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Una volta non avrei mai usato un aggettivo come giusta, cos sedativo nellappagare le aspirazio-
ni comuni alla perfezione. Ora invece adotto il linguaggio protettivo dei pi, come accade in ospe-
dale, dove lacquiescenza al gergo dei medici favorisce ladesione allanonimato dei malati e rinsal-
da la dipendenza da unautorit che ci assiste. Anche lhandicap definito da un lessico che placa
lansia immediata, quella di sapere di che cosa si tratta. La tappa successiva sar di scoprire che non
lo definisce, ma intanto un passo si compiuto.
Giuseppe Pontiggia. Nati due volte .
1
Jonathan Littell un autore ebreo statunitense naturalizzato ispanofrancese.
Ha scritto un romanzo storico edito da Einaudi dal titolo Les Bienveillantes
.
3
#
Cfr. Giuseppe Pontiggia. Nati due volte. Oscar Mondadori. p.107.
1
Cfr. Jonathan Littell. Le Benevole. Einaudi Et.
2
Cfr. William S. Burroughs. Pasto Nudo. Nota ringraziamenti. p. 11.
3
Il gergo evidentemente determina la qualit di una data traduzione testuale.
La questione che ora sorge se termini ed espressioni gergali siano da considerarsi tali nel momen-
to in cui vengono divulgati ad un dato gruppo di parlanti attraverso la letteratura.
E una questione sociolinguistica, semantica e lessicografica in primis che ha una matrice psicologi-
ca, perch lorientamento sessuale e lidentit di genere alla base di quel gergo gay rilevato, ancora
oggi infatti vengono socialmente connotate indifferentemente come malattia mentale.
La questione aperta.
Sicuramente abbiamo a che fare con un dato gruppo di parlanti che massificato e massificante spes-
so non strettamente consapevole dellambito semantico di referenza di un slang x, ma comprende
comunque almeno a grandi linee di cosa si stia parlando e in tal modo aumenta il proprio repertorio
lessicografico, magari coniando presto nuove formule proprie per rendere il medesimo singolo ter-
mine A capace di far presa nellintero insieme di parlanti.
Si tratta di un principio di imitazione che cos come determina rapporti allinterno del gruppo socia-
le che utilizza il gergo, cos pu determinare rapporti allesterno del gruppo sociale che utilizza il
gergo, anche se con possibili modifiche semantiche del lemma.
La psicologia per, qui riemerge nella misura in cui parlanti con omofobia interiorizzata determine-
ranno continuamente luoghi dove usarli e luoghi dove non usarli liberatamente.
Una soluzione pratica e immediata per fare chiarezza sulla questione pu essere quella suggerita dal
Prof. G. Iannaccaro nel corso del decimo congresso Altla presso la Libera Universit di Bolzano/
Bozen il 18 e 19 febbraio 2010: ovvero bisogna ridefinire in primis di comune accordo tra speciali-
sti a monte quale significato attribuire alla parola gergo alla luce delle drastiche evoluzioni socio-
culturali contemporanee.
E questo potrebbe non coinvolge solo il gergo gay ma anche altri gruppi sociali con i loro rispettivi
gerghi.
La questione di una degergalizzazione vigente con una depatologizzazione e depenalizzazione del-
lomosessualit, della bisessualit e anche della transessualit, coinvolge molti sistemi linguistici di
area geografica euroamericana
.
4
Cfr: Antonelli G, Ma cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di italiano cantato, Bologna, Collana Intersezioni Il
4
Mulino, 2010.
Il fenomeno infatti rintracciabile oggi prevalentemente nelle democrazie liberali occidentali che
hanno promosso i diritti civili delle persone omosessuali e transessuali fino ad includere anche ma-
trimoni e adozioni.
Ma questo fenomeno daltronde non coinvolge solo il gergo gay.
Analizzando i testi dei pi noti pezzi di musica leggera italiana e la loro notevole influenza sul pub-
blico di massa, Antonelli dimostra per esempio come attraverso la musica pop italiana possibile
fare storia della lingua italiana della seconda met del Novecento e contemporanea.
Questo significa che se in passato erano vigenti delle censure operate sui testi di Giuseppe Cristiano
Malgioglio per espliciti riferimenti gergali gay e anche pornografici, oggi tali censure non vengono
registrate per le medesime parole (nella puntata di venerdi 19 Marzo 2010 di Storie Diario Italiano
su Raitre con Corrado Augias, lautore stesso a parlarne per il suo studio)
.
