A bbado alfiere di un impe- gnociviledelfarmusica:lui eMaurizioPollinisonosta- ti fra i primi a portare a teatro quelle categorie sociali che diffi- cilmente avrebbero potuto acco- starsi alla Scala. Ricorda pi entusiasmi o titubanze al riguardo? Decisamente entusiasmi. In quegli anni eravamo determina- tissimi. Soprattutto perch cera- no le condizioni per realizzare idee del genere, con Paolo Grassi alla Scala che subito ader al pro- getto, e Silvestro Severgnini che aveva i contatti con tutti i consigli difabbricadellaperiferiamilane- se,facilitandocoslapossibilitdi Lintervista accessodeglioperaialteatro.Una cosa simile si realizz a Reggio EmiliacongliincontridiMusica e realt, e poi pi niente. Nel senso che non si proseguito con la stessa forza sulla strada che aveva- te indicato? No, e secondo me un vero pec- cato.Quegliesperimentiavrebbe- ropotutocontinuare,seppurefa- talmente modificati. E invece al- tro che trasformati: sembra che nonabbianolasciatoalcunaeredi- t. E mi spiace molto. In tutto questo, quale secondo lei era la qualit artistica che distingueva Abbado? Quellacheioritengofondamen- tale, e che va al di l di quegli anni molto battaglieri, la fedelt al testo. Una qualit che oggi viene talvoltaguardataconsospetto:co- me fosse un modo di inaridire lesecuzione.Inveceiocredo,eAb- bado era daccordo, che da Tosca- nini in poi questo il connotato moderno dellinterpretazione. E la qualit umana? Lincredibile forza danimo che mostr in vari momenti della sua vita, affrontando qualsiasi cosa potesse essere difficile. A partire dacomevivevailconcerto:teneva moltissimo a dare il meglio di s a ogni esibizione (e le assicuro che nontuttiidirettorieimusicistine sono capaci), e quasi ogni volta MAURIZIO POLLINI pianista Come allora riporterei gli operai alla Scala riusciva a fare emergere un qual- cosa in pi che non si evidenziava inprova,ancheunavisionenuova del brano. Sapeva trasmettere limportanza del concerto come fattopositivoperladiffusionedel- la musica. Con la stessa forza danimo combatt la malattia? Direi di s. Il primo assalto, circa 12-13 anni fa, lo contrast con un coraggiostraordinario,soffrendo senza far pesare il dolore a nessu- no. E io credo che centrasse il suo rapporto con la musica se trov quella forza. (dallintervista di Nicoletta Sguben, Ama- deus) vita. stato la salvezza della mia carriera. Ricorda che le sue os- servazioni erano sempre fatte condelicatezzaegarbo.Lhovisto arrabbiarsi, certo, e contenere la rabbia,manonlhomaivistotrat- tare male una persona. E poi Si- mon Rattle, Salvatore Sciarrino, Dainel Barenboim. Commosse ancheletestimonianzedeigiova- ni musicisti della sua Orchestra Mozart,chiusanelgennaioscorso per mancanza di fondi proprio dieci giorni prima della morte di Abbado. In coda al numero di Amadeus - sul quale firma an- CARLODIGNOLA Il26giugnoClaudioAb- bado avrebbe compiuto 81 anni. A sei mesi dalla scomparsa (20 gennaio), il bel mensile Ama- deusagiugnopubblicaunnume- rodi100paginecheospitaundos- sierdi30dedicatoalgrandediret- tore dorchestra, accompagnato da un cd inciso con la violoncelli- sta Natalia Gutman e la Mahler Chamber Orchestra (il Concerto per violoncello di Schumann e la Serenata di Brahms), fotografie, interviste,testimonianzeinedite. Alla redazione di Amadeus, legata fin dai suoi esordi a un rap- porto sempre pi stretto con il grandedirettoredorchestramila- nese, parlano tanti amici musici- sti di Abbado, fra i quali Zubin Mehta,cheraccontagliannidella loro giovinezza, e Maurizio Polli- ni, che in una delle sue rarissime intervisteripercorreidettaglidel- la loro amicizia, le lotte degli anni 60 e 70 per aprire alla societ il fortino elitario della musica clas- sica (per gentile concessione di Amadeus, di questi due inter- ventiriproduciamobrevistralci). Eancorailbasso-baritonoRugge- ro Raimondi, che dice: Lincon- tro con Claudio mi ha salvato la che Giovanni Gavazzeni - anche una discografia ragionata delle incisioni di Abbado. Un numero prezioso, da colle- zione questo di una rivista che in 25anni(licompiradicembre)ha conosciuto un grande successo con labbinata fra testi di qualit e cd allegati, ma che negli ultimi ha subito la crisi del cd come sup- porto musicale, e nellottobre scorso ha rischiato molto da vici- no la chiusura. Ora lomaggio ad Abbado anche un momento dorgoglio, unoccasione di rilan- cio che mette in campo la qualit e le relazioni della sua redazione, in vista del rilancio e del restyling che sono attesi per il prossimo autunno,quandoverrstampato il simbolico 300 numero. Abbado - spiega Paola Molfi- no, redattrice in forza ad Ama- deussindalprimonumero,eche firmaleditorialediquestospecia- le - in un certo senso una figura idealeancheperindicarequalco- sadellanostrastoria.Questorac- conto fatto di parole ma anche di immagini molto belle, mostra i tanti aspetti della sua personali- t,dalleradicifinoallamorte.Per noistatounmododiraccogliere pensieri, riflessioni, emozioni di Claudio Abbado