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Documento elaborato dalla Commissione Formazione della


federazione degli OAPPC Toscani
 
 
Care colleghe, cari colleghi,
 
nel ricordarvi che il triennio formativo ha avuto inizio in maniera ufficiale il primo
gennaio 2014, con la presente intendiamo fornirvi un promemoria sintetico sugli
adempimenti da seguire in materia di attività di aggiornamento e sviluppo
professionale continuo, fermo restando che abbiamo in programma specifiche
attività seminariali sull’argomento delle quali sarete tempestivamente informati.
Si specifica che questo documento vuol essere un semplice promemoria per tutti
gli iscritti, per facilitare i primi tempi di svolgimento dell’attività e chiarire per
quanto possibile alcuni aspetti importanti, ma non è sicuramente un documento
esaustivo per la tematica dato che sono tuttora in corso richieste di chiarimenti su
diversi aspetti avanzate da singoli Ordini e dalla Federazione degli OAPPC Toscani
al CNAPPC.
Si raccomanda pertanto di consultare attentamente la documentazione messa a
disposizione (decreto, regolamento, linee guida e loro modifiche, pareri e
interpretazioni del CNAPPC) e, per ogni dubbio o chiarimento consultare
tempestivamente i delegati alla Formazione dei propri Ordini, oltre che prestare
attenzione a tutte le informative che giungeranno sull’argomento, tenendo in
considerazione che quello che va ad iniziare è un triennio sperimentale e quindi la
regolamentazione potrebbe subire variazioni od aggiustamenti anche a seguito
degli esiti dei chiarimenti richiesti.

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Si informa inoltre del fatto che la Federazione degli OAPPC Toscani ed i singoli
Ordini hanno già predisposto, i Piani dell’Offerta Formativa (POF) che sono stati
inviati al CNAPPC per l’approvazione.
Completato l’iter burocratico, detti piani e le attività programmate sono portate a
conoscenza degli iscritti affinchè gli stessi possano valutare l’offerta formativa
complessivamente messa a disposizione dal sistema ordinistico ed eventualmente

scegliere in modo efficace se aderire o meno alle eventuali proposte di soggetti


terzi.
Ciò premesso, l’aggiornamento obbligatorio è regolato dal DPR 137/2012, dal
Regolamento del CNAPPC del 26/06/2013 e dalle Linee Guida e di coordinamento
attuative di detto Regolamento, del 30/07/2013 e revisione del 22 Gennaio 2014.
Ogni professionista ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento
della propria competenza professionale, anche sotto i profili etico e deontologico.
 
 
Quanti crediti formativi professionali (CFP) dobbiamo ottenere?
 
Il CFP (credito formativo professionale) è l’unità di misura attestante
l’aggiornamento professionale svolto in conformità al Regolamento e alle Linee
Guida e, salvo diversi limiti evidenziati nelle Linee Guida, corrisponde ad 1 ora
(1CFP = 1 ora).
Il primo triennio formativo 1 gennaio 2014 – 31 dicembre 2016 è considerato come
periodo di sperimentazione, pertanto gli iscritti dovranno acquisire, nelle diverse
aree dell’attività formativa (punto 3 delle Linee Guida), i seguenti crediti con le
modalità descritte:
- n°60 CFP limite minimo e massimo da conseguire complessivamente nel triennio
 
(salvo quanto segue);
 
- fino ad un massimo di n° 10 CFP maturati eventualmente in eccesso rispetto al
limite triennale, possono essere conteggiati nel triennio successivo (ad es. si
possono fare 70 CFP in un triennio e 50 CFP in quello successivo accreditando i 10
CFP in eccesso);
 
- n° 10 CFP limite minimo da acquisire per ciascun anno;
 
- n° 4 CFP all’anno dei CFP obbligatori suddetti, devono riguardare attività
formativa sui temi della Deontologia Professionale e dei Compensi professionali
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organizzati da parte degli Ordini Professionali;
- non è possibile esaurire l’obbligo formativo conseguendo tutti i 60 CFP in un unico
anno, ad esempio 60 CFP nel 2014, dato che comunque ogni anno si devono fare
almeno 10 CFP. I CFP in eccesso, con l’eccezione della dote di 10 CFP, non
utilizzabili ai fini dell’obbligo formativo, fanno parte tuttavia del Curriculum

Individuale della Formazione, consultabile on-line da parte di tutti i potenziali


interessati (committenti pubblici e privati);
- i crediti eventualmente maturati dal 1 Luglio 2013 al 31 dicembre 2013 saranno
conteggiati nel triennio attuale.
Nei successivi trienni, a partire dal 1 gennaio 2017, il numero minimo/massimo di
CFP viene esteso a 90, con un minimo annuale di 20 CFP, mentre rimane invariato
il numero di 4 CFP annuali derivanti da attività formative sui temi della Deontologia
e dei Compensi professionali, e la portabilità nel triennio successivo di ulteriori 10
CFP.
 

