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Alessandro Bertinetto La prima Logica Trascendentale di Fichte come introduzione alla WL Alessandro Bertinetto - Universit degli Studi di Padova

Via Steffenone 16 10139 Torino Il testo Dal 20 aprile al 14 agosto 1812 Fichte tenne un corso di 57 lezioni intitolato Transzendentale Logik. Si tratta di un manoscritto appartenente al J. G. Fichte-Nachla (si trova nella Staatsbibliothek di Berlino alla collocazione MS, IV, 9) ancora inedito, ma recentemente trascritto da E. Fuchs per la Gesamtausgabe der Bayerischen Akademie der Wissenschaften (= GA), dove sar fra qualche anno pubblicato. Il corso di lezioni, che cominci due giorni dopo le dimissioni ufficiali di Fichte dalla carica di rettore dellUniversit di Berlino, introdotto da una breve Vorlesung intitolata Vom Studium der Philosophie, anchessa inedita (J. G. Fichte-Nachla, MS, IV, 8) e si svolse parallelamente prima (dal 20 aprile al 17 giugno) al corso della Rechtslehre (J. G. Fichte, Johann Gottlieb Fichtes smmtliche Werke, a cura di I. H. Fichte, ristampa, Berlin, de Gruyter, 1971 [= SW], X, pp. 493-652 e J. G. Fichte-Nachla, MS, IV, 12) e successivamente (dal 29 giugno al 13 agosto) al corso della Sittenlehre (SW XI, pp. 1-118). Accanto al manoscritto fichtiano possediamo 3 Kollegnachschriften di allievi di Fichte, che sono in corso di trascrizione presso la GA. Gli autori di questi quaderni sono Moritz Itzig (il cui nome noto nella storia della letteratura per una querelle con Achim von Arnim), Ludwig Cauer (di cui possediamo anche alcune lettere importanti per la conoscenza di alcuni aspetti dellattivit di Fichte alluniversit di Berlino negli anni 1812-1813) e un Anonimo (il cui quaderno chiamato Halle-Nachschrift perch reperito nella Biblioteca di Halle), di cui possediamo anche un quaderno relativo al corso della Sittenlehre. Dal punto di vista filologico si tratta di una situazione eccezionale per quanto riguarda la Fichte-Forschung: _ innanzitutto si tratta di un corso inedito, non solo non pubblicato, ma sorprendentemente neppure menzionato dal curatore delle Nachgelassene Werke di Fichte, e cio il figlio Immanuel Hermann; questi pubblic quella che in realt la seconda Vorlesung fichtiana sulla Transscendentale Logik (si tratta delle lezioni che Fichte tenne dallottobre al dicembre 1812 e di cui gi apparsa anche ledizione critica, pubblicata a cura di R. Lauth et al. presso leditore Meiner nel 1982) spacciandola come il primo corso di lezioni sulla materia tenuto dal padre; il che, oltre a essere falso, assurdo dato che dopo quello dellautunno 1812 Fichte non tenne pi corsi di logica trascendentale e nelle opere di Fichte del 1813 edite a cura dello stesso Immanuel Hermann vi sono espliciti riferimenti a due corsi di logica trascendentale; _ in secondo luogo la Logica trascendentale del semestre estivo 1812 il corso di lezioni di Fichte di cui possediamo in assoluto pi materiale; di nessunaltra delle numerosissime Vorlesungen fichtiane abbiamo a disposizione non solo il testo originale, ma anche addirittura 3 Kollegnachschriften; questi appunti, dei quali verr pubblicato nella GA presumibilmente soltanto quello di Itzig, che il pi completo e dettagliato, sono utilissimi alla comprensione del testo: infatti permettono sia di facilitare linterpretazione di un testo altrimenti a volte lacunoso, e comunque, comera abitudine di Fichte, che pensava con la
