembra essere immune ai fermenti planetari anti-neo-
ma il 15, di liberismo. “Prima di parlare di globalizzazione, dovremmo raggiungere la civiliz-
video, musica, zazione. La serbia è un paese molto povero sia di mezzi di sussistenza sia di sti-
fumetti, cucina, esclusivamente serbi. Lo spazio mostre ospita i lavori di due moli culturali. Certo questo ha anche lati positivi: l’arrivo di musicisti occidentali
fumettisti già noti agli esperti del settore: Aleksandar Zograf autore della striscia a Begrado è un evento che scatena entusiasmi impensabili in Italia. Inoltre, la
“Alias” che ha fatto rapidamente il giro del mondo raccontando le quotidiane povertà non cancella la voglia di divertirsi, anzi stimola la creatività. Viaggiando
angosce della guerra e Sasha Mihajlovic, ventitreenne già pubblicato in Francia nell’occidente ho visto l’apatia e il distacco di chi ha già visto tutto, da noi è una
(Comix2000), Usa (Expo2000) e Italia (Fandango). Con uno stile per l’infanzia le continua novità.” Uno stato di “verginità culturale” e di grande recettività, i cui
sue tavole, frutto di collaborazione con Wostok&Grabowsky affermata coppia di frutti sono ben visibili alla Beofest, soprattutto nelle due ottime band, E-play e
disegnatori serbi, raccontano le avventure di Popshak and Flower (Popošak i Vroom, che infiammano il pubblico nelle serate bolognesi. “I giovani serbi hanno
evece, in serbo), un bimba e il suo brillante cane. Solo roba per bambini? Sasha, fame di cultura, ogni concerto è un successo e chiunque mostri del talento nell’ar-
giunto a Bologna con la carovana belgradese, racconta volentieri il suo lavoro te, riceve l’attenzione dei media e del pubblico, certo di soldi se ne vedono pochi,
“L’impronta è sicuramente quella dei children book americani dei primi anni del ma non ci fermiamo per questo.”
novecento, il mio modello è il celebre Krazy Kat di George Herriman, ma lì si

