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Poteri occulti e democrazia CACCIARI Che ne del nostro paese, chi ne tira le fila?

? La domanda ormai ce la facciamo tutti, bench in base a livelli sempre pi deteriorati di informazione e di consapevolezza. Tutti comunque sembrano preoccupati e forse sempre meno disposti a lasciare che tale domanda si risolva in scontate accuse al mondo politico. Massimo Cacciari, in un'intervista comparsa nello scorso numero del Sabato, abbozzava una risposta che non ci sembrata la solita via di fuga dell'intellettuale, che normalmente, mentre tutti affondano, crede di restare a galla a furia di pensate e di chiacchiere. Diceva secco che a governare sono gli arcani poteri. Gli interessi forti che condizionano la politica in Italia e fuori. Crolla il vecchio quadro della rappresentanza ed entrano in campo queste forze. Non un golpe, non il fascismo, ma sempre qualcosa che non mi piace. Continueremo a combattere, sapendo per di essere come Don Chisciotte contro i mulini a vento. Pasolini e Del Noce avevano avvertito il passaggio al totalitarismo gi negli anni della contestazione e ancor prima. Del Noce (1975) notava l'emergere dopo il '60 del potere reale e la relativa sconfitta dei politici. Cominciava il totalitarismo. Non a caso Del Noce usava il verbo "cominciare". In epoca fascista, in effetti, il totalitarismo non si era potuto realizzare compiutamente perch il fascismo si trov davanti la vecchia Chiesa. Don Giussani fin dagli anni Cinquanta giudicava gi corrosa la forza reale di presenza della cristianit e quindi gi corroso l'equilibrio della societ italiana. A quella corrosione, che progressivamente cresciuta nei decenni successivi, avrebbe fatto riscontro una perdita secca in termini di libert. Corrosi, altro che corrotti! Oggi assai pi di allora la libert in pericolo. E questo accade perch, di fronte al generale smarrimento, la cultura politica punta ad una sempre maggiore crescita e concentrazione del potere reale come all'unica via di salvezza... Un nuovo dispotismo -pi anonimo e morbido ma forse proprio per questo pi nefasto di tutti quelli che nella storia l'hanno preceduto- ...tende a fare dell'uomo l'ingranaggio sempre pi condizionato e inconsapevole di un meccanismo incontrollabile (Luigi Giussani, Il movimento di Comunione e liberazione, conversazione con Robi Ronza, Jaca Book, 1987). CACCIARI Concentrazione e anonimato: ecco le fattezze del potere reale odierno. In Italia finch i partiti sono stati termine di riferimento anche per il potere reale, esso non si mai potuto configurare in senso totalitario come monopolistico e occulto. Le lotte occulte non sono certo mai mancate, ma trovavano poi uno sbocco manifesto in rinnovati equilibri a livello politico. (A proposito del caso Montesi - un omicidio degli anni Cinquanta l'Osservatore romano ha ricordato di recente che gli scandali non accadono mai a caso. E infatti il relativo processo politicamente si concluse nel '54 con l'accantonamento del popolare Piccioni e con l'avvento del professor Fanfani.) Oggi sembra che l'unico sbocco manifesto delle lotte occulte sia l'evacuazione della politica. Oggi ci viene fatto credere che l'antipotere corrisponde a un Di Pietro e a una magistratura incorrotta e incorrosa. In regime di totalitarismo montante queste fantasticherie non divertono. La realt della

magistratura organicamente inserita nel gioco dei poteri reali. Reali e oggi occulti, cio non pi riferibili, chiaramente e pubblicamente, al campo politico e partitico. A CACCIA DI PROSPETTIVA POLITICA Due retrospettive per cominciare. La prima pesca in quel grande buco nero della P2. Tina Anselmi, evacuata finanche dal Parlamento, ha recentemente detto che il piano di rinascita per salvare il paese, trovato anni fa nella valigetta della figlia di Gelli, potrebbe essere datato 1992. E i che, d'altra parte, Gelli non fu altro che un buon direttore organizzativo. Se lui dunque era un burattino, chi continua oggi ad essere il burattinaio? Seconda retrospettiva. Il governissimo, che dal punto di vista del bene comune poteva essere l'unica politica atta ad arginare il processo di destabilizzazione (e come tale era stata da noi favorita), perch finora non ha avuto successo? E coloro che oggi sembrano aprire a questa possibilit, faranno sul serio? I partiti popolari devono dirci se vogliono sopravvivere ubbidendo a quel potere occulto che muove la destabilizzazione. La risposta non pu tardare perch, come ammoniva Del Noce pochi giorni prima di morire, sono sanguinari, sono sanguinari. E non parlava n del comunismo, n della mafia.

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