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penna in mano, in fieri, sia di capire come Fichte, che redigeva i suoi appunti immediatamente prima delle lezioni, mutasse durante le stesse il suo dettato in maniera spesso considerevole mediante aggiunte, chiarimenti, omissioni o veri e propri rifacimenti. Come si detto il corso del 12 la prima trattazione di Fichte riguardante la logica trascendentale, materia di cui egli si occuper anche, per lultima volta, nellautunno dello stesso anno. Non tuttavia la prima volta che Fichte si occupa di logica. Gi in Sul concetto della dottrina della scienza e nei Fondamenti dellintera dottrina della scienza (1794-5) era stato delineato da Fichte il rapporto fra la logica e la Wissenschaftslehre (= WL) e in tutti i semestri del suo insegnamento presso lUniversit di Jena (1794-1799) egli aveva tenuto corsi di Logica e Metafisica, durante i quali commentava gli Aforismi filosofici di Ernst Platner (GA, II, 4 e IV, 2): qui la logica trascendentale per Fichte, ancora molto vicino a Kant (cfr. Kritik der reinen Vernunft A55-57 e 62-54, B79-82 e 8788) quella disciplina che studia, espondendone sistematicamente le leggi, il modo in cui lintelletto compone, costruisce (zusammenbringt) il mondo ed considerata come la seconda parte della filosofia trascendentale, separata dallestetica trascendentale (cfr. GA, II, 4, pp.46-53). Questo testo venne usato da Fichte anche allinizio dellattivit didattica privata a Berlino nel 1801 per la preparazione della Darstellung der Wissenschaftslehre 1801-2. Successivamente nel 1805 allUniversit di Erlangen Fichte tenne un corso dal titolo Institutiones omnis philosophiae in cui la logica, articolata in niedere e hhere Logik, era trattata dopo una propedeutica e prima della metafisica. I corsi di logica trascendentale del 1812, che fanno parte dellampio corpus di scritti dellultimo periodo dellattivit filosofica di Fichte, sono gli unici dedicati in modo esclusivo alla logica trascendentale. Fichte polemizza in questi scritti contro la logica tradizionale, quella che egli chiama la logica comune, e lo fa contrapponendo ad essa la non pi soltanto la Wissenschaftslehre (o la filosofia), come generalmente faceva nei precedenti scritti sulla logica, ma una logica diversa, trascendentale. Entrambi gli scritti portano il titolo Transzendentale Logik. Ueber das Verhltniss der Logik zur Philosophie (il manoscritto-Itzig si discosta un po e porta il titolo: Der Unterschied zwischen der Logik und der Philosophie) e intendono elaborare una critica volta a evidenziare i presupposti dogmatici della logica comune, articolata nelle dottrine del concetto, del giudizio e del sillogismo, per rendere cos possibile lintroduzione al punto di vista filosofico della WL; nonostante portino lo stesso titolo la differenza fra i due scritti per notevole: mentre il secondo, quello sinora conosciuto, assolve al compito di criticare la logica comune elaborando la logica trascendentale come Bildlehre, abbozza nelle ultime lezioni a grandi linee una Naturlehre e affronta direttamente la dottrina del sillogismo, il primo, che originariamente si era posto due compiti, quello di preparare e introdurre alla dottrina della scienza gettandovi una nuova luce attraverso la fondazione del sapere empirico e quello di elaborare la critica della logica comune, assolve in realt, come Fichte esplicitamente ammette, soltanto al primo compito, trascurando del tutto la sillogistica e quasi del tutto la Naturlehre; proprio per questo si render necessario un nuovo corso di logica trascendentale. Il primo corso cio, dopo unintroduzione che si protrae per 11 lezioni, nelle quali viene presentato il tema dello scritto e cio lelaborazione della Erkenntnis der Erkenntnis attraverso la critica della maniera dogmatica di pensare propria sia della logica sia della Naturphilosophie, elabora le leggi di quello che Fichte chiama il pensiero empirico attraverso lelaborazione di una dottrina trascendentale del
