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MANUALE DELLE RSU

La UIL Scuola per le RSU

PARTE PRIMA - LA CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO


Introduzione Le norme sul cedolino unico di Franco Sansotta Gli articoli del CCNL che riguardano la contrattazione di istituto Le competenze della contrattazione nella scuola dellautonomia Le risorse Come si calcola il fondo di istituto Come si utilizza il fondo di istituto Cosa si paga con il fondo di istituto Il quadro complessivo delle risorse destinate al personale La contrattazione I soggetti della contrattazione I tempi della contrattazione I documenti necessari per la contrattazione Le materie della contrattazione Ulteriori compensi da definire nel contratto di istituto La conduzione della trattativa La sottoscrizione dell'accordo Il ruolo del Collegio dei revisori dei conti La verifica del contratto: l'informazione Informazione e legge sulla privacy I compensi L'entit dei compensi I compensi del DSGA Compensi particolari Limiti dei compensi

La RSU Composizione, elezione, durata dellincarico, dimissioni,incompatibilit, decadenza I permessi retribuiti della RSU I diritti individuali e collettivi della RSU Il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) RSU e sindacato provinciale

Introduzione CON IL CEDOLINO UNICO, LA RETRIBUZIONE ACCESSORIA VIENE LIQUIDATA DIRETTAMENTE IN BUSTA PAGA. Resta invariata tutta la normativa sulla contrattazione di istituto. Istituito con lart 2 comma 197 della legge n. 191 del 23 dicembre 2009 (legge finanziaria 2010), da questanno il cedolino unico entra in vigore anche nella scuola. Tre sono le novit pi importati: 1. le singole scuole non gestiscono pi direttamente le risorse del salario accessorio del personale, ma -allinizio dellanno scolastico- riceveranno dal MIUR solo la comunicazione delle somme spettati per i diversi istituti contrattuali: fondo di istituto (art. 85) funzioni strumentali (art. 33) compiti del personale ATA (art. 47) attivit complementari di educazione fisica (art. 87); 2. le scuole stesse non liquideranno pi materialmente le competenze accessorie, ma dovranno limitarsi a comunicare al Tesoro gli importi dovuti a ciascun dipendente, a mano a mano che le attivit verranno concluse; 3. i dipendenti troveranno mensilmente nel cedolino: lo stipendio fisso + il compenso accessorio per le attivit e gli incarichi aggiuntivi svolti nel mese di riferimento o nei mesi precedenti. Resta comunque confermato lart. 6, c. 4 del CCNL che fissa al 31 agosto di ogni anno il termine ultimo per l erogazione dei compensi accessori per le attivit svolte. Lo stabilisce la nota n. 3980 del 16.5.2011, emanata dal MIUR di concerto con il Ministero dellEconomia e delle Finanze, che fornisce alle scuole le istruzioni per lattivazione della nuova modalit di pagamento. Rispetto alla contrattazione di istituto, entrano nel cedolino unico i compensi accessori che riguardano: 1. tutte le attivit e gli incarichi liquidati con il fondo distituto (art 88); 2. le funzioni strumentali (art 33); 3. gli incarichi specifici del personale ATA (art. 47); 4. le attivit complementari di educazione fisica (art. 87); 5. le ore aggiuntive svolte dal docente tutor agli studenti universitari che svolgono il tirocinio presso la scuola (art 43, c.4). Continuano invece ad essere pagati secondo le modalit ordinarie: i compensi per il personale coinvolto nei progetti relativi alle aree a rischio (art. 9 del CCNL); i compensi erogati dalle scuole con risorse assegnate da leggi, Enti terzi, Enti locali, Unione Europea, ecc.). I vantaggi della nuova normativa. Oltre ad accelerare i tempi della riscossione degli importi dovuti, le nuove norme presentano ulteriori vantaggi per il personale, per le RSU e per la correttezza della contrattazione di istituto, che di seguito evidenziamo. Dal momento che le scuole non maneggiano pi direttamente le risorse di origine contrattuale, non sar pi possibile utilizzarle per altri fini che non siano quelli stabiliti
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nel CCNL; sar finalmente chiaro che le spese di funzionamento, le supplenze e le ore eccedenti sono a totale carico del Tesoro e non del fondo di istituto. Sin dallinizio dellanno scolastico, ogni scuola conoscer (attraverso una comunicazione del MIUR) le disponibilit finanziarie per la qualificazione e lampliamento dellofferta formativa, suddivise secondo i 4 obiettivi a cui sono destinate: 1. tanti euro per il fondo di istituto, da utilizzare per le attivit definite nellart. 88 del CCNL; 2. tanti euro per le funzioni strumentali, da utilizzare per le attivit definite nellart. 33 del CCNL; 3. tanti euro per le attivit del personale ATA, da utilizzare per le finalit definite nellart. 47 del CCNL; 4. tanti euro per le attivit complementari di educazione fisica, da utilizzare per le attivit definite nellart. 87 del CCNL. Sulla base della comunicazione del MIUR sulla disponibilit finanziaria, le risorse di origine contrattuale potranno essere impegnate sin dallinizio dellanno scolastico sia per la elaborazione e lapprovazione del POF, sia per la trattativa e la sottoscrizione del contratto di istituto. Le nuove disposizioni relative al cedolino unico non modificano le norme sulla contrattazione di istituto definite nel CCNL. In particolare, la Nota del MIUR ribadisce che: a) la contrattazione si svolge sulle materie definite nel CCNL ( rimangono fermi i controlli, in capo ai revisori dei conti, sulla contrattazione integrativa di Istituto, art. 6 CCNL 2007); b) la trattativa deve iniziare non oltre il 15 settembre ed entro i successivi 10 giorni lavorativi il dirigente formalizza la propria proposta contrattuale; c) il contratto, sottoscritto entro il 30 novembre ed inviato ai revisori dei conti nei successivi 5 giorni, entra in vigore successivamente alla certificazione positiva da parte dei revisori, ovvero decorsi 30 giorni senza che gli stessi sollevino rilievi; d) al momento della sottoscrizione definitiva del contratto di Istituto, le somme devono considerarsi vincolate ed necessario che segua tempestivamente il conferimento al personale degli incarichi allo svolgimento delle attivit previste dallaccordo; e) con il conferimento degli incarichi e la conseguente individuazione del beneficiario e dellimporto individuale da corrispondere, sorge lobbligazione giuridicamente perfezionata che impegna le Istituzioni scolastiche a disporre la liquidazione delle competenze che deve avvenire comunque entro il 31 agosto di ogni anno; f) le somme del fondo non spese rimangono nella disponibilit dellIstituto e potranno essere utilizzate nelle contrattazioni successive.

scheda n. 1
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GLI ARTICOLI DEL CCNL CHE RIGUARDANO LA CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO La trattativa per la definizione del contratto di istituto viene svolta tenendo presenti i seguenti articoli del CCNL: art. 6 (Relazioni a livello di istituzione scolastica) che stabilisce: le materie di contrattazione, di informazione preventiva e di informazione successiva; lobbligo del dirigente di presentare la propria proposta contrattuale allinizio dellanno scolastico e comunque- entro 10 giorni dallinizio della trattativa; i tempi di inizio e di conclusione della trattativa (15 settembre 30 novembre); il termine ultimo per il pagamento delle attivit e degli incarichi aggiuntivi svolti (31 agosto); il ruolo e le competenze del Collegio dei revisori dei conti; i termini e le modalit per lentrata in vigore del contratto;

art. 7 (Composizione delle delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale); art. 9 (Finanziamento regionale per i progetti nelle aree a rischio o a forte processo immigratorio); art. 33 (Funzioni strumentali); art. 34 (Attivit di collaborazione con il dirigente scolastico); art. 43 (Modalit di svolgimento del tirocinio didattico e lavoro aggiuntivo del docente-tutor); art. 47 (Modalit e criteri per lattribuzione al personale ATA di incarichi e compiti che comportano particolare responsabilit, rischio o disagio e definizione dei relativi compensi); art. 63, che attribuisce al Collegio dei docenti la possibilit di utilizzare una parte delle risorse destinate allaggiornamento per il rimborso delle spese per lautoaggiornamento, con criteri, modalit e compensi da definire nel contratto di istituto. art. 85 (Criteri per la definizione del fondo di istituto); art. 87 (Attivit complementari di educazione fisica); art. 88 (Attivit da retribuire con il fondo di istituto);
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art. 89 (I compensi del DSGA); Le tabelle Tabella 5: stabilisce il compenso orario per le attivit aggiuntive del personale docente Tabella 6: stabilisce il compenso orario per le attivit aggiuntive del personale ATA Tabella 7: stabilisce lindennit di lavoro notturno e/o festivo del personale dei convitti Tabella 8: stabilisce lindennit di bilinguismo e trilinguismo Tabella 9: stabilisce i parametri per il calcolo dellindennit di direzione del DSGA Il CCNL contiene infine: I profili di area del personale ATA La tabella dei requisiti culturali per laccesso ai profili del personale ATA La tabella di valutazione dei titoli per le procedure di destinazione allestero Lo schema di codice di condotta da adottare nella lotta contro le molestie sessuali Il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni

