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Prof. V. Tucci - Corso di CAD di Dispositivi Elettrici e Magnetici
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Metodi numerici per lanalisi di
sistemi elettrici e magnetici
Metodi
Numerici
Analisi
Funzionale
Informatica
Elettroma
-
gnetismo
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Minori costi e tempi di sviluppo del dispositivo
rispetto a procedure trial and error sperimentali
Possibilit di esaminare linfluenza dei diversi
parametri (geometrici, fisici) sulle prestazioni del
componente
Ottimizzazione pi efficiente
Motivazioni -1-
Pag. 2
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Costi associati allanalisi numerica
Motivazioni -2-
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Motivazioni
Richiami
ormulazioni
Operatori
Richiami Richiami - -1 1- -
! sistemi di cui ci occupiamo sono descritti dalle e"uazioni di Ma#$ell%
& cui vanno aggiunte
le relazioni costitutive
dei mezzi%
!l sistema di e"uazioni alle derivate parziali
(P'() cos) ottenuto pu* essere risolto
conoscendo le condizioni iniziali (!+) ed al
contorno (,+)%
lib
= D
t
B
E =
0 = B
t
lib

D
J H + =
t
lib
lib

= J
) ( B v E F + =q
E D =
H B =
) (
m lib
E J + =
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Motivazioni
Richiami
ormulazioni
Operatori
Richiami Richiami - -2 2- -
lib
= D
t
B
E =
0 = B
t
lib

D
J H + =
t
lib
lib

= J
) ( B v E F + =q
( conveniente ricercare la soluzione in termini
di due funzioni potenziali
(potenziale scalare)
A (potenziale vettore)
0 ) ( =
0 ) ( = A
A B =
t

=
A
E
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Motivazioni
Richiami
ormulazioni
Operatori
Richiami Richiami - -3 3- -
!l sistema di e"uazioni P'( iniziale si riconduce al sistema nelle
tre e"uazioni



2
2
2
t
J
A
A =


2
2
2
t
t

= A
-a soluzione (unonda (M) pu* essere ricercata mediante i cosiddetti
potenziali ritardati


=
V Q P
dv
R R
t Q
t P
) (
) ' , (
4
) , (
J
A

) ( '
Q P
R R t t + =


=
V Q P
dv
R R
t Q
t P
) (
) ' , (
4
1
) , (


dove.
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-a classificazione dei problemi, importante per la scelta del
metodo numerico da utilizzare, riguarda.
+lassificazione dei problemi
la regione nella "uale viene ricercata la soluzione/
la forma delle"uazione c0e descrive il problema/
le condizioni al contorno%
Motivazioni
1ic0iami
Formulazioni
Operatori
Formulazioni Formulazioni - -1 1- -
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Problemi interni ed esterni
+lassificazione in base alla regione

C

C

E

E

I
1

2
&nc0e "uando siamo
interessati a conoscere la
distribuzione di un campo o di
un potenziale all interno di
una zona limitata di spazio
pu* essere ric0iesto il calcolo
in una regione c0e si estende
allinfinito (condizioni di
regolarit)%
Motivazioni
1ic0iami
Formulazioni
Operatori
Formulazioni Formulazioni - -2 2- -

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+lassificazione in base alla forma delle"uazione
g f
y
e
x
d
y
c
y x
b
x
a = +


2
2 2
2
2
! coefficienti a, b, 2 possono essere in generale dipendere dalle
coordinate (#, 3) e dalla funzione (P'( non lineare)%
-e e"uazioni (P'() possono essere scritte nella forma generale.
Per la P'( possono essere date sia condizioni al contorno (,+) c0e
condizioni iniziali (!+)%
4e sono date solo ,+ le P'( si riferiscono a problemi stazionari%
4e sono date solo !+ si 0anno P'( si riferiscono a problemi transitori%
Motivazioni
1ic0iami
Formulazioni
Operatori
Formulazioni Formulazioni - -3 3- -
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+lassificazione in base alla forma delle"uazione
0 4
2
< ac b
("uazione di una conica
-e P'( possono essere catalogate nelle seguenti classi.
ellittic0e
parabolic0e
iperbolic0e
0
2 2
= + + + + + f ey dx cy y x b ax
0 4
2
= ac b 0 4
2
> ac b
-e tecnic0e di soluzione delle P'( iperbolic0e e parabolic0e sono simili%
!n generale le P'( ellittic0e presentano maggiori difficolt di soluzione%
Motivazioni
1ic0iami
Formulazioni
Operatori
Formulazioni Formulazioni - -4 4- -
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Problemi statici
!n generale il modello matematico per problemi statici pu* essere
riformulato come.
&d es% le"uazione di Poisson
L 5 un operatore differenziale, integrale o integrodifferenziale)
5 la funzione incognita e g il termine noto o sorgente%
g L =

