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Abbiamo messo a bagno per una notte altri semi di fave, pisello e orzo. La scelta dei
semi non è stata casuale ma si è indirizzata verso i semi di quelle piante che possono
essere coltivate in vaso o cassette ed hanno un ciclo vitale piuttosto breve per
permetterci di osservare tutte le fasi della crescita, fioritura e fruttificazione prima
della chiusura della scuola. I fagioli per esempio hanno un ciclo vitale più lungo e
seminando alla fine di febbraio non sarebbe stato possibile vederne i frutti. Inoltre per
essere sicuri della buona riuscita della semina abbiamo utilizzato sementi specifiche
per la semina e non quelle utilizzate per l’alimentazione.
……nella terra
Innaffiare dopo aver messo i semi a dimora senza smuovere troppo il terreno
Tenere i vasi sempre all’esterno della scuola in un luogo abbastanza illuminato
Coprire i vasi con un nailon trasparente fino alla germinazione dei primi semi
Nel cotone
Nella segatura
pianta di provenienza.
A tavola con i semi
Tra le varie osservazioni emerse vi è stata anche quella che alcuni semi si possono
mangiare, abbiamo preso spunto da questo per introdurre delle riflessioni di
educazione alimentare ed effettuare un collegamento con informatica.
Abbiamo dato come compito a casa di scrivere una ricetta in cui fossero presenti i
semi, poi abbiamo portato i bambini al computer per trascrivere quanto scritto a casa
con l’utilizzo di un programma di video-scrittura, infine abbiamo fotocopiato tutte le
ricette e realizzato un piccolo libro.
I bambini si sono mostrati molto motivati e divertiti da questa attività però come
qualcuno ha osservato “non è giusto scrivere le ricette di cose buone e non
mangiarle” e così ne abbiamo realizzate due tra quelle più golose a scuola: Le
frittelle di riso e il croccante di pinoli.
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