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“ applausi ”

Stasera si va a teatro ! ... Che bello . Anzi, che magnifico.


Non mi capita molto spesso. Non ci sono abituato.
I teatri sono poco in voga, ormai.
Declino ! Declino.
Eppure è sempre un momento magico. Lo sentiamo che è così!
Come fosse uguale a quegli strani momenti magici
che avvertiamo raramente dentro di noi.
I movimenti dell’anima!
Parole grosse eh ! ... Già, davvero grosse, grossissime !
Di quelle che ci fanno quasi paura .
... Ma io ci vado sempre da spettatore.
Colui che assiste ad uno spettacolo; presente ad un avvenimento.
Quante cose potrebbe significare.
… Comunque stasera è una serata insolita!
Niente parole, niente discorsi, … niente morale.
Orchestra sinfonica. La musica sola, è il massimo del relax .
Posso stare tranquillo come … … come sempre.
E al solito rilassato. Molto rilassato.
Non so di che si tratti , non è importante.
Mi concentrerò sulla sinfonia. Parola grossa anche questa.
Armonia di suoni. Accordo , di suoni.
… Una cinquantina di musicisti dicono.
Per una cinquantina di strumenti tra uguali e diversi.
… Solita trafila al botteghino.
Vesto alternativo, come mia consuetudine. Sportivo, ma decente.
Non si possono fare brutte figure. Potrei incontrare qualcuno che conosco.
A proposito: se lo vedo: lo scanso. Megghiu ci no’ lu ‘ncontru.
Meglio essere soli. Si sta più concentrati.
...La trapunta del biglietto lo divide a metà; o non proprio.
Più a me, ne resta.
Solite scale a moquette per andare prima su e poi giù.
Bastoncino ottonato negli spigoli.
Seguo lame basse di luce filtranti dagli ingressi di sala.
Una sbracciata per sventolare la pesante tenda di velluto:
molto doppia ; ondulata.
... E’ già uno spettacolo entrarvi !
… Altezza, luci, spazio, voci accennate, statue di ragazze in blu scuro,
palco, atmosfera, … sipario.
File, file, e file di poltroncine a schiera con scheletro di legno;
imbottite spalla e culo. Una vecchia armata da battaglia romana.
... Sono in anticipo, al solito. Decido così! Mi va! Cussini, mi dici la capu.
Mi piace gustare il moto della gente, gli sguardi, il movimento della bocca,
del busto, il fascino delle donne, il prender posto.
Mentre sistemo le gambe scomode,
abbasso lo sguardo e la testa; reclino il busto.
Un attimo di concentrazione al pavimento peloso
e poi, di nuovo petto in fuori !
... Il mio spettacolo è iniziato in anticipo.
Non riesco a contare gli strumenti!
Mi appaiono aggrovigliati, sistemati alla rinfusa ! ... Ma sistemati.
Un luccichio di piatti dorati, di fili d’acciaio, di nero, di bianco e di nero,
di legno stagionato.
Laccature, dorature, tiranti, rotelle, … pelle, … tasti, ... cromo.
C’ è da incantare una mente.
Precisamente come succede alla mia.
Non v’è bisogno di leggii, o spartiti.
Nemmeno di diretti o direttore.
Quel sipario è trasparente per me!
Da dentro i suoi lati , esplodono stormi di uccelli come in gabbia!
Diventano braccio, mani, ... dita.
Sono impazziti e contenti.
Le loro ali, sanno dove andare a sbattere, e dove svolazzare .
I loro becchi capiscono dove pizzicare e dove battere.
Le loro zampe dove poggiarsi.
... Mi colpisce vedere gruppi di corvi neri, governare i violini.
Grosse quaglie sbattere contro i tamburi come fossero incollate al pellame!
Due magri e scarniti pipistrelli svolazzare a peso sui tasti del pianoforte.
Un gabbiano, planare e riplanare lungo piste d’arpa.
Rondini rapide e veloci occuparsi delle chitarre.
Piedi di passeri, poggiare su forature di fiati , soffiati da gufi.
(a ritmo) Becchi di picchi battere come martelletti una batteria.
Merli , lasciare uscire versi di coro.
... Una fisarmonica, ridere di gusto mostrando i denti.
Altro non so dire.
Il loro impegno mostrava per terra le piume delle ali.
Tutto suonava insieme magnificamente. Una gioia. Nu priesciu.
Una primordiale armonia … Per me.
... La durata di un minuto appena.
Poi si apre il sipario, rivelando un altro ordine delle cose.
Siamo tutti in fermento, vogliosi , desiderosi.
Quella bramosia unisce e disunisce mani di singoli individui ! Ripetutamente !
Un fragore.
Vorrei mettermi in piedi in questi istanti. Essere voce per tutti.
... Ho fatto anche questo senza essere visto da nessuno.
Con la convinzione e la decisione di uno che ha capito,
e che batte le mani, rendendosene conto.
Un applauso, siiiii !
Avete trovato la soluzione ! Un applauso !
Fare un applauso tutti insieme !
E’ questa la soluzione !
Ora lo sappiamo! E dobbiamo anche essere consapevoli
che per fare un grande applauso occorre battere le mani tutti insieme !
Dobbiamo applaudire tutti con forza... crescente !
E nessuno, nessuno, deve tenere ferme le mani !
Altrimenti, l’applauso, non viene bene!
Pensai a grandi applausi in cui tutti battono le mani.
Tanti applausi dappertutto, sempre più forte, continuamente, intensamente .
Immaginai gruppi di individui , capaci di far sentire i loro applausi.
Di unirsi. ... Unirsi come in un grande, grandissimo , giro-tondo.
Ve lo ricordate ?

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