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LA BELLEZZA DELLA NATURA PARLA ALLA MIA VITA

DUE UCCELLINI LIBERI Un guizzo, un brillio, un frusciare di piume. Unala azzurrina nasconde le foglie, sul petto dorato dei dolci uccellini, un soave profumo di menta e cerfoglio; i piccoli fiori posati sul ramo sono baciati da un rosa confetto. Il duro beccuccio che cerca la preda, locchio impassibile scruta le nuvole, compagne di sogni, amiche lontane. Una goccia di rugiada brilla nellocchio, vispo e senza confini. Marta Angelici classe I A

GLI UCCELLI Gli uccelli volano nel cielo con delle piume soffici. Quando hanno fame cercano cibo, soprattutto bruchi. Mio cugino ha trovato un cucciolo di rondine e lo ha accudito, finche non arrivato il giorno in cui volato via. Vederlo volare ha suscitato in me un senso di libert e felicit. Osservare un nido di uccellini su un maestoso albero annoso suscita molta tenerezza, sono tutti l con il beccuccio aperto ad attendere o il pap o la mamma che porti loro qualcosa da mangiare. Chiara Paladini - classe I A

GLI UCCELLINI BLU Gli uccellini blu sono in un ramo che pende allin gi, tutto fiorito dai colori bianchi e rosa, sembrano messi in posa. I rami addobbati con foglie e fiori, sono per loro gran felicit, la testa e il corpo sono blu, mentre il petto bianco arancione. Angelica Tabossi classe I A

I DUE UCCELLINI Ci sono due uccellini appoggiati sopra due rametti, ricoperti di foglie verdi e fiorellini rosa e bianchi. Gli uccellini sono variopinti: si nota un celestino chiaro sulla schiena, il petto arancione come un succo darancio e la pancia bianca come la neve. Sono tranquilli e spensierati, curiosi di scoprire nuovi orizzonti. Essi suscitano in me un senso di libert e serenit. Carlo Luciani classe I A

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, n mietono, n ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse pi di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, pu aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perch vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cos l'erba del campo, che oggi c' e domani verr gettata nel forno, non far assai pi per voi, gente di poca fede? (Mt. 6)

UN CIELO STELLATO Immagino un cielo, avvolto dalla folta nebbia. Le stelle che brillano e mi sorridono. Sorella luna in tutta la sua chiarezza illumina tutto il mondo e la mia finestra. Apro la finestra, ormai mezzanotte, un silenzio cupo mi invade, arrivata la notte. I gufi guardano il cielo stellato ed anchio mi godo questa meraviglia: un mondo incantato. Sorrido, sorrido con piacere; penso alla vita e ridacchio un po Le stelle per me sono diamanti che luccicano e mi fanno compagnia. Mi avvolgo fra le coperte e grido. Buona Notte!

Saluto le stelle felici e quel bel gran pianeta. Chiudo gli occhi e serenamente mi addormento, pensando a quel bellissimo cielo stellato che sta vicino a me. Nel silenzio della mia stanza una stella mi sorride, come se mi volesse dare la buona notte; io, ancora mezza assonnata, ricambio e mi addormento profondamente con nel cuore la gioia ed il sorriso. Benedetta Galvani - classe I A

LA NOTTE PIU BELLA Era una notte buia, solo il verso dei grilli e delle cicale interrompeva il silenzio tombale e misterioso della notte. Mi sentivo irrequieta, non riuscivo a dormire. Mi alzai ed andai lentamente alla finestra. Sotto di me si estendeva buia, silenziosa e vasta, la campagna. Allorizzonte ombre scure e minacciose si stagliavano al di sopra di tutto. Il cielo era privo di stelle, e un buio denso ed impenetrabile avvolgeva tutto nel silenzio pi assoluto. Ero intimorita da tutto ci. Ogni cosa mi sembrava immensa e maligna. Mi sentivo solo un inutile granello di polvere, un fragile filo derba, una nullit in confronto a quellenorme oscurit. Sembrava mi volessero opprimere,

schiacciare sotto la loro potenza. Come per cancellare quellorribile immagine, nascosi la testa tra le braccia e rimasi cos per un tempo indeterminato. Forse secondi, minuti, ore so solo che quando alzai la testa il mio viso fu rischiarato da una fioca luce. Alzai gli occhi al cielo e vidi che le nuvole si erano ritirate e ora nel cielo splendeva una magnifica luna, circondata da milioni di stelle, che rischiaravano lintera vallata. Le ombre alte e minacciose, che poco prima mi avevano spaventata, erano scomparse. Al loro posto cera solo una catena di montagne che si estendeva a perdita docchio. Nel mio cuore si scaten una bufera di passione e sul mio viso si accese un sorriso. Mi sentii pi tranquilla, tutte quelle stelle mi avrebbero protetta e avrebbero vegliato su di me anche nel sonno. Rincuorata da questo caldo pensiero, tornai a letto e mi addormentai con il sorriso sulle labbra. Aurora Schettini classe I A

NOTTE DI LUCE Notte stellata e serena tu ci mostri le tue stelle. E davvero carino in estate esprimere ad ogni tua lacrima un desiderio profondo. Ogni tua stella sembra una lampadina accesa o spenta secondo latmosfera. La tua luna da lass ci guarda,

rotonda come una palla e bianca come il latte. Con il tuo manto color della pece fai sparire lorizzonte e il mare. Oh, cielo stellato! Gabriele DAndrade Corsa classe I A

O NOTTE TRAPUNTA DI STELLE C un paesaggio, profondo e scuro, che sembra non avere fine Sembra brutto, ma in realt non lo . C la luce, c il calore, manca solo loscurit. Sembra strano dirlo, essendo nel buio, ma ci sono un sacco di cose belle che vince tutto: le stelle e la luna, il bianco ed il blu, le nuvole e lacqua che brilla Questa la notte! Giorgia Bellucci - classe I A

UNA NOTTE SPECIALE La volta celeste mi ha colpito, con le sue stelle ed il cielo blu. Le nuvole sono di un celeste chiaro sfumato e lacqua con il suo splendore notturno, riflette il chiarore delle stelle, gli alberi spogli e le parti oscure della notte. Il blu un colore che d tranquillit e serenit,

sembra proprio una bellissima notte, addirittura fatata con i suoi colori scuri e malinconici. E proprio una bellissima notte! Sofia Baldetti classe I A

LA NOTTE Eccoci nella notte con timidezza e timore. E davvero una cosa paurosa questa notte buia e tenebrosa? Senza luci, n torce, ma luomo non se ne accorge. Vaga con le stelle luminose, come lucciole portentose. Basta guardare il cielo per non farsi sopraffare dalla paura. La notte piena di vita, limportante capirla. Essa come una persona timida e misteriosa. Noi, dormendo, le voltiamo le spalle, ma lei rimane ad osservarci, donandoci un po di nostalgia. Francesco Crescenzi classe I A IL CIELO DI NOTTE Il cielo di notte scuro, le stelle lo illuminano e sorella luna le accompagna, in un tragitto infinito. I lupi nella notte ululano, i cani, a volte, abbaiano, ma nellinsieme silenzio profondo.

Mentre noi dormiamo, ci perdiamo uno spettacolo unico al mondo: loriginalit della luna piena che fa divertire e sognare cose belle. Niccol Mugnai classe I A LA NOTTE NEL BOSCO In una notte destate, il cielo stellato con la luna tra le nuvole, hanno attirato la mia attenzione. La luna con la sua luce riflessa illuminava il bosco e mostrava gli annosi alberi in un colore da sogno. Quella stessa luce si rifletteva su di un laghetto vicino e lo rendeva veramente bello. A completare il quadro da incanto cerano le lucciole che ad intermittenza facevano notare la loro presenza. Stefano Di Morfetta classe I A

UNA DOLCE SFUMATURA


Osservo la luna, tonda e sfumata, le nuvole le girano intorno e le stelle brillano di lass, sembra di contemplare una magia. Un laghetto in basso fa da specchio, riflette le stelle, la luna, gli alberi Che gioco di luci meraviglioso! Questo insieme che brilla,

fatto di cielo e di acqua, dona gioia, pace e serenit ed infonde nel cuore dolcezza e un senso bello di magia. Jean Jhaslen Compra classe I A

NOTTE DA SOGNO In una notte da sogno, dove il cielo punzecchiato di stelle, che brillano come lucciole impazzite. Lacqua pura e fresca si illumina al chiarore della luna. Alberi alti e spogli si riflettono nellacqua. Nuvole bianche ed azzurre, come panna sopra ai gelati, si presentano vanitose e piene di s, specchiandosi dalla mattina alla sera nellacqua limpida e fresca. La luna mostra tutta la sua maestosit:

grande e leggermente coperta da nuvole, riflette una scia biancastra. E veramente una notte da sogno, anzi direi da favola. Mentre guardo questa notte, mi addormento piano, piano, sognando fate e dragoni. Maria Teresa Martini classe I A

UNA NOTTE STELLATA Alzando gli occhi, un cielo stellato mi appare davanti. Splendono le stelle fra nuvole incontaminate, ma ecco la luna che domina la situazione e le stelle, di fronte a lei, sembrano scomparire, quasi fossero sfocate e non brillassero pi di luce propria. Ad un tratto una luce pi forte sembra sorgere dalle colline, dando il buongiorno alla regina ed alle sue piccole ancelle. Addio notte stellata!

