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Ho chiesto ad un giovane che conosco da almeno 23 anni, la sua esperienza di lavoro allestero; un fatto abbastanza frequente, specie in questi

tempi di crisi I sono italiano


Sono italiano, laureato in elettronica. Vivo in un paese con poco pi di 17.000 abitanti vicino Zurigo da pi di 3 anni, per motivi di lavoro. Scelta, come ormai molti dei miei connazionali hanno fatto, sottovalutando il cambiamento sociale e religioso. n !uesto cantone svizzero la religione pi diffusa " !uella dei protestanti, ma trovare una chiesa cattolica non " difficile dato l#alto tasso di immigrati passati e presenti, tant#" che le messe cattoliche per lo pi sono celebrate in italiano (cosi ho potuto constatare a Blach, Kloten e Glattbrug). $l contrario delle nostre parrocchie !ui non c#" il catechismo e i bambini crescono con una formazione religiosa molto vaga e confusa, come !uella vissuta dai genitori. %&na mamma per la prima comunione di suo figlio chiese di cambiare l#ostia con una patatina, perch' il bimbo l(avrebbe gradita di pi) *o Stato non vuole che si tengano lezioni di catechismo presso le +hiese e i preti con cui ho parlato, si sentono con le mani legate. ,a una parte vedono i propri fedeli che, anno dopo anno, diminuiscono, d(altra parte, non vogliono andare contro la legge. -er gli stessi motivi per cui i bambini non si sentono in alcun modo legati con la +hiesa. gli oratori non esistono, o sono semplicemente stanze vuote. -i volte mi sono chiesto cosa la +hiesa dovrebbe fare o far fare per impedire tutto !uesto. Se non si pone rimedio !uello che ora sono le /stanze vuote0, un giorno lo saranno le chiese, le anime e la fede delle persone.

$ domanda 1 rispondo.
1. 2uale inserimento nella vita sociale stai vivendo dopo tre anni di permanenza3 Se per inserimento si intende integrazione o peggio ancora, /naturalizzazione0, non mi sono mai sentito in un paese con cultura cos4 lontana rispetto l# talia. *e disuguaglianze culturali esistono eccome e mi sono molto adattato a modi comportamentali che ho ritenuto positivi per la mia educazione e rispettosi per gli altri. 5. -ensi di restare o di tornare a lavorare in talia3 6# la domanda che mi pongo pi di una volta al giorno e a cui non so darmi una risposta. Vorrei. ma, !uelle volte che torno, mi sento sempre pi estraneo e guardo l# talia sia da italiano che sopporta e abituato a certi modi, sia da straniero che si chiede da dove possono provenire certi modi cos4 incivili, irrispettosi verso gli altri. 7olte persone, che credono che tutto sia dovuto, prendersela con chi sta pi in alto ma nel frattempo, non da spazio ai pedoni, parcheggiata nello spazio riservato agli handicappati o in doppia fila. le carte buttate per terra. etc 3. 8ai !ualche suggerimento per il +hiesa italiana, da un confronto con !uella che hai descritto e ripensando la tua esperienza educativa3 9o, mi sono reso conto che !uello che ho dato per scontato che la +hiesa mi insegnasse, a pochi chilometri da dove ero, tutto pu: cambiare. Sono perplesso ;.

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