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FAUST-LA DISCORDIA DIVINA Parte prima

Nelludire il nome di Faust la maggior parte delle persone pensa subito al melodramma di Gounod. Generalmente se ne ammira la musica, ma nessuno si interessa particolarmente al racconto, il quale la storia, disgraziatamente assai comune, di un uomo sensuale che seduce lingenua fanciulla, abbandonandola poi alla sofferenza e allespiazione del suo peccato. Laspetto magico o malefico di alcune scene , in generale, considerato fantasia dellautore che le ha inserite per dare maggior risalto e interesse alle penose vicende dei protagonisti. Quando alla fine dello spettacolo Faust viene portato da !efistofele allinferno e !argherita, con angeliche ali, sale al cielo, si ritiene che questa sia la morale opportuna per concludere degnamente lopera. "ochi sanno che il capolavoro di Gounod basato sul dramma #Faust$ di Goethe, ma coloro che hanno studiato il soggetto nei suoi due aspetti luno dato dal musicista francese e laltro dal pensatore tedesco si fanno unidea assai diversa da quella che suggerisce la trama del melodramma. %olo i narratori mistici illuminati vedono nellopera di Goethe lispirazione inequivocabile di un iniziato e di un illuminato e si rendono perfettamente conto del grande significato cosmico contenuto nel suo poema filosofico drammatico. & opportuno rendersi conto che la storia di Faust un mito antico quanto lumanit'. Goethe lo ha presentato sotto forma mistica bene appropriata, mettendo in luce uno dei pi( antichi problemi ancora oggi discussi ) la relazione e la lotta fra la !assoneria e il cattolicesimo, che !a* +eindel ha esaminato sotto altro punto di vista in una pubblicazione. ,bbiamo detto molte volte nei nostri scritti che il mito un simbolo in cui celata una grande verit' cosmica e tale concetto differisce radicalmente da quello generalmente accettato, per cui esso, invece, ritenuto una creazione fantastica non giustificata razionalmente. -ome noi sottoponiamo allosservazione dei nostri bimbi libri illustrati per insegnare loro, mediante le figure, cose che superano le loro tenere intelligenze, cos. i Grandi Istruttori diedero agli uomini primitivi i simboli pittorici dei miti in modo da incidere nei loro veicoli superiori / sia pure inconsciamente il giusto significato degli ideali in essi sottinteso. 0l seme si sviluppa invisibilmente sotto terra prima di germogliare sulla superficie visibile del suolo e, pertanto, le immagini che i miti impressero nei nostri corpi sottili invisibili ci hanno posti in uno stato di ricettivit' per mezzo del quale possiamo facilmente aspirare a ideali superiori, innalzandoci cos. sopra le condizioni del mondo materiale. 1ali ideali sarebbero oggi sconosciuti alla natura superiore se non fossero stati esteriorizzati, attraverso i tempi, mediante i miti, come avvenuto, ad esempio, per quelli di Faust, "arsifal e altri. -ome nella storia di Giobbe, il mito di Faust narrato da Goethe nel suo capolavoro ha inizio in cielo con una convocazione dei figli di %et, e !efistofele fra loro. 0l finale descritto da Goethe si svolge pure in cielo, e tutto ben diverso da quanto rappresentato nellopera musicale, perch2 ci troviamo di fronte ad un grande