5
Oltre al gergo pornografico, possiamo accennare (per la stessa area geografica e gli stessi sistemi
linguistici) ad un altro gergo quale quello televisivo: ad esempio, nella puntata de Linfedele del 4
Maggio 2009 dal titolo Berlusconi e le donne il conduttore Gad Lerner sostiene che il termine ita-
loinglese casting
, sia un termine da gergo televisivo, ma la sua stessa tesi esposta in diretta televi
6
-
siva evidenzia che da quel momento molti telespettatori che in televisione non lavorano, conosce-
ranno potenzialmente la stessa parola connessa al significato da gergo televisivo.
La natura di gergo torna ad essere nuovamente meno attendibile.
Gli eventi storici comunque da rilevare per comprendere le origini di tali dinamiche degergalizzanti
sono:
1) la definitiva depenalizzazione dellomosessualit nei paesi occidentali (escluso il Nicaragua che
per le osservazioni sulla situazione sociolinguistica in lingua spagnola pone delle rilevanti ecce-
zioni)
,
7
Cfr: William S. Burroghs: Pasto Nudo. Gli Adelphi. Pg.11 Nota dei ringraziamenti.
5
Nella postfazione di Federico Chiara a Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna di Alessandro Fullin
6
(Biblioteca Umoristica Mondadori 2008), si legge a pg. 108 al paragrafo Azione!, parlando di come organizzare un per-
fetto matrimonio con il proprio uomo amato, quanto segue: E il momento del casting e dellallestimento della sceno-
grafia per la celebrazione.: luso originale per un contesto extratelevisivo del termine in questione (letteratura umori-
stica) da parte del giornalista di Vogue Italia, esperto di cultura e spettacolo, dimostra un utilizzo essenzialmente privo
di connotati gergali nel lettore e in parte nellautore, sebbene derivante da un uso propriamente gergale quale diretto
interessato nel campo dello spettacolo. Leffetto diventa, comunque, una totale assimilazione semantica del termine
attraverso la divulgazione mediatica per mezzo letterario.
Cfr: Marzio Barbagli e Asher Colombo: Omosessuali moderni. Gay e Lesbiche in Italia. Il Mulino Contemporanea,
7
2007.
2) laltrettanto definitiva depatologizzazione dellomosessualit da parte dellOMS
e
8
3) la conseguente maggiore visibilit sociale dellomosessualit, grazie alla militanza dei movi-
menti per i diritti civili che dalla rivolta newyorkese di Stonewall
.
10
I rischi di imprecisione nel campo in questione sono molteplici ed elencati brevemente potrebbero
essere definiti come segue:
A) escludere o emarginare la presenza di importanti casi originali ed innovativi in singoli parlanti
sia del gruppo sociale che della comunit linguistica ed
Nel DSM IV del 1994 viene ridefinita stabilmente la depatologizzazione dellomosessualit.
8
Cfr: Dennis Altman: Omosessuale, oppressione e liberazione, Arcana, Roma 1974;
9
David Carter: Stonewall: the riots that sparked the gay revolution', St. Martin's Press, New York 2004;
Massimo Consoli: Stonewall. Quando la rivoluzione gay, Napoleone, Roma 1990;
John D'Emilio: Sexual politics, sexual communities, The University of Chicago Press, Chicago 1983;
Martin Duberman: Stonewall, Dutton, New York 1993;
Mariasilvia Spolato: I movimenti omosessuali di liberazione, Samon e Savelli, Roma 1972;
Donn Teal: The gay militants, Stein and Day, New York 1971.
Cfr: Barbagli M., Dalla Zuana G., Garelli F., La sessualit degli italiani, Collana Contemporanea Il Mulino, 2010:
10
presentando i risultati di un'imponente ricerca condotta con interviste e colloqui in profondit su un ampio campio-
ne di popolazione, 7.000 soggetti dai 18 ai 70 anni, [il volume] mostra in maniera netta il diffondersi di una visione pi
fluida, disinibita e individualistica del sesso, svincolato dalla riproduzione e centrato su emozione, affetto e ricerca del
piacere..
B) escludere o emarginare dati di natura troppo peculiare da non intendere come validi per tutti i
parlanti del gruppo sociale e della comunit linguistica.
Per questi problemi di analisi statistica, si propone luso di nuovi canoni di riferimento:
- la variante di orientamento sessuale
e identit di genere
e
11 12
- lanalfabetismo tematico.