Nota bene: Continua ad essere in vigore il codice di autoregolamentazione del diritto di sciopero, in attuazione della legge 146/1990, il cui testo allegato al CCNL sottoscritto il 26-5-1999.

scheda n. 2

Le competenze della contrattazione nella scuola dellautonomia


Insieme ai rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL, la RSU titolare della contrattazione di istituto ed esercita il suo mandato nel rispetto delle competenze del dirigente e degli organi collegiali (art. 6, c. 1 del CCNL). Ne consegue che la RSU contratta con il Dirigente scolastico esclusivamente le materie stabilite nel CCNL e verifica la corretta attuazione dell'accordo sottoscritto, senza entrare nel merito delle competenze e delle responsabilit del collegio dei docenti, che decide su tutte le questioni attinenti la didattica e delibera il POF, le funzioni strumentali, il Piano delle attivit dei docenti ed il Piano per l'aggiornamento; del consiglio di istituto, che pu intervenire sugli aspetti organizzativi e amministrativi del servizio scolastico; del dirigente, che rappresenta lamministrazione e -in base ai criteri definiti nel contratto- assegna gli incarichi, ne verifica lo svolgimento e liquida i relativi compensi;
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delle Organizzazioni sindacali, che assistono i lavoratori nella tutela dei loro interessi.

Con questa premessa la contrattazione di istituto un adempimento relativamente semplice, in quanto consiste nell'adattare alcune norme, gi definite nel CCNL, alle esigenze culturali, didattiche e organizzative di ogni singola scuola. Obiettivo principale del contratto l'individuazione di criteri e modalit trasparenti per accedere alle attivit retribuite con il fondo e per assegnare gli incarichi, i compiti, i servizi e i turni di lavoro secondo regole chiare e condivise, che tengano conto anche delle esigenze personali dei lavoratori. Per arrivare alla sottoscrizione dell'accordo non servono tanto raffinate competenze giuridiche e tecniche, quanto la conoscenza delle norme contrattuali sopra richiamate, unita ad una massiccia dose di buon senso e di disponibilit alla mediazione, sapendo bene che un contratto sempre un compromesso che richiede qualche accomodamento e qualche rinuncia da entrambe le parti contraenti. La sottoscrizione dellAccordo nei tempi stabiliti (15 settembre 30 novembre) deve costituire un obiettivo comune, sia per la RSU, che garantisce al personale una serie di norme che regolano il lavoro e le varie attivit che si svolgono nella scuola; sia per il dirigente che, avendo definito contrattualmente molti aspetti della vita scolastica quotidiana, pu limitare notevolmente il contenzioso e seguire con maggiore serenit gli impegni e le responsabilit che gli competono.

scheda n. 3

Le risorse
Il tema delle risorse fondamentale per la RSU, che deve conoscere tutti i finanziamenti che ogni anno arrivano alla scuola e sono destinati al salario accessorio del personale. Tutte le risorse destinate alla retribuzione accessoria del personale, comprese quelle provenienti dallUnione Europea, da leggi, da progetti nazionali, enti pubblici o privati, devono essere attribuite dal dirigente con i criteri definiti nel contratto di istituto (CCNL, art. 6, c. 2, lettera L). Anche il Collegio dei docenti deve essere messo in grado di conoscere lentit delle risorse disponibili, per evitare che nel Piano dellofferta formativa vengano deliberati una serie di attivit e di progetti che poi non possibile attuare perch le risorse non sono sufficienti. Per evitare che questo avvenga, necessario, da parte del Collegio dei docenti: definire preventivamente il costo di ogni iniziativa, calcolando gli impegni richiesti al personale docente e ATA impegnato e la relativa retribuzione spettante in base alle Tabelle 5, 6 e 7 allegate al CCNL; stabilire un elenco delle priorit, dando la precedenza a quelle iniziative che si ritengono indispensabili per la qualificazione e lampliamento dellofferta formativa.
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Spetta poi alla contrattazione finanziare le iniziative, seguendo lordine di priorit, fino allimpegno di tutte le risorse disponibili, tenendo presente che non possibile ridurre i compensi stabiliti nelle tabelle allegate al CCNL per realizzare un maggior numero di attivit. scheda n. 4 COME SI CALCOLA IL FONDO DI ISTITUTO (CCNL 23-1-2009, art. 4) Lart. 4 del CCNL 23-1-2009, relativo al biennio economico 2008-2009, ha modificato i parametri di calcolo del fondo di istituto che a decorrere dal 1-1-2009- viene determinato con i seguenti parametri 1: 4.056,00 per ciascun punto di erogazione del servizio 802,00 per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali quale organico di diritto del personale docente, educativo e ATA Agli istituti secondari di II grado attribuita una quota aggiuntiva di 857,00 per ciascun docente in organico diritto destinata alla retribuzione dei docenti che svolgono attivit aggiuntive di recupero in favore degli alunni con debiti formativi Eventuali risorse non utilizzate nellanno precedente totale
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= ..

= .. = .. = ..

Nota bene. Agli inizi di settembre, il MIUR comunica alle singole scuole le risorse spettanti per la retribuzione accessoria del personale. Sulla base di tale comunicazione si definiscono le attivit del POF e si sottoscrive il contratto di istituto nei tempi stabiliti dallart. 6 del CCNL (30 novembre). scheda n. 5 COME SI UTILIZZA IL FONDO DI ISTITUTO (art. 88)

I parametri su cui si calcola il fondo (punti di erogazione del servizio ed organici di diritto del personale) sono individuati dal MIUR e pubblicati annualmente nel volume Sedi, alunni, classi, dotazioni organiche del personale statale Situazione dellorganico di diritto. Sulla base di tali dati, il MIUR comunica ai primi di settembre- le risorse spettanti alle singole scuole. La possibilit di utilizzare le eventuali risorse non spese negli anni precedenti stabilita nella Sequenza contrattuale del 28 maggio 2008, che ha confermato la validit del comma 4 dellart. 83 del CCNL 27-72003: Le risorse del fondo non utilizzate alla fine dellesercizio finanziario sono riutilizzate nellesercizio successivo). 7
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Il Fondo di istituto illustrato nella scheda precedente non una sorta di cassa da cui la scuola attinge per far fronte alle proprie esigenze finanziarie (pagamento dei supplenti, pagamento delle ore eccedenti, acquisto di materiali, interventi di manutenzione ecc.) ma trattandosi di risorse contrattuali- pu essere speso soltanto per il fini stabiliti nel CCNL, e precisamente: destinato a retribuire le prestazioni del personale docente e ATA impegnato a sostenere il processo di autonomia scolastica, con particolare riferimento alla realizzazione del POF ed alle iniziative tendenti alla qualificazione e all'ampliamento dell'offerta formativa, anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio; va ripartito finanziando attivit che coinvolgano tutto il personale, tenendo conto: delle consistenze organiche del personale docente e ATA; dei vari ordini e gradi di scuola eventualmente presenti nello stesso istituto; delle diverse attivit che si svolgono nell'istituto (educazione degli adulti, attivit in carceri e ospedali, corsi serali, convitti, attivit di tirocinio); utilizzato per retribuire esclusivamente il personale della scuola statale e non pu essere destinato al pagamento di personale estraneo al comparto. Per gli insegnanti, le risorse del fondo vanno destinate prioritariamente agli impegni didattici in termini di flessibilit, ore aggiuntive di insegnamento, di recupero e di potenziamento. I compensi sono stabiliti nelle Tabelle 5, 6, 7 e 8 allegate al CCNL e possono essere attribuiti anche in misura forfettaria nel caso in cui non sia possibile quantificare un impegno orario per l'attivit richiesta. Salvo una modesta percentuale, che pu essere accantonata per esigenze impreviste, le risorse del fondo devono essere spese per intero nel corso di ogni anno scolastico, in quanto costituiscono il salario accessorio del personale, che non pu essere accantonato e tanto meno utilizzato dalla scuola per altri fini.