Anna Tansella classe I A

LA MUSICA

La musica, una cosa armoniosa, tra uccelli e fiori, la si trova ovunque. Nei giardini e nei parchi, nei boschi e nei campi. La musica non solo MP3. La musica sono gli uccelli che di mattina cantano, sono i grilli destate, le cicale sul far del buio. La musica quando stiamo in pace, quando sentiamo lo scorrere dolce dellacqua, oppure lo scroscio di una cascata. A volte raggiunge il nostro orecchio il ticchettio dolce della pioggia o il rimbombo assordante del tuono. La musica prodotta anche dai gufi notturni, non ci pensiamo, ma essa la vita delluomo. Matthieu Chiagano classe I A

IL BAMBINO

Che amore quel bambino, quando lo guardo mi rallegro. Ho spesso il pensiero di averne uno amoroso come lui, oppure di aprire una Scuola dInfanzia con bimbi piccini e sorridenti, che attirino lo sguardo di tutta la gente. E simpatico, allegro e divertente, da grande sar adorabile come sempre, se qualcuno lo vuole abbracciare, io per prima mi slancio verso di lui, molto morbido e carino. Domani il suo compleanno: gli regaler un pupazzino perch lo tenga sempre vicino e gli canter una dolce filastrocca: 1, 2 3 il piccino datelo a me, 4, 5, 6 sempre pi grande diventerai, 7, 8, 9, 10 un bimbo sei ormai, 11, 12, 13, 14 la fidanzata gi tu hai. Questo il mio dono con tanti auguri piccolo mio, buon compleanno, un anno gi hai. Anna Lamura classe I A

FIORI SORRIDENTI
Cera una volta un campo con tutti i tipi di fiori. Un giorno si vide spuntare nel campo una specie di fiori mai visti prima. Subito iniziarono i commenti: Guardate come sono belli quei fiori!, disse la mamma tulipano. Vorrei essere come loro, disse il girasole. Quando diventarono grandi, splendidi ed imponenti, tutti i fiori li salutarono accogliendoli, finch lorchidea gelosa della loro bellezza chiese: Di che specie siete? Subito il fiorellino rispose: In che senso specie? Suo fratello intervenne dicendo. No, Tib!, chiede i nostri nomi, sorella. Cos lorchidea fiera della sua azione esclam: Vedete gente, loro non hanno una specie, andiamocene! Tutti tornarono ai loro posti. I poveri fiori Tib e Tobia e Cornelia erano costretti a passare anni e anni senza che nessuno scambiasse due parole con loro. Finch il figlio della mamma Tulipana dopo tanti anni, and da loro e chiese: Perch non sorridete o voi fiori bellissimi, senza sorriso la vostra bellezza si perde. Ma come possiamo, disse Cornelia, visto che noi non siamo di nessuna specie?! Cos il piccolo Tulipano ormai capace di capire le emozioni che provavano disse: Non serve essere di una specie, ma serve avere un cuore e poi che importa di quello che dicono gli altri Fu interrotto dalla mamma Tulipano che url: Non stare con quei fiori l, che non sono di specie! Cos il figlio sorridendo rispose: E vero! non hanno una specie, ma hanno un cuore e questo cuore bisogna rispettarlo! Cos Cornelia, Tib e Tobia alzarono i petali e sorrisero. Alexandra Gitto classe IA

LAVVENTURA DI MARTINA
Martina si svegli, battendo le alucce per scrollarsi la rugiada dal corpicino fradicio ed intirizzito dalla gelida mattina primaverile. Una goccia collosa di

polline plan dolcemente sul capo dellapetta. Martina era una giovane ape, figlia di Bartolomeo, il fuco e la reginella prima, nera e gialla. Martina aveva due occhietti vispi ed una vera e propria passione per i fiori di campagna. Il fiore era caldo e accogliente e pieno di polline, questa volta, Martina aveva scelta per una piccola campanula, un fiore bellissimo, ma assai delicato perci, appena si gir su se stessa fece un buchetto con il pungiglione, spaventata si rigir e ne fece un altro. Terrorizzata vol di corsa fuori e fin per andare a sbattere con un coleottero verdastro che le grid dietro: teppista! Ai miei tempi.. Oh, lantenna! mi hai fatto tornare i reumatismi! Ohi, Ohi la zampa!... sconvolta Martina borbott: Mi scusi tanto! e vol via in cerca di una margherita su cui posarsi, per rilassarsi dopo i tanti sforzi. Ma la sventura non aveva ancora finito con lei, perci non appena Martina chiuse gli occhi, la calda luce del sole spar, una manona enorme e sudaticcia la copr. Michele, dove sei ? La pasta al pomodoro pronta! La mamma ti ha fatto pure lhamburger che ti piace tanto Una voce di donna dal tono piuttosto alto, gridava queste parole al bambino di nome Michele. Martina, dal canto suo, pensava: Michele, Michelino dellapetta tua, lasciami andare, ti porter tanto miele ti prego liberami! Per sua fortuna Michele si stuf ben presto dellape e mentre apr la mano grid: S, s, mamma, allivo subito! Martina vol via felice fino al suo alveare e quando arriv nella sua stanza sopra il suo letto si disse: Ora basta con le avventure, ho passato abbastanza guai per una vita intera. Si addorment contenta di essere tornata a casa

Marta Angelici classe I A

Portami il girasole ch'io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino, e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'ansiet del suo volto giallino.
Eugenio Montale

BAMBINI SORRIDENTI
A me piacciono molto i bambini che sorridono, con quelle belle guanciotte, cicciotte e rosse. E bello sentire le risate di quelle piccole creaturine, nate da poco; quelle risate piene di amore e di bont. I Bambini quando ridono, sembrano gli uccellini che cinguettano la mattina presto. Quando i bambini ridono, si vedono le gengive nude, prive di denti, hanno gli occhi a mandorla, come i cinesini e le guance rosse piene di pieghe ed illuminate dalla luce. I piccoli angioletti ridono, perch non hanno pensieri che girano nella loro mente, oppure preoccupazioni; come, per esempio, non aver fatto i compiti, oppure ad essere in orario per la scuola o per gli sport, di prendere bei voti e non un sei o un cinque. E bello veder sorridere i bambini, soprattutto quando sono piccoli, ognuno con un tono di voce diverso. Anche a me capitato di guardare un bambino di uno o due anni, che rideva come un matto, con una voce che ti commoveva. Per ogni cosa che gli davo o che gli facevo, iniziava a ridere Una cosa che da grandi dobbiamo imparare quella di non offenderci per dei nonnulla oppure di non gioire per qualche dono ricevuto non di nostro gradimento. Dobbiamo sorridere sempre come fanno i beb. Quando i neonati sorridono e li vediamo passare in carrozzina, ti tirano su di morale e ti riempiono il cuore. E stupendo vederli sorridere, perch ti mettono gioia nel cuore. Vedendoli sorridere ti sembra di sognare con loro, perch la cosa pi bella di due genitori, quella di veder sorridere il proprio figlio. Maria Teresa Martini classe I A

QUELLA RISATA
Quella risata di un bambino dolce e favoloso. E lespressione pi significativa dellamore che esce dalle sue labbra, ma soprattutto dal suo cuore. Saper sorridere gioia, vita per ognuno di noi Senza sorriso non pu esserci unesistenza bella e pienamente realizzata. Naomi Musto classe I A

LA STORIA DEGLI UCCELLINI


Tanto tempo fa esisteva un mondo magico, che non appena spuntava la luna, incantevolmente brillava. Una mattina due uccellini si incontrarono sullo stesso albero e tra loro scocc un amore improvviso, loro, per, non sapevano che il loro stare insieme produceva un fiore e al suo aprirsi sarebbero nati degli uccellini. I due uccelli cantarono insieme per tutto il giorno e la mattina dopo fecero il loro nido in un posto segreto dove di notte si vedeva il paesaggio magico e dove i loro piccoli potevano giocare e stare al caldo. Poco tempo dopo nacquero quattro uccellini, tre maschi (Qui, Quo e Qua) e una femmina (Jane). Dopo due primavere Jane trov il fiore della mamma e del pap e fu cos felice al pensiero che anche lei potesse avere un fiore come quello. Dopo un po di tempo Jane fu presa da una bambina. Venuto a conoscenza dellaccaduto un uccellino la cerc. La bambina la sent parlare, e cos divennero molto amiche. Non la voleva liberare. Jane pens al fiore ed aspett. Quando la bambina usc, luccellino entr dalla finestra e la liber. Jane gli disse di andare, perch voleva salutare la bambina che con dispiacere, poi, la fece partire. Poco tempo dopo Jane si spos con luccellino e sia lei che la bambina diventata mamma, ebbero un figlio che chiamarono Giacomo Anna Lamura classe I A

NUTRIRSI CON AMORE


Nellestate scorsa io e la mia famiglia decidemmo di fare una vacanza in montagna, ad Andalo, vicino a Trento. Abbiamo una casa l, perch mio padre ha in quel luogo due carissimi amici, da quando faceva il servizio militare. Di solito noi andiamo in questa casa dinverno, per andare in montagna a sciare. Lo scorso anno abbiamo voluto contemplare questo luogo in unaltra stagione ancora pi

suggestiva: lestate. Il primo giorno stato molto bello stare con i nostri amici e fare festa con loro. Tornata a casa ho spalancato la finestra per prendere aria fresca e buona. Di fronte a me si ergeva un albero maestoso e nello stesso tempo annoso: esso la dimora felice di molti uccellini che cantano e svolazzano veramente felici. Mentre osservavo ogni cosa attentamente, scorsi un nido molto consistente con poco lontano un pap ed un mamma, appena tornati dalla caccia, per poter dare da mangiare ai loro piccoli uccellini. Questo spettacolo naturale, insolito, mi conquist talmente che rimasi l incantata per molto tempo. E incredibile vedere come madre natura abbia inserito nel cuore di ogni genitore, sia pure animale, tanta tenerezza e premura. I cucciolotti aprivano il becco e pap o mamma con il becco dava loro il cibo, come fa una mamma con il suo bambino attaccandolo alla sua mammella. Che meravigliosa lezione di vita! Giorgia Bellucci classe I A

UNA PASSEGGIATA NEL BOSCO


Questa estate sono stato in Slovenia con mio padre, mia sorella e miei nonni ed abbiamo trascorso un giorno in un bosco. La natura era bellissima e rigogliosa, le piante avevano un verde meraviglioso; cerano anche alberi fioriti e cespugli che attiravano lattenzione con bacche rosse. La cosa che mi ha colpito di pi sono stati due uccellini che stavano mangiando il cibo che aveva portato loro la mamma. Mentre continuavamo a passeggiare abbiamo sentito vari versi, dopo poco ci siamo trovati davanti un cervo meraviglioso color marrone con delle corna strepitose. Che spettacolo! Che gioia vedere un animale dal vivo! Terminata lescursione, tornando indietro abbiamo rivisto lo stesso cervo, ma questa volta con un cucciolo vicino, trotterellavano tranquillamente. La scena mi si scolpita profondamente nella mente. Alessio Polenta Classe I