=
2
L
2

g
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Metodi differenziali:
Metodo delle differenze finite (FM!:
schema semplice" ma inefficiente per geometrie
complesse
Metodo degli elementi finiti (F#M!
Metodi integrali
Metodo degli elementi di frontiera ($#M!:
non efficace per modellare mezzi non lineari
%l modello discreto pu& essere ottenuto
utilizzando diversi metodi:
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Consideriamo una funzione y=y(x), in cui x pu rappresentare una variabile
spaziale o il tempo, che soddisfa lequazione differenziale ordinaria:
[ ] 2 , 0 2 ' ' in y y + =
Questa rappresenta una forma forte (SF) in quanto lequazione deve
essere soddisfatta per ogni x appartenente allintervallo di definizione.
Per calcolare la soluzione abbiamo bisogno di conoscere:
4 ) 2 (
1 ) 0 (
=
=
y
y
0 ) 0 ( '
1 ) 0 (
=
=
y
y
Problema con condizioni al contorno (BVP)
Problema con condizioni iniziali (IVP)
Formulazioni dei metodi
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In alternativa, possiamo introdurre il residuo:
2 ' ' ) ( = y y x r
La SF quella per la quale:
] 2 , 0 [ 0 ) ( = x x r
La condizione al contorno per il residuo risulta:
4 ) 2 ( 1 ) 0 (
2 0
= = x r x r
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Si parla di forma debole (WF) in quanto soddisfa la ODE di partenza in
senso medio in tutto il dominio.
Se le funzioni peso sono espresse come variazioni di funzioni (funzioni test):
) ( ) ( x v x w =
Si parla di forma variazionale (VF):
0 ) ( ) (
2 2 0
2
0
0
= + +

v r v r dx x v x r
0
) 0 ( v w =
2
) 2 ( v w =
Se si moltiplica il residuo per una opportuna funzione peso w(x) in tutto il
dominio, compreso il contorno, ed integriamo allinterno del dominio:
0 ) ( ) (
2 2 0
2
0
0
= + +

w r w r dx x w x r
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'ella forma forte il pro(lema ) espresso da un
sistema di e*uazioni differenziali ordinarie o a
derivate parziali+
,u& essere utile impiegare la forma de(ole o
*uella variazionale *uando:
1+ si vuole prescindere dal sistema di coordinate-
2+ si vuole pervenire direttamente alle *uantit.
fisiche di interesse-
%noltre" la forma variazionale consente di
trattare in modo efficace le condizioni al
contorno+
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Metodo degli elementi finiti
/aratteristiche generali
0pprossimazione del potenziale di elemento
Matrice di elemento
0ssem(laggio degli elementi
Minimizzazione
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%l metodo degli elementi
finiti (F#M! ) stato
inizialmente sviluppato per la
soluzione di pro(lemi
dellingegneria strutturale+
Risulta meglio adatto
rispetto al metodo delle
differenze finite a risolvere
pro(lemi caratterizzati da
geometrie con (ordi irregolari+
/aratteristiche generali /aratteristiche generali - -1 1- -
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1a procedura si (asa su *uattro passi:
1+ discretizzazione del dominio in elementi-
2+ scrittura delle e*uazioni caratteristiche per
un elemento tipico-
3+ assem(laggio di tutti gli elementi-
4+ risoluzione del sistema di e*uazioni ottenuto
'ei simulatori commerciali ) sempre presente
una successiva fase di post-processing grafico
per la visualizzazione dei risultati+
/aratteristiche generali /aratteristiche generali - -2 2- -
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1a distri(uzione del potenziale ) sempre tale da
rendere minima lenergia nel dominio W

