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2
1 •2 • 2 •2 1 •2 •2
1) L = m( x + y + z ) − V ( r ) = m( r + r θ + r 2 sen 2θϕ 2 ) − V ( r )
2 2
le equazioni di Lagrange sono:
d ∂L ∂L
•
− =0
2) dt ∂ qs ∂ qs
s = 1,2,...., f
•• ∂V • 2 •2
mr = − + mr ( sen 2θ ϕ + θ )
∂r
d 2 • • 2
3) m (r θ ) = mr senθ cos θ ϕ
2
dt
d 2 •
m (r sen 2θ ϕ ) = 0
dt
che sono le equazioni di moto scritte in coordinate polari. Il momento della quantità di moto
(o momento angolare) rispetto all’ origine della particella vale:
−>
4) •
M =x∧ x
pertanto si ha:
• •
M x = −mr 2 ( senθ cos θ cos ϕ ϕ + θ senϕ )
• •
5) M y = − mr 2 ( senθ cos θ senϕ ϕ − θ cos ϕ )
•
M z = mr 2 sen 2θ ϕ
inoltre si ha:
2 • 2 •2
M =M 2
x +M 2
y +M 2
z = m r ( sen θ ϕ + θ )
2 4 2
6)
Ora la terza equazione della 3) può semplicemente scriversi come:
d
(M z ) = 0
7) dt
2
2 • Mz
8) M = (mr θ ) +
2 2
sen 2θ
d 2
9) M =0
dt
che esprime la costanza del nodulo del momento angolare. Se con M indichiamo uno specifico
valore numerico di questa quantità, la prima equazione della 3) SI Può RISCRIVERE COME:
•• ∂V M 2 1 d M2 1
10) m r = − + = − (V + )
∂r m r3 dr 2m r 2
quest’ ultima equazione è identica alla equazione di moto di una particella sulla retta soggetta al
potenziale seguente:
M2 1
11) Veff ( r ) = V (r ) +
2m r 2
M2 1 M2 1
Il significato fisico del termine , o della forza che da esso deriva ( ), appare
2m r 2 m r3
chiaro quando si tenga presente che la equazione 10) descrive, in sostanza, il moto della
particella lungo un asse ideale che ruota attorno all’ origine.
M2 1
L’ espressione rappresenta, allora, la forza di trascinamento e poiché nel caso di moto
m r3
M2 1
circolare essa si riduce alla usuale forza centrifuga mω 2 r , il termine è detto
2m r 2
comunemente Potenziale Centrifugo.