scheda n. 6 COSA SI PAGA CON IL FONDO DI ISTITUTO (art. 88) Il fondo di istituto costituito da risorse di origine contrattuale che sono destinate esclusivamente al salario accessorio del personale docente ed ATA. Ne consegue che illegittimo destinare il fondo al pagamento di spese che non siano espressamente previste dal CCNL, che nellart. 88 stabilisce le attivit e gli incarichi da retribuire: a) il particolare impegno professionale dei docenti "in aula" riguardante le innovazioni, la ricerca didattica e la flessibilit organizzativa e didattica 1; b) le attivit aggiuntive di insegnamento (fino ad un massimo di 6 ore settimanali individuali) volte allarricchimento ed alla personalizzazione dellofferta formativa ( 35 orari);
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La flessibilit organizzativa e didattica consiste per i docenti- in un impegno diverso da quello tradizionale, organizzato con ladozione di iniziative previste dal regolamento sullautonomia (turnazione, orario flessibile, riduzione dellora di lezione e conseguente intensificazione delle unit didattiche, ampliamento dellorario di funzionamento dellattivit scolastica). Il personale che adotta la flessibilit ha diritto ad un compenso forfettario annuo da stabilire nel contratto di istituto. 8

c) le ore aggiuntive prestate dai docenti della secondaria superiore per l'attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con debito formativo ( 50 orari); d) le attivit aggiuntive funzionali all'insegnamento, che comprendono: i compiti relativi alla progettazione ed alla produzione di materiali utili alla didattica; le ore eccedenti le 40 annue per riunioni del collegio dei docenti previste nellart. 29, c. 3, lettera a del CCNL (euro 17,50 orari); e) le prestazioni aggiuntive del personale ATA svolte oltre l'orario d'obbligo e/o per l'intensificazione di prestazioni lavorative (tabella 6); f) l'impegno di due docenti collaboratori del dirigente scolastico di cui allart. 34 del CCNL (compenso forfettario); g) le indennit di turno notturno, festivo e notturno-festivo (tabella 7); h) lindennit di bilinguismo e trilinguismo (tabella 8); i) il compenso spettante al personale che sostituisce il DSGA o ne svolge le funzioni; j) la quota variabile dellindennit di direzione spettante al DSGA; k) ogni altra attivit deliberata dal consiglio di istituto nell'ambito del POF; l) particolari impegni dei docenti connessi alla valutazione degli alunni. Con le risorse del fondo vanno inoltre retribuite le ore aggiuntive del docente tutor che assiste gli studenti universitari che svolgono il tirocinio nella scuola (art. 43, c. 4).

NOTA BENE. Per evitare che ad una scuola che debba pagare le indennit di turno notturno, lindennit di bilinguismo ed il compenso al sostituto del DSGA restino poche risorse per qualificare lofferta formativa, lart. 6 dellIntesa MIUR - Organizzazioni sindacali sulla ripartizione delle risorse spettanti alle scuole per la.s. 2011-2012 stabilisce che la somma di 840.000 destinata ad incrementare il FIS per retribuire le indennit di turno notturno, festivo, notturno/festivo. Lo stesso art. 6 stabilisce che -con successiva intesa- una quota parte delle economie del FIS sar destinata per retribuire: lindennit di bilinguismo, di trilinguismo; il compenso spettante per lindennit di direzione (quota fissa e variabile) al personale che sostituisce il DSGA. In base a questa norma, le scuole che hanno a carico tali compensi devono chiedere al MIUR uno specifico finanziamento in aggiunta al fondo di istituto calcolato in base al numero degli addetti ed ai punti di erogazione del servizio.

scheda n. 7 IL QUADRO COMPLESSIVO DELLE RISORSE DESTINATE AL PERSONALE Oltre al fondo di istituto attribuito con i parametri definiti nellart. 85 (vedi scheda n. 4), ogni singola scuola dispone ogni anno di ulteriori risorse destinate alla retribuzione accessoria del personale, che vanno attribuite ai docenti ed al personale ATA con i criteri definiti nel contratto di istituto. Utilizzando lo schema che segue, le RSU sono in grado di conoscere lammontare complessivo dei finanziamenti attribuiti alla propria scuola. Risorse del Fondo di Istituto in base ai punti di erogazione del servizio ed alla consistenza organica del personale Risorse per le funzioni strumentali (art. 33) Risorse per incarichi e compiti del personale ATA (art. 47) Risorse per progetti contro la dispersione (aree a rischio, art. 9) Risorse per le attivit complementari di educazione fisica (art. 87) Risorse provenienti da leggi (es. la 440/97 per l'ampliamento dell'offerta formativa) Risorse provenienti dall'Unione Europea, progetti nazionali, Enti pubblici o privati TOTALE

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NOTA BENE. Ai primi si settembre il Miur comunica alle singole scuole le quote di finanziamento di origine contrattuale spettanti per attivare la programmazione delle iniziative e per definire nei tempi stabiliti il contratto di istituto. In sede di informazione preventiva, la RSU pu chiedere il prospetto di tutte le risorse al dirigente, ai sensi dellart. 6, c. 2 lettera b del CCNL. Il modulo per la richiesta riportato nelle pagine seguenti.

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La contrattazione
scheda n. 8 I SOGGETTI DELLA CONTRATTAZIONE (art. 7) Le delegazioni trattanti sono costituite: per la parte pubblica, dal dirigente scolastico; per la parte sindacale: dalla Rsu eletta dal personale della scuola; dai rappresentanti territoriali delle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL (CGIL, CISL, UIL Scuola, SNALS, GILDA), che partecipano alla trattativa con identici poteri e con la stessa dignit delle Rsu.
NOTA BENE. 1. Il dirigente deve condurre direttamente la trattativa e non pu delegare un suo collaboratore. Nel caso in cui il dirigente sia impedito, il problema va risolto dal Direttore scolastico regionale. 2. Nel caso in cui la Rsu sia decaduta (vedi scheda n. 22), in attesa delle elezioni suppletive, le relazioni sindacali a livello di singola scuola -compresa la contrattazione- si svolgono con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL e con i componenti la Rsu eventualmente rimasti in carica.

scheda n. 9 I TEMPI DELLA CONTRATTAZIONE (art. 6) La trattativa fra il Dirigente e la Delegazione di parte sindacale si svolge nei tempi stabiliti nell'art. 6 del CCNL. Prima di iniziare la trattativa, la RSU pu chiedere al dirigente linformazione preventiva sulle risorse assegnate alla scuola e sulle materie definite allart. 6, c. 2, illustrate nella scheda seguente. L'inizio della trattativa stabilito non oltre il 15 settembre; entro i successivi 10 giorni lavorativi, il dirigente formalizza la propria proposta contrattuale. Il modulo per la richiesta riportato nelle pagine seguenti. La conclusione della trattativa deve avvenire entro il 30 novembre. Se i tempi di inizio e di conclusione della trattativa non vengono rispettati, la RSU informa la Segreteria provinciale della UIL Scuola per valutare insieme lopportunit di avviare le procedure di raffreddamento del conflitto -previste dallart. 4, c. 4 del CCNL- con il coinvolgimento delle altre organizzazioni sindacali (il modulo per la richiesta riportato nelle pagine seguenti). In questo caso le questioni controverse vengono sottoposte alla Commissione bilaterale incaricata dell'assistenza, del supporto e del monitoraggio delle relazioni sindacali, istituita a livello territoriale in base all'art. 4 c. 4, lettera d del CCNL.

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Liquidazione dei compensi. A partire da questanno scolastico, le scuole non liquidano pi direttamente i compensi accessori, ma seguono le norme sul cedolino unico definite nella Nota del MIUR n 3980 del 16-5-2011), in base alle quali: 1. a mano a mano che le attivit e gli incarichi aggiuntivi vengono conclusi, la scuola comunica tempestivamente alla Direzione Provinciale del Tesoro i nominativi dei dipendenti interessati, le attivit svolte e lentit del compenso dovuto; 2. il compenso stesso verr liquidato dal Tesoro nella busta paga del mese successivo, insieme allo stipendio fisso; 3. resta comunque in vigore lart. 6, comma 4 del CCNL, che fissa al 31 agosto di ogni anno il termine ultimo per la liquidazione dei compensi per le attivit svolte e previste dal Contratto di istituto.