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Come si ottengono i CFP?
 
I crediti formativi professionali si ottengono frequentando eventi formativi
autorizzati. Sono tali:
A) le attività organizzate
 
 dagli Ordini degli Architetti PPC provinciali,
 
 dalle Federazioni degli Ordini APPC,
 
 dai soggetti suddetti anche in collaborazione o convenzione con altri
soggetti terzi.
B) le attività organizzate in modo indipendente da
 
 altri soggetti terzi;
 
 da libere associazioni di iscritti ivi comprese le Fondazioni.
 
Nel caso A) l’accreditamento dell’evento viene rilasciato dal Consiglio Nazionale
degli Architetti PPC, mentre nel caso B) sempre dal CNAPPC ma dietro parere del

Ministero competente. La concessione del solo patrocinio da parte degli Ordini o


delle Federazioni ad eventi e attività di aggiornamento professionale organizzati
da B) non è considerato sufficiente, salvo casi eccezionali, a far rientrare l’evento
nella casistica A).
L’autorizzazione dell’attività deve avvenire sempre preventivamente, mediante la
compilazione da parte degli Ordini di apposite Schede istruttorie da inviare al
CNAPP almeno 1 mese prima dell’evento, mentre i soggetti Terzi, oltre a rispettare
la scadenza temporale, devono fornire ulteriore documentazione come da
documenti allegati; solo in alcuni casi particolari sarà possibile il riconoscimento di
attività a posteriori (visite a mostre di architettura, monografie, articoli e saggi
scientifici, pubblicazioni di progetti su riviste a carattere nazionale/internazionale e
su pubblicazioni ufficiali degli Ordini territoriali, viaggi di studio organizzati da
Ordini, associazioni di iscritti e Fondazioni di Ordini).
In linea di massima l’iscritto che vuole partecipare a qualsivoglia attività non
organizzata da A), e vuole farsi riconoscere i CFP potenzialmente attribuibili, deve
preventivamente farsi parte attiva nei confronti del soggetto organizzatore
assicurandosi che lo stesso avvii tempestivamente la procedura di autorizzazione,
peraltro piuttosto lunga considerato il coinvolgimento del Ministero, tanto che
l’istanza di autorizzazione per i Piani dell’Offerta Formativa presentati da soggetti
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terzi (Agenzie formative, Fondazioni, ecc.) deve di norma essere presentata entro il
30 settembre antecedente ciascun anno formativo.
IMPORTANTE:
in questi ultimi tempi stiamo assistendo alla pubblicizzazione di eventi formativi
 
organizzati da soggetti terzi, anche nel nostro territorio, che scrivono nelle locandine
"evento accreditato dal Consiglio Nazionale Architetti PPC, in attesa di parere del
Ministero" oppure "in attesa di accreditamento presso il Consiglio nazionale
Architetti".
Questo sta a significare evidentemente che la procedura di accreditamento non
ha ancora compiuto il suo corso e non vi è la certezza che l'evento venga alla fine
accreditato e che possano essere quindi concessi i crediti formativi. Anche con
l’imminente avvento dell’accreditamento online, i soggetti terzi dovranno sempre
avere l’autorizzazione ministeriale, con tempi di approvazione lunghissimi.
Ricordiamo che nel caso di eventi organizzati da soggetti terzi, tutte le procedure

fino al rilascio dei crediti sono a totale carico del soggetto organizzatore e che
l'Ordine in nessun caso può entrare in questo meccanismo.
E' già successo in passato che alcuni iscritti si sono rivolti all'Ordine per ottenere il
rilascio di crediti per corsi organizzati da altri. Non è possibile per l'Ordine porre
rimedio a questa situazione a posteriori. Si ribadisce che il rilascio degli attestati di
partecipazione con CFP deve avvenire da parte dell’Ente organizzatore.
Si invita quindi a:
 
- verificare bene i requisiti del corso/evento a cui si intende partecipare e se sia o
meno realmente accreditato dal CNAPPC;
- verificare che l'attestato che verrà rilasciato riporti esattamente il numero dei
crediti rilasciati e il numero di protocollo del CNAPPC che accredita l'evento.
 
