Sei sulla pagina 1di 21

Centro Studi C.N.I.

03 ottobre 2013

INDICE RASSEGNA STAMPA


Centro Studi C.N.I. - 03 ottobre 2013

PROFESSIONI
Sole 24 Ore 03/10/13 P. 35 Focus della Ue sull'accesso alle professioni Marina Castellaneta 1

ENERGIA
Sole24 Ore Casa Plus Sole24 Ore Casa Plus 03/10/13 P. 19 03/10/13 P. 19 Non tutti gli attestati rilasciati sono uguali I rischi della pagella energetica 2 3

EDILIZIA
Sole 24 Ore 03/10/13 P. 13 Un bonus mobili da 200 milioni Saverio Fossati 5

APPALTI PUBBLICI
Stampa 03/10/13 P. 12 E in Italia la corruzione pesa 60 miliardi l'anno. La met del totale europeo Marco Zatterin 6

ENERGIA
Repubblica 03/10/13 P. I Energia leggera Francesca Gugliotta 8

SISTRI
Sole 24 Ore 03/10/13 P. 33 Tempi pi lunghi per le sanzioni del Sistri Paola Ficco 12

MEDIAZIONE
Sole 24 Ore Sole 24 Ore 03/10/13 P. 35 03/10/13 P. 35 La parcella spinge la mediazione Per i casi complessi possibile l'aumento Giovanni Negri 13 15

PERSONALE
Italia Oggi 03/10/13 P. 34 Ingegneri e architetti 16

PERMESSO DI SOGGIORNO
Italia Oggi 03/10/13 P. 35 Studi, pronti rimborsi per l'aggiornamento del personale 17

AVVOCATI
Italia Oggi 03/10/13 P. 26 Compensi degli avvocati a dieta Benedetta Pacelli 18

Indice Rassegna Stampa

Pagina I

L'indagine. Parte la valutazione

Focus della Ue sull'accesso alle professioni


Marina Castellaneta ti , Parte la valutazione sui sistemi di accesso alle professioni regolamentate voluta dalla Commissione europea. Un percorso a tappe che, nell'intenzione di Bruxelles, dovrebbe servire a.individuare gli ostacoli esistenti - ancora troppi - in materia di accesso ad alcune professioni..Latabella di marcia stata illustrata oggi dalla Commissione Ue nella Comunicazione sullavalutazione dei sistemi nazionali di accesso alle professioni, affiancata daun documento di lavoro sulla forma giuridica, le tariffe e la partecipazione in forma societaria che riguarda, per, solo veterinari, architetti,revisori contabili, consulentifiscali e inmateria dipropriet industriale. Un dato certo: ancora oggi, malgrado la direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali e la 2006/123 sui servizi continuano ad esistere condizioni di accesso troppo restrittive che si traducono in ostacoli all'ingresso nel mondo delle professioni per giovani e professionisti provenienti da altri Stati membri. La mobilit - ha precisato l'Esecutivo - ancora troppo bassa e le differenze esistenti tra gli Stati impediscono, di frequente, la circolazione dei professionisti. Ancheperch il numero delle professioni regolamentate varia troppo tra gli Stati membri: da 5o in alcuni Paesi a oltre 400 in altri, con una media di circa 157 professioni regolamentate per Stato. Il numero pi alto il settore della salute. Questa la tabella di marcia che Bruxelles ha messo in campo, non per una deregulation nei sistemi di accesso, ma per l'affermazione di meccanismi improntati alla tra,sparenza e alla proporzionalit. Prima di tutto, gli Stati dovranno trasmettere l'elenco delle professioni regolamentate per aggiornare il database gi esistente. Partir cos uno screening accurato per l'individuazione delle restrizioni in entrata e una successiva valutazione sulla necessit e la proporzionalit delle misure volute sul piano nazionale. Inprimo piano, per Bruxelles, la valutazione d'impatto su tariffe , qualit e occupazione. Nella prima met del 2014 la Commissione divulgher uno studio sull'impatto economico. Nei due anni successivi, gli Stati dovranno procedere a una valutazione reciproca sui meccanismi di accesso. Entro aprile 2015 i Paesi membri presenteranno un piano d'azione con l'indicazione per ogni professione di meccanismi alternativi. La Commissione riconosce che la regolamentazione nell'accesso alle professioni necessaria per proteggere i consumatori , perragioni di salute,pubblica (il caso delle professioni sanitarie) o di tutela della parte debole come per i revisori contabili diunasociet che agiscono nell'interesse di piccoli azionisti, ma l'eccessiva regolamentazione crea una barriera nell'accesso di nuovi professionisti e rischia di provocare una distorsione del mercato, nonch un incremento delle tariffe che danneggia proprio gli utenti. La riduzione degli ostacoli all'ingresso - osserva la Commissione avrebbe un effetto vantaggioso nel consentire un incremento del numero dei professionisti facendo aumentare la concorrenza avantaggio della qualit, anche sotto il profilo dell'innovazione e della mo dernizzazione. Da nontrascurare, poi, i vantaggi nell'occupazione con la possibilit di una pi forte mobilit e l'ingresso di pi giovani tra i professionisti.
NI RIPRODUZIONE RISERVATA

L'INCHIESTA La Commissione europea ha avviato un monitoraggio delle diverse legislazioni eisistenti in ,materia di sistemi di accesso alte professioni regolamentate GLI OBIETTIVI Con l'indagine la Commissione non.punta a una deregulation dei sistemi di accesso, ma all'affermazione di meccanismi pi trasparenti in grado di non penalizzare, come invece avviene ora, la possibilit dei giovani di intraprendere la professione I TEMPI La tabella di marcia prevede che gli Stati membri forniscano un elenco delle profesisoni regolamentate;
successivamente andr esaminata la necessit e proporzionalit delle misure sulfronte dell'ingresso; a inizio 2014la Commissione divulgher uno studio sull'impatto economico

GLI OBIETTIVI Sotto osservazione finiscono gli ostacoli ancora presenti nelle legislazioni dei Paesi europei .......:........................................................... .....

Professioni

Pagina 1

IL DOCUMENTO

Non tutti gli attestati rilasciati sono uguali


DaAce adApe, nelpassaggio trai due attestati c' ilrischio diimbattersiin certificazioni energetiche poco attendibili, in un'offerta di mercato che non garantisce sempre lo stesso risultato. Ad esempio su Groupon, sito internet di sconti e coupon promozionali, possibile portarsi a casa un attestato a 59 euro invece di 250, con sopralluogo e registrazione al Catasto regionale. Ma la pagella energetica, obbligatoria dal 6 giugno anche per gli affitti, un documento complesso e nella corsa dei professionisti per accaparrarsi questa fetta di mercato si insinuano documenti non validi odi scarsa qualit.