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sapere nella sua applicazione allempiria: in realt, lo scrive Fichte, non si tratta affatto di una logica, ma appunto di una Einfhrung e Vorbereitung alla Wissenschaftslehre. Il fatto che il manoscritto di Cauer, rechi sotto il titolo la dizione Erter Theil ber das Wesen der Empirie, conferma, a parer mio, la tesi che le due logiche trascendentali costituiscano un unico trattato, la cui prima parte, TL1, dedicata allelaborazione delle leggi del pensiero empirico. TL1 come introduzione alla WL Sebbene fra le due esposizioni della TL, o meglio fra le due parti della TL, sia necessario un confronto, TL1 deve essere considerata nella sua autonomia da TL2. Se lo studio di TL2 richiede di prendere in considerazione TL1, dal momento che i risultati di questa sono il punto di partenza di TL2, TL1, per la sua anteriorit cronologica e sistematica, non deve essere letta alla luce di TL2. Poich non si tratta di una logica, ma di unintroduzione alla filosofia, sul concetto di introduzione alla filosofia e non su quello di logica che si deve concentrare lattenzione. Non perci la logica, ma la WL il terreno in cui TL1 opera e dunque la lettura pi appropriata di TL1 non sar quella fatta alla luce degli scritti dedicati alla logica, ma piuttosto quella che faccia riferimento alla WL e agli altri scritti concernenti le parti del sistema del sapere che Fichte elabora negli ultimi anni della sua produzione filosofica. O meglio: anche gli altri scritti dedicati alla logica, in particolare quelli presenti nel corso di Erlangen, potranno essere letti, in vista dellinterpretazione di TL1, nel loro rapporto alla WL. Il problema fondamentale per linterpretazione di TL1 rappresentato dalla stessa definizione di TL1 come Einfhrung e Vorbereitung alla WL. Fra il 1810 e il 1813 si assiste infatti a un proliferare di scritti introduttivi alla WL: non ci sono infatti soltanto le due redazioni della TL, ma anche i Tatsachen des Bewutseins (= TB), che un corso di lezioni pi volte tenuto da Fichte nel suo insegnamento allUniversit di Berlino (e di cui per ora possediamo quelli del 1810-11 e del 1813 editi da I. H. Fichte e gli appunti presi da Schopenhauer durante il corso del 1811) e il corso tenuto nellautunno 1813 dal titolo Einleitungsvorlesungen in die Wissenschaftslehre [= EWL]. La domanda che si pone la seguente: perch tante introduzioni? vero che anche a Jena Fichte aveva pubblicato alcuni scritti introduttivi alla WL (la Erste e la Zweite Einleitung in die Wissenschaftslehre), ma essi avrebbero fatto parte, nelle intenzioni dellautore, del testo del Versuch einer neuen Darstellung der Wissenschaftslehre, di cui in realt usc solo il primo capitolo. Perch, dunque, Fichte ha ora bisogno di introdurre e preparare alla WL mediante corsi di lezioni separati dai corsi della WL stessa? E inoltre: ha la WL bisogno di unintroduzione? possibile introdurre alla WL? - TL1 e gli altri scritti introduttivi Per affrontare la questione bisogna innanzitutto tener conto del fatto che i vari scritti introduttivi alla WL di questo periodo costituiscono introduzioni di tipo diverso. In pi luoghi Fichte sottolinea come la TL1 getti una nuova luce sulla WL. La TL1, infatti, una introduzione alla WL, ma interna alla WL stessa. Mentre i Tatsachen des Bewutseins costituiscono una introduzione non scientifica alla WL, perch prendono le mosse appunto da fatti immediati della coscienza e non da principi della WL, TL1 unintroduzione scientifica alla WL, cio unintroduzione alla WL il cui principio-presupposto una