alla guida dei Berliner nel 2001 EPA/RICCARDO MUSACCHIO Amadeus, un dossier su Claudio Abbado Uomo non replicabile La rivista dedica 30 pagine al grande direttore piene di testimonianze di musicisti e amici, dalla giovinezza fino agli anni della malattia In edicola un numero da collezione del mensile, che a ottobre rischiava di chiudere Tanti intellettuali ci hanno difeso: la sua firma per stata la prima Jazz alla Villa dei Tasso Una serata be bop Sichiudeogginelsegno del be bop, corrente stilistica che ha rivoluzionato la storia del jazz moderno, una rassegna mu- sicale che ha trovato ospitalit in queste settimane nella presti- giosa villa Tasso nel quartiere Celadina. Una serie di appunta- menti musicali che ha inteso va- lorizzare un patrimonio archi- tettonico, quello della villa cin- quecentesca che fu dimora della celebre casata allorigine dei mo- derni servizi postali. Notevole il successo di pubblico anche gra- zie allinedita apertura del pa- lazzo. Questa sera, alle 20.45 (in- gresso libero) lultima serata della breve rassegna organizzata dallassociazione Arca in col- laborazione con la scuola di mu- sica Suonintorno propone un quintetto inedito che schiera al- cuni dei migliori musicisti jazz orobici. In scena ci saranno Ser- gio Orlandi alla tromba, Guido Bombardieri al sax contralto, Francesco Chebat al pianoforte, Marco Gamba al contrabbasso e Stefano Bertoli alla batteria. IN BREVE MALPENSATA Musica indiana Domaniseraalle21allAudito- riumdellaMalpensatadiBer- gamo(viaFurietti,21)inpro- grammaunconcertodimusica classica indiana, con Mujtaba HussainalflautobansurieFe- dericosanesiaitabla.Ilbansu- riilflautodibambtradizio- nale indiano , uno strumento millenariochesidistingueper il suono morbido, caldo e pro- fondo.Ingressoliberoriserva- toaisociCurarti(tessera12). Info tel 333-8068000, curar- tiaps@gmail.com. CITT ALTA Amarcord con i Lions Al Circolo Maite di Citt Alta stasera alle 19 Lions Party: dj- set e video amarcord per la squadradifootballamericano di Bergamo. Con dj M1 e Bon- not,ingressoliberocontessera Arci. Domani ore 21,30 Bian- cosporco in concerto, in occa- sione del Palio di Citt Alta. Il trio composto da Luca Verga allavoceeallafisarmonica,Lu- caBrembillaallachitarraeDa- videDianaallepercussioni,va alla riscoperta delle pi belle canzoni popolari italiane. Anche Zubin Mehta ricorda su Amadeus lamico di una vita, Claudio Abbado. Ce stato un tempo in cui eravamo insepara- bili, mangiavamo sempre insie- me, a pranzo e a cena. Quando almeno potevamo permetter- celo, perch negli anni 50 i due erano studenti, facevamo una vita bohemienne. La prima volta si sono incon- trati nel 1956, allAccademia Chigiana di Siena frequentava- no un corso estivo sotto la guida di Carlo Zecchi. Avevo 20 anni - racconta Mehta - e Claudio 23. Io allepoca non ero praticamen- te mai uscito da Vienna. Lo incontr di nuovo poi a Vienna a un corso di specializza- zione. Dopo sei mesi ci aspettava il saggio al Musikverein. Non si present nessun critico e ci re- stammo male, come artisti an- cora non esistevamo. Un giorno ci successe una cosa che non abbiamo mai dimenticato. A Vienna entrammo al Coro della Gesellschaft der Musikfreunde, dove passavano i pi grandi di- rettori. Ma eravamo cosi pre- suntuosi da presentarci alle pro- ve solo quando sul podio cerano Bruno Walter, Josej Krips, Ge- org Szell, direttori di quel cali- bro. Un giorno il maestro del coro, Reinhold Schmidt, ci sgri- d e ci intim davanti a tutta lorchestra di non farci pi vede- re. Si, ci cacci. Fu una scenata pubblica molto imbarazzante per noi. In un angolo della sala cera Herbert von Karajan. Molti anni dopo gli ricordai quellepi- sodio, non ne aveva memoria, ma si fece una grande risata. n Zubin Mehta Quella volta che a Vienna ci cacciarono questi anni, vissuti spesso in una profondasintoniaconquestomu- sicista che nella sua ieraticit ma anchedolcezza,soprattuttonegli ultimi anni di vita ha saputo avvi- cinare un pubblico pi ampio di quellochedisolitoseguelamusi- caclassica.Lui,cosriservato,cos schivo,inoccasionedellasuama- lattia entrato in empatia con un pubblico molto vasto. Era un uo- mo di poche parole, distaccato dallecose,eppurequandoscom- parsoanchechinonunospecia- lista ha avuto la sensazione che senzadiluilamusicanonsarebbe stata pi la stessa. Certi musicisti non sono replicabili. Gi nel gennaio del 1990 Amadeusappenanatopubbli- cava un cd di Abbado: un disco moltobelloricordaPaolaMolfi- no,equestolegamefradinoinon si mai interrotto: quando nel- lautunnoscorsoabbiamoraccol- to 3 mila firme, anche di grandi intellettuali italiani - da Muti ad Accardo, da Piovani a Zeffirelli - indifesadellanostratestata,lasua stata la prima su quel foglio. Questolavoropernoiilsegnodi una storia che non dimentichia- mo, e che continua. n RIPRODUZIONE RISERVATA Urgnano (Bg) Tel. 035.893053 www.amadeusdancing.it Questa sera si balla con lorchestra ROBY & TORPEDO BLU Domani sera PINO TROVATO Giardino estivo