mativa vigente, lo possa qualificare come Ape (oppure Ace se ancora in corso di validit): deve indicare la lasse di prestazione energetica dell'edificio, la data di rilascio (sia, l'Ape che i vecchi Ace hanno validit decennale), gli elementi idonei a collegare il certificato all'immobile negoziato (in primo luogo i dati di identificazione catastale), la sottoscrizione del tecnico che lo ha redatto e la sua dichiarazione di indipendenza.
Spetta per al proprietario del bene, e non al notaio, verificare che il tecnico siainpossesso dei requisiti di legge: l'accertamento non poi cos facile, poich non tutte le Regioni si sono dotate di un apposito albo o registro di certificatori accreditati. I principali network di mediazione immobiliare hanno stipulato

delle convenzioni ad hoc e propongono prezzi agevolati, per evitare di imbattersi in certificati rilasciati in fretta, sulla base di fac simili pre-compilati, senza vedere l'immobile.
Meno controlli, invece, sul fronte degli affitti: Se il proprietario si presenta con il suo certificato - afferma Isabella Tulipano di Solo Affitti - che ritiene valido, non c' nessuno che poi va a controllarlo. Tanto meno l'inquilino, poco attento al parametro dellaprestazione energetica, che sposta ancora pochissimo la trattativa. In una rilevazione fra le aio agenzie di Solo Affitti questo requisito all'ultimo posto fra le esigenze manifestate nella ricerca di un immobile da affittare. - Mi. F.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima del rogito il notaio a dover verificare che l'attestato esibito dal cliente abbia quel contenuto minimo che, in base alla nor-

Energia

Pagina 2

L'EFFETTO SULL'IMMOBILIARE

I ri sc hi d e ll a p age ll a e n erge ti ca
Scatta la corsa al certificato per chi affitta, ma troppe incertezze frenano la ripresa del mercato
di Michela Finizio La riforma della pagella energetica degli edifici ha generato problematiche tutt'altro che marginali al mercato immobiliare. Dietro il cambio di nome, da Ace (attestato di certificazione energetica) adApe (attestato di prestazione energetica), si nascondono una serie di insidie einterrogativi che, nell'instabilitpolitica, restano in attesa di risposte.
In ballo c' il rischio di nullit degli stessi contratti (di vendita, donazione e le nuove locazioni), cos come stabilito dal Dl 63/2013 (poi convertito nella legge 9o del 3 agosto 2013) che dal 6 giugno scorso ha reso obbligatorio allegare l'Ape a tutti gli atti di trasferimento di immobili. Nel frattempo si scatenata la corsa alfattestato e la maggior parte dei certificati rilasciati continuano a chiamarsi Ace, e a esse redatti con le procedure del passato. Nelle compravendite era gi obbligatorio alle gare l'atte stato al momento del rogito e molti proprietari si erano gi dotati del vecchio Ace (che resta comunquevalido per io anni). Gli agenti immobiliari denunciano le conseguenze peggiori sul mercato degli affitti: I proprietari ne stanno prendendo atto - afferma Isabella Tulipano di Solo Affitti - e con in media i5o euro si fanno produrre un attestato. Ma sul territorio raccogliamo problematiche diverse: Milano, gra2ie alla legge lombarda, era pi pronta; a Roma la riforma ha creato abbastanza squilibrio. Solo Affitti chiede una circolare delle Entrate che dia indicazioni operative: Almomento dellaregistrazione alcuni uffici delle Entrate - aggiuge Tulipano controllano che ci sia l'allegato; ad altri basta una clausola interna al contratto di presavisione da parte dell'inquilino. In regime Irpef sui redditi da locazione, inoltre, non chiaro se servalamarca dabollo oppure comeprocedere nelle registrazioni online. Infine ilpassaggio da Ace ad Ape confonde ancora di pi: Stiamo continuando a fare contratti di locazione e rogiti allegando l'Ace e non l'Ape, anche se rischiamo, affermaPaolo Righi,presidente di Fiap che da mesi chiede di eliminare la nullit dei contratti. Le rassicurazioni pubbliche del Governo, che in pi occasioni si detto disponibile a ridiscutere il provvedimento, hanno spinto notai e proprietari a concludere comunque le trattative incorso. Abbiamo ricevuto rassicurazioni - aggiunge Righi - e tutte le interpretazioni riconoscono la validit dei vecchi Ace. Ma qualche banca sta iniziando a porsi il problema, a chiedersi se concedere una delibera di mutuo con il rischio che il contratto sia sottoposto a nullit. Chi rischia di vedersi sfumare una trattativa, chi ha urgenza di trovare un inquilino, ovviamente va avanti lo stesso. I notai non registrano una frenata della contrattazione, a causa della riforma. Detto questo - afferma Domenico Cambareri, consigliere nazionale del Notariato - le complicazioni in questa materia sono tantissime, da sempre legate anche alle diversit tecniche operative nelle Regioni. La riforma ha generato ulteriori complicazioni: nel corso dell'estate si sono accumulatetante interpretazioni, finalizzate al recupero della vecchia normativa e allavolont di non rallentare il mercato. Fatto sta che si tratta pur sempre di interpretazioni: Afronte diunapena cos dura come la nullit dei contratti - aggiunge Cambareri - capisco le interpretazioni conservatrici dei proprietari che meritano di essere considerate. Se non interviene una sanatoria non si pu escludere che alcuni contratti rischino di arrivare davanti al giudice. conformi alla direttiva2oo2/91/CE, che resteranno comunque validi io anni se l'edificio non subisce ristrutturazioni sostanziali. Ma la gente incredula - continua Righi - se nel frattempo, prima della chiusura del contratto, venissero approvate le nuove procedure di calcolo per l'Ape, c' solo da sperare che il documento restivalido.Altrimentibisognerfarsene fare un altro e pagare nuovamente un professionista abilitato. Su questo anche i notai non se la sentono di dare certezze: Non abbiamo la sfera di cristallo - dice Cambareri del Notariato - un Ace fatto oggi non detto che possa rispondere ai futuri decreti, a meno che le nuove norme non facciano salvi gli attestati prodotti fino a quel momento. Nel frattemp o alcuni tecnici stanno correndo ai ripari intitolando i nuovi documenti "Ape", anche se vengono redatti secondo le regole dell'Ace. l'arte italica dell'arraggiarsi - aggiunge Righi ma non possibile oggi trovarsi a dover fare un atto, sperando che poi il Governo faccia una sanatoria, conclude.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Quest'estate, una circolare del ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che, in attesa di nuovi decreti che stabiliranno le proNel passaggio da Ace ad Ape

si pu incorrere nella nullit dei contratti : i proprietari pi prudenti aspettano e chiedono la sanatoria
cedure di calcolo per l'Ape, restano in vigore gliAce cos come dispostidalle leggi regionali e dalla normativa nazionale precedente. Ma i proprietari ricordano che Knella le gge la nullit dei contratti fa riferimento agli Ape e non agli Ace; e che la nuova legge nazionale di rango superiore a quelle regionali, fa notare Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia. Quindi il rischio clie;in sede di verifica,vengachiamato in caus 'ungiudice adecidere sulla nullit. La paura di trovarsi nelle mani un contratto privo di vabre genera confusione: Abbiamo bloccato contratti di affitto - afferma Sforza Fogliani =, in attesa di qualche provvedimento che elthini il rischio, non intendiamo stipularne di nuovi. un peccato, soprattutto inunmomento incuiilmercato si stavarisvegliando.

AncheAgefis, l'associazione dei geometrifiscalisti, ritiene che l'Ace sia omologa dell'Ape e a chi deve vendere o affittare consiglia di dotarsi di un attestato secondo le vecchie norme,

Energia

Pagina 3

mm

Mr;.

