Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Volume IV - Posters
Firenze 2012
COLLABORAZIONI
Universit di Cagliari
Centro Interdipartimentale per la Preistoria e Protostoria del Mediterraneo
Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio
Universit di Sassari
Ministero per i Beni e le Attivit Culturali
COMITATO DONORE
COMITATO SCIENTIFICO
Paola Basoli, Anna Depalmas, Maria Ausilia Fadda, Giovanni Floris, Fulvia Lo Schiavo, Carlo Lugli,
Maria Grazia Melis, Alberto Moravetti, Vincenzo Santoni, Giuseppa Tanda, Giovanni Ugas
Enrico Atzeni, Paola Basoli, Paolo Bernardini, Riccardo Cicilloni, Ercole Contu, Anna Depalmas,
Maria Ausilia Fadda, Giovanni Floris, Fulvia Lo Schiavo, Carlo Lugli, Fabio Martini, Maria Grazia
Melis, Alberto Moravetti, Elsa Pacciani, Vincenzo Santoni, Salvatore Sebis, Giuseppa Tanda, Carlo
Tozzi, Giovanni Ugas, Alessandro Usai, Luisanna Usai
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
CON IL SOSTEGNO DI
REDAZIONE ATTI
STAMPA
RIASSUNTO - La fonte nuragica di Su Lumarzu, Bonorva (SS) - Presso la fonte di Su Lumarzu (Bonorva, SS),
nota dagli inizi del XX secolo, sono state condotte indagini stratigrafiche e interventi di restauro. Si individuato il canale adduttore dellacqua sorgiva e si sono documentati diversi aspetti strutturali del monumento. I reperti pi antichi
associati si datano al Bronzo finale pieno (fase 3 del nuraghe Tres Nuraghes, presente convegno); la struttura definitiva
della fonte fu realizzata nel corso del primo Ferro. Il restauro stato condotto conformemente ai principi della Carta
di Venezia (1964).
Rsum - La source Nuragique du Su Lumarzu, Bonorva (SS) - Prs de la source nuragique de Su Lumarzu
(Bonorva, SS), connue depuis le dbut du XXme sicle, ont ts menes des fouilles archologiques et des restaurations. On a individu le canal dalimentation de leau et diffrents aspectes structuraux du monument ont ts documents. Les plus anciens vestiges matriels associs sont datables lge du Bronze Final (phase 3 du Nuraghe Tres
Nuraghes, prsente dans cette confrence); la structure monumentale a t termine au cours de la premire ge du
Fer. La restauration a t effectue en conformit avec les principes de la Charte de Venise (1964).
SUMMARY - The Nuragic spring of Su Lumarzu, Bonorva (SS) - Excavations and restoration took place at the
Su Lumarzu spring (Bonorva, SS), a monument known since early 1900ies. The water-feeding channel has been investigated, and structural details have been observed. The most ancient finds in association with the monument date to
the Final Bronze Age (phase 3 of nuraghe Tres Nuraghes, present conference); the monumental structure was finished
during the Early Iron Age. Restoration followed the principles of the Venice Charter (1964).
prime ricerche (anni 2004-2005), sotto la direzione della dott.ssa Antonietta Boninu; nella medesima fase si sono indagati anche il villaggio adiacente al nuraghe Tres Nuraghes, cui si riferisce
una comunicazione al presente convegno, la fonte
nuragica di Su Lumarzu, presentata in un poster
a questa Riunione Scientifica, e le terme romane
di Sas Presones, gi presentate a livello preliminare (Ialongo et alii 2007). Le seconde ricerche (anni
2007-2008) si sono svolte sotto la direzione della
dott.ssa Luisanna Usai, e hanno riguardato la tomba di giganti di Pala e Sulzaga, presentata in un altro poster, il censimento archeologico del territorio
di Tenuta Mariani, e lo scavo di domus de janas in
localit Sa Pala larga, che stato presentato in questa Riunione Scientifica dal dott. Francesco Sartor
e dalla dott.ssa Luisanna Usai.
1458
Fig. 1 - Inquadramento topografico delle ricerche nel territorio di Bonorva (SS); base IGM 1:25.000; larghezza riquadri = 1 km.
Le indagini archeologiche
La fonte di Su Lumarzu si trova sulle pendici settentrionali dellaltopiano di Campeda, al margine
della piana di S. Lucia, vicino alla grotta di Cantaru
Addes, dalla quale proviene un bronzetto figurato.
Il monumento, ampiamente noto in letteratura,
venne segnalato per primo da Antonio Taramelli
(Taramelli 1919, pp. 56-65), a seguito di lavori
realizzati dal proprietario del fondo, il sig. Rossi
Gomez. La fonte stata costruita realizzando un
taglio di sbancamento nel versante montano, in
corrispondenza della superficie di contatto tra i
substrati calcarenitici del versante dellaltopiano e
il banco di ignimbrite che caratterizza la fascia pedemontana, in modo da intercettare le abbondanti
vene dacqua che sgorgano dalla roccia (fig. 2A).
