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economico e così via.

Caino, invece, entra in azione quando il confronto viene vissuto


come una minaccia alla nostra presunta superiorità. Se il nostro equilibrio affettivo non
è abbastanza saldo corriamo il rischio di venirne corrosi. Dice la Bibbia: “l’invidia è la
carie delle ossa” (Proverbi 14.30).
CONFRONTI MICIDIALI
Che cosa invidiamo negli altri? Tutto ciò che ci fa sentire “meno”, “inferiori”,
“frustrati”, “non realizzati”. Quando la propria autostima è ballerina, qualsiasi con-
fronto non sentito vantaggioso diventa un attentato alla propria immagine. E di
confronti ne abbiamo di continuo, tanti quante sono le nostre relazioni quotidiane: nella Foglio informativo parrocchiale ad uscita settimanale.
scuola, sul lavoro, nella professione, in famiglia. L’invidioso deve, quindi, fare i conti Ciclostilato in proprio ad uso interno.
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con se stesso, con la sua debole personalità. Altro non è che un orgoglioso frustrato che
Parrocchia SS.Vito e Modesto BRENTA
non accetta di essere messo ai margini da chi lo fa sentire inferiore perché ritenuto più
bravo, più interessante, più divertente, più fisicamente dotato di lui. È quel maledetto
VANGELO (Matteo 5,20-220.27-28.33- more. Ecco perché la carità è l'atteggia-
“più di lui” che lo umilia e lo fa sentire inferiore: ingiustamente inferiore. Eliminare
quel “più”, non importa come, ne va della sopravvivenza psicologica. Purtroppo, 340.37) mento fondamentale del cristiano. “Il cri-
l’invidioso confonde l’essere alla pari con l’essere identici. E poiché — grazie a Dio MA IO VI DICO... (Forma breve) stiano è uno che ama”.
— non siamo tutti uguali, il confronto non solo è vissuto male, ma è sempre negativo, In quel tempo, Gesù disse ai suoi disce- “Non commettere adulterio”. Le parole
fonte di sofferenza. È un avvitarsi su se stessi le cui conseguenze possono andare molto poli: “lo vi dico: se la vostra giustizia testuali del sesto e nono comandamento
in là. Caino non perde mai di attualità! non supererà quella degli scribi e dei proibiscono l'adulterio, cioè l'infedeltà co-
farisei, non entrerete nel regno dei cieli. niugale (Es 20.14). Ma Gesù va molto al di
LA TERAPIA Avete inteso che fu detto agli antichi: là. Non solo l'azione, ma anche lo sguardo
Esiste una terapia contro l’invidia o dobbiamo rassegnarci a rovinarci l’esistenza? "Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà su un'altra donna, desiderandola, è già
L’invidia non si estirpa, ma controllarla si può! In fondo, l’invidioso è solo un affamato essere sottoposto al giudizio". Ma io vi adulterio. Dio esige un comportamento
di stima, di simpatia, di attenzione: in una parola di amore. Quali passi terapeutici dico: chiunque si adira con il proprio corretto anche nell'intimo; vuole tutto
mettere in essere? Il primo è riconoscere che anche noi siamo rosi più o meno fratello dovrà essere sottoposto al giudi- l'uomo, pensiero e azione. Dio vuole il
seriamente dall’invidia. Secondo: toglierci dalla testa l’illusione che eliminando la zio. Avete inteso che fu detto: "Non cuore.
causa della nostra invidia troveremo la pace. Terzo: accettarci come siamo con i nostri commetterai adulterio". Ma io vi dico: Se è in gioco la vita eterna con minaccia di
limiti, ma soprattutto scoprire tutti gli aspetti belli e positivi che ognuno di noi ha. chiunque guarda una donna per deside- dannazione, occorre avere la saggezza di
L’autostima è fondamentale per vivere e relazionarci agli altri in modo bello e libero. Il rarla, ha già commesso adulterio con lei fuggire e.,di sacrificare tutto per evitare,il
passo decisivo per crescere nella nostra autostima è guardarci con gli occhi innamorati nel proprio cuore. Avete anche inteso pericolo sovrastante. Creati ad immagine
del Signore Gesù. Solo in Lui ci scopriamo amati in un modo esagerato. Il suo sguardo che fu detto agli antichi: "Non giurerai il di Dio, che è Amore, noi amiamo e vo-
d’amore, accogliente, pieno di interesse per ciascuno di noi trasforma i nostri senti- falso, ma adempirai verso il Signore i gliamo essere amati. Tuttavia questa espe-
menti e il nostro sguardo da negativi in positivi. Solo la bellezza dell’Amore salva la tuoi giuramenti". Ma io vi dico: non rienza così primitiva ed originaria in noi,
nostra vita! giurate affatto. Sia invece il vostro par- se non è controllata, può mutarsi in una
lare: "sì, sì", "no, no"; il di più viene dal devastante catastrofe della nostra esi-
Da “Il Bollettino Salesiano” Sfide etiche - Di Sabino Frigato Maligno”. stenza. Per cui si deve giorno per giorno
Gesù approfondisce l'osservanza del quinto imparare ad amare, a padroneggiare la rea-
Comandamento: “Non uccidere”. La spie- zione e l'agitazione dell’intera persona.
gazione farisaica della Legge si limita a Finché l'amore non si libera dal proprio io,
proibire l'azione esterna. Gesù invece com- non è amore. La radice dell'amore è l'u-
prende in essa, non soltanto il gesto omi- miltà, il non voler nulla dagli altri. Solo chi
cida e le sole parole ingiuriose, ma anche si dimentica totalmente, giunge alla pu-
la collera interna, i pensieri di odio. Dio rezza della donazione e a quella sincerità e
può venire nell'uomo soltanto mediante l'a- limpidezza, per cui il suo parlare rispec-