".' sXhs

Efficienze e sprechi Villa di Gioia, a Bisceglie ( Bt), tra i vincitori dell'ultima edizione dei CasaClima Awards (sopra); la maggior parte degli edifici italiani per in classe G, con gravi dispersioni termiche, come si pu vedere nella termografia a sinistra; la termoregolazione (a destra) pu aiutare a ridurre gli sprechi

Energia

Pagina 4

A gevolazioni fiscali. Scadenza a fine anno

Un bonus mobili da 200 milioni


Saverio Fossati

Bella occasione, peccato manchino i soldi. Lo devono aver p ensato in molti, considerando l'allettante possibilit di ristrutturare la casa, corazzarla contro gli sprechi di calore e riempirla di mobili nuovi d'occasione, che adesso si trovano a prezzi stracciati. Ma almeno 400 milioni di acquisti lecito aspettarseli. Comunque, chi pu farlo risparmier il Sodo sulle spese dei lavori (sino a 96mila euro) e altrettanto sull'acquisto di arredi (sino a iomila euro, si veda anche apagina 21), mentre per il risparmio energetico qualificato si arriva al 65 per cento. Certo che se se si d una bella risistemata alla casa (7omila curo), si comprano mobili per il tetto massimo, si acquista una nuova caldaia ad alto rendimento e si cambiano infissi mettendo quelli a bassa trasmittanza termica, quei ioo mila euro di spesa totale diventano 5omila, recuperando un bonus fiscale di 5mila euro all'anno. Il potenziale di mercato ampio, con un volume d'affari di circa 49 miliardi all'anno nel settore della manutenzione (sono dati Ance ma tengono conto anche degli immobili non abitativi). Il comparto dell'edilizia, se negli ultimi cinque anni ha perso 6oomila posti di lavoro tra addetti e indotto, ha per visto, nello stesso periodo, un incremento del 17% delle manutenzioni. Che in sostanza hanno evitato la catastrofe. E il bonus ristrutturazioni ha avuto un ruolo fondamentale, con la detrazione del 36% prima e del 50% oggi, almeno per i lavori pagati sino al 31 dicembre. Cos, le stime (si veda il Sole 24 Ore del 23 settembre scorso) sono di 75omila contribuenti che beneficiano delbonus edilizio dal giugno 2012 a fine 2013. Il conto va fatto su un anno e mezzo perch questa anche la platea dei potenziali beneficiari del bonus mobili: se tutti quelli

che hanno ristrutturato comprassero anche iomila euro di mobili si arriverebbe a 7,5 miliardi di spesa. Ovviamente non sar cos. Pu essere utile un confronto con l'esperienza del bonus mobili del 2009, quando ibeneficiari erano stati 42mila, con una spesa media di 5mila euro (allora la detrazione era in cinque anni). Oggi la detrazione spalmata in dieci anni per la percentuale di detrazione passata dal 20% del 2009 a15ooro di adesso, e lapossibilit dipagare conbancomat o carte di credito rende davvero semplice l'acquisto. Nel 2009 circa il 9% di chi aveva ristrutturato aveva usufruito del bonus mobili. Quindi sipubenissimo ipotizzare che in questo periodo la percentuale salga, considerando la maggiore appetibilit: se anche arrivasse al solo uper cento (+ 20%), anche tenendo la stessa spesa media, si avrebbero 8omila bonus mobiliper un importo totale dispesa di circa 400 milioni e un risparmio fiscale di 200 milioni.
RIPRODUZIONE RISERVATA

-muue
f0U111'.,. is

ge g7 v.l Y

-1: casa

La guida ai bonus fiscali Ieri ilSole 24 Ore ha pubblicato la guida ai bonus legati alle ristruttutu razioni edilizie, disponibile in versione digitale per gli abbonati. La guida sar ora messa in vendita anche su Store24

Edilizia

Pagina 5

F in Italia la corruzione pese 60 miliardi l'anno Ira met del totale europeo
Rapporto di Bruxelles sugli appalti: truccata una gara su dieci
corruzione nelle gare di appalto continentali si scopre che, posto un campione di otto stati (Italia, Francia, Paesi bassi, Lituania, Ungheria, Spagna, Polonia, Romania) e cinque settori chiave (come costruzioni e risorse idriche), nel 2010 sono stati sfilati dalle casse pubbliche e comunitarie 2,2 miliardi. E' in media il 3% del valore delle aggiudicazioni, cifra che sale di oltre tre volte quando si misura nel Bel Paese.
A livello europeo il vizietto della bustarella colpisce pi frequentemente nel settore dei corsi di formazione, dove si paga per insegnare alla gente come trovare un lavoro. Qui la possibilit che qualcuno abbia oliato finanziariamente gli ingranaggi supera il caso su quattro (28%), seguita dal settore idrico (27%). Bassa la truffa stradale (13%): i controlli sono pi stretti e i casi meno frequenti. Il dato quasi raddoppia nelle ferrovie, soprattutto alla voce "materiali". le se, posto a cento il livello della perfezione, noi ci fermiamo a 57 e i soliti romeni a 55. Manco a dirlo, Francia e Olanda sono rispettivamente a 91 e a 97. Se guardiamo alle frodi al bilancio Ue (campione vecchio, 20002006) conseguiamo 39,5% di malefatte scoperte, il che anche un solido punto a favore dei nostri inquirenti. Anche se, a leggere le statistiche, si vede che i tedeschi sono quantitativamente pi efficaci nello scovare i colpevoli e pi duri nel punirli. Come risultato nelle inchieste sulle frodi Ue alle quali ha partecipato l'Olaf hanno carcerato 65 persone nel 2006-11. In Italia siamo a 14. Magari erano comportamenti meno gravi, ma il dato colpisce.
M!'x f{ C i} .W'U: E- E '91

Un brutto problema di immagine e non solo. Le possibilit che in Italia un appalto pubblico sia viziato dalla corruzione arrivano al 10% delle gare, oltre tre volte il dato francese e pi di dieci volte quello dell'Olanda, dove il malaffare influisce per meno dell'1% sull'aggiudicazione dei contrattti. Siamo un paese a rischio - lasciano intendere i dati messi insieme da Price&Waterhouse per l'Olaf, l'agenzia antifrode europea -, poco trasparente e gradito ai malfattori, del resto i volumi non richiedono commenti. Dei 120 miliardi che la Commissione Ue stima siano sottratti ogni anno all'economia continentale dalle tangenti, met di nostra competenza. E' un record imbattibile che nessuno potrebbe mai invidiarci. Fa poca differenza il non essere soli. Dal rapporto consegnato all'Europarlamento come contributo per un'audizione sui costi della PUBBL I CO SO TT O ACCUSA

L'Italia non se la cava bene e, in genere, si ritrova in compagnia di ungheresi e romeni, paesi nuovi entrati nell'Ue che le statistiche dipingono ancora a caccia di una verginit etica. Il nostro debole sono le gare truccate, quelle in cui il vincitore gi stato deciso e a cui gli altri concorrenti partecipano pro forma, circostanza verificata nel 63 per cento delle violazioni delle regole. Il conflitto di interesse, cio l'attribuzione a parenti o amici, appena al 23%. Almeno secondo il rapporto P&W. Dobbiamo essere dei geni del ma

Tra le cause la cattiva


capacit di gestione delle amministrazioni

Di chi la colpa? Della qualit dei truffatori, anzitutto. Per il rapporto P&W stigmatizza che in molti stati i funzionari pubblici non sono specificamente addestrati per assicurare la trasparenza. In Italia, si insiste, la mancanza di capacit nella pubblica amministrazione nella gestione di strutture altamente complesse crea spazio per frodi e corruzione. Questo, soprattutto dove potenti cartelli privati e organizzazioni criminali possono influenzare il processo di decisione politica. La frequente presenza di consulenti esterni in un quadro di ridotta managerialit facile una scintilla di possibile corruzione. Infine scarseggiano i fondi e gli uomini per indagare. Cosa che, ovviamente, a corruttori non manca proprio mai.