LE NOTE PARLANO
Una volta cera un musicista che sapeva suonare tutti gli strumenti: non lavorava pi perch era pensionato e passava quasi tutta la giornata a suonare. Un giorno, per, usc fuori per andare a fare una passeggiata. Appena uscito la custodia della chitarra si sollev leggermente. Forza, ragazzi! Venite ad aiutarmi! Ormai andato via! disse una vocina leggera. Arriviamo! risposero le altre vocine. Dopo un po la custodia dello strumento si spalanc e vennero fuori sette minuscoli esserini. Poi quello che aveva parlato allinizio disse: Forza SOL, non ti succeder nulla, vieni con noi! Quella, per, era proprio lora in cui veniva la donna delle pulizie a riordinare la casa! Quando entr non si accorse degli esserini, che si stavano dirigendo verso il pianoforte. Neanche loro si erano accorti della presenza della donna. Quando, per, venne a spazzare il salotto (luogo dove si trovavano gli strumenti), li vide e allinizio pens che fossero formiche, ma quando si avvicin, si accorse che non lo erano affatto. Gli esserini si spaventarono a morte e gridarono: Ti prego non ucciderci, siamo solo delle note, non vogliamo fare nulla di male. La donna un po sorpresa balbett: M ma cosa, v voi parlate? Devo essere pazza! disse la donna. Le note risposero: S, noi sappiamo parlare Tutte le note al mondo parlano. Come vi chiamate? replic sempre un po esterrefatta la donna. Ci chiamiamo: do, re, mi, fa, sol, la, si! In quel momento si sent bussare alla porta, tutte le note corsero dentro la custodia. La donna and ad aprire e disse: Buon giorno, Signore, come andata la passeggiata? Bene, bene! rispose luomo, ora puoi andare, grazie di tutto. Cos la donna se ne and. Ogni giorno che tornava, le note uscivano, sempre quando il musicista non cera e si mettevano a chiacchierare con la donna. Chiss, forse, sono ancora l. Anna Tansella classe I A

ELINEA, LYRA e LA MUSICA


Anni fa, ancora prima che luomo esistesse, cera solo la ninfa Elinea che comandava la natura a suo piacimento, senza mai esagerare. La ninfa aveva una folta chioma di capelli color ciliegia, la carnagione color del latte e due bellissimi occhi verdi destate, mentre in inverno diventavano bruni. In questo modo riusciva a capire quando far cambiare il tempo, il colore delle foglie, il manto degli animali Si sentiva, per, sola: non aveva nessuno con cui parlare e nel pianeta non cera nessun amico o amica. Ogni volta che tentava di parlare, le rispondeva solo un silenzio profondo. Un giorno, stanca di questa situazione, chiese a Dio, Padre supremo, unamica che le stesse accanto. Egli prese in considerazione la sua accorata richiesta e decise di premiarla per il prezioso lavoro che aveva sempre svolto. Il primo giorno destate i piccoli occhi verdi della ninfa si schiusero e videro il suo regalo prezioso: ancora dormiente davanti a lei cera una ragazza forse pi bella di lei. Si avvicin con cautela e prima di toccarla, la ragazza si svegli, mostrando i suoi occhi azzurri. Chi sei tu? disse una vocina dolce come il miele. Elinea sobbalz, non riusciva a rendersi conto che quella era la sua compagnia pi significativa. Poi si avvicin e le disse: Io sono Elinea, la ninfa che governa questo luogo! Laltra sorrise ed un po spaventata rispose: Io sono, aspetta Nel frattempo una luce accecante fece capolino da una nuvola candida e dalla luce giunse una voce: Ecco il tuo regalo! Questa la ninfa Lyra, lei governer i suoni Sar con te nel passaggio delle varie stagioni, cos non sarai pi sola Il fascio di luce, dopo queste parole, svan. Trascorse un anno: le due insieme coordinavano suoni e natura, erano come sorelle. Un giorno, per, mentre Elinea girava per i boschi, vide la ninfa dei suoni ricevere doni, gioielli, pietre preziose, cibi cos fu presa da invidia e gelosia. Decise nel suo cuore di perseguitare la ninfa Lyra. Dio, per, conoscendo i tremendi piani di Elinea, tramut Lyra in una nota, in modo che nessuno potesse farle del male. La nascose sotto terra e passarono molti anni prima che qualcuno dal cuore tenero potesse trovarla.

Un ragazzo, mentre lavorava il suo campo, avvert un suono strano: era una nota. Appena la tocc, pens di farle dei fori con un rametto, poi soffiarci dentro. Subito ne usc un dolce suono che avvolse la nota trasformandola in Lyra. Il giovane fu felice, suonavano insieme dolci melodie e nacque cos la musica. Naomi Musto classe I A

I MIEI STRUMENTI MUSICALI


Quando ero bambino suonavo alcuni strumenti musicali come la batteria e la chitarra, la mia preferita. E stato mio fratello che mi ha insegnato a suonarla Tutte le volte che finisco di eseguire i compiti per il giorno dopo, presto, mi diverto a suonare e ad ascoltare la musica Destate, durante le vacanze, trascorro la maggior parte del mio tempo suonando la mia fantastica chitarra, oppure ascolto canzoni o anche semplicemente musica. Questo il mio Hobby, il mio passatempo che mi d pi soddisfazione. A volte, mentre suono, il tempo mi scorre via velocemente, senza che mi renda neppure conto. La mamma mi chiama per la cena ed io sono ancora l che strimpello e mi diverto. F. L. Joffrey Sernardilla classe I A

LA NOSTRA LIBERTA
Ho scelto la foto dove primeggiano due begli uccellini su di un ramo. Essi sono di vari colori e leggermente sfumati, hanno il becco nero, gli occhi neri, come due palline, le zampette bene aggrappate al ramo. Essi si trovano sopra questo albero robusto e sembrano scrutare la natura dallalto. Verrebbe voglia di penetrare nei loro pensieri, tanto sono intenti ad osservare. Il cielo azzurro chiarissimo e il ramo grigiastro e le foglie di un verde cupo. Questa foto mi richiama un po la primavera, quando si gioca felici allaperto. Limmagine simboleggia per me la pace e la libert, perch questi uccellini stanno insieme in piena armonia, senza litigi. Essi mi richiamano la mia famiglia, noi spesso passeggiamo per la campagna insieme e ci vogliamo un sacco di bene. Questa foto per me il simbolo dellarmonia tra le persone, gli uccellini ci danno una eloquente lezione. Jean Jhasline Compra classe I A

UN RAMO CON DUE UCCELLINI


Osservandoli ho provato tanta commozione e tenerezza. E bello vedere come si vogliono bene e si rispettano reciprocamente. Mi ha dato una grande lezione: io, a volte, non sono gentile ed attento nei confronti dei miei compagni. Mi capita anche di trattarli male e fare dispettucci poco simpatici Gli uccellini ci dicono che dobbiamo volerci bene, dobbiamo aiutarci reciprocamente. Sarebbe molto bello se riuscissimo anche ad essere sempre gioiosi come i due uccellini, cantare con loro le bellezze e le meraviglie della natura. Andrea Broglio classe I A

LE SORPRESE DELLA NATURA


La natura attira sempre la nostra attenzione Ci piace osservare le piccole foglioline verdi e qualche fiorellino che spunta qua e l. Alzando gli occhi, mentre si passeggia in piena campagna si possono scorgere uccellini che volano, altri che riposano tranquilli. Sembrano due persone che parlano tranquillamente e dolcemente tra loro.. Mi piace molto il loro atteggiamento: stanno scrutando tutto intorno a loro. Osservano attentamente il panorama e ci invitano a rispettare sempre la natura. Giovanni Principi classe I A

DUE UCCELLINI
Sto osservando due uccellini veramente deliziosi, con uno sguardo cupo e profondo, osservano la natura circostante e sembrano quasi incantati dalla sua freschezza e bellezza. Essi sono appollaiati sul ramo di un albero e si notano anche altri rami grandi e robusti ed alcuni pi piccoli e fragili. Essi sono carichi di foglie verdi e fa pensare che la foto sia stata scattata in primavera Lalbero non ha fiori, ma poco distante da esso ce ne saranno altri carichi di fiori di tanti e svariati colori. Il cielo sereno ed infonde pace e serenit. Mi piaciuto molto soffermarmi su questa immagine, perch io amo la natura e mi piace stare in mezzo ad essa, almeno con limmaginazione. Gabriele DAndrade Corsa classe I A

Gli ABITANTI DEL CIELO


Oh, miei amici che abitate sui nidi, che volate felici tra i fiocchi di nuvole ed accompagnate il sole nel suo tramonto, io qualche volta vi invidio, perch anche a me piace volare. Grazie alle vostre ali forti e robuste potete slanciarvi nel cielo liberi e felici, donando a tutti un senso di libert. Volate! Volate! Sempre pi in alto Usate il dono che Dio vi ha dato per donare sempre pi gioia ed entusiasmo. Naomi Musto classe I A

IL FIORE

Cera una volta in un bellissimo giardino, un fiore che sembrava come gli altri, ma non lo era. Era un fiore magico, perch una volta ogni tanti anni esso espelleva un polline speciale in grado di far riprendere vita a tutte le piante vicine. Essendo una campanula regnava tra i cespugli e non essendoci nessuno che gli facesse compagnia cominci a parlare con le piante e gli arbusti vicini. Mi chiamo Azzurrina e voi quale nome avete? chiese il piccolo fiorellino. Allora con un vocio infinito ognuno cercava di pronunciare il proprio nome. Il povero fiore straziato da cos tanti urli in una sola volta, rimase per un po di tempo stordito. Quando si riprese spieg a tutti i nuovi amici chi fosse, il motivo per cui aveva parlato e le sue caratteristiche Quando Azzurrina fin di parlare, tutte le altre piante si definirono fortunate di aver potuto conoscere un fiore magico e lo ringraziarono infinitamente. Subito dopo tutte le piante incominciarono a discutere tra di loro con il loro caratteristico linguaggio Azzurrina alla fine decise di andare via, ma gli amici si rattristarono, perch volevano che rimanesse per sempre con loro. Alla fine le permisero di partire, ma con una promessa che sarebbe tornata. Dopo questo momento particolare un fascio di luce avvolse il fiorellino e lo port con s. Le piante e gli arbusti erano contenti perch sicuramente avrebbe mantenuto la promessa di tornare. Romano Toccaceli classe I A

