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- 20 settembre 2013
BANDI DI PROGETTAZIONE
Italia Oggi 20/09/13 P. 30 Appalti fuori dal caos Benedetta Pacelli 2
MEDIAZIONE
Corriere Della Sera Sole 24 Ore 20/09/13 P. 43 20/09/13 P. 35 Torna la mediazione, udienza gratis Ma l'avvocato sar obbligatorio La mediazione prova a ripartire Isidoro Trovato Giovanni Negri 3 5
DESTINAZIONE ITALIA
Sole 24 Ore 20/09/13 P. 11 Privatizzazioni, prime mosse Laura Serafini 7
INFRASTRUTTURE
Sole 24 Ore 20/09/13 P. 6 Lupi: le risorse per le reti Ten fuori dal patto di stabilit Mauro Salerno 8
SEMPLIFICAZIONI
Sole 24 Ore 20/09/13 P. 34 Le imprese: appalti senza solidariet fiscali 9
BONUS ENERGETICO
Italia Oggi 20/09/13 P. 27 Rendere definitivo e onnicomprensivo il bonus energia Beatrice Migliorini 11
PSICOLOGI
Italia Oggi 20/09/13 P. 30 Psicologi per 625 euro al mese 13
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Nel secondo trimestre 2013 il business dell'ingegneria si e fermato e90 milioni di euro (-52%)
La rilevazione stata fatta dal centro studi degli ingegneri . L'allarme del Cni: il 2013 rischia di essere l'anno pi nero dall ' inizio della crisi lrr,rarti dei bandi per servizi di ingcc i,mezzati in un quanta emerge dall'analisi semestrale _m11e gare per l'_, i servizi di Ingegneria svolta dal Centro studi del ons;l fanale degli ingegneri. Il manitaraggia relativa al seconda estre del 2013 dice che ci si fermati a meno di 90 milioni di uro. r gativi emersi nei primi tre mesi dell'anno per quel che di per servizi di ingegneria trovano cr'r'ferma anche nei eL1Vi t,-'Iestre, si apre casi la nota del '"i iirn studi. Nel ara aprile e giugno 2 13 sr- stati pubblicati 846 bandi (can r:-: i 974 dello Aa ael 2012), ma il vera data n- va che i loro importi non sana arrivati neanche i ui euro, laddove nel secondo trirn ? tre del 2012 sfioravano 1172 milioni di euro.
i l- 'afessionisti non finiscono qui. Il crollo pi consistente si infatti Ma Ili- 1 .ii er i li ?rvizi di `i.igegneria senza esecuzione che, come evidenziat 'al ril i Cn, s._.'io le u ii: lhe gar_ cl i liI,nri r -'e.ssionisti riesc o ad aggiudicarsi: gli importi d'asta per tale t',)clogia ( )ni di aura a fron` dei cirg T iiliani w I' :_no appena i 3 p del secand ti -`e delle arso anno. Con`lerz ic re che, pE i ne, sana iu citi ad bandi, i li' i professionisti, nelle divers 'icarsi solo il .a degli nporti (meno di 2 n r ncreto rischio che il 20 si li :.li tiro), c' riveler _ r la ) ` , ` come l'anno pi , i )era da quando ~s a la crisi. critico viene, ifine, dedicato alle carenze f, w della doc. im . i (< ione di M ara. i _levaziane, qu . il )0% dei bandi noci alcun + 'iiarimentc r iteria i i * )bene siano tornate i n i sere le t Trii '..rione dell'oro aorta a base d' tr. ad esse . Un ulteriore 6,9% sec ? i,E. venano menzionati altri riferimenti nr.iiw ivi..
PE 1.
salo il 12% circa dei bandi f rr det' imi del decreto 20712010, mentre nel
Un caa. - i -ta - -' 1 can il quale il governa sta lavorando al decreto parametri bis. i )te dis asa anche la norma che prevede l'indicazione nei bandi di gara del ribasso ma i iU consentito: succede solo nel 7,9% dei casi.
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presentavano alle gare offrendo progettazione ed esecuzione delle opere a prezzi stracciati, con ribassi anche dell'80% rispetto al prezzo iniziale. Dopo il via libera del Consiglio di stato dei giorni scorsi, infatti, il decreto ministeriale che determina i corrispettivi a base di gare per gli affidamenti di contratti di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, sia avvia a saltare l'ultimo ostacolo: il visto di legittimit della Corte dei conti, alla cui attenzione attualmente.
