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SDS 1

Geografia Aprile 2011

GEOGRAFIA
1 INHALTSVERZEICHNIS
2 Continuazione Le Creusot 2
2.1 Direttive edili degli Schneider 2
3 Conseguenze del “regime” Schneider 2
3.1 Morfologia Urbana 2
3.1.1 Evoluzione Morfologica 2
3.2 Infrastrutture Pubbliche 2
3.2.1 Prima Fase 2
3.2.2 Seconda Fase 2
3.3 Spazio Industriale 2
3.3.1 Tipologia degli edifici 3
3.4 Risultati 3
2 [GEOGRAFIA APRILE 2011]

2 CONTINUAZIONE LE CREUSOT
2.1 DIRETTIVE EDILI DEGLI SCHNEIDER
Propongono dei piani regolatori precisi, definiscono lo stile e la dimensione delle case. È obbligatorio
stipulare un’assicurazione contro gli incendi. Norme igieniche sanitarie imposte; era obbligatoria la
costruzione di pozzi neri ed era vietato costruire negli spazi liberi (giardini) per garantire la circolazione
d’aria pulita.

3 CONSEGUENZE DEL “REGIME” SCHNEIDER


Le conseguenze sono diverse; positive e negative. La città degli Schneider assume un carattere molto
uniforme, e l’integrazione dei nuovi arrivati era molto facile. Trovavano subito lavoro e casa, e potevano
subito accedere a tutto quello che la città offriva – questo è vera integrazione nel tessuto urbano. Si è
formato una piccola borghesia locale sui valori del paternalismo sociale: lavoro per poter risparmiare, per
potermi permettere un terreno su cui costruirmi una casa. Chi non raggiunge questo obbiettivo è un
fannullone.

Quando alla fine del XIX le direttive vengono meno i nuovi proprietari costruiscono ancora secondo il
modello degli Schneider  prova della loro validità.

3.1 MORFOLOGIA URBANA


“Per definizione uguale a forma urbana prodotta da molteplici attori a diversi livelli con obiettivi a volte
contrastanti. “

A le Creusot invece abbiamo attori sociale ben diversi tra loro:

 Gli Schneider agiscono sulla morfologia urbana.


 Gli operai agiscono, entro certi limiti, sulla struttura delle abitazioni.

3.1.1 EVOLUZIONE MORFOLOGICA


Realizzazione di nuovi quartieri, le case si allontanano dalla strada, si riempie gli spazi non occupati come
quelli lungo le vie principali per i commerci e in zone collinose per una zona residenziale periferica ricca.

3.2 INFRASTRUTTURE PUBBLICHE


3.2.1 PRIMA FASE
 Si costruiscono nel centre o nel Guide
 Si tende a ristrutturare costruzioni esistenti.

3.2.2 SECONDA FASE


 Con la crescita urbana si costruiscono pure nei nuovi quartieri
 Non hanno una posizione monumentale all’interno del tessuto urbano dei quartieri.
 Erette in stile razionalista.

3.3 SPAZIO INDUSTRIALE


 Lo spazio industriale si è sviluppato secondo tre caratteristiche dominanti:
o La sostituzione rapida delle funzioni industriali
o Una crescita organizzata in funzione delle reti di trasporti gerarchizzata.
o Estensione isomorfa.
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Geografia Aprile 2011

3.3.1 TIPOLOGIA DEGLI EDIFICI


 Fino al 1850 costruzioni in mattoni.
 Costruzioni in ossatura metallica con riempimento leggero.
 Tra il 1850 e il 1880 in piena RI abbiamo:
o Edifici a navate giustapposte
o Magazzini modulari

3.4 RISULTATI
Si assistono cosi alla formazione di uno spazio modulare, omogeneo, interamente aperto alle operazioni di
sostituzione con gli spazi che facilmente da aperti diventano chiusi e viceversa. Per permettere un orario
di lavoro prolungato si creano dei lucernari nei tetti. Questi edifici sono piuttosto l’opera d’ingegneri che
d’architetti con la preoccupazione dell’efficacia piuttosto che della bellezza.

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