MIRCO E IL SOGNO SPAZIALE


Nel 1997 cera un ragazzo di 13 anni, che sognava di fare lastronauta, ma ancora mancava molto tempo per poter realizzare il suo sogno. Ne parlava con gli amici, gi da quando aveva nove anni, periodo in cui costruiva astronavi di carta. Era talmente appassionato che la sognava anche di notte. Una volta sogn di essere alla N.A.S.A. e di essere convocato per una esplorazione spaziale. Partirono in undici e dopo tre settimane arrivarono su una stazione orbitante russa per fare rifornimento, poi raggiunsero Plutone, dove Mirco, sulla macchina spaziale, prese dei detriti di materiali propri di quel luogo e tra essi trov un uovo schiuso. Sent un botto e si giro, trov un asteroide di cinquanta metri che colp il pianeta, spingendolo verso la terra. Cos lui e gli altri dovettero salire nella navicella per fuggire, ma ad uno dei compagni venne lidea di fermare il pianeta con una esplosione. Tornarono sul posto, piazzarono una bomba, sperando che lesplosione fermasse il pianeta, ma serv solo a danneggiare se stessi e il pianeta. Dovettero chiamare unaltra navicella, a cui poi con dei ganci attaccarono il pianeta, che successivamente si spezz, ma riuscirono a fermarlo. Nel tornare sulla terra, mentre erano nel pieno dellatmosfera, si ruppe ed incendi un motore dovettero eseguire un atterraggio di fortuna in mare, dove, grazie ai soccorsi immediati, furono portatiti in salvo. A questo punto Mirco si svegli e da grande fece proprio lastronauta con tanta passione. Mattieu Chiagano classe I A

IL CIELO STELLATO
Guardando il cielo di notte si rimane veramente incantati: ci sono le stelle, la luna e, quando sereno, un blu meraviglioso. A volte ci sono le nuvole ed allora lo

spettacolo cambia fisionomia. Quando qualche sera mi metto ad osservarlo, mi fa tornare in mente unavventura vissuta a Madonna di Campiglio insieme a mio padre: non avevo visto mai uno spettacolo notturno cos bello. Le stelle sembravano cadere dentro il laghetto che avevamo di fronte Lacqua al soffio di un leggero venticello si increspava continuamente e formava un gioco di luci stupendo. Chiara Paladini classe I A

IL REGNO DELLA NOTTE


Vedo qualcosa! E una luce fioca insieme ad altre pi forti. Mi avvicino scorgo un lago che riflette questa strana luce, come fosse uno specchio. Faccio qualche altro passo avanti ed ora posso godermi tutto il regno della notte riflesso in questo laghetto. Uno spettacolo indescrivibile ed unico: stelle, luna, scie luminose donano allacqua un movimento luminoso da sogno. Le stelle mi porgono un sentiero che mi porta insieme a loro nel magico regno infinito.

Naomi Musto classe I A

LACQUA, UN BENE PREZIOSO


Lacqua un bene prezioso per luniverso, nessun essere creato pu fare a meno di questo dono. Il mondo senzacqua non avrebbe vita. Lacqua una fonte di energia anche per il nostro corpo Essa si presenta sotto forma di acqua corrente, fiumi, laghi, stagni, mari, oceani. Lacqua oltre a dissetare tutto il creato serve anche per pulire, lavare, rinfrascarci, come possiamo vedere dallimmagine. E molto importante non sciupare lacqua perch ci sono paesi che soffrono la sete e noi non dobbiamo farla scorrere inutilmente. E un bene vitale, va rispettato e usato bene. Roberto Principi classe I A

LACQUA, UN BENE VITALE


Osservando limmagine vedo una persona che si sta rinfrescando e sicuramente anche rinvigorendo le sue forze, bevendo un po di acqua fresca. Lacqua la nostra forza vitale, senza lacqua non potremo vivere, non potremo lavarci, far funzionare la lavatrice per la biancheria e la lavastoviglie per i piatti e le stoviglie. pulire la casa, innaffiare il giardino, dissetare gli animali. Lacqua si trova ovunque, raggiunge noi attraverso strutture ben compaginate: a noi basta aprire un rubinetto, ma quanto lavoro dietro. A volte lacqua ci raggiunge attraverso la pioggia che ristora campagna, alberi Quelle goccioline che scendono sono preziosissime e regalano alla terra vita. Luca Ibriam Pradella classe I A

LUCCELLINO TRA I FIORI


C un uccellino color marroncino sfumato che sta deliziandosi, a testa allingi con un fiorellino che sembrano di pesco Il colore del fiore attira lattenzione non solo quella delluccellino, ma anche la mia si presenta con il suo rosa forte con sfumature di un rosa pi pallido che in qualche punto si avvicina al bianco. I rami sono ancora senza foglie, quindi si mostrano freddi e nudi, si nota solo qualche piccolo gonfiore da cui sbocceranno sicuramente foglie verdi e rigogliose, con la sua espressione slanciata. Il sole in questo quadretto ha un ruolo molto importante, con la sua luce e i suo raggi rende questi fiori e luccellino con il suo becco adunco ancora pi luminosi e belli. Dai fiori spiccano i filamenti con il polline giallo, delizia di tanti uccellini ed insetti Tutto linsieme ci dice che siamo in piena primavera. Sofia Baldetti classe I A

Come una Rosa


Grazia.A.

Circondata damore, attenzioni, accudita e coccolata, sei diventata, un boccilo. Naturale , la tua candida purezza. La tua semplicit e freschezza sprigionano profumi misti mostra colori unici. E notevole, la tua straordinaria bellezza.

DAI PROPRI ERRORI SI IMPARA

Cera una volta un uccellino di nome Lino appoggiato su ferri spinosi. Egli canticchiava dolci suoni e melodie piacevoli. Attratto da altre voci, scorse un uccellino ancora implume di nome Zo, che saltellava felice, cercando di capire da dove proveniva quella dolce melodia. Saltellando arriv davanti ad un ruscello, che per lui era un grande ostacolo, prov a volare, ma non ci riusc. Ci riprov pi volte, ma nulla. Lino osservando dallalto la scena, scese e cerc di aiutarlo a superare il fiume. Z, riconoscente, lo ringrazi e disse: Il prossimo ostacolo spero di poterlo superare da solo! I due divennero presto buoni amici e giocarono un po insieme, ma si era fatto tardi, era ora di tornare a casa. Cera un problema Zo non voleva tornare a casa saltellando, ma voleva volare. Lino, ad un certo punto, per, perse la pazienza ed in tono solenne gli disse: C tempo per tutto, ma adesso sei ancora piccolo, in pi ti aspetta la tua mamma! Zo cap la lezione e torn a casa piano piano saltellando. La mamma uccello gli venne incontro e con tenerezza gli fece capire che lui era importante come tutti gli altri fratellini e che lei era attenta a lui come agli altri. Zo si rese conto degli errori commessi e ripet con forza a se stesso:Dai propri errori si impara! Lino, a sua volta, che lo aveva seguito da lontano, gli ribad: Il calore della propria famiglia e della propria casa sar sempre inconfondibile! Zo comprese molto bene sia lamore della mamma che il bene dellamico. Alexandra Gitto classe I A

UN PARCO VERDE
Quel parco verde e rigoglioso era il pi bello che avessi mai visto. La natura che mi si prospettava davanti con miriadi di cose verdeggianti e formidabili per la loro originalit attirano tutta la mia attenzione. Mi siedo e sogno: I fiori di svariati colori, gli uccellini che svolazzano qua e l, emettendo dolci armonie, le farfalle che tranquille succhiavano il nettare da un fiore allaltro, mentre io mi godevo una dolce freschezza da sogno. Il mio fantasticare continua: sono in bicicletta e mi lascio accarezzare dallaria fresca che mi accarezza il volto e volo, volo, come un uccello senza meta. Tutto meraviglioso e bello. La mia fantasia va ancora oltre: sono in mezzo ad un prato punteggiato da fiori multicolori con tanti amici e giochiamo felici: sembra un momento da sogno Immagino di trasformare quel parco naturale in un parco giochi, dove tanti bambini di tutte le et potessero giocare allinfinito, a cui vorrei dare il nome di Violetta, dolce e significativo nome. La viola il simbolo della dolcezza, ma anche della semplicit, un parco dove tutti possano sentirsi se stessi, senza privilegi Il mio sogno ad occhi aperti riscosso da un fruscio dolce, le piante che mi sono intorno sono mosse da un leggero venticello, rientro in me stessa e mi accorgo che ora di tornare a casa. Benedetta Galvani classe I A

LA NATURA
Poche persone si accorgono dellimmensa bellezza della natura, tra queste ci sono anchio. La natura il regalo pi bello che Dio ci ha dato, senza che noi facessimo qualcosa per lui, anzi noi la stiamo rovinando con fabbriche, diboscazioni ed altri strumenti e mezzi di distruzione di questo meraviglioso mondo. Ci sono oggi alcune persone che si stanno impegnando a tenere vivo questo regalo di Dio. Anche io amo molto la natura e tutti gli esseri viventi che in essa si trovano. La natura suscita dentro di me tanti sentimenti profondi: tra i pi belli e significativi c il senso di liberta che mi fa provare e di bellezza. I ragazzi di oggi sono sempre tutti impegnati, compreso me, con giochi da tavolo, come toblet, computer, videogiochi e non godiamo di tanti meravigliosi spettacoli della natura. Francesco Crescenzi classe I A

LALBERO IN FIORE
Era mattina presto. I deboli raggi del sole filtravano appena, attraverso la fitta galleria di foglie e rami che si intrecciavano, formando un vero e proprio tunnel. Alla fine cera uno spiazzo erboso. Solo in quel punto gli alberi si ritiravano e si poteva vedere un pezzo di cielo contornato da piccole nuvole bianche. Laria era frizzante, tirava un lieve venticello e lerba era ricoperta dalla rugiada. Qua e l crescevano dei ciclamini e margherite, fiori gialli e blu e addirittura qualche campanula. Un forte odore di terra bagnata mi riempiva le narici, mentre camminavo lentamente, cercando di mangiarmi con lo sguardo tutto quello che cera intorno a me. Sentii un debole fruscio fra le foglie di un alto albero, mi girai e riuscii ad intravedere, anche se solo per un attimo, un piccolo scoiattolo marrone, che saltava agilmente da un ramo allaltro, come se stesse inseguendo qualcosa, Restai un attimo in assoluto silenzio, cercando di ascoltare tutto quello che cera intorno a me, come se volessi prenderne parte: il fruscio delle fronde degli alberi mosse dal vento. Il dolce cinguettio degli uccelli che proveniva da lontano, tutto faceva parte di me e io facevo parte di loro. La mia attenzione fu attratta da un debole luccichio e da un continuo, ma leggero gorgogliare. Solo allora mi accorsi di una piccola sorgente dacqua, nascosta da un fitto cespuglio

