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La capacità di fare discorsi, e far intendere i pensieri, è dunque una caratteristica propria
della macchina umana. Da qui, il famoso "cogito ergo sum" (“penso dunque sono”): la
ragione equivale a "pensare ciò che si è" (auto-coscienza) e a "pensare ciò che si dice", a
"pesare" le parole.
Cartesio fa l'esempio del pappagallo, che riesce a pronunciare parole in modo del tutto
analogo al nostro, ma ripete solo ciò che sente, non elabora discorsi suoi, ossia non dice
ciò che pensa. Mentre, vi sono uomini sordi e muti che riescono ad inventare dei segni con
i quali farsi intendere. Questo dimostra definitivamente che gli uomini sono dotati di
ragione (e anche di estro, ndr), mentre gli animali non ne hanno.
Sappiamo che questo non è del tutto vero, perché gli animali sono invece estremamente
intelligenti e comunicativi, a cominciare dalle formiche, sono dotati di un limitato grado di
coscienza, che guida il loro comportamento insieme all’istinto, e anche di estro, tant'è vero
che vengono fatti esibire nei circhi e al cinema.
Possiamo dare per buona la differenza tra uomo e animale in base alle capacità
intellettive, potenzialmente di gran lunga superiori nella macchina umana. Il ché non
significa però dover screditare le altre forme di intelligenza.
L'errore che fa Cartesio è quello di fissare una differenza radicale tra uomini da una parte
e piante e animali dall'altra: gli uomini sono ai suoi occhi tutt'altra cosa rispetto sia agli
animali sia alle piante, cosa non vera perché sono nostri fratelli co-evolutivi.
Dal "vizio" cartesiano di esaltare la ragione e il cogito, nasce il dualismo della scienza
moderna, che considera, come Cartesio, le macchine animali esattamente come dei robot,
prive di anima e di intelletto perché prive di pensiero.
L'Intelligenza Artificiale Debole sostiene invece che un computer non sarà mai in grado di
essere equivalente a una mente umana, ma potrà arrivare a simulare alcuni processi
cognitivi umani, pur senza riuscire a riprodurli nella loro totale complessità.
Con il perfezionarsi delle tecnologie, la diffusione sempre maggiore di reti neurali, algoritmi
genetici e sistemi per il calcolo parallelo, la situazione si sta evolvendo a favore dei
sostenitori del connessionismo.
Sono tutti d'accordo, comunque, che una vera intelligenza artificiale sarà raggiungibile
solo da robot (non necessariamente umanoidi) in grado di muoversi (su ruote, gambe,
cingoli o quant'altro) e soprattutto in grado di interagire con l'ambiente che li circonda
grazie a sensori.
[...] È il giorno dell’inaugurazione della enorme rete planetaria che collega i calcolatori di
tutti i pianeti abitati dell’universo, un’unica macchina cibernetica che racchiude il sapere di
tutte le galassie. Sono presenti le somme autorità del consiglio galattico. Il progettista
capo abbassa la leva che mette in funzione l’immensa struttura. Poi si rivolge al
Presidente del Consiglio Galattico per offrirgli l’onore di porre la prima domanda al
sistema. Il Presidente ci pensa un attimo, poi si rivolge alla macchina e chiede: "Dio,
esiste?" Dopo un attimo, arriva la risposta: "Sì, ADESSO". Il terrore si dipinge sulla faccia
di tutti i presenti; il capo progettista si precipita verso il quadro di comando per bloccare la
macchina. Ma un fulmine sceso dal cielo senza nubi lo incenerisce e fonde la leva di
comando, inchiodandola per sempre al suo posto [...]
IL TEST DI TURING
Dovrebbe essere veramente molto brillante per sostenere una conversazione umana,
oppure molto idiota. Dovrebbe contemplare l'ironia, il non-sense, la duplicità,
il metalinguaggio, la metacomunicazione.
Sta di fatto che, sebbene le previsioni di Turing fossero che entro il 2000 sarebbe stata
realizzata una macchina intelligente, finora nessuna ha superato il test.
VOIGHT-KAMPFF MACHINE
«L’universo non sarà mai felice, a meno che non sia ateo» (La Mettrie, "L’Homme
Machine", 1748)
Nel periodo illuministico, tra dibattiti deistici, fisiocratici e
positivistici, si afferma il pensiero libertino e materialista di
Julien Offray de La Mettrie (1709-1751).
In altre parole, se sono due realtà tra loro così radicalmente distinte, come fa il corpo ad
agire sull'anima e l'anima ad agire sul corpo (anima è intesa come volontà, intelletto,
pensiero, ndr)?
Cartesio deve far quindi incontrare il mondo fisico, meccanicistico, privo di libertà d'azione,
con quello spirituale, libero e immateriale. Come fa allora il corpo materiale ad essere
mosso dall'anima immateriale?
Cartesio aveva ipotizzato un contatto tra anima e corpo nella cosiddetta ghiandola pineale,
il luogo dove avverrebbe l'incontro fatidico e misterioso tra le due res. La Mettrie prova a
risolvere la questione in modo analogo a Hobbes: eliminando la res cogitans.
