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Numero 49
Giugno 2007
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Nuovi araldi
sacerdoti
Signore Ges Cristo,
Via, Verit e Vita,
volto umano di Dio
e volto divino delluomo,
ravviva nei nostri cuori
lamore per il Padre che nei cieli
e la gioia di essere cristiani. ()
Dacci sempre il fuoco
del tuo Santo Spirito,
affinch illumini le nostre menti
e risvegli in noi
il desiderio di contemplarti,
lamore per i fratelli,
soprattutto quelli afflitti,
e lardore di annunciarti
allinizio di questo secolo.
Discepoli e missionari tuoi,
desideriamo remare in mare aperto,
affinch i nostri popoli
abbiano in Te vita in abbondanza,
e costruiscano con solidariet
la fraternit e la pace.
Signore Ges, vieni e inviaci!
Maria, Madre della Chiesa,
prega per noi. Amen.
(Preghiera del Papa Benedetto XVI per la V Conferenza
Generale dellEpiscopato Latino-americano e dei Carabi)
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Sacro Cuore di
Ges Cattedrale
di Assuncion
(Paraguay)
Anno IX, numero 49, Giugno 2007
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Redazione e Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
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Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
ARALDI DEL VANGELO
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
In Italia:
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Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91
Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
S
ommari
O
La voce del Papa
Lincontro del popolo brasi-
liano col successore di Pietro
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
La grandezza della
vocazione sacerdotale (Editoriale) . . . . . . . . . 5
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Il tesoro dellorazione
Preghiera alla Madonna
del Perpetuo Soccorso
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Ges e Maria:
un Cuore soltanto
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
La Parola dei Pastori
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
accaduto nella Chiesa e
nel mondo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Storia per bambini
Il conte cattivo e
i due amici
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
I santi di ogni giorno
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Lesempio degli scoiattoli
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
Intervista con
Mons. Emilio Pignoli
Un vescovo missionario
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Araldi nel mondo
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Nuovi araldi sacerdoti
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Commento al Vangelo
Senza onore non
c vera gloria
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
4 Salvami Regina Giugno 2007
SCRIVONO I LETTORI
CHE LARDORE PROFETICO
DELLEVANGELIZZAZIONE VI
ANIMI SEMPRE DI PI
Abbiamo ricevuto con regolare
frequenza la Rivista Araldi del Van-
gelo, per larricchimento della nostra
Sala di Lettura e Stampa, e, data la
cordialit manifestata verso la Chiesa
Particolare di Caic, che Dio ha vo-
luto affidare alla guida pastorale di
un figlio cappuccino di San France-
sco dAssisi, non possiamo fare a me-
no di manifestare la nostra sensibilit
e gratitudine, confermandoci con sin-
ceri sentimenti di comunione, com-
plimentandoci per il lavoro della Di-
rezione e dei restanti responsabili per
la redazione della rivista, sul cui lavo-
ro invochiamo la grazia, la misericor-
dia e laiuto di Dio.
Don Manoel de Cruz UFMCap
Vescovo Diocesano di Caic, (Brasile)
FAR CONOSCERE LA MADONNA
Ricevo da um po di tempo la Ri-
vista Araldi del Vangelo. La vostra
opera di diffusione della rivista un
modo per far conoscere a tutti il be-
lissimo e miracoloso volto della Ma-
donna che, con il suo angelico sguar-
do, ci infonde pace e ci invita alla pre-
ghiera.
Carmelo Piser
Filandari (VV)
PROMUOVENDO LA RIVISTA
IN AFRICA DEL SUD.
Le mie congratulazioni per ledi-
zione in inglese degli Araldi del Van-
gelo. Merita molti elogi. Unamica
di mia figlia, non sapendo perch,
aveva scelto SantElena come San-
ta protettrice per la sua cresima. Ma
leggendo nella Rivista larticolo sul-
la Croce, ne rimasta entusiasma-
ta! Sto promuovendo la Rivista nel-
la mia libreria Catholic Center Book
Store, a Pretoria. Che Dio benedica
gli Araldi!
Maria Ferreira
Pretoria, Africa del Sud
MI RIVOLGO ALLA MADONNA
Nella rivista Salvami Regina
Araldi del Vangelo ho ritrovato tan-
ta serenit. Quando ho dei pensie-
ri tristi mi rivolgo alla immagine del-
la Madonna, che tempo f mi avete
mandato, la tengo nellambiente do-
ve lavoro diverse ore della giornata e
il mio sguardo sempre rivolta a Lei.
Ho ricevuto il libretto Rosario, la
preghiera della pace e ogni sera re-
cito il Santo Rosario.
Giovanna Bancoraglio
Ragusa Centro (RG)
DALLINDIA: IL MIO CUORE SI
RIEMPIE DAMORE DI DIO
Sono molto felice di ricevere la
Rivista Araldi. Ogni numero mi por-
ta meravigliose lezioni, e apprezzo
non solo i testi, ma anche le illustra-
zioni. Il mio cuore si riempie damore
per Dio, e mi sento rinfrancata nel-
la mia fede. Mi piaciuto molto lar-
ticolo su Santa Teresa Benedetta del-
la Croce. incantevole e affascinan-
te. E il commento di don Joo Cl sul
Sermone della Montagna ancora
meglio. Il nostro mondo ha proprio
bisogno di un intervento divino che
aiuti lumanit a capire meglio, ama-
re e praticare gli insegnamenti di Ge-
s sulle beatitudini.
Phelomena Fernandes
Panjim, Goa (India)
IL SANTO ROSARIO IN
CD MI AIUTER
Ho ricevuto il Santo Rosario in
CD. Questo CD una vera benedi-
zione del cielo, arrivata al momento
giusto. Sono solita recitare il Santo
Rosario la sera quando vado a dormi-
re, ma ultimamente mi capita di ad-
dormentarmi mentre lo recito, que-
sto CD mi aiuter.
Letizia Capobianco
Per email
UN DONO DEL CIELO
Sono incantato di poter ricevere la
Rivista cos puntualmente e la divul-
go pi che posso. Il mio desiderio sa-
rebbe che aumentasse sempre pi il
numero di persone che ne traggono
beneficio. Vi ringrazio di cuore per
tutte le iniziative che prendete trami-
te la Rivista, per diffondere il Vange-
lo, la devozione alla Vergine, la dot-
trina della Chiesa. Abbiate sempre la
forza di continuare su questa linea,
che un apostolato molto vantaggio-
so e edificante per tutti noi che sia-
mo cristiani e amanti della Santissi-
ma Vergine di Fatima.
Quando la Rivista mi arriva tra
le mani, la ricevo come un dono del
Cielo.
Jos Maria Pinto
Mornachuelos, Spagna.
VIA CRUCIS NEGLI ULTIMI
MOMENTI DI VITA
Le scrivo queste poche righe per
informarla della perdita della mia ca-
ra mamma, che il Signor ha chiamo-
to a s il luned Santo. Era unaffezio-
nata benefattrice della vostra Asso-
ciazione, e la ringrazio per il libretto
della Via Crucis inviatole a febbraio.
Era sul comodino dellospedale in cui
mamma si spenta... e lultimo ve-
nerd, sebbene a fatica, ha pregato
con quel libretto, e so che negli ultimi
momenti di vita, le erano accanto la
Vergine Maria e il Suo Divin Figlio.
Mamma ha lasciato dentro noi una
ricca eredit spirituale, basata sul-
lamore per il prossimo e per Dio.