agosto duemiladue 5
se st a
Cittadini pro/cittadini contro
Inchiesta sui comitati a Bologna
Nati verso la fine degli anni 90, sui problemi della numerose iniziative... sicuri perchŁ riteniamo che i nostri ragazzi dovrebbe-
sicurezza, dopo un iniziale fase di scambio con le isti- I soldi li abbiamo. Non Ł che tutto stia in piedi solo ro poter andare a scuola e al parco in autonomia.
tuzioni, molti comitati cittadini sembrano scomparire, per la birra. Noi volevano soltanto che la presenza di Vigilanza come soluzione ai problemi di sicurezza
relegati al ruolo, che Ł di molti, di fastidiosi guastafe- giovani non soffocasse quella dei bambini. In un nel parco.
ste. La nuova giunta sembra poco disposta al dialo- primo momento c erano 400 persone al giorno, dalle Un p piø di presenza degli agenti della polizia muni-
go, ma il rilancio viene con la creazione di un coordi- sei in l , era difficile che le famiglie portassero i bam- cipale. Noi abbiamo proposto i nonni civici . I pensio-
namento dei comitati cittadini contro il traffico e l in- bini e li lasciassero correre tranquillamente. nati hanno del tempo e poi Ł bello anche dal punto di
quinamento urbano. Un libro li racconta. Contro il Qual Ł il rapporto con quello che c era prima, con vista del sistema di relazioni. I problemi legati al
nemico invisibile, Ł il titolo del quaderno di quello che Ł definito degrado? degrado sono accomunati dalla perdita del senso di
NuovaMente che descrive il lavoro dei comitati appartenenza.
antismog. Un libro puntuale e completo che Come si crea il senso di appartenen-
affianca un analisi scientifica e medica delle za ?
sostanze inquinanti e dei loro effetti sulla salute Il discorso sull appartenenza Ł una battaglia
al resoconto della causa intentata contro il da cominciare. Non c Ł un clima culturale
Comune di Bologna. Il libro contiene, infine, 25 particolarmente propizio. La societ civile,
schede che raccontano la storia di altrettanti non solo a Bologna, si sta usurando e non
comitati cittadini. Ł facile immaginare una risposta perchŁ
creare cultura Ł difficile. Inoltre a Bologna il
Ma i comitati hanno risolto i problemi legati al comitatismo Ł segnato in maniera profonda
degrado sociale? Lo chiediamo a loro. dal particolarismo. Nonostante tutto, ultima-
mente si sta tentando di superare questa
Graziella Giovannini, associazione Il Giardino logica. Adesso si Ł creato un coordinamen-
del Guasto to dei comitati antismog che ha un obiettivo
Come Ł partito il vostro progetto? cittadino.
Abbiamo alzato le prime cancellate in modo da
chiudere il giardino di notte. I cancelli non risol- Otello Ciavatti, comitato Piazza Verdi-
vono, per se non ribonifichi il territorio, non fai Zona universitaria-Centro storico
ripartire la fiducia. Abbiamo pensato che il giardi- Come lavora il comitato?
no dovesse essere custodito e abbiamo parteci- Il comitato opera per il risanamento della
pato a un bando del comune. Il nostro Ł un pro- zona universitaria, attivando tutta una serie
getto di welfare mix: un p di soldi del pubblico, l atti-
Per il momento siamo abbastanza contenti ma i pro- di misure di comunicazione, recupero e intervento.
vit di volontariato e poi un piccolo bar per recupera-
blemi ci sono. Qui hanno trovato delle persone bor- Noi abbiamo sempre chiesto un intervento della poli-
re dei soldi. In realt , il grosso dei finanziamenti sono
derline , devono essere piano piano messe dentro, zia per affrontare la questione dello spaccio. In con-
andati in guardiania. Abbiamo incontrato l associazio-
ma non si pu sperare che tutte le famiglie siano temporanea, un intervento di recupero per evitare
ne interculturale Universo che ha una grossa pratica
disponibili. Le regole sono fondamentali: non si buca, che il tossicodipendente fosse trattato come un pro-
di custodia. Siamo partiti cercando di fare del giardi-
non si spaccia, i cani al guinzaglio. I punk a bestia blema di ripulitura. Ci siamo rivolti al Comune, poi
no un luogo di plurirelazione. piø duri non vengono perchŁ non riescono a sottosta- come gruppo abbiamo cercato un colloquio.
Chi compra una birra contribuisce al pagamento
re neanche a queste minime regole. possibile che il decentramento dell universit
della vigilanza e, quindi, a sostenere le vostre
Quindi la vostra finalit Ł unicamente quella di abbia contribuito a trasformare la piazza?
riappropriarvi di que- Mah, la cosa non ha avuto grandi effetti. Il problema
sto posto. Ł che Ł scomparsa la vita politica degli studenti.
Si, per la citt . E questo Inoltre, la chiusura dell universit e delle attivit com-
Mobili vecchi e nuovi, quadri, lampadari, Ł un momento rilevante. merciali fa s che questi spazi vengano occupati da
posate,sopramobili, televisori,e indumenti tutto Provi a vedere se riesci altri: i tossicodipendenti, i punk a bestia , i senza
a vincere una sfida per tetto. Una composizione che, in alcuni casi, genera
quello che cerchi - allargare il modello. conflitto. Il nostro obiettivo Ł quello di favorire la con-
tutto quello che ti può servire Rudy Lewanski , comi-
vivenza pur sapendo che certe persone vogliono
semplicemente forze di polizia. Quindi si apre anche
tato La Lunetta uno scontro fra cittadini, fra le diverse modalit di
Sgomberi cantine - Gamberini intervento.
Molti comitati, nati per Quali modalit di intervento suggerite?
traslochi - trasporti combattere il degrado Abbiamo proposto di creare mediatori culturali.
sociale, si stanno Comunque la nostra idea era questa: il sistema del
051 342 328 impegnando sulla que- volontariato faccia quello che pu , la Seabo pulisca
stione ambientale. al meglio dalla mattina alla sera con un progetto spe-
Si, Ł vero. Si sono resi ciale. Una presenza investigativa per cercare di rom-
USATO conto che anche il traffi- pere le reti criminali. L universit aperta anche di
co Ł degrado. Adesso Ł sera, a disposizione di studenti e cittadini. DopodichŁ
RICAMBI E venuta l idea che se abbiamo chiesto cultura, iniziative. Ma l unica rispo-
metti le macchine scom- sta che ci ha dato il comune Ł una specie di discote-
RESTAURO pare il degrado. Ma per- ca in piazza Verdi, che Ł una cosa orrenda franca-
OCCASIONI & chŁ mai? Cos Ł, lo spac- mente.
ciatore ha paura che Con un recinto...
RISPARMIO passa una macchina? Si, il recinto. Noi avevamo un idea di una gestione
RIPARAZIONI IN Non ha paura del poli- sociale della piazza ma questa idea della privatizza-
ziotto che gli passa zione degli spazi sembra prevalere.
GIORNATA davanti! I paradigmi cul- Quando ci sono delle iniziative c Ł il rischio che
turali di questa giunta possano partecipare anche le persone che fanno
ingresso
ingresso sotto il Ponte di via Libia di fronte
fronte al N° 68 - 70 sono bizzarri. piø paura.
Telefono 051 342 328 Con quali rivendicazio- Inizialmente pensavamo , sbagliando, che qualunque
ni nasce il Lunetta iniziativa potesse avere un effetto di risanamento.
Orario di apertura: Gamberini? Quindi abbiamo puntato su iniziative legate ai giova-
Nel parco c Ł stato qual- ni, alle famiglie. C Ł il Settembre in piazza Verdi .
Lunedì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 che problema di fre- L anno scorso Ł stato un successo notevole, per
quentazione di tossicodi- ragioni evidenti: con le famiglie arrivano gli amici, i
Martedì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 pendenti ma anche di ragazzini e tutti rispettano, anche i punk a bestia piø
Mercoledì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 bambini investiti dai accesi.
motorini. Degrado Ł Ma perchŁ il comune non vi ascolta?
Giovedì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 anche una certa tipolo- Dovrebbero rovesciare l atteggiamento che hanno
Venerdì 9.00 - 13.00 14.00 - 18.00 gia considerata normale. tenuto in fase elettorale e, successivamente, dovreb-
Abbiamo anche introdot- bero ammettere che c Ł una legittimit da parte di
Sabato chiuso to il discorso dei percorsi queste associazioni.