stato individuato il canale adduttore che porta le
acque sorgive nella vasca di raccolta sotto la tholos:
esso si trova alla base di un taglio di forma quadrangolare, nella zona a monte della fonte, ovvero
a SE della stessa (US neg 117 e neg 15). Il canale possedeva una copertura in conci a T, rinvenuti in disposizione irregolare. Il deflusso dellacqua
dalla vasca monolitica di raccolta assicurato da
una canaletta di lastre con solco mediano, coperta
dal lastricato del piazzale. La vasca monolitica di
raccolta dellacqua coperta da una tholos, chiusa
alla sommit da una grande lastra di basalto, a sua
volta sigillata da una stesura di argilla alloctona selezionata, mista a polvere di calcare (US 39), con
funzione impermeabilizzante. Linterno della tholos
in conci ben rifiniti, mentre la sua struttura esterna in blocchi irregolari, non a vista. La facciata,
rivolta a N, ha struttura isodoma, in conci a coda
di basalto (fig. 2A; cfr. anche fig. 4). Il lastricato e le
sedute del piazzale sono realizzati in blocchi e lastre,
mentre i muri laterali sono costruiti in una tecnica
mista, che utilizza grandi blocchi appena sbozzati
di ignimbrite e calcare nei filari di base e blocchetti squadrati in basalto nei filari superiori, forse in
parte riposizionati recentemente. Un altro strato di
argilla e calcare (US 94) legava le lastre della canaletta di deflusso, la quale, come gi ricordato, corre
al di sotto del lastricato. Gli unici strati nuragici
individuati con gli scavi corrispondono a fasi di
costruzione o restauro della fonte. Infatti, pesanti
processi di erosione naturale e di asporto antropico
hanno intaccato i depositi, arrivando ad esporre, in
diverse epoche e in pi occasioni, i substrati geologici. Il Taramelli segnala una frequentazione di et
romana imperiale, e a fase medievale/moderna deve
essere attribuita lincisione di una croce sulla lastra
di copertura, alla sommit interna della tholos.
Cronologia
La stesura di argilla della tholos (US 39) conteneva
frammenti ceramici (fig. 2B.1-3) databili al primo
Ferro (fase 5 del villaggio di Tres Nuraghes), come
pure due frammenti (fig. 2B.4-5) del Bronzo finale
(fase 3 di Tres Nuraghes). Anche la stesura di argilla
del lastricato (US 94) ha restituito materiali databili
1459
Fig. 2 - Fonte nuragica di Su Lumarzu, Bonorva: A. pianta e sezioni; B. materiali da US 39; C. materiali da US 1; D. materiali da
US 94; E. vasetto miniaturistico rinvenuto da Taramelli (ril. F. Sforza; lucidi dei frammenti vascolari A. Vacca).
1460
alla prima Et del ferro (fig. 2D.9). I livelli superficiali (US 1) hanno restituito esclusivamente reperti
della prima Et del ferro (fig. 2C.6-8).
Il Taramelli pubblic un vasetto piriforme miniaturistico (primo Ferro, fig. 2E.10), rinvenuto dal
Rossi Gomez insieme ad altri andati dispersi: rimane lunico elemento che possibile ricondurre
ad attivit cultuali. Sulla base di queste indagini
risulta che la strutturazione definitiva della tholos e
del lastricato risalgono alla prima Et del ferro. I reperti del Bronzo finale attestano un uso precedente
dellarea, anche se non possibile collegarli ad una
precisa fase strutturale.
Il restauro del piazzale (figg. 3, 5)
Stato di fatto
La zona centrale del lastricato era stata completamente asportata in tempi moderni, per posizionare un lungo tubo di ferro, in modo da facilitare il
deflusso a valle delle acque della fonte. Il tubo fu
ricoperto con alcune delle lastre originali e altre
non pertinenti. La sistemazione era consolidata con
cemento.
Ripristino
- Rimozione delle sistemazioni moderne, eliminando ogni residuo di cemento.
- Integrazione della canaletta di scolo con due lastre
con scanalatura mediana certamente pertinenti alla
struttura, rinvenute in giacitura secondaria poco
pi a valle.
- Posizionamento di un tubo di materiale plastico inerte, al centro della canaletta, per assicurare
lo scorrimento delle acque e limitare le esigenze di
manutenzione. Il tubo risulta del tutto invisibile.
- Copertura della canaletta con le lastre gi rimosse,
integrate, nella parte terminale, con altre rinvenute
negli scavi, probabilmente pertinenti alla sistemazione originale.
Riferimenti bibliografici
Ialongo N., Schiappelli A., Vanzetti A. 2007, Ledificio termale di Sas Presones, Rebeccu, Bonorva (SS), in Angiolillo
S., Giuman M., Pasolini A., a cura di, Ricerca e confronti
2006. Giornate di studio di archeologia e storia dellarte,
Cagliari, pp. 199-210.
Taramelli A. 1919, Fortezze, recinti, fonti sacre e necropoli preromane nellagro di Bonorva (prov. di Sassari), MAL XXV,
coll. 765-904.
1461
Fig. 3 - Fonte nuragica di Su Lumarzu, Bonorva: A. stato di fatto del lastricato prima dellintervento; B-C. diversi momenti del
restauro del lastricato; D. risultato finale (ril. F. Sforza).
1462
Fig. 4 - Fonte nuragica di Su Lumarzu, Bonorva: A. stato di fatto della facciata prima dellintervento; B. la facciata dopo la rimozione
dei blocchi in posizione non originale; C. risultato finale (ril. F. Sforza).
1463
Fig. 5 - Fonte nuragica di Su Lumarzu, Bonorva. Ricostruzione 3D della fonte e delle fasi di restauro: A. elementi in giacitura primaria; B. integrazione della facciata e della canaletta; C. integrazione del lastricato; D. risultato finale (modellazione e rendering N.
Ialongo).