Casoria Pinuccia
Cicciano (NA)
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P o s t e I t a l i a n e s . p . a . - S p e d i z i o n e i n A b b o n a m
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uovi araldi
sacerdoti
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Giugno 2007 Salvami Regina 5
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ditoriale
l vero e unico sacerdote della Nuova Legge Nostro Signore Ges Cristo,
come insegna lApostolo: Uno solo, infatti, Dio e uno solo il mediatore
fra Dio e gli uomini, luomo Cristo Ges (1Tm 2,5) e poich con ununica
oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati(Eb 10, 14).
Infatti, le oblazioni e gli olocausti dellAntica Legge non erano altro che la
prefigurazione del sacrificio perfetto della Croce, dalla quale il Figlio di Dio
ha versato il suo Sangue per redimere il genere umano. Nellantico rito, il
Sommo Sacerdote entrava una volta allanno nel Santuario col sangue, da of-
frire per s e per il popolo. Nella Nuova Alleanza, noi abbiamo un sommo
sacerdote cos grande che si assiso alla destra del trono della maest nei cie-
li (Eb 8, 1). Non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue en-
tr una volta per sempre nel santuario, procurandoci cos una redenzione eterna
(Eb 9, 12).
Per questo, solamente Cristo il vero sacerdote; gli altri sono suoi ministri,
afferma San Tommaso.
Di conseguenza, il sacerdozio della Nuova Legge ha una dignit molto pi
alta di quello dellAntico Testamento, poich, in virt del sacramento dellOr-
dine, il ministro sacro agisce in persona Christi Capitis, facendo le veci dello
stesso Sacerdote, che Cristo.
Un cos alto privilegio ha ispirato ai padri e ai dottori della Chiesa, nel cor-
so dei secoli, bellissime pagine sulleccellenza della dignit sacerdotale e la
necessit di raggiungere la santit, come per esempio si legge nellImitazione
di Cristo: Con lordinazione sacerdotale non hai diminuito i tuoi obblighi, anzi
ti sei legato con un laccio pi stretto al giogo della disciplina e ti sei obbligato ad
una maggiore perfezione di santit (Lv 4, c.5).
Inoltre, non solo Cristo attraverso i sacerdoti distribuisce la sua grazia nei
sacramenti, ma compie anche, per mezzo di loro, la promessa fatta agli Apo-
stoli, prima di salire al Cielo: Ecco, io sar con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo (Mt. 28, 20).
Dunque Ges, che trova le sue delizie tra i figli delluomo (Pr 8, 31), vo-
lendo entrare in contatto con questi, per santificarli e renderli degni del con-
vivio con Lui nel Cielo, Si serve di un ponte umano i pontefici che sono i
sacerdoti, veri mediatori tra gli uomini e Dio.
Gli Araldi, nelle loro attivit di evangelizzazione, esercitavano gi il sacerdozio
comune a tutti i battezzati, in quanto la Chiesa un regno di sacerdoti per Dio
(Ap 1, 6). Con lordinazione presbiterale di vari dei suoi membri, e la costituzione
di un ramo sacerdotale la cui finalit non solo il servizio spirituale ad intra, gli
Araldi sono esultanti in quanto compiono ancora pi pienamente la loro vocazio-
ne evangelizzatrice, mettendosi a servizio dei vescovi nelle proprie diocesi.
LA GRANDEZZA DELLA
VOCAZIONE SACERDOTALE
Ordinazione pre-
sbiterale degli
Araldi del Vange-
lo nella Basilica di
Santa Maria Mag-
giore, presieduta
dal Card. Bernard
Law, il 28 aprile
scorso.
(Foto: Gustavo Kralj)
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Lincontro del popolo brasiliano
con il Successore di Pietro
6 Salvami Regina Giugno 2007
VIAGGIO APOSTOLICO IN BRASILE
Lautenticit e laffetto di Benedetto XVI durante il suo viaggio in Brasile
hanno conquistato il cuore di un popolo che lo ha ricevuto con manifestazioni
dentusiasmo e profonda devozione.
n brillante poeta fran-
cese, Edmond Ro-
stand scriveva: di
notte che bello cre-
dere nella luce. In-
fatti, una persona che vivesse in mez-
zo alle tenebre senza mai aver avuto
contatto con la luce dellastro re, ma,
per un semplice racconto fatto da un
altro, credesse che esso dovrebbe na-
scere, darebbe una bella dimostrazio-
ne di grandezza e forza danimo. Cos
sarebbe lo spirito del popolo brasilia-
no. Perch il Brasile sempre ha deside-
rato di vedere da vicino colui che il
suo pi alto anello di congiunzione con
Dio, qui sulla terra. La figura del par-
roco, del vescovo, ed ancor pi del car-
dinale, un qualcosa che certamente
incanta lanima dei cattolici brasiliani.
Ma quando dinanzi a loro si presenta il
capo della Cristianit, quel Successore
di Pietro sulle cui spalle riposa il dono
dellinfallibilit, vederlo arrivare e sta-
Cerimonia di benvenuto Aeroporto di
Guarulhos Gi allarrivo, Benedetto
XVI ha sentito i sentimenti di affetto e
amore di tutto il popolo brasiliano verso il
Successore dellApostolo Pietro.
Giugno 2007 Salvami Regina 7
Con i giovani
nello Stadio di
Pacaembu i
40.000 giovani
presenti allo stadio
hanno reagito con
gioia e vivacit
al richiamo alla
santit fatto dal
Papa. Attenti e
devoti, hanno
sentito leco delle
parole di Benedetto
XVI nel fondo dei
loro cuori
re quasi alla portata delle loro mani,
vedere la luce nella quale si creduto
in mezzo alle notti buie delle privazio-
ni e dei drammi attraverso i quali passa
questo paese.
A sua volta, Benedetto XVI, sbar-
cando per la prima volta nel continen-
te americano, ha trovato un Brasile
profondamente cristiano ed entusiasta
del Sommo Pontefice. questo questo
mutuo svelarsi dei sentimenti pi pro-
fondi dellanima che si andato rive-
lando nel corso della sua permanenza
in terra brasiliana.
Gi subito al suo arrivo a San Pao-
lo, quando ha salutato il Brasile nella
persona del Presidente della Repubbli-
ca, Benedetto XVI ha mostrato a tut-
ti questo lato paterno e affettuoso, ma-
nifestando, nello stesso tempo, la gran-
dezza dellessere il dolce Cristo sulla
terra:
Nelle parole di benvenuto a me rivol-
te, sento echeggiare, Signor Presidente, i
sentimenti daffetto e damore di tutto il
popolo brasiliano verso il Successore del-
lApostolo Pietro.() Rivolgo il mio sa-
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Benedetto XVI a
Pacaembu
8 Salvami Regina Giugno 2007
ti ambienti, che vi spinge ad una vita
dissoluta, paradossalmente vuota, fa-
cendovi smarrire il dono prezioso del-
la vostra libert e della vostra vera fe-
licit. ()
Contate per questo sullaiuto di Ge-
s Cristo che, con la sua grazia, rende-
r questo possibile (cfr Mt 19, 26). La
vita di fede e di preghiera vi condurr
per le vie dellintimit con Dio e della
comprensione della grandezza dei pia-
ni che Lui ha per ogni persona. ()
Carissimi giovani, Cristo vi chiama
a essere santi. Lui stesso vi invita e vuo-
le camminare con voi, per animare con
il suo Spirito i passi del Brasile in que-
sto inizio del terzo millennio dellera
cristiana. Chiedo alla Senhora Apare-
cida che vi guidi con il suo aiuto ma-
terno e vi accompagni lungo la vita.