Appalti pubblici

Pagina 6

La classifica delle virtJ


La posiJor:e relia uraduatcria ccilcca ai prinli posti
., (51 :nu olen0 00rril'IOn_ i pi ..StOnla

1 En!andia dei
do ; SI _un-m,Jr,o

r>ortxlAlo 5o enia
onri !` /llta

1
4

12

ri,he, a

46

Reqilil' nlto -

17

Ptt0111a

o';10

22

`, hv.o hia
RoI' anla A I, ". *alla l

25 ilanda Ugo Sp ;gria 25


2:1

Cr^Cia

dilit dl episodi corruzione nielle gare d'appalto


V?lori in pFicei .i .a !e, t_ri e ottFrr _ anal-zzardo i r;1 e- ..a a s, , se e u i opeo 1E D .i e g; re d; ppaltn %'ffcttuaie ir alcuri Paesi e. opei

c Ate inferiore
MA Superiore

3n.^

31,5 2%5 21,0

9,0

2,5 0,5 _......... Spa: ro _ . Jtu; ni . ..............___..... _...___ _____ _ - -,cs' a l a Jr _,l , i_. Pc r l a 1, r .... lria

I.', sll ,3:;iLrs 1Yte

_.ow C=Msrspa
4iM j<':E:.-,tCS d,a At,ire'Yt2

sranel c.rsel;e neNe climi


i 4A $a ,;; arir', chi vi

Appalti pubblici

Pagina 7

FRANCESCA GUGLIOTTA
oma. Appartamento di 100 metri quadrati, costruzione anni 60-70 in calcestruzzo. Qui i proprietari , con un intervento di 3.825 euro per l'isolamento del solaio, sono riusciti a migliorare la prestazione energetica dell'edificio. Il risultato? Un risparmio annuale di riscaldamento di 390 euro. A Milano invece, in una villetta unifamiliare, con un intervento di 1.170 euro per l'isolamento del tetto hanno ottenuto un risparmio sul riscaldamento di 618 euro annui (dati forniti dall'architetto Ivano Talmon per l'azienda specializzata in soluzioni isolanti e risparmio energetico Saint Gobain). Gli abitanti cos recuperano laspesaindue anni. Riqualificare l'abitazione a livello ener-

getico una spesa importante - soprattutto di questi tempi - ma che si rivela un ottimo investimento: meno dispersione tennica, meno consumi, bollette pi leggere. Tetti, pareti, solai, ma anche cantine, garage, porte e finestre: sono tante le vie di fuga per il calore. Ecco come creare delle barriere. (continua a paginalldell'inserto)

Energia

Pagina 8

FRANCESCA GUGLIOTTA

(seguedalla copertina) imperativo coibentare l'abitazione sia per isolarla a livello termo-acustico ( con importanti tagli sulla bolletta), sia per proteggerla dall'umidit e dagli agenti atmosferici come abbondanti piogge e gelo . Coibentare, una bestpractice, che oggi alla portata di tutti: online sui siti delle aziende si possono fare tour virtuali nella casa per scoprire quali sono le soluzioni pi adatte . Si pu isolare la casa sia dall'esterno che dall'interno. La coibentazione dell'involucro lapi efficace ed possibile tramite numerose soluzioni: la prima utilizzare materiali cestruttivi a bassa conducibilit, come i mattoni termici o, per eccellenza, il legno (conducibilit termica 0,130,18 W/mK, inferiore ai tradizionali laterizio, calcestruzzo , pietra); la seconda la facciata ventilata, che crea una camera d'aria in movimento tra pareti e rivestimenti ; la terza il cappotto termico. Quest ' ultimo un guscio formato da lastre isolanti incollate o posate sulle pareti, solai, tetti preesistenti . Sono pannellisandvvich composti da vari materiali isolanti : Il pi economico e quello che conduce meno il calore l'eps, il polistirene espanso, scelto dal 90 per cento dei clienti, afferma Walter Gameo di Fassa Sortolo . Quelli pi traspiranti sono il sughero e la lana di roccia. L'obiettivo ridurre la conducibilit termica W/mq K: pi basso questo valore, migliore il grado di isolamento . Partiamo dalla base : per il solaio , importante da isolare soprattutto in presenza di cantine e garage che creano dispersione , Ytong propone Multipor, lastrain calcestruzzo minerale, damontare in costruzioni nuove oppure in fase di ristrutturazione . E il risparmio quantificato : basti pensare che una muratura con trasmittanza termica di 2 W/mq K, quando viene isolata con 10 cm diMultipor ( 2 euro al mq) passa auna trasmittanza minima di soli 0 ,37 W/mq K. Per le pareti, trai sistemi pi innovativi ci sono quelli di costruzione a secco: sono dei blocchi che si assemblano senza opere murarie, inpoco tempo e confacilit. Come imoduliultraslim dilendyloss : alti 3 ,15 metri, spessi 74 millimetri, garantiscono elevate prestazioni termoacustiche, di reazione al fuoco e resistenza meccanica. Pensato per l'isolamento termico, Hightherm di Fassa Bortolo , un blocco superisolante ( conducibilit termica 0 , 030 W/ mK) in eps e cuore di grafite; in pi facile da incollare: online (www. fassabortolo.com) i consigli passo dopo passo perlaposa. Perrisanare e impermeabilizzare il tetto in previsione del piovoso autunno , Dow propone lastre-ombrello da montare tra solaio e pavimento . Contro l'umidit utile creare un tetto ventilato con L'utilizzo di sistemi areati leggeri e modulari : Stirostarnp di Bioisotherm, una griglia che fa circolare l'aria sottotegola. Non dimenticare finestre, porte e garage: scegliere infissi e serramenti isolanti per una casa a prova di ladro e di disp ersione.