 
Posso ottenere CFP partecipando ad eventi formativi organizzati da altri Ordini e
collegi professionali ?
La risposta è si per le attività organizzate e autorizzate dagli OAPPC di qualunque
parte d’Italia. Viceversa le attività di altri Ordini e Collegi professionali, sono da
equiparare a quelle organizzate da soggetti terzi, avendo regolamenti diversi.
 
 
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Quali sono gli eventi formativi accreditabili?
 
Gli eventi sono elencati al punto 5 delle Linee Guida e possono essere suddivisi in
tre tipologie di attività ai fini della computazione per l’assolvimento dell’obbligo
formativo:
- attività di 1° Livello senza limitazioni (punti da 5.1 a 5.3 bis delle Linee Guida);
 
- attività di 2° livello con limitazioni (punti da 5.4 a 5.5);
 
- attività obbligatorie sui temi della Deontologia Professionale e dei Compensi
professionali organizzati da parte degli Ordini Professionali (4 CFP/anno).
In particolare le attività sono le seguenti:
 
Punto 5.1 - Corsi di aggiornamento e sviluppo professionale, anche mediante
piattaforma e-learning. Sono eventi formativi della durata minima di 8 ore, in aula o
in collegamento a distanza, articolati in uno o più moduli con eventuale verifica
finale.

Per tutti i corsi di formazione autorizzati viene attribuito n° 1 CFP per ogni ora di
corso, con il limite massimo di 15 CFP per corsi con numero di ore ≥ 15 (nel triennio
2014-2016) e di 20 CFP per corsi con numero di ore ≥ 20 (nei trienni successivi).
 
Fatte salve le regole stabilite per il riconoscimento della validità del corso,
esclusivamente ai fini del riconoscimento dei crediti, la frequenza al corso non
dovrà essere inferiore all’80% di quella complessiva prevista, comunque con
riduzione dei crediti maturati in misura proporzionale. Se ad esempio nel triennio
2014-2016 ad un corso di 30 ore sono attribuiti 15 CFP, ma si frequenta solo 24 ore, il
numero di crediti che sono riconosciuti divengono non più 15 ma bensì 12 CFP.
E’ possibile recuperare le ore mancanti iscrivendosi successivamente ad analogo
corso.
Punto 5.2 – Seminari, convegni, giornate di studio, tavole rotonde, conferenze,
workshop et similia. Sono incontri di studio, anche in connessione audio/video a
distanza, articolati in una o più relazioni strutturate nei contenuti in base al tema
trattato.
Questi eventi possono ottenere un riconoscimento da 2 a 6 CFP a seconda della
durata, del numero di relatori, della divulgazione o meno di materiale informativo e
della previsione o meno di dibattito.
Punto 5.3 – Master universitario di primo e secondo livello, dottorato di ricerca, corsi
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convenzionati con istituti universitari di aggiornamento e perfezionamento laurea
specialistica conseguita da iscritti Junior e seconda laurea in materie affini.
Il conseguimento dei master di cui sopra e il titolo di dottore di ricerca comporta
l’acquisizione di 20 CFP per ogni anno di corso (15 CFP/anno nel primo triennio).
Punto 5.3 bis - Corsi abilitanti (sicurezza, VV.F, ecc.)
- per corsi di 120 ore 20 CFP (15 CFP nel primo triennio) e
 
- per corsi di 40 ore 10 CFP (1 CFP per ogni modulo di 4 ore se i corsi integrativi
non sono svolti in un'unica soluzione ma divisi in moduli ).
Il riconoscimento dei crediti per i corsi in oggetto, avviene a partire da quelli
avviati dal 1 luglio 2013 (coincidente con l'inizio della fase sperimentale- art. 9 del
Regolamento).

ATTENZIONE: i corsi abilitanti possono anche non essere accreditati per


l’ottenimento dei CFP: l’abilitazione non ha una diretta relazione con l’attribuzione
dei CFP.
Punto 5.4 – Partecipazione attiva e documentata alle commissioni, gruppi di lavoro e
commissioni di studio del CNAPPC e degli Ordini territoriali, docenti formatori se non
retribuiti, attività di responsabilità e coordinamento degli eventi formativi. Questo
tipo di attività comporta il riconoscimento di 1 CFP per ogni singola seduta, con un
massimo di 5 CFP annuali. In questa categoria rientra anche l’attività di
volontariato nella Protezione Civile: 2 CFP per ogni giorno di attività con il limite
massimo di 10 CFP annuali.
Per quanto riguarda le docenze, si specifica quanto segue:
 
- la docenza non retribuita ad un vento formativo promosso dall’Ordine, da
diritto ad 1 CFP; la reiterazione della medesima docenza non da diritto ad
ulteriori CFP.
- Un architetto relatore di un seminario, ha diritto agli stessi CFP degli altri
partecipanti, fatto salvo che la sua presenza sia limitata al suo solo intervento,
nel qual caso avrà diritto ad 1 CFP.
Punto 5.5
 
- Visite documentate a mostre di architettura.
 