scheda n. 10 I DOCUMENTI NECESSARI PER LA CONTRATTAZIONE Linformazione preventiva Nellambito delle relazioni sindacali a livello di istituto, linformazione preventiva uno strumento essenziale che consente alla RSU di affrontare la contrattazione conoscendo bene il quadro delle risorse ed i problemi da trattare. Linformazione va richiesta al dirigente sulle materie stabilite nellart. 6, c. 2 e viene fornita dal dirigente stesso nel corso di appositi incontri, unitamente alla relativa documentazione (art. 6, c. 3). Il modulo per la richiesta riportato nelle pagine seguenti. E quindi necessario che la RSU conosca preventivamente o possa comunque consultare nel corso della trattativa i seguenti documenti: il prospetto di tutte le risorse destinate alla retribuzione accessoria del personale (vedi scheda n 7) che comprende: a. le risorse di origine contrattuale, il cui importo comunicato alle singole scuole sin dallinizio dellanno scolastico; b. eventuali risorse provenienti da Enti locali, progetti nazionali, leggi, da Enti pubblici o privati, dallUnione Europea, ecc; il piano dell'offerta formativa (art. 26, c. 3) per conoscere le attivit e gli impegni deliberati dal Collegio dei docenti che vanno retribuiti con il fondo di istituto; il piano annuale delle attivit dei docenti (art. 28 c. 4) per verificare l'eventuale presenza di attivit aggiuntive da retribuire con il fondo, tenendo conto che vanno retribuite anche le attivit eccedenti le 40 ore annue impegnate nelle riunioni del Collegio dei docenti e nellinformazione alle famiglie sui risultati degli scrutini (art. 29, c. 3, lett. "a"); la delibera del Collegio dei docenti sulle funzioni strumentali (art. 33), per conoscere il numero e la tipologia delle funzioni da attivare e per stabilire il relativo compenso forfettario; il piano annuale delle attivit del personale ATA (art. 53, c. 1), per conoscere le attivit che vanno retribuite con il fondo di istituto e gli impegni ed i compiti di
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particolare responsabilit, rischio o disagio da retribuire con le risorse dell'art. 47 del CCNL; il piano annuale delle attivit di aggiornamento dei docenti e del personale ATA (art. 65 e 66, c. 1) per verificare se previsto il rimborso delle spese sostenute per l'autoaggiornamento e - in caso positivo - per contrattare i criteri e le modalit per accedere al rimborso e l'entit del rimborso stesso.

Sono infine- materie di contrattazione preventiva quelle riportate nellart. 6, c. 2 del CCNL. E importante che la RSU abbia ben chiari gli obiettivi da raggiungere in ordine di priorit, per evitare che il negoziato si svolga esclusivamente sulle proposte del dirigente; a questo scopo bisogna che la RSU si presenti al confronto con una propria piattaforma confrontandosi preventivamente se possibile- anche con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali che partecipano alla contrattazione. Le assemblee della RSU. Prima dellinizio della contrattazione (o dopo le prime riunioni) opportuno che la RSU convochi lassemblea del personale per acquisire suggerimenti e valutare le modifiche e le innovazioni da proporre rispetto al contratto precedente (vedi la scheda n. 24 Assemblee ed il modello di richiesta). Una seconda assemblea va convocata prima della sottoscrizione, per illustrare ai lavoratori i risultati conseguiti ed il testo del nuovo contratto.

scheda n. 11 LE MATERIE DI CONTRATTAZIONE (art. 6) Riportiamo di seguito lelenco delle materie di contrattazione, definite nellart. 6 del CCNL, indicando per ognuna di esse i principali argomenti da trattare.

1. Modalit di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell'offerta formativa e al piano delle attivit e modalit di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attivit formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo.
Sulla base delle risorse e della disponibilit del personale, la scuola dellautonomia delibera allinizio di ogni anno scolastico tre documenti fondamentali che contengono le scelte organizzative e didattiche operate in favore degli alunni, tenendo conto anche delle richieste del territorio: il Piano dellofferta formativa (POF), deliberato dal Collegio dei docenti (art. 26, c. 3); il Piano delle attivit dei docenti, predisposto dal dirigente e deliberato dal Collegio (art. 28, c. 4); il Piano delle attivit del personale ATA, proposto dal DSGA ed adottato dal dirigente scolastico (art. 53, c. 1 ).

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Ne consegue che accanto alle attivit curricolari svolte negli orari tradizionali- ogni singola scuola decide la durata dellunit didattica e la flessibilit degli orari, organizza attivit aggiuntive, corsi pomeridiani o serali, iniziative rivolte agli adulti, il servizio di mensa, dispone lutilizzo della palestra o di altri locali da parte di Enti e Associazioni, assegna al personale incarichi, responsabilit e turni di lavoro che garantiscano lattuazione di tutte le iniziative che si svolgono nel corso della giornata. Nel contratto di istituto, i rappresentanti dei lavoratori ed il dirigente scolastico si confrontano e stabiliscono le norme con cui i docenti ed il personale ATA partecipano alle attivit deliberate nel POF ed alle altre iniziative tendenti alla qualificazione e all'ampliamento dell'offerta formativa.

2. Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi; ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dalle prestazioni legate alla definizione dell'unit didattica; ritorni pomeridiani.
Nella scuola dellautonomia, che opera in sedi diverse, stabilisce la durata dellunit didattica ed organizza attivit anche in orario pomeridiano, le condizioni e gli orari di lavoro non sono uguali per tutti. Lobiettivo della contrattazione di questa materia quello di contemperare lesigenza della scuola di attivare tutte le iniziative deliberate nel POF e nei Piani delle attivit del personale con le esigenze dei singoli lavoratori, stabilendo per quanto possibilecriteri e modalit che consentano di attribuite equamente i servizi ed i turni pi disagiati. A questo scopo pu essere utile il sistema della rotazione dei turni e degli incarichi e lutilizzo di incentivi per compensare i disagi pi evidenti. Occorre poi tenere presenti: le esigenze del personale con problemi familiari o di salute tutelato dalle norme elencate nell art. 53, c. 2 (Tutela della maternit e paternit, Legge di parit in materia di lavoro, portatori di handicap, tossicodipendenze, figli in asili nido o in et scolare, impegno nel volontariato); i diritti del personale impegnato in attivit e progetti concordati con lUniversit (art. 41e 42 del CCNL).

3. Criteri e modalit di applicazione dei diritti sindacali, nonch determinazione dei contingenti di personale previsti dall'accordo sull'attuazione della legge 146/1990, cos come modificata e integrata dalla legge 83/2000.
La contrattazione di questa materia tende a: a) rendere esigibili i diritti individuali e collettivi della RSU, definendo orari e modalit per lutilizzazione di un albo, di un locale, delle attrezzature, dei servizi e della rete informatica della scuola, ecc.; b) stabilire il contingente di personale necessario per garantire le prestazioni indispensabili in caso di sciopero 1;
1. Per la scuola le prestazioni indispensabili in caso di sciopero sono stabilite nellAllegato al CCNL 26-51999 relativo allattuazione della legge 146/1990 e comprendono: a) lo svolgimento degli esami, degli scrutini finali e degli esami di idoneit; b) gli adempimenti necessari per il pagamento degli stipendi e delle pensioni; c) la vigilanza dei minori durante la refezione, quando non sia possibile prevedere una adeguata sostituzione del servizio; d) la vigilanza degli impianti e delle apparecchiature, nei casi in cui linterruzione del funzionamento possa recare danno alle persone o agli apparecchi stessi; 14

c) regolamentare lo svolgimento delle assemblee, definendo anche i tempi di termine delle lezioni nei plessi, nelle succursali o sedi staccate, per consentire al personale in servizio di essere presente alla riunione sin dallinizio 1.

4. Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.


In proposito occorre ricordare che il Decreto Legislativo 626/1994 ed i provvedimenti successivi sulla sicurezza stabiliscono la presenza nella scuola di 3 figure principali con diverse responsabilit: il dirigente scolastico, equiparato al datore di lavoro; il responsabile della sicurezza, che elabora il documento di valutazione dei rischi e viene designato dal dirigente (nel caso in cui il dirigente stesso non assuma in proprio tale compito); il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), che svolge i compiti definiti nell'art. 73 del CCNL. La contrattazione di istituto stabilisce: l'attuazione delle norme sulla sicurezza nella scuola che sono indicate nella C.M. 119 del 29-4-1999 e nel D.M. 382/1998; le iniziative di formazione del personale sulle tematiche della sicurezza; le esercitazioni previste nel piano per la sicurezza, il calendario e le modalit di svolgimento.
NOTA BENE. Quando si contratta questa materia, opportuno che la RSU si avvalga della consulenza del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nel caso che tale compito non venga svolto da un componente la stessa RSU.

5. Criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo di istituto e per l'attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell'art. 45, c. 1 del d.lgs 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, compresi i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari.
La ripartizione delle risorse del fondo di istituto va attuata in base ai criteri dellart. 88, c. 1 e deve tenere conto: della consistenza organica del personale docente e ATA; dei vari ordini e gradi di scuola eventualmente presenti nella scuola (es. materna, elementare e media di I grado nello stesso istituto comprensivo); delle diverse tipologie di attivit che si svolgono nella scuola (corsi serali, educazione degli adulti, corsi nelle carceri, negli ospedali).
e) la vigilanza degli allievi dei convitti nelle ore notturne; f) la cura del bestiame nelle aziende agrarie; g) la raccolta e lallontanamento dei rifiuti tossici. Lart. 8, c. 9 del CCNL stabilisce che se tutto il personale ATA partecipa ad una assemblea, il dirigente individua con la RSU i nominativi del personale tenuto ad assicurare i servizi essenziali; dal momento che lassemblea dura solo 2 ore, i servizi da garantire in questo caso sono limitati e consistono: nella vigilanza agli ingressi della scuola; nel servizio al centralino telefonico; in eventuali altre attivit indifferibili coincidenti con lassemblea. 15
1

La ripartizione non va fatta in maniera rigida, ma utilizzando molto buon senso, finanziando attivit che coinvolgano tutto il personale. E opportuno ricordare a questo proposito che i progetti deliberati nel POF devono indicare il numero dei docenti e di personale ATA necessario per la loro attuazione. Per evitare una eccessiva concentrazione degli incarichi e delle attivit in poche persone, il contratto di istituto pu stabilire che i compensi individuali non possono superare una certa cifra in un anno scolastico. Le risorse derivanti da progetti nazionali, comunitari, da Enti pubblici e privati e destinate al personale, vanno attribuite con i criteri stabiliti nel contratto di istituto, che ovviamente- devono tener conto delle indicazioni e delle disposizioni eventualmente contenute nei progetti stessi.

6. Criteri e modalit relativi alla organizzazione del lavoro e all'articolazione dell'orario del personale docente, educativo ed ATA, nonch i criteri per l'individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attivit retribuite con il fondo di istituto.
I criteri devono privilegiare oltre alla disponibilit- le competenze e le esperienze acquisite dal personale. Nei casi in cui pi dipendenti richiedano lo stesso incarico, opportuno utilizzare (a parit di competenze) il principio della rotazione. In particolare, per il personale ATA, la contrattazione definisce i criteri con cui vengono assegnati i compiti derivanti dallattuazione degli articoli 47, 51, 53 e 54 del CCNL (Compiti, orario di lavoro, orario flessibile e plurisettinanale, turnazioni, ritardi, recuperi, ecc.).

Visto che da questanno si applica la nuova normativa sul cedolino unico (vedi Intruduzione) opportuno che la RSU chieda che nel contratto venga inserita una norma che obbliga la scuola a segnalare al Tesoro i nominativi del personale ed i relativi compensi accessori a mano a mano che le attivit aggiuntive vengono svolte. Resta comunque confermato lart. 6, c. 4 del CCNL che fissa al 31 agosto di ogni anno il termine ultimo per l erogazione dei compensi accessori per le attivit svolte.

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scheda n. 12

ULTERIORI COMPENSI DA DEFINIRE NEL CONTRATTO DI ISTITUTO


Oltre alle materie oggetto di contrattazione -definite nell'articolo 6- il CCNL prevede altri 5 interventi della contrattazione di istituto per stabilire ulteriori compensi (da retribuire con risorse specifiche) di cui forniamo di seguito lelenco:

Funzioni strumentali (art. 33). Larticolo 2 dell Accordo MIUR Organizzazioni sindacali sulla ripartizione delle risorse alle scuole per la- s. 2011-2012 determina in euro 120.850.000 il finanziamento per le funzioni strumentali, che viene attribuito annualmente alle singole scuole sulla base dei seguenti parametri: una quota base a tutte le scuole, esclusi convitti ed educandati; una ulteriore quota per il numero di docenti presenti nellorganico di diritto della scuola; una quota aggiuntiva ad ogni scuola per ciascuna delle seguenti complessit organizzative: Istituti comprensivi Istituti di istruzione secondaria di secondo grado Sezioni carcerarie, sezioni ospedaliere CTP Corsi serali curricolari Convitti ed educandati Scuole medie con sezioni funzionanti presso istituti darte e conservatori. Il Collegio dei docenti stabilisce il numero, la tipologia delle funzioni strumentali ed i nominativi dei docenti a cui le funzioni vanno assegnate. Il contratto di istituto - in base allentit delle risorse e al numero dei docenti nominati- stabilisce i compensi forfettari, che possono essere uguali per tutti, o diversificati a seconda dellimpegno che comportano le singole funzioni. In caso di mancata o di parziale attivazione delle funzioni strumentali, le risorse non spese possono essere utilizzate nell'anno scolastico successivo. Compiti del personale ATA (art. 47).
Ad ogni singola scuola sono annualmente assegnate dal MIUR le risorse di cui allart. 47 del CCNL, destinate al personale ATA che assume incarichi e compiti di particolare responsabilit, rischio o disagio che si rendono necessari per la realizzazione del POF. Larticolo 3 dell Accordo MIUR Organizzazioni sindacali sulla ripartizione delle risorse alle scuole per la- s. 2011-2012 stabilisce in euro 53.237.000 il finanziamento complessivo, che viene attribuito annualmente alle singole scuole sulla base del numero dei posti di personale ATA in organico di diritto.

Progetti finanziati a livello regionale con le risorse delle "aree a rischio"


(art. 9). Allinizio di ogni anno scolastico, sulla base di una contrattazione specifica con le Organizzazioni sindacali, il MIUR assegna ad ogni Direzione Scolastica Regionale le risorse per finanziare i progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. Entro il 31 ottobre i Direttori degli Uffici scolastici regionali e le Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL sottoscrivono un contratto per definire:

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i criteri di utilizzo da parte delle scuole delle risorse per i progetti; la durata dei progetti; gli obiettivi di lotta all'emarginazione scolastica. Sulla base dell'accordo, le scuole anche consorziandosi in rete- inviano alla Direzione regionale i propri progetti, che saranno finanziati nei limiti delle risorse disponibili. Se il progetto della scuola viene finanziato, il contratto di istituto definisce i criteri di attribuzione delle attivit e l'entit dei compensi ai docenti ed al personale ATA.
Nota bene. Le risorse regionali per i progetti relativi alle aree a rischio possono essere integrate da contributi provenienti da Enti locali, Enti pubblici o privati, nonch da risorse provenienti dal fondo di istituto e deliberate nel POF.

Attivit complementari di educazione fisica (art. 87).


Larticolo 4 dell Accordo MIUR Organizzazioni sindacali sulla ripartizione delle risorse alle scuole per la- s. 2011-2012 stabilisce in euro 60.648.000 il finanziamento per i progetti di avviamento alla pratica sportiva, che viene attribuito annualmente a tutte le scuole secondarie di 1 e di 2 grado, sulla base del numero dei posti di educazione fisica in organico di diritto della scuola. Una quota verr assegnata alle scuole di titolarit dei docenti coordinatori provinciali. Il Collegio dei docenti delibera le attivit complementari nel POF, nell'ambito di uno specifico progetto. Le risorse assegnate non possono essere utilizzate per altri scopi e sono accreditate a progetto attuato. Il compenso orario quello previsto nell'art. 70 del CCNL 4-8-1995 e consiste in 1/78 dello stipendio in godimento, maggiorato del 10%. Invece della retribuzione oraria pu essere corrisposto un compenso forfettario. Lassegnazione delle risorse subordinata alleffettiva attivazione dei progetti approvati dalle scuole e comunicati agli Uffici Scolastici Regionali competenti entro il 15 settembre 2011. Il compenso spettante sar erogato a consuntivo, al termine del progetto.

Il rimborso spese per l'autoaggiornamento (art. 65, c.1).


Alle singole scuole sono assegnate annualmente le risorse per la formazione e l'aggiornamento del personale docente e ATA. Il Collegio dei docenti delibera il Piano annuale delle attivit di aggiornamento degli insegnanti e il DSGA predispone quello per il personale ATA (art. 66, c. 1); nel caso in cui un piano preveda il rimborso delle spese per lautoaggiornamento, il contratto di istituto stabilisce le modalit per accedere al rimborso e l'entit della cifra.

NOTA BENE. Agli inizi di settembre, le risorse spettanti per le funzioni strumentali, per i compiti del personale ATA e per le attivit complementari di educazione fisica vengono comunicate dal MIUR alle singole scuole, insieme alla cifra disponibile per il fondo di istituto. Sulla base di tali comunicazioni, le scuole attiveranno la programmazione delle attivit e la contrattazione di istituto nei tempi stabiliti dallart. 6 del CCNL (15 settembre 30 novembre).