Canonizzazione di Fra Galvo
Un brasiliano autentico, nella pie-
nezza del termine, soltanto pu essere
un santo.
Nella Messa celebrata il giorno 11
nel Campo di Marte, con un gesto
senza dubbio pi eloquente di qual-
siasi altro discorso, il Papa ha cano-
nizzato un figlio di queste terre, San-
tAntonio Galvo, per servire a tutti
di esempio di come la santit non
un qualcosa di in attingibile quando
si ricorre alla materna protezione di
Maria:
Carissimi amici e amiche, che bel-
lesempio da seguire ci ha lasciato Fra
Galvo! Come suonano attuali per noi,
che viviamo in unepoca cos piena di
edonismo, le parole scritte nella formu-
la della sua consacrazione: Toglimi
piuttosto la vita, prima che io offenda
il tuo benedetto Figliuolo, mio Signo-
re!. Sono parole forti, di unanima ap-
passionata, parole che dovrebbero far
parte della normale vita di ogni cristia-
no, sia esso consacrato o meno, e risve-
gliano desideri di fedelt a Dio sia den-
tro che fuori del matrimonio. Il mon-
do ha bisogno di vite limpide, di ani-
Canonizzazione di Fra Galvo Pi di
un milione di persone hanno partecipato
con emozionata devozione alla cerimonia
presieduta dal Papa, nella quale stato
proclamato il primo santo brasiliano.
luto affettuoso a tutti i brasiliani senza di-
stinzione, uomini e donne, famiglie, an-
ziani, infermi, giovani e bambini. A tut-
ti dico di cuore: Molte grazie per la vostra
generosa ospitalit! Il Brasile occupa un
posto molto speciale nel cuore del Papa
non solo perch nato cristiano e possie-
de oggi il numero pi elevato di cattolici,
ma principalmente perch una Nazio-
ne ricca di potenzialit con una presenza
ecclesiale che motivo di gioia e speran-
za per tutta la Chiesa.
Cristo vi chiama ad essere santi
Vero successore di colui che fu la-
sciato come pietra per la fondazione
della sua Chiesa, Benedetto XVI nel
suo incontro con i giovani nello Sta-
dio del Pacaembu, il giorno 10, ha sti-
molato in loro il desiderio di santit
e li ha allertati sui pericoli che si na-
scondono dietro alle facilit illusorie
del mondo consumista.
Cercate di resistere con fortezza
alle insidie del male esistente in mol-
Giugno 2007 Salvami Regina 9
me chiare, di intelligenze semplici, che
rifiutino di essere considerate creatu-
re oggetto di piacere. necessario dire
no a quei mezzi di comunicazione so-
ciale che mettono in ridicolo la santit
del matrimonio e la verginit prima del
matrimonio.
proprio ora che ci data nel-
la Madonna la miglior difesa contro i
mali che affliggono la vita moderna; la
devozione mariana la sicura garanzia
di protezione materna e di tutela nel-
lora della tentazione.
Duc in altum
Nellincontro con i vescovi del
Brasile, nella Cattedrale di San Pao-
lo, il Santo Padre, ricordando loro la
parola di Ges agli Apostoli: Duc in
altum (Lc 5, 4), ha lanciato la sfida
di un nuovo impulso evangelizzato-
re, raccomandando che anchessi lan-
ciassero in alto mare le reti.
Tra i problemi che affliggono
la vostra sollecitudine pastorale c,
senza dubbio, la questione dei cat-
tolici che abbandonano la vita eccle-
siale. () necessario, pertanto, av-
viare lattivit apostolica come una
vera missione nellambito del greg-
ge costituito dalla Chiesa Cattolica
in Brasile, promovendo unevangeliz-
zazione metodica e capillare in vista
di unadesione personale e comuni-
taria a Cristo. Si tratta infatti di non
risparmiare sforzi per andare alla ri-
cerca dei cattolici che si sono allon-
tanati e di coloro che conoscono po-
co o niente Ges Cristo, attraverso
una pastorale dellaccoglienza che li
aiuti a sentire la Chiesa come un luo-
go privilegiato dellincontro con Dio
e mediante un itinerario catechistico
permanente.
Una missione evangelizzatrice che
interpelli tutte le forze vive di que-
sto gregge immenso. Il mio pensie-
ro pertanto va ai sacerdoti, ai religio-
si, alle religiose ed ai laici che si pro-
digano, molte volte con difficolt im-
mense, per la diffusione della verit
evangelica. Molti di loro collaborano
o partecipano attivamente nelle As-
sociazioni, nei Movimenti e nelle al-
tre nuove realt ecclesiali che, in co-
munione con i loro Pastori ed in con-
formit con gli orientamenti diocesa-
ni, portano la loro ricchezza spiritua-
le, educativa e missionaria nel cuo-
re della Chiesa, come preziosa espe-
rienza e proposta di vita cristiana.
Senso paterno e tenerezza
con i suoi figli
Forse i momenti in cui lattitudine
paterna di Benedetto XVI trapela-
ta di pi sono stati i piccoli episodi di
tutti i giorni. Sei volte egli uscito al
balcone del Monastero di San Bene-
detto per benedire i suoi figli che an-
siosamente aspettavano lopportuni-
t di vedere, per alcuni istanti, il dol-
ce Cristo in terra. Neanche il freddo,
n la pioggia, o le lunghe attese sono
state capaci di scoraggiare le migliaia
Canonizzazione di Fra Galvo toccato
agli Araldi del Vangelo a dare un aiuto
nellappoggio liturgico, avendo essi lonore
di accompagnare il Santissimo Sacramento
durante la comunione
10 Salvami Regina Giugno 2007
di fedeli che nel Largo di San Bene-
detto vigilavano le entrate ed uscite
del Santo Padre.
Nel visitare la Fazenda Esperana,
il Papa ha manifestato vera tenerezza
verso quei figli nei quali la debolezza
umana si era maggiormente manifesta-
ta: i dipendenti da droghe. La sua pre-
mura lo ha portato a concedere un aiu-
to di centomila dollari per favorire lo
sviluppo di questopera di carit
Rosario davanti alla Patrona
Il giorno 12, al pomeriggio, nella
Basilica di Aparecida, il Papa ha fat-
to vibrare le fibre pi sensibili del suo
cuore profondamente mariano, of-
frendo alla Madonna Aparecida, Pa-
trona del Brasile, la simbolica offerta
della Rosa dOro.
Le sue parole incoraggianti, dopo
la recitazione del rosario, hanno con-
quistato definitivamente il cuore di
tutti
Il Papa venuto ad Aparecida con
viva gioia per dirvi innanzi tutto: Ri-
manete alla scuola di Maria. Ispirate-
vi ai suoi insegnamenti, cercate di ac-
cogliere e di conservare nel cuore le lu-
ci che Lei, per mandato divino, vi in-
via dallalto.Com bello stare qui riu-
niti nel nome di Cristo, nella fede, nel-
la fraternit, nella gioia, nella pace e
nella preghiera con Maria, la Madre
di Ges (At 1,14). ()
Sono felice di essere qui con voi, in
mezzo a voi! Il Papa vi ama! Il Papa vi
saluta affettuosamente! Prega per voi!