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proposizione della stessa WL (Die Erscheinung des Absoluten soll als sich erscheinend erscheinen) e le cui proposizioni sono sistematicamente connesse con quelle della WL. IN TB13 Fichte distingue fra la TL che fa parte della WL in quanto procede da un principio di questa e i TB che costituiscono unintroduzione non scientifica, ma osservativodescrittiva, che spiega i fatti della coscienza come principiati di cui si tratta di trovare il principio. Inoltre lambito di ricerca dei TB pi ampio di quello della TL perch, mentre questa ha come oggetto il sapere assolutamente fattuale, di cui vengono esplicate le leggi, i TB considerano il sapere fattuale solo come una parte dellintera coscienza (SW IX, 416) e includono nella trattazione anche quelle parti del sistema che saranno scientificamente trattate dalla Sittenlehre. Per spiegarci meglio possiamo considerare il TB come uno scritto popolare, mentre TL1 uno scritto scientifico a tutti gli effetti, come la Sittenlehre o la Rechtslehre. La differenza fra TL1 e EWL meno netta che quella fra TB e TL, perch anche EWL uno scritto scientifico, volto a sviluppare parti teoriche sistematicamente connesse alla WL finalizzate a innalzare al suo punto di vista. Tuttavia, manca a EWL il confronto con la logica comune (probabilmente perch Fichte considerava gi chiusa la questione con le due TL) e lintera impostazione dello scritto assai diversa da TL1: ci dovuto alla nuova elaborazione della WL che Fichte stava preparando e che rest incompiuta a causa della morte sopraggiunta nel gennaio 1814. _ TL1 e WL Il secondo problema quello del rapporto fra WL e TL. Bisogna prendere in considerazione la WL del 1812 e quella, incompleta, del 1813 (SW X). Le lezioni della WL1812 terminarono il 20 marzo 1812, cio esattamente un mese prima dellinizio della TL1. La WL, qui definita Bild des [absoluten] Wissens, sviluppa lo schema quintuplice dellErscheinung des Absoluten che sich erscheint in quanto sich ercheinend e fornisce cos il principio per la TL. Elabora inoltre una teoria della riflessibilit e una teoria dellappercezione che verranno riprese nella TL e che di questa saranno temi centrali. Il linguaggio fra i due scritti , data la contiguit cronologica, molto simile. WL1813 importante per linterpretazione di TL1 sia per la presenza di alcuni precisi ed espliciti riferimenti a questa (cfr. WL1813, p. 24, p. 39, pp. 49-50, p. 61) sia perch essa si appropria dei risultati di TL1 e di TL2: cito solo la critica della definizione della WL come ontologia e la tematizzazione del concetto di Verstehen (che il concetto-chiave dellintroduzione di TL1). Il rapporto fra queste due esposizioni della WL e TL1 complicato: 1) TL1 introduzione alla WL e sulla WL, si detto, getta una nuova luce: lelaborazione delle leggi del sapere empirico permette dunque di meglio comprendere lautoesposizione dela sapere assoluto della WL; 2) essendo per introduzione scientifica, TL1 fa parte della stessa WL che di TL1 presupposto imprescindibile: infatti per spiegare lempiria, che lambito concettuale proprio di TL1, bisogna abbandonarla, e porsi dal punto di vista della WL. La TL dunque unintroduzione di tipo speciale, unintroduzione che si trova gi in ci in cui introduce, ne gi una parte, e precisamente quella parte della WL che la scomposizione dello stato originario della coscienza nei suoi entimemi (EWL, p. 86): essa presenta cio il sorgere della coscienza in quanto costruente lempiria e in quanto costruita attraverso lautoesposizione della manifestazione assoluta dellassoluto al livello empirico.