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scheda n. 13

LA CONDUZIONE DELLA TRATTATIVA


Per evitare complicazioni ed inutili perdite di tempo, nel corso della trattativa necessario tenere presente che: gli incontri si svolgono -di norma- al di fuori dell'orario di lavoro, oppure -se le parti lo ritengono opportuno- utilizzando le ore di permesso delle RSU; le riunioni sono valide a condizione che siano stati convocati tutti gli aventi diritto (RSU e rappresentanti delle Organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL Scuola SNALS e GILDA) i quali, ricevuta la convocazione, sono liberi di intervenire o meno agli incontri; le parti contraenti possono avvalersi di propri consulenti che partecipano alla trattativa limitandosi a fornire i pareri che vengono loro richiesti. la verbalizzazione obbligatoria solo per la seduta conclusiva in cui si sottoscrive laccordo; per gli altri incontri le parti sono libere di decidere se verbalizzare o meno; lobiettivo prioritario la sottoscrizione dell'accordo nei tempi stabiliti (30 novembre), evitando il pi possibile le contrapposizioni, gli atteggiamenti rigidi, le cosiddette "questioni di principio" e tenendo conto che la contrattazione sempre un compromesso tra pi parti che possono avere idee, obiettivi ed interessi diversi; bisogna contrattare esclusivamente le materie stabilite nel CCNL (vedi le schede n. 11 e 12); la discussione di norme riguardanti argomenti diversi (come ad esempio- il regolamento interno o le modalit di sostituzione del personale assente) non solo allunga inutilmente i tempi della contrattazione, ma illegittima e le eventuali norme concordate non hanno alcun valore; nel corso degli incontri, vanno verificate di volta in volta le soluzioni condivise, concludendo rapidamente la stesura delle rispettive norme e restringendo progressivamente l'area del conflitto; occorre lavorare intensamente per avvicinare le parti in caso di disaccordo, avanzando proposte di mediazione e cercando di chiudere il negoziato quando si avverte di aver raggiunto il limite oltre il quale si pu verificare la rottura della trattativa.

La contrattazione di istituto non una guerra tra il dirigente e la RSU, ma un diritto dei lavoratori che le parti hanno il dovere di sottoscrivere nei termini stabiliti, per definire insieme le regole per lo svolgimento del servizio e delle varie iniziative che la scuola ha in programma di svolgere nel corso dellanno.

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scheda n. 14

LA SOTTOSCRIZIONE DELL' ACCORDO


E importante che la RSU abbia ben chiari gli obiettivi da raggiungere in ordine di priorit, e sia in grado di individuare il momento di maggiore consenso, in cui opportuno chiudere laccordo. Le firme necessarie per la validit dellaccordo. Il contratto di istituto deve essere sottoscritto entro il 30 novembre di ogni anno. Al termine della trattativa, pu sorgere qualche problema relativamente al numero delle firme necessarie perch il contratto sia valido. Nel merito, si precisa quanto segue: se sono presenti tutti gli aventi diritto, la delegazione di parte sindacale dispone complessivamente di 6 voti; la RSU decide a maggioranza se firmare o meno ed esprime un solo voto; ognuno dei 5 rappresentanti delle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL (CGIL, CISL, UIL Scuola, SNALS e GILDA) decide autonomamente. L'art. 43, comma 3 del Decreto Leg.vo 165-2001 (che stabilisce la validit del contratto se aderiscono i sindacati che rappresentano almeno il 51% dell'area contrattuale) vale solo per i contratti nazionali che si firmano con l'ARAN e non si applica per la contrattazione di istituto, per la quale il CCNL ed i Contratti Quadro non prevedono alcuna norma specifica. Occorre quindi fare di tutto per definire un testo condiviso dal maggior numero possibile dei contraenti. Se alla fine del confronto solo uno o due membri della delegazione sono disposti a firmare, vuol dire che bisogna lavorare ancora per trovare un'intesa. Il contratto, oltre che essere sottoscritto, va anche attuato, ed un accordo non condiviso non offre -in questo sensoalcuna garanzia. Decorrenza del contratto (art. 6, comma 6). Entro 5 giorni dalla firma, il dirigente invia il testo dell'accordo al Collegio dei revisori, insieme alla apposita relazione illustrativa tecnico-finanziaria. I revisori hanno 30 giorni di tempo per effettuare il controllo sulla compatibilit dei costi. Eventuali rilievi del Collegio sono tempestivamente portati a conoscenza della delegazione sindacale che viene convocata dal dirigente per ricontrattare le parti dell'accordo che sono state oggetto di osservazioni in merito alla compatibilit dei costi. Trascorsi 30 giorni senza rilievi da parte dei revisori, il contratto viene sottoscritto definitivamente ed entra immediatamente in vigore. Durata. Il contratto di istituto ha la durata di un anno e alla scadenza- pu essere prorogato con il consenso delle parti. Interpretazione autentica. Con le modalit stabilite nell' art. 2 del CCNL, il contratto pu essere modificato nelle parti controverse o poco chiare attraverso listituto dell'interpretazione autentica, che ha valore retroattivo a partire dal momento della sottoscrizione originaria; per l'interpretazione autentica necessario il verbale della seduta conclusiva. Fino a quando non entra in vigore il nuovo contratto, si applicano le norme del contratto precedente.
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scheda n. 15 IL RUOLO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI (art. 8, c. 6) Il Collegio dei revisori (i cui compiti sono definiti nellart. 6, c. 6 del CCNL) controlla solo la compatibilit dei costi e la regolarit amministrativa e contabile degli atti, ma non ha competenze sulle scelte contrattuali, che spettano solo alle parti contraenti (dirigente e delegazione sindacale). A tal fine, lipotesi di contratto di istituto (corredata dalla apposita relazione illustrativa tecnico-finanziaria) viene inviata, entro 5 giorni dalla sottoscrizione, al Collegio dei revisori che ha 30 giorni di tempo per comunicare eventuali rilievi alle delegazioni trattanti; in questo caso, la contrattazione si riapre solo sulle parti controverse e si conclude tenendo conto dei rilievi. Trascorsi 30 giorni senza osservazioni, il contratto diventa definitivo ed entra immediatamente in vigore.

scheda n. 16 LA VERIFICA DEL CONTRATTO Linformazione successiva (art. 6) Alla fine dellanno scolastico, o se si ritiene necessario- anche in corso danno, la RSU pu verificare la corretta attuazione del contratto di istituto chiedendo al dirigente linformazione successiva sulle due materie stabilite nellart. 6, c. 2: 1) nominativi del personale utilizzato nelle attivit e progetti retribuiti con il fondo di istituto; 2) verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa d'istituto sull'utilizzo delle risorse. Le informazioni vengono fornite dal dirigente nel corso di appositi incontri, unitamente alla relativa documentazione (art. 6, c. 3).

scheda n. 17 INFORMAZIONE E LEGGE SULLA PRIVACY In sede di informazione successiva, il dirigente tenuto a fornire i nominativi del personale utilizzato in attivit ed incarichi retribuiti con il fondo di istituto ed i relativi compensi. La materia stata pi volte oggetto di contenzioso quando alcuni dirigenti, invocando la legge sulla privacy, si sono rifiutati di comunicare gli importi liquidati ai singoli dipendenti. Ad avviso della UIL Scuola tale rifiuto illegittimo, in quanto i compensi aggiuntivi non rientrano tra i dati sensibili tutelati dalla legge 675/96 (origine razziale ed etnica, convinzioni religiose, adesione a partiti, sindacati, associazioni, stato di salute, vita sessuale delle persone). In base a questo principio numerose sentenze di Giudici del Lavoro hanno condannato per attivit antisindacale quei dirigenti che si sono rifiutato di fornire i dati richiesti dalle RSU e dalle Organizzazioni sindacali.