Energia

Pagina 9

Importante isolare il solaio, soprattutto in presenza di cantine o garage perch si crea dispersione termica tra il volume riscaldato - la casa - e gli ambienti freddi. Perfarlo basta utilizzare materiali isolanti. Come i blocchi in calcestruzzo minerale alleggerito Muitipordell'azienda Ytong: resistenti al fuoco e antisismici. Costano 2 euro al metro quadrato

La facciata ventilata crea una camera d'aria in movimento tra la parete e il rivestimento esterno. Non assorbe il calore d'estate e mantiene il clima interno d'inverno. Come rivestimento, uno dei materiali pi virtuosi la ceramica: si monta a secco in lastre XL, come Slimtech di Lea nel colore nero Lamborghini. Costa a partire da 200 euro al metro quadrato

Per coperture piane, come tetti orizzontali o terrazze, Roofmate di Dow Building Solutions: sono delle lastre isolanti pensate per proteggere l'abitazione dagli agenti atmosferici, quali gelo e neve, e dall'eccessiva piovosit. Si montano tra il solaio e la pavimentazione, sono ideali per la ristrutturazione e per impermeabilizzare i tetti esistenti. I I Roofmate SL spessore 12 centimetri costa 13 euro al metro quadrato

Stirostamp di Bioisotherm una lastra di sottocopertura per tetti ventilati, realizzata in eps: una sorta di griglia dove far passare l'aria naturale. La circolazione dell'aria elimina la condensa del vapore e riduce il rischio di muffe. Si mette sopra il solaio in calcestruzzo, legno o laterizio, adatta sia per tetti piani che inclinati. Costa a partire da 12 euro al metro quadro

Per isolare dall'esterno con il sistema a cappotto, la lastra Hightherm di Fassa Bortolo, realizzata in due materiali molto isolanti: eps e grafite. I blocchi si mettono come rinforzo della struttura esistente, creando cos un "cappotto"termico per l'edificio. Costa a partire da 210 euro al metro cubo

Tra i modi pi leggeri e innovativi per coibentare il tetto, Air-Crab di Sicilferro: una copertura "a vespaio" in eps, materiale molto isolante perch ha una bassissima conducibilit termica. Modulare, facile da montare, con forma e altezze personalizzabili. 15 euro al metro quadro I sistemi di costruzione a secco d i Jendy Joss sono facili da montare. Si tratta di lastre con un cuore isolante in fibra di poliestere riciclatae riciclabile. Costa a partire da 30 euro al metro quadro. La riqualificazione energetica dell'edificio permette di abbattere i consumi con notevoli tagli sulla bolletta

sette volte pi isolante di una normale porta blindata: da Dierre, Synergy Out, garantisce un' isolamento termico da 1,3 a 0,6 W/m2K (pi bassi sono i valori di conducibilit termica maggiore l'isolamento). Inoltre a prova di rumore e di ladro: isolamento acustico 46 dB, resistenza all'effrazione: classe 3. Tutto in soli in 77 millimetri di spessore. Costa a partire da 1.500 euro (iva esclusa e senza i costi di montaggio)

Una barriera per la casa: da Finstral, la parete vetrata Vista. I profili sono isolanti e resistenti: dentro pvc, fuori alluminio. Si raggiunge un valore di trasmittanza termica minimo (0,6 W/m2K), grazie anche all'impiego di vetri isolanti in due differenti spessori di 30 e 46 mm. A partire da 600 euro al metro quadrato

Se il garage collegato alla casa, serve una porta da garage a elevata coibentazione. In pi, per bloccare la dispersione, Hormann ha sviluppato il raccordo telaio (la parte tra il telaio e la porta) ThermoFrame. Migliora la coibentazionefino al 12,5 per cento. Portone e Thermoframe a partire da 850 giuro

Energia

Pagina 10

Materiali e tecniche Le novit in fatto di costruzioni, i sistemi di isolamento pi innovativi, i materiali performanti in mostra al Made Expo di Milano, il salone dell'edilizia, architettura e design (fino al 5 ottobre allafiera di Rho). I padiglioni 1, 3 e 4 sono dedicati a Involucri e serramenti, mentre il 4 e il 6 a Energia e impianti www.madeexpo.it

Energia

Pagina 11

Ambiente. Emendamenti verso l'approvazione del Senato

Tempi pi lunghi . per le sanzioni del Sistri


Paola Ficco

Il Sistrisi confermalimitato ai rifiuti pericolosi, ma si conforma meglio al nuovo scenario applicativo tracciato con il Dl 101/2013 che, nel percorso verso la conversione in legge, precisale disposizioni dell'articolo n, anche in ordine agli obbligati alla tenuta di registri e formulari. Gli emendamenti al Dl approvati dalla commissione Affari costituzionali del Senato, infatti, contribuiscono a fugare una serie di dubbi che la nota del ministero dell'Ambiente del3o settembre aveva cercato di mitigare. Inoltre si amplia, come accennato pi volte dal ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, il periodo di non applicazione delle sanzioni, affinch tutti i soggetti obbligati familiarizzino con la complessit del Sistri e, soprattutto, l'architettura di-sistema che gli sottende possa essere modificata nei molti punti caldi che necessitano di intervento. Gli emendamenti all'articolo u che andranno all'esame dell'aula marted prossimo prevedono l'obbligo di adesione al Sistri per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi; per enti o imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi atitolo professionale compresi ivettori esteri che operano in Italia; per enti o imprese che effettuano operazioni ditrattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazioni di rifiuti urbani e speciali pericolosi (per non specificata la mancanza di detenzione). Sono compresi i nuovi produttori che trattano o producono rifiuti pericolosi. Tutti i non obbligati hanno facolt di adesione. Il ministro dell'Ambiente si riserva un decreto per individuare ulteriori categorie. Obbligati al Sistri dal i' ottobre 2013 figurano an-

che ivettori esteri che trasportano rifiuti all'interno del territorio nazionali o effettuano trasporti transfrontalieri in partenza dall'Italia. Altra novit costituita dal fatto che le sanzioni si applicano dal 31 dicembre 2013 per la partenza del i ottobre e dal 2 giugno 2014 per quella del 3 marzo. del prossimo anno. Nel frattempo, tutti dovranno continuare a tenere registri e formulari degli articoli 190 e 193 del decreto legislativo 152/2006 con l'applicazione delle relative sanzioni, sulle quali tuttavia opportuno che venga fatta chiarezza poich non cos scontato che siano ancora vigenti per tutte le categorie obbligate a tali scritture. Le sanzioni Sistri, per, saranno modificate e integrate con decreto del ministro dell'Am-

In Parlamento
011 LE DATE Il Sistri, per circa 17mila operatori, diventato obbligatorio dal 1 ottobre, mentre per una platea pi ampia di enti e imprese
l'appuntamento fissato al3 marzo 2014

02IILPERCORSO La normativa di riferimento, modificata pi volte nel corso del tempo, ha subito l'ultimo aggiornamento con il decreto legge 101/2013 del 31 agosto, che ora deve essere convertito in legge entro il 30 ottobre. La commissione Affari costituzionali del Senato ha concordato una serie di emendamenti che settimana prossima dovrebbero ricevere il via libera dell'aula

biente entro ila marzo 2014. Gli agricoltori disciplinati all'articolo 2135 del Codice civile, produttori iniziali di rifiuti pericolosi (per esempio batterie e olio dei mezzi agricoli), non devono iscriversi all'Albo gestori ambientali per il trasporto in conto proprio di tali rifiuti all'interno della provincia o regione ove ha sede l'impresa per conferirli nel circuito di raccolta. Nuove le modali t alternative per la tenuta del registro di carico e scarico: conservazione per tre anni del formulario o della scheda Sistri o del documento di conferimento dei rifiuti agricoli pericolosi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta. Viene anche ridisegnata la platea degli obbligati ai registri e il sistema si "ricalbra" dopo le modifiche dei soggetti obbligati al Sistri. La logica quella secondo cui chi non nel Sistri, neanche volontariamente, nel sistema cartaceo. Comunque il Dl decreta l'obbligo per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti specialipericolosi; per i produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali e artigianali e per quelli da potabilizzazione e altri trattamenti di acque (non per il trasporto in conto proprio). Si aggiungono enti e imprese che raccolgono e trasportano rifiuti o che li preparano al riutilizzo, litrattano, recuperano e smaltiscono, compresi i nuovi produttori. Commercianti e intermediari dovranno annotare il registro 24 ore prima dell'operazione ed entro 48 ore dalla sua conclusione. Ma, se tutti questi soggetti aderiscono obbligatoriamente o volontariamente al Sistri, non sono tenuti ai registri. Infine il formulario resta per enti e imprese che non sono obbligati o che non aderiscono volontariamente al Sistri.
SI RIPRODUZIONE RISERVATA