Nel caso peculiare di analisi del gergo gay, con il primo punto si intende che a livello semantico se
il termine gay che usa la Cavagnoli ha una connotazione ampia in lingua italiana, nella misura in
cui viene usato di norma attualmente per indicare
1) in primis lomosessualit maschile,
2) in parte lomosessualit femminile, in contrasto con la bisessualit maschile e femminile (e vi-
ceversa) e
3) in nessun caso per indicare la transessualit MvF-FvM e lintersessualit,
dovremmo ora parlare direttamente di gergo queer.
E la prospettiva sessuologica potenzialmente pi selettiva, applicata alla sociolinguistica che lo ri-
chiede: di conseguenza, la precisione e la chiarezza vengono cos determinate nel rispetto di due
Cfr: Maurizio Palomba: Essere e vivere la diversit, Kappa ed., Roma 1999;
11
Gil Brum, Larry McKane, Gerry Karp: Biology - Exploring life, 2nd edition, John Wiley & Sons 1994, pag. 663. (Sul-
l'INAH-3.);
Dynes, Wayne (cur.), "Encyclopedia of homosexuality", Garland Publishing, New York and London 1990;
Sell, Randall L., Defining and measuring sexual orientation: a review, "Archives of sexual behavior", XXVI 1997 (= 6)
(december), pp. 643-658.
Cfr: Disturbi dellidentit di genere. Manuale Merck
12
Il problema dellidentit di genere: una casistica clinica. Pubblicato su Medicina Psicosomatica, Vol. 43, n. 4, 1998,
Societ Editrice Universo, Roma.
Orietta Radi: La determinazione genotipica del sesso nella specie umana.
Blackless Melanie: How sexually dimorphic are we? Review and synthesis, American Journal of Human Biology. 12
(2). 151-166
Se il sesso a met strada. Un bimbo su 2000 nasce con genitali diversi da quelli scritti nel Dna. Come intervenire? I
problemi medici ed etici. Corriere della Sera, 19 Marzo 2007.
Antonella Appetecchi: Identit di genere: differenze in et evolutiva e relazione con il gioco (2006).
Tamasailau Sua'ali'i,Samoans and Gender: Some Reflections on Male, Female and Fa'afafine Gender Identities, in Tan-
gata O Te Moana Nui: The Evolving Identities of Pacific Peoples in Aotearoa/New Zealand. Palmerston North (Nuova
Zelanda), Dunmore Press, 2001.
Uomo, donna, ragazzo, ragazza, a cura di Romano Forleo. Milano, Feltrinelli, 1976.
Donna Haraway, Manifesto cyborg. Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, Feltrinelli, Milano, 1995.
Alcuni dei test usati per la diagnosi di "disforia di genere" sono: il "Cogiati", il S.A.G.E. (The Sex And Gender Explorer
Test) e il "Bem Sex Role Inventory".
discipline coinvolte
,
15
2) psicologia,
3) sociologia,
4) antropologia,
5) sessuologia,
6) storia contemporanea,
7) giurisprudenza,
8) storia della letteratura,
9) storia del cinema e della televisione,
10) filosofia del linguaggio ed
11) estetica del camp omosessuale.
Questo vuol dire che se il Prof. Berruto
.
17
Un esempio notevole pu essere lespressione coming out.
In lingua inglese il phrasal verb coming out
,
19
impedisce in partenza al sociolinguista di poter sostenere che il gergo queer sia tale, perch il
gruppo sociale riconosciuto per un diverso orientamento sessuale e identit di genere ha sempre
meno interesse a vivere in clandestinit e omert per la propria salute psicofisica.
Quindi a non farsi capire da parlanti estranei al gruppo medesimo.
Studiosi diversi, discipline diverse e tesi diverse, ma non necessariamente distanti e opposte.
Tra laltro bisogna anche ricordare che molti lemmi del gergo gay non hanno mai avuto uninten-
zione criptica ma meramente ironica o da linguaggio specialistico, al punto che rivelarli significhe-
rebbe meramente imparare ad apprezzare esteticamente dinamiche di camp omosessuale
e nozioni
20
di studi estremamente specialistici.
Daltronde, il principio elementare
1) che alla base del parlante standard analizzato e
2) che accomuna le conclusioni di numerose delle discipline umanistiche summenzionate e non solo
(si pensi ai contributi delletologia) e
3) che solo in minima parte un costrutto socioculturale,
tragicamente umano, oltre che istintivo: quello di permettere per la prima volta ad una forma di
amore di osare dire il suo nome
.
21
Cfr: Rizzo D., Premessa a Omosapiens, Roma, Carocci, 2006.
