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14.

LA TRASMISSIONE GLOBALE DEL CALORE


Quando la trasmissione del calore coinvolge tutte e tre le modalit finora viste si parla di 'trasmissione globale' del calore. Si tratter in particolare nel seguito la trasmissione attraverso pi materiali piani e opachi disposti in serie (parete edilizia) e quella attraverso un tubo cilindrico (scambiatore di calore).

14.1.1 L A RESISTENZA TERMICA DI UNA PARETE OPACA Dato uno strato piano multiplo, si consideri di calcolare la potenza termica che lo attraversa in condizioni stazionarie (propriet dei materiali e condizioni al contorno indipendenti dal tempo) e in direzione normale alla parete (flusso monodirezionale). Si ipotizzino noti gli spessori [m], le conducibilit termiche [W/(m K)] o le conduttanze C [W/(m 2 K)], le densit ed i calori specifici c [J/(kg K)] di ciascuno strato. La parete abbia superficie A [m 2]; la temperatura dell'aria negli ambienti sia pari a tint (interno) e test (esterno). Consideriamo una parete composta da N strati di materiali diverso

A tint test

s1

s2

sN

E' possibile definire la resistenza termica di ciascuno strato di spessore s i e conducibilit termica i con la relazione:

Rt =

si i

m2 K ] W

(14.1)

Se lo strato i-esimo presenta una disomogeneit, risulta pi opportuno definire la resistenza termica tramite l'inverso della conduttanza Ci [W/(m2K)]

R' t =

1 Ci

m2 K ] W

(14.2)

Ugualmente possibile definire la resistenza termica agli scambi termici convettivi e radianti che si manifestano sia sulla superficie interna che su quella esterna:

Rs =

1 h

m2 K ] W

(14.3)

La resistenza totale di scambio Rtot la somma delle resistenze termiche sin qui determinate: Rtot = R t + R't + Rsi + Rse e l'inverso di tale grandezza definito come coefficiente di trasmissione globale U
U= 1 1 h int
M s 1 1 + i + + h est i =1 i j =1 C j N

(14.4)

(14.5)

in cui: hint , hest = coefficienti di scambio termico per convezione e radiazione lato interno e lato esterno [W/(m 2 K)]; s i = spessore dello strato i-esimo della parete [m]; ?i = conducibilit termica dello starato i-esimo [W/(m K)]; Cj = conduttanza termica dello strato j-esimo [W/(m 2 K)] .

14.1.2 RESISTENZA TERMICA SUPERFICIALE Per le resistenze termiche superficiali Rs devono essere utilizzati i valori, in [m 2 K/W], del prospetto seguente: Direzione del flusso termico Orizzontale 0,13 0,04

Rsi Rse

Ascendente 0,10 0,04

Discendente 0,17 0,04

E' considerato orizzontale anche un flusso termico inclinato fino a 30 sul piano orizzontale.

14.1.3 RESISTENZA TERMICA DI INTERCAPEDINI DI ARIA NON VENTILATE La norma ISO 6946 indica la modalit di calcolo per la resistenza termica di intercapedini d'aria nel caso in cui lo spessore nella direzione del flusso termico di tali intercapedini sia inferiore a 0,3 m (e minore del 10% delle altre due dimensioni). Inoltre le facce dell'intercapedine devono essere parallele e perpendicolari alla direzione del flusso termico. In unintercapedine non ventilata, non vi una specifica configurazione che consenta lattraversamento di aria. Le resistenze termiche, in [m 2 K/W], si ricavano dal prospetto seguente:

spessore [mm] 0 5 7 10 15 25 50 100 300

Direzione del flusso termico Ascendente Orizzontale Discendente 0,00 0,00 0,00 0,11 0,11 0,11 0,13 0,13 0,13 0,15 0,15 0,15 0,16 0,17 0,17 0,16 0,18 0,19 0,16 0,18 0,21 0,16 0,18 0,22 0,16 0,18 0,23

I valori intermedi si ottengono per interpolazione lineare. Il fatto che, superato un certo spessore, i valori delle resistenze termiche restino praticamente costanti evidenzia come all'aumentare dello spessore i fenomeni convettivi influiscano sempre di pi sulla conduttanza dellintercapedine. L'influenza dei fenomeni convettivi trascurabile solo per spessori dell'intercapedine inferiori ai tre centimetri.

