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Nella parte sulla parabola ci sono alcune sottigliezze che non ho evi-
denziato e quindi ci costituisce un limite nella presentazione che do dell'argomento. Allo stadio attuale di queste note, tale parte va pertanto considerata pi che altro come un riferimento, non essendo la trattazione esaustiva.
Introduzione
ax2 + 2bxy + cy 2 + 2dx + 2ey + f = 0
(1)
associamo la matrice
f d e A = d a b . e b c
Come trucco mnemonico si pu usare il fatto che gli elementi nella diagonale principale sono quelli che non hanno il fattore 2. Poi bisogna ricordare che la matrice dei termini di secondo grado in basso a destra. Gli altri termini si costruiscono per simmetria e nella prima riga, dopo la in ordine alfabetico.
f,
la
e la
sono
degenere,
2.1
det A = 0:
A
A questo punto bisogna determinare il rango di Se il rango di con la matrice (le due rette). Se il rango di
A.
distinte. In questo caso, per capire quali sono le rette, piuttosto che lavorare
A,
Anche in questo caso, per capire che retta , conviene lavorare direttamente con la (1). Questa volta Scriviamo la (1) come il quadrato di un polinomio di primo grado in
2.2
det A = 0:
A =
Adesso si calcola il determinante di
a b b c A.
se se se
parabola
la conica un'ellisse
Nel caso la conica sia un'ellisse, bisogna fare un ulteriore controllo. Se anche
det A > 0,
Se, invece,
det A < 0,
2.2.1
Iperbole ed ellisse
Iperbole ed ellisse possono essere trattate insieme perch hanno delle propriet comuni. La prima propriet che esse hanno un centro
C=
p q
e sono infatti
a b b c
p q
+ A:
d e
= 0.
1
Trovato il centro, si diagonalizza due autovalori di della conica sono valori di centro,
gli autospazi
W1
W2
relativi ai
Ora possiamo calcolare i semiassi della conica. Essi sono legati agli auto-
dato da
=
Nel caso dell'ellisse, e
det A < 0,
per
caso dell'iperbole,
det A > 0
in cui la conica in
1 0 0 , X= p R q
dove
di autovettori di
A.
Iperbole
ciata
1 0 A= 0
0
1 2
0 0 . 12
circonferenza,
1 Nel
caso la conica sia un'ellisse, c' la possibilit che ci sia un solo autovalore con
molteplicit 2 e quindi un solo autospazio. In questo caso la conica una per la quale non ha senso il calcolo degli assi.
Ora, sia
1 1 che 2 sono gli autovalori di A moltiplicati per . 2 Vediamo che l'autospazio relativo all'autovalore positivo individua l'asse
trasverso dell'iperbole (detto anche asse focale), l'autospazio relativo all'autovalore negativo negativo individua l'asse non trasverso. A questo punto, noti dell'iperbole. I vertici dell'iperbole si trovano a distanza
trasverso. Per trovarli si pu anche intersecare l'asse trasverso con l'iperbole. 2 + 2 dal I fuochi sono quei punti sull'asse trasverso a distanza = centro
dell'iperbole.
In particolare, gli asintoti sono le rette passanti per il centro e hanno spazi direttori
degli autovettori, prendendo come primo vettore della base quello associato all'asse trasverso.
Ellisse
1 A= 0 0
in cui si assume
0
1 2
1 2
0 0 ,.
1 1 e 2 sono gli autovalori di 2
moltiplicati
> . per .
. In ogni caso si trovano ad una distanza dal centro C , dove 2 . Ancora una volta gli assi sono le rette passanti per il centro parallele agli autospazi di A .
Parabola
2.2.2
Per prima cosa dobbiamo determinare gli autovettori di abbiamo un autovalore nullo.
A.
Sicuramente
L'autospazio relativo a 0 d lo spazio direttore dell'asse della parabola. Per determinare un punto dell'asse, la procedura un po' macchinosa:
2 Si
1. Sia
v1
v2
autovettore
0 0
+ v1
e la retta
d e
+ v2
x y
= S p q
V =
della parabola legata all'autovalore non nullo della matrice A . C' per sempre di mezzo il coeciente moltiplicativo , che questa volta
L'apertura denito come
=
senso.
tr A det A
Si pu dimostrare che il radicando sempre positivo e l'espressione ha sempre La matrice associata a una parabola in forma normale
y = x2
0 0 1 0 2 0 . 1 0 0
In particolare Noto
moltiplicato per
.
1 dal 4||
vertice nella regione interna alla parabola. La direttrice, invece, si trova nella regione esterna, ad una distanza di 1 dal vertice ed parallela all'autovettore di autovalore non nullo. 4|| La matrice di cambio di sistema di riferimento da quello in cui la parabola in forma normale (R) a quello canonico
1 0 0 , X= p R q
dove
p q
A , a partire da quello
3
3.1
Esempi
Iperbole
6 6 3 A = 6 10 10 . 3 10 5
Calcoliamo il determinante di conica un'iperbole. Determiniamone subito il centro. Dobbiamo risolvere il sistema
A:
esso
10 10 10 5
che ha come soluzione
p q
6 3
0 0
C=
Prima di diagonalizzare
1 5 .