6 agosto duemiladue
se t t i ma

Cittadini pro/cittadini contro


Associazione per la rinascita dell’area di portava da noi gruppi musicali di base del territorio e crea-
va un movimento di opinione pubblica a supporto della
via Garibaldi 2
riqualificazione dell’area.
Come si è sviluppato il Piano di riqualificazione dell’a-
Com’è nata la vostra associazione e quali sono stati i
rea?
vostri primi passi?
Sta degenerando in modo non condivisibile. Il progetto è
La nostra attività parte il 4 maggio del 1998, sulla base
molto vago, non sono previsti tempi e costi. È tutto riman-
delle attività dei comitati spontanei che negli anni prece-
dato a futuri accordi incerti e azzardati. L’unica proposta su
denti avevano operato all’interno dello stabile di via
cui il Comune sta puntando tutto in questi
Garibaldi 2 (ex
mesi è l’installazione di cancelli e telecame-
residence
re. Rimedi inutili per la sicurezza di chi ci
Bologna 2). Il che e istituzionali dibattono tali questioni. Non riusciranno a
abita, in quanto i nuclei malavitosi sono già
nostro lavoro si è far credere di aver avviato il Piano solo perché hanno
residenti qua e ben noti alle forze dell’ordi-
sviluppato su installato dei cancelli, mentre la vera realizzazione è riman-
ne. Per cui avrebbero tutti le chiavi dei can-
due livelli: il data a data destinarsi.
celli e non si preoccuperebbero certo delle
primo, che defi- via Garibaldi 2 - 40012 Calderara di Reno (Bo) – c/o
telecamere.
niamo interno, Angelo Rizzi 051 720468
Il Piano prevede un intervento specifico
riguarda l’insie- e-mail: mob4703@iperbole.bologna.it , sito web:
per i numerosi immigrati residenti?
me delle attività www.bolognadue.it
A proposito il Comune ha delle iniziative in
rivolte a migliora-
cantiere, in
re la vivibilità
particolare per
dello stabile. Il secondo, esterno, comprende invece l’impe-
le donne, che noi non appro-
gno per sollecitare il trecupero sociale e urbanistico dell’a-
viamo. Ad esempio il medico
rea.
e del corso di italiano organiz-
Come si è concretizzata la vostra battaglia contro il
zato all’interno del Garibaldi
degrado?
2, sanciscono la ghettizzazio-
Consapevoli che i problemi dello stabile, diventato un vero
ne degli immigrati e delle
e proprio bunker della malavita, riguarda non solo il territo-
immigrate, in quanto tra le by
rio di Calderara di Reno, ma tocca questioni che vanno An
poche occasioni che hanno le ge
affrontate in sedi istituzionali, abbiamo realizzato un’ampia lo
donne migranti per avere con-
campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e S.
tatti col resto del territorio, ci L.
delle istituzioni: petizioni, comunicati stampa, esposti,
sono proprio le visite all’am-
assemblee pubbliche, gestione di un sito internet, contatti a
bulatorio e i corsi di formazio-
vari livelli con la posta elettronica. Fondamentale è stato il
ne professionale. Invece di
coordinamento con le altre associazioni del territorio e le
favorire i contatti e le intera-
istituzioni locali. Negli ultimi tre anni sono state realizzate
zioni tra lo stabile e la città, il
decine di iniziative culturali, che hanno avuto un ruolo fon-
Comune sembra voler favori-
damentale nel rompere l’isolamento di via Garibaldi.
re la crescita di un’enclave di
Davanti alle vostre richieste come hanno reagito le isti-
immigrati, autosufficienti
tuzioni?
come servizi, con gli stessi
Magistratura e forze dell’ordine con interventi mirati hanno
problemi che ci sono adesso,
inferto duri colpi alla malavita, che aveva fatto dello stabile
ma separata dal resto del
una base che sembrava inattaccabile. Il risultato più impor-
paese. Come dire: “Vi offria-
tante è il finanziamento regionale del Piano di riqualifica-
mo tutto quello che volete,
zione urbana, presentato dall’amministrazione comunale di
basta che state lì dentro.”
Calderara. Dobbiamo però rilevare che da alcuni mesi a
Quali saranno le vostre
questa parte i rapporti con il Comune si sono molto deterio-
prossime mosse?
rati.
Continueremo sulla strada
Potresti spiegare meglio quest’ultimo punto?
intrapresa: la promozione di
Il primo segnale c’è stato all’inizio di gennaio 2002 con la
iniziative culturali, le denunce
cancellazione della festa della befana al Garibaldi 2, che
contro la malavita, la realizza-
ormai era diventata una tradizione per le famiglie del palaz-
zione di momenti di aggrega-
zo e del resto del territorio. Il progressivo disimpegno del-
zione e sensibilizzazione sui
l’amministrazione si è concretizzato nella riduzione con-
temi dello sfruttamento della
centrazione degli spettacoli teatrali all’interno della sagra
prostituzione, lo spaccio di
della settimana calderarese con lo scopo di tappare i buchi
droga e il recupero delle aree
della stessa. Lo scontro più duro c’è stato con l’annulla-
degradate. Ci faremo sentire
mento della rassegna musicale Grand Hotel, che da anni
nelle sedi in cui le forze politi-

SEDE DELLA COOPERATIVA SEDE REDAZIONALE


VIA ANTONIO DI VINCENZO 26/F (BO)
TELEFONO E FAX della testata e dell’Associazione
051 372 223 OPPURE 051 4158 361 Amici di Piazza G rande
SITO INTERNET:
www.cooplastrada.it
Via Libia, 69 tel. 051/342328
E - MAIL: SITO
SITO INTERNET:
INTERNET: www.piazzagrande.it
www.piazzagrande.it
info@cooplastrada.it E - MAIL: pg@piazzagrande.it
Stefano Ricci TUFO

agosto duemiladue 7
ottava

la pagina dei giochi di pg


a cura di ALMO
PAROLE CROCIATE ORIZZONTALI
1.Una……Montecarlo statunitense. – 8. La Littizzetto attrice comica – 14. Ebbero
tombe grandiose – 15. Un profilo dei monti –17. Dramma pastorale di Tasso – 18. La
scienza di Natta – 19. L’inizio dello sbarco-20. Soddisfatti, contenti – 21. Emettono sen-
tenze – 22. Il tempo vissuto – 23. Una stoffa pregiata – 24. Le Forche imposte ai Romani
– 25. Una……setta di amici – 26. Uno più di due – 27. Impiantare una ditta – 28.
Crescono……sotto il naso –29. La Argento attrice (iniziali) – 30. Ad essi Manzoni rimi-
se una ardua sentenza – 31. Una stanza poetica – 32 Le sacerdotesse che vigilavano sul
fuoco sacro – 33. Alberi di alto fusto – 35. Lo sono i gesti dei suicidi – 37. Permesse
dalla legge – 38. Il sì dei Moscoviti – 39. Egregi, insigni – 40. Il titolo di Sean Connery
– 41. Un locale qualsiasi –42. Prova attitudinale – 43. I ganci del pescatore – 44. Scoppi
di petardi – 45. Nella fronte e nelle guance – 46. Un Cole della musica leggera – 47.
Succinto riepilogo – 48. Verso della metrica italiana.