Per Le Mettrie esiste solo la res extensa, la res cogitans è solo una sua diversa
manifestazione. Dal momento che non possiamo conoscere l'intima essenza né della
sostanza estesa né di quella pensante (come aveva dimostrato Locke), siamo dunque
portati a pensare, dice La Mettrie, che anche la materia partecipi di quella sensibilità che
Cartesio attribuisce esclusivamente all'anima.
Corpo e anima, entrambi res extensa, sono quindi per La Mettrie strettamente
interdipendenti, come é provato dal fatto che l'alterazione delle condizioni fisiche (per
esempio, una febbre elevata) comporta la diminuzione delle capacità intellettuali.
Eliminando la res cogitans, La Mettrie non esita a dire che: "l'uomo, come ogni altro
animale, è soltanto una macchina che risponde a rigide leggi meccaniche", è cioè un
meccanismo che funziona in base alle proprietà intrinseche della materia stessa.
La sola differenza tra animali e uomini non è data dall'anima, come aveva detto Cartesio,
ma dalla maggiore complessità strutturale della macchina uomo. Così come gli animali
sono macchine più complesse rispetto alle piante e le piante sono macchine più
complesse rispetto agli esseri naturali più semplici, l'uomo è la macchina più complessa di
tutte.
"Il corpo umano é un orologio, ma immenso e costruito con tanto artificio e abilità che se la
ruota adibita a indicare i secondi si ferma quella dei minuti continua a girare e a compiere
il suo corso, ed anche la ruota dei quarti d'ora continua a muoversi" ("L'Homme-Machine",
op. cit.).
L'opera di La Mettrie rappresenta il compimento di una rottura radicale con l' "ancien
regime" cominciata con la "Morte di Dio", il rifiuto cioè della metafisica, e conclusasi con la
"Morte dell'Uomo": l'uomo non deve più vivere nel timore di Dio, perché Dio non esiste.
Esiste solo la materia, regolata meccanicamente dalla legge della causa e dell'effetto.
Legge in cui far rientrare anche pensieri, desideri, emozioni, sentimenti, della macchina
umana, tutto ciò che in qualche modo appartiene alla sfera dell'irrazionale e che trascende
le leggi meccaniche.
Da qui comincia una evoluzione, o involuzione, a seconda dei punti di vista, culturale che
porterà allo sviluppo di scienze come la cibernetica, l'informatica, la robotica, la genetica,
l'intelligenza artificiale, tutte unite da uno stesso orientamento ateo e materialista, fedele al
razionalismo dualista cartesiano.
PKD-ANDROID
Non a caso, hanno dato alla loro creatura le fattezze dello scrittore di fantascienza Philip
K. Dick. Il robot, ribattezzato "PKD-Android” usando le iniziali dello scrittore, è stato
realizzato impiegando le più sofisticate tecnologie robotiche in termini di espressività e
motori di intelligenza artificiale per il linguaggio.
"Androidi come questo", riportava il sito ufficiale dell'Università di Memphis, "possono
essere usati in un vasto campo di applicazioni, che va dall'intrattenimento fino
all'educazione. Il robot riproduce Dick tanto nell'aspetto quanto nell'intelletto, grazie a una
personalità ricostruita dallo stato dell'arte dell'intelligenza artificiale. La pelle di sintesi
messa a punto dall'Hanson Robotics permette di creare espressioni estremamente
realistiche, che vanno dalla gioia alla paura, allo stupore. Le telecamere impiantate negli
occhi consentono al robot di registrare i volti delle persone e riconoscerli. I dati della
visione sono fusi insieme con meccanismi di riconoscimento dei segnali vocali e software
di sintesi del linguaggio. Il sincronismo tra queste procedure e l'espressività facciale rende
il robot un sistema emulativo completo".
I ricercatori del FedEx Institute, riconosciuti internazionalmente per il loro lavoro nel campo
della sintesi del linguaggio, hanno sviluppato il software che permette al robot di sentire,
capire e rispondere alle domande nel corso di una conversazione con un interlocutore
umano. L'Hanson Robotics ha invece messo a disposizione la sua esperienza in
ingegneria meccanica e strutture polimeriche. L'ARRI ha fornito la propria consulenza in
ingegneria dei sistemi robotici. I progettisti hanno lavorato in stretto contatto con Paul
Williams, amico intimo ed esecutore letteraro di Philip Dick, per giocare questo scherzo
beffardo alla memoria del grande autore.
In generale, però, l'artificiale ha in lui un ruolo negativo: esso è simbolo della realtà
sintetica creata dai media e dalle droghe, in cui le essenziali qualità umane (empatia,
amore, ironia) si perdono.
L'artificiale è la manipolazione della realtà da parte del potere: potere economico, politico,
militare, religioso, famigliare, tutto ciò che limita la fondamentale libertà dell'essere umano.
Questo modo di pensare, lievemente teologico, è quanto serviva tuttavia a Dick per
denunciare il potere di manipolazione della realtà nascosto dietro alla produzione di tipi
anziché di realtà autentiche.
"il più grande cambiamento al quale assistiamo nel nostro mondo in questi giorni è
probabilmente la quantità di moto del vivente verso la reificazione, e allo stesso tempo un
ingresso del meccanico nell'animazione. Non abbiamo più, ora, pure categorie del vivente
in opposizione al non vivente".
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