E implora dal Signore le pi preziose
benedizioni sui Movimenti, sulle Asso-
ciazioni e sulle nuove realt ecclesia-
li, espressione viva della perenne gio-
vinezza della Chiesa! Siate veramente
benedetti! Da qui rivolgo il mio saluto
veramente affettuoso a voi, Famiglie,
qui radunate in rappresentanza di tutte
le carissime Famiglie cristiane presenti
nel mondo intero. Mi rallegro in modo
specialissimo con voi e vi do il mio ab-
braccio di pace.
Inaugurazione della Conferenza
Generale del CELAM
Infine, nellinaugurare la V Confe-
renza Generale del CELAM, il San-
to Padre ha svelato il vasto panora-
ma della realt latino-americana, con
i suoi problemi e speranze, e nel con-
tempo ha indicato lucidamente la so-
luzione:
La fede in Dio ha animato la vita
e la cultura di questi Paesi durante pi
di cinque secoli. Dallincontro di quel-
la fede con le etnie originarie nata la
ricca cultura cristiana di questo Con-
tinente espressa nellarte, nella musi-
ca, nella letteratura e, soprattutto, nel-
le tradizioni religiose e nel modo di es-
sere delle sue genti, unite da una stessa
storia ed uno stesso credo, cos da dare
origine ad una grande sintonia pur nel-
la diversit di culture e di lingue.
Basilica di Aparecida Insieme coi sacerdoti,
religiosi, religiose, seminaristi e gente di vocazione,
il Papa ha recitato ai piedi della Vergine Aparecida
il Santo Rosario.
Giugno 2007 Salvami Regina 11
Attualmente, quella stessa fede deve
affrontare serie sfide, perch stanno in
gioco lo sviluppo armonico della socie-
t e lidentit cattolica dei suoi popo-
li. A questo riguardo, la V Conferenza
Generale si accinge a riflettere su que-
sta situazione per aiutare i fedeli cri-
stiani a vivere la loro fede con gioia e
coerenza, a prendere coscienza di esse-
re discepoli e missionari di Cristo, in-
viati da Lui al mondo per annunciare
e dare testimonianza della nostra fede
ed amore . ()
Bisogna educare il popolo alla let-
tura e alla meditazione della Parola di
Dio: che essa divenga il suo alimento
affinch, per propria esperienza, i fe-
deli vedano che le parole di Ges so-
no spirito e vita (cfr Gv 6, 63). Altri-
menti, come annuncerebbero un mes-
saggio il cui contenuto e spirito non co-
noscono a fondo? Dobbiamo basare il
nostro impegno missionario e tutta la
nostra vita sulla roccia della Parola di
Dio. Per questo, incoraggio i Pastori a
sforzarsi di farla conoscere.
Forte dimostrazione
di fede e amore
Nelle parole di saluto, il Papa ha
esternato ancora una volta i suoi sen-
timenti daffetto paterno per il popo-
lo brasiliano:
Nella mia memoria rimarran-
no per sempre incise le manifestazio-
ni dentusiasmo e di profonda piet di
questo popolo della Terra della Santa
Croce che () ha saputo dare una ca-
lorosa dimostrazione di fede in Cristo e
damore verso il Successore di Pietro.
() Abbiate la certezza che porto tutti
nel mio cuore, dal quale sgorga la Be-
nedizione che vi dono.
* * *
Si chiuso lo sportellone dellae-
reo, ma non quello delleternit. Il
rapporto diretto di tutti i brasilia-
ni con Benedetto XVI durante il suo
Aparecida Al mattino il Papa ha celebrato la Messa di
Apertura della V Conferenza Generale dellEpiscopato
dellAmerica Latina e dei Caribe (CELAM), davanti ad una
moltitudine di pi di 150.000 persone (foto a sinistra). Al
pomeriggio il Papa ha presieduto la sessione di apertura,
nellAuditorio del Santuario (foto in alto).
Messa a
Aparecida
benedetto soggiorno in queste terre
ci apre le porte per un convivio eter-
no e felice intorno alla visione beati-
fica.
Senza onore
non c vera gloria
Don Joo Scognamiglio Cl Dias
Presidente Generale
12 Salvami Regina Giugno 2007
COMMENTO AL VANGELO SOLENNIT DELLA NASCITA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Il popolo dIsraele desiderava fortemente la gloria del mondo, per
questo respinse Giovanni Battista, che era venuto a restaurare il
vero onore, al fine di preparare la venuta del Messia.
57
Per Elisabetta intanto si comp il tempo
del parto e diede alla luce un glio.
58
I vi-
cini e i parenti udirono che il Signore ave-
va esaltato in lei la sua misericordia, e si ral-
legravano con lei.
59
Allottavo giorno ven-
nero per circoncidere il bambino e volevano
chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
60
Mas Ma sua madre intervenne: No, si chia-
mer Giovanni.
61
Le dissero: Non c nessu-
no della tua parentela che si chiami con que-
sto nome.
62
Allora domandavano con cen-
ni a suo padre come voleva che si chiamas-
se.
63
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: Gio-
vanni il suo nome. Tutti furono meraviglia-
ti.
64
In quel medesimo istante gli si apr la
bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava bene-
dicendo Dio.
65
Tutti i loro vicini furono pre-
si da timore, e per tutta la regione montuosa
della Giudea si discorreva di tutte queste co-
se.
66
Coloro che le udivano, le serbavano in
cuor loro: Che sar mai questo bambino? si
dicevano. Davvero la mano del Signore sta-
va con lui.
80
] Il fanciullo cresceva e si forticava nello spiri-
to. Visse in regioni deserte no al giorno della sua
manifestazione a Israele. (Lc 1, 57-66. 80)
I ONORE E GLORIA:
CONCETTI CORRELATI
Nous avons assez de gloire, Mon-
seigneur, mais venez nous rendre
lhonneur (
1
).
Questa frase con cui Talleyrand
salut e incoraggi il Conte dAr-
tois, che attendeva indeciso, a Nancy,
il momento opportuno per diriger-
si a Parigi per la restaurazione della
dinastia dei Borboni, passati i fulgo-
ri napoleonici, fu coronata dalla fa-
ma. Con questa si chiudeva la lette-
ra scritta da Talleyrand al fratello del
nuovo re di Francia, inviata da Vi-
a VANGELO A
Giugno 2007 Salvami Regina 13
ca, che conferisse loro la suprema-
zia su tutte le genti. Essi volevano la
grandezza per soddisfare i propri in-
teressi, inclusi quelli finanziari.
Cristo venuto a portare
il supremo onore
Daltra parte, il Signore, fin dal-
leternit, aveva riservato loro una
gloria molto pi grande, inimmagina-
bile persino dagli Angeli: pi che un
Messia, aveva a loro riservato il Cri-
sto, Dio e Uomo vero. Egli Si sareb-
be fatto Uomo affinch gli uomini di-
ventassero figli di Dio, quindi fossero
partecipi della natura dellassoluto ed
eterno Signore. In altre parole, oltre
alla gloria estrinseca, di cui gi gode-
vano in sovrabbondanza, avrebbero ri-
cevuto un incommensurabile onore.
discendenti di Abramo. Si trattava, in
ogni modo, specialmente di una glo-
ria estrinseca, nel senso seguente: la
fama raggiunta dal popolo in seguito
alle azioni dellOnnipotente era mol-
to superiore rispetto allo scarso valo-
re dei suoi beneficiati.