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Mentre la WL ha per oggetto lintero sapere, il sapere assoluto, la TL ha per oggetto solo una parte del sapere, il pensiero e lintuizione. cio il sapere empirico (cfr. TL2, p. 4). Per meglio definire il carattere introduttivo peculiare della TL, Fichte lo distingue, in TL2 (p. 5), da quello della critica kantiana. Il punto di vista kantiano secondo Fichte (che qui anticipa lobiezione di Hegel al concetto di critica del conoscere: cfr. Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, tr. it., Bari, Laterza, BUL, 19892, pp. 16-17) non soltanto errato perch lascia sussistere la logica formale accanto alla logica trascendentale, ma anche perch indifferente alla vera o alla falsa filosofia, e questo perch non filosofia (cosicch non chiaro se Kant volesse fornire solo una critica o anche un sistema), mentre la TL filosofia perch (parte della) WL e come questa procede in maniera trascendentale facendo sorgere geneticamente il proprio oggetto (il sapere empirico). Potremmo descrivere la relazione fra WL e TL facendo ricorso a un concetto chiave di TL1 e cio il concetto di esempio (Exemplum, Beispiel). Il sapere empirico da Fichte definito, in TL1, come esempio del sapere assoluto (e la realt empirica analogamente considerata come esempio di una realt superiore): perch di esso venga chiarita la genesi e perch non si renda assoluto ci che meramente fattuale (come fa la Naturphilosophie), il sapere empirico deve essere riconosciuto nel suo carattere di esempio del sapere assoluto, cio in quanto sua esposizione (Darstellung). Esempio dunque qualcosa che ed per s solo in virt del suo essere-per-altro e da-altro. In questo senso si pu dire che TL esempio della WL: lesposizione della WL nellambito dellempiria. Ora, la questione del rapporto fra TL e WL strettamente connessa a quella relativa al confronto di TL1 con le lezioni sulla Rechtslehre e la Sittenlehre che, come si accennato, Fichte tenne parallelamente alla TL1. Il livello epistemologico della dottrina del diritto lo stesso della TL1, perch entrambi riguardano il sapere empirico; invece la Sittenlehre si pone su un piano superiore, perch concerne non pi il sapere fattuale, ma il principio del sapere fattuale, cio lio puro (per es. SW XI, 19). Riferimenti alle due discipline sono presenti in vari luoghi della TL1, e soprattutto la Sittenlehre offre, insieme alle parti relative alletica di WL1812 e dei TB, chiarimenti importanti per le ultime lezioni di TL1 in cui Fichte, riprendendo un motivo tipico del periodo jenese, teorizza la praticit delle costruzioni concettuali anche al livello empirico. Ci che per illuminante per la questione del rapporto di TL e WL che Rechtslehre e Sittenlehre costituiscono per Fichte (cfr. WL18042 [GA, II, 8] e Anweisung zum seligen Leben [SW, V, pp. 397-590]) il secondo e il terzo punto di vista della WL in un sistema che prevede ancora il punto di vista della sensibilit, quello della religione e quello della WL stessa e in cui in ogni punto di vista gnoseologico-ontologico sono presenti tutti gli altri. Se ora teniamo presenti le affermazioni fichtiane presenti in TL1 secondo cui il sapere empirico riguarda non solo la costituzione dei concetti (la genesi della rappresentazione), ma anche le azioni che non hanno il loro fondamento in Dio (cfr. LC, p. 60 e LI, p. 102r), ma che sono regolate da rapporti giuridici, si potrebbe azzardare che la TL1 la WL vista dalle regioni pi basse del sapere, lesemplificazione o lesposizione del sapere assoluto (di cui WL la dottrina) non solo nel, ma anche in quanto sapere empirico. _ Trascendentale e speculativo La TL1, che studia lessenza dellempiria, delinea una dottrina del sapere empirico, che consiste nellelaborazione del concetto del concetto al fine di ricondurre il sapere empirico e il suo principio, lio, alle leggi trascendentali del sapere in quanto sapere. Essa