di bacche. Mi avvicinai e ci immersi completamente la mano, lacqua era gelida, ma non mi ritrassi: chiusi gli occhi e cercai di capire ci che lacqua voleva dirmi, quello che voleva raccontarmi. Restai cos solo per qualche minuto, non so nemmeno io come, capii tutto ci che non avevo capito in undici anni di vita; lacqua mi raccont storie lontane, di civilt antiche e sagge; poi, subito la sua magica voce si spense e non sentii altro che il suo debole gorgoglio. Poi, allimprovviso vidi qualcosa che non avevo notato prima, qualcosa di meraviglioso che si stagliava con tutta la sua bellezza al centro della radura e che fino ad allora era sfuggita ai miei occhi, rimasti incantati da tutte le bellezze circostanti. La cosa era un bellissimo albero in fiore: non era molto grande e il suo tronco non era dei pi robusti. I fiori che crescevano su di esso erano bianchi, con leggere sfumature rosa confetto e le foglie di un bel verde acceso. Tutta la luce del sole sembrava volersi concentrare solo su quellalbero, esile, ma magico ed incantato, come se fosse uscito da un libro di fiabe. Lentamente mi avvicinai e, con mia grande sorpresa, vidi che su un ramo erano appollaiati due bellissimi uccellini, avevano il petto mezzo giallo e mezzo bianco, mentre il resto del corpo era tutto di un bel blu acceso. Per osservarli pi da vicino, cercai di avvicinarmi il pi silenziosamente possibile, ma un rametto scricchiol sotto i miei piedi e subito dopo, senza volerlo diedi un calcio ad un sasso, facendolo sbattere contro il tronco dellalbero. In questo modo spaventai i due uccelli che aprirono le ali e spiccarono il volo. Li guardai volare via, stagliati sul debole azzurro del cielo, mentre, proprio in quel momento. Il sole si alzava del tutto e pensai come deve essere bello volare liberi senza confini e senza barriere.

Aurora Schettini classe I A

Lamore una tela fornita dalla natura e abbellita dallimmaginazione


( Voltaire)

CLASSE 2A

Classe II A

ARIA DI MARE
Dolce aria soave che tintinna vibrando le onde cristalline su cui si posano ballerine, danzando armoniosamente tanto da far venire in mente il dolce tepore che provi quando la mamma ti dona una carezza e tutto il suo amore La salsedine, che ti risuona nella mente, come uneco profonda ti avvolge con lena e ti sembra di essere su una balena e ti fa sognare le profondit del mare con tutti i suoi misteri che sono proprio veri. Evelyn Peruzzi classe II A

ACQUA CRISTALLINA
Arrivo l con un traghetto, sono le isole pi belle: le Tremiti. Queste isole che cosa hanno di speciale? Tutto!!! Lacqua cristallina, i pesci meravigliosi, la piccola spiaggia sabbiosa, le grotte misteriose ed una statua enorme immersa in acqua. Appena intravvedi unacqua cos bella, non puoi resistere e ti devi buttare. Resteresti tutto il giorno in acqua: a giocare, schizzarti con i tuoi amici,

immergerti per ammirare la vegetazione ed i suoi piccoli abitanti. Quando la sera ti chiamano, perch ora di andare, ci lasci il cuore e non vedi lora che arrivi il giorno in cui ci ritornerai. Maria Paolella classe II A

IL MIO MONDO
Dove sono? Dove mi trovo? Mi sono persa? No! Sono in mezzo al mare, lacqua ricopre il mio corpo, nuoto, nuoto con amici, gli amici pesci Ed ora? Ora sto volando, come una farfalla, che ammira il mondo intero, volo tra i prati e i fiori, che con il loro profumo inebriano le mie narici Scopro cose nuove, nuove curiosit, nuovi arrivi e nuove amicizie e.. nuove avventure. Alison Compra classe II A

I MISTERI DEL MARE


Il mare immenso,

perso tra i percorsi pi oscuri, bui, ma con un po di follia, tutti i pensieri bui vanno via. Con po di amore il mare diventa passione per la vita. Il mare un dono, che non va sprecato. E prezioso, immenso, come nessunaltra creatura. Il mare come una grande madre che abbraccia, ama e custodisce nel suo grande cuore, un amore che non va sprecato, con lui, infatti, mi sento libera. Sara Ferretti classe II A

IL FIUME
Erano le 20.30, si stava facendo sera, quando iniziato il tramonto nella piccola isola di Itaca. Questo straordinario spettacolo si percepiva molto bene, sembrava che il cielo sfiorasse la terra. Appariva come un gelato alla fragola con della crema. Il mare si dipinto di rosa, questo succede tutti i giorni, ma il mare veste colori diversi. Quel giorno scelse il rosa e gli stava a meraviglia. Luca Viezzoli Classe II A

LA MONTAGNA
In vacanza in montagna, bella alta e snella, piena di neve soffice sulla punta tanto da somigliare ad un cappello bianco di stoffa soffice e fredda. La terra di colore marroncino presenta il suo vestitino pieno di sassolini che le fanno da bottoncini. Maddalena Campagnoli classe II A

IN MONTAGNA
In montagna osservo unimmensa macchia verde, in cui si vedono tanti svariati alberi. Si sente anche il rumorio dellacqua di un piccolo ruscello e animali che scappano di qua e di l. Si nota un insieme di crepe e ghiaccio, foglie secche e sassolini. Gli uccellini svolazzano da un albero allaltro cinguettando felici. In montagna c aria pura e fresca, non ci sono i rumori della citt Sembra di stare in un luogo da sogno. Francesco Fabi classe II A

IL MARE
Il mare bello e luccicante, come un uomo, pu essere calmo, limpido e risplendente o burbero, grosso ed agitato. Se litiga con il sole e con il vento mostra la sua parte peggiore, mentre quando fa pace si rasserena e gioca con i colori del suo amico che la fa risplendere e luccicare di ogni colore. Il suo amico vento invece la trasporta dolcemente, formando la brezza marina, che rinfresca gli animi ed assopisce spiriti affranti. Francesca Piersigilli classe II A

IL MIO PAESINO
Lo so, non un gran che, per me s e spiego anche il perch: l sono nata, ci sono un po vissuta, ma purtroppo non tanto, perch in prima ero gi qui. E piccolino, una cittadina, che si affaccia sul mare e proprio questo bello da ammirare. Ci sono piazze e corsi e non da meno sono i negozi. L ci vivono molti miei familiari,

che sono a me molto cari. Lucrezia Frizzo classe II A

IL MARE
Brezza marina si sente, con il sole splendente Al mare io sono, la sabbia ardente, mi butto in acqua velocemente. Essa tiepida, faccio una nuotata, tanto aspettata. Torno alla spiaggia anche se affollata per comprare una fredda limonata. Oggi c troppo trambusto, non proprio di mio gusto. Stefano Panichi classe II A

UN GIORNO DESTATE
Lucente, abbagliante era la luce del sole in quel giorno lontano di piena estate. Il mare era calmo e totalmente trasparente, tanto che potevo vedere i luminosi scogli specchiarsi nelle chiare onde. Sulla calda sabbia giacevano gabbiani bianchi con la loro preda nel becco. Sembrava un quadro dipinto

dal pi bravo dei pittori che non dimenticher mai. Gioia Piersanti classe II A

UNA GIORNATA GIOIOSA


Il sole splendeva in alto nel cielo, mi sentivo osservato, ma in senso giocondo. Guardavo il paesaggio e vi rimasi per ore, non era un supplizio, anzi una gioia. Una bella sensazione che sfocia in una profonda e stupenda emozione. Nel cielo volava una bianca colomba, insieme al gorgheggiare dei gabbiani portava allegria. Sentivo quel momento tutto mio. Francesco Maggio classe II A

I SIBILLINI
Dopo un lungo viaggio, arrivati in un paesino, vidi dei monti eccezionali: i Sibillini. Gi nella valle si sentiva lo scroscio dellacqua, ma il fiume non si vedeva: era coperto da querce e cominciava a farsi sera. I monti erano brulli ed in cima cera ancora la neve.

I monti alti e bassi si alternavano, creando una dolce armonia. Vittorio Burchiani classe II A

IL MIO ECO
Dalla montagna il mio eco risuonava lieto, sembrava urtasse fra un versante e laltro, come una palla; volteggiava nellaria come una ballerina e dopo ogni piroetta diminuiva dintensit. Si posava sui verdi e rigogliosi alberi, sugli impetuosi ed imponenti fiumi che lo portavano fino a valle, dove finiva il suo viaggio. Francesca Ippoliti classe II A

LE GABBIANELLE
Le gabbianelle volano, leggiadre nellaria. Non battono le ali, sembra che stiano ferme, senza muovere nulla. Guardano il mare, forse per trovare un pesce, si tuffano al momento opportuno e gioiose mangiano anche loro. Poi di nuovo in alto e volano, volano, volano. Dietro di loro si staglia un cielo blu con qualche nuvola a distanza, qua e l. Vittorio Burchiani classe II A

SONO LIBERA
Sono libera, sono libera come i gabbiani, spensierati, con la voglia di scoprire il mondo, volando Volando nellimmensit del cielo, tagliando laria che porta via i pensieri pi bui ed oscuri Voglio essere come un gabbiano, sicuro di s ed in perfetto equilibrio. Vola, vola senza tornare indietro, orgoglioso della sua impresa. Sara Ferretti calsse II A

I GABBIANI
Si scorgono dallalto uninfinit di paesaggi uno pi attraente dellaltro. Sono belli, maestosi, intrepidi nel loro lungo volare. Nella loro mente neppure un minimo pensiero di poter anche precipitare. Sono fieri ed audaci e di umili pasti si nutrono. Limmensit del cielo la loro dimora, mentre sfiorano lOceano. Che bella lezione di vita donano a tutti noi. Riccardo Marchegiani classe II A

IL VOLO DEL GABBIANO


Volava, sognava l, in alto nel cielo quel gabbiano, che la mattina sfrecciava nel cielo, mi rendeva felice, mi donava un tocco di allegria. Mi faceva sognare e mi sembrava di volare con lui nellimmenso cielo, trapunto di soffici nuvole. Amavo osservare quel gabbiano che con volo leggero e soave, mi faceva palpitare con lui. Maddalena Campagnoli classe II A

I MESSAGGERI DEL CIELO


Eccoli arrivare da lontano come trasportati dal vento sopra quella tavola blu. Roteavano spensierati nellaria come se ci trasmettessero un messaggio di pace e libert. Sembrano come i pensieri che piano, piano si avvicinano e tornano alla memoria. Francesca Ippoliti - classe II A