VERTICALI
1. Foglio d’acciaio
– 2. Dà testate nel
gregge – 3. Può
esserlo la pazienza!
– 4. Si contano con
i seggi chiusi – 5.
Fu regina della
Spagna – 6. Mezzo
giro – 7. Mobili per
archivi – 8.
L’agrume per il tè –
9. Mettere insieme,
collegare – 10.
Formaggi in genere
– 11. Una raganella
arborea – 12. Le
vocali in fase – 13.
Tirana ne è la capi-
tale – 14. L’ultima
opera di G. Verdi –
16. Si verificano
durante la corsa –
18. Non hanno pietà
– 19. L’insieme dei
dirigenti – 21.
Luoghi acquitrinosi
– 22. Il folletto della
mitologia tedesca –
24. Nella verzata
alla milanese si cuo-
ciono quelle di
maiale – 25. L’auto
……degli yankee –
27. Le……cinture
d’acqua dei castelli
– 28. Buoni del
Tesoro – 30. Più
che cattivo – 32. Un
Florestano regista-
34. Analisi più
approfondita – 36.
Lo subirono i primi
Cristiani – 37.
Località balneare
vicino a La Spezia –
38. Sdraiati – 40.
Un cane da caccia –
42 Un dolce di
forma rotonda – 44.
La città natale di
Beethoven – 46. Il
xii fu l’ultimo – 47.
Il centro di Boston.

A
REBUS DI
5-2
6-6

8 agosto duemiladue
nona

AL.MO.
incontra tante persone sulla
Gente di strada
sua strada ...alcune decidono di apri-
re il proprio cuore e raccontare la suicidato/a…., è andato/a “giù di testa…ecc.)
loro storia R I C E T TA . . . LA VECCHIAIA : limite oltre il quale nessu-
no può, anche se non si conoscono i ter-
sto, non far quello, stai attento a… (reagisci facendo
proprio quello che ti viene negato). mini precisi.
MESCOLARE ADAGIO GLI INGREDIENTI : Se vissuta in armonia con la famiglia
I PRIMI BATTICUORE : sbaviamo e sbrodoliamo può essere simpatica perché ancora
LA FELICITA’ che si dona quando si nasce (anche se non nella considerazione di essere ;
tremando dalla punta dei capelli ai piedi, vivendo
sempre si rende felici). se vissuta in un’ospizio risaltano le
in trepidazione ed ansia fino all’incontro tan-
to desiderato…poi… come polli lessi ! amarezze dell’aver fatto contro lo
LA GIOIA di diventare bambini nel comunicare con i neo- stato d’abbandono del momento ;
nati in fasce (ma siamo noi o loro gli infanti ?). se vissuta in autonomia ed indipen-
L’AMORE : gioia, dolori, vicissitudini, movimenti,
incazzature, godurie, orgasmi, delusioni, sensibi- denza crea gelosie, invidie, dicerie a
LE GELOSIE E LE CRITICHE fra i genitori, i nonni, i fra- non finire. …vedi quello, ha ottant’an-
lità, trepidazioni, indifferenze , egoismi…
telli, le sorelle, i cugini e parenti tutti (… e tu stai ad ni : è svelto, vive solo, va’ a fare la
ascoltare, come se la colpa fosse tua). spesa, è bravo a cucinare….frequenta
LE SOLITUDINI : fin da quando entriamo nel lume
della ragione, per quel senso di ego, ci sentiamo abbando- quella signora di 50 anni che abita nell’al-
L’ANGOSCIA che ti opprime per la troppa apprensione di tro isolato … che sporcaccione!
nati a noi stessi fino a che qualcuno, più solo di noi, formi
chi ti custodi-
coppia fissa.
sce (soffocante ! , desidereresti dargli qualche pugno in MESCOLA E RIMESCOLA, GIRA E RIGIRA , IL RISUL-
Che bella coppia ! Passano gli anni e nessuno sa dell’al-
testa). TATO E’ SEMPRE UGUALE : la vita è un gran minestro-
tro fino a quando… : impossibile, non l’ha mai fatto prima
! ( è scappato/a con un’altra persona…., si è ne !
LE RACCOMANDAZIONI per le negatività : non far que-