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I compensi
I compensi per le prestazioni retribuite con il fondo di istituto sono definiti nelle Tabelle 5, 6, 7 e 8 allegate al CCNL e devono essere liquidati secondo le norme sul cedolino unico definite nella Nota del MIUR n 3980 del 16-5-2011), in base alle quali: 1. a mano a mano che le attivit e gli incarichi aggiuntivi vengono conclusi, la scuola comunica tempestivamente alla Direzione Provinciale del Tesoro i nominativi dei dipendenti interessati, le attivit svolte e lentit del compenso dovuto; 2. il compenso stesso verr liquidato dal Tesoro nella busta paga del mese successivo, insieme allo stipendio fisso; Per il pagamento dei compensi resta comunque valido il termine ultimo del 31 agosto di ogni anno (art. 6, c. 4). Sul cedolino unico, vedi lintroduzione. scheda n. 18 L' ENTITA' DEI COMPENSI Tab. 5 - Compenso orario per i docenti di ogni ordine e aggiuntive all'orario d'obbligo: ore aggiuntive per corsi di recupero nelle secondarie superiori: ore aggiuntive di insegnamento: ore aggiuntive di non insegnamento: grado per prestazioni 50,00 35,00 17,50

Tab. 6 - Compenso orario per il personale ATA per prestazioni aggiuntive all'orario d'obbligo Qualifica ore diurne ore notturne ore notturne o festive e festive Collaboratori scolastici e istruttori 12,50 14,50 17,00 Assistenti amministrativi ed equiparati 14,50 16,50 19,00 Coordinatori amm.vi e tecnici 16.50 18,50 21,50

Tab. 7 - Indennit di lavoro notturno-festivo per educatori e personale ATA dei convitti 1 Qualifica Turno notturno Turno notturno o festivo e festivo Personale educativo 19,00 37, 50 Personale ATA aree A e B 15,50 31, 50
1

La durata dellorario notturno, festivo e notturno-festivo, di cui alla tabella 7, stabilita nellart. 53/c (turnazioni) del CCNL: l'orario notturno va dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo; per turno notturno-festivo si intende quello che cade nel periodo compreso tra le 22 del giorno prefestivo e le ore 6 del giorno festivo e dalle 22 del giorno festivo e le 6 del giorno successivo.
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Tab. 8 - Indennit di bilinguismo e trilinguismo. Scuole slovene Insegnanti elementari 312, 50 Personale ATA aree A e B 195, 00

scheda n. 19 I COMPENSI DEL DSGA La Sequenza contrattuale del personale ATA del 25-7-2008 ha stabilito i nuovi compensi del DSGA che percepisce: lindennit di direzione ( 1.750 annui); compensi per attivit e prestazioni aggiuntive connesse a progetti finanziati dalla Unione Europea, da Enti o istituzioni pubblici e privati; la quota variabile dellindennit di direzione, nelle misure stabilite nella tabella 9 che dal 1-9- 2008 sono cos modificate: a) azienda agraria, 1.220 da moltiplicare per il numero delle aziende funzionanti presso listituto da moltiplicare per il numero dei convitti e degli educandati funzionanti presso listituto spettante in misura unica, indipendentemente dallesistenza di pi situazioni di cui alla lettera c)

b) convitti ed educandati annessi c) istituti verticalizzati ed istituti con almeno due punti di erogazione del servizio scolastico, istituti di secondo grado aggregati ed istituti tecnici, professionali e darte con laboratori e/o reparti di lavorazione d) scuole medie, scuole elementari e licei non rientranti nelle tipologie di cui alla lettera c) e) Complessit organizzativa

820

750

650

30

valore unitario da moltiplicare per il numero del personale docente e ATA in organico di diritto

NOTA BENE.

Lindennit di direzione ( 1.750 annui) viene liquidata dal Tesoro; la quota variabile dellindennit di direzione a carico del fondo di istituto (art. 88, lettera j); soppresso il compenso per 100 ore di straordinario previsto dal precedente CCNL.

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scheda n. 20 COMPENSI PARTICOLARI

Compensi forfettari.
Lart. 88, c. 1 del CCNL stabilisce che, invece del compenso orario, possibile attribuire un compenso forfettario, che tenga conto della complessit dell'incarico e del tempo presumibilmente necessario per espletarlo. Il compenso forfettario, da stabilire nella contrattazione di istituto, espressamente previsto per: la flessibilit organizzativa e didattica (art. 88, lettera "a"); le funzioni strumentali (art. 33, c. 2); i due docenti collaboratori del dirigente retribuiti con il fondo (art. 34); gli incarichi specifici ed i compiti di particolare responsabilit, rischio o disagio assegnati al personale ATA (art. 47, c. 3); le attivit complementari di educazione fisica (art. 87, c. 2); il lavoro aggiuntivo del docente tutor (art. 43, c. 4).

Riposi compensativi del personale ATA.


Il personale ATA che presta attivit oltre lorario ordinario giornaliero pu chiedere in luogo della retribuzione- il recupero di tali ore in forma di corrispondenti ore o giornate di riposo compensativo, compatibilmente con le esigenze organizzative della scuola (art. 54, c. 4). In assenza di una specifica richiesta da parte dellinteressato, le ore aggiuntive vanno retribuite.

Collaborazioni plurime e contratto di prestazione dopera.


Quando in una scuola non sono disponibili le competenze necessarie per attuare una specifica attivit deliberata nel POF, si possono adottare due provvedimenti: 1. con le procedure stabilite negli articoli 35 e 57 (Collaborazioni plurime per i docenti e per il personale ATA) si chiede la disponibilit di un docente in servizio in unaltra scuola statale, che viene retribuito con il fondo di istituto della scuola richiedente; 2. si assume un esperto esterno, che sottoscrive un contratto di prestazione dopera. In questo caso la retribuzione non pu gravare sul fondo di istituto (costituito da risorse contrattuali e destinato esclusivamente al personale del comparto scuola), ma bisogna utilizzare altre risorse eventualmente disponibili provenienti da progetti nazionali, Enti Locali, Enti pubblici o privati, dall'Unione Europea, ecc.. Il contratto di prestazione dopera definito nellart. 40 del Decreto Interministeriale n 44 del 1 febbraio 2001, ("Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche") che riportiamo di seguito: 1. La istituzione scolastica pu stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attivit ed insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa, nonch la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione. 2. Il consiglio di istituto, sentito il collegio dei docenti, disciplina nel regolamento di istituto le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualit della prestazione, nonch il limite massimo dei compensi attribuibili in relazione al tipo di attivit e all'impegno professionale richiesto.

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Il compenso per i corsi di recupero.


Leggendo la tabella 5 allegata al CCNL, si indotti a credere che il compenso spettante al personale docente di ogni ordine e grado di scuola, impegnato nei corsi di recupero, di euro 50 orari. In realt non cos, perch la norma sulle attivit aggiuntive di insegnamento definita nellart. 88 del CCNL (Indennit e compensi a carico del fondo di istituto) in cui si specifica (alla lettera c) che per corsi di recupero si intendono quelli rivolti agli alunni con debito formativo; poich il debito formativo esiste solo nella secondaria superiore, ne consegue che il compenso di 50 euro spetta solo in tale grado di scuola. Le attivit aggiuntive di insegnamento nella scuola media vengono retribuite con il compenso orario di 35 euro, stabilito nella stessa tabella 5.

scheda n. 21

LIMITI DEI COMPENSI


Per l'attribuzione dei compensi, il CCNL stabilisce i seguenti limiti: il compenso per la collaborazione con il dirigente non pu essere cumulato con quello per la funzione strumentale (art. 88 lettera "f "); il personale docente pu svolgere non pi di 6 ore settimanali di attivit aggiuntive di insegnamento (art. 88, lettera "b"); il personale docente e ATA con contratto di lavoro part-time escluso dalle attivit aggiuntive di insegnamento aventi carattere continuativo (art. 39 e 58, c. 8).

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scheda n. 22

LA RSU
(Composizione, elezione, durata dell'incarico, dimissioni, incompatibilit ) Le norme che regolano i doveri, i diritti e le competenze delle RSU sono contenute nell Accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni, sottoscritto dallARAN e dalle Organizzazioni sindacali in data 7-8-1998. La RSU un organo unitario di rappresentanza collegiale che, in mancanza di unanimit, decide a maggioranza. La composizione della RSU determinata in base al numero dei dipendenti di ogni singola scuola: fino a 200 dipendenti: 3 RSU; da 201 a 3000 dipendenti: 3 RSU, pi altre 3 per ogni 300 dipendenti (o frazione) oltre i 200 iniziali. Elezione: gli eletti vengono proclamati dalla Commissione elettorale e da quel momento entrano in carica, senza alcuna ulteriore formalit. Durata dell'incarico: 3 anni, al termine dei quali la Rsu decade. Non essendo prevista la proroga, le nuove elezioni vengono indette 3 mesi prima della scadenza del mandato. Incompatibilit. E' prevista con cariche in organismi istituzionali e con cariche esecutive in partiti o movimenti politici. L'appartenenza agli Organi Collegiali della scuola non costituisce motivo di incompatibilit. Dimissioni: sono una questione interna alla Rsu, sulla quale il dirigente non ha competenza; vanno presentate per iscritto alla Rsu; il componente dimissionario viene sostituito con il primo dei non eletti nella stessa lista; l'accettazione delle dimissioni ed il nominativo del subentrante vengono comunicate dalla Rsu al dirigente ed al personale della scuola; se la lista esaurita, il posto resta vacante. Decadenza. Oltre che per fine mandato e per dimissioni, i singoli componenti la RSU decadono in caso di cessazione dal servizio o di trasferimento ad altra scuola; anche in questo caso i componenti decaduti vanno sostituiti con il primo dei non eletti nella stessa lista. Se decade o si dimette pi del 50 % degli eletti e non possibile sostituirli con altri componenti la stessa lista, decade tutta la Rsu e si procede a nuove elezioni. In questo caso i sindacati rappresentativi a livello territoriale concordano - entro 5 giorni- con il dirigente la data delle elezioni suppletive, che si devono tenere entro 50 giorni dalla decadenza della RSU. Durante tale periodo le relazioni sindacali -compresa la contrattazione- si svolgono con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL e con i componenti la Rsu rimasti in carica.
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scheda n. 23

I PERMESSI RETRIBUITI delle RSU


Come si calcolano: per ogni anno scolastico il monte ore dei permessi costituito da 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente a tempo indeterminato (art. 6 del Contratto Quadro
ARAN-OOSS del 9 ottobre 2009).