VOLANO
Volano instancabilmente: le loro ali sono sempre in movimento Il loro un eterno volare per i cieli infiniti senza sosta e senza tregua. Quando li vedi intagliare quella distesa azzurra, ti viene spontaneo un pensiero: come sarebbe il cielo senza di loro? Mi fanno venire in mente una torta senza ciliegina sopra, oppure una bella giornata senza sole o addirittura una rosa senza i petali. Quel quadro meraviglioso non sarebbe completo senza il volare infinito dei dolcissimi gabbiani. Francesca Piersigilli classe II A

UN MONDO NASCOSTO

Mi trovo sulla spiaggia, c molta confusione, perci prendo la mia barca e mi inoltre nel mare tranquillo. Trovata finalmente un po di calma alzo gli occhi al cielo, vedo il sole splendere, le nuvole che si muovono leggermente. Un qualcosa di particolare richiama la mia attenzione: due gabbiani. Mi incanta il loro modo sincronizzato di volare. Sono quasi invidioso della loro libert. Incuriosito, li seguo Dove mi porteranno? Arriva la notte e porta con s un temporale, i gabbiani approfittano della mia barca e si sistemano sul pontile. La mattina dopo sono ancora l, appollaiati, a scrutare il cielo tornato sereno. Mi rimetto al timone e una volta che loro hanno spiccato il volo torno a seguirli. Le condizioni climatiche non sono favorevoli n per me, n per i poveri gabbiani. Lorizzonte ricoperto di foschia, sono arrivato in un isolotto con svariati alberi ogni tipo, maestosi nella loro forma. Al centro dellisola si erge una montagna abbastanza rocciosa. Approdo e mi fermo per scoprirne le ricchezze e le meraviglie. Lisola non deserta vi sono animali, vi sono fiori di vari colori, ci sono arbusti ed alberi bellissimi e rigogliosi. E bello stare l, respirare quellaria pura e godere di tante cose nuove e avvenenti. E i due gabbiani, che mi avevano guidato fin qui, dove sono andati? Forse non li rivedr pi, perch loro continuano a svettare nel cielo blu. Stefano Panichi classe II A

UNAMICIZIA SPECIALE
Un giorno di pioggia uno stormo di gabbiani stava cercando del pesce, ma il vento era troppo forte, era difficile immergersi in acqua. Due gabbiani, molto giovani, non si diedero per vinti e continuarono a cacciare, ma ben presto si resero conto che le onde stavano per travolgerli, ma un cavallone li trascin via prima che potessero scappare. Il giorno dopo i due gabbiani si ritrovarono su una spiaggia, un po storditi, ma salvi. Il tempo era migliorato quindi potevano tornare allo stormo. Volarono fino allo stremo delle forze, ma non riuscirono a ritrovare il luogo di partenza. Affamati cercarono del cibo ed approfittarono di un pescivendolo Ricuperate le forze si rimisero in volo, ma trovarono unaltra sorpresa: una gazza ladra ferita. Decisero di aiutarla, cos si fecero unamica. La gazza ladra voleva ritrovare il suo nido dove aveva lasciato i suoi cuccioli. I gabbiani la riportarono al nido, poi proseguirono il loro viaggio. Ritrovato finalmente lo stormo, non furono bene accolti perch avevano disobbedito. Dovettero, tristi, andarsene, ormai avevano perso tutto ma ritrovarono la gazza ladra che non solo li accolse con i suoi cuccioli, ma convinse il capo Gabbiani a farli ritornare nello stormo. Tutti cos furono felici e contenti.

Tania Castelletti classe II A

IL MARE
Cera un isola, circondata dal mare e abitata da tanti gabbiani che facevano un chiasso incredibile Scorrazzavano da un capo allaltro, divertendosi come tanti bambini, ma invece che sulla terra erano nel cielo Era bellissimo osservarli, ma meno piacevole ascoltarli, perch il loro verso era alquanto sgradevole. In quellisola meravigliosa cerano tante persone a godersi la bellezza della natura, ma soprattutto la dolce quiete della spiaggia, dove regnava tanta tranquillit e nello stesso tempo ci si poteva tuffare in unacqua limpida e trasparente, che rilassava non solo il corpo, ma anche la mente, liberandola da ogni pensiero negativo.

Luca Speciale Classe II A

LA VALLE DOVE TUTTO E POSSIBILE


Ero l, seduta sullerba , sotto lombra di un albero. Un lieve rumore mi riscuote, mi alzo e mi inoltro tra gli alberi. I miei occhi e tutto il mio essere rimane incantato di fronte ad uno spettacolo naturale mai visto. Attorniato da alberi, una mini distesa di prato da incanto. Mi chiedo: Come era possibile quel sogno davanti a me, quel luogo cos piacevole ed attraente? Mi sedetti per ammirare e godere di ci che mi circondava: il verde del prato e degli alberi intorno avevano una sfumatura cos dolce e delicata da rimanere ad osservare per ore, gli uccellini svolazzavano da un albero allaltro e cinguettavano felici, il mormorio dellacqua che scorreva a poca distanza sembrava una musica che rasserenava e distendeva mente e cuore. Mi alzai e cominciai ad esplorare quel mondo magico: il prato era a pois, mille svariati fiori emergevano da

quel verde delicato i raggi del sole che penetravano tra un ramo e laltro creavano dei giochi di luce veramente incredibili. Tutto era nuovo, tutto era misterioso ed incantato Il sole stava per tramontare io dovevo riprendere la strada di casa, ma mai dimenticher quanto i miei occhi hanno visto e il mio cuore ha goduto a contatto con una natura davvero incontaminata.

Lucrezia Frizzo classe II A

GRAZIE PARCO!
Un giorno, come tanti altri, due bambini giocavano tranquilli tra i prati di un Parco. Uno dei bambini giocava, lanciando un aquilone, insieme ai suoi genitori, mentre la bambina si sentiva molto sola, osservando la gioia della famigliola in festa, si fece coraggio, si avvicin e chiese di potersi unire al loro piacevole gioco. I due bambini fecero subito amicizia e giocarono insieme, divertendosi un sacco e si promisero lun laltro di rivedersi nello stesso posto. Man mano che il tempo passava e loro stavano insieme, diventavano sempre pi inseparabili Anche i genitori dei due bambini diventarono amici, quindi si vedevano spesso, gustavano anche delle cenette insieme I due continuavano a vedersi, a frequentarsi a sentire il bisogno luno dellaltro Divennero grandi e tornarono mano nella mano a passeggiare in quel Parco dove avevano passato i momenti pi belli della loro infanzia e si strinsero luno allaltro ringraziando il Parco che li aveva fatti incontrare.

Alison Compra classe II A

IL BIGLIETTO
Verde come la speranza, giallo come la felicit, blu come linfinito Oceano, rosso come lenergia che ci infonde, arancione come la tristezza, viola come lavidit, indaco come chi si pente dei suoi peccati e sente la presenza di Dio in s. I sette colori dellarcobaleno rappresentano la mia vita, fatta di alti e di bassi. Alla fine il messaggio dellarcobaleno che tutti siamo perdonati. Osservare larcobaleno uno spettacolo, cos pure vivere la vita, linteressante prendere il biglietto, che conduce sulla giusta via.

Luca Viezzoli classe II A

IMMAGINANDO IL SOLE CHE SORGE


Immaginando il sole che sorge, c una notte che muore ed un giorno che si sveglia. Quando piove, la terra viene bagnata, larcobaleno ci dice che tornato il sereno. Il sole porta luce ovunque, donando gioia a grandi e piccini. Anche la campagna con il sole pi lucente ed i prati sono pi attraenti. I fiori risplendono pi rigogliosi e diffondono il loro profumo. Il sereno rende pi bella anche la notte, il cielo punteggiato di stelle. Tornando allarcobaleno, che dona gioia e serenit, mi viene una domanda: dove si appoggia? Francesco Maggio classe II A

I SETTE COLORI DELLAMICIZIA


Lamicizia ha sette colori, ognuno evidenzia una personalit. Il rosso leale e coraggioso, larancione onesto, il giallo solare e divertente, il verde tranquillo ed infonde speranza nei cuori, lazzurro gioioso, ma pur sempre spiritoso, il blu intellettuale e spirituale, il viola generoso e saggio. Insieme costituiscono larmonia del mondo

e sono la chiave per raggiungere la felicit. Evelyn Peruzzi classe II A

TRAMONTO SPLENDENTE
Un bel giorno io mi alzai, dopo il riposino pomeridiano e mi misi ad osservare il tramonto, era un vero e proprio spettacolo della natura Il cielo era azzurro, ma in contrasto con il tramonto cera un arcobaleno che faceva venire i brividi. Un tramonto con larcobaleno che rifletteva i suoi colori ovunque, non lavevo mai visto e sono rimasto l a guardare per parecchio tempo fino a quando larcobaleno scomparso nel nulla e davanti a me rimasto solo il tramonto sul mare con una scia meravigliosa, da sembrare una strada di luce. Ero dentro di me pieno di gioia e volevo gridare a tutti la mia felicit Questo spettacolo della natura si scolpito nella mia mente, e niente e nessuno potr mai cancellarlo. Sujoy Saju Saha classe II A

IL TUPIPANO
Il tulipano, fiore dai colori pi belli e dona a tutti tanta felicit Tu entri nelle nostre vite, colori i nostri pensieri e rendi pi bello il nostro vivere, porti nelle nostre case un tocco di bellezza e novit. Tu sbocci in estate, ma nelle serre sei presente ad ogni stagione. Il tulipano una pianta piccola ed indifesa, richiede la nostra attenzione. Francesco Fabi classe II A

UN GRAZIOSO FIORELLINO
In mezzo a tanta erba vedo te, piccolo ed indifeso fiorellino. Su di te si posa una magnifica farfalla, ma neanche lei riesce a rubarti la scena. Mi chiedo perch rimango a fissarti, mi sembri cos bello, delicato, fragile, o dolce e piccolo fiorellino. Di colore svariato e brillante, con uno stelo lungo e sottile. Tu domini tutto, infatti intorno a te nulla visibile, tutto sfumato di rosso e verde cupo. Se arriva una piccola folata di vento, tu, mio fragile fiorellino, inizi ad oscillare come unaltalena. Il vento ti vuole sradicare, ma sii forte, non ti lasciar potar via. Anche lui come i bambini

ti rispetta e ti lascia ancora l per essere ammirato Maria Paolella classe II A

IL PAPAVERO ROSSO
Un papavero tutto dritto spunta dallerba verdastra di un campo. Ha il gambo verde scuro ed i petali rosso vivo Intorno a lui ci sono tanti altri fiorellini, ma sfocati, lui solo domina la situazione. Sembra il re del campo. Ha anche una corona, dai diamanti scuri La corolla, ampia e pomposa, sembra proteggere linterno. Tutti gli altri fiorellini e fili derba sembrano tanti soldatini, pronti e schierati per obbedire ai suoi comandi. Marilena Masci classe II A