Sistri

Pagina 12

GiutAaa Nel regolamento sui compensi degli avvocati previsti incentivi alla conciliazione e misure contro. l'abuso del processo

La p arell spinge l rne diazin


Ridotti gli importi previsti dal Cnf - Niente oneri per la fase successiva alla decisione
quanto maturato per l'attivit precedentemente svolta. Inoltre rappresentaunelemento negativo, al momento della determinazione dellaparcella daparte eigii ice,l'adozionedapardell' avvocato di di condotte abusive che impediscono di definire la controversia in tempi ragionevoli. In termini generali , sottolinea il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri ilministero ha condiviso l'impianto della proposta del Cnf, ad esempio per quanto riguarda la ripartizione per materia, conl ' obiettivo condiviso diincidere sulla prevedibilit dei costi del servizio legale, garantendo da un lato la proporzionalit della retribuzione del professionista , dall'altro ponendo il soggetto fruitore,del servizio nelle condizioni di fare una valutazione economica costi /benefici dell ' azione legale che intende intraprendere. E stato necessario - ricordaFerri-apportare alcune modifiche per armonizzare i parametri degli avvocati a quelli delle altre professioni, mantenendo fermo il principio dell'abolizione delle tariffe, ed stato pertanto riconosciuto un ragionevole incremento degli importi, anche tenendo conto del momento di crisi che sta attraversando il Paese. Infatti, stata conservata nella struttura del provvedimento, una ripartizione in due capi: uno per le controversie inmateriagiudiziale civile-amministrativa-tributaria e uno per le controversie in materia penale; un capo autonomo invece dedicato all'attivit stragiudiziale nel suo complesso. Nel confronto con la proposta del Cnf, il ministero spiega che si proceduto a un'opera di semplificazione e accorpamento che ha condotto a una riduzione degli articoli del decreto da 39 a 29. Sullaparte civile, rispetto alla versione Cnf, cade la fase della post decisione: per il ministero non sono individuabil specifiche attivit che gi non rientrano nella fase decisionale o in quelle proprie della fase di studio e introduttiva del procedimento esecutivo. Una fase di post decisione comporta solo una non giustificata moltiplicazione di compensi. Nel penale, stata stralciata la previsione proposta dal Cnf di un compens accessorio nei casi diudienzafuori dal circondario, di, attivit istruttoria in secondo grado o quando le udienze sono pi di una.
Quanto al dettaglio degli importi, per ilprogetto di matrice Cnf registra, rispetto ai parametri numerici attuali (quelli cio del decreto ministeriale 140/2012 da subito contestati dagliavvocati), un incremento minimo del 5o% e,, pi spesso, se non quasi sempre, un raddoppio o addirittura una triplicazione dell'importo. Un aumento che, si mette in evidenza nella. relazione al regolamento, appare ingiustificato, sia sul piano tecnico, alla luce dei rilievi che il Consiglio di Stato aveva formulato conriferimentc.a importi ienpi contenuti, sia sul piano "politico", alla luce della delicata congiuntura economica che sta attraversando il Paese per le'inevitabili ricadute su altri settori e, quindi, sul tasso di inflazione, per l'importanza e rilevanza so ciale della categoriaforense.

Giovanni Negri MILANO

Incentivato l'avvocato che punta sullaconciliazione. Penalizzato quello che abusa delprocesso pur sapendo di avere torto.-Il regolamento suiparametri per i compensi (quando manca I'intesa tra avvocato e cliente),messo apunto dalministero della Giustizia e trasmesso a Consiglio di Stato e Cnfper i pareri (a seguire dovranno arrivare anche quelli delle commissioni di Camera e Senato) modula aumentie p enalizz azioni nel nome di una gestione pi efficiente del sistema giustizia. Cos, la relazione stabilisce che nell'ipotesi di conciliazione giudiziale o transazione della controversia la liquidazione del compenso di regola aumentato sino aun quarto rispetto a quello altrimenti liquidabile per la fase decisionale fermo

TAGLI E INCREMENTI Rispetto alla versione attuale in vista incrementi nel civile che possono arrivare al 50% Nel penale ridotti del30%

Via libera cos alla modifica degli importi proposti, individuando, per ogni fascia e corrispondente scaglione, la media tra gli importi attuali (quando previsti, ovviamente) e quelli proposti e intervenendo, quindi, sull'importo "medio" con una riduzione del 25 per cento. L'utilizzo di questo criterio ha comportato la individuazione di un compenso medio certamente ridotto rispetto a quello proposto, ma incrementato almeno del5o% rispetto a quello attuale (spesso anche di pi).

i costi del gratuito patrocinio ...........................................................................

Mediazione

Pagina 13

Il quadro degli aumenti


Principali tabelle sui parametri peri compensi agli avvocati (in euro)

Valore Fase di studio della controversia Faseintroduttiva del giudizio Fase istruttoria e/o di trattazione Fase decisionale

Da 0,01 a 1.100,00 65,00 65,00 65,00 135,00 1

Da 1 . 100,01 a 5 . 200,00 225,00 240,00 335,00 405,00

da 5.200 ,01 a 26 .000,00 405,00 335,00 540,00 710,00

Valore , Fase di studio della controversia Faseintroduttiva del giudizio Faseistruttoria e/odi trattazione Fase decisionale

Da 0,01 a . Da 1.100 , 01 Da 5.200 , 01 Da 26.000 , 01 Da 52.000 ,01 Da 260 . 000,01 1.100,00 a 5 .200,00 a 26.000 , 00 a 52 .000,00 a260 . 000,00 a520.000,00 125,00 125 , 00 190,00 190,00 405,00 405,00 810,00 810,00 875,00 740,00 160,00 L620,00 1.620,00 1.147,00 L720,00 2.767,00 2.430,00 1.550,00 9.915,00 4.050,00 3.375,00 2.227,00 5.400,00 5.870,00

Fase di studio della controversia 200,00 Fase introduttiva del giudizio Fase istruttoria e/o di trattazione Fase decisionale Fase di studio della controversia Fase introduttiva del giudizio Fase istruttoria e/odi trattazione Fase decisionale ' 120,00 120,00 170,00