Un regolamento dalla gestione complicata dopo un anno di rinvii, tra bocciature di organi controllo e fine anticipata della legislatura, ma comunque necessario per superare, come rileva il Consiglio di stato nel suo recente parere (n. 3626/13), la situazione di indeterminatezza venutasi a creare a seguito dell'elaborazione di tutta la disciplina in materia di tariffe professionali. Il punto di partenza. Il decreto liberalizzazioni (n. 1/12) aveva di fatto cancellato ogni riferimento tariffario, privando le stazioni appaltanti di regole per calcolare gli importi e per determinare, di conseguenza, le procedure per l'affidamento. Un'assenza di regole denunciata a gran voce dalle professioni tecniche che alimentava un'eccessiva discrezionalit delle stazioni appaltanti e poca trasparenza nelle gare d'appalto. Proprio questo un intervento del governo Monti, per dare avvio alla normalizzazione degli appalti, aveva inserito nel Decreto sviluppo un articolo che prevedeva un decreto interministeriale per la definizione e l'applicazione di parametri individuati per i corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi tecnici. Nel decreto sviluppo veniva specificato che il nuovo sistema di parametri tariffari non doveva determinare un importo a base di gara maggiore
a quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali vigenti (dm 4/04/2001), prima dell'entrata in vigore dello stesso decreto. Ma era stato proprio questo passaggio a determinare uno dei primi motivi di stop al provvedimento. Il complicato iter del provvedimento. Secondo il primo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e poi dell'Autorit di vigilanza sui contratti pubblici, infatti, gli onorari calcolati con quei parametri sarebbero potuti risultare pi alti di quelli determinati dalle vecchie tariffe professionali. Ma non solo, perch il Cslp aveva suggerito anche ai ministeri competenti (giustizia e infrastrutture) di precisare nel testo del regolamento che compete al responsabile del procedimento accertare che il corrispettivo da porre a base di gara non superi quello derivante dall'applicazione delle tariffe professionali vigenti prima dell'entrata in vigore del provvedimento. In sostanza secondo il Consiglio superiore la stazione appaltante dovrebbe affidare al R.up (Responsa-
Bandi di progettazione
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Nuova versione dopo il no della Consulta, escluse le cause per I`Rc auto
di 125 euro per parte il costo della mediazione per una lite di valore inferiore a 5 mila euro
le cause pendenti, anche in appello. Uno strumento formidabile per aggredire, finalmente, quella sorta di debito pubblico della giustizia italiana, che supera i 5,4 milioni di processi civili pendenti. Insomma chi deve o vuole avviare una mediazione rivolge domanda a un organismo accreditato, nella citt dove andrebbe fatta la causa. L'organismo convoca entrambe le parti di fronte al mediatore entro 30 giorni per il primo incontro. A questo punto la procedura pu abortire, o proseguire. Nel secondo caso, restano altri 6o giorni per trovare un accordo, altrimenti il mediatore accerter il fallimento del tentativo. A quel punto, ciascuno pu rivolgersi al giudice. Sar la volta buona?
diatamente il verbale di mancato accordo, che consente alle parti di fare la causa in tribunale senza il rischio di sanzioni di alcun tipo. Altra novit, il primo incontro con il mediatore gratuito. Cos facendo, il legislatore conta che molte pi persone attiveranno la mediazione, e altrettante accetteranno il primo incontro: non rischiano nulla e hanno la speranza di risparmiarsi annidi battaglie giudiziarie. Per chi va oltre il primo incontro, i costi della mediazione restano gli stessi di prima. Per esempio: 125 euro per parte, per una lite di valore fino a 5000 giuro; 700 a testa, per liti di valore tra 5o e 250 mila. Stavolta, dettaglio non secondario, per le mediazioni obbligatorie necessaria la presenza degli avvocati. E per dubbio che la presenza dell'avvocato sia obbligatoria nelle mediazioni volontarie, a detta di diversi operatori. Cresce anche il potere del giudice nella nuova mediazione: se prima poteva spingersi a invitare le parti alla mediazione, oggi pu persino ordinarla. E se i litiganti non si attivano, il processo si ferma. L'ordine di tentare la mediazione, non ovviamente di trovare un accordo, riguarda tutte
Isidoro Trovato
Mediazione
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5, I
pruno incontro gratuito. EE egislatore conta sui fatto che rnolto_ pi persone attivei anno a mediazione
presenza
Dopo il prirno incontro con il meciiatore, se la procedura d3 nleClazlone non fallisce restano 60 giorni per trovare un accordo