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procede mediante il metodo sintetico-deduttivo proprio della WL consistente nella sintesi successiva di termini intermedi e il metodo della sottrazione (Abziehung), necessario per considerare separatamente parti di teoria in realt non separabili, al fine di conseguirne una migliore comprensione analitica: i risultati della sottrazione sono poi connessi in modo da restaurare il tutto analizzato (per es. la visibilit della Erscheinung sottratta dalla Erscheinung stessa per poter essere considerata autonomamente, ed poi riconnessa alla Erscheinung di cui visibilit e che le , verrebbe da dire ontologicamente, costitutiva) Lidealismo trascendentale della TL1 necessario Eingang al punto di vista speculativo della prima philosophia della WL: la speculazione della WL si radica nella trascendentalit del nesso di intuizione e concetto, di riflessibilit e riflessione in cui il vedere si articola e di cui nella TL1 vengono esposte le leggi. Si pu cos affermare che mentre la WL, che espone lautoesposizione del sapere assoluto in quanto manifestazione automanifestantesi dellAssoluto, speculativa, in quanto speculativa limplicazione di Assoluto e sapere, la TL1 trascendentale, perch espone geneticamente la genesi del sapere nella costituzione pratico-teorica dellempiria, a partire dal classico problema della cosa in s fino alla fondazione ultima della Ichform nella volont: ci non significa che la WL non sia filosofia trascendentale, ma piuttosto che la trascendentalit del sapere in quanto condizione di possibilit del reale qui possibilizzata attraverso lesposizione genetica del sapere in quanto manifestazione assoluta dellassoluto, mentre TL1, che dunque introduzione anche nel senso che il trascendentale diventa per cos dire la base per lesplicarsi dello speculativo, procede dalla proposizione studiata dalla WL (die Erscheinung soll...) che qui viene assunta come presupposto. Il rapporto fra le esposizioni della WL degli anni 1812-13 e la TL1 si configura dunque, nonostante le notevoli differenze concettuali ed espositive degli scritti in questione, in maniera non dissimile a quello intercorso fra la WL1801-02 e il Privatissumum 1803 (cfr. le considerazioni di G. Rametta nellintroduzione a Fichte, Privatissumum 1803, Pisa, ETS, 1993, pp. 5-71). Poich la trattazione del sapere empirico della TL1 ha molte analogie, nonostante la diversa terminologia, con lesposizione del sapere sintetico che Fichte aveva fornito nella Wissenschaftslehre nova methodo degli anni di Jena, e in generale in tutto il periodo jenese (nella TL1 ci sono alcuni riferimenti espliciti alla vecchia esposizione della WL) _ penso per esempio allinseparabilit di io e non-io empirici, alla fondazione ultima del sapere empirico nella volont, e alla connessione di Leben e Bilden che in certa misura pare riprendere quella di attivit reale e attivit ideale della WLNM _ ci troviamo di fronte alla possibilit di sviluppi interessantissimi per la vexata questio della vernderter Lehre di Fichte. Se limpressione di una notevole prossimit fra la TL1 e la WLNM si rivelasse corretta, lo scenario dovrebbe essere il seguente: quella che nel primo Fichte era la WL tout court ora introduzione _ scientifica s, ma pur sempre introduzione, nel senso sopra delineato _ alla WL. I risultati acquisiti dalla speculazione negli anni di Jena non sono ora dunque rifiutati, ma anzi costituiscono lintroduzione necessaria ad acquisire il punto di vista della nuova WL. E dunque Fichte ha bisogno nel 1812 della TL in quanto introduzione scientifica alla WL anche per dare una sistemazione allo sviluppo del suo pensiero. Egli non approderebbe dunque ad un capovolgimento delle posizioni jenesi, ma ad un loro approfondimento che, passando per le esposizioni della WL di Berlino (1801-4), di Erlangen (1805) e di Knigsberg (1807) giungerebbe a piena maturazione negli ultimi anni della sua produzione filosofica, anni in cui le tappe del suo cammino filosofico gli appaiono come esempi della compiuta WL.