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chia la luminosità del pensiero (“sì, sì; come in Maria, l'Immacolata, la Tutta- COME ROVINARSI L’ESISTENZA
no, no”), rifiutando ogni compromesso. trasparenza ai Tre. L‘INVIDIA
Osservando i Comandamenti ogni anima
deve diventare un'immagine semplicis- “Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge
sima, purissima, trasparente di Dio, tanto mai!” (Pierre Daninos).
che Dio deve rispecchiarsi in quell'anima,
“Io invidioso? Assolutamente no! Goloso sì, magari anche superbo. Invidioso però, io,
no!”. C’è qualcuno disposto ad ammettere di esserlo? Pare proprio di no. Tutt’al più ci
PARROCCHIA DEI SANTI VITO E MODESTO - BRENTA va di passare per uno spirito critico. Quando, però, il signor “spirito critico” parla, ad
calendario liturgico dal 14 al 20 febbraio 2011 esempio, del suo collega di lavoro, senza volerlo, scopre le carte. Infatti, premesse, sia
pure a denti stretti, capacità e qualità del collega, quanto prima cambia registro per
metterne in piazza difetti, incompetenze, inaffidabilità e via elencando. È un giochetto
che prende dentro un po’ tutti, anche se non lo vogliamo ammettere perché sarebbe
LUN 14 festa SANTI CIRILLO e METODIO Patroni d’Europa svelare la parte più meschina e vulnerabile di noi stessi: cosa che non fa piacere a
Parrocchia ore 18.00 S. Messa def.ti CLEMENTE MICHELE nessuno.
e GIOVANNI
FRUSTRAZIONE
L’invidia , piaccia o no, è una terribile frustrazione. Non solo ce la troviamo dentro ma,
come dice la stessa parola in-vidia (dal latino invidére/non vedere nel senso di vedere
MAR 15 Parrocchia ore 18.00 S. Messa def.ta PANIGHINI ANDREINA tutto distorto e di mal occhio) ci fa veder male, nel senso che rende il nostro occhio
(dalle Consorelle) cattivo fino a non vedere più l’altro e a volerne addirittura la sparizione (lontano dagli
occhi, lontano dal cuore, come cantava una vecchia canzone di Sergio Endrigo). Visto
da lontano, l’invidioso appare normale. Se però si presta attenzione al tono di fondo
delle sue conversazioni, al modo in cui vive le relazioni e ai giudizi che insinua non è
MER 16 Parrocchia ore 18.00 S. Messa def.to PACITTO CARLO
difficile accorgersi di avere di fronte una persona triste e scontenta. L’invidioso, infatti,
nonostante le apparenze e i modi cordiali, cova sentimenti negativi che sfiorano il
rancore, l’ostilità e, talvolta, anche l’odio verso chi ha in sé qualcosa che a lui non è dato
GIO 17 Parrocchia ore 9.00 S. Messa def,ti MEDRI ANGELA avere. Il sentimento di tristezza che ne consegue spinge l’invidioso a ricuperare fiducia
e GIUSEPPE e stima verso se stesso. Come? Demolendo più che si può chi è causa inconsapevole
della propria frustrazione.
LA BIBBIA
VEN 18 la Santa Messa è sospesa Stando alla Bibbia, l’invidia si insinua fin da subito, addirittura nella relazione tra i due
fratelli Caino e Abele. Caino patisce dolorosamente il confronto con il fratello. Il
presunto successo di Abele davanti a Dio gli provoca un acuto senso di inferiorità e
un’insopportabile umiliazione. Eliminarne la causa è la dinamica di Caino e di ogni
SAB 19 Parrocchia ore 18.00 S. Messa def,ti MARINO MARIO invidia. San Tommaso D’Aquino definisce questo brutto vizio come “dolore per il bene
e BONIFACIO altrui”, così che tra tutti i vizi, è quello che non dà nessun piacere, anzi provoca solo
tristezza. L’invidia, perciò, è sempre un’emozione tutt’ altro che... invidiabile. Essa è
impotente, paurosa e tuttavia incessante nel suo appetito: non conosce soddisfazioni. È
un tormento senza fine. Senza caricare troppo le tinte, resta vero il fatto che essa segue
DOMENICA 20 FEBBRAIO: VII TEMPO ORDINARIO (anno A)
l’uomo come la sua ombra. L’invidia nasce dall’inevitabile continuo confronto con chi
Parrocchia ore 9.00 S. Messa int. particolare ci sta accanto. Per fortuna non ogni confronto finisce alla Caino/Abele. Non di rado
Parrocchia ore 10.30 S. Messa per la Comunità viene sentito come un pungolo alla competizione e all’emulazione; una provocazione,
cioè, a tirar fuori il meglio da noi stessi sul piano professionale, relazionale, intellettuale,

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