Mediazione
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Giustiziai. Ritorna l'obbligo di provare la strada della conciliazione: test di quattro anni sul nuovo percorso
Delimitati i confini, la nuova mediazione ha, per ora, un orizzonte di tempo ben preciso. ........................................................................... PROFESSIONISTI
O rgani di conciliazione
........................................................................... oGli organismi di conciliazione possono essere soggetti autonomi di diritto, sotto forma associativa o societaria, sia di natura pubblica sia privata. Per svolgere il ruolo assegnato dalla legge i diretti interessati devono aver avuto ilvia libera per l'iscrizione in un apposito registro tenuto presso il ministero della Giustizia e sottoposto alla vigilanza del Responsabile del registro
Questo modello infatti avr a disposizione 4 anni per una verifica pi compiuta in termini di efficacia, per accertare se, quanto emerso prima del verdetto della Consulta destinato a ripetersi ora. E cio: molti procedimenti interessati, pochi nei quali le parti si presentano e tra questi pochi una percentuale di successo discreta con il raggiungimento dell'accordo. Sempre intermini di durata, ma questa volta in termini di contenimento della lunghezza del procedimento di conciliazione, viene stabilito un limite massimo di 3 mesi. Nel tentativo di superare o, almeno, di aggirare l'avversione del mondo forense (senza peraltro grandi risultati stando alle dichiarazioni delle associazioni di categoria registrate in questi giorni) la conciliazione da oggi operativa ha introdotto l'obbligo di assistenza legale nel corso di tutto il procedimento e ha riconosciuto all'avvocato il "titolo" di mediatore di diritto; restano tuttavia fermi gli obblighi di formazione e aggiornamento per chi iscritto nell'elenco degli organismi di mediazione. Al verbale di intesa, se sottoscritto dai legali che ne attestano la legittimit e regolarit, poi attribuito il valore di titolo esecutivo. L'intervento taglia anche i costi e modifica la procedura, raf, forzando il primo incontro tra le parti, che a questo punto dovrebbero essere incoraggiate a partecipare. Gi nel primo appuntamento infatti, possibile la constatazione dell'impossibilit di raggiungere un accordo e quindi della sola possibilit della via giudiziaria. In caso di questo esito negativo allora nulla dovuto a titolo di compenso all'organismo di mediazione.
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Mediazione
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Nuova formulazione della definizione di mediazione: minore rilevanza data alla proposta del mediatore
Competenza dell'organismo di mediazione del luogo del giudice territorialmente competente per la controversia
.Nel "primo incontro" il mediatore deve chiarire funzione e modalit-di svolgimento della mediazione e raccogliere dalle parti e dai loro assistenti il consenso a iniziare la procedura
Aggiunte, tra le controversie che rientrano nell'ambito dell'obbligatoriet, quelle relative alla responsabilit sanitaria
L'accordo sottoscritto dagli avvocati che assistono tutte le parti immediatamente esecutivo
Periodo di sperimentazione dell'obbligatoriet di quattro anni Gli avvocato sono mediatori di';diritto, restando fermi gli obblighi di formazione e aggiornamento per gli avvocati iscritti nell'elenco degli organismi di mediazione
Mediazione
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Gotden share
..................... :................................. .................... e la golden share ( azione dorata ) uno strumento finanziario , utilizzato nelle privatizzazioni , introdotto in Italia dalla legge 474/1994. Tramite questo titolo , emesso dalla societ privata che intende acquistare l'azienda pubblica, sono riservati allo Stato alcuni poteri speciali di veto odi gradimento alfine di tutelare gli interessi pubblici in un dato settore. Tali poteri riguardano, per esempio, le decisioni relative a fusioni , trasformazioni, acquisizioni e ingresso di nuovi soci. La golden share ha normalmente una durata transitoria
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Destinazione Italia
