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In base alle ipotesi di Skinner,l’obiettivo della scuola deve essere quello di cambiare il
comportamento degli studenti servendosi di rinforzi (promozioni…) e punizioni. Qui il
docete è un formatore attivo di studenti passivi poiché è lui che decide gli obiettivi che
gli studiosi devono raggiungere. A questo punto per Skinner questo non è più un
processo di apprendimento ma una sorte di addestramento dove il metodo usato è
quello trasmissivo poichè gli studenti assorbono in modo passivo le informazioni. Nei
suoi studi però lui sottovalutava le emozioni,le abitudini,le esperienze degli individui,le
cosiddette idee pregresse. Queste possono essere definite come costruzioni
cognitive realizzate dai soggetti fin da bambini;ma la maggior parte di esse sono
errate e se non vengono affrontate rischiano di ostacolare il processo di
apprendimento. Queste idee dipendono dall’esperienza e dal contesto in cui si vive e
vanno fatte emergere durante la discussione con gli studenti,dove l’insegnante deve
“sfidarli” per creare insoddisfazione nelle loro idee.
Egli sostiene che lo sviluppo mentale avviene secondo fasi precise: TEORIA DEGLI
STADI DELLO SVILUPPO. Questa teoria costituisce una vera e propria rivoluzione
poiché fino ad allora si riteneva che l’attività cognitiva del bambino fosse simile a
quella dell’adulto. Le fasi di questo sviluppo sono quattro:
A Piaget sono state inoltre rivolte anche varie critiche : non ha utilizzato un campione
sufficiente per poter dichiarare generali le sue conclusioni, i confini degli stadi sono
troppo rigidi e inoltre non ha tenuto presente le differenze di personalità, di
intelligenza tra un bambino e l’altro.
Egli definisce L’APPRENDIMENTO PER SCOPERTA poiché secondo lui lo sviluppo è ciò
che si scopre per se stessi la scoperta consiste proprio nel trasformare e migliorare la
propria esperienza.
• POPPER : parla di problemi che l’allievo deve superare per arrivare ad un vero
apprendimento. Questo ” processo” è detto PROBLEM SOLVING e avviene
attraverso 4 fasi:
1. PROBLEM FINDING: conoscere il problema da risolvere;
2. PROBLEM POSING: comprensione del problema e definizione dei dati;
3. PROBLEM SOLVING: formulazione di varie ipotesi;
4. VERIFICA: verificazione delle ipotesi.
• GORDON: egli sostiene che si debba impostare una relazione tra insegnante e
allievo. Quest’ultimo non si deve sentire in ansia in presenza del docente;ansi
dovrebbe crearsi un rapporto di empatia dove l’insegnante accetti l’alunno per
quello che è, dandogli fiducia e non rimproverandolo in continuazione. Inoltre
l’insegnante non dovrebbe presentarsi come una persona che sa tutto,che non
sbaglia mai.