2 5
A,
calcoliamo
=
Ora diagonalizziamo
2 3 52 1 = . 3 2 23 5 9
A.
Il polinomio caratteristico
1 1 5 = 15 = 2 9 3 1 1 10 = (10) = . 2 9 9
6
= 1.
Ora
W (15) =
Quindi l'asse trasverso
2 1
ed ha equazione cartesiana
C + W (15)
x + 2y = 0.
L'asse non trasverso ha come spazio direttore l'autospazio relativo a -10, che il sottospazio ortogonale a
W (15). 1 2
W (10) =
L'asse non trasverso
= F2
a
F1
ed
F1 =
F2 =
2 1 30 5 5 1 1 5 + 10 30
6 3 A.
6 3
2 1
1 2
di
Si
noti che abbiamo preso come primo vettore di base quello relativo all'asse trasverso. Essi sono allora le rette
1 5 2 5
2 5
+ 6 6
2 1 2 1
+3
1 2 1 2
1 5 1 5
2 5
2 5
1 5
2 6 + 3 6+6 2 6 3 66
X=
1
2 5
0
2 5 1 5
7
0
1 5 2 5
1 5
dove abbiamo fatto attenzione a mettere prima l'autovettore relativo al semiasse trasverso.
3.2
Ellisse
5 11 2 A = 11 11 2 . 2 2 14
Calcoliamo il determinante di reale. Determiniamone subito il centro. Dobbiamo risolvere il sistema
A:
esso
6 150 < 0, la conica non degenere. A : esso 150 > 0. La conica un'ellisse
11 2 2 14
che ha come soluzione
p q
11 2
0 0
C=
1 0
Prima di diagonalizzare
A,
calcoliamo
=
Diagonalizziamo
A.
Il polinomio caratteristico
1 5 1 = 15 = 2 6 2 1 5 1 = 10 = . 2 6 3 deve essere infatti maggiore di . Quindi in forma normale l'ellisse 5 2 5 2 equazione x + y = 1. Ora calcoliamo gli autospazi, che ci daranno 3 2
assi dell'ellisse. L'asse focale ha come spazio direttore l'autospazio relativo a 10, perch nella nostra denizione di
ha gli
10 associato ad
Esso
W (10) =
Quindi l'asse focale
2 1 x 2y + 1 = 0.
C + W (10) W (10).
ed ha equazione cartesiana
L'altro asse ha come spazio direttore l'autospazio relativo a 15, che il sottospazio ortogonale a
W (15) =
Esso ha equazione cartesiana Nel nostro caso
1 2
2x + y + 2 = 0.
2 e quindi 5 1 = 3 2 = . 5 5 5 a da C . Essi sono
I fuochi si
3 , 5
= 3 5
1 5
F1 =
Inne, in questo caso
F2 =
7 5 1 5
1 1 X= 0
0
2 5 1 5
9
0 1 , 5
2 5
dove abbiamo fatto attenzione a mettere per primo l'autovettore relativo ad 1 1 5 5 e abbiamo considerato anzich per avere una matrice 2 2 5 5
3.3
Parabola
Analizziamo la conica
30 3 6 A = 3 4 2 . 6 2 1
Calcoliamo il determinante di
A:
esso
225 = 0,
A:
10
Diagonalizziamo
A.
Il polinomio caratteristico
PA (x) = x (x 5).
Gli
W (0) = 1 2
1 2
)
v2 =
W (5) =
2 1 v1 = 2 1 2 1
e ).
Per determinare l'asse della parabola, dobbiamo prima determinare l'intersezione tra le rette
0 0
3 6
1 2
, ossia
x + 2y = 0 2x y = 0
che ha per soluzione
S=
0 0
4 2 2 1
che non altro che l'autospazio di la retta
x y A +
0 0
0 0
che ha equazione cartesiana
1 2 V =
2x y = 0.
1 2 .
5 = 225
11
1 1 = 45 3 5
5 1 2 = 5 = 3 3 5
5 2 L'equazione della parabola in forma normale allora y = x. 6 3 La distanza del fuoco dal vertice . Allora F sar dato dal vertice pi 2 5 3 volte il versore associato alla direzione positiva dell'asse della parabola, 2 5 ovvero quella che punta verso la regione interna della parabola. Aiuta molto
l'intuizione graca per capire come fare.
F =
1 2
1 3 + 2 5 5 2 1
1 2
13 10 13 5
3 dal fuoco, ma nella parte esterna della parabola. 2 5 Nel nostro caso la retta di equazione cartesiana 2x + 4y
La matrice di cambio di sistema di riferimento
7 = 0.
1 0 2 1 X= 5 1 2 5
0
1 5 2 5
12