Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Pagina 1
abbracciato il cristianesimo, tuttavia, non la credeva pi abbastanza forte da eliminare il peccato e la morte (Romani 8:3), ma anzi, se messa al servizio del male, pu divenire essa stessa strumento di peccato e di morte (Galati 3:23-25). La visione dell'uomo Nulla pi fraintendibile nel pensiero paolino della dottrina della "carne" e dello "spirito", termini che non designano semplicemente parti costituenti l'essere umano, ma ambiti di potere in conflitto, essendo il regno della carne, regno umano per eccellenza, soggetto al potere del peccato. La soluzione al male non risiede dunque in un codice etico, ma nel dono divino dello Spirito Santo, trionfante nella vita della nuova comunit nel frutto dell'amore, della gioia e della pace. Paolo sosteneva di non aver deciso di convertirsi dall'ebraismo al cristianesimo, ma di essere stato "chiamato" da Dio. Dio ha chiamato l'uomo nella comunit cristiana mediante lo Spirito Santo e continua a farlo donando la grazia. Paolo dichiara la natura radicale del potere di Dio insistendo sul fatto che, con la morte di Cristo, Dio ha redento l'empiet (Romani 4:5). All'uomo non sono richieste opere di bene affinch Dio possa redimerlo: Dio ad aver agito per primo; dunque Paolo vede ogni cosa dipendere non dalla volont o dall'impegno dell'individuo, ma dalla piet di Dio (Romani 9:16). Era opinione comune che il pensiero paolino fosse stato oscurato da altre teologie e riscoperto parzialmente da sant'Agostino nel V secolo e poi da Martin Lutero nel XVI secolo. Questa opinione si modificata nel tempo: tra la fine del I e l'inizio del II secolo molte comunit hanno conservato le lettere di Paolo impegnandosi ad applicare alcuni aspetti del suo pensiero alle nuove situazioni storiche; tuttavia vero che per trovare un'analisi approfondita della teologia di Paolo occorre attendere proprio le opere di Agostino e Lutero. Nel XX secolo, le opere dei teologi tedeschi Karl Barth ed Ernst Ksemann hanno ravvivato l'interesse per la teologia di Paolo.
Pagina 2