Comportano il rilascio di 1 CFP per ogni singola mostra con un limite massimo di 5
 
CFP annuali.
 
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- Monografie, articoli e saggi scientifici, pubblicazioni di progetti su riviste a
carattere nazionale/internazionale e su pubblicazioni ufficiali degli Ordini
territoriali. Comportano il rilascio di 1 CFP per ogni articolo, monografia o
pubblicazione, con un limite massimo di 5 CFP annuali.

– Viaggi di studio organizzati/promossi da Ordini territoriali, associazioni di iscritti,


Fondazioni di Ordini. Comportano il rilascio di 1 CFP per ogni giorno di visita con il
limite massimo di 5 CFP annuali.

 
 
Posso soddisfare l’obbligo formativo frequentando solo una tipologia di attività ?
 
E’ questo un aspetto molto importante.
 
Infatti ai fini del raggiungimento del numero minimo di crediti stabilito dagli artt. 6
e 9 del Regolamento (60 con un minimo di 15 all’anno per il triennio 2014-2016 e 90
con un minimo di 20 all’anno per i trienni successivi) NON possono essere
computati complessivamente più di 24 crediti per il triennio 2014-2016 (36 per i
successivi trienni) derivanti dalle attività di cui ai punti 5.4 e 5.5 sopraindicati.
Ovvero, l’aggiornamento professionale obbligatorio non può essere assolto
solamente con partecipazione a commissioni, mostre, viaggi ecc.
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Quali sono gli adempimenti per i neo iscritti?
 
Il triennio formativo costituisce riferimento temporale per tutti gli iscritti.
 
Per coloro che si iscrivono all’Ordine nel secondo o terzo anno, l’onere
dell’acquisizione dei CFP va ridotto proporzionalmente.
Per i neoiscritti l’obbligo formativo decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a
quello di prima iscrizione all’Ordine, con facoltà dell’interessato di chiedere ed
ottenere il riconoscimento di crediti formativi maturati nel periodo intercorrente fra
la data di iscrizione all’albo e l’inizio dell’obbligo formativo.
 
 
Chi rilascia gli attestati per i crediti formativi (CFP)?
 
Gli attestati dei crediti formativi vengono rilasciati dal soggetto organizzatore, che
pertanto può non coincidere con l’Ordine territoriale di appartenenza; l’attestato
è pertanto il documento ufficiale che certifica la partecipazione all’attività.
Nell’attestato deve essere riportato correttamente il numero dei crediti formativi
autorizzati e gli estremi dell’atto autorizzativo da parte del CNAPPC.
 
 
Quali sono gli adempimenti da parte degli iscritti?
 
Gli iscritti hanno la responsabilità di tenersi correttamente in regola con le norme
dell’aggiornamento obbligatorio. Entro il mese di febbraio di ogni anno ciascun
iscritto compila, in forma cartacea o telematica online, un formulario rilasciato
dall’Ordine territoriale indicando gli eventi formativi seguiti e le attività svolte.
Al termine di ogni triennio l’iscritto autocertifica l’attività di formazione
effettivamente svolta.
E’ l’iscritto stesso, pertanto, che deve tenere il conto dei crediti formativi che ha
ottenuto e preoccuparsi, di iscriversi agli eventi autorizzati che gli garantiranno il
raggiungimento degli obbiettivi formativi previsti. L’Ordine territoriale non tiene il
conto dei crediti ottenuti dai propri iscritti.
Gli iscritti devono conservare gli attestati ricevuti per la frequentazione delle
attività formative per almeno cinque anni dalla data di svolgimento dell’attività
(punto 5.8 linee guida), poiché entro tale periodo i Consigli degli Ordini possono
svolgere controlli di conformità sull’attività svolta.

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Quali sono le conseguenze per chi non è in regola con l’aggiornamento
obbligatorio?
Ogni professionista ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento
della propria competenza professionale.
La violazione di tale obbligo costituisce illecito disciplinare ai sensi dell’art. 7
comma 1 del DPR 7 agosto 2012 nr. 137.
Il Consiglio dell’Ordine può eseguire controlli di conformità a campione entro il
 
termine di cinque anni dalla data di svolgimento delle attività formative.
 