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Struttura di TL1 Sebbene Fichte preferisca non suddividere TL1 in capitoli e paragrafi, per non limitare lagilit dellesposizione, possibile suddividere il testo nelle seguenti sezioni: - Lezioni 1-11: Introduzione: esposizione degli obiettivi di TL1, rapporto logica - filosofia, sapere come sintesi di uno e molteplice, critica della filosofia alla logica, sapere empirico, rapporto sapere assoluto - sapere empirico, WL e TL, principio della logica trascendentale, abbozzo di unermeneutica trascendentale del comprendere; - Lezioni 11-16: critica a Jacobi e Kant, critica della cosa in s, concetto di natura, concetto di Besonnenheit e idealismo trascendentale, concetto di riflessibilit, problema della coscienza temporale, problema della coscienza di s; - Lezioni 11-20: connessione di riflesso, riflessione, Bilden e vita. Bild des Lebens e Bild des Bildens; vedere, concetto e Ichform; critica al dogmatismo e alla filosofia della natura; empiria come esempio. - Lezioni 21-26: sapere empirico come prodotto della libert; schematizzazione della rete concettuale; problema del vedersi del vedere; differenza fra vedere genetico del filosofo e vedere dellio empirico; autocoscienza obiettiva come fondamento delle determinazioni concettuali. - Lezioni 27-32: concetto di corpo; possibilit - realt - passaggio possibilit/realt (riflessibilit/riflessione, indeterminatezza/determinazione): problema della visibilit del vedere e della genesi della rappresentazione obiettiva; connessione di teoria e pratica; apriorit dei concetti, concepire del concepire come sottrazione del concepire dal concepito, unit analitica dellappercezione (critica a Kant). - Lezioni 33-37 (I parte): Io come immagine; io, immagine e Dio; empiria come connessione di io e non-io; riflessibilit dellErscheinung; categorie di sostanzialit e causalit. - Lezioni 37 (II parte) 45 -: Problema della sottrazione della Bildlichkeit dellErscheinung dallErscheinung; proiezione e riflessione; empiria come Bild der Bildlichkeit; ancora sulla genesi dellio empirico; Bildlichkeit e Leben; vedere e essere, genesi dellempiria e quintuplicit della riflessione della Bildlichkeit; la Grundanschauung come Grunddarstellung des Lebens; WL come analisi del vedere. Spazio e tempo. - Lezioni 46-50: libert e vincolatezza del vedere; Sittlichkeit e scienza; problema della risussunzione della Bildlichkeit sotto la Erscheinung (di cui Bildlichkeit); io sono come riflesso della Erscheinung; intuizione e concetto (riflessione 1 e riflessione 2); materialit come forma della visibilit; sistema degli io e WeltIch. Due forme di autocoscienza dellErscheinung: Gesamtbewutsein e coscienza individuale; la doppia forma dellErscheinung vedere determinato e vedrsi come forma genetica del primo vedere; eticit come fondamento della coscienza dellindividuo. - Lezioni 51-53: Il principio nella TL: la Erscheinung come fondamento dellempiria; ancora su essere e vedere; la sintesi di essere e libert: il Wollen; la legge del volere come legge fondamentale dellempiria. - Lezioni 54-57: Ancora sul concetto di natura; essere e divenire; la critica a Hegel; vita e vedere. Ricapitolazione dei risulati raggiunti. Ancora su riflessione 1 e riflessione 2. Problema della compresnione della distinzione fra vita e Bildlichkeit della vita. Visibilit della vita e individualit.