LA CASCATA
Quellacqua cadeva velocemente, gi dalle montagne, schizzando le fredde rocce, come lunghi capelli fluttuanti sulle spalle. Quegli alberi incuriositi da ci che accadeva, guardavano esterrefatti la scena, sognando di poter camminare, come solo lacqua pu fare. Gioia Piersanti classe II A

LA CASCATA DEI COLORI


Scende la cascata, porta con s il mio pensiero e il sollevar del vapore mi confonde le idee; come nuvole, soffici e delicate, mi inebria i pensieri, non mi resta che chiudere gli occhi e ascoltare il dolce suono, che la natura mi offre. Scende la cascata con tutte le mi preoccupazioni, che nei periodi bui mi oscurano la vista; la mia mente analizza ogni goccia, le mie orecchie, accarezzate dal suo mormorio, ascoltano. Il tenero cinguettio degli uccelli, attrae la mia attenzione e lo sguardo mi mostra un nuovo spettacolo, una scia di luce, soave e delicata, da cui sembrano spuntare i sette colori nel suo meraviglioso ed armonico splendore. Giulia Maria Sica - Classe II A

SFUMATURE
Il colore, senso della nostra vita, anima di tutti i sentimenti, con le sue sfumature ci d dei segni, ci fa capire quello che vuole. Albero di autunno, vestito di mille colori, interpreti la nostra vita, ne cogli le sfaccettature nel ritmo del cambiamento. Ti libri nellaria,

con fare maestoso, arrivi fino al cielo, ti fondi con lazzurro, formi un tuttuno con la vita vera. Irradi luce ed allegria a tutto quello che ti circonda infondi vigore e bellezza, doni splendore e vita nuova, essere divino tu sei. Cos anche la nostra vita ha sembianze gioiose o tristi, ma non importa lessenziale vivere nellarmonia del colore. Matteo Lorenzo Bramucci - classe III A

PICCOLE GRANDI COSE


Un piccolo lago in mezzo ad una foresta, dove regna la calma, ninfee che galleggiano, foglioline che cadono, questo clima autunnale ha trasformato un laghetto in qualcosa di meraviglioso. Si vivono emozioni incredibili, osservando questo ambiente. La serenit e la semplicit di un luogo possono far diventare speciali i suoi particolari contorni. E dalle piccole cose che si scoprono grandi misteri. Mikhail Mirashnichenka classe III A

IL RAMO E LA PRINCIPESSA
Quel ramo appoggiato su quel tappeto di ninfee sembra una principessa distesa nel suo letto, in attesa di qualcosa di nuovo e di strano: il ramo che la corrente porta via, la principessa rapita dal suoprincipe. Su quel ramo ancora tante foglie, non ancora strappate dalla furia dellautunno. Esse si rispecchiano su quellacqua sottostante in attesa della stessa avventura. Ettore Polito classe III A

LACQUA CHE ZAMPILLA


Lacqua come uno specchio, zampilla come una gazzella ed infrange i tuoi pensieri con quel mormorio inimitabile ed intenso Il suo andare limpido e puro, come un bimbo appena nato. Limpida scende dalle montagne ed impetuosa come fuoco che arde Pietro Farinelli classe III A

LA CASCATA
La cascata conquista lo sguardo, ha una meravigliosa acqua cristallina, limpida come la gocciolina di brina. Il sole risplende su di essa ed insieme fanno una gran festa. Intorno allacqua tante pianticelle, son tutte radiose e belle e piene di un verde brillante. Il sole rende tutto pi sgargiante, il cuore gode e si rallegra in sentimenti ed emozioni vere. Barbara Benedetti classe III A

ACQUE RIMBOBANTI
La cascata molto bella ed ogni volta che losservo mi riempie il cuore di dolci sentimenti. Le acque che scendono, mormorando, suscitano simpatia e tanta armonia. Ogni cascata porta con s tanti ricordi e fa molto riflettere, perch un dono meraviglioso che Dio ci ha elergito. Luca Salvatore Prota classe III A

LA CASCATA
Come nascono le cascate? Forse da un ruscello o un fiume a ridosso di un precipizio. Le cascate sono rilassanti, producono in me lo stesso effetto di vedere un bel film con gli amici. Il rumore di quellacqua che cade produce una musica che fa bene al cuore e dona pace e serenit interiore. Rilassare il nostro fisico fa bene alla salute, rende meno pesante il lavoro quotidiano, lo stress di giornate afose e pesanti, libera la mente da pensieri maligni ed infonde armonia e benessere. Diana Tabossi classe III A

LACQUA E LA SUA PAURA


Piccola cascata cos bella da sembrare incantata, la tua acqua che scorre, come per scappare porta sempre con s un timore che vuole ritornare, paura dominante, paura resistente. La vuole dimenticare, ma lei non se ne vuole andare. Timore di cadere, di rimbalzare, di finire in un vortice infinito. Lacqua come noi: una vera guerriera inarrestabile, indomabile, come un leone selvaggio. Entrambe abbiamo un sogno, un vero miraggio, lontano, irraggiungibile Se ci impegniamo, raggiungere un sogno, non poi cos impossibile Camilla Maria Ludovica Panzera classe III A

RAINBOW
Guardando il cielo ti vedo emergere come un pesce dallacqua o infiniti colori che spuntate dalla montagna e mi riempite il cuore di gioia. Gioia che rimane in me, come ricordo lontano di te Sento ancora dentro il mio cuore quel fruscio di alberi ed il ruscello, che lentamente scorre.

Lo spettacolo pi originale, sei tu, dolce arcobaleno che sovrasti il tutto. Sentimenti profondi si risvegliamo in me e mi fanno provare gioia e tenerezza. Sei amore, sei delicatezza di ricordi lontani sempre vivi in me. Filip Adam Niwecki classe III A

UN MAGICO MOMENTO
Gli alberi pieni di colori, lacqua cristallina, il verde dei boschi e il sole che illumina ogni cosa e rende il paesaggio pi magico. La natura suscita tanti sentimenti ed emozioni uniche e profonde, linsieme ha una loro sfumatura piacevole che rende lanimo pi sereno. Lacqua trasparente come uno specchio, il sole la luce di Dio, che rende tutto pi bello. Gli uccelli si stanno risvegliando: tra poco il loro cinguettio render ancora pi attraente questo piccolo squarcio della natura. Un tocco di magia, come una pennellata, passata dando un tono nuovo a tutto linsieme. Caterina Boccanegra classe III A

LA LIBERTA
Limpida e fresca laria che mi circonda. Lo sento, sento il rumore delle ali di un gabbiano, battere veloce al ritmo della musica. Come allalba il sole cresce, cos i gabbiani volano in alto, nel cielo blu. Unimmensa bellezza intorno a me, la vedo; cadute dallalbero le foglie sono e le tocco, avverto la loro fragilit,

come fosse un bicchiere di cristallo. Un implacabile vento, uninspiegabile libert, un immenso cielo blu e il gorgogliare dei gabbiani sono i protagonisti di questo quadro, di questa giornata dove la natura fa da sfondo originale. Percepisco intorno a me solo libert. Che bello! Irene Baldassari classe III A

UN VOLO DI GABBIANI
Come il volo dei gabbiani, spiego le ali. Rimango fermo nei porti a guardare il sorgere del sole. Viaggio alla ricerca di qualcosa e parto per poi non ritornare. Spicco il volo verso il cielo e ritorno, continuamente gi gorgogliando. Mi lascio trasportare dal vento, come una foglia secca in autunno. Mi fermo sui davanzali delle case, a guardare e a chiedermi perch loro non aprono le ali, come me Ritornando alla realt, io, come il volo dei gabbiani, sono libero. Sofia Sprovieri - classe III A

UNA COCCINELLA
Guarda una margherita sulla quale si nasconde un tesoro. E una piccola coccinella con puntini neri, i quali allontanano il mio sguardo dal bellissimo fiore dal cuore doro. Questo piccolo animale mi sorprende, perch, nonostante le sue dimensioni, colmo di piccoli e grandi dettagli. Uno scheletro esile e sottile di colore nero con una corazza dal colore fulvo, ma delicato, interamente ricoperto di puntini neri che ornano il suo mantello Sembra intarsiato da piccoli gioielli. Certo un piccolissimo animale, ma indispensabile alla natura. Marilisa Gagliardi classe III A

FIUME IN AUTUNNO
Un piccolo fiume dalle acque cristalline, pure e tranquille, scorre senza pensare a dove andare, cosa fare. Senza patria e senza meta, ma pieno di ricordi. Ricordi dei luoghi visti, ricordi di tempi passati, mai dimenticati. Belli, brutti, allegri o tristi, che importanza hanno per lacqua, lei continua a correre senza mai fermarsi. In essa si specchiano quegli alberi mai contenti del loro aspetto. Essi ad ogni stagione cambiano colore. Ma che belle le loro foglie in autunno: gialle arancioni e rosse le puoi trovare, come se fosse un pittore a dipingere tutte quelle sfumature. Al contrario di un artista che copia o trasforma un paesaggio, la natura crea e inventa nuove forme, nuovi colori. Quanto brava a creare meraviglie, tutte diverse, tutte uniche! Ecco perch lacqua corre, corre spinta dal desiderio di rispecchiare nuove bellezze, per vedere il mondo, per vedere la vita. Camilla Maria Ludovica Panzera classe III A

CHIUDO GLI OCCHI E IMMAGINO


Chiudo gli occhi e immagino: sotto di me c un fiume con acqua limpida e fresca. Mi chino e con essa mi bagno il capo Davanti a me ci sono alberi, alti e snelli, bassi e rotondi, sento lodore delle loro foglie. In alto c un grande monte, ricoperto di verde, una vera e propria coperta che lo riscalda. Si scorge anche un arcobaleno con i suoi meravigliosi colori che da vita a tutto linsieme. I suoi riflessi rosso, giallo e azzurro sfumato sembrano rendere lo sfondo pi mitico. Questultimo circondato da un insieme verdastro e grigiastro che sembra dominare la situazione. Si confonde con lacqua che scorre, ma in realt la sovrasta e si riflette in essa. Lacqua offre sfumature da sogno e guardandola ti fa rimanere incantata. Mi ricorda un meraviglioso e suggestivo viaggio in montagna, che ho realizzato due anni fa. Stare in mezzo alla natura mi fa sentire libera, mi fa essere me stessa, senza paura, circondata da ci che amo. Irene Baldassari - classe III A