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Grandi opere fuori dal patto di stabilit. Le spese sostenute dall'Italiaperfmanziare i cantieri delle reti infrastrutturali inserite nei corridoi Ue (le cosiddette reti Ten-T) non saranno contabilizzate ai fini del rispetto deiparametri imposti da Bruxelles. L'annuncio arrivato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nell'incontro coni costruttori dell'Ance tenutosi ieri mattina a Roma. Arriver tra oggi e domani una lettera da Bruxelles - ha detto Lupi per chiarire che le risorse destinate alla realizzazione delle reti -Ten sono da considerare fuori dal patto di stabilit. L'annuncio conclude positivamente una storica battaglia condotta dal Governo in sede europeaper escludere dalla scure Ue sui bilanci il contributo ai progetti cofmanziati dall'Europa. Secondo le prime interpretazioni,la"deroga" contenuta nella lettera in arrivo da Bruxelles (con i dettagli operativi di un'apertura annunciata in un documento inviato dal commissario Olli Rehn ai ministri delle Finanze europei lo scorso luglio) agirebbe anche sulle spese sostenute nel 2013, determinando un impatto positivo sul mantenimento del rapporto deficitPil al di sotto del fatidico 3%. Si tratta di un'ottima notizia -ha aggiunto il ministro -anche perch in questo modo si libereranno risorse che potremmo utilizzare per finanziare anche piccoli cantieri. Il piano verr rilanciato nella prossima riunione dei ministri dei Trasporti eu-
ropei che si terr in occasione del Ten-T day in programma a Tallin (Estonia) il 16 ottobre. Secondo le prime stime governative si tratterebbe di una cifra non trascurabile, inclusa in un range compreso tra? e 15 miliardi di euro. Tale dunque da riportare sotto il tetto del3%un eventuale sforamento di uno o due decimi dipunto del rapporto deficit-Pil qualora venisse confermata l'applicazione al 2013. La
lettera di Rehn parla di un'applicazione apartire dal 2014, malascia ampi margini per un anticipo al2oi3 che noi cercheremo di sfruttare al massimo, ha aggiunto Lupi. Tra le opere che dovrebbero beneficiare dell'allentamento del rigore sui conti figurano i fondi per la linea ad altavelocit tra Torino e Lione, il tunnel del Brennero e il Terzo valico (che non ha ancora beneficiato dicofinanziamenti europei, ma potrebbe rientrare nella programmazione 2014- 2020). Il punto che ancoranon chiaro se a entrare nei calcoli siano solo le spese sostenute nel 2013 per queste opere (elemento che renderebbe difficile raggiungere l'obiettivo del Governo di svincolare risorse ingenti) o se l'elenco delle spese ammissibili sar allargato aunventaglio di cantieripi ampio, includendo opere girealizzate, come l'alta velocit ferroviaria fino a Napoli o grandi interventi stradali come la riqualificazione, tuttora in corso, della Salerno-Reggio Calabria.
In tema di grandi opere Lupi ha poi annunciato, che nella seduta del Cipe convocata per il 26 settembre dovrebbe arrivare l'ok all'utilizzo dei bonus fiscali (le cosiddette defiscalizzazioni) per lo sblocco delle prime due infrastrutture, Pedemontana piemontese e Orte-Mestre, darealizzare con iprivati. Positivo il riscontro dei costruttori. L'edilizia tornata centrale ha detto il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti -. Ci aspettiamo che questa rotta sia seguita con la legge di stabilit.
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Infrastrutture
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Semplificazioni
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Il disegno di legge europa 2013 bis incrementer gli oneri a carico dei datori di lavoro in quanto prevede la richiesta di ulteriore documentazione in materia di sicurezza, sia in caso di costituzione di nuova impresa, sia in occasione di modifiche al processo produttivo o all'organizzazione del lavoro. La disposizione in materia di lavoro e politica sociale, sottoposta a parere della Conferenza permanente Stato-Regioni, modifica gli articoli 28 e 29 del Dlgs 8i/2oo8 (Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) e introduce nuovi obblighi che peraltro non risultano di immediata interpretazione. Il comma 3-bis dell'articolo 28 del Testo unico vigente prevede che in caso di costituzione di nuova impresa, il datore dilavoro tenuto a effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il relativo documento (Dvr) entro 9o giorni dalla data di inizio della propria attivit. Con la novit che si intende apportare a tale disposizione, viene aggiunto che anche in caso di costituzione di nuova impresa il datore di lavoro deve comunque dare immediata evidenza, attraverso idonea documentazione, degli adempimenti degli obblighi di cui al comma 2, lettere b), c), d), e) ed f) e di cui al comma 3. A tale documentazione accede, su richiesta, il rappresentante deilavoratoriperlasicurezza. Gli obblighi contenuti nel comma2, dallaletterab allaf sono gli stessi che devono essere oggetto di valutazione dei rischi ai fini della redazione del Dvr, il che porta alla conseguenza, salvo le necessarie precisazioni, che laidonea documentazione dovrebbe consistere in un'elencazione degli interventi che il datore di lavoro si accin-