Ora, dopo aver corrisposto per co-
s tanti secoli, in modo non solo in-
sufficiente, ma addirittura manche-
vole rispetto ad una cos grande pro-
digalit divina, la mentalit del popo-
lo in generale era deformata. Giusta-
mente, questo distorto punto di vista,
allo stesso tempo morale e psicolo-
gico, costituiva una delle ragioni per
le quali essi aspettavano un Messia
di stampo marcatamente politico, un
nuovo Davide o chiss, un altro Mo-
s, adatto alle necessit di quellepo-
trolles. I suoi termini e le circostanze
storiche che la contornavano, ci fan-
no ricordare la situazione psicologica
e morale nella quale si trovava il po-
polo giudeo, quando comparve il Pre-
cursore, sulle rive del Giordano.
Il popolo giudeo era
pervaso di gloria
I miracolosi interventi di Dio fin
dalla nascita del popolo eletto aveva-
no reso questultimo celebre nel cor-
so dei secoli, distinguendolo da tut-
ti gli altri. Le discussioni col Farao-
ne dEgitto e le conseguenti dieci pia-
ghe, lattraversamento del Mar Ros-
so, la manna nel deserto, le Tavo-
le della Legge, la conquista di Geri-
co, i Giudici, i Re, ecc. queste realt
grandiose avevano pervaso di gloria i
Giovanni Battista venuto a restituire lonore al popolo eletto, affinch potesse ricevere degnamente il Messia.
Predicazione di San Giovanni Battista, di Domenico Ghirlandaio Basilica di Santa Maria Novella, Firenze
S
c
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A
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c
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14 Salvami Regina Giugno 2007
Sappiamo bene
che affinch les-
sere umano rag-
giunga vero ono-
re, indispensa-
bile che attinga
la pienezza del-
la realizzazione di
tutte le sue quali-
t, soprattutto del-
le virt morali. So-
no condizioni es-
senziali per noi, in
vista di questa rea-
lizzazione: la dot-
trina, lesempio e
la grazia. Le Scrit-
ture, per quanto
riguarda la dottri-
na, non hanno tra-
lasciato di trattare
nemmeno una vir-
gola, il popolo giu-
deo conosceva be-
ne i principi teo-
logico-morali che
dovevano regola-
re la condotta di
ognuno. La grazia
non manca mai a
nessuno. Quan-
to allesempio, ol-
tre alla storia degli eroi antichi, era lo-
ro offerto, in quel momento, il pi alto
modello. Le moltitudini non avrebbero
tardato molto a udire dalle labbra del
Dio incarnato: Siate voi dunque perfet-
ti com perfetto il Padre vostro celeste
(Mt 5, 48). Ma chi avrebbe guardato
al Padre per imitarLo nella sua perfe-
zione? Questo problema sarebbe stato
sollevato da Filippo e Ges cos avreb-
be risposto: Chi ha visto me ha visto il
Padre. Come puoi dire: Mostraci il Pa-
dre? Non credi che io sono nel Padre e il
Padre in me? (Gv 14, 9-10).
Non difficile intendere quanto il
vero onore deve considerare luomo
nella sua integrit, poich lessenza
di questa qualit consiste nella parte-
cipazione dellassoluto. Essa non sar
mai autentica in qualcuno che relati-
vista, poich sono termini che si esclu-
dono. Vediamo dalla narrazione bi-
blica che Dio avrebbe dato allumani-
t linsuperabile onore di appartenere
alla sua Famiglia. Im-
possibile una nobilita-
zione pi alta, sostan-
ziosa e bella. Oltre a
questa meraviglia gli
avrebbe inoltre offer-
to un modello prima
irraggiungibile, ma
che Egli avrebbe reso
interamente accessibi-
le ai nostri sensi: il Fi-
glio dellUomo.
Oh, come sono in-
sufficienti le pagine
di unintera biblioteca
per contenere le me-
raviglie della gloria
che Dio ha preparato
al suo popolo e a tutta
lumanit
II IL RUOLO
DEL PRECURSORE:
RESTITUIRE
LONORE
Tuttavia, era neces-
sario che ci fosse un
radicale cambiamen-
to di mentalit da par-
te di coloro che sareb-
bero andati a ricevere
doni di tale qualit e in
tanto grande quantit. Soprattutto, era
conditio sine qua non avere unanima
compenetrata donore. Questa stata
precisamente la missione del Precurso-
re, quella di rendere onorato il popolo,
per ricevere bene il Redentore.
Con dolore, invece, lEvangeli-
sta, proprio allinizio della sua narra-
zione, fa riferimento alla cattiva ac-
coglienza riservata al Salvatore, con
queste pungenti parole: Venne fra la
sua gente, ma i suoi non Lhanno ac-
colto (Gv 1, 11). E perch? Per rifiu-
tare, in fondo alla loro anima, que-
stinvito ad una cos alta perfezione,
quella dello stesso Padre. Qui si ca-
pisce meglio il profilo di questo quasi
anacoreta del deserto, Giovanni Bat-
tista, il Precursore.
Egli sorge come figura unica nel-
la Storia, coronata da un prestigio so-
Lonore di poter appartenere alla famiglia del Figlio di Dio sarebbe
allargata a tutta lumanit
Bambino Ges e San Giovanni Battista Liebfrauenmnster, Ingolstadt
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Per ottenere il
vero onore,
indispensabile
che egli attinga
la pienezza della
realizzazione di
tutte le sue qualit,
soprattutto delle
virt morali
Giugno 2007 Salvami Regina 15
vrumano che si erge misteriosamente
e solennemente nellincontro dei due
Testamenti (
2
), poich stata questa
lopinione su di lui enunciata dallo
stesso Redentore: In verit vi dico:
tra i nati di donna non sorto uno pi
grande di Giovanni il Battista. ()
La Legge e tutti i Profeti infatti han-
no profetato fino a Giovanni. E se lo
volete accettare, egli quellElia che
deve venire (Mt 11, 11-14). In que-
sto stesso senso esprime la propria
opinione San Tommaso dAquino, il
quale afferma che San Giovanni Bat-
tista rappresenta la chiusura dellAn-
tica Legge e lapertura della Nuova,
vale a dire, lera del Vangelo (
3
).