Struttura del lavoro La parte principale e pi tecnica del lavoro sar costituita dallanalisi interpretativa della TL1 in base al confronto parallelo fra i quattro testi a disposizione. Trattandosi di un testo inedito, non ancora per nulla studiato, importante rendere innanzitutto conto della complessa struttura concettuale di questa Vorlesung. Oltre al confronto fra i quattro manoscritti della TL1 sar necessario, per la comprensione di concetti e di luoghi specifici del testo, il raffronto con gli altri testi del periodo. Alcune parti della gnoseologia trascendentale che in questo testo non vengono elaborate in maniera sufficiente, per esempio la teoria dello spazio e del tempo, dovranno essere senzaltro integrate facendo uso degli scritti coevi. Per le ragioni sopra addotte sar senzaltro utile tenere presenti gli scritti del periodo jenese e in particolare la WLNM. La seconda parte della tesi dovr 1) fornire un quadro generale del sistema del sapere di questo periodo, quadro utile a situare la TL1 nel suo livello epistemologico e a delineare quella che impropriamente possiamo chiamare lontologia di questo periodo (impropriamente perch Fichte rifiuta esplicitamente questo termine); 2) rendere conto di alcuni concetti (Seyn, Erscheinung, Freiheit, Leben, Bilden, Sehen, ecc.) operanti sia nella TL1, sia nelle altre opere del periodo, soprattutto per comprenderne le possibili oscillazioni sematiche: per es Seyn significa sia lessere assoluto (la vita divina), sia lessere fattuale; Erscheinung pu significare sia la manifestazione dellassoluto, sia il fenomeno in senso kantiano e spesso non affatto facile capire quale sia il significato inteso da Fichte; 3) confrontare lidealismo trascendentale fichtiano con quelli che sono gli obiettivi polemici espliciti o impliciti del Fichte di questo periodo: naturalmente la logica comune, Kant (da cui Fichte prende sempre pi le distanze), Jacobi, Schelling (e la Naturphilosophie) e Hegel. Questultimo confronto particolarmente importante e suggestivo perch nel giugno del 1812 Hegel aveva pubblicato la prima parte della Scienza della Logica, la Dottrina dellEssere, e a questo testo Fichte pare riferirsi nella lezione del 10 agosto quando critica alcune tesi di un nuovo filosofo da poco comparso sulla scena. Se la tesi di R. Lauth, che sostiene che questo nuovo filosofo sia proprio Hegel, fosse corretta, ci troveremmo di fronte alluniche critiche puntuali di Fichte a Hegel, il che, credo, rende questo testo ancora pi importante.

Abbreviazioni WL = Wissenschaftslehre TL = Transzendentale Logik J. G. Fichte, Johann Gottlieb Fichtes smmtliche Werke, a cura di I. H. Fichte, ristampa, Berlin, de Gruyter, 1971 [= SW]. - Die Tatsachen des Bewutseyns 1810-11, in SW II, pp. 535-691 [= TB10-11] - Die Wissenschaftslehre 1812, in SW X, pp. 315-492 [= WL1812] - Das System der Sittenlehre 1812, in SW XI, pp. 1-118 [= SL1812] - Das System der Rechtslehre (1812), in SW X, pp. 493-652 (il manoscritto, trascritto da E. Fuchs per la GA, ), si trova in J. G. Fichte-Nachla, Staatsbibliothek zu Berlin Preuischer Kulturbesitz, Signatur: MS, 4, 12) [= RL1812]
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- Die Wissenschaftslehre 1813, in SW X, pp. 1-86 [= WL13] - Die Tatsachen des Bewutsein 1813, in SW IX, pp. 401-574 [= TB1813] - Einleitungsvorlesungen in die Wissenschaftslehre 1813, in SW IX, pp. 1-102 [= EWL] J. G. Fichte, Gesamtasugabe der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, a cura di R. Lauth (et al.), Stuttgart-Bad Cannstatt, Frommann-Hollzboog, 1961, ss. [= GA]. J. G. Fichte, Tranzendentale Logik (20. April bis 14. August 1812), in J. G. Fichte-Nachla, Staatsbibliothek zu Berlin Preuischer Kulturbesitz, Signatur: MS, 9, trascrizione di E. Fuchs per la GA [= TL1]; Kollegnachschrift Cauer [= LC], Kollegnachschrift Itzig [= LI], Kollegnachschrift Halle [LH], trascrizione in corso da parte di E. Fuchs per la GA. J. G. Fichte, Ueber das Verhltnis der Logik zur Philosophie oder Transscendentale Logik (ottobredicembre 1812), Hamburg, Meiner, 1982 [= TL2]

(Alessandro Bertinetto E-Mail: aleberti@hotmail.com)

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