:
0
V
W
D
= == =


% diversi passi saranno illustrati in relazione ad
un pro(lema di 1aplace per un dominio
(idimensionale+
0
2
2
2
2
=

y
V
x
V
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iscretizzazione
%l domino viene suddiviso in un opportuno
numero di elementi 2finiti3 non intersecanti o
sovrapposti (ad esempio" triangoli!+
4li elementi sono individuati dai nodi e dal
numero ad esso associato+
1
2
3
4
1
2
3
4
5 6
7
Frontiera effettiva
frontiera approssimata
5
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Occorre cercare di scegliere elementi di forma regolare
Elementi buoni Elementi cattivi
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/erchiamo una approssimazione del potenziale 5
e
nel generico elemento e che sia collegata a *uello
degli elementi contigui in modo tale che il
potenziale risulti continuo+
1a soluzione complessiva pu& essere espressa
come
dove ' ) il numero degli elementi in cui )
suddivisa la regione+

= == =

N
1 e
e
) y , x ( V ) y , x ( V
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1approssimazione pi6 comune e semplice del
potenziale consiste nella forma polinomiale:
cy bx a ) y , x ( V
e
+ ++ + + ++ + = == = #lemento triangolare
dxy cy bx a ) y , x ( V
e
+ ++ + + ++ + + ++ + = == =
#lemento *uadrilatero
'el seguito si fa riferimento ad elementi triangolari
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cy bx a ) y , x ( V
e
+ ++ + + ++ + = == =
x x
y
) y , x ( V
e
x x
y
) y , x ( V
e
dxy cy bx a ) y , x ( V
e
+ ++ + + ++ + + ++ + = == =
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Il potenziale Ve in generale non nullo allinterno
dellelemento e, mentre nullo allesterno.
Lipotesi che il potenziale vari linearmente
nellelemento, implica che il campo elettrico
uniforme allinterno.
) (
y x e e
c b ) y , x ( V ) y , x ( i i E + ++ + = == = = == =
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1a numerazione locale dei tre nodi 1" 2" 3 di un
elemento viene in generale effettuata in senso
antiorario+
x
x
y
1 e
V
) y , x (
1 1
2 e
V
) y , x (
2 2
3 e
V ) y , x (
3 3
1
3
2
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% potenziali nei tre nodi 1" 2" 3 di un elemento
possono essere espressi in funzione delle
coordinate geometriche come:
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





= == =
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





c
b
a
y x 1
y x 1
y x 1
V
V
V
3 3
2 2
1 1
3 e
2 e
1 e
Scrittura delle equazioni caratteristiche per un
elemento tipico
x
x
y
1 e
V
) y , x (
1 1
2 e
V
) y , x (
2 2
3 e
V ) y , x (
3 3
1
3
2
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% coefficienti a" (" c possono essere calcolati da tale
sistema di e*uazioni come:
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





= == =
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (






3 e
2 e
1 e
1
3 3
2 2
1 1
V
V
V
y x 1
y x 1
y x 1
c
b
a
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7i osservi che il determinante della matrice
rappresenta due volte il valore dellarea S
e
dellelemento triangolare e:
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) )
( (( ( ) )) )( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) )( (( ( ) )) )
e 1 2 1 3 1 3 1 2
1 2 2 1 3 1 1 3 2 3 3 2
3 3
2 2
1 1
S 2 y y x x y y x x
y x y x y x y x y x y x
y x 1
y x 1
y x 1
= == = = == =
= == = + ++ + + ++ + = == =
x
x
y
1 e
V
) y , x (
1 1
2 e
V
) y , x (
2 2
3 e
V ) y , x (
3 3
1
3
2
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7ostituendo i valori dei coefficienti nella espressione
del potenziale si ha:
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) )
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) )
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





( (( (
( (( (
( (( (

( (( (








= == =
3 e
2 e
1 e
1 2 3 1 2 3
2 1 1 3 3 2
1 2 2 1 3 1 1 3 2 3 3 2
e
e
V
V
V
x x x x x x
y y y y y y
y x y x y x y x y x y x
S 2
1
y x 1 V ] [
ovvero:
ei
3
1 i
i e
V ) y , x ( ) y , x ( V

= == =
= == =
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dove:
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) [ [[ [ ] ]] ] y x x x y y y x y x
S 2
1
2 3 3 2 2 3 3 2
e
1
+ ++ + + ++ + = == =
sono chiamate funzioni di forma dellelemento e
godono delle seguenti propriet.:
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) [ [[ [ ] ]] ] y x x x y y y x y x
S 2
1
3 1 1 3 3 1 1 3
e
2
+ ++ + + ++ + = == =
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) [ [[ [ ] ]] ] y x x x y y y x y x
S 2
1
1 2 2 1 1 2 2 1
e
3
+ ++ + + ++ + = == =