14.1.4 RESISTENZA DI CONTATTO All'interfaccia tra strati di materiali diversi, a causa del contatto imperfetto esistente a livello microscopico tra le superfici, rilevabile una differenza di temperatura T che pu essere apprezzabile. La rugosit superficiale infatti fa si che lungo linterfaccia si formino delle cavit che si comportano da isolante a causa della bassa conduttivit termica dellaria in esse contenuta. Tale resistenza aggiuntiva rende conto pertanto di un accoppiamento imperfetto tra i materiali ed schematizzabile con il termine resistenza di contatto Rc . In genere, si preferisce indicare il valore della resistenza di contatto Rc al variare dei materiali in contatto termico tra loro. I valori sperimentali di tali resistenze termiche variano tra 0,00001 e 0,001 (m2 K)/W. La tabella 14.1 riporta i valori riscontrati per alcuni accoppiamenti. La Figura mostra un esempio di profilo termico.

Tabella 14.1. Valori della resistenza di contatto per alcuni materiali metallici Acciaio (in vuoto) Rame (in vuoto) Ceramica - ceramica Ceramica - metallo Alluminio alluminio Rc = 6 25 10-4 [m 2 K/W] Rc = 1 10 10-4 [m 2 K/W] Rc = 3,33 20 10- 4 [m 2 K/W] Rc = 1,18 10 10- 4 [m 2 K/W] Rc = 0,8 4,54 10 -4 [m 2 K/W]

TA

TB

14.1.5 E SEMPI DI PARETI MULTISTRATO Muratura composta Spessore [m] 0,02 0,08 0,05 0,20 0,02 Cond. Ter. Densit [W/(m K)] [kg/m3] 0,35 0,3 0,033 0,5 0,90 1200 800 35 1050 1800 Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 910 840 900 910 1090

1- Intonaco 2- Forati 3- Isolante 4- 3 UNI 5- Intonaco 1 2 3 4 5

Trasmittanza globale U = 0,412 W/(m2 K) Muratura anti - sismica Spessore [m] 1- Cartongesso 2- Isolante 3- Calcestruzzo 4- Intonaco 1 2 3 4 Trasmittanza globale U = 0,530 W/(m2 K)? 0,01 0,05 0,12 0,02

Cond. Ter. Densit [W/(m K)] [kg/m3] 0,21 0,033 0,9 0,90 900 35 1800 1800

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 1090 900 910 1090

Muratura isolamento ripartito Spessore [m] 1- Intonaco 2- Laterizio alveolato 3- Intonaco 1 2 3 0,02 0,50 0,02

Cond. Ter. Densit [W/(m K)] [kg/m3 ] 0,35 0,34 0,90 1200 800 1800

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 910 840 1090

Trasmittanza globale U =

Muratura in alleggerito ed isolamento concentrato Spessore Cond. Ter. Densit [m] [W/(m K)] [kg/m3] 1- Intonaco 2- Forati 3- Isolante 4- Laterizio alveolato 5- Intonaco 1 2 3 4 5 Trasmittanza globale U = Isolamento esterno Spessore [m] 1- Cartongesso 0,01 2- Mattoni 0,24 3- Isolante 0,04 4- Intonaco 0,02 1 2 3 4 Trasmittanza globale U = Cond. Ter. Densit [W/(m K)] [kg/m3 ] 0,21 0,90 0,033 0,90 900 2000 35 1800 0,02 0,08 0,02 0,25 0,02 0,35 0,3 0,033 0,34 0,90 1200 800 35 800 1800

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 910 840 900 840 1090

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 1090 840 900 1090

Coperture. Solaio Piano (copertura continua) Spessore [m] 1- Intonaco 2- Solaio 3- Cappa 4- Pendenza 5- Isolante 6- Imperm.ne 7- Copertura 0,02 0,20 0,04 0,07 0,04 0,008 0,06 Cond. Ter. Densit [W/(m K)] ? [kg/m3 ] 0,21 0,80 0,90 0,40 0,033 0,17 0,70 900 250 1800 900 50 1200 1600 Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 1090 880 900 920 910 1470 880

Trasmittanza globale U =

Tetto inclinato n1 (copertura discontinua) Spessore Cond. Ter. Densit [m] [W/(m K)] [kg/m3] 1- Intonaco 2- Solaio 3- Cappa 4- Isolante 5- Imperm.ne 6- Coppi 0,02 0,20 0,04 0,04 0,003 0,03 0,21 0,80 0,90 0,033 0,17 2,00 900 250 1800 50 1200 2700

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 1090 880 900 910 1470 1260

Trasmittanza globale U = Tetto inclinato n2 Spessore [m] 1- Legno 2- Isolante 3- Imperm.ne 4- Coppi 0,025 0,04 0,003 0,03