Come si utilizzano. Il monte ore cos determinato attribuito alla Rsu nel suo insieme e viene utilizzato dalla stessa Rsu (attraverso un regolamento interno) in base alle attivit che prevede di svolgere nel corso dell'anno scolastico, con le seguenti possibili finalizzazioni: per le attivit connesse al ruolo delle Rsu, comprese le relazioni sindacali con il dirigente che si svolgono -di norma- al di fuori dell'orario di lavoro, oppure -se ritenuto opportuno- utilizzando le ore di permesso; per partecipare ad iniziative delle organizzazioni sindacali; per questo particolare tipo di impegno possibile attribuire un certo numero di ore ad ogni singolo componente la Rsu, che le utilizza autonomamente per i rapporti con il sindacato. Cumulo delle ore di permesso. Il docente Rsu, per motivi legati alla continuit didattica, pu cumulare le ore di permesso fino ad un massimo di 12 giorni all'anno e per non pi di 5 giorni ogni due mesi. Il personale ATA eletto Rsu pu cumulare fino a 20 giorni di permesso all'anno, senza sostituzione. Per ottenere i permessi: la comunicazione-richiesta di permesso va presentata per iscritto al dirigente che ne prende atto, registra le ore utilizzate e verifica il rispetto dei vincoli previsti per il cumulo; opportuno che la comunicazione pervenga al dirigente in tempo utile per facilitare la predisposizione delle sostituzioni o degli adattamenti di orario, al fine di limitare il pi possibile disagi agli studenti ed alle famiglie; l'eventuale impedimento dell'uso del permesso deve essere immediatamente comunicato e adeguatamente motivato alla Rsu da parte del dirigente che -in caso contrario- passibile di denuncia per comportamento antisindacale. Cumulo di permessi di diversa origine e natura. Ogni componente la Rsu, in aggiunta ai permessi che gli competono per tale funzione, pu fruire degli altri permessi che gli derivano da eventuali incarichi che ricopre nell'ambito di sindacati rappresentativi o nell'ambito del Decreto Leg.vo 626 sulla sicurezza; se -per esempio- stato designato Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), gli spettano anche le 40 ore annue di permesso retribuito stabilito nell'art. 73, c. 2. lettera "g" del CCNL.

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scheda n. 24

I DIRITTI COLLETTIVI DELLA RSU


FRUIZIONE DI UN ALBO. Le Rsu hanno diritto a fruire di un Albo (diverso da quello delle organizzazioni sindacali) in tutte le sedi della scuola (non solo nella sede centrale) per affiggere materiale attinente la propria attivit. Per ottenere l'Albo, la Rsu invia una richiesta scritta al dirigente, indicando anche il luogo della possibile collocazione, che deve essere facilmente accessibile a tutto il personale. L'utilizzo dell'Albo e la responsabilit di quanto viene affisso spetta esclusivamente alla Rsu nel suo insieme, non ai singoli componenti che, in mancanza di accordo, decidono a maggioranza. Sui contenuti delle comunicazioni e dei documenti esposti, il dirigente non esercita un controllo preventivo, n pu far rimuovere il materiale affisso; se ritiene che esso sia in contrasto con le disposizioni di legge, pu invitare la Rsu a rimuoverlo dall'Albo, oppure pu informare l'autorit giudiziaria. UTILIZZAZIONE GRATUITA DI UN LOCALE DELLA SCUOLA. Nelle scuole con pi di 200 dipendenti, la Rsu ha diritto all'uso permanente e gratuito di un locale e della indispensabile attrezzatura per uso ufficio. Nelle scuole con meno di 200 dipendenti, l'uso permanente del locale previsto solo se c' la disponibilit. In caso contrario la Rsu utilizza, di volta in volta, un locale temporaneamente libero da attivit didattiche. La richiesta di utilizzo va indirizzata per iscritto al dirigente, indicando anche il locale eventualmente individuato. L'uso del locale va regolamentato nel contratto di istituto (per gli aspetti che attengono allaccesso in orario di chiusura della scuola, alla responsabilit per eventuali danni prodotti, allassicurazione, allingresso di persone estranee alla scuola, ecc.). La Rsu pu chiedere anche l'utilizzazione -o l'acquisto- di un armadio e di quanto indispensabile per svolgere la propria attivit. UTILIZZAZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI DELLA SCUOLA. La Rsu pu avere necessit di utilizzare, per gli adempimenti connessi alla sua attivit, il telefono, il fax, la fotocopiatrice, la stampante della scuola. Anche su questa materia necessario un accordo con il dirigente per definire criteri, modalit, tempi e quantit, considerando che la Rsu un soggetto -riconosciuto dalla legge- che opera nella scuola a tutela e nell'interesse del personale. Sembra evidente che l'investimento complessivo attuato dallo Stato per l'istituzione ed il funzionamento delle Rsu (che un investimento anche economico, se consideriamo i permessi) deve comprendere anche le spese necessarie per consentire l'espletamento delle attivit istituzionali di tali organismi. UTILIZZO DELLA RETE INFORMATICA DELLA SCUOLA. La Rsu ha il diritto: di accedere ad internet ; di usare la posta elettronica; di collegarsi con i siti sindacali, di ricevere comunicazioni e documenti. Le modalit e gli orari di utilizzo della rete informatica della scuola vanno contrattati con il dirigente, insieme alla garanzia che la posta in arrivo venga tempestivamente consegnata; a questo proposito, per evitare disguidi e "dimenticanze", sarebbe opportuno utilizzare una
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apposita cassetta per la posta intestata alla RSU in cui vengono "imbucate" tutte le comunicazioni dirette alla stessa Rsu, comprese quelle pervenute per via telematica. CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA NELLA SCUOLA. Le norme sulle modalit di convocazione e di svolgimento delle assemblee sono definite nell'art. 8 del CCNL, che stabilisce per le Rsu quanto segue: le Rsu possono svolgere assemblee in orario di servizio solo nella scuola in cui sono state elette; il diritto di convocare l'assemblea spetta alla Rsu nel suo insieme, non ai singoli componenti; l'opportunit della convocazione, la data, l'orario, l'ordine del giorno, i materiali da diffondere e l'eventuale presenza di rappresentanti sindacali esterni vengono stabiliti dalla Rsu nel suo complesso; se non c' accordo, le decisioni vengono assunte a maggioranza; il singolo componente la Rsu non pu indire l'assemblea; pu farlo esclusivamente insieme ad uno o pi Sindacati rappresentativi del comparto (CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA).

scheda n. 25

RLS. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

(art. 73)

Lart. 73 del CCNL in vigore (che richiama lart. 58 del CCNI 31-8-1999) stabilisce che: 1) in tutte le unit scolastiche vengono eletti o designati i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RSL) nellambito delle RSU: nelle scuole fino a 200 dipendenti: 1 RSL; nelle scuole con pi di 200 dipendenti: 3 RSL. 2) Lincarico di Rappresentante per la sicurezza viene assunto da un componente la RSU. Nel caso in cui nessun componente la RSU sia disponibile a ricoprire lincarico, la RSU stessa designa un altro soggetto disponibile tra i lavoratori della scuola. I compiti e i diritti dei RLS sono stabiliti nellart. 73 del CCNL. Lattuazione della normativa sulla sicurezza nella scuola costituisce una specifica materia della contrattazione di istituto (art. 6, c. 2. lettera k).

scheda n. 26

RSU e SINDACATO PROVINCIALE


La Rsu rappresenta i lavoratori nella contrattazione di istituto, ma non un sindacalista. E' quindi opportuno che su tutte le questioni che non rientrano nella sue competenze e riguardano i diritti dei lavoratori (i permessi, le ferie, l'orario di servizio, ecc.) la Rsu si rivolga alla Segreteria provinciale della UIL Scuola, sia per risolvere eventuali dubbi sulla corretta applicazione delle norme, sia per garantire al personale interessato il necessario supporto in caso di contenzioso.

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