ge a effettuare ai fini della valutazione dei rischi, che saranno oggetto del Dvr da redigere entro 9o giorni. In caso contrario, la nuova documentazione sar un duplicato del Dvr. Analoghe considerazioni vanno fatte per le modifiche previste all'articolo 29 comma 3, il quale gi prevedeva, entro 30 giorni, l'aggiornamento o la rielaborazione della valutazione dei rischi in occasione di significativemodifiche alprocesso produttivo o della organizzazione del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione dellatecnica, della prevenzione e prote-
LE CIRCOSTANZE
Gli obblighi dovrebbero scattare quando si costituisce una nuova impresa osi modifica
il processo produttivo ........................................................................ zione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessit. Con la novit prevista dal disegno di legge comunitaria, anche per tale ipotesi il datore di lavoro deve dare immediata evidenza, attraverso idonea documentazione, sbnza che venga precisata la relazione che avr tale nuova documentazione con il Dvr oggetto di aggiornamento o rielaborazione. Da considerare, da ultimo, che la violazione all'articolo 28, comma 3-bis, secondo l'attuale formulazione, non autonomamente sanzionata, mentre non sarebbe sanzionabile il nuovo obbligo. sanzionabile, invece, la violazione all'articolo 29, comma 3, anche secondo lanuova formulazione, con l'ammenda da 2 a4mila euro.
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IN COMMISSIONE
Bonus energetico
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La Commissione europea boccia l'equipollenza tra dottore commercialista e revisore e apre la strada alla necessit di un esame integrativo abilitante uguale per tutti i professionisti (dottori commercialisti inclusi) che vogliano svolgere l'attivit di revisore legale dei conti. Una posizione fatta propria dall'ufficio legislativo del ministero della Giustizia italiano e, a sua volta, trasmessa anche al dicastero dell'Economia. Cos - in piena polemica sui malfunzionamento del Registro dei revisori a causa dei disguidi informatici e gestionali di Consip e all'indomani della conseguente proroga del termine per l'iscrizione inizialmente fissato al 23 settembre arriva la notizia della posizione (innovativa e divergente dalla tesi dell'equipollenza sostenuta anche dal Cun, si veda Il Sole a4 Ore di ieri) della Commissione Ue sul tema dell'esame di abilitazione e dell'equipollenza. Latesi della Dg "Capitali e imprese" chiara: una eventuale norma nazionale che stabilisca l'equipollenza senza esame integrativo siporrebbe in contrasto con la direttiva 2oo6/43/Ce. Un monito non da poco per il ministro della Giustizia chiamato alla redazione dei regolamento in tema di esame ed equipollenze. Che, avuto notizia della posizione comunitaria, espressa nel giu-
gno scorso, aluglio hapreso posizione chiarendo, anche alministero dell'Economia, la rilevanza del "solco" che divide il revisore dalle altre professioni che agiscono, fondamentalmente, nell'interesse del cliente mentre il revisore applica, e verifica l'applicazione delle norme, in posizione di terziet. Una premessa importante alla luce del fatto che il nuovo regolamento, a cui affidato il compito di attuare la parte del
dell'equipollenza per i dottori commercialisti, anche alla luce del fatto che tale professione potr essere svolta in tutti i paesi comunitari, sempre a tutela dellaveridicit delle informazioni societarie contenute nei bilanci. Si tratta- spiega Virgilio Baresi, presidente dell'Istituto nazionale dei revisori contabili che associa circa 6milaprofessionisti - di un risultato di enorme rilievo per il mondo dei revisori che diventeranno la prima professione italiana che avr un titolo europeo che le consentir di esercitare in tutta la Ue. E questo non come professionista "di parte", come accade ad esempio per avvocati o commercialisti che possono ovviamente assistere chi vogliono, ma come soggetto terzo che nelle condizioni di controllare il bilancio di qualsiasi azienda europea. L'obiettivo dell'Inrl che i revisori legali facciano la revisione come professione "unica" e la stima di Baresi che il mercato possa assorbire circa 4omila operatori nel prossimo triennio. Una possibilit interessante soprattutto per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro e che avr effetti importanti sullo sviluppo del sistema economico e delle imprese, finalmente allineate a tutti gli altri competitor europei.
giorgio.costa@itsole214ore.com
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IL REPORT
Psicologi
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