= == =
= == =
j i 0
j i 1
) y , x (
j j i
1 ) , (
3
1
=

= i
i
y x
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1 2
3
1 ) y , x (
1 1 1
= == =
) y , x (
1

e
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) [ [[ [ ] ]] ] [ [[ [ ] ]] ]
e
e
1 2 3 1 3 2 2 3 3 2
e
1 1 1
S 2
S 2
1
y x x x y y y x y x
S 2
1
) y , x ( = == = + ++ + + ++ + = == =
( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) ( (( ( ) )) ) [ [[ [ ] ]] ] 0 y x x x y y y x y x
S 2
1
) y , x (
2 2 3 2 3 2 2 3 3 2
e
2 2 1
= == = + ++ + + ++ + = == =
) y , x (
1

x
y
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1 2
3
1
1 ) y , x (
1 1 1
= == =
e
La funzione di forma nulla lungo tutto il lato tra i nodi 2 e 3
0 ) y , x (
1
= == =
Pag. 20
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1 2
3
1
1 ) y , x (
1 1 1
= == =
) y , x ( P
e
La funzione di forma nulla lungo tutto il lato tra i nodi 2 e 3: ci
determina che il potenziale V
e
(x,y) lungo un lato di un elemento
dipende solo dai valori del potenziale nei nodi del lato in
questione. P appartenente al lato 2,3 si ha.
3 e 3 2 e 2 1 e 1 e
V ) y , x ( V ) y , x ( V ) y , x ( ) y , x ( V + ++ + + ++ + = == =
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1 2
3
1
1 ) y , x (
1 1 1
= == =
) y , x ( P
e
3 e 3 2 e 2 1 e 1 e
V ) y , x ( V ) y , x ( V ) y , x ( ) y , x ( V + ++ + + ++ + = == =
ma:
0 ) y , x (
1
= == =
3 e 3 2 e 2 e
V ) y , x ( V ) y , x ( ) y , x ( V + ++ + = == =
Il fatto che il potenziale V
e
(x,y) lungo un lato di un elemento
dipenda solo dai valori nei nodi dello stesso lato assicura che il
la funzione approssimante continua tra i due elementi che
condividono lo stesso lato.
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= == =
= == =
j i 0
j i 1
) y , x (
j j i

1
2
3
1
2
3
1
2
1
3
2

1
1
1 ) y , x (
1 1 1
= == =
) y , x (
1

e
) y , x (
2

) y , x (
3

1
e
e
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1energia associata allelemento e ) data da:

= == = = == =
e e
S
2
e
S
2
e
ds V
2
1
ds E
2
1
W
dove:
i
3
1 i
ei e
V V = == =

= == =
ej
S
j i
3
1 i
3
1 j
ei e
V ds V
2
1
W
e
] [


= == =
= == = = == =

e *uindi:
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%l termine in parentesi pu& essere sinteticamente
espresso come:
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





= == =
3 e
2 e
1 e
e
V
V
V
V ] [
ovvero:

= == =
e
S
j i
) e (
ij
ds C
dove:
] ][ [ ] [
T
e
) e (
e ej
S
j i
3
1 i
3
1 j
ei e
V C V
2
1
V ds V
2
1
W
e
= == =
( (( (
( (( (

( (( (




= == =


= == = = == =
[ [[ [ ] ]] ]
3 e 2 e 1 e e
V V V V = == =
T
] [
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1a matrice:
) detta matrice dei coefficienti o matrice di
2stiffness3 (rigidezza! dellelemento e.
[ [[ [ ] ]] ]
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (





= == =
) e (
33
) e (
32
) e (
31
) e (
13
) e (
22
) e (
21
) e (
13
) e (
12
) e (
11
) e (
C C C
C C C
C C C
C
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%l generico elemento /
i8
di tale matrice rappresenta
un coefficiente di 2accoppiamento3 tra il nodo i ed il
nodo 8:
)] ) ) ) [
)] ) ) ) [
3 1 2 3 1 3 3 2
e
3 1 2 3 1 3 3 2
2
e
2 1
) e (
12
x - x ( x - x ( y - (y y - (y
S 4
1
ds x - x ( x - x ( y - (y y - (y
S 4
1
ds C
+ ++ +
= == = + ++ + = == = = == =