UN METODO PER SENTIRSI VICINI


di Silvia Martelli

Vivo in un piccolissimo paese e sof- Ritenendo che sia fondamentale


fro di solitudine. Ogni incontro che ,per il loro futuro, imparare anche la
faccio lingua scritta, insegno a leggere e a
per me è una festa. Mi piace cono- parlare contemporaneamente.
scere persone che vengono da lon- Preparo, scritte, delle piccole scene
tano perché mi aiuta a capire mondi di vita comune : al lavoro, in un gior-
e culture diverse . Comincia, spesso no di festa, un viaggio, un incontro
,dalla strada : alla fermata degli fra amici , ecc. cercando di mettere
autobus. E’ uno straniero con l’aria in rilievo i verbi. E’ lo scoglio più
un po’ sperduta. Lo saluto con un duro da superare ! Senza la cono-
semplice “ciao, come ti chiami” ? e scenza della coniugazione precisa ,
lui con entusiasmo mi risponde ini- non riescono a comprendere corret-
ziando un rapporto tra due esseri tamente e restano come isolati nelle
umani. La mia amicizia con due conversazioni. Per facilitare l’ap-
pakistani, un senegalese ed un prendimento sono soprattutto io che
serbo è cominciata con queste quat- parlo chiedendo loro se esistono
Bizzarro Giardino tro parole. Mi hanno fatto subito
capire che avrebbero voluto parlare
similitudini con il loro paese di pro-
venienza negli usi , nelle tradizioni
di Caterina con me, ma non potevano farlo per- e nelle consuetudini . Si approfondi-
Bizzarro giardino dall’erba così alta da impedire che lo ché non conoscevano l’italiano . scono quindi conoscenze reciproche
sguardo possa estendersi al di là e più di quanto si possa Allora ho provato ad aiutarli e ho che permettono di arrivare, anche, a
pensare: è un muro di invidia! avuto una grande collaborazione e manifestare emozioni e sentimenti
A volte, qualcuno prova a tagliare gli “sterpi alti”, quelli un buon successo. Non sono una come l’amore, l’odio, la rabbia, il
che neppure la mano più sapiente saprebbe abbattere, ma insegnante, ho dovuto ingegnarmi dolore e la serenità.
invano, perché la crescita risulta spesso smisurata e inde- partendo dal punto in cui ognuno di Si spazia , infine, a parlare di politi-
fessa come se non si potesse interromperla in alcuna loro si trovava : tre su quattro erano ca, di religione, di società diverse.
maniera. completamente analfabeti. Il mio Grazie al senegalese ho scoperto
Inutile dispersione di energie che a volte si sprecano nell’i- metodo è molto semplice : faccio cos’è l’Islam moderato : quella della
nutile investimento di tagli da attuare o di sistemazioni da lezione nella mia casa o in un bar, gente buona e semplice; ai pakistani
fare, ma… prendo spunto da tutto ciò che si , perché mi hanno descritto la triste
Quale più strano mondo di quello nel quale siamo costretti può vedere per insegnare le parole . condizione delle donne; al serbo che
a vivere con tutte le sue esplosioni anche di “erba alta” che I mobili, gli oggetti, le stanze mi mi ha trasmesso la tragedia di una
non consentono di guardare più in là del proprio giardino. offrono l’opportunità per costruire terra sconvolta dalla guerra . E’
Forse, a volte, tagliare quanto si può, almeno nella propria delle frasi con senso compiuto basa- sempre un rapporto alla pari che
vita, sarebbe già cosa meravigliosa ed unica. te sulla vita quotidiana. Introduco i arricchisce entrambi.
Quel panorama intorno al giardino che, per quanto meravi- verbi di uso comune ed il loro oppo- E’ una amicizia profonda che nasce
glioso, ha spesso bisogno di essere potato, riuscirebbe ad sto. Fin dall’inizio, poi, incomincio a così e che lascia un senso indele-
essere intravisto. Quel paradiso intorno, rimasto inesorabil- far loro leggere le “ mie lezioni “ che bile di fiducia nei confronti di chi è
mente nascosto, che non ha mai avuto interesse alcuno e preparo battute a macchina. L’inizio diverso.
che, invece, potrebbe divenire prato o giardino pieno di è duro per tutti ma, con tanta buona
attrattive da contemplare e ammirare, senza “sporcarsi” volontà e pazienza ,chi ha voluto
con quegli “sterpi alti” che risultano così difficili da abbat- imparare è riuscito nell’intento.
tere.
agosto duemiladue 9
d e c i ma