17
Luso del corsivo in questo caso serve a isolare graficamente il termine per evidenziarlo allattenzione del lettore: una
18
lettura scorretta del medesimo termine qui presente in corsivo, diversamente intendendosi, poteva essere interpretato
come termine non comprensibile al lettore medio che avrebbe avuto bisogno appunto del corsivo per sottolinearne a
livello percettivo una sorta di anomalia linguistica.
Cfr: Vittorio Lingiardi: Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale. Il Saggiatore Collana Pamphlet.
19
Cfr: Susan Sontag: Notes on camp. 1964
20
Questa conclusione la rielaborazione in chiave positivistica dellaforisma sul medesimo tema del compagno dello
21
scrittore irlandese Oscar Wilde, condannato alla prigionia per ci che era allora il reato di omosessualit, Alfred Dou-
glas, noto anche come Bosie (tratto da Due Amori del 1892).
Lo studio dal titolo IL GERGO QUEER NELLITALIANO NOVECENTESCO E CONTEMPO-
RANEO TRA GERGALIZZAZIONE E DEGERGALIZZAZIONE, dunque, composto da tre se-
zioni.
La prima sezione dedicata allanalisi storico-linguistica della nozione di gergo, la seconda sezione
dedicata allanalisi filosofica della nozione di queer e la terza sezione dedicata allanalisi del
repertorio linguistico queer reperito in lingua italiana novecentesca e contemporanea.
Tale repertorio rintracciabile nel glossario finale del testo.
Lintento principale e innovativo di tale studio stato quello di invertire la tendenza dei linguisti
italiani di focalizzare la propria attenzione solo su ci che la comunit linguistica coniava per deli-
neare il gruppo sociale gay, dando prevalenza a ci che il gruppo sociale gay italofono d a s stesso
per definirsi e comunicare.
Si tratta quindi dellultimo stadio degli studi di genere che dalla linguistica femminista si evoluta
nella linguistica lavanda.
Gli spunti di riflessione sono stati di natura molteplice: il linguaggio pubblicitario, politico, murale,
etc, perch il fine stato quello di rilevare un dato uso di un dato lemma gergale in contesti ger-
gali e non gergali.
Monitorarne la degergalizzazione queer nelle sue pi intime dinamiche.
E stato molto utile considerare poi nel parlante
- la variante di orientamento sessuale,
- la variante di identit di genere,
- la variante sessuale,
- la variante generazionale,
- la variante etnica,
- la variante socioeconomica.
Molti dati di psicologia, sociologia e antropologia esposti nella conferenza fiorentina del 20 e 21
giugno 2008 dal titolo Family Matters Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giova-
ni gay e lesbiche sono senza dubbio confermati nella misura in cui ad esempio il contesto familiare
un contesto nel quale i parlanti queer spesso non si esprimono gergalmente e non si esprimono a
volte neanche degergalmente.
E stato possibile dimostrare in modo particolare che non esiste corrispondenza alcuna tra
GERGO X, GRUPPO SOCIALE X e PARLANTE X.
In tal senso i dati mostrati nella conferenza di Lubiana sulle famiglie omogenitoriali dal titolo Lgbt
Families: The new minority?, evidenzia tale discrepanza ormai attiva ed avviata.
La conferenza in questione evidenzia come la generazione nata e cresciuta in contesti omogenitoria-
li dichiarati, hanno rimosso dalluso linguistico termini come patrigno, matrigna, sorellastra,
fratellastro o luso eterosessista e familista di chiamare per nome proprio il nuovo o la nuova
partner del genitore biologico.
Caratteristica questa presente anche in contesti eterogenitoriali non biologici.
La prospettiva di questo studio contrasta con la tendenza glottodidattica di porre il gergo come ul-
timo livello di insegnamento (eventuale) della lingua straniera: lanalisi dei campioni a Lubiana in-
fatti rilevano come termini ed espressioni gergali sono fasi primarie di apprendimento linguistico e
non ultime.
Dato questo che si esprime anche quando decidiamo di studiare parlanti queer che sono stranieri e si
prostituiscono in Italia.
E tutto questo mentre si osservano questioni irrisolte come
1) limpossibilit di traduzione di determinati termini ed espressioni in idiomi con contesti socio-
culturali omofobi, bifobi e transfobi e
2) problemi anche legali connessi allintraducibilit di dati termini ed espressioni omofobe in de-
terminati contesti socioculturali.
Cos come la storia e la critica del cinema conia lespressione cult movie, in linguistica bisogna par-
lare di cult language, nella misura in cui nellepoca in corso i confini sono ancora presenti al punto
da delineare i parlanti tipo del gergo gay, ma sono progressivamente talmente inconsistenti che di
tale repertorio linguistico ne resta una mera iconicit.