)] ) ) ) [
)] ) ) ) [
3 1 2 3 1 3 3 2
e
2 3 3 1 3 2 1 3
2
e
1 2
) e (
21
x - x ( x - x ( y - (y y - (y
S 4
1
ds x - x ( x - x ( y - (y y - (y
S 4
1
ds C
+ ++ +
= == = + ++ + = == = = == =


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1a matrice di 2stiffness3 ) simmetrica rispetto alla
diagonale principale+
) e (
ji
) e (
ij
C C = == =
) ); ; )
2 1 3 1 3 2 3 2 1
y - (y P y - (y P y - (y P = == = = == = = == =
,er semplicit. di notazione si pu& porre:
) ); ; )
1 2 3 1 3 2 2 3 1
x - x ( Q x - x ( Q x - x ( Q = == = = == = = == =
dove ,
i
e 9
i
(i:1" 2"3! rappresentano la numerazione
2locale3 dellelemento:
] [
j i j i
e
) e (
ji
) e (
ij
Q Q P P
S 4
1
C C + ++ + = == = = == =
Pag. 24
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/on la posizione precedente la superficie dellelemento
pu& essere espressa in funzione dei coefficienti , e 9
come:
] [
2 3 3 2
Q P - Q P
2
1
A= == =
0 ) ) ) = == = + ++ + + ++ + = == = + ++ + + ++ +
2 1 1 3 3 2 3 2 1
y - (y y - (y y - (y P P P
,oich;
0 ) ) ) = == = + ++ + + ++ + = == = + ++ + + ++ +
1 2 1 3 2 3 3 2 1
x - x ( x - x ( x - x ( Q Q Q
si ha:
0 C C
3
1 j
) e (
ji
3
1 i
) e (
ij
= == = = == =

= == = = == =
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0ssem(laggio degli elementi
1energia totale di un dominio o sottodominio si
ottiene considerando la somma delle energie dei
singoli elementi:
] [C][ ] [ V V
2
1
W W
T
N
1 e
e D
= == = = == =

= == =
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (








= == =
n
2
1
V
.
.
V
V
V] [
n ) il numero dei nodi e ' ) il numero degli
elementi+
1a matrice / ) detta matrice glo(ale e si ottiene
assem(lando gli elementi e *uindi le matrici di
stiffness dei singoli elementi+
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1a procedura pu& essere efficacemente
illustrata con riferimento ad un esempio+
1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
1a numerazione dei nodi ) duplice:
'umerazione 2glo(ale3 1" 2"<" =-
'umerazione 2locale3 i" 8" >
%noltre" la numerazione non ) unica?
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@uttavia" la matrice glo(ale risulta essere sempre la
stessa indipendentemente dalla numerazione
adottata+
/on riferimento alla figura in cui il numero di nodi
glo(ali ) n=5" si ha:
1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
[ [[ [ ] ]] ]
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (






= == =
55 52 51
51 22 21
15 12 11
C ... C C
... ... ... ...
C ... C C
C ... C C
C
Pag. 26
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1elemento generico della matrice pu& essere calcolato
considerando lappartenenza del nodo ai diversi
elementi+ %n particolare" lelemento /
11
si ottiene
osservando che il nodo 1 appartiene sia allelemento
e:1 che a *uello e:2+
1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
) 2 (
11
) 1 (
11 11
C C C + ++ + = == =
) 1 (
13 12
C C = == =
) 2 (
12 13
C C = == =
) 2 (
13
) 1 (
12 14
C C C + ++ + = == =
0 C
15
= == =
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1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
[ [[ [ ] ]] ]
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (







+ ++ + + ++ +
= == =
) 3 (
22
) 3 (
23
) 2 (
21
) 1 (
32
) 1 (
33
) 1 (
13
) 2 (
13
) 1 (
12
) 2 (
12
) 1 (
13
) 2 (
11
) 1 (
11
C
...
0
0
C C 0 0
... ... ... ...
C 0 C C
C C C C C C
C
1elemento della matrice glo(ale si ottiene sommando
gli elementi delle matrici di elemento+
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1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
Per le matrici degli elementi si ha che:
a) in corrispondenza dei nodi condivisi tra gli elementi, esse
presentano delle sovrapposizioni;
b) sono presenti 27 termini (3 elementi x 9 termini per ogni
matrice)
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1
2
3
4 5
3 2
1
1 2
3
1
2 3
1
2
3
Per la matrice globale si ha che:
a) simmetrica;
b) sparsa e bandata;
c) singolare.
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7oluzione delle e*uazioni
1e*uazione di 1aplace sar. soddisfatta *uando
lenergia totale nel dominio ) minima" ovvero
risultino nulle tutte le derivate parziali di A
rispetto a ogni potenziale di nodo+
0
V
W
...
V
W
V
W
0
V
W
n
D
2
D
1
D D
= == =