Kathleen
di Simona Arsani
tentativo di sedurla.
“Ti adoro Kathleen, stanne certa” disse lui. Vendeva il suo corpo per recuperare la sua anima. L’avrebbe riacquista-
ta pian piano, insulto dopo insulto, crescendo la consapevolezza di dete-
ADORARE: onorare di un culto religioso, d’illimitata dedizione e stare l’uso che il corteggiatore faceva delle sue parole.
obbedienza-amare appassionatamente. Guardandosi allo specchio Kathleen poteva percepire l’ambiguità.
ADORATORE: chi adora, ovvero chi ammira con entusiasmo e dedi- Vedeva il suo corpo inequivocabilmente sferrare note di mascolinità,
zione-corteggiatore costante e appassionato. che ora rifletteva negli occhi del bastardo seduttore, per irrompere in
ADORAZIONE: riverenza grandissima, associata ad un senso di spon- loro con fare da uomo.
tanea e illimitata dedizione. Sentiva la tristezza da prostituta che batteva per necessità. Era quello il
Era forse lei l’incarnazione di un dio, icona kitch coperta di velo e veste sentimento che trapelava dalla sua espressione. Mendicava denaro per
verginale, soffocata da un’espressione inebetita e desiderosa di donare allontanarsi dal nemico del passato, e trasformare tutto in misera mate-
la propria tolleranza come simbolo di arrendevolezza? ria da mercanteggiare. Ostentava il suo seno perfetto, le labbra ben riu-
Kathleen sognava. Le parole, pregne del loro reale significato, sfilavano scite, i folti capelli che nascondevano a volte un timido sorriso di com-
sotto forma di grasse definizioni contorte, e non poteva liberarsi della piacimento. Voleva vendersi come le suggeriva lui, per sentirsi sempli-
loro vera natura. cemente gratificata, e risultare agli occhi degli uomini come un facile
La dedizione è totale. La dedizione lei crede sia espressa tramite timide oggetto di lussuria. Lui fu il suo primo acquirente. Kathleen aveva
genuflessioni di un amante devoto. Guardava l’uomo che produceva mostrato la sua anima bella come dono per un cliente assolutamente
ogni morfema come se liberasse dalla sua bocca stupidi animali impaz- speciale.
ziti che per una qualche strana ragione si trovavano nel posto sbagliato “E tu sei uno stronzo. Usi le parole proprio come uno stronzo” disse lei.
nel momento sbagliato. STRONZO: cilindro fecale- come ingiuria, di persona stupida o inetta:
La spontaneità non riusciva ad afferrarla. Il suo corteggiatore aveva dal longobardo strunz “sterco”.
costruito con ingenua razionalità la frase in discussione e perseguiva L’aveva calpestato con i suoi tacchi altissimi. Ne aveva sentito l’odore
determinato il suo scopo di ripossederla. Tutte queste consapevolezze pungente capace di trapassare il suo amor proprio e la sua dignità.
uccidevano la semplicità di un delicato assemblaggio di parole. Giacque su quella oscenità fino al momento in cui si senti svenire dal
Presto l’immagine dell’icona scomparve. Kathleen tolse il velo blu senso di disgusto. Vomitò sudore di rabbia. Defecò attimi di indecisio-
cielo e ripose l’espressione beatificato per sostituirla con un teso ghigno ne, e la visione di lui come valido inetto la sollevò dall’idea di voler
malvagio, quasi fosse pronta ad indossare le vesti del demonio. trascorrere con quell’uomo la sua breve eternità. Volle raccogliere senza
Sei un bastardo. Di nulla sono certa.” Disse lei. inibizioni l’escremento, per riporlo con attenzione nel giusto posto di
BASTARDO: ibrido fra due razze d’animali o piante –Di regola, spre- appartenenza. Ripercorse anni, luoghi ed esperienze con il mucchietto
giativo di persone, da unione illegittima – Di arnesi che si discostano maleodorante tra le mani, senza provare orrore, ma carica di una forza
dalla forma e dalla grandezza comune. mai conosciuta prima. Correva tra attimi di felicità incommensurabile, e
girava la testa frettolosamente per paura di perdere anche un solo istante
Era forse lui mezzo porco e mezzo agnello, simbiosi assolutamente di tutto ciò che di bello era stata quella storia. Arrivo al capolinea, al
improbabile, visto la rozzezza del primo e la dolcezza di atteggiamento momento subito prima il loro primo incontro. La sorgeva la collina del-
del secondo? l’immondizia , e proprio là ripose con cautela il suo piccolo carico di
La metamorfosi era avvenuta. In passato la bellezza del suo corteggiato- infelicità.
re aveva circuito i sensi di Kathleen, quando ancora l’esperimento da “Io……..” Disse lui
laboratorio non era stato compiuto. La trasformazione non l’aveva tur- “Shhh….”lo interruppe Kathleen” meglio stare in silenzio”
bata, ma era decisa ad accettarlo in tutta la sua stravaganza d’aspetto, SILENZIO: condizione
corpo d’agnello, faccia da porco. Lei incarnava le vesti del fattore, ambientale definita dal-
pronto ad ingrassare il maiale e mangiarselo appena fosse stato pronto. l’assenza di perturbazio-
Forse la stravaganza era degna di contenere grande bontà di sapore. ne sonore- astensione o
Tiepidi organi succulenti intrisi di genialità e stupidità insieme. Come cessazione del parlare.
il tacchino ripieno nel giorno del ringraziamento, fumante ed invitante, Questo fu l’unico
capace di nutrire e risanare l’umanità. momento di verità.
Kathleen inseguiva il torbido ritratto dell’amante fabbricando inaspet- L’omissione di un reale
tatamente la soluzione al suo caso. Alimentava a gran velocità il suo suono ricondotto poi a
disgusto, fissando lo sguardo e il ricordo sui suoi difetti sproporzionati: parole venne sentito
il grande naso aquilino incassato nel suo viso magro ed insignificante, come l’unico atteggia-
le sue mani lunghe e tentacolari come rami prominenti su un tronco di mento sincero.
piccole dimensioni. Si osservarono a lungo e
Lui, colpito dalla frase nella sua superficialità, inglobava il tutto come poi lui la colpi.
un grande semplice insulto. Replico: IL corpo nella sua
“Sei una gran puttana. Mai mi sono permesso di ferire i tuoi sentimenti. espressione diretta inveì
“ contro l’altro corpo con
PUTTANA: meretrice, sia in senso proprio, sia come epiteto ingiurioso violenza.
contro una donna. Kathleen cadde a terra.
PUTTANEGGIARE: far la puttana, comportarsi in modo equivoco, Gli occhi erano volonta-
ambiguo. riamente chiusi, la bocca
Kathleen batteva le strade della superbia del corteggiatore sfoggiando aperta in una spontanea
lunghissime gambe ben depilate e facendo roteare una borsetta color smorfia di odio.
oro. Con piena consapevo-
La santa e la meretrice passeggiavo a braccetto nell’idea che si era fatto lezza di significato
lui di Kathleen. Era una binomio perfetto per un uomo del suo genere, e Kathleen disse:
lei , divertita, annusava gli odori fumosi delle auto che si fermavano nel “ Fine”

10 agosto duemiladue
u n d i c e si ma

IL NAUFRAGIO DELLA DIGNITA’


“Taipei. Spettacolare salvataggio fra le altissime onde del Mar cinese
meridionale: i vigili del fuoco di Taiwan, aiutati da elicotteri e da guardie
costiere, sono riusciti a trarre in salvo 128 cinesi intrappolati su un
peschereccio dormitorio in fiamme al largo del porto di Kaohsiung, nel mitorio per lavoratori? Nessuno. Che vita può mai
Sud di Taiwan. Il fuoco era scoppiato all’alba sulla Yuansheng, una essere quella che ti spinge a lavorare duramente
nave ancorata al largo di Kaohsiung e usata come ostello dei pescatori. Il tutto il giorno per poi tornare in un fatiscente ostel-
recupero dei naufraghi è durato oltre tre ore, anche per le pessime condi- lo ormeggiato in mare, insieme a centinaia di per-
zioni del tempo: i soccorritori hanno dovuto combattere contro un vento di sone? Una vita da fantasmi che lavorano, sudano e
65 chilometri orari e onde alte alcuni metri, avanguardia dell’incalzante soffrono.
uragano “ Nakri”. Sette uomini sono stati ricoverati in ospedali con princi-
pi di asfissia. Le società di pesca taiwanesi impiegano sovente operai cine-
si, sfruttando il minor costo del lavoro. Ma, a causa degli inesistenti rap-
porti diplomatici esistenti tra i due paesi, per i pescatori è quasi impossibi-
le ottenere un visto d’ingresso sull’isola. L’imbarcazione andata a fuoco
ieri è uno dei tanti dormitori galleggianti per pescatori cinesi che circon-
dano le coste di Taiwan”. Così recitava un’agenzia dell’ANSA APBI-
SCOM del 10 luglio scorso. Messa così sembra una bella notizia: le opera-
zioni di salvataggio sono state eroiche, un solo disperso in quell’inferno di
acqua e fuoco, ma chi ci aveva mai raccontato di queste imbarcazioni dor-