UNA CASCATA
Cera una volta una cascata che allapparenza era normale, ma in realt era speciale perch aveva una grotta misteriosa, al cui interno vi erano tante cose uniche e straordinarie. Un giorno una ragazzina di nome Azzurra scapp di casa per cercare e scoprire nuovi posti, ma correndo, senza rendersene conto fin in un bosco, dove emergeva una collina con a fianco una distesa verde Non cerano n animali, n fiori Ad un certo punto spunta un castello, con su scritto MAGIC WORLD!, cio Mondo magico!. Sotto cera una scritta molto pi piccola: Attenzione! Chi entra qui corre molti rischi, pu non uscire pi. La ragazza lesse, ma non si cur dei rischi, procedette ugualmente. Appena super il cartello, sent una folata di vento e spunt un arcobaleno. Tra s pens che forse sarebbe stato meglio tornare a casa, ma un muro trasparente la blocc ed a quel punto cap che forse non doveva ignorare il cartello. Si fece coraggio e cominci a camminare finch non arriv vicino ad un fiume, dove scorse una zattera con un nuovo cartello: Porta ad una cascata, dove per si rischia la morte! Con la zattera doveva arrivare allaltra sponda senza farsi portare alla cascata dalla corrente. Si fece ancora una volta coraggio, con fatica sleg la zattera fissata al costone e avvert subito che la corrente era fortissima, perci arrivare allaltra sponda sarebbe stato quasi impossibile. Fece una preghiera e si affid a Dio, che dal cielo le tese una mano e laiuto a raggiungere la sponda opposta e mettersi in salvo. Lavventura era stata molto dura e difficile, ma aveva imparato la lezione, non serve scappare di casa per risolvere i problemi o le difficolt, bisogna saperli affrontare con coraggio e superarli, ascoltando soprattutto i consigli e laiuto di chi pi grande , come i nostri genitori, che vogliono sempre e solo il nostro bene pi vero.

Eleonora Pia Fattobene classe III A

IL GABBIANO
Era una giornata soleggiata con alcune nuvole in cielo come degli sbuffi di una vecchia nave a vapore, il lieve soffio del vento mi fece riflettere e domandare: Il gabbiano, che vola in alto, cosa vede? Che cosa pensa? Oppure come si sente? Domande che nella mia mente rimangono irrisolte, come delle porte chiuse di cui non ho le chiavi. Come si pu fare a scoprire questi misteri? Ho riflettuto a lungo ed ho capito che lunica cosa che vede siamo noi, la terra, i mari ma nella loro testolina che esseri siamo, forse gabbiani diversi oppure non si rende neppure conto di quanto lo circonda Noi sappiamo che ogni porta ha una chiave, ma se non si trova, la nostra testa abbatte quella porta attraverso limmaginazione che penetra i meandri pi nascosti ed oscuri La nostra fantasia supera ogni limite e in qualche mondo scopre e coglie quanto vi si nasconde. La nostra mente assomiglia in qualche modo al gabbiano, che vola in cieli infiniti e penetra in spazi immensi.

Filip Adam Niwecki - classe III A

LA NATURA, UNA RICCHEZZA IMMENSA


Senza che noi ce ne rendiamo conto siamo circondati da una ricchezza incommensurabile: la natura. Gli alberi, i fiori, gli animali, i fiumi, il mare formano la natura. Un insieme di suoni e di colori: Che concerto! Che spettacolo! Forse sotto certi aspetti gli uomini sono un po passivi, perch corrono sempre e non riescono mai a trovare un momento in cui instaurare unarmonia tra se stessi e la natura, anzi spesso non fanno altro che peggiorare la situazione, inquinando e producendo gas di scarico. Forse non ci rendiamo conto che stiamo danneggiando la nostra ricchezza pi preziosa e sembra che non ci interessi la sua bellezza e rimaniamo indifferenti di fronte al male che le stiamo procurando. Per noi che un fiore muoia, non ci tocca, tanto nel mondo ce ne sono tanti, senza pensare che un fiore, un singolo fiore un dono inestimabile. In ogni essere che forma la natura c un mare ed un cielo di risorse uniche ed irrepetibili che un altro non potr mai avere. La biodiversit bella perch variegata e proprio perch diversa dobbiamo imparare ad apprezzarla e difenderla in ogni suo piccolo componente, come fosse un tesoro, una gemma che contiene nel suo interno la vita.

Marilisa Gagliardi classe III A

LA FARFALLA
Limmagine che ho scelto raffigura una farfalla che si posa su di un fiore giallo. Nel foglio cerano molte altre immagini da scegliere, ma a me ha colpito questa, perch mi piacciono molto le farfalle e a volte mi incanto davanti a loro. Sono veramente meravigliose con quei multiformi e variegati colori. A volte alcune farfalle che si ritrovano nello stesso prato, danno la sensazione di uno spettacolare arcobaleno dagli sfumati colori. Limmagine su cui ho puntato lattenzione stupenda, il fiore, il prato sono veramente speciali La farfalla ha trovato il suo posto ideale e pu tranquillamente far rifornimento di cibo e deliziarsi del suo nettare. Oltre il colore la farfalla stata sicuramente attratta dal suo profumo. Il giallo un colore caldo che dona luce, gioia e tanta serenit interiore. Diana Tabossi classe III A

LA FARFALLA INDECISA
Cera una volta una farfalla che volava per cercare un fiore di cui cibarsi. Affront molte avventure pericolose: tempeste, venti fortissimi e spaventosi, piogge, grandini Volando in ogni dove trov finalmente due fiori uno giallo ed uno rosa. Questa farfalla aveva una brutta abitudine: non sapeva mai decidersi. Fluttuando in aria stette l a guardare per ore ed ore il fiore giallo e quello rosa , senza riuscire a decidersi dove appoggiarsi. Le farfalle vivono poco e per la nostra amica era giunta la sua ora La farfalla aveva solo sprecato il suo tempo prezioso. Dal suo atteggiamento ci viene una grande lezione di vita: non bisogna soffermarsi a lungo senza motivo, necessario essere decisi e scegliere senza tanti tentennamenti ci che veramente conta per la nostra vita. Per la nostra farfalla indecisa non stato cos.

Barbara Benedetti classe III A

IL MORMORIO DI UNA CASCATA


Vedo un bellissimo paesaggio, una cascata dal mormorio dolce e piacevole. Anche se unimmagine io riesco, osservandola, a sognare e ad immaginare di essere dal vivo di fronte ad una vera cascata. Avverto il suono nel suo rimbalzare e procedere vorticoso. Tutto questo mi rilassa e libera la mente da ogni ansia e preoccupazione. Mi fa sentire bene. La quantit dacqua che scende ha una forza travolgente ed impetuosa. Stare l di fronte fa quasi paura, ma nello stesso tempo sembra invitarti ad immergerti in essa e lasciarti liberare da ogni scoria di male. La natura nasconde tanti segreti, fa sognare e riflettere A volte, guardando belle immagini, mi vengono in mente le cose pi importanti della vita, che possiamo paragonare ad una cascata, un qualcosa che scorre impietoso verso un domani che sembra sempre tanto lontano.

Mikhail Mirashnichenka classe III A

UN POSTO ROMANTICO
Io e Loris ci conoscevamo da tanto tempo, eravamo praticamente come fratelli. Era una bella giornata e siamo voluti uscire per fare una passeggiata nel bosco, dato che io abito in periferia, mi piaceva scrutare i misteri del boschetto vicino. Con Loris abbiamo osservato, parlato, e ragionato di tante cose. Con lui mi sentivo serena e passeggiavo felice. Loris un ragazzo un po timido e riservato., ma anche forte e coraggioso ha il senso dellumorismo e te lo contagia. Oggi mi sembra davvero diverso, molto pi comprensivo e protettivo. Ad un certo punto mi guardo intorno e chiedo: Loris, ma dove siamo? Si sentiva il mormorio di un ruscello e tutto era silenzio intorno , meno lo svolazzare di qualche uccellino. Ci dirigiamo verso il lieve scorrere dellacqua, ci si presenta una natura stupenda, tutto era rigoglioso e speciale poco pi avanti avvertiamo un rumore sordo e fluttuante ci avviciniamo con cautela, il fiume ha trovato un precipizio e quindi ecco davanti a noi una piccola, ma originale cascata. Ci fermiamo incantati, il tempo scorre via veloce il sole sta tramontando bisogna riprendere la strada di casa. Tornammo indietro con qualche difficolt per ritrovare la strada, cominciava anche a far freddo e Loris premuroso mi offre la sua felpa Finalmente a casa, senza pi n freddo e n paura. Valeria Panichi classe III A

LE FARFALLE
Queste farfalle si sono posate con leggerezza su questo meraviglioso fiore, per poterne estrapolare il nettare prezioso allinterno del suo profondo pistillo. Anche le farfalle hanno bisogno di nutrirsi e cercare cibo. Lo spettacolo unico e particolare, una scena perfetta: una farfalla gi mangia e laltra pazientemente attende. Sono felici e della stessa famiglia perch hanno gli stessi meravigliosi colori e sfumature. Non hanno sicuramente grossi problemi, la ricerca del cibo penso sia lunica grande preoccupazione. Sono l immobili su quel fiore, che per giunta rivoltato verso il basso. Dietro di loro c uno sfondo che d il senso dellinfinito. I soggetti messi a fuoco in questa immagine sono tre: le due farfalle che dominano la situazione e il fiore che ha un colore stupendo. Questa immagine lancia un suo messaggio: la vita fondamentale per tutti gli esseri viventi, a noi il grande impegno di rispettarli, senza mai dimenticare che la vita un dono prezioso.

Matteo Lorenzo Bramucci classe III A

C una gioia nei boschi inesplorati C unestasi sulla spiaggia solitaria C vita dove nessuno arriva al mare profondo e c musica nel suo boato Io non amo luomo di meno, ma la natura di pi
(George Gordon Byron)

TUTTA LA NATURA SUSSURRA I SUOI SEGRETI A NOI ATTRAVERSO I SUOI SUONI


(Rudolf Steiner

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.


(Giuseppe Ungaretti)

Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che compito delluomo scoprire per il bene delluomo stesso e la gloria del Creatore.
(Gregor Mendel)

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