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CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA DEL 11 FEBBRAIO 2011, N. 3342

Fatto

Con ricorso proposto il 21.7.03 la società (X) snc di (..), con sede in ............, in persona del suo
legale rappresentate, sig. (..), impugnava davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di ........
una cartella di pagamento di Euro 125.397,58 contestando, tra l'altro, di aver mai ricevuto gli atti
(tre avvisi di rettifica ed un atto di contestazione) da cui tale cartella traeva origine. Con memoria
integrativa depositata nel giudizio di prime cure il 28.10.03 la società contribuente evidenziava che i
suddetti atti erano stati depositati presso l'ufficio postale per assenza del destinatario e che i relativi
avvisi di giacenza erano stati inviati non alla società ma al sig. (..), all'indirizzo della società. La
Commissione Tributaria Provinciale di ........ respingeva il ricorso della contribuente. La
Commissione Tributaria Regionale di ........, adita dalla contribuente con l'appello, rilevava in fatto
che gli atti impositivi erano stati spediti per posta, ai sensi della L. n. 890 del 1982, alla sede della
società e l'agente postale, nell'impossibilità di consegnarli, aveva provveduto a depositarli presso
l'ufficio postale, spedendo quindi i relativi avvisi di giacenza nella sede della società; tanto
premesso, la Commissione Tributaria Regionale affermava che il fatto che i suddetti avvisi fossero
indirizzati al socio "(..)", invece che alla società, non inficiava la validità della procedura
notificatori a, posto che il nome "(..)" faceva parte integrante, in conformità al disposto dell'art.
2292 c.c., delle ragione sociale della società destinataria della notifica. La Commissione Tributaria
Regionale pertanto concludeva che, essendo regolare la notifica degli atti presupposti alla cartella,
doveva giudicarsi legittima la cartella stessa e, pertanto, respingeva l'appello della contribuente e
confermava la sentenza di prime cure. Avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale
propone ricorso per cassazione la (X) snc, concludendo per l'annullamento della sentenza
impugnata, con ogni consequenziale pronuncia, compresa, eventualmente, la decisione nel merito
con la declaratoria di illegittimità del ruolo opposto, in quanto fondato su atti non validamente
notificati. L'Agenzia delle entrate si è costituita nel giudizio di cassazione depositando
controricorso, a cui la società ricorrente ha replicato con memoria ex art. 378 c.p.c.. Il ricorso è
stato discusso alla pubblica udienza del 4.1.011 in cui il PG ha concluso come in epigrafe. ……..

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LA VERSIONE INTEGRALE E’ DISPONIBILE AL SEGUENTE LINK:

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FEBBRAIO-20112c-N-3342.aspx

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