TUTTI I GIORNI
LIBERA UNIVERSITA' DI AD ALCATRAZ
lezioni collettive
per chi soggiorna
Giornale di strada di Bologna
fondato dalle persone
ALCATRAZ in più possibilità
(extra) di andare in
piscina di acqua
senza fissa dimora
Registrato presso il Tribunale
loc.S. Cristina, Gubbio - 06020 Perugia / Tel. 0759229911/9229938 Fax 0759228714 calda, tiro con l'ar- di Bologna il 15/09/1995 n°6474
info@alcatraz.it co, letture di taroc-
chi, massaggi shat- Proprietà:
L'universo non è un raffinato sistema per romperti le scatole. su e tanto altro Associazione Amici di Piazza Grande
Il disagio di vivere nasce da una serie di qui pro quo.
Direttore responsabile:
L'universo ti ama ma si sono dimenticati di darti il foglietto con le istruzioni. Antonino Palaia
AGOSTO 2002 Direttore Editoriale:
Massimo Macchiavelli
Dal 3 al 10 seminario di - IRONIA Caporedattore:
NELLA SCRITTURA Massimiliano Salvatori
Dal 10 al 17 corso di - YOGA
DEMENZIALE Redazione:
Dal 17 al 24 corso di - YOGA via Libia, 69
DEMENZIALE Tel. 051 342 328
Dal 24 al 31 corso di - YOGA Fax 051 372 223
DEMENZIALE
Luglio e agosto alla fattoria scuola Distribuzione: Antonino Palaia

Ma cos'è questoYoga demenziale? Abbonamenti: Silvia Martini e


E' una disciplina che ha scelto, come maestri spiritua- Leonardo Tancredi
li, la gioia e il piacere. Via i sensi di colpa che ci bloc-
cano, via le paure che ci paralizzano e ci avvelenano Impaginazione:
la vita: dentro di noi abbiamo tante energie belle, luci- Massimo Macchiavelli, Massimiliano
de e sane. Impariamo a liberarle e a godere a fondo Salvatori e Angelo Di Lella
dei piaceri spirituali come di quelli fisici: il cibo, la
meditazione, il sesso, l'amore. Lo Yoga demenziale, Idea Grafica:
messo a punto da Sua Stupidità Jacopo Fo, accoppia Ass. Amici di Piazza Grande
il meglio della civiltà occidentale (un sano laicismo, il
rigore della sperimentazione, il training autogeno) con Immagini:
quello delle civiltà orientali (la meditazione trascen- Le fotografie sono dell’archivio di
dentale, le arti marziali, le tecniche yoga). Perchè Piazza Grande e quelle alle pagine 3, 5
tutta la saggezza dei due mondi può essere riassunta sono di Leonardo Tancredi,
in una gigantesca risata. Massimiliano Salvatori. I disegni a
Che si fa al corso? pagina 5 sono di Zap e Sasha
Al corso di Yoga demenziale scoprirete tecniche buffe Mihaylowich, quelli a pagina 11 sono
e divertenti. Se vi va bene scoprirete come migliorarvi di Daniel Zezelj.
la vita, il lavoro e anche l'amore. Mal che vada avrete passato un weekend o una settimana In Redazione:
molto, ma molto divertente. Siete mai stati sollevati su un tappeto di mani come le rockstar? Massimo Macchiavelli, Massimiliano
Siete mai stati massaggiati da cinque persone contemporaneamente, come gli imperatori? Salvatori, Tonino, Leonardo Tancredi,
Avete mai scoperto l'incredibile forza dei vostri muscoli quando siete perfettamente rilassati? Al.Mo.
E quanto tempo è che non fate le capriole come quando eravate bambini? Bene è questo il
momento! Hanno collaborato a questo numero:
Inoltre si parlerà di tecniche di tantra-yoga conosciute da millenni per rilassarsi totalmente e Eleonora Cavaliere, Silvia Martelli,
godere a fondo il sesso e l'amore. Mariella Libergoli, Antonio B., David,
E spariscono anche quei noiosi mal di testa Gianluca Ricciato, Caterina, Antonio
Spesso i nostri dolori fisici sono dovuti alle contratture muscolari causate dallo stress e dalle Mumolo, Davide Molinini, Simona
ammaccature che ci fa la vita. La meditazione profonda, i massaggi e le coccole funzionano Arsani.
anche sotto l'aspetto strettamente fisiologico, perchè producono endorfine naturali e i cosid-
detti "ormoni del benessere" (la serotonina, la melatonina). Chiuso in redazione il: 26-07-2002
Il mondo ha bisogno di coccole, non di guru! Stampa: Nuova Cesat Firenze
Il mondo è ammalato di cinismo. Lo Yoga demenziale invita allo scambio di emozioni, a diven-
tare più leggeri e più liberi. Naturalmente, in stile assolutamente laico, senza guru, cerimonie
o santoni.