A tale scopo può istituire un’apposita commissione costituita anche da soggetti
esterni al Consiglio.
L’Ordine territoriale, mediante il Consiglio di Disciplina è tenuto all’avvio
dell’azione disciplinare in conformità al Codice Deontologico vigente, fatta salva

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la possibilità per l’iscritto di un ravvedimento operoso, nel termine perentorio di sei
mesi dalla scadenza triennale (il primo termine è il 30 Giugno 2017).

 
E’ possibile farsi riconoscere l’attività di aggiornamento professionale svolta
all’estero?
Certamente si. E’ tuttavia competenza del CNAPPC validare crediti formativi
relativi a corsi di aggiornamento professionale, seminari, convegni, conferenze,
tavole rotonde, workshop et similia tenuti all’estero da istituzioni, enti, organismi e
da altri soggetti comunitari ed extracomunitari. A tal fine il professionista dovrà
inviare al proprio Ordine di appartenenza una espressa richiesta ed ogni
documentazione utile attestante l’avvenuta partecipazione all’attività formativa
(a titolo esemplificativo, attestati di frequenza e di partecipazione, programmi
dell’attività formativa svolta, curricula dei docenti, costi di partecipazione, ecc).

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L’Ordine territoriale provvederà a trasmettere, previa sommaria valutazione, la
richiesta al C.N.A.P.P.C. entro il termine di giorni 15 dal ricevimento.
Il C.N.A.P.P.C., a seguito di valutazione ed istruttoria, comunicherà all’Ordine
territoriale entro 60 giorni dalla ricezione dell’istanza, il numero dei crediti formativi
attribuiti.
 
 
Chi può essere esonerato dallo svolgimento dell’attività formativa?
 
Innanzitutto, sono esonerati automaticamente dall’obbligo della formazione gli
iscritti con almeno 20 anni di iscrizione all’albo, al compimento dei 70 anni di età
Il Consiglio, su domanda dell’interessato, può esonerare anche parzialmente
l’iscritto nei seguenti casi:
- maternità, per un anno formativo;
 
- malattia grave, infortunio, assenza dall’Italia che determino interruzione
dell’attività professionale per almeno sei mesi;
- altri casi di documentato impedimento.
 
Possono poi chiedere l’esonero gli iscritti che non esercitano la professione
neanche occasionalmente per tre anni. A tal fine dovranno autocertificare
all’Ordine di non essere in possesso di partita IVA, non essere iscritti ad Inarcassa
né soggetti al relativo obbligo, di non esercitare l’attività professionale neanche
occasionalmente ed in qualsiasi forma.
Chi ha ottenuto l’esonero esce dal sistema di evidenziazione pubblica dell’attività
di aggiornamento professionale e quindi la partecipazione ad attività organizzate
dagli Ordini che rilasciano CFP, è svolta esclusivamente a titolo personale ed in
subordine alla disponibilità di posti riservati ai colleghi non esonerati, ovvero non
saranno rilasciati attestati di partecipazione da parte dell’Ordine in relazione
all’obbligo formativo.

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Per i dipendenti pubblici ci sono regole particolari?
 
Per tali soggetti valgono le regole finora descritte, con la possibilità di poter
sottoporre preventivamente all’autorizzazione dell’Ordine i progetti di formazione
predisposti dai propri datori di lavoro che saranno valutati in termini di crediti
formativi, conformemente a quanto stabilito dal Regolamento e dalle Linee guida.
Per analogia si ritiene di poter estendere tale possibilità anche ai dipendenti
privati, salvo diversa determinazione da parte del CNAPPC.
Si specifica che l’obbligo della formazione riguarda anche il pubblico dipendente
che non firma progetti, ma che comunque svolge attività riconducibili alle
specifiche della libera professione.

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Raccomandazioni finali
 
Si raccomanda agli iscritti di verificare attentamente le caratteristiche degli eventi
formativi ai quali intendono partecipare, soprattutto se essi siano o no accreditati
per l’obbligo formativo degli architetti italiani e verificare che, nell’attestato
rilasciato a fine corso, siano correttamente indicati i crediti (CFP) ottenuti e gli
estremi dell’autorizzazione rilasciata dal CNAPPC.
 
 
Il Coordinatore della Federazione OAPPC Toscani
 
Arch. Elvio Cecchini

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