846,00 405,00 540,00 710,00

1.735,00 740,00 L116,00 L540,00

3.090,00 1.145,00 1.790,00 2.790,00

4:536,00 1.620,00 2.550,00 4.050,00

6.350,00 2225,00 3.450,00 5.990,00

125,00 115,00 170,00 235,00

405,00 405,00 810,00 875,00 ,

885,00 740,00 .1.585,00 1.925,00

1.620,00 1147,00 2.565,00 3.500,00

2.430,00 1.620,00 3.645,00 3.510,00

3.375,00 2.225,00 4.925,00 7.490,00

Fasi del G. di Indag. Indag. Caut. giudizio Pace pref. difens . person. Studio controv. 360 810 810 360 1.170 -

Corte Corte Trib. -Trib. Corte Trib. Corte Assise/ Cass. e Caut . Gip e reati Gup monocr. call Assise sorv. Appello Appella Giur. Sup, 360 L170 810 720 .450 540 450 720 450 450 720 900 2.520 2.610

Intra giudizio 450 630

720 L350 900

900 1.890 L350 2.160

Itt. /db L350 dibatt . 720 990 Fase decis. 630 1170

- 990

1.080 1.350 2.250 1.350

- 1.350 1.350 1.350

1.350 1.350 2.70 1.350 1.350 2.225

Valore ' Fase di studio delta controversia Faseintroduttiva del giudizio Fase istruttoria e/o di trattazione Fase decisionale Fase di studio delta controversia Fase introduttiva del giudizio Compenso

Da 0,01 a Da 1.100 , 01 Da 5.200 , 01 Da 26 .000,01 Da 52. 000,01 . Da 260.000,01 1.100,00 a 5 . 200,00 a 26.000,00 a'52 .000,00 a 260. 000,00 a520 .009,00 135,00 135x00 170,00 200,00 240,00 270,00 270,00 510,00 510,00 1.080,00 877,00 1.960,00 L350,00 2.900,00 3.305,00 2.225,00 1.875,00 2295,00 2.835,00 1.820,00 4.120,00 .4.860,00 3.240,00 2.360,00 4.320,001 4.180,00 2.430,00 5.600,00 6.950,00 4.725,00 3105,00 -5.870,00

945,00 ' 1.755,00 810,00 675,00 740,00 1.820.00 1.215,00 1.080,00

1.215,00E - ------------1.890,00 - ----- ---

Mediazione

Pagina 14

1 pote11

Per i casi

complessi possibile l'aumento


MILANO Importi comunque fles-

sibili per dare modo al giudice di modellare il compenso sulle caratteristiche reali della controversia. Per questo l'articolo 4 del regolamento indica i parametri ai quali commisurare il compenso (natura, durata, complessit, valore dell'affare, tra gli altri): per effetto di questi indicatori, ilvalore medio dellaprestazione potr essere aumentato fino all'8o% o diminuito fino al 5o per cento. Con specifico riferimento alla fase istruttoria, trattandosi, sottolinea la relazione, della fase che, forse pi di ogni altra definisce lo spessore della controversia e la caratterizza, previsto un aumento fino al doppio o una riduzione fino allo per cento. Si precisa nella norma che aumenti o diminu-

zioni possono avvenire "di regola": non obbligatoriamente quindi. Ne consegue che non stata recepita la proposta del Cnf di prevedere il raddoppio o il quadruplicarsi del compenso per casi di particolare o straordinaria importanza: la natura solo orientativa e non vincolante del parametro si concilia difficilmente con una dettagliata previsione di aumenti o riduzioni in casi specifici. Nel caso in cui l'avvocato difenda pi clienti prevedendo un compenso unico che pu (di regola) essere aumentato nella misura del 20% fino a io soggetti; del 5% per ogni soggetto oltre ai primi io, fmo al massimo di 20. Presupposto che gli assistiti abbiano lamedesima posizione processuale. Da ricordare anche l'introduzione della cosiddetta soccombenza qualificata: la disposizione prevede un incremento del compenso a favore dell'avvocato vittorioso che nel corso del giudizio sia stato capace di far emergere la manifesta fondatezza della propria pretesa nei confronti della controparte (a suavolta ovviamente costituita).
G. Ne.

Mediazione

Pagina 15

Ingegneri e architetti iscritti agli albi professionali e titolari di partita Iva, societ di professionisti e le societ d'ingegneria devono presentare a Inarcassa la dichiarazione obbligatoria del reddito professionale e lo del volume d'affari riferita all'anno 2012 in via telematica entro il 31 ottobre 2013.. Sono esoneratigli ingegneri e architetti non iscritti a Inarcassa che: per l'anno 2012 siano privi di partita Iva; siano iscritti anche in altri Albi professionali e che, a seguito di espressa previsione legislativa, abbiano esercitato il diritto di opzione per l'iscrizione ad altra Cassa previdenziale con decorrenza anteriore al 2012.

Personale

Pagina 16

Studi, pronti rimborsi per l' aggiorna men to del personale


Si riparte con i rimborsi per la formazione individuale. Dopo l'approvazione, avvenuta in luglio, dell'avviso 03/13 (si veda ItaliaOggi del 5 settembre) che, con una dote di 1 milione di euro per la formazione individuale a catalogo, finanzia la partecipazione ad attivit formative di contenuto generale, quali sicurezza sui luoghi di lavoro, lingue, informatica, ma il ventaglio molto pi ampio sulla base della specifica offerta formativa di ogni agenzia formativa coinvolta, prende il via ufficialmente la procedura di invio delle domande di finanziamento per ottenere il rimborso dell'80% dei costi sostenuti per la formazione del personale. Sulla scorta dell'esperienza del precedente avviso 02/13, il Fondo si attende un nuovo boom di richieste. Il numero piani formativi rimborsati superer senza dubbio le 2 mila unit pronostica Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni. Gli studi professionali hanno a disposizione uno strumento snello per accedere in maniera agevole alle risorse stanziate per la formazione del personale: non occorre maturare un'anzianit di adesione, sufficiente aderire nell'ambito della prima denuncia Uniemens disponibile in vista della richiesta al Fondo. Tale procedura consente l'immediata fruibilit del rimborso per le strutture aderenti e rappresenta un elemento di primaria importanza. formazione, fattura emessa dallo studio/azienda a Fondoprofessioni per un valore pari all'80% dei costi sostenuti, copia dell'attestato di partecipazione all'attivit formativa. Anche in questo caso sar l'ente di formazione ad inviare la documentazione per la richiesta di rimborso a Fondoprofessioni. Sia la documentazione di inizio che quella di fine attivit dovranno essere inviate dall'agenzia formativa al Fondo all'indirizzo di posta elettronica certificata fondo@pecfondoprofessioni.it. In seguito all'invio della documentazione, il Fondo proceder all'erogazione di quanto dovuto allo studio/azienda a mezzo bonifico, rimborsando appunto l'80% del costo sostenuto.