Profezie sul Precursore
La stessa Liturgia di oggi avvol-
ta nel mistero quando narra il proce-
dimento utilizzato per la scelta del suo
nome, come pi avanti vedremo. Lat-
mosfera che lo circondava si manife-
st nei primi annunci della sua futura
apparizione. Intorno al 450 a.C., que-
ste erano state le parole profetiche di
Malachia: Ecco, io mander un mio
messaggero a preparare la via davanti a
me (Ml 3,1). Gi molto prima (intor-
no al 539 a.C., quando Ciro, re di Per-
sia, aveva sconfitto il re della Babilo-
nia, Nabonide, emanando in seguito
un editto che rendeva liberi i giudei),
il Deutero-Isaia aveva annunciato la
missione del Precursore: Una voce
grida: Nel deserto preparate la via al Si-
gnore, appianate nella steppa la strada
per il nostro Dio. Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati; il ter-
reno accidentato si trasformi in piano e
quello scosceso in pianura (Is 40, 3-4).
grandioso e bello lannuncio pi
diretto della sua concezione e missio-
ne. Zaccaria, sacerdote nel Tempio di
Gerusalemme, compiva il suo turno
nonostante fosse in et avanzata, sen-
za aver avuto discendenti e, oltretut-
to, senza possibilit di poterli genera-
re. Era giunto per lui il momento di of-
frire lincenso al Signore, mentre il po-
polo lo aspettava allesterno. Lo stes-
so Arcangelo Gabriele che sei mesi pi
tardi sarebbe stato davanti alla Santis-
sima Vergine per annunciare lIncarna-
zione del Verbo, gli apparve riempien-
dolo di timore, ma tranquillizzandolo
in seguito con queste promesse: Non
temere, Zaccaria, la tua preghiera stata
esaudita e tua moglie Elisabetta ti dar
un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai
gioia ed esultanza e molti si rallegreranno
della sua nascita, poich egli sar gran-
de davanti al Signore; non berr vino n
bevande inebrianti, sar pieno di Spirito
Santo fin dal seno di sua madre e ricon-
durr molti figli dIsraele al Signore loro
Dio. Gli camminer innanzi con lo spiri-
to e la forza di Elia, per ricondurre i cuori
dei padri verso i figli e i ribelli alla saggez-
za dei giusti e preparare al Signore un po-
polo ben disposto. (Lc 1, 13-17).
Uomo con lo spirito e
il potere di Elia
Cos, Giovanni sarebbe appar-
so come il figlio dellorazione proferi-
ta da un sacerdote nel Tempio di Ge-
rusalemme, pervaso da unenorme
gioia per il fatto di sapere che avreb-
be avuto nella sua discendenza un uo-
mo di grandezza alla presenza dellAl-
tissimo; a questo futuro uomo sareb-
bero stati concessi lo spirito e il potere
di Elia. Comunque, non avrebbe fatto
uso di questi doni come fece il suo pre-
decessore contro i sacerdoti di Baal,
o al cospetto dei capitani e soldati di
Acab. Per questo avrebbe frustrato le
esaltate aspettative del popolo giudeo
riguardo ad un Messia prodigioso, av-
volto da ogni specie di gloria politica e
sociale. Egli avrebbe predicato il cam-
bio di mentalit (metanoia) sulla linea
di una profonda e autentica armonia,
sia nellambito familiare, sia includen-
do dai ribelli ai giusti, e in questo mo-
do avrebbe cercato di creare le condi-
zioni necessarie per la venuta del Mes-
sia. Per questo, si rendeva necessaria
la sua stessa purificazione, compresa
quella della macchia del peccato ori-
ginale. Questa stata una delle prin-
cipali ragioni per cui la Vergine Ma-
ria ha intrapreso il faticoso viaggio con
lintenzione di aiutare sua cugina. En-
trando nella casa di Elisabetta, essa fu
piena di Spirito Santo (Lc 1, 41) e ha
fatto la bella confessione: Ecco, appe-
na la voce del tuo saluto giunta ai miei
orecchi, il bambino ha esultato di gioia
nel mio grembo (Lc 1, 44).
La sua nascita stata parimenti ec-
cezionale, perch a quellet era impos-
sibile ad Elisabetta concepire, al punto
che Zaccaria aveva manifestato una fe-
de insufficiente, nelludire le chiare pa-
role dellArcangelo Gabriele: Come
posso conoscere questo? Io sono vecchio
e mia moglie avanzata negli anni (Lc
1, 18). Questa reazione conferma bene
la grandezza del miracolo che sei me-
si dopo fu confermato dallo stesso Ar-
cangelo: Vedi: anche Elisabetta, tua pa-
rente, nella sua vecchiaia, ha concepito
un figlio e questo il sesto mese per lei,
che tutti dicevano sterile: nulla impos-
sibile a Dio (Lc 1, 36-37). Se le circo-
stanze umane che attorniarono la sua
venuta a questo mondo furono singo-
lari, con maggiore intensit lo furono
quelle soprannaturali, al punto che un
santo timore penetr lintimo di colo-
ro che vennero a conoscenza dei fatti.
La memoria di tutti fu segnata in mo-
do indelebile, portandoli a chiedersi in-
numerevoli volte: Che sar mai questo
bambino? (Lc 1, 66). Lo stesso padre,
assunto dallo Spirito Santo, avrebbe ri-
sposto nel suo cantico: E tu, bambi-
Tra i nati
di donna
non sorto
uno pi grande
di Giovanni il
Battista. ()
Egli quellElia
che deve venire
(Mt 11, 11-14)
16 Salvami Regina Giugno 2007
no, sarai chiamato profeta dellAltissimo
perch andrai innanzi al Signore a pre-
parargli le strade, per dare al suo popolo
la conoscenza della salvezza nella remis-
sione dei suoi peccati (Lc 1, 76-77).
Educato dallo Spirito Santo
La sua crescita ed educazione av-
vennero in unatmosfera di contem-
plazione, penitenza e continua ora-
zione. Dio fu suo maestro, lascesi la
sua compagnia, e la sua via la santit,
di qui il rafforzamento del suo spirito
(cfr. Lc 1, 80). Si deduce dal suo mo-
do di essere e di agire quanto egli fu
pieno dello Spirito Santo fin dal se-
no di sua madre (Lc 1, 25) e quanto
fosse grande la sua docilit nel segui-
re i suoi insegnamenti.
Pi che un profeta
Quando arriv il momento di rea-
lizzare la sua missione pubblica, si pre-
sent vestito con abiti completamen-
te fuori dal comune rispetto ai costu-
mi dellepoca: un vestito di peli di cam-
mello e una cintura di pelle attorno ai
fianchi, e la sua alimentazione non an-
dava al di l di locuste e miele selvati-
co (Mt3, 4). Assunse il ruolo di profe-
ta senza dichiararlo apertamente, ma,
anche qui, le sue caratteristiche lo col-
locano al di sopra di tutti quelli che lo
hanno preceduto, egli fu pi che un
profeta (Mt 11, 9). Per questo San Ro-
berto Bellarmino, in uno dei suoi ser-
moni commenta quanto fu glorioso per
San Giovanni il fatto di aver indicato
un Messia dalle apparenze cos umili e,
nonostante questo, aver avuto lauda-
cia di chiamarlo Agnello di Dio (Gv 1,
29), Figlio di Dio (Gv 1, 34); e oltre a
ci, proprio per la sua immediata pros-
simit col Salvatore, ha ricevuto la pi
grande chiaroveggenza su di Lui. Nes-
sun profeta precedente aveva avuto co-
s alto discernimento. Tutti annuncia-
vano un futuro, mentre Giovanni indi-
cava il Salvatore alla sua presenza. Con
la sua condotta, giunse ad imporre ri-
spetto persino ad Erode (cfr. Mc 4, 20),
paura nei farisei (cfr. Mt 14, 5), ed ot-
tenne altissimi elogi dalle divine labbra
di Ges (cfr. Mt 11, 11), essendo stato
definito da Lui come il pi grande uo-
mo mai apparso sino a quel momento.
La sua fama si sparse in maniera tale
che gente da ogni parte della Giudea e
gli abitanti di Gerusalemme andarono
in cerca di Giovanni (cfr. Mc 1, 5) per
ricevere il battesimo, e tra loro lo stesso
Ges Cristo (cfr. Mc 1, 9-11; Mt 3, 16-
17; Lc 3, 21-22; Gv 1, 31-34). Le molti-
tudini, pubblicani e soldati, gli chiede-
vano: Maestro, che dobbiamo fare?
