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Il Caos, la Realt Manifesta e la Realt Occulta

Il Caos il nome che rappresenta e descrive il concetto del Tutto, sotto laspetto della qualit della quantit e della forma. E linsieme infinito degli infiniti insiemi di tutto ci che , e ci che non , del possibile e dellimpossibile. La sua intima essenza e struttura sono assolutamente indefinibili, esso nella sostanza lindefinibilit pi assoluta, pu diventare ogni cosa tutto pu esservi estratto. Il Tutto comprende anche un insieme vuoto, che nellinfinito oceano del Caos esattamente ci che nel nostro immaginario collettivo rappresenta lidea dellisola che non c. laccesso a questa realt dimensionale consente allentit emersa la possibilit di creare una realt a propria immagine e somiglianza una propria proiezione evolutiva, riuscendo addirittura a confinare e imprigionare nel limitato finito lintero Caos (infinito). Da precisare che lisola che non c non permette ad alcun elemento di permanervi neanch un solo istante, e cos un attimo prima che il naufrago possa poggiarvi il piede si spaccata sdoppiata allontanata salvaguardando la propria solitudine assoluta e cedendo un territorio allospite. Lisola diviene cosi una crosta che isola e separa il mondo occulto la realt che vi poggia sopra e il mondo manifesto e illusorio sottostante. Il mondo manifesto il Tutto, privato di Dio. Il Tutto sente la mancanza di Dio, e manifesta il suo lamento riproducendone limmagine e inseguendone il percorso evolutivo. Allo stesso modo che apparentemente, lombra ci segue e riproduce la nostra forma ed il nostro movimento, con la differenza che nella realt lombra lo Spirito (Realt Occulta) ed il corpo la Materia (Realt Manifesta). Volendo andare ancora oltre per capire come stanno le cose al di l della sintetica schematizzazione strutturale: il Mondo Occulto (Dio) simile ad una immensa mente (di spirito) che liberatasi dal Caos sogna, un sogno che si manifesta e riproduce organizzando il Caos. In questo sogno, la nostra apparenza fisica il riflesso della nostra essenza spirituale ed il nostro compito quello di realizzare nella materialit il sogno al quale, (anche noi piccole gocce di un infinito oceano pensante) diamo un contributo creativo. In quanto entit spirituali intelligenti, ci compete il dominio sulla materialit, (fatta di materia ed energia), esiste peraltro il pericolo che la materialit ci corrompa: si impadronisca del nostro spirito assorbendolo e ci facendo distrugga la nostra identit determinando la vera morte ossia la dissoluzione dello spirito nella sua forma pi elementare (la materia fissa). Tale pericolo esiste, e spetta soltanto a noi la scelta tra levoluzione e linvoluzione.

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