= == = = == =


= == =


= == =


n ..., , 2 , 1 k 0
V
W
k
D
= == = = == =


Bvvero:
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7i ha *uindi:
] [C][ ] [ V V
2
1
W W
T
N
1 e
e D
= == = = == =

= == =
[ [[ [ ] ]] ] 0
V
...
V
V
C ... C C
... ... ... ...
C ... C C
C ... C C
V ... V V
V V
W
5
2
1
55 52 51
51 22 21
15 12 11
5 2 1
1 1
D
= == =
( (( (
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (






( (( (
( (( (
( (( (
( (( (

( (( (








= == =


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7i ha *uindi:
Bvvero:
15 5 14 4 13 3 12 2
51 5 41 4 31 3 21 2 11 1
1
D
C V C V C V C V
C V C V C V C V C V 2
V
W
0
+ ++ + + ++ + + ++ + + ++ +
+ ++ + + ++ + + ++ + + ++ + + ++ + = == =


= == =

0 C V C V C V C V C V
51 5 41 4 31 3 21 2 11 1
= == = + ++ + + ++ + + ++ + + ++ +
0 C V
V
W
n
1 i
ik i
k
D
= == = = == =



= == =
%n generale:
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7i ottiene in definitiva un sistema di n e*uazioni
nelle n incognite potenziali di nodo+
% nodi vengono suddivisi in due categorie:
'odi 2li(eri3
'odi 2vincolati3
1a soluzione del sistema di e*uazioni alge(riche
cosC ottenuto pu& essere ricavata utilizzando
vari schemi numerici+
Pag. 30
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Metodo iterativo
%l potenziale di un nodo pu& essere ottenuto dalla:
come:
0 C V
n
1 i
ik i
= == =

= == =


= == =
= == =
n
k i
1 i
ik i
kk
k
C V
C
1
V
%l metodo iterativo prevede di porre ad un valore
iniziale (pari a zero o a una stima migliore! tutti i
nodi a potenziale vincolato+
5engono *uindi calcolati i valori dei nodi li(eri+
1a procedura viene ripetuta fino a *uando la
differenza tra i valori di due passi consecutivi non
risulta inferiore ad un presta(ilito+
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Matrice a (anda
'umerando per primi i nodi li(eri lespressione
dellenergia pu& essere scritta come:
come
:
dove i pedici l e v si riferiscono rispettivamente
ai nodi li(eri ed a *uelli vincolati+
( (( (

( (( (



( (( (

( (( (



= == =
v
l
vv vl
lv ll T
v l D
V
V
C C
C C
V V
2
1
W ] [
Pag. 31
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,oich; il potenziale di *uesti ultimi ) noto e fissato"
) possi(ile effettuare la derivazione solo rispetto ai
nodi li(eri:
0 V C V C k 0
V
W
v lv l ll
k
D
= == = + ++ + = == =


ovvero:
[ [[ [ ] ]] ][ [[ [ ] ]] ] [ [[ [ ] ]] ][ [[ [ ] ]] ]
v lv l ll
V C V C = == =
[ [[ [ ] ]] ] [ [[ [ ] ]] ] [ [[ [ ] ]] ] F C V
1
ll l

= == =
dove:
[ [[ [ ] ]] ] [ [[ [ ] ]] ][ [[ [ ] ]] ]
v lv
V C F = == =
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Magnetostatica
7e il dominio non ) interessato da correnti
li(ere:
= == = = == = H 0 H
x

H
x


= == =
y

H
y


= == =
Pag. 32
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'el caso magnetostatico lenergia associata
allelemento e ) data da:

= == = = == =
e e
S
2
e
S
2
m
ds
2
1
ds H
2
1
W
dove:
i
3
1 i
ei e
= == =

= == =

ej j i
3
1 i
3
1 j
ei m
ds
2
1
W ] [


= == =
= == = = == =

e *uindi:
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