(Lc3, 10-14).
La sua anima non speriment
mai la superbia
Se prestiamo maggiore attenzione a
questa grandezza di San Giovanni, ve-
dremo quanto essa non aveva una con-
notazione umana n socio-politica, co-
me era nel desiderio del popolo elet-
to, in quelle circostanze storiche. Egli
era un grande uomo, il pi grande, ma
nel campo soprannaturale e per azione
della grazia. Era proprio per opera di
questa che defluivano in lui la sempli-
cit, umilt e altruismo. La sua anima
non ha mai sperimentato la superbia,
la vanagloria o lambizione, vizi tanto
universali e compagni di tutte le classi,
et e funzioni. Sono passioni che spun-
tano con luso della ragione o, forse,
perfino la precedono; queste promuo-
vono la quasi irrefrenabile ansia di es-
sere conosciuto, elogiato e amato. Fre-
quentemente macchiano lInnocenza
primeva e appannano il candore dei
bambini. La superbia () cerca lec-
cellenza in forma disordinata, men-
tre la vanagloria brama la manifesta-
zione delleccellenza (
4
).. La superbia
presenta una certa generalit, perch
da lei possono sorgere tutti i peccati
(), luomo disprezza la Legge divina
che proibisce di peccare, come si leg-
ge in Geremia: Da molto hai rotto il
tuo giogo, hai rotto i tuoi lacci, dicen-
do: non servir nessuno (
5
).
Vanagloria: gloria senza onore
Cos, per il fatto che noi amiamo
in maniera indebita, ci crediamo in
diritto di essere glorificati dagli al-
tri, desideriamo avidamente gli elogi
e gli applausi e ci sentiamo oltraggia-
ti dal successo degli altri: la tristezza
dei beni altrui, cos tanto frequente
in innumerevoli anime.
La superbia e la sua figlia primoge-
nita, la vanagloria, non conoscono limi-
ti n barriere, penetrano fino alle sacre
soglie della vita religiosa. ci che ci
trasmette la grande Santa Teresa:
Ci liberi Dio da quelle persone che
vogliono servir-Lo, ma che si preoccu-
pano delle onoranze. Vedete che un
cattivo affare. E, come gi dissi, con lo
stesso atto di desiderare gli onori, la
persona li perde, specialmente in que-
stioni di precedenze, poich non esiste
al mondo veleno pi mortale per la per-
fezione. Direte che sono sciocchezze di
cui non ci si deve far caso; non vi ingan-
nate, perch questo cresce rapidamen-
te e non c materia pi pericolosa di
queste questioni di onori e la preoccu-
pazione per gli insulti ricevuti (
6
).
Paragrafi prima, diceva la stessa
Santa di Avila:
Dio ci liberi, con la sua Passio-
ne, dal dire o pensare, dal soffermar-
ci in considerazioni tali come: se so-
no pi anziana, se sono pi vecchia,
se ho lavorato di pi, se trattano lal-
tra meglio di me. Pensieri come que-
sti, se capitano, devono subito essere
abbandonati, poich se le persone vi
Giovanni
vedr il lento
smorzarsi della
sua opera,
perch
un altro Uomo
gli subentrato,
molto pi
luminoso di lui
Giugno 2007 Salvami Regina 17
si soffermano, o li mettono in pratica,
una pestilenza da cui nascono gran-
di mali (
7
).
Purtroppo, i peggiori effetti di
questa passione si propagano nelle
sacre file delle anime che si dedica-
no al pieno servizio di Dio, da qui il
famoso detto: Tolle inanem gloriam
de clero, et facile omnia vitia reseca-
Giovanni ha rifiutato la gloria
ed cresciuto in onore
Allestremo opposto di questi squili-
bri, Giovanni vedr la lenta estinzione
della sua opera, quella del suo stesso
nome e persino quella dei suoi discepo-
li, perch un altro Uomo gli subentra-
to, molto pi luminoso di lui. Tuttavia,
davanti a questo quadro, in nulla si sen-
In quel tempo Ges dalla Galilea and al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni per voleva
impedirglielo, dicendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? (Mt 3, 13-14)
Battesimo di Ges Olio di Benedito Calixto Matrice di Atibaia (Brasile)
bis. Elimina la vanagloria dal cle-
ro, e strapperai facilmente tutti i vizi
(
8
). A volte la superbia si manifesta in
forma collettiva, con enormi pregiu-
dizi per la carit e offrendo loccasio-
ne per scandali. In questi casi, si cer-
ca la gloria di Dio come pretesto per
ottenere la glorificazione propria. Di
qui nasce anche linvidia collettiva.
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18 Salvami Regina Giugno 2007
Il deserto:
immagine forte
per simbolizzare
il vuoto delle
anime senza onore,
linconsistenza
della sabbia
propria dei vizi,
il proliferare
delle passioni.
E se Giovanni ritornasse al giorno doggi, egli apparirebbe come una voce che chiama nel deserto?
Deserto di Saskatchewan (Canada)
tir umiliato; egli diventato lesempio
per tante anime sante che nelloscu-
rit dei chiostri, o nel silenzio interiore
in mezzo allagitazione del mondo, sa-
cerdoti, religiose, o addirittura in casa,
sconosciute, dimenticate, e alle volte
disprezzate ripetono con il Precurso-
re: Illum oportet crescere, me autem
minui necessario che Egli cresca e
che io diminuisca (Gv 3, 30).
Sono unanimi tutti i commentato-
ri nellattribuire al Precursore uno spe-
ciale impegno nellaver voluto estirpa-
re dai suoi discepoli linvidia di grup-
po, per il fatto che si sono paragonati a
Ges con gli Apostoli. Questa stata la
ragione per la quale ha inviato unam-
basciata (cfr. Mt 11) allAgnello di Dio,
perch desiderava guarire la meschini-
t di cuore dei suoi seguaci e, probabil-
mente, consacrarli al Divino Maestro.
Il suo nome Giovanni
Da secoli, tra i giudei, la scel-
ta del nome era un atto inseparabi-
le dalla cerimonia della circoncisio-
ne, che si realizzava alla presenza
di, per lo meno, dieci testimoni. Su-
bito dopo le orazioni previste dal ri-
to, simponeva il nome, il quale pi
comunemente coincideva con quel-
lo del proprio padre, o si riferiva a
qualche caratteristica spirituale o fi-
sica del nascituro, o a qualcosa che
avesse segnato la vita dei suoi geni-
tori o avi (
9
).
La cerimonia terminava con una
piccola agape.
La scelta del nome, generalmente,
era una prerogativa paterna, sebbe-
ne ci possano essere state alcune ecce-
zioni nel corso della Storia, come con-
statiamo nel brano del Vangelo di og-
gi: Ma sua madre intervenne: No, si
chiamer Giovanni. Noi non ci sba-
glieremmo di molto, immaginando
gli sforzi di Zaccaria, durante il perio-
do della sua mutezza, per trasmettere
ad Elisabetta i dettagli dellapparizio-
ne di Gabriele. Lei, come madre, avr
dovuto, a sua volta, tentare in tutte le
maniere possibili di sapere i dettagli di
quel grandioso avvenimento.