Cond. Ter. Densit [W/(m K)] [kg/m3] 0,18 0,033 0,23 2,00 720 50 800 2700

Cal. Specifico cp [J/(kgK)] 1220 910 1210 1260

Trasmittanza globale U =

Vetrate: vetro semplice Spessore [m] 0,004

Vetro

Cond. Termica [W/(m K)] 1,00

Densit [kg/m3 ] 2500

Cal.Specifico cp [J/(kgK)] 840

Trasmittanza termica U =

vetro doppio

Vetro Intercapedine Vetro 840

Spessore Cond. Termica Densit Cal. Specifico cp [m] [W/(m K)] [kg/m3 ] [J/(kgK)] 0,004 1,00 2500 840 2 Resistenza termica = 0,13 K m / W 0,004 1,00 2500

Trasmittanza termica U =

Definita la geometria di un edificio, e definite a piacere le tipologie delle superfici esterne tra quelle sopra elencate, il numero e le dimensioni delle superfici vetrate, si possono calcolare le dispersioni termiche totali dell'edificio applicando la relazione: q = U Sdiperdente (tint - text) Per le temperatura interna si ponga tint = 20C, per la temperatura esterna text = - 5C.

14.2 LA PARETE CILINDRICA La determinazione della potenza termica trasmessa attraverso una parete cilindrica (tubo) pu essere determinata con lequazione generale della conduzione (vedi cap.10) esprimendo tale grandezza in coordinate cilindriche:

q=

2 t L (Ts1 T s2 ) ln ( r 2 / r1 )

(14.6)

L = lunghezza del tubo [m]; r1 = raggio interno del tubo [m]; r2 = raggio esterno del tubo [m]; Ts1 = temperatura della superficie interna del tubo [K]; Ts2 = temperatura della superficie esterna del tubo [K] t = conducibilit termica del materiale costituente il tubo [W/(m K)]. Nella relazione (14.6) si ipotizzato che: Ts1 > Ts2. La resistenza termica globale alla conduzione Rt dello spessore s = (r2 r1) di tubo pu essere valutata come:

Rt =

ln (r2 / r1 ) 2 L

K W

(14.7)

Si noti che, nellespressione precedente, il temine considera anche la superficie. In molti casi, anzich le temperature superficiali del tubo, sono noti i valori delle temperature del fluido interno Ti ed esterno Te. Occorre pertanto considerare le resistenza termiche dovuti agli scambi convettivi sul lato interno ed esterno, che sono riprese dalle espressioni precedentemente utilizzate (14.3):

Rs , int =

1 hint 2 r1 L

K W K W

(14.8)

Rs , est =

1 hest 2 r2 L

(14.9)

con il solito significato per i simboli utilizzati. Si noti, anche in tali espressioni, come siano stati utilizzati i valori delle resistenze termiche globali: le aree di riferimento, a differenza del caso della parete piana, sono infatti diverse tra interno ed esterno. Con riferimento alle temperature interna ed esterna, il flusso termico scambiato tra interno ed esterno risulta pari a:

q=

(Tint Test ) ln ( r 2 / r1 ) 1 1 + + hint 2 r1 L 2 t L hest 2 r 2 L

(14.10)

Esplicitando il valore della superficie interna: Aint = 2 ? r 1 L

q=

2 r1 L (Tint Test ) ln ( r 2 / r1 ) 1 1 + r1 + r hint t h est 2 r1

(14.11)

Esplicitando il valore della superficie esterna: Aest = 2 ? r 2 L

q=

2 r 2 L (Tint Test ) ln ( r 2 / r1 ) 1 1 + r2 + r t hest hint 1 r2

(14.12)

Se le temperature dei due fluidi variano lungo il tubo, alla differenza di temperatura (Tint - Test) deve essere sostituito lespressione della differenza media logaritmica di temperatura ?T ML (vedi bibliografia).

interessante notare che l'inserimento di un eventuale strato di isolante utile solo se il suo spessore tale da non superare un certo valore critico. dalla (14.12) si vede infatti che l'aumento di r2 provoca un aumento del flusso termico. BIBLIOGRAFIA C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del Calore. Ed. CLEUP, Padova, 1992 F. Incropera, D. DeWitt. Fundamentals of Heat and Mass Transfer. J. Wiley & Sons, Inc, Third Edition. 1990 A.F.Mills. Heat and mass transfer. R.D. Irwin, Inc., 1995

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