problema. 0n effetti, il mito di Faust esposto da Goethe descrive levoluzione umana durante lepoca presente e ci insegna che i figli di %et e quelli di -aino svolgono ciascuno la propria parte di lavoro nellopera del !ondo. Nella prima scena, tre figli di 3io %piriti "lanetari si inchinano adoranti davanti al Grande ,rchitetto dell4niverso e cantano gli inni delle sfere in esaltazione dell5ssere 0neffabile, fonte di vita, autore di tutto quanto manifesto. Grazie allinvenzione di moderni strumenti scientifici si sono potute trasformare onde di luce in suoni, e cos. nel mondo fisico ha trovato conferma la massima mistica circa lidentit' di tali manifestazioni, ossia che luci e colori corrispondono a suoni. Quanto era dapprima palese solo al mistico, capace dinnalzare la propria coscienza alla 6egione del "ensiero -oncreto, ora percepito anche dallo scienziato. La musica delle sfere per la prima volta rivelata da "itagora non devessere, per conseguenza, considerata frutto dellesaltata immaginazione dei poeti. Goethe desiderava dire esattamente ci7 che le sue parole esprimono. Le stelle hanno ciascuna una nota chiave e girano attorno al %ole a velocit' diversa, cosicch2 la loro attuale posizione si ripeter' quando saranno passati circa 89.::: anni. "er conseguenza larmonia delle regioni celesti cambia ad ogni istante della vita e come cambia tale armonia anche il mondo modifica le proprie idee e i propri idoli. La danza che nel loro cammino eseguono gli astri al suono della sinfonia da essi stessi creata, segna il progresso delluomo nel cammino del tempo, che chiamiamo evoluzione. & errore credere che unarmonia costante sia gradevole) una musica cos. espressa riuscirebbe monotona e annoierebbe presto. 0n effetti la musica perderebbe il suo incanto se non avesse in s2 delle dissonanze ricorrenti a frequenti intervalli sulla partitura; tanto pi( apprezzata sar' allora la sua composizione quando verr' interpretata dagli strumenti. ,nalogamente avviene con larmonia delle sfere) senza la discordia divina non potremo mai giungere allindividualit' e alla nostra essenza verso cui tende tutta levoluzione. "er tale ragione il libro di Giobbe qualifica %atana come uno dei figli di 3io, e il mito di Faust annunzia la presenza di !efistofele nella riunione che avviene nella prima parte del dramma ) da lui nasce la benefica e salvatrice nota dissonante che forma contrasto con larmonia celeste e arricchisce la bellezza dellinno dei cieli. -ome la luce pi( fulgida proietta lombra pi( tenebrosa, dando maggior risalto allo splendore dellaltra, cos. la sua voce, che sintroduce dissonante nella perfezione dellarmonia, aumenta lincanto di essa. !entre gli %piriti "lanetari contemplando lopera del !aestro ,rchitetto rivelata dall4niverso si prostrano in adorazione, !efistofele innalza la sua critica con le seguenti parole dirette contro il capolavoro di 3io, il re delle creature, luomo ) # 3i soli e mondi nulla so narrare, # vedo soltanto luomo tribolare. # 0l piccolo 3io del mondo sempre duno stampo istesso # e resta stravagante allora come adesso. # !eglio vivrebbe, non gli avesse mai # dato il riflesso dei celesti rai <

# 5i li chiama ragione e se ne vale # per diventare soltanto pi( bestiale #. 3al punto di vista delle generazioni passate la cosa sembrerebbe un sacrilegio, ma alla nitida luce dei tempi moderni si pu7 comprendere che anche in un essere elevato come 3io debba esservi evoluzione. "ossiamo raffigurarci lanelito di ottenere maggiori facolt', la contemplazione di futuri universi offrenti maggiori facilit' per le evoluzioni di altri spiriti vergini) necessit' percepite dal sublime ,utore e risultanti da imperfezioni da lui tracciate nello schema di manifestazione. 5 poich2 # 0n 3io viviamo, ci muoviamo e abbiamo la nostra esistenza$ la nota lanciata dagli %piriti Luciferici dovrebbe risuonare anche in Lui, altrimenti non vi sarebbe alcun impulso esterno ad attirare la sua attenzione verso gli errori e a dare spinta allazione, ma solo la %ua 3ivina consapevolezza di una imperfezione che deve trasformarsi in un bene maggiore. Nella =ibbia leggiamo che Giobbe era un uomo perfetto e nel mito di Faust colui che disimpegna il ruolo principale chiamato #%ervo di 3io$ ) ci7 logico perch2 il problema del progresso, dellaccrescimento, risolto dai pi( avanzati. Gli individui comuni e coloro che si trovano ad un livello inferiore di evoluzione devono pure seguire il cammino percorso da uomini come Faust e Giobbe, i quali sono allavanguardia della razza e perci7 sono considerati dal resto dellumanit' nel modo descritto da !efistofele, cio pazzi e stravaganti. Faust rappresenta lanima ricercatrice che vuole conoscere il significato della vita e dellevoluzione; egli segue il sentiero della conoscenza, dellazione e del lavoro positivo ) come dice !a* +eindel / un vero figlio di -aino. !argherita invece la pupilla dei figli di %et e segue il sentiero della fede e della devozione. Faust viene tentato da !efistofele che gli propone di appagare i suoi infimi desideri, e per un certo periodo vittima del male ; tuttavia, poich2 fondamentalmente buono e lavora a profitto dei veri ideali della vita, con landar del tempo sa trionfare sulla tentazione ed anchegli si innalza verso i cieli. %i pu7, dunque, affermare che !efistofele stato di grande aiuto ) infatti, le tentazioni alle quali Faust soggiacque furono benefiche, perch2 lanima trasse, dallesperienza, consapevolezza e forza, ossia due requisiti che la resero capace in seguito di superarle. !argherita un carattere negativo, ma vittima dellamore e le tentazioni alle quali si abbandona sono state causate dai suoi impulsi amorosi. ,lla fine lamore la salva dalle conseguenze dei peccati ed essa pure sale al cielo. Gli 0nsegnamenti 6osacrociani tendono ad unire nellaspirante le qualit' di Faust e !argherita, ossia tendono allunione dellintelletto e del cuore

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