Come aderire al Fondo per richiedere i rimborsi


Per aderire a Fondoprofessioni sufficiente riportare nella sezione Fondointerprof della denuncia Uniemens la dicitura FPRO seguita dal numero di dipendenti dello studio/azienda, nella cella Adesione Fondo. In caso di adesione a precedente fondo interprofessionale sar necessario riportare nella cella Codice la dicitura BEVO e nella cella Adesione Fondo la dicitura FPRO, seguita dal numero di dipendenti. L'adesione non comporta alcun costo per lo studio/ azienda e pu essere effettuata dallo studio di consulenza del lavoro di

Cos la procedura di r i c hi es t a r i m b orso


La struttura aderente, con il tramite dell'agenzia formativa di riferimento, pu gi da ora inviare la domanda di finanziamento, unitamente al formulario di monitoraggio, una
volta individuata l'attivit formativa di proprio interesse. La documentazione di presentazione dove essere inviata via mail dallo studio/azienda all'ente formatore titolare dell'attivit formativa individuata. Sar l'ente formatore a visionarla e inviarla al Fondo. Tale procedura deve avvenire prima dell'inizio dell'attivit formativa. Una volta conclusa l'attivit formativa, entro 90 giorni, lo studio/azienda con

riferimento. Informazioni sulle attivit rimborsate


Con l'avvio dell'avviso 03/13 sta crescendo il numero dei cataloghi formativi accreditati dalle agenzie di formazione italiane. L'elenco consultabile sul sito del Fondo, nella sezione dedicata all'avviso in corrispondenza dell'area consulta i cataloghi formativi online. A breve le attivit formative accreditate riguarderanno l'intero territorio nazionale. Per informazioni relative alla richiesta di rimborsi possibile contattare il numero 06/54210661 o scrivere a info@ fondoprofessioni.it. Il personale del Fondo fornir il supporto necessario in vista della presentazione della richiesta di rimborso e della compilazione della documentazione.

il tramite dell'agenzia formativa dovr inviare al Fondo: richiesta erogazione saldo, fattura quietanzata emessa dall'agenzia di

Permesso di soggiorno

Pagina 17

GIUSTIZIA1Il guardasigillpassa al restvling la bozza del Consiglio nazional,e frense

C omp en si degli avvo cati a dieta


Il m inistero rive de (al ri b ass o) i p ara metri p roposti dal Cnf
DI BENEDETTA PACELLI

1 ministro della giustizia mette a dieta i compensi degli avvocati. Seconda la bozza di regolamento sui parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense inviata due giorni fa dal ministro della giustizia Annamaria Cancellieri al Consiglio di stato, infatti, gli avvocati in caso di liquidazione giudiziali non solo avranno a disposizione meno voci rispetto alla proposta elaborata dal Consiglio nazionale forense in base alla delega conferita dalla riforma (legge n. 247/2012), ma vedranno ridursi anche il rispettivo compenso. Secondo una versione di regolamento del Cnf rivista dalla Giustizia prima di inviarla al Cds e circolata ieri, dalle 40 tabelle parametriche, 39 per il civile e 1 per il penale, si passer infatti a 26, mentre delle varie fasi della controversia (si vadano tabelle in pagina), da quella di studio a quella di giudizio fino all'istruttoria e alla fase finale, stata eliminata quella che a parere della Giustizia appariva una duplicazione, cio il compenso per la prestazione postdecisione. Conservato quindi il meccanismo diviso in fasi e in scaglioni ma, come gi anticipato di ItaliaOggi del 27/08/13, ai piani alti di Via Arenula si provveduto a sfrondare il testo di tutte quelle voci che potevano risultare un doppione. E poi a diminuire i compensi: per un giudizio ordinario innanzi al tribunale, infatti, secondo la

prima bozza elaborata dal Cnf si partiva dai 190 euro per la fase di studio di una causa (del valore massimo di 1.100 euro) ai 5 mila euro (per la stessa attivit prestata per per una causa dal valore compreso fra i 260 e i 520 mila euro). Nella nuova versione, invece, sempre nella stessa forbice di valore dell'opera, si parte dai 125 euro e si arriva fino a 3.375 euro. E ancora, per una causa di lavoro (nella prima versione definita giudizi) per la fase istruttoria ora si partir dai 120 euro (prima 180) per una causa del valore massimo di 1.100 euro, mentre si arriver a 3.450 (prima 5.110) per una causa dal valore compreso fra i 260 e i 520 mila euro. Per il giudice, che comunque potr discostarsi dai valori tabellari, in mancanza di accordo tra legale e cliente saranno determinanti le caratteristiche, l'urgenza e il pregio dell'attivit prestata dal professionista. Nel far ci valuter la particolare o straordinaria importanza della causa ma anche l'impegno profuso dal professionista (per esempio la corrispondenza con il cliente, il numero di questioni affrontate o anche l'incertezza giurisprudenziale nella materia). Dopo un anno di dibattito (la versione proposta dall'ex ministro Severino non fu mai gradita all'avvocatura) quindi l'atteso decreto si avvia al traguardo. Resta comunque da attendere le eventuali osservazioni del Consiglio di stato e poi del parlamento che dovr esprimere parere attraverso le commissioni di camera e senato.

i:; tcpazsoiie PR(?FF


AVT/OCATI/Ll ministero corregge il tiro della bn:,%i ;pe

1vtSt1

i para

m etri

No allo schema minimi-massrsi

Avvocati

Pagina 18

GIUDICE Di PACE

Va f ore
1. Fase di studio della controversia 2. Fase ntroduttiva del
giudizio

da ; 0'0.1 a' 1-1.00,00

da # 1,100.03a ; -5200,00

da t7 5.200,01. a ' 26. 000, 00

65 , 00
65,00 65 , {){) L35,00

225 , 00
240,00 335 , 00 405,00

405 , 00
335,00 5-40 , {){) 710,00

3. Fase st. uttoria e/o di trattazione 4. Fase decisionale

GIUDIZI ORDINARI E SOMMARI [31 COGNIZIONE INNANZI AL TRIBUNALE r da da r C1a C 1, 1 9

ua iore
l. Fase di studio della controversia 2. Fase ntroduttiva d e l giudizio 3. Fase struttoria e/o di trattazione 4. Rase decisionale

0,01
a

1,-11.00,01
a

5.200. 01.
a

26. 000, 01
a

52. C)00. 01
a

260.000, 01

1.10 0.0 a

5.200,{?()

?6.0() ?,00

52.(?00,(?0

260.000,00 520.0 00,0 0

125,00

405,00

875 , 00

1.620,00 2.430,00 3.375,00

125,00

405,00

740.00

1.147,00 1..550,00 2.227,00

190,00

810 , 00

160,00

1720 , 00 9.915,00 5.400,00

190,00

310,00

1.620,00 2.161,00 4.050.00 5.870,00

CAUSE Di LAVORO
da , GC CaC fl,

250.000.01 a , 520,000,00

Valore

0 <()1 a.
. .1)i_,, 01)

1.10 O.t ;1 a
5. ?_, , ,  _

' 0, 0,C)1 a 26.1. 'J.1;0

26,000,01

ar
52. J1) ", J1;

52.000-011 a
, 0.00 260.0 0 _,.. .

1. Fase di studio della controversia 2e Fase introduttiva de1 giudizio 3. Fase istruttoria e/o di trattazione 4. Fase decisionale

200,00

846,00

1.735,00 3.090,00 4.536,00 6.350,00

120,00

405,00

740,00

1.145,00 1.620,00 2.225,00

120,00

540 , 00

1.116,001.790,00 2.550,00 3.450,00

170,00

710,00

1.540.00 2.790,00 4.050,00 5.990.00

Avvocati

Pagina 19

Potrebbero piacerti anche