La reazione dei circostanti magari
stata originata dal desiderio di conso-
lare Zaccaria, ormai anziano, che ve-
deva nel suo unigenito la perpetuazio-
ne del suo stesso nome. La decisione
toccata al genitore che, requisendo
una tavoletta, ha scritto: Il suo nome
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Giugno 2007 Salvami Regina 19
Giovanni. Atto
che ha segnato non
solo la definizione del
Precursore, ma la fine
del castigo imposto
da Gabriele: E subi-
to si apr la sua bocca
e si sciolse la lingua.
Quando Zaccaria ha
pronunciato il suo canti-
co, tutti hanno creduto di aver
capito il motivo del nome Giovan-
ni, ossia, colui che annuncia, ma,
in realt, soltanto post factum si ar-
rivati a capire a fondo la sua missione
di Precursore e il perch delle sue ca-
ratteristiche personali. Egli ha potuto
creare un clima contrario allinfluenza
dei farisei, scribi e sacerdoti dellepo-
ca, incoraggiando la penitenza, il cam-
biamento di mentalit e la conversio-
ne. Non ha dovuto realizzare un so-
lo miracolo e niente sulla linea del-
lo spettacolare, perch era necessario
fissare la prospettiva di un Messia che
Si sarebbe presentato come mansueto
e umile: Imparate da me, che sono mi-
te e umile di cuore (Mt 11, 29).
Portico dentrata della
missione del Messia
Pur senza miracoli, il Battista
stato eletto per presentarsi sulle so-
glie che hanno dato ingresso al Mes-
sia nella sua missione pubblica: Ecco
lAgnello di Dio (Gv 1, 29). Il suo pro-
fondo ascetismo e la sua stessa predi-
cazione lo rendevano ben distinto ri-
spetto ai precedenti leader rivoluzio-
nari di stampo accentuatamente poli-
tico. Giovanni attir a s molta gente,
da tutte le parti, e perfino dalla stes-
sa Gerusalemme che, preoccupata per
questo fermento collettivo, gli invi
unambasciata per accertare con sicu-
rezza chi egli fosse. I Vangeli comune-
mente presentano le autorit dellepo-
ca come malevole, invidiose e incredu-
le. Tra loro cerano, oltre a sadducei,
leviti e sacerdoti, i famosi farisei. Tutti
loro rifiutavano fortemente non solo il
battesimo ma anche la stessa dottrina
di Giovanni (cfr. Lc 7, 33).
lero conferirci il vero onore per ren-
dere autentica la nostra gloria.
III CONCLUSIONE: IL
DESERTO DELLA NOSTRA EPOCA
Questa predicazione di Giovan-
ni valida ancor oggi e rimarr in-
dispensabile fino alla consumazio-
ne dei secoli, dato lorgoglio che
abbiamo ereditato dalla nostra
uscita dal Paradiso. Vizio che
ci segue ad ogni passo fino al-
lora della nostra morte.
Se Giovanni oggi ritornas-
se, egli apparirebbe come una
voce che chiama nel deserto?
Basta lanciare uno sguardo at-
tento sullaridit della nostra attuale
umanit che, dopo aver perso la no-
zione di peccato, non solleva pi lo
sguardo a Dio e dedica instancabil-
mente ogni suo sforzo a riseccare nel-
la fonte il balsamo di grazia che ci vie-
ne dal Cielo.
Non ci resta che supplicare che,
com accaduto duemila anni fa, le
preghiere della Vergine di Nazaret
facciano piovere nuovamente il Giu-
sto su questo terribile deserto in cui
attualmente esistiamo e operiamo.
1
) Andr Castelot, Talleyrand ou le cy-
nisme, Librairie Acadmique Perrin,
Paris, 1980, pag. 472.
2
) Tertull., Ad Marc. 33: PL 2, 471.
3
) Cfr. Summa Teologica III, q. 38, a.
1, ad 2.
4
) San Tommaso dAquino, Summa
Teologica, II-II, q. 162, a. 8, ad 2.
5
) Idem, II-II, q. 162, a. 2.
6
) Camino de Perfeccin, c. 12, 6-7.
7
) Idem, c. 12, 3-4.
8
) San Tommaso dAquino, Super Evan-
gelium S. Matthaei lectura, c. 23, l. 1.
9
) Cfr. San Tommaso dAquino, Sum-
ma Teologica III, q. 37 a. 2
Il deserto, immagine delle
anime senza onore
A questambasciata inviata dal Si-
nedrio e costituita da farisei (cfr. Gv
1, 19-28), egli dichiar che era la vo-
ce che chiamava nel deserto; immagi-
ne forte per simbolizzare il vuoto del-
le anime senza onore, linconsisten-
za della sabbia propria dei vizi, il pro-
liferare delle passioni. Quei terreni
sterili sarebbero dovuti diventare so-
lidi e fertili per ricevere il Messia.
I mali che avevano intiepidito tutti,
si trovavano condensati in una fonte
che fu denunciata dallo stesso Precur-
sore: Razza di vipere! Chi vi ha sugge-
rito di sottrarvi allira imminente? ()e
non crediate di poter dire fra voi: Abbia-
mo Abramo per padre! (Mt 3, 7. 9).
E pi tardi il Salvatore dir loro:
E come potete credere, voi che pren-
dete gloria gli uni dagli altri, e non cer-
cate la gloria che viene da Dio solo?
(Gv 5, 44).
Di qui si vede il perfetto intreccio
tra le missioni del Precursore e quel-
le dellEmanuele, colui che annun-
cia e il Dio tra noi. Entrambi vol-
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San Giovanni Battista Scultura
coloniale. Chiesa della Santissima
Trinit, Asuncion (Paraguay)
Nuovi araldi sacerdoti
Don Jos Luis de Zayas
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20 Salvami Regina Giugno 2007
Dalla formula praesto sum, usata quotidianamente
dagli araldi, al momento di rispondere ad sum nella
celebrazione liturgica di ordinazione sacerdotale, la loro
vita un costante atto di obbedienza alla voce di Dio.
ra gli araldi del Vangelo,
quando un superiore inter-
pella qualcuno, si ode in-
variabilmente la ferma ri-
sposta: praesto sum! Infat-
ti laraldo deve essere sempre dispo-
nibile a tutto, pronto ad obbedire a
qualsiasi ordine, a svolgere qualsiasi
missione gli venga affidata, per il ser-
vizio della Chiesa e la salvezza delle
anime. Per chi consacra la propria vi-
ta a Dio, la voce del superiore indica
la volont divina.
cos che laraldo si esercita ad udi-
re la voce di Dio, la quale in tante cir-
costanze della vita si manifesta anche
in forma meno sensibile, ma non per
questo meno chiara. Laraldo, nellen-
trare nellistituto religioso, molte vol-
te in giovane et, lo fa perch ha udito
distintamente lirresistibile voce della
grazia che lo chiama a questa singola-
re vocazione. Senza saperlo ancora, co-
me Samuele al sacerdote Eli, risponde
praesto sum! Cos continuer a fare nel
corso della sua vita da consacrato.
il Signore che chiama
affettuosamente gli ordinandi
Per esercitare il sacro ministero
sacerdotale, sempre Dio che sce-
glie i suoi, chiamandoli affettuosa-
mente per nome. Non c sacerdo-
te che non abbia udito chiaramente
questo appello dal Signore. Nellatto
liturgico di ordinazione la voce del
ministro di Dio, del superiore, che di
nuovo si fa udire chiaramente, chia-
mando il candidato, al che egli deve
rispondere: Ad sum!
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