agosto duemiladue 11
u l t i ma
NUMERI E INDIRIZZI UTILI A S S O C I A R S I
Associarsi a Piazza Grande è
ASCOLTO MANGIARE CURARSI una condizione di incontro tra la
società, le sue culture e le sue
necessità.
Servizio Sociale Adulti Via Sabatucci, 2 rice- Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati Strada Maggiore, 13
vimento Assistenti Sociali ed Educatori Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 (ingresso da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni
Con sole £ 10.000 potete aderire
Professionali. Lunedì, Mercoledì, Venerdì, (colazione). dalle 17:30 alle 19:00 Bus 14-27 all’Associazione e diventare soci.
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e Giovedì Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita
dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37 solo dom. ore 9:00 per i Senza Fissa Dimora.
Basta telefonare allo 051 342328,
tel. 051/245156 Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via e lasciare i propri dati o fare un
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
versamento sul c/c postale n.
dalle 15:00 alle 18:30 tel. 051/244044 5, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle denti. Si accede tramite l’unità mobile. 25736406,intestato
Centro ascolto italiani Via S. Caterina, 8 18:00 (sportina cibo) tutti i giorni. Bus 13, Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì dalle 9:00 tel. 051/400201 Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
all’Associazione Amici di Piazza
alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus 20-32-33- Mensa della Fraternità Via S. Caterina 8 Tutti re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- Grande, specificando: “Adesione
37 tel. 051/6448186 i giorni alle 18:00 tel. 051/6448015 (si acce- denti. Si accede tramite l’unità mobile. associazione”
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. de attraverso il centro d’ascolto italiani e il cen- Sokos presso poliambulatorio Montebello Via
Venezian Via Solforino, 7 Venerdì mattina tro d’ascolto stranieri). Montebello, 6 tel. 051/2869294 1° piano
tel. 051/582443 Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio scala A Mercoledì dalle 17:00 alle 19:00
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi,
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al
Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo
Bus 11/c tel. 051/356477
Sabato dalle 9:00 alle 11:00 (assistenza medica
gratuita per SFD e tossicodipendenti)
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Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92 Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via Alcolisti Anonimi tel. 0335/820228 Gruppi Per abbonarvi fate un versamento
tel. 051/6347644 Marzabotto, 12 Giovedì dalle 16:00 alle 18:00 auto-aiuto
Casa Delle Donne per non subire violenza Bus 19-35-38 tel. 051/435119 (sportina cibo) Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi
sul c/c postale n. 25736406, inte-
Vicolo Borchetta, 10 (traversa di Strada Parrocchia Santa Maria della Misericordia auto-aiuto stato all'Associazione Amici di
Maggiore) dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9 Piazza Grande, specificando:
18:00 Bus 14-19-25-2. Tel. 051/265700 distribuzione numero per sportina genere ali- tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
Centro di Aiuto per la Libertà dalla mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre- "Abbonamento giornale".
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì tel. 051/332755 sentazione di ricetta medica. Potete anche telefonare allo 051
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 342328 dalle 9.00 alle 12.00 alla
festivi 333-4721541 Per Donne. e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare Redazione del giornale.
Centro d’ascolto immigrati Via Rialto, 7/2 tel. 051/244060
Lunedì Giovedì Venerdì dalle 9:00 alle 11:00 Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da Per i privati la quota di abbona-
Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta 50 Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle
VESTIRSI mento è di 31€ (60.000£) annue.
tel. 051/235358 Stranieri 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del tel. 051/364801 Per enti, biblioteche e associazio-
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via ni 51€ (100.000£)
16:30. Tel. 051/523494 Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico) sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98 lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00 Per l'estero 103€ (200.000£)
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00 tel. 051/322288 alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
tel. 051/342000 Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior- economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
Servizio Immigrati, profughi e nomadi Solo ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede tel. 051/244090
extracomunitari con permesso di soggiorno Via attraverso il Servizio Sociale Adulti). Opera San Domenico Piazza San Domenico
Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00 Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus
Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. 13-11-86 tel. 051/226170
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Associazione amici di piazza grande Via Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Antonio di Vincenzo, 26/f tel. 051/372223 27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288
Avvocati di Strada, un gruppo appartamento, Parrocchia Santa Maria Assunta Via Emilio
inserimento lavorativo (Coop La Strada, Lab. Lepido, 58 Martedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Via Libia) lavoro di sostegno (distribuzione 13-86 tel. 051/405741
giornale) Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Via
Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
richiesto un piccolo contributo economico) Bus
13 tel. 051/400201
LAVARSI DORMIRE Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Le testate che aderiscono alla
16:00 alle 18:00 Bus 19-35-38 Federazione Giornali di Strada:
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Centro San Petronio Via Santa Caterina, 8 Casa del riposo notturno Madre Teresa di Fioravanti, 137 Sabato dalle 16:00 alle 17:00
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Mercoledì dalle 15:00 alle 16:00 Martedì matti- alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Antoniano Via Guinizelli, 3 Escluso il Martedì
via Giano della Bella 22 - Firenze
na prenotazione UOMINI ITALIANI Venerdì accede dai servizi e dalla strada 19:00 – 20:00 dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
dalle 15:00 alle 16:00 Venerdì mattina prenota- Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 contributo economico) Bus 33 Telefono e Fax: 055 220 903
zione DONNE Martedì dalle 15:00 alle 16:00 aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36 tel. 051/346756
Venerdì mattina prenotazione.
tel 051/6448015 (distribuzione cambio inti-
tel. 051/493923 Si accede dalla strada 19:00
– 20:00
Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11 Noi sulla Strada:
mo nuovo) Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via tel. 051/6345431 via Cremonio 38 - Padova
Antoniano Via Guinizzelli, 3 dal Lunedì al Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37 Telefono e Fax: 049 687 068
Sabato alle 12:30 Autobus 33 tel. 051/346756 tel. 051/245156 Si accede dai servizi
Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2
LAVANDERIA
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite Strada Viva:
lo Sportello sociale e delle opportunità. via Chisari 12 - Catania
Rifugio notturno della Solidarietà Via del
Gomito, 22/2 lun. – ven. 15:00 – 18:30 Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle Telefono e Fax: 095 437 429
tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea)
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via
9:00 alle 12:00 tel. 051/234345 ASSISTENZA
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni,
L’isola che non c’è Via Dell’industria aperta
24h/24h Bus 14 Si accede dalla strada pankabe-
LEGALE Piazza Grande
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 stia e senza fissa dimora. via Libia 69 - Bologna
Rifugio Notturno della Solidarietà Via del Telefono 051 342 328
Associazione amici di piazza grande Via
Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì
UNITA’ dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle
Antonio di Vincenzo 26/f Mercoledì e Venerdì Fax 051 372 223
D’AIUTO 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25
dalle 15:00 alle 17:00 Bus 25
tel. 051/372223
(capolinea) tel. 051/324285 Si accede dalla
strad
Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
Distribuzione caffè, succhi, biscotti, scambio
Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
siringhe, preservativi, relazione e aggancio
18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
dalle 16:00 alle 17:45zona universitaria dalle
18:00 alle 19:00 zona stazione (inps) dalle
19:15 alle 20:15 Carracci.

12 agosto duemiladue

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